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PRIDE 2009 BETH DITTO INDIA

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PRIDE 2009 BETH DITTO INDIA
Pride Rivista mensile - Autorizzazione del tribunale di Milano n.351 del 7-5-1999 - Direttore responsabile: Gianni Rossi Barilli. Distribuzione gratuita in tutti i locali (in edicola o libreria euro 2,5). Trasporto esonerato da DDT ai sensi del DPR n.472 del 14-8-1996
PRIDE 2009
BETH DITTO
INDIA
IL MENSILE GAY ITALIANO
Copia gratuita (€ 2,5 in edicola e libreria)
n° 122 AGOSTO 2009
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Foto in copertina di Patrick Mettraux
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Gianni Rossi Barilli
Gianni Rossi Barilli
Beppe Ramina
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Paolo Colonna
Roberto Cangioli
Marco Albertini
Vincenzo Patanè
Antonio Malvezzi
Giovanbattista Brambilla
Pigi Mazzoli
Carmine Urciuoli
Francesco Gnerre
Vincenzo Patanè
Francesco Belais
Roberto Cangioli
Massimo Basili
Cosa c’è oltre l’orgoglio?
Illumined spento
India nel futuro
Cronaca Italia
Cronaca estero
Uragano Beth
Lo stile Cazwell
Ay mi amor...
Trimalcione oggi
Frocipuzzle - Sudokul
Memoranda
Zig Zag
Internet
Libri
Cinema
Vita notturna
Musica
Fumetti
Metropoli
Dove e cosa
Edito da Associazione culturale GLBT > Amministratore unico_Frank Semenzi > Direttore responsabile_Gianni Rossi Barilli
Coordinamento grafico_Paolo Colonna > Segreteria di redazione_Marco Albertini.
Stampato da Emmek Editore Srl di Fino Mornasco (CO).
‚Redazione_via Antonio da Recanate 2_20124 Milano_tel 02 87384843_fax 02 87384844
apertura lun/ven ore 14.30/19.30 o su appuntamento > email: [email protected]
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Pubblicità Roma > Stefano Bolognini 347 7934646 > email: [email protected]
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La prenotazione di spazi pubblicitari deve avvenire entro il giorno 5 del mese precedente la pubblicazione (ad esempio: il 5
gennaio per il numero di febbraio). I comunicati stampa (anche per l’aggiornamento della guida ai locali gay d’Italia e per l’agenda) e
le grafiche pubblicitarie devono pervenire in redazione entro il giorno 10 del mese precedente la pubblicazione (ad esempio:
il 10 gennaio per il numero di febbraio). Non si garantisce la pubblicazione di quanto prenotato o pervenuto oltre tali date.
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attualità+cultura
I pride, per quanto belli e sempre più numerosi in Italia, non bastano a farci vincere la
battaglia per l’uguaglianza. Occorrono sforzi straordinari, in un momento di oggettiva
crisi, e certamente un clima più sereno nei rapporti interni alla comunità glbt.
Cosa c’è
oltre l’orgoglio?
Gianni Rossi Barilli
Con il pride nazionale di Genova del 27 giugno
e con quello di Catania del 4 luglio, (di entrambi
gli eventi offriamo una parziale documentazione nelle immagini di queste pagine) si
è conclusa la lunga e variegata celebrazione
dei quarant’anni da Stonewall. E si presenta
l’opportunità/necessità di tracciare un bilancio,
utile ci auguriamo per guardare avanti con un
filo di prospettiva.
Le manifestazioni in se stesse si sono senz’altro
rivelate all’altezza delle aspettative e hanno
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restituito la fotografia di una realtà glbt che non
demorde, anche in momenti oggettivamente
difficili come quello attuale, nel pretendere
giustizia. In un paese più che mai refrattario
all’idea dell’uguaglianza tra le persone e alla
certezza delle regole.
Essere scesi in piazza in tanti, dal nord al sud,
è un segno di forte vitalità e resistenza civile,
eppure il messaggio sembra essere caduto
almeno in parte nel vuoto. I pride, a cominciare
da quello nazionale di Genova, hanno avuto
un ottimo risultato sulla scala locale. Hanno
creato dibattito e picconato i luoghi comuni
ostili, stimolato una crescita culturale e un
prevalente atteggiamento simpatizzante nella
cittadinanza, com’era del resto spesso accaduto anche negli anni passati. Ciò che sembra
invece essersi inceppato è il ruolo politico più
generale delle nostre manifestazioni di giugno.
Ormai non siamo più da tempo una novità nel
panorama, e i pride fanno ormai notizia più o
meno come il raduno degli alpini: belle foto
cultura+attualità
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colorate in cronaca e morta lì. La richiesta di
parità e laicità, invece, chi la sente più?
Sta forse accadendo da noi quello che è accaduto in molti altri paesi, dove le celebrazioni
dell’orgoglio glbt, da dirompente rivendicazione
di identità e in quanto tale politica, sono via via
diventate una più pacifica festa popolare che ha
il grande pregio di attirare un po’ di turisti. La
differenza, però, è che da noi l’uguaglianza delle
persone glbt è ancora un vago sogno. Sul tema
dei diritti siamo sempre al punto di partenza,
mentre i progressi sul terreno della convivenza
sociale sono troppo spesso smentiti da episodi
di violenza e intolleranza.
E noi che facciamo in tutto ciò? Facciamo a borsettate tra noi. Il movimento glbt, come presumibilmente tutti i gruppi umani organizzati e
non, ha vissuto fin dalla sua nascita vivaci e non
sempre incruente dialettiche interne. Nulla di
strano perciò che ci sia competizione e divergenza tra le persone, e qualche volta anche tra
le idee. Il problema è che in un momento in cui
ci sarebbe bisogno di uno sforzo straordinario
per uscire dal pantano di una realtà che non
cambia, darsi alle guerre (anziché alle battaglie)
civili, non è esattamente una strategia vincente.
Per non risultare incomprensibili, oltre che
omertosi, facciamo qualche esempio.
1) Sopravvivono, a un anno di distanza,
denunce e controdenunce ereditate dai
litigi tra Facciamo Breccia e Arcigay al pride
nazionale di Bologna 2008.
2) Negli ultimi mesi abbiamo assistito a diversi
round di una lotta senza esclusione di colpi
tra il portale Gay.it e i vertici di Arcigay
nazionale (a cominciare dal presidente
Aurelio Mancuso di cui Gay.it ha chiesto
esplicitamente le dimissioni). Abbiamo
scelto di non raccontare minutamente i
particolari di questo scontro, del resto
ampiamente coperto da altri mezzi di
comunicazione gay e non, per non essere
costretti a prendervi parte e per non contribuire in nessun modo a mantenere alti i
toni di una polemica che non condividiamo
nei metodi (da ambo le parti) al di là di
qualsiasi merito politico.
3) Arcigay, la più forte sigla del mondo glbt
nostrano, attraversa un momento di crisi
e scontri interni da cui non uscirà nella
migliore delle ipotesi prima di gennaio, data
in cui si svolgerà il prossimo congresso
nazionale. Il che non aiuta a promuovere
l’iniziativa politica all’esterno.
Riportando pettegolezzi e malumori potremmo
aumentare virtualmente all’infinito il numero
degli esempi, ma questi ci sembrano sufficienti
a comprendere che il clima di collaborazione
nella comunità non è al top. È facile attribuire
l’introversione dell’aggressività alla difficoltà di
agire “là fuori”, ma puntualizzare ancora una
volta che i veri nemici da combattere stanno
altrove non appare purtroppo superfluo.
Ristabilire un clima costruttivo è una necessità,
per poter pensare al muro di gomma contro
cui rimbalzano da troppo tempo le nostre
richieste di parità e per contrastare il sempre
più cupo e diffuso qualunquismo secondo cui
se tutto fa schifo ognuno fa come meglio gli
conviene. Questa è una brutta malattia italiana,
e i gay non fanno certo eccezione (anzi), ma
non si cura strappandosi la parrucca a vicenda.
Godiamoci quindi quello che resta dell’estate e
speriamo in un autunno rinfrescante.
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attualità+cultura
Addio Tiziana
di Francesco Belais
Genova, 27 giugno 2009, ore 16, il corteo del pride nazionale 2009
è pronto per partire. Sono stato invitato da Fabianna Tozzi Daneri,
presidente nazionale di Trans Genere (www.transgenere.it) , a prestare
la mia attività di dj sul carro che l’associazione, insieme alla Comunità di
San Benedetto al Porto (quella di don Gallo, per intenderci) ha organizzato per l’evento. Ho accettato volentieri e con molto “pride” indosso
una canotta con scritto “I Love Trans”. La musica pompa ad alto volume
dagli altoparlanti dei vari carri, palloncini rainbow, bandiere e striscioni
ovunque. Si parte. Non è passata nemmeno un’ora, forse soltanto 45
minuti, e mi dicono di abbassare il volume perché a bordo del carro una
persona trans ha avuto un malore. Da principio si pensa a uno svenimento, forse il troppo caldo, la calca. Le persone a bordo, le amiche,
cercano di rianimare Tiziana, questo il suo nome. Tutto però sembra
inutile. Dal microfono si chiede a gran voce l’intervento di un medico.
Tempestivo è l’arrivo dei volontari paramedici presenti sul luogo per
dare assistenza che, dopo aver constatato che si tratta di un arresto
cardiaco, iniziano a prestare le prime cure. Il corteo si ferma. Pian piano
si spengono gli impianti di ogni carro, la gente si accalca. Ma che succede? Qualcuno sta male! Ma chi? Dove? Era drogato? Aveva bevuto? Le
domande e la curiosità si fanno insistenti, e le facce interrogative di chi
ancora non ha saputo, all’apprendere la notizia si fanno cupe.
Tiziana, anni 54, di Lucca, componente del direttivo dell’associazione
Trans Genere non aveva bevuto, e tanto meno aveva fatto uso di sostanze, non era sua abitudine. Aveva partecipato anche al Pride romano
e gioiosamente stava partecipando anche a quello genovese. “È una
delle migliori collaboratrici che abbia mai avuto all’interno dell’associazione. – dice di lei Fabianna Tozzi Daneri – Sin da subito si è impegnata
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con energia nella battaglia dei diritti civili negati alle persone trans.”
Il massaggio cardiaco, unito al defibrillatore, continua senza sosta.
Ma Tiziana non si riprende. Sull’intero pride scende il silenzio, e la
preoccupazione. Tutte le persone vengono fatte scendere dal carro:
la corrente generata dal defibrillatore potrebbe essere condotta dal
metallo circostante e dare la scossa elettrica. Qualche amica continua a
chiedere preoccupata: “Si è ripresa?” – “No”– “Ancora no” – “Ancora
niente”. Qualcuno piange. Qualcuno cerca di sciacallare sulla cosa tentando di scattare delle foto. Un fotografo che si arrampica su un muro,
per avere una migliore visuale, rischia il linciaggio. Dopo oltre 40 minuti
di massaggio, i volontari riescono a far mantenere il battito di Tiziana
che, con un’ambulanza viene portata all’ospedale Galliera di Genova.
Un grande applauso, i motori si riaccendono, ricomincia la musica e il
pride riparte. Il nostro carro cerca di mascherarlo in qualche modo,
ma com’è possibile far festa dopo aver vissuto da vicino un evento così?
Al concentramento finale viene riportata la notizia di Tiziana che ha
avuto un malore, ma che al momento sta meglio. Non è così. Mentre sul
palco si alternano i vari interventi, Tiziana non ha migliorato affatto le
sue condizioni. La degenza a Genova si è protratta e la comunità di San
Benedetto, oltre all’associazione Trans Genere, è stata molto vicina alla
famiglia, dando assistenza, lo stesso don Gallo è stato a disposizione.
Poi il ricovero in prognosi riservata è continuato presso un altro ospedale, senza alcun miglioramento. La tac aveva rilevato grandi problemi
a livello cerebrale e le speranze che potesse uscire dal coma si sono
spente per sempre la mattina del 21 luglio scorso, quando il suo cuore
ha smesso di battere.
In questo momento di dolore, a Tiziana – che tutti hanno troppo presto
dimenticato – va il nostro pensiero. Alla sua famiglia e all’associazione
Trans Genere, tutto il nostro affetto e la nostra vicinanza.
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Fotografie del Genova Pride: Giovanbattista Brambilla
Catania Pride
Fotografie del Catania Pride: Fabrizio Cavallaro
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cultura+attualità
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La polizia chiude per ordine del tribunale uno dei più noti cruising bar milanesi. E
mette così in discussione il sistema su cui si basa il circuito dei locali Arcigay, insieme
alla libertà di fare sesso tra noi (se adulti e consenzienti) anche tra quattro mura.
Illumined spento
Gianni Rossi Barilli
L’Italia è lo strano paese in cui serve una tessera per entrare in uno di
quei locali gay che esistono in tutto il resto del mondo e in cui si consuma
sesso libero e gratuito in omaggio alla zoccolaggine atavica. La tessera
è indispensabile, perché ha il potere di trasformare i suddetti locali da
luoghi aperti al pubblico (in cui è proibitissimo darsi da fare con i vicini
di posto) in circoli privati dove i soci possono godere in pace del diritto
costituzionale di dedicarsi alle attività ricreative che meglio credono.
Così, da una ventina d’anni a questa parte si è trovato il seguente compromesso all’italiana: i locali gay dove si fa sesso (disco con darkroom,
saune, cruising bar) possono esistere, a condizione di essere circoli
privati con tessera. Siccome però le mandrie gay sono per definizione
transumanti e fare una tessera diversa per ogni singolo locale poteva
risultare assai poco pratico,
l’Arcigay ha offerto la possibilità di usufruire di un circuito
nazionale di locali ai quali si
può accedere con un’unica
tessera.
Ora però il tribunale di Milano
ha scoperto che questo
sistema non è più valido e ha
ordinato il sequestro dell’Illumined, uno dei più frequentati
cruising bar del capoluogo
lombardo, in base all’assunto
che non si tratta di un circolo privato ma di un locale
pubblico. Tanto basta per
far comparire con un colpo
di bacchetta magica un bel
mucchio di reati e irregolarità
amministrative, a cominciare
dai classici atti osceni in luogo
pubblico. L’illumined non è un
circolo privato, argomenta il
tribunale, perché ci si può entrare anche con una tessera fatta altrove
(cioè in un altro locale del circuito Uno/Arcigay) o addirittura facendone
una al momento stesso dell’ingresso nel “circolo”. E venendo ammessi
alle attività ricreative che l’Illumined offre l’opportunità di svolgere ai
propri soci, guardate un po’, senza uno straccio di delibera d’assemblea
che dia il benvenuto ufficiale ai nuovi membri della confraternita. Inoltre
nel locale ci andrebbe troppa gente per poter sostenere che è un circolo
privato. Quindi sono stati messi i sigilli e l’Illumined è chiuso dal 9 luglio
scorso. Caso poi ha voluto che il magistrato che ha firmato il decreto di
sequestro se ne sia andato in ferie subito dopo, congelando la situazione.
La vicenda parte dalle denunce di un condomino del palazzo in cui si
trova il cruising bar, che non ha avuto tregua da quando ha aperto i
battenti due anni e mezzo fa. In seguito agli esposti del solerte vicino i
controlli di polizia, vigili urbani, guardia di finanza e chi più ne ha più ne
metta sono stati continui e molto scrupolosi. È dunque comprensibile,
come conferma il responsabile della rete dei circoli Arcigay nell’intervista alla pagina seguente, che i gestori dell’Illumined avessero sviluppato
una certa ossessione per il rispetto delle normative. Se però le regole
cambiano in corso d’opera, la partita si rivela truccata. Ora, chiudendo
questo locale con le motivazioni addotte, il tribunale di Milano mette
in discussione alla radice la validità del circuito nazionale Uno/Arcigay,
perché tutti gli altri sex club e affini potrebbero essere colpiti dallo
stesso tipo di rilievi. Offre comunque anche l’opportunità di riflettere
su norme che, all’italiana, volutamente lasciano spazio alle ambiguità per
mantenere in una zona grigia ciò che non si vuole rendere pienamente
legale. Meglio di tutto sarebbe
che il diritto di fare sesso con
chi si vuole, a condizione che
la voglia sia reciproca, in un
ambiente chiuso e dotato
di filtro all’ingresso fosse
garantito senza il bisogno
di ricorrere a marchingegni
che possono all’occorrenza
essere definiti truffaldini. In
subordine sarebbe almeno il
caso di precisare le regole che
hanno consentito fino a oggi
di esistere ai locali gay dove
si fa sesso al fine di evitare
in futuro episodi analoghi, il
cui principale effetto è quello
di rafforzare l’incertezza del
diritto. I deputati radicali, in
un’interrogazione parlamentare sulla vicenda Illumined,
hanno chiesto al governo di
spiegare “per quale ragione
in un locale di Milano si applica una determinata interpretazione della
normativa e in tutti gli altri locali ricreativi d’Italia le autorità applicano
un’interpretazione diversa”. Sarebbe interessante saperlo. Mentre il
ministro Maroni pensa alla risposta, è facile concludere che questo incidente è in perfetta sintonia con la generale atmosfera di restrizione delle
libertà personali a suon di divieti, in nome della sicurezza, della salute e
della pulizia morale. I bacchettoni tornano a fare la voce grossa, anche
se non si sa più chi siano veramente perché nessuno ormai è credibile in
questo ruolo (salvo forse Paola Binetti, se il cilicio non viene classificato
come attività ricreativa s/m). Intanto anche tra i gay c’è chi applaude alla
chiusura di localacci come l’Illumined perché è ora di finirla con queste
cose sporche e malate. Adesso i froci sono diventati normali. E possono
finalmente perseguitare qualcun altro.
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attualità+cultura
Atti osceni in luogo privato
Cosa è successo all’Illumined?
È accaduto quello che ho già visto una ventina di anni fa a Bologna: un circolo è stato
costretto a chiudere dopo una lunga ed estenuante battaglia giudiziaria con un condomino
incattivito dalla presunta perdita di valore
del proprio immobile a causa della presenza
oltre 8000 circoli in tutta italia, Arcigay un
centinaio tra comitati provinciali e circoli
ricreativi), che non ha eguali in Europa e che
rappresenta una ricchezza per il Paese.
Nello specifico il circolo Illumined è uno dei
circoli in assoluto più rispettosi delle normative interne di tesseramento (e della normativa in genere) e quindi ogni speculazione di
illegalità in tal senso è destinata a cadere, se
ancora esiste una giustizia degna di questo
nome nel nostro paese.
Sembra però che la questura abbia
messo in discussione tutta la validità del circuito Arcigay per cui con
una tessera è possibile accedere ad
almeno sessanta club privati in tutta
Italia. I club affilliati ad Arcigay sono
privati o pubblici?
Devo dire che questa contestazione ha incominciato a serpeggiare nell’ultimo anno nei
nostri circoli in qualche sporadica occasione
durante normali controlli di polizia ammini-
di “froci” nell’interrato del palazzo. La stessa
storia, con ovviamente specificità diverse, si
sta ripetendo oggi.
Tra i reati contestati ai gestori c’è
quello di “atti osceni in luogo pubblico”. Ci risulta però che il club sia
privato e che controlli meticolosamente tutti i tesserati che accedono
(tessera e documento di identità
sono i requisiti di ammissione).
Com’è possibile?
È una questione lunga ed annosa che non ha
trovato a tutt’oggi soluzione. La legislazione
che regola le attività delle associazioni è
carente e lacunosa, più che altro si tratta di
legislazione che si è venuta via via “creando”
a colpi di sentenze. Se da una parte esiste una
minoranza di presunti circoli che agiscono in
spregio di qualunque normativa e che vanno
giustamente perseguiti, dall’altra invece
esiste un tessuto di circoli e associazioni, la
stragrande maggioranza (solo Arci conta
strativa per bocca degli agenti intervenuti,
ma mai, fino ad ora, aveva prodotto provvedimenti di alcun genere.
Quest’ultima contestazione ha dell’incredibile
in quanto, in questo caso, la normativa è
chiara dal lontano 1979 e ribadita nel 1997
con un decreto che ha modificato il Tuir (il
testo unico delle imposte sui redditi) e sancisce la legittimità della circolazione dei soci
nell’ambito di strutture diverse appartenenti
alla medesima associazione nazionale; di conseguenza non posso far altro che ribadire che
i nostri circoli vanno intesi come luoghi privati
e non pubblici.
Com’è possibile che un magistrato
decida di mettere tutto in discussione?
È semplice, e questa è una mia opinione personale che non coinvolge l’associazione di cui
faccio parte, il problema si chiama responsabilità civile dei magistrati: se un medico sbaglia
e il paziente non ha il beneficio previsto paga.
Andrea Gabrielli
Il 9 luglio scorso il cruising Illumined, affiliato
ad Arcigay, è stato chiuso dalla questura di
Milano. Tra i reati contestati ai gestori del sex
club quello di atti osceni in luogo pubblico,
e la cosa, alla lettura dell’ordinanza, farebbe
pure sorridere, considerato che l’Illumined è
un sex club, ma, al contrario, sembra mettere
in discussione tutto il circuito di locali affiliati
ad Arcigay e relativo tesseramento. Proviamo
a fare chiarezza con Roberto Dartenuc, direttore del circuito ricreativo dell’associazione.
pride
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Ventidue anni fa, in questo paese passò un
referendum per stabilire la responsabilità civile
dei magistrati, ma l’allora classe politica pensò
bene di vanificarne il risultato modificando la
legge e ristabilendo, di fatto, l’impunità dei
magistrati per qualunque loro atto.
Se chiudesse Illumined si creerebbe
un precedente e rischierebbero di
chiudere tutti i locali del circuito
Arcigay?
Il problema è concreto e reale, Fortunatamente al momento non abbiamo notizie di
provvedimenti in altre parti d’Italia e penso
che la vicenda dell’Illumined abbia una specificità tutta sua. Ciò non toglie comunque che
ci stiamo attivando con la nostra associazione
madre, l’Arci, per definire una strategia di
difesa comune contro questi attacchi che
minano alla base il diritto di associazione,
diritto fondamentale tutelato dalla nostra
costituzione.
Alcuni criticano Arcigay sostenendo
che i circoli ricreativi
sono, a tutti gli effetti,
attività commerciali.
Arcigay
come
ha
cercato di sciogliere
questo nodo?
Questo è un nodo che
non riguarda solo Arcigay
ma tutto il mondo dell’associazionismo.
Arcigay
sta lavorando in proprio
da diversi mesi per capire
come gestire nella maniera
più corretta e trasparente
i propri circoli, ribadendo
però che nessuno, per
quanto riguarda lo specifico
di Arcigay, può mettere
in dubbio la reale natura
della mission della nostra
Associazione. Anche su
questo proprio in questi
giorni abbiamo raggiunto
un’intesa di massima con
Arci per formulare delle
proposte volte a trovare
una soluzione.
I club privati sono
davvero l’unico modo
per garantire che due adulti consenzienti, in Italia, possano ritrovarsi in
un locale e fare esattamente quello
che credono?
Fermo restando che nei circoli Arcigay le
persone non fanno “esattamente quello che
credono” ma devono partecipare alla vita
associativa nei limiti stabiliti dai regolamenti e
statuti di ogni circolo.
Stando alla legislazione attualmente in vigore
i rapporti sessuali possono consumarsi solo
all’interno di strutture private, diversamente
si tratta di atti osceni in luogo pubblico condannabili penalmente.
Deve essere poi sfatata la storia che “le
tessere” si devono fare solo in Italia: per mia
esperienza personale diretta posso garantire
che sia in Gran Bretagna che negli Usa ci sono
molti locali dove per poter accedere è necessario ottenere la cosiddetta “membership
card” giusto per citare due paesi con una vita
gay ben sviluppata e organizzata.
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attualità+cultura
Con una sentenza storica, l’alta corte di Dehli ha cancellato l’articolo del codice penale
indiano che prevedeva il carcere per le relazioni omosessuali. Un passo decisivo verso
l’uguaglianza delle persone glbt che non mancherà di influire sul resto dell’Asia.
India nel futuro
Beppe Ramina
L’sms di Vikram Doktor, giornalista e tra gli
attivisti più noti di GayBombay, arriva il 3 luglio:
il giorno prima l’alta corte di Delhi ha stabilito
con parole inequivocabili che l’articolo 377 del
codice penale della Repubblica dell’India, che
punisce gli “atti contronatura” con pene fino a
10 anni, è in rotta di collisione con la costituzione indiana la quale, nel 1950, ha proclamato
l’uguaglianza di tutte e di tutti di fronte alla
legge. Vikram chiede se i media italiani abbiano
dato spazio a questo pronunciamento. La mia
risposta è che la copertura è stata ampia e che
l’aggettivo più utilizzato per definire la sentenza
è “storica”.
Gli amici indiani di Delhi, Bangalore, Chennai,
pride
agosto 09
Bombay, dove pochi giorni prima si
sono tenute manifestazioni per il pride,
esultano; e ne hanno ben ragione: anche
se la sentenza dell’alta corte sarà contestata (c’è già chi si è rivolto alla corte
suprema per ottenerne la sospensione
in attesa di una revisione del giudizio)
difficilmente l’India potrà e vorrà tornare indietro.
Il governo del Congresso e dei suoi
alleati, che poche settimane fa ha incassato una vittoria tanto larga quanto
inattesa per le elezioni del parlamento
nazionale, non vede tutti d’accordo,
ma ha già annnunciato che non farà
ricorso. Una neutralità preziosa, anche
se tartufesca, che però spiana la strada
ad altre conquiste.
È vero, il percorso è lungo – e andrà
sostenuto anche raccogliendo fondi per
proseguire nella battaglia legale – e l’India rurale e povera non è la stessa delle
élite delle grandi città che in larga parte
ha tifato per l’abolizione di questa legge
anacronistica e imposta nell’ottocento
vittoriano dai britannici. Ma il segnale
è forte e coinvolgerà l’insieme dell’Asia.
Nel vicino Nepal, passato recentemente da una monarchia tirannica ad un
governo repubblicano di sinistra, uno
dei primi atti di questo nuovo corso è stato il
riconoscimento dei diritti delle persone omosessuali e transessuali. Ed è di poche settimane
fa anche una sentenza dell’alta corte pachistana
che ha stabilito che le persone transessuali
sono cittadine come le altre e, se in condizioni
di difficoltà, hanno diritto ad ottenere assistenza dallo stato. Un giudizio emesso, stando
a quanto si legge sul sito www.dawn.com, in
nome del diritto islamico.
La repubblica dell’India, nata alla mezzanotte del
15 agosto 1947 (per saperne di più sulla storia
recente godendo nel contempo di un racconto
appassionante consiglio I figli della mezzanotte di
Salman Rushdie) ha oggi il privilegio di potere
aggiungere una ragione in più al suo essere il più
grande stato democratico del mondo.
Gli attivisti indiani e chi si è schierato con le
loro richieste (fra tutti, il premio Nobel per
l’economia Amartya Sen – consiglio di lettura:
L’altra India) hanno fatto un lavoro straordinario
in condizioni difficili. La sentenza è il frutto di
un impegno pluriennale che ha del prodigioso,
per la tenacia e l’intelligenza limpida con il quale
è stato svolto. Le armi vincenti sono state
consapevolezza e condivisione degli obiettivi,
visione chiara del presente e del futuro, capacità di mobilitazione e di costruire alleanze, di
aprire spazi pubblici di confronto. Il 2 luglio ho
provato una grande emozione, come non mi
accadeva da tempo. I miei amici erano riusciti a
liberare un miliardo di persone da una legge che
ne puniva desideri e relazioni! Loro, un piccolo
gruppo. Non so perché, ma ho pensato che in
Italia dovremmo imparare ad essere un poco
più umili.
