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Qualitá delle acque sotterranee. 2014

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Qualitá delle acque sotterranee. 2014
Q UA L I TÁ D E L L E AC Q U E
SOT TERRANEE
2014
arpa veneto
ARPAV
Direttore Generale:
Carlo Emanuele Pepe
Direttore Area Tecnico-Scienti ca:
Paolo Rocca
Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio:
Alberto Luchetta
Progetto e realizzazione:
Servizio Osservatorio Acque Interne
Italo Saccardo
Autori:
Cinzia Boscolo e Filippo Mion
Monitoraggio:
Servizi Controllo ambientale dei Dipartimenti ARPAV Provinciali
Servizi Stato dell'ambiente dei Dipartimenti ARPAV Provinciali
Dipartimento Regionale Laboratori
ABSTRACT
Il rapporto presenta i risultati del monitoraggio regionale delle acque sotterranee
del Veneto svolto nel 2014 riprendendo la struttura dei precedenti.
Nel 2014 il monitoraggio quantitativo ha interessato 224 punti, quello qualitativo
282, 175 dei quali (pari al 62%) non presentano alcun superamento degli standard
numerici individuati dal Dlgs 30/2009 e sono stati classificati con qualità buona,
107 (pari al 38%) mostrano almeno una non conformità e sono stati classificati con
qualità scadente.
Il maggior numero di superamenti dei valori soglia è dovuto alla presenza di inquinanti inorganici (81 superamenti) e all’arsenico (29), prevalentemente di origine naturale. Per le sostanze di sicura origine antropica le contaminazioni riscontrate più
frequentemente e diffusamente sono quelle dovute a: composti organo-alogenati
(30 superamenti) e nitrati (9). Le altre categorie di sostanze che hanno portato ad
una classificazione di stato non buono sono: pesticidi (2) e clorobenzeni (1).
Considerando le 223 stazioni monitorate nel periodo 2009-2014, non si evidenziano variazioni significative nel numero di punti con superamenti degli standard
numerici del Dlgs 30/2009.
iii
INDICE
1
monitoraggio dei corpi idrici sotterranei
1.1 Le reti di monitoraggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
1.2 Parametri e frequenze: monitoraggio qualitativo . . . . . . . . . . .
1
1
3
2
corpi idrici sotterranei
4
3
qualità chimica
3.1 Sostanze naturali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
3.2 Qualità chimica dei punti di prelievo . . . . . . . . . . . . . . . . . .
7
9
10
4
presentazione dei dati chimici
4.1 Nitrati . . . . . . . . . . . . . . . .
4.2 Pesticidi . . . . . . . . . . . . . . .
4.3 Composti organici volatili . . . . .
4.4 Arsenico . . . . . . . . . . . . . . .
4.5 Ammoniaca . . . . . . . . . . . . .
4.6 Sostanze perfluoroalchiliche (PFAS)
14
14
15
17
19
19
21
5
diagrammi piezometrici
I
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25
Appendici
45
a punti monitorati
46
b
dlgs 30/2009, allegato 3
b.1 Standard di qualità comunitari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
b.2 Valori soglia individuati dall’Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
52
52
52
c
qualità chimica
56
d nitrati: test di mann-kendall
62
e
pesticidi: riepilogo
66
f
composti organici volatili: riepilogo
70
g metodi statistici
g.1 Test di Mann-Kendall (MKT) .
g.2 Linea robusta di Kendall-Theil
g.3 Test stagionale di Kendall . . .
g.4 Test Q di Cochran . . . . . . .
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73
73
74
74
75
77
bibliografia
ELENCO DELLE FIGURE
Figura 1
Figura 2
Punti monitorati. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Punti monitorati per tipologia. . . . . . . . . . . . . . . . .
iv
2
2
Figura 3
Figura 4
Figura 5
Figura 6
Figura 7
Figura 8
Figura 9
Figura 10
Figura 11
Figura 12
Figura 13
Figura 14
Figura 15
Figura 16
Figura 17
Figura 18
Figura 19
Figura 20
Figura 21
Figura 22
Figura 23
Corpi idrici sotterranei del Veneto. . . . . . . . . . . . . .
La valutazione dello stato chimico. . . . . . . . . . . . . . .
Qualità chimica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Numero di superamenti dei valori limite. . . . . . . . . . .
Mappa dei superamenti per gruppo di inquinanti. . . . . .
Tendenze della qualità chimica. . . . . . . . . . . . . . . .
Concentrazione media annua di nitrati. . . . . . . . . . . .
Risultati del test di Mann-Kendall. . . . . . . . . . . . . . .
Contaminazioni da pesticidi. . . . . . . . . . . . . . . . . .
Tendenze della contaminazione da pesticidi. . . . . . . . .
Contaminazioni da VOC. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Tendenze della contaminazione da VOC. . . . . . . . . . .
Concentrazione media annua arsenico. . . . . . . . . . . .
Concentrazione media annua di ione ammonio. . . . . . .
Distribuzione sostanze perfluoroalchiliche. . . . . . . . . .
Misura del livello piezometrico. . . . . . . . . . . . . . . .
Tendenze della qualità chimica per le stazioni con superamenti degli standard numerici del Dlgs 30/2009. . . . . . .
Principi attivi ricercati. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Composti organici volatili ricercati. . . . . . . . . . . . . .
Determinazione della pendenza mediana. . . . . . . . . . .
Determinazione della pendenza mediana in caso di stagionalità. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
6
8
9
11
12
12
15
16
17
18
18
19
20
20
24
25
61
69
72
75
76
E L E N C O D E L L E TA B E L L E
Tabella 1
Tabella 2
Tabella 3
Tabella 4
Tabella 5
Tabella 6
Tabella 7
Tabella 8
Tabella 9
Tabella 10
Tabella 11
Tabella 12
Tabella 13
Tabella 14
Programmi di monitoraggio quantitativo. . . . . . . . .
Parametri da analizzare in tutte le stazioni. . . . . . . .
Valutazione dello qualità chimica per GWB. . . . . . .
Pesticidi: elenco delle sostanze rilevate. . . . . . . . . .
PFAS: elenco dei composti perfluoroalchilici analizzati.
PFAS: valori soglia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
PFAS: sintesi composti perfluoroalchilici analizzati. . .
Elenco dei punti monitorati. . . . . . . . . . . . . . . .
Standard di qualità. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Valori soglia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Qualità chimica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Nitrati: risultati test Mann-Kendall. . . . . . . . . . . .
Pesticidi: sintesi del monitoraggio. . . . . . . . . . . . .
Composti organici volatili: sintesi del monitoraggio. . .
v
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1
3
13
17
21
22
23
46
53
54
57
62
66
71
ACRONIMI, ABBREVIAZIONI E
SIGLE
α
livello di significatività
arsenico
As
DLgs
decreto legislativo
GWB
Groundwater Body
CE
conducibilità elettrica
Cl
cloruri
DBCM
dibromoclorometano
DCBM
diclorobromometano
ione ammonio
NH4
H0
ipotesi nulla
HA
ipotesi alternativa
LQ
limite di quantificazione
Mann-Kendall test
MKT
nitrati
NO3
PCE
tetracloroetilene
PFAA
acidi perfluoroalchilici
PFAS
sostanze perfluoroalchiliche
PFBA
acido perfluorobutanoico
PFBS
acido perfluorobutansolfonico
PFCA
acidi perfluoroalchilcarbossilici
PFDeA
acido perfluorodecanoico
PFDoA
acido perfluorododecanoico
PFHpA
acido perfluoroeptanoico
PFHxA
acido perfluoroesanoico
PFHxS
acido perfluoroesansolfonico
PFNA
acido perfluorononanoico
PFOA
acido perfluoroottanoico
PFOS
acido perfluoroottansolfonico
PFPeA
acido perfluoropentanoico
PFSA
acidi perfluoroalchilsolfonici
vi
acronimi
PFUnA
p - value
SO4
SQ
acido perfluoroundecanoico
livello di significatività osservato
solfati
standard di qualità
TCE
tricloroetilene
TCM
triclorometano
VOC
composti organici volatili
VS
valore soglia
vii
1
MONI TORAGGIO DEI CORPI
IDRICI SOT TERRANEI
Il 19 aprile 2009 è entrato in vigore il decreto legislativo 16 marzo 2009, n. 30
“Attuazione della direttiva 2006/118/CE, relativa alla protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento e dal deterioramento” (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale
4 aprile 2009 n. 79). Rispetto alla preesistente normativa (Dlgs 152/1999), restano
sostanzialmente invariati i criteri di effettuazione del monitoraggio (qualitativo e
quantitativo); cambiano invece i metodi e i livelli di classificazione dello stato delle acque sotterranee, che si riducono a due (buono o scadente) invece dei cinque
(elevato, buono, sufficiente, scadente e naturale particolare).
1.1
le reti di monitoraggio
Lo stato quali-quantitativo dei corpi idrici sotterranei regionali è controllato attraverso due specifiche reti di monitoraggio:
Le tipologie di reti di
monitoraggio.
• una rete per il monitoraggio quantitativo;
• una rete per il monitoraggio qualitativo.
Per ottimizzare i monitoraggi, ove possibile, sono stati individuati siti idonei ad
entrambi i tipi di controlli. I punti di monitoraggio possono pertanto essere suddivisi in tre tipologie: pozzi destinati a misure quantitative, qualitative e qualiquantitative, in funzione della possibilità di poter eseguire misure o prelievi o entrambi. É comunque innegabile che utilizzare un punto di controllo sia per le misure
di livello che per i prelievi d’acqua può creare delle difficoltà legate soprattutto ai
seguenti fattori:
• per il monitoraggio qualitativo, è preferibile scegliere pozzi in produzione,
evitando così i problemi legati allo spurgo;
• per il monitoraggio quantitativo, è preferibile scegliere pozzi (quotati o quotabili con facilità) non in produzione, evitando così di interrompere l’emungimento per effettuare misure del livello statico.
La rete di monitoraggio quantitativo è composta da più sottoreti a cui si applicano
i programmi riportati in tabella 1.
Nella presente relazione vengono riportati i risultati dei programmi A e B di tabella 1. Consultare il sito internet di ARPAV sezione dati freatimetrici per i programmi
C e D e sezione documenti acque interne rapporti “Monitoraggio Sorgenti” per il
programma E.
Tabella 1: Programmi di monitoraggio quantitativo.
Cod
Nome monitoraggio
A
B
C
D
E
pozzi artesiani
livello manuale
livello manuale rete idrografica
livello in continuo
sorgenti
Parametro
livello e portata pozzi artesiani
livello della falda
livello della falda
livello della falda
portata sorgenti
1
Frequenza
Punti
4 volte all’anno
4 volte all’anno
ogni 3 giorni
in continuo
2 volte all’anno
51
173
18
50
43
Le tipologie di punti
di monitoraggio.
1.1 le reti di monitoraggio
monitoraggio qualitativo
2
monitoraggio quantitativo
Figura 1: Punti monitorati per la valutazione dello stato chimico e quantitativo delle risorse
idriche sotterranee.
monitoraggio qualitativo
falda libera
●
falda confinata
●
sorgente
falda semiconfinata
●
monitoraggio quantitativo
167
63
●
●
173
51
46
●6
Figura 2: Punti monitorati per la valutazione dello stato chimico e quantitativo delle risorse
idriche sotterranee suddivisi per tipologia.
Nel 2014 il monitoraggio ha riguardato (figure 1 e 2):
• 282 punti di campionamento:
– 46 sorgenti,
– 167 pozzi/piezometri con captazione da falda libera,
– 6 pozzi con captazione da falda semi-confinata e
– 63 pozzi con captazione da falda confinata;
• 224 punti di misura del livello piezometrico:
– 173 pozzi/piezometri con captazione da falda libera,
– 51 pozzi con captazione da falda confinata.
Vedi l’appendice A
per l’elenco dei punti
monitorati.
1.2 parametri e frequenze: monitoraggio qualitativo
Tabella 2: Parametri da analizzare in tutte le stazioni.
Conduttività
pH
Temperatura acqua
Bicarbonati
Boro
Calcio
Cloruri
Durezza Totale
Ione ammonio
Magnesio
Nitrati
Nitriti
Ossigeno disciolto
Potassio
Sodio
Solfati
Alluminio
Arsenico
Cadmio
Cromo totale
Cromo VI
Ferro
Manganese
Mercurio
Nichel
Piombo
Rame
Zinco
Tetracloroetilene (1 )
Triclorometano (1 )
Tricloroetilene (1 )
1 parametri facoltativi in falde artesiane profonde, in acquiferi protetti
della bassa pianura
1.2
parametri e frequenze: monitoraggio qualitativo
I campionamenti avvengono due volte l’anno, con cadenza semestrale, in primavera (aprile-maggio) ed autunno (ottobre-novembre), in corrispondenza dei periodi
di massimo deflusso delle acque sotterranee per i bacini idrogeologici caratterizzati
dal regime prealpino.
Il piano di monitoraggio 2014 prevedeva che i parametri riportati in tabella 2
fossero ricercati su tutti i punti di monitoraggio.
3
2
CORPI IDRICI SOT TERRANEI
Il Dlgs 30/2009 definisce i criteri per l’identificazione e la caratterizzazione dei
corpi idrici sotterranei (GWB dall’inglese Groundwater Body). Il corpo idrico è l’unità base di gestione prevista dalla direttiva 2000/60/CE, essi rappresentano infatti
l’unità di riferimento per l’analisi del rischio, la realizzazione delle attività di monitoraggio, la classificazione dello stato quali-quantitativo e l’applicazione delle misure
di tutela.
In Veneto, nell’ambito della redazione del primo piano di gestione del distretto
Alpi Orientali, sono stati individuati 33 GWB.
Per la definizione dei corpi idrici sotterranei di pianura è stato utilizzato un criterio idrogeologico che ha portato prima alla identificazione di due grandi bacini sotterranei divisi dalla dorsale Lessini-Berici-Euganei, poi nella zonizzazione da monte
a valle in: alta, media e bassa pianura.
alta pianura: limite nord costituito dai rilievi montuosi, limite sud costituito
dal limite superiore della fascia delle risorgive, i limiti laterali tra diversi corpi
idrici sono costituiti da assi di drenaggio (direttrici sotterranee determinate da
paleolvaei o da forme sepolte, e tratti d’alveo drenanti la falda), ad andamento
prevalentemente N-S, tali da isolare porzioni di acquifero indifferenziato il più
possibile omogeneo, contenente una falda freatica libera di scorrere verso i
limiti scelti.
media pianura: limite nord costituito dal limite superiore della fascia delle risorgive, limite sud costituito dal passaggio da acquiferi a prevalente componente ghiaiosa ad acquiferi a prevalente componente sabbiosa, i limiti laterali tra diversi corpi idrici sono costituiti dai tratti drenanti dei corsi d’acqua
superficiale. L’unica eccezione riguarda il bacino idrogeologico denominato
“Media Pianura Veronese”, il cui limite occidentale è obbligatoriamente il confine regionale con la Lombardia, mentre il limite orientale è stato individuato
nel Torrente Tramigna, il quale costituisce un asse di drenaggio idrico sotterraneo, che separa l’area Veronese dal sistema acquifero delle Valli dell’Alpone,
del Chiampo e dell’Agno-Guà.
bassa pianura: limite nord costituito dal passaggio da acquiferi a prevalente
componente ghiaiosa ad acquiferi a prevalente componente sabbiosa. La bassa pianura è caratterizzata da un sistema di acquiferi confinati sovrapposti,
alla cui sommità esiste localmente un acquifero libero. Considerando che
i corpi idrici sotterranei devono essere unità con uno stato chimico e uno
quantitativo ben definiti, la falda superficiale è stata distinta rispetto alle falde
confinate che sono state raggruppate in un unico GWB. Il sistema di falde superficiali locali è stato ulteriormente suddiviso in 4 GWB sulla base dei sistemi
deposizionali dei fiumi Adige, Brenta, Piave e Tagliamento.
Il limite settentrionale della fascia dei fontanili e il limite di separazione tra acquiferi a componente prevalentemente ghiaiosa ed acquiferi a componente prevalentemente sabbiosa sono stati ricavati dalla carta geologica del Veneto alla scala
1:250.000, mentre il limite dei rilievi prealpini è stato tracciato utilizzando la base
DEM del Veneto. Complessivamente per l’area di pianura sono stati individuati 23
GWB così suddivisi:
4
I corpi idrici
sotterranei di
pianura.
corpi idrici sotterranei
5
• 10 per l’alta pianura;
• 8 per la media pianura;
• 5 per la bassa pianura (4 superficiali e 1 che raggruppa le falde confinate).
La caratterizzazione geologica ed idrogeologica della pianura veneta e la descrizione nel dettaglio degli acquiferi e dei bacini idrogeologici sono state affrontate in
“Le acque sotterranee della pianura veneta - I risultati del progetto SAMPAS” [2].
Il territorio montano veneto invece, è stato suddiviso in aree omogenee, dette
“province idrogeologiche”, sulla base delle caratteristiche geologiche, in particolare
tenendo conto dell’uniformità litostratigrafica (formazioni) e strutturale (faglie, pieghe, giaciture). Come supporto di riferimento per l’individuazione di queste unità è
stata utilizzata la carta digitale litostratigrafica del Veneto alla scala 1:250.000 (Carta Litostratigrafica del Veneto, Regione Veneto), che riporta le formazioni affioranti.
Sovrapponendo alle informazioni litostratigrafiche quelle relative alla permeabilità
(Carta della permeabilità dei litotipi in scala 1:250.000, Regione Veneto) è stato possibile accorpare le formazioni stratigraficamente adiacenti e con ugual permeabilità
in “unità idrogeologiche/acquifero” a cui si sono associate le formazioni impermeabili sottostanti (complesso idrogeologico). Le province idrogeologiche individuate
sono: Provincia di Basamento, Provincia Dolomitica, Provincia Prealpina, Provincia
Pedemontana, Baldo-Lessinia, Lessineo-Berico-Euganea e Valliva.
All’interno di ciascuna provincia idrogeologica sono stati delimitati una serie di
gruppi montuosi (per un totale di 69) che costituiscono le unità elementari di riferimento; i gruppi, infatti, sono stati individuati come blocchi rocciosi separati da
profonde valli, selle e passi principali (per maggiori informazioni vedi [1]). Al fine
di ridurre i costi di monitoraggio e di gestione, si sono aggregati i GWB montani,
così come previsto dalla direttiva 2000/60/CE, in quanto nelle aree montane le pressioni antropiche sono limitate, la qualità dell’acqua è buona e il monitoraggio più
complesso per la maggior difficoltà a raggiungere i siti di campionamento.
I 33 GWB individuati (23 di pianura e 10 montani) sono il risultato di un compromesso tra la necessità di descrivere in modo appropriato lo stato e l’esigenza di
evitare un grado di disaggregazione non efficientemente gestibile. Tutti e 33 (figura
3) sono stati attribuiti al distretto Alpi Orientali 1 . Gli elaborati relativi al piano di
gestione sono consultabili on line sul sito dei Bacini Idrografici delle Alpi Orientali.
1 in base all’art.3, direttiva 2000/60/CE. «. . . Qualora le acque sotterranee non rientrino interamente in un
bacino idrografico preciso, esse vengono individuate ed assegnate al distretto idrografico più vicino e
più consono. . . »
I corpi idrici
sotterranei di
montagna.
I 33 corpi idrici
sotterranei del Veneto.
corpi idrici sotterranei
num
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
sigla
nome
num
Dol
PrOc
VB
PrOr
AdG
BL
LBE
CM
CTV
Mon
VRA
ACA
APVO
APVE
APB
TVA
PsM
Dolomiti
Prealpi occidentali
Val Beluna
Prealpi orientali
Anfiteatro del Garda
Baldo-Lessinia
Lessineo-Berico-Euganeo
Colli di Marostica
Colline trevigiane
Montello
Alta Pianura Veronese
Alpone - Chiampo - Agno
Alta Pianura Vicentina Ovest
Alta Pianura Vicentina Est
Alta Pianura del Brenta
Alta Pianura Trevigiana
Piave sud Montello
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
sigla
nome
APP
QdP
POM
MPVR
MPRT
MPTB
MPBM
MPMS
MPSP
MPPM
MPML
BPSA
BPSB
BPSP
BPST
BPV
Alta Pianura del Piave
Quartiere del Piave
Piave Orientale e Monticano
Media Pianura Veronese
Media Pianura tra Retrone e Tesina
Media Pianura tra Tesina e Brenta
Media Pianura tra Brenta e Muson dei Sassi
Media Pianura tra Muson dei Sassi e Sile
Media Pianura tra Sile e Piave
Media Pianura tra Piave e Monticano
Media Pianura Monticano e Livenza
Bassa Pianura Settore Adige
Bassa Pianura Settore Brenta
Bassa Pianura Settore Piave
Bassa Pianura Settore Tagliamento
Acquiferi Confinati Bassa Pianura
Figura 3: Corpi idrici sotterranei del Veneto.
6
3
Q UA L I TÀ C H I M I C A
La definizione dello stato chimico delle acque sotterranee, secondo le direttive
2000/60/CE e 2006/118/CE, si basa sul rispetto di norme di qualità, espresse attraverso concentrazioni limite, che vengono definite a livello europeo per nitrati e
pesticidi (standard di qualità), mentre per altri inquinanti, di cui è fornita una lista
minima all’Allegato 2 parte B della direttiva 2006/118/CE, spetta agli Stati membri
la definizione dei valori soglia, oltre all’onere di individuare altri elementi da monitorare, sulla base dell’analisi delle pressioni. I valori soglia (VS) adottati dall’Italia
sono quelli definiti all’Allegato 3, tabella 3, Dlgs 30/2009 e riportati in appendice B.
Per quanto riguarda la conformità, la valutazione si basa sulla comparazione dei
dati di monitoraggio (in termini di concentrazione media annua) con gli standard
numerici (tabella 2 e tabella 3, Allegato 3, Dlgs 30/2009). In linea di principio, a
nessun corpo idrico sotterraneo è permesso di eccedere questi valori. Si riconosce
tuttavia che il superamento dei valori standard può essere causato da una pressione
locale (ad esempio inquinamento da fonte puntuale) che non altera lo stato di tutto
il corpo idrico sotterraneo in questione. Pertanto c’è la possibilità di investigare
le ragioni per le quali i valori sono superati e decidere sulla classificazione dello
stato chimico sulla base dei rischi effettivi per l’intero corpo idrico sotterraneo (ad
esempio i rischi per la salute umana, per gli ecosistemi acquatici associati o i relativi
ecosistemi terrestri, per gli usi legittimi e le funzioni dell’acqua sotterranea)[5].
