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C.P.I.A. “Stretto-Tirreno” Piano dell`Offerta Formativa

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C.P.I.A. “Stretto-Tirreno” Piano dell`Offerta Formativa
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Direzione Scolastica Regionale per la Calabria
Centro Provinciale Istruzione Adulti “Stretto – Tirreno”
Via Pio XI n. 317 – 89129 Reggio Calabria1
C.M.: RCMM19800R – C.F. 92093920806 – Cod. Univoco Ufficio UF0LC4
Tel. N. 0965/499488  [email protected] PEC: [email protected]
C.P.I.A.
“Stretto-Tirreno”
Piano dell’Offerta Formativa
a.s. 2015/2016
Deliberato dal Collegio Docenti in data 10/10/2015
Deliberato dal Consiglio di Istituto in data 12/10/2015
1
INDICE
INTRODUZIONE E ASPETTI GENERALI
………….……………………………………… 4
1.
Il Centro per l’Istruzione degli Adulti
2.
Il territorio ……………………………………………………………………….……… 5
3.
Sedi Associate
4.
Sedi didattiche di Scuola Secondaria di Secondo grado con percorsi per adulti ..…….. 7
5.
Vision del CPIA ….…………………………….…………………………………………. 8
6.
Mission del CPIA
7.
La tipologia dell’utenza
8.
La scuola in carcere il diritto all’Istruzione nelle strutture detentive ….…………….. 10
…………………………………………………………………………... 7
……………………………………………………………………. 8
…..…………………………………………………………….. 9
AUTONOMIA ORGANIZZATIVA
1.
Accoglienza e orientamento …………………………………………………………… 11
2.
La Commissione per la definizione del Patto Formativo Individuale ……….……….. 13
3.
Riconoscimento dei crediti e personalizzazione del percorso …………………..…….. 14
4.
Il Patto Formativo Individuale ………………………………………………….…….. 15
5.
Esami e certificati
6.
Reti territoriali …………………………………………………………………………. 16
7.
Attività previste dagli Accordi-quadro tra MIUR e Ministero dell’Interno ………….. 17
8.
Organi Collegiali
9.
Assetto organizzativo ……………………………………………………………………. 20
…………………………………………………..…………………. 15
……………………………………………………………………… 17
SCELTE EDUCATIVE E CULTURALI
1.
Analisi del territorio e dell’utenza ………………………………………………..…… 21
2.
Autovalutazione
3.
Progettazione dei curricoli per UdA
4.
Metodologia ……………………………………………………………………………. 23
5.
Valutazione ………………………………………………………………….…………. 25
………………………………………………………………..……… 22
………………………………………………….. 22
AUTONOMIA CURRICOLARE
…………………….………………………………… 29
1.
Dettaglio dell’offerta formativa
2.
Personale assegnato …………….…………………….…………………………………. 30
2
3.
Potenziamento dell’offerta formativa ….…….………………………………………….31
4.
Ampliamento dell’offerta formativa ………….……………………………………...……32
5.
Formazione in servizio …………………….……………………………………………...33
6.
Sicurezza …………………….………………………………………………………….....33
7.
Ricerca, sperimentazione, sviluppo del CPIA ………………….………………………...34
8.
Soggetti esterni coinvolti nelle attività del CPIA ………………….……………………...34
ALLEGATI
1. Regolamento del CPIA
2. Curricolo
Percorsi di Alfabetizzazione e apprendimento della Lingua Italiana
Percorsi di Istruzione di Primo Livello 1° periodo didattico
Percorsi di Istruzione di Primo Livello 2° periodo didattico
3
INTRODUZIONE E ASPETTI GENERALI
1.
IL CENTRO PER L’ISTRUZIONE DEGLI ADULTI
Il Centro per l’Istruzione degli Adulti è una struttura del Ministero dell’Istruzione che
realizza un’offerta formativa per adulti e giovani adulti che non hanno assolto l’obbligo di
istruzione o che non sono in possesso del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione, in
coerenza con quanto indicato all’art. 2 c. 1 del D.P.R. 263/2012 e come stabilito nel Decreto USR
del 18.04.2014/49; è articolato in una rete territoriale di servizio che agisce in stretto raccordo con
le autonomie locali, il mondo del lavoro e delle professioni, i soggetti pubblici e privati che a vario
titolo si occupano di istruzione e formazione degli adulti.
Eroga i percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana finalizzati al
conseguimento di un titolo attestante la conoscenza della lingua non inferiore al livello A2 del
Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue e percorsi di primo livello
finalizzati sia al conseguimento del titolo conclusivo del I ciclo di istruzione – 1° periodo didattico
– sia alla certificazione attestante l’acquisizione delle competenze di base connesse all’obbligo di
istruzione – 2° periodo didattico.
Al CPIA “Stretto-Tirreno” di Reggio Calabria compete anche l’istruzione carceraria presso
la Casa Circondariale di Palmi.
Il CPIA “Stretto-Tirreno” ha la propria sede centrale a Reggio Calabria in Via Pio XI n° 317.
È stato istituito con delibera della Provincia di Reggio Calabria n. 4 del 29 gennaio 2015, decreti del
Direttore Generale dell’USR Calabria prot. n. AOODRCAL1721 del 16 febbraio 2015 e prot. n.
0002270 del 26.02.2015 e delibera della Regione Calabria n. 40 del 27 febbraio 2015, con effetto
dal 1 Settembre 2015; il Dirigente Scolastico è la Professoressa Catena Giovanna Moschella.
Il Piano per l’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell’identità
culturale e progettuale del CPIA, in esso sono illustrate le linee distintive dell’Istituto, i valori,
l’ispirazione culturale-pedagogica, la progettazione curricolare ed extracurriculare, le scelte
didattiche, metodologiche ed organizzative operate dal nostro Centro, in coerenza con le indicazioni
del Sistema nazionale di istruzione degli adulti, così come definito dal DPR 263 del 29/10/2012 e
sulla base di quanto previsto dal Regolamento sull’autonomia scolastica (DPR 275/99).
Il nostro Piano è stato elaborato da una apposita commissione ed approvato dal Collegio dei
Docenti del CPIA “Stretto-Tirreno” in data 10/10/2015.
4
2.
IL TERRITORIO
Il territorio del CPIA “Stretto-Tirreno” comprende due delle aree in cui è suddivisa la
Calabria meridionale sul versante tirrenico, denominate “Costa Viola” e “Piana di Gioia Tauro”.
La “Costa Viola”, geograficamente delimitata dalla contrada Porticello di Villa San
Giovanni a Sud e dal Monte S. Elia a Nord, comprende territori che dal punto di vista
amministrativo appartengono a cinque diverse municipalità: Villa San Giovanni, Scilla, Bagnara
Calabra, Seminara, Palmi.
La “Piana di Gioia Tauro” geograficamente è compresa tra il Mar Tirreno (ad Ovest), il
fiume Petrace (a Sud), il fiume Mesima (a Nord) e la dorsale appenninica (ad Est).
La “Costa Viola” aveva questa denominazione già in tempi antichi per via del colore che le
acque marine assumono in particolari ore del giorno. La linea di costa, stretta tra il mare e le
montagne, è dominata da alte e frastagliate costiere e tutto il territorio è caratterizzato da
terrazzamenti coltivati a vigneti a strapiombo sul mare. Le popolazioni locali hanno quindi
sviluppato la loro vita sociale a ridosso del mare, sfruttandone le risorse presenti (agricoltura e
pesca). La produzione vitivinicola accompagnata da produzioni ortofrutticole ed agrumicole ha
costituito per secoli e costituisce una fonte di sostentamento. Di fondamentale importanza è anche
la tradizionale pesca del Pesce Spada che da secoli si pratica con le tradizionali imbarcazioni
costituite da alte torri per l’avvistamento e l’inseguimento dei grandi pesci e da lunghe passerelle
che permettono di catturare il Pesce Spada. Quest’area ha una forte attrattività turistica con
connotazioni di pregio e le più recenti azioni di valorizzazione sono mirate ad uno sviluppo turistico
compatibile con il paesaggio.
Le tradizionali colture legnose dell’ulivo e degli agrumi, che ricoprono per intero la Piana di
Gioia Tauro, la rendono una delle più importanti aree calabresi, per quanto concerne il settore
agricolo (olivicoltura, agrumicoltura, colture di kiwi e cereali). Purtroppo, negli ultimi anni il basso
costo dei prodotti agricoli, la meccanizzazione della raccolta delle olive e l’alta competizione sui
mercati nazionali ed internazionali, hanno innalzato il tasso di disoccupazione giovanile e causato il
licenziamento di molti lavoratori.
Sul territorio sono presenti molti immigrati extracomunitari, soprattutto arabi, che lavorano
nell’agricoltura (raccolta di agrumi), nell’edilizia e nel commercio.
I fattori di sviluppo del territorio possono essere:

la Costa Viola;

il Porto di Gioia Tauro;

il Parco dell’Aspromonte;

l’utilizzazione e il potenziamento delle risorse umane con investimenti ed interventi
5
nel campo dell’istruzione e della formazione degli adulti, in rapporto ai bisogni
culturali, occupazionali ed alle richieste del territorio nei vari settori: turismo,
agroalimentare, artigianato, ambiente e servizi.
Il territorio del CPIA “Stretto-Tirreno” comprende quattro distretti della provincia di Reggio
Calabria dell’area tirrenica:
Villa San Giovanni CT 38, Palmi CT 34, Polistena CT 35, Cittanova CT 37.
6
3.
SEDI ASSOCIATE
Comune
Indirizzo
Distretto
Comuni del Distretto
Bagnara
Villa San
Giovanni
Via Monsignor
Santo Bergamo
Calabra,
Calanna,
Campo
Calabro, Fiumara, Laganadi, Sant’Alessio
38
d’Aspromonte, San Roberto, Santo
Stefano in Aspromonte, Scilla, Villa San
Giovanni.
Cosoleto, Delianuova, Gioia Tauro,
Piazza Martiri
Palmi
D’Ungheria
34
Melicuccà,
Palmi,
Rizziconi,
San
Procopio, Sant’Eufemia d’Aspromonte,
Scido, Seminara, Sinopoli.
Anoia, Candidoni, Cinquefrondi, Feroleto
della Chiesa, Galatro, Giffone, Laureana
Polistena
Via Togliatti
35
di
Borrello,
Maropati,
Melicucco,
Polistena, Rosarno, San Ferdinando, San
Giorgio Morgeto, San Pietro di Caridà,
Serrata.
Via Galileo
Cittanova
Galilei
Cittanova, Molochio, Oppido Mamertina,
37
Santa Cristina d’Aspromonte,Taurianova,
Terranova S.M., Varapodio.
Sede Carceraria
Casa Circondariale di Palmi
4.
Via Trodio
SEDI DIDATTICHE DI SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO CON PERCORSI PER ADULTI
Il CPIA si riferisce, altresì, dal punto di vista organizzativo – didattico, alle Istituzioni
Scolastiche di secondo grado dove si realizzano percorsi di istruzione degli adulti di secondo livello
e con cui il CPIA stipula accordi di rete, ai sensi dell’art. 7 del D.P.R. 275/99, per il funzionamento
della Commissione del Patto Formativo Individuale (art. 5 del D.P.R. 263/2012). Tali punti di
7
erogazione di secondo livello – sedi operative – sono incardinati nelle istituzioni scolastiche
secondarie di secondo grado.
Denominazione
Istituto Superiore
Comune
Codice
Distretto
ITC “Raffaele Piria”
Reggio Calabria
RCTD05050L
30
ITIS “M.M. Milano”
Polistena
RCTF030008
35
IIS “G.F. Gemelli
Careri”
Taurianova
RCIS018006
37
IIS “Piria”
Rosarno
RCIS01400V
35
5.
VISION DEL CPIA
‐
Elevare il livello di istruzione di ciascuno attraverso percorsi personalizzati, flessibili e
individualizzati;
‐
Favorire la capacità di relazione tra culture;
‐
Sostenere le persone a riconoscere le proprie capacità ed attitudini;
‐
Rafforzare la stima di sé per realizzarsi e confrontarsi nella comunità locale;
‐
Attivare processi di riflessione e di analisi per favorire la presa di coscienza delle proprie
potenzialità nell’ottica della riprogettazione del percorso di vita individuale;
‐
Potenziare la realizzazione di progetti innovativi anche a livello europeo;
‐
Potenziare i servizi offerti agli studenti (accoglienza, ascolto, orientamento, consulenza);
‐
Potenziare l’interazione tra competenze formali, informali e non formali anche attraverso la
promozione di reti territoriali con associazioni, imprese, rappresentanti dei lavoratori;
‐
Recuperare e sviluppare le competenze di base, strumentali, culturali e relazionali idonee ad
un’attiva partecipazione alla vita sociale con riferimento alle competenze europee di
cittadinanza;
‐
Incoraggiare e sostenere l΄educazione alla legalità, alla convivenza democratica e alla
cittadinanza attiva.
DEL CPIA
6.
MISSION
‐
Garantire un’offerta formativa coerente con le Linee guida nazionali per l’Istruzione degli
8
Adulti;
‐
Adottare una metodologia didattica in linea con i più moderni orientamenti
dell’insegnamento degli adulti;
‐
Utilizzare le nuove tecnologie come supporto all’apprendimento;
‐
Fornire servizi di supporto all’utenza accoglienza, sportelli di ascolto, orientamento;
‐
Assicurare un percorso personalizzato per ogni utente che soddisfi i diversi bisogni
formativi;
‐
Monitorare la soddisfazione dell’utenza;
‐
Favorire processi di autoanalisi ed autovalutazione;
‐
Predisporre azioni volte al miglioramento del servizio;
‐
Promuovere la formazione continua del personale interno.
7.
LA TIPOLOGIA DELL’UTENZA
In un sistema di istruzione ed educazione permanente degli adulti che si muove nella
prospettiva di un apprendimento lungo tutto l’arco della vita (Life Long Learning) le attività del
CPIA si rivolgono a diverse tipologie di soggetti ed in particolare a coloro che intendono
alfabetizzarsi, riqualificarsi, specializzarsi e reinserirsi nei percorsi di istruzione e formazione, al
fine di migliorare la propria condizione sociale, lavorativa e culturale.
Nel CPIA confluiscono, a partire dai 16 anni compiuti:

Adulti italiani e/o stranieri privi del titolo conclusivo del I ciclo d’istruzione o che non
hanno assolto l’obbligo di istruzione;

Stranieri provenienti sia da Paesi UE sia da Paesi extra-UE, con scarsa conoscenza della
lingua italiana;

Italiani e/o stranieri che debbono acquisire la certificazione delle competenze di base
connesse all’obbligo di istruzione DM 139/2007;

Detenuti presso la Casa Circondariale di Palmi;

Stranieri che sostengono la prova di accertamento linguistico richiesta per il rilascio del
Permesso di Soggiorno di lunga durata, in collaborazione con la Prefettura di Reggio
Calabria;

