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Fine dell`incubo, Fontana torna a casa
Bayern troppo forte ma la Roma rimane al secondo posto I giallorossi perdono 2-0 in Germania. Nello sport Il nuovo ITALIAN COMMUNITY DAILY NEWSPAPER $1.00 Più tasse nella Gta (prezzo più alto fuori) ■ Anno 02 ■ N. 213 www.corriere.com Giovedi 6 Novembre 2014 Fine dell’incubo, Fontana torna a casa Italian tourist Alessandro Fontana has been released from the Rexdale Detention Centre after six days TORONTO - Finisce l’odissea carcerario di Alessandro Fontana. Il turista 33enne, arrestato al Pearson mercoledì scorso e rinchiuso nel centro di detenzione di Rexdale, è stato fatto imbarcare in un volo diretto in Europa. Si chiude così in questo modo la terribile disavventura di Fontana, anche se in questa vicenda ci sono ancora troppe domande senza risposta. ARTICOLI A PAGINA 2 IL VOTO L’America volta le spalle a Barack Obama NEW YORK - L’onda repubblicana ha travolto Barack Obama. La lunga notte elettorale ha consegnato agli americani un Congresso interamente nelle mani della destra, che è riuscita a rafforzare la sua maggioranza alla Camera (mai così solida dal dopoguerra) e a strappare ai democratici anche il controllo del Senato. Le strade allagate a Carrara, in Toscana Carrara, emergenza allagamenti Allarme maltempo anche a Roma: decisa la chiusura delle scuole mentre scatta la polemica ARTICOLO A PAG. 7 ARTICOLI A PAGINA 5 OTTAWA Dean Del Mastro si dimette Passo indietro del deputato condannato: manterrà la “pensione d’oro” OTTAWA - Dean Del Mastro ha deciso di dimettersi e rinunciare al suo ruolo di deputato per il distretto di Peterborough. Il passo indietro del parlamentare eletto nelle ila del Partito Conservatore ha permesso così di evitare il voto sulla mozione presentata dall’Ndp e appoggiata dalla stessa maggioranza che lo avrebbe costretto alle dimissioni. LA TENDENZA IL PERSONAGGIO Nozze in Italia, affare milionario La mira infallibile del “piccionaro” sterminatore di colombi ARTICOLO A PAG. 16 ARTICOLI A PAG. 9 ARTICOLO A PAG. 3 Channeling positive forces via Motivation and Determination 4995 Keele Street, Toronto, ON 416.782.1578 www.torontoazzurri.com GIOVEDI 6 NOVEMBRE 2014 • CORRIERE CANADESE 2 CANADA IL CASO Alessandro Fontana è finalmente volato a casa Il turista italiano detenuto a Rexdale dal 29 ottobre è stato improvvisamente rimpatriato martedì sera Leonardo N. Molinelli TORONTO - Alessandro Fontana è inalmente libero. Il 33enne turista milanese è stato messo martedì sera su un volo con destinazione inale Kiev, dove vive da quattro anni e ad aspettarlo c’è la moglie. Una decisione improvvisa, quella dell’Immigration, arrivata poche ore dopo che il Corriere Canadese aveva contattato Alessandro al Rexdale Immigration Holding Centre per raccontare la sua storia. Una decisione della quale neanche Alessandro era al corrente ino al primo pomeriggio, quando ancora era ancora confermata l’udienza col giudice issata per venerdì 7 novembre. Si conclude così l’incubo canadese di questo cuoco milanese che era arrivato in Canada mercoledì 29 ottobre per una vacanza di due mesi e si è ritrovato a dover passare sei giorni nel centro di detenzione di Rexdale perché giudicato dall’Immigration «poco credibile come turista». Una storia che il Corriere Canadese ha raccontato per denunciare il trattamento riservato a un cittadino italiano che è stato ammanettato e rinchiuso in un centro di detenzione senza aver violato nessuna legge. Un cittadino italiano che era venuto in Canada per passare una vacanza, come la legge canadese consente, e che si è ritrovato Nella colonna centrale il valore dei beni che l’Ontario esporta in Italia. A destra, le importazioni dal Belpaese vittima della “stretta” del governo conservatore sull’immigrazione. La storia di Alessandro Fontana getta una luce inquietante su quelle che sembrano “zone grigie” che riguardano le procedure e i poteri concessi a chi si trova a giudicare l’ammissibilità o meno di chi si presenta alla frontiera per entrare nel Paese e che passa dalla legalità all’illegalità per volontà di un agente. Il caso del turista italiano mostra l’utilizzo di traduttori che non parlano la lingua che dovrebbero tradurre. Situazione che può creare cortocircuiti decisivi nella gestione dei casi, visto che impedisce a chi non parla un fluente inglese o francese di capire esattamente quello che gli sta succedendo e le conseguenze di quello che accade. Esattamente quello che è suc- cesso ad Alessandro, che si è ritrovato ammanettato e detenuto a Rexdale perché nessuno gli ha spiegato che rifiutare il rimpatrio immediato e richiedere l’intervento di un altro ufficiale dell’Immigration avrebbe comportato l’apertura di un file a suo nome e la detenzione in attesa del giudice. C’è poi la mancanza di comunicazione con il “carcerato”, che viene portato in tribunale senza neanche essere avvisato o che non sa perché incontra un giudice o cosa comporta quello che accadendo. Questo è accaduto ad Alessandro, che venerdì 31 ottobre si è trovato di fronte a un giudice senza che neanche lo avessero informato del fatto o gli avessero spiegato perché. La cosa che però più preoccupa è che dall’esterno traspare una discrezionalità troppo ampia a favo- re degli agenti dell’Immigration, che si ritrovano ad avere potere “assoluto” sul cittadino straniero. Un ufficiale della dogana può incriminare un turista che si presenta alla frontiera con i documenti in regola, il biglietto di ritorno già comprato e la prenotazione (seppur per qualche giorno) in alberghi del Paese perché crede che possa non essere un “vero turista”. Lo può quindi mandare da un altro ufficiale che, con altrettanta discrezionalità, lo ammanetta e lo spedisce in un centro di detenzione immigrati. Qui, con la stessa totale discrezionalità, il turista viene trattenuto a piacere anche dopo che ha firmato la richiesta di essere rimpatriato il prima possibile. La discrezionalità del sistema è confermata da quanto successo martedì, quando dopo la telefona- ta del Corriere a Rexdale per parlare con Alessandro, è casualmente scattato il suo rimpatrio immediato. Il turista italiano aveva già firmato la richiesta di rimpatrio volontario venerdì 31 ottobre e lunedì il portavoce dell’Immigration and Refugee Board of Canada aveva confermato al Corriere l’udienza fissata col giudice per venerdì 7 alle 9 am. Poi l’improvvisa partenza per Kiev. Una discrezionalità tale che quando il Corriere ieri mattina ha chiamato Rexdale per avere informazioni su Alessandro, la centralinista ci ha confermato che ci avrebbe fatto richiamare da lui al più presto. Lui era in volo verso Kiev, ma dove lo tenevano prigioniero neanche lo sapevano. [email protected] IL FONDO Una logica conseguenza del clima alimentato da Ottawa Francesco Veronesi D iciamocela tutta: ad Alessandro Fontana forse è andata pure bene. È stato bloccato al Pearson dagli ufficiali della Canadian Border Security Agency senza alcun motivo, è stato ammanettato ed è stato rinchiuso in un centro di detenzione per sei giorni. Poi il Corriere Canadese ha pubblicato la sua storia e, coincidenze del destino, il 33enne è stato liberato e rispedito a casa. Ora, il turista italiano ha visto la fine della sua Odissea molto probabil- mente perché un giornale, in questo caso il nostro, si è interessato della vicenda e ha reso di pubblico dominio quanto accaduto. Cosa sarebbe accaduto se il Corriere non avesse riportato la sua disavventura? Per quanti altri giorni il ragazzo sarebbe rimasto rinchiuso al Roxdale Detention Centre? E ancora, quante storie simili a quelle di Fontana si ripetono, e con quale frequenza, al Pearson e negli altri scali internazionali del Canada? È una lunga serie di domande che avremmo voluto porre alle autorità competenti, che in mi ha aiutato a “ Anna sfruttare quegli sconti di cui non conoscevo nemmeno l’esistenza. - Nancy R. ” “ Amo il fatto che Anna possa parlare in italiano e sia più facile per me capire. - Paulino M. ” questo caso hanno preferito chiudersi a riccio, difese dal loro muro di gomma e non commentare. In ogni caso continuiamo a pensare che si stia creando un clima che non ci piace per quanto riguarda il settore dell’immigrazione nel nostro Paese. Noi in questi mesi abbiamo riportato dei fatti: il fallimento del programma dei Temporary Foreign Workers, i disastri provocati dalle “toppe” messe dal ministro dell’Occupazione Jason Kenney, il progressivo calo degli Lmo distribuiti nella Gta e in Ontario per i lavorato- ri stranieri e la sostanziale chiusura delle porte agli italiani che vogliono venire a vivere e a lavorare in Canada. Di fronte a questa situazione, stimolata dagli input che partono dal governo, la Cbsa ha fatto una semplice equazione: un italiano di 33 anni che viene in vacanza da solo in Canada lasciando la moglie a casa - e che per di più si porta sulla coscienza un peccato gravissimo, quello di essere un cuoco, sta cercando di venire qui per lavorare illegalmente. Per questo - sarà stato il ragionamento delle autorità - è Inizia a risparmiare oggi fino al 40% di sconto Per un preventivo gratuito senza obblighi, chiamate Anna Zangari-Talarico al 905-265-2711 o il numero gratuito 1-866-621-6980. una persona “ Finalmente preparata e amichevole che comprenda me e le mie esigenze. - Dante R. ” giusto e legittimo ammanettarlo e rinchiuderlo in un centro di detenzione, prima di rispedirlo a casa senza troppi complimenti. Da parte nostra siamo contenti che il nostro interessamento abbia in qualche modo sbloccato la situazione di stallo vissuta da Fontana. Allo stesso tempo però non possiamo fare altro che continuare a denunciare chi sta alimentando questo inaccettabile clima del sospetto verso gli italiani, del “barrichiamoci dentro e lasciamoli fuori”. standrewsinsurance.com CORRIERE CANADESE • GIOVEDI 6 NOVEMBRE 2014 3 CANADA LA DECISIONE Del Mastro si dimette, la pensione è salva L’ex mp, giudicato colpevole di tre violazioni dell’Elections Act ha fatto un passo indietro: «Non voglio essere una distrazione» OTTAWA - «Non voglio essere una distrazione». Con queste frasi Dean Del Mastro ha dato definitivamente le dimissioni come mp. Una decisione attesa e obbligata visto che gli stessi conservatori avevano stupito tutti ieri quando avevano annunciato di sostenere la mozione dell’Ndp. Il parlamentare di origini italiane lascia quindi il seggio non senza ricordarne l’importanza non soltanto simbolica aggiungendo poi «di sperare un giorno di ritornarci». Il seggio se ne va ma la pensione d’oro che gli spetta resta visto che la legge attuale permette agli mp di mantenere il loro diritto al vitalizio se non vengono allontanati dal parlamento stesso. Anche ieri l’ex mp si è difeso dalle accuse dichiarando davanti ai suoi colleghi di non aver preso tanti soldi e «di non averli mai donati a se stesso». E poi ha di fatto svuotato di L'ex mp Dean Del Mastro è stato anche ex segretario parlamentare del primo ministro Stephen Harper significato la mozione dell’opposizione che voleva appunto togliergli ogni incarico parlamentare. «Intendo combattere questo verdetto. Non sono una viola che appassisce e non sono costruito per andare a marcia indietro». Per poi portare il suo discorso sul personale: «Da quando ho perso mio padre non ho più perso un giorno e ho dedicato tutto me stesso per i cittadini di Peterborough». Decisivo in questo senso è stato l’appoggio dei Tory che all’ultimo hanno deciso di abbandonare al suo destino il loro ex collega. Con una mossa a sorpresa infatti il governo conservatore ha deciso di sostenere la mozione dell’Ndp per sospendere immediatamente l’mp Dean Del Mastro senza più concedergli lo stipendio. Del Mastro, ex segretario parlamentare del primo ministro Stephen Harper è stato giudicato colpevole di tre violazioni dell’Elections Act, che possono portare a una pena totale di tre anni di carcere e di $6mila di multa. La decisione ha anche spinto a riflettere su un punto contenuto all’Act che prevede la sua espul- sione dalla House. Lunedì, il leader della Camera per i conservatori Peter Van Loan ha sollevato una mozione per inoltrare la questione a una commissione di studio parlamentare in quota Tory anziché agire immediatamente. Martedì, dopo le accuse dell’Ndp ai Tory di proteggere la pensione di Del Mastro da alcuni cambiamenti alla legge che potrebbero togliergli il vitalizio, è arrivato anche il brusco cambiamento con i conservatori che si sono detti favorevoli ad appoggiare la mozione ndippina. Van Loan ha annunciato la svolta proprio mentre il Leader della House per l’Ndp Peter Julian puntava il dito contro il governo colpevole a suo avviso di “nascondere tutto sotto il tappeto”. E ha anche contestato che i conservatori hanno mostrato una “sistematica tendenza a infrangere il Canada Elections Act”. Van Loan ha invece detto che i Tory voteranno assieme all’Ndp per bloccare immediatamente la paga a Del Mastro e togliergli tutti i privilegi di cui ha usufruito come mp. «Voglio ribadire la posizione del governo, e sin dall’inizio dirò come il governo abbia deciso di sostenere questa mozione». La mozione, una volta passata, verrà poi trattata dalla commissione per le procedure e affari della Camera che stabilirà quando e come Del Mastro verrà espulso e quando verranno proclamate le nuove elezioni. ACCUSATI DI MOLESTIE Sospesi gli mp liberali Andrews e Pacetti OTTAWA - Sospensione per il critic all’etica dei liberali Scott Andrews e per l’mp del Québec Massimo Pacetti dal caucus del partito dopo che due mp dei New Democrat li hanno accusati di molestie. La decisione è stata presa direttamente dal leader dei Grit Justin Trudeau. Quest’ultimo è stato informato la scorsa settimana delle accuse secondo una lettera distribuita dalla “party whip” Judy Foote. “Come tutti i luoghi di lavoro di questo Paese, il parlamento ha bisogno di guide chiare e di procedure per trattare con delle accuse serie di mala condotta personale di questa natura” ha detto Trudeau che non ha fornito dettagli ulteriori quando si è fermato a parlare con i giornalisti dopo il caucus settimanale del partito. Il leader dei Grit non ha neanche specificato se si trattasse di molestie sessuali e non ha fornito nemmeno un dettaglio sull’esatta entità delle accuse. «So benissimo quanto sia difficile per queste persone uscire allo scoperto - ha affermato - E credo fermamente che tutti quelli che hanno una posizione autorevole come la nostra abbiano il dovere di agire di conseguenza su fatti di questa natura. È il 2014 e abbiamo il dovere di proteggere e incoraggiare gli individui in queste situazioni a uscire allo scoperto. L’azione deve essere congrua ma decisa. Deve essere rispettosa di tutte le parti in causa ma deve anche riconosce quanto sia dura farlo e deve dare il beneficio del dubbio che escono allo scoperto». Il partito ha inoltrato le accuse allo Speaker della Camera Andrew Scheer per una investigazione indipendente. Entrambi gli interessati negano qualsiasi coinvolgimento ma sono stati sospesi in attesa di un verdetto. La lettera parla di “mala condotta personale”. Foote ha scritto di essersi incontrata con i due mp il giorno dopo che Trudeau è stato messo a conoscenza dei fatti. La Cbc è poi venuta a sapere che i due mp accusatori sono membri dell’Ndp. Uno dei due ha anche cercato di parlare direttamente con il leader del partito. Il dialogo è avvenuto separatamente. «Da quello che so, non esiste un precedente o una prassi consolidata per situazioni di questo tipo - ha scritto - La House of Commons SOLO PER 3 GIORNI 7, 8 2014 8,9&&910NOVEMBRE 2013 2013 ha un procedimento per gli impiegati amministrativi per trattare delle accuse di mala condotta nel posto di lavoro ma non c’è una procedura stabilita per lamentele tra i membri». E ha anche aggiunto di non ritenere possibile e appropriato per un parti whip avere a che fare con delle simili accuse. «Credo che un processo che continua a trattare accuse in maniera seria deve richiedere il coinvolgimento di una terza parte neutrale ritenuta attendibile da tutte le parti in causa». Il partito liberale ha chiesto a