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pride
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cronaca
italia
Padova: un mese di sospensione
dal servizio, da metà luglio, per
Luana Zanaga, la poliziotta che
ha denunciato di essere discriminata
sul lavoro in quanto lesbica. Per
fugare ogni sospetto, i suoi superiori
hanno così deciso di sottoporla a
provvedimenti disciplinari. Il mese di
sospensione già scattato è la punizione
più leggera. Quella più pesante
potrebbe arrivare a settembre, come
conseguenza di un’intervista “non
autorizzata” rilasciata da Luana all’
“Espresso”, in cui la poliziotta spiegava
di considerarsi vittima di mobbing
omofobico.Per questo episodio la
Zanaga, che per l’occasione sarà
difesa dal Siulp nazionale (sindacato di
polizia), rischia il licenziamento.
Roma: la corte d’assise d’appello
della capitale ha confermato le
condanne inflitte in primo grado a due
giovani cittadini rumeni per l’omicidio
dell’attore Sergio Aru Tosio,
assassinato in casa sua nel giugno del
2006. La pena è rimasta la stessa per
Adrian Nicolae Grecu (18 anni di
carcere), mentre per Gabriel Viorel
Cobzaru è scesa da 16 anni e otto
mesi a 14 anni. I due, ha stabilito il
processo, avevano convinto Aru Tosio
a farsi legare per un gioco erotico e
poi l’avevano ucciso e rapinato.
San Marino: l’ex console della
repubblica del Titano a Cardiff (Gran
Bretagna), Federico Podeschi, si è
rivolto alla corte europea per i diritti
dell’uomo dopo essere stato rimosso
dal suo incarico. La ragione del
licenziamento, sostiene Podeschi che
è anche presidente dell’associazione
Lgbt di San Marino, è il fatto che lui sia
gay. La parola ai giudici.
Genova: inedito caso di stalking gay
sulla riviera ligure. Un ristoratore
cinquantenne di Imperia è stato
denunciato per molestie insistenti da
un escort venticinquenne perseguitato
per amore. Si erano contattati via
internet e si erano incontrati, ma
il cliente aveva presto cominciato
a ossessionare il ragazzo con
dichiarazioni d’amore miste a minacce
sempre più violente e valanghe di
messaggi telefonici Alla fine aveva
anche tentato di farlo licenziare dal
lavoro di cassiere in un supermercato
che svolgeva di giorno. Così il giovane
lo ha denunciato.
pride
agosto 09
Valore civile
I crimini violenti, a Napoli quasi non fanno più notizia, se non in casi particolari.
Uno di questi si è verificato lo scorso 22 giugno in piazza Bellini (la piazza “gay”
della città, già teatro in passato di episodi di violenza omofobica), quando una
ragazza di 26 anni, Maria Luisa Mazzarella (nella foto sotto), è stata picchiata a sangue per aver difeso un giovane gay dall’aggressione di un gruppo di
bulli.Verso le due del mattino, mentre la piazza era popolata dalla fauna consueta
(tifosi, i turisti ai bistrot, studenti ed il popolo glbt), una decina di ragazzi piomba
all’improvviso e inizia a prendere di mira, con sfottò e gesti minacciosi, prima
delle transessuali, poi un ragazzo omosessuale, Gennaro R., che quando fa
per ritrarsi viene difeso da una sua conoscente, Maria Luisa, che vorrebbe semplicemente stabilire un contatto, parlare, con queste persone aggressive.
Invece a questo punto è lei a essere
presa di mira e colpita con calci e
pugni in pieno volto in un crescendo
di violenza. Il sangue è ovunque. Maria
Luisa cerca di chiamare il centododici ma invano, nessuno risponde
anche se siamo in pieno centro, con a
meno di un chilometro due caserme
dei carabinieri e la questura centrale.
Per giorni si teme che possa perdere
la vista ad un occhio ed anche dopo
un delicato intervento che le ha ricostruito parte delle ossa dell’orbita,
resta sotto osservazione. Le associazioni glbt insorgono
ed indicono una fiaccolata nella stessa piazza dalla quale
alcuni giorni prima era partito il pride locale.
Maria Luisa è una donna ed è giovane ma non è una vittima. Il suo bisogno di fare in modo che quello che le
è accaduto non si ripeta le ribolle dentro al punto che
decide di rompere l’anonimato, e racconta alle telecamere quello che le è successo, si fa fotografare l’orribile
ferita inferta all’occhio. Reincontra i suoi aggressori per
strada, ha paura, ma non demorde. Il suo coraggio fa del
suo un caso nazionale, anche grazie al portale Gay.it ed
all’associazione Certi Diritti che raccolgono oltre dodicimila firme per chiedere che il presidente della repubblica le conferisca una medaglia al valor civile. Proprio
come quelle che le sono già state assegnate dal comune
di Sant’Arpino e da quello di Napoli. Ora tocca a Napolitano: il 16 luglio scorso, con una conferenza stampa a
Montecitorio, è stato presentato l’appello che sostiene
la richiesta dell’onorificenza presidenziale per Maria
Luisa. All’incontro hanno partecipato l’onorevole Anna
Paola Concia (Pd) ed i promotori dell’iniziativa Alessio De Giorgi (Gay.it), Sergio Rovasio (Certi Diritti), Salvatore Simioli
(Arcigay Napoli) e Carlo Cremona (i Ken Onlus).
Sul fronte delle indagini, intanto, tre giovani si sono presentati ai carabinieri,
insieme ai loro avvocati, per rilasciare dichiarazioni spontanee in merito alla
violenza, dichiarando di essere tra gli autori materiali ma negando di avere agito
con motivazioni omofobiche. Benché esista una denuncia per lesioni gravissime,
i tre non sono stati arrestati. L’inchiesta è ancora in corso e il pasticciaccio di
Piazza Bellini non ha ancora una spiegazione ufficiale. (c. u.)
Bulli a Pavia
Un ennesimo caso di bullismo nella scuola italiana è
emerso in seguito alla denuncia della famiglia di un
ragazzino di 13 anni, che si è rivolta alla magistratura ma anche alle associazioni glbt per far parlare
e soprattutto riflettere sulla vicenda. Una storia
come tante altre, un ragazzino forse più effeminato, e certamente percepito come più debole nel
gruppo, è diventato il bersaglio degli insulti prima
e delle aggressioni fisiche di alcuni compagni poi. E
ha sopportato in silenzio per un lunghissimo anno
scolastico fino a quando, dopo un’ultima aggressione, non ha retto più e ha raccontato tutto ai
genitori, che hanno sporto denuncia per maltrattamenti e lesioni. Del caso si
stanno occupando Arcigay di Pavia, la rete Lenford e l’Agedo.
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agosto 09
pride
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cronaca
italia
Un Pd nella fossa
Dove va il Pd lo sapremo,
nella migliore delle ipotesi,
solo dopo il congresso e le
primarie che si svolgeranno
in ottobre. Nel frattempo
registriamo che il tema dei
diritti glbt è uno di quelli che
ancora una volta provocano
le maggiori tensioni interne a
questo partito in crisi d’identità e di consensi. Ad agitare
le acque è arrivato il senatore Ignazio Marino (a sinistra), il chirurgo
di fama internazionale che si definisce cattolico ma ha basato la propria
candidatura alla leadership del Pd su un programma di svolta laica che
fa tremare i polsi all’ala clericale del partito capeggiata da Rutelli. Marino
dice ad esempio che dovremmo essere noi, e non il papa, a decidere come
dobbiamo vivere e come dobbiamo morire. E questo basta e avanza per
renderlo un irresponsabile estremista agli occhi di una compagna di partito
come Paola Binetti. Sulla questione glbt il programma di Marino propone unioni registrate sul modello tedesco e britannico (ovvero il matrimonio con un altro nome) e l’adozione ai single per dribblare lo scivoloso
argomento delle adozioni agli omosessuali. Queste posizioni hanno fatto
guadagnare al senatore i consensi di molti giovani esponenti del partito e
ovviamente anche di quelli gay e lesbiche dichiarati come Paola Concia
e Ivan Scalfarotto. Lo amano anche i radicali e parecchi esterni libertari
che hanno preso la tessera appositamente per sostenerlo, ma a meno di un
miracolo la sua è solo una battaglia di bandiera.
Chi invece è dato in pole position per la corsa al ruolo di segretario è
Pierluigi Bersani, ex ministro del governo Prodi a cui tutti rimproverano di rappresentare la triste linea di continuità della dirigenza degli ex
Ds. E se dobbiamo giudicare da quel che ha detto di recente sulle unioni
gay, possiamo confermare che lo stile evasivo e impacciato sembra proprio
fatto dello stesso legno che prima di lui hanno usato leader del calibro di
D’Alema, Veltroni o Fassino. Anche Bersani preferisce parlare più
neutralmente di coppie di fatto, anziché di unioni gay e lesbiche, ma non
trova niente di strano se due persone anche dello stesso sesso vogliono
vivere insieme con il riconoscimento della legge. Basta non chiamarlo
matrimonio, che è tutta un’altra cosa, e non alludere neppure alla questione delle adozioni, che resta un tema “delicatissimo”, o per meglio dire
sconveniente. Grasso che cola, in ogni caso, rispetto all’assordante silenzio
di Dario Franceschini, che nella gara per la poltrona di leader gode del
condizionante appoggio dell’ala cattolica del partito, sempre più simile a
un’Udc interna e sempre pronta a mettere mano alla pistola quando sente
parlare di diritti o peggio ancora di laicità. Ma comunque vadano le cose,
proprio questi nodi dovranno venire al pettine.
Blog omofobico
Per risolvere i problemi della sosta selvaggia di
fronte al Colosseo, e proprio nei pressi della gay
street romana, un blogger trentenne e politicamente impegnato (primo dei non eletti della lista
civica per Rutelli alle scorse amministrative) ha
messo mano alla tastiera del computer e dato
sfogo alla proprio indignazione contro coloro che
considera responsabili del degrado: i gay. O meglio,
per usare le parole di Massimiliano Tonelli, il
blogger in questione, la “frociaglia starnazzante”, o
se si preferisce l’ “orda di culattoni” che tutte le sante sere infesta la zona,
recando disturbo a residenti e turisti e soprattutto parcheggiando dove
non dovrebbe. L’invettiva di Tonelli, che naturalmente ha centrato l’obiettivo di creare un vespaio, era rivolta oltre che agli omosessuali al comune.
Che prontamente, pur prendendo le distanze dai toni della richiesta, ha
deciso di mettere delle fioriere per impedire la sosta abusiva nell’area
incriminata. Le associazioni glbt, invece, ci sono rimaste male. Si aspetta
delle scuse da Tonelli, ad esempio, il presidente di Arcigay Roma, Fabrizio
Marrazzo, secondo il quale “le dichiarazioni sulla gay street sono gravissime e straordinariamente offensive e mascherano dietro il problema della
viabilità sentimenti di odio e omofobia violentissimi”. Qualcun altro ha preferito riderci sopra, postando in risposta alla lettera di Tonelli la seguente
domanda-commento: “Ma le auto le riconosci dalle paillettes?”.
pride
agosto 09
italia
cronaca
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Drag queen in cella
Secondo una denuncia del Mos (movimento omosessuale sardo), la drag
queen toscana Nikita Balli, al secolo Michele Cicogna, è stata arrestata ed espulsa con il foglio di via dalla Sardegna mentre si trovava in
vacanza a Sassari. Il 15 luglio, ha reso noto il Mos, Michele ha avuto la
sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, ovvero su
un tratto della strada che da Sassari conduce ad Alghero, abitualmente frequentato da donne immigrate che si prostituiscono, proprio nel momento
in cui la polizia stava facendo una retata. Lui era in macchina, fermo sul
ciglio della strada dopo aver fatto benzina, in attesa di un amico con il quale
aveva intenzione di trascorrere la serata. Ma era anche travestito di tutto
punto, ha raccontato, perché proprio quella sera doveva andare ad Alghero
per concordare con i gestori di alcuni locali delle serate per agosto. Gli
agenti che lo hanno fermato, indifferenti alle sue spiegazioni (“Dicono tutti
così”) hanno perciò deciso che fosse un sex worker in cerca di clienti e
l’hanno portato in questura per un “controllo di routine”, tenendolo in
cella per diciotto ore dopo averlo debitamente schedato e congedandolo
con un foglio di via prefettizio con divieto di rientro a Sassari per tre anni.
Così Michele si è rivolto al Mos e alla Gay Help Line contro le discriminazioni per far valere le proprie ragioni, ma intanto ha dovuto ottemperare al
foglio di via. Il Mos, in un comunicato sulla vicenda, “condanna fermamente
l’arresto e l’espulsione delle prostitute extracomunitarie”, rifiuta l’equazione “travestititi uguale prostituta che sottende l’arresto” di Michele e
chiede un incontro al questore di Sassari “per capire se quanto avvenuto
sia frutto di un semplice errore o di precisa volontà politica”.
Aridatece Wilde
Le promozioni non sono valide nei giorni festivi
Che l’”Osservatore Romano” dedichi un
articolo a uno scrittore scandaloso come
Oscar Wilde è una notizia di per sé,
anche se sono passati più di cent’anni.
Ma che lo faccia con l’aria di chi vuole
mettere il cappello su uno dei più celebri
martiri gay della storia è ancora più stuzzicante. Lo spunto per la riabilitazione
post mortem dell’autore del Ritratto
di Dorian Gray viene da un saggio dello
studioso Paolo Gulisano (Il ritratto di
Oscar Wilde, edizioni Ancora) che si propone di far luce sul complesso rapporto
dello scrittore con la religione, quella cattolica in particolare nella quale decise di
morire. E così il quotidiano del Vaticano
descrive Wilde come “un uomo costantemente in ricerca del Bello e del Buono, ma anche di quel Dio che non
aveva peraltro mai avversato, che aveva forse elegantemente rispettato, ma
dal quale si fece pienamente abbracciare dopo l’esperienza drammatica del
carcere, per arrivare a chiudere il suo itinerario umano in comunione con
la Chiesa cattolica”. Perciò, “il cammino esistenziale di Oscar Wilde può
anche essere visto come un lungo e difficile cammino verso quella ‘terra
promessa’ che dà il senso all’esistere, un cammino che storicamente lo ha
portato alla conversione al cattolicesimo, una religione che, diceva in uno
dei più acuti e paradossali aforismi, ‘era solo per i santi e i peccatori. Per
le persone rispettabili va benissimo quella anglicana’”. Wilde in effetti, pur
avendo concezioni religiose piuttosto personali, oscillò per tutta la vita tra
le due confessioni. E seguendo il filo del suo aforisma c’è da dubitare che
si sarebbe fatto cattolico se non fosse finito in seri guai con la giustizia per
la sua omosessualità e non fosse poi morto anzitempo in esilio dopo due
anni di carcere duro. Non per niente è rimasto famoso per i suoi paradossi.
agosto 09
pride
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estero
cronaca
Lubiana: dando ascolto alle proteste
di una coppia omosessuale, il mese
scorso la corte costituzionale slovena
ha bocciato come discriminatoria
la
legge
sulle
unioni
civili
che
impedisce ai partner dello stesso
sesso di ereditare automaticamente
le rispettive proprietà. Il parlamento
avrà sei mesi di tempo per adeguare
le norme al dettato costituzionale,
ma intanto le coppie gay e lesbiche
possono da subito godere degli stessi
diritti ereditari garantiti a quelle
eterosessuali.
Londra:
il
“Pink
Paper”,
quotidiano glbt britannico ha cessato
le pubblicazioni. La decisione è stata
presa in seguito alla forte riduzione
L’eredità di Jackson
La fine improvvisa di Michael Jackson sembra voler confermare che ci tocca
proprio morire perché gli altri ci vogliano più bene. L’ultimo respiro, ironia della
sorte, si è portato dietro quel rilancio commerciale che Jackson cercava da tempo
per ripianare i propri faraonici debiti. Con quello che farà guadagnare la mania
post mortem, è stata la concorde osservazione dei media,
l’eredità del cantante sarà una miniera d’oro per gli eredi. E
infatti è cominciata la lotta tra i famigliari superstiti, uno dei
cui nodi fondamentali è la custodia dei tre figli di Jackson, che
oggi hanno 12, 11 anni e 7 anni. Per ottenere quella dei due
maggiori si è fatto avanti anche il dermatologo del cantante,
Arnold Klein, che è gay e ha dichiarato di essere il padre
biologico dei bambini. Secondo dichiarazioni rese alla stampa
dall’ex compagno di Klein, Paul Gohranson, Michael Jackson era stato reso sterile dai maltrattamenti ricevuti dal
padre e il dermatologo, che ha sostenuto di averne le prove,
era stato prescelto come donatore al suo posto.
Intanto, sul cadavere ancora caldo si sono intrecciate rivelazioni e pettegolezzi di ogni tipo. Una delle quali riguarda
l’omosessualità del cantante. Una biografia non autorizzata
scritta da Ian Halperin gli attribuisce almeno due relazioni con uomini più giovani,
un muratore di origini asiatiche e un aspirante attore che nel frattempo faceva
il cameriere a Hollywood. Sempre secondo il biografo, quelli che lavoravano per
Jackson erano tutti al corrente del fatto che fosse gay. E chi l’avrebbe mai detto?
delle entrate pubblicitarie. La testata,
che diffondeva ogni giorno sessantamila
copie cartacee, continuerà a esistere
solo su internet con una redazione
drasticamente ridimensionata.
San Paolo: è stato inaugurato nel
carcere brasiliano di São Joaquim
de
Bicas, alla
periferia
di
Belo
Horizonte, il primo braccio riservato
a persone transessuali, travestiti e
gay. L’esperimento coinvolge per il
momento venti detenuti distribuiti
in dieci celle, ma
se darà risultati
soddisfacenti sarà esteso ad altre
carceri brasiliane. Il braccio “rosa”
del penitenziario è stato realizzato su
richiesta della segreteria per i diritti
umani del governo dello stato di
Minas Gerais, con il chiaro obiettivo
di ridurre i rischi della permanenza
in prigione per i detenuti omo e
transessuali.
Kampala: “Se nei vostri paesi avete
scelto di promuovere la sessualità
anale fate pure, ma lasciate in pace noi”.
Così il ministro dell’etica ugandese
James Nsaba Butuo spiega di
aver risposto agli “amici” stranieri che
gli suggerivano un ammorbidimento
sul tema dei diritti glbt. L’Uganda, ha
promesso il ministro, continuerà a
rifiutare l’omosessualità, checché ne
pensino l’Onu o i paesi ricchi che
minacciano di ritirare le sovvenzioni
al paese africano se non cambierà la
propria politica al riguardo.
pride
agosto 09
Caccia alle suore
Dopo averle maldigerite per decenni, il Vaticano passa alla resa dei conti con
le suore statunitensi, che a tutt’oggi costituiscono una spina nel fianco dei progetti restauratori di papa Ratzinger. Le 340 congregazioni di suore degli Stati
Uniti sono infatti finite sotto la lente d’ingrandimento di un’ispezione (tecnicamente “visita apostolica”) ordinata da Roma con l’espresso scopo di valutarne
condizioni di vita e comportamenti in rapporto all’ortodossia papale. Tra le
suore sotto indagine, 65.000 distribuite in 127 ordini, sono in effetti numerosi
gli esempi di femminismo ecclesiastico che danno sui nervi
alle gerarchie. Sono donne che non stanno chiuse in convento e non vanno in giro con la tonaca. Lavorano anche al
di fuori delle istituzioni religiose e assistenziali cattoliche e
sono convinte sostenitrici del sacerdozio femminile, per non
parlare dei diritti dei gay. Adesso temono che le conclusioni
dell’inchiesta le costringeranno a scegliere tra l’obbedienza
a un giro di vite rivolto all’indietro e la rinuncia ai voti. Rafforza questa impressione, del resto, una seconda indagine
avviata dalla Congregazione per la dottrina della fede (erede
moderna dell’Inquisizione) nei confronti della Leadership
Conference of Women Religious, un’organizzazione
composta quasi esclusivamente di suore che si sarebbe macchiata di eresia riguardo ai temi del sacerdozio, dei diritti
degli omosessuali e dell’autorità della chiesa.
In Uruguay, invece, è uno scandalo gay ai piani alti della gerarchia cattolica a tenere banco. All’inizio di luglio, il papa non
ha potuto far altro che accettare le dimissioni del vescovo di
Minas, monsignor Francisco Barbosa (nella foto sotto),
per “gravi motivi personali”. Non era rimasta altra via dopo
lo scandalo scoppiato in seguito a una denuncia per estorsione presentata dallo stesso vescovo, in seguito alla quale
era emerso che il motivo del tentato ricatto erano le relazioni omosessuali del prelato con due uomini. La conferenza
episcopale uruguayana ha nominato il successore di Barbosa,
Rodolfo Wirz, e ha espresso “dolore per il grave peccato
che ha danneggiato la Chiesa”.
Non è comunque esatto dire che il Vaticano ce l’abbia a
morte con noi. Sarebbe infatti sul punto di dichiararsi d’accordo sulla depenalizzazione del reato di omosessualità in
tutto il mondo. Lo ha sostenuto il presidente dell’assemblea parlamentare del
consiglio d’Europa, Lluis Maria De Puig, a conclusione di un incontro diplomatico con il cardinale Dominique Mamberti, segretario di stato vaticano
per i rapporti con gli stati. L’assemblea del consiglio d’Europa sta preparando un
nuovo documento contro la discriminazione degli omosessuali e cerca anche il
consenso della chiesa cattolica. Il cardinale, ha riferito De Puig, ha manifestato “un
atteggiamento positivo, anche se so che quando entreremo nei dettagli, diritto
a manifestare, unioni gay, educazione eccetera, emergeranno delle divergenze”.
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agosto 09
pride
22
cronaca
estero
Servizio di intermediazione camere
per esempio
Cronache nere
Sentirsi dare del frocio in pubblico è un’offesa che va lavata col sangue. Si
è attenuto a questo tradizionale codice d’onore Javier Florez, ventisettenne giocatore dell’Atletico Barranquilla, una squadra di calcio che milita
nel campionato colombiano. Florez e i suoi compagni, colpevoli di aver
perso la finale di campionato, hanno scatenato le ire dei tifosi. Uno dei
quali, un elettricista di 17 anni, ci ha rimesso le penne. Secondo testimoni
citati da un quotidiano colombiano, il ragazzo ha insultato pesantemente il
giocatore, dandogli del finocchio e altro, e Florez ha risposto tirando fuori
una pistola e facendo fuoco. Poi è fuggito in preda al panico, per andare a
costituirsi qualche ora dopo e finire in carcere.
Il delitto d’onore gode di una certa popolarità anche in Russia, dove un
trentatreenne di Volgograd ha ucciso a fucilate la fidanzata Kamila dopo
aver scoperto che in passato si chiamava Kirill era era diventata donna
a tutti gli effetti solo dopo un’operazione chirurgica. I due convivevano da
un paio d’anni, ma lei manteneva dei misteri sulla vita che aveva fatto prima
di conoscere il suo principe azzurro. Così lui aveva finito per indagare per
conto suo, e rovistando nella posta elettronica di Kamila aveva scoperto
l’arcano, insieme alla doppia identità della fidanzata che in rete si presentava
come una persona transessuale. Dopo averla ammazzata, l’uomo ha tentato
il suicidio tagliandosi i polsi, ma è stato soccorso e arrestato con l’accusa
di omicidio volontario.
Tempi duri a Vilnius
Non è bastato un veto opposto dal
presidente della repubblica Valdas
Adamkus (nella foto) per fermare una
legge contro la “propaganda dell’omosessualità” in Lituania. Il parlamento di
Vilnius ha infatti rivotato a tambur battente a metà luglio le norme rigettate, e
approvandole una seconda volta con una
larga maggioranza ha superato l’ostacolo
del veto presidenziale. La legge, ispirata
ufficialmente alla tutela dei minori, vieta
qualunque forma di pubblicità alle relazioni omosessuali, bisessuali e poligame,
accomunate nella censura alle pratiche
legate all’occulto, alle parolacce e ai cattivi esempi in materia d’igiene e alimentazione. Tutte queste cose infatti, spiega il testo, hanno “un effetto negativo
sulla salute psichica, lo sviluppo fisico, intellettuale e morale dei minori”.
Contro la nuova legge, che dovrebbe entrare in vigore nel marzo del
prossimo anno, è già stato presentato un ricorso alla corte costituzionale,
in difesa della libertà di espressione e del diritto d’accesso all’informazione. Intanto, il movimento glbt lituano si è dato da fare per ottenere
solidarietà dall’estero, coinvolgendo le associazioni per i diritti umani e le
istituzioni europee, e sta pensando di rispondere all’affronto organizzando
nei prossimi mesi a Vilnius una manifestazione di protesta di risonanza
internazionale.
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agosto 09
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ESTERO
cronaca
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Il caso Brüno
In Italia lo vedremo se va bene
a fine ottobre (e ve ne riparleremo), ma nel frattempo Brüno
di Sacha Baron Cohen è già
diventato un caso internazionale.
Merito senza dubbio della campagna pubblicitaria benissimo
orchestrata dalla produzione
(la Universal) ma anche dell’oggettivo effetto dei contenuti
politicamente scorretti del film.
L’Ucraina ha avuto l’onore di
essere il primo paese a bandirlo
dalle proprie sale, giudicandolo
“immorale”, ma non resterà
probabilmente l’unico. Nel frattempo le vicende del giornalista gay impersonato da Baron
Cohen hanno già fatto arrabbiare
anche alcune associazioni gay negli Stati Uniti. A cominciare dalla temibile
Gay and Lesbian Alliance Against Defamation, che pur riconoscendo agli
autori l’intenzione di proporre una satira contro l’omofobia ha valutato
diverse scene del film come lesive dell’immagine che la comunità gay americana cerca di dare di sé. Non sono piaciute per esempio le allusioni sessuali
intorno al tema gay e adozioni, gli scherzi sui matrimoni omosessuali in
California e la riproposizione di stereotipi tradizionali dell’omosessualità,
sia pure con intenti ironici. “A più riprese”, secondo il parere del direttore
generale della Glaad Rashad Robinson, “la satira di Brüno non considera come vengono trattati i gay nella vita reale. E, volontariamente o
meno, finisce per offendere la comunità omosessuale anziché proteggerla”.
Malumori sono arrivati anche dall’Austria, dove vive e lavora Alfons Haider, giornalista e presentatore della tivù pubblica che a quanto pare è servito da modello per il Brüno di Baron Cohen. La caricatura è stata giudicata
troppo perfida, mentre diverse battute della sceneggiatura hanno ferito
l’orgoglio patriottico. Le polemiche alimentano comunque il successo al
botteghino e i finanziatori del film, campione d’incassi negli Stati Uniti e in
Gran Bretagna appena dopo l’uscita, stanno rientrando alla grande dei circa
42 milioni spesi per produrlo.
