C.P.I.A. “Stretto-Tirreno” Piano dell`Offerta Formativa
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C.P.I.A. “Stretto-Tirreno” Piano dell`Offerta Formativa
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca Direzione Scolastica Regionale per la Calabria Centro Provinciale Istruzione Adulti “Stretto – Tirreno” Via Pio XI n. 317 – 89129 Reggio Calabria1 C.M.: RCMM19800R – C.F. 92093920806 – Cod. Univoco Ufficio UF0LC4 Tel. N. 0965/499488 [email protected] PEC: [email protected] C.P.I.A. “Stretto-Tirreno” Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/2016 Deliberato dal Collegio Docenti in data 10/10/2015 Deliberato dal Consiglio di Istituto in data 12/10/2015 1 INDICE INTRODUZIONE E ASPETTI GENERALI ………….……………………………………… 4 1. Il Centro per l’Istruzione degli Adulti 2. Il territorio ……………………………………………………………………….……… 5 3. Sedi Associate 4. Sedi didattiche di Scuola Secondaria di Secondo grado con percorsi per adulti ..…….. 7 5. Vision del CPIA ….…………………………….…………………………………………. 8 6. Mission del CPIA 7. La tipologia dell’utenza 8. La scuola in carcere il diritto all’Istruzione nelle strutture detentive ….…………….. 10 …………………………………………………………………………... 7 ……………………………………………………………………. 8 …..…………………………………………………………….. 9 AUTONOMIA ORGANIZZATIVA 1. Accoglienza e orientamento …………………………………………………………… 11 2. La Commissione per la definizione del Patto Formativo Individuale ……….……….. 13 3. Riconoscimento dei crediti e personalizzazione del percorso …………………..…….. 14 4. Il Patto Formativo Individuale ………………………………………………….…….. 15 5. Esami e certificati 6. Reti territoriali …………………………………………………………………………. 16 7. Attività previste dagli Accordi-quadro tra MIUR e Ministero dell’Interno ………….. 17 8. Organi Collegiali 9. Assetto organizzativo ……………………………………………………………………. 20 …………………………………………………..…………………. 15 ……………………………………………………………………… 17 SCELTE EDUCATIVE E CULTURALI 1. Analisi del territorio e dell’utenza ………………………………………………..…… 21 2. Autovalutazione 3. Progettazione dei curricoli per UdA 4. Metodologia ……………………………………………………………………………. 23 5. Valutazione ………………………………………………………………….…………. 25 ………………………………………………………………..……… 22 ………………………………………………….. 22 AUTONOMIA CURRICOLARE …………………….………………………………… 29 1. Dettaglio dell’offerta formativa 2. Personale assegnato …………….…………………….…………………………………. 30 2 3. Potenziamento dell’offerta formativa ….…….………………………………………….31 4. Ampliamento dell’offerta formativa ………….……………………………………...……32 5. Formazione in servizio …………………….……………………………………………...33 6. Sicurezza …………………….………………………………………………………….....33 7. Ricerca, sperimentazione, sviluppo del CPIA ………………….………………………...34 8. Soggetti esterni coinvolti nelle attività del CPIA ………………….……………………...34 ALLEGATI 1. Regolamento del CPIA 2. Curricolo Percorsi di Alfabetizzazione e apprendimento della Lingua Italiana Percorsi di Istruzione di Primo Livello 1° periodo didattico Percorsi di Istruzione di Primo Livello 2° periodo didattico 3 INTRODUZIONE E ASPETTI GENERALI 1. IL CENTRO PER L’ISTRUZIONE DEGLI ADULTI Il Centro per l’Istruzione degli Adulti è una struttura del Ministero dell’Istruzione che realizza un’offerta formativa per adulti e giovani adulti che non hanno assolto l’obbligo di istruzione o che non sono in possesso del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione, in coerenza con quanto indicato all’art. 2 c. 1 del D.P.R. 263/2012 e come stabilito nel Decreto USR del 18.04.2014/49; è articolato in una rete territoriale di servizio che agisce in stretto raccordo con le autonomie locali, il mondo del lavoro e delle professioni, i soggetti pubblici e privati che a vario titolo si occupano di istruzione e formazione degli adulti. Eroga i percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana finalizzati al conseguimento di un titolo attestante la conoscenza della lingua non inferiore al livello A2 del Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue e percorsi di primo livello finalizzati sia al conseguimento del titolo conclusivo del I ciclo di istruzione – 1° periodo didattico – sia alla certificazione attestante l’acquisizione delle competenze di base connesse all’obbligo di istruzione – 2° periodo didattico. Al CPIA “Stretto-Tirreno” di Reggio Calabria compete anche l’istruzione carceraria presso la Casa Circondariale di Palmi. Il CPIA “Stretto-Tirreno” ha la propria sede centrale a Reggio Calabria in Via Pio XI n° 317. È stato istituito con delibera della Provincia di Reggio Calabria n. 4 del 29 gennaio 2015, decreti del Direttore Generale dell’USR Calabria prot. n. AOODRCAL1721 del 16 febbraio 2015 e prot. n. 0002270 del 26.02.2015 e delibera della Regione Calabria n. 40 del 27 febbraio 2015, con effetto dal 1 Settembre 2015; il Dirigente Scolastico è la Professoressa Catena Giovanna Moschella. Il Piano per l’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale del CPIA, in esso sono illustrate le linee distintive dell’Istituto, i valori, l’ispirazione culturale-pedagogica, la progettazione curricolare ed extracurriculare, le scelte didattiche, metodologiche ed organizzative operate dal nostro Centro, in coerenza con le indicazioni del Sistema nazionale di istruzione degli adulti, così come definito dal DPR 263 del 29/10/2012 e sulla base di quanto previsto dal Regolamento sull’autonomia scolastica (DPR 275/99). Il nostro Piano è stato elaborato da una apposita commissione ed approvato dal Collegio dei Docenti del CPIA “Stretto-Tirreno” in data 10/10/2015. 4 2. IL TERRITORIO Il territorio del CPIA “Stretto-Tirreno” comprende due delle aree in cui è suddivisa la Calabria meridionale sul versante tirrenico, denominate “Costa Viola” e “Piana di Gioia Tauro”. La “Costa Viola”, geograficamente delimitata dalla contrada Porticello di Villa San Giovanni a Sud e dal Monte S. Elia a Nord, comprende territori che dal punto di vista amministrativo appartengono a cinque diverse municipalità: Villa San Giovanni, Scilla, Bagnara Calabra, Seminara, Palmi. La “Piana di Gioia Tauro” geograficamente è compresa tra il Mar Tirreno (ad Ovest), il fiume Petrace (a Sud), il fiume Mesima (a Nord) e la dorsale appenninica (ad Est). La “Costa Viola” aveva questa denominazione già in tempi antichi per via del colore che le acque marine assumono in particolari ore del giorno. La linea di costa, stretta tra il mare e le montagne, è dominata da alte e frastagliate costiere e tutto il territorio è caratterizzato da terrazzamenti coltivati a vigneti a strapiombo sul mare. Le popolazioni locali hanno quindi sviluppato la loro vita sociale a ridosso del mare, sfruttandone le risorse presenti (agricoltura e pesca). La produzione vitivinicola accompagnata da produzioni ortofrutticole ed agrumicole ha costituito per secoli e costituisce una fonte di sostentamento. Di fondamentale importanza è anche la tradizionale pesca del Pesce Spada che da secoli si pratica con le tradizionali imbarcazioni costituite da alte torri per l’avvistamento e l’inseguimento dei grandi pesci e da lunghe passerelle che permettono di catturare il Pesce Spada. Quest’area ha una forte attrattività turistica con connotazioni di pregio e le più recenti azioni di valorizzazione sono mirate ad uno sviluppo turistico compatibile con il paesaggio. Le tradizionali colture legnose dell’ulivo e degli agrumi, che ricoprono per intero la Piana di Gioia Tauro, la rendono una delle più importanti aree calabresi, per quanto concerne il settore agricolo (olivicoltura, agrumicoltura, colture di kiwi e cereali). Purtroppo, negli ultimi anni il basso costo dei prodotti agricoli, la meccanizzazione della raccolta delle olive e l’alta competizione sui mercati nazionali ed internazionali, hanno innalzato il tasso di disoccupazione giovanile e causato il licenziamento di molti lavoratori. Sul territorio sono presenti molti immigrati extracomunitari, soprattutto arabi, che lavorano nell’agricoltura (raccolta di agrumi), nell’edilizia e nel commercio. I fattori di sviluppo del territorio possono essere: la Costa Viola; il Porto di Gioia Tauro; il Parco dell’Aspromonte; l’utilizzazione e il potenziamento delle risorse umane con investimenti ed interventi 5 nel campo dell’istruzione e della formazione degli adulti, in rapporto ai bisogni culturali, occupazionali ed alle richieste del territorio nei vari settori: turismo, agroalimentare, artigianato, ambiente e servizi. Il territorio del CPIA “Stretto-Tirreno” comprende quattro distretti della provincia di Reggio Calabria dell’area tirrenica: Villa San Giovanni CT 38, Palmi CT 34, Polistena CT 35, Cittanova CT 37. 6 3. SEDI ASSOCIATE Comune Indirizzo Distretto Comuni del Distretto Bagnara Villa San Giovanni Via Monsignor Santo Bergamo Calabra, Calanna, Campo Calabro, Fiumara, Laganadi, Sant’Alessio 38 d’Aspromonte, San Roberto, Santo Stefano in Aspromonte, Scilla, Villa San Giovanni. Cosoleto, Delianuova, Gioia Tauro, Piazza Martiri Palmi D’Ungheria 34 Melicuccà, Palmi, Rizziconi, San Procopio, Sant’Eufemia d’Aspromonte, Scido, Seminara, Sinopoli. Anoia, Candidoni, Cinquefrondi, Feroleto della Chiesa, Galatro, Giffone, Laureana Polistena Via Togliatti 35 di Borrello, Maropati, Melicucco, Polistena, Rosarno, San Ferdinando, San Giorgio Morgeto, San Pietro di Caridà, Serrata. Via Galileo Cittanova Galilei Cittanova, Molochio, Oppido Mamertina, 37 Santa Cristina d’Aspromonte,Taurianova, Terranova S.M., Varapodio. Sede Carceraria Casa Circondariale di Palmi 4. Via Trodio SEDI DIDATTICHE DI SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO CON PERCORSI PER ADULTI Il CPIA si riferisce, altresì, dal punto di vista organizzativo – didattico, alle Istituzioni Scolastiche di secondo grado dove si realizzano percorsi di istruzione degli adulti di secondo livello e con cui il CPIA stipula accordi di rete, ai sensi dell’art. 7 del D.P.R. 275/99, per il funzionamento della Commissione del Patto Formativo Individuale (art. 5 del D.P.R. 263/2012). Tali punti di 7 erogazione di secondo livello – sedi operative – sono incardinati nelle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado. Denominazione Istituto Superiore Comune Codice Distretto ITC “Raffaele Piria” Reggio Calabria RCTD05050L 30 ITIS “M.M. Milano” Polistena RCTF030008 35 IIS “G.F. Gemelli Careri” Taurianova RCIS018006 37 IIS “Piria” Rosarno RCIS01400V 35 5. VISION DEL CPIA ‐ Elevare il livello di istruzione di ciascuno attraverso percorsi personalizzati, flessibili e individualizzati; ‐ Favorire la capacità di relazione tra culture; ‐ Sostenere le persone a riconoscere le proprie capacità ed attitudini; ‐ Rafforzare la stima di sé per realizzarsi e confrontarsi nella comunità locale; ‐ Attivare processi di riflessione e di analisi per favorire la presa di coscienza delle proprie potenzialità nell’ottica della riprogettazione del percorso di vita individuale; ‐ Potenziare la realizzazione di progetti innovativi anche a livello europeo; ‐ Potenziare i servizi offerti agli studenti (accoglienza, ascolto, orientamento, consulenza); ‐ Potenziare l’interazione tra competenze formali, informali e non formali anche attraverso la promozione di reti territoriali con associazioni, imprese, rappresentanti dei lavoratori; ‐ Recuperare e sviluppare le competenze di base, strumentali, culturali e relazionali idonee ad un’attiva partecipazione alla vita sociale con riferimento alle competenze europee di cittadinanza; ‐ Incoraggiare e sostenere l΄educazione alla legalità, alla convivenza democratica e alla cittadinanza attiva. DEL CPIA 6. MISSION ‐ Garantire un’offerta formativa coerente con le Linee guida nazionali per l’Istruzione degli 8 Adulti; ‐ Adottare una metodologia didattica in linea con i più moderni orientamenti dell’insegnamento degli adulti; ‐ Utilizzare le nuove tecnologie come supporto all’apprendimento; ‐ Fornire servizi di supporto all’utenza accoglienza, sportelli di ascolto, orientamento; ‐ Assicurare un percorso personalizzato per ogni utente che soddisfi i diversi bisogni formativi; ‐ Monitorare la soddisfazione dell’utenza; ‐ Favorire processi di autoanalisi ed autovalutazione; ‐ Predisporre azioni volte al miglioramento del servizio; ‐ Promuovere la formazione continua del personale interno. 7. LA TIPOLOGIA DELL’UTENZA In un sistema di istruzione ed educazione permanente degli adulti che si muove nella prospettiva di un apprendimento lungo tutto l’arco della vita (Life Long Learning) le attività del CPIA si rivolgono a diverse tipologie di soggetti ed in particolare a coloro che intendono alfabetizzarsi, riqualificarsi, specializzarsi e reinserirsi nei percorsi di istruzione e formazione, al fine di migliorare la propria condizione sociale, lavorativa e culturale. Nel CPIA confluiscono, a partire dai 16 anni compiuti: Adulti italiani e/o stranieri privi del titolo conclusivo del I ciclo d’istruzione o che non hanno assolto l’obbligo di istruzione; Stranieri provenienti sia da Paesi UE sia da Paesi extra-UE, con scarsa conoscenza della lingua italiana; Italiani e/o stranieri che debbono acquisire la certificazione delle competenze di base connesse all’obbligo di istruzione DM 139/2007; Detenuti presso la Casa Circondariale di Palmi; Stranieri che sostengono la prova di accertamento linguistico richiesta per il rilascio del Permesso di Soggiorno di lunga durata, in collaborazione con la Prefettura di Reggio Calabria; Corsisti adulti che seguono corsi di Informatica di base e di lingua Inglese come potenziamento delle competenze chiave per l’apprendimento permanente (ampliamento dell’offerta formativa). 