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PRIDE 2009 BETH DITTO INDIA
Pride Rivista mensile - Autorizzazione del tribunale di Milano n.351 del 7-5-1999 - Direttore responsabile: Gianni Rossi Barilli. Distribuzione gratuita in tutti i locali (in edicola o libreria euro 2,5). Trasporto esonerato da DDT ai sensi del DPR n.472 del 14-8-1996 PRIDE 2009 BETH DITTO INDIA IL MENSILE GAY ITALIANO Copia gratuita (€ 2,5 in edicola e libreria) n° 122 AGOSTO 2009 2 pride agosto 09 3 agosto 09 pride 122 4 Agosto 2009 Foto in copertina di Patrick Mettraux 6 11 14 Gianni Rossi Barilli Gianni Rossi Barilli Beppe Ramina 16 20 25 29 32 35 38 43 46 48 50 52 54 56 58 60 72 Paolo Colonna Roberto Cangioli Marco Albertini Vincenzo Patanè Antonio Malvezzi Giovanbattista Brambilla Pigi Mazzoli Carmine Urciuoli Francesco Gnerre Vincenzo Patanè Francesco Belais Roberto Cangioli Massimo Basili Cosa c’è oltre l’orgoglio? Illumined spento India nel futuro Cronaca Italia Cronaca estero Uragano Beth Lo stile Cazwell Ay mi amor... Trimalcione oggi Frocipuzzle - Sudokul Memoranda Zig Zag Internet Libri Cinema Vita notturna Musica Fumetti Metropoli Dove e cosa Edito da Associazione culturale GLBT > Amministratore unico_Frank Semenzi > Direttore responsabile_Gianni Rossi Barilli Coordinamento grafico_Paolo Colonna > Segreteria di redazione_Marco Albertini. Stampato da Emmek Editore Srl di Fino Mornasco (CO). ‚Redazione_via Antonio da Recanate 2_20124 Milano_tel 02 87384843_fax 02 87384844 apertura lun/ven ore 14.30/19.30 o su appuntamento > email: [email protected] Abbonamento annuale 65 euro_semestrale 35 euro > assegno circolare intestato ad “Associazione GLBT” o bonifico bancario Segreteria di redazione > tel 02 87384843_fax 0287384844 > email: [email protected] Pubblicità Pride > tel 02 87384843_fax 0287384844 > email: [email protected] > Frank Semenzi 335 6133417 Pubblicità Roma > Stefano Bolognini 347 7934646 > email: [email protected] u pride agosto 09 La prenotazione di spazi pubblicitari deve avvenire entro il giorno 5 del mese precedente la pubblicazione (ad esempio: il 5 gennaio per il numero di febbraio). I comunicati stampa (anche per l’aggiornamento della guida ai locali gay d’Italia e per l’agenda) e le grafiche pubblicitarie devono pervenire in redazione entro il giorno 10 del mese precedente la pubblicazione (ad esempio: il 10 gennaio per il numero di febbraio). Non si garantisce la pubblicazione di quanto prenotato o pervenuto oltre tali date. 5 agosto 09 pride 6 attualità+cultura I pride, per quanto belli e sempre più numerosi in Italia, non bastano a farci vincere la battaglia per l’uguaglianza. Occorrono sforzi straordinari, in un momento di oggettiva crisi, e certamente un clima più sereno nei rapporti interni alla comunità glbt. Cosa c’è oltre l’orgoglio? Gianni Rossi Barilli Con il pride nazionale di Genova del 27 giugno e con quello di Catania del 4 luglio, (di entrambi gli eventi offriamo una parziale documentazione nelle immagini di queste pagine) si è conclusa la lunga e variegata celebrazione dei quarant’anni da Stonewall. E si presenta l’opportunità/necessità di tracciare un bilancio, utile ci auguriamo per guardare avanti con un filo di prospettiva. Le manifestazioni in se stesse si sono senz’altro rivelate all’altezza delle aspettative e hanno pride agosto 09 restituito la fotografia di una realtà glbt che non demorde, anche in momenti oggettivamente difficili come quello attuale, nel pretendere giustizia. In un paese più che mai refrattario all’idea dell’uguaglianza tra le persone e alla certezza delle regole. Essere scesi in piazza in tanti, dal nord al sud, è un segno di forte vitalità e resistenza civile, eppure il messaggio sembra essere caduto almeno in parte nel vuoto. I pride, a cominciare da quello nazionale di Genova, hanno avuto un ottimo risultato sulla scala locale. Hanno creato dibattito e picconato i luoghi comuni ostili, stimolato una crescita culturale e un prevalente atteggiamento simpatizzante nella cittadinanza, com’era del resto spesso accaduto anche negli anni passati. Ciò che sembra invece essersi inceppato è il ruolo politico più generale delle nostre manifestazioni di giugno. Ormai non siamo più da tempo una novità nel panorama, e i pride fanno ormai notizia più o meno come il raduno degli alpini: belle foto cultura+attualità 7 colorate in cronaca e morta lì. La richiesta di parità e laicità, invece, chi la sente più? Sta forse accadendo da noi quello che è accaduto in molti altri paesi, dove le celebrazioni dell’orgoglio glbt, da dirompente rivendicazione di identità e in quanto tale politica, sono via via diventate una più pacifica festa popolare che ha il grande pregio di attirare un po’ di turisti. La differenza, però, è che da noi l’uguaglianza delle persone glbt è ancora un vago sogno. Sul tema dei diritti siamo sempre al punto di partenza, mentre i progressi sul terreno della convivenza sociale sono troppo spesso smentiti da episodi di violenza e intolleranza. E noi che facciamo in tutto ciò? Facciamo a borsettate tra noi. Il movimento glbt, come presumibilmente tutti i gruppi umani organizzati e non, ha vissuto fin dalla sua nascita vivaci e non sempre incruente dialettiche interne. Nulla di strano perciò che ci sia competizione e divergenza tra le persone, e qualche volta anche tra le idee. Il problema è che in un momento in cui ci sarebbe bisogno di uno sforzo straordinario per uscire dal pantano di una realtà che non cambia, darsi alle guerre (anziché alle battaglie) civili, non è esattamente una strategia vincente. Per non risultare incomprensibili, oltre che omertosi, facciamo qualche esempio. 1) Sopravvivono, a un anno di distanza, denunce e controdenunce ereditate dai litigi tra Facciamo Breccia e Arcigay al pride nazionale di Bologna 2008. 2) Negli ultimi mesi abbiamo assistito a diversi round di una lotta senza esclusione di colpi tra il portale Gay.it e i vertici di Arcigay nazionale (a cominciare dal presidente Aurelio Mancuso di cui Gay.it ha chiesto esplicitamente le dimissioni). Abbiamo scelto di non raccontare minutamente i particolari di questo scontro, del resto ampiamente coperto da altri mezzi di comunicazione gay e non, per non essere costretti a prendervi parte e per non contribuire in nessun modo a mantenere alti i toni di una polemica che non condividiamo nei metodi (da ambo le parti) al di là di qualsiasi merito politico. 3) Arcigay, la più forte sigla del mondo glbt nostrano, attraversa un momento di crisi e scontri interni da cui non uscirà nella migliore delle ipotesi prima di gennaio, data in cui si svolgerà il prossimo congresso nazionale. Il che non aiuta a promuovere l’iniziativa politica all’esterno. Riportando pettegolezzi e malumori potremmo aumentare virtualmente all’infinito il numero degli esempi, ma questi ci sembrano sufficienti a comprendere che il clima di collaborazione nella comunità non è al top. È facile attribuire l’introversione dell’aggressività alla difficoltà di agire “là fuori”, ma puntualizzare ancora una volta che i veri nemici da combattere stanno altrove non appare purtroppo superfluo. Ristabilire un clima costruttivo è una necessità, per poter pensare al muro di gomma contro cui rimbalzano da troppo tempo le nostre richieste di parità e per contrastare il sempre più cupo e diffuso qualunquismo secondo cui se tutto fa schifo ognuno fa come meglio gli conviene. Questa è una brutta malattia italiana, e i gay non fanno certo eccezione (anzi), ma non si cura strappandosi la parrucca a vicenda. Godiamoci quindi quello che resta dell’estate e speriamo in un autunno rinfrescante. agosto 09 pride 8 attualità+cultura Addio Tiziana di Francesco Belais Genova, 27 giugno 2009, ore 16, il corteo del pride nazionale 2009 è pronto per partire. Sono stato invitato da Fabianna Tozzi Daneri, presidente nazionale di Trans Genere (www.transgenere.it) , a prestare la mia attività di dj sul carro che l’associazione, insieme alla Comunità di San Benedetto al Porto (quella di don Gallo, per intenderci) ha organizzato per l’evento. Ho accettato volentieri e con molto “pride” indosso una canotta con scritto “I Love Trans”. La musica pompa ad alto volume dagli altoparlanti dei vari carri, palloncini rainbow, bandiere e striscioni ovunque. Si parte. Non è passata nemmeno un’ora, forse soltanto 45 minuti, e mi dicono di abbassare il volume perché a bordo del carro una persona trans ha avuto un malore. Da principio si pensa a uno svenimento, forse il troppo caldo, la calca. Le persone a bordo, le amiche, cercano di rianimare Tiziana, questo il suo nome. Tutto però sembra inutile. Dal microfono si chiede a gran voce l’intervento di un medico. Tempestivo è l’arrivo dei volontari paramedici presenti sul luogo per dare assistenza che, dopo aver constatato che si tratta di un arresto cardiaco, iniziano a prestare le prime cure. Il corteo si ferma. Pian piano si spengono gli impianti di ogni carro, la gente si accalca. Ma che succede? Qualcuno sta male! Ma chi? Dove? Era drogato? Aveva bevuto? Le domande e la curiosità si fanno insistenti, e le facce interrogative di chi ancora non ha saputo, all’apprendere la notizia si fanno cupe. Tiziana, anni 54, di Lucca, componente del direttivo dell’associazione Trans Genere non aveva bevuto, e tanto meno aveva fatto uso di sostanze, non era sua abitudine. Aveva partecipato anche al Pride romano e gioiosamente stava partecipando anche a quello genovese. “È una delle migliori collaboratrici che abbia mai avuto all’interno dell’associazione. – dice di lei Fabianna Tozzi Daneri – Sin da subito si è impegnata pride agosto 09 con energia nella battaglia dei diritti civili negati alle persone trans.” Il massaggio cardiaco, unito al defibrillatore, continua senza sosta. Ma Tiziana non si riprende. Sull’intero pride scende il silenzio, e la preoccupazione. Tutte le persone vengono fatte scendere dal carro: la corrente generata dal defibrillatore potrebbe essere condotta dal metallo circostante e dare la scossa elettrica. Qualche amica continua a chiedere preoccupata: “Si è ripresa?” – “No”– “Ancora no” – “Ancora niente”. Qualcuno piange. Qualcuno cerca di sciacallare sulla cosa tentando di scattare delle foto. Un fotografo che si arrampica su un muro, per avere una migliore visuale, rischia il linciaggio. Dopo oltre 40 minuti di massaggio, i volontari riescono a far mantenere il battito di Tiziana che, con un’ambulanza viene portata all’ospedale Galliera di Genova. Un grande applauso, i motori si riaccendono, ricomincia la musica e il pride riparte. Il nostro carro cerca di mascherarlo in qualche modo, ma com’è possibile far festa dopo aver vissuto da vicino un evento così? Al concentramento finale viene riportata la notizia di Tiziana che ha avuto un malore, ma che al momento sta meglio. Non è così. Mentre sul palco si alternano i vari interventi, Tiziana non ha migliorato affatto le sue condizioni. La degenza a Genova si è protratta e la comunità di San Benedetto, oltre all’associazione Trans Genere, è stata molto vicina alla famiglia, dando assistenza, lo stesso don Gallo è stato a disposizione. Poi il ricovero in prognosi riservata è continuato presso un altro ospedale, senza alcun miglioramento. La tac aveva rilevato grandi problemi a livello cerebrale e le speranze che potesse uscire dal coma si sono spente per sempre la mattina del 21 luglio scorso, quando il suo cuore ha smesso di battere. In questo momento di dolore, a Tiziana – che tutti hanno troppo presto dimenticato – va il nostro pensiero. Alla sua famiglia e all’associazione Trans Genere, tutto il nostro affetto e la nostra vicinanza. cultura+attualità 9 Fotografie del Genova Pride: Giovanbattista Brambilla Catania Pride Fotografie del Catania Pride: Fabrizio Cavallaro agosto 09 pride 10 pride agosto 09 cultura+attualità 11 La polizia chiude per ordine del tribunale uno dei più noti cruising bar milanesi. E mette così in discussione il sistema su cui si basa il circuito dei locali Arcigay, insieme alla libertà di fare sesso tra noi (se adulti e consenzienti) anche tra quattro mura. Illumined spento Gianni Rossi Barilli L’Italia è lo strano paese in cui serve una tessera per entrare in uno di quei locali gay che esistono in tutto il resto del mondo e in cui si consuma sesso libero e gratuito in omaggio alla zoccolaggine atavica. La tessera è indispensabile, perché ha il potere di trasformare i suddetti locali da luoghi aperti al pubblico (in cui è proibitissimo darsi da fare con i vicini di posto) in circoli privati dove i soci possono godere in pace del diritto costituzionale di dedicarsi alle attività ricreative che meglio credono. Così, da una ventina d’anni a questa parte si è trovato il seguente compromesso all’italiana: i locali gay dove si fa sesso (disco con darkroom, saune, cruising bar) possono esistere, a condizione di essere circoli privati con tessera. Siccome però le mandrie gay sono per definizione transumanti e fare una tessera diversa per ogni singolo locale poteva risultare assai poco pratico, l’Arcigay ha offerto la possibilità di usufruire di un circuito nazionale di locali ai quali si può accedere con un’unica tessera. Ora però il tribunale di Milano ha scoperto che questo sistema non è più valido e ha ordinato il sequestro dell’Illumined, uno dei più frequentati cruising bar del capoluogo lombardo, in base all’assunto che non si tratta di un circolo privato ma di un locale pubblico. Tanto basta per far comparire con un colpo di bacchetta magica un bel mucchio di reati e irregolarità amministrative, a cominciare dai classici atti osceni in luogo pubblico. L’illumined non è un circolo privato, argomenta il tribunale, perché ci si può entrare anche con una tessera fatta altrove (cioè in un altro locale del circuito Uno/Arcigay) o addirittura facendone una al momento stesso dell’ingresso nel “circolo”. E venendo ammessi alle attività ricreative che l’Illumined offre l’opportunità di svolgere ai propri soci, guardate un po’, senza uno straccio di delibera d’assemblea che dia il benvenuto ufficiale ai nuovi membri della confraternita. Inoltre nel locale ci andrebbe troppa gente per poter sostenere che è un circolo privato. Quindi sono stati messi i sigilli e l’Illumined è chiuso dal 9 luglio scorso. Caso poi ha voluto che il magistrato che ha firmato il decreto di sequestro se ne sia andato in ferie subito dopo, congelando la situazione. La vicenda parte dalle denunce di un condomino del palazzo in cui si trova il cruising bar, che non ha avuto tregua da quando ha aperto i battenti due anni e mezzo fa. In seguito agli esposti del solerte vicino i controlli di polizia, vigili urbani, guardia di finanza e chi più ne ha più ne metta sono stati continui e molto scrupolosi. È dunque comprensibile, come conferma il responsabile della rete dei circoli Arcigay nell’intervista alla pagina seguente, che i gestori dell’Illumined avessero sviluppato una certa ossessione per il rispetto delle normative. Se però le regole cambiano in corso d’opera, la partita si rivela truccata. Ora, chiudendo questo locale con le motivazioni addotte, il tribunale di Milano mette in discussione alla radice la validità del circuito nazionale Uno/Arcigay, perché tutti gli altri sex club e affini potrebbero essere colpiti dallo stesso tipo di rilievi. Offre comunque anche l’opportunità di riflettere su norme che, all’italiana, volutamente lasciano spazio alle ambiguità per mantenere in una zona grigia ciò che non si vuole rendere pienamente legale. Meglio di tutto sarebbe che il diritto di fare sesso con chi si vuole, a condizione che la voglia sia reciproca, in un ambiente chiuso e dotato di filtro all’ingresso fosse garantito senza il bisogno di ricorrere a marchingegni che possono all’occorrenza essere definiti truffaldini. In subordine sarebbe almeno il caso di precisare le regole che hanno consentito fino a oggi di esistere ai locali gay dove si fa sesso al fine di evitare in futuro episodi analoghi, il cui principale effetto è quello di rafforzare l’incertezza del diritto. I deputati radicali, in un’interrogazione parlamentare sulla vicenda Illumined, hanno chiesto al governo di spiegare “per quale ragione in un locale di Milano si applica una determinata interpretazione della normativa e in tutti gli altri locali ricreativi d’Italia le autorità applicano un’interpretazione diversa”. Sarebbe interessante saperlo. Mentre il ministro Maroni pensa alla risposta, è facile concludere che questo incidente è in perfetta sintonia con la generale atmosfera di restrizione delle libertà personali a suon di divieti, in nome della sicurezza, della salute e della pulizia morale. I bacchettoni tornano a fare la voce grossa, anche se non si sa più chi siano veramente perché nessuno ormai è credibile in questo ruolo (salvo forse Paola Binetti, se il cilicio non viene classificato come attività ricreativa s/m). Intanto anche tra i gay c’è chi applaude alla chiusura di localacci come l’Illumined perché è ora di finirla con queste cose sporche e malate. Adesso i froci sono diventati normali. E possono finalmente perseguitare qualcun altro. agosto 09 pride 12 attualità+cultura Atti osceni in luogo privato Cosa è successo all’Illumined? È accaduto quello che ho già visto una ventina di anni fa a Bologna: un circolo è stato costretto a chiudere dopo una lunga ed estenuante battaglia giudiziaria con un condomino incattivito dalla presunta perdita di valore del proprio immobile a causa della presenza oltre 8000 circoli in tutta italia, Arcigay un centinaio tra comitati provinciali e circoli ricreativi), che non ha eguali in Europa e che rappresenta una ricchezza per il Paese. Nello specifico il circolo Illumined è uno dei circoli in assoluto più rispettosi delle normative interne di tesseramento (e della normativa in genere) e quindi ogni speculazione di illegalità in tal senso è destinata a cadere, se ancora esiste una giustizia degna di questo nome nel nostro paese. Sembra però che la questura abbia messo in discussione tutta la validità del circuito Arcigay per cui con una tessera è possibile accedere ad almeno sessanta club privati in tutta Italia. I club affilliati ad Arcigay sono privati o pubblici? Devo dire che questa contestazione ha incominciato a serpeggiare nell’ultimo anno nei nostri circoli in qualche sporadica occasione durante normali controlli di polizia ammini- di “froci” nell’interrato del palazzo. La stessa storia, con ovviamente specificità diverse, si sta ripetendo oggi. Tra i reati contestati ai gestori c’è quello di “atti osceni in luogo pubblico”. Ci risulta però che il club sia privato e che controlli meticolosamente tutti i tesserati che accedono (tessera e documento di identità sono i requisiti di ammissione). Com’è possibile? È una questione lunga ed annosa che non ha trovato a tutt’oggi soluzione. La legislazione che regola le attività delle associazioni è carente e lacunosa, più che altro si tratta di legislazione che si è venuta via via “creando” a colpi di sentenze. Se da una parte esiste una minoranza di presunti circoli che agiscono in spregio di qualunque normativa e che vanno giustamente perseguiti, dall’altra invece esiste un tessuto di circoli e associazioni, la stragrande maggioranza (solo Arci conta strativa per bocca degli agenti intervenuti, ma mai, fino ad ora, aveva prodotto provvedimenti di alcun genere. Quest’ultima contestazione ha dell’incredibile in quanto, in questo caso, la normativa è chiara dal lontano 1979 e ribadita nel 1997 con un decreto che ha modificato il Tuir (il testo unico delle imposte sui redditi) e sancisce la legittimità della circolazione dei soci nell’ambito di strutture diverse appartenenti alla medesima associazione nazionale; di conseguenza non posso far altro che ribadire che i nostri circoli vanno intesi come luoghi privati e non pubblici. Com’è possibile che un magistrato decida di mettere tutto in discussione? È semplice, e questa è una mia opinione personale che non coinvolge l’associazione di cui faccio parte, il problema si chiama responsabilità civile dei magistrati: se un medico sbaglia e il paziente non ha il beneficio previsto paga. Andrea Gabrielli Il 9 luglio scorso il cruising Illumined, affiliato ad Arcigay, è stato chiuso dalla questura di Milano. Tra i reati contestati ai gestori del sex club quello di atti osceni in luogo pubblico, e la cosa, alla lettura dell’ordinanza, farebbe pure sorridere, considerato che l’Illumined è un sex club, ma, al contrario, sembra mettere in discussione tutto il circuito di locali affiliati ad Arcigay e relativo tesseramento. Proviamo a fare chiarezza con Roberto Dartenuc, direttore del circuito ricreativo dell’associazione. pride agosto 09 Ventidue anni fa, in questo paese passò un referendum per stabilire la responsabilità civile dei magistrati, ma l’allora classe politica pensò bene di vanificarne il risultato modificando la legge e ristabilendo, di fatto, l’impunità dei magistrati per qualunque loro atto. Se chiudesse Illumined si creerebbe un precedente e rischierebbero di chiudere tutti i locali del circuito Arcigay? Il problema è concreto e reale, Fortunatamente al momento non abbiamo notizie di provvedimenti in altre parti d’Italia e penso che la vicenda dell’Illumined abbia una specificità tutta sua. Ciò non toglie comunque che ci stiamo attivando con la nostra associazione madre, l’Arci, per definire una strategia di difesa comune contro questi attacchi che minano alla base il diritto di associazione, diritto fondamentale tutelato dalla nostra costituzione. Alcuni criticano Arcigay sostenendo che i circoli ricreativi sono, a tutti gli effetti, attività commerciali. Arcigay come ha cercato di sciogliere questo nodo? Questo è un nodo che non riguarda solo Arcigay ma tutto il mondo dell’associazionismo. Arcigay sta lavorando in proprio da diversi mesi per capire come gestire nella maniera più corretta e trasparente i propri circoli, ribadendo però che nessuno, per quanto riguarda lo specifico di Arcigay, può mettere in dubbio la reale natura della mission della nostra Associazione. Anche su questo proprio in questi giorni abbiamo raggiunto un’intesa di massima con Arci per formulare delle proposte volte a trovare una soluzione. I club privati sono davvero l’unico modo per garantire che due adulti consenzienti, in Italia, possano ritrovarsi in un locale e fare esattamente quello che credono? Fermo restando che nei circoli Arcigay le persone non fanno “esattamente quello che credono” ma devono partecipare alla vita associativa nei limiti stabiliti dai regolamenti e statuti di ogni circolo. Stando alla legislazione attualmente in vigore i rapporti sessuali possono consumarsi solo all’interno di strutture private, diversamente si tratta di atti osceni in luogo pubblico condannabili penalmente. Deve essere poi sfatata la storia che “le tessere” si devono fare solo in Italia: per mia esperienza personale diretta posso garantire che sia in Gran Bretagna che negli Usa ci sono molti locali dove per poter accedere è necessario ottenere la cosiddetta “membership card” giusto per citare due paesi con una vita gay ben sviluppata e organizzata. 