Obama insiste
Pur criticatissimo perché non si spende
abbastanza, con i fatti che contano, sulla
questione dei diritti glbt, il presidente
degli Stati Uniti Barack Obama non
rinuncia a fare il simpatico. Così, in un
recente discorso ufficiale, è tornato a
sottolineare che “in America non c’è
forse mai stata meno discriminazione
di oggi”, ma alcuni gruppi ancora la
subiscono. E tra questi, Obama non ha
dimenticato “i nostri fratelli e sorelle gay,
che ancora subiscono attacchi e persecuzioni e vedono negati i loro diritti”. Sul
fronte legislativo, tuttavia, le cose procedono a rilento. È arrivata però al termine
del suo complesso iter parlamentare,
con l’approvazione da parte del senato, la legge sui crimini d’odio intitolata
a Matthew Shepard, lo studente del Wyoming assassinato 11 anni fa e
diventato un simbolo della lotta alla violenza omofobica. Il provvedimento
estende la protezione federale anche alle persone che subiscono violenza
a causa del proprio orientamento sessuale o identità di genere, parificate
così alle vittime dell’odio etnico e religioso. Ormai sono 45 su 50 gli stati
Usa in cui sono già in vigore norme specifiche contro i crimini omofobici,
ma la legislazione federale serve a rafforzare quella locale e ad affermare,
come è stato fatto in senato, che questo genere di reati “non ha spazio in
America”. I gruppi religiosi ostili al provvedimento hanno espresso timori
circa la loro libertà di continuare a esprimere sentimenti antigay, ma il testo
approvato riguarda soltanto i casi in cui sia presente una violenza fisica
accertata. Secondo dati diffusi dall’Fbi, circa il 15% degli 8000 gravi crimini
d’odio registrati ogni anno negli Stati Uniti sono da attribuirsi all’omofobia.
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cultura+attualità
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I Gossip sono il gruppo del momento e Beth Ditto è il personaggio dirompente in grado di
unire glamour e politica che la comunità glbt ha sempre desiderato. Li abbiamo incontrati
alla presentazione del nuovo disco e ci hanno detto: “Siamo felici di essere gay”.
Uragano Beth
Paolo Colonna
[email protected]
Meno di un metro e sessanta di altezza, un
peso che fluttua tra gli ottanta e i cento chili.
È inutile negarlo: la prima cosa che si nota di
Beth Ditto è la stazza. Eppure nel 2009 questa
ragazza obesa nata in un piccolo centro rurale
del profondo sud degli Stati Uniti è ormai una
delle star più fotografate del pianeta, e tutti
gli stilisti più celebri fanno a gara per vestirla.
Lesbica dichiarata, femminista radicale e fiera
del suo passato punk adora da sempre i vestiti,
tanto che da poco ha appena lanciato la sua linea
di stravaganti abiti rigorosamente extra large
per il marchio di taglie forti Evans.
Per capire il successo di Beth Ditto bisogna
guardare oltre la ciccia. Purtroppo alcuni non
ci riescono: per loro è soltanto un fenomeno
da baraccone, uno scherzo di natura, una freak.
Sostengono che i grandi nomi della moda l’abbiano adottata come “musa” per puro cinismo,
che si tratti soltanto di un’operazione studiata a
tavolino per tentare di smentire chi li accusa di
proporre continuamente un modello femminile
filiforme e macilento. Inorriditi dal suo aspetto
diametralmente opposto a quello di Paris Hilton
e Victoria Beckham i suoi detrattori la rifiutano
a priori, magari senza neppure averla mai sentita
cantare. Un vero peccato, perché Beth Ditto
non è soltanto adipe e cellulite.
Non appena si materializza con il suo gruppo
all’incontro con la stampa milanese in un’afosa
tarda mattinata di fine giugno è chiaro a tutti
che quella che abbiamo di fronte è un’autentica
forza della natura. Disinvolta, logorroica, acuta
e spiritosa, ben presto ci conquista con la sua
debordante energia.
Beth è la frontwoman dei Gossip, il gruppo
pop del momento. Con lei ci sono anche il mite
chitarrista Brace Paine, unico etero della band
che però è in grado di citare con disinvoltura un
cantante glam di culto degli anni settanta dichiaratamente gay come Jobriath, e la bionda batterista Hannah Blilie, di cui
si può ammirare la notevole bellezza androgina anche sulla copertina del
loro ultimo album e che oggi indossa una t-shirt dei Village People.
È da subito Beth, vestita completamente di nero e con un trucco dark di
cui Siouxsie andrebbe orgogliosa, a condurre il gioco. Ci invita a partire
con le domande, ci apostrofa sorridendo dicendo che siamo troppo
timidi quando nessuno osa parlare, poi prende di mira proprio me e mi
dice: “Dai, inizia tu”. Le chiedo come mai i Gossip sono l’unico gruppo
di successo capace di unire musica pop e attivismo gay dai tempi dei
Bronski Beat negli anni ottanta, e le si illuminano gli occhi.
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attualità+cultura
I Gossip non hanno mai avuto paura di esporsi, di rompere gli schemi,
di sovvertire le regole. Fin dagli esordi all’inizio del nuovo millennio,
quando ancora suonavano nelle cantine di Olympia e di Portland con
altri gruppi della scena post-punk statunitense prevalentemente al
femminile come Bikini Kill, Le Tigre, Sleater-Kinney e Huggy Bear, tutti
vicini al movimento femminista underground delle Riot Grrrl, Beth non
ha mai nascosto di essere lesbica. Successivamente all’arrivo nel gruppo
di Hannah – altra dyke dichiarata – e al loro primo grande successo
commerciale Standing In The Way Of Control con un testo esplicitamente
a favore delle nozze gay, i Gossip abbandonano le etichette indipendenti
e firmano il loro primo contratto con una major, la Sony Music, che
li scrittura appositamente per lanciare il progetto – purtroppo poi
accantonato – di Music With A Twist, una label sussidiaria dedicata
esclusivamente agli artisti glbt.
L’attesissimo nuovo album dei Gossip da poco nei negozi si intitola provocatoriamente Music For Men, ma basta un’occhiata alla foto di copertina
con Hannah che fa il verso a intramontabili icone maschili come James
Dean ed Elvis o allo spassoso “infomercial” per il lancio del disco per
rendersi conto di come sia diverso l’approccio del trio alla questione
queer da quello di Jimmy Somerville e compagni di più di vent’anni fa:
tanto era maliconico e deprimente il video per Small Town Boy di allora,
quanto auto-ironico e vitale è il clip promozionale per Music For Men.
“Siamo felici di essere gay” conclude raggiante Beth prima di passare
alla domanda successiva. Come vorrei che alla conferenza di oggi fosse
presente anche Povia, accidenti.
La biografia di Beth Ditto potrebbe essere un magnifico spunto per un
film di John Waters. Lei stessa lo sa bene, e nomina proprio Divine come
uno dei suoi idoli di riferimento, a volte richiamando la celeberrima drag
queen nei suoi servizi fotografici con gli stessi atteggiamenti e il trucco
esagerato (qualcuno l’ha descritta anche come un incrocio fra Kelly
Osbourne e Leigh Bowery).
Originaria di Searcy in Arkansas, nell’area più religiosa e conservatrice
del sud degli Stati Uniti non a caso chiamata Bible Belt, Beth è cresciuta in
un trailer park con sette fratelli e la mamma, un’ex infermiera che tuttora
lavora da McDonald a causa di un’invalidità parziale. Talmente povera da
ridursi ogni tanto a mangiare perfino qualche scoiattolo – lei dice con
nonchalance che da quelle parti è un’usanza locale – Beth inizia a fumare
a sei anni per imitare la babysitter e sogna di fare la parrucchiera da
grande. Schernita dai compagni a scuola perché già cicciona, ben presto si
rende conto che le piacciono le ragazze e che i suoi concittadini cristiani
e bacchettoni non l’accetteranno mai. Decide quindi di scappare con
pride
agosto 09
l’amico del cuore punkettaro Nathan (ovvero Brace, il futuro chitarrista
dei Gossip) a Olympia nello stato di Washington, città dove Kurt Cobain
aveva iniziato a suonare e dove prospera tuttora una vivace community
glbt, e insieme iniziano a frequentare i locali underground dei sobborghi.
Dopo un periodo di crisi e di auto-isolamento – durante il quale lei stessa
ha rivelato che i suoi peli pubici sono diventati completamente bianchi a
causa dello stress – Beth entra far parte del movimento femminista Riot
Grrl e decide finalmente di mettersi a cantare: con Nathan e un’altra
ragazza (Kathy Mendonca) formano un gruppo e cominciano a tenere
concerti nei garage e negli scantinati di Olympia facendosi notare non
soltanto per la mole di Beth, ma soprattutto per la sua grinta e la sua
voce intensa e potente, a metà strada fra Janis Joplin e Aretha Franklin
ma che a volte ricorda anche quella di Dolly Parton.
È questa la prima incarnazione dei Gossip, che incidono due album di
garage punk con forti influenze dance e soul – That’s Not What I Heard
e Movement – per la leggendaria etichetta indipendente Kill Rock Stars.
In seguito Kathy lascia il gruppo per fare l’ostetrica e a sostituirla arriva
Hannah, che regala una ritmica decisamente più funky al sound dei
Gossip e che con il suo look butch fa perdere la testa alle numerose
lesbiche presenti alle loro esibizioni live. Con l’arrivo di Hannah i Gossip
si trasferiscono a Portland in Oregon dove risiedono tuttora, e pubblicano il loro terzo album Standing In The Way Of Control. Il remix dei
Soulwax del pezzo che dà il titolo al disco, scritto di getto da Beth come
reazione all‘emendamento proposto da Bush per annullare i matrimoni
omosessuali, diventa la sigla della serie tv Skins trasmessa in Inghilterra
su Channel 4 e i Gossip finalmente sbarcano in alta classifica. Un altro
singolo estratto dall’album, Listen Up!, viene ripubblicato con un nuovo
video e li consacra definitivamente in Gran Bretagna come uno dei gruppi
più cool in circolazione. Le due versioni del video (entrambe reperibili
su YouTube: www.youtube.com/watch?v=b_oclXxsLS0 e www.youtube.com/
watch?v=poBPu8quCkk) sono rappresentative della metamorfosi in corso
per i Gossip: la prima, con Beth insolitamente dimessa che divora tranci
di pizza in casa con gli amici, è molto lo-fi ed è stata girata con un pugno
di dollari come si addice a un gruppo indie; la seconda, con una Beth
già molto più glamour che balla scatenata sui tavoli di un bar dove si
incontrano due transgender, è una gioiosa celebrazione del gender
bending da parte di un gruppo emergente che non è affatto disposto a
scendere a compromessi pur di sfondare. Pochi anni prima, infatti, Beth
ha incontrato finalmente il grande amore della sua vita: è Freddie, uno
schivo transgender f to m con cui è ormai insieme da quasi un decennio
cultura+attualità
ma che raramente si fa vedere in pubblico con lei.
Il successo crescente dei Gossip è dovuto soprattutto alla loro prorompente cantante. Dopo un memorabile servizio fotografico di Steven
Klein, che la ritrae per il magazine “Pop” accanto allo statuario modello
Blake Kuchta, la popolarità di Beth esplode: ormai non è più soltanto
una rockettara alternativa con parecchi chili di troppo, ma diventa la più
improbabile icona fashion di questo decennio. Tutti i grandi nomi della
moda e dello stile vogliono lavorare con lei, il quotidiano inglese “The
Music For Men
È il quarto album dei Gossip, il secondo con
la formazione attuale e il primo realizzato per
una major. Per registrarlo la Sony/Columbia
ha investito 300.000 dollari, più o meno dieci
volte il costo complessivo dei loro dischi
precedenti. È prodotto da Rick Rubin, che in
passato ha fatto incetta di Grammy collaborando con i Red Hot Chili Peppers, i Beastie
Boys e Johnny Cash. È stato proprio Rubin
a decidere di lavorare con Beth e compagni,
folgorato dopo averli visti dal vivo.
Il sound è ancora quello riconoscibilissimo
del gruppo, ma molto meno ruvido rispetto
27
Guardian” le offre una rubrica fissa, diventa una presenza costante ai
talk show e alle sfilate. Abilissima a giocare con la sua immagine, Beth
si fa spesso fotografare anche completamente nuda: ha fatto scalpore
una copertina del settimanale britannico “New Musical Express” del
2007 con tutti i suoi rotoli di ciccia orgogliosamente esposti, e la trovata
le è valsa anche una nomination come Sexiest Woman Of The Year per
gli NME awards (ha perso per pochi voti battuta da Kate Moss, che
nel frattempo è diventata sua grande amica). Quest’anno, per lanciare
il nuovo bimestrale di moda e celebrità “Love” con un primo numero
dedicato alle icone dell’ultima generazione, alla Condé Nast hanno
voluto in copertina proprio lei. E Beth si è spogliata di nuovo volentieri,
confidando civettuola ai giornalisti che hanno ritoccato la foto con
Photoshop soltanto per farla apparire ancora più grassa. Fiera del suo
corpaccione, Beth non disdegna neppure di strapparsi i vestiti di dosso
durante le sue incendiarie performance dal vivo, lasciando il pubblico
basito ma affascinato.
La Ditto non ha peli sulla lingua, e sa perfettamente che i media la amano
anche per le sue dichiarazioni provocatorie (un po’ come succedeva per
Morrissey nel suo periodo d’oro). A volte tocca anche a qualche collega
di subire i suoi strali: è attualmente in corso una gustosa polemica tra
lei e Katy Perry a causa del pezzo I Kissed A Girl, che secondo Beth
è offensivo per la cultura gay perché accenna al lesbismo soltanto per
stuzzicare l’immaginario erotico dei maschi eterosessuali. Una cosa è
certa: per quanto la musica dei Gossip sia un interessante e attualissimo
amalgama di generi diversi è proprio la loro esuberante cantante il loro
grande asso nella manica. Nell’era di X Factor e dei reality di iconoclasti
autentici con il carisma e la personalità di Beth – che è nata per stare sul
palcoscenico - ne emergono sempre più di rado (la penultima popstar del
suo calibro, in ordine di apparizione, è sicuramente Amy Winehouse).
Ma lei non si prende mai troppo sul serio, anzi: di recente ha espresso
pubblicamente il desiderio di duettare con Susan Boyle, la bruttina
stagionata che ha commosso i telespettatori inglesi di Britain’s Got Talent
con la sua voce ma che poi è stata ricoverata in clinica per esaurimento
nervoso in seguito alla sua sconfitta in tv (anche se la stessa Beth dubita
che andrebbero d’accordo: “È troppo cristiana per essere mia amica”).
Il nuovo album Music For Men segna il successo definitivo dei Gossip. Il
periodo delle cantine e dei piccoli club per loro è finito, e d’ora in poi li
vedremo esibirsi nei grandi spazi. È anche il disco più apertamente gay
dell’anno, e proprio per questo è ancora più importante. Nessun’altra
star attualmente è capace di unire glamour e attivismo come Beth Ditto.
È lei oggi il nuovo idolo delle comunità glbt, e se lo merita appieno.
Teniamocela stretta, Beth. Tutta quanta.
ai primi album e impreziosito da sfaccettature
soul, funky, dance e perfino electro. Music
For Men è il disco più pop dei Gossip, e anche
quello più commerciale. I testi sono un po’
meno politicizzati e più personali, anche se
non mancano riferimenti più o meno espliciti
alla cultura queer. È anche un omaggio agli anni
ottanta da parte di tre ragazzi nati proprio
allora, con innumerevoli citazioni del pop di
quel decennio nei testi e nei suoni (l’accenno a
Our Lips Are Sealed delle Go-Go’s in For Keeps
o le schitarrate in stile new-wave di 2012 che
fanno tanto B-52’s). La voce di Beth è più
in evidenza che mai, ma anche più misurata
rispetto al passato: ha sempre avuto polmoni
da vendere e dal vivo le si perdona volentieri
qualche eccesso, ma in qualche brano qui
dimostra di saper essere anche struggente e
sensuale, quando vuole. Stupiscono ancora
una volta le inflessioni black del suo modo di
cantare, e lei stessa richiama spudoratamente
nei testi grandi nomi del soul come Aretha
Franklin e Marvin Gaye.
L’album inizia con l’arte di arrangiarsi di una
prostituta in Dimestore Diamond, atipico
blues con qualche accenno country e una
performance vocale notevole di Beth che si
conferma ancora una volta cantante di razza;
il ritmo aumenta di parecchio subito dopo
con l’attuale singolo Heavy Cross, tormentone
estivo trasmesso di continuo dalle principali
radio italiane che ha fatto conoscere il gruppo
qui da noi anche a chi finora ne ignorava l’esistenza; a seguire Love Long Distance, il prossimo
singolo dedicato alle complicazioni della storia
d’amore di Beth con Freddie causate dalla
sua improvvisa fama, in assoluto il pezzo più
disco che i Gossip abbiano registrato finora:
con un remix adeguato potrebbe facilmente
diventare a estate inoltrata uno dei brani più
ballati in tutte le discoteche all’aperto.
Music For Men è un tiratissimo tour de
force: la tensione non cala mai, non ci sono
pezzi lenti, e forse l’unico appunto che gli si
potrebbe muovere è una certa uniformità di
toni. Segnalo per motivi di spazio soltanto i
pezzi che mi sembrano più significativi: Pop
Goes The World, con Beth in modalità diva
soul che promette di far cambiare modo di
pensare all’intero pianeta; il pop retrò molto
ottanta e la delusione sentimentale di Four Letter Word, il ritorno al punk rock più abrasivo
del brano di chiusura Spare Me From The Mold
e naturalmente Men In Love (With Each Other),
un inno all’amore fisico tra maschi con un
ritornello facile facile, di quelli che ti mettono
di buon umore e ti rimangono in testa per
tutta la giornata.
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Bello, bravo, ironico e spavaldamente gay: è un giovane artista newyorchese di cui
sentiremo molto parlare in futuro. Nel suo ultimo album Watch my Mouth prende in
giro senza pietà il culto “religioso” delle icone omosessuali.
Lo stile Cazwell
Roberto Cangioli
[email protected]
“Quando la gente mi chiede
come descriverei il mio stile
rispondo che è come immaginare che Biggie Smalls
(famoso rapper ucciso
a L.A. nel 1997) avesse
mangiato Donna Summer
per colazione”. Questo
improbabile mix non può
che scaturire da una mente
a dir poco stravagante come
quella di Cazwell (www.cazwell.com), uno tra i nuovi
artisti
dichiaratamente
gay che meglio incarna lo
spirito downtown di New
York. Uscito recentemente,
Watch My Mouth è il nuovo
album di Cazwell, una
sorta di biglietto da visita
per proporre i suoi singoli
precedenti e la sua musica
(fondamentalmente, è la
versione estesa del precedente Get Into It uscito
nel 2006): una divertente
miscela di dance e hip hop
alla vecchia maniera, un perfetto esempio della nuova
pop music. Sviluppatasi in
piena era Bush, la musica di
Cazwell rappresenta la presa di posizione delle
nuove generazioni nei confronti di una politica
che tende ad oscurare ogni forma di diversità,
vista come “trasgressiva” e pericolosamente
destabilizzante.
Le canzoni di Watch My Mouth, pur richiamando
testi che inneggiano alla spensieratezza e al
buon umore, non celano la voglia di dichiarare
la propria identità sessuale, che è anzi vissuta
con estrema naturalezza; il sesso vi è celebrato
in tutte le forme, a partire da riferimenti a
oggetti e nomi appartenenti all’immaginario
gay, come pelo, lubrificante e popper. Non è
un caso che il disco veda, in qualità di ospiti,
la partecipazione massiccia di altri artisti glbt
che ruotano all’intorno dell’etichetta Peace
Bisquit, come la travolgente Amanda Lepore
(myspace.com/amandaleporeonline) che canta
nell’irriverente “Get Into It”. Cazwell, che
è anche il produttore dell’album di Amanda
Amanda Lepore (ascoltatevi la di lei delirante
“My Pussy”), l’ha voluta per il video di “All
Over Your Face” diretto da Francis Legge,
una canzone dal testo così esplicito da essere
interdetta persino sul canale tv gay LOGO.
Anche il trio The Ones (vedi rubrica musica
di “Pride” dello scorso ottobre), facente parte
della stessa scuderia, partecipa al progetto con
la danzereccia “Mission Possible”. Le Avenue
D, duo femminile proveniente da Miami e protette del famoso dj Larry Tee, sono invece le
interpreti assieme a Cazwell di “The Sex That
I Need”, brano rap dai contorni electroclash, il
movimento newyorkese in cui la band femminile ha fatto il suo esordio nel 2001.
È evidente che il sesso sia presente ovunque
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attualità+cultura
in tutte le tracce dell’album, rappresentato
in tutte le sue sfumature, come nel caso di
“Limousine” in cui viene festeggiata la passione
sadomaso. Tuttavia Watch My Mouth non è un
disco “a se(n/s)so unico”, è anche intriso di
divertente satira nei confronti del quotidiano
(“I Buy My Socks On 14th Street”) e degli stereotipi della cultura gay di massa, come nel caso
dell’oltraggiosa canzone indirizzata a Beyoncé.
Complice la conturbante Tamikko, famosa ballerina hip hop che veste i panni della cantante
americana, il video di “I Seen Beyoncé at Burger
King” tende a sfottere l’immagine plastificata e
vagamente paradisiaca che la maggior parte dei
gay ha delle proprie icone, come nel caso di
Beyoncé, riportandole ad una dimensione più
terrestre - sintomatico quanto esilarante il
rutto provocato dall’attrice Tamikko. Al video
ha preso parte anche Jonny Makeup, voce guida
del gruppo V.I.P., nonché a detta dell’autore
uno dei più famosi truccatori mondiali, che con
la sua voce da bambino viziato rende questo
brano ancora più divertente.
Quando si parla di produzione, Cazwell è
sinonimo di qualità a New York: ha collaborato
tra gli altri con Larry Tee, Boy George, David
Lachapelle e Lost Daze (questi ultimi hanno
dato il loro contributo a “Get My Money
Back”) ed è attorniato costantemente da una
pletora di personaggi straordinariamente camp
come quelli che appaiono nel video della sua
recente festa di compleanno, organizzata - e
dove altrimenti? - in un Burger King (www.
youtube.com/watch?v=sVEsZnOlKDo).
“Ciò che importa più di tutto è invogliare la
gente a divertirsi, la mia musica dev’essere
come una danza liberatoria, quasi spirituale.
Volevo un cd che suonasse come essere ad una
festa house. Dai vari party in cui ho suonato
a New York ho cercato di carpire il meglio di
questa mentalità per dimostrare che ce n’è
per tutti i gusti”. Per questo motivo Watch My
Mouth si completa con una serie di remix in
versione dance di alcune tracce prelevate dal
cd principale e sulle quali troneggia il trainante
refrain di “Tonight” mixato dai Lost Daze. Se
poi alla buona musica aggiungete un’immagine
sensualmente accattivante il gioco è fatto: c’è
chi si è già messo in fila per un suo dj set in
Italia. Noi ci saremo, e voi?
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In questa foto e sopra: Cazwell con Amanda Lepore
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attualità+cultura
Tormenti di cuore estivi? Guardate avanti, cercando magari ispirazione nell’ultimo
disco de La Prohibida che cela preziosi consigli di “bon ton” amoroso in ogni traccia.
Ay mi amor...
Marco Albertini
[email protected]
Siete in spiaggia e state pensando a come
comunicare al vostro amore estivo che la
vostra storia “appena nata è già finita”? Se
avete bisogno di ispirazione vi suggeriamo
l’ultimo lavoro musicale de La Prohibida, artista
spagnola di grande talento (riduttivo dire che
è solo una drag queen ma definirla cantante
è forse eccessivo…) e vera icona nel mondo
culturale e politico glt iberico.
Un piacevolissimo disco di musica elettro-pop
ideato come un concept album, dove il freddo
e il vuoto dello spazio siderale diventano una
metafora del viaggio che si deve compiere per
rimettere insieme i pezzi di un cuore distrutto e
ricominciare a credere in se stessi. La domanda
che campeggia sulla copertina e che dà il titolo
all’album ricorda i poster dei film di fantascienza
sovietici degli anni ’60 del secolo scorso: “Sr.
Kubrick, ¿Qué haría usted?” (Sig. Kubrick, Lei
cosa farebbe?). Leggendo i testi viene in mente
che si chieda al grande regista di 2001 Odissea
nello spazio come far capire al partner che non è
degno di noi e non ci merita più, per riprendere
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agosto 09
in mano il proprio destino.
Partiamo dalla traccia “La quimica me ha dado
lo que tu no me das” (la chimica mi ha dato ciò
che tu non mi dai) con cui, se il messaggio che
sei di una noia mortale non fosse abbastanza
chiaro di per sé, potete cantargli “oro, fósforo
y kriptón por tu falta de interés inyecté en
mi corazón. Resuelvo el problema y extingo
el dolor…” (oro, fosforo, kriptonite per la
tua mancanza di interesse ho iniettato nel
mio cuore. Risolvo il problema ed estinguo il
dolore…).
Con “Estás donde tienes que estar” (sei dove
devi essere), potete farvi forza che proprio
tutti quanti pensano che stiate facendo benissimo a mollarlo, infatti “La gente te sonríe y
en realidad no pueden soportarte, no pueden
más” (la gente ti sorride e in realtà non possono
sopportarti, non ce la fanno più).
Se preferite assumervi tutta la responsabilità,
“Menos mal” (per fortuna) è come una ceretta
a freddo che dà un colpo secco e senza scampo.
“Perdóname si ya no me intereso por tus besos.
Olvídame como yo te he olvidado a ti” (perdonami se già non mi interesso dei tuoi baci.
Dimenticami come io ho dimenticato te). Tutto
scorre, anche il dolore lancinante che gli avete
appena inferto e che sicuramente si merita.
Grazie a “Cuando dos electrones chocan”
(quando due elettroni si scontrano) potete
giustificarvi che non siete dei bastardi ma che
“Cuando dos corazones chocan, siempre hay
uno que arde y muere” (quando due cuori si
scontrano, ce n’è sempre uno che brucia e
muore) e a questo giro purtroppo tocca a lui.
Avanti il prossimo!
Anche se in realtà i versi originali sono una
dichiarazione d’amore in quanto “Viajo hacia
ti, cuenta atrás, voy a despegar, sólo por ti, mi
planeta voy a abandonar” (viaggio verso di te,
fai il conto alla rovescia, sto per decollare, solo
per te abbandonerò il mio pianeta), volendo
fare leva sulla differenza di classe sociale che
vi separa, che è sempre un’ottima scusa per
evitare di presentare un fidanzato alla mamma,
citategli “Yo en Saturno, tu en Aranjuez” (traducibile come io su Saturno e tu a Caserta, a
causa della reggia perché Aranjuez è nota per
i suoi edifici reali). Comportiamoci da adulti:
Cenerentola è solo una favola e io vivo nel
mondo di tutti i giorni e per noi non c’è futuro.
A voi la scoperta di tutti i dodici pianeti di
questa galassia indie-glamour-retro-futuristicopop-queer sul suo sito www.myspace.com/
soylaprohibida. Allacciate la cintura di sicurezza
e buon ascolto.
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cultura+attualità
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In una Venezia pullulante di proposte artistiche, un’installazione video del gruppo
russo AES+F rimanda a un mondo virtuale, seducente e malizioso.
Trimalcione oggi
Vincenzo Patanè
[email protected]
Lo scorso giugno si è inaugurata a Venezia la 53ª
edizione della Biennale d’Arte, che si chiama Fare
mondi, la più grande esposizione d’arte moderna
al mondo, che offre come di consueto un
numero enorme di opere d’arte, da mirabolanti
invenzioni a trovate deludenti (che magari con
l’arte poco hanno a che vedere…). Per l’intera
città è una festa meravigliosa, moltiplicata dal
fatto che, dopo la proliferazione degli stati in
seguito alla caduta del muro di Berlino, gli stand
artistici occupano anche tanti palazzi nobiliari.