Corsisti adulti che seguono corsi di Informatica di base e di lingua Inglese come
potenziamento delle competenze chiave per l’apprendimento permanente (ampliamento
dell’offerta formativa).
9
8.
LA SCUOLA IN CARCERE: IL DIRITTO ALL’ISTRUZIONE NELLE STRUTTURE DETENTIVE
Per la Costituzione italiana “La scuola è aperta a tutti” (art. 34); per l’art. 3 “Tutti hanno
pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge senza distinzioni di…condizioni personali” (di
detenuto); “La Repubblica garantisce i diritti inviolabili dell’uomo nelle formazioni sociali ove si
svolge la sua personalità” (art. 2). La finalità della pena è rappresentata dalla “rieducazione del
condannato” (art. 27). Per l’Ordinamento penitenziario (L. 354/75) il primo elemento del
“trattamento rieducativo” è l’istruzione.
La scuola in carcere è elemento fondamentale del percorso di riabilitazione per il futuro
reinserimento della persona detenuta nella società. È un luogo di socializzazione, confronto,
accettazione e scoperta dell’altro. La scuola è anche l’occasione per ristabilire “normalità” nella
scansione della giornata; è un impegno, favorisce una presa di responsabilità verso se stessi e verso
gli altri a partire dal rapporto che piano piano si costruisce con gli insegnanti. In classe si elaborano
conflitti e si sperimentano nuove forme di convivenza, ci si conosce attraverso “codici” diversi da
quelli della quotidianità. In questo percorso, un ruolo fondamentale è svolto dalla didattica che è
sempre ritagliata su misura (ancor più che in contesti scolastici “normali”) in base alle
caratteristiche dei singoli. Per questo la scuola in carcere necessita di programmazioni aperte e
flessibili, adattabili facilmente ai bisogni che di volta in volta emergono.
La scuola nella struttura detentiva stimola curiosità ed interessi mai coltivati prima e
consente di rivelare risorse e potenzialità mai emerse, nonché l’acquisizione di nuove competenze e
il potenziamento di quelle già possedute.
La scuola assolve ad un altro suo fondamentale ruolo quello di tenere aperta una “finestra”
sull’esterno, di creare positivi collegamenti tra carcere e territorio, in modo che non si recida il
contatto tra questi due mondi.
Della scuola in carcere parla il Regolamento Penitenziario del 2000 agli artt. 41 e 43-46, che
prevede in ogni Istituto una Commissione didattica convocata dal Direttore che formula il progetto
annuale o pluriennale di Istruzione, al quale l’Istituzione scolastica deve attenersi, concordando nei
contenuti e presupponendo delle deroghe ai principi giuridici dell’ordinamento scolastico. A tal
proposito giorno 18 Settembre nella sede della Direzione della Casa Circondariale di Palmi si è
costituita, in osservanza all’art. 41 comma 6 D.P.R. 230/2000, la Commissione didattica per la
progettazione in materia di istruzione e formazione professionale, composta dal Direttore della Casa
Circondariale Dott. R. Pani, il Dirigente Scolastico del CPIA Stretto Tirreno Dr.ssa C. G.
Moschella, il D.S.G.A. Dr. A. Durante, il Funzionario giuridico pedagogico Capo Area Educativo
10
trattamentale Casa Circondariale di Palmi, l’insegnante del CPIA Stretto Tirreno Prof.ssa M.C.
Tripodi, i Funzionari giuridico pedagogico Dott.ssa I. Venezia, S. Prossomariti.
11
AUTONOMIA ORGANIZZATIVA
1.
ACCOGLIENZA E ORIENTAMENTO
L’inizio di ogni percorso rivolto agli adulti è preceduto da una fase di accoglienza ed
orientamento dello studente, seguito da altri momenti di orientamento in itinere, nella logica
dell’accompagnamento e della consulenza lungo tutto il percorso di apprendimento, attraverso:

attività di accoglienza e di ascolto;

analisi dei bisogni dei singoli utenti;

azioni di tutoraggio e valutazioni individuali.
Per ciascun percorso di apprendimento è previsto il 10% del monte ore complessivo da
dedicare ad attività di accoglienza. (art. 4, comma 9, lett. D del Regolamento).
Nella fase di accoglienza i docenti devono acquisire elementi di conoscenza dell’adulto che
intende frequentare il CPIA per far emergere i suoi bisogni formativi, le sue risorse, le aspettative e
gli interessi, dando avvio al processo che condurrà alla sottoscrizione del Patto Formativo
Individuale. L’Accoglienza va concepita come momento partecipato, che, trasformando in
“motivazione” l’atto burocratico del riempimento del modulo di iscrizione al Centro, permetta al
nuovo iscritto di impegnarsi con fiducia in un processo di riflessione sui propri bisogni, sulle
proprie aspirazioni, di individuare eventuali problemi e di ricercare possibili soluzioni.
La fase di accoglienza è preceduta dal momento dell’iscrizione al CPIA, in cui il candidato
corsista si relaziona col personale di segreteria dal quale riceve indicazioni generali sul Centro,
informazioni su aspetti amministrativi relativi all’iscrizione e il relativo Modulo di iscrizione e un
Modulo di appuntamento nel quale si comunica al corsista la data di un primo incontro/colloquio
con il docente responsabile.
Fase 1: Accoglienza/Orientamento
Questa fase prevede un nuovo contatto diretto e colloquiale tra il corsista e il responsabile di
questa attività, che utilizza uno schema di intervista Traccia di intervista di accoglienza e
orientamento al corsista impostata secondo l’approccio biografico. A partire da tale momento,
infatti, si intende attivare nell’utente, italiano o straniero, un processo di auto-riconoscimento delle
conoscenze e del proprio percorso di apprendimento, e nel contempo stimolare un processo di
riflessione sulla trasferibilità di tali conoscenze e strategie nel nuovo contesto di apprendimento.
Trattandosi di un colloquio esistono evidentemente condizioni imprescindibili perché esso possa
attuarsi: saper comprendere cosa viene domandato e possedere un’accettabile padronanza della
lingua italiana per rispondere e farsi comprendere.
12
Qualora il docente responsabile dell’intervista constatasse che per alcuni utenti stranieri o
italiani tali condizioni a priori non sussistessero, in questo caso può essere utilizzata una versione
semplificata dell’intervista specifica per utenti (stranieri o italiani) con scarsa padronanza della
lingua italiana: Traccia di intervista di accoglienza e orientamento al candidato con scarsa
conoscenza della lingua italiana. In questo specifico caso, all’intervista seguirà la somministrazione
di una prova: Fascicolo prove di Italiano L2 Area Literacy. Il Fascicolo è corredato da una versione
ad uso dei docenti e di una Griglia per la raccolta dei risultati delle prove di Italiano L2.
Per tutti i corsisti che hanno una sufficiente padronanza della lingua italiana, completata
l’intervista, si passa ad una verifica delle competenze possedute per un eventuale riconoscimento di
crediti al fine di procedere ad una personalizzazione dei percorsi. A questo scopo sono stati
elaborati 4 fascicoli di prove di competenza funzionale riguardanti le Aree fondamentali di Literacy
e Numeracy, per mettere in evidenza aree di debolezza e punti di forza e quindi procedere alla
definizione di percorsi individuali. Il Fascicolo è corredato da una versione ad uso dei docenti.
Per consentire la messa in trasparenza degli apprendimenti pregressi riconoscibili a seguito
delle prove, viene proposta una griglia di correzione Literacy e Numeracy primo livello – primo
periodo e una griglia di correzione Literacy e Numeracy primo livello - secondo periodo.
Sulla base di quanto rilevato nella fase 1, i corsisti vengono indirizzati al percorso di studio
propedeutico per gruppi di livello Modulo per l’assegnazione al percorso di studio per gruppi di
livello che servirà a completare le informazioni necessarie per la formulazione di un piano di studio
personalizzato.
Fase 2: Percorso propedeutico
I corsisti, per gruppi di livello, sono impegnati nell’attività didattica svolta in Moduli/UdA.
Tali moduli sono finalizzati a rinforzare ed arricchire eventuali aree di miglioramento
individuate nella fase 1. In questo percorso, viene realizzata un’osservazione e riflessione sul
processo di apprendimento dell’utente al fine di formulare il Patto Formativo.
Fase 3: Proposta del Patto Formativo
Questa fase è particolarmente importante in quanto costituisce il passaggio dall’attività
prevalentemente diagnostico/esplorativa ad attività di definizione formalizzata, da parte della
Commissione (Regolamento approvato il 4 ottobre 2012, art. 5, comma 2), del percorso individuale
di studio dei corsisti. L’obiettivo che si persegue è quello di una definizione del Patto Formativo
Individuale con l’obiettivo di consentire la personalizzazione del percorso, previo riconoscimento
dei saperi e delle competenze informali e non formali posseduti dall’adulto (Regolamento,
29/10/2012, art. 5, comma 1e). A tal fine la Commissione procede nell’espletamento di una serie di
operazioni delicate che attengono, prevalentemente, all’ambito valutativo:
13

Analisi di tutti gli elementi rilevati dalla procedura;

Formalizzazione / riconoscimento dei crediti;

Esplicitazione delle eventuali necessità di potenziamento delle competenze possedute;

Stesura della bozza di Patto Formativo.
Fase 4: Negoziazione del Patto Formativo ed implementazione dei percorsi individualizzati
In questa fase viene comunicata e negoziata con l’utente la proposta di percorso formativo
per giungere ad una sua condivisione ed accettazione. Inizia, pertanto, il percorso formativo volto o
all’acquisizione del titolo di scuola secondaria di I grado oppure all’assolvimento dell’obbligo di
istruzione.
Fase 5: Aggiornamento ed eventuale rinegoziazione del Patto Formativo
Il Percorso formativo può essere soggetto ad aggiornamenti e modifiche in itinere ed
eventuale rinegoziazione, su richiesta dei docenti o del coordinatore.
Il Dossier Personale per l’Istruzione degli Adulti è il documento che permette la raccolta della
documentazione personale del candidato e di quella afferente al percorso formativo in atto. L’utente
ne cura la manutenzione e l’aggiornamento periodico. L’utilità del documento è quella di offrire
strumenti per una pianificazione riflessiva del percorso ad opera del soggetto che ne è titolare ed
unico depositario. Il Dossier Personale, inoltre si compone anche di un Libretto personale, che
costituisce una traccia degli apprendimenti pregressi dell’utente.
2.
LA COMMISSIONE PER LA DEFINIZIONE DEL PATTO FORMATIVO INDIVIDUALE
Ai fini dell’ammissione al periodo didattico cui l’adulto chiede di accedere avendone titolo,
il CPIA “Stretto-Tirreno” ha costituito, nel quadro di uno specifico accordo di rete con le istituzioni
scolastiche territoriali sedi dei percorsi di secondo livello, la Commissione per la definizione del
Patto Formativo Individuale. Per specifiche esigenze organizzative la Commissione individua due
sezioni funzionali, rispettivamente di primo livello primo periodo didattico e di secondo periodo
didattico e di secondo livello; è composta dai docenti dei percorsi di cui sopra ed è presieduta dal
Dirigente del CPIA.
La Commissione esamina gli elementi di documentazione raccolti dal docente tutor per
ciascun corsista, certifica gli eventuali crediti, individua gli eventuali debiti e definisce il percorso
personalizzato tramite il Patto Formativo Individuale.
Compiti della Commissione sono inoltre:

favorire gli opportuni raccordi tra percorsi di istruzione di primo livello ed i percorsi di
istruzione di secondo livello;
14

lettura dei fabbisogni formativi del territorio;

costruzione di profili di adulti definiti sulla base delle necessità dei contesti sociali e di
lavoro;

interpretazione dei bisogni di competenze e conoscenze della popolazione adulta;

accoglienza rivolta ai giovani e agli adulti che devono affrontare la scelta di un percorso
scolastico di istruzione;

l’orientamento e ri-orientamento alla scelta formativa;

consulenza individuale o di gruppo;

placement degli stranieri giovani e adulti;

miglioramento della qualità e dell’efficacia dell’istruzione degli adulti;

predisposizione di azioni di informazione e di documentazione delle attività.
3.
RICONOSCIMENTO DEI CREDITI E PERSONALIZZAZIONE DEL PERCORSO
Questo termine indica il principale strumento di flessibilità reso possibile dalla normativa
dedicata alla didattica degli adulti e risulta dal processo di rilettura delle caratteristiche di
apprendimento, formazione e di esperienza che un individuo può dimostrare al fine di ottenere un
riconoscimento utile al percorso formativo che sta per intraprendere. Il riconoscimento di
apprendimenti pregressi viene realizzato sia attraverso la documentazione fornita dal corsista che
l’esito delle prove di accertamento, e si compone di tre fasi:
A. Identificazione
Il processo di identificazione e riconoscimento dei crediti viene avviato dal docente tutor
attraverso l’intervista d’ingresso e l’esame dell’eventuale documentazione personale, i cui esiti sono
raccolti nel dossier del candidato. Vengono valutati:

crediti formali derivanti da titoli e percorsi nell’ambito del sistema formale
dell’istruzione e della formazione professionale;

crediti informali derivanti dall’esperienza personale e/o lavorativa;

crediti non formali derivanti da corsi gestiti da enti e associazioni al di fuori del
sistema formale dell’istruzione e della formazione professionale, o da esperienze di volontariato.
Tutti i crediti devono essere opportunamente documentati. Nel caso di titoli di studio
stranieri, varrà la dichiarazione di valore.
B. Valutazione dei crediti
La procedura prosegue con le prove di accertamento del possesso delle competenze
comunque acquisite dall’adulto, riconducibili a una o più competenze attese in esito al periodo
15
didattico del percorso richiesto dall’adulto. Ciascun docente esegue la valutazione a partire dalle
competenze attese e dichiarate nel modello condiviso di PSP. I criteri numerici per la valutazione
dei test di ingresso vengono esplicitati da ciascun docente nella sua programmazione.
C. Negoziazione del Patto Formativo ed attestazione
In questa fase viene comunicata e negoziata con l’utente la proposta di percorso formativo.
La Commissione certifica il possesso delle competenze e le riconosce attraverso l’emissione del
Certificato di riconoscimento dei crediti per la personalizzazione del percorso. In esito alle fasi
sopra indicate viene redatto il Patto Formativo Individuale.
4.
IL PATTO FORMATIVO INDIVIDUALE
Nel CPIA l’organizzazione dell’offerta didattica si basa sulla personalizzazione del percorso
così come riassunto nel Patto Formativo Individuale, definito previo riconoscimento dei saperi e
delle competenze formali, informali e non formali posseduti dall’adulto. La definizione del Patto
Formativo Individuale è compito della Commissione. Il Patto rappresenta un contratto condiviso e
sottoscritto dall’adulto con cui viene formalizzato il Percorso di Studio Personalizzato (PSP)
relativo al periodo richiesto dall’adulto, e riporta:

