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SCUOLA DI COUNSELING IN PSICOSINTESI E PSICOENERGETICA SONDRIO PSICOENERGETICA 1° ANNO 1 SCUOLA DI COUNSELING IN PSICOSINTESI E PSICOENERGETICA SONDRIO LA PSICOENERGETICA E L’UOMO Psicologia e psicoenergetica In Comprendere la Psicosintesi Roberto Assagioli dà, della Psicoenergetica, la seguente definizione: "Nuova direzione e dimensione della psicologia, Quinta Forza, [che] ha per oggetto l'indagine di tutte le forze esistenti nell'universo, e dei loro rapporti, cioè: 1) Le energie fisiche, a partire dal livello subatomico a quello astronomico, galattico. 2) Le energie biologiche, organizzatrici della materia vivente. 3) Le energie specificatamente psichiche di tutte le qualità e a tutti i livelli. 4) Le energie spirituali, transpersonali, trascendenti." Non è certo facile cercare di immaginare come sarà la psicologia del nuovo millennio, visti gli straordinari sviluppi che essa ha avuto nel corso dell’ultimo secolo, e i grandi cambiamenti intercorsi nella psiche umana (quale oggetto di studio della psicologia stessa) durante il millennio passato. Ma se immaginare la psicologia dell’anno 3000 si rivela quasi impossibile, in quanto anche il solo eventuale sviluppo ad esempio della telepatia potrebbe portare a esiti assolutamente imprevedibili, è invece più facile, e anche stimolante, cercare di intravedere le linee di sviluppo che in essa sono già presenti, e cercare di coglierne le nuove tendenze. Nella psicosintesi in questo si è avvantaggiati, perchè si è abituati a considerare i fenomeni più in funzione delle loro possibilità e potenzialità evolutive che non del loro stato attuale, e quindi a riconoscerne le direttrici di sviluppo e il loro progetto intrinseco. E questo approccio è da ritenersi valido anche nei confronti della psicologia, anch’essa considerabile come un’entità psichica, con un suo inconscio plastico e con le sue qualità latenti in procinto di manifestarsi. Assagioli ci ha lasciato uno spunto molto scarno, molto essenziale, riguardo ai possibili sviluppi della psicologia, quando ha parlato della sua futura “quinta forza”, da lui definita come “psicoenergetica”. Questa povertà di indicazioni sulla natura e sulle caratteristiche di questa psicoenergetica ha come controparte positiva la maggior libertà per ciascuno di poter contribuire a definirne possibili configurazioni e aspetti; e di questa possibilità intendo avvalermi. Il cammino della psicologia nell’ultimo secolo va inquadrato in quello più ampio tracciato dalla scienza e dalla cultura, e in questo indubbiamente spiccano con assoluta evidenza le scoperte della fisica teorica dei primi decenni del novecento, le cui ricadute, già massicce in numerose e fondamentali discipline scientifiche, ora cominciano ad 2 SCUOLA DI COUNSELING IN PSICOSINTESI E PSICOENERGETICA SONDRIO essere avvertite anche a livello di cultura spicciola, nel sentire comune, e in ogni caso sono lontane dall’essersi esaurite. La teoria della relatività e la scoperta dell’equivalenza tra massa ed energia hanno insomma probabilmente innescato la formazione di un nuovo paradigma scientificoculturale che si sta ora affermando con rapidità, e che si basa sull’interpretazione in termini energetici di tutti i vari tipi di fenomeni, a qualsiasi livello. La conseguenza è che se un secolo fa il termine “energia” era di stretta pertinenza della fisica, ora questo termine è entrato prepotentemente nell’uso generale, in mille accezioni diverse, tutte però coerenti tra loro. Talmente forte è la significanza di questo nuovo paradigma che tutte le varie discipline o espressioni culturali tendono prima o poi ad adottarlo, reinterpretandosi ed esprimendosi in termini di energie. Anche la psicologia non sfugge a questo processo, ed ecco spiegato perchè questa “quinta forza” emergente si definisce come psicoenergetica. Ma cos’è che distingue questa quinta forza da quelle che la precedono? Essenzialmente, il fatto di considerare i contenuti e le strutture psichiche in una dimensione oggettiva e “concreta”, e non semplicemente come un vissuto psicologico soggettivo. Per la psicoenergetica un pensiero, un impulso, un sentimento sono entità reali e autonome, mentre al contrario per la psicologia classica essi sono non meglio definite espressioni della struttura psichica dell’individuo, e soprattutto del suo vissuto. Un’ossessione, o un pensiero fisso, non sono ad esempio considerati dalla psicologia come entità o realtà a sè stanti, ma soltanto come un puro meccanismo o evento psichico, ovvero una semplice modalità di comportamento della psiche (in questo caso di natura patologica). Che cosa sia poi la psiche stessa per la psicologia classica, anche questo rimane nel non definito, soprattutto perchè la psicologia è in realtà nata come studio della psicopatologia, e come tale la sua tendenza primaria era ed è quella di imparare a correggere i meccanismi psichici malfunzionanti, piuttosto che quella di comprendere e approfondire la natura e le caratteristiche delle strutture psichiche in se stesse, in quanto tali. Al contrario, la sfera di interesse della psicoenergetica è invece molto più ampia, e per comprenderne l’estensione può essere utile rifarsi a una delle pochissime indicazioni che Assagioli ha inserito nella psicosintesi riguardo alla psicoenergetica Mi riferisco ai quattro livelli - o piani di realtà - della manifestazione fenomenica riconosciuti dalla psicosintesi stessa: il piano fisico, emotivo, mentale e intuitivo. Riconoscere che il mondo fenomenico si esprime su quattro piani, analoghi fra loro, significa riconoscere ai tre piani “superiori”, che potremmo definire come psichici, o sottili, lo stesso grado di realtà e oggettività del piano fisico. Significa riconoscere che i piani psichici, esattamente come il piano fisico, sono anch’essi pieni di energia, in questo caso energia psichica, sono pieni di contenuti, in questo caso contenuti psichici, e anch’essi hanno i loro precisi meccanismi d’azione e le loro leggi, probabilmente analoghe a quelle fisiche...! Secondo questa concezione della psicoenergetica, si aprono insomma nuovi mondi da esplorare, si apre forse quel nuovo “continente” di cui parla Assagioli, rappresentato dalla dimensione interiore, cioè psichica. Perchè gli strumenti di indagine di questi tre piani rimangono elettivamente psichici (i sensi interni), ma non necessariamente soggettivi, nè psicologici. La comune comprensione di un’astratta formula matematica 3 SCUOLA DI COUNSELING IN PSICOSINTESI E PSICOENERGETICA SONDRIO rappresenta in questo senso l’esempio di un’esperienza, o di un’azione che è psichica, oggettiva, e non ha nulla di psicologico. Per la psicoenergetica, la formula stessa è un’entità psichica, che sussiste indipendentemente dal fatto di essere studiata o meno, compresa o meno da qualcuno, e che, assieme a tutto il resto del patrimonio culturale costruito dall’uomo nei millenni, riempie e anima lo spazio dei piani o mondi psichici. Non è comunque escluso, anzi è probabile, che in futuro si inventino anche strumenti fisici in grado di registrare eventi e realtà psichiche, facilitando così la percezione della loro dimensione di concretezza. Il concetto di energia, essendo quello più ampio e inclusivo oggi a disposizione, rappresenta il comune denominatore più ovvio per definire questi quattro piani di manifestazione, e il loro reciproco rapporto. È più che plausibile pensare che anche l’energia psichica si esprima sotto forma di onde, che esistano campi psichici, magneti psichici, correnti psichiche, forme psichiche, e perchè no anche materia o sostanza psichica, visto che già la materia stessa del piano fisico a livello subatomico non è distinguibile dall’energia, in quanto le due coincidono. È quindi una probabile scoperta del futuro quella che l’espressione “i pensieri hanno un peso” si riveli di significato reale, e non più solamente metaforico! Lo studio della materia psichica, della sua trasformazione e utilizzo, lo studio delle leggi e dell’energia psichica - in relazione all’uomo, al gruppo, alla società e agli altri regni di natura (anch’essi parzialmente dotati di una loro dimensione psichica) -, lo studio della struttura e del funzionamento dei campi informazionali contenuti all’interno dello spazio psichico, già prefigurati fra gli altri da Teilhard de Chardin con il concetto di noosfera, da Popper con il “mondo 3”, da Laszlo con il campo psi, o da Sheldrake con i campi morfogenetici, tutto questo configura un enorme campo di ricerca e d’azione per la psicoenergetica. Si tratta in prospettiva di costruire una conoscenza e una cultura dello spazio psichico potenzialmente equivalente a quella costruita in millenni sul piano fisico. Compito enorme ma entusiasmante, che travalica assolutamente per ampiezza quello della psicologia, e che per compiersi richiederà probabilmente un progressivo distacco da parte della psicoenergetica dalla sua originale matrice psicologica, e la progressiva adozione di linguaggi e strumenti concettuali sempre più diversificati e inclusivi, a cominciare da quelli scientifici (fisica, chimica, matematica, logica, ecc.). Proprio perchè la realtà psichica non è disgiunta da quella fisica, è verosimile pensare che ogni fenomeno fisico abbia anche una sua controparte psichica, e viceversa. E questo richiederà un approccio assolutamente interdisciplinare e sinergico a uno sforzo interpretativo affrontabile soltanto in un’ottica olistica e globale. È anche verosimile che molti degli attuali fenomeni fisici, così come oggi empiricamente accertati, possano e debbano essere reinterpretati alla luce della loro controparte psichica, e questo in particolare per la fisiologia degli organismi viventi, uomo compreso (come d’altronde già l’espressione “biopsicosintesi” implicitamente sta a