Schematizzando, un corpo idrico sotterraneo è considerato in buono stato chimico se (figura 4):
• i valori standard (SQ o VS) delle acque sotterranee non sono superati in nessun
punto di monitoraggio o
• il valore per una norma di qualità (SQ o VS) delle acque sotterranee è superato
in uno o più punti di monitoraggio—che comunque non devono rappresentare
più del 20% dell’area totale o del volume del corpo idrico— ma un’appropriata
indagine dimostra che la capacità del corpo idrico sotterraneo di sostenere gli
usi umani non è stata danneggiata in maniera significativa dall’inquinamento.
Per stabilire lo stato, i risultati ottenuti nei singoli punti di monitoraggio all’interno di un corpo idrico sotterraneo devono essere aggregati per il corpo nel suo
complesso (direttiva 2000/60/CE, allegato V, sezione 2.4.5), e la base per l’aggregazione è la concentrazione aritmetica media su base annua dei pertinenti inquinanti
in ciascun punto di monitoraggio (direttiva 2006/118/CE, allegato III, 2 (c)).
La procedura di valutazione dello stato chimico deve essere espletata per tutti i
corpi idrici sotterranei caratterizzati come a rischio e per ciascuno degli inquinanti
che contribuiscono a tale caratterizzazione; è condotta alla fine del ciclo di un piano
di gestione, utilizzando i dati raccolti con il monitoraggio operativo e di sorveglianza, per verificare l’efficacia dei programmi di misura adottati [32]. Lo stato, a livello
di corpo idrico, è pertanto valutato ogni sei anni [20].
7
Gli standard di
qualità definiti a
livello europeo.
I valori soglia adottati
dall’Italia.
qualità chimica
Calcolare la concentrazione media per ogni
parametro rilevante e per ogni punto di
monitoraggio nel corpo idrico
C’è almeno un punto di monitoraggio con
concentrazione media superiore ad uno
standard di qualità o ad un valore soglia
sì
Lo standard di qualità delle acque sotterranee o il valore soglia è superato in uno o
più siti di monitoraggio, che rappresentano
oltre il 20 % dell’area totale o del volume
del corpo idrico
no
no
Svolgere un’indagine specifica per valutare:
sì
• gli effetti dell’inquinamento nel
GWB;
• la quantità e le concentrazioni
degli inquinanti che sono o che è
probabile siano trasferiti dal corpo
idrico sotterraneo alle acque
superficiali connesse o agli
ecosistemi terrestri che ne
dipendono direttamente;
stato non buono
no
• l’impatto probabile delle quantità e
concentrazioni degli inquinanti
sì
trasferiti alle acque superficiali
connesse e agli ecosistemi terrestri
che ne dipendono direttamente;
stato buono
• l’entità delle eventuali intrusioni
saline o di altro tipo nel corpo
idrico sotterraneo;
• il rischio che la presenza di
inquinanti nel corpo idrico
sotterraneo rappresenta per la
qualità delle acque captate o che si
intende captare dal corpo idrico
sotterraneo per il consumo umano.
L’indagine conferma il buono stato chimico
del GWB?
Figura 4: Procedura per la valutazione dello stato chimico di un corpo idrico sotterraneo.
8
3.1 sostanze naturali
buona (entro standard numerici DLgs 30/2009)
9
scarsa (oltre standard numerici DLgs 30/2009)
Figura 5: Qualità chimica.
3.1
sostanze naturali
Nei corpi idrici sotterranei in cui è dimostrata scientificamente la presenza di
metalli e altri parametri di origine naturale in concentrazioni di fondo1 naturale
superiori ai limiti fissati a livello nazionale, tali livelli di fondo costituiscono i valori
soglia per la definizione del buono stato chimico. Il compito della definizione di
questi valori è affidato alle regioni (art.2, comma c), Dlgs 30/2009).
La determinazione dei livelli di fondo assume pertanto una rilevanza prioritaria
al fine di non classificare le acque di scarsa qualità come in cattivo stato; nel Veneto è il caso dei corpi idrici di bassa pianura. La presenza in concentrazioni elevate
di ammoniaca, ferro, manganese ed arsenico deriva, infatti, da litotipi caratteristici e/o da particolari condizioni redox. Situazioni analoghe si trovano anche nelle
falde profonde degli acquiferi confinati di Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e
Lombardia. Ad esempio per il corpo idrico dell’Emilia Romagna 0640-PCC Pianura
Alluvionale Costiera – confinato è stato determinato un valore di fondo naturale
per l’ammoniaca pari a 42.1 mg/l e per l’arsenico di 34.7 µg/l [11].
Arsenico, ma soprattutto ione ammonio presentano frequenti superamenti dei
valori soglia anche nei corpi idrici di media pianura e in quelli superficiali di bassa
pianura. Le acque si presentano, in generale, in condizioni anossiche (assenza di
ossigeno) e riducenti; condizioni che si incontrano naturalmente in acquiferi ricchi di sostanza organica e/o con scarsa capacità di ricarica della falda, come del
resto è prevedibile per questi corpi idrici in relazione alla bassa conducibilità idraulica (depositi di media-bassa pianura) e al contenuto di sostanza organica (depositi
recenti).
1 Concentrazione di fondo: la concentrazione di una sostanza o il valore di un indicatore in un corpo
idrico sotterraneo corrispondente all’assenza di alterazioni antropogeniche o alla presenza di alterazioni
estremamente limitate rispetto a condizioni inalterate. (art. 2, comma h), Dlgs 30/2009).
Cosa prevede il Dlgs
30/2009.
Le sostanze naturali
in Veneto
3.2 qualità chimica dei punti di prelievo
3.2
qualità chimica dei punti di prelievo
La qualità delle acque sotterranee, come abbiamo visto ai paragrafi precedenti,
può essere influenzata sia dalla presenza di sostanze inquinanti attribuibili principalmente ad attività antropiche, sia dalla presenza di sostanze di origine naturale
(ad esempio ione ammonio, ferro, manganese, arsenico,. . . ).
Lo stato chimico però deve tener conto della sola componente antropica delle
sostanze indesiderate trovate, una volta discriminata la componente naturale attraverso la quantificazione del suo valore di fondo naturale. Considerato che la valutazione dello stato chimico della acque sotterranee è condotta alla fine del ciclo di
un piano di gestione, utilizzando i dati raccolti con il monitoraggio nei diversi anni,
e che i valori di fondo saranno aggiornati ad ogni ciclo per tener conto dei nuovi
dati, il punto con qualità non buona per presenza di sostanze naturali potrà essere
classificato in stato buono o scarso in base a questi valori solo a posteriori.
Per garantire coerenza tra le valutazioni annuali e quanto riportato in un secondo
momento nei piani di gestione, la valutazione dello stato chimico puntuale è stata
sostituita con la valutazione della qualità chimica 2 che, riferendosi a degli standard
numerici fissi nel tempo, assicura una maggior confrontabilità negli anni. L’indice
concorre comunque alla definizione dello stato chimico del corpo idrico sotterraneo:
un punto con qualità buona sarà sicuramente classificato in stato chimico buono e
uno con qualità scadente per presenza di sostanze antropiche, come nitrati, solventi
o pesticidi, sarà in stato chimico scadente.
La valutazione della qualità chimica ha interessato 282 punti di monitoraggio, 175
dei quali (pari al 62%) non presentano alcun superamento degli standard numerici
individuati dal Dlgs 30/2009 e sono stati classificati con qualità buona, 107 (pari
al 38%) mostrano almeno una non conformità e sono stati classificati con qualità
scadente (figura 5).
Il maggior numero di superamenti (figura 6) dei valori soglia è dovuto alla presenza di inquinanti inorganici (81superamenti, 67 dei quali imputabili allo ione ammonio), e all’arsenico (29), prevalentemente di origine naturale. Per le sostanze di
sicura origine antropica le contaminazioni riscontrate più frequentemente e diffusamente sono quelle dovute a: composti organo-alogenati (30 superamenti) e nitrati
(9). Le altre categorie di sostanze che hanno portato ad una classificazione di stato
non buono sono: pesticidi (2) e clorobenzeni (1).
Osservando la distribuzione dei superamenti nel territorio regionale (figura 7) si
nota una netta distinzione tra le tipologie di inquinanti presenti a monte ed a valle
della del limite superiore della fascia delle risorgive: nell’acquifero indifferenziato
di alta pianura la scarsa qualità è dovuta soprattutto a nitrati, pesticidi e composti
organo alogenati, negli acquiferi differenziati di media e bassa pianura a sostanze
inorganiche e metalli.
In tabella 3 è riportata la sintesi dello qualità chimica per corpo idrico sotterraneo.
3.2.1
10
Perché lo stato
chimico puntuale e
stato sostituito con la
qualità chimica
Vedi l’appendice C
per i dettagli sul
singolo punto.
Tendenza
La valutazione dell’evoluzione della qualità può essere effettuata solo se per la
classificazione si utilizzano le stesse stazioni di monitoraggio, in questo modo si
garantisce che le eventuali modifiche siano effettivamente dovute a variazioni nella qualità e non al numero o al tipo di stazioni considerate [10]. Tuttavia, anche
considerando le stesse stazioni, nell’analisi dei trend, rimane una certa variabili2 La qualità dell’acqua prelevata dal sito di monitoraggio è valutata come buona se tutte le sostanze sono
presenti in concentrazioni inferiori agli standard numerici riportati nel Dlgs 30/2009, scarsa se c’è almeno
un superamento.
Non si notano
cambiamenti
statisticamente
significativi nel
periodo 2009-2014. ↔
3.2 qualità chimica dei punti di prelievo
●
nitrati
terbutilazina−desetil
●
1
bentazone
●
1
9
nitrati e pesticidi
●
arsenico
●
cloruri
conduttività
boro
●
3
inorganici
● 3
2
●
●
●
triclorometano
●
3
tricloroetilene
●
2
dibromoclorometano
●
2
esaclorobenzene
67
6
tetracloroetilene
bromodiclorometano
metalli
●
ione ammonio
solfati
29
●
1
16
7
alogenati
clorobenzeni
Figura 6: Numero di superamenti dei valori limite per le diverse sostanze.
tà legata alle diverse sostanze ricercate e ai limiti di quantificazione utilizzati nei
diversi campioni e nei vari anni.
Considerando le 223 stazioni monitorate nel periodo 2009-2014 non c’è differenza tra la proporzione di punti con qualità scadente per ciascun anno (Q=8.96 e pvalue=0.11). La significatività delle differenze tra le proporzioni è stata valutata con
il test Q di Cochran (appendice G).
11
3.2 qualità chimica dei punti di prelievo
nitrati
pesticidi
alogenati
metalli
inorganici
clorobenzeni
limite superiore fascia delle risorgive
entro standard numerici DLgs 30/2009
oltre standard numerici DLgs 30/2009
Figura 7: Superamenti degli standard numerici del Dlgs 30/2009 per gruppo di inquinanti.
2009
2010
2011
2012
2013
2014
146
143
140
138
141
133
85
90
83
numero punti
80
qualità chimica buona
77
82
qualità chimica scadente
Figura 8: Tendenze della qualità chimica. Anni: 2009-2014. Numero di punti con qualità
buona e scadente considerando il sottoinsieme di punti con serie completa.
12
3.2 qualità chimica dei punti di prelievo
Tabella 3: Sintesi della valutazione dei superamenti per corpo idrico sotterraneo. Numero
di punti con qualità buona (B) e scadente (S) per GWB.
GWB
Nome GWB
Dol
PrOc
VB
PrOr
AdG
BL
LBE
CM
CTV
Mon
VRA
ACA
APVO
APVE
APB
TVA
PsM
APP
QdP
POM
MPVR
MPRT
MPTB
MPBM
MPMS
MPSP
MPPM
MPML
BPSA
BPSB
BPSP
BPST
BPV
Dolomiti
Prealpi occidentali
Val Beluna
Prealpi orientali
Anfiteatro del Garda
Baldo-Lessinia
Lessineo-Berico-Euganeo
Colli di Marostica
Colline trevigiane
Montello
Alta Pianura Veronese
Alpone - Chiampo - Agno
Alta Pianura Vicentina Ovest
Alta Pianura Vicentina Est
Alta Pianura del Brenta
Alta Pianura Trevigiana
Piave sud Montello
Alta Pianura del Piave
Quartiere del Piave
Piave Orientale e Monticano
Media Pianura Veronese
Media Pianura tra Retrone e Tesina
Media Pianura tra Tesina e Brenta
Media Pianura tra Brenta e Muson dei Sassi
Media Pianura tra Muson dei Sassi e Sile
Media Pianura tra Sile e Piave
Media Pianura tra Piave e Monticano
Media Pianura Monticano e Livenza
Bassa Pianura Settore Adige
Bassa Pianura Settore Brenta
Bassa Pianura Settore Piave
Bassa Pianura Settore Tagliamento
Acquiferi Confinati Bassa Pianura
Totale complessivo
B
S
Tot.
13
9
9
7
1
3
6
1
3
1
2
3
2
3
24
11
12
7
4
7
3
1
3
3
10
3
3
2
6
4
1
2
6
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
5
3
2
1
3
9
2
1
1
2
0
0
3
1
1
0
3
2
24
9
4
1
29
13
9
9
7
1
3
6
1
4
1
7
6
4
4
27
20
14
8
5
9
3
1
6
4
11
3
6
4
30
13
5
3
35
175
107
282
13
4
P R E S E N T A Z I O N E D E I D AT I
CHIMICI
Nei paragrafi successivi verranno presentate le concentrazioni medie annue dei
parametri maggiormente significativi per le acque sotterranee del Veneto e le tendenze dei principali indicatori di contaminazione antropica: nitrati (NO3 ), pesticidi
e composti organici volatili (VOC). Come per la qualità chimica, l’analisi dei trend
può essere effettuata solo considerando le stesse stazioni di monitoraggio, in questo modo si garantisce che le eventuali modifiche siano effettivamente dovute a
variazioni nella qualità e non al numero o al tipo di stazioni considerate. Tuttavia
per pesticidi e VOC, anche considerando le stesse stazioni, nell’analisi dell’evoluzione della contaminazione rimane una certa variabilità legata alle diverse sostanze
ricercate e ai limiti di quantificazione utilizzati nei diversi campioni e nei vari anni.
4.1
nitrati
Lo standard di qualità ambientale per i nitrati nelle acque sotterranee, individuato nella direttiva “acque sotterranee” (2006/118/CE), è di 50 mg/l e coincide con il
valore limite fissato anche dalle direttive “nitrati” (91/676/CEE) e “acque potabili”
(98/83/CE).
I valori medi di concentrazione dei nitrati nei siti di monitoraggio delle acque sotterranee sono stati aggregati ed elaborati in classi di concentrazione corrispondenti
a differenti livelli di contaminazione (0-24 mg/l; 25-39 mg/l; 40-50 mg/l; >50 mg/l).
Dai dati elaborati a scala regionale, emerge che, nel 2014:
• la classe più numerosa è quella relativa a valori inferiori a 25 mg/l (225 punti
su 282 pari al 80%);
• i punti con concentrazioni comprese tra i 25 e i 39 mg/l di NO3 sono 39 su
282 pari al 14%;
• i punti con concentrazioni considerate a rischio, comprese tra i 40 e i 50 mg/l
di NO3 , sono 9 su 282 pari al 3%;
• i punti con superamento del limite della concentrazione massima ammissibile
pari a 50 mg/l di NO3 sono 9 su 282 pari al 3%.
Analogamente agli anni precedenti, la distribuzione spaziale delle concentrazioni
medie annue (figura 9) evidenzia che i valori più elevati sono localizzati soprattutto
nell’acquifero indifferenziato di alta pianura (maggiormente vulnerabile) e in particolare nell’area trevigiana. Nel sistema differenziato di bassa pianura, i nitrati risultano praticamente assenti nelle falde confinate (meno vulnerabili all’inquinamento,
caratterizzate da acque più antiche e da condizioni chimico-fisiche prevalentemente riducenti, dove i composti di azoto si ritrovano naturalmente nella forma di ione
ammonio), mentre possono presentare concentrazioni elevate nella falda freatica
superficiale, posta a pochi metri dal piano campagna e quindi altamente vulnerabile.
4.1.1
Tendenze
L’analisi delle serie storiche, relative al periodo 2003-2014, è stata condotta su
152 punti di monitoraggio: per 115 (76%) il trend è stazionario, per 29 (19%) è in
14
4.2 pesticidi
<25 mg/l NO3
25−39 mg/l NO3
40−50 mg/l NO3
>50 mg/l NO3
15
Figura 9: Concentrazione media annua di nitrati nelle diverse classi.
diminuzione e per 8 (5%) in aumento. Per l’analisi dei trend è stato utilizzato il test
non parametrico di Mann-Kendall (MKT) con livello di confidenza del 95%. L’analisi
è stata limitata ai punti con almeno 9 anni di monitoraggio nel periodo 2003-2014.
La figura 10 mostra l’ubicazione delle stazioni con trend costante, crescente e decrescente. I punti particolarmente critici, caratterizzati da concentrazioni elevate e
tendenze all’aumento significative sono ubicati nei comuni di: Loria (punto 769) e
Volpago del Montello (punto 735). Si segnala inoltre un trend crescente anche in due
punti artesiani profondi, uno a Scorzè (punto 313) e uno a Noale (punto 299), dove
le concentrazioni pur rimanendo ancora basse (7-8 mg/l NO3) sono in aumento.
4.2
Vedi l’appendice D
per i risultati del test
sul singolo punto e
l’appendice G per
maggiori
informazioni sul test.
pesticidi
Nel 2014 la ricerca di pesticidi ha riguardato 232 punti di campionamento e 442
campioni, per un totale di 18558 determinazioni analitiche. Complessivamente sono
state ricercate 88 sostanze attive diverse, le 13 rilevate in concentrazione maggiore
al limite di quantificazione in almeno un campione sono (tabella 4): 2,4-D, atrazina,
atrazina-desetil, bentazone, diuron, forate, HCB, MCPA, metolachlor, oxadiazon, simazina, terbutilazina, terbutilazina-desetil. Si tratta prevalentemente di erbicidi, e
come negli anni precedenti, quelli rilevati con maggior frequenza, sono gli erbicidi
Vedi l’appendice E per
il riepilogo delle
misure per sostanza.
4.3 composti organici volatili
costante
16
decrescente
crescente
Figura 10: Risultati del test di Mann-Kendall applicato alle serie di concentrazione media
annua di nitrati per il periodo 2003-2014.
triazinici e alcuni loro metaboliti 1 .
In 2 punti la concentrazione media annua di una sostanza è risultata superiore
allo standard di qualità di 0,1 µg/l (figura 11). Un superamento è dovuto al bentazone (punto 153 Lonigo) e uno alla terbutilazina-desetil (punto 814 Moriago della
Battaglia).
4.2.1
Tendenze
Considerando i 149 punti di monitoraggio con serie completa per il periodo 20092014 (figura 12), il trend del numero di stazioni con superi annuali è stazionario (test
di Mann-Kendall: S = −3 e n = 6).
Negli ultimi 6 anni il
trend del numero di
stazioni con superi
annuali è stazionario.
↔
4.3 composti organici volatili
17
Tabella 4: Elenco delle sostanze rilevate. Le sostanze con almeno un campione con
concentrazione superiore a 0,10 µg/l sono evidenziate in rosso.
Denominazione
2,4-D
atrazina
atrazina-desetil
bentazone
diuron
forate
HCB
MCPA
metolachlor
oxadiazon
simazina
terbutilazina
terbutilazina-desetil
CAS
94-75-7
1912-24-9
6190-65-4
25057-89-0
330-54-1
298-02-2
118-74-1
94-74-6
51218-45-2
19666-30-9
122-34-9
5915-41-3
30125-63-4
concentrazione media annua >0.1 µg/l
Classe chimica
Revocata
erbicidi fenossici
erbicidi triazinici
metabolita
erbicidi tiadiazinici
erbicidi ureici
insetticidi fosforganici-ditiofosfati
no
sì
no
no
sì
erbicidi fenossici
erbicidi cloroacetanilidici
erbicidi non classificati
erbicidi triazinici
erbicidi triazinici
metabolita
no
sì
no
sì
no
-
concentrazione media annua<=0.1 µg/l
Figura 11: Livelli di contaminazione da pesticidi in termini di concentrazione media annua
rispetto allo standard di qualità di 0,1 µg/l per la singola sostanza.
4.3
composti organici volatili
I VOC sono composti organici che evaporano con facilità a temperatura ambiente.
Comprendono un gran numero di sostanze eterogenee come gli idrocarburi alifatici (dal n-esano, al n-esadecano e i metilesani), gli idrocarburi aromatici, (benzene
e derivati, toluene, o-xilene, stirene), gli idrocarburi clorinati (cloroformio, diclorometano, clorobenzeni), gli alcoli (etanolo, propanolo, butanolo e derivati), gli esteri,
i chetoni, e le aldeidi (formaldeide). Nel Dlgs 152/1999 si faceva riferimento solo ai
composti alifatici alogenati e al benzene (composto aromatico), con il Dlgs 30/2009
vengono introdotti valori soglia per: composti organici aromatici, composti alifatici
alogenati, clorobenzeni e nitrobenzeni.
Il valore di riferimento per i composti alifatici alogenati definito dal Dlgs 152/1999
Il Dlgs 152/1999. . .
era di 10 µg/L come sommatoria; erano indicati limiti specifici solo per 1,2-dicloroetano
e cloruro di vinile. La direttiva 2006/118/CE non indica norme di qualità per que1 Col termine “metaboliti” si intendono comunemente l’insieme dei prodotti di trasformazione biologica
e chimica dei prodotti fitosanitari, che possono ritrovarsi, in particolare, nei comparti suolo e acqua.