Scheer di riferire sull’argomento al Board of Internal Economy, una commissione di mp composta da tutti i partiti. Foote ha anche chiesto che Sheer “stabilisca una procedura per trattare questo genere di denunce individuali” e ha anche suggerito che come il Senato, anche la Camera stabilisca un processio chiaro per individuare le accuse di mala condotta dei due mp. Andrews è stato è stato eletto per la prima volta come mp per il riding di Avalon nel Newfoundland nel 2008. Pacetti rappresenta il Québec di Saint Leonard - Saint Michel dal 2002. Vin Bon Hamilton 247 Centennial Parkway North (At Barton St.) 905-5763-8770 Vin Bon Upper James Richmond Hill 833 Upper James St., Unit 1B Hamilton, 905-318-2000 10620 Yonge St. (Yonge facing Oxford) (905) 884-2200 Vin Bon Mississauga West 2575 Dundas St. W., Unit 3 905-828-4545 Vin Bon Mississauga East (West of Keele) (905) 303-9946 Lino’s Vino (Distributor) 1248 Dundas St., East (Dundas just west of Dixie) (905) 232-9463 Vin Bon Bradford Vin Bon Windsor 448 Holland St. W., Unit 3 905-551-9463 910 Howard Ave. (519) 977-6058 Vin Bon Brantford 190 King George Rd. Unit 1 519-720-9995 GIOVEDI 6 NOVEMBRE 2014 • CORRIERE CANADESE 4 I FATTI DEL GIORNO LA POLEMICA Ebola, Oms e Onu bacchettano il Canada TORONTO - Così non va bene. Il Canada e l’Australia stanno dando il cattivo esempio. È questo il monito dell’Oms e delle Nazioni Unite in relazione alle restrizioni sui viaggi decise dai due Paesi per tutelarsi contro l’Ebola. Le restrizioni sui voli ostacolano la capacità del mondo di rispondere all’epidemia dal momento che rendono più diicile far giungere nei Paesi africani colpiti dal virus operatori sanitari internazionali ed attrezzature. L’Australia e il Canada sono due dei maggiori Paesi ad aver preso questa drastica decisione: restrizioni sono in atto però anche in Ruanda, Capo Verde, Antigua e Barbuda. Preben Aavitsland, ex epidemiologo della Norvegia e uno dei redattori del Regolamento sanitario internazionale ritiene esagerata la reazione di questi Paesi. “Questi divieti dei viaggi vanno ben oltre la reale necessità per proteggere i canadesi - ha scritto Aavitsland - quel che è necessario non è una cautela eccessiva ma prestare il giusto livello di attenzione”. Giustiicare la decisione del Canada di chiudere ai voli provenienti dai Paesi dell’Africa occidentale che stanno lottando contro l’epidemia è quello che l’Organizzazione mondiale della sanità chiede: lo scorso venerdì il governo di Ottawa ha annunciato che non avrebbe e- messo nuovi visti per viaggiare ai residenti o ai cittadini dei Paesi con una trasmissione del virus difusa e persistente. Una mossa, questa della terra dell’Acero, in contrasto con l’International Health Regulations che prevede che durante lo sviluppo di focolai di malattie infettive i Paesi non dovrebbero imporre sanzioni commerciali o nei viaggi nei confronti dei Paesi in misura maggiore di quanto raccomandato dall’Oms. Secondo il dottor Isabelle Nuttall “ogni misura forte, come la chiusura delle frontiere deve essere ben documentata e spiegata a coloro che sono affetti da queste stesse misure”. In caso contrario, aggiunge il medico, “queste saranno aggirate, le persone troveranno il modo di viaggiare e le conseguenze per il Paese saranno anche più gravi”. Oltre alla chiusura delle frontiere con Guinea, Sierra Leone e Liberia, l’Oms attacca anche le aziende farmaceutiche interessate maggiormente ai profitti che a debellare l’epidemia. Se i medici che combattono l’epidemia di Ebola non hanno armi la colpa è delle aziende farmaceutiche, che non hanno lavorato al vaccino o a una terapia perché non era economicamente conveniente. A puntare il dito contro ‘big pharma’ è Margaret Chen, segretario generale dell’Oms, che ha sottolineato durante l’incontro del comitato Oms per l’Africa in Benin come il virus sia stato scoperto nel 1976, quasi 40 anni fa. «Se i medici ora si sono trovati senza armi in mano ha detto - è stato perché l’industria guidata dal profitto non ha investito in farmaci per mercati che non possono pagare. Per anni le nostre proteste e richiami sulla mancanza di investimenti in vaccini e sistemi di cura nei paesi poveri sono caduti nel vuoto. Ma con il panico per l’epidemia di ebola ora tutto il mondo può vederne le conseguenze». Negli ultimi mesi, ha ricordato Chen, sono stati sviluppati in tutta fretta diversi prototipi di vaccini e terapie contro l’ebola, che erano stati lasciati nei cassetti finché il virus «colpiva soltanto i paesi poveri». L’epidemia attuale, ha confermato il segretario generale dell'Oms, è «la più grande emergenza sanitaria dell'epoca moderna», anche per il fatto che ha colpito paesi praticamente privi di un sistema sanitario pubblico, e quindi disarmati di fronte all’epidemia. A confermare la gravità della situazione c’è anche una nuova analisi, pubblicata sulla rivista Complexity, che indica che il tasso di mortalità supera il 70%, più del 50% dunque precedentemente dichiarato dall’Oms, e il numero complessivo delle persone colpite rischia di superare il milione entro l’inizio del 2015. «L’epidemia - rileva Allen Hunt, professore della Wright State University di Dayton, in Ohio - è cresciuta in modo esponenziale da maggio, dimostrando l’inadeguatezza delle risposte date a livello globale». Notizie migliori di quelle africane giungono dall’Europa, che ha registrato la guarigione del primo contagiato sul proprio suolo, l’infermiera spagnola Teresa Romero, dimessa dall'ospedale di Madrid dopo 25 giorni di isolamento. IL CASO CRONACA NERA Ancora accuse, Ghomeshi sceglie l’avvocato Henein Cinque pedoni investiti a Toronto, una 70enne è grave TORONTO - Mentre l’elenco delle persone che dichiarano di aver subito abusi sessuali da Jian Ghomeshi si allunga, il conduttore radiofonico ha deciso di farsi difendere dalla famosa avvocato penalista Marie Henein. L’avvocato Henein è partner dello studio legale Henein Hutchinson LLP. ed ha rappresentato in passato personalità di spicco come ad esempio l’ex procuratore generale dell’Ontario Michael Bryant in relazione ad un incidente avvenuto nel 2009 in cui perse la vita il ciclista Darcy Allan Sheppard. Alle nove donne che hanno afermato di aver subito violenze sessuali e aggressioni da Ghomeshi (tre di queste hanno sporto TORONTO - Cinque incidenti avvenuti martedì sera nell’arco di due ore hanno coinvolto pedoni: il più grave è avvenuto nella zona di Dundas Street West e Dupont Street dove è rimasta ferita in modo grave una donna di 70 anni. Ad investire l’anziana mentre cercava di attraversare Perth Avenue è stato un furgoncino pickup che stava girando a sinistra. La vittima ha riportato anche un trauma cranico. I pedoni investiti in altri quattro episodi diversi non sono in gravi condizioni. A causare gli incidenti, secondo la polizia, è stata l’oscurità oltre alla distrazione. ¬La polizia di Hamilton sta dando la caccia a tre persone dopo che una donna di 47 anni è denuncia) si aggiunge ora Jim Hounslow, ex studente della York University che aferma di aver subito molestie ai genitali mentre era in ascensore con Ghomeshi nei primi anni ’90. Il conduttore ha negato ogni accusa. PRIMO PIATTO Risotto capriccioso Fagiolini saporiti Torta ai marroni Ingredienti per 4 persone : 600 gr. di fagiolini - 400 gr. di polpa di pomodoro - uno spicchio d’aglio - 4 iletti d’acciuga - un cucchiaino di capperi - 100 gr. di mozzarella - prezzemolo - 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva - sale e pepe. Teresina [email protected] DOLCE Calorie per porzione: 205 Tempo di preparazione: un’ora Economico: si Vegetariano: no La Cucina di Il Corriere Canadese invita le sue afezionate lettrici a inviare le ricette a loro più care, quelle che fanno leccare i bai a tutta la famiglia, che magari vengono preparate per celebrare una occasione speciale oppure che sono semplici da eseguire, ideali quando si rientra a casa dal lavoro. La cucina italiana di oggi nasce dalla tradizione: condividete le vostre ricette con noi: le pubblicheremo in italiano e in inglese! L’indirizzo è: CONTORNO stata accoltellata nel suo appartamento che si trova su Elgin Street. Dopo essersi fatti aprire la porta d’ingresso i tre si sono introdotti nell’abitazione: la donna ha iniziato a litigare con la vittima e l’ha colpita numerose volte con un coltello mentre i due uomini impedivano ad altre persone presenti nell’appartamento di intervenire in suo aiuto. I sospettati sarebbero poi fuggiti a piedi. ¬ Una donna è ancora viva grazie all’intervento di un uomo che non ha esitato a gettarsi nell’Ottawa River per salvarla. La donna, che era al volante della sua auto, è finita nelle acque gelide del fiume nella zona di Dunrobin Shore. La polizia investiga. Calorie per porzione: 630 Tempo di preparazione: 40 min. Economico: no Vegetariano: no Ingredienti per 4 persone : 400 gr. di riso - 300 gr. di piselli - 2 cuori di carciofo - 200 gr. di funghi coltivati - 50 gr. di burro - 30 gr. di midollo di bue - mezzo bicchiere di vino bianco - una cipolla - un cucchiaio di olio extravergine d'oliva - un litro e mezzo di brodo di carne - 50 gr. di grana grattugiato. Preparazione: Lessare i fagiolini in acqua bollente salata per circa mezz’ora. Far sofriggere l’aglio nell’olio, unire il pomodoro e cuocere, a fuoco vivace, per 10 minuti. Salare, pepare ed aggiungere i capperi, le acciughe a pezzetti ed i fagiolini scolati; mescolare, unire la mozzarella a dadini e lasciar insaporire per 5 minuti. Spolverizzare con il prezzemolo tritato e servire. Preparazione: Rosolare mezza cipolla tritata con burro e midollo. Aggiungere il riso, bagnare con il vino e cuocere con il brodo. A parte rosolare la cipolla rimasta con l’olio, unire e cuocere piselli, carcioi a fettine e funghi afettati. Condire il risotto con le verdure e con il parmigiano. Editore - Consorzio M.T.E.C. Consultants Italia, nr 86 Via Maria, 03100 Frosinone. E M.T.E.C. Consultants Limited. 3800 Steeles Ave. W., Suite 300, Vaughan Ont., Canada Calorie per porzione: 935 Tempo di preparazione: un’ora e 15 min. Economico: no Vegetariano: si Ingredienti per 4 persone : 150 gr. di farina - 2 uova - 50 gr. di zucchero a velo - 400 gr. di marmellata di marroni - 200 gr. di panna liquida - 300 gr. di panna montata - una bustina di lievito - 10 gr. di burro - un cucchiaio di cacao amaro. Preparazione: Mescolare la farina con il lievito, lo zucchero e le uova, unirvi la panna liquida, distribuire il tutto in uno stampo imburrato ed infornare a 180° per 45 minuti. Tagliare la torta in due dischi, farcirla con metà del composto ottenuto mescolando la panna montata alla marmellata di marroni, ricoprire il disco superiore con la farcia rimasta e spolverizzare di cacao. Redazione: Corriere Canadese Italia, nr 86 Via Maria, 03100 Frosinone. Canada, 2700 Duferin St., Unit 90. Toronto, On, M6B 4J3 Amministrazione: L'On. Joe Volpe, Presidente Francesco Veronesi, Direttore Nicola Sparano, Vice-Direttore K.T. WEB Printing Ltd. 287 Bridgeland Ave. Toronto, On, M6A 1Z6 CORRIERE CANADESE • GIOVEDI 6 NOVEMBRE 2014 5 ESTERI IL VOTO MIDTERM L’America sconfessa Obama e premia la destra Ugo Caltagirone e Serena Di Ronza L'ANALISI NEW YORK - Schiafo a Barack Obama. I repubblicani nelle elezioni di midterm conquistano dopo otto anni il controllo dell’intero Congresso, strappando ai democratici anche il Senato. Si apre così una fase politica nuova negli Stati Uniti, con un presidente democratico che dovrà afrontare gli ultimi due anni del suo mandato da “anatra zoppa”, senza poter contare su una maggioranza parlamentare che appoggi le sue riforme. Un presidente che l’elettorato americano portò al trionfo nel 2008 e nel 2012 e che ora, deluse gran parte delle aspettative, ha sconfessato. “Ripudiato”, come titola il Washington Post. La vittoria della destra era stata ampiamente annunciata dai sondaggi. Ma alla fine è stata più ampia del previsto. Ai repubblicani, infatti, per ottenere la necessaria maggioranza alla Camera Alta bastava strappare ai democratici sei seggi, attenti a non perdere in tre Stati in cui erano insidiati dagli avversari. Alla fine i seggi senatoriali conquistati sono 52. Almeno sette, dunque, quelli strappati al partito del presidente: North Carolina, Arkansas, Colorado, Iowa, West Virginia, Montana, South Dakota. Questi ultimi due a sorpresa, visto che non erano nella lista degli stati considerati in bilico. I repubblicani sono poi riusciti a mantenere un seggio senatoriale nei due “swing state” della Georgia e del Kansas, nonostante il testa a testa con gli avversari. Di rilievo la riconferma in Kentucky di Mitch McConnell, attuale leader del Grand Old Party in Senato. «Ora è importante portare a casa il risultato. E il nuovo Congresso di marca repubblicana voterà a breve nuove misure di buon senso su lavoro ed energia», ha esultato lo speaker della Camera, John Bohener. La rimonta, dunque, è completata, dopo che nel 2012, nonostante la rielezione di Barack Obama, la destra si reimposessò della maggioranza alla Camera dei Rappresentanti, spinta alla vittoria dall’onda dei Tea Party. “Perso il voto di donne e bianchi” Paolo Levi Barack Obama, grande sconitto del voto di martedì La crescente impopolarità del presidente ha poi fatto il resto. Gli americani, anche molti di quelli che lo hanno sempre sostenuto, non gli perdonano le troppe promesse mancate e la presunta mancanza di leadership in economia e politica estera. Tutto questo si è tradotto in una debacle elettorale del suo partito, che ora fa suonare il campanello di allarme anche in vista delle elezioni presidenziali del 2016. Con i repubblicani decisi a riprendersi anche la Casa Bian- con Andrew Cuomo, e in California, con Jerry Brown al suo quarto mandato. Sconfitto invece in Georgia il democratico Jason Carter, nipote dell’ex presidente Jimmy Carter. Sul fronte dei referendum, vittoria del sì alla legalizzazione della marjiuana per scopi ricreativi a Washington Dc e in Oregon, che si uniscono così al Colorado e allo stato di Washington. No invece della Florida alla cannabis per uso terapeutico. IL CONGRESSO Eletta prima repubblicana afroamericana WASHINGTON - Si chiama Mia Love, ha 38 anni, viene dallo stato di Utah, ed è la prima donna afroamericana eletta al Congresso nelle fila del partito repubblicano. Insieme a lei anche l’afroamericano Tom Scott, eletto senatore in South Carolina, che diventa così il terzo nero al Congresso con i repubblicani contro i 43 dei democratici. Love è nata a New York, da genitori di fede cattolica, immigrati ta O! i d n IT T e V N ra - GARA p m Co CESSO C SU 5 yrs. running ca. La vittoria della destra è ancora più netta se si guarda alle sfide nei 36 Stati dove si votava anche per il governatore. I repubblicani si sono riconfermati anche in stati in bilico come la Florida, con Rick Scott, e il Wisconsin, con Scott Walker, indicato come uno dei possibili candidati alla presidenziali. I democratici hanno invece conservato la poltrona di governatore nello stato di New York, da Haiti. Dopo anni di duro lavoro, la famiglia si trasferì nel Connecticut. Dopo l’università, si è convertita al mormonismo, iniziando a lavorare come hostess. Proprio in uno sei suoi viaggi ha conosciuto il marito, Jason Love: il primo appuntamento fu a un poligono di tiro. Tre mesi dopo erano marito e moglie e oggi hanno tre figli. Love ha trascorso sei anni nel consiglio comunale di Saratoga Springs prima di diventarne sindaco nel 2009. Si presentò come candidata al Congresso nel 2012, ma perse per un soffio contro il rivale democratico. Ha conquistato gli elettori con i suoi continui riferimenti a «quel Godzilla del governo federale» e citando il padre: «Io e tua madre non abbiamo mai fatto l’elemosina, non sarai mai un peso per la società». PARIGI - I bianchi, le donne, e parte delle minoranze, a cominciare da ispanici e afroamericani, hanno abbandonato il presidente Usa, Barack Obama: lo dice Mario Del Pero, professore all’università parigina di Sciences Po, commentando a caldo l’elezione di midterm. «Il dato significativo è che Obama perde largamente il voto bianco e in particolare il voto