indicare). Un secondo seme di psicoenergetica nascosto nella psicosintesi, al punto da passare regolarmente inosservato, è rappresentato a mio avviso dall’indicazione che Assagioli dà parlando dell’animo molteplice, quando dice che ogni elemento psichico è in realtà una vera e propria entità vivente. Come dire che ogni intuizione, pensiero, impulso, 4 SCUOLA DI COUNSELING IN PSICOSINTESI E PSICOENERGETICA SONDRIO immagine, qualità, ma anche la volontà stessa, sono in realtà entità viventi, quindi sono... vive. Non è il caso di commentare qui questa informazione, abbastanza sbalorditiva; sarebbe forse prematuro farlo. Mi limito a suggerire di non volerla prendere soltanto come un’ipotesi, un modo di dire o una metafora, ma di provare a considerare le enormi implicazioni che deriverebbero da un’interpretazione strettamente letterale di questo concetto. Servirebbe a farsi un’idea della portata dalla psicoenergetica. O addirittura dei suoi limiti. Quanto tempo ci vorrà perchè la psicoenergetica dispieghi il suo potenziale, e svolga il suo enorme compito? Basterà un millennio, o sarà sufficiente qualche secolo? Ecco una buona domanda per stimolare l’immaginazione. Quel che è certo è che nel frattempo la psicologia, come strumento di cura e di facilitazione psicologica, continuerà a operare e a svolgere sempre meglio la sua funzione. Il maggiore include sempre il minore, e come le psicologie transpersonali non hanno reso obsoleta ad esempio la psicoanalisi, che continua a restare utile al suo livello, così la psicoenergetica convivrà prevedibilmente con la psicologia, almeno fino a che il suo sviluppo non dovesse essere tale da poter arrivare un giorno a ricomprenderla, essendo la conoscenza e la cultura psichica arrivate a comprendere e a includere quella psicologica. (Vittorio Viglienghi) Le tendenze principali della psicologia cui si riferisce Assagioli sono: 1- Il Comportamentismo, concezione meccanicistica dell'attività psichica sviluppata soprattutto da Watson e Skinner. Questa corrente ha fornito una serie di dati utili per varie applicazioni pratiche, ma si è limitata a studiare gli esseri umani e gli animali dall'esterno, considerandoli come ''oggetti" di osservazione e di sperimentazione. Il Comportamentismo limita in modo eccessivo il campo di ricerca sul fenomeno umano in quanto viene rifiutata ogni forma di introspezione che per sua natura sfugge alla verifica oggettiva. Del resto studiare l'uomo in laboratorio è impossibile! Rifiutato lo strumento introspettivo nel tentativo di costruire una psicologia sul modello delle scienze naturali, vengono adottati i concetti di stimolo e reazione nonché le corrispondenti leggi che ne esprimono i rapporti causali. Molte sono state le critiche mosse a tale approccio psicologico, dal momento che non è possibile non prendere in considerazione i processi cognitivi superiori della mente umana. Il comportamento umano è più funzione della mente che degli stimoli e condizioni esterne, mentre le ricerche in laboratorio sono appropriate per stabilire correlazioni tra comportamenti e situazioni stimolo. Inoltre il comportamento umano ha un ordine e forse un tipo di complessità che risulta difficile da ricostruire partendo dai segmenti isolati studiati in laboratorio. 2- La Psicologia del Profondo, che include non soltanto la psicoanalisi freudiana, ma anche correnti piuttosto divergenti da essa, come quella junghiana. Tale corrente ha allargato e arricchito le conoscenze sulla psiche umana, mettendo l'accento sulla dimensione inconscia. La denominazione "Psicologia del profondo" si riferisce a tutte quelle psicologie che adottano un metodo di indagine che opera collegando l'Io a strati psichici inconsci. 5 SCUOLA DI COUNSELING IN PSICOSINTESI E PSICOENERGETICA SONDRIO 3- La Psicologia Umanistica in cui il punto di partenza e l'aspetto a cui viene data la massima importanza è l'essere umano nella sua vivente realtà. In modo particolare le caratteristiche principali di questa "terza forza" della psicologia sono: lo studio della natura e delle qualità dell'essere umano sano, la scoperta delle sue potenzialità latenti, lo sviluppo e l'uso delle tecniche per attuare quelle potenzialità. La Psicologia Umanistica è un orientamento psicologico inaugurato da AH. Maslow che, persuasosi della irrilevanza in termini di significato esistenziale delle ricerche psicologico-sperimentali e dei presupposti deterministici che sono alla base della teoria psicoanalitica, accentua il carattere di irriducibilità di ogni soggetto, le cui motivazioni all'azione non sono immediatamente riducibili alle pulsioni sottostanti, ma sono promosse da valenze non quantificabili, come il bisogno di esplorazione, la creatività, la visione del mondo in cui si esprime la propria identità, la qualità di relazione con gli altri e soprattutto l'autorealizzazione che è alla base della interpretazione umanistica del bisogno, della motivazione e della personalità. La Psicologia Umanistica, che si collega alla psicologia analitica esistenziale di C. G. Jung, ritiene che la conoscenza delle proprie motivazioni, che sono note solo al soggetto, e che non possono essere interite dalle prestazioni, consenta a ciascuno di evitare l'autoinganno e di giungere alla conoscenza del proprio Sé, inteso come la realtà più profonda ed essenziale dell'uomo, al di là delle maschere che ciascuno è costretto ad adottare nel momento pubblico della sua esistenza. La Psicologia Umanistica comunque integra ed utilizza anche altri metodi e tecniche psicologiche trovando molti punti di contatto ad esempio con la psicologia rogersiana. 4 - La Psicologia Transpersonale si occupa di studiare in modo empirico e scientifico gli aspetti superiori dell'essere umano, cioè la sua natura e la sua vita generalmente chiamata spirituale. Si tratta di una visione psicologica che muta di considerare l'Io personale quale istanza ultima di riferimento come accade nella teoria psiconalitica, perché ritiene che l'Io appartenga a un Tutto a cui è possibile relazionarsi attraverso esperienze intuitive e trascendenti. Questo principio guida è rintracciabile nella visione "cosmologica" ad esempio del pensiero greco antico, della tradizione indiana e di quella cinese che vedono il cosmo non tanto come un sistema fisico quanto come l'ordine necessario a cui l'uomo come parte deve assimilarsi. Secondo la Psicologia Transpersonale numerosi disagi psicologici derivano dalla rimozione di quelle potenzialità che consentirebbero all'uomo di oltrepassare, senza negarlo, il proprio Io e soddisfare l'esigenza di trascendenza egoica presente in ogni uomo. Il retto avvicinamento transpersonale richiede la conoscenza del supercosciente, delle diverse vie che vi conducono, dei metodi per penetrarvi, come passo sulla via che conduce alla realtà superiore. La nuova Psicologia Transpersonale insegnerà lo sviluppo e l'uso delle funzioni superiori, ad esempio l'intuizione e la sua giusta interpretazione ed anche l'utilizzazione dei simboli, dando gli strumenti operativi all'uomo che vuole fare la propria parte per la manifestazione di un nuovo cielo e di una nuova terra." (R.Assagioli) 5- Arriviamo infine alla quinta forza della psicologia, alla Psicoenergetica, nuova direzione e dimensione nello studio dell'essere umano di cui tutti gli sviluppi della psicologia fin qui descritti costituiscono le basi e gli inizi. L'affermazione che il cosmo non è limitato è una chiave per cercare di comprendere la visione psicoenergetica. La percezione dell'Universo così come lo conosciamo è limitata a ciò che è percepibile ai 6 SCUOLA DI COUNSELING IN PSICOSINTESI E PSICOENERGETICA SONDRIO nostri sensi ordinari, anche quando vengono usati strumenti tecnologici in grado di amplificare la portata e la potenza: i telescopi, i microscopi e le altre realizzazioni tecniche hanno infatti una grande importanza a livello di ricerca scientifica, ma non forniscono tuttavia una visione esauriente del cosmo. Tutti i grandi insegnamenti, religiosi, filosofici e scientifici hanno contribuito nel tempo all'ampliamento e all'approfondimento del sapere dell'uomo e hanno da sempre parlato dell'Universo in termini globali, olistici, ampliando la concezione meramente "fisica ''. Parlando di "energie invisibili'', di '' ordini superiori'' di "creazione'' di ''essere cosmico" e di altri concetti o termini, hanno trasmesso una visione complessivamente più ampia di quella deducibile dalle osservazioni limitate alla conoscenza concreta. Nonostante le tante scoperte nel campo della fisica che portano a conoscenza l’esistenza del vuoto, dell’universo e dell’uomo come manifestazioni di campi energetici, in ogni campo si procede come se questa scoperta non fosse mai stata fatta. Si continua a considerare la realtà come ciò che è visibile con gli occhi e spiegare una serie di fatti legati all’uomo come prodotti di reazioni chimiche di parti del corpo. Per es. la paura dettata da neuroni che si attivano in un angolo del cervello, la rabbia solo adrenalina ecc. Noi non vogliamo ignorare queste scoperte ed facciamo questa Ipotesi:Tutto è energia In psicoenergetica prendiamo la definizione di Leobrand “ è qualcosa di primordiale, che sta alla base di tutte le manifestazioni della vita nel mondo, un impulso vitale, qualcosa che muove il mondo, che trasmuta le forme, che ispira l’evoluzione; si intende soprattutto il potere costruttore, ma anche purificatore e distruttore dell’eterna trasformazione. Questa energia che pervade il tutto può essere anche chiamata spirito o energia psichica”. Le principali ipotesi di studio e ricerca posti dalla Psicoenergetica • Riferimento costante al mondo delle energie di cui è composta la coscienza. E' dal movimento di queste energie che dipendono i processi che si svolgono sui vari livelli, da quelli invisibili a quelli visibili . La fisica classica definisce così l'energia: ENERGIA: dal greco "energes" = agire, "ergon" = azione; cioè ciò che agisce che produce effetti. Ovunque si manifesta un'azione (ovvero si produce un ''lavoro'', un effetto), lì vi è energia. Le Energie psichiche sono differenziate in: Prana: è l'energia psichica nella sua qualità di forza vitale, che è diffusa ovunque ed è assorbita dall'uomo soprattutto col respiro. (Kundalini) è la stessa energia che, scorrendo e agendo attraverso i Centri energetici, collega nell'uomo Terra e Cielo quando, risvegliata, eleva la polarizzazione della coscienza dai chakra inferiori a quelli superiori. 