Non perdetevi un evento collaterale della
Biennale: Unconditional Love, nei suggestivi spazi
dell’Arsenale Novissimo (fino al 5 novembre,
ingresso gratuito). Il punto di forza dell’evento
è la prima mondiale del video del gruppo russo
AES+F: La festa di Trimalcione, un’installazione
incredibilmente coinvolgente, della durata di
quasi mezz’ora, composta da tre video in 3D
ad alta risoluzione proiettati contemporaneamente su nove schermi, in uno spazio semicircolare di circa venti metri di diametro, sulle
onde di una musica sontuosa.
I quattro artisti del gruppo moscovita, nato
nel 1987, si sono chiesti quale possa essere
oggi l’equivalente del celebre personaggio del
Satyricon di Petronio, il liberto arricchito simbolo di grassa ricchezza e di sfrenata lussuria.
La risposta è che il Trimalcione d’oggi è un
immaginario hotel di lusso, situato in un’isola
esotica, nel quale i ricchissimi clienti possono
trovare ogni sorta di svago: dal cibo allo sport
(golf, equitazione, sci, nuoto e altro), dal fitness
al sesso.
Nel flusso di immagini, nelle quali fantasia e
fiction si fondono irrealmente, l’isola è dunque
una sorta di paradiso terrestre artificiale. Anche
qui, come in Petronio, c’è una divisione fra i giovani e attraenti “schiavi” (la servitù, camerieri,
giardinieri, massaggiatori e altro) e i “padroni”
(gli ospiti). I giorni si svolgono fra interminabili
banchetti e sfrenati divertimenti, fra cui è compreso il sesso, in ogni sua espressione. Cosicché
vediamo i padroni, tutti in abiti bianchi di alta
moda, corteggiare i servi affinché assecondino i
loro capricci, mentre altre volte sono gli stessi
servi a sedurre i padroni. L’hotel è dunque
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pride
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attualità+cultura
un’azzeccata metafora di un eden consumistico
e volgare, dominato dall’ostentazione di potere
da parte dei nuovi ricchi (che diventano sempre
più facoltosi, grazie alla economia neoliberista
imperante nel mondo intero).
Presente ormai in numerosi musei e con
quotazioni altissime alle aste, il gruppo AES+F
(il nome deriva dai cognomi dei quattro artisti e “F” si riferisce ad un fotografo di moda
aggregatosi nel 1995) è uno dei più importanti
fenomeni artistici mondiali d’oggi. Le opere
originalissime catturano lo spettatore con
un’estetica seducente e glamour, che ha come
retroterra la pubblicità e la moda (in particolare United Colors of Benetton), e che sa
essere trasgressiva al punto giusto (tanto che
non si capisce bene se critichi questo mondo
globalizzato, ne prenda semplicemente atto o
addirittura lo esalti).
Quest’estetica, spesso kitsch o camp, si ciba di
tanto immaginario gay. Non ci credete? Allora
– se vi siete persi la straordinaria installazione,
L’ultima insurrezione (Last Riot), mostrata alla
Biennale 2007 o anche al Macro di Roma – cliccate su YouTube e potrete avere un assaggio di
un’opera che sembra fatta apposta per mandare
in delirio i gay.
Nel mondo virtuale di Last Riot – che era proiet3
tato su tre schermi enormi, che interagivano in
parallelo – il tempo sembra essersi cristallizzato
e non ci sono riferimenti spaziali, sembra la fine
dell’umanità, squassata da guerre e disastri.
Ci sono solo degli angeli maledetti: giovani
di ambo i sessi e di ogni razza, straordinariamente belli e efebici, dai corpi levigati e dai
volti scolpiti, con un fascino magnetico ed un
comportamento un po’ robotico. Questi eroi
lottano fra di loro senza sosta, con armi varie
(da kalashnikov a mazze da golf), dando luogo
a contatti fisici nei quali l’amore e la violenza
si mescolano inestricabilmente. Ma non c’è mai
un vero vincitore, poiché subito dopo i ruoli si
scambiano: il sottomesso diventa dominatore
e l’aggressore vittima, in un gioco apparentemente infinito.
Dunque un’età dell’oro alla rovescia, senza né
Bene né Male, dove i pochi esseri umani rimasti
sembrano ormai devitalizzati, senza passioni o
istinti, intenti solo alla sopravvivenza e al sesso.
Corpi anonimi, dai volti glaciali e dalle azioni
meccaniche ma di folgorante bellezza, esaltata
in posizioni che richiamano l’arte classica.
1, 2
- La festa di Trimalcione del gruppo AES+F
3, 4, 5, 6 - L’ultima insurrezione (Last Riot) degli stessi artisti
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attualità+cultura
FROCIPUZZLE* di Antonio Malvezzi
Individuate nello schema le parole elencate a lato in ordine alfabetico e cancellatele. Le lettere rimanenti daranno il titolo
di un film cult a tematica omosessuale. I vocaboli possono essere disposti in orizzontale, verticale e anche diagonale, da
sinistra a destra o viceversa.
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ALMODOVAR
ARBASINO
ARCIGAY
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BERTÈ
BISEX
BRUNO
BUSI
CALLAS
CAMP
CARRÀ
CHER
CONCIA
DICO
DRAG
FAG
FASSBINDER
GAIO
GENDER
GRILLINI
LEAVITT
LESBO
LUXURIA
MADONNA
MILK
MINA
MORRISSEY
OMOFOBIA
ORSI
PACS
PASOLINI
PENNA
PRESERVATIVO
PRIDE
QUEER
TESTORI
TONDELLI
TRANS
WILDE
ZERO
SUDOKUL* di Antonio Malvezzi
Il ‘Sudokul’ è la versione gay del celebre gioco matematico ‘Sudoku’. Nel ‘Sudokul’ si usano lettere che formano parole
ispirate al mondo omosessuale al posto dei numeri da 1 a 9. Lo scopo del gioco è trovare le due parole legate al mondo
queer nella riga centrale e riempire l’intera griglia di 81 caselle con le lettere componenti queste parole sapendo che in
ogni quadrato piccolo devono essere inserite tutte le nove lettere senza ripetizioni e lo stesso deve avvenire in ogni riga
e in ogni colonna dello schema grande.
V
O
G
Y
L
V
E
E
S
R
R
E
Y
G
R
S
A
Y
Y
G
L
A
V
O
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S
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Le soluzioni dei giochi sono a pag. 68
39
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memoranda
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1
Giovanbattista Brambilla
[email protected]
L’
Ci sono dei “personaggi” feticcio su cui
faccio ricerche storiche da tanti anni, spinto
da insana, quanto irrefrenabile, devastante
curiosità. Persone che vissero molti anni prima
che io nascessi e che a occhi profani, quanto
distratti, possono sembrare del tutto marginali
o relegabili nel sottoscala degli “eccentrici”.
Ma io, arrivo ad amarli tutti e mi ci crogiolo.
Tanto da andarne a spolverare le tombe,
anche all’altro lato del pianeta, o d’arrivare
a suonare ai campanelli dei loro famigliari.
Per certe cose divento inarrestabile. Fu così,
tanti anni fa, leggendo la biografia postuma
su Truman Capote (1924-1984) di Gerald
Clarke, che rimasi colpito dalla storia, spiegata
in tre paginette, dell’amicizia che legò Capote
ad un certo Denham Fouts a Parigi, per un
breve periodo nel 1948. Così, mi ricordai che
nel suo libro, pressoché autobiografico ma con
molti nomi “à clef”, dal titolo Preghiere Esaudite
(1987), Capote ne aveva scritto diffusamente
nel capitolo “Mostri non rovinati”, usandone le
vere generalità. Lì lessi che anche Gore Vidal
traspose “Denny” Fouts, pur con molte licenze
letterarie e ribattezzandolo Elliott Magren, nel
racconto Pages from Abandoned Journal incluso
nel suo libro A Thirsty Evil (1956). Anche Christopher Isherwood (1904-1986), lo usò
come personaggio con lo pseudonimo di “Paul”,
in un omonimo capitolo incluso nel romanzo
Down there on a Visit (1962, tradotto in italiano
con il titolo Ritorno all’inferno). Inoltre scoprii che
Fouts era citato in altre autobiografie e scritti
di celebri amici. Tra tutti, i più utili, i diari di
Isherwood che furono pubblicati solo nel 1996
e che, quando li scoprii in libreria, mi sembrò
d’aver trovato una miniera di diamanti. Mentre
ora, addirittura, un altro “fan” di Denham gli ha
dedicato pure una pagina su Wikipedia inglese
homme fatale
in qualità di: “Prostituto americano, esponente
dell’alta società e musa letteraria”. Segno che
non sono solo io a delirare per certe cose. Il
bellissimo, fascinoso ed inquietante “angelo
perduto” Denham Fouts, fu quello che Capote
descrisse come “The Best Kept Boy in The
World”, o meglio il più costoso prostituto del
mondo. Una vera leggenda, inarrivabile quanto
invidiabile, secondo i punti di vista, nel mondo
gay dei suoi tempi.
Nato a Jacksonville (Florida) nel 1914 e figlio di
un panettiere, si dimostrò subito d’una intelligenza e fame culturale assai precoce. Grazie a
internet, ora si è ritrovata on-line una lettera
forbita che un Denny Fouts dodicenne scrisse
nel 1926, con estrema e sfacciata eleganza,
alla rivista “Time” (un settimanale di politica
e attualità, benché molto diffuso, non certo
alla portata d’un normale bambino). Denny vi
esprimeva il suo dissenso per un articolo che
la rivista aveva appena pubblicato, a proposito
di un regista tedesco, che per rendere più veritiera la scena d’un film aveva fatto precipitare
due cavalli da una rupe per meglio filmarne al
rallentatore l’agonia. Il giovane Fouts scrisse:
“Mi sono sentito come se qualcuno mi avesse
raccontato d’aver torturato ogni bambino del
mondo fino alla morte”. Nella sua vita futura,
Fouts avrebbe mantenuto per sempre questo
rispetto verso gli animali. Trattando e facendo
soffrire invece come dei cani molti dei suoi ricchi amanti, seducendoli e abbandonandoli dopo
averne salassato crudelmente i conti in banca. A
dire la verità, un’altra sua passione furono pure
gli adolescenti proletari, per i quali ebbe un po’
troppe e ricambiate attenzioni. Tanto che più
volte si cacciò in guai seri con genitori, ricatti e
polizia. A 14 anni, forse a seguito d’uno scandalo
(Fouts stesso poi raccontò ad un suo amante
che il suo primo rapporto sessuale lo ebbe con
suo fratello), suo padre lo spedì a Washington
da uno zio, presidente d’una società di aree di
servizio stradale. Finì alle pompe di benzina.
Finché, quando aveva 16 anni, non passò un
maturo e grassoccio miliardario, produttore
d’una celebre crema abbronzante, che benché
sposato due volte aveva una passione per
giovani Ganimedi...e se lo rapì senza batter
ciglio. La leggenda narra che in realtà si trattò
d’un barone tedesco. Altra fonte, invece dice
che Denny per un po’ di tempo aveva fatto il
magazziniere a Manhattan. Fatto sta che un
mese più tardi arrivò agli angosciati parenti una
lettera entusiasta di Denny da Parigi. Data la
sua intelligenza, ebbe modo di raffinare i gusti e
costruirsi una vastissima cultura.
Molto presto mollò il vecchiardo, infilando una
lunga collezione di “paparini”, l’uno più ricco e
prestigioso dell’altro. Tutti tipi con la pretesa di
dominarlo, ma ben presto finiti a godere masochisticamente delle staffilate al cuore inferte
dal giovane gigolò. Da Berlino passò al Lido
di Venezia dove fuggì con un armatore greco.
Finché con un bel mozzo dello yacht svaligiò la
cassaforte di bordo ed andò a scialacquare tutto
a Capri. Finiti i soldi, sparì pure il marinaio e
Denny non seppe come pagarsi la lussuosa suite
all’Hotel Quisisana. Stava per essere trascinato
via dalla Polizia, nel mezzo della lobby dell’hotel,
quando lo vide l’inglese Lord Evan Morgan
Visconte Tredegar (1893-1949), poeta-satanista
ma anche “ciambellano” di ben due papi in
Vaticano, che lanciò un urlo del genere: “Giù
le mani da questo bel giovanotto che l’ho visto
prima io!”.
Denny ebbe così una decisiva promozione sul
campo. Iniziò a frequentare il circolo gay della
famiglia reale d’Inghilterra che ruotava intorno
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memoranda
a Lord Louis Mountbatten (1900-1979) e
includeva nomi altisonanti come Sir Henry
Chips Channon (1897-1958) e il principe
Paolo di Yugoslavia (1893-1976). O come il
futuro re Paolo di Grecia (1901-1964), padre
dell’attuale regina di Spagna, per cui Denham
Fouts mollò Lord Tredegard, non prima di
averne assimilato la dipendenza dal fumo d’oppio durante un viaggio in Cina.
Nelle memorie dell’artista e poeta Brion
Gysin (1916-1986) si trovano aneddoti che
rispecchiano fino in fondo il train-de-vie di
Fouts in quel periodo. L’appena 20enne Gysin
lo conobbe nella primavera del 1936 al bar
dell’Hotel Grande Bretagne ad Atene. Fouts lo
invitò a salire nella sua suite, da dove petulante
citofonò giù alla concierge di metterlo in linea
col Palazzo reale. Appena ebbe il principe alla
cornetta, Denham gli disse: ”Non potresti
mandarci su una di quelle belle guardie reali,
in gonne da balletto, con qualcosa per noi due
da fumare? Siamo così regalmente annoiati!”.
2
Col futuro re di Grecia, incoronato anni
dopo, nell’aprile 1947, Denny scorrazzò per
il Mediterraneo ed insieme si fecero tatuare,
sull’inguine, un identico scorpione blu. Ma il 9
gennaio del 1938, il principe fu obbligato a sposare Frederika di Hannover (1917-1981),
cui aveva chiesto la mano a Berlino nell’estate
del 1936, mentre era lì con Denham Fouts per
assistere alle Olimpiadi hitleriane. Denny, nel
frattempo trovò un rimpiazzo: l’inglese, bellissimo e sofisticato intellettuale, nonché “re della
margarina”, Peter Watson (1908-1956). I
due s’erano incontrati a Shangai ma viaggiavano
su navi diverse. Quando Watson lo raggiunse,
scoprì che Fouts era già ripartito verso il Tibet.
Nell’estate del 1938, Gysin ritrovò Fouts a
Parigi, in un appartamento in Rue du Bac, pieno
di Picasso alle pareti, mantenuto da Watson.
Gysin lo portò a conoscere i suoi nuovi amici
Jane (1917-1973) e Paul Bowles (1910-1999).
Insieme andarono a teatro per assistere ad una
prima di Stravinsky, dove Bowles quasi litigò
con la sua vicina, troppo chiacchierona e dai
gioielli troppo rumorosi. Solo Gysin, s’accorse
che “quella” altri non era che Coco Chanel.
Più tardi, di ritorno all’hotel di Gysin, Fouts li
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impressionò usando un arco tibetano e lanciando dei dardi infuocati, fuori dalla finestra,
sugli Champs-Élysées tra lo sconcerto dei
passanti.
Nell’appartamento di Watson, quell’anno e
il successivo, fu ospitato anche lo scrittore
Stephen Spender (1909-1995), che con
Cyril Connolly (1903-1974) e Watson fondò
la prestigiosa rivista letteraria “Horizon”. Spender non vedeva di buon occhio Fouts, perché
aveva iniziato il suo amante Tony Hyndman
alla droga. In effetti le pericolose abitudini di
Denny incominciarono a diventare sempre più
contagiose, oltre che imbarazzanti. Nel 1939, il
grande pittore e regista Jean Cocteau (18891963), che era già stato sull’orlo del baratro per
il suo vizio di fumare oppio, temeva che l’amato
e bellissimo Jean Marais (1913-1998) potesse
assorbire troppe cattive abitudini dal suo,
tanto nuovo quanto diabolico, amico Denham
Fouts. Nelle sue memorie l’attore Jean Marais
riferisce di quando, accompagnato da Denny,
fece un ingresso trionfale a un ballo in costume
(col tema “L’epoca di Racine”) dal celeberrimo
conte Étienne de Beaumont. Lo scalpore
non fu provocato solo dalla loro avvenente
bellezza, ma anche al fatto che a Fouts cadde
a terra una tabacchiera d’oro piena di cocaina
e che, per rimediare allo scandalo, si misero
a sniffarla direttamente dal pavimento. Risale,
forse, a questo periodo anche la storia di Denny
con lo Shah di Persia Reza Pahlavi (19191980), estremamente famoso per sue grosse
doti. Nel frattempo stava scoppiando un’altra
guerra mondiale e Peter Watson spedì al sicuro
Denham a New York insieme ai suoi quadri di
Picasso. E...tante altre cose accaddero.
Servirebbe un libro, non un semplice articolo,
per narrarle fino in fondo. La storia dell’infaticabile Fouts ebbe ancora notevoli sviluppi ma,
fondamentalmente, la sua dipendenza dalle droghe, in special modo dall’oppio, lo fece diventare
uno dei più bei zombi in circolazione. Completamente asessuato, per via della libido azzerata
dalle droghe. Anche nella decadenza esagerò
nello splendore della sua “joie de mourir”,
minuto per minuto. Fu soprannominato “il bello
addormentato nel bosco”, perché intontito se
ne stava tutto il giorno a letto nel buio totale,
accudito da giovani e devotissimi ammiratori. Su
di lui gli anni di droga e dissolutezze non lasciarono segno esteriore. Continuava nonostante
tutto a dimostrare almeno dieci anni meno della
sua età. Truman Capote, che incontrò Denham
a Parigi nel 1948, pochi mesi prima della morte
per infarto, ebbe a scrivere: “Denny irradiava
una qualità che era proprio l’opposto di quello
che in realtà era. Una salute straordinaria,
gioventù e innocenza intatta. Qualunque cosa
avesse fatto la sera prima, o il giorno prima, o la
settimana prima, sembrava sempre che si fosse
appena svegliato nel mattino più nuovo, e più
bello del mondo. Vederlo entrare in una stanza
era davvero un’esperienza. Aveva qualcosa di
più di un bell’aspetto: era la persona più affascinante che abbia mai visto.” Denny era il vero
Dorian Gray. Oscar Wilde, forse, aveva scritto
la sua storia in preda a limpida chiaroveggenza.
1 - Denham Fouts fotografato da George Platt Lynes (1932 ca.)
2 - Copertina di A Thirsty Evil (1956)
3 - J. Marais con Fouts a destra al Bal Racine dei De Baumont (1939)
4 - T. Capote sul retro copertina di Other Voices, Other
Rooms (foto di Halma)
5 - Denham Fouts a Parigi (1948)
6 - Fouts qualche settimana prima della morte (1949)
3
4
5
6
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rubriche
Quando il cervello È in Vacanza
Data l’atmosfera gioiosa delle vacanze, questo
mese accennerò solo brevemente al sesso
sicuro. Agosto, tempo di vacanze e tempo di
malattie veneree. Per non essere tra quelli che
a settembre aspettano angosciati il risultato
del test Hiv siate fra quelli che partono con
una buona scorta di preservativi e lubrificante.
Usateli ogni volta. Ebbene sì, una grande parte
di sieropositivi non solo non sa di esserlo, ma
non lo sospetta neppure, anzi, è certa di non
esserlo proprio. Per cui frasi del tipo “io l’Aids
non ce l’ho, tu neanche, quindi possiamo divertirci senza preservativi” sono l’abituale prologo
di gran parte delle nuove infezioni.
di Pigi Mazzoli
[email protected]
zig*zag
2
3
Il preservativo diminuisce anche il rischio di
infettarsi con sifilide, epatiti, condilomi, gonorrea, herpes...
Il mese prossimo sarò qui a ricordare di fare il
test a quanti di voi non avranno avuto il buon
senso di proteggersi.
Ora un po’ di allegria con delle immagini che
giungono da St. Louis, una città del Missouri,
lungo il Mississippi. Le ha pubblicate Woofer,
un estroverso grosso orso, su ww.flickr.com/
photos/wooferstl/ e si vede la torta che Mike e
Glen hanno fatto coi colori della Rainbow Flag,
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per festeggiare il mese del Pride. Loro hanno
usato le miscele pronte per torta, colorando
direttamente i vari impasti con le gelatine
colorate che si trovano negli Usa per decorare
i dolci.
Suppongo che non sarò l’unico a tentare di
replicarla. Se volete cimentarvi anche voi, cercate i colori per alimenti. Io li ho trovati in un
colorificio, ma si trovano anche nelle drogherie,
in polvere confezionati in bustine. Per l’impasto
base dei tre colori caldi, rosso, arancio e giallo,
va bene una normale miscela per torte, che di
partenza è quasi gialla. Per gli altri tre colori,
verde, blu e viola, è meglio partire da un impasto fatto solo con gli
1
albumi, senza tuorli, per
avere una base bianca
di partenza e ottenere
colori più vivi, magari
aggiungendo del burro
fuso per conservarne la
sofficità. La bagna può
essere di rhum bianco
o di maraschino, poi farcire e ricoprire il tutto
con crema di burro.
Io proverò anche una
variante italiana: farcitura con ricotta dolce,
bagna
aromatizzata
alla scorza di limone,
copertura di marzapane
(arcobaleno?) e glassa
di zucchero (rosa?), una
sorta di cassata siciliana
gay, magari a forma di
triangolo, per esagerare.
Se temete la difficoltà
della
preparazione
ma volete comunque
divertire gli amici a fine
pranzo, potreste optare
per un budino, anch’esso
a strati arcobaleno.
Basterà preparare del
budino alla vaniglia o
della panna cotta, separarlo in sei ciotole per
colorarne ognuna di un
colore diverso e versarli
progressivamente nello
stampo uno dopo l’altro, avendo l’accortezza
di colare ogni impasto
successivo con l’ausilio
di un cucchiaio tenuto
prossimo alla superficie,
per non rimescolare i colori. Oppure, avendo
la pazienza, sarà utile mettere lo stampo in
frigorifero per qualche minuto ogni volta, per
solidificare l’ultimo strato colato.
Se poi siete assolutamente negati in cucina ma
amate gli orsi, oppure se siete inappetenti ma
sempre amate gli orsi, andate comunque sul
sito di Woofer, vi farà venire dei sani appetiti…
1 - Mike e Glen presentano la torta
2 - durante il taglio Matt, il fidanzato di Woofer, applaude all’opera
3 - Woofer gusta la sua fetta
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rubriche
di Carmine Urciuoli
[email protected]
Il coro delle voci rainbow
Il più famoso in Europa è il London Gay
Men’s Chorus (www.lgmc.org.uk, con il
canale Twitter www.twitter.com/LdnGMC),
coro di voci maschili gay dirette da Simon Sharp
che offre un repertorio moderno di alto livello
(mitica la natalizia “I Saw Daddy Kissing Santa
Claus”) e sul sito un negozio on line con tutti i
cd pubblicati. Decisamente più formale il Coro
Allegro di Boston (www.coroallegro.org),
composto da elementi glbt, è diretto da David
Hodgkins e propone un repertorio classico.
Non mancano travestimenti nelle performance
del Roma Rainbow Choir (www.romarainbowchoir.net) sorto già da qualche anno presso
il gruppo Nuova Proposta. Un manifesto più
militante, in senso glbt e per il recupero della
cultura musicale in Italia, ispira il coro maschile
gay Komos (progettokomos.blogspot.com),
che si riunisce il lunedì al Cassero di Bologna
ed ha come coordinatore Paolo V. Montanari.
sociazione, è Amore Arcobaleno www.
amorearcobaleno.it), che si avvale dei servizi di
incontri dell’azienda “Georg von Holtzbrinck
GmbH”. C’è poi migrantilgbt (migrantilgbt.
arcigay.it) che espone i risultati della ricerca
su immigrazioni ed omosessualità. L’ultimo
sito ad aprire è Scuola Arcobaleno (www.
scuolearcobaleno.eu) una indagine nazionale on
line sugli atti di bullismo omofobico a scuola.
Miti di oggi
Internet è un archivio di documenti, di ricordi
e di lotte che rischiano di disperdersi proprio
a causa dei veloci ritmi di fruizione a cui abituano i nuovi media. Suggeriamo da questo
numero un percorso attraverso siti on line che
celebrano personaggi legati all’immaginario
glbt, scomparsi da poco, fautori di piccole
rivoluzioni ma pressoché dimenticati. Il primo
è Leigh Bowery (www.alissongothz.com.
br/leighbowery), artista eclettico che ridefinì
i canoni di moda ed arte. Derek Jarman
(www.slowmotionangel.com), regista di Sebastiane, Angelic Conversation e Caravaggio, primo
personaggio a dichiarare pubblicamente la propria sieropositività. Infine Rainer Werner
Fassbinder (www.fassbinderfoundation.de,
www.jimtushinski.com/fassbinder.html) tedesco, autore di Querelle di Brest e di tanti altri
film incredibilmente attuali.
Brevi dal Web
Ha un testo emozionante la canzone del cantante e performer Ciri Ceccarini “Sono ciò
che sono” che è stata tra le sigle ufficiali del
Genova Pride 2009. Il canale di Ceccarini contiene video con le altre esibizioni dell’artista.
www.youtube.com/user/christiandipasquale
Il nuovo circolo di cultura gay di Milano Harvey
Milk e l’ASA hanno realizzato sc.HIV.a.Mi,
sito per la prevenzione e la conoscenza dell’Hiv/
Aids rivolto principalmente ad adolescenti.
www.schivami.it
Rete Agatergon (dal greco “opera bella”)
è un gruppo di persone che si incontrano sul
web per conoscersi, condividendo e coltivando
idee, e che hanno avuto l’idea di dar vita ad un
blog senza proprietari, a cui chiunque può liberamente partecipare. www.reteagatergon.com
I siti sociali di Arcigay
Grazie ai finanziamenti annuali dal ministero
delle politiche sociali (attraverso la legge 383
del 2000) Arcigay ha aperto alcuni siti che
offrono servizi rivolti alla comunità glbt. Uno, in
bella mostra sulla home page del portale dell’as-
EROSSTRIP
Sesso sicuro per Chi Chi
“Se vivessimo in un mondo perfetto potremmo
fare l’amore senza preservativo, non esisterebbe l’infezione da Hiv né l’Aids. Ma purtroppo
non viviamo in un mondo perfetto. L’Aids esiste
e se non ci proteggiamo rischiamo l’infezione
da Hiv”. È massimo l’impegno nella lotta al virus
di Chi Chi LaRue (si pronuncia cì cì, www.
myspace.com/djchichilarue), regista hard e personaggio famoso anche fuori la comunità glbt.
Per la campagna Usa alla quale hanno aderito
le maggiori istituzioni che si occupano di salute
ha impegnato i suoi favolosi attori che spiegano
perché si deve sempre usare il preservativo
nella vita reale nonostante quello che si vede
nei film porno.
www.safesexishotsex.com
Se anche Rocco Siffredi ha di recente lanciato l’allarme sulla crisi del porno nostrano,
negli Usa è il teleporno la soluzione tampone per una catastrofe che vede perdite
stimate dagli esercenti in cinque miliardi di dollari,
stando alla lettera di Sos che inviarono al congresso
all’insediamento di Obama. Sono un centinaio i siti
che offrono video porno o erotici, gratuitamente
o a pagamento. L’ultimo arrivato è Rocket Tube.
