...

Agente, ospite e ambiente - Università degli Studi di Cassino

by user

on
Category: Documents
35

views

Report

Comments

Transcript

Agente, ospite e ambiente - Università degli Studi di Cassino
Insegnamento di
Corso di Laurea in
SCIENZE
MOTORIE
(L-22)
Facoltà di Scienze Motorie
UNIVERSITA’ DI CASSINO
INSEGNAMENTO
IGIENE
GENERALE
CORSO
INTEGRATO
SALUTE
E
ATTIVITA’
MOTORIA
IGIENE GENERALE
Epidemiologia e profilassi delle
malattie infettive
Agente, Ospite, Ambiente
Tempi e interventi della prevenzione
Prof. Giovanni Capelli
Cattedra di Igiene
Anno Accademico 2009/2010
Malattie infettive
Caratteristiche


Trasmissibili
Fattori di rischio specifici
 Agenti




eziologici di natura biologica
Proliferazione di agenti viventi estranei
all’organismo
Breve tempo di induzione (generalmente)
Tendenza alla acuzie (generalmente)
Tendenza alla remissione spontanea (spesso)
2
F1
Malattia A
F2
Malattia B
F3
Malattia C
Fattori
dell’ agente
Fattori di rischio
specifici
Fattori
ambientali
Modulazioni
Fattori
dell’ ospite
Effetto specifico
3
F2
F
Malattia B
M
specificità
L’ azione
degli agenti eziologici
è specifica
4
F2
Malattia B
F
Il rapporto è
biunivoco
M
biunivocità
5
L’ agente eziologico è
condizione NECESSARIA
ma NON SUFFICIENTE
A
Fattori
dell’ agente
A
Malattia A
Fattori
ambientali

Fattori
dell’ ospite
M
Condizioni di
sufficienza
6
Malattie multifattoriali
Caratteristiche


Non trasmissibili
Fattori di rischio multipli
 di




natura fisica, chimica, biologica, psicologica
Degenerazione di costituenti normali
dell’ organismo
Lungo tempo di induzione
Tendenza alla cronicizzazione
Tendenza alla progressiva ingravescenza
7
F1
Malattia A
F2
Malattia B
F3
Malattia C
F4
Fattori di rischio
aspecifici
Fattori
ambientali
Fattori
dell’ ospite
Modulazioni
Effetto multiplo
8
F1
F2
Malattia B
F3
F4
Numerosi
fattori di rischio
sono coinvolti
M
molteplicità
9
Malattia A
F2
F
aspecificità
Malattia B
Malattia C
L’ azione
dei fattori di rischio
è aspecifica
10
Tipologie di Agenti eziologici

Acellulari
 Virus,


(Prioni?)
DNA/RNA
Unicellulari
 Vegetali

Batteri (schizomiceti)





Cocchi (tondeggianti): diplo-, strepto- (catene), stafilo- (grappoli)
Bacilli (allungati)
Vibrioni (a virgola)
Spirilli (a spirale)
Miceti (funghi)
 Animali

(Protofiti)
(Protozoi)
Pluricellulari
 Metazoi
11
Tipologie di Agenti eziologici

Acellulari
 Virus,

(Prioni?)
DNA/RNA
12
Tipologie di Agenti eziologici

Unicellulari
 Vegetali

(Protofiti)
Batteri (schizomiceti)




Cocchi (tondeggianti): diplo-, strepto- (catene), stafilo- (grappoli)
Bacilli (allungati)
Vibrioni (a virgola)
Spirilli (a spirale)
13
Tipologie di Agenti eziologici

Unicellulari
 Vegetali

Miceti (funghi)
 Animali

(Protofiti)
(Protozoi)
Pluricellulari
 Metazoi
14
Caratteristiche dell’agente (1)

Resistenza ambientale
 Metabolismo

aerobio/anaerobio
 Forme


di resistenza
spore/forme vegetative
Infettività
 La

capacità di un microorganismo di:
penetrare all’interno di un ospite o invaderne i
distretti superficiali e moltiplicarsi attivamente
15
Caratteristiche dell’agente (2)

Patogenicità
 La


capacità di far seguire all'infezione
l'insorgenza di una patologia caratteristica
Virulenza
 Livello
di gravita' che le malattie causate dall'agente
raggiungono mediamente.