7 SCUOLA DI COUNSELING IN PSICOSINTESI E PSICOENERGETICA SONDRIO Fohat: o elettricità cosmica, è il fondamento di tutte le manifestazioni elettriche; il pensiero elevato rappresenta la qualità superiore di questa energia. La coscienza è considerata un campo elettromagnetico con un suo polo positivo e uno negativo: è un sistema bipolare. Il polo positivo è l'essenza, quello negativo è la sostanza, che diviene forma attraverso la vibrazione emessa. • L'elettromagnetismo della coscienza. La corrente elettrica, percorrendo un conduttore, genera nello spazio circostante un campo magnetico, la cui intensità, in un qualunque punto dello spazio, è direttamente proporzionale all'intensità della corrente che percorre il conduttore e inversamente proporzionale alla distanza del punto stesso dal conduttore. Analogamente l'elemento nucleare dell'uomo, lo Spirito o Sé, genera nello spazio della coscienza un campo magnetico. • Rapporto tra energia , massa e pensiero Secondo la formula di Einstein esiste identità tra materia ed energia, nel senso che la materia è energia allo stato potenziale e l'energia è materia allo stato radiante. La massa di un corpo è dunque legata al contenuto di energia: se il corpo assorbe energia la sua massa aumenta, se viceversa emette energia, la sua massa diminuisce. Come dire che M (massa) ed E (energia) sono equivalenti (C2 si può considerare come un fattore di conversione) Facendo un'analogia con il funzionamento del campo psichico, si può prevedere che quando si incontrano degli ostacoli e li si affronta mettendo in moto un processo di cambiamento ("accelerando") questi si trasformano in energia potenziale. Come dire che gli ostacoli si bruciano man mano che andiamo avanti. Poichè ''l'energia segue il pensiero'', la trasformazione parte dal pensiero. E' quindi necessario essere vigili sul piano del pensiero. Gli ostacoli superati possono tornare, ma li incontriamo a livelli sempre superiori, in un processo a spirale, fino a scioglierli e farli diventare energia pura; nella voluta superiore ci sono maggiori possibilità di trasformazione e di comprensione. Il termine luce dunque è connesso soprattutto all'attività creatrice dell'essere umano effettuata tramite la mente, a sua volta in contatto con il Sè. Questo è infatti una forza magnetica, intelligente e creatrice che trasmette - come un polo positivo - le sue energie all'apparato mentale (polo negativo/ricettivo): nel punto di contatto tra le due energie si crea un punto di luce che è poi il germe di una formapensiero, spesso un piano o un progetto, suggerito appunto dal Sè alla mente. L'individuo lavora su questa forma-pensiero considerandola una vera e propria sostanza sottile, sviluppandola e dandole vita seguendo una precisa metodologia. La luce, così plasmata dal pensiero dell'individuo, col tempo si materializza, dando origine a una qualche forma di attività o portando rivelazione e illuminazione su qualche aspetto ancora oscuro o incompreso. La luce dunque è materia del piano mentale e il vero pensiero è costituito dalla capacità della mente di costruire forme con quella materia. Esiste infatti una sostanza per ogni livello, quindi anche per quello mentale e noi, grazie all' efficacia che può raggiungere la nostra mente, manipoliamo tale sostanza mentale; 8 SCUOLA DI COUNSELING IN PSICOSINTESI E PSICOENERGETICA SONDRIO in tal modo creiamo delle forme-pensiero. Pensare significa appunto essere capaci di creare forme-pensiero, 'plasmando' sostanza mentale. La coscienza dell'essere umano, man mano che progredisce, diviene capace di operare con la sostanza di un numero sempre maggiore di livelli, creando forme su ciascuno di essi e, in un certo senso, impadronendosi deI processo della creazione. • Esistenza dei cicli – Legge di ricapitolazione E' una legge che agisce all'interno della nostra coscienza con un ritmo settenario. Ogni settenario presuppone da parte della coscienza l'appropriazione di un corpo (fisico, emotivo, mentale) con le sue funzioni specifiche. Ovviamente ci sono moltissime differenze individuali, ma è possibile ricostruire anche a posteriori questo percorso settenario nella vita di ciascuno di noi poiché la progressione è sempre la medesima. Fino al quarto settenario (ventotto anni) la coscienza deve impadronirsi delle sue strutture fondamentali (i corpi sopra citati) prima di procedere ad un ulteriore espansione cosciente. PSICOENERGETICA: studio scientifico della coscienza, è la quinta forza della psicologia già introdotta ed intuita da Assagioli. E’ la scienza che privilegia lo studio dei vuoti, l’invisibile agli occhi, l’energia. Ciò capovolge tutto, compreso la visione dell’uomo. L’Universo è inteso come un sistema con regole e leggi e l’uomo ha sempre studiato la visione fisica dell’universo: Newton: legge di gravità, tempo rigido, se dai una causa hai un effetto. Visione rigida e meccanicistica della vita Einstein: introduce il tempo come una variabile ed afferma che nulla è rigidamente meccanicistico. L’osservazione dipende da chi osserva. La fisica quantistica introduce il concetto di energia come possibilità di diventare forma, la materia è semplicemente energia compattata. La creazione è un enorme campo di energia sul quale ogni tanto si forma la materia che rimane per un po’ (incarnazione) e poi ritorna energia. Parliamo dell’esistenza di una vita Una che si manifesta in miriadi di forme in uno spazio infinito e in un tempo eterno che ha un andamento bifasico. La vita stessa è bifasica: nascita e morte sono due fasi dell’esistenza Possiamo considerarci un condensato di energia che per convenzione è stata chiamata Uomo. Come già abbiamo detto, la condensazione dell’energia diventa forma ma è nel vuoto che c’è una potenza infinita. In questa nuova ottica l’Universo è un campo di forze La materia è energia compattata Il vuoto è energia allo stato puro Lo spazio è percorso da onde Sperimentare è l’imperativo seguendo l’indicazione di Assagioli 9 SCUOLA DI COUNSELING IN PSICOSINTESI E PSICOENERGETICA SONDRIO “Noi abbiamo il laboratorio e l’officina sempre con noi….” “Noi vediamo, sentiamo, parliamo, ma non sappiamo quale energia ci fa vedere, sentire, parlare, pensare. E quel che è peggio, non ce ne importa nulla. Eppure noi siamo quell’energia. Questa è l’apoteosi dell’ignoranza dell’uomo. Albert Einstein Prima o poi, la fisica nucleare e la psicologia dell’inconscio si avvicineranno fra loro poiché entrambe, indipendentemente una dall’altra e partendo da direzioni opposte, si spingono avanti in un territorio trascendentale. La psiche non può essere totalmente diversa dalla materia, giacchè in tal caso come potrebbe muovere la materia? E la materia produrre la psiche? Psiche e materia esistono nello stesso mondo, e ciascuna ha parte nell’altra, altrimenti ogni azione reciproca sarebbe impossibile. Se solo la ricerca potesse avanzare abbastanza, dovremmo arrivare perciò ad un accordo ultimo fra concetti fisici e psicologici. I nostri tentativi presenti possono esser audaci, ma io credo che siano nella direzione giusta. Jung, tratto da Aion Quando parliamo di energia è inevitabile parlare di Campo che possiamo definire come uno spazio entro il quale agisce una forza o delle forze. Per esempio, il gruppo attuale dà origine ad un campo e, altra cosa importante, all’interno di un campo agisce un magnete che, nell’esempio del gruppo, è l’obiettivo che il gruppo si è posto. La Terra è un magnete che, dato i due poli positivo e negativo, fa circolare onde energetiche. Ma come è nata? Dalla nube di gas iniziale si è creata una spirale ed un vortice attratto da un magnete centrale; ruotando, gli atomi hanno dato origine alla accensione del sole che ha organizzato il sistema solare. Definiamo il sistema solare come un campo con un centro, il sole, che lo tiene vitale e un confine determinato dal limite della forza del magnete. E’ sul confine che un magnete incontra altre energie di altri magneti. Nel Cosmo c’è una Gerarchia ed un Ordine perfetti, è organizzato in Campi e regna un equilibrio perfetto. Il ritmo del Cosmo guida il ritmo dei cuori degli uomini La psicoenergetica fonda le sue radici in questa visione del Cosmo come manifestazione di un oceano di energia. Applicando la legge dell’Analogia “ come in alto così in basso”, Macrocosmo, cosmo e microcosmo indicano tre livelli della realtà e della coscienza e sono fra loro collegate 10 SCUOLA DI COUNSELING IN PSICOSINTESI E PSICOENERGETICA SONDRIO Ciclo e bipolarità Tutto, nella creazione, si manifesta secondo cicli. Tutto ciò che esiste su ogni piano è governato dalla ''legge dei cicli''. Un uomo, un atomo, si sviluppano ed evolvono attraverso un processo che prevede un movimento ciclico. Questo movimento si può rappresentare utilizzando il simbolo della spirale: tutto procede attraverso un moto che periodicamente torna al punto di origine, mentre il sistema nel suo insieme si è spostato nello spazio. La linea che ne risulta è una spirale. Ciò che accade nel Sistema Solare ne è un esempio chiaro: la Terra, come tutti i pianeti, compie una rivoluzione attorno al Sole, tornando ogni anno sullo stesso punto: ad esempio nell'equinozio di