13 agosto 09 pride 14 attualità+cultura Con una sentenza storica, l’alta corte di Dehli ha cancellato l’articolo del codice penale indiano che prevedeva il carcere per le relazioni omosessuali. Un passo decisivo verso l’uguaglianza delle persone glbt che non mancherà di influire sul resto dell’Asia. India nel futuro Beppe Ramina L’sms di Vikram Doktor, giornalista e tra gli attivisti più noti di GayBombay, arriva il 3 luglio: il giorno prima l’alta corte di Delhi ha stabilito con parole inequivocabili che l’articolo 377 del codice penale della Repubblica dell’India, che punisce gli “atti contronatura” con pene fino a 10 anni, è in rotta di collisione con la costituzione indiana la quale, nel 1950, ha proclamato l’uguaglianza di tutte e di tutti di fronte alla legge. Vikram chiede se i media italiani abbiano dato spazio a questo pronunciamento. La mia risposta è che la copertura è stata ampia e che l’aggettivo più utilizzato per definire la sentenza è “storica”. Gli amici indiani di Delhi, Bangalore, Chennai, pride agosto 09 Bombay, dove pochi giorni prima si sono tenute manifestazioni per il pride, esultano; e ne hanno ben ragione: anche se la sentenza dell’alta corte sarà contestata (c’è già chi si è rivolto alla corte suprema per ottenerne la sospensione in attesa di una revisione del giudizio) difficilmente l’India potrà e vorrà tornare indietro. Il governo del Congresso e dei suoi alleati, che poche settimane fa ha incassato una vittoria tanto larga quanto inattesa per le elezioni del parlamento nazionale, non vede tutti d’accordo, ma ha già annnunciato che non farà ricorso. Una neutralità preziosa, anche se tartufesca, che però spiana la strada ad altre conquiste. È vero, il percorso è lungo – e andrà sostenuto anche raccogliendo fondi per proseguire nella battaglia legale – e l’India rurale e povera non è la stessa delle élite delle grandi città che in larga parte ha tifato per l’abolizione di questa legge anacronistica e imposta nell’ottocento vittoriano dai britannici. Ma il segnale è forte e coinvolgerà l’insieme dell’Asia. Nel vicino Nepal, passato recentemente da una monarchia tirannica ad un governo repubblicano di sinistra, uno dei primi atti di questo nuovo corso è stato il riconoscimento dei diritti delle persone omosessuali e transessuali. Ed è di poche settimane fa anche una sentenza dell’alta corte pachistana che ha stabilito che le persone transessuali sono cittadine come le altre e, se in condizioni di difficoltà, hanno diritto ad ottenere assistenza dallo stato. Un giudizio emesso, stando a quanto si legge sul sito www.dawn.com, in nome del diritto islamico. La repubblica dell’India, nata alla mezzanotte del 15 agosto 1947 (per saperne di più sulla storia recente godendo nel contempo di un racconto appassionante consiglio I figli della mezzanotte di Salman Rushdie) ha oggi il privilegio di potere aggiungere una ragione in più al suo essere il più grande stato democratico del mondo. Gli attivisti indiani e chi si è schierato con le loro richieste (fra tutti, il premio Nobel per l’economia Amartya Sen – consiglio di lettura: L’altra India) hanno fatto un lavoro straordinario in condizioni difficili. La sentenza è il frutto di un impegno pluriennale che ha del prodigioso, per la tenacia e l’intelligenza limpida con il quale è stato svolto. Le armi vincenti sono state consapevolezza e condivisione degli obiettivi, visione chiara del presente e del futuro, capacità di mobilitazione e di costruire alleanze, di aprire spazi pubblici di confronto. Il 2 luglio ho provato una grande emozione, come non mi accadeva da tempo. I miei amici erano riusciti a liberare un miliardo di persone da una legge che ne puniva desideri e relazioni! Loro, un piccolo gruppo. Non so perché, ma ho pensato che in Italia dovremmo imparare ad essere un poco più umili. 15 agosto 09 pride 16 cronaca italia Padova: un mese di sospensione dal servizio, da metà luglio, per Luana Zanaga, la poliziotta che ha denunciato di essere discriminata sul lavoro in quanto lesbica. Per fugare ogni sospetto, i suoi superiori hanno così deciso di sottoporla a provvedimenti disciplinari. Il mese di sospensione già scattato è la punizione più leggera. Quella più pesante potrebbe arrivare a settembre, come conseguenza di un’intervista “non autorizzata” rilasciata da Luana all’ “Espresso”, in cui la poliziotta spiegava di considerarsi vittima di mobbing omofobico.Per questo episodio la Zanaga, che per l’occasione sarà difesa dal Siulp nazionale (sindacato di polizia), rischia il licenziamento. Roma: la corte d’assise d’appello della capitale ha confermato le condanne inflitte in primo grado a due giovani cittadini rumeni per l’omicidio dell’attore Sergio Aru Tosio, assassinato in casa sua nel giugno del 2006. La pena è rimasta la stessa per Adrian Nicolae Grecu (18 anni di carcere), mentre per Gabriel Viorel Cobzaru è scesa da 16 anni e otto mesi a 14 anni. I due, ha stabilito il processo, avevano convinto Aru Tosio a farsi legare per un gioco erotico e poi l’avevano ucciso e rapinato. San Marino: l’ex console della repubblica del Titano a Cardiff (Gran Bretagna), Federico Podeschi, si è rivolto alla corte europea per i diritti dell’uomo dopo essere stato rimosso dal suo incarico. La ragione del licenziamento, sostiene Podeschi che è anche presidente dell’associazione Lgbt di San Marino, è il fatto che lui sia gay. La parola ai giudici. Genova: inedito caso di stalking gay sulla riviera ligure. Un ristoratore cinquantenne di Imperia è stato denunciato per molestie insistenti da un escort venticinquenne perseguitato per amore. Si erano contattati via internet e si erano incontrati, ma il cliente aveva presto cominciato a ossessionare il ragazzo con dichiarazioni d’amore miste a minacce sempre più violente e valanghe di messaggi telefonici Alla fine aveva anche tentato di farlo licenziare dal lavoro di cassiere in un supermercato che svolgeva di giorno. Così il giovane lo ha denunciato. pride agosto 09 Valore civile I crimini violenti, a Napoli quasi non fanno più notizia, se non in casi particolari. Uno di questi si è verificato lo scorso 22 giugno in piazza Bellini (la piazza “gay” della città, già teatro in passato di episodi di violenza omofobica), quando una ragazza di 26 anni, Maria Luisa Mazzarella (nella foto sotto), è stata picchiata a sangue per aver difeso un giovane gay dall’aggressione di un gruppo di bulli.Verso le due del mattino, mentre la piazza era popolata dalla fauna consueta (tifosi, i turisti ai bistrot, studenti ed il popolo glbt), una decina di ragazzi piomba all’improvviso e inizia a prendere di mira, con sfottò e gesti minacciosi, prima delle transessuali, poi un ragazzo omosessuale, Gennaro R., che quando fa per ritrarsi viene difeso da una sua conoscente, Maria Luisa, che vorrebbe semplicemente stabilire un contatto, parlare, con queste persone aggressive. Invece a questo punto è lei a essere presa di mira e colpita con calci e pugni in pieno volto in un crescendo di violenza. Il sangue è ovunque. Maria Luisa cerca di chiamare il centododici ma invano, nessuno risponde anche se siamo in pieno centro, con a meno di un chilometro due caserme dei carabinieri e la questura centrale. Per giorni si teme che possa perdere la vista ad un occhio ed anche dopo un delicato intervento che le ha ricostruito parte delle ossa dell’orbita, resta sotto osservazione. Le associazioni glbt insorgono ed indicono una fiaccolata nella stessa piazza dalla quale alcuni giorni prima era partito il pride locale. Maria Luisa è una donna ed è giovane ma non è una vittima. Il suo bisogno di fare in modo che quello che le è accaduto non si ripeta le ribolle dentro al punto che decide di rompere l’anonimato, e racconta alle telecamere quello che le è successo, si fa fotografare l’orribile ferita inferta all’occhio. Reincontra i suoi aggressori per strada, ha paura, ma non demorde. Il suo coraggio fa del suo un caso nazionale, anche grazie al portale Gay.it ed all’associazione Certi Diritti che raccolgono oltre dodicimila firme per chiedere che il presidente della repubblica le conferisca una medaglia al valor civile. Proprio come quelle che le sono già state assegnate dal comune di Sant’Arpino e da quello di Napoli. Ora tocca a Napolitano: il 16 luglio scorso, con una conferenza stampa a Montecitorio, è stato presentato l’appello che sostiene la richiesta dell’onorificenza presidenziale per Maria Luisa. All’incontro hanno partecipato l’onorevole Anna Paola Concia (Pd) ed i promotori dell’iniziativa Alessio De Giorgi (Gay.it), Sergio Rovasio (Certi Diritti), Salvatore Simioli (Arcigay Napoli) e Carlo Cremona (i Ken Onlus). Sul fronte delle indagini, intanto, tre giovani si sono presentati ai carabinieri, insieme ai loro avvocati, per rilasciare dichiarazioni spontanee in merito alla violenza, dichiarando di essere tra gli autori materiali ma negando di avere agito con motivazioni omofobiche. Benché esista una denuncia per lesioni gravissime, i tre non sono stati arrestati. L’inchiesta è ancora in corso e il pasticciaccio di Piazza Bellini non ha ancora una spiegazione ufficiale. (c. u.) Bulli a Pavia Un ennesimo caso di bullismo nella scuola italiana è emerso in seguito alla denuncia della famiglia di un ragazzino di 13 anni, che si è rivolta alla magistratura ma anche alle associazioni glbt per far parlare e soprattutto riflettere sulla vicenda. Una storia come tante altre, un ragazzino forse più effeminato, e certamente percepito come più debole nel gruppo, è diventato il bersaglio degli insulti prima e delle aggressioni fisiche di alcuni compagni poi. E ha sopportato in silenzio per un lunghissimo anno scolastico fino a quando, dopo un’ultima aggressione, non ha retto più e ha raccontato tutto ai genitori, che hanno sporto denuncia per maltrattamenti e lesioni. Del caso si stanno occupando Arcigay di Pavia, la rete Lenford e l’Agedo. 17 agosto 09 pride 18 cronaca italia Un Pd nella fossa Dove va il Pd lo sapremo, nella migliore delle ipotesi, solo dopo il congresso e le primarie che si svolgeranno in ottobre. Nel frattempo registriamo che il tema dei diritti glbt è uno di quelli che ancora una volta provocano le maggiori tensioni interne a questo partito in crisi d’identità e di consensi. Ad agitare le acque è arrivato il senatore Ignazio Marino (a sinistra), il chirurgo di fama internazionale che si definisce cattolico ma ha basato la propria candidatura alla leadership del Pd su un programma di svolta laica che fa tremare i polsi all’ala clericale del partito capeggiata da Rutelli. Marino dice ad esempio che dovremmo essere noi, e non il papa, a decidere come dobbiamo vivere e come dobbiamo morire. E questo basta e avanza per renderlo un irresponsabile estremista agli occhi di una compagna di partito come Paola Binetti. Sulla questione glbt il programma di Marino propone unioni registrate sul modello tedesco e britannico (ovvero il matrimonio con un altro nome) e l’adozione ai single per dribblare lo scivoloso argomento delle adozioni agli omosessuali. Queste posizioni hanno fatto guadagnare al senatore i consensi di molti giovani esponenti del partito e ovviamente anche di quelli gay e lesbiche dichiarati come Paola Concia e Ivan Scalfarotto. Lo amano anche i radicali e parecchi esterni libertari che hanno preso la tessera appositamente per sostenerlo, ma a meno di un miracolo la sua è solo una battaglia di bandiera. Chi invece è dato in pole position per la corsa al ruolo di segretario è Pierluigi Bersani, ex ministro del governo Prodi a cui tutti rimproverano di rappresentare la triste linea di continuità della dirigenza degli ex Ds. E se dobbiamo giudicare da quel che ha detto di recente sulle unioni gay, possiamo confermare che lo stile evasivo e impacciato sembra proprio fatto dello stesso legno che prima di lui hanno usato leader del calibro di D’Alema, Veltroni o Fassino. Anche Bersani preferisce parlare più neutralmente di coppie di fatto, anziché di unioni gay e lesbiche, ma non trova niente di strano se due persone anche dello stesso sesso vogliono vivere insieme con il riconoscimento della legge. Basta non chiamarlo matrimonio, che è tutta un’altra cosa, e non alludere neppure alla questione delle adozioni, che resta un tema “delicatissimo”, o per meglio dire sconveniente. Grasso che cola, in ogni caso, rispetto all’assordante silenzio di Dario Franceschini, che nella gara per la poltrona di leader gode del condizionante appoggio dell’ala cattolica del partito, sempre più simile a un’Udc interna e sempre pronta a mettere mano alla pistola quando sente parlare di diritti o peggio ancora di laicità. Ma comunque vadano le cose, proprio questi nodi dovranno venire al pettine. Blog omofobico Per risolvere i problemi della sosta selvaggia di fronte al Colosseo, e proprio nei pressi della gay street romana, un blogger trentenne e politicamente impegnato (primo dei non eletti della lista civica per Rutelli alle scorse amministrative) ha messo mano alla tastiera del computer e dato sfogo alla proprio indignazione contro coloro che considera responsabili del degrado: i gay. O meglio, per usare le parole di Massimiliano Tonelli, il blogger in questione, la “frociaglia starnazzante”, o se si preferisce l’ “orda di culattoni” che tutte le sante sere infesta la zona, recando disturbo a residenti e turisti e soprattutto parcheggiando dove non dovrebbe. L’invettiva di Tonelli, che naturalmente ha centrato l’obiettivo di creare un vespaio, era rivolta oltre che agli omosessuali al comune. Che prontamente, pur prendendo le distanze dai toni della richiesta, ha deciso di mettere delle fioriere per impedire la sosta abusiva nell’area incriminata. Le associazioni glbt, invece, ci sono rimaste male. Si aspetta delle scuse da Tonelli, ad esempio, il presidente di Arcigay Roma, Fabrizio Marrazzo, secondo il quale “le dichiarazioni sulla gay street sono gravissime e straordinariamente offensive e mascherano dietro il problema della viabilità sentimenti di odio e omofobia violentissimi”. Qualcun altro ha preferito riderci sopra, postando in risposta alla lettera di Tonelli la seguente domanda-commento: “Ma le auto le riconosci dalle paillettes?”. pride agosto 09 italia cronaca 19 Drag queen in cella Secondo una denuncia del Mos (movimento omosessuale sardo), la drag queen toscana Nikita Balli, al secolo Michele Cicogna, è stata arrestata ed espulsa con il foglio di via dalla Sardegna mentre si trovava in vacanza a Sassari. Il 15 luglio, ha reso noto il Mos, Michele ha avuto la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, ovvero su un tratto della strada che da Sassari conduce ad Alghero, abitualmente frequentato da donne immigrate che si prostituiscono, proprio nel momento in cui la polizia stava facendo una retata. Lui era in macchina, fermo sul ciglio della strada dopo aver fatto benzina, in attesa di un amico con il quale aveva intenzione di trascorrere la serata. Ma era anche travestito di tutto punto, ha raccontato, perché proprio quella sera doveva andare ad Alghero per concordare con i gestori di alcuni locali delle serate per agosto. Gli agenti che lo hanno fermato, indifferenti alle sue spiegazioni (“Dicono tutti così”) hanno perciò deciso che fosse un sex worker in cerca di clienti e l’hanno portato in questura per un “controllo di routine”, tenendolo in cella per diciotto ore dopo averlo debitamente schedato e congedandolo con un foglio di via prefettizio con divieto di rientro a Sassari per tre anni. Così Michele si è rivolto al Mos e alla Gay Help Line contro le discriminazioni per far valere le proprie ragioni, ma intanto ha dovuto ottemperare al foglio di via. Il Mos, in un comunicato sulla vicenda, “condanna fermamente l’arresto e l’espulsione delle prostitute extracomunitarie”, rifiuta l’equazione “travestititi uguale prostituta che sottende l’arresto” di Michele e chiede un incontro al questore di Sassari “per capire se quanto avvenuto sia frutto di un semplice errore o di precisa volontà politica”. Aridatece Wilde Le promozioni non sono valide nei giorni festivi Che l’”Osservatore Romano” dedichi un articolo a uno scrittore scandaloso come Oscar Wilde è una notizia di per sé, anche se sono passati più di cent’anni. Ma che lo faccia con l’aria di chi vuole mettere il cappello su uno dei più celebri martiri gay della storia è ancora più stuzzicante. Lo spunto per la riabilitazione post mortem dell’autore del Ritratto di Dorian Gray viene da un saggio dello studioso Paolo Gulisano (Il ritratto di Oscar Wilde, edizioni Ancora) che si propone di far luce sul complesso rapporto dello scrittore con la religione, quella cattolica in particolare nella quale decise di morire. E così il quotidiano del Vaticano descrive Wilde come “un uomo costantemente in ricerca del Bello e del Buono, ma anche di quel Dio che non aveva peraltro mai avversato, che aveva forse elegantemente rispettato, ma dal quale si fece pienamente abbracciare dopo l’esperienza drammatica del carcere, per arrivare a chiudere il suo itinerario umano in comunione con la Chiesa cattolica”. Perciò, “il cammino esistenziale di Oscar Wilde può anche essere visto come un lungo e difficile cammino verso quella ‘terra promessa’ che dà il senso all’esistere, un cammino che storicamente lo ha portato alla conversione al cattolicesimo, una religione che, diceva in uno dei più acuti e paradossali aforismi, ‘era solo per i santi e i peccatori. Per le persone rispettabili va benissimo quella anglicana’”. Wilde in effetti, pur avendo concezioni religiose piuttosto personali, oscillò per tutta la vita tra le due confessioni. E seguendo il filo del suo aforisma c’è da dubitare che si sarebbe fatto cattolico se non fosse finito in seri guai con la giustizia per la sua omosessualità e non fosse poi morto anzitempo in esilio dopo due anni di carcere duro. Non per niente è rimasto famoso per i suoi paradossi. agosto 09 pride 20 estero cronaca Lubiana: dando ascolto alle proteste di una coppia omosessuale, il mese scorso la corte costituzionale slovena ha bocciato come discriminatoria la legge sulle unioni civili che impedisce ai partner dello stesso sesso di ereditare automaticamente le rispettive proprietà. Il parlamento avrà sei mesi di tempo per adeguare le norme al dettato costituzionale, ma intanto le coppie gay e lesbiche possono da subito godere degli stessi diritti ereditari garantiti a quelle eterosessuali. Londra: il “Pink Paper”, quotidiano glbt britannico ha cessato le pubblicazioni. La decisione è stata presa in seguito alla forte riduzione L’eredità di Jackson La fine improvvisa di Michael Jackson sembra voler confermare che ci tocca proprio morire perché gli altri ci vogliano più bene. L’ultimo respiro, ironia della sorte, si è portato dietro quel rilancio commerciale che Jackson cercava da tempo per ripianare i propri faraonici debiti. Con quello che farà guadagnare la mania post mortem, è stata la concorde osservazione dei media, l’eredità del cantante sarà una miniera d’oro per gli eredi. E infatti è cominciata la lotta tra i famigliari superstiti, uno dei cui nodi fondamentali è la custodia dei tre figli di Jackson, che oggi hanno 12, 11 anni e 7 anni. Per ottenere quella dei due maggiori si è fatto avanti anche il dermatologo del cantante, Arnold Klein, che è gay e ha dichiarato di essere il padre biologico dei bambini. Secondo dichiarazioni rese alla stampa dall’ex compagno di Klein, Paul Gohranson, Michael Jackson era stato reso sterile dai maltrattamenti ricevuti dal padre e il dermatologo, che ha sostenuto di averne le prove, era stato prescelto come donatore al suo posto. Intanto, sul cadavere ancora caldo si sono intrecciate rivelazioni e pettegolezzi di ogni tipo. Una delle quali riguarda l’omosessualità del cantante. Una biografia non autorizzata scritta da Ian Halperin gli attribuisce almeno due relazioni con uomini più giovani, un muratore di origini asiatiche e un aspirante attore che nel frattempo faceva il cameriere a Hollywood. Sempre secondo il biografo, quelli che lavoravano per Jackson erano tutti al corrente del fatto che fosse gay. E chi l’avrebbe mai detto? delle entrate pubblicitarie. La testata, che diffondeva ogni giorno sessantamila copie cartacee, continuerà a esistere solo su internet con una redazione drasticamente ridimensionata. San Paolo: è stato inaugurato nel carcere brasiliano di São Joaquim de Bicas, alla periferia di Belo Horizonte, il primo braccio riservato a persone transessuali, travestiti e gay. L’esperimento coinvolge per il momento venti detenuti distribuiti in dieci celle, ma se darà risultati soddisfacenti sarà esteso ad altre carceri brasiliane. Il braccio “rosa” del penitenziario è stato realizzato su richiesta della segreteria per i diritti umani del governo dello stato di Minas Gerais, con il chiaro obiettivo di ridurre i rischi della permanenza in prigione per i