4.3 composti organici volatili
2009
2010
2011
148
146
3
1
numero punti
2012
148
2013
147
1
concentrazione<=0.1 µg/l
2014
148
147
2
18
2
1
concentrazione >0.1 µg/l
Figura 12: Tendenze della contaminazione da pesticidi. Anni: 2009-2014. Numero di punti con concentrazione media annua entro e oltre il valore limite per almeno un
pesticida considerando il sottoinsieme di punti con serie completa.
entro VL
oltre VL
Figura 13: Livelli di contaminazione da composti organici alogenati.
sta categoria di composti, ma prevede che siano definiti, a livello nazionale, valori
soglia almeno per tricloroetilene (TCE) e tetracloroetilene (PCE). I valori soglia adottati dall’Italia per alcuni composti alifatici alogenati sono specificati in tabella 3
dell’allegato 3 al Dlgs 30/2009 (vedi appendice B).
L’introduzione di valori soglia per le singole sostanze –in alcuni casi anche molto
bassi– e il diverso modo di aggregazione può determinare uno stato chimico diverso
rispetto allo scenario precedente anche in presenza della stessa tipologia ed entità
di contaminazione.
Nel 2014 la ricerca di VOC ha riguardato 254 punti di campionamento e 484 campioni. In 22 punti la concentrazione media annua di almeno un VOC è risultata
superiore al rispettivo valore soglia stabilito dal Dlgs 30/2009 (figura 13).
La categoria di composti più problematica si conferma essere quella dei solventi
clorurati, in particolare tetracloroetilene e triclorometano.
. . . il Dlgs 30/2009
Vedi appendice F per
una sintesi dei
risultati per i
composti ricercati.
4.4 arsenico
2009
2010
177
2011
175
21
19
2012
numero punti
2013
27
entro valore limite
2014
176
173
169
23
19
174
20
22
oltre valore limite
Figura 14: Tendenze della contaminazione da VOC. Anni: 2009-2014. Numero di punti con
concentrazione media annua entro e oltre il valore limite per almeno un VOC
considerando il sottoinsieme di punti con serie completa.
4.3.1
Tendenze
Considerando i 196 punti di monitoraggio con serie completa per il periodo 20092014 (figura 14), il trend del numero di stazioni con superi annuali è stazionario (test
di Mann-Kendall: S = 3 e n = 6).
4.4
arsenico
La presenza dell’arsenico (As) nelle acque sotterranee di alcune aree della pianura
veneta (figura 15) è legata all’esistenza di falde dalle condizioni tipicamente riducenti, confinate in particolari strati di terreno torboso-argillosi ricchi di materiale organico, particolarmente diffuse nel sottosuolo della bassa pianura, a valle della fascia
delle risorgive. La degradazione delle torbe, che genera alti tenori di ammonio, è accompagnata dalla riduzione progressiva di O2 , NO3 − , Mn(IV), Fe(III), SO4 2 −, CO2 .
Questo fenomeno può spiegare gli alti valori registrati di ferro e manganese, liberati
nelle acque dalla dissoluzione riduttiva dei rispettivi ossidi, ma anche gli alti valori
di arsenico, che adsorbito sulla superficie degli ossidi di ferro e manganese, viene
liberato dalla riduzione degli stessi [25]. Anche la degradazione della sostanza organica di origine antropica, come ad esempio percolato o idrocarburi, può fungere da
sorgente indiretta di queste sostanze, in quanto la loro degradazione costituisce il
fattore d’innesco per la loro liberazione nelle acque. Pertanto nella falda superficiale di bassa pianura, localmente, la contaminazione naturale può essere intensificata
da fenomeni di degradazione di sostanza organica antropica.
4.5
Negli ultimi 6 anni il
trend del numero di
stazioni con superi
annuali è stazionario.
↔
Valori di arsenico
oltre i 10 µg/l si
riscontrano nella
bassa pianura.
ammoniaca
L’ammoniaca (ione ammonio, NH4 + ) è praticamente assente nelle aree di alta
pianura, nelle quali si riscontrano le maggiori concentrazioni di nitrati, mentre è
presente in elevate concentrazioni nella medio-bassa pianura, dove si hanno le acque sotterranee più antiche e più protette dagli inquinamenti superficiali (figura
16). Come anticipato nel paragrafo relativo all’arsenico, nelle zone caratterizzate
L’ammoniaca è
presente in elevate
concentrazioni nella
medio-bassa pianura.
4.6 sostanze perfluoroalchiliche (pfas)
Entro VL
Oltre VL
Figura 15: Distribuzione delle concentrazioni media annua arsenico. Legenda: EVL (entro
valore limite), OVL (oltre valore limite) di 10 µg/l.
dalla presenza nel sottosuolo di materiali torbosi ed umici che cedono sostanza organica, l’ammoniaca è da considerarsi di origine geologica. Nella falda superficiale
del sistema differenziato, più vulnerabile ai fenomeni di inquinamento del suolo e
sottosuolo, la contaminazione naturale può essere intensificata a livello locale da
fenomeni di degradazione di sostanza organica di origine antropica e dall’utilizzo
di fertilizzanti. Vista l’elevata antropizzazione della pianura e l’intensa attività agricola è difficile stabilire quando le concentrazioni riscontrate sono attribuibili a sole
cause naturali o possono essere influenzate anche da cause antropiche.
Entro VL
Oltre VL
Figura 16: Distribuzione delle concentrazioni media ione ammonio. Legenda: EVL (entro
valore limite), OVL (oltre valore limite) di 500 µg/l.
20
4.6 sostanze perfluoroalchiliche (pfas)
21
Tabella 5: Elenco dei composti perfluoroalchilici analizzati.
classe
acidi
perfluoroalchilsolfonici
sigla
nome
formula
catena
PFBS
acido perfluorobutansolfonico
acido perfluoroesansolfonico
acido perfluoroottansolfonico
C4 HF9 O3 S
C6 HF13 O3 S
C8 HF17 O3 S
corta
lunga
lunga
acido perfluorobutanoico
acido perfluoropentanoico
acido perfluoroesanoico
C4 HF7 O2
C5 HF9 O2
C6 HF11 O2
corta
corta
corta
acido perfluoroeptanoico
acido perfluoroottanoico
acido perfluorononanoico
acido perfluorodecanoico
acido perfluoroundecanoico
acido perfluorododecanoico
C7 HF13 O2
C8 HF15 O2
C9 HF17 O2
C10 HF19 O2
C11 HF21 O2
C12 HF23 O2
corta
lunga
lunga
lunga
lunga
lunga
PFSA
PFHxS
Cn F2n+1 SO3 H
PFOS
PFBA
PFPeA
PFHxA
acidi
perfluoroalchilcarbossilici
PFHpA
PFCA
PFOA
Cn F2n+1 COOH
PFNA
PFDeA
PFUnA
PFDoA
4.6
sostanze perfluoroalchiliche (pfas)
A seguito del ritrovamento di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) nelle acque superficiali, sotterranee e potabili della provincia di Vicenza e comuni limitrofi2 , ARPAV ha inserito le sostanze perfluoroalchiliche all’interno del pannello analitico dei
parametri da ricercare anche nei punti di monitoraggio della rete regionale delle
acque sotterranee.
Le sostanze perfluoroalchiliche, comunemente indicate con l’acronimo PFAS, sono costituite da catene di atomi di carbonio a lunghezza variabile (in genere da C4
a C14) lineari o ramificate. Il legame carbonio-fluoro (C-F) rende queste molecole particolarmente resistenti all’idrolisi, alla fotolisi e alla degradazione microbica,
facendole diventare così molto utili in un ampio campo di applicazioni industriali
e prodotti di largo consumo, ma anche particolarmente persistenti nell’ambiente.
I PFAS sono utilizzati principalmente per rendere resistenti ai grassi e all’acqua
materiali quali tessuti (per es. Goretex®), tappeti, carta, rivestimenti per contenitori per alimenti (es. Teflon® nelle pentole anti-aderenti, sacchetti per popcorn da
microonde) [22].
La ricerca ha riguardato 12 acidi perfluoroalchilici (PFAA): gli acidi perfluoroalchilsolfonici (PFSA) con 4, 6 e 8 atomi di carbonio e gli acidi perfluoroalchilcarbossilici (PFCA) da 4 a 12 atomi di carbonio (tabella 5). In base al numero di atomi di
carbonio presenti i composti perfluoroalchilici si distinguono in composti a catena
lunga (long-chain perfluorinated compounds LC PFC) o a catena corta (short-chain
perfluorinated compounds SC PFC). Il termine composti perfluoroalchilici a catena
lunga è riferito [23]:
• acidi perfluoroalchilcarbossilici con 8 o più atomi di carbonio (oppure con 7
o più catene perfluoroalchiliche Cn F2n+1 COOH, n > 7);
• acidi perfluoroalchilsolfonici con 6 o più atomi di carbonio (oppure con 6 o
più catene perfluoroalchiliche Cn F2n+1 SO3 H, n > 6).
Di particolare interesse, nell’ottica della protezione della salute e dell’ambiente, sono i composti a catena lunga in quanto si sono dismostrati essere maggiormente
2 Nota Ministero dell’Ambiente e dellla Tutela del Territorio e del Mare del 29.05.2013.
0037869/TRI.
prot.
n.
Cosa sono
Utilizzi
Le sostanze ricercate
4.6 sostanze perfluoroalchiliche (pfas)
22
Tabella 6: Standard di qualità ambientale e valori soglia per alcuni composti perfluorurati .
SQA-MA: Standard di qualità ambientale espresso come valore medio annuo; VS:
valore soglia.
sostanza
SQA-MA
µg/l
acque superficiali interne
SQA-MA
µg/l
altre acque di superficie
VS
µg/l
acque sotterranee
PFOS
PFBA
PFPeA
PFHxA
PFBS
PFOA
6,5 10-4
7
3
1
3
0,1
1,3 10-4
1,4
0,6
0,2
0,6
0,02
3
1
3
0,5
bioaccumulabili rispetto agli omologhi a catena corta [7]. L’acido perfluoroottansolfonico (PFOS) e l’acido perfluoroottanoico (PFOA) sono i due acidi perfluoroalchilici
a catena lunga maggiormente riportati e discussi nella letteratura scientifica [4].
Allo stato attuale, per queste sostanze, non sono ancora definiti limiti di concentrazione nelle acque sotterranee né nella normativa nazionale, né in quella europea
e nemmeno negli standard internazionali fissati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Come standard di qualità ambientale, solo nell’agosto del 20133 , è stato
proposto uno standard per il PFOS nelle acque superficiali di 0.65 ng/l come media
annua e di 36 µg/l come concentrazione massima ammissibile; nelle acque marine
di 0.13 ng/l come media annua e di 7.2 µg/l come concentrazione massima ammissibile; nel biota di 9.1 µg/kg di peso umido. Questi valori devono essere recepiti nella
normativa nazionale entro il 13 luglio 2015. Per le acque sotterranee non sono stati
individuati standard di qualità per il PFOS.
Recentemente, nella bozza del decreto ministeriale di modifica dell’allegato 1 alla
parte terza del decreto legislativo n 152/2006, recante "i criteri tecnici per la classificazione dello stato dei corpi idrici", attualmente in corso di elaborazione, sono stati
individuati standard di qualità ambientale per le acque superficiali e valori soglia
per le acque sotterranee per alcuni composti perfluorurati ai fini della valutazione
dello stato chimico 4 . I valori soglia proposti sono riportati in tabella 6.
La ricerca di PFAS ha riguardato 225 punti di campionamento e 410 campioni, per
un totale di 4919 determinazioni (tabella 7). Complessivamente le concentrazioni
medie annue superiori al limite di quantificazione di 10 ng/litro sono state 91 su
2700, pari al 3.4%.
I punti con presenza di almeno un composto con concentrazione media annua
superiore a 10 ng/litro sono 53 su 225, pari al 24%.
Il PFOA è risultato essere il congenere 5 ritrovato in più punti (35 punti su 225
pari al 16%). Non sono stati rilevati gli acidi perfluoroalchilcarbossilici a catena più
lunga del PFOA (le concentrazioni medie di PFDeA, PFUnA e PFDoA sono inferiori
al limite di quantificazione in tutti i campioni e PFNA è stato trovato in un solo
punto con concentrazione media di 11 ng/l).
Il PFOS è stato misurato in soli 3 punti e con concentrazioni comprese tra 11 e 18
ng/l.
Il range di concentrazione misurato per i singoli congeneri è risultato piuttosto ampio; Il PFOA oltre ad essere il più ritrovato è anche quello che presenta
concentrazioni medie più elevate (1193 ng/l).
3 Direttiva 2013/39/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 12 agosto 2013, che modifica le direttive
2000/60/CE e 2008/105/CE per quanto riguarda le sostanze prioritarie nel settore della politica delle acque
4 Valori derivanti dalla proposta tecnica (prot. n. 5433 del 28/11/2014) del gruppo di lavoro sulle sostanze
perfluorurate, istituito con D.D. 4819/TRI/DI/N del 20/12/2013
5 Congenere: membro di una famiglia di sostanze chimiche che differiscono fra loro solo per il numero e
la posizione del medesimo sostituente.
I valori limite
Sintesi dei risultati
4.6 sostanze perfluoroalchiliche (pfas)
23
Tabella 7: Sintesi del numero di punti per classe di concentrazione. Legenda: LOQ=limite
di quantificazione, cmin =minima concentrazione media annua misurata,
cmax =massima concentrazione media annua misurata.
parametro
LOQ
ng/l
punti
totale
PFBS
PFHxS
PFOS
PFBA
PFPeA
PFHxA
PFHpA
PFOA
PFNA
PFDeA
PFUnA
PFDoA
somma
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
225
225
225
225
225
225
225
225
225
225
225
225
225
punti per classe di concentrazione (ng/l)
<10
10-30
31-100
101-500
>500
217
224
222
202
220
214
221
190
224
225
225
225
172
3
1
3
16
3
9
3
23
1
0
0
0
36
4
0
0
6
2
1
1
10
0
0
0
0
9
1
0
0
1
0
1
0
1
0
0
0
0
7
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
0
1
cmin
ng/l
cmax
ng/l
15
11
11
11
11
13
11
11
11
11
248
11
18
405
62
331
35
1193
11
2276
Per illustrare i risultati i valori misurati sono stati suddivisi in 5 classi di concentrazione: <10, 10÷30, 31÷100, 101÷500, >500 ng/l. L’unica sostanza con concentrazione media annua superiore a 500 ng/l è il PFOA nel pozzo 153 a Lonigo
(VI), che rappresenta anche il superamento del valore soglia proposto ai fini della
valutazione dello stato chimico (tabella 6).
In figura 17 è illustrata la distribuzione della somma delle concentrazioni di tutti
i singoli PFAS rilevati e quantificati per punto di controllo.
I dati delle singole campagne sono consultabili nel dettaglio nei rapporti disponibili sul sito internet dell’Agenzia nella sezione PFAS.
Dove trovare i dati
4.6 sostanze perfluoroalchiliche (pfas)
<10 ng/l
10−30 ng/l
31−100 ng/l
101−500 ng/l
>500 ng/l
Figura 17: Distribuzione delle concentrazioni medie annue di sostanze perfluoroalchiliche
espresse come media della somma delle concentrazioni di tutti i singoli PFAS
rilevati e quantificati per campione.
24
5
DIAGRAMMI PIEZOMETRICI
Nelle pagine successive sono rappresentati i diagrammi piezometrici relativi ai
punti in falda libera, monitorati nel 2014 e con almeno tre anni di misurazioni. Ricordiamo brevemente che l’altezza piezometrica (h) si misura come quota alla quale
si livella l’acqua in un pozzo/piezometro: occorre dunque che la stazione di osservazione sia dotata di un preciso punto quotato (m slm) al quale riferire la misura di
profondità del livello d’acqua (figura 18).
Nei grafici la serie osservata è stata “lisciata” utilizzando una regressione locale
di tipo loess con parametro di lisciamento 1/2 1 .
I dati di livello di tutti i punti monitorati nel periodo 1999-2014 sono scaricabili
dalla sezione open data del sito internet di ARPAV [31]. Per maggiori informazioni
sulla disponibilità della risorsa idrica sono inoltre disponibili, sempre nel sito internet dell’Agenzia, due prodotti: il Rapporto sulla risorsa idrica in Veneto [30] e gli
Annali freatimetrici [29].
P.R.
P.C.
L
Q
soggiacenza
P
livello della falda
h
livello medio mare
Figura 18: Misura del livello piezometrico (h). h = Q + L − P.
1 Il loess è uno stimatore basato sulla regressione locale pesata, proposto originariamente da W. S. Cleveland (1979), la cui caratteristica distintiva è che le osservazioni non contribuiscono tutte in modo uguale,
come invece avviene nella regressione lineare classica, ma ciascuna riceve un peso inversamente proporzionale alla propria distanza da x. Il principale vantaggio del metodo loess è sicuramente il fatto che non
richiede l’introduzione di una funzione globale di approssimazione e livellamento dei dati, ma permette
di lavorare localmente; è sufficiente dunque fornire solamente il valore del parametro di lisciamento ed
il grado del polinomio locale.
25
Come si misura
l’altezza
piezometrica.
Nei grafici la serie è
stata “lisciata”.
Dove trovare
maggiori
informazioni.
