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Miglioriamo il nostro umore con il profumo

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Miglioriamo il nostro umore con il profumo
LA FAMIGLIA
Miglioriamo
il nostro
umore con
il profumo
Lo sviluppo della creatività
e della sensualità sono
collegati all’olfatto...
di Laura Savo
L’olfatto è senza dubbio il senso delle
emozioni, deputato cioè a conferire una
sfumatura emotiva alle nostre percezioni
senza fornire informazioni troppo dettagliate, come ad esempio fa la vista.
La difficoltà di verbalizzare le impressioni
suscitate dagli odori è legata a questa serie di sensazioni non facili da descrivere
e, probabilmente, è dovuta anche al fatto
che le aree olfattive sono situate ad una
siero, dal linguaggio, ma da quella reazione
immediata di piacere o di disgusto che ci
fa riconoscere, senza alcuna mediazione,
cos’è bene o male per noi. Nel momento
in cui percepiamo un odore, ne veniamo
penetrati e invasi, non possiamo agire, ma
solo reagire con attrazione o repulsione.
Il non fidarci più dei sensi, per un modo
sempre più razionale e scientifico di procedere, ci ha negato una parte della nostra
“Spesso i profumi sintetici si sono rivelati tossici per
il nostro organismo, responsabili dell’aumento delle
allergie dell’apparato respiratorio…”
certa distanza dalla regione cerebrale che
controlla il linguaggio.
L’anosmia (perdita dell’olfatto) non sembra una grave menomazione, eppure chi
ne è stato vittima (per trauma cranico, per
esempio) descrive la sua vita come “povera”, dove il cibo non ha sapore, la casa
non odora di casa e non è più tale, così la
propria città, le stagioni, ecc.
Tra i cinque sensi è quello che più degli
altri ci riconduce alla nostra condizione
animale, dove il rapporto con il mondo
non è mediato dalla coscienza, dal pen16 | L’Aromatario
intuizione e istinto ancestrale; è stato infatti dimostrato che appartiene all’uomo il
rapporto tra profumo ed esigenze primarie,
come bisogno di nutrirsi, soddisfare l’eros e
reazioni a segnali di pericolo.
A questo proposito sono interessanti anche gli studi recenti del professor Stoddard, ricercatore dell’Università di Sydney,
che osserva le relazioni esistenti tra il naso,
il sesso e l’intuizione, secondo il quale lo
sviluppo della creatività e della sensualità
sono collegati all’olfatto.
Il legame delle percezioni olfattive con
le emozioni deriva dalla stessa conformazione anatomica del sistema nervoso centrale; l’olfatto ha maggiori connessioni
con il sistema limbico e soprattutto con
l’amigdale, l’ipotalamo e l’ipofisi (“direttore d’orchestra” della nostra produzione
ormonale), le zone del cervello che gestiscono l’emotività e non è a caso che
la ricerca sugli odori si è andata intensificando di recente ed in parallelo con quella
sugli stati emotivi umani.
Un profumo agisce sul nostro stato
d’animo. Dodd e Van Toller, due famosi
ricercatori, hanno paragonato l’attività
delle fragranze a quella dei farmaci psicotropi (come gli antidepressivi) per la
capacità di modificare l’attività psichica
dell’individuo. Naturalmente gli effetti del
“farmaco odoroso” sono transitori rispetto
al farmaco allopatico, ma hanno, rispetto
a questo, una completa assenza di effetti
collaterali.
Nel 1973 Rovesti coniò il termine di
OSMOTERAPIA, ossia l’uso dei profumi per agire sull’umore. A questo scopo
usava sia sostanze naturali che sintetiche,
LA FAMIGLIA
ma rispetto a questa scelta dobbiamo
evidenziare il fatto che gli odori sintetici
non sono dinamici. Tutte le cose esistenti
sono formate da sostanze chimiche, ma le
sostanze organiche, come gli oli essenziali,
hanno una struttura che solo Madre Natura è in grado di mettere insieme. “Essi
hanno una forza vitale, un impulso superiore, presente solo nelle cose viventi”
- Tisserand 1977.