detenuti omo e transessuali. Kampala: “Se nei vostri paesi avete scelto di promuovere la sessualità anale fate pure, ma lasciate in pace noi”. Così il ministro dell’etica ugandese James Nsaba Butuo spiega di aver risposto agli “amici” stranieri che gli suggerivano un ammorbidimento sul tema dei diritti glbt. L’Uganda, ha promesso il ministro, continuerà a rifiutare l’omosessualità, checché ne pensino l’Onu o i paesi ricchi che minacciano di ritirare le sovvenzioni al paese africano se non cambierà la propria politica al riguardo. pride agosto 09 Caccia alle suore Dopo averle maldigerite per decenni, il Vaticano passa alla resa dei conti con le suore statunitensi, che a tutt’oggi costituiscono una spina nel fianco dei progetti restauratori di papa Ratzinger. Le 340 congregazioni di suore degli Stati Uniti sono infatti finite sotto la lente d’ingrandimento di un’ispezione (tecnicamente “visita apostolica”) ordinata da Roma con l’espresso scopo di valutarne condizioni di vita e comportamenti in rapporto all’ortodossia papale. Tra le suore sotto indagine, 65.000 distribuite in 127 ordini, sono in effetti numerosi gli esempi di femminismo ecclesiastico che danno sui nervi alle gerarchie. Sono donne che non stanno chiuse in convento e non vanno in giro con la tonaca. Lavorano anche al di fuori delle istituzioni religiose e assistenziali cattoliche e sono convinte sostenitrici del sacerdozio femminile, per non parlare dei diritti dei gay. Adesso temono che le conclusioni dell’inchiesta le costringeranno a scegliere tra l’obbedienza a un giro di vite rivolto all’indietro e la rinuncia ai voti. Rafforza questa impressione, del resto, una seconda indagine avviata dalla Congregazione per la dottrina della fede (erede moderna dell’Inquisizione) nei confronti della Leadership Conference of Women Religious, un’organizzazione composta quasi esclusivamente di suore che si sarebbe macchiata di eresia riguardo ai temi del sacerdozio, dei diritti degli omosessuali e dell’autorità della chiesa. In Uruguay, invece, è uno scandalo gay ai piani alti della gerarchia cattolica a tenere banco. All’inizio di luglio, il papa non ha potuto far altro che accettare le dimissioni del vescovo di Minas, monsignor Francisco Barbosa (nella foto sotto), per “gravi motivi personali”. Non era rimasta altra via dopo lo scandalo scoppiato in seguito a una denuncia per estorsione presentata dallo stesso vescovo, in seguito alla quale era emerso che il motivo del tentato ricatto erano le relazioni omosessuali del prelato con due uomini. La conferenza episcopale uruguayana ha nominato il successore di Barbosa, Rodolfo Wirz, e ha espresso “dolore per il grave peccato che ha danneggiato la Chiesa”. Non è comunque esatto dire che il Vaticano ce l’abbia a morte con noi. Sarebbe infatti sul punto di dichiararsi d’accordo sulla depenalizzazione del reato di omosessualità in tutto il mondo. Lo ha sostenuto il presidente dell’assemblea parlamentare del consiglio d’Europa, Lluis Maria De Puig, a conclusione di un incontro diplomatico con il cardinale Dominique Mamberti, segretario di stato vaticano per i rapporti con gli stati. L’assemblea del consiglio d’Europa sta preparando un nuovo documento contro la discriminazione degli omosessuali e cerca anche il consenso della chiesa cattolica. Il cardinale, ha riferito De Puig, ha manifestato “un atteggiamento positivo, anche se so che quando entreremo nei dettagli, diritto a manifestare, unioni gay, educazione eccetera, emergeranno delle divergenze”. 21 agosto 09 pride 22 cronaca estero Servizio di intermediazione camere per esempio Cronache nere Sentirsi dare del frocio in pubblico è un’offesa che va lavata col sangue. Si è attenuto a questo tradizionale codice d’onore Javier Florez, ventisettenne giocatore dell’Atletico Barranquilla, una squadra di calcio che milita nel campionato colombiano. Florez e i suoi compagni, colpevoli di aver perso la finale di campionato, hanno scatenato le ire dei tifosi. Uno dei quali, un elettricista di 17 anni, ci ha rimesso le penne. Secondo testimoni citati da un quotidiano colombiano, il ragazzo ha insultato pesantemente il giocatore, dandogli del finocchio e altro, e Florez ha risposto tirando fuori una pistola e facendo fuoco. Poi è fuggito in preda al panico, per andare a costituirsi qualche ora dopo e finire in carcere. Il delitto d’onore gode di una certa popolarità anche in Russia, dove un trentatreenne di Volgograd ha ucciso a fucilate la fidanzata Kamila dopo aver scoperto che in passato si chiamava Kirill era era diventata donna a tutti gli effetti solo dopo un’operazione chirurgica. I due convivevano da un paio d’anni, ma lei manteneva dei misteri sulla vita che aveva fatto prima di conoscere il suo principe azzurro. Così lui aveva finito per indagare per conto suo, e rovistando nella posta elettronica di Kamila aveva scoperto l’arcano, insieme alla doppia identità della fidanzata che in rete si presentava come una persona transessuale. Dopo averla ammazzata, l’uomo ha tentato il suicidio tagliandosi i polsi, ma è stato soccorso e arrestato con l’accusa di omicidio volontario. Tempi duri a Vilnius Non è bastato un veto opposto dal presidente della repubblica Valdas Adamkus (nella foto) per fermare una legge contro la “propaganda dell’omosessualità” in Lituania. Il parlamento di Vilnius ha infatti rivotato a tambur battente a metà luglio le norme rigettate, e approvandole una seconda volta con una larga maggioranza ha superato l’ostacolo del veto presidenziale. La legge, ispirata ufficialmente alla tutela dei minori, vieta qualunque forma di pubblicità alle relazioni omosessuali, bisessuali e poligame, accomunate nella censura alle pratiche legate all’occulto, alle parolacce e ai cattivi esempi in materia d’igiene e alimentazione. Tutte queste cose infatti, spiega il testo, hanno “un effetto negativo sulla salute psichica, lo sviluppo fisico, intellettuale e morale dei minori”. Contro la nuova legge, che dovrebbe entrare in vigore nel marzo del prossimo anno, è già stato presentato un ricorso alla corte costituzionale, in difesa della libertà di espressione e del diritto d’accesso all’informazione. Intanto, il movimento glbt lituano si è dato da fare per ottenere solidarietà dall’estero, coinvolgendo le associazioni per i diritti umani e le istituzioni europee, e sta pensando di rispondere all’affronto organizzando nei prossimi mesi a Vilnius una manifestazione di protesta di risonanza internazionale. pride agosto 09 Berlino da 19,- € e per persona/nott www.ebab.com · Call +49-30-236 236 10 ESTERO cronaca 23 Il caso Brüno In Italia lo vedremo se va bene a fine ottobre (e ve ne riparleremo), ma nel frattempo Brüno di Sacha Baron Cohen è già diventato un caso internazionale. Merito senza dubbio della campagna pubblicitaria benissimo orchestrata dalla produzione (la Universal) ma anche dell’oggettivo effetto dei contenuti politicamente scorretti del film. L’Ucraina ha avuto l’onore di essere il primo paese a bandirlo dalle proprie sale, giudicandolo “immorale”, ma non resterà probabilmente l’unico. Nel frattempo le vicende del giornalista gay impersonato da Baron Cohen hanno già fatto arrabbiare anche alcune associazioni gay negli Stati Uniti. A cominciare dalla temibile Gay and Lesbian Alliance Against Defamation, che pur riconoscendo agli autori l’intenzione di proporre una satira contro l’omofobia ha valutato diverse scene del film come lesive dell’immagine che la comunità gay americana cerca di dare di sé. Non sono piaciute per esempio le allusioni sessuali intorno al tema gay e adozioni, gli scherzi sui matrimoni omosessuali in California e la riproposizione di stereotipi tradizionali dell’omosessualità, sia pure con intenti ironici. “A più riprese”, secondo il parere del direttore generale della Glaad Rashad Robinson, “la satira di Brüno non considera come vengono trattati i gay nella vita reale. E, volontariamente o meno, finisce per offendere la comunità omosessuale anziché proteggerla”. Malumori sono arrivati anche dall’Austria, dove vive e lavora Alfons Haider, giornalista e presentatore della tivù pubblica che a quanto pare è servito da modello per il Brüno di Baron Cohen. La caricatura è stata giudicata troppo perfida, mentre diverse battute della sceneggiatura hanno ferito l’orgoglio patriottico. Le polemiche alimentano comunque il successo al botteghino e i finanziatori del film, campione d’incassi negli Stati Uniti e in Gran Bretagna appena dopo l’uscita, stanno rientrando alla grande dei circa 42 milioni spesi per produrlo. Obama insiste Pur criticatissimo perché non si spende abbastanza, con i fatti che contano, sulla questione dei diritti glbt, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama non rinuncia a fare il simpatico. Così, in un recente discorso ufficiale, è tornato a sottolineare che “in America non c’è forse mai stata meno discriminazione di oggi”, ma alcuni gruppi ancora la subiscono. E tra questi, Obama non ha dimenticato “i nostri fratelli e sorelle gay, che ancora subiscono attacchi e persecuzioni e vedono negati i loro diritti”. Sul fronte legislativo, tuttavia, le cose procedono a rilento. È arrivata però al termine del suo complesso iter parlamentare, con l’approvazione da parte del senato, la legge sui crimini d’odio intitolata a Matthew Shepard, lo studente del Wyoming assassinato 11 anni fa e diventato un simbolo della lotta alla violenza omofobica. Il provvedimento estende la protezione federale anche alle persone che subiscono violenza a causa del proprio orientamento sessuale o identità di genere, parificate così alle vittime dell’odio etnico e religioso. Ormai sono 45 su 50 gli stati Usa in cui sono già in vigore norme specifiche contro i crimini omofobici, ma la legislazione federale serve a rafforzare quella locale e ad affermare, come è stato fatto in senato, che questo genere di reati “non ha spazio in America”. I gruppi religiosi ostili al provvedimento hanno espresso timori circa la loro libertà di continuare a esprimere sentimenti antigay, ma il testo approvato riguarda soltanto i casi in cui sia presente una violenza fisica accertata. Secondo dati diffusi dall’Fbi, circa il 15% degli 8000 gravi crimini d’odio registrati ogni anno negli Stati Uniti sono da attribuirsi all’omofobia. agosto 09 pride S BE ANC O G LA ESC O BO IS O Y G FR pride agosto 09 DA V N G IS O C IL G O O O BO N YS T I IC E O BE FR A N C M S E M A D G O NU O R E G I L M OB A A A O N DA Y I JA L E G SM A SCO O G IN IS O E BO JO YS H N S D BIA J JO N C C H H RA HA A N IP S LE N H R O ID LI TH A E 24 cultura+attualità 25 I Gossip sono il gruppo del momento e Beth Ditto è il personaggio dirompente in grado di unire glamour e politica che la comunità glbt ha sempre desiderato. Li abbiamo incontrati alla presentazione del nuovo disco e ci hanno detto: “Siamo felici di essere gay”. Uragano Beth Paolo Colonna [email protected] Meno di un metro e sessanta di altezza, un peso che fluttua tra gli ottanta e i cento chili. È inutile negarlo: la prima cosa che si nota di Beth Ditto è la stazza. Eppure nel 2009 questa ragazza obesa nata in un piccolo centro rurale del profondo sud degli Stati Uniti è ormai una delle star più fotografate del pianeta, e tutti gli stilisti più celebri fanno a gara per vestirla. Lesbica dichiarata, femminista radicale e fiera del suo passato punk adora da sempre i vestiti, tanto che da poco ha appena lanciato la sua linea di stravaganti abiti rigorosamente extra large per il marchio di taglie forti Evans. Per capire il successo di Beth Ditto bisogna guardare oltre la ciccia. Purtroppo alcuni non ci riescono: per loro è soltanto un fenomeno da baraccone, uno scherzo di natura, una freak. Sostengono che i grandi nomi della moda l’abbiano adottata come “musa” per puro cinismo, che si tratti soltanto di un’operazione studiata a tavolino per tentare di smentire chi li accusa di proporre continuamente un modello femminile filiforme e macilento. Inorriditi dal suo aspetto diametralmente opposto a quello di Paris Hilton e Victoria Beckham i suoi detrattori la rifiutano a priori, magari senza neppure averla mai sentita cantare. Un vero peccato, perché Beth Ditto non è soltanto adipe e cellulite. Non appena si materializza con il suo gruppo all’incontro con la stampa milanese in un’afosa tarda mattinata di fine giugno è chiaro a tutti che quella che abbiamo di fronte è un’autentica forza della natura. Disinvolta, logorroica, acuta e spiritosa, ben presto ci conquista con la sua debordante energia. Beth è la frontwoman dei Gossip, il gruppo pop del momento. Con lei ci sono anche il mite chitarrista Brace Paine, unico etero della band che però è in grado di citare con disinvoltura un cantante glam di culto degli anni settanta dichiaratamente gay come Jobriath, e la bionda batterista Hannah Blilie, di cui si può ammirare la notevole bellezza androgina anche sulla copertina del loro ultimo album e che oggi indossa una t-shirt dei Village People. È da subito Beth, vestita completamente di nero e con un trucco dark di cui Siouxsie andrebbe orgogliosa, a condurre il gioco. Ci invita a partire con le domande, ci apostrofa sorridendo dicendo che siamo troppo timidi quando nessuno osa parlare, poi prende di mira proprio me e mi dice: “Dai, inizia tu”. Le chiedo come mai i Gossip sono l’unico gruppo di successo capace di unire musica pop e attivismo gay dai tempi dei Bronski Beat negli anni ottanta, e le si illuminano gli occhi. agosto 09 pride 26 attualità+cultura I Gossip non hanno mai avuto paura di esporsi, di rompere gli schemi, di sovvertire le regole. Fin dagli esordi all’inizio del nuovo millennio, quando ancora suonavano nelle cantine di Olympia e di Portland con altri gruppi della scena post-punk statunitense prevalentemente al femminile come Bikini Kill, Le Tigre, Sleater-Kinney e Huggy Bear, tutti vicini al movimento femminista underground delle Riot Grrrl, Beth non ha mai nascosto di essere lesbica. Successivamente all’arrivo nel gruppo di Hannah – altra dyke dichiarata – e al loro primo grande successo commerciale Standing In The Way Of Control con un testo esplicitamente a favore delle nozze gay, i Gossip abbandonano le etichette indipendenti e firmano il loro primo contratto con una major, la Sony Music, che li scrittura appositamente per lanciare il progetto – purtroppo poi accantonato – di Music With A Twist, una label sussidiaria dedicata esclusivamente agli artisti glbt. L’attesissimo nuovo album dei Gossip da poco nei negozi si intitola provocatoriamente Music For Men, ma basta un’occhiata alla foto di copertina con Hannah che fa il verso a intramontabili icone maschili come James Dean ed Elvis o allo spassoso “infomercial” per il lancio del disco per rendersi conto di come sia diverso l’approccio del trio alla questione queer da quello di Jimmy Somerville e compagni di più di vent’anni fa: tanto era maliconico e deprimente il video per Small Town Boy di allora, quanto auto-ironico e vitale è il clip promozionale per Music For Men. “Siamo felici di essere gay” conclude raggiante Beth prima di passare alla domanda successiva. Come vorrei che alla conferenza di oggi fosse presente anche Povia, accidenti. La biografia di Beth Ditto potrebbe essere un magnifico spunto per un film di John Waters. Lei stessa lo sa bene, e nomina proprio Divine come uno dei suoi idoli di riferimento, a volte richiamando la celeberrima drag queen nei suoi servizi fotografici con gli stessi atteggiamenti e il trucco esagerato (qualcuno l’ha descritta anche come un incrocio fra Kelly Osbourne e Leigh Bowery). Originaria di Searcy in Arkansas, nell’area più religiosa e conservatrice del sud degli Stati Uniti non a caso chiamata Bible Belt, Beth è cresciuta in un trailer park con sette fratelli e la mamma, un’ex infermiera che tuttora lavora da McDonald a causa di un’invalidità parziale. Talmente povera da ridursi ogni tanto a mangiare perfino qualche scoiattolo – lei dice con nonchalance che da quelle parti è un’usanza locale – Beth inizia a fumare a sei anni per imitare la babysitter e sogna di fare la parrucchiera da grande. Schernita dai compagni a scuola perché già cicciona, ben presto si rende conto che le piacciono le ragazze e che i suoi concittadini cristiani e bacchettoni non l’accetteranno mai. Decide quindi di scappare con pride agosto 09 l’amico del cuore punkettaro Nathan (ovvero Brace, il futuro chitarrista dei Gossip) a Olympia nello stato di Washington, città dove Kurt Cobain aveva iniziato a suonare e dove prospera tuttora una vivace community glbt, e insieme iniziano a frequentare i locali underground dei sobborghi. Dopo un periodo di crisi e di auto-isolamento – durante il quale lei stessa ha rivelato che i suoi peli pubici sono diventati completamente bianchi a causa dello stress – Beth entra far parte del movimento femminista Riot Grrl e decide finalmente di mettersi a cantare: con Nathan e un’altra ragazza (Kathy Mendonca) formano un gruppo e cominciano a tenere concerti nei garage e negli scantinati di Olympia facendosi notare non soltanto per la mole di Beth, ma soprattutto per la sua grinta e la sua voce intensa e potente, a metà strada fra Janis Joplin e Aretha Franklin ma che a volte ricorda anche quella di Dolly Parton. È questa la prima incarnazione dei Gossip, che incidono due album di garage punk con forti influenze dance e soul – That’s Not What I Heard e Movement – per la leggendaria etichetta indipendente Kill Rock Stars. In seguito Kathy lascia il gruppo per fare l’ostetrica e a sostituirla arriva Hannah, che regala una ritmica decisamente più funky al sound dei Gossip e che con il suo look butch fa perdere la testa alle numerose lesbiche presenti alle loro esibizioni live. Con l’arrivo di Hannah i Gossip si trasferiscono a Portland in Oregon dove risiedono tuttora, e pubblicano il loro terzo album Standing In The Way Of Control. Il remix dei Soulwax del pezzo che dà il titolo al disco, scritto di getto da Beth come reazione all‘emendamento proposto da Bush per annullare i matrimoni omosessuali, diventa la sigla della serie tv Skins trasmessa in Inghilterra su Channel 4 e i Gossip finalmente sbarcano in alta classifica. Un altro singolo estratto dall’album, Listen Up!, viene ripubblicato con un nuovo video e li consacra definitivamente in Gran Bretagna come uno dei gruppi più cool in circolazione. Le due versioni del video (entrambe reperibili su YouTube: www.youtube.com/watch?v=b_oclXxsLS0 e www.youtube.com/ watch?v=poBPu8quCkk) sono rappresentative della metamorfosi in corso per i Gossip: la prima, con Beth insolitamente dimessa che divora tranci di pizza in casa con gli amici, è molto lo-fi ed è stata girata con un pugno di dollari come si addice a un gruppo indie; la seconda, con una Beth già molto più glamour che balla scatenata sui tavoli di un bar dove si incontrano due transgender, è una gioiosa celebrazione del gender bending da parte di un gruppo emergente che non è affatto disposto a scendere a compromessi pur di sfondare. Pochi anni prima, infatti, Beth ha incontrato finalmente il grande amore della sua vita: è Freddie, uno schivo transgender f to m con cui è ormai insieme da quasi un decennio cultura+attualità ma che raramente si fa vedere in pubblico con lei. Il successo crescente dei Gossip è dovuto soprattutto alla loro prorompente cantante. Dopo un memorabile servizio fotografico di Steven Klein, che la ritrae per il magazine “Pop” accanto allo statuario modello Blake Kuchta, la popolarità di Beth esplode: ormai non è più soltanto una rockettara alternativa con parecchi chili di troppo, ma diventa la più improbabile icona fashion di questo decennio. Tutti i grandi nomi della moda e dello stile vogliono lavorare con lei, il quotidiano inglese “The Music For Men È il quarto album dei Gossip, il secondo con la formazione attuale e il primo realizzato per una major. Per registrarlo la Sony/Columbia ha investito 300.000 dollari, più o meno dieci volte il costo complessivo dei loro dischi precedenti. È prodotto da Rick Rubin, che in passato ha fatto incetta di Grammy collaborando con i Red Hot Chili Peppers, i Beastie Boys e Johnny Cash. È stato proprio Rubin a decidere di lavorare con Beth e compagni, folgorato dopo averli visti dal vivo. Il sound è ancora quello riconoscibilissimo del gruppo, ma molto meno ruvido rispetto 27 Guardian” le offre una rubrica fissa, diventa una presenza costante ai talk show e alle sfilate. Abilissima a giocare con la sua immagine, Beth si fa spesso fotografare anche completamente nuda: ha fatto scalpore una copertina del settimanale britannico “New Musical Express” del 2007 con tutti i suoi rotoli di ciccia orgogliosamente esposti, e la trovata le è valsa anche una nomination come Sexiest Woman Of The Year per gli NME awards (ha perso per pochi voti battuta da Kate Moss, che nel frattempo è diventata sua grande amica). Quest’anno, per lanciare il nuovo bimestrale di moda e celebrità “Love” con un primo numero dedicato alle icone dell’ultima generazione, alla Condé Nast hanno voluto in copertina proprio lei. E Beth si è spogliata di nuovo volentieri, confidando civettuola ai giornalisti che hanno ritoccato la foto con Photoshop soltanto per farla apparire ancora più grassa. Fiera del suo corpaccione, Beth non disdegna neppure di strapparsi i vestiti di dosso durante le sue incendiarie performance dal vivo, lasciando il pubblico basito ma affascinato. La Ditto non ha peli sulla lingua, e sa perfettamente che i media la amano anche per le sue dichiarazioni provocatorie (un po’ come succedeva per Morrissey nel suo periodo d’oro). A volte tocca anche a qualche collega di subire i suoi strali: è attualmente in corso una gustosa polemica tra lei e Katy Perry a causa del pezzo I Kissed A Girl, che secondo Beth è offensivo per la cultura gay perché accenna al lesbismo soltanto per stuzzicare l’immaginario erotico dei maschi eterosessuali. Una cosa è certa: per quanto la musica dei Gossip sia un interessante e attualissimo amalgama di generi diversi