primavera. Ma nel frattempo il Sole si è a sua volta mosso nello spazio interstellare, seguendo un movimento analogo su un livello superiore: da tutto ciò risulta che la Terra si muove nello spazio disegnando una spirale senza fine. Il simbolo della spirale è poi presente in molti aspetti della vita, su ogni livello: la troviamo nella struttura molecolare deI DNA; è base di numerose strutture organiche; simbolo di compimento e di perfezione, calcolo matematico armonico. "ll principio della spirale è ovunque": con questa frase un antico insegnamento illustra questa realtà, confermando che questo simbolo è associabile alle idee di vita, compiutezza, evoluzione. Se applichiamo il concetto del ciclo a campi a noi familiari, ci rendiamo conto che la dualità della manifestazione è insita in qualsiasi cosa, e che il ciclo, o onda energetica, è quel flusso che unisce in modo creativo i due opposti di ogni aspetto. Alcuni esempi di manifestazione bipolare sono: Attività – recettività Maschile – femminile Vita -morte Luce-ombra Giorno - notte Espansione - contrazione Ispirazione - espirazione: il respiro Sistole - diastole: il pulsare dei cuore Allora l’uomo, per la psicoenergetica, chi è? Com’è? L'uomo è un campo di energie al centro del quale c'è un magnete, o centro, che è il Sé. Questa parte presente in ciascuno è la causa prima dell'esistenza di ogni uomo, il motore, il proposito. Essa ha un proprio progetto, che prevede uno sviluppo attraverso 11 SCUOLA DI COUNSELING IN PSICOSINTESI E PSICOENERGETICA SONDRIO molte vite. Essa in sé è già perfetta, ma ha il compito di estrinsecare nella materia, rendendola così sacra, tutta la propria natura. Cosa intendiamo per 'magnete'? Qualunque elemento del mondo interno od esterno che è caricato di energia, acquista il potere di attrarre. Il processo di magnetizzazione può essere attivo e volontario o passivo e automatico e, a livello psicologico, può essere espresso con la sesta legge della Psicodinamica : ''Attenzione, interesse, affermazione, ripetizione, rafforzano le idee, le immagini e le formazioni psicologiche su cui si accentrano" Un punto fondamentale della Psicoenergetica è la visione dell'uomo secondo i diversi livelli di espressione. Essi sono i piani di manifestazione, le varie "orbite'' cui è suddiviso il campo di coscienza dell'uomo. Li possiamo definire come livello fisico, emotivo, mentale. 1) II livello fisico è la manifestazione visibile dell'uomo, che percepiamo attraverso i cinque sensi Essa comprende il corpo fisico, e la struttura elettrica che lo vitalizza: il corpo eterico. Il corpo eterico o ''doppio eterico" è la parte del corpo fisico non percepibile normalmente dagli usuali organi di senso.. Attraverso di esso fluiscono le correnti della vitalità che mantengono il corpo in vita, come un ponte che convoglia le onde del pensiero e del sentimento dal piano astrale a quello della materia fisica densa. Risulta come una massa, debolmente luminosa, di colore grigio-violetto che si estende appena al di là del corpo tra i 5 e i 7 cm. Il livello eterico è formato da una intricata rete di piccoli canali di energie che si intersecano fra loro, si chiamano NADI. Corrispondono esattamente, parlando del corpo fisico, al sistema nervoso. In questa fitta rete di nadi si trovano 7 punti focali, i famosi Chakra e il compito delle nadi e quello di distribuire energia fra i diversi chakra 2) Il livello emotivo è il piano sul quale ''sentiamo'' dove proviamo la marea di emozioni e sentimenti che ci sono tanto familiari. Esso è considerato un piano ''liquido'', soggetto a continui sbalzi e reflussi. E’ anche chiamato corpo astrale e si estende tra i 7 e i 45 cm oltre il corpo eterico. 3) Il livello mentale dell'uomo, che si estende tra i 45 e i 150 cm oltre il corpo astrale, è la sede della funzione pensiero, intesa come attività mentale concreta, e in più ha la capacità di volgersi verso il livello superiore, quello del mentale astratto, per cogliere le linee-guida, le idee. Nella sua parte di funzionamento come mente ordinaria, noi parliamo di pensiero logico mente concreta,o funzione pensiero; nella parte che si apre al livello superiore, parliamo di mente astratta, pensiero analogico, funzione intuitiva. Le due menti complessivamente costituiscono il piano mentale, e da un buon funzionamento di questo piano dipende l'andamento della nostra vita. La mente concreta viene influenzata dal livello emotivo, essendo a stretto contatto con esso: quando non c'è uno stato di consapevolezza, i pensieri sono "mossi" o prodotti dall'attività del piano emotivo, e quindi non producono una visione chiara, o sono carenti di direzione. "Vagare con il pensiero" è un'attività in cui si nota bene questo meccanismo. Dove vanno i nostri pensieri? A ciò che in quel momento ci tiene in tensione sul piano emotivo. Se decidiamo invece di studiare, o di dedicarci a un'attività, scegliamo di usare la mente in modo direzionato applicandola a un campo specifico. Ci accorgiamo allora che le 12 SCUOLA DI COUNSELING IN PSICOSINTESI E PSICOENERGETICA SONDRIO cose cambiano, che possiamo dare una direzione consapevole alle energie mentali. Questo è un allenamento molto importante, poiché padroneggiare la mente ci permette di compiere dei processi altrimenti impossibili. La meditazione riflessiva ad esempio, intesa come capacità di concentrazione e di pensiero riflessivo focalizzato su un tema, è una tecnica molto preziosa. Abbiamo fin qui parlato dei tre livelli di manifestazione della personalità, quella complessa e multiforme struttura psichica che porta ciascuno di noi a operare nel mondo degli effetti e a procurarci le esperienze più varie. Per personalità si intende quindi la caratteristica energetica risultante dall'integrazione sempre più serrata (che si effettua per azione del Sé) tra le forze del corpo fisico, quelle del corpo emotivo e quelle del corpo mentale. Man mano che questa integrazione procede, dal coacervo delle forze coinvolte e delle loro caratteristiche emerge una nota diversa e riconoscibile; l'individuo cioè si indirizza nella vita verso mete, in funzione di valori, e secondo motivazioni, caratterizzate da una crescente coerenza. Man mano che si sviluppa la volontà, la personalità si integra sempre di più, stabilendo una gerarchia di valori e affermandola all'interno e all'esterno, così da ridurre al minimo le contraddizioni. Il culmine di questo processo si definisce personalità integrata. La formazione di una personalità ben organizzata è quindi conseguenza dell'assunzione nella sfera di consapevolezza di elementi inconsci e di coesione in un tutto organico del corpo, della natura emotiva e della mente. I CENTRI l Centri o Chakra (termine sanscrito che significa ruota, cerchio) sono punti di connessione nei quali l'energia fluisce da un veicolo, o corpo, a un altro. Sono vortici di energia che collegano i vari veicoli dell'essere umano. I primi 5 chakra sono posizionati sulla colonna vertebrale, il 6 e 7 sulla testa; il flusso energetico è dall’alto verso il basso sulla parte anteriore del corpo e dal basso verso l’alto sulla parte posteriore del corpo. Abbiamo visto la struttura dell’uomo nei suoi corpi fisico/eterico, astrale, mentale. 13 SCUOLA DI COUNSELING IN PSICOSINTESI E PSICOENERGETICA SONDRIO Possiamo dire che esiste un’unica energia con diversi livelli e l’uomo può vibrare su un livello o l’altro: 1° Livello fisico Energia molecolare 2° Livello /psichico/sottile Energia atomica (si manifesta ai nostri 5 sensi) 3° Livello del fuoco (monodico) Energia nucleare I chakra principali sono 7: 21 minori ed altri 49 ancora più piccoli. Vediamo i più importanti 7 Corona 6 Ajna 5 Gola 4 Cuore 3 Plesso solare 2 Sex Ch. o sacrale 1 Base (Sommità del capo) ( Frontale) (Gola) (Cuore) (Stomaco) (Vicino all’inguine) (Alla base della colonna vertebrale) IL CHAKRA E’ L’ORGANO ENERGETICO CHE HA LA FUNZIONE DI RIFORNIRE DI BIOENERGIA SOTTILE GLI ORGANI E LE CELLULE. Filtro esterno: una barriera che difende il chakra da contaminazioni ambientali Radice: Il “cervello” del chakra Parte esterna. Collettore dell’energia da e verso l’ambiente 14 SCUOLA DI COUNSELING IN PSICOSINTESI E PSICOENERGETICA SONDRIO Abbiamo visto come è fatto un chakra e che si presenta come una sorta di imbuto La parte a sfera è quella vicino al corpo e la forma a imbuto, o vortice o tromba, va verso l’esterno. La parte esterna comunica con l’ambiente esterno grazie ad una sorta di filtro, di materia eterica abbastanza densa; la parte sferica risulta più “solida” di quella esterna.. I chakra sono in grado di aspirare energia sottile dall’ambiente e di espellerla sporca ed usata nell’ambiente. Questa possibilità è data da un moto rotatorio dell’energia, inverso nei due sensi di entrata e di uscita. L’energia che entra ed esce dai chakra ruota in modo vorticoso e, per alcuni girano anche i chakra stessi, per altri il senso della rotazione è dato dal movimento rotatorio dell’energia su chakra perfettamente immobili. Le diverse valvole servono a far entrare energia pura ed espellere energia sporca ed a volte, in questo movimento vi è una congestione che impedisce al chakra di far entrare energia pura e nuova. In questo caso il chakra entra in sofferenza, smette di assorbire energie pura ed il rischio è che dopo un po’ sono gli organi connessi a quel chakra che entrano in sofferenza e si ammalano. La crescita della coscienza dipende dal grado di purificazione di ogni chakra da condizionamenti e abitudini regressive, egoistiche o egocentriche, in modo da favorire lo spostamento della polarizzazione dai chakra sotto il diaframma a quelli superiori. Sono costituiti da un nucleo e da un numero variabile di anelli energetici concentrici denominati 'petali', con velocità rotatoria corrispondente allo stato di coscienza dell'essere umano. Ogni chakra governa determinate aree della vita fisiopsico-spirituale dell'essere umano, determinandone obiettivi, valori, motivazioni e modalità d'espressione. Ognuno dei chakra corrisponde ad una precisa ghiandola posta sul nostro corpo fisico. Il corpo eterico immette energia nel corpo fisico, l’aggancio è il sistema nervoso che a sua volta agisce sul sistema endocrino che riversa i suoi ormoni nel sangue, nel sistema circolatorio. 