diagrammi piezometrici
PD − Cittadella − stazione n. 241 − prof. 6 m
●
47
46
45
●
●
●
● ●●●
●
●
●
●●
●
●
●
●●
● ●
●
●●
●
● ●●
●
●
● ●●
●
●
●
●
44
● ●
●
●
●●
●
●
●
43
●
●
●
●●
●
●
●
●
● ●●
●
●
●
42
PD − Cittadella − stazione n. 513 − prof. 12,98 m
42
●●
40
●
●●
●
● ●
●
●
● ● ●
●●
●
●
●
●
●
●
●●●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●● ●
●
●
●
●
●
●●
●●
●
38
●
●
●
PD − Gazzo − stazione n. 69 − prof. 1,76 m
●
●
●
35.0
●
●
●
●
34.5
●
●
●
●
34.0
m slm
●
●
●
●
●
●
●●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
● ●
●
●
●
●●
● ●
●
● ●●
●
●● ●
●
●
●●
●
●
PD − Piacenza d'Adige − stazione n. 86 − prof. 5,6 m
5
4
3
●
●
●
●
●
●
●●
●
●
●
●
●
●
●
● ●●
●
●
●
●
●●
●
●
●
●
●
●●
●
●
●
●●
●
●
●
●
●
●
●●
●● ●
●
●
● ●
●
●
●
●
2
●
PD − San Martino di Lupari − stazione n. 239 − prof. 7,81 m
42
●●
●
●
41
40
●
●
●
●
●
●
●
39
●●
●
●●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●●
●
●
●
●
● ●
●
●
●
●
●
●
●
●
● ●●
●
●●
●
●
38
●
● ●●
●●
●
●
●
●
●
PD − San Martino di Lupari − stazione n. 515 − prof. 8,8 m
●
39.5
●
●
●
39.0
●
38.5
● ●
●
●
●
38.0
●
●
●
●
●
●
● ●
●
●
●●
●
●●
37.5
●
●
2000
2002
2004
2006
2008
2010
2012
2014
26
diagrammi piezometrici
PD − San Martino di Lupari − stazione n. 518 − prof. 13,7 m
40
●●
●●
39
38
●
●
37
●
●
●
36
●
●
●●
●
●
● ●●
●
●
●
●
●
●●
●
●
●
●
●●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
35
●
●
●
●
●
●
●
● ●●
●
PD − Tombolo − stazione n. 514 − prof. 12,6 m
●●
40
●
● ● ●
●
●
●
39
●
●
●
●
●
●●
38
●
●
●
37
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●●
●●
●
●
●
PD − Villa del Conte − stazione n. 75 − prof. 2,85 m
35.0
●
●
●
●
34.5
●
●
●
●
●
●
●
●●
●
●
● ●
● ●
●
●
34.0
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●●
●
●●
●
●
●
●
●
●
● ●
●●
●
●
●
●
m slm
●
●
●
●
●
●
33.5
●
PD − Villa Estense − stazione n. 80 − prof. 5,16 m
●
●
3.5
3.0
2.5
●
● ●
● ●●● ●
●
●
●●
●
●
●
●
●
●
● ●
● ●●
●
●
● ● ●
●
●
●●
●
●●
●●
●
●●
●
●
●
●
●
●
● ●
●● ●
●
●
2.0
●
RO − Adria − stazione n. 138 − prof. 4,5 m
●
●
−1.5
●
●
●
−2.0
−2.5
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●●
●
●● ●
●
●
●
●
●
●
● ●●●
●
●
●
● ● ●
●
●
−3.5
●
RO − Ariano nel Polesine − stazione n. 134 − prof. 3,35 m
0.0
●
−0.5
●
●
−1.0
●●
●
−1.5
●
●
●
●
●
●
●
●
●
● ●●
●
●
−3.0
●
●
●
●
●
●
●
●
−2.0
●
●
●
●
2000
2002
●●
● ● ●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
● ●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
2004
●
●
●
2006
2008
2010
● ●
2012
●
2014
27
diagrammi piezometrici
RO − Badia Polesine − stazione n. 903 − prof. 4,5 m
8.5
●
●
8.0
●●
●
●
●
● ●
7.5
●●
●
●
●
●
●
● ●
●
●●
●
●
●
●
●
●
●
● ●
●●
●
●
7.0
●
RO − Bagnolo di Po − stazione n. 905 − prof. 11 m
●
5.0
●
●
●
4.5
●
●
●
●
●
●
4.0
●
●
●
●
●
●
●●
●● ●
●
●
●●
●
●
●●
3.5
●
●
●
●
●
●
RO − Bergantino − stazione n. 907 − prof. 10,5 m
●
●
11
●
●
10
●
●
●
9
●
●
●
m slm
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
● ●
●
RO − Canda − stazione n. 909 − prof. 8 m
●
●
5.0
●
●
●
●
4.5
●
●
●
● ● ● ●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
4.0
●
●
●
●
●
●
● ●
●
●
●
RO − Castelguglielmo − stazione n. 128 − prof. 2,5 m
6.5
●
●
●
5.5
●●● ● ●●
● ●
●
●● ●
●
●
●
●
●
●
●
6.0
5.0
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
4.5
●●
●●
●
●
●
●
●
●
●●
●
●
●
●
●
● ●
● ●●
●
●
●
●
●
4.0
●
RO − Castelnovo Bariano − stazione n. 911 − prof. 9 m
●
●
7.0
●
●
6.5
●
●
6.0
●
●
●
5.5
●
●
●
● ● ●
●●
●
●
●
●
●
●
●
●
●●
● ●
●●
●●
● ●
●
5.0
2000
2002
2004
2006
2008
2010
2012
2014
28
diagrammi piezometrici
RO − Ceneselli − stazione n. 141 − prof. 4,4 m
●
7.0
●
●
6.5
●
6.0
5.5
●
● ●●
●
●● ●●●●
●●●
● ● ● ●●
●● ●●
●
●
●
●●
●
●●●●
●●
● ●●●● ● ●
●
● ●●●●●
●●
●
●
RO − Crespino − stazione n. 136 − prof. 4,25 m
●●
●●
●
●
●
●
1.0
0.5
●
●
1.5
●●
●
●
●
●
● ●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
2.0
● ●●
●
●
●
●
●●
● ●
●
●
●
●
RO − Fiesso Umbertiano − stazione n. 913 − prof. 5 m
●
6
●
●
5
4
●
●
●
●
●●
●
●
●
● ●
●
● ●● ●
●
3
m slm
●
●
●●
●
●
●
●
●
●
● ●
●
●
2
RO − Giacciano con Baruchella − stazione n. 915 − prof. 7 m
●
●
7.0
●
●
6.5
●
●● ●
6.0
●●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●●
●
●
●
● ●
●
●
●
●
●
●
●
●
5.5
●
RO − Loreo − stazione n. 923 − prof. 7 m
●
●
●
−3.0
●
●
−3.4
−3.8
●
●
●
●
●
●
●
● ●
●
●
●
●
●
●
RO − Occhiobello − stazione n. 130 − prof. 3,5 m
●
4
●
●●
●●
●
3
●
●
●
●
●
●●
●
● ●
●
●
●
●
●
●●
●
2004
2006
●
●
● ●
●
●
●
2002
●
●
●
●
2000
●
●
●●
●
●●
●
●●
●
●
●
●
●
2
●
●
●
●
●
2008
2010
2012
2014
29
diagrammi piezometrici
RO − Porto Viro − stazione n. 143 − prof. 2,1 m
●
●
●
−3.5
●
●
●
−4.0
●
●
●
●
●
●
●
●
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●
●
●
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●●
●
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●
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●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●●
−4.5
●
●
●
●
●
RO − Rovigo − stazione n. 144 − prof. 3 m
●
●
●
3
●
●
●
●
●●
●
●●
●
●
●●
●
●
●
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●
●
1
●
●
●
●
●
●
●
●
●
● ●●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
● ●
●
●
●
●
●
RO − Stienta − stazione n. 142 − prof. 5,5 m
7
●
●
●
●
●
●
●
6
●
●
●
●
●
●
●
m slm
5
●
●
●
●
2
●
●
●
●
●
● ●●
●
●
●
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●
●
●●
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●
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●
●
●
●
●
● ●
●
● ●
●●
●
●
●
●
●
●
●
RO − Trecenta − stazione n. 917 − prof. 6 m
●
6.5
●
●
6.0
●
●
5.5
●
●
5.0
●
●
●
●
●
● ● ●●
●
●
● ●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
● ●
● ●
●
RO − Villamarzana − stazione n. 921 − prof. 6,3 m
3.5
●
●
●
●
3.0
2.5
2.0
●
●
●
●
●
●
●●●
●
●
●
●
●
●
●
● ●●
●
●
●
●
● ● ●
●
●
● ●
●
RO − Villanova del Ghebbo − stazione n. 919 − prof. 12 m
●
4.0
●
●
●
3.5
●
●
●
● ●● ●●
3.0
●
●
●
●●
●
●
● ●●
●
●
●●
●
● ●
●
●●
●
2.5
2.0
●
●
2000
2002
2004
2006
2008
2010
2012
2014
30
diagrammi piezometrici
RO − Villanova Marchesana − stazione n. 133 − prof. 6,5 m
0
●
●
●
−1
●
●●
●
●
●
●●
●
●
●
●
● ●●
● ●
●
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●●
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●
●
−2
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
● ●●●
●
●
●
●
●
●
●
●
TV − Altivole − stazione n. 23 − prof. 85,97 m
●
37
●
●
35
●
●
●
●
●
● ●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
31
●
●● ●
●
33
●
●
●●
●●
●●
●
●
●
●
●
●
●
TV − Altivole − stazione n. 531 − prof. 49,15 m
●
●
39
●
●
●
37
m slm
35
●
●
●
●
● ●●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●●
●
●
33
●
●
● ●
●
●
●● ●●
●
●
●
●
●●
●
●
●
●
●
●
●
TV − Asolo − stazione n. 535 − prof. 40 m
●
124
●
●
●
●
● ●●
●
122
●●
●
●
●
●
34
●
● ● ●
●
●
123
●
●
●
●
● ●
● ●
● ●
●
●
●
●
●
●
●
●●
●
●
●
●
●●
●
TV − Castelfranco Veneto − stazione n. 765 − prof. 30 m
●●
33
●
32
●
● ●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
31
●
●
●
●●
●
●
●
●
●
●
●
●●
●
●
●
●
●
●
30
●
●
●
TV − Castello di Godego − stazione n. 545 − prof. 27,9 m
●
●
●
40
39
●
38
●
●
●
37
●
●
●
2000
2002
●
●●
●
36
●●● ●
●
●
● ●
2004
●
●●
2006
●
●
●
●
●
2008
●
●
●
2010
2012
●
●
●
●
●
2014
31
diagrammi piezometrici
TV − Cessalto − stazione n. 114 − prof. 7,2 m
3.5
●
3.0
2.5
2.0
●
●
●●
● ●
●●
●●
●
●
●●
●
●
●
●
1.5
●
●
●● ●
●
●
●
●
●●●
●●
●
●
●
●
●
●
●●
●
●
●
●
●
●
●
●● ● ●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
TV − Cornuda − stazione n. 100 − prof. 55,5 m
116
●
● ●
●
112
● ●
●
●
●
●
●
●●
●
● ●
●
108
●
●●
●
●
●
●
● ●●
●
●●
●
●
●
● ●
● ●
●
●
●●
● ●
●
●
●
●
●
●●
● ● ●● ●
● ●
●
●
●
104
TV − Follina − stazione n. 90 − prof. 22 m
●
187
●
●
●
●●
●
● ●
●
●
●
186
●
●
●
●
●
● ●
● ●
● ● ●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●● ●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
185
m slm
●
●
●
●
●●
●
●
●
●
●
●
TV − Godega di Sant'Urbano − stazione n. 706 − prof. 12,8 m
43
●
42
41
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
40
●
TV − Loria − stazione n. 225 − prof. 59 m
44
●
●
42
●
●
●
● ●●
●●
40
●
●
●
●
●
●
●
●
38
●
●
●
●
●
●
●
●
●● ●
●
●
●
●
●
●●
●
●
●
●
● ●
●
●
●
●
●
●●
●
●
●
●
●
●
●● ●
●
●
●
●
●
TV − Mareno di Piave − stazione n. 790 − prof. 25 m
35
●
●
● ●
●
●
●
34
●
33
●
●
●
●
●
●
●
32
●
●
●
31
30
●
2000
2002
2004
2006
2008
2010
2012
2014
●
32
diagrammi piezometrici
TV − Maser − stazione n. 248 − prof. 77 m
47.5
●
●
45.0
42.5
●
40.0
37.5
●
●
●●
●
●
●
●
●
●
●●
●
●
●
●
●
●
● ●● ●
●
●
●
●
●
●
● ●
●
●
●
● ●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
35.0
TV − Maser − stazione n. 556 − prof. m
●
85
●
●
●
80
●
75
●
70
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●●
●
●
● ●
●
●
●●
●
●
●
●
●
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●
●
●
●
●
●
● ●
●
●
●
●
●●
●
●
●
●
●
●
TV − Mogliano Veneto − stazione n. 98 − prof. 3,6 m
6.0
●
5.5
●
●
●
●●
5.0
●
●
●
● ●
●
●●
●
●
● ●●
●
●
●
● ●
●
●
●
●●●
●
●
●
●
●
●
●
●
4.5
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●●
●
●
●
●
●
● ●
m slm
●
TV − Montebelluna − stazione n. 552 − prof. 81 m
●
●
36
●
●
●
●
●
34
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
● ●
●
●
● ●
●
●
●
●
●
●●
●
●
TV − Nervesa della Battaglia − stazione n. 101 − prof. 22,6 m
●
●
84
●
83
82
●
●
●
● ●●
●
30
85
●
●
● ● ● ●
●
32
● ●
●
●
●
● ●
81
●
●
●
●
●
●● ●
● ● ● ●
●
●● ●
●● ● ●
●
● ●
● ●● ●
●
●
●
●
●
● ●
●
●●
●
●
●●
●
●● ●
●●
●
●
●
80
●
79
TV − Nervesa della Battaglia − stazione n. 741 − prof. 45 m
●
40
36
● ●
●● ●
●
●
●
●
● ● ●●
32
●
●
●
●
●
28
2000
2002
2004
2006
2008
2010
2012
2014
●
33
diagrammi piezometrici
TV − Orsago − stazione n. 103 − prof. 6,72 m
●
41.0
●
40.5
●
●
40.0
39.5
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
● ●
●
38.5
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●●
●
●● ●
●
●
●
39.0
●
●
●
●
TV − Paese − stazione n. 766 − prof. 35 m
●
●
26
●
●
●
●
●
● ●
●
●
25
●
●
●
24
●
●
●
●
TV − Ponzano Veneto − stazione n. 762 − prof. 21 m
21.5
● ●
●
●
●
21.0
●
●
●
●
● ●
20.5
●
●
●
20.0
●
●
●
19.5
m slm
●
19.0
●
TV − Ponzano Veneto − stazione n. 763 − prof. 33 m
●
●
●●
● ●
25
●
●
●
●
● ●
24
●
●
●
●
23
●
TV − Quinto di Treviso − stazione n. 99 − prof. 6 m
16.25
●
●
16.00
15.75
●
● ●
●
●●
15.50
●
●
●
●
●
●
●
●
●
● ●
●
●
●
●
● ●●
●
●●
● ●
●
●●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●●
●
●
●
●
●
●
●
15.25
●
TV − Riese Pio X − stazione n. 230 − prof. 150 m
40
●
●●
●
●
●
●
●
38
●
●
●
●
●●
●
36
●
●
●
●●
●
●
●
●
● ● ●
●
●
●
●
●
●●
●
2000
2002
●
2006
●
●●
●
●
●
●
●
●
● ●
●
● ●
●●
2004
●
●
●
●
●
●
34
●
●
●
2008
2010
2012
2014
34
diagrammi piezometrici
TV − Roncade − stazione n. 36 − prof. 5,7 m
●
−0.5
●
●
−1.0
●
●
−1.5
●
−2.0
●
●
●
●
●
●
−2.5
●
●
●●
●
●●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
● ●
●
●
●
● ●
●
●
●
●
●
●●
●
●
●
●
●
●
●
●
●●
●
●
● ●
●
●●
●
TV − San Zenone degli Ezzelini − stazione n. 236 − prof. 56,5 m
●
42
40
38
36
●
●
●
●●
●●
●
●
●
●●
●●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●●● ●
●
●
●
●
●
●●
●
●●
● ●
●
●
●
●
●
● ●
●
● ●●
●
●
●
● ●
●
●
●
●
●
●
●
TV − Santa Lucia di Piave − stazione n. 713 − prof. 29,4 m
38
●
36
● ●●
●
● ●
● ●
●
●
●
●
●
34
●
●
●
●
32
●
●
30
m slm
28
●
26
99
TV − Sernaglia della Battaglia − stazione n. 754 − prof. 30 m
●
●
98
●
●
●
●
97
●
● ●● ●
●
●
●
96
●●
●
●
●
●
●
TV − Sernaglia della Battaglia − stazione n. 756 − prof. 8,6 m
●
106.00
●
●
●
●
●
●
●
105.75
●
●
●● ●
●
●
●
●
105.50
●
●
●
●
105.25
TV − Trevignano − stazione n. 739 − prof. 50 m
●
●
● ●
●
26
●
●
25
●
●
●
●
●
●
●
●
24
●
●
2000
2002
2004
2006
2008
2010
2012
2014
●
35
diagrammi piezometrici
TV − Vedelago − stazione n. 271 − prof. 64 m
●
40
●
35
30
●
● ●●
●●
●
●
●
●● ●
25
●
●●
●
●
●
●
● ●
●●●
● ●●●●
●
●
● ●
● ●
●● ●
●
●●
●
●
● ●
●
●
●
●
● ●
●
●
●
●
●
●
● ●●
●
●
TV − Villorba − stazione n. 750 − prof. 20 m
●
26
●●
●
25
24
● ●
●
●
●
●
●
●●
●
●
●
23
●
●
TV − Vittorio Veneto − stazione n. 102 − prof. 14,67 m
●
112
●
●
111
●
m slm
110
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
● ●
●
● ● ●●● ● ●● ● ● ●● ● ●● ● ●●
●
●
●
●
●●
●
●
●
●
●
●●
●
●● ● ● ●
●
●●
● ●●
●
VE − Campagna Lupia − stazione n. 29 − prof. 3 m
●
●
−1.2
●
−1.6
−2.0
●
●
●
●
●
●
●
●
● ●
● ●
● ● ●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●●
●
●
●
● ●
●
●
● ●●
●
●
●●
●
●
●
●
●
●
●
●
●●●
VE − Cavallino−Treporti − stazione n. 42 − prof. 1,8 m
●
1.00
●
0.75
●
0.50
●
0.25
0.00
●
●
●
●
●
●
● ●
●●
●
●
● ●●
●
●
●
●
●
●●
●
●
●● ●
●●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
● ●
●
●
●
● ●
●
●●
●
●
●
●
●
●
VE − Fossalta di Portogruaro − stazione n. 30 − prof. 4 m
●
4
●
●●
●● ●
●
●
●
●
● ●
●
●
●
●
3
●
●
●
●
2000
2002
●●
●
●
●
●
2004
●
●
●
●
●
● ● ●
●
●
●
●
●
●
● ●
●
●
●
●
2
●●
●
●
●
●
●
●
●
●
●●
2006
●
2008
2010
2012
2014
36
diagrammi piezometrici
VE − Mira − stazione n. 28 − prof. 4,69 m
●
2
●
●
●
1
●
●
●
●
●● ● ● ● ● ●
●
●
●
●
●
●
●
●● ●
●
●
●
VE − Venezia − stazione n. 33 − prof. 3,5 m
7.5
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
● ●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●●
●
●
● ●
●
●
●
● ●
●
●
●
●
●●
●
●
●
●
●
●
●
● ●
●
●
5.5
●
●
●
7.0
●
●
●
●
●
●
VE − Venezia − stazione n. 39 − prof. 14 m
1.0
●
●●
0.5
●
●
●
●
6.0
●
●
●
0
6.5
●
● ●
●
●●
●
●● ●
●
●
●
●
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●●
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●
0.0
●
●
●
●● ●
●
●
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● ●●
●
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●
−0.5
●
m slm
●
●
●
●●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
VE − Venezia − stazione n. 40 − prof. 2,55 m
●
0.5
●
0.0
●
●
●
● ● ●
●
●
●●
●
●
●
−0.5
●
●
●●
●
●
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●●● ● ●
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●
●
●
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●
●
●
●●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
−1.0
●
●
VE − Venezia − stazione n. 41 − prof. 3,1 m
0.0
●
●
●
●
●●
−0.5
●
●
●
0.5
●
●
●
●
●
●●
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●●
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●●
●● ● ●
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●● ● ●
●
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●
● ●
●
● ●
●
●●
●
●
●
● ● ●●
−1.0
−1.5
●
VI − Bassano del Grappa − stazione n. 244 − prof. 42,1 m
●
●
●
74
70
●
●
●
●
●
●
●
● ●
●
●
●
66
●
●
62
2000
2002
●●●
●●
●
●
●
●
● ● ●● ●
●
●
●
●●
●
●
●●●
●
●
●●
●●●
●
●
●
●
●
● ● ●
●
●
●
●
●
●
2004
2006
2008
2010
2012
2014
37
diagrammi piezometrici
VI − Bassano del Grappa − stazione n. 519 − prof. 80,5 m
70.0
●
67.5
●● ●
●
●
●
●
●
65.0
●
●
●
● ●● ●
●
62.5
●
● ●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
57.5
●
●
●
●
● ●
●
●●
60.0
●
●●
●
●
●
●●
●
VI − Bassano del Grappa − stazione n. 521 − prof. 70,3 m
●
●
●
70
●● ●●
65
●●
●
●
●
●
●
●
●
●
●● ●
●
60
●
●
55
●
● ●
●
●
●●
●●
●
●
VI − Bassano del Grappa − stazione n. 95 − prof. 62,26 m
70
●
●
●
●
●
65
●
● ●
●
●●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
● ●
●
●
●
●
●
●
●
●
60
●
●
● ● ●
●
●
●
●
●
●
●
●
m slm
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
VI − Breganze − stazione n. 226 − prof. 32,77 m
77.5
●
●
●
●
72.5
●
●
●
70.0
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
65.0
VI − Caldogno − stazione n. 234 − prof. 5,87 m
53.5
●
52.5
●
●
●
●
●●
53.0
●
●●
● ●
●
●
●
●
52.0
51.0
●
●
●
●
●
●
● ●
●
67.5
51.5
●●
●
●
● ●
●
●●
●
●
●
75.0
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
● ●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
50.5
●●
●●
●
●●
●
●
VI − Cartigliano − stazione n. 526 − prof. 20,47 m
●
●●
●
●
64
●
●
●
●
●
●
●
●
● ●●
●
●
●● ●
●●
● ●
●● ●
●
●
●
●
●
●
●●
●
62
●
● ● ●
●
60
2000
2002
2004
●
2006
●● ●
2008
●
2010
2012
2014
38
diagrammi piezometrici
VI − Cassola − stazione n. 149 − prof. 49,47 m
●
64.0
63.5
●
63.0
62.5
●
●
●
● ●
●
●
●
●
●
●
●
●
● ●
●
●
●
●
●
●
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● ● ● ● ●●●●
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● ● ● ●
●●●
●
●
●
●●
●
●
●
●
●
●
●●
●●
●
●
VI − Dueville − stazione n. 38 − prof. 10,5 m
●
61
60
●
●
● ●
59
●
●
58
● ●●●●
●
●●
●
●●
●
● ●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
● ●
●
● ●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
57
VI − Lonigo − stazione n. 153 − prof. 4 m
●
25
●
●
●●
●
24
●
●
●
●●
●
● ●
●
●●
23
●
●
●
●
● ●
●●
●
● ●
●
●
●
● ● ●
●
●
●
●
●●
●●
●●
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●
●
●
●
●
●●
●
●
● ● ●
●
●●
●
m slm
●
VI − Malo − stazione n. 232 − prof. 85 m
●●
●
●
●
100
●
●
90
80
●
●
●
●
●
●
●●
●
●
●
●●
●
●
●
●
●
● ●
●
70
VI − Nove − stazione n. 231 − prof. 18,2 m
70
68
●
●
●
●
●
●
●●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
66
●
●
● ●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
● ●
●
●
● ●
●
●●
●
●
●
●
●●
●
62
●
●
●
●
●
●
●
●
●
64
●
●
●
●
●
●
● ● ●
●
●
●
VI − Pianezze − stazione n. 163 − prof. 24,78 m
●
70.0
●
●
●●
●
●
● ●●
67.5
65.0
●
●
●●
●
●
●
●
●
●
●
2000
2002
2004
●
●
●●
2006
●
●
●
●
●●
●
●
●
●
●
●
●
●
● ●●
●
●
●●
●
2008
2010
2012
2014
●
39