è proprio la loro esuberante cantante il loro grande asso nella manica. Nell’era di X Factor e dei reality di iconoclasti autentici con il carisma e la personalità di Beth – che è nata per stare sul palcoscenico - ne emergono sempre più di rado (la penultima popstar del suo calibro, in ordine di apparizione, è sicuramente Amy Winehouse). Ma lei non si prende mai troppo sul serio, anzi: di recente ha espresso pubblicamente il desiderio di duettare con Susan Boyle, la bruttina stagionata che ha commosso i telespettatori inglesi di Britain’s Got Talent con la sua voce ma che poi è stata ricoverata in clinica per esaurimento nervoso in seguito alla sua sconfitta in tv (anche se la stessa Beth dubita che andrebbero d’accordo: “È troppo cristiana per essere mia amica”). Il nuovo album Music For Men segna il successo definitivo dei Gossip. Il periodo delle cantine e dei piccoli club per loro è finito, e d’ora in poi li vedremo esibirsi nei grandi spazi. È anche il disco più apertamente gay dell’anno, e proprio per questo è ancora più importante. Nessun’altra star attualmente è capace di unire glamour e attivismo come Beth Ditto. È lei oggi il nuovo idolo delle comunità glbt, e se lo merita appieno. Teniamocela stretta, Beth. Tutta quanta. ai primi album e impreziosito da sfaccettature soul, funky, dance e perfino electro. Music For Men è il disco più pop dei Gossip, e anche quello più commerciale. I testi sono un po’ meno politicizzati e più personali, anche se non mancano riferimenti più o meno espliciti alla cultura queer. È anche un omaggio agli anni ottanta da parte di tre ragazzi nati proprio allora, con innumerevoli citazioni del pop di quel decennio nei testi e nei suoni (l’accenno a Our Lips Are Sealed delle Go-Go’s in For Keeps o le schitarrate in stile new-wave di 2012 che fanno tanto B-52’s). La voce di Beth è più in evidenza che mai, ma anche più misurata rispetto al passato: ha sempre avuto polmoni da vendere e dal vivo le si perdona volentieri qualche eccesso, ma in qualche brano qui dimostra di saper essere anche struggente e sensuale, quando vuole. Stupiscono ancora una volta le inflessioni black del suo modo di cantare, e lei stessa richiama spudoratamente nei testi grandi nomi del soul come Aretha Franklin e Marvin Gaye. L’album inizia con l’arte di arrangiarsi di una prostituta in Dimestore Diamond, atipico blues con qualche accenno country e una performance vocale notevole di Beth che si conferma ancora una volta cantante di razza; il ritmo aumenta di parecchio subito dopo con l’attuale singolo Heavy Cross, tormentone estivo trasmesso di continuo dalle principali radio italiane che ha fatto conoscere il gruppo qui da noi anche a chi finora ne ignorava l’esistenza; a seguire Love Long Distance, il prossimo singolo dedicato alle complicazioni della storia d’amore di Beth con Freddie causate dalla sua improvvisa fama, in assoluto il pezzo più disco che i Gossip abbiano registrato finora: con un remix adeguato potrebbe facilmente diventare a estate inoltrata uno dei brani più ballati in tutte le discoteche all’aperto. Music For Men è un tiratissimo tour de force: la tensione non cala mai, non ci sono pezzi lenti, e forse l’unico appunto che gli si potrebbe muovere è una certa uniformità di toni. Segnalo per motivi di spazio soltanto i pezzi che mi sembrano più significativi: Pop Goes The World, con Beth in modalità diva soul che promette di far cambiare modo di pensare all’intero pianeta; il pop retrò molto ottanta e la delusione sentimentale di Four Letter Word, il ritorno al punk rock più abrasivo del brano di chiusura Spare Me From The Mold e naturalmente Men In Love (With Each Other), un inno all’amore fisico tra maschi con un ritornello facile facile, di quelli che ti mettono di buon umore e ti rimangono in testa per tutta la giornata. agosto 09 pride 28 pride agosto 09 cultura+attualità 29 Bello, bravo, ironico e spavaldamente gay: è un giovane artista newyorchese di cui sentiremo molto parlare in futuro. Nel suo ultimo album Watch my Mouth prende in giro senza pietà il culto “religioso” delle icone omosessuali. Lo stile Cazwell Roberto Cangioli [email protected] “Quando la gente mi chiede come descriverei il mio stile rispondo che è come immaginare che Biggie Smalls (famoso rapper ucciso a L.A. nel 1997) avesse mangiato Donna Summer per colazione”. Questo improbabile mix non può che scaturire da una mente a dir poco stravagante come quella di Cazwell (www.cazwell.com), uno tra i nuovi artisti dichiaratamente gay che meglio incarna lo spirito downtown di New York. Uscito recentemente, Watch My Mouth è il nuovo album di Cazwell, una sorta di biglietto da visita per proporre i suoi singoli precedenti e la sua musica (fondamentalmente, è la versione estesa del precedente Get Into It uscito nel 2006): una divertente miscela di dance e hip hop alla vecchia maniera, un perfetto esempio della nuova pop music. Sviluppatasi in piena era Bush, la musica di Cazwell rappresenta la presa di posizione delle nuove generazioni nei confronti di una politica che tende ad oscurare ogni forma di diversità, vista come “trasgressiva” e pericolosamente destabilizzante. Le canzoni di Watch My Mouth, pur richiamando testi che inneggiano alla spensieratezza e al buon umore, non celano la voglia di dichiarare la propria identità sessuale, che è anzi vissuta con estrema naturalezza; il sesso vi è celebrato in tutte le forme, a partire da riferimenti a oggetti e nomi appartenenti all’immaginario gay, come pelo, lubrificante e popper. Non è un caso che il disco veda, in qualità di ospiti, la partecipazione massiccia di altri artisti glbt che ruotano all’intorno dell’etichetta Peace Bisquit, come la travolgente Amanda Lepore (myspace.com/amandaleporeonline) che canta nell’irriverente “Get Into It”. Cazwell, che è anche il produttore dell’album di Amanda Amanda Lepore (ascoltatevi la di lei delirante “My Pussy”), l’ha voluta per il video di “All Over Your Face” diretto da Francis Legge, una canzone dal testo così esplicito da essere interdetta persino sul canale tv gay LOGO. Anche il trio The Ones (vedi rubrica musica di “Pride” dello scorso ottobre), facente parte della stessa scuderia, partecipa al progetto con la danzereccia “Mission Possible”. Le Avenue D, duo femminile proveniente da Miami e protette del famoso dj Larry Tee, sono invece le interpreti assieme a Cazwell di “The Sex That I Need”, brano rap dai contorni electroclash, il movimento newyorkese in cui la band femminile ha fatto il suo esordio nel 2001. È evidente che il sesso sia presente ovunque agosto 09 pride 30 attualità+cultura in tutte le tracce dell’album, rappresentato in tutte le sue sfumature, come nel caso di “Limousine” in cui viene festeggiata la passione sadomaso. Tuttavia Watch My Mouth non è un disco “a se(n/s)so unico”, è anche intriso di divertente satira nei confronti del quotidiano (“I Buy My Socks On 14th Street”) e degli stereotipi della cultura gay di massa, come nel caso dell’oltraggiosa canzone indirizzata a Beyoncé. Complice la conturbante Tamikko, famosa ballerina hip hop che veste i panni della cantante americana, il video di “I Seen Beyoncé at Burger King” tende a sfottere l’immagine plastificata e vagamente paradisiaca che la maggior parte dei gay ha delle proprie icone, come nel caso di Beyoncé, riportandole ad una dimensione più terrestre - sintomatico quanto esilarante il rutto provocato dall’attrice Tamikko. Al video ha preso parte anche Jonny Makeup, voce guida del gruppo V.I.P., nonché a detta dell’autore uno dei più famosi truccatori mondiali, che con la sua voce da bambino viziato rende questo brano ancora più divertente. Quando si parla di produzione, Cazwell è sinonimo di qualità a New York: ha collaborato tra gli altri con Larry Tee, Boy George, David Lachapelle e Lost Daze (questi ultimi hanno dato il loro contributo a “Get My Money Back”) ed è attorniato costantemente da una pletora di personaggi straordinariamente camp come quelli che appaiono nel video della sua recente festa di compleanno, organizzata - e dove altrimenti? - in un Burger King (www. youtube.com/watch?v=sVEsZnOlKDo). “Ciò che importa più di tutto è invogliare la gente a divertirsi, la mia musica dev’essere come una danza liberatoria, quasi spirituale. Volevo un cd che suonasse come essere ad una festa house. Dai vari party in cui ho suonato a New York ho cercato di carpire il meglio di questa mentalità per dimostrare che ce n’è per tutti i gusti”. Per questo motivo Watch My Mouth si completa con una serie di remix in versione dance di alcune tracce prelevate dal cd principale e sulle quali troneggia il trainante refrain di “Tonight” mixato dai Lost Daze. Se poi alla buona musica aggiungete un’immagine sensualmente accattivante il gioco è fatto: c’è chi si è già messo in fila per un suo dj set in Italia. Noi ci saremo, e voi? pride agosto 09 In questa foto e sopra: Cazwell con Amanda Lepore 31 agosto 09 pride 32 attualità+cultura Tormenti di cuore estivi? Guardate avanti, cercando magari ispirazione nell’ultimo disco de La Prohibida che cela preziosi consigli di “bon ton” amoroso in ogni traccia. Ay mi amor... Marco Albertini [email protected] Siete in spiaggia e state pensando a come comunicare al vostro amore estivo che la vostra storia “appena nata è già finita”? Se avete bisogno di ispirazione vi suggeriamo l’ultimo lavoro musicale de La Prohibida, artista spagnola di grande talento (riduttivo dire che è solo una drag queen ma definirla cantante è forse eccessivo…) e vera icona nel mondo culturale e politico glt iberico. Un piacevolissimo disco di musica elettro-pop ideato come un concept album, dove il freddo e il vuoto dello spazio siderale diventano una metafora del viaggio che si deve compiere per rimettere insieme i pezzi di un cuore distrutto e ricominciare a credere in se stessi. La domanda che campeggia sulla copertina e che dà il titolo all’album ricorda i poster dei film di fantascienza sovietici degli anni ’60 del secolo scorso: “Sr. Kubrick, ¿Qué haría usted?” (Sig. Kubrick, Lei cosa farebbe?). Leggendo i testi viene in mente che si chieda al grande regista di 2001 Odissea nello spazio come far capire al partner che non è degno di noi e non ci merita più, per riprendere pride agosto 09 in mano il proprio destino. Partiamo dalla traccia “La quimica me ha dado lo que tu no me das” (la chimica mi ha dato ciò che tu non mi dai) con cui, se il messaggio che sei di una noia mortale non fosse abbastanza chiaro di per sé, potete cantargli “oro, fósforo y kriptón por tu falta de interés inyecté en mi corazón. Resuelvo el problema y extingo el dolor…” (oro, fosforo, kriptonite per la tua mancanza di interesse ho iniettato nel mio cuore. Risolvo il problema ed estinguo il dolore…). Con “Estás donde tienes que estar” (sei dove devi essere), potete farvi forza che proprio tutti quanti pensano che stiate facendo benissimo a mollarlo, infatti “La gente te sonríe y en realidad no pueden soportarte, no pueden más” (la gente ti sorride e in realtà non possono sopportarti, non ce la fanno più). Se preferite assumervi tutta la responsabilità, “Menos mal” (per fortuna) è come una ceretta a freddo che dà un colpo secco e senza scampo. “Perdóname si ya no me intereso por tus besos. Olvídame como yo te he olvidado a ti” (perdonami se già non mi interesso dei tuoi baci. Dimenticami come io ho dimenticato te). Tutto scorre, anche il dolore lancinante che gli avete appena inferto e che sicuramente si merita. Grazie a “Cuando dos electrones chocan” (quando due elettroni si scontrano) potete giustificarvi che non siete dei bastardi ma che “Cuando dos corazones chocan, siempre hay uno que arde y muere” (quando due cuori si scontrano, ce n’è sempre uno che brucia e muore) e a questo giro purtroppo tocca a lui. Avanti il prossimo! Anche se in realtà i versi originali sono una dichiarazione d’amore in quanto “Viajo hacia ti, cuenta atrás, voy a despegar, sólo por ti, mi planeta voy a abandonar” (viaggio verso di te, fai il conto alla rovescia, sto per decollare, solo per te abbandonerò il mio pianeta), volendo fare leva sulla differenza di classe sociale che vi separa, che è sempre un’ottima scusa per evitare di presentare un fidanzato alla mamma, citategli “Yo en Saturno, tu en Aranjuez” (traducibile come io su Saturno e tu a Caserta, a causa della reggia perché Aranjuez è nota per i suoi edifici reali). Comportiamoci da adulti: Cenerentola è solo una favola e io vivo nel mondo di tutti i giorni e per noi non c’è futuro. A voi la scoperta di tutti i dodici pianeti di questa galassia indie-glamour-retro-futuristicopop-queer sul suo sito www.myspace.com/ soylaprohibida. Allacciate la cintura di sicurezza e buon ascolto. 33 agosto 09 pride 34 pride agosto 09 cultura+attualità 35 In una Venezia pullulante di proposte artistiche, un’installazione video del gruppo russo AES+F rimanda a un mondo virtuale, seducente e malizioso. Trimalcione oggi Vincenzo Patanè [email protected] Lo scorso giugno si è inaugurata a Venezia la 53ª edizione della Biennale d’Arte, che si chiama Fare mondi, la più grande esposizione d’arte moderna al mondo, che offre come di consueto un numero enorme di opere d’arte, da mirabolanti invenzioni a trovate deludenti (che magari con l’arte poco hanno a che vedere…). Per l’intera città è una festa meravigliosa, moltiplicata dal fatto che, dopo la proliferazione degli stati in seguito alla caduta del muro di Berlino, gli stand artistici occupano anche tanti palazzi nobiliari. Non perdetevi un evento collaterale della Biennale: Unconditional Love, nei suggestivi spazi dell’Arsenale Novissimo (fino al 5 novembre, ingresso gratuito). Il punto di forza dell’evento è la prima mondiale del video del gruppo russo AES+F: La festa di Trimalcione, un’installazione incredibilmente coinvolgente, della durata di quasi mezz’ora, composta da tre video in 3D ad alta risoluzione proiettati contemporaneamente su nove schermi, in uno spazio semicircolare di circa venti metri di diametro, sulle onde di una musica sontuosa. I quattro artisti del gruppo moscovita, nato nel 1987, si sono chiesti quale possa essere oggi l’equivalente del celebre personaggio del Satyricon di Petronio, il liberto arricchito simbolo di grassa ricchezza e di sfrenata lussuria. La risposta è che il Trimalcione d’oggi è un immaginario hotel di lusso, situato in un’isola esotica, nel quale i ricchissimi clienti possono trovare ogni sorta di svago: dal cibo allo sport (golf, equitazione, sci, nuoto e altro), dal fitness al sesso. Nel flusso di immagini, nelle quali fantasia e fiction si fondono irrealmente, l’isola è dunque una sorta di paradiso terrestre artificiale. Anche qui, come in Petronio, c’è una divisione fra i giovani e attraenti “schiavi” (la servitù, camerieri, giardinieri, massaggiatori e altro) e i “padroni” (gli ospiti). I giorni si svolgono fra interminabili banchetti e sfrenati divertimenti, fra cui è compreso il sesso, in ogni sua espressione. Cosicché vediamo i padroni, tutti in abiti bianchi di alta moda, corteggiare i servi affinché assecondino i loro capricci, mentre altre volte sono gli stessi servi a sedurre i padroni. L’hotel è dunque 1 agosto 09 pride 36 attualità+cultura un’azzeccata metafora di un eden consumistico e volgare, dominato dall’ostentazione di potere da parte dei nuovi ricchi (che diventano sempre più facoltosi, grazie alla economia neoliberista imperante nel mondo intero). Presente ormai in numerosi musei e con quotazioni altissime alle aste, il gruppo AES+F (il nome deriva dai cognomi dei quattro artisti e “F” si riferisce ad un fotografo di moda aggregatosi nel 1995) è uno dei più importanti fenomeni artistici mondiali d’oggi. Le opere originalissime catturano lo spettatore con un’estetica seducente e glamour, che ha come retroterra la pubblicità e la moda (in particolare United Colors of Benetton), e che sa essere trasgressiva al punto giusto (tanto che non si capisce bene se critichi questo mondo globalizzato, ne prenda semplicemente atto o addirittura lo esalti). Quest’estetica, spesso kitsch o camp, si ciba di tanto immaginario gay. Non ci credete? Allora – se vi siete persi la straordinaria installazione, L’ultima insurrezione (Last Riot), mostrata alla Biennale 2007 o anche al Macro di Roma – cliccate su YouTube e potrete avere un assaggio di un’opera che sembra fatta apposta per mandare in delirio i gay. Nel mondo virtuale di Last Riot – che era proiet3 tato su tre schermi enormi, che interagivano in parallelo – il tempo sembra essersi cristallizzato e non ci sono riferimenti spaziali, sembra la fine dell’umanità, squassata da guerre e disastri. Ci sono solo degli angeli maledetti: giovani di ambo i sessi e di ogni razza, straordinariamente belli e efebici, dai corpi levigati e dai volti scolpiti, con un fascino magnetico ed un comportamento un po’ robotico. Questi eroi lottano fra di loro senza sosta, con armi varie (da kalashnikov a mazze da golf), dando luogo a contatti fisici nei quali l’amore e la violenza si mescolano inestricabilmente. Ma non c’è mai un vero vincitore, poiché subito dopo i ruoli si scambiano: il sottomesso diventa dominatore e l’aggressore vittima, in un gioco apparentemente infinito. Dunque un’età dell’oro alla rovescia, senza né Bene né Male, dove i pochi esseri umani rimasti sembrano ormai devitalizzati, senza passioni o istinti, intenti solo alla sopravvivenza e al sesso. Corpi anonimi, dai volti glaciali e dalle azioni meccaniche ma di folgorante bellezza, esaltata in posizioni che richiamano l’arte classica. 1, 2 - La festa di Trimalcione del gruppo AES+F 3, 4, 5, 6 - L’ultima insurrezione (Last Riot) degli stessi artisti pride agosto 09 2 4 5 6 37 agosto 09 pride 38 attualità+cultura FROCIPUZZLE* di Antonio Malvezzi Individuate nello schema le parole elencate a lato in ordine alfabetico e cancellatele. Le lettere rimanenti daranno il titolo di un film cult a tematica omosessuale. I vocaboli possono essere disposti in orizzontale, verticale e anche diagonale, da sinistra a destra o viceversa. E A T A S N G O O T I F Z H R E T R E R A S A B N A E C E E P O R B S C L B I S R O H D E R E I E A T U L S O E C K I U E U N P B S O B A G D L Y R Q S E I N I S I R E C I E A P I E G L N A N T N I M S L G A L R A L P D A D T O S M T I A L V U I E R E R P I O Y B C I E A T R C R A M R D V O I R R D T T G L N A R O A F A S A U N I A A S C O V S O C C E E X O V B L T M A C M G A F X L U T O O N U R B O C I D R A G L A E D L I W M I N A N N O D A M AGEDO ALMODOVAR ARBASINO ARCIGAY BATTUAGE BERTÈ BISEX BRUNO BUSI CALLAS CAMP CARRÀ CHER CONCIA DICO DRAG FAG FASSBINDER GAIO GENDER GRILLINI LEAVITT LESBO LUXURIA MADONNA MILK MINA MORRISSEY OMOFOBIA ORSI PACS PASOLINI PENNA PRESERVATIVO PRIDE QUEER TESTORI TONDELLI TRANS WILDE ZERO SUDOKUL* di Antonio Malvezzi Il ‘Sudokul’ è la versione gay del celebre gioco matematico ‘Sudoku’. Nel ‘Sudokul’ si usano lettere che formano parole ispirate al mondo omosessuale al posto dei numeri da 1 a 9. Lo scopo del gioco è trovare le due parole legate al mondo queer nella riga centrale e riempire l’intera griglia di 81 caselle con le lettere componenti queste parole sapendo che in ogni quadrato piccolo devono essere inserite tutte le nove lettere senza ripetizioni e lo stesso deve avvenire in ogni riga e in ogni colonna dello schema grande. V O G Y L V E E S R R E Y G R S A Y Y G L A V O R E L S * pride agosto 09 Le soluzioni dei giochi sono a pag. 68 39 agosto 09 pride pride agosto 09 ...SE NON SEI MAI VENUTO...FALLO... TUTTO PER LA COPPIA MODERNA... COMODO PARCHEGGIO MASSIMA PRIVACY, BANCOMAT E CARTE DI CREDITO ANONIMI (cioè non compare la scritta SEXY SHOP) NON SAI CHE REGALO FARE ?? ... NOI RISOLVIAMO IL TUO PROBLEMA !!! REGALI PICCANTI & STUZZICANTI - GADGETS PER COMPLEANNI, FESTE, ADDIO AL CELIBATO, NUBILATO E . . “MATRIMONI” . . - DVD DELLE MIGLIORI CASE INTERNAZIONALI - VASTO ASSORTIMENTO DI ARTICOLI PER ADULTI LE MIGLIORI RIVISTE DEL SETTORE - RIVISTE ANNUNCI - DILDOS, BUTT PLUG, JOCKSTRAPS, COCK RING (ANELLI - PALLINE ANALI, PROTESI FALLICHE, STRAP-ON, PROTESI SENI - SVILUPPATORI - TOYS &SOUVENIRS SEX GUIDA E SPARTACUS ANNUALE CON LOCALI E RITROVI DELLA ZONA, D’ITALIA, ED INTERNAZIONALE - BODY-PAINTING AI GUSTI VARI - PROFILATTICI DI OGNI GENERE E GUSTO ABBIGLIAMENTO & CALZATURE DI TENDENZA - REPATO SADOMASO & LATEX,LINGERIE - ANCHE ABBIGLIAMENTO, STIVALI E CALZATURE PER DRAG QUEEN E CUBISTI / E RITARDANTI, RILASSANTI - COADIUVANTI PER LE VOSTRE ORE D’AMORE - LUBRIFICANTI A BASE OLIO OD ACQUA DI VARI GUSTI - OLI PER MASSAGGIO DEL CORPO - OLI E PROFUMI, AFRODISIACI ED AI FERMONI ABBIGLIAMENTO PER STRITEASE - COSTUMI,MODA MARE - BIANCHERIA INTIMA COMMESTIBILE - MANETTE DI OGNI TIPO E COLORE - MASCHERE, FRUSTE - STIMOLATORI PER CAPEZZOLI SEXY SHOP + VICINO A TE : VIENI DALLE NOSTRE PARTI ?? ABITI IN ZONA ??... SCEGLI IL 42 memoranda 43 1 Giovanbattista Brambilla [email protected] L’ Ci sono dei “personaggi” feticcio su cui faccio ricerche storiche da tanti anni, spinto da insana, quanto irrefrenabile, devastante curiosità. Persone che vissero molti anni prima che io nascessi e che a occhi profani, quanto distratti, possono sembrare del tutto marginali o relegabili nel sottoscala degli “eccentrici”. Ma io, arrivo ad amarli tutti e mi ci crogiolo. Tanto da andarne a spolverare le tombe, anche all’altro lato del pianeta, o d’arrivare a suonare ai campanelli dei loro famigliari. Per certe cose divento inarrestabile. Fu così, tanti anni fa, leggendo la biografia postuma su Truman Capote (1924-1984) di Gerald Clarke, che rimasi colpito dalla storia, spiegata in tre paginette, dell’amicizia che legò Capote ad un certo Denham Fouts a Parigi, per un breve periodo nel 1948. Così, mi ricordai che nel suo libro, pressoché autobiografico ma con molti nomi “à clef”, dal titolo Preghiere Esaudite (1987), Capote ne aveva scritto diffusamente nel capitolo “Mostri non rovinati”, usandone le vere generalità. Lì lessi che anche Gore Vidal traspose “Denny” Fouts, pur con molte