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Tre su quattro, mica male: Roger, Stan e Timea OK

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Tre su quattro, mica male: Roger, Stan e Timea OK
GIORNALEdelPOPOLO
MARTEDÌ 7 LUGLIO 2015
tennis
sport 19
+
Solo Belinda Bencic ha salutato Wimbledon negli ottavi
Tre su quattro, mica male:
Roger, Stan e Timea OK
calcio femm.
Mondiali
Terzo titolo
targato
Stati Uniti
Le ragazze statunitensi in festa.
Nelle foto in alto, Federer (a sinistra) e Wawrinka festanti. In basso, una soddisfatta Bacsinszky (a sinistra) e una Bencic in affanno.
Federer e Wawrinka non hanno avuto problemi
a sbarazzarsi di Bautista Agut (6-2 6-2 6-3) e Goffin
(7-6 7-6 6-4) e saranno in campo domani per i quarti
di finale. In campo femminile, avanti solamente
la Bacsinszky; la 18enne Bencic è stata eliminata.
I quarti di finale sono stati raggiunti senza difficoltà da Roger Federer
(ATP 2) e Stan Wawrinka (4). Gli alfieri elvetici non hanno deluso le attese
e hanno sconfitto i loro avversari in
tre set: 6-2 6-2 6-3 per il basilese contro lo spagnolo Roberto Bautista Agut
(20) e 7-6 (3) 7-6 (7) 6-4 per il losannese contro il belga David Goffin. I due
rossocrociati torneranno in campo
domani per due sfide ad alta tensione
contro tennisti francesi. Roger incontrerà Gilles Simon, mentre Stan dovrà fare i conti con Richard Gasquet.
Sull’erba di Wimbledon potremmo
insomma ritrovare quel piacevole
gusto assaporato nell’autunno scorso a Lilla in occasione della finale di
Coppa Davis che tanto ci aveva rallegrato. I nostri campioni partiranno
con i favori del pronostico. L’uomo
dei 17 titoli del Grande Slam ieri ha
concesso soltanto otto punti sulla sua
battuta al malcapitato iberico, che nel
quinto gioco del secondo set ha subito un leggero strappo alla caviglia. Per
tener testa a Federer bisogna essere
integri fisicamente. Il povero Bautista
Agut, per sua sfortuna, ha finito per
smarrire anche lo spirito battagliero.
orientamento Ai
Domani Federer cercherà di raggiungere la sua 37ª finale di uno Slam, ma
la prima di questa stagione dopo gli
smacchi a Melbourne e a Parigi. Nelle
sfide dirette con Simon (uscito vittorioso dal confronto con il ceco Berdych) il nostro conduce per 5-2.
Stan Wawrinka intanto prosegue il
torneo con un piglio sicuro. Sconfiggendo Goffin, il romando si è guadagnato il suo decimo quarto di finale
in un “major”, l’ottavo nelle ultime
dieci prove alle quali ha preso parte.
Convincente soprattutto sul piano
mentale, ha sì concesso i primi break
di questa edizione di Wimbledon, ma
ha comunque gestito con oculatezza i due tie-break per poi uscire alla
grande dal campo numero uno. Senza aver ceduto un solo set nelle prime
partite, Wawrinka affronterà domani il francese Gasquet (21) partendo
chiaramente da favorito. Sconfitto
da Roger lo scorso anno nei quarti, il
tennista di St. Barthélemy ha tutti gli
atout per conquistare la sua prima
semifinale a Church Road. Il transalpino, al suo terzo quarto di una prova
maggiore, ha addolcito un bilancio
negativo con ben 18 uscite di scena
negli ottavi delle prove dello Slam.
Gasquet spera ora di creare la grande
sorpresa e di interrompere il momento felice di Stan. D’altra parte, a Wimbledon il francese era già riuscito a
raggiungere una volta l’ultimo atto. Ci
riferiamo all’edizione del 2007, quando poi si arrese a Federer. Per quanto
riguarda i precedenti, Wawrinka e
Gasquet si trovano con un successo a
testa. La fiducia con la quale sta giocando in questi tempi è comunque
un buon biglietto da visita. Gasquet e
i francesi sono avvisati.
Gli altri quarti di finale saranno
Pospisil-Murray e il duello fra Cilic e il vincente del match fra Novak
Djokovic e il sorprendente sudafricano Kevin Anderson, che ha portato il
numero uno al mondo al quinto set,
prima che la partita fosse interrotta
per oscurità (si terminerà oggi).