diagrammi piezometrici
VI − Pozzoleone − stazione n. 227 − prof. 6,3 m
●
●
●
●
51.5
●
●
●
●
●●
●
●
●
●
50.5
●●
●
● ●
●
●
●
●
●
●●
●
●
●● ●
●
51.0
●
●
52.0
●
●
●
●
●
●●
●
●●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●●
●
●
●
●
●
●
VI − Pozzoleone − stazione n. 463 − prof. 9,8 m
●
60.0
●
●
●
●●
●
59.5
●
●
●
●
●
● ●
●
●
● ● ●●
●
●
●
●
59.0
●
●
58.5
●
●
●
●
58.0
VI − Romano d'Ezzelino − stazione n. 162 − prof. 58 m
●
87
●
86
85
84
●
●●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●●
●● ●
●
● ●
●
83
m slm
●
●
●●
●
●
●
●
●● ● ●
● ●
●
●●
●
●
● ●
●
●
●
●●
●
●
●●
●
82
●
●
●●
●
●
●
●
VI − Rosà − stazione n. 506 − prof. 73 m
55.0
●
●
52.5
●
●
50.0
●
● ●
●
●
47.5
●
●
● ●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●●
●
●●
●
●
●
●
●●
●
●
●
● ●
●
●
45.0
●
●
●
VI − Rosà − stazione n. 523 − prof. 84 m
●
●
54
●
●
●
●
52
50
●
●
48
●
●
● ●
●
●●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●●
●
●
● ●
●
● ●
●
●
●
●
●
●
●●
●
VI − Rosà − stazione n. 524 − prof. 60 m
●
60
●
●
●
58
●
●
●●
56
●
54
●
●
52
●
● ●
●
●
●
●
●
● ●
●
●
●
●
●
●
●
●
●●
●
●
●
●
● ●
● ●
●
●
●
●
●●
● ●
●
●
●
●●
●
●
2000
2002
2004
2006
2008
2010
2012
2014
40
diagrammi piezometrici
VI − Rossano Veneto − stazione n. 224 − prof. 78,2 m
●
●
44
●
●
●
●
42
40
●
●
●
●
●
● ●
●
●
●
●
●● ●
●
●
● ●
● ●● ●
●
●
●
●
●
●
●
●
●●
●
●
●
●
●
●● ●
●
●
●
●●
●
●
●
●
●
●
●
●
38
●
●
VI − Rossano Veneto − stazione n. 507 − prof. 50 m
●
45
●
● ●●
●
42
●
●
● ●●
●
●
●
●
● ● ● ●●
●
●
●●
●
●
●
●
●
● ●● ●
●
●
●
● ● ●●
●
●
●●
●
●
●●
● ●
●
●
●
39
●
36
VI − Rossano Veneto − stazione n. 509 − prof. 72,2 m
●
42
●
●
●
40
●
● ● ●
● ●
●
●
●
● ●●
●
●●
●
●
●
●
●● ●
●
38
●
●
●
● ●
● ●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
m slm
●
VI − Rossano Veneto − stazione n. 529 − prof. 22 m
●
●
●
●
●
●
44
●
●
●
● ●●
●
●
● ●●
42
●
●
●
●
●
●●
●
●
●
●
●
● ●
●
●
●
●
●●
●
●
●
●
40
●
●
●
●
● ●● ● ●
●
VI − Sandrigo − stazione n. 140 − prof. 22,25 m
●
75.0
72.5
●
●
●
●
●●
●
●
●
70.0
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
67.5
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
VI − Sandrigo − stazione n. 158 − prof. 4,77 m
●
●
58.5
●
●
●●
58.0
57.5
●
●●
●
●
●
●
●
●●
●
2004
●
●
●●
●
●
●
●
●
● ●●
●
● ●
●
2002
●
●
●
●
●
●
●
2000
●
●
●
●
57.0
●
●
●
● ●
●●
2006
●
●
2008
2010
2012
2014
41
diagrammi piezometrici
VI − Tezze sul Brenta − stazione n. 235 − prof. 78 m
56
●
●
●
●
54
●
52
● ●
●
●
●
●
●
●
●
●
● ●
●
●
50
● ●
●
●
●
●
● ●
●
●
●
●
●●
●●●
●
●
●
●
●●
●
● ●
●
●
●
●●
●
●
●
●
●
●
●
● ● ●
●
●
VI − Tezze sul Brenta − stazione n. 502 − prof. 80 m
●
60.0
●
●●
● ●
●●
●
●●●
●●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●●
●
●
● ●
● ●
●
●
●●
55.0
●
●
● ●
●
●
●
●
57.5
●
●
●
●
●●
●
●
VI − Tezze sul Brenta − stazione n. 504 − prof. 70 m
57.5
● ●
●
●
● ●● ●
55.0
52.5
50.0
●
●
●●
47.5
●
●
●
●
● ●
●
●
●
● ●
●
●
● ●● ●
●● ●● ●
●
●
●
●
●
●
●
m slm
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●●
●
●
VI − Thiene − stazione n. 160 − prof. 112,5 m
●
●
75
●●
●
●
70
●
65
●
●●
●
●
●
●
● ●●
●
●
●
●
●
●
●
●
● ● ●
●
●
● ●
●
●
60
●
●
●
●
●
●
● ●●
● ●
●
●●
●
●
●
●
●
●
●
● ●
●
●
●
VI − Torri di Quartesolo − stazione n. 155 − prof. 4,7 m
●
● ●
27.5
●● ●
●
●
●
●
27.0
●
●
●
●
● ●
● ●
●
●
● ●
●
●
●
●● ●
●
●●
●
●
●
●
●
●
●●
●
●●
●● ●
●
●
●
●●
●
●●
26.5
●
●
●
●
●
26.0
●
●
VI − Villaverla − stazione n. 233 − prof. 25 m
●
62
●
60
● ●
●
58
56
54
●
●
●
●
●
●
2000
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
2002
●
2004
● ●
●
2006
● ●
●
●
2008
●
●
●
●●●
● ●
●
●
●
2010
●
●
●● ●
2012
2014
●
42
diagrammi piezometrici
VR − Bovolone − stazione n. 198 − prof. 3,7 m
●●
20
●
● ●●●
● ●
●
●
●●
18
●
●
●
●
●●●
● ●
●
●●
● ●●
19
●
●
●
●
●
●●
●
● ●
● ●
● ●
●
● ●
●
●
●
●
●
●●
●
●
●
●● ●●
●
●●
●
VR − Buttapietra − stazione n. 172 − prof. 5,7 m
39.0
●
●
●
● ●
38.5
●
●●
●
●
●
● ●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●●
●
37.5
● ●
●
●●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●●
●
●
●
●
●●
●
●
38.0
●
●
●
●
● ●
●
VR − Montecchia di Crosara − stazione n. 196 − prof. 18 m
66
●
●
●
●
●
●
●●
●
64
●●
●●
● ●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
62
●
●
●●
●
●
●●
● ●
●
●
●
●
●●
●
●
●
●
●
●●
●
●
●
● ●
●
●
●
●
60
m slm
●
VR − Palù − stazione n. 672 − prof. 3,94 m
●
22.5
22.0
●
21.5
●
●
●
●●
●
● ●●
●●
●
●
●
21.0
VR − Pressana − stazione n. 176 − prof. 5,11 m
●
15.5
●
15.0
●●
14.5
●
●
● ●●● ● ●●
14.0
●●
● ●
●
● ●●
●
●
● ●
●
●
●●
●
●● ●
●
●●●
● ●
●
●
●
● ●
● ●
● ●
●
●
●●
●●●
● ● ●●
●
●
●
13.5
●
VR − Valeggio sul Mincio − stazione n. 170 − prof. 32 m
●
58
57
56
●
●
●
●
●
●
●
●
● ●
●
●
●●
55
●
●
●
●●
● ●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●● ●●●
●
●●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
● ●
●
●
●
●
●
●
54
●
●
2000
2002
2004
2006
2008
2010
2012
2014
43
diagrammi piezometrici
VR − Verona − stazione n. 201 − prof. 30 m
●
●
●
52
●
●
●
54
●
50
48
●
●
56
●
●●
● ●●
●
●
● ●
●
●
●
●●
●
●●
● ●●
●
●
●
●
● ●
●
●● ●
●●
●
●●
●
●
●
●●
●
●
●
●
46
VR − Verona − stazione n. 671 − prof. 11,82 m
●
●
46
●
●
●●
●
●
●
45
●
●
●
● ●
m slm
44
●
VR − Verona − stazione n. 673 − prof. m
46
●
●● ●
●●
● ●
44
●●
●
●
●
●
●
42
40
38
50
●
VR − Villafranca di Verona − stazione n. 670 − prof. 7,11 m
●
●
49
48
●
●
47
●
●
●
●
●
●●
●
●
●
●
●
46
2001
2003
2005
2007
2009
2011
2013
2015
44
Parte I
Appendici
45
A
P U N T I M O N I T O R AT I
Tabella 8: Elenco dei punti monitorati. [cod, codice identificativo del punto di monitoraggio; tipo, tipologia di punto: C=falda confinata, L=falda libera; SC=falda semiconfinata; S=sorgente; prof, profondità del pozzo in metri; Q, punto di misura per
parametri chimici e fisici; P, punto di misura piezometrica; GWB, sigla del corpo
idrico sotterraneo.]
Prov. - Comune
BL - Alleghe
BL - Auronzo di Cadore
BL - Borca di Cadore
BL - Calalzo di Cadore
BL - Canale d’Agordo
BL - Chies d’Alpago
BL - Colle Santa Lucia
BL - Comelico Superiore
BL - Cortina d’Ampezzo
BL - Feltre
BL - Feltre
BL - Feltre
BL - Feltre
BL - Fonzaso
BL - Lentiai
BL - Limana
BL - Longarone
BL - Mel
BL - Perarolo di Cadore
BL - Quero
BL - Rivamonte Agordino
BL - Rocca Pietore
BL - San Pietro di Cadore
BL - Santa Giustina
BL - Sappada
BL - Sovramonte
BL - Vas
BL - Zoldo Alto
PD - Cadoneghe
PD - Campo San Martino
PD - Campodarsego
PD - Campodoro
PD - Carmignano di Brenta
PD - Casale di Scodosia
PD - Cervarese Santa Croce
PD - Cinto Euganeo
PD - Cittadella
PD - Cittadella
PD - Cittadella
PD - Cittadella
PD - Codevigo
PD - Conselve
PD - Fontaniva
PD - Gazzo
PD - Gazzo
PD - Grantorto
PD - Legnaro
PD - Limena
cod
tipo
2500304
2500509
2500701
2500804
2502304
2501222
2501401
2501504
2501637
402
403
404
405
2502201
406
2502905
410
408
2503702
2504204
2504311
2504406
2504701
407
2505210
401
2506406
2506812
967
955
60
956
954
980
975
2803111
241
510
511
513
981
977
952
55
69
959
56
969
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
L
S
L
S
S
S
L
L
S
S
S
S
S
L
S
S
S
S
SC
SC
C
SC
L
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L
S
L
L
L
L
L
L
L
C
L
C
C
SC
prof.
20
87
12
60
230
13
17
6
6
6
27,17
60
12,98
6
6
18
230
1,76
50
170
20
Q
P
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
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•
•
•
•
•
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Dol
Dol
Dol
PrOr
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Dol
Dol
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VB
PrOc
VB
VB
VB
VB
PrOr
VB
PrOr
PrOc
Dol
Dol
Dol
VB
Dol
VB
PrOr
Dol
BPSB
MPBM
BPV
BPSB
MPTB
BPSA
BPSB
LBE
APB
APB
APB
APB
BPSB
BPSA
MPBM
MPTB
MPTB
MPTB
BPV
BPSB
Tabella 8: continua nella prossima pagina.
46
punti monitorati
Tabella 8: continua dalla pagina precedente.
Prov. - Comune
PD - Maserà di Padova
PD - Mestrino
PD - Monselice
PD - Montagnana
PD - Padova
PD - Piacenza d’Adige
PD - Piazzola sul Brenta
PD - Piazzola sul Brenta
PD - Piombino Dese
PD - San Giorgio delle Pertiche
PD - San Giorgio in Bosco
PD - San Martino di Lupari
PD - San Martino di Lupari
PD - San Martino di Lupari
PD - San Martino di Lupari
PD - San Pietro in Gu
PD - Tombolo
PD - Villa del Conte
PD - Villa Estense
RO - Adria
RO - Ariano nel Polesine
RO - Badia Polesine
RO - Badia Polesine
RO - Bagnolo di Po
RO - Bagnolo di Po
RO - Bergantino
RO - Bergantino
RO - Bergantino
RO - Canda
RO - Canda
RO - Castelguglielmo
RO - Castelnovo Bariano
RO - Castelnovo Bariano
RO - Ceneselli
RO - Crespino
RO - Fiesso Umbertiano
RO - Fiesso Umbertiano
RO - Giacciano con Baruchella
RO - Giacciano con Baruchella
RO - Lendinara
RO - Loreo
RO - Occhiobello
RO - Polesella
RO - Porto Viro
RO - Porto Viro
RO - Rovigo
RO - Rovigo
RO - Salara
RO - Stienta
RO - Trecenta
RO - Trecenta
RO - Villadose
RO - Villadose
RO - Villamarzana
RO - Villamarzana
RO - Villanova del Ghebbo
RO - Villanova del Ghebbo
RO - Villanova Marchesana
TV - Altivole
TV - Altivole
TV - Arcade
TV - Asolo
TV - Breda di Piave
cod
tipo
prof.
Q
P
GWB
976
58
978
979
1036
86
961
962
53
963
951
239
515
517
518
965
514
75
80
138
134
903
904
905
906
901
907
908
909
910
128
911
912
141
136
913
914
915
916
926
923
130
900
143
927
144
902
925
142
917
918
924
928
921
922
919
920
133
23
531
773
535
783
L
C
L
L
L
L
C
SC
C
SC
L
L
L
L
L
L
L
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L
L
C
L
C
L
C
L
C
L
L
L
L
L
L
6
60
6
6
9
5,6
57
16
270
20
18
7,81
8,8
20
13,7
18
12,6
2,85
5,16
4,5
3,35
4,5
18,5
11
16,5
50
10,5
16,5
8
20
2,5
9
15
4,4
4,25
5
19
7
15
•
•
•
•
•
•
•
BPSB
BPV
BPSA
BPSA
BPSB
BPSA
MPTB
BPSB
BPV
BPSB
MPBM
APB
APB
APB
APB
MPTB
APB
MPBM
BPSA
BPSA
BPSA
BPSA
BPSA
BPSA
BPSA
BPV
BPSA
BPSA
BPSA
BPSA
BPSA
BPSA
BPSA
BPSA
BPSA
BPSA
BPSA
BPSA
BPSA
BPSA
BPSA
BPSA
BPV
BPSA
BPSA
BPSA
BPV
BPSA
BPSA
BPSA
BPSA
BPSA
BPSA
BPSA
BPSA
BPSA
BPSA
BPSA
TVA
TVA
APP
CTV
MPSP
7
3,5
50
2,1
6
3
27
5,5
6
14
7,7
19
6,3
19
12
17
6,5
85,97
49,15
40
40
8
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
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•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
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•
•
•
•
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•
•
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•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Tabella 8: continua nella prossima pagina.
47
punti monitorati
Tabella 8: continua dalla pagina precedente.
Prov. - Comune
TV - Caerano di San Marco
TV - Cappella Maggiore
TV - Casale sul Sile
TV - Castelcucco
TV - Castelfranco Veneto
TV - Castelfranco Veneto
TV - Castelfranco Veneto
TV - Castelfranco Veneto
TV - Castello di Godego
TV - Cessalto
TV - Cessalto
TV - Codognè
TV - Conegliano
TV - Cordignano
TV - Cornuda
TV - Farra di Soligo
TV - Follina
TV - Follina
TV - Fontanelle
TV - Fregona
TV - Gaiarine
TV - Gaiarine
TV - Giavera del Montello
TV - Giavera del Montello
TV - Godega di Sant’Urbano
TV - Loria
TV - Loria
TV - Loria
TV - Loria
TV - Mareno di Piave
TV - Mareno di Piave
TV - Mareno di Piave
TV - Maser
TV - Maser
TV - Maserada sul Piave
TV - Mogliano Veneto
TV - Montebelluna
TV - Montebelluna
TV - Montebelluna
TV - Morgano
TV - Moriago della Battaglia
TV - Moriago della Battaglia
TV - Nervesa della Battaglia
TV - Nervesa della Battaglia
TV - Nervesa della Battaglia
TV - Oderzo
TV - Ormelle
TV - Ormelle
TV - Orsago
TV - Paese
TV - Pederobba
TV - Ponte di Piave
TV - Ponzano Veneto
TV - Ponzano Veneto
TV - Quinto di Treviso
TV - Resana
TV - Resana
TV - Resana
TV - Resana
TV - Riese Pio X
TV - Riese Pio X
TV - Riese Pio X
TV - Roncade
cod
108
806
117
2601102
572
575
586
765
545
94
114
789
792
702
100
758
90
2602713
724
2603003
711
726
761
810
706
225
550
769
771
790
791
803
248
556
781
98
552
570
730
808
746
814
101
741
2605009
92
91
812
103
766
2605601
807
762
763
99
571
578
777
778
230
573
772
36
tipo
prof.
Q
L
L
L
S
L
L
L
L
L
C
L
L
L
L
L
L
L
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L
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L
L
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L
L
L
L
L
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L
L
L
L
L
L
L
L
L
L
S
C
C
L
L
L
S
L
L
L
L
L
L
L
L
L
L
L
L
98,3
16,4
7,6
•
•
•
•
•
•
•
•
17
18
30
30
27,9
7,2
7
14
15
55,5
13
22
5
8
4
44
120
12,8
59
81
40
38
25
26
13
77
8
3,6
81
59
90
18
35
5,62
22,6
45
218
109
6,5
6,72
35
8
21
33
6
14
25
27
20
150
13
39
5,7
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
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•
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•
•
•
GWB
PsM
POM
MPMS
CTV
TVA
TVA
MPBM
TVA
TVA
BPV
BPSP
MPML
POM
MPML
PsM
QdP
CTV
PrOr
MPPM
PrOr
MPML
MPML
PsM
PsM
POM
TVA
TVA
APB
TVA
POM
POM
APP
PsM
PsM
MPSP
BPSB
PsM
TVA
PsM
MPMS
QdP
QdP
PsM
PsM
Mon
BPV
MPPM
MPPM
POM
TVA
PrOc
MPPM
PsM
APP
MPMS
MPMS
TVA
MPMS
MPMS
TVA
TVA
TVA
BPSP
Tabella 8: continua nella prossima pagina.
48
punti monitorati
Tabella 8: continua dalla pagina precedente.
Prov. - Comune
TV - San Biagio di Callalta
TV - San Pietro di Feletto
TV - San Polo di Piave
TV - San Vendemiano
TV - San Zenone degli Ezzelini
TV - Santa Lucia di Piave
TV - Santa Lucia di Piave
TV - Santa Lucia di Piave
TV - Sernaglia della Battaglia
TV - Sernaglia della Battaglia
TV - Trevignano
TV - Trevignano
TV - Trevignano
TV - Treviso
TV - Vazzola
TV - Vazzola
TV - Vedelago
TV - Vedelago
TV - Vedelago
TV - Vedelago
TV - Vedelago
TV - Villorba
TV - Villorba
TV - Vittorio Veneto
TV - Vittorio Veneto
TV - Volpago del Montello
TV - Volpago del Montello
TV - Volpago del Montello
TV - Zero Branco
VE - Campagna Lupia
VE - Campolongo Maggiore
VE - Camponogara
VE - Caorle
VE - Cavallino-Treporti
VE - Cavallino-Treporti
VE - Cavallino-Treporti
VE - Cavarzere
VE - Cavarzere
VE - Ceggia
VE - Chioggia
VE - Cinto Caomaggiore
VE - Cona
VE - Concordia Sagittaria
VE - Concordia Sagittaria
VE - Eraclea
VE - Eraclea
VE - Fossalta di Portogruaro
VE - Gruaro
VE - Jesolo
VE - Marcon
VE - Martellago
VE - Meolo
VE - Mira
VE - Mira
VE - Mira
VE - Mirano
VE - Mirano
VE - Noale
VE - Noale
VE - Noventa di Piave
VE - Pianiga
VE - Portogruaro
VE - Pramaggiore
cod
809
2607301
811
710
236
713
714
715
754
756
737
738
739
88
89
728
271
583
742
774
815
749
750
102
2609210
732
733
735
363
29
16
368
309
42
365
366
20
1006
320
374
301
1005
308
1021
315
1008
30
302
1007
27
1011
1001
7
28
296
288
290
275
277
317
292
1004
306
tipo
prof.
Q
P
GWB
L
S
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L
L
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L
L
L
L
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C
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C
C
C
C
C
C
C
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•
•
•
MPSP
CTV
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POM
TVA
APP
POM
APP
QdP
QdP
PsM
TVA
TVA
MPMS
BPV
POM
TVA
TVA
TVA
TVA
TVA
APP
APP
POM
PrOr
PsM
PsM
PsM
MPMS
BPSB
BPV
BPV
BPV
BPSB
BPV
BPV
BPV
BPSA
BPV
BPV
BPV
BPSA
BPV
BPST
BPV
BPSP
BPST
BPV
BPSP
BPV
BPSB
BPSP
BPV
BPSB
BPV
BPV
BPV
MPMS
BPV
MPPM
BPV
BPST
BPV
8
15
56,5
29,4
42,5
29,5
30
8,6
72
46
50
140
88,9
10
64
30
37
45
24,08
28
20
14,67
103
90
85
52
3
280
170
150
1,8
307
120
27
6
385
219
37
6
530
7,5
147
6
4
80
6
285,9
15
6
200
4,69
103
240
140
299
130
614
120
6
580
•
•
•
•
•
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•
•
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•
•
•
•
•
•
Tabella 8: continua nella prossima pagina.
49
punti monitorati
Tabella 8: continua dalla pagina precedente.
Prov. - Comune
VE - Quarto d’Altino
VE - Salzano
VE - San Donà di Piave
VE - San Michele al Tagliamento
VE - San Michele al Tagliamento
VE - Santo Stino di Livenza
VE - Santo Stino di Livenza
VE - Scorzè
VE - Scorzè
VE - Spinea
VE - Teglio Veneto
VE - Torre di Mosto
VE - Venezia
VE - Venezia
VE - Venezia
VE - Venezia
VE - Venezia
VE - Venezia
VE - Venezia
VE - Venezia
VI - Arcugnano
VI - Arzignano
VI - Asiago
VI - Bassano del Grappa
VI - Bassano del Grappa
VI - Bassano del Grappa
VI - Bassano del Grappa
VI - Breganze
VI - Breganze
VI - Brendola
VI - Caldogno
VI - Cartigliano
VI - Cartigliano
VI - Cassola
VI - Castelgomberto
VI - Cismon del Grappa
VI - Dueville
VI - Lastebasse
VI - Lonigo
VI - Malo
VI - Malo
VI - Marano Vicentino
VI - Marano Vicentino
VI - Marostica
VI - Marostica
VI - Mason Vicentino
VI - Molvena
VI - Montebello Vicentino
VI - Montecchio Precalcino
VI - Montecchio Precalcino
VI - Nove
VI - Noventa Vicentina
VI - Pedemonte
VI - Pianezze
VI - Posina
VI - Pozzoleone
VI - Pozzoleone
VI - Romano d’Ezzelino
VI - Rosà
VI - Rosà
VI - Rosà
VI - Rosà
VI - Rosà
cod
15
1010
1002
305
310
311
1003
280
1012
1009
1019
316
3
17
25
33
39
40
41
299
2400604
266
2400922
95
244
519
521
226
458
265
234
501
526
149
468
2403101
38
2405004
153
232
460
455
456
450
452
451
2405901
464
461
462
231
151
2407603
163
2408002
227
463
162
506
523
524
525
527
tipo
C
L
L
C
C
C
L
C
L
L
L
C
C
C
C
L
L
L
L
C
S
C
S
L
L
L
L
L
L
C
L
L
L
L
L
S
L
S
L
L
L
L
L
L
L
L
S
C
L
L
L
L
S
L
S
L
L
L
L
L
L
L
L
prof.