licenze letterarie e ribattezzandolo Elliott Magren, nel racconto Pages from Abandoned Journal incluso nel suo libro A Thirsty Evil (1956). Anche Christopher Isherwood (1904-1986), lo usò come personaggio con lo pseudonimo di “Paul”, in un omonimo capitolo incluso nel romanzo Down there on a Visit (1962, tradotto in italiano con il titolo Ritorno all’inferno). Inoltre scoprii che Fouts era citato in altre autobiografie e scritti di celebri amici. Tra tutti, i più utili, i diari di Isherwood che furono pubblicati solo nel 1996 e che, quando li scoprii in libreria, mi sembrò d’aver trovato una miniera di diamanti. Mentre ora, addirittura, un altro “fan” di Denham gli ha dedicato pure una pagina su Wikipedia inglese homme fatale in qualità di: “Prostituto americano, esponente dell’alta società e musa letteraria”. Segno che non sono solo io a delirare per certe cose. Il bellissimo, fascinoso ed inquietante “angelo perduto” Denham Fouts, fu quello che Capote descrisse come “The Best Kept Boy in The World”, o meglio il più costoso prostituto del mondo. Una vera leggenda, inarrivabile quanto invidiabile, secondo i punti di vista, nel mondo gay dei suoi tempi. Nato a Jacksonville (Florida) nel 1914 e figlio di un panettiere, si dimostrò subito d’una intelligenza e fame culturale assai precoce. Grazie a internet, ora si è ritrovata on-line una lettera forbita che un Denny Fouts dodicenne scrisse nel 1926, con estrema e sfacciata eleganza, alla rivista “Time” (un settimanale di politica e attualità, benché molto diffuso, non certo alla portata d’un normale bambino). Denny vi esprimeva il suo dissenso per un articolo che la rivista aveva appena pubblicato, a proposito di un regista tedesco, che per rendere più veritiera la scena d’un film aveva fatto precipitare due cavalli da una rupe per meglio filmarne al rallentatore l’agonia. Il giovane Fouts scrisse: “Mi sono sentito come se qualcuno mi avesse raccontato d’aver torturato ogni bambino del mondo fino alla morte”. Nella sua vita futura, Fouts avrebbe mantenuto per sempre questo rispetto verso gli animali. Trattando e facendo soffrire invece come dei cani molti dei suoi ricchi amanti, seducendoli e abbandonandoli dopo averne salassato crudelmente i conti in banca. A dire la verità, un’altra sua passione furono pure gli adolescenti proletari, per i quali ebbe un po’ troppe e ricambiate attenzioni. Tanto che più volte si cacciò in guai seri con genitori, ricatti e polizia. A 14 anni, forse a seguito d’uno scandalo (Fouts stesso poi raccontò ad un suo amante che il suo primo rapporto sessuale lo ebbe con suo fratello), suo padre lo spedì a Washington da uno zio, presidente d’una società di aree di servizio stradale. Finì alle pompe di benzina. Finché, quando aveva 16 anni, non passò un maturo e grassoccio miliardario, produttore d’una celebre crema abbronzante, che benché sposato due volte aveva una passione per giovani Ganimedi...e se lo rapì senza batter ciglio. La leggenda narra che in realtà si trattò d’un barone tedesco. Altra fonte, invece dice che Denny per un po’ di tempo aveva fatto il magazziniere a Manhattan. Fatto sta che un mese più tardi arrivò agli angosciati parenti una lettera entusiasta di Denny da Parigi. Data la sua intelligenza, ebbe modo di raffinare i gusti e costruirsi una vastissima cultura. Molto presto mollò il vecchiardo, infilando una lunga collezione di “paparini”, l’uno più ricco e prestigioso dell’altro. Tutti tipi con la pretesa di dominarlo, ma ben presto finiti a godere masochisticamente delle staffilate al cuore inferte dal giovane gigolò. Da Berlino passò al Lido di Venezia dove fuggì con un armatore greco. Finché con un bel mozzo dello yacht svaligiò la cassaforte di bordo ed andò a scialacquare tutto a Capri. Finiti i soldi, sparì pure il marinaio e Denny non seppe come pagarsi la lussuosa suite all’Hotel Quisisana. Stava per essere trascinato via dalla Polizia, nel mezzo della lobby dell’hotel, quando lo vide l’inglese Lord Evan Morgan Visconte Tredegar (1893-1949), poeta-satanista ma anche “ciambellano” di ben due papi in Vaticano, che lanciò un urlo del genere: “Giù le mani da questo bel giovanotto che l’ho visto prima io!”. Denny ebbe così una decisiva promozione sul campo. Iniziò a frequentare il circolo gay della famiglia reale d’Inghilterra che ruotava intorno agosto 09 pride 44 memoranda a Lord Louis Mountbatten (1900-1979) e includeva nomi altisonanti come Sir Henry Chips Channon (1897-1958) e il principe Paolo di Yugoslavia (1893-1976). O come il futuro re Paolo di Grecia (1901-1964), padre dell’attuale regina di Spagna, per cui Denham Fouts mollò Lord Tredegard, non prima di averne assimilato la dipendenza dal fumo d’oppio durante un viaggio in Cina. Nelle memorie dell’artista e poeta Brion Gysin (1916-1986) si trovano aneddoti che rispecchiano fino in fondo il train-de-vie di Fouts in quel periodo. L’appena 20enne Gysin lo conobbe nella primavera del 1936 al bar dell’Hotel Grande Bretagne ad Atene. Fouts lo invitò a salire nella sua suite, da dove petulante citofonò giù alla concierge di metterlo in linea col Palazzo reale. Appena ebbe il principe alla cornetta, Denham gli disse: ”Non potresti mandarci su una di quelle belle guardie reali, in gonne da balletto, con qualcosa per noi due da fumare? Siamo così regalmente annoiati!”. 2 Col futuro re di Grecia, incoronato anni dopo, nell’aprile 1947, Denny scorrazzò per il Mediterraneo ed insieme si fecero tatuare, sull’inguine, un identico scorpione blu. Ma il 9 gennaio del 1938, il principe fu obbligato a sposare Frederika di Hannover (1917-1981), cui aveva chiesto la mano a Berlino nell’estate del 1936, mentre era lì con Denham Fouts per assistere alle Olimpiadi hitleriane. Denny, nel frattempo trovò un rimpiazzo: l’inglese, bellissimo e sofisticato intellettuale, nonché “re della margarina”, Peter Watson (1908-1956). I due s’erano incontrati a Shangai ma viaggiavano su navi diverse. Quando Watson lo raggiunse, scoprì che Fouts era già ripartito verso il Tibet. Nell’estate del 1938, Gysin ritrovò Fouts a Parigi, in un appartamento in Rue du Bac, pieno di Picasso alle pareti, mantenuto da Watson. Gysin lo portò a conoscere i suoi nuovi amici Jane (1917-1973) e Paul Bowles (1910-1999). Insieme andarono a teatro per assistere ad una prima di Stravinsky, dove Bowles quasi litigò con la sua vicina, troppo chiacchierona e dai gioielli troppo rumorosi. Solo Gysin, s’accorse che “quella” altri non era che Coco Chanel. Più tardi, di ritorno all’hotel di Gysin, Fouts li pride agosto 09 impressionò usando un arco tibetano e lanciando dei dardi infuocati, fuori dalla finestra, sugli Champs-Élysées tra lo sconcerto dei passanti. Nell’appartamento di Watson, quell’anno e il successivo, fu ospitato anche lo scrittore Stephen Spender (1909-1995), che con Cyril Connolly (1903-1974) e Watson fondò la prestigiosa rivista letteraria “Horizon”. Spender non vedeva di buon occhio Fouts, perché aveva iniziato il suo amante Tony Hyndman alla droga. In effetti le pericolose abitudini di Denny incominciarono a diventare sempre più contagiose, oltre che imbarazzanti. Nel 1939, il grande pittore e regista Jean Cocteau (18891963), che era già stato sull’orlo del baratro per il suo vizio di fumare oppio, temeva che l’amato e bellissimo Jean Marais (1913-1998) potesse assorbire troppe cattive abitudini dal suo, tanto nuovo quanto diabolico, amico Denham Fouts. Nelle sue memorie l’attore Jean Marais riferisce di quando, accompagnato da Denny, fece un ingresso trionfale a un ballo in costume (col tema “L’epoca di Racine”) dal celeberrimo conte Étienne de Beaumont. Lo scalpore non fu provocato solo dalla loro avvenente bellezza, ma anche al fatto che a Fouts cadde a terra una tabacchiera d’oro piena di cocaina e che, per rimediare allo scandalo, si misero a sniffarla direttamente dal pavimento. Risale, forse, a questo periodo anche la storia di Denny con lo Shah di Persia Reza Pahlavi (19191980), estremamente famoso per sue grosse doti. Nel frattempo stava scoppiando un’altra guerra mondiale e Peter Watson spedì al sicuro Denham a New York insieme ai suoi quadri di Picasso. E...tante altre cose accaddero. Servirebbe un libro, non un semplice articolo, per narrarle fino in fondo. La storia dell’infaticabile Fouts ebbe ancora notevoli sviluppi ma, fondamentalmente, la sua dipendenza dalle droghe, in special modo dall’oppio, lo fece diventare uno dei più bei zombi in circolazione. Completamente asessuato, per via della libido azzerata dalle droghe. Anche nella decadenza esagerò nello splendore della sua “joie de mourir”, minuto per minuto. Fu soprannominato “il bello addormentato nel bosco”, perché intontito se ne stava tutto il giorno a letto nel buio totale, accudito da giovani e devotissimi ammiratori. Su di lui gli anni di droga e dissolutezze non lasciarono segno esteriore. Continuava nonostante tutto a dimostrare almeno dieci anni meno della sua età. Truman Capote, che incontrò Denham a Parigi nel 1948, pochi mesi prima della morte per infarto, ebbe a scrivere: “Denny irradiava una qualità che era proprio l’opposto di quello che in realtà era. Una salute straordinaria, gioventù e innocenza intatta. Qualunque cosa avesse fatto la sera prima, o il giorno prima, o la settimana prima, sembrava sempre che si fosse appena svegliato nel mattino più nuovo, e più bello del mondo. Vederlo entrare in una stanza era davvero un’esperienza. Aveva qualcosa di più di un bell’aspetto: era la persona più affascinante che abbia mai visto.” Denny era il vero Dorian Gray. Oscar Wilde, forse, aveva scritto la sua storia in preda a limpida chiaroveggenza. 1 - Denham Fouts fotografato da George Platt Lynes (1932 ca.) 2 - Copertina di A Thirsty Evil (1956) 3 - J. Marais con Fouts a destra al Bal Racine dei De Baumont (1939) 4 - T. Capote sul retro copertina di Other Voices, Other Rooms (foto di Halma) 5 - Denham Fouts a Parigi (1948) 6 - Fouts qualche settimana prima della morte (1949) 3 4 5 6 45 agosto 09 pride 46 rubriche Quando il cervello È in Vacanza Data l’atmosfera gioiosa delle vacanze, questo mese accennerò solo brevemente al sesso sicuro. Agosto, tempo di vacanze e tempo di malattie veneree. Per non essere tra quelli che a settembre aspettano angosciati il risultato del test Hiv siate fra quelli che partono con una buona scorta di preservativi e lubrificante. Usateli ogni volta. Ebbene sì, una grande parte di sieropositivi non solo non sa di esserlo, ma non lo sospetta neppure, anzi, è certa di non esserlo proprio. Per cui frasi del tipo “io l’Aids non ce l’ho, tu neanche, quindi possiamo divertirci senza preservativi” sono l’abituale prologo di gran parte delle nuove infezioni. di Pigi Mazzoli [email protected] zig*zag 2 3 Il preservativo diminuisce anche il rischio di infettarsi con sifilide, epatiti, condilomi, gonorrea, herpes... Il mese prossimo sarò qui a ricordare di fare il test a quanti di voi non avranno avuto il buon senso di proteggersi. Ora un po’ di allegria con delle immagini che giungono da St. Louis, una città del Missouri, lungo il Mississippi. Le ha pubblicate Woofer, un estroverso grosso orso, su ww.flickr.com/ photos/wooferstl/ e si vede la torta che Mike e Glen hanno fatto coi colori della Rainbow Flag, pride agosto 09 per festeggiare il mese del Pride. Loro hanno usato le miscele pronte per torta, colorando direttamente i vari impasti con le gelatine colorate che si trovano negli Usa per decorare i dolci. Suppongo che non sarò l’unico a tentare di replicarla. Se volete cimentarvi anche voi, cercate i colori per alimenti. Io li ho trovati in un colorificio, ma si trovano anche nelle drogherie, in polvere confezionati in bustine. Per l’impasto base dei tre colori caldi, rosso, arancio e giallo, va bene una normale miscela per torte, che di partenza è quasi gialla. Per gli altri tre colori, verde, blu e viola, è meglio partire da un impasto fatto solo con gli 1 albumi, senza tuorli, per avere una base bianca di partenza e ottenere colori più vivi, magari aggiungendo del burro fuso per conservarne la sofficità. La bagna può essere di rhum bianco o di maraschino, poi farcire e ricoprire il tutto con crema di burro. Io proverò anche una variante italiana: farcitura con ricotta dolce, bagna aromatizzata alla scorza di limone, copertura di marzapane (arcobaleno?) e glassa di zucchero (rosa?), una sorta di cassata siciliana gay, magari a forma di triangolo, per esagerare. Se temete la difficoltà della preparazione ma volete comunque divertire gli amici a fine pranzo, potreste optare per un budino, anch’esso a strati arcobaleno. Basterà preparare del budino alla vaniglia o della panna cotta, separarlo in sei ciotole per colorarne ognuna di un colore diverso e versarli progressivamente nello stampo uno dopo l’altro, avendo l’accortezza di colare ogni impasto successivo con l’ausilio di un cucchiaio tenuto prossimo alla superficie, per non rimescolare i colori. Oppure, avendo la pazienza, sarà utile mettere lo stampo in frigorifero per qualche minuto ogni volta, per solidificare l’ultimo strato colato. Se poi siete assolutamente negati in cucina ma amate gli orsi, oppure se siete inappetenti ma sempre amate gli orsi, andate comunque sul sito di Woofer, vi farà venire dei sani appetiti… 1 - Mike e Glen presentano la torta 2 - durante il taglio Matt, il fidanzato di Woofer, applaude all’opera 3 - Woofer gusta la sua fetta 47 agosto 09 pride 48 rubriche di Carmine Urciuoli [email protected] Il coro delle voci rainbow Il più famoso in Europa è il London Gay Men’s Chorus (www.lgmc.org.uk, con il canale Twitter www.twitter.com/LdnGMC), coro di voci maschili gay dirette da Simon Sharp che offre un repertorio moderno di alto livello (mitica la natalizia “I Saw Daddy Kissing Santa Claus”) e sul sito un negozio on line con tutti i cd pubblicati. Decisamente più formale il Coro Allegro di Boston (www.coroallegro.org), composto da elementi glbt, è diretto da David Hodgkins e propone un repertorio classico. Non mancano travestimenti nelle performance del Roma Rainbow Choir (www.romarainbowchoir.net) sorto già da qualche anno presso il gruppo Nuova Proposta. Un manifesto più militante, in senso glbt e per il recupero della cultura musicale in Italia, ispira il coro maschile gay Komos (progettokomos.blogspot.com), che si riunisce il lunedì al Cassero di Bologna ed ha come coordinatore Paolo V. Montanari. sociazione, è Amore Arcobaleno www. amorearcobaleno.it), che si avvale dei servizi di incontri dell’azienda “Georg von Holtzbrinck GmbH”. C’è poi migrantilgbt (migrantilgbt. arcigay.it) che espone i risultati della ricerca su immigrazioni ed omosessualità. L’ultimo sito ad aprire è Scuola Arcobaleno (www. scuolearcobaleno.eu) una indagine nazionale on line sugli atti di bullismo omofobico a scuola. Miti di oggi Internet è un archivio di documenti, di ricordi e di lotte che rischiano di disperdersi proprio a causa dei veloci ritmi di fruizione a cui abituano i nuovi media. Suggeriamo da questo numero un percorso attraverso siti on line che celebrano personaggi legati all’immaginario glbt, scomparsi da poco, fautori di piccole rivoluzioni ma pressoché dimenticati. Il primo è Leigh Bowery (www.alissongothz.com. br/leighbowery), artista eclettico che ridefinì i canoni di moda ed arte. Derek Jarman (www.slowmotionangel.com), regista di Sebastiane, Angelic Conversation e Caravaggio, primo personaggio a dichiarare pubblicamente la propria sieropositività. Infine Rainer Werner Fassbinder (www.fassbinderfoundation.de, www.jimtushinski.com/fassbinder.html) tedesco, autore di Querelle di Brest e di tanti altri film incredibilmente attuali. Brevi dal Web Ha un testo emozionante la canzone del cantante e performer Ciri Ceccarini “Sono ciò che sono” che è stata tra le sigle ufficiali del Genova Pride 2009. Il canale di Ceccarini contiene video con le altre esibizioni dell’artista. www.youtube.com/user/christiandipasquale Il nuovo circolo di cultura gay di Milano Harvey Milk e l’ASA hanno realizzato sc.HIV.a.Mi, sito per la prevenzione e la conoscenza dell’Hiv/ Aids rivolto principalmente ad adolescenti. www.schivami.it Rete Agatergon (dal greco “opera bella”) è un gruppo di persone che si incontrano sul web per conoscersi, condividendo e coltivando idee, e che hanno avuto l’idea di dar vita ad un blog senza proprietari, a cui chiunque può liberamente partecipare. www.reteagatergon.com I siti sociali di Arcigay Grazie ai finanziamenti annuali dal ministero delle politiche sociali (attraverso la legge 383 del 2000) Arcigay ha aperto alcuni siti che offrono servizi rivolti alla comunità glbt. Uno, in bella mostra sulla home page del portale dell’as- EROSSTRIP Sesso sicuro per Chi Chi “Se vivessimo in un mondo perfetto potremmo fare l’amore senza preservativo, non esisterebbe l’infezione da Hiv né l’Aids. Ma purtroppo non viviamo in un mondo perfetto. L’Aids esiste e se non ci proteggiamo rischiamo l’infezione da Hiv”. È massimo l’impegno nella lotta al virus di Chi Chi LaRue (si pronuncia cì cì, www. myspace.com/djchichilarue), regista hard e personaggio famoso anche fuori la comunità glbt. Per la campagna Usa alla quale hanno aderito le maggiori istituzioni che si occupano di salute ha impegnato i suoi favolosi attori che spiegano perché si deve sempre usare il preservativo nella vita reale nonostante quello che si vede nei film porno. www.safesexishotsex.com Se anche Rocco Siffredi ha di recente lanciato l’allarme sulla crisi del porno nostrano, negli Usa è il teleporno la soluzione tampone per una catastrofe che vede perdite stimate dagli esercenti in cinque miliardi di dollari, stando alla lettera di Sos che inviarono al congresso all’insediamento di Obama. Sono un centinaio i siti che offrono video porno o erotici, gratuitamente o a pagamento. L’ultimo arrivato è Rocket Tube. Curato nei minimi particolari contiene video di massimo dieci minuti, assaggi finalizzati alla vendita della versione completa. www.rockettube.com pride agosto 09 49 agosto 09 pride 50 rubriche Edmund White Caos di Francesco Gnerre [email protected] traduzione di Giorgio Testa PLAYGROUND ROMA 2009 pp. 173 euro 14,00 Questi quattro racconti che prendono il titolo dal più lungo, Caos, quasi un breve romanzo, sono da considerare probabilmente un’opera minore di Edmund White rispetto ai classici Un giovane americano, La bella stanza è vuota, La sinfonia dell’addio, L’uomo sposato e anche rispetto agli ultimi due romanzi apparsi da Playground nel 2007 e nel 2008, My Lives e Hotel de dream. Si tratta in ogni caso di quattro bei testi letterari che ripropongono, con la leggerezza e il disincanto che conosciamo, alcuni dei nuclei più affascinanti della narrativa di ispirazione autobiografica di White. Il protagonista di Caos è Jack, uno scrittore sessantenne dalla “carriera traballante” che vive a New York, una città “in via di istupidimento” che crea grandi nomi ma non è in grado di ricordarli né di mantenerli tali. Ossessionato da problemi finanziari e dalla smania di sesso, passa le notti al computer a controllare se ci sono buone notizie relative ai suoi libri da Londra o da Parigi, dove, per via della differenza del fuso orario, si è già nel pieno della giornata lavorativa o a chattare con qualche ragazzo che ha voglia “di farselo succhiare”. Pensa alla malattia e alla morte: la sua amica Marie-Hélène forse sta morendo ed egli, sieropositivo dal 1985, teme di soffrire di una qualche forma di demenza quando si accorge di cominciare a scordare gli appuntamenti o gli stessi nomi degli amici. Sta scrivendo un romanzo sulla vita di Nijinsky ed ha un rapporto più o meno stabile, ma complesso come tutti i rapporti dei suoi personaggi, con un giovane ex mormone, aspirante attore e scrittore, ma le sue ambizioni sessuali (“farlo con tutti gli uomini del mondo”) non cambiano per questo. La maggior parte dei suoi contatti avviene on-line perché sembra che nessuno possa reggere più l’incertezza o la possibilità di un rifiuto e alla domanda “Misure? Foto?” Jack non risponde neanche “perché le sue misure disastrose” rivelerebbero un giro vita fuori dalla media, un petto grasso e cadente e un corpo con almeno cinquanta chili in più rispetto agli uomini che vorrebbe portarsi a letto. Ma c’è sempre la possibilità di ripiegare sui siti specializzati come “Silverdaddies” dove è possibile ancora inserire una propria foto o una descrizione fisica. Sempre “versatile” e disponibile ad assecondare le fantasie dei suoi partner conosce un uomo di circa trent’anni che si sente “figlio” e vuole che egli reciti la parte di un padre un po’ sadico, ma affettuoso. Un altro “amichetto” regolare è uno steward che invece vuole che Jack sia un po’ donna e ama sentirlo gemere mentre guarda porno etero. Un giorno lo chiama il “figlio”, ma lui è convinto di aver appena parlato con lo steward: “Sulla porta di casa, Jack si presentò con una sciarpa brasiliana intorno alla vita come se fosse una gonna; appena si rese conto di aver confuso i due, lanciò la sciarpa su una sedia e accolse il “figlio” in boxer, con voce bassa e minacciosa. Da ragazzina monella a padre padrone in un secondo”. È questo uno dei tanti esempi di rappresentazione ironica e autoironica della sessualità, tipica di White e della sua “versatilità”. La rappresentazione di sé che emerge dal racconto, tra l’autoironico e l’impietoso, è messa in discussione nelle ultime pagine del racconto, quando si sposta il punto di vista della narrazione da Jack al suo amico mormone e allora tutto diventa più complesso e problematico e anche il caos di una vita alla deriva appare sotto un’altra luce. Anche i racconti che seguono, Un po’ di casino per Billy e Buon viso a cattivo gioco mettono in scena proiezioni autobiografiche dello scrittore alle prese con uno spogliarellista dallo “sguardo solenne e diretto” e un modo di fare al tempo stesso “serio e distaccato” o col ricordo di una bella storia con un giovane nel corso di un viaggio in Turchia. L’ultimo racconto della raccolta, L’epoca dei dischi, più