delle donne bianche, laddove negli ultimi anni il voto femminile è stato centrale per il successo dei democratici», spiega lo studioso italiano, che oggi insegna in una delle più prestigiose istituzioni di Francia. Del Pero ricorda che nel 2008 e nel 2012 il candidato Dem «riuscì ad attrarre un’ampia coalizione» in cui un «peso importante lo hanno avuto le minoranze, gli afroamericani, gli ispanici, i giovani». Ma oggi, osserva, pezzi di queste componenti, «già di base non particolarmente inclini a recarsi alle urne per le elezioni di medio termine, sono sicuramente delusi e disillusi dall’azione di Obama». Esempio? «L’elettorato ispanico, che tanto auspicava una legge sull’immigrazione per regolarizzare milioni di clandestini. Una riforma che il presidente non è riuscito a portare a casa». Ma anche i giovani, irritati dal fatto che il loro ex-beniamino «non abbia dato corso ad alcune promesse, come la chiusura del carcere di Guantanamo». «Tutti pezzi di elettorato che sono mancati». Sulla strategia del presidente in vista del voto del 2016, durante quest’ultimo biennio alla Casa Bianca, Del Pero spiega che Obama «potrebbe procedere a colpi di ordini esecutivi e decreti presidenziali, ma rischierebbe di scatenare un conflitto non solo istituzionale ma addirittura costituzionale». Quanto ai repubblicani, ha osservato, «non possono continuare la linea dell’ostruzionismo estremo». Rocco Piccininno Ce ll 416 8 8 8 8 438 Fax 416 783 60 82 w w w.roccowork s.com Sutton Group - Tower Realty Ltd., Brokerage S u t t o n G r o u p Towe r 416 7 8 3 5 0 0 0 OFFERTA SPECIALE AGLI ABBONATI del Comprate o vendete con me e avrete un VOLO GRATIS* per l’ITALIA * Some Conditions Apply * GIOVEDI 6 NOVEMBRE 2014 • CORRIERE CANADESE 6 ESTERI Massimo Lomonaco PAKISTAN TEL AVIV - Il terrore è tornato ieri a Gerusalemme: un palestinese - indicato dalle autorità israeliane come militante di Hamas - ha compiuto un doppio investimento di passanti prima di essere ucciso dalla polizia. Il bilancio è di una vittima (un capitano di polizia druso) e 11 feriti, 4 in condizioni serie. Un evento - il terzo in poche settimane - legato ai contrasti sulla Spianata delle Moschee, attorno alla quale da settimane divampano tensioni e scontri. Scontri ripetutisi di nuovo ieri nel pomeriggio a Gerusalemme est. Anche ieri in mattinata, prima di quello che la polizia ha definito un attentato a pieno titolo, sul terzo luogo santo dell’Islam (ma sacro anche agli ebrei che lo chiamano Monte del Tempio) incidenti tra manifestanti palestinesi e forze di polizia si erano susseguiti portando alla chiusura e poi alla riapertura del sito. Un quadro di grande fibrillazione, segnato inoltre dalla decisione di Amman di ritirare il proprio ambasciatore da Israele: la Giordania, nel motivarla, ha accusato il governo d’Israele «di continue violazioni nella Gerusalemme est araba», denunciando gli spazi concessi alle rivendicazioni della destra nazional-religiosa ebraica. I fatti di ieri hanno poi innescato un duro scambio di accuse: il premier israeliano Benyamin Netanyahu e il capo dello stato Reuven Rivlin hanno tirato in ballo il presidente palestinese Abu Mazen . L’attentato - ha tuonato il primo - «è una conseguenza diretta delle parole di Abu Mazen e dei suoi partner di Hamas». A stretto giro di posta è arrivata la replica dell’Olp: «È Netanyahu - ha ribattuto Mustafa’ Barghouti - il vero protagonista di questa escalation». Cristiani bruciati vivi, 44 arresti e 468 denunce Un ferito nell'attentato di ieri a Gerusalemme L'ATTENTATO Auto su folla a Gerusalemme: un morto, ritorna la paura L’attacco di ieri ha avuto - secondo la polizia - una dinamica complessa: Ibrahim al-Akari - questo il nome del sospetto attentatore che sembra aver agito da “lupo solitario” - ha dapprima lanciato la sua auto, un van, sui passanti in attesa a un fermata di tram; quindi ha proseguito falciandone altri in un’altra strada, non molto distante dal primo luogo. Sceso dall’auto ha inine cominciato a colpire i passanti con una sbarra di ferro. Solo a quel punto è stato afrontato dalla polizia che l’ha ucciso. Le immagini riprese dalle camere di sicurezza lungo la linea del tram - e riproposte dai media non sembrano lasciare dubbi sulla volontà dell’uomo (38 anni) che - ha fatto sapere lo Shin Bet, il servizio di sicurezza interno israeliano - era residente del sobborgo di Anata, a Gerusalemme est. Al-Akari era fratello di uno dei detenuti palestinesi rilasciato nell’ambito dell’accordo per la liberazione del soldato israeliano Gilad Shalit e mandato all’estero. Hamas da Gaza ha subito plaudito all’azione, così come la Jihad islamica, esaltando «chi oggi (ieri, ndr) si è immolato per difendere la Moschea di Al Aqsa» e ha incitato «a prenderne esempio». L’evento ha scosso la città - il sindaco Nir Barkat ha parlato di un «giorno triste» per Gerusalemme - e riproposto il problema della sicurezza sul quale, secondo le molte dichiarazioni degli esponenti israeliani - lo stato ebraico ha annunciato di non voler mollare di un centimetro. Netanyahu accusando Abu Mazen di «istigazione crescente» ha ricordato che il leader palestinese aveva inviato l’altro ieri una lettera di condoglianze alla famiglia del palestinese che la settimana scorsa ha sparato a bruciapelo contro un rabbino e attivista dell’estrema destra. TERRORISMO KNOX Allarme in Norvegia Amanda ora è giornalista Maria Novella Topi NEW YORK - Amanda Knox si è data al giornalismo: dopo essere stata per anni al centro dell’interesse dei media in Italia e negli Stati Uniti per l’omicidio a Perugia della studentessa inglese Meredith Kercher, la Knox è ora passata dall’altra parte, diventando stringer per il West Seattle Herald, quotidiano locale di Seattle, la città nello stato di Washington dove è nata e abita. Il posto le è stato oferto dal direttore del giornale, Patrick Robinson, con l’intento di darle un’occasione per tornare ad una vita normale. “Le abbiamo semplicemente chiesto qualcosa che chiederemmo a una qualsiasi persona della sua età e nella stessa fase”, ha detto Robinson al Daily Beast. “Amanda - ha aggiunto - è molto intelligente, capace ed è una giornalista altamente qualiicata. Ne ha passate tante, è molto interessata al lavoro ed è facile lavorare con lei”. In tal modo, la studentessa condannata dalla Corte d’appello di Firenze a 28 anni e sei mesi per l’omicidio della sua compagna di stanza Meredith, potrà mettere a frutto i suoi studi in scrittura creativa, OSLO - Per la seconda volta in meno di sei mesi i servizi segreti norvegesi lanciano l’allarme terrorismo e avvertono: nei prossimi 12 mesi potrebbero veriicarsi attentati terroristici e la Norvegia potrebbe essere duramente colpita dall’Isis. Il gruppo estremista islamico che conduce una feroce guerra in Iraq e in Siria, fanno sapere gli 007 norvegesi, è talmente cresciuto e si è fatto così minaccioso da essere diventato un rischio reale, in grado com’è di colpire “obiettivi facili ma molto simbolici” con attentati e azioni dimostrative. Alla ine di luglio i servizi norvegesi avevano lanciato un analogo allarme: per una settimana il Paese era stato messo in stato di allerta e setacciato alle ricerca di possibili attentatori. Ad agosto l’Isis aveva addirittura postato su Internet un appello a colpire una famiglia a caso in Norvegia perché fosse più tangibile la sensazione di pericolo che ormai si respira in Occidente. Se nemmeno il vicino di casa - in un paese le cui porte vengono spesso e consapevolmente lasciate aperte - è individuabile come amico, basta poco perché i nervi comincino a saltare e l’obiettivo dei terroristi sia raggiunto. In questo ultimo anno la Scandinavia si è spesso trovata sotto i rilettori proprio per le vicende legate al terrorismo internazionale e alle questioni interne relative all’immigrazione, tema molto presente all’opinione pubblica, sempre più divisa tra accoglienza e difesa delle frontiere. Inoltre dalla Norvegia, come anche da Svezia e Danimarca sono i rapporti della Commissione europea a dirlo - sono partiti e continuano a farlo numerosi giovanissimi che si vogliono unire all’Isis per prestare aiuto alla jihad. In luglio il timore fu proprio questo: che alcuni di coloro che erano partiti (per i servizi una sessantina di individui) tornassero per compiere anche in Norvegia i massacri divenuti all’ordine del giorno in Siria e in Iraq. Senza dimenticare l’arresto a Londra di un imam norvegese con legami con alcuni terroristi. motivo per cui era peraltro approdata a Perugia. Amanda ha iniziato a collaborare per il giornale di Seattle da diversi mesi ma, proprio a causa del processo in Italia, aveva chiesto di scrivere sotto pseudonimo. “Glielo abbiamo concesso - ha detto Robinson - per proteggerla e per darle un’opportunità. Cosi dopo aver fatto un po’ di esperienza e visto il livello del lavoro, ha deciso di irmare con il proprio nome”. Per proteggerla dai curiosi, inoltre, tutte le riunioni di redazione in cui lei è presente si svolgono in privato. Knox, secondo quanto scrive il Daily Beast, al West Seattle Herald si occupa di tutto, dalle notizie di interesse locale alle recensioni di teatro, anche a livello di produzioni scolastiche, e ha fatto notevoli progressi anche nel campo della fotograia, sorprendendo tutta la redazione. Robinson non ha nascosto che un ingaggio di così alto proilo non sarebbe mai passato inosservato; tuttavia ha speciicato che, a prescindere da ciò che la gente pensa o dice, Amanda è nata e cresciuta a West Seattle, e come tale meritava questa opportunità. ISLAMABAD - L’atroce morte in Pakistan di due lavoratori cristiani, pestati e bruciati vivi nel forno di una fabbrica di mattoni del Punjab, ha suscitato proteste a livello locale e internazionale e costretto il governo pakistano a correre ai ripari per salvare l’immagine del Paese. L’emergenza ad Islamabad è massima, anche perché l’accusa non provata di blasfemia che è costata la vita alla coppia - Shama Bibi incinta di quattro mesi e Shahzad Masih - ha mostrato ancora una volta quanto la legge pachistana che regola le offese all’Islam sia carente e gravemente lesiva dei diritti delle minoranze. Totalmente passiva al momento dell’attacco contro la coppia, da parte di una folla inferocita di molte centinaia di persone, la polizia pachistana ha cercato nelle ultime ore di recuperare posizioni annunciando 44 arresti e ben 468 denunce. Di solito prudente sui temi della blasfemia, il premier pakistano Nawaz Sharif ha dichiarato oggi che gli assassini dei due coniugi cristiani saranno consegnati alla giustizia perché si tratta di «un crimine brutale ed inaccettabile. Uno Stato responsabile non può tollerare una legge imposta da una folla inferocita ed un linciaggio pubblico che resti impunito». Evidente il tentativo di frenare con queste parole l’ondata di indignazione giunta da più parti. Per l’Italia è stato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni a esprimere la sua «profonda indignazione». «Quanto è avvenuto ha detto il capo della Farnesina - è l’ennesima inammissibile aggressione contro credenti cristiani, colpevoli solo della loro fede. Ora conidiamo nella giusta e pronta reazione della giustizia pachistana». Dalle prime indagini emerge anche un altro terribile aspetto della vicenda: dietro la tremenda morte di Shama e Shahzad non ci sarebbe afatto un rogo di pagine del Corano di cui sarebbe stata protagonista la donna, e quindi un reato di blasfemia, ma un debito che la coppia aveva con il padrone della fornace Yousaf Gujjar. «I due volevano andarsene dal villaggio di Kot Radha Kishan dove erano trattati come schiavi ha detto Farooq Tariq del Partito dei Lavoratori Awami nel corso di una manifestazione di protesta di cristiani svoltasi ieri a Lahore - ma Gujjar ha prima sequestrato la donna per due giorni e poi ha aizzato la folla con il pretesto della blasfemia e la complicità dell’imam di una moschea locale». Questa ipotesi è stata sostenuta anche dalla Commissione per i Diritti Umani del Pakistan che in un comunicato ha sostenuto che «non esiste alcun testimone che possa provare l’esistenza di un atto di mancato rispetto al Corano. Quello che ha portato a questo atto di barbarie è stato un conlitto dovuto ad un debito che la coppia aveva con il proprietario della fabbrica». 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Chiusi anche tutti i siti archeologici statali, compreso il Colosseo e i Fori Imperiali. «È prevista una situazione eccezionale, almeno sul piano delle previsioni senza precedenti» dice invitando i cittadini a uscire di casa «solo per lavoro o per situazioni importanti». I tecnici prevedono oltre 100 millimetri di pioggia nelle prossime 18-24 ore, in pratica in una giornata ci sarà un decimo della precipitazione media annuale. Il Dipartimento della Protezione Civile, dove anche ieri si sono susseguite le riunioni per fare il punto della situazione e verificare che il sistema nazionale di protezione civile sia in grado di muo- Un negoziante a Carrara versi immediatamente in caso di necessità, ha intanto emesso una nuova allerta meteo: le piogge interesseranno Veneto, Friuli, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e sui settori occidentali di Abruzzo e Molise. Viste le previsioni, è stata inoltre valutata una criticità rossa - il livello più alto che prevede, tra l’altro, la possibilità di ingenti danni a edifici e centri abitati, infrastrutture, beni e servizi e grave pericolo per i cittadini - per rischio idrogeologico in 8 regio- ni: Friuli, Veneto, Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Calabria e Sicilia. Per ora il maltempo si è accanito pesantemente su Carrara, dove in tre ore sono caduti più di 180 millimetri di pioggia: 80 metri di argine del fiume Carrione, rifatto nel 2008 e collaudato nel 2010, hanno ceduto di schianto e mezza città è finita sott’acqua, con i vigili del fuoco che hanno salvato decine di persone bloccate sui tetti o nelle case con elicotteri e gommoni. Per ore si è temuto il peggio: non si trovava più un opera- io poi recuperato vivo dai vigili del fuoco. Era rimasto intrappolato in una fabbrica vicino al luogo dell’esondazione. Perché l’argine sia crollato lo stabiliranno le inchieste, ma le polemiche sono già partite. «È inaccettabile che sia crollato come burro - dice il coordinatore della struttura di palazzo Chigi contro il dissesto idrogeologico Erasmo D’Angelis - vanno accertate e presto le responsabilità». Allagamenti e famiglie sfollate anche in Liguria, soprattutto in provincia di La Spezia dove è esondato il Parmignola e il Magra ha raggiunto i livelli di guardia, nell’imperiese e nell’entroterra di Sanremo. Le mareggiate hanno invece provocato diversi danni sulle spiagge di Varazze e Alassio. È andata meglio al Piemonte, dove comunque sono esondati alcuni torrenti. «Non ci sono situazioni di pericolo per persone o cose» ha detto il governatore Sergio Chiamparino sottolineando che per far fronte alle alluvioni ormai sempre più frequenti «non servono nuove norme ma agire sulla famigerata pulizia dei iumi». Ma è un po’ tutta l’Italia che si è trovata a fare i conti con il maltempo. Anche in Veneto diversi corsi d’acqua hanno raggiunto il livello d’allerta e a Venezia si è registrato il primo signiicativo fenomeno dell’acqua alta. IL MONITO Caso Cucchi, Grasso avverte: non sia morte vana Francesco Tamburro ROMA - Mai più un caso come quello di Stefano Cucchi. Il monito arriva da una delle cariche simbolo dello Stato, il presidente del Senato Pietro Grasso cheieri, incontrando i familiari del ragioniere morto cinque anni fa non ha nascosto la propria commozione «per una vicenda che ci colpisce in maniera molto forte». «Bisogna far sì - ha detto il presidente del Senato - che la morte di Stefano non sia stata vana e costruire una società che rispetti diritti dei più deboli: ciò deve fare uno Stato che si definisce civile. E lo Stato, che rappresento, farà tutto il necessario ainché in futuro non accada mai più una cosa simile. Non si può tollerare che chi è in custodia dello Stato possa vedere annientata la propria vita». «Cercheremo - ha