9 8. LA SCUOLA IN CARCERE: IL DIRITTO ALL’ISTRUZIONE NELLE STRUTTURE DETENTIVE Per la Costituzione italiana “La scuola è aperta a tutti” (art. 34); per l’art. 3 “Tutti hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge senza distinzioni di…condizioni personali” (di detenuto); “La Repubblica garantisce i diritti inviolabili dell’uomo nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità” (art. 2). La finalità della pena è rappresentata dalla “rieducazione del condannato” (art. 27). Per l’Ordinamento penitenziario (L. 354/75) il primo elemento del “trattamento rieducativo” è l’istruzione. La scuola in carcere è elemento fondamentale del percorso di riabilitazione per il futuro reinserimento della persona detenuta nella società. È un luogo di socializzazione, confronto, accettazione e scoperta dell’altro. La scuola è anche l’occasione per ristabilire “normalità” nella scansione della giornata; è un impegno, favorisce una presa di responsabilità verso se stessi e verso gli altri a partire dal rapporto che piano piano si costruisce con gli insegnanti. In classe si elaborano conflitti e si sperimentano nuove forme di convivenza, ci si conosce attraverso “codici” diversi da quelli della quotidianità. In questo percorso, un ruolo fondamentale è svolto dalla didattica che è sempre ritagliata su misura (ancor più che in contesti scolastici “normali”) in base alle caratteristiche dei singoli. Per questo la scuola in carcere necessita di programmazioni aperte e flessibili, adattabili facilmente ai bisogni che di volta in volta emergono. La scuola nella struttura detentiva stimola curiosità ed interessi mai coltivati prima e consente di rivelare risorse e potenzialità mai emerse, nonché l’acquisizione di nuove competenze e il potenziamento di quelle già possedute. La scuola assolve ad un altro suo fondamentale ruolo quello di tenere aperta una “finestra” sull’esterno, di creare positivi collegamenti tra carcere e territorio, in modo che non si recida il contatto tra questi due mondi. Della scuola in carcere parla il Regolamento Penitenziario del 2000 agli artt. 41 e 43-46, che prevede in ogni Istituto una Commissione didattica convocata dal Direttore che formula il progetto annuale o pluriennale di Istruzione, al quale l’Istituzione scolastica deve attenersi, concordando nei contenuti e presupponendo delle deroghe ai principi giuridici dell’ordinamento scolastico. A tal proposito giorno 18 Settembre nella sede della Direzione della Casa Circondariale di Palmi si è costituita, in osservanza all’art. 41 comma 6 D.P.R. 230/2000, la Commissione didattica per la progettazione in materia di istruzione e formazione professionale, composta dal Direttore della Casa Circondariale Dott. R. Pani, il Dirigente Scolastico del CPIA Stretto Tirreno Dr.ssa C. G. Moschella, il D.S.G.A. Dr. A. Durante, il Funzionario giuridico pedagogico Capo Area Educativo 10 trattamentale Casa Circondariale di Palmi, l’insegnante del CPIA Stretto Tirreno Prof.ssa M.C. Tripodi, i Funzionari giuridico pedagogico Dott.ssa I. Venezia, S. Prossomariti. 11 AUTONOMIA ORGANIZZATIVA 1. ACCOGLIENZA E ORIENTAMENTO L’inizio di ogni percorso rivolto agli adulti è preceduto da una fase di accoglienza ed orientamento dello studente, seguito da altri momenti di orientamento in itinere, nella logica dell’accompagnamento e della consulenza lungo tutto il percorso di apprendimento, attraverso: attività di accoglienza e di ascolto; analisi dei bisogni dei singoli utenti; azioni di tutoraggio e valutazioni individuali. Per ciascun percorso di apprendimento è previsto il 10% del monte ore complessivo da dedicare ad attività di accoglienza. (art. 4, comma 9, lett. D del Regolamento). Nella fase di accoglienza i docenti devono acquisire elementi di conoscenza dell’adulto che intende frequentare il CPIA per far emergere i suoi bisogni formativi, le sue risorse, le aspettative e gli interessi, dando avvio al processo che condurrà alla sottoscrizione del Patto Formativo Individuale. L’Accoglienza va concepita come momento partecipato, che, trasformando in “motivazione” l’atto burocratico del riempimento del modulo di iscrizione al Centro, permetta al nuovo iscritto di impegnarsi con fiducia in un processo di riflessione sui propri bisogni, sulle proprie aspirazioni, di individuare eventuali problemi e di ricercare possibili soluzioni. La fase di accoglienza è preceduta dal momento dell’iscrizione al CPIA, in cui il candidato corsista si relaziona col personale di segreteria dal quale riceve indicazioni generali sul Centro, informazioni su aspetti amministrativi relativi all’iscrizione e il relativo Modulo di iscrizione e un Modulo di appuntamento nel quale si comunica al corsista la data di un primo incontro/colloquio con il docente responsabile. Fase 1: Accoglienza/Orientamento Questa fase prevede un nuovo contatto diretto e colloquiale tra il corsista e il responsabile di questa attività, che utilizza uno schema di intervista Traccia di intervista di accoglienza e orientamento al corsista impostata secondo l’approccio biografico. A partire da tale momento, infatti, si intende attivare nell’utente, italiano o straniero, un processo di auto-riconoscimento delle conoscenze e del proprio percorso di apprendimento, e nel contempo stimolare un processo di riflessione sulla trasferibilità di tali conoscenze e strategie nel nuovo contesto di apprendimento. Trattandosi di un colloquio esistono evidentemente condizioni imprescindibili perché esso possa attuarsi: saper comprendere cosa viene domandato e possedere un’accettabile padronanza della lingua italiana per rispondere e farsi comprendere. 12 Qualora il docente responsabile dell’intervista constatasse che per alcuni utenti stranieri o italiani tali condizioni a priori non sussistessero, in questo caso può essere utilizzata una versione semplificata dell’intervista specifica per utenti (stranieri o italiani) con scarsa padronanza della lingua italiana: Traccia di intervista di accoglienza e orientamento al candidato con scarsa conoscenza della lingua italiana. In questo specifico caso, all’intervista seguirà la somministrazione di una prova: Fascicolo prove di Italiano L2 Area Literacy. Il Fascicolo è corredato da una versione ad uso dei docenti e di una Griglia per la raccolta dei risultati delle prove di Italiano L2. Per tutti i corsisti che hanno una sufficiente padronanza della lingua italiana, completata l’intervista, si passa ad una verifica delle competenze possedute per un eventuale riconoscimento di crediti al fine di procedere ad una personalizzazione dei percorsi. A questo scopo sono stati elaborati 4 fascicoli di prove di competenza funzionale riguardanti le Aree fondamentali di Literacy e Numeracy, per mettere in evidenza aree di debolezza e punti di forza e quindi procedere alla definizione di percorsi individuali. Il Fascicolo è corredato da una versione ad uso dei docenti. Per consentire la messa in trasparenza degli apprendimenti pregressi riconoscibili a seguito delle prove, viene proposta una griglia di correzione Literacy e Numeracy primo livello – primo periodo e una griglia di correzione Literacy e Numeracy primo livello - secondo periodo. Sulla base di quanto rilevato nella fase 1, i corsisti vengono indirizzati al percorso di studio propedeutico per gruppi di livello Modulo per l’assegnazione al percorso di studio per gruppi di livello che servirà a completare le informazioni necessarie per la formulazione di un piano di studio personalizzato. Fase 2: Percorso propedeutico I corsisti, per gruppi di livello, sono impegnati nell’attività didattica svolta in Moduli/UdA. Tali moduli sono finalizzati a rinforzare ed arricchire eventuali aree di miglioramento individuate nella fase 1. In questo percorso, viene realizzata un’osservazione e riflessione sul processo di apprendimento dell’utente al fine di formulare il Patto Formativo. Fase 3: Proposta del Patto Formativo Questa fase è particolarmente importante in quanto costituisce il passaggio dall’attività prevalentemente diagnostico/esplorativa ad attività di definizione formalizzata, da parte della Commissione (Regolamento approvato il 4 ottobre 2012, art. 5, comma 2), del percorso individuale di studio dei corsisti. L’obiettivo che si persegue è quello di una definizione del Patto Formativo Individuale con l’obiettivo di consentire la personalizzazione del percorso, previo riconoscimento dei saperi e delle competenze informali e non formali posseduti dall’adulto (Regolamento, 29/10/2012, art. 5, comma 1e). A tal fine la Commissione procede nell’espletamento di una serie di operazioni delicate che attengono, prevalentemente, all’ambito valutativo: 13 Analisi di tutti gli elementi rilevati dalla procedura; Formalizzazione / riconoscimento dei crediti; Esplicitazione delle eventuali necessità di potenziamento delle competenze possedute; Stesura della bozza di Patto Formativo. Fase 4: Negoziazione del Patto Formativo ed implementazione dei percorsi individualizzati In questa fase viene comunicata e negoziata con l’utente la proposta di percorso formativo per giungere ad una sua condivisione ed accettazione. Inizia, pertanto, il percorso formativo volto o all’acquisizione del titolo di scuola secondaria di I grado oppure all’assolvimento dell’obbligo di istruzione. Fase 5: Aggiornamento ed eventuale rinegoziazione del Patto Formativo Il Percorso formativo può essere soggetto ad aggiornamenti e modifiche in itinere ed eventuale rinegoziazione, su richiesta dei docenti o del coordinatore. Il Dossier Personale per l’Istruzione degli Adulti è il documento che permette la raccolta della documentazione personale del candidato e di quella afferente al percorso formativo in atto. L’utente ne cura la manutenzione e l’aggiornamento periodico. L’utilità del documento è quella di offrire strumenti per una pianificazione riflessiva del percorso ad opera del soggetto che ne è titolare ed unico depositario. Il Dossier Personale, inoltre si compone anche di un Libretto personale, che costituisce una traccia degli apprendimenti pregressi dell’utente. 2. LA COMMISSIONE PER LA DEFINIZIONE DEL PATTO FORMATIVO INDIVIDUALE Ai fini dell’ammissione al periodo didattico cui l’adulto chiede di accedere avendone titolo, il CPIA “Stretto-Tirreno” ha costituito, nel quadro di uno specifico accordo di rete con le istituzioni scolastiche territoriali sedi dei percorsi di secondo livello, la Commissione per la definizione del Patto Formativo Individuale. Per specifiche esigenze organizzative la Commissione individua due sezioni funzionali, rispettivamente di primo livello primo periodo didattico e di secondo periodo didattico e di secondo livello; è composta dai docenti dei percorsi di cui sopra ed è presieduta dal Dirigente del CPIA. La Commissione esamina gli elementi di documentazione raccolti dal docente tutor per ciascun corsista, certifica gli eventuali crediti, individua gli eventuali debiti e definisce il percorso personalizzato tramite il Patto Formativo Individuale. Compiti della Commissione sono inoltre: favorire gli opportuni raccordi tra percorsi di istruzione di primo livello ed i percorsi di istruzione di secondo livello; 14 lettura dei fabbisogni formativi del territorio; costruzione di profili di adulti definiti sulla base delle necessità dei contesti sociali e di lavoro; interpretazione dei bisogni di competenze e conoscenze della popolazione adulta; accoglienza rivolta ai giovani e agli adulti che devono affrontare la scelta di un percorso scolastico di istruzione; l’orientamento e ri-orientamento alla scelta formativa; consulenza individuale o di gruppo; placement degli stranieri giovani e adulti; miglioramento della qualità e dell’efficacia dell’istruzione degli adulti; predisposizione di azioni di informazione e di documentazione delle attività. 3. RICONOSCIMENTO DEI CREDITI E PERSONALIZZAZIONE DEL PERCORSO Questo termine indica il principale strumento di flessibilità reso possibile dalla normativa dedicata alla didattica degli adulti e risulta dal processo di rilettura delle caratteristiche di apprendimento, formazione e di esperienza che un individuo può dimostrare al fine di ottenere un riconoscimento utile al percorso formativo che sta per intraprendere. Il riconoscimento di apprendimenti pregressi viene realizzato sia attraverso la documentazione fornita dal corsista che l’esito delle prove di accertamento, e si compone di tre fasi: A. Identificazione Il processo di identificazione e riconoscimento dei crediti viene avviato dal docente tutor attraverso l’intervista d’ingresso e l’esame dell’eventuale documentazione personale, i cui esiti sono raccolti nel dossier del candidato. Vengono valutati: crediti formali derivanti da titoli e percorsi nell’ambito del sistema formale dell’istruzione e della formazione professionale; crediti informali derivanti dall’esperienza personale e/o lavorativa; crediti non formali derivanti da corsi gestiti da enti e associazioni al di fuori del sistema formale dell’istruzione e della formazione professionale, o da esperienze di volontariato. Tutti i crediti devono essere opportunamente documentati. Nel caso di titoli di studio stranieri, varrà la dichiarazione di valore. B. Valutazione dei crediti La procedura prosegue con le prove di accertamento del possesso delle competenze comunque acquisite dall’adulto, riconducibili a una o più competenze attese in esito al periodo 15 didattico del percorso richiesto dall’adulto. Ciascun docente esegue la valutazione a partire dalle competenze attese e dichiarate nel modello condiviso di PSP. I criteri numerici per la valutazione dei test di ingresso vengono esplicitati da ciascun docente nella sua programmazione. C. Negoziazione del Patto Formativo ed attestazione In questa fase viene comunicata e negoziata con l’utente la proposta di percorso formativo. La Commissione certifica il possesso delle competenze e le riconosce attraverso l’emissione del Certificato di riconoscimento dei crediti per la personalizzazione del percorso. In esito alle fasi sopra indicate viene redatto il Patto Formativo Individuale. 