esplicitamente riconducibile alla sua vita, racconta momenti della sua infanzia negli anni cinquanta e il suo amore per la musica e per il cinema. Molto belle le pagine sul melodramma e sulla visione da ragazzino del film Camille con Greta Garbo, in alcuni momenti “smaliziata e scettica”, in altri “tenera come mia madre quando avevo la febbre alta”: “improvvisamente ero diventato vecchio e saggio; non mi serviva un grande amore, perché lo avevo già avuto”. SEGNALAZIONI Walter Siti, Il canto del diavolo, Rizzoli, Milano 2009, pp. 208, euro 16,50 Un reportage da Dubai e dagli Emirati Arabi insieme a “Lui”, il giovane palestrato degli ultimi romanzi, alla ricerca delle caratteristiche di un mondo artificiale dove i veri monumenti sono i centri commerciali, “cattedrali della nuova bellezza standardizzata e pulsante di superficialità” e dove “per eccesso di plagio” si percepisce “una generale assenza di anima”. Biagio Arixi, Peccati scarlatti, Edizioni Libreria Croce, Roma 2009, pp.188, euro 16,00 L’educazione sentimentale e le disavventure con loschi personaggi clericali di un giovane che da bambino sogna di fare sesso con San Domenico Savio e che cresce ossessionato da fantasie mistiche in una perenne lotta tra perdizione e salvezza. Bella soprattutto la prima parte del romanzo che descrive la scoperta del sesso del protagonista insieme all’ amichetto del cuore. Diego Malaspina, Miralat, Topipittori, Milano 2009, pp. 192, euro 10,00 Gli anni sessanta, i loro miti e i loro riti, i sapori e il bianco e nero, nell’infanzia di un bambino inconsapevolmente camp (che sarà presumibilmente un adulto gay) innamorato di Fate, Sirenette, Principesse e Regine delle Nevi. I suoi “capricci” e il suo abbigliamento gettano nello scompiglio genitori e parenti che vorrebbero farne un “bambino normale”. pride agosto 09 51 agosto 09 pride 52 rubriche Making love di Vincenzo Patanè [email protected] Dopo 27 anni i critici continuano ancora a storcere il naso, ma per tanti Making Love (dvd Fox) è il film gay per eccellenza, quello più emozionante in assoluto. Di sicuro, vale la pena di rivederlo. A Los Angeles Claire (Kate Jackson), che lavora per una rete televisiva, e Zach Elliot (Michael Ontkean), un medico trentenne, sono sposati da otto anni. Tutto va bene, anche dal punto di vista sessuale, ma mentre Claire pensa sia arrivato il momento di avere un figlio, Zach si accorge sempre di più di essere attratto dagli uomini. Per curiosità Zach inizia dunque a frequentare dei locali gay, ma se ne allontana perché è sconcertato da quel sesso troppo diretto. Altra cosa è invece l’attrazione che prova per un suo affascinante paziente: lo scrittore gay Bart McGuire (Harry Hamlin). Zach se ne innamora ma l’altro, pur standoci, esclude ogni tipo di legame fisso. Claire, da parte sua, capisce nel frattempo che il rapporto col marito è ormai compromesso e per questo preferisce andare via. Chiuso il rapporto con Bart, Zach trova finalmente la persona giusta in David (John Calvin), che lo appaga sia sul piano affettivo sia sessuale. Claire invece si risposa e ha quel figlio fortemente voluto. L’anno in cui il film uscì, il 1982, fu molto importante per il cinema a tematica gay e lesbica, tanto che fu definito “l’anno dell’invasione gay”. Making Love fu però l’unico a essere lanciato da una grande casa di produzione hollywoodiana; un atto di coraggio da parte della 20th Century Fox, che studiò un’efficace campagna di pubblicità ad hoc, in modo tale da catturare sia il pubblico gay sia quello etero, con due differenti poster: in uno Bart a torso nudo è affianco a Zach, mentre Claire è indietro, da sola, con lo sguardo un po’ perso; nell’altro Claire è al centro, mentre i due uomini sono indietro, vestiti e senza contatto fisico. Eccezionale fu poi l’idea di scegliere come regista Arthur Hiller, lo stesso che 12 anni prima aveva diretto quel Love Story che aveva conquistato un successo planetario. Ed infatti fu subito denominato il “Love Story gay”. Ciò nonostante al botteghino il film non rinverdì il clamoroso successo di Love Story, benché negli Usa fosse uscito apposta nel giorno di San Valentino. Fu trattato male dalla critica e un po’ snobbato dal pubblico, quello etero disturbato dalla situazione e da alcuni spunti erotici fra i due protagonisti (si racconta di spettatori che uscirono indignati nella scena del bacio), quello gay deluso perché il sesso fra i due è tutto sommato poca cosa. A distanza di tempo, continua a lasciare un po’ perplessi il tono melodrammatico e un certo sapore di falso che traspare dalla situazione, dovuta forse alla classe agiata dei tre protagonisti, tutti belli e ricchi. Ma senza dubbio il film cattura su altri piani. La scelta più convincente è quella di non privilegiare nessuno dei tre protagonisti: ciascuno di loro è presentato onestamente ed ha il proprio spazio, anche grazie alla trovata di rivolgersi direttamente agli spettatori, spiegando il proprio punto di vista. Zach è senza dubbio il personaggio più intrigante: giustamente non vuole più reprimere la propria omosessualità, ma è confuso nella ricerca di sé e ha un rapporto di attrazione/repulsione verso i locali gay, anche perché cerca più l’amore che il sesso. Senza dire che non vuole ferire Claire, a cui vuole sinceramente bene. Quest’ultima, dopo lo sconcerto provato quando scopre l’omosessualità del marito, è splendida quando accetta di lasciarlo libero proprio in nome dell’amore che prova per lui. Bart infine non rinuncia alla propria libertà, contrassegnata da incontri occasionali, ma vede per la prima volta in una luce diversa il rapporto che si viene a creare in una coppia. Insomma Making Love continua a regalare emozioni e a commuovere nei suoi momenti più belli. E pazienza se le scene di sesso non sono particolarmente esplicite (ma per l’epoca lo erano…), c’è quella celeberrima del bacio fra Zach e Bart che è veramente delicata e coinvolgente. Bravissimi i tre attori protagonisti, più che mai pensando che a quell’epoca l’interpretare un ruolo gay poteva bruciare irrimediabilmente una carriera. Il pane nudo (dvd Kstorm) è tratto dall’omonimo, splendido libro autobiografico dello scrittore marocchino Mohamed Choukri, scoperto da Paul Bowles. Diretto dall’algerino Rachid Benhadj, il film ripercorre la vita di Mohamed a partire dagli anni ’50, quando è un ragazzino che vive in una famiglia poverissima, dominata da un padre alcolizzato e violento. Dopo che questi uccide il fratellino in un momento d’ira, Mohamed decide di fuggire. Così frequenta i bassifondi di Tangeri, accettando qualsiasi cosa per sopravvivere, compreso il vendere il proprio corpo agli uomini. Diventato adulto, Mohamed (Saïd Taghmaoui) conosce un rivoluzionario che lo convince a lottare per l’indipendenza del Marocco dalla Francia. Imprigionato, acquisterà una coscienza politica e imparerà a scrivere e a leggere, diventando uno scrittore fuori dagli schemi (per anni censurato nel suo paese per i temi omosessuali). Un po’ retorico nel raccontare il distacco dal colonialismo, il film è però straordinariamente convincente nella prima parte, quando descrive un’infanzia insopportabile. pride agosto 09 53 www.gothicsauna.ch VICOLO VECCHIO 3 CH - 6900 MASSAGNO LUGANO T +41 91 967 50 51 agosto 09 pride 54 rubriche “Un’altra estate qui, un’altra volta qui, più disinvolta e più puttana che mai”. Puttana l’estate o puttane noi, sempre in giro alla ricerca di brividi, emozioni, divertimento, nuovi amici, amore qualche volta? Ok, puttane tutte, sante comprese, tanto… si sa! E va bene - dicevamo - mi sembra che anche quest’anno ci siamo un’altra volta, partenze, vacanze, andate e ritorni. Barcellona pare sia la meta più gettonata, del resto unisce grande città, mare, vita notturna e clubbing di alta qualità a un finocchiume senza pari. Soprattutto la settimana del Circuit (dove peraltro sono presente anch’io) sarà una sorta di pellegrinaggio gayo da cui quasi nessuno vorrà esimersi dal presenziare. Una raccomandazione vorrei farla, dovunque decidiate di spendere le notti d’agosto. Va bene la tecnologia, il progresso ecc. però io dico, è possibile che da un po’ di tempo a questa parte nei dancefloor e in discoteca non si veda altro che gente in posa a farsi foto su foto? È un po’ come se si volesse immortalare qualcosa rinunciando a viverlo sul momento, e forse vivendolo poi soltanto virtualmente, tra gli album e i tag dei vari Facebook o MySpace. Allora dico, mettete per un attimo da parte il telefonino e vivetevi ‘sto presente, ballate, divertitevi, lasciatevi andare e rimorchiate a più non posso. I ricordi più belli, che mai sbiadiranno, sono quelli nel cuore. Buone vacanze a tutti! di Francesco Belais [email protected] Donna Sofia GENTE DELLA NOTTE Al secolo Francesco, vive a Milano ma nasce a Pescara 27 anni fa sotto il segno dei pesci. Si esibisce regolarmente come drag queen allo Sylightcity (San Bonifacio Verona) e al Phoenix Disco (Pescara) e in molti altri locali. I suoi siti: www.myspace.com\ donnasofia e www.facebook.com\sofiadonna Com’è nato il tuo nome d’arte? Sai com’è… sognavo Hollywood! In realtà è nato durante una lunga esperienza a Dublino, dove mi chiamavo “Lady Sophie”, ma di lady ce ne sono troppe! Come e quando hai cominciato a lavorare nei locali? Sei anni fa, al Phoenix Disco di Pescara,ma già avevo una lunga esperienza di animatore nei villaggi. Una notte la drag queen Regina Phoenix mi trascinò sul palco e scoprì così un’altra travestita. Poi mi sono trasferita in Irlanda dove per due anni ho lavorato in molti locali rappresentando con orgoglio l’unica drag queen italiana. Poi sono arrivata a Milano e il resto lo sapete… Fai anche un lavoro di giorno? Ahimè…no! Sei single o fidanzata? AAA cercasi disperatamente un compagno, ormai non so più come è fatto un uomo! Cosa guardi in un uomo? Direi tutto! Anche se adesso la maggior parte sono più donne di me! Sesso con preliminari o senza? Importante fare sesso con i preliminari… sempre usando il preservativo! Non fate come me che li uso per farci le tette! Che spreco! Per farti passare il desiderio basta… Mettersi ai fornelli è cucinare qualcosa di buono! Mai fatto sesso durante una serata in cui lavoravi? Che domanda… molte volte è capitato! Uno famoso con cui lo faresti? David Beckman dove sei? Victoria non c’è! Arrivo! Sono pronta! Pensi mai di smettere, di attaccare la parrucca al chiodo? Maiiii, tacchi e parrucca fino alla morte! Togliti un peso dallo stomaco, chi è la drag italiana che detesti? Ce ne sono un paio ma preferisco non dire nulla… Cosa pensi della scena gay italiana? Che siamo una massa di pazzi scatenati e al top! Anche perché senza gay non esiste fashion e glamour. Programmi per l’estate? Spero di organizzare al più presto nella mia amata terra, l’Abruzzo, un pride estivo, nel litorale e in più un Telun Show di Drag Queen in tutta Italia per devolvere l’incasso in beneficenza ai miei compaesani dell’Aquila. Speriamo ragazzi\e! AA. VV. – Peter Pan Club (Energy/D:Vision) Siamo nel clou degli anni ‘80, quando la bella vita e il fascino della Riviera si traducono nella nascita delle discoteche più alla moda della penisola e il Peter Pan comincia a creare tendenza. Alla soglia dei ‘90 il Peter si fa ancor più trendy, diventando culla della house music e dell’underground contaminato da influenze d’oltreoceano. Si alternano alla consolle di questa magnetica compilation gli stessi resident djs che animano la programmazione del Peter Pan: Gambafreaks, Mauro Ferrucci aka Roy Malone, Holly Dj. AA.VV. – Villa delle rose (Energy/D:Vision) Restiamo in Riviera. La Villa delle Rose è conosciuta come il club più glamour d’Italia, la discoteca estiva per antonomasia. La Villa ha lanciato mode e dettato tendenze musicali, ospitando i djs più d’avanguardia, e diventando meta d’obbligo per vip e mondanità, punto di riferimento per chi ama la musica house. Per questa nuova attesissima raccolta 2009 si sdoppia ospitando oltre a un ricchissimo primo disco House Club con le club hits del momento, anche un secondo raffinatissimo disco Lounge Bar, con una sequenza tutta speciale di sonorità soulful, chill, urban e baleariche. pride agosto 09 55 agosto 09 pride 56 rubriche compositori gay crescono musica di Roberto Cangioli [email protected] pride agosto 09 Probabilmente non è compito di “Pride” quello di studiare le “predisposizioni” culturali legate all’individuo gay; in tal senso non ci interessa sapere se l’essere gay influenzi il modo di produrre un determinato tipo di musica (anche se indovinando potremmo dire che effettivamente, sparando nel mucchio, i gay sono più portati verso determinati generi). Tuttavia siamo incuriositi quando una coppia, dichiaratamente omosessuale, si cimenta nella produzione di un cd. Nel 2000 gli islandesi Sigur Rós produssero il video “Viðrar vel til loftárása” – destinato a rimanere ancora oggi insuperato per bellezza e intensità emotiva - dedicato all’amore adolescenziale tra due compagni di una squadra di calcio. Il tema del clip proveniva da un’idea del cantante e principale compositore del gruppo Jon “Jónsi” Birgisson, che non ha mai fatto segreto della sua omosessualità e che nel mese scorso ha pubblicato insieme al compagno Alex Somers il primo album come solista, Riceboy sleeps. Questo lavoro conferma la tradizione del gruppo madre che tende a volersi slegare da canoni musicali preconfezionati, già a partire dalla scelta dei titoli dei brani, dimostrando che di fantasia ne hanno da vendere. Riceboy sleeps (il nomignolo di Alex, con il quale da due anni il duo espone anche le proprie opere grafiche), ad esempio, prende spunto proprio dal fatto che quando Jónsi conobbe l’amico, questi aveva talmente pochi soldi da dover mangiare sempre riso, e oltretutto dormiva moltissimo. Il disco è stato registrato in diretta in parte nello studio approntato nella cucina del cantante in Islanda (con la partecipazione delle collaboratrici di sempre, ossia il gruppo di archi delle Amiina e il coro di Kopavogsdaetur) e poi rimaneggiato infinite volte su computer portatili alimentati ad energia solare in una comune di vegani in qualche angolo sperduto alle Hawaii dove i due si sono rifugiati per “ritrovare sé stessi”. In Riceboy Sleeps non troverete quindi ipotetici gay anthem o l’ennesimo brano danzereccio, piuttosto suoni eterei che portano il marchio di fabbrica Sigur Rós, marcatamente più inebrianti: sibili che simulano onde marine, pulsazioni e distorsioni, scricchiolii, versi di animali, la voce di Jónsi che si cimenta in falsetti audaci, il tutto a suggellare 68 minuti che coinvolgono perennemente l’ascoltatore in una sorta di sogno contemplativo; è come se i paesaggi del paese d’origine, suggestivi a tal punto da sembrare surreali, si fossero riversati nelle tracce di questo album dando vita a suoni che diventano organici. Il concetto di innocenza che contamina i lavori grafici di Jónsi e Alex – e che ha caratterizzato il video menzionato poco sopra - è richiamato fortemente in questo album in cui si percepisce una sensazione di purezza disincantata e di profonda intimità. Dall’altra parte dell’Atlantico c’è invece chi vorrebbe dire la sua in fatto di parità di diritti per i gay, ed esprime questa necessità attraverso la propria musica, perché si trova a suo agio davanti a una tastiera piuttosto che a un microfono. Il 25enne Andy Stephan (myspace. com/andystephanbeats) si propone innanzitutto come produttore di musica per locali gay, cimentandosi in uno stile contaminato da R&B e Hip Hop (“sicuramente sono stato influenzato da Dr. Dre, Pharrell e Darkchild, anche se sono costantemente al lavoro per personalizzare il mio tocco”). Nella sua casa di Seattle il compositore ha elaborato l’album Addicted: the instrumentals, 14 tracce dal sapore chillmood, che tendenzialmente ben si adattano a un party e come sottofondo nei momenti di relax. Lo studio del pianoforte, iniziato in giovane età, e la passione per il computer hanno contribuito a creare in Andy la voglia di dichiarare il proprio essere gay attraverso le note; tuttavia attualmente sta lavorando ad un cd che riveli il suo modo di vivere l’omosessualità attraverso i testi: “Essere gay ha sempre influenzato la mia musica con la quale cerco di inviare un messaggio pieno di energia e di orgoglio, ma è arrivata l’ora di raccontare le mie esperienze e in generale parlare delle difficoltà che incontriamo nell’affermare noi stessi, le privazioni alle quali spesso siamo sottoposti, ma anche narrare la felicità di essere gay. Per esempio mi frulla in testa un’idea associata ad uno dei temi cari ai gay, quella di un vampiro, un essere oscuro e al contempo divertente; un’altra invece si riconduce alla prigionia e alla voglia di evadere dalla grigia realtà con cui spesso noi ci troviamo a convivere. Rompere le sbarre della cella in senso metaforico è un po’ come rompere i pregiudizi altrui”. Pubbl NA_23x31,5 3-02-2009 15:30 Pagina 1 57 NEW AGE 181 “Air of tomorrow” sampler NEW AGE 182 “Touching the extremes” sampler NEW AGE 183 “The best moment” sampler NEW AGE 184 “Sea of tranquillity” sampler NEW AGE 185 “A human journey” sampler NEW AGE 186 “The Sea Remember” sampler PARISH JOHN RABBIT BUNDRICK BEKKI WILLIAMS TOM SALVATORI & IRIS LITCHFIELD KATIE HOPE EMMA NINEL MATTHEW LABARGE ATARAXIA CHRIST FREUD NANA RAVEN BETWEEN INTERVAL JEFFREY FISHER BLISS BLACKMORE’S NIGHT CHINMAYA DUNSTER & THE CELTIC RAGAS SUNDAD MONTE CRISTO THOMAS BECKER CAPITANATA FRANK SMITH MULO FRANCEL – EVELYN HUBER ANDREAS VOLLENWEIDER ANDY RADOVAN JAMIE BONK R. KANE IRFAN LUNAR KINGS feat. TRIIN CHUCK LOEB TOM SALVATORI - IRIS LITCHFIELD SILVIA NAKKACH DECHEN SHAK-DAGSAY CRISTINA MAURO MAURO GALLUCCIO MYTHOS JEFF BALL KENNETH KUO JEFF OSTER PARISH MEDWIN GOODALL & TERRY OLDFIELD CHARLY CARTISANO JETOPA GERAINT HUGHES ANN SWEETEN KATIE HOPE RICCARDO ZAPPA MARK BRITTEN JOHN BUNDRICK ANAEL JAMIE CRAIG CHRISTOPHER PAUL CAROLA MYRDDIN NAJEE LARISA STOW & SHAKTI TRIBE LUCA PONZUOLI CAPITANATA SILVARD ERIC ROBERTS FRANCESCO BUCCHERI HARRISON EDWARDS ANTONIO TESTA OMAYA ELAPHE GUTTATA DIEGO MORGA MALOU BERG R. FELLINI AMANASKA SARAH INGRAHAM RUNESTONE BRADFIELD MARCO BANDUCCI & SERGIO BARBIRATO ANDREAS NAZANIN NEW AGE 187 “La via dello spirito” sampler NEW AGE 188 “Emotion Of A Sigh” sampler NEW AGE 189 “Divenire” sampler NEW AGE 190 “Sensibilità” sampler NEW AGE 191 “Spessore” sampler NEW AGE 192 “Perseveranza” sampler STUART MICHAEL STEPHEN PEPPOS BLACKMORE’S NIGHT ASHRON MONICA STADLER ALLAN BALDWIN SOULAFRICA NAMASTE CHRIS GLASSFIELD TERRA DEL SOL CAPITANATA MICHAEL STRIBLING OMAR AKRAM CRAIG PADILLA SCOTT AUGUST OENYAW KLAUS SCHULZE & LISA GERRARD PARISH ABEL LEMUS TABOADA THREEFOLD PAUL SPEER LUCIANA BIGAZZI GNOMUSY DAVID WRIGHT MICHAEL DULIN MACRAMÈ MASSIMO D’ARRIGO JOHN SAVANNAH MARTINO DE CESARE CAPRICE PAUL HARTNOLL CAPITANATA MARCO BANDUCCI & SERGIO BARBIRATO AFRA THI MICHAEL STRIBLING LIS ADDISON SILVARD ULTRAMARIN BRIAN ROLLAND ANDREA CECCOMORI MARSHALL STYLER LAWRENCE BLATT CAPITANATA STEVEN C MAHANTA DAS DYAN GARRIS PARISH PETER MILLER MARC ENFROY DANILO REA – MARTUX_M MAURO GALLUCCIO RASA ALQUIMIA OTTMAR LIEBERT ALESSANDRA CELLETTI ROBERT SCHROEDER CAPITANATA AZ SAMAD FRAGILE STATE BERNWARD KOCH & PABLO JON DIAZ GIUSEPPE MANCA BOCATORO CAFÉ WILLIAM ACKERMAN JAYA LAKSHMI P.O.S.C. ART OF INFINITY SOFIA LOELL HOL BAUMANN JOSHUA SAMSON THE NESSIE CAPITANATA BUVANA DEUTER agosto 09 pride 58 rubriche fumetti di Massimo Basili [email protected] pride agosto 09 Si legge d’un fiato, con l’angoscia che cresce di pagina in pagina. Nonostante il bel disegno morbido, netto, infantile, nonostante i colori accesi. È un fumetto che racconta un abuso sessuale. Il libro nasce dall’amicizia tra due autori, entrambi francesi, e dalla condivisione di un segreto serbato (rimosso?) per decenni da uno dei due e trasformato dall’altro in carta e china. Nel 1979, a dodici anni, durante una campo estivo, Olivier Ka subisce le attenzioni di Pierre, prete “di sinistra” bonaccione e simpatico. Non è una violenza efferata, di quelle che riempiono le cronache morbose di giornali e tv. È solo un innocuo “massaggio” che Pierre chiede ad Olivier, per “aiutarlo a dormire”. L’episodio passerebbe anche inosservato, se non ci fosse stata la figura autoritaria del prete adulto a sovrastare psicologicamente il dodicenne. E tutto sarebbe rimasto sepolto nella memoria di Ka se non si fosse arrivati, diventato lui padre a sua volta, al dodicesimo compleanno della figlia: in quel momento il dolore e il disagio dell’Olivier dodicenne riemergono, devastanti, rovinando sulla vita dell’Olivier di oggi. Ka inizia allora a rovistare nei propri ricordi: è l’unico modo che ha per lasciarseli alle spalle. “Scavo, cerco. E vomito tutto… Ne parlo con Alfred, siamo in sintonia, io e lui… Sconvolto, mi propone di tradurla in immagini”. A questo punto il fardello di rendere al meglio il dramma della storia passa sulle spalle del disegnatore Alfred, che dà forma alle memorie di Olivier. Insieme decidono un percorso narrativo dove i ricordi vengano selezionati e raccontati mentre accadono: è un presente continuo, a misura del bambino di allora. I disegni di Alfred raccontano così della famiglia vagamente hippie di Olivier, della sostanziale innocenza con la quale aveva imparato a percepire la nudità delle persone. Ma anche delle punizioni divine che, al contrario, il cattolicesimo bigotto e colpevolizzante della nonna evocava ogni qual volta si parlasse di sesso. L’arrivo di Pierre, un prete che si comporta da amico, non può che trovare Olivier aperto e disponibile. E Pierre ne approfitta, abusando più della fiducia di quel dodicenne che del suo corpo. Il libro è finito, le tavole disegnate: i due amici decidono allora di partire alla volta dei luoghi dove si svolse il dramma di Ka, convinti di esorcizzare così l’angoscia di un lavoro che li ha coinvolti così intensamente. Si aspettano di trovare un supermercato al posto della colonia estiva, e invece… Anche questa parte della loro esperienza reale è entrata nella versione definitiva del fumetto, e ne costituisce un adeguato quanto inaspettato epilogo. Solo alla fine di questo viaggio, reale e trasfigurato nel fumetto, Olivier Ka potrà dire di aver finalmente “ucciso Pierre”. Non c’è sensazionalismo o provocazioni a buon mercato in Perché ho ucciso Pierre, ma, al contrario, l’onestà intellettuale che impedisce agli autori di non scrivere mai parole come “abuso” o “pedofilia”. Perché in questo modo rendono al meglio la reazione smarrita del bambino che non sa dare un nome a quel che gli succede, ma anche perché preferiscono stare alla larga dalle facili polemiche che si innescano ogni qual volta si associa la chiesa cattolica alle molestie sessuali. È come se i due dicessero, col loro libro appassionante e sconvolgente: è capitato ad Olivier con un prete, poteva succedere con chiunque, adulto, approfitti della propria autorità per far del male ad un bambino: “Se gli fai qualcosa, lo segnerai per sempre”. La storia è di Ka, ma è il disegnatore Alfred a renderla al meglio, con un un tratto camaleontico al perfetto servizio dell’evoluzione del dramma dell’amico: ora pupazzesco e allegro, ora più cupo e tenebroso, ora onirico. Un libro necessario. Olivier Ka & Alfred Perché ho ucciso Pierre Tunué, colore, pp. 122, euro 14,90 59 agosto 09 pride 60 METROPOLI ITALIA 7° TORNEO DI PALLAVOLO “MAMMA MIA 2009” Torna il primo weekend di settembre l’annuale appuntamento con il più grande torneo di pallavolo gay italiano, ospitato da Gate Volley Milano. Nei tre giorni di torneo partecipano in media dalle 30 alle 40 squadre, divise in tre livelli, per un totale di circa 500 partecipanti tra atleti e supporter. Numeri che hanno consacrato il “Mamma Mia” come uno degli appuntamenti pallavolistici glbt europei più partecipati. Per informazioni www.gatevolley.it CONCORSO CINEMATOGRAFICO “OMOVIES” L’Associazione i Ken Onlus, in occasione della seconda edizione del Festival Cinematografico OMOVIES, bandisce un concorso per cortometraggi a tematica omosessuale e queer con la collaborazione della Mediateca Santa Sofia di Napoli. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti, sia a livello individuale che associativo (scuole, associazioni, cooperative, ecc.). Si può partecipare con massimo 2 cortometraggi, la cui durata non dovrà superare i 15 minuti, titoli esclusi. I cortometraggi non italiani dovranno essere sottotitolati in italiano. I cortometraggi inviati, in regola con le norme d’iscrizione, saranno selezionati dalla direzione del festival. I titoli selezionati saranno poi resi pubblici sul sito internet. I cortometraggi e la scheda d’iscrizione dovranno essere spediti entro il 20 settembre 2009. La scheda d’iscrizione è scaricabile dal sito www.omovies.it PIEMONTE TORINO GARAGE CLUB Locale “young and bears friendly”. Lounge bar, area fumatori, sala video, sauna finlandese con cromoterapia, vasca idromassaggio, “darklabyrinth”, ambienti relax, bagno turco e climatizzazione. Tutti i giorni ingressi a condizioni esclusive per tutti gli under 20 e under 25, militari e forze dell’ordine e per gli orsi dei siti www.superbear. eu e www.ciaobear.com che presenteranno la newsletter pubblicata. Lunedì, mercoledì e venerdì dalle 22 “Naked party”. Sabato sera “Predisco” con sorteggio ingressi omaggio più consumazione per Les Folies Scandal. Tutti i giorni dalle 19 aperitivo offerto a tutti i soci. Secondo ingresso giornaliero e ingresso per la serata successiva gratuiti. Aperto tutti i giorni dalle 14 alle 2 (orario prolungato nelle serate naked). Garage Club, Corso Stati Uniti 35, info, 3463006612, www.garageclub.it pride agosto 09 AGENZIA IL DELFINO Avete mai pensato ad un incontro da vivere a pieno? Alla possibilità di vivere l’emozione, il trasporto, l’attrazione? Il Delfino club dà l’opportunità di provare la passione vera attraverso incontri mirati e personalizzati, dettati dai più intimi desideri. Siamo un Club per single gay, presenti in Piemonte e Lombardia con sedi a Milano e Torino. Ci occupiamo di creare incontri e presentazioni tra persone che hanno il desiderio di vivere una passione in tutta la sua completezza. Le nostre tariffe sono vantaggiose e si riferiscono ad incontri esclusivamente reali e a un servizio personalizzato nel tempo: chi si iscrive avrà tutta una serie di presentazioni sulla base del proprio profilo finché non si sarà individuata la persona giusta. Contattate Sabina 3408789989. www.agenziaildelfino.it LOMBARDIA MILANO ARCIGAY MILANO - CORSI DI FORMAZIONE PER VOLONTARI Per l’anno sociale 2009/2010 è stato preparato un nuovo progetto di formazione destinato a chi vuole intraprendere un’attività di volontariato in ambito glbt. Si comincerà il 1° ottobre con un corso base di tre incontri di 2/3 ore ciascuno, propedeutico a qualsiasi attività all’interno dell’Associazione e agli altri corsi di formazione specialistici. A novembre inizierà il corso di formazione specifico per i volontari dei servizi di Accoglienza, del Telefono Amico Gay e del Gruppo Scuola. Il corso di formazione specialistico richiede un impegno di 5 incontri mensili da novembre 2009 a marzo 2010 per un totale di 70 ore circa. La presenza alle lezioni deve essere pari almeno ai 4/5 del monte ore previsto. Il corso prevede l’alternarsi di contributi teorici e di attività pratiche di discussione, esercitazione, simulazione e lavoro sul sé. Tutti i corsi di formazione sono rivolti a uomini e donne glbt e sono gratuiti. Non è richiesto alcun titolo di studio ma l’età non deve essere inferiore ai 21 anni. Il termine per le iscrizioni è il 30 settembre. Per info: segreteria CIG t. 0254122225 (dalle 15 alle 20), [email protected], www.arcigaymilano.org BARBARELLA CLUB Grande attesa a Milano per il club Barbarella, che ne promette di tutti i colori ma sopratutto ne promette di tutti i tipi e di tutte le misure! Ogni sabato il club Barbarella vanterà collaborazioni internazionali con i più famosi club gay del mondo, portando a Milano una ciurma di bonazzi di ogni etnia! Non mancheranno inoltre ospiti famosi che saranno sempre di respiro internazionale, per riportare a Milano il gusto per la trasgressione e il divertimento in puro stile Studio 54 di New York. Si vocifera anche che durante una serata sarà allestito un set cinematografico da una nota casa di produzione hard all’ interno del privé, dove saranno girati 30 minuti di porno live... Barbarella ne farà veramente vedere di tutti i generi. Vi aspettiamo numerosi all’opening... www.barbarellaclub.com DEPOT Il club, completamente condizionato, rimane aperto tutto il mese di agosto senza interruzioni e con un programma serratissimo come al solito. Per i mesi estivi il naked party si moltiplica con qualche piccola variante: si rimane nudi martedì (con il passamontagna sul viso), il mercoledì, il giovedì e venerdì in cui potete anche decidere di stare in costume da bagno e la domenica (dalle 15 in poi). Appuntamenti sneakers il primo sabato del mese e il penultimo venerdì di agosto. Serata full fetish sabato 8 e nel mese di agosto la selezione sarà meno rigida del solito. Chiudiamo il mese più caldo con la serata più calda sabato 29: codice giallo, piss party. www.depotmilano.com HOTEL CHARLY La nostra struttura rimarrà chiusa per ferie estive da mercoledì 5 a giovedì 27. Cogliamo l’occasione per augurarvi buone vacanze e vi aspettiamo al rientro dalle vostre meritate ferie. Hotel Charly è un albergo 2 stelle in ottima posizione per visitare Milano e i suoi monumenti come il Teatro La Scala e il Duomo. Vicino alla Stazione centrale e la metropolitana, per visitare facilmente la Fiera di Milano o fare shopping. www.hotelcharly.com HOTEL GARDA L’Hotel Garda resterà chiuso da lunedì 3 a domenica 23 inclusi. Tutto l’anno offerte speciali riservate ai lettori di “Pride” secondo disponibilità e ad esclusione dei periodi fieristici. Che veniate a Milano per turismo o per lavoro, un’accoglienza friendly e il massimo della cortesia e del comfort vi attendono in via Napo Torriani 21, a pochi passi dalla stazione Centrale. www.hotelgardamilan.com LA MILANOTTICA Il vostro ottico di fiducia chiude per ferie dall’8 al 24 agosto. Da sabato 15 settembre vendita promozionale che durerà fino al 20 ottobre, su occhiali da sole e montature da vista di molti marchi prestigiosi. La Milanottica è in via Vitruvio 43, proprio a pochi passi dalla stazione Centrale. METRÒ CENTRALE Aqua Zone, Relax Zone, Fitness Zone: questi sono i tre livelli della sauna Metrò Centrale, a soli 500 metri dalla stazione Centrale. Una vera oasi nella Milano estiva, aperta tutti i giorni dalle 12, che non vi abbandonerà neanche d’estate. Tutte le zone sono climatizzate e il caldo esterno non sarà un problema. Tutte le attività del circolo sono disponibili, dal servizio massaggi, anche su prenotazione, alla zona fitness per tenersi in forma, al solarium per preparasi l’abbronzatura o se siete tornati dalle vacanze per mantenerla. La prima e terza domenica (il 2 e il 16) come tutti i mesi è offerto un sontuoso buffet per allietare il pomeriggio. Disponibili abbonamenti e riduzioni sull’ingresso per gli under 26. www.metroclub.it BERGAMO SHAKE – GET UP La voglia di sabato notte non smette mai allo Shake di Bergamo! Continua a scoprire la tua voglia di musica, svago e divertimento totale insieme al nostro pazzo staff, alla musica spettacolare dei bravissimi dj Luca Carrara e Roby Sometti, all’esuberanza dell’eccentrica Lady Diamone. Con noi trascorrerai un agosto incandescente! Sono previsti lavori in corso e Shake subirà una trasformazione! Sabato 5 settembre strepitosa inaugurazione della nuova stagione 2009/10: devi solo esserci, al resto 61 agosto 09 pride 62 GIORNO & NOTTE Mr Gay Facebook Dal social network esce il Primo Mister Gay Italia Facebook, organizzato da Sebastian Giannì: dal virtuale al reale il passo sembra breve e a materializzarsi sono “I magnifici 7” che gli utenti di FB hanno portato alla finale di Lido di Classe. È una terrazza d’albergo, Lo Zeus, l’unico (credo) in Italia dove la clientela è esclusivamente gay… Lo gestisce una famiglia meravigliosa, mamma ,papà, una figlia che li ha resi nonni già due volte e l’ombra di un’altra figlia, Roberta, portata via qualche anno fa, quando aveva 15 anni, da un pirata della strada... Al limite del paradosso, questa nucleo tradizionalissimo di simpatica connotazione romagnola, continua ad elaborare un lutto infinito ed un dolore senza tregua, avendo nel contempo avviato una “naturale” selezione della clientela, che man mano è diventata “solo” quella gay: ogni età, stili differenti, ma mentre guardo la sala pranzo dove cenano solo maschi (ci sono solo due signore, anziane, sedute ciascuna al proprio tavolo, deliziate dal contorno ma intrise di senile solitudine, continuano a villeggiare nell’albergo da anni perché si trovano bene e comunque l’hotel è aperto a tutti) provo un inedito senso di appartenenza a questo gruppo di persone, dove si mescolano, senza leggi scritte, senza forzatura, con una tolleranza naturale gli uni verso gli altri e mi rendo felicemente conto che la qualità della vita,oltre le leggi, oltre i governi, oltre le regole, la fanno le persone di buona volontà e che i territori d’incontro ci sono eccome, basta trovarli, praticarli… I ragazzi del “concorso”, sette, sono di tipologie differenti, fanno nella vita, lavori diversi: chi il commesso, chi il ricercatore, chi il ballerino, chi l’operatore sanitario, qualcuno ha molti muscoli e un’andatura da papera impreparata alla passerella,qualcuno un aspetto ordinario, sfilano con l’infradito, prima coi jeans e camicia per finire col il costume da bagno... Sorridono, si mostrano, alcuni ammiccano, altri s’imbarazzano, tutti sperano in un cambiamento della loro esistenza… C’è chi vuole entrare “nel mondo dello spettacolo”, qualcuno aspira a fare il modello, ma in fondo sanno che difficilmente qualcosa per loro cambierà: a vincere è l’affermazione della loro presenza, in fondo quieta ma allegra, dove non c’è posto per le rivendicazioni o le recriminazioni, c’è solo la visibile gioia di essere “orgogliosamente gay” senza nessuna forzatura… Vince Giorgio, il più bello, il più tatuato, il più latino, uno stereotipo di virilità che sfugge anche ai canoni dell’orientamento sessuale. A torso nudo, con trentadue denti bianchi come dopo un potente candeggio, piacerebbe a chiunque, anche alle mamme e alle figlie, che passeggiano, a pochi metri di distanza, in un quieto dopo cena rivierasco… Platinette Immagini: Gigio Fotografo – Cesenatico pride agosto 09 63 OGNI DOMENICA 4 DANCEFLOORS CON ANIMAZIONE COMMERCIAL & HAPPY MUSIC • HOUSE • R’B’ - HIP HOP • ’70 -’80 INGRESSO + DRINK + BUFFET + DRAG SHOW + DISCO = 12 € c/o Borgo del Tempo Perso • via F. Massimo, 36 • MM3 Porto di Mare NE Comitato Provinciale Arcigay Milano C.I.G. - Centro di Iniziativa Gay tel. 02.54.12.22.25 www.arcigaymilano.org BU O scopri il concorso JOIN THE BORGO su www.arcigaymilano. org/jointheborgo e vinci l’ingresso gratuito per un anno A N ZE SIAMO IN FERIE DOMEN IC 16 E 23 A AGOST O! U T T* ! AT C VA agosto 09 pride 64 METROPOLI pensiamo noi. Una nuova dimensione per il tuo sabato notte unico! Info: 3495525092, www.shakeclub.it BRESCIA TRAP NEW GENERATION Aperti tutto agosto, si comincia sabato 1 con un party dedicato alla magica isola di Santorini! Sabato 15 ferragosto super con “pareo pornoshop”: pareo, docce, cocktail, tanta musica e di più! Da non perdere EXTRALARGE party sabato 22. Sabato 29 festa brasiliana con stangone di rito e superfusti abbronzati! Sabato 5 settembre festa body-painting e ingressi omaggio per la sauna City di Verona. Da ricordare la magica regia di Franco e l’ineffabile e scintillante presenza di Miss Colette, la musica stupenda dei dj resident e ospiti, e tutto lo staff del TRAP sempre pronto ad esaudire i vostri desideri. Appuntamento del mercoledì con Miss Albi LaNuit, dj Matteo, divertimento assicurato e settimana più corta! Info 3406857585, www.trapmad.it DESENZANO DEL GARDA BIG MAMA’S Ogni lunedì al Big Mama’s la noche es caliente con i ritmi caraibici di Michael e Angelito dj! Tutti i giovedì dalle 22 “Big Mama’s disco pub”. Venerdì dalle 22 ‘“Fena Dgay & Guests”. Ogni sabato “Big disco nite” dalle 22 alle 4 e se arrivi entro le 23 paghi la metà. La domenica dalle 20 c’è il nostro pazzo karaoke. Eventi speciali: sabato 1 LE SWIFFER, venerdì 14 SIRIA del Grande Fratello e uno specialissimo Ferragosto sabato 15 con MAURIZIA PARADISO! Info 3471509452, 3472563585, www.bigmamas.it SEXY SHOP C’EST LA VIE Vieni in vacanza dalle nostre parti o abiti in zona e non sai che regalo fare? Noi risolviamo il tuo problema! Siamo vicini al cavalcavia del treno, a 2 minuti dall’uscita dell’autostrada di Desenzano del Garda. Da noi potrai trovare idee piccanti e stuzzicanti, ingresso e comodo parcheggio privato sul retro, massima privacy. Pagamenti anonimi con bancomat e carte di credito (non appare la scritta ‘“sexy shop”). Tutto per la coppia moderna. Se non sei mai venuto… fallo! Sexy Shop C’est La Vie, viale Marconi 130, t. 0309911784, aperto anche tutte le domeniche. Vedi pubblicità dentro la rivista. SÌSÌ PUB Venite a provare i nostri 250 cocktail nel nuovo giardino estivo. Lunedì “Relax Night”. Mercoledì “Single night”: iscriviti anche tu sul nostro sito. Giovedì ‘Karaoke’ in collaborazione con REMEMBER. Venerdì la mitica musica anni ‘70 – ’80 del SìSì Pub. Sabato “Dopocena SìSì”, con buffet dolce per tutti “Aspettando la notte Disco”, domenica dalle 19 aperitivo con un tagliere di salumi e formaggi. Agosto aperto anche il martedì. Info 0309140085, 3483021144. www.sisipub.com VENETO VENEZIA METRÒ VENEZIA SAUNA È estate! Giornate calde, troppo calde. Metrò Venezia però oltre ad un locale completamente climatizzato pride agosto 09 apre anche il suo giardino estivo per stare all’ aperto nel pomeriggio, e la sera per assaporare un drink o un fresco gelato in tranquillità e nell’ assoluta discrezione. Dopo l’apertura del Black Level Metrò Venezia è una delle migliori saune d’Italia. Il nuovo livello hard ha reso la sauna di Mestre completa e proprio per tutti i gusti. Un livello trasgressivo con una nuova sala video, sling, croci, terrazza glory holes, bondage zone, labirinti, dark room e tutto il necessario per trasgredire nella massima discrezione e pulizia. Metrò Venezia ha però ancora più situazioni per farvi divertire l’intrigante Doors Labirinth, la sauna finlandese e la nebbia del bagno turco, la zona relax con camerini attrezzati e i 2 megaschermi. Info 0415384299, www.metroclub.it PORTO DE MAR Ad agosto il PDMBAR è aperto tutti i sabati proponendo serate sempre divertenti e innovative anche nel suo giardino estivo, una piccola oasi dove poter gustare i drink più esclusivi. Una serata da non perdere sarà il tributo a MICHAEL JACKSON sabato 22 con la band milanese MJ TRIBUTE BAND, che proporrà le hit più famose del re del pop. Revival night, London Party, MidSummer Night Party e tante altre serate daranno l’atmosfera giusta per un’estate di divertimento puro! Ogni venerdì il Porto cede la serata al CLUB 41 per una one night dove la vera protagonista è la musica, house e commerciale, proposta dai resident dj Claudio Melani & Nokode, con la consueta animazione di splendidi go-go boys a rotazione. Appuntamento imperdibile è il Crazy Karaoke a ingresso omaggio ogni domenica sera, per cantare tutti assieme in un’atmosfera allegra e spassosa! PortodeMar è ora anche su Facebook! Info 3462113085, www.portodemar.com PADOVA numerosi accorrono per stare completamente nudi o semplicemente in underwear. Lunedì, mercoledì e sabato nudi o slip, i restanti giorni solo nudi. Info 3386665207, www.hotdog-padova.it METRÒ PADOVA Agosto è un mese importante per Metrò Padova e quest’anno si festeggia il 15° anniversario della sauna! Domenica 9 sei invitato alla festa che si terrà in giardino con un meraviglioso buffet tropicale. Ricordiamo che anche durante l’estate Metrò Padova è la sauna più frequentata, grazie anche alle sue zone esterne che ti offrono la possibilità di prendere il sole comodamente, in assoluta privacy e tranquillità. Un’ottima scelta per chi preferisce un’alternativa alla spiaggia. All’interno del locale hai a disposizione una vasta gamma di servizi: due idromassaggi, due saune finlandesi, un bagno turco, una vera e propria palestra, un ottimo servizio bar con paninoteca e per il divertimento cabine “glory hole” e numerosi camerini privati con video interno e chiave personale. È facilmente raggiungibile vista la vicinanza dal centro e dall’autostrada. Aperta tutti i giorni dalle 14 alle 2. www.metroclub.it OFFICINA Cerchi un sex club dove trovare divertimento garantito? Officina fa per te! Officina rimane aperta tutta l’estate con ricchi appuntamenti porcelli in ambiente climatizzato, ricco di attrezzature hard, giochi di luce e specchi. Si preannunciano due sabati sera assolutamente appaganti con Porsei Veneti, party di grande afflusso con selezione diretta dal club www.gayromeo.com/porsei_veneti e ingresso su prenotazione. Continuano tutti i giovedì “solo nudi” con ingresso gratuito, le domeniche cruising “vestiti” con ingresso omaggio. I venerdì “orgia naked+underwear” continuano. Info 3490941909, www.clubofficina.com, www.gayromeo.com/officina DANCING QUEEN Le serate della fantastica domenica padovana continuano per tutta l’estate! Un assaggio della serata con uno spettacolo di drag queen e la fantastica presenza della Linda vengono date al Padova Pride Village in fiera dalle 22 alle 23. Subito dopo la serata continua al Flexo con il karaoke, il bingo e il buffet. Dancing Queen @ Flexo Club, via Turazza19 a Padova. THE BLOCK Sabato 12 settembre riparte The Block disco club con una ricca stagione di eventi internazionali. In consolle il resident dj Enrico Arghentini. Continua inoltre l’appuntamento con “Folies pour homme” e a rotazione dj da tutto il mondo! The Block è in via Volta 1 a Limena (PD). Info 3339060434, www.block.it FLEXO MULTICLUB Tutti i party organizzati nella nuova location del Flexo sono confermati: sabato 1 Beardoc, la serata Orsi; domenica 16 AperBear, aperitivo e mega buffet dalle 19 sino alle 22 quando inizia lo spettacolo di drag queen e discoteca con i grandi successi anni ‘70 e’80, special guest Miss Linda. Tutti i mercoledì sono in compagnia del Salotto di Miss Linda che da vera padrona di casa vi farà accomodare e cantare con lei al karaoke, giocare e vincere fantastici premi offerti dallo sponsor. Al sabato ‘Taboo xxx’, disco per soli uomini con il dj resident Rikk Hard. Tutte le domeniche serata Dancing Queen. www.flexoclub.it VERONA HOT DOG Hot Dog, Hot Summer, Hot Naked! Sarà un’estate Hot ma all’interno del club la temperatura sarà freschissima, perché il Club è completamente climatizzato quindi potrete divertivi liberamente tutti i giorni e tutte le sere senza problemi di caldo e zanzare. In attesa di novità super per il mese di settembre, sono confermate tutte le serate dove ROMEO’S Anche con il gran caldo continuano le fresche serate del Romeo’s con feste sempre più intriganti! Sabato 1 l’imperdibile “Mask party” per stare tutti nudi e avvolti da un velo di mistero; sabato 8 il club si trasforma nella “Arena Disco” del Magnum Club Italia; venerdì 21 Donna Rachele e le sue amiche propongono la versione estiva dei loro “Tacchi allo sbaraglio” e sabato 22 l’attesissimo “Naked Superparty”. Venerdì 28 la NEVE BEACH PARTY vi porterà tra spruzzi d’acqua e abbondanti nevicate sintetiche, che non sporcano e non rovinano i vestiti, su una “spiaggia polare” per cui è consigliato l’abbigliamento da spiaggia (servizio doccia, accappatoio e guardaroba per cambiarsi gratuito). Sabato 29 torna il Magnum Club con la tradizionale festa estiva. Da non dimenticare venerdì 11 settembre la grandissima megafesta di compleanno del Romeo’s con mega-torta e tante sorprese! Come sempre il martedì è “mutanda party”, il mercoledì è 65 agosto 09 pride 66 GIORNO & NOTTE Alternative Holidays Dal 6 al 13 settembre Alternative Holidays torna in Italia e più precisamente in Calabria nella strepitosa Cala dei Saraceni, in un resort di 25.000 m2 aperto solo due anni fa e vicino al paese di Roseto Capo Spulico, Una spiaggia di sabbia e sassi sul mare Ionico, da anni bandiera blu per la purezza dell’acqua, ombrelloni, sedie a sdraio, docce e un ristorante e bar per pranzare senza perdere nemmeno un minuto per la propria abbronzatura. L’hotel è a circa 500 metri di distanza. Troppo distante? Potete approfittare del minibus o della scala mobile se sarete troppo stanchi. Di sera vi aspetta una settimana di spettacoli che soddisferanno i gusti di tutti i partecipanti, qualunque sia la loro provenienza, lingua o cultura d’origine. Dalla commedia al dramma, dall’opera al jazz, dagli ospiti classici a nuovi amici ma solo show di prima classe. Evento super speciale un estratto dal musical Priscilla la regina del deserto con il cast originale direttamente dalla produzione di Londra! L’immancabile Ballo in maschera si preannuncia più sfavillante che mai. Il tema di quest’anno? ‘È nata una stella’. Lanciate a briglia sciolta la vostra fantasia e non dimenticate oltre al costume da bagno quello da grande soirée. www.alternative-holidays.eu pride agosto 09 67 agosto 09 pride METROPOLI di credito (non appare la scritta “sexy shop”. Tutto per la coppia moderna. Se non sei mai venuto… fallo! Sexy Shop Secret Paradise, via XX settembre 43, Cavalcaselle (VR), t. 0456402471, aperto anche tutte le domeniche. Vedi pubblicità all’interno della rivista. SEXY SHOP PRIMA O POI Vieni in vacanza dalle nostre parti o abiti in zona e non sai che regalo fare? Noi risolviamo il tuo problema! Siamo a 5 minuti dall’Arena, dalla fiera e da tutte le uscite dell’autostrada di Verona. 