Caratteristiche che contribuiscono alla virulenza:
 la carica microbica
 la velocità di riproduzione
 l'invasività
• locale/sistemica
 la capacità di sviluppate tossine
• esotossine (-> a distanza)
• endotossine
16
Altri agenti

Protozoi
 Animali
unicellulari
 Capacità di movimenti autonomi senza ciglia

ameboidi
 Resistenza

ambientale
cisti/forme vegetative
 Riproduzione



asessuata (scissione)
sessuata (gameti M ed F)
Metazoi (macroparassiti)
 Vermi
roditori
(elminti),
insetti,
acari,
molluschi,
17
Infezione e infestazione

Infezione
 Il
radicamento e l'attiva moltiplicazione
microorganismo (monocellulare o acellulare)
organismo ospite.


di
in
un
un
Tali rapporti assumeranno poi una connotazione di
parassitismo solo se a quella infezione seguirà un
danno, ossia una malattia infettiva.
Ma ciò può non accadere: un' infezione, allora, cui non
segue una malattia, si può configurare come
 commensalismo (ad es. Streptococco non emolitico, Stafilococco, E. coli,
ecc.)
 o come simbiosi (Lattobacilli, flora enterica produttrice di vitamine ed
enzimi, ecc.)

Infestazione
 radicamento
ed attiva moltiplicazione
pluricellulari (vermi, pidocchi)
di
organismi
18
Storia naturale di una malattia
Non malattia
Ambiente
Agente
Incontro
Ospite
Interazione
Guarigione
Evoluzione
Malattia
Portatore
Morte
Sequele
19
Storia naturale di una malattia
20
21
Difese dell’ospite

Anatomo/fisiologiche
 Turbinati
nasali
 Macro- e micro-struttura di trachea e bronchi


turbolenze e precipitazione microorganismi
epiteli ciliati
 Enzimi
salivari (lisozima) e acidi gastrici
 Continuità cutanea
22
Difese dell’ospite

Immunologiche
 Immunità

umorale
anticorpi (in risposta ad antigeni)
 immunoglobuline M, A, G
 Immunità

cellulo-mediata
difese cellulari (istogene)
 macrofagi, linfociti T
23
Malattia Infettiva
Modello della Storia Naturale
Riserve
Vettori
Colonizzazione
Esposizione
Veicoli
Contagio
Infezione
Infezione abortiva
Malattia
Guarigione
Morte
24
Riserve e Sorgenti

Riserva d’infezione
 La
persona, l'animale, la pianta, il terreno
oppure il materiale organico o anche quello
inanimato in cui un agente infettivo di norma
vive e si moltiplica e da cui dipende
propriamente per la sopravvivenza.

Sorgente d’infezione
 L'ultimo
anello, nello spazio e nel tempo, della
trasmissione ambientale degli agenti infettivi,
ossia la persona, l'animale, il vegetale, il
materiale o l'oggetto dal quale l'agente passa
direttamente all'ospite
25
Trasmissione delle malattie
Fonte di
infezione
• Malati
• Portatori
• Vettori
• Veicoli
•Animali
Modalità di
Trasmissione
Diretta
Indiretta
Ospite
• Ereditarietà
• Età
• Nutrizione
• Immunità
26
Portatori

Soggetti che eliminano uno specifico agente
patogeno in assenza di segni clinici della
malattia.
 Portatori

Soggetti che si trovano nel periodo di incubazione
di una malattia e che possono diffondere l'agente
patogeno anche prima del manifestarsi della
malattia stessa.
 Portatori

convalescenti
Malati che continuano ad eliminare l'agente
patogeno dopo la guarigione
 Portatori

Precoci
sani
Soggetti che si infettano ed eliminano l'agente
patogeno senza sviluppare la malattia .
27
La prevenzione



La storia naturale delle malattie
I tempi della prevenzione
Interventi e bersagli

Prevenzione eziologico-ambientale



Interventi sull’ ambiente
Interventi sull’ agente
Interventi sull’ospite prima dell’ incontro





Interventi sull’ospite dopo l’ incontro
Stato dell’ ospite rilevante per l’ambiente
Portatori
Prevenzione patogenetico-clinica