15 SCUOLA DI COUNSELING IN PSICOSINTESI E PSICOENERGETICA SONDRIO CHAKRA GHIANDOLA CORPO ELEMENTO AZIONE CORONA 7 PINEALE CORTECCIA CEREBRALE, PENSIERO RITMO, CONSAPEVOLEZZA, SISTEMA NERVOSO CENTRALE OCCHI, MALATTIE MENTALI AJNA 6 IPOFISI/PITUARIA GOLA 5 TIROIDE CUORE 4 TIMO PLESSO SOLARE 3 PANCREAS SEX CHAKRA 2 o SACRALE OVAIE, TESTICOLI VENTRE, BASE 1 SURRENALI COLLO SPALLE BRACCIA ESTERNE, MANI POLMONI, CUORE, BRACCIA INTERNE, PALMO APPARATO DIGERENTE, MUSCOLI GENITALI, RENI, VESCICA, PELLE SISTEMA CIRCOLATORIO RENI, COLONNA VERTEB. GAMBE, PIEDI, OSSA. LUCE SUONO POTERE SPIRITUALE, INTUIZIONE BIPOLARITA’, SINTESI INTUIZIONE, IMMAGINAZIONE CREATIVITA’ SUPERIORE, COMUNICAZIONE ARIA DISCRIMINAZIONE, FUOCO AFFETTIVITA’, POSSESSO, FORZA, ESPRESSIONE DI SE’, AZIONE SEPARATIVITA’ INDIVIDUAZIONE, SESSUALITA’. EMOZIONI, MOVIMENTO ACQUA TERRA RELAZIONI, AMORE-SAGGEZZA AUTOAFFERMAZIO NE, SOPRAVVIVENZA Questi centri durante il processo evolutivo si “risvegliano” grazie alle esperienze che l’uomo va facendo (con tempi diversi, a volte occorre tutta una vita per un solo centro, alle volte alcuni di essi si sviluppano quasi contemporaneamente) e si attivano molto più rapidamente quando l’uomo decide di percorrere consapevolmente il sentiero evolutivo. Gli elementi principali che caratterizzano l'energia manifesta sono: 1) DIREZIONE (Logos) 2) INTENSITÀ (Eros) Nel campo psichico, se si eccede con l'Intensità, si ha troppo Eros ma non si ha direzione, ci si disperde e si perde la bussola, si crea il caos. Viceversa se si ha troppa direzione ma non si ha Eros non si ha spinta e non si arriva da nessuna parte. L'Eros e il Logos nell'uomo si manifestano su due diversi gruppi di funzioni psichiche: 16 SCUOLA DI COUNSELING IN PSICOSINTESI E PSICOENERGETICA SONDRIO EROS LOGOS . Sensazioni . Pensiero . Emozioni . Immaginazione . Impulsi/Desideri • Intuizione • Volontà Le forze dell'Eros e le energie del Logos sono da sintetizzarsi tra loro. Il senso della vita dell’uomo è quello di imparare a trasformare se stesso e il proprio ambiente ampliando sempre di più la sua visione fino ad arrivare a percepire quella cosmica e vibrare con il flusso evolutivo e dove ognuno può realizzare il meglio di se stesso. L’IO E IL MAGNETISMO Per diventare consapevoli e responsabili nell'uso dell'energia psichica è importante assumersi la responsabilità di scegliere dove dirigere le varie forze della nostra vita, cominciando a comprendere che la vita stessa è un atto di creazione di cui possiamo diventare consapevoli e corresponsabili. Questo è il primo passaggio, il secondo è quello della magnetizzazione della coscienza. Cos'è un magnete? E'un corpo dotato di carica magnetica, che perciò viene detto "polarizzato". Un magnete produce un campo magnetico nello spazio circostante, e subisce l'influenza deI campo magnetico in cui si trova. All'interno di un magnete vi sono due poli che non si possono separare: è un sistema bipolare. Un magnete genera un campo magnetico intorno a sé, e possiamo dire che una sostanza sottoposta all'azione di tale campo magnetico si magnetizza, acquista cioè cariche magnetiche. All'interno della coscienza umana il fenomeno deI magnetismo corrisponde all'aumento deI voltaggio energetico della coscienza stessa. Questo aumento di voltaggio avviene quando le parti che compongono la coscienza si integrano tra di loro (integrazione della personalità). Cosa significa integrazione di queste parti? Significa che non ci sono più contrapposizioni tra di esse e che sono cessate dannose dispersioni. Entra allora in atto il fenomeno della sinergia tra le diverse forze in campo che ora convergono: questo porta alla sviluppo di un potente magnetismo del nucleo centrale della coscienza poichè tale nucleo diventa il punto centrale in cui tutte le forze si concentrano. Quindi quando i tre livelli che compongono la personalità, e cioè il livello fisico, livello emotivo e il livello mentale, si siano sufficientemente allineati, il centro della coscienza aumenta il proprio magnetismo: l’uomo allora è capace, tra l’altro di attrarre coscienze affini e quando un individuo integra la propria personalità, sviluppa un magnetismo particolare, che avrà un timbro diverso a seconda del 17 SCUOLA DI COUNSELING IN PSICOSINTESI E PSICOENERGETICA SONDRIO livello (inferiore o superiore) di integrazione. Il magnetismo nella relazione uomo-uomo; uomo-cosmo; pianeti-sole L’incontro con l’altro può essere dolce o violento…ma dobbiamo sapere che l’uomo non è solo quello che vediamo come materia ma il suo vero essere è avvolto da un campo energetico per cui quando incontriamo l’altro incontriamo anche il suo corpo energetico che ha diversi strati. L’incontro scatena una serie di emozioni: rabbia, dolore, gioia, piacere… Per questa ragione il contatto deve essere fatto con molta gentilezza perché ogni persona ha un bagaglio personale di ferite, problemi, bellezze. OGNI PERSONA E’ UN ESSERE SACRO ed ognuno quando si avvicina all’altro entra in quella sacralità. Anche nel campo della relazione tra individui si può osservare il fenomeno dei magnetismo. Infatti l' "Io" e il "Tu" possono essere considerati come "poli" che entrano in relazione fra loro attivando una corrente, un flusso. In questo modo si crea un campo energetico caratterizzato dalle qualità che i due poli immettono nello spazio e che produce effetti sui vari piani della coscienza. Il processo avviene indipendentemente dal fatto di esserne consapevoli, avviene cioè anche a livello inconscio, e indipendentemente anche dai contenuti che si immettono nel campo stesso. Solo la consapevolezza, comunque, permette di attivare nel campo della relazione la vibrazione della volontà. La qualità della vibrazione deI campo energetico della relazione dipende da diversi fattori, tra i quali: Il livello sul quale livello la coscienza è attestata o vibra maggiormente; Le qualità specifiche di una coscienza, collegate ad esempio alle note tipologiche; Il magnetismo, inteso come esperienza vissuta, assimilata e quindi testimoniata, di ciascun polo. Si può dire che l' energia psichica abbia le proprietà di un magnete. Alcuni straordinari eroi della spirito apparsi nelle varie epoche sono stati (o sono) portatori eccezionali di un magnetismo che potremmo chiamare cosmico, grazie alla straordinario sviluppo della loro energia psichica. La loro volontà è così potente perché riconoscono il volere deI cosmo e si identificano con questo. Ogni grande guida è collegata al magnete dell'evoluzione. Loro stesse sono magneti cosmici e i loro sforzi hanno un successo duraturo solo se le loro mete sono rivolte al bene comune. Le vere guide infatti si riconoscono dalle loro azioni. Il magnete interiore si sviluppa e sboccia attraverso le innumerevoli esperienze de la vita esterna e interiore. Questo magnete non può essere tenuto segreto o essere nascosto; poiché, se un magnete fisico produce effetti attraverso sostanze spesse e definite, quanto più potente è la forza deI magnete spirituale che impregna tutto! 18 SCUOLA DI COUNSELING IN PSICOSINTESI E PSICOENERGETICA SONDRIO Lo stesso magnete cosmico è il cuore deI cosmo, il centro di energia attrattivo di un sistema solare, che a sua volta viene alimentato da sistemi più alti. Il nostro Sole infatti è un grande magnete. Come tutti i magneti, esso è caratterizzato dal fatto di avere due polarità (positivo e negativo) tra le quali scorre un potente flusso magnetico. Questa circolazione induce un campo magnetico che si estende nello spazio circostante il Sole, influenzando gli altri corpi celesti del sistema, come la Terra. Il Sistema Solare dunque è caratterizzato anche dal fatto di essere un grande campo magnetico, orientato dal Sole stesso, all'interno deI quale esistono campi magnetici locali, come ad esempio quello terrestre. In un certo senso si può dire che il Sole è il focalizzatore del Sistema Solare . Ricordiamo la struttura della coscienza. Tre orbite esterne formano la personalità composta da un corpo fisico-eterico, un corpo emotivo, un corpo mentale. Si possono assimilare al monda fisico a manifesto. Un orbita più interna: si tratta del Sè. I petali del Sè sono quelli della conoscenza, amore spirituale, sacrificio. Tale orbita si può assimilare al mondo psichico o sottile. Un nucleo interno; Monade, distinto in energia di Luce, Amore, Potere divino. Si parla nelle varie tradizioni di Mondo Manadico o deI Fuoco. La personalità è costituita da tre energie: 1. corpo eterico che veicola l'energia vitale 2. corpo astrale che veicola l'energia sensibile o forza senziente 3. corpo mentale che veicola l'energia intelligente della volontà ed è destinata ad essere l'aspetto creativo dominante. 