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IL ROSSO
IL ROSSO IL ROSSO “Il colore corrispondente alle radiazioni di lunghezza d’onda compresa approssimativamente fra i 7500 e i 6540 angström, comunemente identificato con il colore del sangue e del fuoco.” Dizionario della lingua italiana, G. Devoto e G.C. Oli; Le Monnier, Firenze 1971 “E' del colore del sangue vivo, della porpora, del rubino.” Zingarelli, Vocabolario della lingua italiana; Zanichelli, Bologna 1970. Se si dice “rosso” e ci sono 50 persone che ascoltano, si può prevedere che ci saranno 50 rossi nella loro mente Josef Albers (1888-1976) Colore direttivo, variabile, autonomo, fisiologicamente stimolante Organo bersaglio: muscolatura striata volontaria, organo riproduttivo Il rosso nella storia e nella tradizione Le varie civiltà interpretano il rosso in molti modi diversi. In Cina il rosso è il colore nuziale; rappresenta la buona fortuna, ma è anche il colore della gelosia (al contrario dell’Occidente, dove è il giallo che simbolizza la gelosia). In India il rosso rappresenta la cavalleria e il segno rosso posto sulla fronte di una donna al suo matrimonio dal padre rappresenta il sangue di quest’ultimo ed è una benedizione ad avere una prole eroica e coraggiosa. Il rosso nella storia e nella tradizione Il rosso, forse più di qualsiasi altro colore, ha implicazioni nazionalistiche, poiché compare sulle bandiere numerosi di Paesi in tutto il mondo. Un abile uso o un’aggiunta di rosso in un disegno può far si che una determinata immagine sia associata con una certa nazione. Il rosso nella storia e nella tradizione Le diverse civiltà possono avere la loro interpretazione personale dei colori, ma alcune associazioni sono universali: il rosso sarà sempre collegato al calore, al sangue, alle emozioni e al pericolo. Allo stesso modo nel corso dei secoli certi colori sono stati identificati con un’epoca particolare durante la quale il loro uso era in voga. Ad esempio il rosso rubino è un colore vittoriano e le tonalità magenta vengono identificate con gli anni ‘30 Il giorno dalla lettera rossa La chiesa paleocristiana usava il rosso per le indicazioni nei libri di preghiera, per lo svolgimento di servizi in chiesa e per mostrare i giorni di festa nel calendario ecclesiastico Per questo motivo il rosso ha iniziato a denotare le date memorabili come anche i giorni fortunati. Il rosso, aspetti psicologici Il rosso ha profonde connotazioni emotive, talora contraddittorie, fra queste: pericolo, passione, rabbia, fuoco, sesso, sangue L’immagine sensuale ed eccitante del rossetto e delle luci rosse è in netto contrasto con l’identificazione religiosa del vino della Comunione con il sangue di Cristo Nei modi di dire popolari spesso compare il colore rosso; per esempio “vedere rosso” si riferisce al sangue che scorre veloce dietro agli occhi negli eccessi d’ira; “diventare rosso come un peperone”, o come un pomodoro, indica la reazione emotiva dovuta a un turbamento, alla gioia, alla vergogna Il rosso, aspetti psicologici Non a caso Dante nell’ inferno della Divina Commedia sceglie il rosso, colore demoniaco, colore del fuoco infernale, per caratterizzare Caronte, traghettatore di anime con occhi di fuoco che, da soli, bastano a far muovere le anime: “Caron dimonio, con occhi di bragia, loro accennando tutte le raccoglie; batte col remo qualunque s’adagia”. Il rosso ha un’associazione cosi forte con il calore che è possibile sentire più caldo quando ci si trova in un ambiente rosso anche se la temperatura non è cambiata. Il rosso usato insieme con altri colori per le confezioni è psicologicamente efficace a diversi livelli: ha un effetto illusorio di “avanzamento” verso l’acquirente, attrae l’attenzione e, essendo un colore forte, presenta il prodotto sotto un aspetto positivo. Il rosso: uso nella comunicazione visiva L’ aspetto e il grado di calore del rosso possono essere modificati con lievi variazioni delle proporzioni, delle tinte circostanti e dei valori di luce e ombra, per cambiare completamente la percezione di un’immagine. Quadrati rossi identici sembrano diversi di misura se hanno un contorno scuro o chiaro. E anche possibile modificare il tono stesso o l’impatto del rosso inserendolo in una campitura di colore molto simile, come l’arancione; in questo caso le due tinte assumono la stessa connotazione tonale