dichiarato ancora Grasso - di sensibilizzare tutti i rappresentanti istituzionali per fare e luce sulla vicenda che ci colpisce così tanto e andare verso la verità». La palla passa ora alla magistratura che già nelle prossime ore potrebbe decidere circa un’inchiesta bis. Il Procuratore Pignatone aveva chiesto “fatti nuovi” per potere riaprire le indagini e ieri i familiari di Cucchi hanno portato in Procura quello considerano uno “spunto d’indagine”: un esposto contro il professor Paolo Albarel- lo «per avere commesso - ha sottolineato la sorella di Stefano Ilaria - falsità in una perizia». Già all’epoca del primo processo, Ilaria lamentò il fatto che, dichiarò, «il professor Albarello intervistato da Canale 5 aveva detto che il suo compito sarebbe stato quello di dimostrare la totale responsabilità dei medici, e questo ancor prima di iniziare le operazioni peritali». Nell’esposto si sottolinea, tra l’altro, che «il professor Arbarello ha sottoposto ai pm prima e alla Corte poi delle non verità scientifiche su temi di comune e banale conoscenza e verificabilità, pur di minimizzare le lesioni di Stefano ed escludere qualsiasi legame di esse con la sua soferenza e con la morte». «Con ciò - è detto nell’esposto ora al vaglio di Pignatone che dovrà stabilire se e come procedere - inducendo a ritenere che si stesse proprio realizzando quanto egli stesso aveva fatto intendere in televisione in dal 9 novembre 2009: ossia che, da parte sua, si sarebbe cercato di dimostrare la colpa dei (soli) medici per la morte di Stefano escludendo qualsiasi nesso di causa con le lesioni». Dunque lo spunto sarebbe proprio questo: indagare sulla vera natura della morte di Stefano, su quelle lesioni, quel pestaggio che nessuna corte ha saputo attribuire. VIOLENZA Molestie su due 12enni, arrestato allenatore di calcio MILANO - Le violenze avvenivano negli spogliatoi della piccola squadra di calcio della provincia di Milano. Al termine degli allenamenti, tra un consiglio e un rimprovero del coach. Sessantenne, con famiglia, era stato allontanato dal campo e soprattutto dai baby calciatori circa un anno fa, quando uno di loro ha trovato il coraggio di denunciare le molestie. È iniziata così un’indagine coordinata dal pm Danie- la Cento che ha portato ieri all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti dell’uomo per violenza sessuale su due 12enni. L’ipotesi degli agenti della Squadra mobile di Milano è che possa aver abusato di altri giovani, almeno altri due, ma gli elementi raccolti inora non hanno convinto il gip Maria Vicidomini che nel suo provvedimento fa riferimento solo ai due ragazzini. Molti altri compagni di squadra sono stati ascoltati in audizione protetta per ricostruire gli episodi denunciati e - secondo quanto riferito dagli investigatori - in alcuni casi hanno confermato quanto raccontato dal 12enne nella prima denuncia. Il luogo preferito dal presunto pedoilo sarebbe stato lo spogliatoio, al riparo dagli occhi indiscreti di componenti dello staf o genitori dei piccoli atleti. Non è chiaro per quanto tempo siano andate avanti le molestie, l’unica cosa certa è che circa un anno fa l’apparente quiete nella società sportiva si è interrotta. La voce delle attenzioni “particolari” del mister è uscita dallo spogliatoio e si è difusa a tale velocità da portare all’interruzione del rapporto lavorativo. Non è il primo caso di questo genere in regione: già in passato erano stati denunciati episodi di questo tipo. IL DELITTO Pastore ucciso per gioco: arrestato un 31enne LECCE - Nessun movente, solo un gioco pericoloso e crudele inito male. Sarebbe morto così, ucciso dal suo datore di lavoro che amava fare il tiro al bersaglio nella sua masseria, il giovane pastore albanese Qamil Hyraj, di 23 anni, freddato da un colpo di pistola alla testa lo scorso 6 aprile nelle campagne dove stava accudendo il gregge a Torre Lapillo, una frazione di Porto Cesareo. Il proprietario della masseria in cui lavorava la vittima, Giuseppe Roi, di 31 anni, è stato arrestato ieri dai carabinieri in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Lecce Simona Panzera su richiesta del sostituto procuratore Giuseppe Capoccia. È accusato di omicidio volontario nella forma del dolo eventuale. Secondo l’accusa, infatti, avrebbe sparato con una pistola calibro 22 mirando ad un frigorifero che era stato messo in campagna, pur essendo consapevole che il giovane, che era anche suo amico, si trovava lungo la traiettoria dei proiettili. Secondo le testimonianze raccolte, Roi amante delle armi, usava fare il tiro al bersaglio con gli oggetti più vari. Quel giorno aveva scelto un frigorifero che era stato appositamente portato all’aperto, nel terreno attorno alla masseria. Secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori, il primo colpo sparato da Roi si è andato a coniccare nel frigorifero. Hyraj, che si trovava vicino ad un muretto e stava accudendo il gregge e si trovava lungo la linea di tiro, sentendo il rumore si sarebbe girato di botto collocandosi così proprio sulla traiettoria del secondo colpo che lo ha raggiunto al centro della fronte, uccidendolo. A quel punto Roi, resosi conto dell’accaduto ha avvertito il 118 cercando di confondere le acque. Suo padre, infatti, Angelo Roi, di 68 anni, che è stato denunciato per simulazione di reato, avrebbe tentato di depistare le indagini denunciando di avere subito un furto di pecore. La denuncia, poi rivelatasi falsa, era volta a fare ipotizzare che il giovane fosse stato ucciso perché aveva sorpreso i ladri oppure per un regolamento di conti tra allevatori rivali. Le indagini portarono subito ad escludere un movente legato alla criminalità: Qamil Hyraj era un ragazzo perbene, dedito al lavoro, che non aveva alcun contatto con la malavita. In sette mesi, grazie anche alle testimonianze di altre persone che lavoravano nella masseria, gli investigatori sono arrivati ad individuare in Roi il responsabile. Presto in vendita anche a Ottawa Call 416-782-9222 GIOVEDI 6 NOVEMBRE 2014 • CORRIERE CANADESE 8 ITALIA ITALICUM Renzi-Berlusconi, stallo sulla legge elettorale Silvio Berlusconi esce da Palazzo Chigi dopo l’incontro con il premier Matteo Renzi Cristina Ferrulli ROMA - Il patto del Nazareno ha subito ieri il suo primo brusco stop. Matteo Renzi ha deciso di chiudere il tempo delle meline e dei tatticismi: «In un modo o nell’altro», secondo il premier, la riforma elettorale va approvata entro l’anno. Una fretta che l’ex Cavaliere guarda con crescente sospetto, temendo, nonostante le rassicurazioni, che l’ok all’Italicum porti dritto al voto in primavera. Per questo, insistendo anche sulle tensioni dentro Fi, nell’incontro di oltre due ore a Palazzo Chigi, Berlusconi avrebbe preso tempo sulle modifiche proposte dal leader Pd, rinviando una decisione a oggi dopo l’assemblea con i parlamentari azzurri. Nel pranzo tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, più che le cordialità e le battute, tipiche dei precedenti faccia a faccia, aleggiava nervosismo e diidenza. Il premier, che aveva cercato l’incontro per chiudere l’intesa, ha proposto all’ex premier, accompagnato da Gianni Letta e Denis Verdini, un premio di maggioranza alla lista che raggiunge il 40 per cento. Per favorire le coalizioni e venire incontro a Fi, Renzi avrebbe oferto la disponibilità ad alzare al 5 per cento la soglia di sbarramento, ipotesi temutissima dai piccoli partiti, Ncd in testa. L’ultimo punto del nuovo Italicum prevede una rimodulazione 70-30 del rapporto tra preferenze e liste bloccate proprio come il Mattarellum. «Un ipotesi da concordare con gli alleati» ammette Maria Elena Boschi. Facendo capire quello che è il vero pensiero espresso dal premier a Berlusconi: possiamo discutere e concordare sui vari tecnicismi ma «sui tempi non sono più disposto a fare concessioni». Di primo mattino, riunendo ministri e stato maggiore del partito, il presidente del Consiglio aveva indicato l’avanti tutta sulla riforma elettorale, chiedendo ad Anna Finocchiaro di incardinare il testo in commissione Afari istituzionali in Senato. Ma l’accelerazione necessita del totale appoggio di Silvio Berlusconi. Che invece non ha ancora deciso se dare carta bianca a Renzi anche a costo di spaccare il partito. Per questo l’ex premier, raccontano fonti azzurre, avrebbe preferito rinviare il pranzo di ieri ma Denis Verdini avrebbe insistito spiegando che, in caso di riiuto, il leader Pd sarebbe andato avanti in ogni caso. «Se Berlusconi vuole andare avanti con il Patto - spiega il premier ai suoi al termine dell’incontro - va bene ma non mi faccio fermare dai miei, iguriamoci se mi faccio rallentare dalle tensioni di Fi». Al termine del colloquio, il Cavaliere avrebbe chiesto a Renzi 24 ore e di aspettare l’esito dell’assemblea Fi di oggi. Ma Berlusconi ha capito benissimo dalla determinazione del presidente del Consiglio che il rischio è di essere tagliato fuori dal patto sulle riforme. La convocazione per lunedì prossimo di un vertice di maggioranza sulle riforme è un chiaro campanello di allarme a Fi. Il premier, spiega una fonte di maggioranza, «è pronto a cambiare schema e approvare la legge elettorale con la maggioranza di governo, i numeri ci sono». O peggio il leader Pd potrebbe riaprire il forno del dialogo con i grillini che, dimostra l’intesa sui nomi per la Consulta, sta dando frutti mentre, spiegano fonti di governo, «l’indecisione di Forza Italia sta impedendo che la vicenda si sblocchi». LA PROTESTA SECONDA GUERRA MONDIALE I pensionati scendono in piazza Trovati resti pilota di 71 anni fa Barbara Marchegiani Francesca Blasi ROMA - «Di promesse non si vive. I pensionati vogliono delle risposte». A partire dall’estensione del bonus degli 80 euro e dalla rivalutazione degli assegni, perché la soglia di povertà si allarga sempre più. Con queste richieste, i sindacati dei pensionati, Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil, uniti (insieme contano sei milioni di iscritti) hanno messo in campo la giornata di mobilitazione nazionale: tre iniziative contemporaneamente in tre città - Roma, Milano e Palermo accompagnate dall’hashtag #NonStiamoSereni, per chiedere al governo interventi urgenti sulla tutela dei redditi, sulle tasse con l’alleggerimento del carico iscale, sulle risorse per il welfare, la sanità e la non autosuicienza: per questo reclamano modifiche alla legge di stabilità. Ma sottolineano anche la linea del dialogo e la forza dell’unità sindacale. Ad oggi «siamo di fronte ad una assenza di risposte sia in termini di reddito che di servizi», ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, che ha partecipato alla manifestazione a Roma insieme al leader della Cisl, Annamaria Furlan, ed al segretario generale aggiunto della Uil, Carmelo Barbagallo. Risposte che «giustamen- te» vengono rivendicate, già nella manovra, anche se «non vediamo segnali di volontà di discutere» da parte del governo, aggiunge Camusso. Dal palco di Milano interviene il numero uno dello Spi-Cgil, Carla Cantone, chiedendo «un incontro con il governo» a stretto giro per un confronto che può essere proficuo: «Se ci incontra insieme possiamo trovare la soluzione migliore», dice invitando il presidente del Consiglio ad «ascoltare loro e a far cambiare davvero verso alla ruota». Tutti, all’unisono, insistono ricordando “la promessa” fatta dal premier Matteo Renzi di allargare la platea degli 80 euro ai pensionati, impegno che «non ha rispettato e che invece va mantenuto». Basta con «l’equazione pensionati-povertà», ammonisce Furlan, tornando a far presente che quasi la metà dei pensionati (6,8 milioni, secondo l’ultimo bilancio sociale dell’Inps) è sotto i mille euro al mese. Il nuovo segretario generale della Cisl parla anche della pensione dell’ex numero uno Rafaele Bonanni, che ha lasciato la guida del sindacato proprio tra sospetti e accuse sulle sue ultime retribuzioni e sul trattamento pensionistico: «Stiamo veriicando. Se qualcuno ha sbagliato si prenderà le sue responsabilità». SALERNO - Gli anziani, che la Seconda Guerra Mondiale l’hanno vista e vissuta, ricordano bene la storia del pilota americano disperso sui loro monti. Sono stati proprio loro, con i racconti sbiaditi dal tempo, ad aiutare la Protezione Civile di Acerno (Salerno) e l’associazione “Salerno 1943” a far ritrovare quello che quasi certamente è il corpo del pilota Usa Dewey L. Gossett. «Possiamo dire - commenta Matteo Pierro, dell’associazione “Salerno 1943 - di essere quasi certi che i resti sono proprio dell’aviatore precipitato sul monte Accellica il 27 settembre del 1943, ma per avere la conferma dobbiamo aspettare l’esame del dna che verrà efettuato sulla nipote. Sabato scorso, al momento del ritrovamento, abbiamo contattato i Carabinieri della Compagnia di Acerno e di Battipaglia per accertare che non si trattasse di ossa di animali. Dopo 71 anni speriamo che questo giovane ragazzo possa trovare degna sepoltura». Da tempo i volontari avevano individuato il punto dove cadde l’A-36 di Gossett tanto da essere stati contattati anche da Joshua Frank, addetto per l’Italia del del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti che si occupa di recuperare le spoglie dei soldati americani dispersi in guerra. «Il velivolo - racconta ancora Pierro - è stato smembrato e portato a valle dagli abitanti nel 1944, ma non trovarono traccia del ragazzo». Nato il 28 febbraio 1920 nel South Carolina, Dewey L. Gossett già l’11 settembre 1943 rischiò la vita in volo ma rientrò sano e salvo alla base. Il 27 settembre non fu altrettanto fortunato. La sua squadriglia, decollata dall’aeroporto che gli americani avevano costruito alla foce del Sele, doveva fornire appoggio tattico alle truppe statunitensi che inseguivano i tedeschi in ritirata. Nei pressi di Acerno il capo formazione si rese conto di essere troppo vicino alle pareti rocciose del monte Accellica e ordinò ai suoi uomini di prendere quota. Usciti dalle nuvole si accorsero che mancava l’aereo di Dewey. Per diverso tempo sorvolarono la zona, ma la pioggia rese impossibile ulteriori ricerche. Si aprì così un giallo che oggi appare giunto a conclusione. Non è la prima volta che l’associazione “Salerno 1943” (presieduta da Luigi Fortunato e costituita a Salerno nel 2007) riporta “a casa” un soldato disperso. Finora sono stati individuati i resti di cinque militari e identiicati i “crash site” di 30 aerei caduti in Campania o nelle regioni limitrofe. MAFIA Processo Borsellino, Ciampi e Conso citati come testi a Roma PALERMO- C’è la revoca del carcere duro per oltre 300 mafiosi, decisa tra maggio e novembre del 1993, al centro delle audizioni dell’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e dell’ex Guardasigilli Giovanni Conso che, lunedì prossimo, dovrebbero comparire davanti alla corte d’assise di Caltanissetta che sta celebrando il quarto processo per la strage di via D’Amelio. I giudici, per l’occasione, terranno l’udienza nel carcere romano di Rebibbia. L’ombra della cosiddetta trattativa tra Stato e mafia, che per i pm nisseni potrebbe essere uno dei moventi dell’eliminazione del giudice Paolo Borsellino, che al dialogo tra Cosa Nostra e pezzi delle istituzioni si sarebbe opposto, arriva, dunque, anche nel dibattimento per l’eccidio costato la vita al magistrato e agli agenti della sua scorta. Un tema, quello del patto Stato-mafia, oggetto di un processo a Palermo, ma presente paralle- lamente anche nell’atto di accusa ai boss Vittorio Tutino e Salvino Madonia e ai tre falsi pentiti Vincenzo Scarantino, Calogero Pulci e Francesco Andriotta, imputati a Caltanissetta. Conso e Ciampi (nella foto), all’epoca ministro della Giustizia e presidente del Consiglio, sono molto anziani e non in buone condizioni di salute: è probabile dunque che facciano arrivare ai giudici un certificato medico e non si presentino in udienza. Col consenso delle parti sarebbe possibile acquisire i verbali con le dichiarazioni rese ai pm che li hanno citati. Potrebbe entrare nel processo in questo modo il racconto di Conso sulla sua decisione di non revocare o fare scadere i provvedimenti di 41 bis. Decisione - ha sempre detto l’ex ministro - assunta in autonomia e non, come sostiene l’accusa, merce di scambio usata nel corso della trattativa intrapresa dallo Stato con pezzi di Cosa nostra per fare cessare le stragi. Ma all’ex Guardasigilli la Procura sarebbe intenzionata a chiedere anche del fermento politico dell’epoca sul carcere duro e se abbia mai saputo nulla della cosiddetta trattativa. Sul 41 bis dovrebbe rispondere anche Ciampi. A lui i magistrati chiederanno del timore di un golpe imminente, denunciato dallo stesso Ciampi anni fa in un’intervista, quando, dopo le stragi del Continente, ad agosto del 1993, si verificò a Palazzo Chigi un improvviso black out. Sempre lunedì dovrebbe salire sul banco dei testi anche l’ex capo del Dap Adalberto Capriotti chiamato a deporre sulla sua nomina ai vertici del Dipartimento al posto di Nicolò Amato, altro segnale distensivo, per i pm, nei confronti di Cosa nostra. Amato dovrebbe testimoniare, invece, martedì insieme a Luciano Violante. L’ex presidente dell’Antimafia dovrà raccontare ai giudici della richiesta di essere sentito dalla commissione che l’ex sindaco mafioso Vito Ciancimino gli fece avere attraverso l’allora colonnello Mario Mori. CORRIERE CANADESE • GIOVEDI 6 NOVEMBRE 2014 9 PRIMO PIANO IL TREND Nozze in Italia, moda da 315 milioni di euro Cinzia Conti ROMA - Non solo George Clooney e Tom Cruise, non solo Salma Hayek e Kim Kardashian. Dal Veneto alla Puglia continua a crescere il numero di coppie straniere che sceglie l’Italia per celebrare il “grande giorno”. E per rispondere a questa crescente domanda, il 12 e 13 novembre, Roma apre le porte ai buyer internazionali con la prima edizione della BMII - Borsa del Matrimonio in Italia, specializzata nel Wedding e Wedding Tourism. Un settore in forte crescita capace di generare lo scorso anno - secondo JFC Tourism & Management - oltre 1 milione 221 mila presenze da 25 Paesi e un fatturato complessivo di 315 milioni di euro. E secondo i dati dell’osservatorio giornalistico internazionale Nathan l’Italia è il Paese leader al mondo in questo settore: dei 44 milioni di turisti che ogni anno visitano l’Italia, 352mila - circa l’8% - lo fanno per motivi legati all’amore, cioè per sposalizi, anniversari o viaggi di nozze. La Francia è al secondo posto con 330mila viaggiatori innamorati. Tra le location italiane più richieste per promettersi amore eterno ci sono Verona, la città di Romeo e Giulietta, Venezia, Firenze e Roma, la campagna senese, la costiera amalfitana con Capri, anche se la vera sorpresa è, da alcuni anni a questa parte, il Salento. L’Italia è una meta sempre più calda per chi decide di sposarsi all’estero Su tutti sono gli inglesi a prediligere l’Italia, immediatamente seguiti da americani e russi. Non disdegnano giapponesi, irlandesi e arabi mentre i meno interessati sembrano essere i mediterranei, in particolare francesi e spagnoli. E non sono pochi i canadesi che scelgono l’Italia come destinazione per il “fatidico sì”. La scelta dell’Italia come luogo per celebrare il matrimonio limita ovviamente il numero dei partecipanti: solo in pochi casi si supera- no i 100 ospiti, mentre una buona quota di matrimoni non raccoglie più di 30 persone ma rimane alta comunque la spesa che difficilmente scende sotto i 51 mila euro. Il matrimonio è quasi sempre da sogno e affidato a wedding planner o agenzie specializzate: Cina, Giappone, America, Russia sono quindi ormai clienti stabili per le imprese italiane di questo settore. Anche se sposarsi in Spagna o Grecia, con gli stessi servizi, costa mediamente circa il 15-18% in meno l’Italia - secondo JFC Tourism & Management - rappresenta in primis “storia e bellezze culturali” (16,3%) ma anche “fascino e luogo desiderato” (12,9%), senza tralasciare motivazioni legate al fattore “romanticismo e bellezza” (12%) e al “cibo” (11%). È importante anche il motivo del “racconto” dell’esperienza che hanno fatto amici o conoscenti che si sono sposati in Italia (10,5%) e il “paesaggio” (10%). In testa alla classifica delle location spuntano castelli, agriturismi, ville, hotel e relais di lusso. Non mancano le richieste più bizzarre - e non sempre realizzabili - come la scalinata di piazza di Spagna o il Colosseo, piazza San Marco o Palazzo Vecchio. «Negli ultimi anni - dice Ottorino Duratorre, presidente di Romafiere, società organizzativa della BMII e specializzata in mostre e fiere di rilevanza nazionale come RomaSposa e Anteprima RomaSposa - il numero delle coppie di stranieri che scelgono l’Italia per coronare il loro sogno d’amore è in costante aumento, la previsione stimata dell’ultimo anno registra una crescita del 10%. In fiera ci saranno 60/80 buyer internazionali e 120 seller italiani». LA STORIA Da Power a Clooney, i Vip che si sono sposati nel Belpaese Ida Bini ROMA - Sono sempre più numerose le coppie straniere che si giurano amore eterno in Italia ma i vip da tempo scelgono le location nostrane per nozze faraoniche o destinate a pochi eletti. Le prime celebrities che decisero di sposarsi in Italia furono gli attori hollywoodiani Linda Christian e Tyrone Power: nel 1949 celebrarono le loro nozze da favola a santa Francesca Romana a Roma. Sessant’anni dopo in una cappella privata del Vaticano le nozze di Mena Suvari con il produttore italiano Simone Sestito. Più clamore e interesse destò la festa glamour che unì il celebre attore Tom Cruise a Katie Holmes otto anni fa nel palazzo degli Odescalchi che domina il lago di Bracciano. L’elegante e prestigiosa location venne in seguito scelta anche da Petra Ecclestone, che sposò l’uomo d’afari James Stund con una festa da guiness, forse il matrimonio più costoso al mondo. Venezia, che ha appena ospitato le nozze tra George Clooney e l’avvocatessa Amal Alamuddin, era già stata scelta nel 1997 del chiacchierato matrimonio di Woody Allen con Soon-Yi Previn e nel 2009 della più fastosa cerimonia voluta dall’attrice messicana Salma Hayek che si unì in matrimonio con Francois-Henri Pinault. Risale a 3 anni fa lo sfarzoso matrimonio di Vinita, la figlia di Pramod Agarwal, magnate indiano del ferro, che per la cerimonia in perfetto stile Bollywood scelse l’isola di san Clemente, nella laguna di Venezia, con 800 invitati e due elefanti e Shakira come cantante. In alto, Tyron Power e Linda Christian, George Clooney e Amal Alamuddin e Justin Timberlake e Jessica Biel. Sotto, da sinistra, Coleen McLoughlin e Wayne Rooney, Tom Cruise e Katie Holmes, La Puglia ha ospitato due anni fa le nozze glamour dell’attrice hollywoodiana Jessica Biel e della popstar Justin Timberlake a Borgo Egnazia. Risale al 20 settembre, invece, il matrimonio da favola di Charlie Gilkes, ricco rampollo e amico di Pippa Middleton, con Anneke von Trotha Taylor nel castello di Monopoli alla presenza del principe Harry. Sofia Coppola ha sposato il rocker Thomas Mars, cantante dei Phoenix nella località lucana di Bernalda, in Basilicata. Anche le regioni centrali d’Italia sono molto gettonate dal jet set internazionale. Quest’anno al Forte Belvedere di Firenze il rapper e produttore musicale Kanye West ha sposato Kim Kardashian, mentre vicino a Città della Pieve, in Umbria, nel 1997 si è svolto il matrimonio dell’attore inglese Colin Firth con la produttrice cinematografica italiana Livia Giuggioli. Risalendo lo stivale due coppie famose hanno scelto, invece, la romanticissima Liguria: nella glamour Portofino il calciatore dei Red Devils Wayne Rooney ha sposato nel 2008 la storica fidanzata Coleen McLoughlin con una festa faraonica, mentre un anno prima nella vicina Santa Margherita si erano giurati amore eterno il rocker Rod Stewart e la modella Penny Lancaster. Gli attori americani Emily Blunt e John Krasinsk nel 2010 hanno scelto il giardino di villa Oleandra, la residenza estiva di Clooney sul lago di Como. John Legend e la modella Chrissy Teigen hanno detto sì l’anno scorso a Villa Pizzo, a Cernobbio. GIOVEDI 6 NOVEMBRE 2014 • CORRIERE CANADESE 10 ESTERI FOCUS Nessun miracolo, il Bayern vince ancora Il tedeschi si impogono per 2-0 ma la Roma resta seconda nel girone perché il City viene battuto in casa dal Cska ROMA - Certe ferite faticano a rimarginarsi, soprattutto se un avversario impietoso continua a cospargerle di sale. Dopo il 7-1 di due settimane fa all’Olimpico, la Roma in casa del Bayern ha comunque provato a guardare avanti, fare la sua partita, superare quel tracollo. C’è riuscita solo a tratti, tradita da qualche imprecisione. Ma soprattutto dalla forza della squadra magistralmente guidata da Pep Guardiola. Il 2-0 conferma che i bavaresi restano di un altro pianeta per qualità ed intensità di gioco. Il Bayern vince il girone E e approda agli ottavi di Champions con due turni di anticipo. La Roma resta pienamente in corsa per il secondo posto grazie al successo del Cska di Mosca a Manchester sul City (2-1). Garcia rivoluziona la Roma, rinforza il centrocampo con Florenzi e schiera Iturbe alle spalle di Destro. Partono in panchina Totti, Pjanic e Gervinho. Sorpresa anche tra i pali, dove Skorupski BAYERN-ROMA 2-0 I giocatori della Roma lasciano il campo di Monaco di Baviera sostituisce De Sanctis. Guardiola deve rinunciare all’“incubo” giallorosso Arjen Robben, al suo posto Goetze completa l’attacco con Lewandowski e Ribery. Thomas Mueller si accomoda tra le riserve. La Roma parte bene, tatticamente ordinata, aspettando l’occasione per ripartire in contropiede. Passato il quarto d’ora il Bayern aumenta però l’intensità, causando i primi afanni nella retroguardia Bayern (3-4-3): Neuer 7, Benatia 7, Rainha 6.5, Boateng 6, Bernat 6.5, Lahm 7 (43’ st Hojbjerg sv), Alaba 7.5 (36’ Rode sv), Xabi Alonso 6.5 (27’ st Shaqiri 6), Ribery 7, Goetze 7, Lewandowski 6.5. All.: Guardiola 7. Roma (4-4-2): Skorupski 6, Torosidis 5.5, Manolas 6, Yanga-Mbiwa 5.5, Holebas 6, Nainggolan 6, De Rossi 5.5, Keita 5.5, Florenzi 6.5 (13’ st Pjanic 6), Destro 6, Iturbe 5 (30’ st Gervinho 6). All.: Garcia 6. Arbitro: Cakir (Tur) 6.5. Reti: nel pt 38’ Ribery; nel st 19’ Goetze. avversaria. I bavaresi sfruttano la velocità di Alaba, che agisce da ala aggiunta. E proprio da una sua triangolazione con Ribery, sulla fascia sinistra, al 38’ il Bayern passa in vantaggio con la rete del n.7 francese. Al 20’ la migliore occasione della Roma, sui piedi di Destro ben lanciato da Florenzi. Ma l’attaccante si impappina e Bernat ha tempo per recuperare. Ancora Florenzi (tra i migliori) al 25’ innesca Nainggolan. Il centrocampista cerca di saltare Neuer e inisce a terra, reclamando il rigore. Il replay dà ragione all’arbitro Cakir che aveva lasciato proseguire. La ripresa è più soferta per la Roma che fatica ad uscire dalla sua metà campo. Al 19’ il Bayern raddoppia con Gotze, bravo a sfruttare il cross dalla sinistra di Lewandowski. I tedeschi restano brillanti, il loro pressing è asissiante, sempre teso a rubare palla e ripartire all’attacco. Iturbe lascia il posto a Gervinho che all’84 impegna Neuer (ino ad allora praticamente spettatore) da vicino. Palla a Nainggolan fuori area e gran botta che il portiere devia in tufo. Non a caso è tra i candidati al Pallone d’Oro. GLI ALTRI Bavaresi, Paris Sg e Porto agli ottavi, Messi eguaglia record Raul ROMA - Lionel Messi aggiunge un altro record nella sua stellare carriera, quella dei gol in Champions, e porta il suo Barcellona agli ottavi di Champions. Si qualiicano anche il Bayern Monaco, il Porto, il Psg. Ad un passo dal paradiso anche il Chelsea, frenato dal Maribor, e lo Shakthar che ha riilato un'altra goleada al povero Bate Borisov. Incredibile scivolone interno del Manchester City che continua a subire la maledizione della Champions. La squadra di Pellegrini perde malamente in casa per 2-1 contro il Cska Mosca e si ritrova addirittura ultima nel girone, scavalcata proprio dai russi e adesso a serio rischio di eliminazione. La serata dei “citizens” comincia male con un gol a freddo subito da Doumbia di testa do- po due minuti di gioco. Il pari di Tourè arriva sei minuti più tardi grazie ad una perfetta punizione dal limite. I russi non si scompongono e trovano il nuovo vantaggio al 34’ ancora con Doumbia. Nella ripresa i padroni di casa perdono la testa e si ritrovano in nove uomini per l'espulsione di Fernandinho prima e Yaya Tourè poi. Nel inale il Manchester City reclama per due rigori non concessi dall’arbitro. Una doppietta di Messi basta e avanza al Barcellona di Luis Enrique per uscire dal momento negativo in cui si era cacciato e riprendere in serenità la corsa in Champions League. L’Ajax si arrende in casa per 2-0 alla legge di Leo che realizza il primo gol addirittura di testa. Con questa doppietta Messi ha raggiunto le 71 marcature nel torneo europeo, eguagliando il record che inora era detenuto dallo spagnolo Raul. Al Psg basta un gol di Cavani dopo un minuto di gioco per regolare in casa l’Apoel. Il Matador, grazie anche alla colpevole collaborazione del portiere avversario, risponde ancora una volta presente con Ibrahimovic ancora costretto in tribuna. Con questo 1-0 i parigini ottengono la qualiicazione agli ottavi di inale. Per la vetta del girone se la vedranno con il Barcellona. Al momento la squadra di Blanc ha un punto di vantaggio in classiica sui blaugrana. Decisivo sarà presumibilmente lo scontro diretto all'ultima giornata al Camp Nou. Il Chelsea di Mourinho frena la sua corsa in Champions. Merito del Maribor che in casa riesce a pareggiare contro gli inglesi al termine di una gara emozionante. Succede tutto nella ripresa con i padroni di casa avanti a sorpresa grazie ad un grande gol con tiro a giro di Ibraimi. La reazione dei Blues è furiosa e si concretizza con il pari irmato da Matic al 73’. Incredibile nel inale il rigore sbagliato da Hazard che si fa ipnotizzare da Jasmin Handanovic, cugino del portiere dell’Inter. L’1-1 inale non permette al Chelsea di festeggiare il matematico passaggio del turno anche se Mourinho tiene saldamente la testa della classiica del gruppo G con 8 punti, tre in più dello Schalke, travolto in Portogallo dallo Sporting Lisbona per 4-2. Nel gruppo H si qualiica anche il Porto che supera fuori casa per 2-0 l’Atletico Bilbao. Nello stesso girone larga vittoria dello Shakhtar contro il Bate Borisov per 5-0 (tripletta di Adriano). La squadra di Lucescu, non ancora matematicamente qualiicata, nel doppio confronto con il Bate ha realizzato ben 12 reti senza subirne neanche una. Gruppo E: Bayern-Roma 2-0, Manchester City-Cska Mosca 1-2. Classifica: Bayern 9; Roma e Cska Mosca 4; Manchester City 2, Gruppo F: Psg-Apoel 1-0, Ajax-Barcellona 0-2. Classifica: Psg punti 10; Barcellona 9; Ajax 2; Apoel 1. Gruppo G: Sporting-Schalke 4-2, Maribor-Chelsea 1-1. Classifica: Chelsea punti 8; Schalke 5; Sporting 4; Maribor 3. Gruppo H: Shakhtar-Bate 5-0, Athletic Bilbao-Porto 0-2. Classifica: Porto punti 10; Shakhtar 8; Bate 3; Bilbao 1. PROCESSO PER DIFFAMAZIONE TROFEO BERLUSCONI Luciano Moggi a Milano riaccusa l’Inter e Facchetti Il Milan vince nel deserto MILANO - Nessun passo indietro su quelle pesanti accuse lanciate nel corso di una trasmissione televisiva contro l’ex presidente dell’Inter Giacinto Facchetti, morto ormai più di 8 anni fa, e che gli sono costate un’imputazione per difamazione. Anzi, ieri in tribunale l’ex dg della Juventus Luciano Moggi ha rincarato la dose, perché se in aula ha insistito nel dire che l’allora “bandiera” nerazzurra avrebbe manipolato il risultato di una partita al telefono con un arbitro, appena uscito ha attaccato anche i nuovi vertici e, in particolare, Erick Thohir. L’ex dirigente bianconero, condannato in primo e secondo grado a Napoli per il caso Calciopoli, è inito imputato a Milano perché, nel corso della trasmissione tv Notti Magiche andata in onda il 25 ottobre 2010, rivolgendosi a Javier Zanetti, allora capitano della squadra nerazzurra, aveva afermato: «Quello che emerge dal processo di Napoli e che emergerà ancora: le telefonate del tuo ex presidente che riguardano le griglie e la richiesta ad un arbitro di vincere la partita di Coppa Italia con il Cagliari, e l’arbitro era Bertini. Ci sono le telefonate intercettate sue, le telefonate