Valutazione del rischio individuale


I vaccini
Lo screening
Prevenzione riabilitativo-sociale

Evoluzione delle condizioni dell’ ospite
28
Storia naturale di una malattia
Non malattia
Ambiente
Agente
Incontro
Ospite
Interazione
Guarigione
Evoluzione
Malattia
Portatore
Morte
Sequele
29
I tempi della prevenzione
Inizio
processo
patologico
Eziologicoambientale
(primaria)
Manifestazioni
cliniche
Esiti
Patogeneticoclinica
Riabilitativosociale
(secondaria)
(terziaria)
30
Prevenzione
Ambiente
Interventi e bersagli
Incontro
•Tutela dell’ AMBIENTE
Controlli ambientali
Interventi di bonifica
Disinfestazione
31
Definizioni

Controllo ambientale


Bonifica ambientale


Identificazione e valutazione dei fattori ambientali
che possono determinare un aumento del rischio
sanitario nella popolazione
Rimozione dell’agente infettivo o del fattore
inquinante dall’ambiente e protezione delle matrici
(aria, acqua, suolo) da successivi inquinamenti
Disinfestazione

intervento finalizzato a distruggere metazoi patogeni,
vettori o specie animali (es. roditori) che possono
essere fonte o serbatoio di infezione
32
Disinfestazione

Modalità di azione
 Gas

e vapori
inalazione
 Liquidi


o polveri
contatto o ingestione
Tipologie
 Insetticidi

esteri fosforici, carbammati, piretrine, ecc.
 Acaricidi

solfati ed esteri solforici, clororganici, ecc.
 Rodenticidi

(derattizzazione)
stricnina, cumarinici, ecc.
33
Prevenzione
Interventi e bersagli
Agente
Incontro
•Eliminazione dell’ AGENTE
Disinfezione
Sterilizzazione
34
Definizioni

Sterilizzazione


intervento finalizzato a distruggere qualsiasi forma
di vita presente in un ambiente, in un materiale o
alla sua superficie
Disinfezione


intervento finalizzato a distruggere soltanto i
microrganismi patogeni
si realizza anche riducendo significativamente la
carica di tutte le specie

le specie patogene presentano in genere una
carica inferiore alle specie commensali o
simbionti, per cui tutti i microorganismi patogeni
vengono eliminati
35

Mezzi fisici
Sterilizzazione
 Radiazioni


Ultravioletti
Radiazioni ionizzanti
 Calore

Secco
 fiamma (flambaggio)
 Stufa (-> indicata per oggetti di vetro e metallo)
• temperature alte (~180°), tempi lunghi (ore)

Umido
 bollitura (ATTENZIONE: non uccide spore e alcuni virus!)
 autoclave (vapore a pressione)
• tempi brevi (15 minuti), temperature più basse (121°)

Mezzi chimici (“Disinfezione di alto livello”)
 Disinfettanti

applicati per tempi più lunghi
es. glutaraldeide per endoscopi
36

Alcoli
 Alcool

Disinfezione:
etilico
classi di disinfettanti chimici
Aldeidi
 Formaldeide
(-> disinfezione terminale ambienti)
 Glutaraldeide (-> piccoli strumenti non resistenti al
calore - es. endoscopi -)

Alogeni
 Iodio
(tintura di Iodio)
 Cloro (ipoclorito di sodio - nella candeggina)


Sali quaternari d’ammonio
Metalli
 Mercurio,

Fenoli
Argento
37
Prevenzione
Interventi e bersagli
Incontro
Ospite
•Potenziamento dell’ OSPITE
Educazione alla salute
Vaccinazioni
Adeguata nutrizione
38
Definizioni

Educazione alla salute

azione informativa, motivazionale, formativa
sul singolo, sui gruppi, sulle comunità
 finalizzata ad educare a conoscere e a
scegliere comportamenti ed accorgimenti che
riducono il rischio di andare incontro a
malattia


Vaccino

somministrazione di un antigene immunizzante

ai fini del potenziamento delle difese
dell’ospite in previsione di un possibile
incontro con un agente infettivo
39
VACCINI: Antigeni immunizzanti

Tipi di vaccini
I
generazione
microrganismi vivi attenuati (BCG, Antipolio di Sabin)
microrganismi uccisi (Antirabico, Antipolio di Salk)
anatossine (Antitetanica, Antidifterica)