il monte ore complessivo dovuto comprensivo dei crediti e dei debiti;

il piano delle UdA relative alle competenze da acquisire con l’indicazione di quelle fruibili a
distanza e la tipologia di prove di verifica;

l’indicazione della durata di fruizione del PSP.
In caso di necessità di eventuali aggiornamenti del percorso formativo, dovuti agli esiti di
valutazione formativa, alla variazione di uno o più termini pattuiti oppure su richiesta dell’utente, è
sempre possibile modificare e rinegoziare il percorso descritto nel Patto Formativo.
Il CPIA “Stretto-Tirreno” ha elaborato i seguenti modelli di Patto Formativo:
 Patto Formativo per L2;
 Patto Formativo primo livello;
5.
ESAMI E CERTIFICATI
- Corsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana
I percorsi sono organizzati in moduli orari successivi. Al termine di ciascun modulo, valutato
il raggiungimento di una frequenza pari al 70% del monte ore e l’esito del test finale, viene
rilasciato un certificato con l’indicazione delle competenze acquisite e una valutazione numerica. In
mancanza degli elementi di giudizio, viene rilasciato esclusivamente un certificato di frequenza.
16
- Diploma di Stato conclusivo il primo ciclo dell’istruzione secondaria di primo grado
Lo scrutinio finale accerta la frequenza (pari almeno al 70%) del monte ore prescritto in base
al Patto Formativo Individuale, il raggiungimento delle competenze previste e l’ammissione
all’esame di Stato. Gli studenti che hanno necessita di prolungare il proprio percorso su due anni,
saranno scrutinati sulla base dei moduli disciplinari completati nell’anno in corso e capitalizzeranno
tale valutazione per l’ammissione alla sessione d’esami dell’anno seguente.
- Certificazione attestante l’acquisizione delle competenze di base connesse all’obbligo di
istruzione
Agli studenti che abbiano già conseguito il diploma di Stato di cui al punto precedente, viene
rilasciata – al termine del percorso in oggetto – una certificazione dei saperi e delle competenze
acquisite con riferimento agli assi culturali che costituiscono tale obbligo: asse dei linguaggi;
matematico; scientifico – tecnologico; storico sociale. Il modello adottato è unico sul territorio
nazionale, in quanto si riferisce ad una base comune di competenze che caratterizza gli ordinamenti
del I e del II ciclo d’istruzione, necessaria a tutti gli studenti per proseguire con successo gli studi,
per costruire il proprio progetto personale e professionale, per svolgere un ruolo attivo nella società.
I Consigli dei classe del l livello 2° periodo, al termine delle operazioni di scrutinio finale, accertano
la frequenza del monte ore prescritto in base al Patto Formativo Individuale, il raggiungimento delle
competenze previste, e compilano per ogni studente il certificato. La definizione dei livelli di
competenza é parametrata secondo una scala su tre livelli indicata nel certificato stesso: livello base,
intermedio, avanzato. Nel caso in cui il livello base non sia stato raggiunto é riportata la dicitura
“livello base non raggiunto”. Il certificato è conservato agli atti dell’istituto. Il certificato viene
rilasciato solo su richiesta dell’interessato.
- Attestato di frequenza al corso (ampliamento offerta formativa)
Al termine di ciascun corso, valutato il raggiungimento di una frequenza pari al 70% del
monte ore e l’esito del test finale, viene rilasciato un attestato di frequenza con l’indicazione delle
competenze acquisite. In mancanza degli elementi di giudizio viene rilasciato esclusivamente un
attestato di frequenza.
6.
RETI TERRITORIALI
In ottemperanza alle linee guida a seguito del DPR 263/2012 é stato realizzato l’accordo per
la rete del CPIA “Stretto-Tirreno”. La rete ha funzioni di ordine didattico e certificativo tramite la
Commissione per il Patto Formativo che ne è frutto; e inoltre incaricata di individuare misure di
sistema per il raccordo fra il primo e il secondo livello di istruzione.
17
Ulteriori accordi di rete riguardano la possibilità di attuare: un progetto finalizzato ad azioni
di accoglienza e di sostegno linguistico e psicologico per minori non accompagnati (D.M. n.435 del
16.06.2015, art. 3); un progetto di insegnamento e potenziamento dell’Italiano come lingua 2 (D.M.
n.435 del 16.06.2015, art. 2) e proposte progettuali e la produzione di materiali digitali finalizzati
alla sensibilizzazione e diffusione della metodologia CLIL (D.M. n.435 del 16.06.2015, art. 27).
Inoltre, ulteriori Protocolli d’Intesa sono stati sottoscritti con alcune Amministrazioni
Comunali dell’area ed Associazioni locali presenti sul territorio.
7.
ATTIVITÀ PREVISTE DAGLI ACCORDI-QUADRO TRA MIUR E MINISTERO DELL’INTERNO
Il CPIA “Stretto-Tirreno” è sede di:

test di conoscenza della lingua italiana di cui al D.M. 4/06/2010 rivolto agli stranieri che
richiedono il permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo;

sessione di formazione civica e di informazione di cui al D.P.R. n. 179 del 14/09/2011.
8.
ORGANI COLLEGIALI
I CPIA sono Istituzioni scolastiche autonome, dotate di uno specifico assetto didattico e
organizzativo, di propri Organi Collegiali e realizzano un’offerta formativa strutturata per livelli di
apprendimento.
I CPIA costituiscono i loro organi di governo e ne disciplinano il funzionamento secondo le
disposizioni, di cui al titolo I del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 e successive
modificazioni.
ORGANI COLLEGIALI
Dirigente Scolastico
Collaboratori del Dirigente
FUNZIONI PRINCIPALI
Rappresenta e dirige l’istituzione scolastica. Svolge le attività
previste dalla normativa e in particolare:
 i contatti con le istituzioni e il territorio;
 promuove e valorizza le risorse umane e professionali;
 assicura la gestione unitaria dell’istituto e la finalizza
all’obiettivo di qualità dei processi formativi,
predisponendo strumenti attuativi del PTOF;
 assicura la gestione delle risorse umane, finanziarie e
strumentali.
Sostituiscono il dirigente scolastico assente, collaborano con il
dirigente nella programmazione e gestione delle attività
dell'istituto, nel controllo dei permessi di entrata e uscita degli
18
studenti, nella predisposizione delle sostituzioni dei docenti
assenti, nella gestione dei rapporti con gli studenti e i genitori,
nella diffusione di informazioni tra gli studenti e i docenti,
nell’agevolazione dei rapporti tra le componenti della scuola.
Consiglio d’Istituto
Responsabili Sedi Associate
È l’organo che fornisce le linee di indirizzo alla vita della
scuola.
 Coordina e indirizza tutte quelle attività educative e
didattiche del punto di erogazione secondo le direttive
del Dirigente;
 coordina e cura tutte le attività organizzative.
Docenti Funzioni Strumentali
Le “funzioni strumentali” assumono compiti di coordinamento
nell'ambito delle seguenti aree:
 Gestione PTOF ed Autovalutazione d’Istituto;
 Sostegno tecnologico docenti, Sito Web ed
Informatica;
 Rapporti con Enti Territoriali, Associazioni Locali
ed Istituzioni Scolastiche.
Commissioni
PTOF ed Autovalutazione d’Istituto:
 Predispone, elabora e aggiorna il PTOF in coerenza
con gli obiettivi generali determinati a livello
nazionale e tenendo conto delle esigenze del contesto
culturale, sociale ed economico della realtà locale;
 elabora proposte sui criteri di formazione dei percorsi,
l’assegnazione dei docenti e sull’orario delle lezioni;
 propone i criteri per la valutazione di ingresso,
intermedia e finale;
 propone i criteri per l’attribuzione del voto numerico;
 propone i criteri per la valutazione del comportamento
(per i minori)
 propone i criteri per la valutazione dell’esame
conclusivo;
 propone i criteri per la certificazione delle
competenze;
 predispone le azioni per l’autovalutazione di istituto;
 gestisce le attività di autoanalisi e di autovalutazione
dell’Istituto fornendo informazioni riguardo alla
qualità dei processi messi in atto, ai risultati prodotti e
al grado di soddisfazione raggiunto.
Progetti:
 Individua le iniziative e i progetti locali nazionale ed
europei da proporre al Collegio dei Docenti;
 svolge un’azione di sostegno operativo per tutti i
docenti impegnati nella realizzazione di iniziative
progettuali;
 coordina i progetti;
 effettua il monitoraggio e valutazione dei progetti;
 sollecita sinergia di progettualità.
Protocolli ed Accordi con Enti Territoriali, Associazioni
Locali ed Istituzioni Scolastiche:
19
 Crea una mappa delle agenzie del territorio;
 effettua un’analisi del territorio con le sue peculiarità;
 cura i rapporti esterni con Organismi Ufficiali pubblici
e/o privati per la costruzione di reti di collaborazione
interistituzionali che favoriscano la condivisione di
percorsi progettuali e lo scambio delle esperienze
pedagogiche, didattiche e organizzative;
 cura relazioni con enti esterni associazioni culturali,
fondazioni, istituzioni teatrali, etc..;
 informa il territorio delle attività svolte dalla scuola, in
accordo con il D.S.;
 trova i contatti con Enti e coordina le attività di studio
e di scambio tra Enti, Scuola e Docenti.
Accoglienza ed Orientamento:
 Concorda le procedure e le modalità di conduzione dei
colloqui di accoglienza;
 attiva le azioni di orientamento.
Elettorale:
 ha la funzione ordinatoria dell’intera procedura ed è
chiamata a dirimere tutte le controversie interpretative
che possono presentarsi nel corso delle operazioni elettorali.
(composta da Prof.ssa M. Tripodi, Prof.ssa I. Sgrò, Sig.
P.P. Santoro)
Collegio Docenti
Dipartimenti
Coordinatori dei Consigli di livello
È composto da tutti i docenti del CPIA. Presieduto dal
Dirigente Scolastico, elabora il Piano dell’Offerta Formativa e
ha potere deliberante in materia di funzionamento didatticoeducativo del CPIA nel rispetto della libertà d’insegnamento.