Curato nei minimi particolari contiene video di
massimo dieci minuti, assaggi finalizzati alla vendita
della versione completa.
www.rockettube.com
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Edmund White
Caos
di Francesco Gnerre
[email protected]
traduzione di Giorgio Testa
PLAYGROUND
ROMA 2009
pp. 173
euro 14,00
Questi quattro racconti che prendono il titolo
dal più lungo, Caos, quasi un breve romanzo, sono
da considerare probabilmente un’opera minore
di Edmund White rispetto ai classici Un giovane
americano, La bella stanza è vuota, La sinfonia
dell’addio, L’uomo sposato e anche rispetto agli
ultimi due romanzi apparsi da Playground nel
2007 e nel 2008, My Lives e Hotel de dream. Si
tratta in ogni caso di quattro bei testi letterari che
ripropongono, con la leggerezza e il disincanto
che conosciamo, alcuni dei nuclei più affascinanti
della narrativa di ispirazione autobiografica di
White.
Il protagonista di Caos è Jack, uno scrittore sessantenne dalla “carriera traballante” che vive a
New York, una città “in via di istupidimento” che
crea grandi nomi ma non è in grado di ricordarli
né di mantenerli tali. Ossessionato da problemi
finanziari e dalla smania di sesso, passa le notti al
computer a controllare se ci sono buone notizie
relative ai suoi libri da Londra o da Parigi, dove,
per via della differenza del fuso orario, si è già
nel pieno della giornata lavorativa o a chattare
con qualche ragazzo che ha voglia “di farselo
succhiare”. Pensa alla malattia e alla morte: la sua
amica Marie-Hélène forse sta morendo ed egli,
sieropositivo dal 1985, teme di soffrire di una
qualche forma di demenza quando si accorge
di cominciare a scordare gli appuntamenti o gli
stessi nomi degli amici. Sta scrivendo un romanzo
sulla vita di Nijinsky ed ha un rapporto più o
meno stabile, ma complesso come tutti i rapporti
dei suoi personaggi, con un giovane ex mormone,
aspirante attore e scrittore, ma le sue ambizioni
sessuali (“farlo con tutti gli uomini del mondo”)
non cambiano per questo. La maggior parte dei
suoi contatti avviene on-line perché sembra che
nessuno possa reggere più l’incertezza o la possibilità di un rifiuto e alla domanda “Misure? Foto?”
Jack non risponde neanche “perché le sue misure
disastrose” rivelerebbero un giro vita fuori dalla
media, un petto grasso e cadente e un corpo con
almeno cinquanta chili in più rispetto agli uomini
che vorrebbe portarsi a letto. Ma c’è sempre la
possibilità di ripiegare sui siti specializzati come
“Silverdaddies” dove è possibile ancora inserire
una propria foto o una descrizione fisica.
Sempre “versatile” e disponibile ad assecondare
le fantasie dei suoi partner conosce un uomo
di circa trent’anni che si sente “figlio” e vuole
che egli reciti la parte di un padre un po’ sadico,
ma affettuoso. Un altro “amichetto” regolare è
uno steward che invece vuole che Jack sia un
po’ donna e ama sentirlo gemere mentre guarda
porno etero. Un giorno lo chiama il “figlio”, ma lui
è convinto di aver appena parlato con lo steward:
“Sulla porta di casa, Jack si presentò con una
sciarpa brasiliana intorno alla vita come se fosse
una gonna; appena si rese conto di aver confuso
i due, lanciò la sciarpa su una sedia e accolse il
“figlio” in boxer, con voce bassa e minacciosa.
Da ragazzina monella a padre padrone in un
secondo”. È questo uno dei tanti esempi di
rappresentazione ironica e autoironica della
sessualità, tipica di White e della sua “versatilità”.
La rappresentazione di sé che emerge dal racconto, tra l’autoironico e l’impietoso, è messa
in discussione nelle ultime pagine del racconto,
quando si sposta il punto di vista della narrazione
da Jack al suo amico mormone e allora tutto
diventa più complesso e problematico e anche il
caos di una vita alla deriva appare sotto un’altra
luce.
Anche i racconti che seguono, Un po’ di casino
per Billy e Buon viso a cattivo gioco mettono in
scena proiezioni autobiografiche dello scrittore
alle prese con uno spogliarellista dallo “sguardo
solenne e diretto” e un modo di fare al tempo
stesso “serio e distaccato” o col ricordo di
una bella storia con un giovane nel corso di un
viaggio in Turchia.
L’ultimo racconto della raccolta, L’epoca dei
dischi, più esplicitamente riconducibile alla sua
vita, racconta momenti della sua infanzia negli
anni cinquanta e il suo amore per la musica e per
il cinema. Molto belle le pagine sul melodramma
e sulla visione da ragazzino del film Camille con
Greta Garbo, in alcuni momenti “smaliziata
e scettica”, in altri “tenera come mia madre
quando avevo la febbre alta”: “improvvisamente
ero diventato vecchio e saggio; non mi serviva un
grande amore, perché lo avevo già avuto”.
SEGNALAZIONI
Walter Siti, Il canto del diavolo, Rizzoli, Milano 2009, pp. 208, euro 16,50
Un reportage da Dubai e dagli Emirati Arabi insieme a “Lui”, il giovane palestrato degli ultimi
romanzi, alla ricerca delle caratteristiche di un mondo artificiale dove i veri monumenti sono i
centri commerciali, “cattedrali della nuova bellezza standardizzata e pulsante di superficialità” e
dove “per eccesso di plagio” si percepisce “una generale assenza di anima”.
Biagio Arixi, Peccati scarlatti, Edizioni Libreria Croce, Roma 2009, pp.188, euro 16,00
L’educazione sentimentale e le disavventure con loschi personaggi clericali di un giovane che
da bambino sogna di fare sesso con San Domenico Savio e che cresce ossessionato da fantasie
mistiche in una perenne lotta tra perdizione e salvezza. Bella soprattutto la prima parte del
romanzo che descrive la scoperta del sesso del protagonista insieme all’ amichetto del cuore.
Diego Malaspina, Miralat, Topipittori, Milano 2009, pp. 192, euro 10,00
Gli anni sessanta, i loro miti e i loro riti, i sapori e il bianco e nero, nell’infanzia di un bambino
inconsapevolmente camp (che sarà presumibilmente un adulto gay) innamorato di Fate, Sirenette,
Principesse e Regine delle Nevi. I suoi “capricci” e il suo abbigliamento gettano nello scompiglio
genitori e parenti che vorrebbero farne un “bambino normale”.
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rubriche
Making love
di Vincenzo Patanè
[email protected]
Dopo 27 anni i critici continuano ancora a
storcere il naso, ma per tanti Making Love
(dvd Fox) è il film gay per eccellenza, quello più
emozionante in assoluto. Di sicuro, vale la pena
di rivederlo.
A Los Angeles Claire (Kate Jackson), che lavora
per una rete televisiva, e Zach Elliot (Michael
Ontkean), un medico trentenne, sono sposati
da otto anni. Tutto va bene, anche dal punto
di vista sessuale, ma mentre Claire pensa sia
arrivato il momento di avere un figlio, Zach si
accorge sempre di più di essere attratto dagli
uomini. Per curiosità Zach inizia dunque a
frequentare dei locali gay, ma se ne allontana
perché è sconcertato da quel sesso troppo
diretto. Altra cosa è invece l’attrazione che
prova per un suo affascinante paziente: lo scrittore gay Bart McGuire (Harry Hamlin). Zach se
ne innamora ma l’altro, pur standoci, esclude
ogni tipo di legame fisso. Claire, da parte
sua, capisce nel frattempo che il rapporto col
marito è ormai compromesso e per questo
preferisce andare via. Chiuso il rapporto con
Bart, Zach trova finalmente la persona giusta in
David (John Calvin), che lo appaga sia sul piano
affettivo sia sessuale. Claire invece si risposa e
ha quel figlio fortemente voluto.
L’anno in cui il film uscì, il 1982, fu molto importante per il cinema a tematica gay e lesbica,
tanto che fu definito “l’anno dell’invasione gay”.
Making Love fu però l’unico a essere lanciato da
una grande casa di produzione hollywoodiana;
un atto di coraggio da parte della 20th Century
Fox, che studiò un’efficace campagna di pubblicità ad hoc, in modo tale da catturare sia il
pubblico gay sia quello etero, con due differenti
poster: in uno Bart a torso nudo è affianco a
Zach, mentre Claire è indietro, da sola, con lo
sguardo un po’ perso; nell’altro Claire è al centro, mentre i due uomini sono indietro, vestiti
e senza contatto fisico. Eccezionale fu poi
l’idea di scegliere come regista Arthur Hiller,
lo stesso che 12 anni prima aveva diretto quel
Love Story che aveva conquistato un successo
planetario. Ed infatti fu subito denominato il
“Love Story gay”.
Ciò nonostante al botteghino il film non rinverdì
il clamoroso successo di Love Story, benché
negli Usa fosse uscito apposta nel giorno di San
Valentino. Fu trattato male dalla critica e un po’
snobbato dal pubblico, quello etero disturbato
dalla situazione e da alcuni spunti erotici fra i
due protagonisti (si racconta di spettatori che
uscirono indignati nella scena del bacio), quello
gay deluso perché il sesso fra i due è tutto
sommato poca cosa.
A distanza di tempo, continua a lasciare un po’
perplessi il tono melodrammatico e un certo
sapore di falso che traspare dalla situazione,
dovuta forse alla classe agiata dei tre protagonisti, tutti belli e ricchi. Ma senza dubbio il film
cattura su altri piani. La scelta più convincente
è quella di non privilegiare nessuno dei tre
protagonisti: ciascuno di loro è presentato onestamente ed ha il proprio spazio, anche grazie
alla trovata di rivolgersi direttamente agli spettatori, spiegando il proprio punto di vista. Zach
è senza dubbio il personaggio più intrigante:
giustamente non vuole più reprimere la propria
omosessualità, ma è confuso nella ricerca di sé
e ha un rapporto di attrazione/repulsione verso
i locali gay, anche perché cerca più l’amore che
il sesso. Senza dire che non vuole ferire Claire,
a cui vuole sinceramente bene. Quest’ultima,
dopo lo sconcerto provato quando scopre
l’omosessualità del marito, è splendida quando
accetta di lasciarlo libero proprio in nome
dell’amore che prova per lui. Bart infine non
rinuncia alla propria libertà, contrassegnata da
incontri occasionali, ma vede per la prima volta
in una luce diversa il rapporto che si viene a
creare in una coppia.
Insomma Making Love continua a regalare emozioni e a commuovere nei suoi momenti più belli.
E pazienza se le scene di sesso non sono particolarmente esplicite (ma per l’epoca lo erano…),
c’è quella celeberrima del bacio fra Zach e Bart
che è veramente delicata e coinvolgente.
Bravissimi i tre attori protagonisti, più che mai
pensando che a quell’epoca l’interpretare un
ruolo gay poteva bruciare irrimediabilmente
una carriera.
Il pane nudo (dvd Kstorm) è tratto dall’omonimo, splendido libro
autobiografico dello scrittore marocchino Mohamed Choukri,
scoperto da Paul Bowles. Diretto dall’algerino Rachid Benhadj, il
film ripercorre la vita di Mohamed a partire dagli anni ’50, quando
è un ragazzino che vive in una famiglia poverissima, dominata da
un padre alcolizzato e violento. Dopo che questi uccide il fratellino
in un momento d’ira, Mohamed decide di fuggire. Così frequenta
i bassifondi di Tangeri, accettando qualsiasi cosa per sopravvivere,
compreso il vendere il proprio corpo agli uomini.
Diventato adulto, Mohamed (Saïd Taghmaoui) conosce un
rivoluzionario che lo convince a lottare per l’indipendenza del
Marocco dalla Francia. Imprigionato, acquisterà una coscienza
politica e imparerà a scrivere e a leggere, diventando uno scrittore
fuori dagli schemi (per anni censurato nel suo paese per i temi
omosessuali). Un po’ retorico nel raccontare il distacco dal
colonialismo, il film è però straordinariamente convincente nella
prima parte, quando descrive un’infanzia insopportabile.
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VICOLO VECCHIO 3
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LUGANO
T +41 91 967 50 51
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rubriche
“Un’altra estate qui, un’altra volta qui, più disinvolta e più puttana che mai”. Puttana l’estate o puttane noi,
sempre in giro alla ricerca di brividi, emozioni, divertimento, nuovi amici, amore qualche volta? Ok, puttane
tutte, sante comprese, tanto… si sa! E va bene - dicevamo - mi sembra che anche quest’anno ci siamo un’altra
volta, partenze, vacanze, andate e ritorni. Barcellona pare sia la meta più gettonata, del resto unisce grande
città, mare, vita notturna e clubbing di alta qualità a un finocchiume senza pari. Soprattutto la settimana del
Circuit (dove peraltro sono presente anch’io) sarà una sorta di pellegrinaggio gayo da cui quasi nessuno vorrà
esimersi dal presenziare. Una raccomandazione vorrei farla, dovunque decidiate di spendere le notti d’agosto.
Va bene la tecnologia, il progresso ecc. però io dico, è possibile che da un po’ di tempo a questa parte nei
dancefloor e in discoteca non si veda altro che gente in posa a farsi foto su foto? È un po’ come se si volesse
immortalare qualcosa rinunciando a viverlo sul momento, e forse vivendolo poi soltanto virtualmente, tra gli
album e i tag dei vari Facebook o MySpace. Allora dico, mettete per un attimo da parte il telefonino e vivetevi
‘sto presente, ballate, divertitevi, lasciatevi andare e rimorchiate a più non posso. I ricordi più belli, che mai
sbiadiranno, sono quelli nel cuore. Buone vacanze a tutti!
di Francesco Belais
[email protected]
Donna Sofia
GENTE
DELLA
NOTTE
Al secolo Francesco, vive a Milano ma nasce a Pescara 27 anni
fa sotto il segno dei pesci. Si esibisce regolarmente come drag
queen allo Sylightcity (San Bonifacio Verona) e al Phoenix Disco
(Pescara) e in molti altri locali. I suoi siti: www.myspace.com\
donnasofia e www.facebook.com\sofiadonna
Com’è nato il tuo nome d’arte?
Sai com’è… sognavo Hollywood! In realtà è nato durante
una lunga esperienza a Dublino, dove mi chiamavo “Lady
Sophie”, ma di lady ce ne sono troppe!
Come e quando hai cominciato a lavorare nei
locali?
Sei anni fa, al Phoenix Disco di Pescara,ma già avevo una
lunga esperienza di animatore nei villaggi. Una notte la drag
queen Regina Phoenix mi trascinò sul palco e scoprì così
un’altra travestita. Poi mi sono trasferita in Irlanda dove
per due anni ho lavorato in molti locali rappresentando
con orgoglio l’unica drag queen italiana. Poi sono arrivata a
Milano e il resto lo sapete…
Fai anche un lavoro di giorno?
Ahimè…no!
Sei single o fidanzata?
AAA cercasi disperatamente un compagno, ormai non so
più come è fatto un uomo!
Cosa guardi in un uomo?
Direi tutto! Anche se adesso la maggior parte sono più
donne di me!
Sesso con preliminari o senza?
Importante fare sesso con i preliminari… sempre usando
il preservativo! Non fate come me che li uso per farci le
tette! Che spreco!
Per farti passare il desiderio basta…
Mettersi ai fornelli è cucinare qualcosa di buono!
Mai fatto sesso durante una serata in cui
lavoravi?
Che domanda… molte volte è capitato!
Uno famoso con cui lo faresti?
David Beckman dove sei? Victoria non c’è! Arrivo! Sono
pronta!
Pensi mai di smettere, di attaccare la parrucca
al chiodo?
Maiiii, tacchi e parrucca fino alla morte!
Togliti un peso dallo stomaco, chi è la drag
italiana che detesti?
Ce ne sono un paio ma preferisco non dire nulla…
Cosa pensi della scena gay italiana?
Che siamo una massa di pazzi scatenati e al top! Anche
perché senza gay non esiste fashion e glamour.
Programmi per l’estate?
Spero di organizzare al più presto nella mia amata terra,
l’Abruzzo, un pride estivo, nel litorale e in più un Telun
Show di Drag Queen in tutta Italia per devolvere l’incasso
in beneficenza ai miei compaesani dell’Aquila. Speriamo
ragazzi\e!
AA. VV. – Peter Pan Club (Energy/D:Vision) Siamo nel clou degli anni ‘80, quando la
bella vita e il fascino della Riviera si traducono nella nascita delle discoteche più alla moda della
penisola e il Peter Pan comincia a creare tendenza. Alla soglia dei ‘90 il Peter si fa ancor più trendy,
diventando culla della house music e dell’underground contaminato da influenze d’oltreoceano. Si
alternano alla consolle di questa magnetica compilation gli stessi resident djs che animano la
programmazione del Peter Pan: Gambafreaks, Mauro Ferrucci aka Roy Malone, Holly Dj.
AA.VV. – Villa delle rose (Energy/D:Vision)
Restiamo in Riviera. La Villa delle Rose è conosciuta come il club più glamour
d’Italia, la discoteca estiva per antonomasia. La Villa ha lanciato mode e dettato
tendenze musicali, ospitando i djs più d’avanguardia, e diventando meta
d’obbligo
per vip e mondanità, punto di riferimento per chi ama
la musica
house. Per questa nuova attesissima raccolta 2009 si
sdoppia
ospitando oltre a un ricchissimo
primo disco House Club con le
club hits del momento, anche
un secondo raffinatissimo disco
Lounge Bar, con una sequenza
tutta speciale di sonorità soulful,
chill, urban e baleariche.
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rubriche
compositori gay crescono
musica
di Roberto Cangioli
[email protected]
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Probabilmente non è compito di “Pride” quello
di studiare le “predisposizioni” culturali legate
all’individuo gay; in tal senso non ci interessa
sapere se l’essere gay influenzi il modo di
produrre un determinato tipo di musica
(anche se indovinando potremmo dire che
effettivamente, sparando nel mucchio, i gay
sono più portati verso determinati generi).
Tuttavia siamo incuriositi quando una coppia,
dichiaratamente omosessuale, si cimenta nella
produzione di un cd.
Nel 2000 gli islandesi Sigur Rós produssero il
video “Viðrar vel til loftárása” – destinato a
rimanere ancora oggi insuperato per bellezza
e intensità emotiva - dedicato all’amore adolescenziale tra due compagni di una squadra di
calcio. Il tema del clip proveniva da un’idea del
cantante e principale compositore del gruppo
Jon “Jónsi” Birgisson, che non ha mai fatto
segreto della sua omosessualità e che nel mese
scorso ha pubblicato insieme al compagno Alex
Somers il primo album come solista, Riceboy
sleeps. Questo lavoro conferma la tradizione
del gruppo madre che tende a volersi slegare
da canoni musicali preconfezionati, già a partire
dalla scelta dei titoli dei brani, dimostrando che
di fantasia ne hanno da vendere. Riceboy sleeps
(il nomignolo di Alex, con il quale da due anni
il duo espone anche le proprie opere grafiche),
ad esempio, prende spunto proprio dal fatto
che quando Jónsi conobbe l’amico, questi aveva
talmente pochi soldi da dover mangiare sempre
riso, e oltretutto dormiva moltissimo. Il disco è
stato registrato in diretta in parte nello studio
approntato nella cucina del cantante in Islanda
(con la partecipazione delle collaboratrici di
sempre, ossia il gruppo di archi delle Amiina e
il coro di Kopavogsdaetur) e poi rimaneggiato
infinite volte su computer portatili alimentati
ad energia solare in una comune di vegani in
qualche angolo sperduto alle Hawaii dove i
due si sono rifugiati per “ritrovare sé stessi”.
In Riceboy Sleeps non troverete quindi ipotetici
gay anthem o l’ennesimo brano danzereccio,
piuttosto suoni eterei che portano il marchio
di fabbrica Sigur Rós, marcatamente più
inebrianti: sibili che simulano onde marine,
pulsazioni e distorsioni, scricchiolii, versi
di animali, la voce di Jónsi che si cimenta in
falsetti audaci, il tutto a suggellare 68 minuti
che coinvolgono perennemente l’ascoltatore in
una sorta di sogno contemplativo; è come se
i paesaggi del paese d’origine, suggestivi a tal
punto da sembrare surreali, si fossero riversati
nelle tracce di questo album dando vita a suoni
che diventano organici. Il concetto di innocenza
che contamina i lavori grafici di Jónsi e Alex – e
che ha caratterizzato il video menzionato poco
sopra - è richiamato fortemente in questo
album in cui si percepisce una sensazione di
purezza disincantata e di profonda intimità.
Dall’altra parte dell’Atlantico c’è invece chi vorrebbe dire la sua in fatto di parità di diritti per
i gay, ed esprime questa necessità attraverso
la propria musica, perché si trova a suo agio
davanti a una tastiera piuttosto che a un microfono. Il 25enne Andy Stephan (myspace.
com/andystephanbeats) si propone innanzitutto come produttore di musica per locali gay,
cimentandosi in uno stile contaminato da R&B e
Hip Hop (“sicuramente sono stato influenzato
da Dr. Dre, Pharrell e Darkchild, anche se sono
costantemente al lavoro per personalizzare
il mio tocco”). Nella sua casa di Seattle il
compositore ha elaborato l’album Addicted:
the instrumentals, 14 tracce dal sapore chillmood, che tendenzialmente ben si adattano a
un party e come sottofondo nei momenti
di relax. Lo studio del pianoforte, iniziato
in giovane età, e la passione per il computer
hanno contribuito a creare in Andy la voglia
di dichiarare il proprio essere gay attraverso
le note; tuttavia attualmente sta lavorando ad
un cd che riveli il suo modo di vivere l’omosessualità attraverso i testi: “Essere gay ha sempre
influenzato la mia musica con la quale cerco
di inviare un messaggio pieno di energia e di
orgoglio, ma è arrivata l’ora di raccontare le
mie esperienze e in generale parlare delle difficoltà che incontriamo nell’affermare noi stessi,
le privazioni alle quali spesso siamo sottoposti,
ma anche narrare la felicità di essere gay. Per
esempio mi frulla in testa un’idea associata ad
uno dei temi cari ai gay, quella di un vampiro,
un essere oscuro e al contempo divertente;
un’altra invece si riconduce alla prigionia e
alla voglia di evadere dalla grigia realtà con cui
spesso noi ci troviamo a convivere. Rompere le
sbarre della cella in senso metaforico è un po’
come rompere i pregiudizi altrui”.
Pubbl NA_23x31,5
3-02-2009
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NEW AGE 181
“Air of tomorrow”
sampler
NEW AGE 182
“Touching the
extremes” sampler
NEW AGE 183
“The best moment”
sampler
NEW AGE 184
“Sea of tranquillity”
sampler
NEW AGE 185
“A human journey”
sampler
NEW AGE 186
“The Sea Remember”
sampler
PARISH
JOHN RABBIT BUNDRICK
BEKKI WILLIAMS
TOM SALVATORI & IRIS
LITCHFIELD
KATIE HOPE
EMMA NINEL
MATTHEW LABARGE
ATARAXIA
CHRIST
FREUD
NANA RAVEN
BETWEEN INTERVAL
JEFFREY FISHER
BLISS
BLACKMORE’S NIGHT
CHINMAYA DUNSTER & THE
CELTIC RAGAS
SUNDAD
MONTE CRISTO
THOMAS BECKER
CAPITANATA
FRANK SMITH
MULO FRANCEL – EVELYN
HUBER
ANDREAS VOLLENWEIDER
ANDY RADOVAN
JAMIE BONK
R. KANE
IRFAN
LUNAR KINGS feat. TRIIN
CHUCK LOEB
TOM SALVATORI - IRIS LITCHFIELD
SILVIA NAKKACH
DECHEN SHAK-DAGSAY
CRISTINA MAURO
MAURO GALLUCCIO
MYTHOS
JEFF BALL
KENNETH KUO
JEFF OSTER
PARISH
MEDWIN GOODALL & TERRY
OLDFIELD
CHARLY CARTISANO
JETOPA
GERAINT HUGHES
ANN SWEETEN
KATIE HOPE
RICCARDO ZAPPA
MARK BRITTEN
JOHN BUNDRICK
ANAEL
JAMIE CRAIG
CHRISTOPHER PAUL
CAROLA
MYRDDIN
NAJEE
LARISA STOW & SHAKTI TRIBE
LUCA PONZUOLI
CAPITANATA
SILVARD
ERIC ROBERTS
FRANCESCO BUCCHERI
HARRISON EDWARDS
ANTONIO TESTA
OMAYA
ELAPHE GUTTATA
DIEGO MORGA
MALOU BERG
R. FELLINI
AMANASKA
SARAH INGRAHAM
RUNESTONE
BRADFIELD
MARCO BANDUCCI &
SERGIO BARBIRATO
ANDREAS
NAZANIN
NEW AGE 187
“La via dello spirito”
sampler
NEW AGE 188
“Emotion Of A Sigh”
sampler
NEW AGE 189
“Divenire”
sampler
NEW AGE 190
“Sensibilità”
sampler
NEW AGE 191
“Spessore”
sampler
NEW AGE 192
“Perseveranza”
sampler
STUART MICHAEL
STEPHEN PEPPOS
BLACKMORE’S NIGHT
ASHRON
MONICA STADLER
ALLAN BALDWIN
SOULAFRICA
NAMASTE
CHRIS GLASSFIELD
TERRA DEL SOL
CAPITANATA
MICHAEL STRIBLING
OMAR AKRAM
CRAIG PADILLA
SCOTT AUGUST
OENYAW
KLAUS SCHULZE &
LISA GERRARD
PARISH
ABEL LEMUS
TABOADA
THREEFOLD
PAUL SPEER
LUCIANA BIGAZZI
GNOMUSY
DAVID WRIGHT
MICHAEL DULIN
MACRAMÈ
MASSIMO D’ARRIGO
JOHN SAVANNAH
MARTINO DE CESARE
CAPRICE
PAUL HARTNOLL
CAPITANATA
MARCO BANDUCCI &
SERGIO BARBIRATO
AFRA THI
MICHAEL STRIBLING
LIS ADDISON
SILVARD
ULTRAMARIN
BRIAN ROLLAND
ANDREA CECCOMORI
MARSHALL STYLER
LAWRENCE BLATT
CAPITANATA
STEVEN C
MAHANTA DAS
DYAN GARRIS
PARISH
PETER MILLER
MARC ENFROY
DANILO REA – MARTUX_M
MAURO GALLUCCIO
RASA
ALQUIMIA
OTTMAR LIEBERT
ALESSANDRA CELLETTI
ROBERT SCHROEDER
CAPITANATA
AZ SAMAD
FRAGILE STATE
BERNWARD KOCH & PABLO
JON DIAZ
GIUSEPPE MANCA
BOCATORO CAFÉ
WILLIAM ACKERMAN
JAYA LAKSHMI
P.O.S.C.
ART OF INFINITY
SOFIA LOELL
HOL BAUMANN
JOSHUA SAMSON
THE NESSIE
CAPITANATA
BUVANA
DEUTER
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rubriche
fumetti
di Massimo Basili
[email protected]
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Si legge d’un fiato, con l’angoscia che cresce di pagina in pagina.