Q
P
GWB
299
6
6
55
380
340
6
313
15
6
8,5
128
199
298,63
225
3,5
14
2,55
3,1
280
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
BPV
BPSB
MPPM
BPV
BPV
BPV
BPSP
MPMS
MPMS
BPSB
BPST
BPV
BPV
BPV
BPV
BPSB
BPSB
BPSB
BPSB
BPV
LBE
ACA
PrOc
APB
APB
APB
APB
APVE
APVE
ACA
MPRT
APB
APB
TVA
ACA
PrOc
APVE
PrOc
BPSA
APVO
APVO
APVO
APVO
APB
APB
APVE
CM
ACA
APVE
APVE
APB
BPSA
PrOc
APVE
LBE
MPTB
APB
TVA
APB
APB
APB
APB
APB
91,5
62,26
42,1
80,5
70,3
32,77
25
42
5,87
70
20,47
49,47
36
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
10,5
4
85
100
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
95
74
40
60
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
18,2
3,6
•
•
•
24,78
6,3
9,8
58
73
84
60
44
42
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Tabella 8: continua nella prossima pagina.
50
punti monitorati
Tabella 8: continua dalla pagina precedente.
Prov. - Comune
VI - Rossano Veneto
VI - Rossano Veneto
VI - Rossano Veneto
VI - Rossano Veneto
VI - Rossano Veneto
VI - Rossano Veneto
VI - San Vito di Leguzzano
VI - Sandrigo
VI - Sandrigo
VI - Sarcedo
VI - Sarcedo
VI - Schio
VI - Schio
VI - Solagna
VI - Tezze sul Brenta
VI - Tezze sul Brenta
VI - Tezze sul Brenta
VI - Tezze sul Brenta
VI - Thiene
VI - Torri di Quartesolo
VI - Valdagno
VI - Valstagna
VI - Villaverla
VI - Zanè
VI - Zermeghedo
VR - Belfiore
VR - Bovolone
VR - Bovolone
VR - Brentino Belluno
VR - Buttapietra
VR - Castagnaro
VR - Castelnuovo del Garda
VR - Cazzano di Tramigna
VR - Cologna Veneta
VR - Illasi
VR - Illasi
VR - Isola della Scala
VR - Isola della Scala
VR - Malcesine
VR - Montecchia di Crosara
VR - Mozzecane
VR - Nogara
VR - Palù
VR - Pescantina
VR - Pressana
VR - Roverè Veronese
VR - San Giovanni Lupatoto
VR - San Giovanni Lupatoto
VR - Sommacampagna
VR - Valeggio sul Mincio
VR - Verona
VR - Verona
VR - Verona
VR - Villafranca di Verona
VR - Zevio
VR - Zevio
VR - Zevio
cod
224
507
509
528
529
530
2409601
140
158
245
457
453
467
2410102
235
502
504
508
160
155
2411112
2411403
233
459
465
387
198
630
2301302
172
194
192
2302402
392
173
386
187
624
2304501
196
632
184
672
646
176
2306707
650
656
642
170
201
671
673
670
381
653
654
tipo
prof.
Q
P
GWB
L
L
L
L
L
L
S
L
L
L
L
L
L
S
L
L
L
L
L
L
S
S
L
L
C
C
L
C
S
L
L
L
S
C
L
L
C
L
S
L
C
C
L
L
L
S
L
L
L
L
L
L
L
L
C
C
C
78,2
50
72,2
60
22
82,7
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
APB
APB
APB
APB
APB
APB
LBE
APVE
APVE
APVE
APVE
APVO
APVO
PrOc
APB
APB
APB
APB
APVO
BPSB
LBE
PrOc
APVO
APVO
ACA
MPVR
BPSA
BPV
BL
MPVR
BPSA
AdG
LBE
BPV
VRA
VRA
BPV
MPVR
BL
ACA
MPVR
BPV
MPVR
VRA
BPSA
BL
VRA
VRA
VRA
VRA
VRA
VRA
VRA
VRA
VRA
VRA
VRA
22,25
4,77
33
•
•
•
•
•
•
•
78
80
70
37,6
112,5
4,7
•
•
•
•
•
•
•
•
•
25
100
65
3,7
69
5,7
3,25
80
63
182
98,2
110
5
18
54
60
3,94
40
5,11
39
9
35
32
30
11,82
7,11
100
90
50
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Tabella 8: si conclude dalla pagina precedente.
51
B
D L G S 3 0 / 2 0 0 9 , A L L E G AT O 3
La direttiva 2000/60/CEsi era limitata ad indicare come «parametri fondamentali» da monitorare in tutti i corpi idrici sotterranei solo: tenore di ossigeno, pH,
conduttività, nitrati e ione ammonio, senza tra l’altro definirne i valori limite.
La direttiva 2006/118/CEha fissato le norme di qualità, imperative a livello europeo, per nitrati e pesticidi e ha individuato un elenco minimo di parametri di
cui tenere conto obbligatoriamente per la valutazione dello stato chimico, e per
i quali ciascun Stato membro doveva stabilire i valori soglia entro il 22 dicembre
2008. L’elenco riportato in allegato 2 parte B comprende: arsenico, cadmio, piombo,
mercurio, ammonio, cloruro, solfato, tricloroetilene, tetracloroetilene, conduttività.
La definizione di valori numerici a livello di UE non è stata considerata un’opzione praticabile a causa dell’elevata variabilità naturale delle sostanze presenti nelle acque sotterranee (in base a condizioni idrogeologiche, livelli di fondo, vie di
diffusione degli inquinanti e interazioni con diversi comparti ambientali).
La relazione della commissione europea sulla definizione di valori soglia per le
acque sotterranee del 5 marzo 2010, mostra un quadro piuttosto disomogeneo. Il numero di valori soglia stabiliti da ciascuno Stato membro varia da 0 (Portogallo) a 62
(Regno Unito). Anche la gamma di valori soglia per molte sostanze è estremamente
ampia. La ragione di una tale varietà viene fatta risalire al fatto che gli Stati membri hanno considerato aspetti diversi dell’allegato II della direttiva 2006/118/CEnel
definire i valori soglia; la direttiva consente infatti una certa flessibilità agli Stati membri, ai quali è richiesto di prendere in considerazione diversi recettori del
corpo idrico sotterraneo nonché i rischi e le funzioni, le caratteristiche e il comportamento degli inquinanti e le caratteristiche idrogeologiche rappresentate dai livelli
di fondo (allegato II, parte A, della direttiva 2006/118/CE) [6].
I valori soglia adottati dall’Italia sono quelli definiti all’allegato 3, tabella 3, Dlgs
30/2009.
b.1
La definizione di
valori numerici a
livello di UE non è
stata considerata
un’opzione
praticabile.
La relazione della
commissione europea
sulla definizione di
valori soglia.
standard di qualità comunitari
Lo standard di qualità è indicato (art.2, lettera a), Dlgs 30/2009) come «uno standard di qualità ambientale, definito a livello comunitario, come la concentrazione
di un determinato inquinante, di un gruppo di inquinanti o un indicatore di inquinamento nelle acque sotterranee che non dovrebbe essere superato al fine di proteggere la salute umana e l’ambiente». Nella tabella 9 sono riportati gli standard di
qualità individuati a livello europeo.
b.2
I parametri da
monitorare secondo la
direttiva 2000/60/CE.
La definizione di
standard di qualità.
valori soglia individuati dall’italia
Il valore soglia (VS) è definito (art.2, lettera b), Dlgs 30/2009) come « lo standard
di qualità ambientale delle acque sotterranee stabilito a livello nazionale conformemente alle disposizioni dell’articolo 3, comma 3; valori soglia possono essere definiti
dalle regioni limitatamente alle sostanze di origine naturale sulla base del valore di
fondo».
52
La definizione di
valore soglia.
B.2 valori soglia individuati dall’italia
Tabella 9: Standard di qualità. Tabella 2, allegato 3, Dlgs 30/2009.
Inquinante
Standard di qualità
Nitrati
Sostanze attive nei pesticidi, compresi i loro pertinenti
metaboliti, prodotti di degradazione e di reazione 1
50 mg/L
0,1 µg/l
0,5 µg/l (totale) 2
1 Per pesticidi si intendono i prodotti fitosanitari e i biocidi, quali definiti all’articolo 2, rispettivamente
del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 194, e del decreto legislativo 25 febbraio 2000, n. 174.
2 “Totale” significa la somma di tutti i singoli pesticidi individuati e quantificati nella procedura di
monitoraggio, compresi i corrispondenti metaboliti e i prodotti di degradazione e reazione.
Il superamento dei valori soglia di cui alla tabella 10, in qualsiasi punto di monitoraggio è indicativo del rischio che non siano soddisfatte una o più condizioni
concernenti il buono stato chimico delle acque sotterranee. La fissazione dei valori
soglia tiene conto dei seguenti elementi:
• l’entità delle interazioni tra acque sotterranee ed ecosistemi acquatici associati ed ecosistemi terrestri che dipendono da essi;
• l’interferenza con legittimi usi delle acque sotterranee, presenti o futuri;
• la tossicità umana, l’ecotossicità, la tendenza alla dispersione, la persistenza
e il loro potenziale di bioaccumulo.
53
B.2 valori soglia individuati dall’italia
Tabella 10: Valori soglia. Tabella 3, allegato 3, Dlgs 30/2009.
INQUINANTI
VALORI SOGLIA
µg/l
METALLI
Antimonio
Arsenico
5
10
Cadmio**
5
Cromo Totale
Cromo VI
Mercurio
Nichel
Piombo
Selenio
Vanadio
INQUINANTI INORGANICI
Boro
Cianuri liberi
Fluoruri
Nitriti
Solfati
Cloruri
Ammoniaca (ione ammonio)
COMPOSTI ORGANICI AROMATICI
Benzene
Etilbenzene
Toluene
Para-xilene
POLICLICI AROMATICI
Benzo (a) pirene
Benzo (b) fluorantene
50
5
1
20
10
10
50
VALORI SOGLIA
µg/l*
0,08 (Classe 1)
0,09 (Classe 2)
0,15 (Classe 3)
0,25 (Classe 4)
0,03
7,2
1000
50
1500
500
(mg/L) 250
(mg/L) 250
500
1
50
15
10
0,01
0,1
Benzo (k) fluorantene
Benzo (g,h,i,) perilene
0,05
0,01
Dibenzo (a, h) antracene
Indeno (1,2,3-c,d) pirene
ALIFATICI CLORURATI CANCEROGENI
Triclorometano
Cloruro di Vinile
1,2 Dicloroetano
Tricloroetilene
Tetracloroetilene
Esaclorobutadiene
Sommatoria organoalogenati
ALIFATICI CLORURATI NON CANCEROGENI
1,2 Dicloroetilene
ALIFATICI CLORURATI CANCEROGENI
Dibromoclorometano
Bromodiclorometano
NITROBENZENI
Nitrobenzene
CLOROBENZENI
Monoclorobenzene
1,4 Diclorobenzene
1,2,4 Triclorobenzene
Triclorobenzeni (12002-48-1)
Pentaclorobenzene
Esaclorobenzene
PESTICIDI
Aldrin
0,01
0,1
0,15
0,5
3
1,5
1,1
0,15
10
(0,03 sommatoria di benzo(b) e
benzo(k) fluorantene)
(0,002 sommatoria di benzo
g,h,i perilene + indeno(1,2,3cd)pirene)
0,05
60
0,13
0,17
3,5
40
0,5
190
5
0,01
0,4
0,007
0,005
0,03
Tabella 10: continua nella prossima pagina.
54
B.2 valori soglia individuati dall’italia
Tabella 10: continua dalla pagina precedente.
INQUINANTI
VALORI SOGLIA
µg/l
Beta-esaclorocicloesano
0,1
DDT, DDD, DDE
0,1
Dieldrin
Sommatoria (aldrin, dieldrin, endrin, isodrin)
DIOSSINE E FURANI
Sommatoria PCDD, PCDF
ALTRE SOSTANZE
PCB
Idrocarburi totali (espressi come n-esano)
Conduttività (µScm−1 a 20℃)
0,03
VALORI SOGLIA
µg/l*
0,02 somma degli esaclorocicloesani
***DDT totale: 0,025
p,p DDT: 0,01
0,01
4 x 10-6
0,01****
350
250
Tabella 10: si conclude dalla pagina precedente.
Nei corpi idrici sotterranei in cui è dimostrata scientificamente la presenza di metalli e altri parametri
di origine naturale in concentrazioni di fondo naturale superiori ai limiti fissati in tabella, tali livelli di
fondo costituiscono i valori soglia per la definizione del buono stato chimico.
• Per i pesticidi per cui sono stati definiti i valori soglia si applicano tali valori in sostituzione dello
standard di qualità individuato alla tabella 2.
• Per i metalli il valore dello standard di qualità si riferisce alla concentrazione disciolta, cioè alla
fase disciolta di un campione di acqua ottenuta per filtrazione con un filtro da 0,45 µm.
• Per tutti gli altri parametri il valore si riferisce alla concentrazione totale nell’intero campione di
acqua
* Tali valori sono cautelativi anche per gli ecosistemi acquatici e si applicano ai corpi idrici sotterranei che alimentano i corpi idrici superficiali e gli ecosistemi terrestri dipendenti. Le Regioni,
sulla base di una conoscenza approfondita del sistema idrologico superficiale e sotterraneo, possono applicare ai valori di cui alla colonna (*) fattori di attenuazione o diluizione. In assenza di
tale conoscenza, si applicano i valori di cui alla medesima colonna.
** Per il cadmio e composti i valori dei valori soglia variano in funzione della durezza dell’acqua
classificata secondo le seguenti quattro categorie: Classe 1: <50 mg CaCO3/1, Classe 2: da 50 a
<100 mg CaCO3/1, Classe 3: da 100 a <200 mg CaCO3/1 e Classe 4: >200 mg CaCO3/1.
*** Il DDT totale comprende la somma degli isomeri 1,1,1-tricloro-2,2 bis(p-clorofenil)etano (numero
CAS 50-29-3; numero UE 200-024-3), 1,1,1-tricloro-2(o-clorofeni1)-2-(p- clorofenil)etano (numero
CAS 789-02-6; numero UE 212-332-5), 1,1-dicloro-2,2 bis(p- clorofenil)etilene (numero CAS 72-559; numero UE 200-784-6) e 1,1-dicloro-2,2 bis(p- clorofenil)etano (numero CAS 72-54-8; numero
UE 200-783-0).
**** Il valore della sommatoria deve far riferimento ai seguenti congeneri: 28,52, 77, 81, 95, 99, 101,
105, 110, 114, 118, 123, 126, 128, 138, 146, 149, 151, 153, 156, 157, 167, 169,170, 177, 180, 183, 187,
189.
55
C
Q UA L I TÀ C H I M I C A
In tabella 11 è riportata la qualità chimica per il 2014. Il punto è classificato come
buono (B) se sono rispettati gli standard di qualità ed i valori soglia per ciascuna
sostanza controllata, scadente (S) se uno o più valori sono superati.
Come per gli anni precedenti non sempre e non tutti i dati 2014 rispondono appieno a quanto richiesto dalla direttiva 2009/90/CE. I metodi analitici devono devono
basarsi su:
Prestazioni minime
dei metodi di analisi.
• un’incertezza di misura del 50% o inferiore stimata ad un livello pari al valore
dello standard di qualità;
• un limite di quantificazione uguale o inferiore al 30% dei valori dello standard
di qualità.
Per alcuni parametri può accadere che questi requisiti di prestazione non siano
sempre raggiunti e pertanto nel valutare la conformità al valore SQ/VS possono
presentarsi casi in cui:
• LQ 6SQ/VS, ma non rispetta i requisiti previsti dal Dlgs 30/2009 (LQ630%
VS )
• LQ >superiore al VS
Ciò rende i risultati non del tutto esaustivi dal punto di vista normativo e non
confrontabili su tutto il territorio regionale.
In figura 19 è riportato il trend della qualità chimica per le stazioni con serie
completa nel periodo 2009-2014 e con superamenti degli standard numerici del Dlgs
30/2009 in almeno uno degli anni.
56
Per alcuni parametri
può accadere che . . .
qualità chimica
57
Legenda: ◦ = ricercate, ma entro standard di qualità (SQ)/VS; • = superamento SQ/VS;
Q = qualità; NO3 =nitrati; pest = pesticidi; VOC= composti organici volatili; Me =
metalli; Ino= inquinanti inorganici; Ar=composti organici aromatici; ClB= clorobenzeni; sostanze = nome/sigla delle sostanze con superamento SQ/VS.
Tabella 11: Qualità chimica.
Prov. - Comune
BL - Alleghe
BL - Auronzo di Cadore
BL - Borca di Cadore
BL - Calalzo di Cadore
BL - Canale d’Agordo
BL - Chies d’Alpago
BL - Colle Santa Lucia
BL - Comelico Superiore
BL - Cortina d’Ampezzo
BL - Feltre
BL - Feltre
BL - Feltre
BL - Feltre
BL - Fonzaso
BL - Lentiai
BL - Limana
BL - Longarone
BL - Mel
BL - Perarolo di Cadore
BL - Quero
BL - Rivamonte Agordino
BL - Rocca Pietore
BL - San Pietro di Cadore
BL - Santa Giustina
BL - Sappada
BL - Sovramonte
BL - Vas
BL - Zoldo Alto
PD - Cadoneghe
PD - Campo San Martino
PD - Campodoro
PD - Carmignano di Brenta
PD - Casale di Scodosia
PD - Cervarese Santa Croce
PD - Cinto Euganeo
PD - Cittadella
PD - Cittadella
PD - Codevigo
PD - Conselve
PD - Fontaniva
PD - Gazzo
PD - Grantorto
PD - Limena
PD - Maserà di Padova
PD - Monselice
PD - Montagnana
PD - Padova
PD - Piacenza d’Adige
PD - Piazzola sul Brenta
PD - Piazzola sul Brenta
PD - Piombino Dese
PD - San Giorgio delle Pertiche
PD - San Giorgio in Bosco
PD - San Martino di Lupari
PD - San Pietro in Gu
PD - Villa Estense
RO - Badia Polesine
RO - Badia Polesine
RO - Bagnolo di Po
RO - Bagnolo di Po
RO - Bergantino
RO - Bergantino
RO - Bergantino
RO - Canda
RO - Canda
RO - Castelnovo Bariano
RO - Castelnovo Bariano
RO - Fiesso Umbertiano
RO - Fiesso Umbertiano
Cod
Q
NO3 Pest VOC Me
Ino
Ar
2500304
2500509
2500701
2500804
2502304
2501222
2501401
2501504
2501637
402
403
404
405
2502201
406
2502905
410
408
2503702
2504204
2504311
2504406
2504701
407
2505210
401
2506406
2506812
967
955
956
954
980
975
2803111
510
511
981
977
952
55
959
969
976
978
979
1036
86
961
962
53
963
951
517
965
80
903
904
905
906
901
907
908
909
910
911
912
913
914
B
B
B
B
B
B
B
B
B
B
B
B
B
B
B
B
B
B
B
B
B
B
B
B
B
B
B
B
S
S
S
S
S
B
B
B
B
S
S
B
S
B
S
S
B
S
B
S
S
S
B
S
B
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Prov. - Comune
RO - Giacciano con Baruchella
RO - Giacciano con Baruchella
RO - Lendinara
RO - Polesella
RO - Rovigo
RO - Trecenta
RO - Trecenta
RO - Villamarzana
RO - Villamarzana
RO - Villanova del Ghebbo
RO - Villanova del Ghebbo
TV - Altivole
TV - Altivole
TV - Arcade
TV - Asolo
TV - Breda di Piave
TV - Caerano di San Marco
TV - Cappella Maggiore
TV - Casale sul Sile
TV - Castelcucco
TV - Castelfranco Veneto
TV - Castelfranco Veneto
TV - Castelfranco Veneto
TV - Castelfranco Veneto
TV - Cessalto
TV - Cessalto
TV - Codognè
TV - Conegliano
TV - Cordignano
TV - Cornuda
TV - Farra di Soligo
TV - Follina
TV - Follina
TV - Fontanelle
TV - Fregona
TV - Gaiarine
TV - Gaiarine
TV - Giavera del Montello
TV - Giavera del Montello
TV - Godega di Sant’Urbano
TV - Loria
TV - Loria
TV - Loria
TV - Mareno di Piave
TV - Mareno di Piave
TV - Mareno di Piave
TV - Maser
TV - Maserada sul Piave
TV - Montebelluna
TV - Montebelluna
TV - Montebelluna
TV - Morgano
TV - Moriago della Battaglia
TV - Moriago della Battaglia
TV - Nervesa della Battaglia
TV - Nervesa della Battaglia
TV - Nervesa della Battaglia
TV - Oderzo
TV - Ormelle
TV - Ormelle
TV - Paese
TV - Pederobba
TV - Ponte di Piave
TV - Ponzano Veneto
TV - Ponzano Veneto
TV - Quinto di Treviso
TV - Resana
TV - Resana
TV - Resana
TV - Resana
TV - Riese Pio X
TV - Riese Pio X
TV - Riese Pio X
TV - San Biagio di Callalta
TV - San Pietro di Feletto
TV - San Polo di Piave
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91
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2605601
807
762
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578
777
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Prov. - Comune
TV - San Vendemiano
TV - San Zenone degli Ezzelini
TV - Santa Lucia di Piave
TV - Santa Lucia di Piave
TV - Santa Lucia di Piave
TV - Sernaglia della Battaglia
TV - Sernaglia della Battaglia
TV - Trevignano
TV - Trevignano
TV - Trevignano
TV - Treviso
TV - Vazzola
TV - Vazzola
TV - Vedelago
TV - Vedelago
TV - Vedelago
TV - Vedelago
TV - Villorba
TV - Villorba
TV - Vittorio Veneto
TV - Vittorio Veneto
TV - Volpago del Montello
TV - Volpago del Montello
TV - Volpago del Montello
TV - Zero Branco
VE - Campolongo Maggiore
VE - Camponogara
VE - Caorle
VE - Cavallino-Treporti
VE - Cavallino-Treporti
VE - Cavarzere
VE - Ceggia
VE - Cinto Caomaggiore
VE - Cona
VE - Concordia Sagittaria
VE - Concordia Sagittaria
VE - Eraclea
VE - Eraclea
VE - Gruaro
VE - Jesolo
VE - Marcon
VE - Martellago
VE - Meolo
VE - Mira
VE - Mira
VE - Mirano
VE - Mirano
VE - Noale
VE - Noale
VE - Noventa di Piave
VE - Pianiga
VE - Portogruaro
VE - Pramaggiore
VE - Quarto d’Altino
VE - Salzano
VE - San Donà di Piave
VE - S. Michele al Tagliamento
VE - S. Michele al Tagliamento
VE - Santo Stino di Livenza
VE - Scorzè
VE - Scorzè
VE - Spinea
VE - Teglio Veneto
VE - Venezia
VE - Venezia
VE - Venezia
VE - Venezia
VI - Arcugnano
VI - Arzignano
VI - Asiago
VI - Bassano del Grappa
VI - Bassano del Grappa
VI - Bassano del Grappa
VI - Bassano del Grappa
VI - Breganze
VI - Brendola
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Prov. - Comune
VI - Caldogno
VI - Cartigliano
VI - Castelgomberto
VI - Cismon del Grappa
VI - Lastebasse
VI - Lonigo
VI - Malo
VI - Marano Vicentino
VI - Marostica
VI - Marostica
VI - Mason Vicentino
VI - Molvena
VI - Montebello Vicentino
VI - Montecchio Precalcino
VI - Pedemonte
VI - Posina
VI - Pozzoleone
VI - Pozzoleone
VI - Rosà
VI - Rosà
VI - Rosà
VI - Rosà
VI - Rosà
VI - Rossano Veneto
VI - Rossano Veneto
VI - Rossano Veneto
VI - Rossano Veneto
VI - Rossano Veneto
VI - Rossano Veneto
VI - San Vito di Leguzzano
VI - Sarcedo
VI - Solagna
VI - Tezze sul Brenta
VI - Tezze sul Brenta
VI - Tezze sul Brenta
VI - Tezze sul Brenta
VI - Thiene
VI - Torri di Quartesolo
VI - Valdagno
VI - Valstagna
VI - Zanè
VI - Zermeghedo
VR - Belfiore
VR - Bovolone
VR - Brentino Belluno
VR - Castelnuovo del Garda
VR - Cazzano di Tramigna
VR - Cologna Veneta
VR - Illasi
VR - Isola della Scala
VR - Isola della Scala
VR - Malcesine
VR - Montecchia di Crosara
VR - Mozzecane
VR - Roverè Veronese
VR - San Giovanni Lupatoto
VR - San Giovanni Lupatoto
VR - Verona
VR - Zevio
VR - Zevio
VR - Zevio
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Sostanze
bentazone
PCE
PCE
PCE
PCE
PCE
PCE
PCE
PCE
TCM, DCBM, DCBM
NH4
TCM, TCE, PCE
TCM
As
esaclorobenzene
TCM, PCE
Tabella 11: si conclude dalla pagina precedente.