Asse dei Linguaggi;
Asse Storico-sociale;
Asse Matematico;
Asse Scientifico-tecnologico;
Asse dell’Alfabetizzazione.
Presiedono le riunioni del consiglio di livello, ove previsto,
per delega del Dirigente Scolastico in caso di sua assenza o
impedimento, propongono eventuali riunioni straordinarie del
c.d.l., curano la definizione della programmazione iniziale e
della relazione finale del c.d.l.; predispongono il materiale
necessario per le operazione di verifica degli apprendimenti
quadrimestrali, curano il rapporto con le famiglie, in modo
particolare con quelle degli studenti in difficoltà.
I consigli di classe sono da intendersi come consigli di livello. Sono in numero proporzionale
ai periodi didattici e ai percorsi di alfabetizzazione. Ciascun consiglio di classe è formato dai
docenti del corrispondente periodo didattico – dai docenti alfabetizzatori nel caso dei percorsi di
apprendimento della lingua italiana – e da tre utenti adulti in sostituzione della rappresentanza dei
genitori.
20
9.
ASSETTO ORGANIZZATIVO
21
SCELTE EDUCATIVE E CULTURALI
1.
ANALISI DEL TERRITORIO E DELL’UTENZA
L’area in cui opera il CPIA “Stretto-Tirreno” è caratterizzata da un alto indice di flussi
migratori, alti tassi di disoccupazione, bassi livelli di istruzione ed un alto indice di disagio sociale.
Il territorio negli ultimi anni è stato caratterizzato da un forte flusso migratorio di cittadini
stranieri e la percentuale di corsiti stranieri registrata ad oggi è destinata ad aumentare come
dimostrano i flussi degli ultimi mesi.
La rete che imbriglia i nodi del disagio sociale, culturale, economico del territorio, in modo
fitto e trasversale ha tra i punti densi, certamente la mancanza di un titolo di studio adeguato, che
oltre ad impedire ai cittadini l’approccio ad altre conoscenze nuove, quali quelle tecnologiche, nega
competenze necessarie ad una partecipazione attiva della vita sociale, la partecipazione ai progressi
della società, impedisce di usufruire di vantaggi sociali e di godere dei valori della cultura.
Punti di Forza
Punti di debolezza
su cui fare leva:
che motivano l’intervento progettuale:
 accordi e protocolli di intesa con enti e
strutture pubbliche e private;
 voglia di riscatto, anche se non sempre
produttiva;
 disponibilità a contrastare dei fenomeni
criminali e l’aumentata “disapprovazione
sociale” dei fenomeni illegali;
 disponibilità di risorse naturali, ambientali e
storico-culturali
suscettibili
di
valorizzazione in coerenza con le tendenze
della domanda nazionale e internazionale.
 elevato numero di stranieri adulti analfabeti
o semi-analfabeti e conseguente isolamento
all’interno del territorio;
 adulti ancora privi di un titolo di studio
adeguato ad affrontare il mercato del lavoro;
 ampia presenza di forze lavoro a bassissima
qualificazione, senza le competenze
necessarie ad affrontare i cambiamenti
avvenuti nel mondo del lavoro;
 scarse conoscenze delle nuove tecnologie;
 ampiezza della condizione di lavoro
irregolare, con forte presenza del sommerso;
 criminalità, illegalità;
 scarsa considerazione o non riconoscimento
della validità delle iniziative della scuola;
 atteggiamento passivo e rinunciatario
rispetto al conseguimento del titolo di studio
ed alla ricerca del lavoro.
Opportunità
Rischi
 Costituzione di reti di scuole formali aperte  L’integrazione insufficiente, ovvero carenti
alla collaborazione di organismi esistenti sul
conoscenze linguistiche, nozioni lacunose
territorio per un migliore utilizzo delle
sulla società d’accoglienza, nonché una
risorse e per rispondere ai bisogni del
mancata disponibilità può portare a conflitti
territorio;
ed emarginazione, ciò che comporta
22
conseguenze negative non solo per gli
 creazione di condizioni favorevoli per le
interessati, bensì anche per la coesione
pari opportunità e la partecipazione della
sociale;
popolazione straniera alla vita pubblica;
 acquisizione di competenze di base e  dispersione delle potenzialità individuali,
esclusione dai processi della informazione e
trasversali, certificazioni, indispensabili
della conoscenza delle tecnologie;
all’inserimento nel mondo del lavoro;
 educazione permanente degli adulti quale  degrado delle risorse;
parte del sistema formativo di una comunità.  depauperamento del capitale umano e
pericolo di sfruttamento delle fasce più
deboli.
2.
AUTOVALUTAZIONE
A partire dall’anno scolastico in corso il CPIA si inserisce nel percorso di autovalutazione
(RAV) allo scopo di rafforzare la propria identità, consolidare i rapporti con il territorio e riflettere
sulla propria progettualità per individuarne punti di forza e debolezza ed intraprendere azioni di
miglioramento. Il punto di arrivo è quello di rendere conto ai soggetti coinvolti nel percorso
scolastico delle scelte operate, delle attività svolte e dell’utilizzo delle risorse, con uno sguardo a
tutti gli stakeholder e alle dimensioni economiche, sociali e ambientali del territorio. La decisione di
porre in essere un percorso di autovalutazione nasce dalla consapevolezza che il compito prioritario
della scuola è il successo formativo di ciascuno studente, inteso non soltanto come diritto allo
studio, ma nell’accezione più ampia di diritto all’occupazione lavorativa e all’inclusione sociale,
nella prospettiva di una piena godibilità di diritti di cittadinanza e di un apprendimento lungo tutto
l’arco della vita.
Per il corrente anno scolastico le azioni che verranno svolte sono:
‐
verifica della capacità della scuola di generare equità, assicurando agli studenti uguali
chance di successo indipendentemente dal loro genere, dalla loro nazionalità e dalla
situazione socio-economico-culturale di partenza;
‐
sfruttare al meglio le risorse offerte dal territorio, dal contesto socio-ambientale;
‐
costruire il senso di appartenenza a una comunità;
‐
creare il senso di sicurezza negli studenti e ridurre le situazioni di disagio;
‐
individuare i punti di forza e di debolezza e predisporre un progetto di miglioramento, dopo
avere stabilito le priorità più urgenti.
‐
predisporre il RAV.
3.
PROGETTAZIONE DEI CURRICOLI PER UdA
Le offerte di formazione sono organizzate verticalmente nel sistema formativo e
23
orizzontalmente sul territorio in collaborazione con altre agenzie formative per dare adeguata
risposta alle domande provenienti dal singolo, dalle istituzioni, dal mondo del lavoro.
L’offerta formativa è duratura nel tempo, si sviluppa secondo differenti metodologie e
contenuti.
I curricoli sono basati su percorsi che sono personalizzati superando le barriere dell’annualità
scolastica tradizionale attraverso il sistema dei crediti formativi.
I percorsi sono modulari, suddivisi in Unità di Apprendimento (UdA). Ciascuna Unità di
Apprendimento è intesa come un insieme autonomamente significativo di conoscenze, abilità e
competenze, correlata ai livelli e ai periodi didattici e permette la realizzazione di percorsi
personalizzati.
4.
METODOLOGIA
L’apprendimento in età adulta è caratterizzato da:
‐
la consapevolezza della autonomia della scelta da cui è scaturita la decisione di rientrare in
formazione;
‐
l’“eccezionalità” della scelta – rispetto al percorso di vita tipico dell’età adulta – che richiede
sostegno ed incoraggiamento da parte dell’istituzione scolastica;
‐
la disponibilità ad apprendere nuove cose, sebbene contrastata dagli obblighi e dalle
incombenze della vita adulta;
‐
il patrimonio di esperienze possedute, che devono essere individuate e divenire risorse per
l’apprendimento;
‐
una prospettiva temporale certa, riconoscibile e immediata che porta l’adulto a richiedere
riconoscibilità degli ambiti di apprendimento e applicazioni utili alle esigenze della vita
concreta.
Data la diversità delle condizioni socio-culturali, delle esperienze, delle conoscenze e delle
aspettative, l’azione didattica sarà per lo più flessibile, individualizzata e personalizzata per
rispondere alle specifiche esigenze dell’utenza: per ogni corsista si seguirà un percorso formativo
consono alle richieste e agli interessi personali, adeguato ai bisogni dei singoli utenti.
Allo scopo di facilitare la formazione di un clima accogliente e di migliorare l’autostima, le
attività ed i contenuti proposti prenderanno avvio dalle esperienze personali e dalla valorizzazione
delle risorse e delle capacità di ognuno per poi dedurre regole generali da ogni singolo caso.
Le scelte didattiche che ne conseguono sono:
1.
adeguare l’offerta formativa alle esigenze intellettuali dell’adulto e non viceversa, evitando
24
dunque di utilizzare obiettivi, competenze, modalità di funzionamento precostituite ma, al
contrario, cercando di interpretare e di rispondere alle necessità e alle caratteristiche del
corsista adulto;
2.
condividere la responsabilità del percorso formativo con il corsista adulto, sia le singole fasi
che gli obiettivi finali;
3.
utilizzare forme di flessibilità didattica e di personalizzazione (quali sportelli di recupero e
di potenziamento) per accompagnare gli adulti nei loro tempi e nei loro ritmi di
apprendimento, sostenerne la motivazione e valorizzarne le vocazioni e gli interessi;
4.
improntare l’attività didattica al rispetto e alla reciprocità relazionale;
5.
nel corso dell’esperienza d’aula, scegliere come docente il ruolo di facilitatore
d’apprendimento inter pares attraverso la condivisione e il confronto delle proprie e altrui
opinioni, l’attenzione e il riconoscimento degli atteggiamenti emotivi del discente adulto, la
proposta di obiettivi concreti e raggiungibili, il sostegno della motivazione ad apprendere.
Nel lavoro d’aula il metodo didattico utilizzato prevalentemente dai docenti sarà l’apprendimento
cooperativo per gruppi, che permette ai corsisti di accrescere e sostenere reciprocamente il processo
di apprendimento. Questo metodo inoltre favorisce l’integrazione e l’acquisizione delle abilità
sociali quali: collaborare, dividere i compiti, offrire e valutare il contributo individuale, comunicare
in maniera propositiva, ecc.
Per i corsisti più capaci le attività mireranno ad arricchire il patrimonio culturale attraverso
l’approfondimento di temi, la guida all’uso dei testi, il potenziamento delle capacità di confronto e
di rielaborazione personale e il consolidamento della terminologia adeguata.
Per i corsisti più deboli invece si attueranno interventi individualizzati di recupero delle
conoscenze e delle abilità di base e di sviluppo dell’autonomia operativa attraverso:
- svolgimento di esercizi e prove a difficoltà graduata;
- guida a un metodo di lavoro più organizzato, autonomo e costruttivo;
- guida all'uso di un linguaggio specifico appropriato;
- collaborazione con i corsisti più capaci.
Anche il linguaggio sarà, inizialmente, molto semplice, per farsi, via via, più preciso. Si farà
uso della comunicazione orale e grafica dedicando ampio spazio a momenti di discussione collettiva
e di scambio reciproco di opinioni, riportando poi la conversazione sui contenuti più attinenti alle
varie materie.
Nell’ambito degli obiettivi comuni trasversali, gli insegnanti ritengono prioritari i seguenti
obiettivi operativo-metodologici:
- corretto uso del materiale scolastico;
25
- capacità di organizzare il materiale;
- capacità di recepire le informazioni dell’insegnante;
- ordine nell’esecuzione;
- autonomia nell’esecuzione.
5.
VALUTAZIONE
La didattica fondata sullo sviluppo e sull’acquisizione delle competenze comporta l’adozione
di una valutazione che verifichi il raggiungimento delle competenze pattuite e declinate nel Patto
Formativo oltre alla capacità di attivare percorsi autonomi, di saper agire e mobilizzare strumenti e
risorse nell’ambito dell’investimento personale. Oltre al grado di autonomia nel lavoro scolastico e
allo sviluppo di un metodo di lavoro, i criteri di valutazione terranno conto di fattori quali:
frequenza e rispetto dei termini del Patto Formativo Personale, collaborazione e impegno
nell’attività in classe, capacità di integrazione e relazione, preparazione iniziale e preparazione
raggiunta alla fine del percorso. La valutazione viene intesa anche come sistematica verifica
dell’efficacia e adeguatezza della programmazione e quindi utilizzata per l’eventuale correzione
dell’intervento didattico.
La valutazione risponde, dunque, alle seguenti funzioni fondamentali:

verificare l’acquisizione degli apprendimenti pregressi e programmati;

adeguare le proposte didattiche e le richieste alle possibilità e ai ritmi di apprendimento
individuali e del gruppo;

predisporre eventuali interventi di rinforzo o consolidamento e di potenziamento, individuali
o collettivi;

promuovere l’autovalutazione delle proprie competenze, l’autoconsapevolezza delle proprie
potenzialità;

fornire ai docenti elementi di autovalutazione del proprio intervento didattico;

comunicare alle famiglie gli esiti formativi scolastici (per i minorenni).
La competenza è del Gruppo di livello per i percorsi di primo livello e del team docente per i
percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana.
Costituiscono oggetto della valutazione:

l’analisi dei prerequisiti;

la verifica degli apprendimenti programmati, ossia delle competenze, delle abilità e
conoscenze disciplinari indicate nelle UdA;
26

la valutazione del comportamento, cioè della partecipazione, dell’impegno manifestato,
dell’interesse, del rispetto delle regole e dell’autonomia, come condizioni che rendono
l’apprendimento efficace e formativo (in particolare per gli utenti minori).
A seconda dei livelli e dei periodi didattici di riferimento, i metodi di valutazione adottati potranno
essere:
‐
osservazione in classe;
‐
test scritto (strutturato, a risposta multipla, vero/falso, a risposta aperta, risoluzioni di
problemi, lettura di grafici, schemi e tabelle, componimento libero, ecc);
‐
interrogazione orale;
‐
partecipazione a dibattiti in classe;
‐
elaborati scritti o multimediali;
‐
partecipazione a progetti;
‐
partecipazione al lavoro di gruppo.
La valutazione accompagna e regola l’azione didattica. Tre sono le fasi fondamentali:
1) fase iniziale con prove d’ingresso nei vari ambiti disciplinari: gli elementi di conoscenza
ottenuti permettono la definizione dei livelli di partenza del Corso e il riconoscimento dei crediti a
coloro che sono già in possesso di competenze:
FASCIA DI
LIVELLO
ALTA
(8 – 10)
MEDIA
(6 – 7)
BASSA
(5)
INDICATORI
Partecipazione e interesse: attivi
Metodo di lavoro: autonomo
Acquisizione e rielaborazione dei contenuti proposti: buone
Partecipazione e interesse: discreti
Metodo di lavoro: abbastanza autonomo
Acquisizione e rielaborazione dei contenuti proposti: discrete
Partecipazione e interesse: sufficienti
Metodo di lavoro: poco autonomo
Acquisizione e rielaborazione dei contenuti proposti: scarse
2) fase intermedia come momento di valutazione intermedia e finale del processo di
apprendimento dei Vari percorsi disciplinari (UdA):
VOTO
10/9
INDICATORI
Possiede conoscenze complete, approfondire e personalizzate;
Applica conoscenze e competenze in situazioni diverse con precisione e
autonomia;
Organizza in modo autonomo e completo le consegne, utilizzando strategie
adeguate ed elaborando percorsi personalizzati.
27
8
7
6
5
Possiede conoscenze articolate e sicure;
È in grado di rielaborare e trasferire conoscenze e competenze in situazioni
differenti;
Esegue con autonomia e impegno le consegne.
Possiede conoscenze articolate e di norma sicure;
Coglie il senso dei contenuti e li elabora in modo apprezzabile;
Sa trasferire abilità e competenze in situazioni differenti con una certa
autonomia.
Possiede conoscenze sufficienti;
Sa orientarsi nelle tematiche fondamentali proposte;
Sa eseguire consegne anche se con imprecisione.
Possiede conoscenze molto frammentarie e superficiali;
Fatica a trasferire conoscenze e competenze in ambiti determinati;
Si applica superficialmente o con discontinuità.
3) fase finale come valutazione (stessi indicatori della tabella precedente) e presentazione
del Corso all’esame conclusivo del primo ciclo d’istruzione:
FASCIA DI
LIVELLO
DESCRITTORI
Partecipazione/interesse: attivi
Impegno: attivo/costruttivo
ALTA
Metodo di lavoro: autonomo/ efficace
(8 – 10)
Progressi: notevoli
Raggiungimento obiettivi: completo/ esauriente
Partecipazione/interesse: produttivi
Impegno: positivo
MEDIA
Metodo di lavoro: autonomo
(6 – 7)
Progressi: evidenti
Raggiungimento obiettivi: soddisfacente
Partecipazione/interesse: sufficienti
Impegno: sufficiente
BASSA
Metodo di lavoro: abbastanza autonomo
(5)
Progressi: apprezzabili
Raggiungimento obiettivi: sufficiente
Partecipazione/interesse: non sufficiente
NON SUFFICIENTE Impegno: non sufficiente
Metodo di lavoro: non autonomo
(4 – < 4)
Progressi: non apprezzabili
Raggiungimento obiettivi: non sufficiente
La valutazione finale verifica l’esito del percorso di studio personalizzato verificando la
frequenza pattuita nel PSP ed il raggiungimento degli obiettivi didattici previsti. Deroghe relative al
monte ore dovranno essere motivate e rientranti nei criteri di deroga deliberati dal Collegio docenti,
a condizione che le assenze non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione.
La valutazione del comportamento viene intesa principalmente come valutazione della
28
capacità relazionale dello studente sia nei confronti degli insegnanti che degli altri studenti, del
personale della scuola e delle opportunità e degli strumenti offerti dall’ambiente scolastico.
Vengono utilizzati i seguenti indicatori, tradotti in voti, che tengono in particolare conto le
dinamiche comportamentali problematiche dell’utenza giovanile che costituisce una quota
dell’utenza del CPIA:
VOTO
10
9
8
7
6
5
INDICATORI
Comportamento responsabile, rispettoso delle norme che regolano la vita
scolastica, delle persone e dell’ambiente, corretto, partecipe e collaborativo
all’interno della classe. Frequenza assidua o con sporadiche assenze.
Comportamento responsabile, rispettoso delle norme che regolano la vita
scolastica, delle persone e dell’ambiente. Atteggiamento sostanzialmente
collaborativo all’interno della classe. Frequenza assidua o con sporadiche
assenze.
Comportamento corretto, rispettoso delle norme che regolano la vita
scolastica. Alcune assenze, ritardi e/o uscite anticipate.
Comportamento complessivamente rispettoso delle norme che regolano la vita
scolastica, delle persone e dell’ambiente, pur con sporadici episodi di richiami
verbali e/o scritti. Ricorrenti assenze, ritardi e/o uscite anticipate non previste.
Partecipazione discontinua all’attività didattica.
Episodi di mancato rispetto delle norme che regolano la vita scolastica, delle
persone e dell’ambiente, segnalati per iscritto dai docenti. Richiami per
specifici episodi ed eventuali sanzioni disciplinari. Frequenti assenze e
numerosi ritardi e/o uscite anticipate non previste. Scarsa partecipazione e
ricorrente disturbo di parte dell’attività didattica.
Comportamento scorretto e irrispettoso nei confronti degli insegnanti e dei
compagni. Episodi di danneggiamento del materiale e/o dell’ambiente
scolastico. Sistematico rifiuto delle norme che regolano la vita scolastica.
Sanzioni disciplinari gravi che non hanno però comportato un apprezzabile
cambiamento del comportamento. Numerose assenze e continui ritardi e/o
uscite.
29
AUTONOMIA CURRICULARE
1.
DETTAGLIO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il CPIA segue con attenzione l’evoluzione della società, del mondo del lavoro e in
particolare del mondo degli adulti e delle loro domande di formazione e di educazione. Pertanto
riprogetta continuamente la sua offerta formativa per adeguarsi alle richieste provenienti dalla
specifica realtà del territorio.
L’offerta formativa è strutturata per livelli di apprendimento:
Nel corrente anno scolastico il CPIA realizza i seguenti percorsi ordinamentali:

alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana per i cittadini stranieri finalizzati al
conseguimento di un titolo attestante il raggiungimento di un livello di conoscenza della
lingua italiana non inferiore ad A2 del Quadro comune europeo di riferimento per la
conoscenza delle lingue, elaborato dal Consiglio d’Europa;

primo livello - primo periodo didattico - per il conseguimento del titolo conclusivo del
30
primo ciclo di istruzione (ex licenza media).
Orario complessivo 400 ore più eventuali 200 ore ulteriori se l’adulto non possiede la
certificazione di scuola primaria;

primo livello - secondo periodo didattico -
finalizzato alla certificazione attestante
l’acquisizione delle competenze di base connesse all’obbligo di istruzione e relative alle
attività comuni a tutti gli indirizzi degli istituti tecnici e professionali.
Orario complessivo 825 ore.
Totale Corsi
Rosarno
15.00-18.00 Punto erogaz.
Melicucco
15.00-18.00 Punto erogaz.
Villa S. Giovanni
14.00-19.00 Sede associata
Polistena
14.30-19.30 Sede associata
Palmi
8.30-16.00 Casa Circond.
Palmi
14.00-19.00 Sede associata
Cittanova
14.00-19.00 Sede associata
Tipologia Corsi
Tabella riassuntiva offerta formativa
Alfabetizzazione
1
1
1
1
2
1
1
8
I Livello
1° periodo
I Livello
2° periodo
1
1
1
1
2
1
--
7
1
1
1
1
1
--
--
5
2.
PERSONALE ASSEGNATO
Personale docente assegnato
Lettere
8 Unità
Lingua straniera inglese
3 Unità
Lingua straniera francese
1 Unità
Matematica e Scienze
4 Unità
Tecnologia
4 Unità
Scuola Primaria
4 Unità
31
Personale ATA assegnato
3.
Dirigente S.G.A.
1 Unità
Assistenti Amministrativi
5 Unità
Collaboratori scolastici
7 Unità
POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
In attuazione della piena autonomia scolastica di cui all’art. 21 della Legge n. 59/1997 e
successive modifiche, la Legge 13 luglio 2015, n. 107 (la Buona Scuola) ha introdotto il
potenziamento dell’offerta formativa.
Le scuole sono chiamate a fare le proprie scelte in merito a insegnamenti e attività per il
raggiungimento di obiettivi quali: valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche,
matematico-logiche e scientifiche, nella musica e nell’arte, di cittadinanza attiva; sviluppo di
comportamenti responsabili per la tutela dei beni ambientali e culturali; potenziamento delle
discipline motorie e sviluppo di un sano stile di vita; sviluppo delle competenze digitali;
potenziamento delle metodologie e delle attività laboratoriali; prevenzione e contrasto della
dispersione, della discriminazione, del bullismo e del cyberbullismo; sviluppo dell’inclusione e del
diritto allo studio per gli alunni con bisogni educativi speciali; valorizzazione della scuola come
comunità attiva aperta al territorio; incremento dell’alternanza scuola-lavoro; alfabetizzazione e
perfezionamento dell’italiano L2, inclusione.
Nell’ambito degli obiettivi suddetti, coerentemente con la programmazione dell’offerta
formativa, nella seduta del 22/09/2015 il Collegio dei Docenti ha individuato, in ordine di
preferenza, in seguenti Campi di Potenziamento:
1. Potenziamento Linguistico;
2. Potenziamento Umanistico, Socio Economico e per la Legalità;
3. Potenziamento Artistico e Musicale;
4. Potenziamento Laboratoriale;
5. Potenziamento Scientifico;
6. Potenziamento Motorio.
32
4.
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Progetti
PROGETTI
DESTINATARI
OBIETTIVI
FINALITA’
DESCRIZIONE
DEL PROGETTO
Promuovere
negli alunni un
atteggiamento di
apertura
all’Europa,
potenziare la
conoscenza delle
lingue straniere
come veicolo di
scambio tra
culture.
Il Progetto
prevede
l’insegnamento di
alcuni argomenti
delle varie
discipline
coinvolte in lingua
inglese e la
realizzazione di
prodotti finali.
Sviluppare le
abilità
comunicative
scritte e orali.
Il progetto
prevede due
moduli di 10 ore
livello A1-A2.
Progetto in rete
E-Clil, my new
learning
environment
(curriculare)
Iscritti e utenti
corsi primo
livello, primo
periodo didattico
CPIA
Migliorare il
target della
competenza
linguistica e
sviluppare le
abilità
comunicative
orali.
Potenziamento e
Recupero
Lingua Inglese
(curriculare)
Iscritti e utenti
corsi primo
livello, primo e
secondo periodo
didattico CPIA
Potenziare gli
elementi base
della lingua
inglese
Potenziamento e
Recupero
Matematica
(curriculare)
Iscritti e utenti
corsi primo
livello, primo e
secondo periodo
didattico CPIA,
motivati ad
approfondire la
conoscenza della
matematica.
Potenziare gli
elementi base del
calcolo della
logica.
Saper applicare
formule e
conoscenze
matematiche
nella realtà.
Alla riscoperta
dei Beni
Culturali della
Calabria
(extracurriculare)
Approfondire i
vari aspetti della
Giovani adulti del
cultura e della
territorio ed
civiltà calabrese
extracomunitari
sotto il profilo
interessati alla
linguistico,
cultura calabrese.
storico, letterario
e artistico.
Fornire gli
strumenti
necessari per
capire le
tradizioni
calabresi
necessari
all’integrazione
nella comunità
in cui si vive.
Operazioni
fondamentali,
frazioni (modulo
di 8 ore);
percentuali e
proporzioni,
teorema di
Pitagora,
coordinate
cartesiane grafici,
(modulo di 10
ore); espressioni
letterali, identità
ed equazioni,
probabilità
(modulo di 12
ore).
Il progetto
prevede 4 moduli
di 15 ore ciascuno
per un totale di 60
ore.
-15 ore per il
profilo linguistico;
-15 ore per il
profilo storico;
-15 ore per il
profilo letterario;
-15 ore per il
profilo artistico;
33
Progettare e
realizzare
materiali digitali
(extracurriculare)
Giovani adulti del
territorio ed
extracomunitari
interessati
all’informatica.
Imparare ad
utilizzare i
programmi base
di office (word,
excel, power
point.
Dopo una fase
iniziale
prettamente
teorica si passerà
Progettazione di all’utilizzo pratico
dei programmi in
un elaborato
specifico per
aula laboratorio
ogni programma. Il progetto
prevede 3 moduli
di 20 ore ciascuno
per un totale di 60
ore.
Corsi aperti al territorio (le iscrizioni rimarranno aperte sino al 30 di Aprile)
Percorsi di lingua inglese, francese, spagnolo, arabo, finalizzati
all’acquisizione di competenze che possono essere riconosciute come credito
per un eventuale rientro in formazione presso la scuola secondaria di secondo
Lingua straniera
grado.
(i corsi saranno realizzati in tutte le sedi associate tranne la lingua araba che
sarà realizzata nella sola sede di Polistena)
Il corso promuove la necessità della presa di coscienza di modificare
profondamente la relazione uomo-natura e mira a cambiare sostanzialmente,
sia a livello individuale sia a livello collettivo, i comportamenti e gli
Educazione
atteggiamenti dell’uomo per una valorizzazione/protezione del patrimonio
Ambientale
ambientale, della valorizzazione e della gestione partecipata del territorio,
dello sviluppo sostenibile e del consumo consapevole.
(il corso sarà realizzato nella sede associata di Polistena)
Il corso vuole offrire ai corsisti strumenti di base e tracce di lavoro per
sfruttare le potenzialità della scrittura in ambito didattico e formativo, al fine di
Scrittura
migliorare le abilità di lettura e scrittura.
Creativa
(il corso sarà realizzato nelle sedi associate di Cittanova e Villa S. Giovanni)
Presso tutte le Sedi Associate è possibile frequentare percorsi pomeridiani di
alfabetizzazione informatica. I percorsi sono incentrati sull’acquisizione di
Informatica
competenze caratteristiche degli standard internazionali ECDL.
(il corso sarà realizzato in tutte le sedi associate del CPIA)
5.
FORMAZIONE IN SERVIZIO
Per i docenti sono promosse e organizzate attività di aggiornamento per la formazione in
servizio, per il rafforzamento delle professionalità, per lo sviluppo delle potenzialità, per il
progressivo coinvolgimento di nuovi docenti in ingresso.
L’aggiornamento e la formazione in servizio, diritto-dovere del personale, sono fondamentali
nel rendere la scuola nel complesso capace di rispondere alle esigenze di una società che si
modifica.
Il Collegio Docenti seleziona le diverse proposte di formazione e aggiornamento in funzione
dei seguenti criteri:
34
‐
corsi interni organizzati e gestiti dall’Istituto (sicurezza);
‐
corsi di glottodidattica comuni a tutte le discipline;
I corsi in programma:
- Corso di formazione per la sicurezza dei lavoratori del CPIA
- Glottodidattica
- Mobbing
6.
SICUREZZA
L’educazione alla sicurezza è un obbiettivo trasversale a tutte le discipline del curricolo
formativo. L’esigenza primaria è la conoscenza delle norme generali e dei principali rischi e
pericoli. Il requisito principale, per attuare processi che garantiscono la sicurezza (limitando quindi
il danno determinato da una situazione di pericolo), resta quello dell’informazione, accanto ad una
formazione mirata e calibrata alle varie esigenze e correlata alle mansioni dei vari operatori
scolastici (docenti, discenti e non docenti). Il Piano di Valutazione dei Rischi e il relativo Piano di
Evacuazione costituiscono riferimento certo per la piena conoscenza della realtà scolastica delle
varie sedi e per il conseguente comportamento da assumere in caso di pericolo.
7.
RICERCA, SPERIMENTAZIONE, SVILUPPO DEL CPIA
Nell’attività di RS e S il CPIA si impegna rispetto alle seguenti piste:
 lettura dei bisogni formativi della popolazione adulta del territorio;

costruzione di profili di adulti definiti sulla base delle necessità dei contesti sociali e di
lavoro;
 interpretazione dei bisogni di competenze e conoscenze della popolazione adulta;
 accoglienza e orientamento;
 miglioramento della qualità e dell’efficacia dell’istruzione degli adulti;
 formazione e aggiornamento culturale e professionale del personale scolastico;
 innovazione metodologica e disciplinare;
 scambi di informazioni, esperienze e materiali didattici;
 integrazione fra le diverse articolazioni del sistema scolastico e, d’intesa con i soggetti
istituzionali competenti, fra i diversi sistemi formativi, ivi compresa la formazione
professionale.
35
8.
SOGGETTI ESTERNI COINVOLTI NELLE ATTIVITA’DEL CPIA

Istituti Comprensivi della Provincia di Reggio Calabria

Scuole Secondarie di Secondo grado della Provincia di Reggio Calabria

CPIA “Stretto-Ionio”

Comune di Palmi

Comune di Polistena

Comune di Villa San Giovanni – Protocollo d’intesa

Comune di Melicucco - Protocollo d’intesa

Comune di Cittanova - Protocollo d’intesa

Ufficio Esecuzione Penale Esterna (UEPE) di Reggio Cal. sez. Servizi Sociali - Convenzione

Casa Circondariale di Palmi

Casa di Reclusione di Laureana - Convenzione

Prefettura di Reggio Calabria

Ente di Formazione Professionale DO.MI di Villa S. Giovanni (RC) - Convenzione

International House (RC) - Convenzione

Associazione socio-culturale di volontariato “Nuova Solidarietà” di Salice (RC) -Convenzione