Nonostante il bel disegno morbido, netto, infantile, nonostante i
colori accesi. È un fumetto che racconta un abuso sessuale.
Il libro nasce dall’amicizia tra due autori, entrambi francesi, e dalla
condivisione di un segreto serbato (rimosso?) per decenni da uno
dei due e trasformato dall’altro in carta e china.
Nel 1979, a dodici anni, durante una campo estivo, Olivier Ka
subisce le attenzioni di Pierre, prete “di sinistra” bonaccione e
simpatico. Non è una violenza efferata, di quelle che riempiono le
cronache morbose di giornali e tv. È solo un innocuo “massaggio”
che Pierre chiede ad Olivier, per “aiutarlo a dormire”.
L’episodio passerebbe anche inosservato, se non ci fosse stata la
figura autoritaria del prete adulto a sovrastare psicologicamente il
dodicenne. E tutto sarebbe rimasto sepolto nella memoria di Ka se
non si fosse arrivati, diventato lui padre a sua volta, al dodicesimo
compleanno della figlia: in quel momento il dolore e il disagio
dell’Olivier dodicenne riemergono, devastanti, rovinando sulla vita
dell’Olivier di oggi.
Ka inizia allora a rovistare nei propri ricordi: è l’unico modo
che ha per lasciarseli alle spalle. “Scavo, cerco. E vomito tutto…
Ne parlo con Alfred, siamo in sintonia, io e lui… Sconvolto, mi
propone di tradurla in immagini”. A questo punto il fardello di
rendere al meglio il dramma della storia passa sulle spalle del
disegnatore Alfred, che dà forma alle memorie di Olivier. Insieme
decidono un percorso narrativo dove i ricordi vengano selezionati
e raccontati mentre accadono: è un presente continuo, a misura
del bambino di allora. I disegni di Alfred raccontano così della
famiglia vagamente hippie di Olivier, della sostanziale innocenza
con la quale aveva imparato a percepire la nudità delle persone.
Ma anche delle punizioni divine che, al contrario, il cattolicesimo
bigotto e colpevolizzante della nonna evocava ogni qual volta si
parlasse di sesso.
L’arrivo di Pierre, un prete che si comporta da amico, non può
che trovare Olivier aperto e disponibile. E Pierre ne approfitta,
abusando più della fiducia di quel dodicenne che del suo corpo.
Il libro è finito, le tavole disegnate: i due amici decidono allora di
partire alla volta dei luoghi dove si svolse il dramma di Ka, convinti
di esorcizzare così l’angoscia di un lavoro che li ha coinvolti così
intensamente. Si aspettano di trovare un supermercato al posto
della colonia estiva, e invece… Anche questa parte della loro
esperienza reale è entrata nella versione definitiva del fumetto,
e ne costituisce un adeguato quanto inaspettato epilogo. Solo alla
fine di questo viaggio, reale e trasfigurato nel fumetto, Olivier Ka
potrà dire di aver finalmente “ucciso Pierre”.
Non c’è sensazionalismo o provocazioni a buon mercato in
Perché ho ucciso Pierre, ma, al contrario, l’onestà intellettuale che impedisce agli autori di non scrivere mai parole
come “abuso” o “pedofilia”. Perché in questo modo rendono
al meglio la reazione smarrita del bambino che non sa dare un
nome a quel che gli succede, ma anche perché preferiscono
stare alla larga dalle facili polemiche che si innescano ogni qual
volta si associa la chiesa cattolica alle molestie sessuali. È come
se i due dicessero, col loro libro appassionante e sconvolgente: è
capitato ad Olivier con un prete, poteva succedere con chiunque,
adulto, approfitti della propria autorità
per far del male ad un bambino: “Se gli
fai qualcosa, lo segnerai per sempre”.
La storia è di Ka, ma è il disegnatore
Alfred a renderla al meglio, con un
un tratto camaleontico al perfetto
servizio dell’evoluzione del dramma
dell’amico: ora pupazzesco e allegro, ora
più cupo e tenebroso, ora onirico.
Un libro necessario.
Olivier Ka & Alfred
Perché ho ucciso Pierre
Tunué, colore, pp. 122, euro 14,90
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METROPOLI
ITALIA
7° TORNEO DI PALLAVOLO “MAMMA MIA 2009”
Torna il primo weekend di settembre l’annuale
appuntamento con il più grande torneo di pallavolo
gay italiano, ospitato da Gate Volley Milano. Nei
tre giorni di torneo partecipano in media dalle 30
alle 40 squadre, divise in tre livelli, per un totale di
circa 500 partecipanti tra atleti e supporter. Numeri
che hanno consacrato il “Mamma Mia” come uno
degli appuntamenti pallavolistici glbt europei più
partecipati. Per informazioni www.gatevolley.it
CONCORSO CINEMATOGRAFICO “OMOVIES”
L’Associazione i Ken Onlus, in occasione della
seconda edizione del Festival Cinematografico
OMOVIES, bandisce un concorso per cortometraggi a
tematica omosessuale e queer con la collaborazione
della Mediateca Santa Sofia di Napoli. La
partecipazione è gratuita e aperta a tutti, sia a livello
individuale che associativo (scuole, associazioni,
cooperative, ecc.).
Si può partecipare con massimo
2 cortometraggi, la cui durata non dovrà superare
i 15 minuti, titoli esclusi.
I cortometraggi non
italiani dovranno essere sottotitolati in italiano.
I
cortometraggi inviati, in regola con le norme
d’iscrizione, saranno selezionati dalla direzione del
festival. I titoli selezionati saranno poi resi pubblici
sul sito internet. I cortometraggi e la scheda
d’iscrizione dovranno essere spediti entro il 20
settembre 2009. La scheda d’iscrizione è scaricabile
dal sito www.omovies.it
PIEMONTE
TORINO
GARAGE CLUB
Locale “young and bears friendly”. Lounge bar,
area fumatori, sala video, sauna finlandese con
cromoterapia, vasca idromassaggio, “darklabyrinth”, ambienti relax, bagno turco e
climatizzazione. Tutti i giorni ingressi a condizioni
esclusive per tutti gli under 20 e under 25, militari e
forze dell’ordine e per gli orsi dei siti www.superbear.
eu e www.ciaobear.com che presenteranno la
newsletter pubblicata. Lunedì, mercoledì e venerdì
dalle 22 “Naked party”. Sabato sera “Predisco” con
sorteggio ingressi omaggio più consumazione per
Les Folies Scandal. Tutti i giorni dalle 19 aperitivo
offerto a tutti i soci. Secondo ingresso giornaliero
e ingresso per la serata successiva gratuiti. Aperto
tutti i giorni dalle 14 alle 2 (orario prolungato nelle
serate naked). Garage Club, Corso Stati Uniti 35,
info, 3463006612, www.garageclub.it
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AGENZIA IL DELFINO
Avete mai pensato ad un incontro da vivere a pieno?
Alla possibilità di vivere l’emozione, il trasporto,
l’attrazione? Il Delfino club dà l’opportunità di
provare la passione vera attraverso incontri mirati
e personalizzati, dettati dai più intimi desideri.
Siamo un Club per single gay, presenti in Piemonte e
Lombardia con sedi a Milano e Torino. Ci occupiamo
di creare incontri e presentazioni tra persone che
hanno il desiderio di vivere una passione in tutta la
sua completezza. Le nostre tariffe sono vantaggiose
e si riferiscono ad incontri esclusivamente reali e a
un servizio personalizzato nel tempo: chi si iscrive
avrà tutta una serie di presentazioni sulla base
del proprio profilo finché non si sarà individuata la
persona giusta. Contattate Sabina 3408789989.
www.agenziaildelfino.it
LOMBARDIA
MILANO
ARCIGAY MILANO - CORSI DI FORMAZIONE PER
VOLONTARI
Per l’anno sociale 2009/2010 è stato preparato un
nuovo progetto di formazione destinato a chi vuole
intraprendere un’attività di volontariato in ambito
glbt. Si comincerà il 1° ottobre con un corso base
di tre incontri di 2/3 ore ciascuno, propedeutico a
qualsiasi attività all’interno dell’Associazione e agli
altri corsi di formazione specialistici. A novembre
inizierà il corso di formazione specifico per i volontari
dei servizi di Accoglienza, del Telefono Amico
Gay e del Gruppo Scuola. Il corso di formazione
specialistico richiede un impegno di 5 incontri
mensili da novembre 2009 a marzo 2010 per un totale
di 70 ore circa. La presenza alle lezioni deve essere
pari almeno ai 4/5 del monte ore previsto. Il corso
prevede l’alternarsi di contributi teorici e di attività
pratiche di discussione, esercitazione, simulazione
e lavoro sul sé. Tutti i corsi di formazione sono rivolti
a uomini e donne glbt e sono gratuiti. Non è richiesto
alcun titolo di studio ma l’età non deve essere
inferiore ai 21 anni. Il termine per le iscrizioni è il 30
settembre. Per info: segreteria CIG t. 0254122225
(dalle 15 alle 20), [email protected],
www.arcigaymilano.org
BARBARELLA CLUB
Grande attesa a Milano per il club Barbarella, che ne
promette di tutti i colori ma sopratutto ne promette
di tutti i tipi e di tutte le misure! Ogni sabato il club
Barbarella vanterà collaborazioni internazionali
con i più famosi club gay del mondo, portando a
Milano una ciurma di bonazzi di ogni etnia! Non
mancheranno inoltre ospiti famosi che saranno
sempre di respiro internazionale, per riportare a
Milano il gusto per la trasgressione e il divertimento
in puro stile Studio 54 di New York. Si vocifera
anche che durante una serata sarà allestito un set
cinematografico da una nota casa di produzione
hard all’ interno del privé, dove saranno girati 30
minuti di porno live... Barbarella ne farà veramente
vedere di tutti i generi. Vi aspettiamo numerosi
all’opening... www.barbarellaclub.com
DEPOT
Il club, completamente condizionato, rimane aperto
tutto il mese di agosto senza interruzioni e con
un programma serratissimo come al solito. Per i
mesi estivi il naked party si moltiplica con qualche
piccola variante: si rimane nudi martedì (con il
passamontagna sul viso), il mercoledì, il giovedì
e venerdì in cui potete anche decidere di stare in
costume da bagno e la domenica (dalle 15 in poi).
Appuntamenti sneakers il primo sabato del mese
e il penultimo venerdì di agosto. Serata full fetish
sabato 8 e nel mese di agosto la selezione sarà
meno rigida del solito. Chiudiamo il mese più caldo
con la serata più calda sabato 29: codice giallo, piss
party. www.depotmilano.com
HOTEL CHARLY
La nostra struttura rimarrà chiusa per ferie estive
da mercoledì 5 a giovedì 27. Cogliamo l’occasione
per augurarvi buone vacanze e vi aspettiamo al
rientro dalle vostre meritate ferie. Hotel Charly è
un albergo 2 stelle in ottima posizione per visitare
Milano e i suoi monumenti come il Teatro La Scala
e il Duomo.
Vicino alla Stazione centrale e la
metropolitana, per visitare facilmente la Fiera di
Milano o fare shopping.
www.hotelcharly.com
HOTEL GARDA
L’Hotel Garda resterà chiuso da lunedì 3 a domenica
23 inclusi. Tutto l’anno offerte speciali riservate
ai lettori di “Pride” secondo disponibilità e ad
esclusione dei periodi fieristici. Che veniate a Milano
per turismo o per lavoro, un’accoglienza friendly e il
massimo della cortesia e del comfort vi attendono
in via Napo Torriani 21, a pochi passi dalla stazione
Centrale. www.hotelgardamilan.com
LA MILANOTTICA
Il vostro ottico di fiducia chiude per ferie dall’8
al 24 agosto. Da sabato 15 settembre vendita
promozionale che durerà fino al 20 ottobre, su
occhiali da sole e montature da vista di molti marchi
prestigiosi. La Milanottica è in via Vitruvio 43,
proprio a pochi passi dalla stazione Centrale.
METRÒ CENTRALE
Aqua Zone, Relax Zone, Fitness Zone: questi sono
i tre livelli della sauna Metrò Centrale, a soli 500
metri dalla stazione Centrale. Una vera oasi nella
Milano estiva, aperta tutti i giorni dalle 12, che non
vi abbandonerà neanche d’estate. Tutte le zone sono
climatizzate e il caldo esterno non sarà un problema.
Tutte le attività del circolo sono disponibili, dal
servizio massaggi, anche su prenotazione, alla
zona fitness per tenersi in forma, al solarium per
preparasi l’abbronzatura o se siete tornati dalle
vacanze per mantenerla. La prima e terza domenica
(il 2 e il 16) come tutti i mesi è offerto un sontuoso
buffet per allietare il pomeriggio. Disponibili
abbonamenti e riduzioni sull’ingresso per gli under
26. www.metroclub.it
BERGAMO
SHAKE – GET UP
La voglia di sabato notte non smette mai allo Shake
di Bergamo! Continua a scoprire la tua voglia di
musica, svago e divertimento totale insieme al nostro
pazzo staff, alla musica spettacolare dei bravissimi
dj Luca Carrara e Roby Sometti, all’esuberanza
dell’eccentrica Lady Diamone. Con noi trascorrerai
un agosto incandescente! Sono previsti lavori in
corso e Shake subirà una trasformazione! Sabato
5 settembre strepitosa inaugurazione della nuova
stagione 2009/10: devi solo esserci, al resto
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agosto 09
pride
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GIORNO & NOTTE
Mr Gay Facebook
Dal social network esce il Primo Mister Gay Italia Facebook, organizzato da Sebastian Giannì: dal virtuale al reale
il passo sembra breve e a materializzarsi sono “I magnifici 7”
che gli utenti di FB hanno portato alla finale di Lido di Classe.
È una terrazza d’albergo, Lo Zeus, l’unico (credo) in Italia dove
la clientela è esclusivamente gay… Lo gestisce una famiglia
meravigliosa, mamma ,papà, una figlia che li ha resi nonni già
due volte e l’ombra di un’altra figlia, Roberta, portata via qualche anno fa, quando aveva 15 anni, da un pirata della strada...
Al limite del paradosso, questa nucleo tradizionalissimo di
simpatica connotazione romagnola, continua ad elaborare un
lutto infinito ed un dolore senza tregua, avendo nel contempo
avviato una “naturale” selezione della clientela, che man mano
è diventata “solo” quella gay: ogni età, stili differenti, ma mentre guardo la sala pranzo dove cenano solo maschi (ci sono
solo due signore, anziane, sedute ciascuna al proprio tavolo,
deliziate dal contorno ma intrise di senile solitudine, continuano a villeggiare nell’albergo da anni perché si trovano bene
e comunque l’hotel è aperto a tutti) provo un inedito senso di
appartenenza a questo gruppo di persone, dove si mescolano,
senza leggi scritte, senza forzatura,
con una tolleranza naturale gli uni
verso gli altri e mi rendo felicemente
conto che la qualità della vita,oltre le
leggi, oltre i governi, oltre le regole,
la fanno le persone di buona volontà
e che i territori d’incontro ci sono
eccome, basta trovarli, praticarli…
I ragazzi del “concorso”, sette, sono
di tipologie differenti, fanno nella
vita, lavori diversi: chi il commesso,
chi il ricercatore, chi il ballerino, chi
l’operatore sanitario, qualcuno ha
molti muscoli e un’andatura da papera
impreparata alla passerella,qualcuno
un aspetto ordinario, sfilano con l’infradito, prima coi jeans e camicia per
finire col il costume da bagno... Sorridono, si mostrano, alcuni ammiccano,
altri s’imbarazzano, tutti sperano in un
cambiamento della loro esistenza…
C’è chi vuole entrare “nel mondo dello
spettacolo”, qualcuno aspira a fare il
modello, ma in fondo sanno che difficilmente qualcosa per loro cambierà: a
vincere è l’affermazione della loro presenza, in fondo quieta ma allegra, dove
non c’è posto per le rivendicazioni o le
recriminazioni, c’è solo la visibile gioia
di essere “orgogliosamente gay” senza
nessuna forzatura… Vince Giorgio, il
più bello, il più tatuato, il più latino,
uno stereotipo di virilità che sfugge
anche ai canoni dell’orientamento
sessuale. A torso nudo, con trentadue
denti bianchi come dopo un potente
candeggio, piacerebbe a chiunque,
anche alle mamme e alle figlie, che
passeggiano, a pochi metri di distanza,
in un quieto dopo cena rivierasco…
Platinette
Immagini: Gigio Fotografo – Cesenatico
pride
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OGNI DOMENICA 4 DANCEFLOORS CON ANIMAZIONE
COMMERCIAL & HAPPY MUSIC • HOUSE • R’B’ - HIP HOP • ’70 -’80
INGRESSO + DRINK + BUFFET + DRAG SHOW + DISCO = 12 €
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METROPOLI
pensiamo noi. Una nuova dimensione per il tuo sabato
notte unico! Info: 3495525092, www.shakeclub.it
BRESCIA
TRAP NEW GENERATION
Aperti tutto agosto, si comincia sabato 1 con un
party dedicato alla magica isola di Santorini! Sabato
15 ferragosto super con “pareo pornoshop”: pareo,
docce, cocktail, tanta musica e di più! Da non
perdere EXTRALARGE party sabato 22. Sabato 29
festa brasiliana con stangone di rito e superfusti
abbronzati! Sabato 5 settembre festa body-painting
e ingressi omaggio per la sauna City di Verona. Da
ricordare la magica regia di Franco e l’ineffabile
e scintillante presenza di Miss Colette, la musica
stupenda dei dj resident e ospiti, e tutto lo staff del
TRAP sempre pronto ad esaudire i vostri desideri.
Appuntamento del mercoledì con Miss Albi LaNuit,
dj Matteo, divertimento assicurato e settimana più
corta! Info 3406857585, www.trapmad.it
DESENZANO DEL GARDA
BIG MAMA’S
Ogni lunedì al Big Mama’s la noche es caliente con i
ritmi caraibici di Michael e Angelito dj! Tutti i giovedì
dalle 22 “Big Mama’s disco pub”. Venerdì dalle 22
‘“Fena Dgay & Guests”. Ogni sabato “Big disco nite”
dalle 22 alle 4 e se arrivi entro le 23 paghi la metà.
La domenica dalle 20 c’è il nostro pazzo karaoke.
Eventi speciali: sabato 1 LE SWIFFER, venerdì
14 SIRIA del Grande Fratello e uno specialissimo
Ferragosto sabato 15 con MAURIZIA PARADISO! Info
3471509452, 3472563585, www.bigmamas.it
SEXY SHOP C’EST LA VIE
Vieni in vacanza dalle nostre parti o abiti in zona
e non sai che regalo fare? Noi risolviamo il tuo
problema! Siamo vicini al cavalcavia del treno, a
2 minuti dall’uscita dell’autostrada di Desenzano
del Garda. Da noi potrai trovare idee piccanti e
stuzzicanti, ingresso e comodo parcheggio privato
sul retro, massima privacy. Pagamenti anonimi con
bancomat e carte di credito (non appare la scritta
‘“sexy shop”). Tutto per la coppia moderna. Se non
sei mai venuto… fallo! Sexy Shop C’est La Vie, viale
Marconi 130, t. 0309911784, aperto anche tutte le
domeniche. Vedi pubblicità dentro la rivista.
SÌSÌ PUB
Venite a provare i nostri 250 cocktail nel nuovo
giardino estivo. Lunedì “Relax Night”. Mercoledì
“Single night”: iscriviti anche tu sul nostro sito.
Giovedì ‘Karaoke’ in collaborazione con REMEMBER.
Venerdì la mitica musica anni ‘70 – ’80 del SìSì
Pub. Sabato “Dopocena SìSì”, con buffet dolce per
tutti “Aspettando la notte Disco”, domenica dalle
19 aperitivo con un tagliere di salumi e formaggi.
Agosto aperto anche il martedì. Info 0309140085,
3483021144. www.sisipub.com
VENETO
VENEZIA
METRÒ VENEZIA SAUNA
È estate! Giornate calde, troppo calde. Metrò Venezia
però oltre ad un locale completamente climatizzato
pride
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apre anche il suo giardino estivo per stare all’ aperto
nel pomeriggio, e la sera per assaporare un drink
o un fresco gelato in tranquillità e nell’ assoluta
discrezione. Dopo l’apertura del Black Level Metrò
Venezia è una delle migliori saune d’Italia. Il nuovo
livello hard ha reso la sauna di Mestre completa
e proprio per tutti i gusti. Un livello trasgressivo
con una nuova sala video, sling, croci, terrazza
glory holes, bondage zone, labirinti, dark room e
tutto il necessario per trasgredire nella massima
discrezione e pulizia. Metrò Venezia ha però ancora
più situazioni per farvi divertire l’intrigante Doors
Labirinth, la sauna finlandese e la nebbia del bagno
turco, la zona relax con camerini attrezzati e i 2
megaschermi. Info 0415384299, www.metroclub.it
PORTO DE MAR
Ad agosto il PDMBAR è aperto tutti i sabati
proponendo serate sempre divertenti e innovative
anche nel suo giardino estivo, una piccola oasi dove
poter gustare i drink più esclusivi. Una serata da non
perdere sarà il tributo a MICHAEL JACKSON sabato
22 con la band milanese MJ TRIBUTE BAND, che
proporrà le hit più famose del re del pop. Revival
night, London Party, MidSummer Night Party e tante
altre serate daranno l’atmosfera giusta per un’estate
di divertimento puro! Ogni venerdì il Porto cede la
serata al CLUB 41 per una one night dove la vera
protagonista è la musica, house e commerciale,
proposta dai resident dj Claudio Melani & Nokode,
con la consueta animazione di splendidi go-go boys
a rotazione. Appuntamento imperdibile è il Crazy
Karaoke a ingresso omaggio ogni domenica sera,
per cantare tutti assieme in un’atmosfera allegra
e spassosa! PortodeMar è ora anche su Facebook!
Info 3462113085, www.portodemar.com
PADOVA
numerosi accorrono per stare completamente nudi
o semplicemente in underwear. Lunedì, mercoledì e
sabato nudi o slip, i restanti giorni solo nudi. Info
3386665207, www.hotdog-padova.it
METRÒ PADOVA
Agosto è un mese importante per Metrò Padova e
quest’anno si festeggia il 15° anniversario della
sauna! Domenica 9 sei invitato alla festa che si terrà
in giardino con un meraviglioso buffet tropicale.
Ricordiamo che anche durante l’estate Metrò
Padova è la sauna più frequentata, grazie anche
alle sue zone esterne che ti offrono la possibilità di
prendere il sole comodamente, in assoluta privacy
e tranquillità. Un’ottima scelta per chi preferisce
un’alternativa alla spiaggia. All’interno del locale
hai a disposizione una vasta gamma di servizi: due
idromassaggi, due saune finlandesi, un bagno turco,
una vera e propria palestra, un ottimo servizio bar
con paninoteca e per il divertimento cabine “glory
hole” e numerosi camerini privati con video interno
e chiave personale. È facilmente raggiungibile vista
la vicinanza dal centro e dall’autostrada. Aperta tutti
i giorni dalle 14 alle 2. www.metroclub.it
OFFICINA
Cerchi un sex club dove trovare divertimento
garantito? Officina fa per te! Officina rimane aperta
tutta l’estate con ricchi appuntamenti porcelli in
ambiente climatizzato, ricco di attrezzature hard,
giochi di luce e specchi. Si preannunciano due sabati
sera assolutamente appaganti con Porsei Veneti,
party di grande afflusso con selezione diretta dal
club www.gayromeo.com/porsei_veneti e ingresso
su prenotazione. Continuano tutti i giovedì “solo
nudi” con ingresso gratuito, le domeniche cruising
“vestiti” con ingresso omaggio. I venerdì “orgia
naked+underwear” continuano. Info 3490941909,
www.clubofficina.com, www.gayromeo.com/officina
DANCING QUEEN
Le serate della fantastica domenica padovana
continuano per tutta l’estate! Un assaggio della
serata con uno spettacolo di drag queen e la
fantastica presenza della Linda vengono date al
Padova Pride Village in fiera dalle 22 alle 23. Subito
dopo la serata continua al Flexo con il karaoke, il
bingo e il buffet. Dancing Queen @ Flexo Club, via
Turazza19 a Padova.
THE BLOCK
Sabato 12 settembre riparte The Block disco club
con una ricca stagione di eventi internazionali. In
consolle il resident dj Enrico Arghentini. Continua
inoltre l’appuntamento con “Folies pour homme” e
a rotazione dj da tutto il mondo! The Block è in via
Volta 1 a Limena (PD). Info 3339060434,
www.block.it
FLEXO MULTICLUB
Tutti i party organizzati nella nuova location del
Flexo sono confermati: sabato 1 Beardoc, la serata
Orsi; domenica 16 AperBear, aperitivo e mega buffet
dalle 19 sino alle 22 quando inizia lo spettacolo di
drag queen e discoteca con i grandi successi anni
‘70 e’80, special guest Miss Linda. Tutti i mercoledì
sono in compagnia del Salotto di Miss Linda che da
vera padrona di casa vi farà accomodare e cantare
con lei al karaoke, giocare e vincere fantastici premi
offerti dallo sponsor. Al sabato ‘Taboo xxx’, disco
per soli uomini con il dj resident Rikk Hard. Tutte le
domeniche serata Dancing Queen. www.flexoclub.it
VERONA
HOT DOG
Hot Dog, Hot Summer, Hot Naked! Sarà un’estate
Hot ma all’interno del club la temperatura sarà
freschissima, perché il Club è completamente
climatizzato quindi potrete divertivi liberamente
tutti i giorni e tutte le sere senza problemi di caldo
e zanzare. In attesa di novità super per il mese di
settembre, sono confermate tutte le serate dove
ROMEO’S
Anche con il gran caldo continuano le fresche serate
del Romeo’s con feste sempre più intriganti! Sabato
1 l’imperdibile “Mask party” per stare tutti nudi
e avvolti da un velo di mistero; sabato 8 il club si
trasforma nella “Arena Disco” del Magnum Club
Italia; venerdì 21 Donna Rachele e le sue amiche
propongono la versione estiva dei loro “Tacchi
allo sbaraglio” e sabato 22 l’attesissimo “Naked
Superparty”. Venerdì 28 la NEVE BEACH PARTY vi
porterà tra spruzzi d’acqua e abbondanti nevicate
sintetiche, che non sporcano e non rovinano i
vestiti, su una “spiaggia polare” per cui è consigliato
l’abbigliamento da spiaggia (servizio doccia,
accappatoio e guardaroba per cambiarsi gratuito).
Sabato 29 torna il Magnum Club con la tradizionale
festa estiva. Da non dimenticare venerdì 11
settembre la grandissima megafesta di compleanno
del Romeo’s con mega-torta e tante sorprese! Come
sempre il martedì è “mutanda party”, il mercoledì è
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GIORNO & NOTTE
Alternative Holidays
Dal 6 al 13 settembre Alternative Holidays torna in
Italia e più precisamente in Calabria nella strepitosa Cala
dei Saraceni, in un resort di 25.000 m2 aperto solo due
anni fa e vicino al paese di Roseto Capo Spulico,
Una spiaggia di sabbia e sassi sul mare Ionico, da anni
bandiera blu per la purezza dell’acqua, ombrelloni, sedie
a sdraio, docce e un ristorante e bar per pranzare senza
perdere nemmeno un minuto per la propria abbronzatura. L’hotel è a circa 500 metri di distanza. Troppo
distante? Potete approfittare del minibus o della scala
mobile se sarete troppo stanchi.