diminuendo così vicendevolmente l’intensità dell’altra. Al contrario, inserendo il rosso nella campitura di un colore complementare come il verde, il rosso risulterebbe intensificato dall’immagine residua rossa del verde. Il rosso: uso nella comunicazione visiva Per restare all’interno del contrasto di complementari, un effetto fluorescente può essere ottenuto inserendo zone proporzionalmente piccole di rosso su un fondo verde uniforme. E’ risaputo che il rosso stimola il sistema nervoso, eccitando i sensi in proporzione al grado di esposizione. Si sa di persone che sono diventate irrequiete per essere state costrette a rimanere per un certo tempo in una stanza in cui dominava il rosso. Si può usare il rosso per artifici visivi, anche avvalendosi di forme estremamente semplici, attraverso l’associazione diretta di questo colore con il pericolo, la passione o anche parti del corpo, come le labbra. Per creare un’illusione ottica si possono sfruttare le associazioni psicologiche e non solo l’interazione cromatica Il rosso, uso nel marketing II rosso è efficace come strumento del marketing in molti modi diversi. E’ un colore ben caratterizzato, che attira sempre lo sguardo, soprattutto quando appare come uno “sprazzo” sulle confezioni. Crea un’atmosfera di attività ed energia ed è fortemente emotivo, attira persone di ogni età e di entrambi i sessi. Colori primari Il rosso, uso nel marketing Si possono ottenere significati completamente diversi usando il rosso in una varietà di combinazioni cromatiche; anche quando si lavora con solo due colori e si cambia unicamente il loro effetto tonale è possibile che due immagini risultino opposte Cambiando semplicemente i colori circostanti i marketing team sono in grado di stimolare la reazione psicologica attesa e inevitabile per mezzo di varie associazioni documentate con il colore rosso Colori primari Il rosso, uso nel marketing All’interno dello spettro del rosso: - il magenta, accostato a colori come giallo o arancione per ottenere un effetto fluorescente, attira in genere il mercato giovane; - il terracotta incontrerà più i gusti di un consumatore sofisticato; - il porpora si propone come un colore d’avanguardia ; - il marrone rossiccio è considerato un colore sicuro. Colori primari Il rosso, uso nel marketing Per la stessa natura di questo colore, con minime variazioni della tinta o con l’aggiunta di tonalità integrative si possono ottenere effetti d’immagine o d’atmosfera adatti a mercati completamente diversi. UN PO’ DI STORIA E TECNICA I primi rossi Il Rosso e’ sempre stato un colore difficile da preparare con successo i suoi pigmenti primi sono stati spesso rari, diventavano neri se mescolati con gli altri ed erano a volte estremamente tossici I primi pigmenti rossi furono costituiti prevalentemente da terre coloranti, bacche, radici, insetti e resine, e molte delle vernici rosse sono stati ottenuti in origine da tinture coloranti . Gli egiziani avevano trovato un modo di fissare le tinture su una polvere bianca trasparente (probabilmente gesso con tecniche ad assorbimento); pigmenti per pittura fatti con questo procedimento sono chiamati “lacche". Molto più tardi anche gli artisti del Rinascimento utilizzarono anche pigmenti rossi “lacche” provenienti da fonti resinose, come il legno del Brasile, e il colore lacca indiana ed il vermiglio della quercia, un insetto I rossi della terra I pigmenti Rossi di ossido di ferro producono numerose tonalità rossastre con proprietà simili, ma con varianti leggermente diverse, come il Rosso Marte ed il Rosso veneziano con toni chiari, caldi ed il rosso Indiano, il Violetto Marte ed il Caput Mortuum, che sono tinte più scure e piu’ fredde I rossi della terra sono permanenti, colori resistenti alla luce con un buon potere coprente Altri nomi di colori all'interno di questa categoria sono conosciuti con il nome di Rosso Inglese, rosso pompeiano, rosso persiano, rosso Sinopie e Terra Rosa. Questi colori possono essere oggi di provenienza naturale o sintetica Il Realgar E’ prodotto con solfuro di arsenico rosso E‘un pigmento naturale reperibile in aree Vulcaniche ed in sorgenti termali, e’ stato usato nell’antica Mesopotamia La parola realgar deriva da raj al-Ghar (in arabo "la polvere della miniera") Oggi e’ un pigmento obsoleto, ha continuato ad essere utilizzato fino al 19° secolo, quando venne