4. IL PATTO FORMATIVO INDIVIDUALE Nel CPIA l’organizzazione dell’offerta didattica si basa sulla personalizzazione del percorso così come riassunto nel Patto Formativo Individuale, definito previo riconoscimento dei saperi e delle competenze formali, informali e non formali posseduti dall’adulto. La definizione del Patto Formativo Individuale è compito della Commissione. Il Patto rappresenta un contratto condiviso e sottoscritto dall’adulto con cui viene formalizzato il Percorso di Studio Personalizzato (PSP) relativo al periodo richiesto dall’adulto, e riporta: il monte ore complessivo dovuto comprensivo dei crediti e dei debiti; il piano delle UdA relative alle competenze da acquisire con l’indicazione di quelle fruibili a distanza e la tipologia di prove di verifica; l’indicazione della durata di fruizione del PSP. In caso di necessità di eventuali aggiornamenti del percorso formativo, dovuti agli esiti di valutazione formativa, alla variazione di uno o più termini pattuiti oppure su richiesta dell’utente, è sempre possibile modificare e rinegoziare il percorso descritto nel Patto Formativo. Il CPIA “Stretto-Tirreno” ha elaborato i seguenti modelli di Patto Formativo: Patto Formativo per L2; Patto Formativo primo livello; 5. ESAMI E CERTIFICATI - Corsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana I percorsi sono organizzati in moduli orari successivi. Al termine di ciascun modulo, valutato il raggiungimento di una frequenza pari al 70% del monte ore e l’esito del test finale, viene rilasciato un certificato con l’indicazione delle competenze acquisite e una valutazione numerica. In mancanza degli elementi di giudizio, viene rilasciato esclusivamente un certificato di frequenza. 16 - Diploma di Stato conclusivo il primo ciclo dell’istruzione secondaria di primo grado Lo scrutinio finale accerta la frequenza (pari almeno al 70%) del monte ore prescritto in base al Patto Formativo Individuale, il raggiungimento delle competenze previste e l’ammissione all’esame di Stato. Gli studenti che hanno necessita di prolungare il proprio percorso su due anni, saranno scrutinati sulla base dei moduli disciplinari completati nell’anno in corso e capitalizzeranno tale valutazione per l’ammissione alla sessione d’esami dell’anno seguente. - Certificazione attestante l’acquisizione delle competenze di base connesse all’obbligo di istruzione Agli studenti che abbiano già conseguito il diploma di Stato di cui al punto precedente, viene rilasciata – al termine del percorso in oggetto – una certificazione dei saperi e delle competenze acquisite con riferimento agli assi culturali che costituiscono tale obbligo: asse dei linguaggi; matematico; scientifico – tecnologico; storico sociale. Il modello adottato è unico sul territorio nazionale, in quanto si riferisce ad una base comune di competenze che caratterizza gli ordinamenti del I e del II ciclo d’istruzione, necessaria a tutti gli studenti per proseguire con successo gli studi, per costruire il proprio progetto personale e professionale, per svolgere un ruolo attivo nella società. I Consigli dei classe del l livello 2° periodo, al termine delle operazioni di scrutinio finale, accertano la frequenza del monte ore prescritto in base al Patto Formativo Individuale, il raggiungimento delle competenze previste, e compilano per ogni studente il certificato. La definizione dei livelli di competenza é parametrata secondo una scala su tre livelli indicata nel certificato stesso: livello base, intermedio, avanzato. Nel caso in cui il livello base non sia stato raggiunto é riportata la dicitura “livello base non raggiunto”. Il certificato è conservato agli atti dell’istituto. Il certificato viene rilasciato solo su richiesta dell’interessato. - Attestato di frequenza al corso (ampliamento offerta formativa) Al termine di ciascun corso, valutato il raggiungimento di una frequenza pari al 70% del monte ore e l’esito del test finale, viene rilasciato un attestato di frequenza con l’indicazione delle competenze acquisite. In mancanza degli elementi di giudizio viene rilasciato esclusivamente un attestato di frequenza. 6. RETI TERRITORIALI In ottemperanza alle linee guida a seguito del DPR 263/2012 é stato realizzato l’accordo per la rete del CPIA “Stretto-Tirreno”. La rete ha funzioni di ordine didattico e certificativo tramite la Commissione per il Patto Formativo che ne è frutto; e inoltre incaricata di individuare misure di sistema per il raccordo fra il primo e il secondo livello di istruzione. 17 Ulteriori accordi di rete riguardano la possibilità di attuare: un progetto finalizzato ad azioni di accoglienza e di sostegno linguistico e psicologico per minori non accompagnati (D.M. n.435 del 16.06.2015, art. 3); un progetto di insegnamento e potenziamento dell’Italiano come lingua 2 (D.M. n.435 del 16.06.2015, art. 2) e proposte progettuali e la produzione di materiali digitali finalizzati alla sensibilizzazione e diffusione della metodologia CLIL (D.M. n.435 del 16.06.2015, art. 27). Inoltre, ulteriori Protocolli d’Intesa sono stati sottoscritti con alcune Amministrazioni Comunali dell’area ed Associazioni locali presenti sul territorio. 7. ATTIVITÀ PREVISTE DAGLI ACCORDI-QUADRO TRA MIUR E MINISTERO DELL’INTERNO Il CPIA “Stretto-Tirreno” è sede di: test di conoscenza della lingua italiana di cui al D.M. 4/06/2010 rivolto agli stranieri che richiedono il permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo; sessione di formazione civica e di informazione di cui al D.P.R. n. 179 del 14/09/2011. 8. ORGANI COLLEGIALI I CPIA sono Istituzioni scolastiche autonome, dotate di uno specifico assetto didattico e organizzativo, di propri Organi Collegiali e realizzano un’offerta formativa strutturata per livelli di apprendimento. I CPIA costituiscono i loro organi di governo e ne disciplinano il funzionamento secondo le disposizioni, di cui al titolo I del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 e successive modificazioni. ORGANI COLLEGIALI Dirigente Scolastico Collaboratori del Dirigente FUNZIONI PRINCIPALI Rappresenta e dirige l’istituzione scolastica. Svolge le attività previste dalla normativa e in particolare: i contatti con le istituzioni e il territorio; promuove e valorizza le risorse umane e professionali; assicura la gestione unitaria dell’istituto e la finalizza all’obiettivo di qualità dei processi formativi, predisponendo strumenti attuativi del PTOF; assicura la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali. Sostituiscono il dirigente scolastico assente, collaborano con il dirigente nella programmazione e gestione delle attività dell'istituto, nel controllo dei permessi di entrata e uscita degli 18 studenti, nella predisposizione delle sostituzioni dei docenti assenti, nella gestione dei rapporti con gli studenti e i genitori, nella diffusione di informazioni tra gli studenti e i docenti, nell’agevolazione dei rapporti tra le componenti della scuola. Consiglio d’Istituto Responsabili Sedi Associate È l’organo che fornisce le linee di indirizzo alla vita della scuola. Coordina e indirizza tutte quelle attività educative e didattiche del punto di erogazione secondo le direttive del Dirigente; coordina e cura tutte le attività organizzative. Docenti Funzioni Strumentali Le “funzioni strumentali” assumono compiti di coordinamento nell'ambito delle seguenti aree: Gestione PTOF ed Autovalutazione d’Istituto; Sostegno tecnologico docenti, Sito Web ed Informatica; Rapporti con Enti Territoriali, Associazioni Locali ed Istituzioni Scolastiche. Commissioni PTOF ed Autovalutazione d’Istituto: Predispone, elabora e aggiorna il PTOF in coerenza con gli obiettivi generali determinati a livello nazionale e tenendo conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale; elabora proposte sui criteri di formazione dei percorsi, l’assegnazione dei docenti e sull’orario delle lezioni; propone i criteri per la valutazione di ingresso, intermedia e finale; propone i criteri per l’attribuzione del voto numerico; propone i criteri per la valutazione del comportamento (per i minori) propone i criteri per la valutazione dell’esame conclusivo; propone i criteri per la certificazione delle competenze; predispone le azioni per l’autovalutazione di istituto; gestisce le attività di autoanalisi e di autovalutazione dell’Istituto fornendo informazioni riguardo alla qualità dei processi messi in atto, ai risultati prodotti e al grado di soddisfazione raggiunto. Progetti: Individua le iniziative e i progetti locali nazionale ed europei da proporre al Collegio dei Docenti; svolge un’azione di sostegno operativo per tutti i docenti impegnati nella realizzazione di iniziative progettuali; coordina i progetti; effettua il monitoraggio e valutazione dei progetti; sollecita sinergia di progettualità. Protocolli ed Accordi con Enti Territoriali, Associazioni Locali ed Istituzioni Scolastiche: 19 Crea una mappa delle agenzie del territorio; effettua un’analisi del territorio con le sue peculiarità; cura i rapporti esterni con Organismi Ufficiali pubblici e/o privati per la costruzione di reti di collaborazione interistituzionali che favoriscano la condivisione di percorsi progettuali e lo scambio delle esperienze pedagogiche, didattiche e organizzative; cura relazioni con enti esterni associazioni culturali, fondazioni, istituzioni teatrali, etc..; informa il territorio delle attività svolte dalla scuola, in accordo con il D.S.; trova i contatti con Enti e coordina le attività di studio e di scambio tra Enti, Scuola e Docenti. Accoglienza ed Orientamento: Concorda le procedure e le modalità di conduzione dei colloqui di accoglienza; attiva le azioni di orientamento. Elettorale: ha la funzione ordinatoria dell’intera procedura ed è chiamata a dirimere tutte le controversie interpretative che possono presentarsi nel corso delle operazioni elettorali. (composta da Prof.ssa M. Tripodi, Prof.ssa I. Sgrò, Sig. P.P. Santoro) Collegio Docenti Dipartimenti Coordinatori dei Consigli di livello È composto da tutti i docenti del CPIA. Presieduto dal Dirigente Scolastico, elabora il Piano dell’Offerta Formativa e ha potere deliberante in materia di funzionamento didatticoeducativo del CPIA nel rispetto della libertà d’insegnamento. Asse dei Linguaggi; Asse Storico-sociale; Asse Matematico; Asse Scientifico-tecnologico; Asse dell’Alfabetizzazione. Presiedono le riunioni del consiglio di livello, ove previsto, per delega del Dirigente Scolastico in caso di sua assenza o impedimento, propongono eventuali riunioni straordinarie del c.d.l., curano la definizione della programmazione iniziale e della relazione finale del c.d.l.; predispongono il materiale necessario per le operazione di verifica degli apprendimenti quadrimestrali, curano il rapporto con le famiglie, in modo particolare con quelle degli studenti in difficoltà. I consigli di classe sono da intendersi come consigli di livello. Sono in numero proporzionale ai periodi didattici e ai percorsi di alfabetizzazione. Ciascun consiglio di classe è formato dai docenti del corrispondente periodo didattico – dai docenti alfabetizzatori nel caso dei percorsi di apprendimento della lingua italiana – e da tre utenti adulti in sostituzione della rappresentanza dei genitori. 20 9. ASSETTO ORGANIZZATIVO 21 SCELTE EDUCATIVE E CULTURALI 1. ANALISI DEL TERRITORIO E DELL’UTENZA L’area in cui opera il CPIA “Stretto-Tirreno” è caratterizzata da un alto indice di flussi migratori, alti tassi di disoccupazione, bassi livelli di istruzione ed un alto indice di disagio sociale. Il territorio negli ultimi anni è stato caratterizzato da un forte flusso migratorio di cittadini stranieri e la percentuale di corsiti stranieri registrata ad oggi è destinata ad aumentare come dimostrano i flussi degli ultimi mesi. La rete che imbriglia i nodi del disagio sociale, culturale, economico del territorio, in modo fitto e trasversale ha tra i punti densi, certamente la mancanza di un titolo di studio adeguato, che oltre ad impedire ai cittadini l’approccio ad altre conoscenze nuove, quali quelle tecnologiche, nega competenze necessarie ad una partecipazione attiva della vita sociale, la partecipazione ai progressi della società, impedisce di usufruire di vantaggi sociali e di godere dei valori della cultura. Punti di Forza Punti di debolezza su cui fare leva: che motivano l’intervento progettuale: accordi e protocolli di intesa con enti e strutture pubbliche e private; voglia di riscatto, anche se non sempre produttiva; disponibilità a contrastare dei fenomeni criminali e l’aumentata “disapprovazione sociale” dei fenomeni illegali; disponibilità di risorse naturali, ambientali e storico-culturali suscettibili di valorizzazione in coerenza con le tendenze della domanda nazionale e internazionale. elevato numero di stranieri adulti analfabeti o semi-analfabeti e conseguente isolamento all’interno del territorio; adulti ancora privi di un titolo di studio adeguato ad affrontare il mercato del lavoro; ampia presenza di forze lavoro a bassissima qualificazione, senza le competenze necessarie ad affrontare i cambiamenti avvenuti nel mondo del lavoro; scarse conoscenze delle nuove tecnologie; ampiezza della condizione di lavoro irregolare, con forte presenza del sommerso; criminalità, illegalità; scarsa considerazione o non riconoscimento della validità delle iniziative della scuola; atteggiamento passivo e rinunciatario rispetto al conseguimento del titolo di studio ed alla ricerca del lavoro. Opportunità Rischi Costituzione di reti di scuole formali aperte L’integrazione insufficiente, ovvero carenti alla collaborazione di organismi esistenti sul conoscenze linguistiche, nozioni lacunose territorio per un migliore utilizzo delle sulla società d’accoglienza, nonché una risorse e per rispondere ai bisogni del mancata disponibilità può portare a conflitti territorio; ed emarginazione, ciò che comporta 22 conseguenze negative non solo per gli creazione di condizioni favorevoli per le interessati, bensì anche per la coesione pari opportunità e la partecipazione della sociale; popolazione straniera alla vita pubblica; acquisizione di competenze di base e dispersione delle potenzialità individuali, esclusione dai processi della informazione e trasversali, certificazioni, indispensabili della conoscenza delle tecnologie; all’inserimento nel mondo del lavoro; educazione permanente degli adulti quale degrado delle risorse; parte del sistema formativo di una comunità. depauperamento del capitale umano e pericolo di sfruttamento delle fasce più deboli. 