Avanza solo Timea
Timea Bacsinszky (WTA 15) resta
in corsa, Belinda Bencic (30) è eliminata. Quello che si poteva prevedere
è successo: la losannese ha avuto ragione della romena Monica Nicolescu
(48) per 1-6 7-5 6-2, mentre la sangallese non ha retto il confronto con la
bielorussa Victoria Azarenka (23), già
numero 1 al mondo (6-2 6-3). Per Timea la partita è iniziata tutta in salita,
con un’avversaria capace di confondere le idee puntando il suo gioco sul
diritto “slice”. Alla semifinalista del
Roland Garros ci è voluta quasi un’ora per capire quali soluzioni adottare.
Campionati mondiali juniores in Norvegia
(foto Keystone)
Dopo un primo set catastrofico, caratterizzato da numerosi errori e da
cattive scelte tattiche, Bacsinszky ha
comunque trovato il modo di reagire,
cancellando tutta la sua frustrazione.
La tennista di Belmont ha così trovato
la misura dei colpi e, nel contempo, il
gioco difensivo della romena ha iniziato a vacillare. Un successo laborioso, quello di Timea, che però nella terza frazione ha preso il largo, lasciando
all’avversaria solo due giochi. Oggi
(sul campo numero uno alle 14.00) la
romanda affronta nei quarti Garbiñe
Muguruza (20), che ha sconfitto in
due set la danese Caroline Wozniacki (5). Con l’iberica Bacsinszky ha
un solo precedente, nel terzo turno
dell’Open d’Australia 2015: l’elvetica
si era arresa 6-0 al terzo set, un motivo
in più per cercare la rivincita.
Il torneo si è invece concluso amaramente per la 18enne Belinda Bencic, che è riuscita a strappare solo
cinque giochi alla Azarenka, molto
più decisa e sicura nei propri mezzi.
Il bilancio sull’erba della giovane rossocrociata non va comunque letto in
ottica negativa: oltre ad ottenere il suo
primo ottavo di finale a Wimbledon,
la nostra rappresentante si era precedentemente distinta raggiungendo la
finale a Boscoducale e poi il successo nel torneo di Eastbourne. Dopo
quest’avventura londinese, Belinda
dovrebbe tra l’altro trovare posto tra
le top-20 al mondo. Una nota finale
per la sfida tra le sorelle Serena e Venus Williams: alla numero uno sono
bastati 67’ minuti per imporsi 6-4 6-3.
tiro sportivo Al
(Keystone)
Gli Stati Uniti hanno conquistato a Vancouver, nella notte fra domenica e ieri, il loro terzo
titolo mondiale, sconfiggendo il Giappone per
5-2. La nazionale a stelle e striscie è ora diventata la squadra più titolata di sempre, prendendosi nel contempo una rivincita sulla selezione
nipponica che l’aveva sconfitta ai rigori nell’atto
conclusivo dello scorso Mondiale.
La finale, disputata davanti a 53.000 spettatori, è stata spettacolare lungo tutto l’arco
dell’incontro, ma è di fatto durata poco più di
un quarto d’ora. Tanto è bastato a capitan Lloyd
(premiata come miglior giocatrice e co-capocannoniere del torneo) e compagne per archiviare la pratica. Dopo cinque minuti infatti le
nipponiche erano già sotto per due reti a zero.
Entrambe le marcature sono state realizzate da
Lloyd sugli sviluppi di un calcio piazzato. Al 14’
Holiday ha portato a tre le lunghezze di vantaggio, ma a venire ricordata per molto tempo sarà
la rete del 4-0 realizzata ancora una volta da una
scatenata Lloyd soltanto due minuti più tardi.
La 32enne originaria del New Jersey ha superato
il portiere giapponese Kaihori con un pallonetto scagliato addirittura dalla linea di metà campo! Una timida reazione del Giappone è giunta
al 27’ con la rete di Ogimi (la prima incassata
dagli USA dal primo match del torneo), seguita dall’autorete di Johnston al 52’ che avrebbe
potenzialmente potuto riaprire l’incontro. La
speranza delle ragazze nipponiche è però durata solamente un paio di minuti, poiché al 54’
Heath ha definitivamente chiuso la contesa.
Negli ultimi undici minuti spazio anche a
Abby Wambach, vera e propria icona del calcio
femminile statunitense e mondiale. La veterana
35enne, che aveva annunciato prima dell’inizio
della competizione iridata che quello di Vancouver sarebbe stato il suo ultimo Mondiale, è
così finalmente riuscita a conquistare quell’oro che le era sfuggito di mano quattro anni fa a
Francoforte.