eliminato dalla tavolozza dell'artista a causa della sua tossicità Il Vermiglione I Greci lo hanno ottenuto dal cinabro (un minerale contenente solfuro di mercurio), e’ un pigmento rosso vivo, che si colloca fra l’arancione ed il porpora La ricetta per la reazione fra zolfo e mercurio era nota in Occidente fino dal XII° secolo E’ stato a lungo il miglior rosso brillante disponibile, spesso utilizzato nella decorazione dei manoscritti (in questo caso veniva reso brillante mediante l’aggiunta di tuorlo e/o albume d'uovo) Per esaltarne le qualita’ di purezza e brillantezza e’ stato spesso accostato ad altri pigmenti quali la robbia o la cocciniglia Il Vermiglione Veniva prodotto riscaldando mercurio e zolfo insieme in un recipiente, le sostanze combinate vaporizzano e ricondensano alla sommita’ del recipiente sotto forma di una miscela nera, Il colore si sviluppa raffinando questa miscela. Piu’ a lungo questa polvere viene macinata tanto piu’ brillante è il colore che si ottiene. Il Cennini diceva che se macini ogni giorno per vent’anni il colore questo diverra’ sempre piu’ fine e bello Va evitata la sua miscela con colori contenenti piombo o suoi derivati, per evitare rapidi annerimenti A causa della sua tossicita’ e’ stato usato sino alla meta’ del XX secolo Rosso Cardinale Nel Medioevo i colori brillanti erano rari perche’ ritenuti tediosi e difficili da produrre. Per questo motivo il rosso divenne appannaggio esclusivo dei re, dei giudici, della nobiltà, del papa e dei suoi cardinali. Nel 1464 Papa Paolo II introdusse la “porpora cardinalizia”, che non era propriamente una porpora, ma una tintura rossa ottenuta dagli insetti kermes. Cinabro La zona estrattiva principale del cinabro era Almaden in Spagna. I Romani dal cinabro hanno prodotto la tinta rossa che fu la loro unica fonte di un colore rosso-arancio vivace. Il cinabro non e’ un colore brillante come il Vermiglione, anche se e’ anch’esso una forma del solfuro di mercurio. Il sangue del dragone Chiamato anche dagli antichi Greci cinabro d’India Plinio narra che questo colore nacque da una mescola del sangue di un elefante e di un drago, a seguito di una feroce battaglia ingaggiata tra le due bestie. In realtà, si tratta di una resina marrone-rosso prodotto dalla linfa di un arbusto asiatico noto come Calamus draco, le cui foglie hanno steli spinosi che crescono sino ad assomigliare a lunghe code, la corteccia è coperta di spine. I rossi Robbia La robbia rossa ed il Rosa di Robbia sono attualmente prodotti sinteticamente, ma il colore era originariamente prodotto dalla radice della robbia tinctorum (robbia comune o garanza) Originaria della Grecia, è stato introdotta in Francia ed in Italia nel 12° secolo. George Field, un grande colorista del XIX° secolo [fornitore di coloristi come John Constable (1776-1837) e William Holman Hunt (1821-1910)] ha inventato una macchina per estrarre il colorante dalla radice di robbia. Le gambe rosse La Robbia naturale produceva i rossi più profondi e permanenti fino all'invenzione del cremisi di alizarina, nel 1860. Il governo francese tento’ di proteggere la tradizionale industria di produzione della robbia rendendo obbligatorio il colorante rosso per i pantaloni delle uniformi dell’esercito Cremisi e Carminio I colori delle tinte originali noti come carminio o porpora sono stati i precursori del Cremisi di alizarina. Il nome proviene dall’insetto kermes (Dactylopius Coccus), da cui questo colore e’stata estratto per la prima volta. Il 16° secolo ha visto l'introduzione dello stesso colore derivato dalla cocciniglia. Un piccolo insetto messicano (il “Coccus mangia cacti”) che produce un colore trasparente e altamente evanescente quando macinato e precipitato su argilla. Occorrono circa 154 insetti per grammo di tinta Il colore, tenuto in grande considerazione dagli Aztechi, fu portata in Europa poco dopo la scoperta del Centro e Sud America. Oggi e’ usato più comunemente come colorante alimentare perche’ come vernice è risultato essere estremamente labile. Le denominazioni delle tinte carminio o cremisi corrispondono oggi a prodotti di sintesi. Cremisi di Alizarina Il Cremisi di Alizarina è un sostituto sintetico della robbia e fu introdotto da due chimici tedeschi, Graebe e Liebermann, nel 1868. E' stato il primo colorante naturale prodotto artificialmente. Nel 1920 aveva sostituito la maggior