2. AUTOVALUTAZIONE A partire dall’anno scolastico in corso il CPIA si inserisce nel percorso di autovalutazione (RAV) allo scopo di rafforzare la propria identità, consolidare i rapporti con il territorio e riflettere sulla propria progettualità per individuarne punti di forza e debolezza ed intraprendere azioni di miglioramento. Il punto di arrivo è quello di rendere conto ai soggetti coinvolti nel percorso scolastico delle scelte operate, delle attività svolte e dell’utilizzo delle risorse, con uno sguardo a tutti gli stakeholder e alle dimensioni economiche, sociali e ambientali del territorio. La decisione di porre in essere un percorso di autovalutazione nasce dalla consapevolezza che il compito prioritario della scuola è il successo formativo di ciascuno studente, inteso non soltanto come diritto allo studio, ma nell’accezione più ampia di diritto all’occupazione lavorativa e all’inclusione sociale, nella prospettiva di una piena godibilità di diritti di cittadinanza e di un apprendimento lungo tutto l’arco della vita. Per il corrente anno scolastico le azioni che verranno svolte sono: ‐ verifica della capacità della scuola di generare equità, assicurando agli studenti uguali chance di successo indipendentemente dal loro genere, dalla loro nazionalità e dalla situazione socio-economico-culturale di partenza; ‐ sfruttare al meglio le risorse offerte dal territorio, dal contesto socio-ambientale; ‐ costruire il senso di appartenenza a una comunità; ‐ creare il senso di sicurezza negli studenti e ridurre le situazioni di disagio; ‐ individuare i punti di forza e di debolezza e predisporre un progetto di miglioramento, dopo avere stabilito le priorità più urgenti. ‐ predisporre il RAV. 3. PROGETTAZIONE DEI CURRICOLI PER UdA Le offerte di formazione sono organizzate verticalmente nel sistema formativo e 23 orizzontalmente sul territorio in collaborazione con altre agenzie formative per dare adeguata risposta alle domande provenienti dal singolo, dalle istituzioni, dal mondo del lavoro. L’offerta formativa è duratura nel tempo, si sviluppa secondo differenti metodologie e contenuti. I curricoli sono basati su percorsi che sono personalizzati superando le barriere dell’annualità scolastica tradizionale attraverso il sistema dei crediti formativi. I percorsi sono modulari, suddivisi in Unità di Apprendimento (UdA). Ciascuna Unità di Apprendimento è intesa come un insieme autonomamente significativo di conoscenze, abilità e competenze, correlata ai livelli e ai periodi didattici e permette la realizzazione di percorsi personalizzati. 4. METODOLOGIA L’apprendimento in età adulta è caratterizzato da: ‐ la consapevolezza della autonomia della scelta da cui è scaturita la decisione di rientrare in formazione; ‐ l’“eccezionalità” della scelta – rispetto al percorso di vita tipico dell’età adulta – che richiede sostegno ed incoraggiamento da parte dell’istituzione scolastica; ‐ la disponibilità ad apprendere nuove cose, sebbene contrastata dagli obblighi e dalle incombenze della vita adulta; ‐ il patrimonio di esperienze possedute, che devono essere individuate e divenire risorse per l’apprendimento; ‐ una prospettiva temporale certa, riconoscibile e immediata che porta l’adulto a richiedere riconoscibilità degli ambiti di apprendimento e applicazioni utili alle esigenze della vita concreta. Data la diversità delle condizioni socio-culturali, delle esperienze, delle conoscenze e delle aspettative, l’azione didattica sarà per lo più flessibile, individualizzata e personalizzata per rispondere alle specifiche esigenze dell’utenza: per ogni corsista si seguirà un percorso formativo consono alle richieste e agli interessi personali, adeguato ai bisogni dei singoli utenti. Allo scopo di facilitare la formazione di un clima accogliente e di migliorare l’autostima, le attività ed i contenuti proposti prenderanno avvio dalle esperienze personali e dalla valorizzazione delle risorse e delle capacità di ognuno per poi dedurre regole generali da ogni singolo caso. Le scelte didattiche che ne conseguono sono: 1. adeguare l’offerta formativa alle esigenze intellettuali dell’adulto e non viceversa, evitando 24 dunque di utilizzare obiettivi, competenze, modalità di funzionamento precostituite ma, al contrario, cercando di interpretare e di rispondere alle necessità e alle caratteristiche del corsista adulto; 2. condividere la responsabilità del percorso formativo con il corsista adulto, sia le singole fasi che gli obiettivi finali; 3. utilizzare forme di flessibilità didattica e di personalizzazione (quali sportelli di recupero e di potenziamento) per accompagnare gli adulti nei loro tempi e nei loro ritmi di apprendimento, sostenerne la motivazione e valorizzarne le vocazioni e gli interessi; 4. improntare l’attività didattica al rispetto e alla reciprocità relazionale; 5. nel corso dell’esperienza d’aula, scegliere come docente il ruolo di facilitatore d’apprendimento inter pares attraverso la condivisione e il confronto delle proprie e altrui opinioni, l’attenzione e il riconoscimento degli atteggiamenti emotivi del discente adulto, la proposta di obiettivi concreti e raggiungibili, il sostegno della motivazione ad apprendere. Nel lavoro d’aula il metodo didattico utilizzato prevalentemente dai docenti sarà l’apprendimento cooperativo per gruppi, che permette ai corsisti di accrescere e sostenere reciprocamente il processo di apprendimento. Questo metodo inoltre favorisce l’integrazione e l’acquisizione delle abilità sociali quali: collaborare, dividere i compiti, offrire e valutare il contributo individuale, comunicare in maniera propositiva, ecc. Per i corsisti più capaci le attività mireranno ad arricchire il patrimonio culturale attraverso l’approfondimento di temi, la guida all’uso dei testi, il potenziamento delle capacità di confronto e di rielaborazione personale e il consolidamento della terminologia adeguata. Per i corsisti più deboli invece si attueranno interventi individualizzati di recupero delle conoscenze e delle abilità di base e di sviluppo dell’autonomia operativa attraverso: - svolgimento di esercizi e prove a difficoltà graduata; - guida a un metodo di lavoro più organizzato, autonomo e costruttivo; - guida all'uso di un linguaggio specifico appropriato; - collaborazione con i corsisti più capaci. Anche il linguaggio sarà, inizialmente, molto semplice, per farsi, via via, più preciso. Si farà uso della comunicazione orale e grafica dedicando ampio spazio a momenti di discussione collettiva e di scambio reciproco di opinioni, riportando poi la conversazione sui contenuti più attinenti alle varie materie. Nell’ambito degli obiettivi comuni trasversali, gli insegnanti ritengono prioritari i seguenti obiettivi operativo-metodologici: - corretto uso del materiale scolastico; 25 - capacità di organizzare il materiale; - capacità di recepire le informazioni dell’insegnante; - ordine nell’esecuzione; - autonomia nell’esecuzione. 5. VALUTAZIONE La didattica fondata sullo sviluppo e sull’acquisizione delle competenze comporta l’adozione di una valutazione che verifichi il raggiungimento delle competenze pattuite e declinate nel Patto Formativo oltre alla capacità di attivare percorsi autonomi, di saper agire e mobilizzare strumenti e risorse nell’ambito dell’investimento personale. Oltre al grado di autonomia nel lavoro scolastico e allo sviluppo di un metodo di lavoro, i criteri di valutazione terranno conto di fattori quali: frequenza e rispetto dei termini del Patto Formativo Personale, collaborazione e impegno nell’attività in classe, capacità di integrazione e relazione, preparazione iniziale e preparazione raggiunta alla fine del percorso. La valutazione viene intesa anche come sistematica verifica dell’efficacia e adeguatezza della programmazione e quindi utilizzata per l’eventuale correzione dell’intervento didattico. La valutazione risponde, dunque, alle seguenti funzioni fondamentali: verificare l’acquisizione degli apprendimenti pregressi e programmati; adeguare le proposte didattiche e le richieste alle possibilità e ai ritmi di apprendimento individuali e del gruppo; predisporre eventuali interventi di rinforzo o consolidamento e di potenziamento, individuali o collettivi; promuovere l’autovalutazione delle proprie competenze, l’autoconsapevolezza delle proprie potenzialità; fornire ai docenti elementi di autovalutazione del proprio intervento didattico; comunicare alle famiglie gli esiti formativi scolastici (per i minorenni). La competenza è del Gruppo di livello per i percorsi di primo livello e del team docente per i percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana. Costituiscono oggetto della valutazione: l’analisi dei prerequisiti; la verifica degli apprendimenti programmati, ossia delle competenze, delle abilità e conoscenze disciplinari indicate nelle UdA; 26 la valutazione del comportamento, cioè della partecipazione, dell’impegno manifestato, dell’interesse, del rispetto delle regole e dell’autonomia, come condizioni che rendono l’apprendimento efficace e formativo (in particolare per gli utenti minori). A seconda dei livelli e dei periodi didattici di riferimento, i metodi di valutazione adottati potranno essere: ‐ osservazione in classe; ‐ test scritto (strutturato, a risposta multipla, vero/falso, a risposta aperta, risoluzioni di problemi, lettura di grafici, schemi e tabelle, componimento libero, ecc); ‐ interrogazione orale; ‐ partecipazione a dibattiti in classe; ‐ elaborati scritti o multimediali; ‐ partecipazione a progetti; ‐ partecipazione al lavoro di gruppo. La valutazione accompagna e regola l’azione didattica. Tre sono le fasi fondamentali: 1) fase iniziale con prove d’ingresso nei vari ambiti disciplinari: gli elementi di conoscenza ottenuti permettono la definizione dei livelli di partenza del Corso e il riconoscimento dei crediti a coloro che sono già in possesso di competenze: FASCIA DI LIVELLO ALTA (8 – 10) MEDIA (6 – 7) BASSA (5) INDICATORI Partecipazione e interesse: attivi Metodo di lavoro: autonomo Acquisizione e rielaborazione dei contenuti proposti: buone Partecipazione e interesse: discreti Metodo di lavoro: abbastanza autonomo Acquisizione e rielaborazione dei contenuti proposti: discrete Partecipazione e interesse: sufficienti Metodo di lavoro: poco autonomo Acquisizione e rielaborazione dei contenuti proposti: scarse 2) fase intermedia come momento di valutazione intermedia e finale del processo di apprendimento dei Vari percorsi disciplinari (UdA): VOTO 10/9 INDICATORI Possiede conoscenze complete, approfondire e personalizzate; Applica conoscenze e competenze in situazioni diverse con precisione e autonomia; Organizza in modo autonomo e completo le consegne, utilizzando strategie adeguate ed elaborando percorsi personalizzati. 27 8 7 6 5 Possiede conoscenze articolate e sicure; È in grado di rielaborare e trasferire conoscenze e competenze in situazioni differenti; Esegue con autonomia e impegno le consegne. Possiede conoscenze articolate e di norma sicure; Coglie il senso dei contenuti e li elabora in modo apprezzabile; Sa trasferire abilità e competenze in situazioni differenti con una certa autonomia. Possiede conoscenze sufficienti; Sa orientarsi nelle tematiche fondamentali proposte; Sa eseguire consegne anche se con imprecisione. Possiede conoscenze molto frammentarie e superficiali; Fatica a trasferire conoscenze e competenze in ambiti determinati; Si applica superficialmente o con discontinuità. 3) fase finale come valutazione (stessi indicatori della tabella precedente) e presentazione del Corso all’esame conclusivo del primo ciclo d’istruzione: FASCIA DI LIVELLO DESCRITTORI Partecipazione/interesse: attivi Impegno: attivo/costruttivo ALTA Metodo di lavoro: autonomo/ efficace (8 – 10) Progressi: notevoli Raggiungimento obiettivi: completo/ esauriente Partecipazione/interesse: produttivi Impegno: positivo MEDIA Metodo di lavoro: autonomo (6 – 7) Progressi: evidenti Raggiungimento obiettivi: soddisfacente Partecipazione/interesse: sufficienti Impegno: sufficiente BASSA Metodo di lavoro: abbastanza autonomo (5) Progressi: apprezzabili Raggiungimento obiettivi: sufficiente Partecipazione/interesse: non sufficiente NON SUFFICIENTE Impegno: non sufficiente Metodo di lavoro: non autonomo (4 – < 4) Progressi: non apprezzabili Raggiungimento obiettivi: non sufficiente La valutazione finale verifica l’esito del percorso di studio personalizzato verificando la frequenza pattuita nel PSP ed il raggiungimento degli obiettivi didattici previsti. Deroghe relative al monte ore dovranno essere motivate e rientranti nei criteri di deroga deliberati dal Collegio docenti, a condizione che le assenze non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione. La valutazione del comportamento viene intesa principalmente come valutazione della 28 capacità relazionale dello studente sia nei confronti degli insegnanti che degli altri studenti, del personale della scuola e delle opportunità e degli strumenti offerti dall’ambiente scolastico. Vengono utilizzati i seguenti indicatori, tradotti in voti, che tengono in particolare conto le dinamiche comportamentali problematiche dell’utenza giovanile che costituisce una quota dell’utenza del CPIA: VOTO 10 9 8 7 6 5 INDICATORI Comportamento responsabile, rispettoso delle norme che regolano la vita scolastica, delle persone e dell’ambiente, corretto, partecipe e collaborativo all’interno della classe. Frequenza assidua o con sporadiche assenze. Comportamento responsabile, rispettoso delle norme che regolano la vita scolastica, delle persone e dell’ambiente. Atteggiamento sostanzialmente collaborativo all’interno della classe. Frequenza assidua o con sporadiche assenze. Comportamento corretto, rispettoso delle norme che regolano la vita scolastica. Alcune assenze, ritardi e/o uscite anticipate. Comportamento complessivamente rispettoso delle norme che regolano la vita scolastica, delle persone e dell’ambiente, pur con sporadici episodi di richiami verbali e/o scritti. Ricorrenti assenze, ritardi e/o uscite anticipate non previste. Partecipazione discontinua all’attività didattica. Episodi di mancato rispetto delle norme che regolano la vita scolastica, delle persone e dell’ambiente, segnalati per iscritto dai docenti. Richiami per specifici episodi ed eventuali sanzioni disciplinari. Frequenti assenze e numerosi ritardi e/o uscite anticipate non previste. Scarsa partecipazione e ricorrente disturbo di parte dell’attività didattica. Comportamento scorretto e irrispettoso nei confronti degli insegnanti e dei compagni. Episodi di danneggiamento del materiale e/o dell’ambiente scolastico. Sistematico rifiuto delle norme che regolano la vita scolastica. Sanzioni disciplinari gravi che non hanno però comportato un apprezzabile cambiamento del comportamento. Numerose assenze e continui ritardi e/o uscite. 