qualità chimica
VR − Zevio − s654
VR − Zevio − s653
VR − Zevio − s381
VR − San Giovanni Lupatoto − s656
VR − San Giovanni Lupatoto − s650
VR − Roverè Veronese − s2306707
VR − Isola della Scala − s624
VR − Illasi − s386
VR − Cologna Veneta − s392
VR − Bovolone − s630
VR − Belfiore − s387
VI − Zermeghedo − s465
VI − Zanè − s459
VI − Torri di Quartesolo − s155
VI − Thiene − s160
VI − Tezze sul Brenta − s508
VI − Sarcedo − s457
VI − Rossano Veneto − s529
VI − Rossano Veneto − s509
VI − Montebello Vicentino − s464
VI − Mason Vicentino − s451
VI − Marano Vicentino − s456
VI − Malo − s460
VI − Lonigo − s153
VI − Brendola − s265
VI − Bassano del Grappa − s95
VI − Bassano del Grappa − s521
VE − Venezia − s3
VE − Venezia − s299
VE − Venezia − s25
VE − Venezia − s17
VE − San Michele al Tagliamento − s310
VE − San Michele al Tagliamento − s305
VE − Quarto d'Altino − s15
VE − Pramaggiore − s306
VE − Pianiga − s292
VE − Noventa di Piave − s317
VE − Noale − s277
VE − Noale − s275
VE − Mirano − s290
VE − Mirano − s288
VE − Mira − s7
VE − Mira − s296
VE − Marcon − s27
VE − Gruaro − s302
VE − Eraclea − s315
VE − Concordia Sagittaria − s308
VE − Ceggia − s320
VE − Cavallino−Treporti − s366
VE − Cavallino−Treporti − s365
VE − Camponogara − s368
VE − Campolongo Maggiore − s16
TV − Volpago del Montello − s735
TV − Vittorio Veneto − s102
TV − Villorba − s750
TV − Villorba − s749
TV − Vedelago − s742
TV − Vedelago − s583
TV − Vedelago − s271
TV − Vazzola − s89
TV − Vazzola − s728
TV − Santa Lucia di Piave − s714
TV − San Zenone degli Ezzelini − s236
TV − Riese Pio X − s230
TV − Resana − s578
TV − Oderzo − s92
TV − Nervesa della Battaglia − s741
TV − Maser − s248
TV − Loria − s771
TV − Loria − s769
TV − Loria − s550
TV − Godega di Sant'Urbano − s706
TV − Giavera del Montello − s761
TV − Gaiarine − s711
TV − Codognè − s789
TV − Cessalto − s94
TV − Cessalto − s114
TV − Castelfranco Veneto − s765
TV − Casale sul Sile − s117
TV − Asolo − s535
TV − Arcade − s773
TV − Altivole − s531
TV − Altivole − s23
RO − Villanova del Ghebbo − s920
RO − Villanova del Ghebbo − s919
RO − Villamarzana − s921
RO − Trecenta − s918
RO − Trecenta − s917
RO − Rovigo − s902
RO − Polesella − s900
RO − Giacciano con Baruchella − s916
RO − Giacciano con Baruchella − s915
RO − Fiesso Umbertiano − s914
RO − Fiesso Umbertiano − s913
RO − Castelnovo Bariano − s912
RO − Castelnovo Bariano − s911
RO − Canda − s910
RO − Canda − s909
RO − Bergantino − s908
RO − Bergantino − s907
RO − Bergantino − s901
RO − Bagnolo di Po − s906
RO − Bagnolo di Po − s905
RO − Badia Polesine − s904
RO − Badia Polesine − s903
PD − San Pietro in Gu − s965
PD − San Giorgio delle Pertiche − s963
PD − Piacenza d'Adige − s86
PD − Limena − s969
PD − Gazzo − s55
PD − Carmignano di Brenta − s954
PD − Campodoro − s956
PD − Campo San Martino − s955
BL − Sovramonte − s401
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Figura 19: Tendenze della qualità chimica per le stazioni con serie completa e con superamento degli standard numerici del Dlgs 30/2009 in almeno uno degli anni. Anni:
2009-2014.
61
D
N I T R AT I : T E S T D I
MANN-KENDALL
In tabella 12 sono riportati i risultati del test di Mann-Kendall applicato alle serie di
concentrazione media annua di nitrati per il periodo 2003-2014. Oltre alla significatività del trend monotonico fornita dalla statistica di Mann-Kendall, è stata stimata
la quantità della variazione mediante il calcolo del coefficiente angolare (pendenza)
della retta di regressione non parametrica di Theil.
La procedura di preparazione dei dati per l’analisi dei trend prevede le seguenti
operazioni: calcolo della concentrazione media annua in ciascuna stazione; regolarizzazione delle concentrazioni per compensare le variazioni nel tempo dei limiti di
quantificazione; scelta dei punti con numero di dati sufficiente all’analisi.
La concentrazione media annua per ciascuna stazione è calcolata come media aritmetica arrotondata ad una cifra decimale; nel caso di concentrazioni inferiori al
limite di quantificazione (LQ) viene utilizzato un valore pari a metà del valore del
limite di quantificazione (LQ/2, es. <1 sostituito da 0,5). Quando il valore medio calcolato è inferiore ai limiti di quantificazione, il valore viene contrassegnato come
“<LQ”. In presenza di limiti di quantificazione multipli si assume come limite il valore non quantificato maggiore (LQmax), e tutti i valori inferiori vengono sostituiti
con <LQmax (es <1, 3, <0.5, 0.6, <1, 5, diventa <1, 3, <1, <1,<1,5).
L’ analisi è stata limitata ai punti con almeno 9 anni di monitoraggio nel periodo
2003-2014. Per i punti con serie storica significativa, ma con concentrazione media
annua inferiore al limite di quantificazione per la totalità o quasi degli anni considerati, è stato attribuito automaticamente un trend costante e pendenza nulla. In
presenza di dati fortemente censored 1 la stima dell’entità del trend è poco affidabile in quanto la sostituzione di tutti valori “minori di” con un numero arbitrario
compreso tra zero e il limite di quantificazione introduce un errore nel calcolo della
pendenza della retta. Si ritiene che solo pochi valori no detect (<5%) non influiscano
significativamente sull’accuratezza della magnitudo del trend, pertanto in tabella
12 sono riportati solo i valori della pendenza di Sen per i punti con non più di un
dato "censored".
Tabella 12: Nitrati: risultati del test di Mann-Kendall (α = 0.05). Legenda: n=numero dati; n.cen=numero dati <LQ; S=statistica di Mann-Kendall,sen.sl=pendenza della
retta col metodo di Sen in mg L-1 anno-1 ,p-value=livello di significatività del test.
Prov.- Comune
BL - Feltre
BL - Feltre
BL - Feltre
BL - Feltre
BL - Lentiai
BL - Santa Giustina
BL - Sovramonte
PD - Cittadella
PD - Cittadella
PD - Gazzo
PD - Piacenza d’Adige
PD - Piombino Dese
PD - San Martino di Lupari
Cod.
n
n.cen
S
sen.sl
p-value
402
403
404
405
406
407
401
510
511
55
86
53
517
11
11
11
11
11
11
11
12
12
12
12
12
12
0
0
0
0
0
0
0
0
0
9
2
0
0
-8
-32
25
1
-34
-20
-40
-28
14
22
-1
10
-15
-0,10
-0,17
0,33
0,03
-0,20
-0,08
-2,25
-0,64
0,00
0,00
-0,16
0,585
0,016
0,062
1,000
0,010
0,135
0,002
0,061
0,284
0,056
1,000
0,413
0,336
trend
no
sì
no
no
sì
no
sì
no
no
no
no
no
no
↔
↓
↔
↔
↓
↔
↓
↔
↔
↔
↔
↔
↔
Tabella 12: continua nella prossima pagina.
1 Il termine cendored data viene usato per indicare le osservazioni che non sono quantificate e delle quali
si sa solamente che sono inferiori ad un determinato valore.
62
Vedi l’appendice G
per maggiori
informazioni sulle
tecniche di analisi
utilizzate.
Preparazione dei dati
per l’analisi dei trend.
Calcolo della
concentrazione media
annua.
Come trattare limiti
di quantificazione
multipli.
Selezione dei punti
con serie significativa.
nitrati: test di mann-kendall
Tabella 12: continua dalla pagina precedente.
Prov.- Comune
PD - Villa Estense
RO - Bergantino
RO - Polesella
RO - Rovigo
TV - Altivole
TV - Altivole
TV - Arcade
TV - Asolo
TV - Breda di Piave
TV - Caerano di San Marco
TV - Casale sul Sile
TV - Castelfranco Veneto
TV - Castelfranco Veneto
TV - Castelfranco Veneto
TV - Castelfranco Veneto
TV - Cessalto
TV - Cessalto
TV - Codognè
TV - Conegliano
TV - Cordignano
TV - Cornuda
TV - Follina
TV - Fontanelle
TV - Gaiarine
TV - Gaiarine
TV - Giavera del Montello
TV - Godega di Sant’Urbano
TV - Loria
TV - Loria
TV - Loria
TV - Mareno di Piave
TV - Mareno di Piave
TV - Maser
TV - Maserada sul Piave
TV - Montebelluna
TV - Montebelluna
TV - Montebelluna
TV - Nervesa della Battaglia
TV - Nervesa della Battaglia
TV - Oderzo
TV - Ormelle
TV - Paese
TV - Ponzano Veneto
TV - Ponzano Veneto
TV - Quinto di Treviso
TV - Resana
TV - Resana
TV - Resana
TV - Resana
TV - Riese Pio X
TV - Riese Pio X
TV - Riese Pio X
TV - San Vendemiano
TV - San Zenone degli Ezzelini
TV - Santa Lucia di Piave
TV - Santa Lucia di Piave
TV - Santa Lucia di Piave
TV - Trevignano
TV - Trevignano
TV - Trevignano
TV - Treviso
TV - Vazzola
TV - Vazzola
Cod.
n
n.cen
S
sen.sl
p-value
80
901
900
902
23
531
773
535
783
108
117
572
575
586
765
94
114
789
792
702
100
90
724
711
726
761
706
550
769
771
790
791
248
781
552
570
730
101
741
92
91
766
762
763
99
571
578
777
778
230
573
772
710
236
713
714
715
737
738
739
88
89
728
10
11
11
11
12
12
12
12
12
11
12
12
12
11
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
9
12
12
12
12
12
12
12
12
11
11
12
12
11
12
10
12
12
12
12
12
12
2
5
4
3
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
12
1
10
0
0
0
0
0
11
3
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
12
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
10
0
-2
-14
5
7
-14
-20
-38
-21
-55
24
20
-37
-21
-20
-16
0
-28
17
-36
-4
-26
-33
-11
11
6
-19
2
-10
42
2
19
-50
-2
-4
5
1
11
11
-51
0
-35
2
-30
-30
-10
29
-51
14
-13
33
-10
12
-25
-54
-9
-38
-15
39
-8
6
-57
15
-15
-0,59
-1,10
-0,41
-0,68
-0,20
0,16
0,93
-0,79
-0,35
-0,33
-0,94
-0,94
-0,58
-0,19
-0,24
-0,30
-0,30
-0,71
0,48
-0,01
1,53
0,13
0,84
-0,76
-0,03
-0,03
0,08
0,05
0,28
0,05
-1,35
-0,09
0,12
-0,29
-0,86
-0,52
0,30
-1,00
0,10
-0,19
0,19
-0,35
0,58
-0,42
-0,97
-0,28
-0,35
-0,16
0,64
-0,20
0,40
-0,16
-0,23
0,928
0,266
0,689
0,622
0,373
0,193
0,011
0,169
0,000
0,073
0,193
0,013
0,169
0,138
0,304
0,064
0,088
0,016
0,837
0,085
0,028
0,492
0,148
0,726
0,216
0,945
0,530
0,005
0,945
0,216
0,001
0,945
0,836
0,783
1,000
0,492
0,490
0,001
0,018
0,917
0,047
0,047
0,537
0,054
0,001
0,370
0,409
0,028
0,482
0,390
0,099
0,000
0,533
0,011
0,207
0,009
0,631
0,732
0,000
0,135
0,336
trend
no
no
no
no
no
no
sì
no
sì
no
no
sì
no
no
no
no
no
no
sì
no
no
sì
no
no
no
no
no
no
sì
no
no
sì
no
no
no
no
no
no
sì
no
sì
no
sì
sì
no
no
sì
no
no
sì
no
no
no
sì
no
sì
no
sì
no
no
sì
no
no
↔
↔
↔
↔
↔
↔
↓
↔
↓
↔
↔
↓
↔
↔
↔
↔
↔
↔
↓
↔
↔
↓
↔
↔
↔
↔
↔
↔
↑
↔
↔
↓
↔
↔
↔
↔
↔
↔
↓
↔
↓
↔
↓
↓
↔
↔
↓
↔
↔
↑
↔
↔
↔
↓
↔
↓
↔
↑
↔
↔
↓
↔
↔
Tabella 12: continua nella prossima pagina.
63
nitrati: test di mann-kendall
Tabella 12: continua dalla pagina precedente.
Prov.- Comune
TV - Vedelago
TV - Vedelago
TV - Vedelago
TV - Villorba
TV - Villorba
TV - Vittorio Veneto
TV - Volpago del Montello
TV - Volpago del Montello
TV - Volpago del Montello
TV - Zero Branco
VE - Campolongo Maggiore
VE - Camponogara
VE - Caorle
VE - Cavallino-Treporti
VE - Cavallino-Treporti
VE - Ceggia
VE - Cinto Caomaggiore
VE - Concordia Sagittaria
VE - Eraclea
VE - Gruaro
VE - Marcon
VE - Mira
VE - Mira
VE - Mirano
VE - Mirano
VE - Noale
VE - Noale
VE - Pianiga
VE - Pramaggiore
VE - Quarto d’Altino
VE - San Michele al Tagliamento
VE - San Michele al Tagliamento
VE - Scorzè
VE - Venezia
VE - Venezia
VE - Venezia
VE - Venezia
VI - Arzignano
VI - Bassano del Grappa
VI - Bassano del Grappa
VI - Bassano del Grappa
VI - Bassano del Grappa
VI - Brendola
VI - Caldogno
VI - Cartigliano
VI - Lonigo
VI - Pozzoleone
VI - Rosà
VI - Rosà
VI - Rosà
VI - Rosà
VI - Rosà
VI - Rossano Veneto
VI - Rossano Veneto
VI - Rossano Veneto
VI - Rossano Veneto
VI - Rossano Veneto
VI - Rossano Veneto
VI - Tezze sul Brenta
VI - Tezze sul Brenta
VI - Tezze sul Brenta
VI - Tezze sul Brenta
VI - Thiene
Cod.
n
n.cen
S
sen.sl
p-value
271
583
742
749
750
102
732
733
735
363
16
368
309
365
366
320
301
308
315
302
27
7
296
288
290
275
277
292
306
15
305
310
280
3
17
25
299
266
95
244
519
521
265
234
501
153
227
506
523
524
525
527
224
507
509
528
529
530
235
502
504
508
160
12
12
12
12
12
12
11
11
12
12
12
12
11
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
11
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
11
12
12
12
12
12
12
11
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
12
12
11
11
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
0
11
12
12
11
12
12
0
12
12
11
12
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
-17
-41
15
-49
-28
-40
15
4
38
60
0
0
0
-7
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
41
3
0
0
0
0
0
41
0
0
7
0
-25
1
-14
-35
-22
15
23
-31
-35
-8
-4
-16
-28
-37
-22
-33
-35
-10
-7
-51
14
-27
-36
-19
-28
-28
-0,41
-1,41
1,88
-0,29
-2,21
-1,06
0,15
0,02
1,27
0,71
0,17
0,22
-0,15
0,00
-0,30
-0,23
-0,31
0,13
1,33
-0,12
-1,28
-0,16
-0,03
-0,24
-0,54
-0,50
-0,34
-0,25
-0,24
-0,09
-0,12
-0,83
0,25
-0,25
-0,10
-0,07
-0,25
-0,54
0,271
0,006
0,336
0,001
0,064
0,007
0,276
0,813
0,011
0,000
0,385
0,006
0,772
0,005
0,385
0,093
1,000
0,370
0,008
0,145
0,328
0,130
0,037
0,019
0,628
0,814
0,301
0,064
0,013
0,150
0,026
0,018
0,533
0,678
0,001
0,370
0,071
0,010
0,208
0,063
0,063
trend
no
sì
no
sì
no
sì
no
no
sì
sì
no
no
no
no
no
no
no
no
no
no
no
no
no
no
no
sì
no
no
no
no
no
no
sì
no
no
no
no
no
no
no
sì
no
no
no
sì
sì
no
no
no
no
sì
no
sì
sì
no
no
sì
no
no
sì
no
no
no
↔
↓
↔
↓
↔
↓
↔
↔
↑
↑
↔
↔
↔
↔
↔
↔
↔
↔
↔
↔
↔
↔
↔
↔
↔
↑
↔
↔
↔
↔
↔
↔
↑
↔
↔
↔
↔
↔
↔
↔
↓
↔
↔
↔
↓
↓
↔
↔
↔
↔
↓
↔
↓
↓
↔
↔
↓
↔
↔
↓
↔
↔
↔
Tabella 12: continua nella prossima pagina.
64
nitrati: test di mann-kendall
Tabella 12: continua dalla pagina precedente.
Prov.- Comune
VI - Torri di Quartesolo
VR - Belfiore
VR - Bovolone
VR - Castelnuovo del Garda
VR - Cologna Veneta
VR - Illasi
VR - Isola della Scala
VR - Isola della Scala
VR - Montecchia di Crosara
VR - San Giovanni Lupatoto
VR - Zevio
VR - Zevio
VR - Zevio
Cod.
n
n.cen
S
sen.sl
p-value
155
387
630
192
392
386
187
624
196
656
381
653
654
12
12
11
12
11
11
12
11
12
11
11
11
10
0
11
11
0
11
0
12
0
0
0
0
0
0
-44
-5
0
40
0
6
0
10
-15
-2
8
20
17
-1,84
0,95
0,00
0,50
-0,26
-0,13
0,00
0,21
0,33
0,003
0,562
0,007
0,688
0,479
0,331
0,938
0,571
0,129
0,145
trend
sì
no
no
sì
no
no
no
no
no
no
no
no
no
↓
↔
↔
↑
↔
↔
↔
↔
↔
↔
↔
↔
↔
Tabella 12: si conclude dalla pagina precedente.
65
E
PESTICIDI: RIEPILOGO
In tabella 13 sono riportati in corrispondenza di ogni sostanza attiva ricercata:
• numero di punti di monitoraggio (punti di prelievo);
• numero di campioni non quantificati (NQ);
• numero di campioni con concentrazione entro il valore limite di 0,10 µg/l
(EVL);
• numero di campioni con concentrazione oltre il valore limite di 0,10 µg/l
(OVL);
• numero totale di campioni analizzati (Tot);
• il limite di quantificazione minimo (LQmin );
• il limite di quantificazione massimo (LQmax );
• la concentrazione minima misurata in µg/l;
• la concentrazione massima misurata in µg/l.