parte della vecchia robbia, un colore debole soggetto a rapido scolorimento e non resistente alla luce. Il Cremisi di Alizarina è un colore con un potere forte colorazione Il colore è trasparente ed è quindi utilizzato molto con smalti. Quinacridone I primi colori di quinacridone furono immessi nel mercato nel anni '50 del novecento. Si tratta di una gamma di rossi ampia e vibrante che spazia dall’arancio al rosa e al viola. Essi hanno progressivamente sostituito la maggior parte dei colori tradizionali ed hanno fornito nuovi colori, in particolare aumentando la scelta nel campo del magenta brillante. I nuovi rossi Il 20° secolo ha visto l'avvento di nuovi pigmenti chimici, che hanno notevolmente aumentato la scelta dell'artista nei rossi. Molti di questi colori, come i quinacridoni i cadmi ed i pirroli, forniscono versioni affidabili e piu’ stabili dei colori naturali Rosso naftolo I rossi di Naftolo sono un ampio gruppo di pigmenti organici, introdotti nel 1920. Si va dal giallo-rossi fino alla tonalità porpora profondo, e appartengono a una delle famiglie chimiche più complesse. Il fattore principale che è fonte di preoccupazione per gli artisti è la resistenza alla luce variabile della categoria. Alcuni Naftoli non sono idonei a dare colori per artisti. I pigmenti più comunemente utilizzati in condizioni di luce molto forte sono il naftolo Rosso chiaro ed il naftolo Rosso lacca scarlatto medio. Rosso Perilene Sviluppato nei 1980, questo e’ un forte pigmento marrone scuro, rosso e marrone. Nelle miscele questo colore produce ombre calde. Rosso di Pirrolo Come dice il nome stesso, questo è un gruppo di colori brillanti e di rosso-arancio ardente. Introdotti soltanto nel 1990, sono resistenti alla luce, hanno buona opacità e si comportano meglio nelle miscele, fatto questo che costituisce un vantaggio su colori cadmio. Rosso di Naftolo Prodotto in forma cristallina principalmente per utilizzazioni nell’industria automotive. La sua formula e’: (4-(2-(4-carbamoylphenyl)hydrazono)-N-(2ethoxyphenyl)-3-oxo-3,4-dihydronaphthalene-2carboxamide) la sua formula molecolare e’: (C26H22N4O4) Colori di Cadmio Nel 1817 venne scoperto dallo scienziato tedesco Friedrich Stromeyer il metallo pesante cadmio Entro la metà del XIX° secolo vennero sviluppati diversi colori di cadmio, questi, di tinta brillante, sono opachi ed affidabili nell’utilizzo Tutti questi colori si collocano nella parte più calda dello spettro, precisamente verso il rosso / arancione / giallo Rosso di cadmio Il Rosso di cadmio è stato introdotto fino dai primi del 1900, da allora è diventato un rosso fondamentale. Sviluppato a partire dal Giallo di Cadmio, il Rosso di cadmio e’ costituito da solfuro di cadmio e seleniuro di cadmio Gamme cromatiche di qualità superiore sono composte da cadmio puro, mentre quelle piu’ economiche sono composte da miscele di bario-cadmio, che hanno meno forza colorante e danno colori meno vivaci Rosso di cadmio Il Rosso di cadmio è uno dei colori più importanti nella tavolozza del pittore ed è il miglior sostituto di vermiglione. E' un rosso caldo molto brillante. I produttori di colori hanno una varietà di rossi cadmio denominati nelle loro tabelle come leggero, medio e scuro In una tavolozza limitata Rosso cadmio è spesso bilanciato con l'inserimento del Cremisi di alizarina, che agisce come un rosso più fresco. Produce un colore opaco permanente, ci sono, pero’, alcuni problemi con la tossicità, in particolare se il pigmento e’ usato puro, piuttosto che come vernice pronta per l'uso. Riporto di seguito alcune delle denominazioni commerciali che si possono incontrare per descrivere diverse tonalita’ di pigmenti rossi: Cremisi di Alizarina Rosso luminoso Rosso Brillante Rosso di Borgogna Rosso Cadmio Carminio Vermiglione cinese Cremisi Rosso fiorentino Rosso Francia Rosso vero Rosso Geranio Rosso Sole Rosso intenso Magenta Alizarin Crimson Bright Red Brilliant Red Burgundy Cadmium Red Carmine Chinese Vermilion Crimson Fiorentine Red French Vermilion Genuine Red Geranium Helios Red Intense Red Magenta Rosso di Monaco Carminio di Nacarat Rosso Naphtol Rosso Pyrrol Rosso Rosa Rosso Rowney Rosso Ruby Rosso scarlatto Rosso trasparente Rosso vermiglio o Vermillione Rosso Windsor Munich lake Nacarat Carmine Naphthol Red Pyrrole Red Rose Rowney Red Ruby Scarlet Transparent Red Vermilion Winsor Red0