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Info 396278524, www.gaybologna.com SKYLIGHT Grandi ospiti quest’estate allo Skylight: sabato 8 suona nella sala commerciale Lady Lloyd, la dj trans modella prediletta e musa ispiratrice di Vivienne Westwood, che incarna il suo marchio nel mondo. Lady Lloyd è ospite nei locali più al top di Londra ed è apparsa nei video musicali di Kylie Minogue e The Sugarbabes. Sabato 1 Federica Babydoll e sabato 29 Giusy Consoli. Skylight ti invita sabato 15 al ferragosto del Padova Pride Village, con una serata esclusiva ed un’animazione strepitosa curata dallo staff Skylight. La serata a San Bonifacio si terrà ugualmente per tutti i nostri clienti abituali che non rinunciano al sabato nel nuovo parco. Continua il successo del Pig Rodeo, con il pubblico assiepato alla staccionata, dove i ragazzi dell’animazione si sfidano a cavalcare il maiale meccanico. Chi cade prima, si spoglia! Indumento per indumento... Il nuovo giardino Skylight ha una copertura che porta da una sala all’altra in modo da godersi la serata in ogni location anche in un’estate bizzarra come questa. Tutti i bar sono a tua disposizione per una bevuta estiva e dissetante. La pizzeria è sempre in funzione per soddisfare i languori notturni. Info 3382390848, 3474200010, sabato apertura alle 24, liste attive fino alle 1.20. www.skylightdisco.com ABRUZZO MONTESILVANO RAINBOW THERMAS SAUNA Dopo la strepitosa inaugurazione, per il mese di agosto sono già in programmazione i seguenti appuntamenti. Domenica 23 concorso Miss Drag Queen Estate 2009 e domenica 30 concorso Mister Bear 2009! Per iscrizioni e regolamento mandare un e-mail a [email protected] o chiamare 3923459549. www.rainbowclubthermas.com LAZIO ROMA ARES ROOM B&B Per i vostri viaggi nella capitale ARES ROOM è una struttura accogliente e spaziosa e recentissimamente ristrutturata. Abbiamo ricavato camere eleganti e funzionali di diversa tipologia: alcune di esse offrono suggestivi scorci panoramici (su Santa Maria Maggiore, Piazza Venezia, San Pietro in Vaticano...), altre si affacciano su pittoreschi e silenziosi cortili interni. L’eccellente e centralissima posizione, tra gli antichi rioni Esquilino e Monti, favorisce il vivere le notti romane, dato che i migliori e storici locali gay si trovano nello stesso quartiere. Gay infopoint operativo 24 ore su 24. Contattateci per speciali offerte Last Minute & Day Use! www.aresrooms.com CAMPANIA NAPOLI DEPOT NAPOLI Tanti appuntamenti vi aspettano questa estate nel club di Napoli. Rimaniamo aperti e vi proponiamo una serie di serate black out da non perdere per nulla al mondo. Con noi vi potrete divertire al buio del locale più hot sabato 1, 15 e 29. Sabato 22 ci sarà sempre una serata black out ma con la variante di dover partecipare in intimo bianco, non ve ne dimenticate! Domenica 2, 9, 16 e 23 potete partecipare al sexy underwear party, uno degli appuntamenti fissi e più frequentati. Chiudiamo con il party più trasgressivo che ci sia domenica 30: il naked con il passamontagna sul viso. www.depotnapoli.com SAUNA BLU ANGEL Completamente ristrutturata e ampliata Blu Angels è la prima sauna al sud Italia. Situata su tre livelli, con nuove stanzette relax, video xxx, bagno turco, sauna finlandese, vasca idromassaggio, bar con tv, sala lettura, labirinth dark, sala fumatori, sala massaggi. Come sempre garantiamo pulizie igiene e cortesia, un ambiente di vero relax. La sauna Blu Angels è nel centro direzionale Isola A/7, una zona discreta e poco popolare (solo uffici), e apre alle ore 13. Info 0815625298 o visita il nostro blog sauna-bluangels.spaces.live.com. RED MOON Red moon la discoteca cruising di Napoli ampliata e ristrutturata inizia le sue notti brave del sabato sera in un’atmosfera anni settanta, bar, video musicali e xxx, sex room, dark e tanta musica con gli appuntamenti mensili bear. Il Red Moon si trova sotto la sauna Blu Angels. Info www.bearsofnaples.com Another Country - La scelta Y R L SUDOKUL: G R G E Y A O V S G V O Y S E A L R R Y O S L G E A V E V A Y O R L S G S G L A V E O R Y Y O S V E A R G L G L E O R Y S V A A R V G S L Y E O agosto 09 S pride V dei giochi a pag. 38 L SOLUZIONI E SEXY SHOP SECRET PARADISE Vieni in vacanza dalle nostre parti o abiti in zona e non sai che regalo fare? Noi risolviamo il tuo problema! Siamo a 5 minuti da tutti i parchi di divertimento del Garda, a 2 minuti dell’uscita dell’autostrada di Peschiera del Garda. Da noi potrai trovare idee piccanti e stuzzicanti, comodo parcheggio, massima privacy. Pagamenti anonimi con bancomat e carte A PESCHIERA DEL GARDA FRESH! FESTIVAL 2009 Dopo i primi due strepitosi appuntamenti Fresh! che si sono svolti in città, questo mese si va al mare. L’evento di Ferragosto è arrivato: sabato 15, eccezionalmente in edizione “BEACH PARTY”, si svolgerà finalmente sul litorale romano ‘FRESH! 2009 - Ferragosto Gay d’Italia’! Migliaia di ragazzi e ragazze provenienti da tutta la penisola si danno appuntamento da mezzogiorno fino al tramonto a Capocotta (Ostia), nella spiaggia glbt più grande d’Italia, per l’evento dance più atteso dell’anno: 8 top dj, 40.000 watt audio, la scatenata Maestra di cerimonie MizManDengo e un dancefloor unico: il Mare Tirreno! Sole, cocktails, house music, libertà. Siete pronti per il Beach Party più folle della vostra vita? www.fresh2009.com FROCIPUZZLE: per gli artisti della “Karaoke night”. Il giovedì “naked only” e la domenica “Cruising Sexy Bar” sono per i più porcellosi. Info Nicola 3409660487, www.romeosclub.it O 68 69 agosto 09 pride 70 DVD DVD DVD 11642 11661 11669 11671 DVD DVD DVD DVD 11713 11716 11726 11730 DVD DVD DVD DVD 11760 11761 11762 r e h eat l o i Z a p s o v nuo new! no docci ige agosto 09 ica last p n i le ana 7 o l o s ni pride DVD euro! ico, nom o c e , co co! i e prat 11775 m ! o n a l i 71 DVD DVD 11688 11699 11708 DVD DVD DVD DVD 11746 o i d stu how w o n k ment n i a t nter o t t u t to aper DVD 11673 11734 e DVD 11751 ts n a c i d r dv nal lub ugs ! o t s ago 7 NO da Recanate24 A L I M tonio e) 201 Via Antaz. Central ( MM s-67391224 tel. 02-67847756 l sabato fax 02 dal lunedì a Aperto continuato) (orario0 - 19,30 h. 9,3 e) stever a r T ( A 3 ROM allicano 1 Via S.G-58335692 tel. 06-58390427 fax 06 il lunedì, ì al sabato. Chiuso dal marted aperto 0 - 20,00 h. 10,0 11748 persos - butt plock rings s dildo traps - c & souvenir jocksoms -toys cond : nome dine r o ’ d Buono ondenza risp iare a: r o c r pe da inv How w o n o oK Studi via Antoni nate 7 a c e R da lano i M 20124 ANNI DI 18 RE I R O RIE MIN TO A I N C OR VIETA IZIONE CO 4/48 ORE SPED ESSO IN 2 E SP R me: cogno via: ro: nume città: cap: cia: provin ne) LLI IMO edizio : ANON RANCOBO o lla sp O n e L d o L f e F e RE tel IMBA vvertir per a CON NON INVIA A torio T a A g li o V r b R 00 Eu (ob , E RISE IZIONDIZIONE 11 D E P S E SPE SPES VD DVD DVD DVD DVD DVD D DVD DVD DVD DVD gno o asse iere d n a g lle al corr pago a ntrassegno rò co paghe agosto 09 pride 72 Guida Gay d’Italia Dove e Cosa AOSTA Associazioni Comitato regionale Arcigay “Articolo 3”, c/o Espace Populaire, via J. C. Mochet 7, t. 329/6862948, http://arcigayaosta.blogspot.com ASTI Locali e Disco Boschetto Bar, viale Partigiani 34, t. 0141/352471, 347/5811687 BARI Associazioni Kabum Pride Village, Associazione Promozione Pari Opportunità, info 348/6104584, wwww.lefateignoranti.fan-club.it Locali e Disco Boulevard Disco Pub, c.so Vittorio Emanuele 40a/42, t. 393/9904951 El Merendero Disco, SS 100 uscita Adelfia, Rutigliano (BA), www.elmerenderodisco.it Makumba Gay Tribe, c/o Heineken Disco Club, via G. Pastore km 1.100, Gioia del Colle (BA), one night gay ogni primo e terzo sabato, t. 347/3670135, www.gaybari.it North Wind Disco Pub, via Giannone 18 (zona Campus), t. 080/5580028, h. 21-4, chiuso lun, www.nordwinddiscopub.eu.com Gilda club, v.le Einaudi 60, one night domenica, t. 340/8244204, www.francescopetit.fan-club.it Saune Millenium Bath, v. Adriatico 13, t.080/5342530 BERGAMO Locali e Disco Divina Fashion Bar, b.go S. Caterina 1, h. 19-2, chiuso dom/lun, www.bardivina.it Get Up Club, via Bianzana 46, t. 349/5525092, www.discogetup.com Mamo’s Bar, v. Baschenis 13/a, t. 035/270014, dalle 17, chiuso lun, www.mamos.it Ristoranti Brodo di Giuggiole, via Colleoni 10, Dalmine (BG), t. 035/566581, chiuso lun sera e sab pranzo Trattoria Anita, via al Luio 60, t. 035/521830, Alzano Lombardo (BG), chiuso lun e mar a pranzo. Saune The City Sauna, via della Clementina 8, t. 035/240418, chiuso mar, www.thecitysauna.com Sex Shop Center Fantasy, Via Manzù 3/d, Curno (BG), t. 035/614111, www.centerfantasy.it Altro Comotti gomme, via Giovanni XXIII 1, Azzano S. Paolo (BG), t. 035/532110, sconti per i lettori di “Pride”, [email protected] Jammin’bar, c/o Orio Centre, v. Portico 59/61, Orio al Serio (BG), t. 035/318210 BOLOGNA Associazioni Arcigay nazionale, via Don Minzoni 18, t. 051/6493055, www.arcigay.it AGEDO, c/o Com. Provinc. Arcigay “Il Cassero” Comitato provinciale Arcigay “Il Cassero”, v. Don Minzoni 18, t. 051/6494416, pride agosto 09 www.cassero.it Gruppi Sportivi Bogavolley Allenamenti mar/gio 22-24 c/o palestra CUSB, Via del Carpentiere 19, info t. 338/1083693, www.bogavolley.it , [email protected] Gruppo Pesce, c/o Piscina Vandelli, t. 329/4547793, lun e gio h. 19.30-20.30 Hotel I Portici Hotel, via Indipendenza 69, t. 051/42185, www.iporticihotel.com Locali e Disco Bananissima, pub & bar, via Carracci interno del Parco Angeletti, tutti i giorni h. 22-3 Bart, via Polese 47/a, t. 051/243998, www.bartclub.net Easy Staff, stagione estiva c/o Chalet dei giardini Margherita, viale Meliconi 1, one night ven h. 23-4, t. 339/6278524, www.gaybologna.com Ganesh, via Polese 47/c, t. 051/5877771, h. 19-03 Movida Club, v. S. Felice 6b, t. 051/232507, h. 17-6 Red Club, via del Tipografo 2, venerdì e sabato dalle 23. t. 051/6011241, www.discoredclub.com Ristoranti Trattoria Papa Re, p.za Unità 6, t. 051/356120, chiuso domenica Saune Black Sauna, via del Tipografo 2, t. 051/6011241, h. 14-2 ven-sab 14-3, chiuso mar, www.blacksauna.com Cosmos Sauna, via Boldrini 22, Steam, via Ferrarese 22/i, t. 051/363953, dalle 14, www.steamsauna.it Shop Igor Libreria, via San Petronio Vecchio 3, t. 051/229466, www.myspace.com/ igorthegaybookshop La Boutique dell’Eros, Via Polese 32, t. 051/4070551, www.laboutiquedelleros.it BOLZANO Locali e Disco The First disco, summer season c/o Seicomesei, via Buozzi 3 (vicino fiera), one night sabato serate gay e disco anni ‘70-’80-’90, t. 333/6071630, www.thefirstdisco.it Saune Exit sauna wellness, via Visitazione 2 / Mariaheimweg 2, t. 347/4700645, mar/giov/ven 18-00.30 sab/dom 14-00.30, www.sauna-exit.it. BRESCIA Hotel B&B Il Sasso vicino alla spiaggia gay della rocca Via Ariosto 13, Manerba del Garda tel. 339/5742045, www.bebilsasso.it Locali e Disco Antico Borgo (dalla Giò), via Borgo Trento 38. Bar Aldo’s Via Zadei 49, t. 333/5967903, h. 8-24, chiuso lunedì Big Mama’s, via Mapella 7, Lonato (BS), www.bigmamas.it DayBar, v.le Europa 45 /M, Montichiari (BS), www.daybar.it Out Limits, via U. Foscolo 2, Paderno Franciacorta (BS), t. 030/657536, 030/8375178, 335/8775189, ven e sab 22.30-5, www.outlimits.it Re Desiderio Pub, vicolo Lungo 11, www.redesiderio.com Trap, via Castagna 55, t. 340/6857585, ven-sab, www.trapmad.it Valliesteeedigei, serate itineranti, t. 347/1509452, 347/2563585, www.vallisteeedigei.it BRINDISI Hotel B&B Lune Saracene Strada Provinciale 28, Ostuni-Francavilla km 13, S.Michele Salentino, t. 0831/966294 www.lunesaracene.it CAGLIARI Hotel B&B I Gabbiani, l.go Carlo Felice 36, t. 070/665976, sconti per i lettori di “Pride”, [email protected] Locali e Disco Go Fish, v. G.B. Venturi 12/14, t. 070/45453169, 348/5876314, gio e sab, www.go-fish.it Il Fico d’India, lungomare Poetto, t. 070/380936 Rainbow Café, via Rossini 16 angolo via Verdi, t. 347/6078384 CATANIA Hotel B&B Crispi Rooms Via Francesco Crispi 15, 1° piano, tel/fax 095/532548, www.crispirooms.com Hotel Villa Romeo, via Platamone 8, t. 095/534714, www.hotelvillaromeo.it Locali e Disco Codice Rosso Cruising bar, via Conte Ruggero 48, t. 340/9076099, www.ilcodicerosso.com Café Noir, zona porto vicino ex Capannone, t. 349/2693745, 347/9548021 Le Capannine, v.le Kennedy 93, Lidi Playa, Stradella Capannine, t. 349/2693745, one night venerdì, www.cristinagarofalo.it Pegaso’s Circus, v.le Kennedy 80, Lidi Playa, t. 095/7357268, 348/3534116, one night sabato e prefestivi, www.pegasos.it Pegaso’s club, v. Canfora 9, t. 349/1732207, gio-dom Ristoranti Neva caffè, p.zza San Francesco 4/5, t. 095/315545, h. 7-3 Saune Terme di Achille, via Tezzano 13, t. 095/7463543, 333/4305708, mar-dom 14-24, sab no stop, www.termediachille.com Sauna Mykonos, via Platamone 20, t. 095/531355, mar-dom 16-23, www.saunamykonos.it CESENA Hotel Villaggio Camping delle Rose, v. Nazionale Adriatica 29, Gatteo a Mare (FC), t. 0547/86213, www.villaggiorose.com COMO Ristoranti Risoamaro, via Milano (Mariano Comense), t. 031/750997, chiuso domenica www.risoamaro.it COSENZA Altro Libreria Domus Universitaria, via Monte Santo 70, t. 0984/23110, www.libreriadomus.com CREMONA Associazioni Comitato provinciale Arcigay “La Rocca”, via Speciano 4 (presso ARCI), Presidente t. 338/5015488, Vicepresidente t. 347/2783901, www.arcigaycremona.it La Goccia, gay credenti, via De Berenzani 18/c, t. 0372/471622, 347/4116736. Locali e Disco Notte Praga, v.le Po 129 d, t. 0372/410798, 349/3763150, one night sabato h. 23-4, www.nottepraga.com CUNEO Turismo Sphera Friendly Viaggi, viaggi gay, via Torino 21, Moretta (CN), t. 899500030, www.sphera-friendly.it DESENZANO DEL GARDA Locali e Disco Art Club c/o Centro commerciale Garda 1, via Mantova 1/a, t. 030/9991004, mer-ven (donne) - sab 23-5, www.artclubdisco.com Sisì pub, vicolo Duomo 13/A, t. 030/9140085, lun-sab 21-2 dom 18-2, chiuso martedì, www.sisipub.com Shop Sexy Shop C’est La Vie, viale Marconi 130, t. 030/9911784, aperto tutti i giorni Saune Splash Club, via Faustinella 1, t. 030/9142299, lun-ven 15-1, sab 15-2, dom 14 - 24, www.splashclub.it Shop/Altro Lucas Kazan Production (produz. film hard), via del Molin 45/f, t. 333/2017811, www.lucaskazan.com FIRENZE Hotel Medici Hotel, via de’ Medici 6, t. 055/284818, www.hotelmedici.it Pensione Matilde, via Nazionale 17, t. 055/288147, 392/9127871, www.pensionematilde.eu Locali e Disco Fabrik cruising bar, via del Lavoro 19 zona ind. Fibbiana, Calenzano (FI), t. 349/8906645, mardom dalle 22, www.fabrikfirenze.it Hard Bar 85, via Guelfa 85 rosso, t. 055/2645461, www.hardbar85.it Piccolo Café, borgo Santa Croce 23/r, t. 055/2001057 Tabasco Disco Gay, piazza Santa Cecilia 3, 055/213000, www.tabascogay.it Y.A.G. B@R, via de’ Macci 8r, t. 055/2469022 www.yagbar.com Ristoranti Il Barone Refreshment, via Romana 123 rosso, t. 055/2335132, 334/5958518, aperto dalle 19, DOVE E COSA [email protected] Saune Florence Baths, via Guelfa 93 rosso, t. 055/216050, www.florencebaths.eu Altro Extro, parrucchieri, via di Avane 58, Empoli (FI), t. 0571/82007 . FORLI’ Locali e Disco Exarea Café, viale Gramsci 81, t. 338/5652490, one night giovedì dalle 21 alle 24, domenica aperitivo con drag show dalle 19 alle 22, www.myspace.com/exarea81 GENOVA Locali e Disco Aqua Club Bar (presso la sauna), orario estivo: ven-dom 21,30-2 Virgo Discoclub, stagione estiva c/o Bagni Pizzo - Lungomare Olanda, Arenzano (GE), t. 347/8151451, www.virgoclub.com Saune Aqua Club, salita Salvatore Viale 15/r, orario estivo: da ven a lun 15-21, t. 010/588489 GROSSETO Associazioni Comitato provinciale Arcigay “Leonardo da Vinci”, via Parini 7/e, t. 0564/1911305, 347/0788972, www.grossetogay.it Friendly Maremma, www. friendlymaremma.it LAGO D’ISEO Hotel Hotel dell’Angelo Anche ristorante e pizzeria gay friendly, con terrazza estiva. Via Roma 8, Predore (BG) t. 035/938040, www.hoteldellangelo.com, [email protected] LECCO Ristoranti Ristorante Sanmauro, via De Gasperi 82 (Casatenovo), t. 039/9202601, www.sanmauroweb.it LUCCA Locali e Disco HUB, via Poggio 29, Ponte S. Pietro (LU), www.hub.fm MILANO Associazioni Comitato provinciale Arcigay CIG “Centro di Iniziativa Gay”, via Bezzecca 3, t. 02/54122225, lun-ven 15-20; Tel. amico gay lunmar-gio-ven 20-23 t. 02/541222227, www.arcigaymilano.org AGEDO Associazione Genitori Di Omosessuali, via Bezzecca 4, t. 02/54122211, giov 14-17.30, www.agedo.org ASA Associazione Solidarietà Aids, via Arena 25, t. 02/58107084, www.asamilano.org Gruppo del Guado, cristiani omosessuali, v. Soperga 36, t. 346 3081901, www.gaycristiani.it Gruppi Sportivi Gruppo Pesce Milano Non le solite vasche! 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Zabaglia 14, t. 06/64501102, mer Welcome Group h. 19-21, ven Gruppo Giovani h. 19-21, www.arcigayroma.it Gay Help Line, 800 713 713, numero verde gratuito anche da cellulare, consulenza legale, psicologica, medica, info su locali ed associazioni glbt, lun-mer-gio-sab h. 16-20, www.gayhelpline.it Associazione glbtpower, l.go S. E. Pelletier 28/29, www.glbtpower.it R.E.F.O. rete evangelica fede e omosessualità, c/o chiesa valdese di piazza Cavour, www.refo.it Hotel Ares rooms Via Domenichino 7, scala A (5° piano), t. 06/4744525, 340/2781248, www.aresrooms.com, [email protected] B&B Gaspare Via Balilla 16, t. 328/8333486, 328/3631863, www.bbgaspare.com, [email protected] B&B Frutta e Verdura, via Vibio Sequestre 20, t. 347/2446721, www.fruttaeverdura.roma.it Locali e Disco Alibi, via Monte Testaccio 39/44, t. 06/5743448, mer-sab. Amigdala, c/o Atlantide, v. 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Santa Chiara 1, t. 011/5212033, www.fondazionesandropenna.it Hotel Napoleon, via XX settembre 5, t. 011/5613223, www.hotelnapoleontorino.it Locali e Disco Caffè Leri, corso Vittorio Emanuele II 64, t. 011/543075, chiuso lun, www.caffeleri.it Extreme, via San Massimo 31, t. 392/7132209, www.myspace.com/extremecafe Il Male Pub, via Lombardore 10 , t. 011/284617, h. 21-3, chiuso lun e mar, Les Folies Scandal, estivo c/o Banus Club, c.so Moncalieri 145, t. 347/5811687, one night sabato dalle 23.30, www.lesfoliescandal.it Metropolis, via Principessa Clotilde 82, t. 011/484116, one night al sabato. Queever, c/o Le Beach, Murazzi del Po lato sin., one night dom dalle 19.30, www.queever.it Shortbus libreria-cocktail café culturale, v. 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Bonifacio (VR), t. 045/7612587, 338/2390848, 347/4200010, www.skylightdisco.com Ristoranti Al Bracere, via Adigetto 6/a, t. 045/597249 Saune The City Sauna, via Giolfino 12, t. 045/520009, orario estivo (fino al 31 agosto) dalle 15 alle 20 Shop Opera Prima, via Pascoli 25, Affi (VR) Sexy Shop Prima o Poi, corso Milano 51, t. 045/8187000 UDINE Locali e Disco Pabitele, v. Fiume 13, one night merc h. 21.30 VARESE Locali e Disco Zsa Zsa, stagione estiva c/o discoteca Delight, via Lungolago della Schiranna 30, one night sabato, info/liste t. 349/1734234, 346/2211545, www.zsazsa.it Saune Flug 3343 sauna, via Paradisera 58, Gallarate (VA), t. 0331/245959, 335/8190705 www.newflug.org VENEZIA Hotel B&B Fujiyama Solo camere per non fumatori Calle Lunga San Barnaba 2727A, Dorsoduro tel. 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Rusca 34, t. 0041/91/7512936, chiuso dom, www.maxwaybar.ch SVIZZERA - LUGANO Associazioni Collegati, collettivo gay & lesbico Ticino, t. 0041(0)765356603 (attivo prima di ogni evento), www.collegati.ch Imbarco Immediato, associazione gaylesbica Ticino, via Colombi 1, Bellinzona, 0041(0)797800666, www.imbarcoimmediato.ch Saune Gothic, vicolo Vecchio 3, (Massagno), t. 0041/ 91/9675051, h. lun-gio h.15-24, ven h. 15-1, sab e prefestivi h. 14-1, dom h. 14-24 www.gothicsauna.ch Hotel Lugano guesthouse, via Tesserete 7, (Massagno), vicino alla Gothic sauna dove vi sarà consegnata la chiave, t. 0041/91/9676077, http://homepage.hispeed.ch/luga_guesthouse 77 cruising bar 24 ore su 24 7 giorni su 7 VIA NAPO TORRIANI 12 (STAZIONE CENTRALE) MIILANO - TEL.0266985060 www.club-illumined.com avviso riservato ai soci in g re s s o e s c lu s iva m e nte c o n u n o - c a r d e d o c u m e nto di i d e nti t à VIA NAPO TORRIANI 12 (STAZIONE CENTRALE) MIILANO - TEL.0266985060 www.club-illumined.com avviso riservato ai soci agosto 09 pride 78 pride agosto 09 79 agosto 09 pride