Al terzo posto si è classificata l’Inghilterra,
che ha battuto la Germania per 1-0 dopo i supplementari (rete di Williams su rigore al 108’).
STATI UNITI - GIAPPONE
5-2
RETI: 3’ Lloyd 1-0; 5’ Lloyd 2-0; 14’ Holiday 3-0;
16’ Lloyd 4-0; 27’ Ogimi 4-1; 52’ Johnston (autorete) 4-2; 54’ Heath 5-2.
STATI UNITI: Solo; Krieger, Johnston,
Sauerbrunn, Klingenberg; Heath (79’ Wambach), Holiday, Brian, Rapinoe (61’ O’Hara);
Morgan (86’ Rampone), Lloyd.
GIAPPONE: Kaihori; Ariyoshi, Iwashimizu (33’
Sawa), Kumagai, Sameshima; Kawasumi (39’
Sugasawa), Sakaguchi, Utsugi, Miyama; Ohno
(60’ Iwabuchi), Ogimi.
NOTE: Vancouver, 53.341 spettatori; arbitro
Monsul (Ucr). Ammonite: 82’ Sawa, 85’ Iwabuchi.
Campionato ticinese 3x20 a 300 metri
Pezzati a un soffio dalla medaglia Bernaschina è campione
Tobia Pezzati non è riuscito a
conquistare la medaglia di bronzo
ai Campionati mondiali juniores di
corsa d’orientamento attualmente
in corso a Rauland, in Norvegia, ma
ha ottenuto comunque un diploma
per il quarto rango. Pezzati è stato
in corsa per la terza posizione nella gara sprint fino al nono punto di
controllo, poi nella tratta intermedia successiva ha perso 10 secondi
sul vincitore ed è scivolato al quarto
rango. Nel finale l’atleta ticinese ha
rosicchiato ancora qualche secondo ai primi due classificati, ma non
è riuscito a completare il recupero. 7 secondi lo hanno separato al
traguardo dal terzo classificato, il
lituano Algirdas Bartkevicius e 33
secondi è invece stato il ritardo sul
vincitore, il neozelandese Tim Robertson. Pezzati ha diviso il quarto
rango con un altro svizzero, Thomas Curiger. La corsa femminile
ha invece regalato il primo oro di
questi Mondiali juniores alla Svizzera. Grazie ad una gara perfetta la
17enne bernese Simona Aebersold
si è aggiudicata la vittoria nelle D
20. Un successo costruito anche
nei molti allenamenti svolti, già da
ragazzina, nei vicoli e nei paesi del
canton Ticino.
I Mondiali juniores proseguono
oggi con la gara “middle”; giovedì
con la prova sulla distanza classica
“long”, mentre venerdì la staffetta di tre frazionisti concluderà le
competizioni che hanno visto al via
350 atleti, in rappresentanza di 37
Il ticinese Tobia Pezzati. (foto Scolari)
nazioni. Nella gara di contorno per
spettatori e accompagnatori, forte
di oltre 2000 partecipanti, che si disputa in 5 tappe, da segnalare nella
tappa iniziale l’ottimo terzo rango
(L.N)
di Nicola Banfi fra gli H16. In alta Leventina si è aperta la stagione dei
Campionati individuali cantonali con la gara
al fucile standard (3x20) andata in scena ad
Airolo. La competizione prevedeva 20 colpi in
ginocchio, seguiti da 20 colpi sdraiato e infine
20 colpi in piedi. A difendere il titolo era Mario
Bianchi di Mendrisio.
Dopo i 20 colpi in ginocchio conduceva le
danze Mauro Nesa, Sala Capriasca con 184
punti davanti ad Augusto Devittori (Arosio) con
182. Al termine dei venti colpi a terra, dominati
dal campione in carica Mario Bianchi con due
serie da 98/100, lo stesso Bianchi è passato al
comando con un parziale di 375 punti davanti
a Bernardo Bernaschina (Riva San Vitale) con
373 punti e Devittori con 369. Tutto si è deciso
nei venti colpi finali nella posizione in piedi,
dove Mario Bianchi ha accusato un cedimento
ed è uscito dal podio. Angelo Beltraminelli (Bellinzona) è stato il migliore della posizione con
Beltraminelli (2°), Bernaschina (1°) e Nesa (3°).
166 punti ed ha recuperato fino al secondo rango. Bernaschina con 165 punti è passato al comando e si è laureato campione ticinese. Nesa,
anch’egli con 165 punti, si è piazzato terzo.
A fine agosto e inizio settembre si terranno le
altre competizioni dei Campionati ticinesi.
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