19 SCUOLA DI COUNSELING IN PSICOSINTESI E PSICOENERGETICA SONDRIO Il Sè è costituito da tre energie: Volontà o Proposito Amore. Intelligenza o Luce Tutte e tre sono qualità sostanziali della Vita Una e quando dominano l'aspetto mente dell'uomo, producono l'Armonia. Compito di chi è su un cammino evolutivo è quello di esprimere la dualità di Amore e Volontà mediante la propria struttura psichica. Identificazione. Raggiunto l'incontro tra Sè e personalità, per esprimere sempre di più il magnetismo dell'aspetto del Sè sarà necessario riorientare l’io personale inferiore in modo tale che il complesso dei suoi desideri e la soddisfazione deI successo personale siano posti in secondo piano e l’uomo autoaffermato dovrà volgere l’interesse vitale verso nuovi conseguimenti dall’ambizione egocentrica e personale alle necessità di gruppi e al servizio mondiale. Vivere con questa consapevolezza allargata è vedere la Realtà con i chakra superiori. LA VOLONTÀ E LA SUA ENERGIA TRASFORMATIVA HOMINES SUNT VOLUNTATES (S. Agostino). Un attributo essenziale della volontà è il potere di “giocare con gli opposti”, di regolare l’interazione di forze e funzioni che sono agli antipodi, stabilendo così un equilibrio e una sintesi dinamici, senza ricorrere al compromesso, ma piuttosto attraverso una regolazione DA UN LIVELLO SUPERIORE. L’attività volitiva è in stretto rapporto con la coscienza dell’Io quale Centro attivo e unificatore di tutti gli elementi della vita psichica. L’Io, che all’inizio è un soggetto misterioso, il punto di riferimento di ogni esperienza psichica, a poco a poco si afferma, man mano che riesce a distinguersi, quale centro di attività, da ognuno dei suoi elementi particolari (sentimenti, tendenze, istinti, idee). La volontà è proprio questa attività dell’Io che è un’unità, che si eleva al disopra della molteplicità dei suoi contenuti, e che sostituisce la precedente azione impulsiva, frammentaria e centrifuga di questi contenuti. IO e VOLONTÀ sono termini correlativi; L’IO ESISTE IN QUANTO HA LA SUA PROPRIA SPECIFICA CAPACITÀ DI AZIONE CHE È LA VOLONTÀ, e la volontà esiste solo come attività distinta e autonoma dell’Io. L’uomo esperimenta la sua individualità nei termini della sua volontà, e ciò significa che la sua esistenza personale è identica alla sua capacità di esprimere la sua volontà nel mondo. (Otto Rank) Il compito della volontà è di “mobilitare” le altre funzioni psichiche e poi di dirigerne e utilizzarne le attività. Non si tratta quindi di imposizione diretta, ma di suscitare, promuovere, coordinare, dirigere e regolare le altre funzioni.... Per farlo occorre soprattutto la CONCENTRAZIONE per tenere ben presente la meta da raggiungere ed 20 SCUOLA DI COUNSELING IN PSICOSINTESI E PSICOENERGETICA SONDRIO eliminare tutto ciò che produrrebbe dispersione di energie o deviazioni. È necessaria soprattutto affinché l’interesse e l’attenzione prestati all’uso dei MEZZI necessari non prevalgano, come spesso succede, in modo da far perdere di vista o addirittura dimenticare lo SCOPO finale dell’atto volitivo. È vero che c’è una MOLTEPLICITÀ in noi, ma la volontà è essenzialmente l’ATTIVITÀ DELL’IO che si pone sopra la molteplicità. Dirige, regola, equilibra le altre funzioni della personalità IN MODO CREATIVO. La volontà non è qualcosa di duro, rigido, che dà ordini e impone proibizioni. Invece ha essenzialmente una funzione di REGOLAZIONE. È una funzione psichica che dirige e regola il GIOCO di tutte le altre. La volontà è raffigurata al centro, in contatto diretto con l’Io cosciente, per mostrare che essa è aderente, intima all’Io, e che ATTRAVERSO DI ESSA l’Io può RICEVERE dalle altre funzioni psichiche impressioni e informazioni, e a sua volta agire su di esse, influenzarle, dirigerle. Grande è il potere delle IMMAGINI, e si può dire che ESSE SONO UN TRAMITE NECESSARIO TRA LA VOLONTÀ E LE ALTRE FUNZIONI PSICHICHE. La funzione specifica della volontà è di DIRIGERE, e non come comunemente si crede di ESEGUIRE. Si ritiene e si tenta di agire, di eseguire, MEDIANTE UNO SFORZO, un’imposizione della volontà sugli ORGANI DI AZIONE. Invece il compito della volontà è DI DIRIGERE L’ESECUZIONE, cioè di mettere in opera i mezzi necessari e opportuni per il raggiungimento del fine che si era proposta. LA VOLONTÀ SERVE SEMPLICEMENTE COME ENERGIA CHE DIRIGE TUTTE LE ALTRE FUNZIONI PSICHICHE. La SCOPERTA DELLA VOLONTÀ dentro di noi può rappresentare una vera RIVELAZIONE in grado di cambiare, a volte radicalmente, la nostra autocoscienza e tutto il nostro atteggiamento verso noi stessi, gli altri e il mondo. Percepiamo di essere un SOGGETTO VIVENTE DOTATO DEL POTERE di scegliere, di costruire rapporti, di operare cambiamenti nella nostra personalità, negli altri, nelle circostanze. La funzione della volontà è simile a quella del timoniere di una nave. Sa quale deve essere la rotta della nave, e la mantiene con fermezza nonostante le sbandate causate dal vento e dalla corrente. L’EDUCAZIONE E LO SVILUPPO DELLA VOLONTÀ sono il COMPITO CENTRALE della Psicosintesi, poichè la volontà è il PRINCIPIO UNIFICATORE E DIRETTIVO di tutte le funzioni psichiche. 21 SCUOLA DI COUNSELING IN PSICOSINTESI E PSICOENERGETICA SONDRIO Il METODO CENTRALE, e in certo senso PRELIMINARE, per attuare la psicosintesi è lo sviluppo e l’uso appropriato della volontà. Si deve RICONOSCERE LA POSIZIONE CENTRALE E LA FUNZIONE IMPORTANTE che ha la volontà, questa Cenerentola della psicologia moderna. Infatti anche le azioni più semplici e gli esercizi psicologici elementari richiedono l’uso della volontà. Ma quegli esercizi, a loro volta, servono anche ad allenare e rafforzare la volontà stessa. È possibile dirigere e trasformare i nostri STATI D’ANIMO, e bisogna decidersi a farlo. L’ORDINE, la DISCIPLINA, e il RITMO esterno aiutano a disciplinare e riordinare la mente e le emozioni. La volontà sta dietro, o meglio al centro di ogni attività consapevole e deliberata. Ogni TECNICA richiede L’USO DELLA VOLONTÀ, che potrebbe essere considerata quale il "Deus ex machina" di ognuna. La volontà è il CENTRO e l’ENERGIA PROPULSIVA dell’azione psicosintetica in ogni suo campo: formazione e sviluppo individuale, terapia, educazione, rapporti interpersonali, vita sociale. Il CENTRO, il PERNO VOLONTÀ. di ogni azione interna è l’EDUCAZIONE DELLA L’ATTENZIONE e la CONCENTRAZIONE sono funzioni specifiche della volontà. La VOLONTÀ costituisce il CENTRO PIÙ INTIMO E PIÙ REALE DELL’UOMO, ciò che lo rende AUTOCOSCIENTE - LIBERO - RESPONSABILE. La VOLONTÀ è ciò che fa essere l’uomo tale, veramente se stesso. Tutti sono capaci di SVILUPPARE LA PROPRIA VOLONTÀ. La volontà SI ESERCITA VOLENDO. La volontà, come ogni altra funzione della personalità, può essere sistematicamente sviluppata e rafforzata, e se è debole può essere allenata da un esercizio regolare, nella stessa maniera in cui i muscoli sono sviluppati dalla ginnastica. Se una persona incomincia con una volontà debole, può, col semplice miracolo della ipercompensazione, sviluppare una forza di volontà maggiore del normale. OGNUNO HA ABBASTANZA VOLONTÀ PER INCOMINCIARE IL PROCESSO e per svilupparne di più. L’Io cosciente può e deve innanzitutto suscitare e sviluppare la volontà stessa, usando la quota di volontà che già possiede. Poi può usare la volontà per sviluppare le altre funzioni della psiche. 22 SCUOLA DI COUNSELING IN PSICOSINTESI E PSICOENERGETICA SONDRIO La VOLONTÀ è un’ESPERIENZA INTERNA, vivida e forte (nei momenti di pericolo, o di seduzione, o di minacce). Nell’AZIONE, nella LOTTA contro un OSTACOLO, si sente in noi un POTERE, un’ENERGIA SPECIALE, e proviamo naturalmente il SENSO DI “VOLERE”. Poiché la volontà si rivela come l’ESSENZA INTIMA DEL NOSTRO IO, la scoperta della volontà coincide con la scoperta di noi stessi, del nostro vero Io. Ma non possiamo dire: “io non sono la mia volontà” perchè essa è intimamente aderente, INSITA NELL’IO, inscindibile da esso. Una delle ragioni di questo mistero della volontà è che essa è intimamente collegata con l’Io, col centro di coscienza. In realtà tutte le funzioni sono FUNZIONI DI UN ESSERE VIVENTE, DI UN IO. È l’Io che sente e che pensa, che immagina, che desidera e che vuole. Ma soprattutto che VUOLE. Perciò se, come vedremo, si ha in generale un senso molto vago, indistinto di noi stessi, dell’autocoscienza, è naturale che si abbia un senso altrettanto vago e indistinto della sua funzione fondamentale: la volontà. L’esperienza della volontà può essere fatta quindi in due modi, o sotto due aspetti. Il primo, che si può chiamare ESSENZIALE o ONTOLOGICO, come un Punto, un Centro stabile, immutabile, non influenzato dal fluire della vita psichica. Come PURA AUTOCOSCIENZA: “Io sono”. L’esercizio di disidentificazione porta a questo tipo di consapevolezza. Il secondo metodo, che si può chiamare DINAMICO, è stato così esposto: “Quando sperimentiamo noi stessi... abbiamo l’esperienza di un quid, un qualcosa che evoca immediatamente l’analogia di ciò che è chiamato nella fisica FORZA o ENERGIA. Particolarmente, quando mi sento un SOGGETTO posso comunicare la mia esperienza solo dicendo: “Io sono una forza, una causa”.”. Questo attesta che l’Io è vissuto come un AGENTE, cioè come una VOLONTÀ OPERANTE. Queste due esperienze, quella statica e quella dinamica, non sono in contrasto: sono due modalità o aspetti di una stessa realtà Noi sappiamo che la nostra volontà È un punto fisso, ma che HA un’azione dinamica. Nell’elevazione interna, nella fervida aspirazione, arriviamo a realizzare che LA NOTA ESSENZIALE DELLO SPIRITO È VOLONTÀ, energia pura che spazza via ogni ostacolo, che si afferma in modo irresistibile. Tener viva la facoltà dello SFORZO con piccoli ESERCIZI INUTILI fatti ogni giorno. Essere sistematicamente EROICI ogni giorno nelle PICCOLE COSE NON NECESSARIE. Fare ogni giorno qualcosa per la sola e semplice ragione che è difficile e che preferireste non farla. Tutti gli ostacoli, inconvenienti e disappunti della giornata diventano allora la sbarra con cui far fare VOLTEGGI alla nostra volontà! 