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I Passiuna tu Christù
3 dicembre 2015
Alla prima edizione del concorso per film e documentari “Fiorenzo Serra” vince l’opera di
Fabrizio Lecce e Tommaso Faggiano (Zollino, Lecce), al secondo posto “Voci del Sacro” di Renato
Morelli (Cuglieri), al terzo “Pasqua in Sicilia” del regista romano Marco Leopardi
Sassari. Si è conclusa nei giorni scorsi la fase finale del Primo Concorso Internazionale
“Fiorenzo Serra” per film e documentari etnografici, organizzata dal Laboratorio di
Antropologia Visuale “Fiorenzo Serra” dell’Università di Sassari e dalla Società Umanitaria –
Cineteca Sarda, dedicato alle Tradizioni della Settimana Santa. Al primo posto si è classificato
il film “I Passiuna tu Christù”, di Fabrizio Lecce e Tommaso Faggiano (Zollino, Lecce); secondo
è arrivato il documentario “Voci del Sacro” di Renato Morelli (Cuglieri); il terzo premio è stato
assegnato a “Pasqua in Sicilia” del regista romano Marco Leopardi (Caltavuturo, Palermo). Il
primo premio è stato consegnato dal presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau.
I quindici film finalisti, proiettati nell’Aula A del Dipartimento di Storia, scienze dell’uomo e
della formazione, sono stati seguiti da un folto pubblico, studenti e appassionati delle liturgie
e dei canti della Settimana Santa. La giuria ha giudicato buono il livello tecnico dei lavori in un
contesto antropologico generale ricco di simbologie e significati che ha approfondito
puntualmente le tematiche etnografiche della Settimana Santa in diverse realtà del Sud Italia:
dalla Sardegna alla Sicilia, dalla Puglia alla Calabria, mettendo in evidenza le pratiche
comunitarie tradizionali in cui vengono rappresentate ed evocate morte e rinascita dell’uomo
e della natura.
Il Seminario di studi “Antropologia Visuale e ricerca di campo: l’esempio della Settimana
Santa”, moderato dal prof. Manlio Brigaglia, ha trattato con puntualità scientifica alcuni
aspetti fondamentali della ritualità, della liturgia e della musica della Settimana Santa. Sono
intervenuti la prof.ssa Maria Margherita Satta, docente di Antropologia Culturale
dell’Università degli Studi di Sassari; il prof. Enzo Vinicio Alliegro, docente di Antropologia
Culturale presso l’Università Federico II di Napoli che ha trattato il tema “Antropologia visuale
e ricerca di campo”; don Dino Pittalis, cerimoniere dell’Arcidiocesi di Sassari, ha illustrato “La
Liturgia della Settimana Santa”; il prof. Marco Lutzu, docente di Etnomusicologia presso il
Conservatorio Pierluigi da Palestrina di Cagliari, ha discusso su “Le musiche delle Settimane
Sante”; il prof. Attilio Mastino, storico e già rettore dell’Università di Sassari, ha ricordato la
figura di “Fiorenzo Serra e la Sardegna degli anni “Cinquanta”.
I film finalisti
Ha vinto il film “I Passiuna tu Christù”, di Fabrizio Lecce e Tommaso Faggiano, girato a Zollino
nel 2011, piccolo centro della provincia di Lecce. Il film, premiato dal Presidente del Consiglio
Regionale della Sardegna on. Gianfranco Ganau, racconta “La Passione di Cristo” tramite un
canto popolare in lingua grika, minoranza linguistica ancora viva nella zona ellenofona del
Salento, denominata Grecìa Salentina; rappresenta l’ultima cantata di cantastorie dell’intera
Puglia. La cantica è sopravvissuta grazie all’impegno dell’associazione Bottega del Teatro di
Zollino. La giuria ha premiato il lavoro per “l’originalità della rappresentazione, per la capacità
di teatralizzare i riti della Settimana Santa attraverso il racconto dei testimoin anziani che
esemplificano la lunga durata della tradizione, sia attraverso la partecipazione attiva dei
giovani cantastorie”.