Scuola Superiore per mediatori linguistici di Catona (RC) - Protocollo d’intesa

Istituto per la famiglia “Gilberto Perri” sez. Catona (RC) - Convenzione

Associazione di volontariato “Il Samaritano” di Polistena (RC) - Convenzione

Progetto SPRAR “Approdi Mediterranei” di Villa S. G. annualità 2014-2016

ARCI Reggio Cal. - Protocollo d’intesa

Cooperativa sociale “Terra Promessa” – Convenzione

Associazione “Insieme per la disabilità” - Convenzione
36
ALLEGATO n. 1
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Direzione Scolastica Regionale per la Calabria
Centro Provinciale Istruzione Adulti “Stretto – Tirreno”
Via Pio XI n. 317 – 89129 Reggio Calabria1
C.M.: RCMM19800R – C.F. 92093920806 – Cod. Univoco Ufficio UF0LC4
Tel. N. 0965/499488  [email protected] PEC: [email protected]
REGOLAMENTO del CPIA “STRETTO TIRRENO”
Approvato dal Collegio Docenti con delibera n. 28 del 10//10/2015
Consiglio d’Istituto con delibera n. 22 del 12/10/2015
VISTO l'art.10, comma 3, lettera a del T.U. 16/4/94, n. 297; (Disposizioni legislative in
materia di istruzione)
VISTI gli art. 8 e 9 del DPR 8/3/99, n. 275; (Norme in materia di Autonomia delle
istituzioni scolastiche)
VISTI gli art. 2, 3 e 4 del DPR 24/6/98, n. 249 (Statuto delle studentesse e degli
studenti)
VISTO il DPR 235 del 2007 recante integrazioni allo Statuto delle studentesse e
degli studenti
VALUTATA l'opportunità di adottare un regolamento d'istituto
PREMESSA
Il regolamento del CPIA “ Stretto Tirreno” viene qui definito in ottemperanza alla
normativa vigente in materia di istruzione in età adulta (DPR 263/2012) e di autonomia
scolastica nonché a quelle parti dello Statuto degli studenti e delle studentesse (DPR n.
249 24 giugno 1998 e successive integrazioni introdotte dal DPR n. 235 del 21 novembre
2007, vedi Patto Educativo di Corresponsabilità) che hanno rilevanza nel CPIA (in
particolare nei confronti degli utenti minorenni).
Il regolamento tiene conto del fatto che si tratta di un'utenza adulta, che aderisce ai
percorsi non per obbligo ma semplicemente come ad un'opportunità. Non si può,
infatti, ignorare il dato che istituzionalmente la maggioranza dei percorsi è frequentata
da persone maggiorenni che, in quanto tali, rispondono direttamente delle proprie
responsabilità personali e che la presenza di minori, quindi di soggetti ancora in fase di
maturazione e sottoposti alla responsabilità dei genitori, risulta marginale. In questa
prospettiva l'adesione allo Statuto degli Studenti e delle Studentesse sembra
dovuta solo per la presenza di minori.
La corresponsabilizzazione prevede l’assunzione di responsabilità personali da parte
degli iscritti - dei genitori per i minori - tramite il patto formativo individuale attivato tra il
Centro e i medesimi.
Le regole accompagnano gli utenti dal primo contatto per l'iscrizione sino alla loro
immissione nei corsi e alla frequenza delle diverse attività. Le regole hanno
carattere generale per tutti e intendono coinvolgere l'individuo e il gruppo nella
gestione del Centro con l'assunzione diretta di responsabilità nei confronti
37
dell'ambiente e delle attrezzature messe a disposizione nonché nei confronti di tutti i
frequentanti a qualsivoglia titolo dei locali e degli spazi.
Le regole più sanzionatorie sono state previste a garanzia del diritto di studio e per
la tutela della sicurezza di chi frequenta i nostri corsi con impegno e con grande
spirito di sacrificio, oltre che a garanzia di tutto il personale, specie per chi opera con
professionalità e motivazione al servizio di una comunità.
La finalità principale perseguita è e rimane esclusivamente di tipo educativo e formativo e
gli eventuali provvedimenti disciplinari vedranno sempre la salvaguardia dei diritti di
trasparenza, di rispetto della privacy e della difesa e non potranno, comunque, mai
prevaricare i diritti individuali e collettivi allo studio e alla sicurezza di tutti.
CAPO I - NORME GENERALI
Art.1 - La comunità scolastica
La comunità scolastica è composta dagli adulti e dagli studenti iscritti al centro, dai
docenti, dal personale amministrativo e ausiliario, dal Dirigente scolastico, dai
genitori degli alunni minorenni, da tutti coloro che hanno un interesse nei confronti del
CPIA (stakeholder).
Art. 2 - Libertà di espressione
Ogni componente della comunità scolastica ha il diritto di esprimere le proprie convinzioni
e di avere rispetto della propria dignità da parte di tutti gli altri componenti.
Art. 3 - Rispetto per tutti
Ogni componente della comunità scolastica ha il dovere di rispettare le convinzioni, i valori
e la dignità di tutti coloro che vivono nella scuola.
Art. 4 - Beni incustoditi
L’Istituto non risponde dei beni, preziosi o oggetti personali lasciati incustoditi. Sarà
cura di ognuno cercare di evitare, per quanto possibile, il verificarsi di fatti incresciosi
anche mediante la vigilanza di tutti.
Art.5 - Sicurezza
Gli iscritti e il personale sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di
sicurezza: essi devono conoscere il piano di evacuazione dell’istituto predisposto per
il caso di calamità naturali, incendi, ecc. e partecipare con attenzione alle simulazioni
relative alla sicurezza.
CAPO II - FREQUENZA – ASSENZE
Art. 6 – Assenze prolungate
Tutti sono tenuti a frequentare con regolarità le lezioni e/o a comunicare eventuali assenze
prolungate o la necessità di dover lasciare il corso. In quest'ultimo caso la
segreteria provvederà al loro depennamento d'ufficio.
Art. 7 – Deroghe alla validità del periodo didattico
Affinché un corso sia valido è necessaria la frequenza dei tre quarti dell’orario
personalizzato. Nei percorsi di I livello 1° periodo e 2° periodo sono possibili deroghe
‘motivate’, stabilite annualmente dal Collegio dei docenti.
Art. 8 – Depennamento
L'assenza ininterrotta dello studente maggiorenne che superi i due mesi senza alcuna
comunicazione da parte dell'interessato comporta l'avvio di procedura di ritiro d'ufficio,
preceduta da comunicazione all'interessato. Qualora questi non risulti più
38
rintracciabile e non abbia comunicato variazione d'indirizzo si provvederà al suo
depennamento dagli elenchi.
Art. 9 - Disposizioni specifiche per i minori
a) Gli studenti minori sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad
assolvere assiduamente agli impegni di studio. Gli studenti sono tenuti altresì alla
puntualità e alla presenza. L’ingiustificata assenza durante l’ora di lezione, come
l’uscita dalla scuola senza autorizzazione o l’entrata in ritardo (art.9 lettera h), costituisce
mancanza grave.
b) Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente
scolastico e averne cura, come importante fattore di qualità della vita della scuola.
Lasciare i locali scolastici in stato di disordine e/o abbandono costituisce una
mancanza passibile di ammonizione.
Imbrattare o incidere suppellettili, muri, accessori e pertinenze costituisce mancanza
grave.
c) Lo stazionamento negli spazi interni della scuola è consentito durante l’intervallo.
Chiunque permanga in essi in altre ore è passibile di ammonizione. È’da evitare il
riversarsi nei corridoi alla fine di ciascuna ora di lezione, durante il cambio dei docenti.
L’autorizzazione ad uscire dall’aula durante l’ora di lezione è data dal Docente a non più
di un alunno per volta, e solo per inderogabili esigenze; prolungare senza motivo l’uscita
dalla classe costituisce una mancanza.
d) Gli studenti devono evitare comportamenti inadeguati passibili di ammonizione che
rendono difficile lo svolgimento dell’attività scolastica in genere, come ad esempio
disturbare la lezione chiacchierando, mangiando o alzandosi dal banco senza
autorizzazione. Costituisce invece mancanza grave interrompere o impedire con
comportamento non corretto la lezione.
e) Le giustificazioni delle assenze dalle lezioni vanno presentate all’inizio delle
lezioni. Le assenze, quale ne sia il motivo, devono essere giustificate sull’apposito
libretto individuale, dai genitori – o da chi ne fa le veci. La giustificazione è valida se
sottoscritta da chi ha depositato la firma al momento del ritiro del libretto.
f) Nel caso in cui lo studente non produca giustificazione entro il giorno consecutivo a
quello in cui riprende la frequenza potrà essere ammesso con riserva dal Dirigente
Scolastico o dal responsabile di plesso e dovrà essere accompagnato da un genitore o da
chi ne fa le veci.
g) Al rientro dopo assenze superiori ai cinque giorni consecutivi gli alunni devono
presentare certificato medico.
h) Di norma non sono ammessi ingressi in ritardo oltre l’inizio della seconda ora di
lezione, eccezion fatta per i ritardi dovuti a visite mediche o esami clinici o esigenze
particolari, adeguatamente giustificati.
i) In casi eccezionali i genitori degli alunni minorenni possono chiedere l’uscita anticipata
dalla scuola. La richiesta
deve essere presentata al responsabile di plesso per
l’autorizzazione. Gli alunni minorenni possono ottenere l’autorizzazione ad uscire
anticipatamente dalla scuola solo se accompagnati dai genitori, in caso di situazioni
particolari (ad esempio malore) potrà essere consentita l’uscita se accompagnati da un
adulto munito di delega del genitore (con firma confrontabile con quella depositata
sul libretto) e di idoneo documento di riconoscimento. Di norma le uscite anticipate
sono autorizzate soltanto per l’ora precedente il termine orario di lezione. Deroghe sono
consentite solo per gravi ed eccezionali motivi, adeguatamente documentati dal
richiedente.
l) L’ingresso degli alunni in classe avviene al suono della campanella. L’intervallo ha luogo
tra la seconda e la terza ora di lezione. Durante l’intervallo, la vigilanza è assicurata
dai docenti in orario in ciascuna classe.
ART. 10 - Assicurazione
Tutti gli iscritti sono provvisti di copertura assicurativa per tutte le attività didattiche inserite
nel POF.
39
ART. 11 – Documenti di corresponsabilità
Il Centro e gli iscritti, al termine della fase di accoglienza, sottoscrivono il Patto Formativo
Individuale nel quale vengono registrati i dati salienti il percorso formativo. Nel caso
di minori il Patto viene sottoscritto anche da uno dei genitori o da chi ne abbia le veci.
Il rispetto del Patto Formativo è vincolante per l'ammissione all'esame finale nei
corsi volti al conseguimento del titolo finale di scuola secondaria di primo grado.
CAPO III - AMBIENTI, BENI E ARREDI
ART. 12 – Rispetto degli ambienti, dei beni e degli arredi
Tutti gli iscritti sono tenuti al rispetto degli ambienti ove si svolgono i corsi e delle
varie dotazioni strumentali. Si impegnano a risarcire i danni, anche involontari, causati ad
arredi e attrezzature.
Gli iscritti sono tenuti al rispetto dell’ambiente scolastico (mobili e immobili compresi)
e di tutte le persone che a vario titolo lo frequentano (docenti, collaboratori scolastici,
utenti). I corsisti sono tenuti a mantenere pulite le aule, collaborando con il
personale per il mantenimento dell’igiene, non mangiando o bevendo in classe;
sono tenuti a evitare di consumare bevande al di fuori dello spazio attiguo alla
macchina distributrice.
Tutti i frequentanti rispettano gli spazi comuni, interni ed esterni alla scuola.
Si accede all'ambiente scolastico solo un minuto prima dell'inizio delle lezioni.
In assenza del personale docente è vietato l’accesso alle aule.
ART. 13 – Uso del telefono cellulare e di altre apparecchiature elettroniche
Nei locali del Centro è vietato l'uso del telefono cellulare durante le ore di lezione.
La stessa norma si applica ad altri dispositivi elettronici (tablet, lettori mp3/mp4 ecc.) il cui
uso non sia stato espressamente autorizzato dal docente per lo svolgimento di un'attività
didattica.
L'uso del cellulare può essere concesso in deroga alla normativa vigente, solo ai
frequentanti adulti che abbiano particolari esigenze (ad esempio: reperibilità lavorativa,
seri motivi di famiglia, ecc.). In caso di necessità è comunque richiesto l'uso della
suoneria in modalità silenziosa. L'utente avrà cura di uscire dall'aula qualora
sopraggiungessero impellenti necessità di comunicare con l'esterno.
È assolutamente vietato pubblicare fotografie e/o video senza il consenso degli interessati
(dei genitori per i minori). La pubblicazione priva si consenso determina violazioni di tipo
amministrativo e di tipo penale.
Art. 14 – Divieto di fumo
In tutti i locali e nelle aree di pertinenza è vietato fumare. Il divieto vale anche per
le sigarette elettroniche. In caso di infrazione l'addetto al fumo procede con le sanzioni
previste dalle norme in vigore.
CAPO IV - NORME DISCIPLINARI
ART. 15 – Sospensione e/o esclusione dai corsi
Poiché la frequenza ai percorsi del CPIA è un'opportunità rivolta ad adulti che rientrano nei
percorsi di formazione e istruzione, svincolata, quindi, da qualsivoglia obbligo scolastico,
gli atti e/o comportamenti che mettano a rischio la sicurezza individuale o collettiva, o la
tutela in materia di privacy possono essere motivo di esclusione dai corsi per gli adulti e di
sospensioni per i minori.
Si riporta un elenco – non esaustivo – di comportamenti sanzionabili e relativi organi
competenti ad irrogare le sanzioni.
40
Comportamento
sanzionabile
Lieve inadempimento
dei doveri scolastici
Inadempimento grave
dei doveri scolastici
Sanzione disciplinare
Violenza fisica
Sospensione fino a 15 gg
Denuncia
alle autorità
competenti di PS
Ammonizione verbale
Organo
competente a
irrogare la sanzione
docente
Annotazione sul registro di docente
classe e informazione al
Dirigente e alla famiglia con
firma per presa visione
docente
Comportamento
dello Annotazione della
studente
che
turba
il mancanza nel registro di
regolare andamento delle
classe.
lezioni es. uso del cellulare Ritiro dell’oggetto
ed altro
Assenza ingiustificata
Annotazione sul registro di docente
classe e informazione alla
famiglia con firma per presa
visione
Fumo in spazi non autorizzati Multa
Addetto alla vigilanza
Atti contrari al pubblico
Sospensione fino a 15 gg
Consiglio di classe completo
decoro
d tutte le componenti o
Dirigente scolastico
Furto o danneggiamento
Sospensione fino a 15gg Consiglio di classe completo
commutabile in attività in di tutte le componenti o
favore
della
comunità Dirigente scolastico
scolastica; esclusione da
visite e viaggi d’istruzione
Diffusione
di
immagini Sospensione fino a 15gg Consiglio di classe completo
carpite senza consenso
commutabile in attività in di tutte le componenti o
(particolarmente grave se favore
della
comunità Dirigente scolastico
riferiti
a
minori)
con scolastica;
videofonini,fotocamere
e Denuncia
alle
autorità
videocamere
competenti di PS.
Diffusione ed uso di
Sospensione fino a 15gg Consiglio di classe completo
sostanze stupefacenti e/o
commutabile in attività in di tutte le componenti o
alcolici
favore
della
comunità Dirigente scolastico
scolastica;Denuncia
alle
autorità competenti di PS
Commissione di reati e/o Sospensione o esclusione
sussistenza del pericolo per dale attività scolastiche
Denuncia alle autorità
l’incolumità delle persone
competenti di PS
Consiglio di classe completo
di tutte le componenti o
Dirigente scolastico
Consiglio di classe complete
di tutte le componenti o
Dirigente scolastico
41
Nel caso di atti e/o comportamenti che violano le norme del codice penale e/o civile si
provvederà tempestivamente alla denuncia alle autorità competenti.
In casi di particolare gravità il Dirigente scolastico è chiamato a prendere
provvedimenti anche straordinari, a tutela dell’incolumità delle persone. In questi casi è