II
generazione

III



frazioni antigeniche purificate (Antimenigococco)
generazione
antiidiotipo (Sperimentale: Anti-Haemophilus)
sintetici (Sperimentale: Antipneumococco)
DNA ricombinante


frazioni antigeniche ricombinanti (Antiepatite B, AntiPertosse Acellulare)
vettori
eterologhi
(Sperimentale:
Difterite+Pertosse+Tetano+
Polio+Morbillo)
40
Vaccini vivi e vaccini non vitali
Vaccino “non vitale”
Dosi
le difese immunitarie
sono stimolate dal solo
materiale introdotto
sono necessarie più
dosi per un effetto
valido
Titolo
anticorpale
1
2
3
4
5
6
7
8
9 10 11 12
Dose
Moltiplicazione
Titolo anticorpale
1
2
3
4
5
6
7
8
9 10 11 12
Vaccino vivo
il ceppo attenuato si
moltiplica nell’ ospite
le difese immunitarie
sono stimolate da una
carica in aumento
può essere sufficiente
una sola dose
41
Calendario
Vaccinale
(Piano nazionale
vaccini 2005-2007)
42
Obbligatori
Il calendario
vaccinale
Difterite, Tetano, IPV, Epatite B
Difterite, Tetano, IPV, Epatite B
Difterite, Tetano, IPV, Epatite B
Età
2
4
6
12 mesi
15 mesi
Raccomandati
Pertosse, H. infl.
Pertosse, H. infl.
Pertosse, H. infl.
Pertosse
H. influenzae
IPV (4a dose)
Difterite, Tetano (1° richiamo)
Epatite B (non vaccinati nel 1° anno)
3 anni
Morbillo, Rosolia,
Parotite (A)
6 anni
Morbillo, Rosolia,
Parotite (B)
12 anni
43
Prevenzione
Interventi e bersagli
Incontro
Interazione
•Potenziamento dell’ OSPITE
Chemioantibioticoprofilassi
Sieroprofilassi
44
Definizioni

Chemioantibioticoprofilassi


intervento a valenza preventiva attuato con strumenti
terapeutici quando vi sia la ragionevole possibilità che
un individuo o una collettività possano essere colpiti
da un processo morboso
Sieroprofilassi

inoculazione di anticorpi preformati finalizzata ad
ottenere una immediata protezione immunitaria dell’
ospite quando vi sia la ragionevole possibilità che un
individuo possa avere incontrato l’agente eziologico

sieri omologhi e eterologhi
45
Prevenzione
Interventi e bersagli
Interazione
Evoluzione
• Valutazione del rischio
individuale dell’ OSPITE
Screening
Diagnosi precoce
46
Prevenzione
Interventi e bersagli
Evoluzione
• Stato dell’ospite rilevante
per l’AMBIENTE
Accertamento diagnostico
Notifica
Isolamento
Malattia
47
Definizioni

Accertamento diagnostico


Notifica


ricerca ed identificazione, in un soggetto, dell’agente
eziologico o dei suoi effetti sul sistema immunitario
 Metodi diretti e indiretti
 Valenza preventiva: caratterizzare il soggetto in maniera
definitiva come “caso” per la valutazione epidemiologica
segnalazione alla autorità sanitaria dei casi osservati di
malattia
Isolamento

I soggetti malati o portatori di malattie infettive
contagiose sono tenuti separati dalla comunità
48
Notifica delle Malattie Infettive

Classe I

Malattie soggette a Regolamento internazionale o di particolare interesse per il
possibile rischio per la comunità (interesse OMS)


Ad elevata frequenza e/o passibili di interventi di controllo (interesse Nazionale)

Sono richieste particolari documentazioni (interesse Nazionale)

AIDS, lebbra, malaria, micobatteriosi non tubercolare, TBC
Classe IV

Di interesse oltre il livello ASL solo se epidemiche


epatite A, epatite B, morbillo, parotite, pertosse, rosolia, scarlattina,
varicella, salmonellosi non tifoidee, febbre tifoide, leishmaniosi, leptospirosi,
listeriosi
Classe III


colera, febbre gialla, peste, poliomielite, botulismo, difterite, rabbia, tetano,
tifo esantematico, febbri emorragiche virali, influenza con isolamento virale
Classe II


(D.M. 15/12/90)
tigne, infezioni, tossinfezioni e infestazioni di origine alimentare, pediculosi,
scabbia
Classe V