29 AUTONOMIA CURRICULARE 1. DETTAGLIO DELL’OFFERTA FORMATIVA Il CPIA segue con attenzione l’evoluzione della società, del mondo del lavoro e in particolare del mondo degli adulti e delle loro domande di formazione e di educazione. Pertanto riprogetta continuamente la sua offerta formativa per adeguarsi alle richieste provenienti dalla specifica realtà del territorio. L’offerta formativa è strutturata per livelli di apprendimento: Nel corrente anno scolastico il CPIA realizza i seguenti percorsi ordinamentali: alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana per i cittadini stranieri finalizzati al conseguimento di un titolo attestante il raggiungimento di un livello di conoscenza della lingua italiana non inferiore ad A2 del Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue, elaborato dal Consiglio d’Europa; primo livello - primo periodo didattico - per il conseguimento del titolo conclusivo del 30 primo ciclo di istruzione (ex licenza media). Orario complessivo 400 ore più eventuali 200 ore ulteriori se l’adulto non possiede la certificazione di scuola primaria; primo livello - secondo periodo didattico - finalizzato alla certificazione attestante l’acquisizione delle competenze di base connesse all’obbligo di istruzione e relative alle attività comuni a tutti gli indirizzi degli istituti tecnici e professionali. Orario complessivo 825 ore. Totale Corsi Rosarno 15.00-18.00 Punto erogaz. Melicucco 15.00-18.00 Punto erogaz. Villa S. Giovanni 14.00-19.00 Sede associata Polistena 14.30-19.30 Sede associata Palmi 8.30-16.00 Casa Circond. Palmi 14.00-19.00 Sede associata Cittanova 14.00-19.00 Sede associata Tipologia Corsi Tabella riassuntiva offerta formativa Alfabetizzazione 1 1 1 1 2 1 1 8 I Livello 1° periodo I Livello 2° periodo 1 1 1 1 2 1 -- 7 1 1 1 1 1 -- -- 5 2. PERSONALE ASSEGNATO Personale docente assegnato Lettere 8 Unità Lingua straniera inglese 3 Unità Lingua straniera francese 1 Unità Matematica e Scienze 4 Unità Tecnologia 4 Unità Scuola Primaria 4 Unità 31 Personale ATA assegnato 3. Dirigente S.G.A. 1 Unità Assistenti Amministrativi 5 Unità Collaboratori scolastici 7 Unità POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA In attuazione della piena autonomia scolastica di cui all’art. 21 della Legge n. 59/1997 e successive modifiche, la Legge 13 luglio 2015, n. 107 (la Buona Scuola) ha introdotto il potenziamento dell’offerta formativa. Le scuole sono chiamate a fare le proprie scelte in merito a insegnamenti e attività per il raggiungimento di obiettivi quali: valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, matematico-logiche e scientifiche, nella musica e nell’arte, di cittadinanza attiva; sviluppo di comportamenti responsabili per la tutela dei beni ambientali e culturali; potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di un sano stile di vita; sviluppo delle competenze digitali; potenziamento delle metodologie e delle attività laboratoriali; prevenzione e contrasto della dispersione, della discriminazione, del bullismo e del cyberbullismo; sviluppo dell’inclusione e del diritto allo studio per gli alunni con bisogni educativi speciali; valorizzazione della scuola come comunità attiva aperta al territorio; incremento dell’alternanza scuola-lavoro; alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano L2, inclusione. Nell’ambito degli obiettivi suddetti, coerentemente con la programmazione dell’offerta formativa, nella seduta del 22/09/2015 il Collegio dei Docenti ha individuato, in ordine di preferenza, in seguenti Campi di Potenziamento: 1. Potenziamento Linguistico; 2. Potenziamento Umanistico, Socio Economico e per la Legalità; 3. Potenziamento Artistico e Musicale; 4. Potenziamento Laboratoriale; 5. Potenziamento Scientifico; 6. Potenziamento Motorio. 32 4. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Progetti PROGETTI DESTINATARI OBIETTIVI FINALITA’ DESCRIZIONE DEL PROGETTO Promuovere negli alunni un atteggiamento di apertura all’Europa, potenziare la conoscenza delle lingue straniere come veicolo di scambio tra culture. Il Progetto prevede l’insegnamento di alcuni argomenti delle varie discipline coinvolte in lingua inglese e la realizzazione di prodotti finali. Sviluppare le abilità comunicative scritte e orali. Il progetto prevede due moduli di 10 ore livello A1-A2. Progetto in rete E-Clil, my new learning environment (curriculare) Iscritti e utenti corsi primo livello, primo periodo didattico CPIA Migliorare il target della competenza linguistica e sviluppare le abilità comunicative orali. Potenziamento e Recupero Lingua Inglese (curriculare) Iscritti e utenti corsi primo livello, primo e secondo periodo didattico CPIA Potenziare gli elementi base della lingua inglese Potenziamento e Recupero Matematica (curriculare) Iscritti e utenti corsi primo livello, primo e secondo periodo didattico CPIA, motivati ad approfondire la conoscenza della matematica. Potenziare gli elementi base del calcolo della logica. Saper applicare formule e conoscenze matematiche nella realtà. Alla riscoperta dei Beni Culturali della Calabria (extracurriculare) Approfondire i vari aspetti della Giovani adulti del cultura e della territorio ed civiltà calabrese extracomunitari sotto il profilo interessati alla linguistico, cultura calabrese. storico, letterario e artistico. Fornire gli strumenti necessari per capire le tradizioni calabresi necessari all’integrazione nella comunità in cui si vive. Operazioni fondamentali, frazioni (modulo di 8 ore); percentuali e proporzioni, teorema di Pitagora, coordinate cartesiane grafici, (modulo di 10 ore); espressioni letterali, identità ed equazioni, probabilità (modulo di 12 ore). Il progetto prevede 4 moduli di 15 ore ciascuno per un totale di 60 ore. -15 ore per il profilo linguistico; -15 ore per il profilo storico; -15 ore per il profilo letterario; -15 ore per il profilo artistico; 33 Progettare e realizzare materiali digitali (extracurriculare) Giovani adulti del territorio ed extracomunitari interessati all’informatica. Imparare ad utilizzare i programmi base di office (word, excel, power point. Dopo una fase iniziale prettamente teorica si passerà Progettazione di all’utilizzo pratico dei programmi in un elaborato specifico per aula laboratorio ogni programma. Il progetto prevede 3 moduli di 20 ore ciascuno per un totale di 60 ore. Corsi aperti al territorio (le iscrizioni rimarranno aperte sino al 30 di Aprile) Percorsi di lingua inglese, francese, spagnolo, arabo, finalizzati all’acquisizione di competenze che possono essere riconosciute come credito per un eventuale rientro in formazione presso la scuola secondaria di secondo Lingua straniera grado. (i corsi saranno realizzati in tutte le sedi associate tranne la lingua araba che sarà realizzata nella sola sede di Polistena) Il corso promuove la necessità della presa di coscienza di modificare profondamente la relazione uomo-natura e mira a cambiare sostanzialmente, sia a livello individuale sia a livello collettivo, i comportamenti e gli Educazione atteggiamenti dell’uomo per una valorizzazione/protezione del patrimonio Ambientale ambientale, della valorizzazione e della gestione partecipata del territorio, dello sviluppo sostenibile e del consumo consapevole. (il corso sarà realizzato nella sede associata di Polistena) Il corso vuole offrire ai corsisti strumenti di base e tracce di lavoro per sfruttare le potenzialità della scrittura in ambito didattico e formativo, al fine di Scrittura migliorare le abilità di lettura e scrittura. Creativa (il corso sarà realizzato nelle sedi associate di Cittanova e Villa S. Giovanni) Presso tutte le Sedi Associate è possibile frequentare percorsi pomeridiani di alfabetizzazione informatica. I percorsi sono incentrati sull’acquisizione di Informatica competenze caratteristiche degli standard internazionali ECDL. (il corso sarà realizzato in tutte le sedi associate del CPIA) 5. FORMAZIONE IN SERVIZIO Per i docenti sono promosse e organizzate attività di aggiornamento per la formazione in servizio, per il rafforzamento delle professionalità, per lo sviluppo delle potenzialità, per il progressivo coinvolgimento di nuovi docenti in ingresso. L’aggiornamento e la formazione in servizio, diritto-dovere del personale, sono fondamentali nel rendere la scuola nel complesso capace di rispondere alle esigenze di una società che si modifica. Il Collegio Docenti seleziona le diverse proposte di formazione e aggiornamento in funzione dei seguenti criteri: 34 ‐ corsi interni organizzati e gestiti dall’Istituto (sicurezza); ‐ corsi di glottodidattica comuni a tutte le discipline; I corsi in programma: - Corso di formazione per la sicurezza dei lavoratori del CPIA - Glottodidattica - Mobbing 6. SICUREZZA L’educazione alla sicurezza è un obbiettivo trasversale a tutte le discipline del curricolo formativo. L’esigenza primaria è la conoscenza delle norme generali e dei principali rischi e pericoli. Il requisito principale, per attuare processi che garantiscono la sicurezza (limitando quindi il danno determinato da una situazione di pericolo), resta quello dell’informazione, accanto ad una formazione mirata e calibrata alle varie esigenze e correlata alle mansioni dei vari operatori scolastici (docenti, discenti e non docenti). Il Piano di Valutazione dei Rischi e il relativo Piano di Evacuazione costituiscono riferimento certo per la piena conoscenza della realtà scolastica delle varie sedi e per il conseguente comportamento da assumere in caso di pericolo. 7. RICERCA, SPERIMENTAZIONE, SVILUPPO DEL CPIA Nell’attività di RS e S il CPIA si impegna rispetto alle seguenti piste: lettura dei bisogni formativi della popolazione adulta del territorio; costruzione di profili di adulti definiti sulla base delle necessità dei contesti sociali e di lavoro; interpretazione dei bisogni di competenze e conoscenze della popolazione adulta; accoglienza e orientamento; miglioramento della qualità e dell’efficacia dell’istruzione degli adulti; formazione e aggiornamento culturale e professionale del personale scolastico; innovazione metodologica e disciplinare; scambi di informazioni, esperienze e materiali didattici; integrazione fra le diverse articolazioni del sistema scolastico e, d’intesa con i soggetti istituzionali competenti, fra i diversi sistemi formativi, ivi compresa la formazione professionale. 35 8. SOGGETTI ESTERNI COINVOLTI NELLE ATTIVITA’DEL CPIA Istituti Comprensivi della Provincia di Reggio Calabria Scuole Secondarie di Secondo grado della Provincia di Reggio Calabria CPIA “Stretto-Ionio” Comune di Palmi Comune di Polistena Comune di Villa San Giovanni – Protocollo d’intesa Comune di Melicucco - Protocollo d’intesa Comune di Cittanova - Protocollo d’intesa Ufficio Esecuzione Penale Esterna (UEPE) di Reggio Cal. sez. Servizi Sociali - Convenzione Casa Circondariale di Palmi Casa di Reclusione di Laureana - Convenzione Prefettura di Reggio Calabria Ente di Formazione Professionale DO.MI di Villa S. Giovanni (RC) - Convenzione International House (RC) - Convenzione Associazione socio-culturale di volontariato “Nuova Solidarietà” di Salice (RC) -Convenzione Scuola Superiore per mediatori linguistici di Catona (RC) - Protocollo d’intesa Istituto per la famiglia “Gilberto Perri” sez. Catona (RC) - Convenzione Associazione di volontariato “Il Samaritano” di Polistena (RC) - Convenzione Progetto SPRAR “Approdi Mediterranei” di Villa S. G. annualità 2014-2016 ARCI Reggio Cal. - Protocollo d’intesa Cooperativa sociale “Terra Promessa” – Convenzione Associazione “Insieme per la disabilità” - Convenzione 36 ALLEGATO n. 1 Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca Direzione Scolastica Regionale per la Calabria Centro Provinciale Istruzione Adulti “Stretto – Tirreno” Via Pio XI n. 317 – 89129 Reggio Calabria1 C.M.: RCMM19800R – C.F. 92093920806 – Cod. Univoco Ufficio UF0LC4 Tel. N. 0965/499488 [email protected] PEC: [email protected] REGOLAMENTO del CPIA “STRETTO TIRRENO” Approvato dal Collegio Docenti con delibera n. 28 del 10//10/2015 Consiglio d’Istituto con delibera n. 22 del 12/10/2015 VISTO l'art.10, comma 3, lettera a del T.U. 16/4/94, n. 297; (Disposizioni legislative in materia di istruzione) VISTI gli art. 8 e 9 del DPR 8/3/99, n. 275; (Norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche) VISTI gli art. 2, 3 e 4 del DPR 24/6/98, n. 249 (Statuto delle studentesse e degli studenti) VISTO il DPR 235 del 2007 recante integrazioni allo Statuto delle studentesse e degli studenti VALUTATA l'opportunità di adottare un regolamento d'istituto PREMESSA Il regolamento del CPIA “ Stretto Tirreno” viene qui definito in ottemperanza alla normativa vigente in materia di istruzione in età adulta (DPR 263/2012) e di autonomia scolastica nonché a quelle parti dello Statuto degli studenti e delle studentesse (DPR n. 249 24 giugno 1998 e successive integrazioni introdotte dal DPR n. 235 del 21 novembre 2007, vedi Patto Educativo di Corresponsabilità) che hanno rilevanza nel CPIA (in particolare nei confronti degli utenti minorenni). Il regolamento tiene conto del fatto che si tratta di un'utenza adulta, che aderisce ai percorsi non per obbligo ma semplicemente come ad un'opportunità. Non si può, infatti, ignorare il dato che istituzionalmente la maggioranza dei percorsi è frequentata da persone maggiorenni che, in quanto tali, rispondono direttamente delle proprie responsabilità personali e che la presenza di minori, quindi di soggetti ancora in fase di maturazione e sottoposti alla responsabilità dei genitori, risulta marginale. In questa prospettiva l'adesione allo Statuto degli Studenti e delle Studentesse sembra dovuta solo per la presenza di minori. La corresponsabilizzazione prevede l’assunzione di responsabilità personali da parte degli iscritti - dei genitori per i minori - tramite il patto formativo individuale attivato tra il Centro e i medesimi. Le regole accompagnano gli utenti dal primo contatto per l'iscrizione sino alla loro immissione nei corsi e alla frequenza delle diverse attività. Le regole