necessaria la collaborazione dei docenti e del collaboratore scolastico per la necessaria
contestualizzazione degli episodi accaduti.
Art 16 – Impugnazioni avverso sanzioni
Avverso i provvedimenti disciplinari è ammesso ricorso da parte degli studenti interessati
(adulti) o dei genitori (per i minori), entro quindici giorni dall’avvenuta comunicazione
all’Organo di garanzia.
Art 17 – Organo di garanzia
L’Organo di garanzia è costituito dal Dirigente scolastico, da un docente e due corsisti.
L’Organo di garanzia dura in carica tre anni, o comunque fino al rinnovo del Consiglio di
Istituto; la funzione di Presidente è svolta dal Dirigente Scolastico, il quale nomina al suo
interno un segretario verbalizzante. È convocato dal Dirigente Scolastico. Per la validità
delle deliberazioni è necessaria la presenza dei rappresentanti di tutte le componenti della
scuola.
Nelle more della definizione del Consiglio d’Istituto l’Organo di garanzia è costituito dal
Commissario straordinario, dal Dirigente scolastico e da un docente.
CAPO V DISPOSIZIONI FINALI
Art 18 - Modifica del Regolamento
Le proposte di modifiche al presente Regolamento sono adottate a maggioranza di due terzi
dal Consiglio di Istituto, previa consultazione del Collegio dei Docenti.
ART 19 – Pubblicità e accesso
Il presente Regolamento è affisso all’Albo della scuola e pubblicato sul sito dell’Istituto;
estratto del regolamento viene consegnato agli studenti e alle famiglie all’atto dell’iscrizione
e/o all’inizio dell’anno scolastico e può essere consultato sul sito della scuola.
19
ALLEGATO n. 2
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Direzione Scolastica Regionale per la Calabria
Centro Provinciale Istruzione Adulti “Stretto – Tirreno”
Via Pio XI n. 317 – 89129 Reggio Calabria1
C.M.: RCMM19800R – C.F. 92093920806 – Cod. Univoco Ufficio UF0LC4
Tel. N. 0965/499488  [email protected] PEC: [email protected]
Percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana
Principianti
Base
Pre A1 ASCOLTO
- Comprendere brevissimi messaggi, purché si parli molto lentamente e chiaramente.
- Comprendere semplici comandi, anche riascoltandoli più volte.
LETTURA
- Leggere e comprendere immagini e parole.
- Leggere frasi minime cogliendo le informazioni essenziali.
INTERAZIONE ORALE E SCRITTA
- Porre e rispondere a semplici domande relative alla propria persona e alla propria
famiglia.
- Completare un modulo in stampato maiuscolo, con i propri dati anagrafici,
ricopiandoli.
- Completare parole abbinate alle immagini.
PRODUZIONE ORALE
- Comunicare con frasi minime al fine di un semplice scambio di informazioni su
argomenti familiari e comuni relativi a se stessi e alla propria famiglia.
- Utilizzare il lessico di base relativo alla famiglia, alla casa, al cibo e all’abbigliamento.
- Raccontare la propria giornata utilizzando frasi minime con il lessico presentato.
PRODUZIONE SCRITTA
- Sapersi coordinare oculo-manualmente e ritmicamente nell'attività grafica.
- Comprendere la struttura fonetico-sillabica delle parole, riproducendola nella
scrittura.
- Utilizzare lo stampato maiuscolo per la scrittura di parole.
- Scrivere i propri dati anagrafici in stampato maiuscolo, ricopiando.
- Scrivere autonomamente il proprio nome e cognome, anche in corsivo, per poter
apporre la propria firma sui documenti.
A1
Comprende e utilizza espressioni familiari di uso quotidiano e formule
molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se
stesso/a e altri, porre domande su dati personali e rispondere a domande
analoghe (il luogo dove abita, le persone che conosce e le cose che possiede).
Interagisce in modo semplice purché l’interlocutore parli lentamente e chiaramente
e sia disposto a collaborare.
ASCOLTO
- Comprendere le istruzioni che vengono impartite purché si parli lentamente e
chiaramente
- Comprendere un discorso pronunciato molto lentamente e articolato con
grande precisione, che contenga lunghe pause per permettere di assimilarne il
20
senso.
LETTURA
- Comprendere testi molto brevi e semplici, cogliendo nomi conosciuti, parole ed
espressioni familiari ed eventualmente rileggendo.
INTERAZIONE ORALE E SCRITTA
- Porre e rispondere a semplici domande relative a se stessi, alle azioni
quotidiane e ai luoghi dove si vive
- Utilizzare in uno scambio comunicativo numeri, quantità, costi, orari
- Compilare un semplice modulo con i propri dati anagrafici.
PRODUZIONE ORALE
- Descrivere se stessi, le azioni quotidiane e i luoghi dove si vive
- Formulare espressioni semplici, prevalentemente isolate, su persone e luoghi.
PRODUZIONE SCRITTA
- Scrivere i propri dati anagrafici, numeri e date
- Scrivere semplici espressioni e frasi isolate
Sopravvivenza
A2
Comprende frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di
immediata rilevanza (es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia,
acquisti, geografia locale, lavoro). Comunica in attività semplici e di routine che
richiedono un solo uno scambio di informazioni semplici e diretto su argomenti
familiari e abituali. Sa descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e
del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
ASCOLTO
- Comprendere quanto basta per soddisfare bisogni di tipo concreto, purché si
parli lentamente e chiaramente
- Comprendere espressioni riferite ad aree di priorità immediata quali la
persona, la famiglia, gli acquisti, la geografia locale e il lavoro, purché si parli
lentamente e chiaramente
LETTURA
- Comprendere testi brevi e semplici di contenuto familiare e di tipo concreto,
formulati nel linguaggio che ricorre frequentemente nella vita di tutti i giorni e/o
sul lavoro
INTERAZIONE ORALE E SCRITTA
- Far fronte a scambi di routine, ponendo e rispondendo a domande semplici
- Scambiare informazioni su argomenti e attività consuete riferite alla famiglia,
all’ambiente, al lavoro e al tempo libero
- Scrivere brevi e semplici appunti, relativi a bisogni immediati, usando formule
convenzionali
PRODUZIONE ORALE
- Descrivere o presentare in modo semplice persone, condizioni di vita o di
lavoro, compiti quotidiani
- Usare semplici espressioni e frasi legate insieme per indicare le proprie
preferenze
PRODUZIONE SCRITTA
- Scrivere una serie di elementari espressioni e frasi legate da semplici
connettivi quali “e”, “ma”, “perché” relativi a contesti di vita sociali, culturali
e lavorativi
- Scrivere una semplice lettera personale su argomenti e attività consuete
riferite alla famiglia, all’ambiente, al lavoro e al tempo libero.
21
PERCORSI DI PRIMO LIVELLO PRIMO PERIODO
COMPETENZE
ABILITA’
ASSE DEI LINGUAGGI
1. Interagire oralmente in diverse situazioni
comunicative.
2. Leggere, comprendere e interpretare testi
scritti di vario tipo.
3. Produrre testi di vario tipo.
4. Riconoscere e descrivere beni del
patrimonio artistico, ambientale e culturale.
5. Utilizzare e produrre testi multimediali.
6. Comprendere gli aspetti socio-culturali e
comunicativi dei linguaggi non verbali.
7. Utilizzare la lingua inglese per i principali
scopi comunicativi riferiti ad aspetti del
proprio vissuto e del proprio ambiente.
8. Comprendere e utilizzare una seconda
lingua comunitaria in scambi di
informazioni semplici e diretti su
argomenti familiari e abituali.
ASSE DEI LINGUAGGI
- Ascoltare, in situazioni di vita, di studio e di
lavoro, testi comprendendone contenuti e scopi
- Applicare tecniche di supporto alla
comprensione durante l’ascolto: prendere
appunti, schematizzare, sintetizzare, ecc.
- Intervenire in diverse situazioni comunicative in
maniera pertinente e rispettosa delle idee altrui
- Esporre oralmente argomenti di studio in
modo chiaro ed esauriente
- Ricavare informazioni in testi scritti di varia
natura.
- Scegliere
e consultare correttamente
dizionari, manuali, enciclopedie, su supporto
cartaceo e/o digitale.
- Comprendere testi letterari di vario tipo,
individuando personaggi, ruoli, ambientazione
spaziale e temporale, temi principali
- Ricercare in grafici, tabelle, mappe, etc. dati
di utilità pratica
- Produrre testi scritti corretti, coerenti, coesi e
adeguati alle diverse situazioni comunicative.
- Produrre differenti tipologie di testi scritti.
- Scrivere testi utilizzando software dedicati,
curando l’impostazione grafica.
- Costruire semplici ipertesti, utilizzando
linguaggi verbali, iconici e sonori.
- Utilizzare forme di comunicazione in rete
digitale in maniera pertinente
- Riconoscere le principali caratteristiche di
un’opera d’arte in riferimento al contesto
storico-culturale.
- Cogliere il valore dei beni culturali e
ambientali anche con riferimento al proprio
territorio.
- Leggere,
comprendere
e
comunicare
informazioni relative alla salute e alla sicurezza
negli ambienti di vita e di lavoro, al fine di
assumere comportamenti adeguati per la
prevenzione degli infortuni
Lingua straniera
- Individuare le informazioni essenziali di un
discorso in lingua straniera su argomenti
familiari e relativi alla propria sfera di interesse
- Leggere e comprendere semplici testi scritti in
lingua straniera di contenuto familiare
individuando informazioni
concrete
e
prevedibili, esprimersi in lingua straniera a
livello orale e scritto in modo comprensibile.
22
ASSE STORICO-SOCIALE
ASSE STORICO-SOCIALE
‐ Collocare processi, momenti e protagonisti
Orientarsi nella complessità del presente
utilizzando la comprensione dei fatti storici,
geografici e sociali del passato, anche al fine
di confrontarsi con opinioni e culture diverse.
10. Analizzare sistemi territoriali vicini e lontani
nello spazio e nel tempo per valutare gli
effetti dell'azione dell'uomo.
11. Leggere e interpretare le trasformazioni del
mondo del lavoro.
12. Esercitare la cittadinanza attiva come
espressione dei principi di legalità, solidarietà
e partecipazione democratica
9.
nei relativi contesti e periodi storici
‐ Mettere in relazione la storia del territorio
con la storia italiana, europea e mondiale
‐ Usare fonti di diverso tipo.
‐ Selezionare, organizzare e rappresentare le
informazioni con mappe, schemi, tabelle e
grafici.
‐ Operare confronti tra le diverse aree del mondo
‐ Utilizzare gli strumenti della geografia per
cogliere gli elementi costitutivi dell’ambiente e
del territorio.
‐ Leggere carte stradali e piante, utilizzare
orari di mezzi pubblici, calcolare distanze non
solo itinerarie, ma anche economiche
(costo/tempo) in modo coerente e consapevole.
‐ Eseguire procedure per la fruizione dei
servizi erogati dallo Stato, dalle Regioni e dagli
Enti locali.
‐ Riconoscere le principali attività produttive
del proprio territorio.
‐ Riconoscere le condizioni di sicurezza e di
salubrità degli ambienti di lavoro.
ASSE MATEMATICO
ASSE MATEMATICO
Operare con i numeri interi e razionali
padroneggiandone scrittura e proprietà
formali.
14. Riconoscere e confrontare figure geometriche
del piano e dello spazio individuando
invarianti e relazioni.
15. Registrare, ordinare, correlare dati e
rappresentarli anche valutando la probabilità
di un evento.
16. Affrontare
situazioni
problematiche
traducendole
in
termini
matematici,
sviluppando correttamente il procedimento
risolutivo e verificando l’attendibilità dei
risultati.
13.
‐ Utilizzare le procedure del calcolo aritmetico
(a mente, in colonna, con la calcolatrice) per
eseguire operazioni e risolvere espressioni
aritmetiche e problemi.
‐ Operare con i numeri interi e razionali e
valutare l’ordine di grandezza dei risultati.
‐ Risolvere espressioni aritmetiche con le 4
operazioni, con le potenze e con le parentesi.
‐ Calcolare
percentuali.
Interpretare
e
confrontare aumenti e sconti percentuali.
‐ Formalizzare e risolvere problemi legati alla
realtà quotidiana.
‐ Riconoscere le proprietà significative delle
principali figure del piano e dello spazio.
‐ Utilizzare formule che contengono lettere per
esprimere in forma generale relazioni e
proprietà.
‐ Calcolare lunghezze, aree, volumi e ampiezze
di angoli.
‐ Stimare il perimetro e l’area di una figura e il
volume di oggetti della vita quotidiana,
utilizzando opportuni strumenti (riga, squadra,
compasso o software di geometria).
‐ Risolvere problemi utilizzando le proprietà
geometriche.
23
ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
17. Osservare, analizzare e descrivere fenomeni
18.
19.
20.
21.
22.
- Effettuare misure con l’uso degli strumenti
appartenenti alla realtà naturale e artificiale.
Analizzare la rete di relazioni tra esseri viventi
e tra viventi e ambiente, individuando anche le
interazioni ai vari livelli e negli specifici
contesti
ambientali
dell’organizzazione
biologica.
Considerare come i diversi ecosistemi
possono essere modificati dai processi
naturali e dall’azione dell’uomo.
Progettare e realizzare semplici prodotti
anche di tipo digitale utilizzando risorse
materiali, informative, organizzative e
oggetti, strumenti e macchine di uso comune.
Orientarsi sui benefici e sui problemi
economici ed ecologici legati alle varie
modalità di produzione dell’energia e alle
scelte di tipo tecnologico.
Riconoscere le proprietà e le caratteristiche
dei diversi mezzi di comunicazione per un
loro uso efficace e responsabile rispetto alle
proprie necessità di studio, di socializzazione
e di lavoro.
più comuni, anche presentando i dati con
tabelle e grafici.
- Utilizzare semplici modelli per descrivere i
più comuni fenomeni celesti.
- Elaborare idee e modelli interpretativi della
struttura terrestre, avendone compreso la storia
geologica.
- Descrivere la struttura e la dinamica terrestre.
- Effettuare analisi di rischi ambientali e
valutare la sostenibilità di scelte effettuate.
- Esprimere
valutazioni
sul
rischio
geomorfologico, idrogeologico, vulcanico e
sismico della propria regione e comprendere la
pianificazione della protezione da questi rischi.
- Individuare adattamenti evolutivi intrecciati
con la storia della Terra e dell’uomo.
- Descrivere l’anatomia e la fisiologia dei
principali apparati del corpo umano.
- Adottare norme igieniche adeguate.
- Prevenire le principali malattie adottando
comportamenti idonei.
- Gestire correttamente il proprio corpo,
interpretandone lo stato di benessere e di
malessere che può derivare dalle sue
alterazioni.
- Esplorare funzioni e potenzialità delle
applicazioni informatiche.
- Riconoscere gli effetti sociali e culturali
della diffusione delle tecnologie e le ricadute di
tipo ambientale e sanitario.
- Effettuare le attività in laboratorio per
progettare e realizzare prodotti rispettando le
condizioni di sicurezza.
- Utilizzare il disegno tecnico per la
rappresentazione di processi e oggetti.
- Individuare i rischi e le problematiche
connesse all’uso della rete.
24
PERCORSI DI PRIMO LIVELLO SECONDO PERIODO
·
·
·
·
·
·
ASSE DEI LINGUAGGI
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione
comunicativa verbale in vari contesti.
Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo.
Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.
Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario.
Utilizzare la lingua inglese per i principali scopi comunicativi ed operativi.
Produrre testi di vario tipo in lingua inglese in relazione ai differenti scopi comunicativi.
CONOSCENZE
ABILITA’
Lingua italiana
Lingua italiana
 Il sistema e le strutture fondamentali della lingua  Ascoltare e comprendere, globalmente e nelle parti
italiana ai diversi livelli: fonologia, ortografia, costitutive, testi di vario genere, articolati e
morfologia, sintassi del verbo e della frase semplice, complessi; utilizzare metodi e strumenti per fissare