Non comprese nelle classi precedenti

zoonosi indicate dal regolamento di polizia veterianria
49
Notifica Malattie
Infettive
(D.M. 15/12/90)
Classe II
50
Rosolia - RM/E (1991-1997)
35.0
Tassi grezzi per
100’000 residenti
Comune di Roma
10
Comune di Roma
RSM su Italia
(dati aggregati per semestri)
4
23.4
2
11.7
.5
1
.25
0.0
ASL RM/E
10
Rosolia - Rapporto Morbosita' Standardizzata (Italia)
35.0
.1
Rosolia - Tasso per 100'000 abitanti
23.4
11.7
0.0
35.0
ASL RM/E - Distretto A
23.4
11.7
0.0
35.0
ASL RM/E
4
2
1
.5
.25
.1
10
ASL RM/E - Distretto A
4
2
1
.5
.25
.1
ASL RM/E - Distretto B
10
ASL RM/E - Distretto B
4
23.4
2
11.7
.5
1
.25
0.0
.1
1/91
1/92
1/93
1/94
12/94
12/95
12/96
12/97
1/91
1/92
1/93
1/94
1/95
1/96
1/97
51
Pertosse - RM/E (1991-1997)
15
Comune di Roma
10
Comune di Roma
4
10
2
5
.5
1
.25
0
ASL RM/E
10
Pertosse - Rapporto Morbosita' Standardizzata (Italia)
15
.1
Pertosse - Tasso per 100'000 abitanti
10
5
0
15
ASL RM/E - Distretto A
10
5
0
15
ASL RM/E - Distretto B
ASL RM/E
4
2
1
.5
.25
.1
10
ASL RM/E - Distretto A
4
2
1
.5
.25
.1
10
ASL RM/E - Distretto B
4
10
2
5
.5
1
.25
0
.1
1/91
1/92
1/93
1/94
12/94
12/95
12/96
12/97
1/91
1/92
1/93
1/94
1/95
1/96
1/97
52
Morbillo - RM/E (1991-1997)
48
Comune di Roma
10
Comune di Roma
4
32
2
16
.5
1
.25
0
ASL RM/E
10
Morbillo - Rapporto Morbosita' Standardizzata (Italia)
48
.1
Morbillo - Tasso per 100'000 abitanti
32
16
0
48
ASL RM/E - Distretto A
32
16
0
48
ASL RM/E - Distretto B
ASL RM/E
4
2
1
.5
.25
.1
10
ASL RM/E - Distretto A
4
2
1
.5
.25
.1
10
ASL RM/E - Distretto B
4
32
2
16
.5
1
.25
0
.1
1/91
1/92
1/93
1/94
12/94
12/95
12/96
12/97
1/91
1/92
1/93
1/94
1/95
1/96
1/97
53
TBC polmonare - RM/E (1991-1997)
6
Comune di Roma
10
Comune di Roma
4
4
2
2
.5
1
.25
TBC Polmonare - Tasso per 100'000 abitanti
6
.1
TBC Polmonare - Rapporto Morbosita' Standardizzata (Italia)
0
ASL RM/E
4
2
0
ASL RM/E - Distretto A
6
4
2
0
6
ASL RM/E - Distretto B
10
ASL RM/E
4
2
1
.5
.25
.1
ASL RM/E - Distretto A
10
4
2
1
.5
.25
.1
10
ASL RM/E - Distretto B
4
4
2
2
.5
1
.25
0
.1
1/91
1/92
1/93
1/94
12/94
12/95
12/96
12/97
1/91
1/92
1/93
1/94
12/94
12/95
12/96
12/97
54
Salmonellosi minori - RM/E (1994-1997)
24
Comune di Roma
10
Comune di Roma
4
16
2
8
.5
1
.25
0
Salmonellosi minori - Rapp. Morbosita' Stand. (Italia)
ASL RM/E
16
8
10
ASL RM/E
4
2
1
.5
.25
0
24
ASL RM/E - Distretto A
16
8
.1
10
ASL RM/E - Distretto A
4
2
1
.5
.25
0
24
.1
ASL RM/E - Distretto B
10
ASL RM/E - Distretto B
4
16
2
SMR
Salmonellosi minori - Tasso per 100'000 abitanti
24
.1
1
.5
8
.25
0
.1
1/91
1/92
1/93
1/94
12/94
12/95
12/96
12/97
6/93
6/94
6/95
6/96
6/97
55
Prevenzione
Interventi e bersagli
• Controllo dell’ AMBIENTE
Bonifica dei portatori
Evoluzione
Portatore
56