23 SCUOLA DI COUNSELING IN PSICOSINTESI E PSICOENERGETICA SONDRIO Se la VOLONTÀ si mette in DIRETTA OPPOSIZIONE CON ALTRE FUNZIONI, viene spesso sopraffatta. È vero che non si possono cambiare i nostri stati d’animo DIRETTAMENTE con una imposizione volontaria. L’uso imperativo e repressivo della volontà suscita spesso reazioni contrarie e fallisce al suo scopo. Ogni SFORZO è per se stesso più o meno sgradevole, e suscita perciò facilmente reazioni di difesa, disattenzione, mancanza di ricettività e fatica. Spesso più uno si sforza più cresce l’OPPOSIZIONE INTERNA, e quindi più scarso è il risultato. La funzione della volontà è di DIRIGERE l’esecuzione, non di produrla con uno sforzo diretto. La volontà deve AGIRE ATTRAVERSO, E PER MEZZO DELL’INCONSCIO; deve andare d’accordo con l’inconscio. All’inconscio si possono dare ordini e istruzioni, ma non si deve forzarlo perchè altrimenti si ribella. Quindi la tecnica da usare richiede molta abilità; occorre che la volontà agisca, ma in un modo particolare, cioè “DANDO UNA DIREZIONE”, INDICANDO UNA META E TENENDOLA FISSA, ma SENZA INTERVENIRE DIRETTAMENTE nel processo che va dall’inizio alla meta. VOLONTÀ (consapevole, decisa e tenace, diretta alla meta) che deve: - conquistare zone dell’inconscio - disciplinare gli elementi ribelli e contrastanti - comporre dissidi, dissolvere complessi - liberare energie represse - trasformare, elevare, utilizzare al meglio le forze istintive, passionali, emotive - volgere all’alto desideri e aspirazioni - risvegliare le energie spirituali - eliminare gli ostacoli all’azione dello Spirito La VOLONTÀ NON È soltanto AUTOAFFERMATIVA, aggressiva, e con funzioni di controllo. C’è anche la volontà che accetta, che cede, la volontà che si dona. Si potrebbe dire che c’è una POLARITÀ FEMMINILE nella volontà l’abbandono spontaneo, la gioiosa accettazione delle altre funzioni della personalità. Arrivare a una PACE PROFONDA dipende dall’armonia della volontà. Che ci piaccia o no, l’essere umano è PARTE DI UNA VOLONTÀ UNIVERSALE, con cui deve in qualche maniera entrare in sintonia e partecipare volontariamente. L’armonizzazione e l’unificazione della volontà individuale con quella universale è uno degli scopi umani più alti, sebbene raramente realizzato. Una caratteristica della volontà è la LIBERTÀ - la libertà di scegliere e di agire nella maniera in cui vogliamo. (LIBERTÀ NELL’ACCETTAZIONE). 24 SCUOLA DI COUNSELING IN PSICOSINTESI E PSICOENERGETICA SONDRIO L’ATTO DI VOLONTÀ può essere e spesso è intrinsecamente GIOIOSO. Il risultato della soddisfazione delle esigenze superiori è GIOIA. La volontà buona è gioiosa! Essa crea un’atmosfera armoniosa, lieta, e gli atti di buona volontà hanno fertili e a volte sorprendenti risultati. Le attività altruistiche e umanitarie danno poi profonda soddisfazione, e la sensazione di aver realizzato il proprio vero scopo nella vita. Poiché il risultato di un atto di volontà riuscito è la soddisfazione delle nostre esigenze, possiamo vedere che l’atto di volontà è essenzialmente gioioso. E la realizzazione dell’Io, o più esattamente di ESSERE UN IO dà un senso profondamente gioioso di libertà, di potere, di dominio. Nel prendere posizione verso la vita, siamo soliti commettere gli stessi errori che abbiamo rilevato nei rapporti con i nostri simili. La nostra ORGOGLIOSA VOLONTÀ PERSONALE tenta continuamente di forzare la natura, di RIBELLARSI AGLI EVENTI. Ma la natura, la vita, non si lasciano vincere così. Vi è nell’Universo, comunque lo si concepisca, una grande legge di armonia, di equilibrio, di compensazione, per la quale ogni azione produce una reazione corrispondente, ogni violazione dell’ordine e dell’armonia si ripercuote coi suoi effetti su chi l’ha prodotta, come un boomerang. Occorre dunque raffreddare i nostri moti di ribellione, imparare a intonarci e a cooperare con le leggi che dirigono la vita. Abbiamo detto che per avere la pura esperienza del Sè ci si deve disidentificare da ciò che non è il Sè; e che per essere capaci di farlo si deve prima avere l’esperienza del Sè personale, o Io. Per questo bisogna usare la volontà: innanzitutto per acquisire la consapevolezza dell’Io, e in secondo luogo per elevarsi verso il Sè. Al tempo stesso il Sè, per mezzo della volontà transpersonale, attrae e riassorbe l’Io che ha emanato. In questo processo si vede L’AZIONE COORDINATA della volontà personale e della volontà transpersonale. Il libero allineamento della volontà dell’Io con la volontà transpersonale è un compito molto difficile e un atto culminante, che SOLO UN IO FORTE CON UNA VOLONTÀ PIENAMENTE SVILUPPATA È CAPACE DI RAGGIUNGERE, e per cui tutti i precedenti atti di volontà nel mondo della personalità possono essere considerati una preparazione e un allenamento. La volontà individuale, che liberamente aderisce alla volontà universale, che si immerge e si fonde con essa, non si diminuisce per questo, non si annulla, e nell’istante in cui sembra "morire" risorge trasfigurata. Quando ha accettato di cooperare armonicamente con la volontà che muove l’universo, si accorge che questa volontà coopera con lei, mette a sua disposizione le proprie energie infinite. L’ATTO DI VOLONTÀ, mediante il quale si prendono le decisioni e si fanno le scelte. 25 SCUOLA DI COUNSELING IN PSICOSINTESI E PSICOENERGETICA SONDRIO Quello che caratterizza l’AZIONE VOLONTARIA e la distingue dalle altre è anzitutto la chiara visione di un fine, di una meta da raggiungere, di un proposito da attuare. Questo è un carattere necessario, ma non sufficiente: infatti, finchè la visione del fine resta pura immagine, o contemplazione di esso, non è ancora volontà. Occorre che il fine sia valutato, apprezzato, e che quindi susciti dei MOVENTI, cioè una SPINTA AD ATTUARLO. La parola stessa "movente" indica qualcosa di attivo, di dinamico, e I MOVENTI SONO SUSCITATI DALL’APPREZZAMENTO, CIOÈ DALLA VALUTAZIONE DEL FINE, della meta da raggiungere. Un proposito è la volontà di raggiungere una meta, un fine; ma un fine non è tale se non è apprezzato e valutato, a sua volta un movente non è tale se non muove, se non spinge verso un fine. Le motivazioni sono basate sulle valutazioni, e le valutazione sono basate sul significato attribuito alla vita; ma questo significato a sua volta dipende dal fine, dallo scopo della vita stessa e dal raggiungimento di questo scopo. Quindi è importante, anzi necessario AVERE UNA CONCEZIONE POSITIVA DEL SIGNIFICATO E DELLO SCOPO DELLA VITA. Anzitutto riconoscere che la vita ha uno scopo, che ha un significato, poi che questo scopo, che questo significato è positivo, costruttivo, buono. Il presupposto dell’azione volitiva è quello che LA VITA ABBIA UN SIGNIFICATO POSITIVO, e non soltanto la vita individuale, ma TUTTA la vita. Infatti l’uomo non è isolato, ma INTESSUTO, non solo nella vita interindividuale e sociale, ma nell’intero fluire e divenire della vita universale. Perciò, ogni fine, ogni scopo individuale dovrebbe essere in armonia col fine universale della vita. Si noti che tutto ciò può sorgere dall’interno, dal nostro essere, spontaneamente, oppure avviene (anzi più spesso) per opera di stimoli esterni, quali gli esempi viventi, oppure immagini, letture, idee altrui. Ma essi diventano efficaci soltanto SE VENGONO ACCOLTI IN NOI, INTROIETTATI. Perciò questa diversa origine non cambia la natura dell’atto volitivo che per essere tale richiede una consapevole adesione dell’Io. Il terzo stadio, che la rende più completa ed efficace, è la scoperta di ESSERE UNA VOLONTÀ, ciò che è diverso che “avere una volontà”. ... Essa implica la scoperta di sè come SOGGETTO COSCIENTE, distinto da ogni suo contenuto o determinazione. È la rivelazione della vera autocoscienza, dell’”Io sono". Riguardo alle motivazioni, è opportuno distinguere fra MOVENTE e MOTIVAZIONE. Un movente è costituito, prodotto da un impulso, da una spinta, e che possono essere coscienti o inconsci. Il movente può essere considerato genericamente una tendenza spontanea, “ciò che ci muove”, o che tende a muoverci. Invece la motivazione, per essere veramente tale, deve essere consapevole, avere un aspetto conoscitivo, mentale: esso richiede una chiara visione del fine e poi l’apprezzamento di esso, il riconoscimento del suo valore. Dopo essere stati esaminati, i moventi devono essere SUSCITATI E USATI. Altrimenti stabilire gli obiettivi e analizzarli rimane un fatto puramente accademico. Le energie psicologiche devono essere messe in moto e usate con il chiaro intento di servire un 26 SCUOLA DI COUNSELING IN PSICOSINTESI E PSICOENERGETICA SONDRIO bene superiore; devono essere raccolte e combinate in modo che la volontà possa procedere efficientemente verso l’azione che condurrà dagli obiettivi alla realizzazione. Con questo ARDORE iniziale, una persona può procedere ad esaminare deliberatamente i modi in cui può effettivamente raggiungere un dato scopo. Se i suoi moventi non sono dinamici, per chiari che siano i suoi obiettivi, per quanto nobili possano essere, gli mancherà la spinta ad andare avanti, rimarrà solo un sognatore, non l’esecutore di un atto di volontà. Il primo passo o stadio della DELIBERAZIONE consiste nel VEDER CHIARO, nel porre nettamente il problema e le alternative che ci stanno davanti; questo sembra ovvio, ma molto spesso non viene fatto. Il secondo stadio consiste nel riconoscere con senso realistico le POSSIBILITÀ di attuare lo scopo che vorremmo raggiungere; la TEMPESTIVITÀ che l’azione richiede; la GRADUALITÀ dei vari passi o tempi occorrenti per passare dal progetto, dal programma all’attuazione. Le DELIBERAZIONI che ognuno di noi può trovarsi a dover prendere insieme con altri dovrebbero consistere nel “consigliarsi insieme” SU UNA BASE DI PARITÀ. Gli INDECISI dovrebbero acquistare chiara coscienza che DECIDERE È INEVITABILE, e che IL NON DECIDERE È GIÀ UNA DECISIONE, talvolta la peggiore. Essi devono sviluppare il CORAGGIO DI SBAGLIARE, riconoscendo che gli errori possono dimostrarsi utili come fonte di esperienza. Nella scienza e nella tecnica si usa continuamente il metodo del “trial and error”, cioè della prova ed errore. L’AFFERMAZIONE È CREAZIONE. Dopo aver deliberato, scelto, deciso, comincia il processo della vera e propria ATTUAZIONE DELLA VOLONTÀ, o più precisamente di quello che si vuole che sia, che avvenga, che si manifesti. Il primo passo o atto di questa fase consiste nell’AFFERMAZIONE. Senza di essa la decisione resta una possibilità, ma NON DIVIENE UNA ENERGIA OPERANTE. “La volontà è il POTERE di affermare o di negare”. (Spinoza). Rendiamoci conto di quello che implica e richiede l’affermazione volitiva o la volontà affermatrice. Innanzitutto un senso o stato d’animo di SICUREZZA. Questa ha due aspetti, o meglio è la sintesi di due stati interni: FEDE e CONVINZIONE. Occorre innanzitutto FEDE IN SE STESSI, nel vero Sè, in quello che siamo essenzialmente “in spirito e verità”. Keyserling lo dice in modo efficace: “Soltanto l’AFFERMAZIONE INTERNA che è chiamata fede crea la decisione e RENDE REALE IL SÈ NELL’ESISTENZA FENOMENICA”. Si noti bene, nella “esistenza fenomenica”, poichè il SÈ, per e in se stesso, esiste già, è indipendente da ogni sua manifestazione. 