i concetti fondamentali ad esempio appunti,
frase complessa, lessico.
 Le strutture della comunicazione e le Forme scalette, mappe.
 Applicare tecniche, strategie e modi di lettura a
linguistiche di espressione orale.
 Modalità di produzione del testo; sintassi del scopi e in contesti diversi.
periodo e uso dei connettivi; interpunzione; varietà  Applicare la conoscenza ordinata delle strutture
lessicali, anche astratte, in relazione ai contesti della lingua italiana ai diversi livelli del sistema.
 Nell’ambito della produzione e dell’interazione
comunicativi.
 Strutture essenziali dei testi descrittivi, espositivi, orale, attraverso l’ascolto attivo e consapevole,
narrativi, espressivi, valutativo- interpretativo, padroneggiare situazioni di comunicazione tenendo
argomentativi, regolativi.
conto dello scopo, del contesto, dei destinatari.
 Modalità e tecniche relative alla competenza  Esprimere e sostenere il proprio punto di vista e
testuale:
riassumere,
titolare,
parafrasare, riconoscere quello altrui.
relazionare, strutturare ipertesti, ecc.
 Nell’ambito della produzione scritta, ideare e
 Aspetti essenziali dell’evoluzione della lingua strutturare testi di varia tipologia, utilizzando
italiana nel tempo e nello spazio e della dimensione correttamente il lessico, le regole sintattiche e
socio-linguistica
(registri
dell’italiano grammaticali, ad esempio, per riassumere, titolare,
contemporaneo, diversità tra scritto e parlato, parafrasare, relazionare, argomentare, strutturare
rapporto con i dialetti).
ipertesti, ecc.
 Riflettere sulla lingua dal punto di vista lessicale,
Letteratura italiana
 Metodologie essenziali di analisi del testo letterario morfologico, sintattico.
Letteratura italiana
(generi letterari, metrica, figure retoriche, ecc.).
 Opere e autori significativi della tradizione  Leggere e commentare testi significativi in prosa e
letteraria e culturale italiana, europea e di altri paesi, in versi tratti dalle letteratura italiana e straniera.
 Riconoscere la specificità del fenomeno letterario,
inclusa quella scientifica e tecnica.
utilizzando in modo essenziale anche i metodi di
Lingua inglese
 Aspetti
comunicativi,
socio-linguistici
e analisi del testo ( ad esempio, generi letterari,
Paralinguistici della interazione e della produzione metrica, figure retoriche).
Lingua inglese
orale (descrivere, narrare ) in relazione al contesto e
 Interagire in conversazioni brevi e chiare su
agli interlocutori.
 Strutture grammaticali di base della lingua, sistema argomenti di interesse personale, quotidiano,
fonologico, ritmo e intonazione della frase, sociale o d’attualità.
ortografia e punteggiatura.
 Utilizzare appropriate strategie ai fini della ricerca
 Strategie per la comprensione globale e selettiva di di informazioni e della comprensione dei punti
testi e messaggi semplici e chiari, scritti, orali e essenziali in messaggi chiari, di breve estensione,
multimediali, su argomenti noti inerenti la sfera scritti e orali, su argomenti noti e di interesse
personale, sociale o l’attualità.
personale, quotidiano, sociale o d’attualità.
 Lessico e fraseologia idiomatica frequenti relativi  Utilizzare un repertorio lessicale ed espressioni di
ad argomenti di vita quotidiana, sociale o base, per esprimere bisogni concreti della vita
d’attualità e tecniche d’uso dei dizionari, anche quotidiana, descrivere esperienze e narrare
avvenimenti di tipo personale o familiare.
multimediali; varietà di registro.
25
 Nell’ambito della produzione scritta, riferita a  Utilizzare i dizionari monolingue e bilingue,
testi brevi, semplici e coerenti, caratteristiche compresi quelli multimediali.
delle diverse tipologie (lettere informali,  Descrivere in maniera semplice esperienze,
descrizioni, narrazioni, ecc.) strutture sintattiche e impressioni ed eventi, relativi all’ambito
lessico appropriato ai contesti.
personale, sociale o all’attualità.
 Aspetti socio-culturali dei Paesi di cui si studia la  Produrre testi brevi, semplici e coerenti su
lingua
tematiche note di interesse personale, quotidiano,
sociale, appropriati nelle scelte lessicali e
sintattiche.
 Riconoscere gli aspetti strutturali della lingua
utilizzata in testi comunicativi nella forma scritta,
orale e multimediale.
 Cogliere il carattere interculturale della lingua
inglese, anche in relazione alla sua dimensione
globale e alle varietà geografiche.
26
ASSE STORICO-SOCIALE
·
Comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso
il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e
culturali.
· Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei
diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona della collettività e dell’ambiente.
· Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto
produttivo del proprio territorio.
CONOSCENZE
La diffusione della specie umana sul pianeta, le
diverse tipologie di civiltà e le periodizzazioni
fondamentali della storia mondiale.
Le civiltà antiche e alto-medievali, con riferimenti a
coeve civiltà diverse da quelle occidentali.
Approfondimenti esemplificativi relativi alle civiltà
dell’Antico vicino Oriente; la civiltà giudaica; la
civiltà greca; la civiltà romana; l’avvento del
Cristianesimo; l’Europa romano barbarica; società ed
economia nell’Europa alto- medievale; la nascita e la
diffusione dell’Islam; Imperi e regni nell’alto
medioevo; il particolarismo signorile e feudale.
Elementi di storia economica e sociale, delle tecniche
e del lavoro, con riferimento al periodo studiato nel
primo biennio e che hanno coinvolto il territorio di
appartenenza.
Lessico di base della storiografia.
Origine ed evoluzione storica dei principi e dei valori
fondativi della Costituzione Italiana.
Fondamenti dell’attività economica e soggetti
economici
(consumatore,
impresa,
pubblica
amministrazione, enti no profit).
Fonti normative e loro gerarchia.
Costituzione e cittadinanza: principi, libertà, diritti e
doveri.
Soggetti giuridici, con particolare riferimento alle
imprese (impresa e imprenditore sotto il profilo
giuridico ed economico).
Fattori della produzione, forme di mercato e elementi
che le connotano.
Mercato della moneta e andamenti che lo
caratterizzano.
Strutture dei sistemi economici e loro dinamiche
(processi di crescita e squilibri dello sviluppo).
Forme di stato e forme di governo.
Lo
Stato e la sua struttura secondo la
Costituzione italiana.
Istituzioni locali, nazionali e internazionali.
Conoscenze essenziali per l’accesso al lavoro e alle
professioni.
Il curriculum vitae secondo il modello europeo e le
tipologie di colloquio di lavoro (individuale, di
gruppo, on line ecc.).
ABILITA’
Collocare gli eventi storici affrontati nella giusta
Successione cronologica e nelle aree geografiche di
riferimento.
Discutere e confrontare diverse interpretazioni di
fatti o fenomeni storici, sociali ed economici anche
in riferimento alla realtà contemporanea.
Utilizzare semplici strumenti della ricerca storica a
partire dalle fonti e dai documenti accessibili agli
studenti con riferimento al periodo e alle tematiche
studiate nel primo biennio.
Sintetizzare e schematizzare un testo espositivo di
natura storica.
Analizzare situazioni ambientali e geografiche da un
punto di vista storico.
Riconoscere le origini storiche delle principali
istituzioni politiche, economiche e religiose nel
mondo attuale e le loro interconnessioni.
Analizzare il ruolo dei diversi soggetti pubblici e
privati nel promuovere e orientare lo sviluppo
economico e sociale, anche alla luce della
Costituzione italiana.
Individuare le esigenze fondamentali che ispirano
scelte e comportamenti economici, nonché i vincoli
a cui essi sono subordinati.
Distinguere le differenti fonti normative e la loro
gerarchia con particolare riferimento alla
Costituzione italiana e alla sua struttura.
Reperire le fonti normative con particolare
riferimento al settore di studio.
Riconoscere gli aspetti giuridici ed economici che
connotano l'attività imprenditoriale.
Individuare i fattori produttivi e differenziarli per
natura e tipo di remunerazione.
Individuare varietà, specificità e dinamiche
elementari dei sistemi economici e dei mercati locali,
nazionali e internazionali.
Riconoscere i modelli, i processi e i flussi
informativi tipici del sistema azienda con particolare
riferimento alle tipologie aziendali oggetto di studio.
Riconoscere le caratteristiche principali del mercato
del lavoro e le opportunità lavorative offerte dal
territorio e dalla rete.
Redigere il curriculum vitae secondo il modello
europeo.
27
ASSE MATEMATICO
· Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico rappresentandole anche sotto
forma grafica.
· Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.
· Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.
· Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di
rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo informatico.
CONOSCENZE
ABILITA’
Aritmetica e algebra
I numeri: naturali, interi, razionali, sotto forma
frazionaria e decimale, irrazionali e, in forma
intuitiva, reali; ordinamento e loro
rappresentazione su una retta. Le operazioni
con i numeri interi e razionali e le loro proprietà.
Potenze e radici. Rapporti e percentuali.
Approssimazioni.
Le espressioni letterali e i polinomi. Operazioni
con i polinomi.
Aritmetica e algebra
Utilizzare le procedure del calcolo aritmetico (a
mente, per iscritto, a macchina) per calcolare
espressioni aritmetiche e risolvere problemi;
operare con i numeri interi e razionali e valutare
l’ordine di grandezza dei risultati. Calcolare
semplici espressioni con potenze e radicali.
Utilizzare correttamente il concetto di
approssimazione.
Padroneggiare l’uso della lettera come mero
simbolo e come variabile; eseguire le operazioni
con i polinomi; fattorizzare un polinomio.
Geometria
Gli enti fondamentali della geometria e il
significato dei termini postulato, assioma,
definizione, teorema, dimostrazione. Nozioni
fondamentali di geometria del piano e dello
spazio. Le principali figure del piano e dello
spazio.
Geometria
Eseguire costruzioni geometriche elementari
utilizzando la riga e il compasso e/o strumenti
informatici.
Il piano euclideo: relazioni tra rette, congruenza
di figure, poligoni e loro proprietà. Circonferenza
e cerchio. Misura di grandezze; grandezze
incommensurabili; perimetro e area dei poligoni.
Teoremi di Euclide e di Pitagora.
Conoscere e usare misure di grandezze
geometriche: perimetro, area e volume delle
principali figure geometriche del piano e dello
spazio.
Porre, analizzare e risolvere problemi del piano e
dello spazio utilizzando le proprietà delle figure
geometriche oppure le proprietà di opportune
isometrie. Comprendere dimostrazioni e
sviluppare semplici catene deduttive.
Teorema di Talete e sue conseguenze. Le
principali trasformazioni geometriche e loro
invarianti (isometrie e similitudini). Esempi di
loro utilizzazione nella dimostrazione di
proprietà geometriche.
Relazioni e funzioni
Le funzioni e la loro rappresentazione (numerica,
funzionale, grafica). Linguaggio degli insiemi e
delle funzioni (dominio, composizione, inversa,
ecc.).
Collegamento con il concetto di equazione.
Funzioni di vario tipo (lineari, quadratiche,
circolari, di proporzionalità diretta e inversa).
Relazioni e funzioni
Risolvere equazioni e disequazioni di primo e
secondo grado; risolvere sistemi di equazioni e
disequazioni.
Equazioni e disequazioni di primo e secondo
grado.
Risolvere problemi che implicano l’uso di
funzioni, di equazioni e di sistemi di equazioni
Rappresentare sul piano cartesiano le principali
funzioni incontrate. Studiare le funzioni f(x) = ax
+ b e f(x) = ax2 + bx + c.
28
Sistemi di equazioni e didisequazioni.
Il metodo delle coordinate: il piano cartesiano.
Rappresentazione grafica delle funzioni.
ancheperviagrafica,collegati con altre discipline
e situazioni di vita ordinaria, come primo passo
verso la modellizzazione matematica.
Dati e previsioni
Dati, loro organizzazione e rappresentazione.
Distribuzioni delle frequenze a seconda del tipo
di carattere e principali rappresentazioni grafiche.
Valori medi e misure di variabilità.
Dati e previsioni
Raccogliere, organizzare e rappresentare un
insieme di dati. Calcolare i valori medi e alcune
misure di variabilità di una distribuzione.
Calcolare la probabilità di eventi elementari.
Significato della probabilità e sue valutazioni.
Semplici spazi (discreti) di probabilità: eventi
disgiunti, probabilità
composta,
eventi
indipendenti. Probabilità e frequenza.
29
ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
 Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle
varie forme i concetti di sistema e di complessità.
 Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire
dall’esperienza.
 Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui
vengono applicate.
CONOSCENZE
Il Sistema solare e la Terra.
Dinamicità della litosfera; fenomeni
sismici e vulcanici.
I minerali e loro proprietà fisiche; le rocce
magmatiche, le rocce sedimentarie e le rocce
metamorfiche; il ciclo delle rocce.
L'idrosfera, fondali marini; caratteristiche fisiche e
chimiche dell'acqua; i movimenti dell'acqua, le
onde, le correnti.
L’atmosfera; il clima; le conseguenze delle
modificazioni climatiche: disponibilità di acqua
potabile, desertificazione, grandi migrazioni
umane.
Coordinate geografiche: latitudine e longitudine,
paralleli e meridiani.
Origine della vita: livelli di organizzazione della
materia vivente (struttura molecolare, struttura
cellulare e sub cellulare; virus, cellula procariota,
cellula eucariota).
Teorie interpretative dell’evoluzione della specie.
Processi riproduttivi, la variabilità ambientale e gli
habitat.
Ecosistemi (circuiti energetici, cicli alimentari, cicli
bio-geochimici).
Processi metabolici: organismi autotrofi ed
eterotrofi; respirazione cellulare e fotosintesi.
Nascita e sviluppo della genetica.
Genetica e biotecnologie: implicazioni pratiche e
conseguenti questioni etiche.
ABILITA’
Identificare le conseguenze sul nostro pianeta dei
moti di rotazione e di rivoluzione della Terra.
Analizzare lo stato attuale e le modificazione del
pianeta anche in riferimento allo sfruttamento
delle
risorse della Terra.
Riconoscere nella cellula l’unità funzionale di
base della costruzione di ogni essere vivente.
Comparare le strutture comuni a tutte le cellule
eucariote, distinguendo tra cellule animali e
cellule vegetali.
Indicare le caratteristiche comuni degli organismi e
i parametri più frequentemente utilizzati per
classificare gli organismi.
Ricostruire la storia evolutiva degli esseri umani
mettendo in rilievo la complessità dell’albero
filogenetico degli ominidi.
Descrivere il corpo umano, analizzando le
interconnessioni tra i sistemi e gli apparati.
Descrivere il meccanismo di duplicazione del
DNA e di sintesi delle proteine.
Descrivere il ruolo degli organismi, fondamentale per
l’equilibrio degli ambienti naturali e per il
riequilibrio di quelli degradati dall’inquinamento.
Il corpo umano come un sistema complesso:
omeostasi e stato di salute.
Le malattie: prevenzione e stili di vita
(disturbi alimentari, fumo, alcool, droghe e
sostanze stupefacenti, infezioni sessualmente
trasmissibili). La crescita della popolazione
umana e le relative conseguenze (sanitarie,
alimentari, economiche).
Ecologia: la protezione dell’ambiente (uso
sostenibile delle risorse naturali e gestione
dei rifiuti).
30
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