Il piazzamento d’onore è per “Voci del Sacro” (2015) di Renato Morelli, veterano regista
trentino autore di tanti film di carattere antropologico ed etnomusicologico. Il documentario
rappresenta le cerimonie della Settimana Santa a Cuglieri, focalizzando l’attenzione sui canti a
Cuncordu del coro Su Cuncordu di Cuglieri, sottolineando le metodologie di canto e le pratiche
di trasmissione di questo patrimonio ai propri figli per proseguire la tradizione corale. Il
premio è stato consegnato dal dott. Paolo Serra, figlio del grande regista Fiorenzo cui il
concorso è stato intitolato.
Sul terzo gradino del podio si piazza “Pasqua in Sicilia” del regista romano Marco Leopardi
girato a Caltavuturo, Palermo, nel 2012. Il film illustra i fasti rituali della Settimana Santa
siciliana che ancora si perpetuano nei piccoli e grandi centri dell’Isola. Dai Misteri di Trapani
al Ballo dei Diavoli di Prizzi, dalla sontuosa Processione dei Cocchieri alle Lamentanze di
Alimena, dalla Calata della Tela di Palermo agli affascinanti riti greci di Piana degli Albanesi.
Suggestiva anche la tradizionale opera dei Pupi siciliani che abbandonano temporaneamente i
poemi epici cavallereschi, e inscenano la sacra rappresentazione ad opera della compagnia di
Angelo Sicilia e del Museo dell’Opera dei Pupi di Caltavuturo. Il terzo premio è stato
consegnato dal Prof. Attilio Mastino.
Gli altri film finalisti: Il tempo della Quaresima e della Pasqua in Calabria, di Andrea
Simonetta, girato nel 2015 in diversi paesi delle province di Catanzaro e Cosenza; I Riti della
Settimana Santa ad Iglesias, di Giulia Paoli e Miriam Mancosu, girato a Iglesias nel 2015 (34
minuti); A Cuncordu, I canti della Settimana Santa nella tradizione del Montiferru, di
Giampiero Dore girato nel Montiferru nel 2015. Neoneli, la rinascita di un rito, di Vincenzo
Ligios e Giampietro Bazzu, girato a Neoneli nel 2015. Venerdì Santo di Gaetano Crivaro girato
a Pollina, Palermo, nel 2015, Il Passo dei Misteri di Giovanni Angeli e Paolo Angeli girato a
Cuglieri nel 2012; Isole Madri di Margherita Pisano e Nicola Contini girato a Cagliari e Ferla,
Siracusa, nel 2015; Sacro e Profano, di Rachele Falchi e Daniela Piu girato a Castelsardo nel
2015; Lo Santcristus de la Misericordia, La setmana Santa a l’Alguer di Fabio Sanna, girato ad
Alghero nel 2002; I Misteri, di Massimo Gasole, girato a Cagliari nel 2015; La Settimana Santa
di Sassari di Alberto Satta, girato a Sassari nel 2015; Sa Chida de Perfugas, di Giovanni
Pancrazio Deperu e Giampaolo Buiaroni, girato a Perfugas nel 2015.
Il concorso è intitolato alla figura di Fiorenzo Serra “sardo illustre”, maestro indiscusso del
cinema della realtà, pioniere dell’antropologia visuale nell’Isola, narratore critico e lirico di
una società in bilico tra modernità e tradizione, cineasta prolifico e instancabile. A breve verrà
divulgato il tema della seconda edizione. Il direttore della Cineteca Sarda Antonello Zanda è
rimasto soddisfatto dell’ottima riuscita dell’evento (sia per i lavori partecipanti al concorso
che per l’organizzazione precisa) e annuncia il rinnovato impegno della Cineteca Sarda per
implementare le strutture e le risorse del Laboratorio di Sassari, con l’intento di sviluppare
diversi progetti culturali già in fase di programmazione.
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