di Moratti e la telefonata di imbarazzo di Bertini, i pedinamenti, le intercettazioni illegali e anche i passaporti falsi e quindi sta zitto Zanetti, è meglio per te ed è meglio per l’Inter». Nel pomeriggio Moggi si è presentato davanti al giudice Oscar Magi per l’interrogatorio e rispondendo a una domanda del legale del iglio di Facchetti (che lo ha querelato per difamazione), l’avvocato Corrado Limentani, ha confermato, senza tentennamenti, quelle afermazioni: «Sì - ha detto - insisto». Il processo sta assumendo sem- pre più i contorni di una riedizione in tono minore del caso Calciopoli. Il legale di Moggi, l’avvocato Maurilio Prioreschi, infatti, ha depositato al giudice il testo di un’intervista in cui l’ex procuratore capo di Napoli, Giandomenico Lepore, ha detto: «Noi abbiamo accertato le responsabilità penali di una squadra di Serie A e stavamo arrivando ad un’altra squadra milanese... tolto il Milan, resta l’Inter, no? Molti verbali tuttavia vennero rubati e pubblicati in un volume, e questo rovinò l’indagine». MILANO - In un San Siro desolatamente vuoto - presenti soltanto cinquemila spettatori e tra gli assenti anche Silvio Berlusconi - il Milan ha battuto il San Lorenzo, squadra che ha vinto la Coppa Libertadores, per 2-0, e si è aggiudicato la 23ª edizione del Trofeo Luigi Berlusconi. La partita si è giocata sotto la pioggia e la contemporaneità con la giornata di Champions non ha aiutato. Le reti sono state realizzate da Pazzini nel primo tempo e Bonaventura 6’ dalla ine. CORRIERE CANADESE • GIOVEDI 6 NOVEMBRE 2014 11 SPORT Allegri: «Puntiamo al primo posto del girone» Il tecnico della Juve sollevato via twitter per come è andata la partita con l’Olympiacos in Champions TORINO - “Fiuu..” twitta Massimiliano Allegri dopo la vittoria con brivido sull’Olympiacos. Il giorno dopo la gara di Champions in casa Juventus è tutto un sospiro di sollievo. Prima reale, sul campo, a vittoria acquisita e pericolo eliminazione scampato. Poi virtuale, su Twitter, per festeggiare insieme ai tifosi. Massimiliano Allegri si è aidato a un hashtag per commentare il 3-2 sui greci, e lo ha fatto scegliendo appunto questa forma: “#iuuu”. “L’abbiamo vinta tutti assieme, sofrendo come gruppo con i nostri fans. Ora dipende tutto da noi, possiamo puntare al primo posto” ha twittato il tecnico bianconero. Che ha concluso il post con un hashtag che sui social network è già diventato una tendenza: “#iuuu”. Un sospiro di sollievo, appunto, espresso in forma di fumetto. «Ho cercato di esprimere sollievo per lo scampato pericolo come nei fumetti che leggevo da ragazzino» spiega Allegri. La Juve europea riparte quindi da tre punti vitali che corroborano le speranze di qualiicazione. Anche se il rigore mancato di Vidal lascia una macchia non seconda sulla vittoria: se i bianconeri dovessero mai concludere a pari punti con i greci, quel rigore fallito potrebbe rivelarsi determinante in negativo, anche per questo il presidente Andrea Agnelli non avrebbe nascosto il suo disappunto nei confronti del cileno. Lui, Arturo Vidal, non pare invece preoccuparsi più di tanto dell’errore. «Un rigore si può sbagliare ha detto parlando con la radio cilena Radio Cooperativa del Cile Sono contento perché siamo tornati a fare tre punti, che serviranno molto per passare alla fase successiva». Con il suo “iuuu” Allegri ha voluto stemperare la tensione ma, nello stesso tempo, richiamare Pirlo esulta nella pioggia dopo il suo magniico gol all'Olympiacos l’attenzione sul rischio corso dalla sua Juventus, trovatasi inaspettatamente in svantaggio per 2-1 prima dei gol risolutivi di Llorente (autorete di Roberto) e di Pogba. Al tecnico la serata ha lasciato “buone cose”: il carattere dimostrato dalla squadra, capace di ri- sollevarsi ad un passo dal baratro, la tenuta isica sul lungo, il nuovo modulo. Con il 4-3-1-2 varato nella serata più diicile è stata aperta per la Juventus una nuova frontiera. È come se, per la prima volta, fosse nata davvero la Juve di Allegri, che in dall’inizio della stagione era al lavoro per modiicare lo scacchiere tattico. Con il rombo a centrocampo Allegri consente al reparto migliore della squadra, il controcampo, di esprimersi al meglio, esaltando le caratteristiche di giocatori come Pirlo, Marchisio e Pogba (in attesa che Vidal torni sui suoi livelli). Allegri ha concesso una giornata di riposo al gruppo. Oggi per chi legge la ripresa. In ottica Parma mancheranno Asamoah, fuori 15 giorni per una iniammazione a un ginocchio, e Vidal, squaliicato. Ma la vittoria con l’Olympiacos fa passare in secondo piano i problemi legati alle assenze, che pure sono molte. QUARTO TURNO Inter, Napoli, Fiorentina e Torino oggi in Europa League ROMA - Oggi torna l’Europa League e scendono in campo tutte e quattro le squadre italiane impegnate: Inter, Napoli, Fiorentina e Torino. Si giocherà la quarta giornata della fase a gironi, ovvero la prima del ritorno. Inter, Mazzarri contro di noi tutti danno il 120% - Vincere. Conta solo questo per Mazzarri e per l’Inter che questa sera affronterà nella bolgia del Geofroy Guichard il Saint Etienne. Servono i tre punti per rialzare la testa in Europa League dopo l’ennesima frenata in campionato. «In Europa e in Italia quando gli altri vedono maglie nerazzurre danno sempre il 120 per cento. Noi dobbiamo essere al top e fare la nostra gara e il nostro gioco al di là di ogni avversario» ha detto il tecnico interista. «Siamo ancora in emergenza totale - ha continuato Mazzarri - È un momento in cui ogni giorno ne capita una e non so ancora che scelte farò per domani (oggi, ndr)». In realtà anche il problema degli indisponibili si sta risolvendo. Le giustiicazioni si esauriscono e Mazzarri deve solo portare a casa i tre punti. Iniziando oggi in Europa e poi domenica al Meazza col Verona. Nella classiica del gruppo F l’Inter è prima con 7 punti, la seconda è il St. Etienne a 4. Napoli, la rivincita è d'obbligo - Questa sera al San Paolo arriva lo Young Boys. Gli azzurri dovranno dimenticare in fretta la sbornia di gioia provocata dal netto successo contro la Roma in campionato per concentrarsi su un avversario che all’andata li ha sconitti 2-0 e che non mollerà un centimetro in vista di una possibile qualiicazione agli ottavi. Il girone è diventato di colpo e- quilibrato e i partenopei devono vincere e puntare anche a segnare un bel po’ di gol per riequilibrare la diferenza reti. Ci sarà spazio per chi deve ancora convincere ino in fondo, come Mesto, Henrique, Britos, De Guzman e Zapata. Nel Gruppo I, Napoli, Young Boys e Sparta Praga hanno 6 punti. Torino, vincere per ipotecare qualificazione - Tre punti per ipotecare il passaggio ai sedicesimi di Europa League. Dopo tre partite, i granata guidano la classiica del girone B della competizione con sette punti, mentre l’Helsinki, già battuto 2-0 in casa, è fermo a quota zero. Secondo con 5 punti è il Club Bruges, terzo con 4 il Copenaghen. Pizarro: togliamoci lo smoking - «È ora di lasciare lo smoking a casa e iniziare a pedalare. Stiamo vivendo una situazione che non ci piace, per questo dobbiamo ritro- vare equilibrio e concentrazione». Lo ha detto uno dei leader della Fiorentina, David Pizarro, alla vigilia della partita di Europa League contro il Paok di questa sera al Franchi. Una sida che, in caso di risultato positivo, può regalare ai viola la qualiicazione anticipata al turno successivo. «Ci sono giocatori che parlano di terzo posto però - ha continuato il centrocampista viola - se poi giochiamo come a Genova non rispondiamo alle parole con i fatti. Dobbiamo mantenere umiltà ed equilibrio, abbiamo la rosa e il gioco per dare una svolta alla nostra stagione e io credo che questa svolta ci sarà». La Fiorentina guida la classiica del gruppo K con nove punti, seconda il Guincamp a 4, terzo il Paok a 3. *Fiorentina-Paok in diretta Mediaset, 3 pm ora di Toronto. PAPERONE DEGLI SPORTIVI LA BOUTADE Mayweather è il più ricco Pallotta sogna una partita al Colosseo WASHINGTON - È Floyd Mayweather lo sportivo più pagato al mondo nel 2014, secondo la classiica della rivista americana Forbes. Il 37enne pugile americano, campione imbattuto dal 1996, vanta una fortuna di 105 milioni di dollari. Solo nell’ultimo match, disputato a settembre contro l’argentino Marcos Maidana, ha incassato 32 milioni di dollari (più i diritti tv). Seguono Cristiano Ronaldo, il primo calciatore nella classiica di Forbes degli atleti più pagati con guadagni che toccano gli 80 milioni di dollari, e il cestista statunitense, stella dei Cleveland Cavaliers, LeBron James, che in banca può contare su una fortuna di 72.3 milioni di dollari. Leo Messi, è quarto con 64,7 milioni di dollari, seguito dall’altro campione dell’Nba, la leggenda dei Los Angeles Lakers Kobe Bryant con 61.5 milioni. L’ex numero uno del golf, Tiger Woods, si deve accontentare di un guadagno pari a 61.2 milioni e del sesto posto dopo essere stato l’unico, insieme a Mayweather, a toccare i 100 milioni. Tra i tennisti, Roger Federer supera Rafael Nadal con 56.2 milioni di dollari contro 44.5 milioni. Diversi i calciatori presen- Il pugile Floyd Mayweather è lo sportivo più pagato di tutti ti nella Top 100 dei ricchissimi dello sport. Tra gli altri, Zlatan Ibrahimovic (dodicesimo) e Gareth Bale, quattordicesimo, che precede Radamel Falcao e Neymar (tra i più giovani tra gli atleti più pagati con i suoi 22 anni). Tra i piloti di Formula Uno il primo nella lista è Lewis Hamilton (diciannovesimo), mentre Fernando Alonso è 21º. Chiude la classiica dei primi 100 Luis Suarez con “appena” 12,7 milioni di euro. ROMA - Per Barack Obama è più «grande di un campo di baseball», e se così fosse sarebbe giusto anche per una partita di calcio. Ed evidentemente l’americano di Roma - anzi della Roma - James Pallotta ha preso il parola il presidente Usa e ha lanciato la proposta-sogno di un’amichevole dentro il Colosseo. Tranne essere stoppato subito dal ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini: «Non scherziamo», le parole che hanno subito sgoniato il pallone a stelle e strisce. Eppure, nel corso dell’intervista alla Cnn, Pallotta sembrava credere davvero alla possibilità di realizzare in futuro il suo “grande obiettivo”. «Vorrei che la città ci consentisse di giocare al Colosseo con una squadra come il Barcellona o il Bayern Monaco o qualcuno di simile» le parole del numero uno della Roma che da imprenditore navigato, oltre all’avversario, aveva già pensato a tutto. L’incontro sarebbe stato trasmesso «in pay-per-view in tutto il mondo per 25 dollari. Potremmo avere 300 milioni di persone che vogliono guardare da tutto il mondo una partita nel Colosseo, un match che non rivedrebbero mai più». E a trarne beneicio sarebbe stata l’intera città, con l’incasso reinvestito nella Capitale. «Prendiamo quei soldi, che po- trebbero essere miliardi di dollari - la stima di Pallotta - e poi istituiamo una fondazione a Roma per restaurare i monumenti ancora più velocemente. Il resto verrebbe usato in iniziative a favore delle aree urbane degradate». Aprire il Colosseo ad eventi sportivi - per i concerti è già stato usato in passato come location, ad esempio nel 2011 con Biagio Antonacci - non sembra però cosa fattibile. Nel 2007, ad esempio, il pugile Vincenzo Cantatore si “accontentò” del suggestivo scenario tra l’Aniteatro Flavio e l’Arco di Costantino come zona per allestire il ring su cui poi vinse il titolo europeo dei massimi leggeri. Nemmeno la destinazione beneica dell’incasso ipotizzata da Pallotta ha fatto breccia col ministro Franceschini, che di fronte all’idea di vedere il Colosseo diventare stadio Olimpico ha tagliato corto: «Se il presidente della Roma vuole contribuire ad una raccolta di fondi per restaurare i monumenti della Capitale ci sono tanti luoghi e possibilità per farlo. Ma al Colosseo no, non scherziamo». IL 17 NOVEMBRE Premio Giacinto Facchetti a Totti ROMA - Sarà consegnato il 17 novembre - nel giorno in cui La Gazzetta dello sport sarà in edicola con una nuova veste - il premio “Giacinto Facchetti - Il bello del calcio”, assegnato quest’anno al capitano della Roma, Francesco Totti. Una giornata importante per la Gazzetta, quella del 17 novembre, in cui la rosea sarà “completamente rinnovata e pensata per rispondere al meglio, e con la qualità che contraddistingue la rosea, alle nuove abitudini di lettura: più contenuti esclusivi, più analisi e più approfondimenti, con la passione di sempre’’. Sempre lunedì 17 novembre ci sarà poi la proclamazione della prima pagina de La Gazzetta dello Sport più bella di sempre votata dai lettori e scelta da una giuria di qualità. E una selezione di prime pagine sarà esposta insieme ai memorabilia più signiicativi di tutti gli sport in una mostra aperta al pubblico “che permetterà di rivivere e ricordare i momenti più emozionanti della storia dello sport’’. GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 • CORRIERE CANADESE 12 SPORT Conte punge El Shaarawy: «Decidi se sei un big» Il ct a Milano per promuovere Italia-Croazia. Tra i convocati potrebbe esserci Okaka, in dubbio Balotelli MILANO - Gambe svelte e piedi fini non bastano nell’Italia di Antonio Conte. «Per vincere servono metodo, disciplina e il sacro fuoco. Alcuni ce l’hanno, altri meno: devo essere bravo ad alimentarlo e farlo divampare», ha chiarito il ct. Il discorso vale per tanti ma c’è una postilla per Stephan El Shaarawy. «Ha potenzialità notevoli ed è giovane. Sta a lui - ha notato Conte - decidere se diventare un grande calciatore o uno normale. Ha le caratteristiche per lasciare il segno in Italia e all’estero. Io ci punto, e lo fa anche il mio amico Inzaghi». L’attaccante del Milan ha ancora la partita con la Sampdoria per trovare posto fra i convocati, altrimenti rischia di perdere l’appuntamento con la maglia azzurra a San Siro, dove l’Italia domenica 16 novembre cercherà di fare passi avanti verso l’Europeo 2016 contro la Croazia nella sfida fra le due squadre a punteggio pieno del girone H. El Shaarawy potrebbe accontentarsi della chiamata per l’amichevole del martedì successivo contro l’Albania, dove non potrà giocare chi è sceso in campo a Milano. Antonio Conte e Gianni Rivera ieri alla presentazione di Italia-Croazia Conte ha annunciato «convocazioni corpose» e «qualche nome nuovo»: sul taccuino del ct ci sono nomi come Okaka, ma anche Rugani dell’Empoli e Romagnoli della Sampdoria, questi ultimi però già convocati dall’Under 21 per l’amichevole di lunedì 17 novembre contro la Danimarca. Fra i dubbi c’è sempre quello legato a Mario Balotelli. Conte lo vuole chiamare ma aspetta di vedergli giocare almeno 2-3 par- tite di fila all’altezza. Intanto il ct sta completando il giro dei ritiri («Mancano otto squadre, non ci dimentichiamo di nessuno») e mentre il campionato entra nel vivo si attende «performance in crescita». Anche perché deve trovare soluzioni in difesa, dove con la Croazia mancheranno lo squalificato Bonucci e gli infortunati Astori e Barzagli. «Non mi dispero, troverò soluzioni che danno garanzie», ha spiegato Conte durante la presentazione a Palazzo Marino della sfida di San Siro, tracciando un bilancio della sua nuova vita («Ora ho più tempo per la famiglia, ma non troppo») e della sua nazionale. «È difficile prevedere dove saremo fra due anni. Ora siamo dietro a Germania, Spagna, Olanda, Belgio e Francia - ha ammesso - Veniamo da una cocente delusione, abbiamo preso coscienza dei gravi problemi del calcio italiano, ed è importante anche che le nostre squadre vadano avanti in Europa. Abbiamo tempo per colmare il gap. Ora conta qualificarsi all’Europeo per fare qualcosa di straordinario in quel mese in Francia». Per il ct «la partita con la Croazia arriva nel momento giusto per vedere a che punto siamo del nostro percorso». E nello stadio che più volte lo ha fischiato quando allenava la Juventus, e che da tempo non si riempie per le partite di Milan e Inter, Conte ora vuole misurare l’affetto del pubblico per la sua Italia: «Vogliamo regalare ai tifosi entusiasmo, emozioni e orgoglio». E il sindaco Giuliano Pisapia ha promesso: «Il pubblico di Milano sarà il dodicesimo