Di sera vi aspetta una settimana di spettacoli che soddisferanno i gusti di tutti i partecipanti, qualunque sia la loro
provenienza, lingua o cultura d’origine. Dalla commedia
al dramma, dall’opera al jazz, dagli ospiti classici a nuovi
amici ma solo show di prima classe. Evento super speciale
un estratto dal musical Priscilla la regina del deserto con il
cast originale direttamente dalla produzione di Londra!
L’immancabile Ballo in maschera si preannuncia più sfavillante che mai. Il tema di quest’anno? ‘È nata una stella’.
Lanciate a briglia sciolta la vostra fantasia e non dimenticate oltre al costume da bagno quello da grande soirée.
www.alternative-holidays.eu
pride
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METROPOLI
di credito (non appare la scritta “sexy shop”. Tutto
per la coppia moderna. Se non sei mai venuto…
fallo! Sexy Shop Secret Paradise, via XX settembre
43, Cavalcaselle (VR), t. 0456402471, aperto anche
tutte le domeniche. Vedi pubblicità all’interno della
rivista.
SEXY SHOP PRIMA O POI
Vieni in vacanza dalle nostre parti o abiti in zona
e non sai che regalo fare? Noi risolviamo il tuo
problema! Siamo a 5 minuti dall’Arena, dalla fiera
e da tutte le uscite dell’autostrada di Verona. Da noi
potrai trovare idee piccanti e stuzzicanti, ingresso
e comodo parcheggio privato sul retro, massima
privacy. Pagamenti anonimi con bancomat e carte
di credito (non appare la scritta “sexy shop”). Tutto
per la coppia moderna. Se non sei mai venuto…
fallo! Sexy Shop Prima o Poi, corso Milano 51, t.
0458187000. Vedi pubblicità dentro la rivista.
EMILIA ROMAGNA
BOLOGNA
EASY STAFF
Ad agosto continua lo storico appuntamento del
venerdì notte allo Chalet dei Giardini Margherita
in viale Meliconi 1 a Bologna! Tutti i venerdì notte
dalle 23.30 alle 4 del mattino si balla e si sta
insieme al ritmo della musica dei migliori dj del
panorama bolognese accompagnati da una piccante
animazione e da ospiti e sorprese d’eccezione!
L’ingresso in lista costa solo 10 euro con drink! Info
396278524, www.gaybologna.com
SKYLIGHT
Grandi ospiti quest’estate allo Skylight: sabato 8
suona nella sala commerciale Lady Lloyd, la dj trans
modella prediletta e musa ispiratrice di Vivienne
Westwood, che incarna il suo marchio nel mondo.
Lady Lloyd è ospite nei locali più al top di Londra ed
è apparsa nei video musicali di Kylie Minogue e The
Sugarbabes. Sabato 1 Federica Babydoll e sabato
29 Giusy Consoli. Skylight ti invita sabato 15 al
ferragosto del Padova Pride Village, con una serata
esclusiva ed un’animazione strepitosa curata dallo
staff Skylight.
La serata a San Bonifacio si terrà ugualmente per
tutti i nostri clienti abituali che non rinunciano al
sabato nel nuovo parco. Continua il successo del Pig
Rodeo, con il pubblico assiepato alla staccionata,
dove i ragazzi dell’animazione si sfidano a cavalcare
il maiale meccanico. Chi cade prima, si spoglia!
Indumento per indumento... Il nuovo giardino
Skylight ha una copertura che porta da una sala
all’altra in modo da godersi la serata in ogni location
anche in un’estate bizzarra come questa. Tutti i
bar sono a tua disposizione per una bevuta estiva
e dissetante. La pizzeria è sempre in funzione per
soddisfare i languori notturni. Info 3382390848,
3474200010, sabato apertura alle 24, liste attive
fino alle 1.20. www.skylightdisco.com
ABRUZZO
MONTESILVANO
RAINBOW THERMAS SAUNA
Dopo la strepitosa inaugurazione, per il mese di
agosto sono già in programmazione i seguenti
appuntamenti. Domenica 23 concorso Miss Drag
Queen Estate 2009 e domenica 30 concorso Mister
Bear 2009! Per iscrizioni e regolamento mandare un
e-mail a [email protected] o chiamare
3923459549. www.rainbowclubthermas.com
LAZIO
ROMA
ARES ROOM B&B
Per i vostri viaggi nella capitale ARES ROOM
è una struttura accogliente e spaziosa e
recentissimamente ristrutturata. Abbiamo ricavato
camere eleganti e funzionali di diversa tipologia:
alcune di esse offrono suggestivi scorci panoramici
(su Santa Maria Maggiore, Piazza Venezia, San Pietro
in Vaticano...), altre si affacciano su pittoreschi e
silenziosi cortili interni. L’eccellente e centralissima
posizione, tra gli antichi rioni Esquilino e Monti,
favorisce il vivere le notti romane, dato che i migliori
e storici locali gay si trovano nello stesso quartiere.
Gay infopoint operativo 24 ore su 24. Contattateci
per speciali offerte Last Minute & Day Use!
www.aresrooms.com
CAMPANIA
NAPOLI
DEPOT NAPOLI
Tanti appuntamenti vi aspettano questa estate nel
club di Napoli. Rimaniamo aperti e vi proponiamo
una serie di serate black out da non perdere per
nulla al mondo. Con noi vi potrete divertire al
buio del locale più hot sabato 1, 15 e 29. Sabato
22 ci sarà sempre una serata black out ma con la
variante di dover partecipare in intimo bianco, non
ve ne dimenticate! Domenica 2, 9, 16 e 23 potete
partecipare al sexy underwear party, uno degli
appuntamenti fissi e più frequentati. Chiudiamo con
il party più trasgressivo che ci sia domenica 30: il
naked con il passamontagna sul viso.
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Completamente ristrutturata e ampliata Blu Angels
è la prima sauna al sud Italia. Situata su tre livelli,
con nuove stanzette relax, video xxx, bagno turco,
sauna finlandese, vasca idromassaggio, bar con
tv, sala lettura, labirinth dark, sala fumatori, sala
massaggi. Come sempre garantiamo pulizie igiene
e cortesia, un ambiente di vero relax.
La sauna Blu Angels è nel centro direzionale Isola
A/7, una zona discreta e poco popolare (solo uffici),
e apre alle ore 13. Info 0815625298 o visita il nostro
blog sauna-bluangels.spaces.live.com.
RED MOON
Red moon la discoteca cruising di Napoli ampliata
e ristrutturata inizia le sue notti brave del sabato
sera in un’atmosfera anni settanta, bar, video
musicali e xxx, sex room, dark e tanta musica con gli
appuntamenti mensili bear. Il Red Moon si trova sotto
la sauna Blu Angels. Info www.bearsofnaples.com
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SOLUZIONI
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sai che regalo fare? Noi risolviamo il tuo problema!
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del Garda, a 2 minuti dell’uscita dell’autostrada
di Peschiera del Garda. Da noi potrai trovare idee
piccanti e stuzzicanti, comodo parcheggio, massima
privacy. Pagamenti anonimi con bancomat e carte
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PESCHIERA DEL GARDA
FRESH! FESTIVAL 2009
Dopo i primi due strepitosi appuntamenti Fresh!
che si sono svolti in città, questo mese si va al
mare. L’evento di Ferragosto è arrivato: sabato 15,
eccezionalmente in edizione “BEACH PARTY”, si
svolgerà finalmente sul litorale romano ‘FRESH!
2009 - Ferragosto Gay d’Italia’! Migliaia di ragazzi
e ragazze provenienti da tutta la penisola si danno
appuntamento da mezzogiorno fino al tramonto a
Capocotta (Ostia), nella spiaggia glbt più grande
d’Italia, per l’evento dance più atteso dell’anno: 8
top dj, 40.000 watt audio, la scatenata Maestra di
cerimonie MizManDengo e un dancefloor unico: il
Mare Tirreno! Sole, cocktails, house music, libertà.
Siete pronti per il Beach Party più folle della vostra
vita? www.fresh2009.com
FROCIPUZZLE:
per gli artisti della “Karaoke night”. Il giovedì “naked
only” e la domenica “Cruising Sexy Bar” sono per i
più porcellosi. Info Nicola 3409660487,
www.romeosclub.it
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agosto 09
pride
72
Guida Gay d’Italia
Dove e Cosa
AOSTA
Associazioni
Comitato regionale Arcigay “Articolo 3”,
c/o Espace Populaire, via J. C. Mochet 7,
t. 329/6862948,
http://arcigayaosta.blogspot.com
ASTI
Locali e Disco
Boschetto Bar, viale Partigiani 34,
t. 0141/352471, 347/5811687
BARI
Associazioni
Kabum Pride Village, Associazione
Promozione Pari Opportunità, info 348/6104584,
wwww.lefateignoranti.fan-club.it
Locali e Disco
Boulevard Disco Pub, c.so Vittorio Emanuele
40a/42, t. 393/9904951
El Merendero Disco, SS 100 uscita Adelfia,
Rutigliano (BA), www.elmerenderodisco.it
Makumba Gay Tribe, c/o Heineken Disco Club,
via G. Pastore km 1.100, Gioia del Colle (BA), one
night gay ogni primo e terzo sabato,
t. 347/3670135, www.gaybari.it
North Wind Disco Pub, via Giannone 18 (zona
Campus), t. 080/5580028, h. 21-4, chiuso lun,
www.nordwinddiscopub.eu.com
Gilda club, v.le Einaudi 60, one night domenica,
t. 340/8244204, www.francescopetit.fan-club.it
Saune
Millenium Bath, v. Adriatico 13, t.080/5342530
BERGAMO
Locali e Disco
Divina Fashion Bar, b.go S. Caterina 1, h. 19-2,
chiuso dom/lun, www.bardivina.it
Get Up Club, via Bianzana 46, t. 349/5525092,
www.discogetup.com
Mamo’s Bar, v. Baschenis 13/a, t. 035/270014,
dalle 17, chiuso lun, www.mamos.it
Ristoranti
Brodo di Giuggiole, via Colleoni 10, Dalmine
(BG), t. 035/566581, chiuso lun sera e sab pranzo
Trattoria Anita, via al Luio 60, t. 035/521830,
Alzano Lombardo (BG), chiuso lun e mar a pranzo.
Saune
The City Sauna, via della Clementina 8,
t. 035/240418, chiuso mar,
www.thecitysauna.com
Sex Shop
Center Fantasy, Via Manzù 3/d, Curno (BG),
t. 035/614111, www.centerfantasy.it
Altro
Comotti gomme, via Giovanni XXIII 1, Azzano
S. Paolo (BG), t. 035/532110, sconti per i lettori
di “Pride”, [email protected]
Jammin’bar, c/o Orio Centre, v. Portico 59/61,
Orio al Serio (BG), t. 035/318210
BOLOGNA
Associazioni
Arcigay nazionale, via Don Minzoni 18,
t. 051/6493055, www.arcigay.it
AGEDO, c/o Com. Provinc. Arcigay “Il Cassero”
Comitato provinciale Arcigay “Il Cassero”,
v. Don Minzoni 18, t. 051/6494416,
pride
agosto 09
www.cassero.it
Gruppi Sportivi
Bogavolley
Allenamenti mar/gio 22-24 c/o palestra CUSB,
Via del Carpentiere 19, info t. 338/1083693,
www.bogavolley.it , [email protected]
Gruppo Pesce, c/o Piscina Vandelli,
t. 329/4547793, lun e gio h. 19.30-20.30
Hotel
I Portici Hotel, via Indipendenza 69,
t. 051/42185, www.iporticihotel.com
Locali e Disco
Bananissima, pub & bar, via Carracci interno
del Parco Angeletti, tutti i giorni h. 22-3
Bart, via Polese 47/a, t. 051/243998,
www.bartclub.net
Easy Staff, stagione estiva c/o Chalet dei
giardini Margherita, viale Meliconi 1, one night
ven h. 23-4, t. 339/6278524,
www.gaybologna.com
Ganesh, via Polese 47/c, t. 051/5877771, h. 19-03
Movida Club, v. S. Felice 6b, t. 051/232507, h. 17-6
Red Club, via del Tipografo 2, venerdì e sabato
dalle 23. t. 051/6011241, www.discoredclub.com
Ristoranti
Trattoria Papa Re, p.za Unità 6, t. 051/356120,
chiuso domenica
Saune
Black Sauna, via del Tipografo 2,
t. 051/6011241, h. 14-2 ven-sab 14-3, chiuso mar,
www.blacksauna.com
Cosmos Sauna, via Boldrini 22,
Steam, via Ferrarese 22/i, t. 051/363953, dalle
14, www.steamsauna.it
Shop
Igor Libreria, via San Petronio Vecchio 3,
t. 051/229466, www.myspace.com/
igorthegaybookshop
La Boutique dell’Eros, Via Polese 32,
t. 051/4070551, www.laboutiquedelleros.it
BOLZANO
Locali e Disco
The First disco, summer season c/o
Seicomesei, via Buozzi 3 (vicino fiera), one night
sabato serate gay e disco anni ‘70-’80-’90,
t. 333/6071630, www.thefirstdisco.it
Saune
Exit sauna wellness, via Visitazione 2 /
Mariaheimweg 2, t. 347/4700645, mar/giov/ven
18-00.30 sab/dom 14-00.30,
www.sauna-exit.it.
BRESCIA
Hotel
B&B Il Sasso
vicino alla spiaggia gay della rocca
Via Ariosto 13, Manerba del Garda
tel. 339/5742045, www.bebilsasso.it
Locali e Disco
Antico Borgo (dalla Giò), via Borgo Trento 38.
Bar Aldo’s
Via Zadei 49, t. 333/5967903, h. 8-24,
chiuso lunedì
Big Mama’s, via Mapella 7, Lonato (BS),
www.bigmamas.it
DayBar, v.le Europa 45 /M, Montichiari (BS),
www.daybar.it
Out Limits, via U. Foscolo 2, Paderno
Franciacorta (BS), t. 030/657536, 030/8375178,
335/8775189, ven e sab 22.30-5,
www.outlimits.it
Re Desiderio Pub, vicolo Lungo 11,
www.redesiderio.com
Trap, via Castagna 55, t. 340/6857585,
ven-sab, www.trapmad.it
Valliesteeedigei, serate itineranti,
t. 347/1509452, 347/2563585,
www.vallisteeedigei.it
BRINDISI
Hotel
B&B Lune Saracene
Strada Provinciale 28, Ostuni-Francavilla km
13, S.Michele Salentino, t. 0831/966294
www.lunesaracene.it
CAGLIARI
Hotel
B&B I Gabbiani, l.go Carlo Felice 36,
t. 070/665976, sconti per i lettori di “Pride”,
[email protected]
Locali e Disco
Go Fish, v. G.B. Venturi 12/14, t. 070/45453169,
348/5876314, gio e sab, www.go-fish.it
Il Fico d’India, lungomare Poetto,
t. 070/380936
Rainbow Café, via Rossini 16 angolo via Verdi,
t. 347/6078384
CATANIA
Hotel
B&B Crispi Rooms
Via Francesco Crispi 15, 1° piano,
tel/fax 095/532548, www.crispirooms.com
Hotel Villa Romeo, via Platamone 8,
t. 095/534714, www.hotelvillaromeo.it
Locali e Disco
Codice Rosso Cruising bar,
via Conte Ruggero 48, t. 340/9076099,
www.ilcodicerosso.com
Café Noir, zona porto vicino ex Capannone,
t. 349/2693745, 347/9548021
Le Capannine, v.le Kennedy 93, Lidi Playa,
Stradella Capannine, t. 349/2693745, one night
venerdì, www.cristinagarofalo.it
Pegaso’s Circus, v.le Kennedy 80, Lidi Playa,
t. 095/7357268, 348/3534116, one night sabato
e prefestivi, www.pegasos.it
Pegaso’s club, v. Canfora 9, t. 349/1732207,
gio-dom
Ristoranti
Neva caffè, p.zza San Francesco 4/5,
t. 095/315545, h. 7-3
Saune
Terme di Achille, via Tezzano 13,
t. 095/7463543, 333/4305708, mar-dom 14-24,
sab no stop, www.termediachille.com
Sauna Mykonos, via Platamone 20,
t. 095/531355, mar-dom 16-23,
www.saunamykonos.it
CESENA
Hotel
Villaggio Camping delle Rose, v. Nazionale
Adriatica 29, Gatteo a Mare (FC), t. 0547/86213,
www.villaggiorose.com
COMO
Ristoranti
Risoamaro, via Milano (Mariano Comense),
t. 031/750997, chiuso domenica
www.risoamaro.it
COSENZA
Altro
Libreria Domus Universitaria, via Monte
Santo 70, t. 0984/23110,
www.libreriadomus.com
CREMONA
Associazioni
Comitato provinciale Arcigay “La Rocca”,
via Speciano 4 (presso ARCI), Presidente
t. 338/5015488, Vicepresidente t. 347/2783901,
www.arcigaycremona.it
La Goccia, gay credenti, via De Berenzani 18/c,
t. 0372/471622, 347/4116736.
Locali e Disco
Notte Praga, v.le Po 129 d, t. 0372/410798,
349/3763150, one night sabato h. 23-4,
www.nottepraga.com
CUNEO
Turismo
Sphera Friendly Viaggi, viaggi gay,
via Torino 21, Moretta (CN), t. 899500030,
www.sphera-friendly.it
DESENZANO DEL GARDA
Locali e Disco
Art Club c/o Centro commerciale Garda 1,
via Mantova 1/a, t. 030/9991004, mer-ven
(donne) - sab 23-5, www.artclubdisco.com
Sisì pub, vicolo Duomo 13/A, t. 030/9140085,
lun-sab 21-2 dom 18-2, chiuso martedì,
www.sisipub.com
Shop
Sexy Shop C’est La Vie, viale Marconi 130,
t. 030/9911784, aperto tutti i giorni
Saune
Splash Club, via Faustinella 1, t. 030/9142299,
lun-ven 15-1, sab 15-2, dom 14 - 24,
www.splashclub.it
Shop/Altro
Lucas Kazan Production (produz. film hard),
via del Molin 45/f, t. 333/2017811,
www.lucaskazan.com
FIRENZE
Hotel
Medici Hotel, via de’ Medici 6, t. 055/284818,
www.hotelmedici.it
Pensione Matilde, via Nazionale 17,
t. 055/288147, 392/9127871,
www.pensionematilde.eu
Locali e Disco
Fabrik cruising bar, via del Lavoro 19 zona ind.
Fibbiana, Calenzano (FI), t. 349/8906645, mardom dalle 22, www.fabrikfirenze.it
Hard Bar 85, via Guelfa 85 rosso,
t. 055/2645461, www.hardbar85.it
Piccolo Café, borgo Santa Croce 23/r,
t. 055/2001057
Tabasco Disco Gay, piazza Santa Cecilia 3,
055/213000, www.tabascogay.it
Y.A.G. B@R, via de’ Macci 8r, t. 055/2469022
www.yagbar.com
Ristoranti
Il Barone Refreshment, via Romana 123 rosso,
t. 055/2335132, 334/5958518, aperto dalle 19,
DOVE E COSA
[email protected]
Saune
Florence Baths, via Guelfa 93 rosso,
t. 055/216050, www.florencebaths.eu
Altro
Extro, parrucchieri, via di Avane 58, Empoli (FI),
t. 0571/82007
.
FORLI’
Locali e Disco
Exarea Café, viale Gramsci 81, t. 338/5652490,
one night giovedì dalle 21 alle 24, domenica
aperitivo con drag show dalle 19 alle 22,
www.myspace.com/exarea81
GENOVA
Locali e Disco
Aqua Club Bar (presso la sauna), orario estivo:
ven-dom 21,30-2
Virgo Discoclub, stagione estiva c/o Bagni
Pizzo - Lungomare Olanda, Arenzano (GE),
t. 347/8151451, www.virgoclub.com
Saune
Aqua Club, salita Salvatore Viale 15/r,
orario estivo: da ven a lun 15-21, t. 010/588489
GROSSETO
Associazioni
Comitato provinciale Arcigay “Leonardo
da Vinci”, via Parini 7/e, t. 0564/1911305,
347/0788972, www.grossetogay.it
Friendly Maremma, www. friendlymaremma.it
LAGO D’ISEO
Hotel
Hotel dell’Angelo
Anche ristorante e pizzeria gay friendly, con
terrazza estiva.
Via Roma 8, Predore (BG)
t. 035/938040,
www.hoteldellangelo.com,
[email protected]
LECCO
Ristoranti
Ristorante Sanmauro, via De Gasperi 82
(Casatenovo),
t. 039/9202601,
www.sanmauroweb.it
LUCCA
Locali e Disco
HUB, via Poggio 29, Ponte S. Pietro (LU),
www.hub.fm
MILANO
Associazioni
Comitato provinciale Arcigay CIG
“Centro di Iniziativa Gay”, via Bezzecca 3, t.
02/54122225, lun-ven 15-20; Tel. amico gay lunmar-gio-ven 20-23 t. 02/541222227,
www.arcigaymilano.org
AGEDO Associazione Genitori Di Omosessuali,
via Bezzecca 4, t. 02/54122211, giov 14-17.30,
www.agedo.org
ASA Associazione Solidarietà Aids,
via Arena 25, t. 02/58107084,
www.asamilano.org
Gruppo del Guado, cristiani omosessuali,
v. Soperga 36, t. 346 3081901,
www.gaycristiani.it
Gruppi Sportivi
Gruppo Pesce Milano
Non le solite vasche! Nuoto e nuoto
sincronizzato con il gruppo SyncDifferent,
infoline t. 340/5246398,
www.gruppopesce.org,
[email protected]
Hotel
Hotel Charly, (sconti ai lettori di Pride secondo
disponibilità, no periodi fiera), via Settala 76,
t. 02/2047190, www.hotelcharly.com
Hotel Garda, (sconti ai lettori di Pride secondo
disponibilità, no periodi fiera) via Napo Torriani
21, t. 02/66982626, www.hotelgardamilan.com
B&B Maggiolina, via Edolo 6, t. 392/4994983,
www.bbmaggiolina.it
Locali e Disco
Afterline Club, via Sammartini 25,
t. 345/6936243, lun-sab dalle 22, chiuso dom,
www.afterline.it
Billy, stagione estiva Billy’s holiday c/o Chikos
(vedi Piacenza), t. 335/8327777, 338/3332783,
one night sabato, www.billyclub.it
Join the Gap by CIG, c/o Borgo del tempo
perso, via Fabio Massimo 36, one night dom
dalle 20, t. 02/54122225
Company Club, via Benadir 14, t. 02/2829481
chiuso lun, www.companyclub.org.
Cruising Canyon, via Paisiello 4,
Depot cruising bar, via dei Valtorta 19,
t. 02/2892920, www.depotmilano.com
Flexo, via Oropa 3, t. 02/26826709, lun-sab
dalle 21, dom dalle 15, www.flexoclub.it
Gasoline, via Bonnet 11
H.D., via Caruso ang. via Tajani, t. 02/718990,
lun-mar-ven-sab.
Illumined cruising, via Napo Torriani 12,
t. 02/66985060, aperto 24 ore tutti i giorni,
www.club-illumined.com
Kickoff, events for women and gay friends,
www.kickoff.biz
King, via Derna 19, t. 346/1472861, chiuso mar,
www.kingmilano.com
K.O. Club, via Resegone 1, t. 339/7798450,
dom-gio h. 22-3, ven-sab h. 22-6,
www.koclubmilano.com
Le Maschere, via Maiocchi 12 t. 02/20240176,
339/5621382, h. 10.30-2.
Mono, via Lecco 6, t. 339/4810264,
347/4434228, chiuso lun, dj-set dopo le 23,
www.myspace.com/monomilano
Next Groove Café, via Sammartini 23,
t. 348/7444957, h. 10-2
Nuova Idea, via De Castilia 30
One way disco, via F. Cavallotti 204, Sesto S.
Giovanni (MI), t. 02/2421341, 348/7424824, one
night sabato, www.oneway.it
Papé Satan, one night dom dalle 24, info
location t. 347/9270360
Palko, via Clerici 342, Sesto S. Giovanni (MI),
one night giov serata DQ con La Cesira staff,
t. 348/0435725, 333/2600608, www.ilpalko.com
Pour Homme, c/o Magazzini Generali,
via Pietrasanta 16, t. 02/5393948, 334/1178011,
one night sabato, www.pourhomme.tv
Rhabar, alzaia Naviglio Grande 150, mer-dom
19-2, www.rhabar.it.
T-bear discoclub, via Breda 158,
t. 02/27005565, 346/7505875,
www.t-bearmilano.it
That’s all, c/o Cafè Atlantique, viale Umbria 42,
one night ven, t. 339/3632056, 349/1077832,
388/7556380, www.thats-all.com
X Club, via Sammartini 23, t. 02/67070683,
328/7022099, mer-dom h. 21 fino al mattino,
www.xclubmilano.com
Ristoranti
Acqua e Farina, via dell’Artigianato 4 (Agrate
Brianza), t. 039/6893022,
www.acquaefarina.net
Al Grigliaro, via Archimede 43, t. 02/747142,
02/7385628, chiuso lun e gio a mezzogiorno
Cavallini, v. Mauro Macchi 2, t. 02/6693174
Grani e Braci, via Farini angolo via Ferrari,
t. 02/36637422, www.graniebraci.it
Saune
Alexander’s Club Sauna, via Pindaro 23,
t. 02/2550220, tutti i giorni h. 13-1,
www.alexandersauna.net
Magic Sauna, via Maiocchi 8 (4°piano),
t. 02/29406182, h. 10.30-24, chiuso martedì.
Metrò Milano Centrale, via Schiapparelli 1,
t. 02/66719089, h. 12-2, www.metroclub.it
Metrò Milano Cimiano, via Oropa 3,
t. 02/28510528, mer-gio h. 14-21, ven-sab dalle
14, dom e festivi dalle 13, www.metroclub.it
Royal Hammam, via Plezzo 16, aperta tutti i
giorni dalle 12, www.royalhammam.com.
Terme di Milano, via Varese 4, t. 02/29000516
Thermas, via Bezzecca 9 , t. 02/5450355,
dom-gio h. 12-00, ven-sab h. 12-1,
www.thermasclub.com.