Definizioni
Portatore

soggetto che elimina uno specifico agente
patogeno in assenza di segni clinici di
malattia
 Portatore
precoce
 soggetto che si trova nel periodo di incubazione di una
malattia e che può diffondere l’agente patogeno anche
prima del manifestarsi della malattia stessa
 Portatore
convalescente
 malato che continua ad eliminare l’agente patogeno anche
dopo la guarigione clinica
 Portatore
sano
 soggetto che si infetta ed elimina l’agente patogeno senza
mai sviluppare la malattia in forma clinica
57
Prevenzione
Interventi e bersagli
• Evoluzione delle condizioni
dell’ OSPITE
Riabilitazione, rieducazione
Malattia
Sequele
58
Applica i contenuti
Rifletti ed utilizza i concetti spiegati pensando alla pratica
Corso di
Laurea in

SCIENZE
MOTORIE
Facoltà di
Scienze Motorie
UNIVERSITA’
DI CASSINO
CORSO
INTEGRATO
di
IGIENE
GENERALE ED
APPLICATA
Sulla base di un progetto di cooperazione internazionale
(finanziato) per lo sviluppo delle relazioni tra i giovani del
pianeta, la tua società sportiva è stata invitata a partecipare
a degli eventi sportivi che si terranno in:






Venezuela
Vietnam
Indonesia
Kenia
Prima di partire, è meglio organizzarsi in tempo per
conoscere quali patologie ti aspetti di trovare, se ci sono
epidemie in corso, quali vaccinazioni vanno fatte, quali norme
di prevenzione vanno seguite
Prepara una scheda di orientamento, utilizzando le risorse
presenti su Internet o le Agenzie Viaggi





www.who.int
www.who.int/ith
www.travelclinic.it
www.port.venice.it/sanimav/
www.cdc.gov/travel/
Rispondi in meno di 300 parole
Esercitati sui concetti chiave

Corso di
Laurea in
SCIENZE
MOTORIE
Facoltà di
Scienze Motorie
UNIVERSITA’
DI CASSINO
CORSO
INTEGRATO
di
IGIENE
GENERALE ED
APPLICATA











Caratteristiche principali delle malattie infettive
Caratteristiche principali delle malattie multifattoriali
Descrivi la storia naturale di una malattia
Quali sono le tipologie di agenti eziologici possibili:
nominale e descrivine le caratteristiche fondamentali
Tipologie di agenti eziologici: protozoi e metazoi
Tipologie di agenti eziologici: virus e batteri
Le caratteristiche dell'agente eziologico: resistenza
ambientale
Le caratteristiche dell'agente eziologico: infettività,
patogenicità
Le caratteristiche dell'agente eziologico: virulenza
Le difese naturali dell'ospite: difese anatomofisiologiche
Le difese naturali dell'ospite: difese umorali
Le difese naturali dell'ospite: difese cellulo-mediate
Rispondi in meno di 300 parole
Esercitati sui concetti chiave

Corso di
Laurea in
SCIENZE
MOTORIE




Facoltà di
Scienze Motorie
UNIVERSITA’
DI CASSINO


CORSO
INTEGRATO
di




IGIENE
GENERALE ED
APPLICATA



Vaccini uccisi. Vantaggi e svantaggi
Vaccini vivi attenuati. Vantaggi e svantaggi
Che cosa è la sieroprofilassi? In quali situazioni si utilizza?
Vantaggi e svantaggi
Il calendario delle vaccinazioni obbligatorie in età infantile ed
adolescenziale in Italia
Il calendario delle vaccinazioni consigliate in età infantile ed
adolescenziale in Italia
Prevenzione Primaria, Secondaria e Terziaria. Definizione ed
esempi di interventi
Disinfestazione: metodi e tipologie
Disinfezione e sterilizzazione
Disinfezione: classi di disinfettanti
Sterilizzazione: metodi a calore secco
Sterilizzazione a calore umido
Metodi di sterilizzazione
La notifica delle malattie infettive: significato e classi di
patologie
Prevenzione Eziologica, Patogenetico-clinica e Riabilitativosociale
Fly UP