uomo in campo». TACCONELLI, TRE GENERAZIONI DI FISCHIETTI «A Toronto hanno imparato a rispettare gli arbitri» Nicola Sparano TORONTO - «Sono ignoranti. Ignoranti di pallone e di vita». Ecco come Giustino Tacconelli, ex arbitro, padre di arbitro e nonno di arbitro, caratterizza quella gente che in Italia ha appena attaccato un paio di giovani fischietti. «Negli anni ruggenti del calcio di St. Clair - continua Tacconelli - arbitri e segnalinee rischiavano addirittura la pelle. Allora i giocatori e spettatori erano appena scesi dal “boat”, freschi di Canada e della sua civiltà. Allora si giocava alla morte per la patria appena lasciata e il tifo era sfrenato. Gli arbitri di allora non erano abituati a questo tipo di calcio violento e passionale. Spesso perdevano il controllo delle partite ed allora finiva male. Ricordo certi arbitraggi del mitico King....». Con gli anni il tifo è diventato meno intenso, meno passionale e gli incidenti sui campi di Toronto sono diminuiti al punto che ora sono quasi scomparsi. «Il merito è dei figli e dei nipoti dei calciatori di quei tempi. Que- Giustino Tacconelli con il iglio Davide e il nipote Justin sti ragazzi nati in Canada hanno rispetto del gioco e degli arbitri. E non sono ignoranti, ora conoscono le regole, ammettono che l’errore anche da parte della terna ci può stare. In breve, la conoscenza delle regole e il rispetto verso l’uomo prima che verso l’arbitro hanno fatto si che sui campi di Toronto si giochi senza violenza». «Guardate bene - aggiunge Tac- conelli - che a mio parere il livello del calcio giocato è diminuito anno dopo anni ed oggi siamo forse ai minimi storici. Questa mia asserzione è giustificata dal gioco del Toronto Fc, club che ha appena sprecato cento milioni di dollari, ripeto cento milioni di dollari, e dopo sette-otto anni ha soltanto un giocatore Bradley, sul quale cercare di rico- struire la squadra». Giustino Tacconelli racconta che nella sua carriera quasi trentennale non è stato mai assalito. L'unico incontro “ravvicinato” fu con un giocatore e due dirigenti di una squadra armena. «Se la presero con un mio segnalinee che se la vide brutta, poi provarono ad assalire anche il sottoscritto. Furono denunciati per aggressione. Il processo durò un paio di anni, due furono condannati, il terzo lo rispedirono da dove era arrivato». La passione per il fischietto di Tacconelli padre è stata ereditata prima dal figlio Davide (46) anni e il nipote Justin (16). Entrambi confermano il giudizio del capostipite circa la quasi totale assenza di comportamento incivile da parte di giocatori e spettatori. «Io ho cominciato a fischiare per seguire le orme di mio padre e debbo dire che in generale mi sono divertito», dice il 46enne Davide. «Ed io pure», aggiunge il 17enne Justin. IL POSTICINO Il ristorante dei calciofili ha pasta e pallone sul menù TORONTO - È di ieri la notizia che gli italiani parlano di calcio più di qualsiasi altro popolo europeo. Sarebbe interessante capire a che posto della graduatoria inserire gli italiani di Toronto che in fatto di calcio parlato, non scherzano affatto. Uno dei punti d'incontro dei calciofili è il ristorante Il Posticino (Queensway e Royal York) dove a scadenza mensile un gruppetto di sportivi, capeggiati da Adriano Laviola e Tony Totera, gustano pasta e pallone mentre esaminano l’andamento del campionato. Il gruppetto ha anche deciso di raccogliere fondi per far pubblicare copie supplementari del secondo volume di foto di Tony Pavia. Il gruppo di calcioili davanti al ristorante Il Posticino dove si pranza a pasta e pallone SOSTITUISCE LIPPI Cannavaro ricomincia dalla Cina Fabio Cannavaro e Marcello Lippi dopo la irma del contratto ROMA - Comincia dalla Cina - e sulle orme di Marcello Lippi - la carriera di allenatore di Fabio Cannavaro: da ieri è il nuovo tecnico del Guangzhou Evergrande, la squadra che sotto la guida dell’ex ct azzurro appena domenica ha conquistato il suo terzo scudetto di fila. Un vero e proprio passaggio di consegne tra l’allenatore che portò la Nazionale al titolo mondiale nel 2006 e il suo capitano. Emblematica la foto postata da Cannavaro sulla sua pagina Facebook che lo ritrae proprio con Lippi dopo l’annuncio ufficiale del suo accordo con la squadra cinese. «Sono molto orgoglioso e felice di essere il nuovo allenatore del Guangzhou Evergrande», ha commentato l’ex difensore che nella scorsa stagione calcistica è stato il vice-allenatore dell’Al-Ahli; col club degli Emirati nel 2011 aveva concluso la sua carriera ricca di successi, dal Mondiale 2006 al Pallone d’Oro vinto in quello stesso anno. Il post carriera è stato invece contrassegnato da qualche problema in più: è di pochi giorni fa l’accusa di frode fiscale della procura di Napoli con sequestro di beni per 900 mila euro. Vicende che evidentemente non intaccano la fama internazionale di Cannavaro. E soprattutto i suoi legami. Quello con Lippi è sempre stato molto forte, ed è rafforzato ora da questa staffetta. Chissà se l’allievo riuscirà a fare meglio del maestro che alla guida del Guangzhou ha conquistato oltre ai tre campionati di fila una Champions League asiatica e una Coppa della Cina. «Sono pronto per questo nuovo progetto», aveva twittato Cannavaro ieri mattina; un progetto nel quale avrà la sua parte, comunque, anche Lippi, che dopo le dimissioni annunciate domenica, passerà dalla panchina alla scrivania, rivestendo il ruolo di dirigente e che ieri mattina era presente alla conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore. Al Guangzhou, l’ex difensore troverà due vecchie conoscenze del campionato italiano, Alessandro Diamanti e Alberto Gilardino. Il secondo, tra l’altro, suo compagno di squadra in Germania nel mondiale vinto. Insomma, un’avventura tecnica ma anche un revival. CORRIERE CANADESE • GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 13 SPORT FORMULA 1 Rosberg tenta la rimonta in Brasile Il gp di Interlagos penultima chance di superare Hamilton. Frey: «La Ferrari pensa al 2015» ROMA - Il Gp del Brasile non sarà decisivo per l’assegnazione del titolo, ma darà una chiara indicazione di quello che potrebbe succedere nell’ultima gara di Abu Dhabi dove saranno assegnati doppi punti. A Interlagos Nico Rosberg, distanziato di 24 punti dal compagno rivale alla Mercedes Lewis Hamilton, si giocherà le ultime chance di poter lottare concretamente fino all’ultimo per il Mondiale anche se qualunque cosa accada domenica prossima il Campionato resterà matematicamente aperto. «Io - attacca il pilota tedesco delle Stelle d’Argento intervistato dalla Bild - non mi arrendo mai. Voglio continuare ad attaccare fino all’ultimo e tutto è ancora possibile. Hamilton ha fatto meglio ultimamente, ma io ho fatto degli errori che di solito non faccio». Discorso iridato da cui appare lontana anni luce la Ferrari che sul corto circuito brasiliano lavorerà a fondo per lo sviluppo della vettura del prossimo anno. Un week-end quello della Formula 1 in Brasile che potrebbe essere condizionata dalla pioggia. Attualmente - fa notare il sito media della Ferrari - le previsioni parlano di temporali al venerdì e al sabato, con condizioni di sole e caldo per la gara. È troppo presto però per consi- Rosberg e Hamilton, in competizione per il titolo mondiale si sono anche sidati a bordo di modellini Mercedes derarle aidabili. Un venerdì di libere sull’asciutto sarebbe molto gradito dalla scuderia di Maranello come spiega il direttore dell’ingegneria Pat Fry: «Anche se arriviamo dalla gara di Austin, abbiamo ancora un gran numero di parti che dobbiamo testare e valutare. Si tratta ovviamente di un lavoro più mirato NON È UFFICIALE MA POCO CI MANCA Alonso paperone: $70 milioni se andrà alla McLaren ROMA - La telenovela Alonso non è ancora all'ultima puntata. Si sa che con la Ferrari ha chiuso, ma non si sa dove va. Anzi, si sa, ma il suo passaggio alla McLaren non è ancora uiciale perché lo spagnolo spera sempre di poter approdare alla Mercedes. Il problema che la casa automobilistica tedesca si aiderà per il 2015 a Lewis Hamilton, sempre più lanciato verso il secondo Mondiale della carriera, e Nico Rosberg, che in estate ha rinnovato il proprio contratto ino al 2017. Le conferme di Hamilton e Rosberg, tuttavia, lo hanno però por- MOTO, MONDIALE SI CONCLUDE IN SPAGNA Ultimo round, Rossi corre per il 2 posto o ROMA - Andrà in scena domenica 9 novembre l’ultimo atto MotoGP 2014. Il Gp della Comunità Valenciana, che come consuetudine verrà corso sul circuito Ricardo Tormo a qualche chilometro dalla cittadina spagnola, assegnerà solo un titolo mondiale, quello della Moto3. Nella classe più piccola della MotoGP, si sfidano per l’iride il fratello di Marc Marquez, Alex e l’australiano Jack Miller. I due sono staccati di soli 11 punti in classifica, dunque lo spettacolo più grande per il pubblico spagnolo che arriverà a vedere la gara nel circuito-arena di Valencia, sarà in Moto3. Ma non c’è da dimenticare la sfida per il secondo posto nella MotoGP. In ballo ci sono i due piloti della Yamaha, Jorge Lorenzo e Valentino Rossi e lievemente più staccato c’è anche Dani Pedrosa con la Honda gemella a quella di Marc Marquez. Tutti i piloti “mondiali” arriveranno a Valencia dopo le “fatiche” del Salone della Moto di Milano Eicma, dove sia Yamaha che Honda hanno presentato le loro racing replica, moto di serie con tecnologia direttamente derivata dalle esperienze in MotoGP. Valentino Rossi è quello più avanti in classifica. Con un vantaggio di 12 punti, Rossi deve puntare in alto se vuole terminare la stagione giusto alle spalle del dominatore della categoria Marc Marquez. Il duello in famiglia dei piloti Yamaha è sbilanciato però verso Jorge Lorenzo. Lo spagnolo ha vinto lo scorso anno, mentre Rossi non riesce a imporsi a Valencia dal 2004. Non solo, la pista di Cheste è da allora indigesta per Valentino che nel 2006 perse il Mondiale contro Nicky Hayden per una caduta. in chiave 2015 che inalizzato alla stagione in corso». La pista brasiliana rispetto a quella americana di Austin, la seconda più corta del campiona- to dopo Monaco, richiede un approccio diferente: «Sotto il proilo del carico aerodinamico - spiega Fry - il livello necessario a far lavorare bene le gomme in Brasile è leggermente inferiore rispetto a quello adottato ad Austin, che era molto vicino alla conigurazione massima. Le caratteristiche di Interlagos impongono che in certi punti si debba frenare in curva e questo rende più diicile trovare un bilanciamento della vettura ottimale, perché ci sono maggiori forze laterali di cui tener conto. È necessario anche individuare il giusto livello di resistenza per riuscire - aggiunge Fry - ad avere buone prestazioni nelle curve a lenta e media percorrenza senza pregiudicare la velocità nel curvone in salita che conduce sul rettilineo del traguardo». tato ad accettare la corte della McLaren-Honda. Allontanata dallo stesso pilota spagnolo l’eventualità di un anno sabbatico, Alonso ha scelto la scuderia britannica per ripartire dopo cinque anni avari di soddisfazione in Ferrari. Ci sono anche le cifre. Alonso, che avrebbe voluto legarsi alla WESTERN CONFERENCE EASTERN CONFERENCE ATLANTIC DIVISION CENTRAL DIVISION Tampa Bay Montreal Boston Ottawa Toronto Florida Buffalo 12 13 14 11 12 10 13 GIOCATE PUNTI 17 17 16 14 13 12 7 METROPOLITAN DIVISION GIOCATE PUNTI «Quest’anno - ha detto Rossi sono stato veloce in quasi tutte le piste, cercherò di esserlo anche a Valencia anche se è una pista che storicamente non mi è amica». Rossi che lo scorso anno terminò quarto, dovrà vedersela anche con Marc Marquez. Lo spagnolo, che a Valencia ha vinto in tutte le classi in cui ha corso, tranne nella MotoGP. Proprio questo obiettivo potrebbe rovinare la festa e la lotta dei contendenti del secondo posto mondiale. «È sempre bello correre davanti ai propri tifosi - ha detto Marc Marquez - e quest’anno sarò molto più rilassato e sarò in grado di divertirmi senza alcuna pressione». La gara di Valencia non spegnerà immediatamente le luci sul mondiale. Prima del “ban period” (i due mesi di blocco delle attività come da regolamento, in dicembre e gennaio) ci saranno i primi test della prossima stagione. Da lunedì 10 novembre a martedì 11 ci saranno due giorni di prove con le squadre già nella composizione che vedremo nella prossima annata di gare proprio sul circuito di Valencia. Oltre alla MotoGP, anche alcune squadre di Moto2 e Moto3, si recheranno a Jerez de la Frontera per preparare l’anno prossimo al meglio. Il periodo di riposo dei piloti, dunque, terminerà nei primi giorni di febbraio 2015, quando i protagonisti della MotoGP torneranno in Malesia per la prima delle due prove di Sepang. Tyler Hamilt NHL GIOCATE PUNTI Valentino Rossi si rilassa giocando con un pupazzetto McLaren solo per un anno, questo proprio per osservare con più libertà gli sviluppi in Mercedes, alla ine avrebbe accettato un contratto di due stagioni con opzione sul terzo. Da capogiro lo stipendio: si parla di 35 milioni di dollari all’anno, 70 per due stagioni. Pittsburgh 11 New Jersey 12 Islanders 11 Rangers 11 Philadelphia 12 Washington 12 Carolina 11 Columbus 12 Nashville St Louis Chicago Winnipeg Minnesota Dallas Colorado 12 12 13 13 11 12 14 17 17 15 15 14 12 11 PACIFIC DIVISION GIOCATE PUNTI 17 14 12 12 12 11 8 8 Anaheim Vancouver San Jose Calgary Los Angeles Arizona Edmonton 13 13 13 14 13 12 11 20 18 16 18 16 11 9 RISULTATI Mercoledì - Buffalo-Montreal, Rangers-Detroit, Anaheim-Islanders. Martedì - Arizona-Toronto 3-2, Boston-Florida 2-1 0t, Philadelphia-Edmonton 4-1, Washinngton-Calgary 3-4 0t, Columbus-Carolina, New Jersey-St. Louis, Montreal-Chicago, Ottawa-Detroit 3-1, Minnesota-Pittsburgh 1-4, Dallas-Los Angeles 1-3, Winnipeg-Nashville 3-1, Colorado-Vancouver 2-5. Lunedì - Rangers-St. Louis 3-4 rigori. Domenica - Carolina-Los Angeles 3-2, Buffalo-Detroit 3-2 0t, Montreal-Calgary 2-6, Washington-Arizona 5-6, Colorado-Anaheim 2-3, Chicago-Winnipeg 0-1, Vancouver-Nashville 1-3. PROSSIME PARTITE Giovedì - Colorado-Toronto, Boston-Edmonton, Philadelphia-Florida, Ottawa-Minnesota, Tampa Bay-Calgary, St Louis-New Jersey, Winnipeg-Pittsburgh, Dallas-Nashville, San Jose-Vancouver. Venerdì - Buffalo-Edmonton, Carolina-Columbus, Detroit-New Jersey, Chicago-Washington, Anaheim-Arizona. Sabato: Toronto-Rangers, Florida-Calgary, Buffalo-Pittsburgh, Montreal-Minnesota, Ottawa-Winnipeg, Washington-Carolina, St Louis-Nashville, Dallas-san Jose, Arizona-Islanders, Los Angeles-Vancouver. GIOVEDI 6 NOVEMBRE 2014 • CORRIERE CANADESE 14 CLASSIFIED Tel: 416-782-9222 - Fax: 416-782-9333 - Email: [email protected] - Sito web: www.corriere.com CHIROMANTI Signor 3 CONSULTI: Sfera di cristallo Tarrocchi o mano ANGELO $10.00 Psychic Risultati in 12 ore Aiuta in amore matrimonio depressione Specializzato nel riunire i separati Rimuove l'inluenza diabolica Una visita gratuita 2 domande al telefono GRATIS Noto per aver aiutato la comunità italiana e portoghese per oltre 30 anni. 