hanno carattere generale per tutti e intendono coinvolgere l'individuo e il gruppo nella gestione del Centro con l'assunzione diretta di responsabilità nei confronti 37 dell'ambiente e delle attrezzature messe a disposizione nonché nei confronti di tutti i frequentanti a qualsivoglia titolo dei locali e degli spazi. Le regole più sanzionatorie sono state previste a garanzia del diritto di studio e per la tutela della sicurezza di chi frequenta i nostri corsi con impegno e con grande spirito di sacrificio, oltre che a garanzia di tutto il personale, specie per chi opera con professionalità e motivazione al servizio di una comunità. La finalità principale perseguita è e rimane esclusivamente di tipo educativo e formativo e gli eventuali provvedimenti disciplinari vedranno sempre la salvaguardia dei diritti di trasparenza, di rispetto della privacy e della difesa e non potranno, comunque, mai prevaricare i diritti individuali e collettivi allo studio e alla sicurezza di tutti. CAPO I - NORME GENERALI Art.1 - La comunità scolastica La comunità scolastica è composta dagli adulti e dagli studenti iscritti al centro, dai docenti, dal personale amministrativo e ausiliario, dal Dirigente scolastico, dai genitori degli alunni minorenni, da tutti coloro che hanno un interesse nei confronti del CPIA (stakeholder). Art. 2 - Libertà di espressione Ogni componente della comunità scolastica ha il diritto di esprimere le proprie convinzioni e di avere rispetto della propria dignità da parte di tutti gli altri componenti. Art. 3 - Rispetto per tutti Ogni componente della comunità scolastica ha il dovere di rispettare le convinzioni, i valori e la dignità di tutti coloro che vivono nella scuola. Art. 4 - Beni incustoditi L’Istituto non risponde dei beni, preziosi o oggetti personali lasciati incustoditi. Sarà cura di ognuno cercare di evitare, per quanto possibile, il verificarsi di fatti incresciosi anche mediante la vigilanza di tutti. Art.5 - Sicurezza Gli iscritti e il personale sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza: essi devono conoscere il piano di evacuazione dell’istituto predisposto per il caso di calamità naturali, incendi, ecc. e partecipare con attenzione alle simulazioni relative alla sicurezza. CAPO II - FREQUENZA – ASSENZE Art. 6 – Assenze prolungate Tutti sono tenuti a frequentare con regolarità le lezioni e/o a comunicare eventuali assenze prolungate o la necessità di dover lasciare il corso. In quest'ultimo caso la segreteria provvederà al loro depennamento d'ufficio. Art. 7 – Deroghe alla validità del periodo didattico Affinché un corso sia valido è necessaria la frequenza dei tre quarti dell’orario personalizzato. Nei percorsi di I livello 1° periodo e 2° periodo sono possibili deroghe ‘motivate’, stabilite annualmente dal Collegio dei docenti. Art. 8 – Depennamento L'assenza ininterrotta dello studente maggiorenne che superi i due mesi senza alcuna comunicazione da parte dell'interessato comporta l'avvio di procedura di ritiro d'ufficio, preceduta da comunicazione all'interessato. Qualora questi non risulti più 38 rintracciabile e non abbia comunicato variazione d'indirizzo si provvederà al suo depennamento dagli elenchi. Art. 9 - Disposizioni specifiche per i minori a) Gli studenti minori sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. Gli studenti sono tenuti altresì alla puntualità e alla presenza. L’ingiustificata assenza durante l’ora di lezione, come l’uscita dalla scuola senza autorizzazione o l’entrata in ritardo (art.9 lettera h), costituisce mancanza grave. b) Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura, come importante fattore di qualità della vita della scuola. Lasciare i locali scolastici in stato di disordine e/o abbandono costituisce una mancanza passibile di ammonizione. Imbrattare o incidere suppellettili, muri, accessori e pertinenze costituisce mancanza grave. c) Lo stazionamento negli spazi interni della scuola è consentito durante l’intervallo. Chiunque permanga in essi in altre ore è passibile di ammonizione. È’da evitare il riversarsi nei corridoi alla fine di ciascuna ora di lezione, durante il cambio dei docenti. L’autorizzazione ad uscire dall’aula durante l’ora di lezione è data dal Docente a non più di un alunno per volta, e solo per inderogabili esigenze; prolungare senza motivo l’uscita dalla classe costituisce una mancanza. d) Gli studenti devono evitare comportamenti inadeguati passibili di ammonizione che rendono difficile lo svolgimento dell’attività scolastica in genere, come ad esempio disturbare la lezione chiacchierando, mangiando o alzandosi dal banco senza autorizzazione. Costituisce invece mancanza grave interrompere o impedire con comportamento non corretto la lezione. e) Le giustificazioni delle assenze dalle lezioni vanno presentate all’inizio delle lezioni. Le assenze, quale ne sia il motivo, devono essere giustificate sull’apposito libretto individuale, dai genitori – o da chi ne fa le veci. La giustificazione è valida se sottoscritta da chi ha depositato la firma al momento del ritiro del libretto. f) Nel caso in cui lo studente non produca giustificazione entro il giorno consecutivo a quello in cui riprende la frequenza potrà essere ammesso con riserva dal Dirigente Scolastico o dal responsabile di plesso e dovrà essere accompagnato da un genitore o da chi ne fa le veci. g) Al rientro dopo assenze superiori ai cinque giorni consecutivi gli alunni devono presentare certificato medico. h) Di norma non sono ammessi ingressi in ritardo oltre l’inizio della seconda ora di lezione, eccezion fatta per i ritardi dovuti a visite mediche o esami clinici o esigenze particolari, adeguatamente giustificati. i) In casi eccezionali i genitori degli alunni minorenni possono chiedere l’uscita anticipata dalla scuola. La richiesta deve essere presentata al responsabile di plesso per l’autorizzazione. Gli alunni minorenni possono ottenere l’autorizzazione ad uscire anticipatamente dalla scuola solo se accompagnati dai genitori, in caso di situazioni particolari (ad esempio malore) potrà essere consentita l’uscita se accompagnati da un adulto munito di delega del genitore (con firma confrontabile con quella depositata sul libretto) e di idoneo documento di riconoscimento. Di norma le uscite anticipate sono autorizzate soltanto per l’ora precedente il termine orario di lezione. Deroghe sono consentite solo per gravi ed eccezionali motivi, adeguatamente documentati dal richiedente. l) L’ingresso degli alunni in classe avviene al suono della campanella. L’intervallo ha luogo tra la seconda e la terza ora di lezione. Durante l’intervallo, la vigilanza è assicurata dai docenti in orario in ciascuna classe. ART. 10 - Assicurazione Tutti gli iscritti sono provvisti di copertura assicurativa per tutte le attività didattiche inserite nel POF. 39 ART. 11 – Documenti di corresponsabilità Il Centro e gli iscritti, al termine della fase di accoglienza, sottoscrivono il Patto Formativo Individuale nel quale vengono registrati i dati salienti il percorso formativo. Nel caso di minori il Patto viene sottoscritto anche da uno dei genitori o da chi ne abbia le veci. Il rispetto del Patto Formativo è vincolante per l'ammissione all'esame finale nei corsi volti al conseguimento del titolo finale di scuola secondaria di primo grado. CAPO III - AMBIENTI, BENI E ARREDI ART. 12 – Rispetto degli ambienti, dei beni e degli arredi Tutti gli iscritti sono tenuti al rispetto degli ambienti ove si svolgono i corsi e delle varie dotazioni strumentali. Si impegnano a risarcire i danni, anche involontari, causati ad arredi e attrezzature. Gli iscritti sono tenuti al rispetto dell’ambiente scolastico (mobili e immobili compresi) e di tutte le persone che a vario titolo lo frequentano (docenti, collaboratori scolastici, utenti). I corsisti sono tenuti a mantenere pulite le aule, collaborando con il personale per il mantenimento dell’igiene, non mangiando o bevendo in classe; sono tenuti a evitare di consumare bevande al di fuori dello spazio attiguo alla macchina distributrice. Tutti i frequentanti rispettano gli spazi comuni, interni ed esterni alla scuola. Si accede all'ambiente scolastico solo un minuto prima dell'inizio delle lezioni. In assenza del personale docente è vietato l’accesso alle aule. ART. 13 – Uso del telefono cellulare e di altre apparecchiature elettroniche Nei locali del Centro è vietato l'uso del telefono cellulare durante le ore di lezione. La stessa norma si applica ad altri dispositivi elettronici (tablet, lettori mp3/mp4 ecc.) il cui uso non sia stato espressamente autorizzato dal docente per lo svolgimento di un'attività didattica. L'uso del cellulare può essere concesso in deroga alla normativa vigente, solo ai frequentanti adulti che abbiano particolari esigenze (ad esempio: reperibilità lavorativa, seri motivi di famiglia, ecc.). In caso di necessità è comunque richiesto l'uso della suoneria in modalità silenziosa. L'utente avrà cura di uscire dall'aula qualora sopraggiungessero impellenti necessità di comunicare con l'esterno. È assolutamente vietato pubblicare fotografie e/o video senza il consenso degli interessati (dei genitori per i minori). La pubblicazione priva si consenso determina violazioni di tipo amministrativo e di tipo penale. Art. 14 – Divieto di fumo In tutti i locali e nelle aree di pertinenza è vietato fumare. Il divieto vale anche per le sigarette elettroniche. In caso di infrazione l'addetto al fumo procede con le sanzioni previste dalle norme in vigore. CAPO IV - NORME DISCIPLINARI ART. 15 – Sospensione e/o esclusione dai corsi Poiché la frequenza ai percorsi del CPIA è un'opportunità rivolta ad adulti che rientrano nei percorsi di formazione e istruzione, svincolata, quindi, da qualsivoglia obbligo scolastico, gli atti e/o comportamenti che mettano a rischio la sicurezza individuale o collettiva, o la tutela in materia di privacy possono essere motivo di esclusione dai corsi per gli adulti e di sospensioni per i minori. Si riporta un elenco – non esaustivo – di comportamenti sanzionabili e relativi organi competenti ad irrogare le sanzioni. 40 Comportamento sanzionabile Lieve inadempimento dei doveri scolastici Inadempimento grave dei doveri scolastici Sanzione disciplinare Violenza fisica Sospensione fino a 15 gg Denuncia alle autorità competenti di PS Ammonizione verbale Organo competente a irrogare la sanzione docente Annotazione sul registro di docente classe e informazione al Dirigente e alla famiglia con firma per presa visione docente Comportamento dello Annotazione della studente che turba il mancanza nel registro di regolare andamento delle classe. lezioni es. uso del cellulare Ritiro dell’oggetto ed altro Assenza ingiustificata Annotazione sul registro di docente classe e informazione alla famiglia con firma per presa visione Fumo in spazi non autorizzati Multa Addetto alla vigilanza Atti contrari al pubblico Sospensione fino a 15 gg Consiglio di classe completo decoro d tutte le componenti o Dirigente scolastico Furto o danneggiamento Sospensione fino a 15gg Consiglio di classe completo commutabile in attività in di tutte le componenti o favore della comunità Dirigente scolastico scolastica; esclusione da visite e viaggi d’istruzione Diffusione di immagini Sospensione fino a 15gg Consiglio di classe completo carpite senza consenso commutabile in attività in di tutte le componenti o (particolarmente grave se favore della comunità Dirigente scolastico riferiti a minori) con scolastica; videofonini,fotocamere e Denuncia alle autorità videocamere competenti di PS. Diffusione ed uso di Sospensione fino a 15gg Consiglio di classe completo sostanze stupefacenti e/o commutabile in attività in di tutte le componenti o alcolici favore della comunità Dirigente scolastico scolastica;Denuncia alle autorità competenti di PS Commissione di reati e/o Sospensione o esclusione sussistenza del pericolo per dale attività scolastiche Denuncia alle autorità l’incolumità delle persone competenti di PS Consiglio di classe completo di tutte le componenti o Dirigente scolastico Consiglio di classe complete di tutte le componenti o Dirigente scolastico 41 Nel caso di atti e/o comportamenti che violano le norme del codice penale e/o civile si provvederà tempestivamente alla denuncia alle autorità competenti. In casi di particolare gravità il Dirigente scolastico è chiamato a prendere provvedimenti anche straordinari, a tutela dell’incolumità delle persone. In questi casi è necessaria la collaborazione dei docenti e del collaboratore scolastico per la necessaria contestualizzazione degli episodi accaduti. Art 16 – Impugnazioni avverso sanzioni Avverso i provvedimenti disciplinari è ammesso ricorso da parte degli studenti interessati (adulti) o dei genitori (per i minori), entro quindici giorni dall’avvenuta comunicazione all’Organo di garanzia. Art 17 – Organo di garanzia L’Organo di garanzia è costituito dal Dirigente scolastico, da un docente e due corsisti. L’Organo di garanzia dura in carica tre anni, o comunque fino al rinnovo del Consiglio di Istituto; la funzione di Presidente è svolta dal Dirigente Scolastico, il quale nomina al suo interno un segretario verbalizzante. È convocato dal Dirigente Scolastico. Per la validità delle deliberazioni è necessaria la presenza dei rappresentanti di tutte le componenti della scuola. Nelle more della definizione del Consiglio d’Istituto l’Organo di garanzia è costituito dal Commissario straordinario, dal Dirigente scolastico e da un docente. CAPO V DISPOSIZIONI FINALI Art 18 - Modifica del Regolamento Le proposte di modifiche al presente Regolamento sono adottate a maggioranza di due terzi dal Consiglio di Istituto, previa consultazione del Collegio dei Docenti. ART 19 – Pubblicità e accesso Il presente Regolamento è affisso all’Albo della scuola e pubblicato sul sito dell’Istituto; estratto del regolamento viene consegnato agli studenti e alle famiglie all’atto dell’iscrizione e/o all’inizio dell’anno scolastico e può essere consultato sul sito della scuola. 