Sex Shop
Bushido Sex Shop, via Andrea Doria 48/a,
t. 02/6693651, lun h. 11-19.30, mar-sab h. 9.3019.30, dom h. 9.30-13, www.bushidomilano.com
Studio Know How Entertainment,
via Antonio da Recanate 7, t. 02/67391224,
lun-sab 9.30-19.30
Shop
Arconati 9, arte e cornici, via Arconati 9,
t. 02/54100035, 338/7246028,
[email protected]
CanCan, fiori e franceserie, via de Amicis 7,
t. 335/8013571
Imbarcogay Viaggi, via Fiamma 31,
t. 02/36504844, www.imbarcogay.it
Internet Café, piazza Duca d’Aosta 14,
lun-ven 8-24, sab-dom 9-24,
www.gayromeo.com/internetcafemilano
La Milanottica, via Vitruvio 43, t. 02/6693723
Pier pour hom, libri, moda e oggettistica,
viale Gorizia 14, t. 02/89075230,
www.pierpourhom.it
Altro
Gay.tv, www.gay.tv
Il Delfino club, agenzia relazionale per gay e
lesbiche (su appuntamento), v. Monte di Pietà 21,
t. 340/8789989, www.agenziaildelfino.com
Il Dito e la Luna, edizioni lesbiche, gay e
transgender, www.ilditoelaluna.com
L’altro martedì, Radio popolare FM 107.6, mar
dalle 22.40 alle 23.30 anche in streaming,
www.radiopopolare.it
Massoterapista, Yiannis t. 334/5001928
Massaggi rilassanti/terapeutici
Antistress, shiatsu, watsu e sportivi
via Casanova 2 (di fianco alla stazione
Centrale), t. 347/2364970,
www.massaggiatore.eu
MODENA
Associazioni
Comitato provinciale Arcigay “Matthew
Shepard”, via IV Novembre 40/a,
t. 348/7669298, www.arcigaymodena.org
Locali e Disco
Frozen, v. Contrada 346, ogni martedì h.21-2
www.myspace.com/frozenitaly
Fusion Clubkfe, v. Donzi 8, ogni giovedì h. 18-1
www.fusionclubkfe.com
73
NAPOLI
Associazioni
Comitato provinciale Arcigay “Antinoo”,
vico san Geronimo 17, lun-ven 17-21, t./fax
081/5528815, www.arcigaynapoli.org.
Ponti Sospesi, gay credenti,
www.gruppopontisospesi.eu
Hotel
Casa vacanze
“La Casa dei Gigli”
Via Tribunali 339, t. 320/0123663
[email protected]
Dolce Riposo B&B
Vicoletto Giganti 55/A, t. 081/2110040,
347/3609058 www.bebdolceriposo.it,
[email protected]
Bed & Breakfast DomusGemi
Via Tribunali 309, t. 081/447189,
338/6738290 www.domusgemi.it,
[email protected]
Dolce sonno Morelli, via Domenico Morelli
49, t. 081/2452291, 338/3576314.
Locali e Disco
Depot, via della Veterinaria 72, t. 081/7809578,
mar-dom dalle 21, www.depotnapoli.com
Disco Velvet, via Cisterna dell’Olio 11,
t. 349/6748557, one night dom,
Macho Lato, disco-cruising-lounge club,
v. Abate Minichini 62, t. 320/1994834,
328/3093182, 081/7803062, lun-dom dalle 22,
www.macholato.it
Redmoon Disco, Centro direzionale Isola A/7
(via Taddeo da Sessa-C.so Meridionale),
t. 349/5943306, giovedì serata’bear’ con
www.bearsofnaples.it.
Ristoranti
Botte e Marchetti, ristorante e cocktail bar,
Piazzetta Ascensione 22, t. 081/19350517,
333/2825924, chiuso lun, apertura h. 19,
www.bottemarchetti.it
Saune
Blu Angel Sauna, Centro direzionale Isola A/7
(via Taddeo da Sessa-C.so Meridionale), tutti i
giorni 14-22, t. 081/5625298
Altro
Freelovers, organizzazione serate,
t. 338/3334769, www.freelovers.it
Napoligaypress, gay news blog a Napoli e in
Campania, www.napoligaypress.it
Velenika, organizzazione serate,
t. 349/6748557, www.velenika.it
NOVARA
Locali e Disco
B-Bar, via Bottelli 10, Arona (NO), friendly,
chiuso lunedì
OSTUNI
Hotel
Pietrefitte B&B, contrada Pascarosa SP14
Ostuni/Martina Franca, t. 0831/330778,
348/0446507, 320/6508874,
www.pietrefitte.com
PADOVA
Locali e Disco
Anima bar, via Vicenza 15, h. 21-2, chiuso mar
Bertelli’s, via Gritti 3, tutti i giorni dalle 18
wine bar, t. 347/8809766
Cabaret Queens, via Ricci 7/F, t. 349/1432269,
agosto 09
pride
74
DOVE E COSA
328/9181036 mer, ven, sab dalle 23, drag queen
show dalle 24, www.cabaretqueens.com
Café Noir, via Santuario 29, Monteortone Abano Terme (PD), t. 349/8432385, h. 10-2,
chiuso giovedì
Cruising 47 (ex Chill Out sauna), via Jacopo
Avanzo 47, t. 049/603888, aperti tutti i giorni
dalle 20 in poi
Dancing queen, one night domenica c/o Flexo
Flexo Multiclub, via Turazza 19, int. 3,
t. 049/8074707, 339/7379579, mer-dom, festivi e
prefestivi dalle 22, www.flexoclub.it
Hot Dog, via Turazza 19, scala A, lun-ven dalle
21, sab-dom dalle 15, t. 338/6665207
www.hotdog-padova.it
Officina cruising, via A. Volta 1/7, Limena (PD),
t. 338/8721747, gio-dom 22-3,
www.clubofficina.com
Pixel @ Flexo, t. 346/5774101
Slam bar, via Oma 58, Casale di Scodosia (PD)
The Block, v. A.Volta 1/7, Limena (PD);
t. 333/90604343, www.block.it
Tiratardi Pub, via Palermo 20, t. 347/7096771,
www.tiratardi.it
Ristoranti
Hosteria Padovanino, via S. Chiara 1, chiuso
lun (aperto solo la sera), t. 049/8765341
Saune
Metrò Club, via Turazza 19, t. 049/8075828,
h. 14-2, www.metroclub.it
Altro
Agenzia LeiLeiLuiLui, ag. matrimoniale e
relazionale, t. 049/8792173, 349/0893495,
www.leileiluilui.it
Tanti Lati latitanti, Radio Gamma 5 MHz 94,0,
lun. dalle 19.30 alle 21.30, t. (in diretta)
049/700700, 049/700838, anche in streaming,
www.radiogammacinque.it
PALERMO
Shop
AltroQuando libreria, via Vitt. Emanuele 143,
t. 091/6114732, www.altroquando.org
Locali e Disco
Exit Bar, p.za S. Francesco di Paola 40,
t. 091/6111990, 348/7814698, h. 21-3 chiuso mar,
www.exitdrinks.com
I grilli bar, largo Cavalieri di Malta 11
Malox, piazzetta della Canna 8/9,
t. 091/6124712.
Altro
Associazione Stanze al Genio
Casa-museo con esposizione permanente di
mattonelle antiche e collezionismo vario
Via Garibaldi 11, t. 340/0971561
www.stanzealgenio.it,
[email protected]
PARMA
Locali e Disco
Disco Andromeda, via Gramsci 5, Soragna
(PR), t. 0524/597204, sab e prefestivi dalle 22
Le Male Club, via Montesporno 16/a,
t. 347/1556550, 393/3308927
PERUGIA
Shop
Castro Market, info e ordini: t. 800/993305, da
cell. 075/8583526, h. 9,30-19 lun-ven,
www.castromarket.it
PESARO URBINO
Shop
La Casa dei Sogni, strada della Romagna 209,
Siligata di Pesaro (PU), t. 0721/209070,
pride
agosto 09
www.luxury-house.it
Sex Shop
Sexy Moon, via Nazionale Adriatica 21/23,
Gabicce Mare (PU), t./fax 0541/953608
PESCARA
Saune
Rainbow Thermas, viale Europa 10,
Montesilvano (PE), t. 392/3459549,
340/7708324, lun-gio 15-2, ven-sab orario
continuato, dom dalle 15-24
www.rainbowclubthermas.com
Locali e Disco
Phoenix, via Caravaggio 109, t. 085/73689,
338/5252134, mer-dom, www.phoenixclub.it
PESCHIERA DEL GARDA
Shop
Sexy Shop Secret Paradise, via XX Settembre
43, Cavalcaselle SS.11 (VR), t. 045/6402471,
aperto tutti i giorni
PIACENZA
Associazioni
Comitato provinciale Arcigay “L’.A.T.OMO”,
strada Malchioda 39, t. 346/6877021,
340/1643270, http://piacenzagay.blogspot.com/
Locali e Disco
Chikos, discoclub, via dell’Aguzzafame 87,
t. 335/8775189, 0523/497050, sab 22.30-5,
www.chikos.it
Altro
Nirvana Studio, per il tuo benessere
psicofisico, piazza Casalino 6, Fiorenzuola d’Arda
(PC), t. 380/5478212, www.gianantoniocorna.it
PISA
Associazioni
Comitato provinciale Arcigay “Pride!”,
via San Lorenzo 38, t. 050/555 618,
www.arcigaypisa.it
Locali e Disco
Bar Colors, via Mossotti 10, t. 050/500248,
www.colors.fm
Saune
Siesta Club 77, via Porta a Mare 26,
t. 050/2200146, dom-gio 15-24, ven-sab 15-1
Altro
Gay.it S.p.A., via Ravizza 22/F, www.gay.it
Out Travel, agenzia viaggi, t. 800/131011,
050/3155555, www.outtravel.it
PISTOIA
Hotel
Mulino del Gabbione, via del Mulino 3/5,
Baggio (PT), t. 0573/46724,
www.mulinodelgabbione.it
PORDENONE
Locali e Disco
Heaven Club via Friuli 16, Fontanafredda (PD),
mar-sab h. 22-4, chiuso dom-lun,
t. 0434/999828, www.heavenclub.it
RAGUSA
Altro
Darsena Travel, agenzia viaggi e servizi
turistici e ‘Friendly Club’, via E. Giunta 72,
Pozzallo (RG), t. 0932/957320,
www.darsenatravel.com
RAVENNA
Ristoranti
Blu Bar, v.le Da Verrazzano 30, t. 333/2420334
chiuso lun, estate sempre aperto.
Art Livingston café/ristopub, v. Marabina 239,
Lido di Dante (RA), dalle 9 all’alba
Hotel
Zeus, via Vivaldi 66, Lido di Classe (RA),
t. 0544/939172, www.zeushotel.it
Locali e Disco
Calipsho, bar gelateria, via M. Polo 22, Lido di
Classe (RA), t. 0544/939234.
Sex Shop
Cactus Sex Shop, viale da Verrazzano 24,
Lido di Classe (RA), t. 0544/948207,
www.sexycactus.com
B&B Romamia
Via Giacomo Ciamician 73 (metro B),
camere climatizzate con bagno privato e tv,
t. 393/6923965, www.bebromamia.com,
[email protected]
Hotel Derby
via Vigna Pozzi 7, t. 06/5136978,
www.hotelderby.it, [email protected]
REGGIO EMILIA
Associazioni
Comitato provinciale Arcigay Arcilesbica
“Giòconda”, via Emilia all’Ospizio 102,
t. 0522/550383; Telefono amico mar e gio h. 2123 t. 0522/332372 www.arcigayreggioemilia.org
Locali e Disco
Il Castello del Vescovo, piazza Castello 6,
Arceto di Scandiano (RE), one night dom h. 22
Planet Café, via Guido Da Castello 13/d,
t. 0522/436660, one night martedì
mar
RICCIONE
Hotel
Luxury House, interior design per il tuo lusso,
via Circonvallazione 3, t. 0541/697013,
www.luxury-house.it
RIMINI
Hotel
B&B Casa Madana, via Giumbo 26/a,
www.casamadana.com
Locali e Disco
Classic Club, discoteca, via Feleto 11,
t. 0541/7311134, www.clubclassic.net
Enigma Labirint Club, via Ausa 173, Coriano
(RN), t. 0541/729401, lun-gio h. 18-2, ven-dom
h. 18-04, www.enigmalabirintclub.com
Fuera, piazzale Gondar 1, Bellariva (RN),
t. 338/4655512, tutti i giorni dalle 21, martedì
drag queen show, www.fuera.it
ROMA
Associazioni
Circolo di Cultura Omosessuale Mario
Mieli, via Efeso 2a, t. 06/5413985,
www.mariomieli.org
Comitato provinciale Arcigay “Gruppo
ORA”, via N. Zabaglia 14, t. 06/64501102, mer
Welcome Group h. 19-21, ven Gruppo Giovani
h. 19-21, www.arcigayroma.it
Gay Help Line, 800 713 713, numero verde
gratuito anche da cellulare, consulenza
legale, psicologica, medica, info su locali ed
associazioni glbt, lun-mer-gio-sab h. 16-20,
www.gayhelpline.it
Associazione glbtpower, l.go S. E. Pelletier
28/29, www.glbtpower.it
R.E.F.O. rete evangelica fede e omosessualità,
c/o chiesa valdese di piazza Cavour, www.refo.it
Hotel
Ares rooms
Via Domenichino 7, scala A (5° piano),
t. 06/4744525, 340/2781248,
www.aresrooms.com,
[email protected]
B&B Gaspare
Via Balilla 16, t. 328/8333486,
328/3631863, www.bbgaspare.com,
[email protected]
B&B Frutta e Verdura, via Vibio Sequestre 20,
t. 347/2446721, www.fruttaeverdura.roma.it
Locali e Disco
Alibi, via Monte Testaccio 39/44,
t. 06/5743448, mer-sab.
Amigdala, c/o Atlantide, v. Lucani 22/b,
t. 392/0929671, www.myspace.com/amigdala
Circolo degli Artisti, via Casilina Vecchia 42,
t. 06/70305684, one night Omogenic ogni ven
dalle 23, www.circoloartisti.it
Coming Out Pub, via S. Giovanni in Laterano 8,
t. 06/7009871, www.comingout.it
Frequency, via Enea 34, t. 340/6939719, ven e
dom dalle 15, www.thefrequency.it
Frutta e Verdura, c/o Studio 69, via Monte
Testaccio 94, t. 347/8797063, after hour dom e
festivi dalle 4.30
Garbo, vicolo Santa Margherita 1a (Trastevere),
t. 06/5812766, chiuso lunedì
Hangar Disco Bar, via in Selci 69,
t. 06/48813971, chiuso mar,
www.hangaronline.it
Icecream Bears, dolci artigianali,
via S. Giovanni in Laterano 120, t. 06/97997028
www.myspace.com/icecreambears
Il Diavolo Dentro, largo Itri 23/24
K Men’s Club, v. Amato Amati 6/8,
t. 06/21701268, 349/5876731, h. 22.30-4, chiuso
lun
Max’s Bar video, via Achille Grandi 7/a,
t. 06/70301599, lun, gio, ven, dom,
www.maxsbar.net
My bar, via S. Giovanni in Laterano 12,
t. 06/7004425, h. 9-2,
www.anfiteatro-mybar.com
Muccassassina, c/o Qube, via di Portonaccio
212, one night ven, www.muccassassina.com
Skyline Bar, via Pontremoli 36, t. 06/7009431,
22.30-3, ven-sab 22.30-4, dom 17-3,
www.skylineclub.it
Ristoranti
Ristorante Cinese Città in Fiore,
via Cavour 273, t. 06/4824874
Taverna Edoardo II, vicolo Margana 14,
t. 06/69942419, chiuso martedì,
www.edoardosecondo.com
Pani’s Restaurant, via Laurentina 62/a,
t. 06/5408949, da mar a sab la sera, dom a
pranzo, www.panisrestaurant.it
Saune
Apollion Sauna, via Mecenate 59/a,
t. 06/4825389, tutti i giorni h. 14-23,
www.apollionsauna.com
Europa Multiclub, via Aureliana 40,
t. 06/4823650, www.gaysaune.it
Mediterraneo Sauna, via Pasquale Villari 3,
t. 06/77205934, tutti i giorni ore 13-23,
www.saunamediterraneo.it
Rio’s Sauna Club, via dei Colli Albani 10,
t. 06/78147828, www.riossauna.it
Terme di Roma, via Persio 4, t. 06/7184378
Sex Shop
Studio Know How, via S. Gallicano 13
(Trastevere), t. 06/58335692, fax 06/58390427,
mar-sab 10-20
DOVE E COSA
Box Sex Store, via delle Mimose 65/67,
t. 06/2312679
Shop
Edizioni Libreria Croce, via Noto 23,
t. 06/4746780, www.edizionicroce.com
François Boutique, via del Boschetto 3,
t. 06/485743
Hydra 2, clothing and accesories,
via Urbana 139, t. 06/48907773, h. 11-20,
www.myspace.com/hydra2
Imbarcogay, agenzia viaggi, v. L. Vanvitelli 33,
t. 06/5743912, www.imbarcogay.it
Internet Café, via Cavour 213, orario 9-1.
Libreria Babele, via dei Banchi Vecchi 116,
t. 06/6876628, www.libreriababeleroma.it
Non Solo Capelli, Largo Giovanni Ansaldo 6-7,
t. 06/5139600
ROVIGO
Locali e Disco
4Uonly, via dell’Artigianato 46, Stienta, dalle
21, t. 349/8767091
SAN BENEDETTO DEL TRONTO
Turismo
Alternative Holidays/Picenia viaggi, viaggi
gay, largo La Spezia 6, San Benedetto del Tronto
(AP), t. 800688606,
www.alternative-holidays.eu
SASSARI
Associazioni
MOS Movimento Omosessuale Sardo,
via Rockfeller 16/C, t. 079/219024,
www.movimentomosessualesardo.org
SENIGALLIA
Locali e Disco
Pensiero Stupendo, Via Montignano 3,
Castel Colonna (AN), t. 347/0779266,
347/4758758, ven-sab e prefestivi h. 23-4,
www.pensierostupendo.net
Saune
Velluto, S.S. Adriatica Sud 184, Marzocca (AN),
gio-ven 17-1, sab 15-4, dom 15-1,
www.saunavelluto.it
SIENA
Locali e Disco
Il Cambio, via di Pantaneto 48.
SIRACUSA
Locali e Disco
Libreria Caffetteria Biblios Café,
via del Consiglio Reginale 11, t. 093/121491,
347/7908092, www.biblios-cafe.it
TAORMINA
Hotel
Isoco Guest House, via Salita Branco 2,
t. 0942/23679, 339/3316864, www.isoco.it
Locali e Disco
Shatulle Bar, piazza Palladini 4, t. 0942/626175
TARANTO
Locali e Disco
Cocomero’s, viale Jonio 160, S. Vito (TA),
t. 099/4002795, 348/5416059,
www.cocomerosclub.com
TORINO
Associazioni
Circolo culturale glbt “Maurice”,
via della Basilica 3, t. 011/5211116, linea amica
ConTatto t. 011/4364066, lun-ven 19-21,
sab 15-17, www.mauriceglbt.org
75
Fondazione Sandro Penna, v. Santa Chiara 1,
t. 011/5212033, www.fondazionesandropenna.it
Hotel
Napoleon, via XX settembre 5, t. 011/5613223,
www.hotelnapoleontorino.it
Locali e Disco
Caffè Leri, corso Vittorio Emanuele II 64,
t. 011/543075, chiuso lun, www.caffeleri.it
Extreme, via San Massimo 31, t. 392/7132209,
www.myspace.com/extremecafe
Il Male Pub, via Lombardore 10 , t. 011/284617,
h. 21-3, chiuso lun e mar,
Les Folies Scandal, estivo c/o Banus Club,
c.so Moncalieri 145, t. 347/5811687, one night
sabato dalle 23.30, www.lesfoliescandal.it
Metropolis, via Principessa Clotilde 82,
t. 011/484116, one night al sabato.
Queever, c/o Le Beach, Murazzi del Po lato sin.,
one night dom dalle 19.30, www.queever.it
Shortbus libreria-cocktail café culturale,
v. Gaudenzio Ferrari 5/I, t. 011/2763987, lun-mar
h. 12-19, mer-dom h. 12-1, www.shortbuscafe.it
Tunnel Club, via Sordevolo 7/b,
t. 345/5948018, da mar a dom dalle h. 17,
www.gayromeo.com/tunnelclub
XXX Cruising bar, via Messina 5/d,
t. 011/284263, naked party mar h. 20-2 e sab
h. 22-6, www.011saunaclub.it
Zi’ Barba Ristovineria via Pellico 13/e,
t. 011/658391, h. 18-2, www.zibarba.com
Saune
011 Sauna, v. Messina 5/d, t. 011/284263, lunven h. 14-2, sab h. 14-06, dom e fest. h. 14-1,
www.011saunaclub.it
Garage Club, corso Stati Uniti 35,
t. 346/3006612, tutti i giorni h. 14 -2,
www.garageclub.it
Altro
Il Delfino club, agenzia relazionale per gay e
lesbiche, v. XX Settembre 37, Collegno (TO),
t. 340/8789989, www.agenziaildelfino.com
TORRE DEL LAGO
Associazioni
Friendly Versilia www.friendlyversilia.it
Hotel
B&B Caffeletti, via Pardini 34/c,
t. 347/1964685, www.caffeletti.com
B&B Fate e folletti
via Garibaldi 33, t. 0584/350546, 339/5894702,
www.fateefolletti.com
B&B Las Dunas, via Alfano 20/b,
t. 348/9173963, www.lasdunasbeb.com
Locali e Disco
Bocachica, viale Europa 1, t. 0584/350976
Frau Disco, viale Europa, t. 0584/342282,
www.fraumarleen.com
Adagio, viale Europa 9, t. 392/9232446,
h. 12-notte
Mama Beach, viale Europa a 100 m. dal Mama
Mia, www.mamabeach.it
Mama Mia, v.le Europa 5, t. 389/6262642,
www.mamamia.tv
Priscilla bar tabacchi (Pride in distribuzione),
v.le Europa, aperto tutto l’anno, t. 0584/341804,
www.priscillacaffe.it
Ristoranti
La baracchina, v.le Europa, t. 0584/350553
TREVISO
Associazioni
Comitato provinciale Arcigay Arcilesbica
Treviso e Belluno “Queerquilia”, via Pisa 13
c/o Rifondazione Comunista, www.queerquilia.it
Locali e Disco
Hostaria Vecchia Malvasia, via Trevisi 29,
t. 0422/547819, chiuso lun
agosto 09
pride
76
DOVE E COSA
Gold, via L. da Vinci 4, Godega S. Urbano (TV),
t. 334/3165316, one night sab, www.discogold.it
Saune
Hobby One Club, v. L.da Vinci 4, Godega S.
Urbano (TV), chiuso lun, t. 0438/388256,
www.hobbyone.it
TRAPANI
Hotel
B&B Belvedere
via Medea 2/b, Erice mare (TP)
t. 333/1174848, [email protected],
www.belvederebeb.com
TRIESTE
Ristoranti
Loggia della Maga, via del Pane 2, h. 12-15 e
19.30-00.30
Locali e Disco
L’Église, via Santa Felicita 8, t. 045/961178,
338/3907839, tutti i giorni h. 12-2, ristorante
solo a pranzo, www.eglise.it
Luclà bar, via Bentegodi 4/a, lun-ven h. 7-2,
sab-dom h. 18-2, t. 345/2290250,
www.luclacaffe.it
Romeo’s Disco Bar, via Giolfino 12,
t. 335/7713380, ven-sab-dom disco h. 23,
www.romeosclub.it
Skylight, via Fontanella 28, S. Bonifacio (VR),
t. 045/7612587, 338/2390848, 347/4200010,
www.skylightdisco.com
Ristoranti
Al Bracere, via Adigetto 6/a, t. 045/597249
Saune
The City Sauna, via Giolfino 12, t. 045/520009,
orario estivo (fino al 31 agosto) dalle 15 alle 20
Shop
Opera Prima, via Pascoli 25, Affi (VR)
Sexy Shop Prima o Poi, corso Milano 51,
t. 045/8187000
UDINE
Locali e Disco
Pabitele, v. Fiume 13, one night merc h. 21.30
VARESE
Locali e Disco
Zsa Zsa, stagione estiva c/o discoteca Delight,
via Lungolago della Schiranna 30, one night
sabato, info/liste t. 349/1734234, 346/2211545,
www.zsazsa.it
Saune
Flug 3343 sauna, via Paradisera 58, Gallarate
(VA), t. 0331/245959, 335/8190705
www.newflug.org
VENEZIA
Hotel
B&B Fujiyama
Solo camere per non fumatori
Calle Lunga San Barnaba 2727A, Dorsoduro
tel. (+39)041/7241042,
fax (+39)041/2771969,
www.bedandbreakfast-fujiyama.it
Estero
GERMANIA - BERLINO
Hotel
Art Hotel Connection, Fuggerstraße 33,
Berlino, t. +49 (30) 210218800,
www.arthotel-connection.de
SAN MARINO
Associazioni
LGBT San Marino Associazione Culturale,
via Francesco Flora 12, Domagnano,
t. 333/7776144 (Segretario),
www.lgbtsanmarino.splinder.com
SPAGNA - BARCELLONA
Hotel
Affittacamere Riccardo
B&B La Venise, via Dante 107, Mestre (VE),
t. 348/7751836, www.lavenise.it
Locali e Disco
Porto de Mar, cruising bar, via delle Macchine
41/43, Marghera (VE), t. 346/2113085,
www.portodemar.com.
Ristoranti
Al Salice, via Salezzo 10, Ceggia (VE),
t. 0421/323143, chiuso mer e sab a mezzogiorno.
S. Marco, Piscina di Frezzeria 1659/b,
t. 041/2960664
Saune
Metrò Venezia, via Cappuccina 82/b, Mestre
(VE), t. 041/5384299, tutti i giorni h. 14-2,
venerdì e sabato h. 14-3, www.metroclub.it
Altro
Erre studio’s, parrucchieri, Rampa Cavalcavia
17, Mestre (VE), t. 041/5314679, mar-sab 9-18,
no prenotazione
VERONA
Hotel
B&B Casal dei Pazzi, t. 045/597249,
347/8149538
Relais san Michele
vicino al lago di Garda
Località Cason degli Ulivi 11,
Rivoli Veronese (VR)
t. 045/7238142, 328/3227965
www.relaissanmichele.it,
[email protected]
pride
agosto 09
via Aribau angolo via Aragò,
t. 0034/656898348, [email protected]
SPAGNA - GRAN CANARIA
Hotel
Club Tucanes, Av.da de los Estados Unidos 34,
Playa del Inglés, t. 0034/928760558,
www.clubtucanes.com
Pasiòn Tropical, c/o Las Adelfas 6, Playa del
Inglés, San Agustìn, t. 0034/928770131,
www.pasion-tropical.com
SVIZZERA - LOCARNO
Locali e Disco
Max Way Bar, via B. Rusca 34,
t. 0041/91/7512936, chiuso dom,
www.maxwaybar.ch
SVIZZERA - LUGANO
Associazioni
Collegati, collettivo gay & lesbico Ticino,
t. 0041(0)765356603 (attivo prima di ogni
evento), www.collegati.ch
Imbarco Immediato, associazione
gaylesbica Ticino, via Colombi 1, Bellinzona,
0041(0)797800666,
www.imbarcoimmediato.ch
Saune
Gothic, vicolo Vecchio 3, (Massagno), t. 0041/
91/9675051, h. lun-gio h.15-24, ven h. 15-1, sab e
prefestivi h. 14-1, dom h. 14-24
www.gothicsauna.ch
Hotel
Lugano guesthouse, via Tesserete 7,
(Massagno), vicino alla Gothic sauna dove vi
sarà consegnata la chiave, t. 0041/91/9676077,
http://homepage.hispeed.ch/luga_guesthouse
77
cruising bar
24 ore su 24
7 giorni su 7
VIA NAPO TORRIANI 12
(STAZIONE CENTRALE)
MIILANO - TEL.0266985060
www.club-illumined.com
avviso riservato ai soci
in g re s s o e s c lu s iva m e nte c o n u n o - c a r d e d o c u m e nto di i d e nti t à
VIA NAPO TORRIANI 12
(STAZIONE CENTRALE)
MIILANO - TEL.0266985060
www.club-illumined.com
avviso riservato ai soci
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pride
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