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Dedicatevi alla cura dell’aspetto, lasciando GEMELLI trasparire il vostro spirito originale e 22 MAG - 21 GIU creativo. Italian Homecare Worker PSYCHICDiana LEONE 22 LUG-21 AGO Il transito della Luna nel Toro può facilmente crearvi qualche disagio; ma più che di fatti concreti si tratta di sensazioni passeggere. La tensione emotiva provoca qualche incomprensione, disturbando l’intesa col partner e i colleghi. Grazie al trigono lunare, razionalità ed emozioni viaggiano su binari paralleli, dando luogo ad una piacevole sensazione di completezza. Nel privato, sarete disposti a voltare defiVERGINE nitivamente pagina riguardo ad una 22 AGO-21 SETT vecchia incomprensione. Portate avanti gli impegni senza fretta, concentrandovi per cercare le soluzioni migliori. Prendete parte ad un’iniziativa culturale. Il contatto con BILANCIA nuovi ambienti vi darà la possibilità di affinare il vostro già spiccato senso 22 SET-21 OTT artistico. Luna nel segno opposto ma inoffensiva, o quasi, grazie al buon apporto di Nettuno in trigono che vi rende superiori a certe piccole meschinità. Bene tenere la mente impegnata, SCORPIONE formulando progetti e organizzando 22 OTT-21 NOV l’agenda degli appuntamenti. L’ottimismo e la vivacità con cui affrontate anche le giornate meno esaltanti è da additare come esempio e dona serenità a chi vi vive a fianco. È vero che il lavoro non finisce mai, ma SAGITTARIO se volete concludere bene un affare, 22 NOV-21 DIC accettate un altro incarico. Affari, amore, famiglia: tutto fila con il vento in poppa oggi, persino le attività di routine; se la situazione vi appassiona ci mettete cuore. Non scartate a priori una proposta che potrebbe riveCAPRICORNO larsi interessante per il vostro futuro 22 DIC-21 GEN professionale. La Luna in quadratura mette in campo un pizzico di il malumore. La tensione emotiva vi impedisce di agire con buonsenso e con le giuste strategie. Desideri contrapposti fanno un tiro ACQUARIO alla fune. Difficile trovare un punto di 22 GEN-21 FEB equilibrio. Rimanere concentrati e all’erta oggi non vi costerà fatica. Soprattutto se metterete in gioco le vostre doti naturali: intuito e fantasia. Sarete anche sostenuti da un insolito senso pratico PESCI nel portare a termine tutti i vostri im22 FEB-21 MAR pegni. Aiuta in problemi d’amore, salute, matrimonio, inluenza maligno - 22 ANNI D’ESPERIENZA - Nessun problema troppo grande o piccola - Tutti i risultati garantiti - Parla Italiano 5.00 $ Part-time Work 4 Letture speciali, Tarocchi, mano, Sfera di cristallo $10.00 2 Domande al telefono gratis 650 Sheppard Ave. W. (Sheppard & Bathurst) 416-904-1177 (416)899-4611 CERCASI AIUTO PRESSATORE CON ESPERIENZA per Al lavoro come in famiglia, utilizzerete tutta la vostra creatività per rendere più piacevoli gli incontri e la comunicazione con gli altri. 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Promettete di pubblicare questa preghiera immediatamente dopo aver ricevuto la grazia. Santo S. LEONARDO ab. S. Attico mart. S. Comasia mart. S. Severo vesc. Our Mother of Perpetual Help Spirito Santo Tu mi illumini su tutto e mi mostri la strada per raggiungere tutti i miei ideali. Tu che mi dai il dono divino di perdonare e dimenticare il male che mi viene fatto e che sei in ogni istante della mia vita al mio ianco. Io, in questo piccolo dialogo, voglio ringraziarTi per tutto e confermare ancora una volta che mai mi separerò da Te respingendo ogni tentazione anche le più grandi. Voglio stare con Te e con tutti i miei cari nella Tua gloria perpetua. Amen. Per grazia ricevuta, --..--. . PERSONAL Per fare pubblicita’... ... chiamate oggi al 416-782-9222 La soluzione di ieri TO PLACE YOUR AD HERE CALL Preghiera al Santo Padre Pio B 416782-9222 enedici, o Padre Pio, le nostre persone, le nostre famiglie, i nostri cari. Tu, il Santo delle Stigmate, che hai conosciuto il dolore e la solitudine del cuore, conforta chi soffre, chi è solo, chi ha il cuore gonfio di pene! lntercedi per noi presso Dio e presso la Vergine Santa e ottieni a noi la grazia che tanto ci sta a cuore. Alza, o Santo Padre Pio, la tua santa mano a sorreggerci e a benedirci. Amen. Per grazia ricevuta: -.-. C. C. Benedici, o Padre Pio Dite questa preghiera 3 volte per tre giorni consecutivi senza rivelare il vostro desiderio. Promettete di pubblicare questa preghiera immediatamente dopo aver ricevuto la grazia. WORKER C A N A D A Richard Boraks Lawyer Worker Canada 55 Browns Line Etobicoke, Ontario M8W 3S2 “A man who stops advertising to save money is like a man who stops a clock to save time” Il Nome: Leonardo Etimologia: Dal personale longobardo "Leonhart", "che ha la forza di un leone", è difuso sin dal VI secolo, sia tra i Germani che a Roma, con la forma latina "Leonardus". Carattere: Ha molte idee e una mente attiva, che vaga alla scoperta degli apparentemente indecifrabili misteri della natura. E' un inguaribile utopista. Cerca una donna con cui sentirsi dentro una sfera di cristallo dove il resto del mondo non possa entrare ino a quando la passione non si sia completamente esaurita. Con gli altri ha poche relazioni, molto intense, basate su interessi ed esigenze comuni. Festaiolo ma anche imprendibile solitario, è intransigente e rigoroso. Numero fortunato: 3 Compleanni Antonello Falqui - 1925 Maria Shriver - 1955 Mango - 1956 Ethan Hawke - 1970 Sei nato oggi? Hai un'intelligenza acutissima e percezioni quasi paranormali. Negli studi e nel lavoro riveli un'altissima capacità di concentrazione e raggiungi risultati eccezionali. Ti innamori facilmente e, nella prima parte della vita, le tue conquiste non si contano. Nel tempo, però, ti farai più riflessivo e raggiungerai la stabilità. Proverbio "L'oliva tanto più pende, tanto più rende" Oggi accadde: Germania 7 novembre 1935: la croce uncinata, a tutti nota con il nome di svastica, viene adottata ufficialmente come simbolo del Reich." LAWYERS La soluzione #22 L'ALMANACCO T: 416.588.8707 F: 416.588.8785 E: [email protected] Website: www.workercanada.com Blog: workercanadaimmigration.blogspot.ca EUREKA! Casa La più famosa macchinetta da cafè a pressione vede la luce nel 1933 grazie all'inventiva di un artigiano, Alfonso Bialetti. Il quale è piemontese, ha imparato l'"arte" della fusione dell'alluminio a Parigi, ma ha messo alla sua creatura un nome che deriva dalla parola araba "Mukha", che è una città dello Yemen, e dal tipo di cafè, detto di Moca, che è il più pregiato. All'inizio la macchinetta viene prodotta in pochi esemplari, ma dal 1946 il iglio di Alfonso Bialetti, Renato, rilancia la produzione, avvalendosi anche della fortunata pubblicità dell'"omino coi baffi". Per la classica "napoletana" di De Filippo e dell'Italia neorealista non c'è quasi più storia. REACH YOUR MARKET Il premier Renzi sfid sindacati e minora a nza la scissione non ser : ve Il presidente del Il nuovo $1.00 Più tasse nella Gta cambia. A pag. 6 UNITY DAILY NEWSP APER (prezzo più alto fuori) ■ Anno 02 ■ N. 210 Lunedi 3 Novembre La Corte condanna Ontario Court convi cts TORONTO - Dean Del Mastro è stato riconosciu to colpevole di aver superato i limiti spesa per la campagnamassimi di elettorale del 2008. In tutto, il eletto nelle fila del parlamentare Partito Conservatore è stato trovato tre capi di imputazioncolpevole di e, ciascuno dei quali prevede un’ammenda di 2mila dollari e un massimo di un anno di carcere. Del Mastro rischia di perdere il suo seggio. ARTICOLI A PAGINA Consiglio: il Jobs Act non ITALIAN COMM 2014 www.corriere.com Dean Del Mastro MP Dean Del Mastr o. A sentencing hearin g schedule for Novem ber 21 4 L'EPIDEMIA advertise in - Henry Ford Ebola, niente visto a persone dei Paesi colpiti OTTAWA - Sulla scia lia, anche il Canada dell’Austradrastiche per evitare vara misure la diffusione dell’ebola sul proprio territorio. Ottawa ha deciso il rilascio dei visti di sospendere ai cittadini dei Paesi dell’Africa occidentale colpiti dal virus e alle hanno soggiornat persone che vi o negli ultimi 3 mesi. Dopo l’Australia, il Canada è il secondo Paese occidental e a decidere di chiudere le frontiere. ARTICOLO A PAG. La gioia dei giocatori 5 3-1 alla Fiorentina, IMMIGRAZIONE PAKISTAN Kamikaze fa strage al confine con l’India A PAG. 6 “Immigrati di più The GTHA receive d a startling 0.35% TORONTO - Continua la nostra inchiesta sull’immig razione. Il governo federale colpisce duramente le aziende e le compagnia della GTHA anche per quanto riguarda la distribuzione degli Lmo alle singole categorie che chiesta, costringen ne fanno rido gli imprenditori a rivolgersi al mercato nero del lavoro o ad andare in Corte per far valere i loro diritti. ARTICOLI ALLE ITALIAN COMMUNITY DAILY NEWSPAPER del Palermo dopo Anna mi ha aiutato “ quegli a sfruttare sconti di cui non conoscevo nemmeno l’esistenza. - Nancy ” R. il fatto che Anna “ inAmo possa parlare italiano e sia più facile per me capire.”- Paulino M. e una persona preparata “ eFinalment amichevo le che comprenda me e le mie esigenze. ” - Dante R. la prima delle due reti che hanno permesso Impresa del Palermo a Milano Sampdoria terza dopo il il Genoa sbanca Udine alto calibro” of the LMOs availab le to Ontario ai siciliani di battere il Milan a San Siro e sale al quarto posto NELLO SPORT IL PROCESSO Cucchi, al vaglio nuove indagini PAGINE 2 E 3 A PAG. 6 Inizia a risparmiare oggi fino al 40% di scon to Per un preventivo gratuito senza obbligh i, chiamate Anna ZangariTalarico al 905-265-2711 o il numero gratuito 1-866-621-6980. standrewsinsurance.co m Tel: 416.782.9222 email: [email protected] Venite a trovarci: www.corriere.com GIOVEDI 6 NOVEMBRE 2014 • CORRIERE CANADESE 16 I PERSONAGGI Irino Isidori mentre mostra dei funghi appena raccolti e mentre carica cartucce da caccia nel laboratorio che ha nel seminterrato (Foto Corriere-Tony Pavia) “Il piccionaro” sterminatore di colombi Irino Isidori, 80 anni, abruzzese, mira infallibile, lingua forbita e mai ferma. Ha sparato anche per le Giubbe Rosse Nicola Sparano TORONTO - Irino Isidori è “il piccionaro”. Sono quasi 50 anni che si è guadagnato questo nomignolo perchè i colombi non li alleva, li fulmina a fucilate, poi li vende. In quasi mezzo secolo ne ha “fatti fuori” un numero imprecisato ma elevatissimo. «Coi piccioni ci ho campato una famiglia - dice l’ottantenne ex muratore da anni nemico numero uno dei colombi. Quanti ne ho fatti? Il conto non l’ho mai tenuto, ma approssimativamente saranno migliaia. Negli anni ruggenti, quando la gente aveva pochi soldi per andare dal macellaio, ne toglievo dal cielo un’infinità, poi mano mano che la comunità si è arricchita, i gusti si sono evoluti, i numeri sono scesi. Negli ultimi anni di colombi ne ho venduti a centinaia non migliaia. Oggi per un piccione spennato e pulito prendo cinque dollari, anni prima, uno o due, se andava bene». “Il piccionaro” avrà pure un solo dente in bocca, ma la lingua gli è restata forbita, arguta, instancabile. Parla nonstop, trova sempre gli argomenti per convalidare i suoi argomenti. Per esempio: «I colombi che ho ammazzato erano quelli delle “barne”, le stalle, dove facevano e fanno danni. Erano gli stessi “farmaioli” a chiamarmi, per liberarli dei volatili che divoravano semenze e sporcavano tutto. Posso dire che ero in missione, che univo l’utile al dilettevole». La sua parlata ha una lieve cadenza romana, ma da Campotosto (L’Aquila), durante la guerra, il padre lo portò nella campagna romana, a Ciampino. Nel 1945 tornò al paesello e quasi 20 anni dopo (1964) si trasferì a Toronto con moglie e tre figli. «La quarta bambina mi è nata qui», racconta. «In Canada ci arrivai da muratore. Il mestiere me lo aveva fatto imparare un mio zio, a forze di cinghiate. Io avrei voluto fare qualcosa di più leggero, ma di quei tempi a Camposto c’era poco da scialare». A Toronto venne preso da una piccola impresa friulana, come manovale. «Ma mi promossero subito muratore quando videro che io usavo la cazzuola come un gladio (spada usata dai soldati romani) ed ogni cazzolata di “bricchi” ne mettevo dieci», chiarisce strizzando l’occhio destro. «Alzare muri rendeva bene, ma spaccava la schiena. Io dovevo mantenere la famiglia e a poco a poco mi buttai nella caccia perchè con il fucile in mano sono un terrore». Felice Casimiri, cugino in seconda e quasi coetaneo del “piccionaro” (le loro nonne erano so- relle), ricorda bene di quella volta quando lo scavezzacollo di famiglia si fece scoppiare una specie di fucile che aveva costruito, rischiando una mano e un occhio. «È vero – conferma il “piccionaro”. Accadde a Campotosto, sarà stato il 1946. Da Ciampino avevo portato un tubo delle tende usate dai soldati e alcune munizioni abbandonate dai tedeschi. Con il tubo feci un fucile utilizzando un otturatore trovato tra i rifiuti. Alle munizioni toglievo la pallottola, tagliuzzavo la povere che era fatta di fili gialli. Per pallini utilizzavo filo spinato tagliato a pezzettini piccoli. Il fucile funzionò tre o quattro volte, feci alcuni passerotti, poi mentre sparavo agli storni mi scoppiò in faccia tagliandomi la fronte e quasi staccandomi il pollice sinistro. A casa dissi che ero caduto sui sassi, altrimenti mio padre mi avrebbe dato il resto. Comunque da quella volta la caccia mi è entrata nel sangue» Luciano Cianciusi che con il compianto Arturo La Caprara ed il “piccionaro” sono andati per anni a caccia, pelo o penne non faceva diferenza, aferma: «È stato un tiratore eccezionale, uno dei migliori che ho mai visto. Nei boschi aveva occhi e riflessi da campione. Starne o piccioni, fagiani, beccaccini o mallardi che fossero, se gli capitano a tiro erano spacciati». Il suo primo fucile fu un Breda che ben presto diede da vivere a lui e alla famiglia. «Di quei tempi, sulla 7 e Weston Road, ricorda lui, fagiani e lepri abbondavano e non avevano ancora avuto incontri ravvicinati con i cacciatori italiani tra i quali in molti erano bracconieri, a caccia chiusa e sparavano dalla automobili. Io no. Io ho sempre fatto il cacciatore come si deve, rispettoso delle regole della natura», aferma sorridendo senza denti, pardon con un dente. Ora spara con un sovrapposto Remington calibro 12, la mira ed i riflessi ci sono ancora, ma non come una volta. «Ma se un piccione, o un cervo, mi capitano a tiro difficilmente se la scampano». Il “piccionaro” ha una tale fama che anni fa lo chiamarono anche le Giubbe Rosse. «Una sera aprii la porta di casa e vidi un omone in divisa. Oddio, pensai. Cosa ho fatto, cosa vogliono da me le Giubbe Rosse?». Volevano semplicemente ingaggiare i suoi servizi da tiratore professionista. «Ho messo il mio fucile anche al servizio delle Giubbe Rosse, immaginate un po’. Mi chiamarono perchè la stalla di Leslie e Don Valley, dove tenevano i cavalli, era infestata dai piccioni. Mi dissero: Sporcano le selle, le briglie e tutto il resto. Fanno anche la cacca sui cavalli. Ammazzali, distruggili,mi ordinarono. Signorsi risposi, mettendomi sugli attenti. Poi con il bb gun li feci fuori tutti, uno per uno. Io nelle “barne” ho sempre usato il bb gun per non fare danni. I “farmaioli” mi hanno sempre rispettato per questo». I “farmaioli” lo hanno sempre ricompensato in natura, con patate, carote, verze, insalata, e verdure assortite. «Tutto fa brodo – dice – porto a casa il necessario, il resto lo vendo ad amici e conoscenti». Di questi tempi va anche a funIn alto a sinistra, il “piccionaro” con uno dei fucili che usa; a destra, con un targa ricordo per aver centrato cento piattelli su cento; a ianco, due suoi compagni di merenda: Luciano Cianciusi e il compianto Arturo Lacaprara (Foto Corriere-Tony Pavia) ghi. Nei boschi ci va con Giovanni Lamensa, un anziano ex ingegnere di origini calabresi, che è una vera e propria autorità in fatto di funghi. I funghi sono la seconda specialità del“piccionaro”. I Morel (funghi primaverili) e quelli che crescono sugli alberi gli fanno guadagnare un discreto malloppo. I Morel appena colti li prendono alcuni ristoranti che li utilizzano per i risotti (100 dollari al chilo). Quelli degli alberi li “aggiusta” con una ricetta segreta e li conserva nelle “giarre” di vetro, quelle da un quasi un litro. Ogni giarra costa 35 dollari. Un’altra sua fonte di guadagno sono le pannocchie di granturco che riceve per un “qui pro quo” con l’agricoltore che le coltiva. «Vicino London c’è questo amico che ha tre capannoni grandissimi dove fa crescere il granturco dolce tutto l’anno. Lo raccolgono due squadre di quelle signore che hanno un segno rosso sulla fronte e che hanno paura degli animali, soprattutto coyote e raccons, che vanno a mangiare la pannocchie scartate. Io vado e ne ammazzo quanti più ne posso. Vengo pagato con una vagonata di pannocchie che poi vedo a 5 dollari la dozzina». Per supplementare la pensione fa anche l'armaiolo, aggiusta i fucili e carica a mano le cartucce. Nel seminterrato della casetta di Caledonia, tra Eglinton e St.Clair, ha una specie di laboratorio pieno zeppo di attrezzi, polvere, pallini di tutte le misure, una montagna di trofei vinti al tiro a piattello e cianfrusaglie varie. «Caricandomi le cartucce risparmio sui costi e le “botte” vanno sempre bene. Insomma è proprio il caso di dire che prendo due piccioni con una fava», conclude il “piccionaro”.