Per campioni entro il valore limite si intendono i campioni con presenza di residui
di prodotti fitosanitari e/o di eventuali prodotti di degradazione (metaboliti) con
concentrazione superiore al limite di quantificazione (LQ)1 , ma inferiore al valore
di 0,10 µg/l. Poiché i limiti di quantificazione non sono uniformi tra i diversi i
laboratori ARPAV le informazioni che si traggono da questo indicatore non sono
generalizzabili a livello regionale.
Le sostanze con almeno un campione con concentrazione superiore a 0,10 µg/l sono
evidenziate in rosso.
In figura 20 le 88 sostanze ricercate sono ordinate in base al numero di punti monitorati e di determinazioni.
Tabella 13: Pesticidi: sintesi dei risultati di monitoraggio per principio attivo.
Denominazione
Punti
2,4-D
2,4,5-T
acetochlor
alachlor
aldrin
ametrina
atrazina
atrazina-desetil
azinfos-etile
azinfos-metile
bentazone
chlorpiriphos
Campioni
LQ [µg/l]
Conc.[µg/l]
NQ
EVL
OVL
Tot
min
max
min
max
217
413
1
0
414
0.02
0.05
0.04
0.04
115
91
232
213
92
232
232
189
227
231
224
224
158
442
353
159
429
410
309
402
439
356
0
0
0
0
0
13
31
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
1
0
224
158
442
353
159
442
442
309
402
440
356
0.02
0.05
0.01
0.01
0.05
0.01
0.01
0.01
0.01
0.01
0.01
0.05
0.05
0.05
0.05
0.05
0.05
0.05
0.05
0.05
0.05
0.05
0.02
0.02
0.29
-
0.03
0.13
0.29
-
Tabella 13: continua nella prossima pagina.
1 Limite di quantificazione è la concentrazione minima che il laboratorio è in grado di misurare per quella
sostanza attiva e che utilizza per esprimerne la “non presenza” con l’espressione < LQ
66
pesticidi: riepilogo
Tabella 13: continua dalla pagina precedente.
Denominazione
chlorpiriphos-metile
cianazina
clorfenvinfos
cloridazon
DDD, pp
DDE, pp
DDT
DDT (isomeri e metaboliti)
DDT, op
DDT, pp
demeton-O-methyl
diazinone
dicamba
dichlorvos
dieldrin
dimetenamide
dimetoato
dimetomorf
diuron
endosulfan (miscela isomeri)
endosulfan alfa
endosulfan beta
endosulfan solfato
endrin
eptacloro
eptacloro epossido
eptenofos
etion
etofumesate
exazinone
fenitrotion
fention
flufenacet
folpet
forate
fosalone
HCB
HCH (isomeri)
HCH, alfa
HCH, beta
HCH, delta
HCH, gamma
isodrin
isoproturon
linuron
malathion
MCPA
mecoprop
metamitron
metidation
metolachlor
metribuzina
mirex
molinate
ometoato
oxadiazon
parathion-etile
parathion-metile
pendimetalin
permetrina
phenthoate
phosmet
Punti
227
92
160
87
45
45
92
97
45
116
91
45
14
69
213
132
224
59
212
224
142
142
97
213
189
45
45
45
152
90
92
92
111
35
45
45
116
189
142
142
97
142
116
97
228
213
231
115
111
45
232
192
45
188
91
194
92
92
232
5
45
45
Campioni
LQ [µg/l]
Conc.[µg/l]
NQ
EVL
OVL
Tot
min
max
min
max
402
159
235
107
46
46
159
148
46
205
158
46
26
77
351
202
356
92
371
354
194
194
148
353
307
46
46
46
227
102
159
159
176
47
45
46
204
307
194
194
148
193
205
150
402
355
439
224
176
46
428
338
46
308
158
348
159
159
442
5
46
46
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
11
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
402
159
235
107
46
46
159
148
46
205
158
46
26
77
351
202
356
92
374
354
194
194
148
353
307
46
46
46
227
102
159
159
176
47
46
46
205
307
194
194
148
193
205
150
402
355
440
224
176
46
442
338
46
308
158
349
159
159
442
5
46
46
0.01
0.05
0.01
0.01
0.01
0.01
0.05
0.01
0.01
0.01
0.05
0.01
0.01
0.03
0.01
0.01
0.01
0.01
0.02
0.01
0.01
0.01
0.01
0.01
0.01
0.01
0.05
0.01
0.01
0.02
0.05
0.05
0.01
0.01
0.01
0.05
0.01
0.01
0.01
0.01
0.01
0.01
0.01
0.02
0.01
0.01
0.01
0.02
0.01
0.01
0.01
0.02
0.01
0.02
0.05
0.02
0.05
0.05
0.01
0.05
0.01
0.05
0.05
0.05
0.05
0.03
0.01
0.01
0.05
0.02
0.01
0.05
0.05
0.01
0.01
0.03
0.05
0.02
0.05
0.02
0.05
0.05
0.01
0.01
0.01
0.05
0.05
0.01
0.05
0.01
0.02
0.02
0.05
0.05
0.03
0.05
0.01
0.05
0.05
0.05
0.01
0.01
0.01
0.01
0.05
0.02
0.05
0.05
0.05
0.05
0.03
0.01
0.05
0.05
0.01
0.05
0.05
0.05
0.05
0.05
0.05
0.05
0.01
0.05
0.022
0.11
0.06
0.03
0.02
0.07
-
0.063
0.11
0.06
0.03
0.19
0.07
-
Tabella 13: continua nella prossima pagina.
67
pesticidi: riepilogo
Tabella 13: continua dalla pagina precedente.
Denominazione
pirimiphos-metile
procimidone
prometrina
propanil
propizamide
quinalphos
quizalofop-ethyl
rimsulfuron
simazina
terbufos
terbutilazina
terbutilazina-desetil
terbutrina
trifluralin
Punti
45
35
92
35
132
45
45
45
232
45
232
232
232
189
Campioni
LQ [µg/l]
Conc.[µg/l]
NQ
EVL
OVL
Tot
min
max
min
max
46
47
159
47
197
46
66
66
441
46
421
379
442
307
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
20
61
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
2
0
0
46
47
159
47
197
46
66
66
442
46
442
442
442
307
0.01
0.01
0.05
0.01
0.01
0.01
0.02
0.02
0.01
0.01
0.01
0.01
0.01
0.02
0.01
0.01
0.05
0.01
0.02
0.01
0.02
0.02
0.05
0.01
0.05
0.05
0.05
0.05
0.02
0.01
0.01
-
0.02
0.14
0.33
-
Tabella 13: si conclude dalla pagina precedente.
68
pesticidi: riepilogo
punti
campioni
terbutrina
terbutilazina−desetil
terbutilazina
simazina
pendimetalin
metolachlor
atrazina−desetil
atrazina
alachlor
MCPA
bentazone
2,4−D
linuron
chlorpiriphos−metile
azinfos−metile
diuron
dimetoato
chlorpiriphos
endosulfan (miscela isomeri)
malathion
endrin
aldrin
dieldrin
oxadiazon
metribuzina
azinfos−etile
trifluralin
molinate
HCH (isomeri)
eptacloro
clorfenvinfos
etofumesate
mecoprop
2,4,5−T
HCH, beta
HCH, alfa
endosulfan beta
endosulfan alfa
HCH, gamma
dimetenamide
propizamide
isodrin
HCB
DDT, pp
metamitron
flufenacet
prometrina
parathion−metile
parathion−etile
fention
fenitrotion
DDT
cianazina
ametrina
ometoato
demeton−O−methyl
acetochlor
isoproturon
HCH, delta
endosulfan solfato
DDT (isomeri e metaboliti)
cloridazon
exazinone
dimetomorf
dichlorvos
rimsulfuron
quizalofop−ethyl
terbufos
quinalphos
pirimiphos−metile
phosmet
phenthoate
mirex
metidation
fosalone
forate
etion
eptenofos
eptacloro epossido
diazinone
DDT, op
DDE, pp
DDD, pp
propanil
procimidone
folpet
dicamba
permetrina
0
100
200
300
400
0
100
200
300
400
Figura 20: Principi attivi ricercati ordinati in base al numero di punti di monitoraggio e
campioni.
69
F
C O M P O S T I O R G A N I C I V O L AT I L I :
RIEPILOGO
In tabella 14 sono riportati in corrispondenza di ogni composto organico volatile
ricercato:
• valore soglia (VS in µg/l) se definito in tabella 3 allegato 3 Dlgs 30/2009;
• numero di punti di monitoraggio (punti di prelievo);
• numero di campioni non quantificabili (NQ);
• numero di campioni quantificati (Q);
• numero di campioni oltre il valore limite (OVL);
• numero totale di campioni analizzati (Tot);
• il limite di quantificazione minimo (LQmin );
• il limite di quantificazione massimo (LQmax );
• la concentrazione minima misurata in µg/l;
• la concentrazione massima misurata in µg/l.
Come per i pesticidi, anche per i VOC il set di sostanze e i limiti di quantificazione non
sono uniformi tra i diversi laboratori ARPAV, pertanto nel valutare la conformità al
valore soglia possono presentarsi casi in cui:
• LQ 6VS, ma non rispetta i requisiti previsti dal Dlgs 30/2009 (LQ630% VS )
• LQ >superiore al VS
Ciò rende i risultati non esaustivi dal punto di vista normativo e non confrontabili
su tutto il territorio regionale.
Le sostanze con concentrazione media annua superiore al valore soglia (VS) sono
evidenziate in rosso.
In figura 21 i 35 composti organici volatili ricercati sono ordinati in base al numero
di punti monitorati e di determinazioni.
70
composti organici volatili: riepilogo
71
Tabella 14: Composti organici volatili: sintesi dei risultati di monitoraggio per sostanza. I
valori soglia (VS), i limiti di quantificazione (LQ) e le concentrazioni (Conc.) sono
espresse in µg/l.
Denominazione
composti alifatici alogenati
1,1-dicloroetano
1,1-dicloroetilene
1,1,1-tricloroetano
1,1,2-tricloroetano
1,1,2,2-tetracloroetano
1,2-dibromoetano
1,2-dicloroetano
1,2-dicloroetilene
1,2-dicloroetilene cis
1,2-dicloroetilene trans
1,2-dicloropropano
1,2,3-tricloropropano
bromodiclorometano
clorometano
cloruro di vinile
dibromoclorometano
diclorometano
esaclorobutadiene
tetracloroetilene
tetraclorometano
tribromometano
tricloroetilene
triclorofluorometano
triclorometano
composti organici aromatici
benzene
etilbenzene
naftalene
stirene
toluene
xilene (o)
xilene (o+m+p)
xilene (p)
xilene (p+m)
altri VOC
Idrocarburi totali C<12 (escluso n-esano)
MTBE
VS
Punti
3
60
0.17
0.5
0.13
0.15
1.1
1.5
0.15
Campioni
LQ
Conc.
NQ
Q
OVL
Tot
min
max
min
max
37
158
254
35
35
35
226
34
121
121
121
35
254
1
251
254
118
181
254
254
254
254
118
254
35
267
448
35
35
35
360
34
214
219
218
35
480
1
438
480
184
316
348
474
483
436
170
461
2
5
26
0
0
0
1
0
6
1
2
0
0
0
5
1
1
0
107
0
1
44
15
8
0
0
4
0
3
0
29
4
15
37
272
474
35
35
35
361
34
220
220
220
35
484
1
443
484
185
316
484
474
484
484
185
484
0.05
0.03
0.05
0.05
0.05
0.03
0.03
0.05
0.05
0.05
0.05
0.03
0.05
0.05
0.05
0.05
0.05
0.05
0.05
0.05
0.05
0.05
0.05
0.05
0.05
0.1
0.1
0.1
0.05
0.05
1
0.05
0.1
0.1
0.5
0.05
0.5
0.05
0.1
0.1
0.1
0.1
0.1
1
1
0.1
0.1
0.5
0.14
0.05
0.05
0.3
0.11
0.13
0.08
0.21
0.06
0.05
0.06
0.05
8.4
0.05
0.05
0.05
0.46
0.46
0.83
0.3
2.5
0.13
0.1
1.6
0.46
3.5
0.06
19
8.4
2.76
0.31
1.39
1
50
15
10
-
246
246
2
116
246
116
150
94
45
456
430
2
201
435
172
218
160
45
0
25
0
0
20
0
32
0
0
0
0
0
0
-
456
455
2
201
455
172
250
160
45
0.03
0.03
0.05
0.03
0.03
0.5
0.03
3
0.5
1
3
0.05
0.1
3
3
0.1
3
0.5
0.03
0.03
0.03
-
7.45
0.8
6.38
-
-
77
250
97
454
0
18
-
97
472
10
0.05
10
5
0.05
3.43
composti organici volatili: riepilogo
punti
campioni
triclorometano
tricloroetilene
tribromometano
tetracloroetilene
dibromoclorometano
bromodiclorometano
tetraclorometano
1,1,1−tricloroetano
MTBE
benzene
toluene
etilbenzene
cloruro di vinile
1,2−dicloroetano
esaclorobutadiene
1,1−dicloroetilene
xilene (o+m+p)
1,2−dicloropropano
1,2−dicloroetilene trans
1,2−dicloroetilene cis
stirene
triclorofluorometano
diclorometano
xilene (o)
xilene (p)
Idrocarburi totali C<12 (escluso n−esano)
xilene (p+m)
1,1−dicloroetano
1,2,3−tricloropropano
1,2−dibromoetano
1,1,2,2−tetracloroetano
1,1,2−tricloroetano
1,2−dicloroetilene
naftalene
clorometano
0
100
200
300
400
500 0
100
200
300
400
500
Figura 21: Composti organici volatili ricercati ordinati in base al numero di punti di
monitoraggio e campioni.
72
G
g.1
M E T O D I S T AT I S T I C I
test di mann-kendall (mkt)
Il test di Mann-Kendall è molto utilizzato per analisi di serie storiche ambientali ed
è stato proposto anche in AquaTerra - an Integrated Project of the 6th EU RTD Framework Programme, Work package T2: Trends in Groundwater, proprio per valutare
i trend dei nitrati. Si tratta di un test non parametrico, e pertanto non assume alcuna distribuzione a priori per i dati, il che porta di solito ad una maggior robustezza
rispetto a metodi parametrici, inoltre può essere utilizzato in presenza di campioni
di piccole dimensioni come quelli oggetto di questo rapporto. In MKT l’ipotesi nulla (H0 ) è che non esita un trend monotonico e quindi che la successione dei valori
sia stabile. L’ipotesi alternativa (HA ) è invece che i dati seguano nel tempo un trend
monotonico (positivo o negativo). La statistica test di Mann-Kendall, indicata con
S, viene calcolata mediante l’espressione:
S=
n−1
X
n
X
É un test non
parametrico e può
essere utilizzato in
presenza di campioni
di piccole dimensioni.
(1)
sgn(xj − xk )
k=1 j=k+1
dove xj e xk sono i valori annuali negli anni j e k, con j > k, rispettivamente, e n
è la lunghezza della serie, mentre la funzione segno è definita come segue:


1 se xj − xk > 0,
sgn(xj − xk ) = 0 se xj − xk = 0,


−1 se xj − xk < 0.
(2)
Il segno di S indica la direzione del trend: si ha un trend in crescita se S è positivo,
un trend in calo se S è negativo.
Per piccoli campioni (n 6 10) i p - value sono riportati in tabelle [13]. Per un test
bilaterale, i p-value tabulati corrispondenti al valore assoluto di S sono raddoppiati
e l’ipotesi nulla H0 è rifiutata se 2 · p-value < α.
Per grandi campioni (n > 10) la significatività può essere verificata con la distribuzione normale Z.


(S − 1)/σS se S > 0,
ZS = 0 se S = 0,


(S + 1)/σS se S < 0.
(3)
con
σS =
p
(n/18) · (n − 1) · (2n + 5)
(4)
oppure, nel caso di valori identici (tied)
v
u
g
X
u1
tj (tj − 1)(2tj + 5)]
σS = t [n(n − 1)(2n + 5) −
18
j=1
73
(5)
Per piccoli campioni.
Per grandi campioni.
G.2 linea robusta di kendall-theil
74
dove g è il numero di gruppi con dati tied e tj è il numero di dati tied nel jmo
gruppo tied.
Per un test a due code, l’ipotesi nulla H0 è rifiutata al livello di significatività (α)
se |Zs | > Zc,α/2 . Quando si rifiuta H0 implicitamente si afferma che nel tempo
si è realizzato un cambiamento monotonico della mediana, ma nulla viene detto
sull’intensità del cambiamento.
g.2
linea robusta di kendall-theil
Il test di Mann-Kendall porta ad una accettazione o rifiuto dell’ipotesi nulla per un
dato livello di significatività, ma non quantifica l’eventuale trend. Visto che con
pochi dati diventa impossibile dimostrare la normalità e omoschedasticità 1 della
distribuzione, se non già confermata da altre ricerche, è conveniente calcolare una
retta di regressione non parametrica, invece di ricorrere al metodo classico della
regressione con il metodo parametrico dei minimi quadrati.
Tra le metodologie quella più diffusa è quella proposta da Theil (1950), la cui significatività è testata con il test della correlazione di Kendall, come proposto da P. K. Sen
nel 1968 da cui il nome di Theil-Kendall, utilizzato in vari testi [26]. La procedura
proposta si fonda sulla mediana di tutte le rette, calcolate sulle possibili coppie di
punti. La regressione lineare, come noto, si basa sull’equazione di una linea retta:
É la mediana di tutte
le rette, calcolate sulle
possibili coppie di
punti.
(6)
Ybi = b · Xi + a
dove :
Ybi è il valore stimato per il valore X dell’osservazione i,
Xi è il valore empirico o campionario di X della stessa osservazione i,
a è l’intercetta della retta di regressione,
b è il coefficiente angolare della retta di regressione.
Il coefficiente angolare b è stimato come mediana di tutte le rette calcolate sulle
possibili coppie di punti. Per ogni coppia di punti i, j:
bij =
(Yj − Yi )
(Xj − Xi )
16i<j6n
(7)
Con n punti distinti, il numero Np di possibili coefficienti angolari è dato da:
Np =
n × (n − 1)
2
(8)
Gli Np valori di bij vengono ordinati dal più piccolo al più grande e b è calcolato
come mediana di questi Np valori (figura 22).
g.3
test stagionale di kendall
In presenza di una forte stagionalità, il test di Mann-Kendall deve essere modifica1 omoschedasticità: dal greco, stessa varianza
É la versione
modificata del test di
Mann-Kendall per la
stagionalità.
G.4 test q di cochran
75
Figura 22: A. Tutti i possibili coefficienti angolari bij tra le coppie di 6 punti distinti.
B. Tutte le possibili rette riportate ad una origine comune. La linea in grassetto è
la mediana delle 15 rette. [14]
to. Il calcolo della statistica di Mann-Kendall S deve essere effettuata entro ogni
stagione m separatamente, i risultati sono poi combinati insieme.
SK =
m
X
Si
(9)
S=1
dove Sk è la statistica test stagionale di Kendall, m è il numero di stagioni e Si è la
statistica test di Mann-Kendall per ciascuna delle m stagioni. Con campioni sufficientemente grandi, la significatività del test è verificata mediante la distribuzione
normale Z.


(Sk − 1)/σSk se Sk > 0,
ZSk = 0 se S = 0,
(10)


(Sk + 1)/σSk se Sk < 0.
con
σSk
v
um
uX
=t
(ni /18) · (ni − 1) · (2ni + 5)
(11)
i=1
dove ni è il numero di dati nella stagione i. Per un test a due code, l’ipotesi nulla
H0 è rifiutata al livello di significatività α se |Zs | > Zc,α/2 . Se ci sono alcuni dati
tied la formula per il calcolo di σSk deve essere modificata come in (5)
In merito alla decisione di quando un campione sia sufficientemente grande, [14]
suggerisce che il prodotto delle stagioni e degli anni sia maggiore di 25.
Anche per la stima della pendenza si ricorre ad una generalizzazione del metodo
visto nel paragrafo G.2. Prima si determinano tutte le pendenze per la stagione i,
poi si calcola la mediana di tutte le pendenze di tutte le stagioni (figura 23).
g.4
test q di cochran
Il test Q di Cochran può essere utilizzato quando le variabili sono espresse in una
scala nominale binaria. Il test serve per verificare se il numero totale di successi o
insuccessi di N prove ripetute (da cui anche il nome di analisi della varianza a misure
Questo test può essere
applicato quando si
dispone di k (con
k > 2) campioni
dipendenti e le
risposte sono
nominali binarie.
G.4 test q di cochran
Figura 23: A. Tutti i possibili coefficienti angolari per ciascuna delle due stagioni. B. Tutte le
possibili rette riportate ad una origine comune. La linea tratteggiata è la mediana
delle 6 rette. [14]
ripetute) differiscono in modo significativo tra le varie situazioni a confronto. In vari
testi è presentato come l’estensione a k campioni del test di McNemar.
I risultati devono essere riportati in una tabella a due entrate in cui sulle righe sono
indicati i valori attribuiti ad ogni individuo e nelle colonne sono riportate le varie
situazioni.
La statistica test Q è:
P
P
(k − 1)(k · C2j − ( Cj )2 )
P
P
Q=
k · Ri − R2i
(12)
dove:
k è il numero di colonne,
Cj è il numero totale di successi nella colonna j-esima,
Ri è il numero totale di successi nella riga i-esima.
Quando il numero di righe non è troppo piccolo, Q segue la distribuzione χ2 con
k-1 gradi di libertà. Come regola empirica il campione è ritenuto di dimensioni
accettabili quando il numero totale di osservazioni (N individui per k situazioni)
è complessivamente uguale o maggiore di 24 e contemporaneamente il numero di
righe (N) non è inferiore a 4. Si rifiuta l’ipotesi nulla H0 se Q > χ2α,k−1 [26].
76
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Servizio Osservatorio Acque Interne
Via Rezzonico, 41
35131 Padova
Italy
Tel. +39 049 7393783
E-mail: [email protected]
giugno 2015
ARPAV
Agenzia Regionale
per la Prevenzione e
Protezione Ambientale
del Veneto
Direzione Generale
Via Ospedale Civile, 24
35121 Padova
Tel. +39 049 82 39301
Fax. +39 049 66 0966
E-mail [email protected]
E-mail certificata: [email protected]
www.arpa.veneto.it
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