Inoltre va sottolineato che spesso i profumi sintetici si sono rivelati tossici per il
nostro organismo, tanto da essere considerati uno dei fattori dell’aumento delle
allergie dell’apparato respiratorio anche
nei bambini e negli animali.
Gli oli essenziali più euforizzanti ed antidepressivi sono in assoluto quelli degli
agrumi. Stimolano le endorfine e riportano facilmente a ricordi familiari, come il
Natale, le torte fatte in casa, ecc.
Non dimentichiamo la loro tendenza alla
fotosensibilità, quindi sempre attenzione
all’applicazione cutanea se ci si espone al
sole o ad una lampada abbronzante.
Hanno tutti un aroma piacevole, ma ognu-
no di loro ha delle caratteristiche proprie.
La lista di oli essenziali che segue vuole
essere indicativa in quanto è importantantissima la scelta guidata dal proprio
gusto personale.
Arancio amaro:
• Instabilità emotiva
• Calmante per la paura
• Depressione, riporta con i piedi per
terra e promuove il recupero delle energie
perdute
Arancio dolce:
• Aumentare la voglia di fare e la creatività
• Ottimismo
• Abbassare la pressione emotiva (si può
lasciare acceso il diffusore elettrico durante la notte)
Mandarino rosso: risveglia il bambino che
è in ognuno di noi, ottimo per personalità
rigide che si prendono troppo sul serio.
• Ansia e nervosismo dei bimbi, soprattutto nella crisi dei cambiamenti (fratellino,
cambio di scuola)
• Ottimo anche per adulti in quanto ci
aiuta a guardare il mondo con gli occhi
dell’innocenza
• Aiuta a sdrammatizzare
• In gruppi di lavoro perché elimina la
competitività
• In gravidanza
• Ottimo per lavorare su problemi
dell’infanzia e contrasti con la mamma
• Tristezza
• Insonnia
• Irritabilità
Limone:
• Incubi e insonnia
• Mancanza di concentrazione
• Dispersione di energia
Bergamotto: considerato a livello olfattivo un agrume superiore. Ha una forte
influenza sull’ipotalamo e quindi sia
sull’equilibrio delle funzionalità del nostro
corpo regolate dal sistema nervoso autonomo, sia su quello emotivo.
• Agitazione
• Insonnia
• Irritabilità
• Depressione
• Contatto con gli altri
Rilassante ed equilibrante del sistema
nervoso è l’olio essenziale di Lavanda,
che agisce in maniera straordinaria sia sui
bambini che sugli anziani. La sperimentazione della diffusione di questo aroma ha
apportato dei notevoli miglioramenti su
persone affette da demenza senile, agendo
sia sulla qualità del sonno, che sulla concentrazione nello stato di veglia.
L’olio essenziale di Menta agisce in modo
particolare sulla concentrazione e sulla
memoria, come il Limone, tanto da essere
utilizzati negli uffici giapponesi per aumentare il rendimento degli impiegati.
Considerando che per la maggior parte
delle persone il luogo più stressante è
il proprio posto di lavoro, sarebbe veramente salutare riuscire ad utilizzare un
diffusore di aroma (naturalmente elettrico per la sicurezza) durante la propria
giornata lavorativa per diffondere le essenze: la qualità della nostra vita aumenterebbe in maniera notevole.
Laura Savo
Esperta nell’uso degli oli essenziali nella
cosmesi e nella psicosomatica della pelle.
Docente FLORA per i corsi di aromaterapia. [email protected]
Facili applicazioni...
Si possono applicare due gocce di
olio essenziale sui lobi, o magari
massaggiare l’intero orecchio
diluendo in qualche goccia di
olio di Mandorle dolci.
Respirare i fumi profumati di un
bagno caldo (20 gocce in un po’
di miele e sciogliere nell’acqua)
e l’uso del diffusore per aromi
per agire sull’atmosfera di un
intero ambiente, sono tutte
tecniche per far agire gli aromi
nella nostra vita.
L’Aromatario | 17
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