19 ALLEGATO n. 2 Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca Direzione Scolastica Regionale per la Calabria Centro Provinciale Istruzione Adulti “Stretto – Tirreno” Via Pio XI n. 317 – 89129 Reggio Calabria1 C.M.: RCMM19800R – C.F. 92093920806 – Cod. Univoco Ufficio UF0LC4 Tel. N. 0965/499488 [email protected] PEC: [email protected] Percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana Principianti Base Pre A1 ASCOLTO - Comprendere brevissimi messaggi, purché si parli molto lentamente e chiaramente. - Comprendere semplici comandi, anche riascoltandoli più volte. LETTURA - Leggere e comprendere immagini e parole. - Leggere frasi minime cogliendo le informazioni essenziali. INTERAZIONE ORALE E SCRITTA - Porre e rispondere a semplici domande relative alla propria persona e alla propria famiglia. - Completare un modulo in stampato maiuscolo, con i propri dati anagrafici, ricopiandoli. - Completare parole abbinate alle immagini. PRODUZIONE ORALE - Comunicare con frasi minime al fine di un semplice scambio di informazioni su argomenti familiari e comuni relativi a se stessi e alla propria famiglia. - Utilizzare il lessico di base relativo alla famiglia, alla casa, al cibo e all’abbigliamento. - Raccontare la propria giornata utilizzando frasi minime con il lessico presentato. PRODUZIONE SCRITTA - Sapersi coordinare oculo-manualmente e ritmicamente nell'attività grafica. - Comprendere la struttura fonetico-sillabica delle parole, riproducendola nella scrittura. - Utilizzare lo stampato maiuscolo per la scrittura di parole. - Scrivere i propri dati anagrafici in stampato maiuscolo, ricopiando. - Scrivere autonomamente il proprio nome e cognome, anche in corsivo, per poter apporre la propria firma sui documenti. A1 Comprende e utilizza espressioni familiari di uso quotidiano e formule molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/a e altri, porre domande su dati personali e rispondere a domande analoghe (il luogo dove abita, le persone che conosce e le cose che possiede). Interagisce in modo semplice purché l’interlocutore parli lentamente e chiaramente e sia disposto a collaborare. ASCOLTO - Comprendere le istruzioni che vengono impartite purché si parli lentamente e chiaramente - Comprendere un discorso pronunciato molto lentamente e articolato con grande precisione, che contenga lunghe pause per permettere di assimilarne il 20 senso. LETTURA - Comprendere testi molto brevi e semplici, cogliendo nomi conosciuti, parole ed espressioni familiari ed eventualmente rileggendo. INTERAZIONE ORALE E SCRITTA - Porre e rispondere a semplici domande relative a se stessi, alle azioni quotidiane e ai luoghi dove si vive - Utilizzare in uno scambio comunicativo numeri, quantità, costi, orari - Compilare un semplice modulo con i propri dati anagrafici. PRODUZIONE ORALE - Descrivere se stessi, le azioni quotidiane e i luoghi dove si vive - Formulare espressioni semplici, prevalentemente isolate, su persone e luoghi. PRODUZIONE SCRITTA - Scrivere i propri dati anagrafici, numeri e date - Scrivere semplici espressioni e frasi isolate Sopravvivenza A2 Comprende frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). Comunica in attività semplici e di routine che richiedono un solo uno scambio di informazioni semplici e diretto su argomenti familiari e abituali. Sa descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. ASCOLTO - Comprendere quanto basta per soddisfare bisogni di tipo concreto, purché si parli lentamente e chiaramente - Comprendere espressioni riferite ad aree di priorità immediata quali la persona, la famiglia, gli acquisti, la geografia locale e il lavoro, purché si parli lentamente e chiaramente LETTURA - Comprendere testi brevi e semplici di contenuto familiare e di tipo concreto, formulati nel linguaggio che ricorre frequentemente nella vita di tutti i giorni e/o sul lavoro INTERAZIONE ORALE E SCRITTA - Far fronte a scambi di routine, ponendo e rispondendo a domande semplici - Scambiare informazioni su argomenti e attività consuete riferite alla famiglia, all’ambiente, al lavoro e al tempo libero - Scrivere brevi e semplici appunti, relativi a bisogni immediati, usando formule convenzionali PRODUZIONE ORALE - Descrivere o presentare in modo semplice persone, condizioni di vita o di lavoro, compiti quotidiani - Usare semplici espressioni e frasi legate insieme per indicare le proprie preferenze PRODUZIONE SCRITTA - Scrivere una serie di elementari espressioni e frasi legate da semplici connettivi quali “e”, “ma”, “perché” relativi a contesti di vita sociali, culturali e lavorativi - Scrivere una semplice lettera personale su argomenti e attività consuete riferite alla famiglia, all’ambiente, al lavoro e al tempo libero. 21 PERCORSI DI PRIMO LIVELLO PRIMO PERIODO COMPETENZE ABILITA’ ASSE DEI LINGUAGGI 1. Interagire oralmente in diverse situazioni comunicative. 2. Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo. 3. Produrre testi di vario tipo. 4. Riconoscere e descrivere beni del patrimonio artistico, ambientale e culturale. 5. Utilizzare e produrre testi multimediali. 6. Comprendere gli aspetti socio-culturali e comunicativi dei linguaggi non verbali. 7. Utilizzare la lingua inglese per i principali scopi comunicativi riferiti ad aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente. 8. Comprendere e utilizzare una seconda lingua comunitaria in scambi di informazioni semplici e diretti su argomenti familiari e abituali. ASSE DEI LINGUAGGI - Ascoltare, in situazioni di vita, di studio e di lavoro, testi comprendendone contenuti e scopi - Applicare tecniche di supporto alla comprensione durante l’ascolto: prendere appunti, schematizzare, sintetizzare, ecc. - Intervenire in diverse situazioni comunicative in maniera pertinente e rispettosa delle idee altrui - Esporre oralmente argomenti di studio in modo chiaro ed esauriente - Ricavare informazioni in testi scritti di varia natura. - Scegliere e consultare correttamente dizionari, manuali, enciclopedie, su supporto cartaceo e/o digitale. - Comprendere testi letterari di vario tipo, individuando personaggi, ruoli, ambientazione spaziale e temporale, temi principali - Ricercare in grafici, tabelle, mappe, etc. dati di utilità pratica - Produrre testi scritti corretti, coerenti, coesi e adeguati alle diverse situazioni comunicative. - Produrre differenti tipologie di testi scritti. - Scrivere testi utilizzando software dedicati, curando l’impostazione grafica. - Costruire semplici ipertesti, utilizzando linguaggi verbali, iconici e sonori. - Utilizzare forme di comunicazione in rete digitale in maniera pertinente - Riconoscere le principali caratteristiche di un’opera d’arte in riferimento al contesto storico-culturale. - Cogliere il valore dei beni culturali e ambientali anche con riferimento al proprio territorio. - Leggere, comprendere e comunicare informazioni relative alla salute e alla sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro, al fine di assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni Lingua straniera - Individuare le informazioni essenziali di un discorso in lingua straniera su argomenti familiari e relativi alla propria sfera di interesse - Leggere e comprendere semplici testi scritti in lingua straniera di contenuto familiare individuando informazioni concrete e prevedibili, esprimersi in lingua straniera a livello orale e scritto in modo comprensibile. 22 ASSE STORICO-SOCIALE ASSE STORICO-SOCIALE ‐ Collocare processi, momenti e protagonisti Orientarsi nella complessità del presente utilizzando la comprensione dei fatti storici, geografici e sociali del passato, anche al fine di confrontarsi con opinioni e culture diverse. 10. Analizzare sistemi territoriali vicini e lontani nello spazio e nel tempo per valutare gli effetti dell'azione dell'uomo. 11. Leggere e interpretare le trasformazioni del mondo del lavoro. 12. Esercitare la cittadinanza attiva come espressione dei principi di legalità, solidarietà e partecipazione democratica 9. nei relativi contesti e periodi storici ‐ Mettere in relazione la storia del territorio con la storia italiana, europea e mondiale ‐ Usare fonti di diverso tipo. ‐ Selezionare, organizzare e rappresentare le informazioni con mappe, schemi, tabelle e grafici. ‐ Operare confronti tra le diverse aree del mondo ‐ Utilizzare gli strumenti della geografia per cogliere gli elementi costitutivi dell’ambiente e del territorio. ‐ Leggere carte stradali e piante, utilizzare orari di mezzi pubblici, calcolare distanze non solo itinerarie, ma anche economiche (costo/tempo) in modo coerente e consapevole. ‐ Eseguire procedure per la fruizione dei servizi erogati dallo Stato, dalle Regioni e dagli Enti locali. ‐ Riconoscere le principali attività produttive del proprio territorio. ‐ Riconoscere le condizioni di sicurezza e di salubrità degli ambienti di lavoro. ASSE MATEMATICO ASSE MATEMATICO Operare con i numeri interi e razionali padroneggiandone scrittura e proprietà formali. 14. Riconoscere e confrontare figure geometriche del piano e dello spazio individuando invarianti e relazioni. 15. Registrare, ordinare, correlare dati e rappresentarli anche valutando la probabilità di un evento. 16. Affrontare situazioni problematiche traducendole in termini matematici, sviluppando correttamente il procedimento risolutivo e verificando l’attendibilità dei risultati. 13. ‐ Utilizzare le procedure del calcolo aritmetico (a mente, in colonna, con la calcolatrice) per eseguire operazioni e risolvere espressioni aritmetiche e problemi. ‐ Operare con i numeri interi e razionali e valutare l’ordine di grandezza dei risultati. ‐ Risolvere espressioni aritmetiche con le 4 operazioni, con le potenze e con le parentesi. ‐ Calcolare percentuali. Interpretare e confrontare aumenti e sconti percentuali. ‐ Formalizzare e risolvere problemi legati alla realtà quotidiana. ‐ Riconoscere le proprietà significative delle principali figure del piano e dello spazio. ‐ Utilizzare formule che contengono lettere per esprimere in forma generale relazioni e proprietà. ‐ Calcolare lunghezze, aree, volumi e ampiezze di angoli. ‐ Stimare il perimetro e l’area di una figura e il volume di oggetti della vita quotidiana, utilizzando opportuni strumenti (riga, squadra, compasso o software di geometria). ‐ Risolvere problemi utilizzando le proprietà geometriche. 23 ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO 17. Osservare, analizzare e descrivere fenomeni 18. 19. 20. 21. 22. - Effettuare misure con l’uso degli strumenti appartenenti alla realtà naturale e artificiale. Analizzare la rete di relazioni tra esseri viventi e tra viventi e ambiente, individuando anche le interazioni ai vari livelli e negli specifici contesti ambientali dell’organizzazione biologica. Considerare come i diversi ecosistemi possono essere modificati dai processi naturali e dall’azione dell’uomo. Progettare e realizzare semplici prodotti anche di tipo digitale utilizzando risorse materiali, informative, organizzative e oggetti, strumenti e macchine di uso comune. Orientarsi sui benefici e sui problemi economici ed ecologici legati alle varie modalità di produzione dell’energia e alle scelte di tipo tecnologico. Riconoscere le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione per un loro uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio, di socializzazione e di lavoro. più comuni, anche presentando i dati con tabelle e grafici. - Utilizzare semplici modelli per descrivere i più comuni fenomeni celesti. - Elaborare idee e modelli interpretativi della struttura terrestre, avendone compreso la storia geologica. - Descrivere la struttura e la dinamica terrestre. - Effettuare analisi di rischi ambientali e valutare la sostenibilità di scelte effettuate. - Esprimere valutazioni sul rischio geomorfologico, idrogeologico, vulcanico e sismico della propria regione e comprendere la pianificazione della protezione da questi rischi. - Individuare adattamenti evolutivi intrecciati con la storia della Terra e dell’uomo. - Descrivere l’anatomia e la fisiologia dei principali apparati del corpo umano. - Adottare norme igieniche adeguate. - Prevenire le principali malattie adottando comportamenti idonei. - Gestire correttamente il proprio corpo, interpretandone lo stato di benessere e di malessere che può derivare dalle sue alterazioni. - Esplorare funzioni e potenzialità delle applicazioni informatiche. - Riconoscere gli effetti sociali e culturali della diffusione delle tecnologie e le ricadute di tipo ambientale e sanitario. - Effettuare le attività in laboratorio per progettare e realizzare prodotti rispettando le condizioni di sicurezza. - Utilizzare il disegno tecnico per la rappresentazione di processi e oggetti. - Individuare i rischi e le problematiche connesse all’uso della rete. 24 PERCORSI DI PRIMO LIVELLO SECONDO PERIODO · · · · · · ASSE DEI LINGUAGGI Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti. Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo. Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario. Utilizzare la lingua inglese per i principali scopi comunicativi ed operativi. Produrre testi di vario tipo in lingua inglese in relazione ai differenti scopi comunicativi. CONOSCENZE ABILITA’ Lingua italiana Lingua italiana Il sistema e le strutture fondamentali della lingua Ascoltare e comprendere, globalmente e nelle parti italiana ai diversi livelli: fonologia, ortografia, costitutive, testi di vario genere, articolati e morfologia, sintassi del verbo e della frase semplice, complessi; utilizzare metodi e strumenti per fissare i concetti fondamentali ad esempio appunti, frase complessa, lessico. Le strutture della comunicazione e le Forme scalette, mappe. Applicare tecniche, strategie e modi di lettura a linguistiche di espressione orale. Modalità di produzione del testo; sintassi del scopi e in contesti diversi. periodo e uso dei connettivi; interpunzione; varietà Applicare la conoscenza ordinata delle strutture lessicali, anche astratte, in relazione ai contesti della lingua italiana ai diversi livelli del sistema. Nell’ambito della produzione e dell’interazione comunicativi. Strutture essenziali dei testi descrittivi, espositivi, orale, attraverso l’ascolto attivo e consapevole, narrativi, espressivi, valutativo- interpretativo, padroneggiare situazioni di comunicazione tenendo argomentativi, regolativi. conto dello scopo, del contesto, dei destinatari. Modalità e tecniche relative alla competenza Esprimere e sostenere il proprio punto di vista e testuale: riassumere, titolare, parafrasare, riconoscere quello altrui. relazionare, strutturare ipertesti, ecc. Nell’ambito della produzione scritta, ideare e Aspetti essenziali dell’evoluzione della lingua strutturare testi di varia tipologia, utilizzando italiana nel tempo e nello spazio e della dimensione correttamente il lessico, le regole sintattiche e socio-linguistica (registri dell’italiano grammaticali, ad esempio, per riassumere, titolare, contemporaneo, diversità tra scritto e parlato, parafrasare, relazionare, argomentare, strutturare rapporto con i dialetti). ipertesti, ecc. Riflettere sulla lingua dal punto di vista lessicale, Letteratura italiana Metodologie essenziali di analisi del testo letterario morfologico, sintattico. Letteratura italiana (generi letterari, metrica, figure retoriche, ecc.). Opere e autori significativi della tradizione Leggere e commentare testi significativi in prosa e letteraria e culturale italiana, europea e di altri paesi, in versi tratti dalle letteratura italiana e straniera. Riconoscere la specificità del fenomeno letterario, inclusa quella scientifica e tecnica. utilizzando in modo essenziale anche i metodi di Lingua inglese Aspetti comunicativi, socio-linguistici e analisi del testo ( ad esempio, generi letterari, Paralinguistici della interazione e della produzione metrica, figure retoriche). Lingua inglese orale (descrivere, narrare ) in relazione al contesto e Interagire in conversazioni brevi e chiare su agli interlocutori. Strutture grammaticali di base della lingua, sistema argomenti di interesse personale, quotidiano, fonologico, ritmo e intonazione della frase, sociale o d’attualità. ortografia e punteggiatura. Utilizzare appropriate strategie ai fini della ricerca Strategie per la comprensione globale e selettiva di di informazioni e della comprensione dei punti testi e messaggi semplici e chiari, scritti, orali e essenziali in messaggi chiari, di breve estensione, multimediali, su argomenti noti inerenti la sfera scritti e orali, su argomenti noti e di interesse personale, sociale o l’attualità. personale, quotidiano, sociale o d’attualità. Lessico e fraseologia idiomatica frequenti relativi Utilizzare un repertorio lessicale ed espressioni di ad argomenti di vita quotidiana, sociale o base, per esprimere bisogni concreti della vita d’attualità e tecniche d’uso dei dizionari, anche quotidiana, descrivere esperienze e narrare avvenimenti di tipo personale o familiare. multimediali; varietà di registro. 25 Nell’ambito della produzione scritta, riferita a Utilizzare i dizionari monolingue e bilingue, testi brevi, semplici e coerenti, caratteristiche compresi quelli multimediali. delle diverse tipologie (lettere informali, Descrivere in maniera semplice esperienze, descrizioni, narrazioni, ecc.) strutture sintattiche e impressioni ed eventi, relativi all’ambito lessico appropriato ai contesti. personale, sociale o all’attualità. Aspetti socio-culturali dei Paesi di cui si studia la Produrre testi brevi, semplici e coerenti su lingua tematiche note di interesse personale, quotidiano, sociale, appropriati nelle scelte lessicali e sintattiche. Riconoscere gli aspetti strutturali della lingua utilizzata in testi comunicativi nella forma scritta, orale e multimediale. Cogliere il carattere interculturale della lingua inglese, anche in relazione alla sua dimensione globale e alle varietà geografiche. 26 ASSE STORICO-SOCIALE · Comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali. · Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona della collettività e dell’ambiente. · Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio. CONOSCENZE La diffusione della specie umana sul pianeta, le diverse tipologie di civiltà e le periodizzazioni fondamentali della storia mondiale. Le civiltà antiche e alto-medievali, con riferimenti a coeve civiltà diverse da quelle occidentali. Approfondimenti esemplificativi relativi alle civiltà dell’Antico vicino Oriente; la civiltà giudaica; la civiltà greca; la civiltà romana; l’avvento del Cristianesimo; l’Europa romano barbarica; società ed economia nell’Europa alto- medievale; la nascita e la diffusione dell’Islam; Imperi e regni nell’alto medioevo; il particolarismo signorile e feudale. Elementi di storia economica e sociale, delle tecniche e del lavoro, con riferimento al periodo studiato nel primo biennio e che hanno coinvolto il territorio di appartenenza. Lessico di base della storiografia. Origine ed evoluzione storica dei principi e dei valori fondativi della Costituzione Italiana. Fondamenti dell’attività economica e soggetti economici (consumatore, impresa, pubblica amministrazione, enti no profit). Fonti normative e loro gerarchia. Costituzione e cittadinanza: principi, libertà, diritti e doveri. Soggetti giuridici, con particolare riferimento alle imprese (impresa e imprenditore sotto il profilo giuridico ed economico). Fattori della produzione, forme di mercato e elementi che le connotano. Mercato della moneta e andamenti che lo caratterizzano. Strutture dei sistemi economici e loro dinamiche (processi di crescita e squilibri dello sviluppo). Forme di stato e forme di governo. Lo Stato e la sua struttura secondo la Costituzione italiana. Istituzioni locali, nazionali e internazionali. Conoscenze essenziali per l’accesso al lavoro e alle professioni. Il curriculum vitae secondo il modello europeo e le tipologie di colloquio di lavoro (individuale, di gruppo, on line ecc.). ABILITA’ Collocare gli eventi storici affrontati nella giusta Successione cronologica e nelle aree geografiche di riferimento. Discutere e confrontare diverse interpretazioni di fatti o fenomeni storici, sociali ed economici anche in riferimento alla realtà contemporanea. Utilizzare semplici strumenti della ricerca storica a partire dalle fonti e dai documenti accessibili agli studenti con riferimento al periodo e alle tematiche studiate nel primo biennio. Sintetizzare e schematizzare un testo espositivo di natura storica. Analizzare situazioni ambientali e geografiche da un punto di vista storico. Riconoscere le origini storiche delle principali istituzioni politiche, economiche e religiose nel mondo attuale e le loro interconnessioni. Analizzare il ruolo dei diversi soggetti pubblici e privati nel promuovere e orientare lo sviluppo economico e sociale, anche alla luce della Costituzione italiana. Individuare le esigenze fondamentali che ispirano scelte e comportamenti economici, nonché i vincoli a cui essi sono subordinati. Distinguere le differenti fonti normative e la loro gerarchia con particolare riferimento alla Costituzione italiana e alla sua struttura. Reperire le fonti normative con particolare riferimento al settore di studio. Riconoscere gli aspetti giuridici ed economici che connotano l'attività imprenditoriale. Individuare i fattori produttivi e differenziarli per natura e tipo di remunerazione. Individuare varietà, specificità e dinamiche elementari dei sistemi economici e dei mercati locali, nazionali e internazionali. Riconoscere i modelli, i processi e i flussi informativi tipici del sistema azienda con particolare riferimento alle tipologie aziendali oggetto di studio. Riconoscere le caratteristiche principali del mercato del lavoro e le opportunità lavorative offerte dal territorio e dalla rete. Redigere il curriculum vitae secondo il modello europeo. 27 ASSE MATEMATICO · Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico rappresentandole anche sotto forma grafica. · Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni. · Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi. · Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico. CONOSCENZE ABILITA’ Aritmetica e algebra I numeri: naturali, interi, razionali, sotto forma frazionaria e decimale, irrazionali e, in forma intuitiva, reali; ordinamento e loro rappresentazione su una retta. Le operazioni con i numeri interi e razionali e le loro proprietà. Potenze e radici. Rapporti e percentuali. Approssimazioni. Le espressioni letterali e i polinomi. Operazioni con i polinomi. Aritmetica e algebra Utilizzare le procedure del calcolo aritmetico (a mente, per iscritto, a macchina) per calcolare espressioni aritmetiche e risolvere problemi; operare con i numeri interi e razionali e valutare l’ordine di grandezza dei risultati. Calcolare semplici espressioni con potenze e radicali. Utilizzare correttamente il concetto di approssimazione. Padroneggiare l’uso della lettera come mero simbolo e come variabile; eseguire le operazioni con i polinomi; fattorizzare un polinomio. Geometria Gli enti fondamentali della geometria e il significato dei termini postulato, assioma, definizione, teorema, dimostrazione. Nozioni fondamentali di geometria del piano e dello spazio. Le principali figure del piano e dello spazio. Geometria Eseguire costruzioni geometriche elementari utilizzando la riga e il compasso e/o strumenti informatici. Il piano euclideo: relazioni tra rette, congruenza di figure, poligoni e loro proprietà. Circonferenza e cerchio. Misura di grandezze; grandezze incommensurabili; perimetro e area dei poligoni. Teoremi di Euclide e di Pitagora. Conoscere e usare misure di grandezze geometriche: perimetro, area e volume delle principali figure geometriche del piano e dello spazio. Porre, analizzare e risolvere problemi del piano e dello spazio utilizzando le proprietà delle figure geometriche oppure le proprietà di opportune isometrie. Comprendere dimostrazioni e sviluppare semplici catene deduttive. Teorema di Talete e sue conseguenze. Le principali trasformazioni geometriche e loro invarianti (isometrie e similitudini). Esempi di loro utilizzazione nella dimostrazione di proprietà geometriche. Relazioni e funzioni Le funzioni e la loro rappresentazione (numerica, funzionale, grafica). Linguaggio degli insiemi e delle funzioni (dominio, composizione, inversa, ecc.). Collegamento con il concetto di equazione. Funzioni di vario tipo (lineari, quadratiche, circolari, di proporzionalità diretta e inversa). Relazioni e funzioni Risolvere equazioni e disequazioni di primo e secondo grado; risolvere sistemi di equazioni e disequazioni. Equazioni e disequazioni di primo e secondo grado. Risolvere problemi che implicano l’uso di funzioni, di equazioni e di sistemi di equazioni Rappresentare sul piano cartesiano le principali funzioni incontrate. Studiare le funzioni f(x) = ax + b e f(x) = ax2 + bx + c. 28 Sistemi di equazioni e didisequazioni. Il metodo delle coordinate: il piano cartesiano. Rappresentazione grafica delle funzioni. ancheperviagrafica,collegati con altre discipline e situazioni di vita ordinaria, come primo passo verso la modellizzazione matematica. Dati e previsioni Dati, loro organizzazione e rappresentazione. Distribuzioni delle frequenze a seconda del tipo di carattere e principali rappresentazioni grafiche. Valori medi e misure di variabilità. Dati e previsioni Raccogliere, organizzare e rappresentare un insieme di dati. Calcolare i valori medi e alcune misure di variabilità di una distribuzione. Calcolare la probabilità di eventi elementari. Significato della probabilità e sue valutazioni. Semplici spazi (discreti) di probabilità: eventi disgiunti, probabilità composta, eventi indipendenti. Probabilità e frequenza. 29 ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità. Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza. Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate. CONOSCENZE Il Sistema solare e la Terra. Dinamicità della litosfera; fenomeni sismici e vulcanici. I minerali e loro proprietà fisiche; le rocce magmatiche, le rocce sedimentarie e le rocce metamorfiche; il ciclo delle rocce. L'idrosfera, fondali marini; caratteristiche fisiche e chimiche dell'acqua; i movimenti dell'acqua, le onde, le correnti. L’atmosfera; il clima; le conseguenze delle modificazioni climatiche: disponibilità di acqua potabile, desertificazione, grandi migrazioni umane. Coordinate geografiche: latitudine e longitudine, paralleli e meridiani. Origine della vita: livelli di organizzazione della materia vivente (struttura molecolare, struttura cellulare e sub cellulare; virus, cellula procariota, cellula eucariota). Teorie interpretative dell’evoluzione della specie. Processi riproduttivi, la variabilità ambientale e gli habitat. Ecosistemi (circuiti energetici, cicli alimentari, cicli bio-geochimici). Processi metabolici: organismi autotrofi ed eterotrofi; respirazione cellulare e fotosintesi. Nascita e sviluppo della genetica. Genetica e biotecnologie: implicazioni pratiche e conseguenti questioni etiche. ABILITA’ Identificare le conseguenze sul nostro pianeta dei moti di rotazione e di rivoluzione della Terra. Analizzare lo stato attuale e le modificazione del pianeta anche in riferimento allo sfruttamento delle risorse della Terra. Riconoscere nella cellula l’unità funzionale di base della costruzione di ogni essere vivente. Comparare le strutture comuni a tutte le cellule eucariote, distinguendo tra cellule animali e cellule vegetali. Indicare le caratteristiche comuni degli organismi e i parametri più frequentemente utilizzati per classificare gli organismi. Ricostruire la storia evolutiva degli esseri umani mettendo in rilievo la complessità dell’albero filogenetico degli ominidi. Descrivere il corpo umano, analizzando le interconnessioni tra i sistemi e gli apparati. Descrivere il meccanismo di duplicazione del DNA e di sintesi delle proteine. Descrivere il ruolo degli organismi, fondamentale per l’equilibrio degli ambienti naturali e per il riequilibrio di quelli degradati dall’inquinamento. Il corpo umano come un sistema complesso: omeostasi e stato di salute. Le malattie: prevenzione e stili di vita (disturbi alimentari, fumo, alcool, droghe e sostanze stupefacenti, infezioni sessualmente trasmissibili). La crescita della popolazione umana e le relative conseguenze (sanitarie, alimentari, economiche). Ecologia: la protezione dell’ambiente (uso sostenibile delle risorse naturali e gestione dei rifiuti). 30