27 SCUOLA DI COUNSELING IN PSICOSINTESI E PSICOENERGETICA SONDRIO La CONVINZIONE è di natura mentale. Si forma per via razionale oppure per adesione intellettuale a un’intuizione riconosciuta come rispondente a verità. Nell’esperienza vivente fede e convinzione coesistono e si fondono in varie proporzioni, e la loro combinazione ha per risultato la SICUREZZA. La sicurezza a sua volta suscita e rafforza un’altra qualità del volere: la RISOLUTEZZA. L’affermazione per essere efficace deve essere ENERGICA, deve possedere un forte POTENZIALE DINAMICO, o INTENSITÀ; quello che si potrebbe chiamare con un’analogia tratta dall’elettricità, un alto “voltaggio” psicospirituale. L’affermazione può essere considerata quale un COMANDO, un comando dato con AUTORITÀ. Questa autorità può derivare da una posizione, da una carica esterna, ma è soprattutto ed essenzialmente una qualità, una realtà INTERNA, psicologica o spirituale. Chi la esercita sente, anzi SA di possederla, e quelli verso cui è diretta la percepiscono direttamente e sono indotti a OBBEDIRE. L’AUTORITÀ può, anzi dovrebbe venire esercitata prima di tutto entro di noi, sopra le energie, le funzioni psichiche che dobbiamo usare per attuare quello che ci siamo proposti. Un’AFFERMAZIONE, perchè sia EFFICACE, deve essere espressa in modo chiaro, preciso. Talvolta può bastare una sola parola, ma spesso è opportuno usare una breve formula o frase. Una tecnica importante, anzi spesso necessaria, è quella della RIPETIZIONE. Occorre RIAFFERMARE PIÙ E PIÙ VOLTE quello che si vuole sia attuato: il COMANDO. Lo stesso va fatto per l’uso delle immagini e degli atti esterni. Un ultimo punto riguardante l’affermazione volitiva che è importante e fondamentale, è il suo rapporto con l’IDENTIFICAZIONE. L’affermazione quale comando rivolto alle altre funzioni psichiche, e come direzione delle loro attività, deve venir fatta con DISTACCO, con una certa DISTANZA INTERNA, senza identificarsi con esse. Lo stesso vale per il comando esercitato all’esterno. Un’altra norma è di riconoscere, distinguere e articolare in giusta successione i VARI STADI DELLA PIANIFICAZIONE. Essi si possono così indicare: 1) pianificazione 2) programmazione 3) progettazione 4) strutturazione 5) modello 6) progetto pilota. Quando occorre un esame accurato, obiettivo, un’osservazione precisa, la volontà deve intervenire per dirigere, regolare e usare nel miglior modo LA FUNZIONE SENSORIALE. Per farlo, deve da un lato mantenere la coscienza concentrata nel ricevere e assimilare i messaggi recati dai sensi, dall’altro mettere da parte risolutamente per il tempo necessario tutte le altre impressioni sensoriali, emozioni e attività mentali che possano interferire. Occorre perciò un ALLENAMENTO DEL POTERE DI OSSERVAZIONE mediante una serie di esercizi di osservazione. 28 SCUOLA DI COUNSELING IN PSICOSINTESI E PSICOENERGETICA SONDRIO I modi per UTILIZZARE LE ENERGIE EMOTIVE sono diversi secondo la natura di esse, e anche a seconda delle loro intensità. Fondamentalmente si tratta di collegare, di associare l’energia delle emozioni con la meta da raggiungere, cioè DIRIGERE LA CORRENTE DELLE EMOZIONI E DEI SENTIMENTI VERSO LA META PREFISSA. Spesso ciò richiede una trasmutazione o una sublimazione di quelle energie; cioè la volontà di dirigerle e di impiegarle verso attività rivolte al futuro, verso mete utili e superiori che abbiano un potere attrattivo. Ma spesso avviene che la loro intensità sia tale da suscitare una RESISTENZA PASSIVA, o anche una RIBELLIONE violenta contro la direzione che la volontà cerca di dare ad esse. In questi casi la volontà deve usare altri metodi, poichè se si oppone direttamente a quegli impulsi, desideri, emozioni, spesso non riesce, o, se arriva a farlo con un atto di imposizione, SUSCITA CONFLITTI che possono avere conseguenze dannose. La volontà deve prima scaricare l’intensità, la tensione eccessiva delle energie emotive e propulsive, e questo può essere fatto con le varie tecniche dello sfogo (CATARSI), della soddisfazione simbolica - e anche, entro certi limiti, della soddisfazione e appagamento reale. In questo modo la volontà può arrivare ad eliminare l’opposizione o a ridurla a un grado di intensità minore, così che le energie possono venir poi usate nel modo prima indicato. Bisogna anche tener conto della CARICA ENERGETICA DELLA VOLONTÀ STESSA. Una volontà debole ha difficoltà a dirigere emozioni anche deboli o di media intensità, mentre una volontà forte può farlo con successo. Quindi bisogna tener conto di tale rapporto energetico. Questo si impara solo mediante l’esperienza, ma un’esperienza consapevole e vigile, e ancor meglio mediante ESERCIZI ED ESPERIMENTI, che possono venir fatti usando i metodi della direzione, trasmutazione e sublimazione. La volontà non ha alcun potere diretto sulla FUNZIONE INTUITIVA; questa sfugge ad ogni azione volitiva che otterrebbe l’effetto contrario. Ma anche qui vi è un’azione indiretta molto utile che la volontà può esercitare: essa può creare e mantenere sgombro il CANALE DI COMUNICAZIONE lungo il quale scendono le impressioni intuitive. Può farlo frenando o inibendo temporaneamente l’attività disturbatrice delle altre funzioni psichiche. La volontà può favorire l’attività intuitiva anche in un altro modo, cioè FORMULANDO DOMANDE RIVOLTE VERSO LA SFERA DEL SUPERCOSCIENTE, che è la sede dell’intuizione. Le domande devono esser poste in modo chiaro e preciso; le risposte possono essere pronte, ma più spesso vengono dopo qualche tempo e quando meno ci si aspetta. La volontà ha ancora il compito di FRENARE L’IMPAZIENZA E L’IRRITAZIONE che spesso insorgono di fronte agli esecutori inetti o svogliati, e deve anche resistere all’impulso che sorge in tali casi a fare tutto da sè. Questo va frenato, anche se momentaneamente il fare da sè risulta più rapido e meno faticoso che il sorvegliare l’attività e correggere gli errori degli altri! Ma in queste situazioni l’Io volente deve 29 SCUOLA DI COUNSELING IN PSICOSINTESI E PSICOENERGETICA SONDRIO tenere ben presenti il fine ultimo e le varie parti del programma. Nel farlo, si rende conto che l’impiego di altre persone è indispensabile, e che è bene prevedere che possa sorgere la necessità di venire sostituiti, sia in modo temporaneo che duraturo. Perciò CONVIENE DEDICARSI CON CALMA E PAZIENZA, dando tutto il tempo e le energie necessarie, A ISTRUIRE E ALLENARE I COLLABORATORI. Nell’amore come nella volontà esistono differenze qualitative di livello, di grado e di valore. Dunque volontà buona e amore buono sono strettamente collegati. Ci sono molte tecniche per coltivare la volontà una delle quali ricorda il Mandala delle associazioni di Swami Satyanada: si scrive su un foglio le probabili risposte alla domanda "che cosa voglio fare nella mia vita?" Si fa una lista veloce, senza pensarci troppo. Si scrive tutto, qualsiasi cosa abbiamo in mente. Poi si lascia da parte questa lista e ci si pone un'altra domanda: Che cosa vorrei fare nei prossimi cinque anni ? Poi ci si pone una terza domanda: se avessi soltanto sei mesi di vita, che cosa farei ? Alla fine da queste tre liste si scelgono le due o tre risposte a cui dare maggiore attenzione e valore: sono le nostre priorità, ciò che ha il potere di dare significato e dinamismo alla nostra vita. Ora da questa scala di priorità si agisce giorno per giorno in direzione di ciò che si desidera, allora sentiamo veramente di non perderci in cose inessenziali, di essere a fuoco, di avere un progetto. Generalmente le cose più importanti sono quelle che richiedono maggior sforzo, maggior impiego di energie, spesso invece è più semplice lasciarsi andare a tutto ciò che è ovvio e più facile, verso un’ innata tendenza alla conservazione dell’energia, senza sapere che la perdita di energia si verifica quando non stiamo facendo ciò che veramente vogliamo. Ma gli esercizi di volontà non sono solo fare. Al contrario, la volontà può anche essere un non fare, potremmo paragonarlo a quel senso di “contentamento” sia del proprio stato che di ciò che si ha, operare una pulizia in tutti gli aspetti della nostra vita, cioé decidere di fare meno cose; “potare” é un’operazione che rivitalizza. Goethe diceva che è nell' arte di limitare se stessi che si riconosce il vero maestro. Uno dei simboli del primo raggio, Volontà, è quello del fulmine. Il fulmine è l’espressione esterna del flusso di corrente tra due poli elettrici. Quando l’aria tra i poli si ionizza, accadono due azioni simultaneamente. La nube temporalesca invia delle “scariche guida”; le quali, sono come flussi di “plasma” che si estendono non in linea retta, bensì ovunque ci sia un’apertura al flusso. Allo stesso momento dalla terra si protendono delle “strisce” di plasma verso i flussi discendenti. Quando i due flussi s’incontrano avviene il trasferimento di corrente e il vuoto elettrico tra i due poli viene colmato. Trasformazione e nuove creazioni sono allora possibili. 30