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eletta schier a - chiese e missioni

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eletta schier a - chiese e missioni
ELETTA SCHIER A
TRIMESTRALE A CURA DELLE CHIESE CRISTIANE EVANGELICHE DELLE ASSEMBLEE DI DIO IN ITALIA
DI LODI, SAN GIULIANO MILANESE E PIACENZA
Lodi, via Torino,12 - San Giuliano Milanese (Mi), Via 25 Aprile,2
Anno 4° - IV Trimestre 2014
LA CHIESA
PERSEGUITATA
Ricordatevi ... di
quelli che sono
maltrattati, come
se anche voi lo
foste! (Eb 13:3)
2
Anno 4° - IV Trimestre 2014
Anno 4° - IV Trimestre 2014
3
C
i siamo ormai quasi abituati
ai continui aggiornamenti del
bollettino di guerra alimentato dalle azioni di terrorismo del fondamentalismo islamico, non c’è infatti
notiziario in cui non vengano nominati
attacchi suicidi e attentati in varie località del Medio-Oriente, dell’Africa e
ultimamente anche dell’Occidente. Osserviamo con sgomento ma anche con
un certo distacco ciò che sembra volere
interrompere violentemente il processo
di globalizzazione delle culture umane,
ma non sempre ci rendiamo conto che
uno dei primi effetti di questa sanguinosa
campagna è quello di inasprire la persecuzione che è in corso da secoli contro
la Chiesa universale e che proprio in
questo momento coinvolge migliaia di
fratelli e sorelle in Cristo sparsi nel globo.
Le parole del Signore Gesù si sono ormai quasi del tutto realizzate: la Chiesa
è una realtà tanto vasta da aver valicato
i confini di ogni continente e nazione,
tuttavia tali considerevoli dimensioni
non ci impediscono di venire a conoscenza di ciò che accade altrove ai nostri fratelli; Dio ha infatti suscitato dei
messaggeri che stabiliscono un ponte tra
un’estremità e l’altra del suo popolo sul
quale transitano aiuti materiali e notizie,
essi sono delle autentiche nervature tramite cui tutto il corpo è reso cosciente
dello stato di ogni suo componente e
del suo progresso generale. Il pastore
e missionario Claude Huot, membro
del comitato direttivo dell’AEP (Action
Evangélique de Pentecôte, un dipartimento missionario delle Assemblee di
Dio in Francia), è proprio uno di loro;
la sera del 15 dicembre la sua voce e la
sua esperienza ci hanno fatto da guida
in un itinerario visivo che attraversa foreste, deserti e villaggi per giungere ad
una meta irrinunciabile, la consegna di
bibbie e beni di prima necessità a credenti braccati da regimi politici ostili al
Cristianesimo. Ecco i vostri fratelli e le
vostre sorelle è una delle espressioni più
frequenti con cui il fratello introduce le
slides che scorrono sul muro, immagini di “quotidiana clandestinità” che di
volta in volta ritraggono chiese distrutte,
ECCO I VOSTRI FRATELLI E SORELLE
case bruciate, credenti che hanno subito
vessazioni fisiche, ma anche momenti di
festa, culti e battesimi celebrati tra gli
alberi o uomini e donne mentre rilegano centinaia di bibbie con le loro mani.
Prima di iniziare la proiezione, il pastore Claude presenta l’argomento della
persecuzione esponendo biblicamente
il fatto che essa non è compiuta contro
il cristiano, ma contro Cristo che abita
in lui; poi definisce in modo chiaro il
nostro ruolo rispetto alle lotte sostenute
da questi credenti, ricordandoci che siamo chiamati a sostenerli in ogni modo,
soprattutto tramite la preghiera: “non vi
chiedo tre ore... ma soltanto due o tre
minuti al giorno per la Chiesa perseguitata”. Si passa alle diapositive.
In questi ritagli fotografici raccolti in
diverse località dell’Africa e dell’Oriente, si prega, si loda e si rende il culto a
Dio proprio come siamo abituati a fare
noi che viviamo in paesi democratici
ed emancipati. Durante la riproduzione di alcuni brevi filmati osserviamo
con piacevole stupore dei bambini che
pregano con ardore e alcune variopinte
assemblee di fedeli uniti in momenti di
sincera adorazione: nonostante alcuni
dettagli esteriori come l’abbigliamento o
il genere musicale evidenzino le distanze
culturali che ci separano, ravvisiamo nei
loro volti la medesima gioia che anche
noi sperimentiamo nell’adorare il nostro
Dio “in spirito e verità”.
“Noi viviamo nel loro stesso mondo e
rendiamo la testimonianza che Gesù è
la luce del mondo... non ci stanchiamo
di fare del bene ma ricordiamoci dei nostri fratelli in fede e quando ne abbiamo
l’opportunità facciamogli del bene, noi
vogliamo investire per il regno di Dio...
vogliamo dire con loro: preghiamo con
voi!”; “ecco i vostri fratelli e sorelle nella giungla, spesse volte sono maltrattati,
ma il Signore è con loro; ecco le chiese molto semplici, loro non hanno le
nostre comodità ma rendono a Dio il
culto come facciamo noi, essi sarebbero
ben lieti di essere qui con voi stasera ed
anche voi vi trovereste bene con loro!”.
Dalle frasi che il fratello Huot alterna
alla descrizione degli scatti, è evidente
che il desiderio più grande di questo
servo di Dio è far comprendere che in
Cristo siamo realmente un unico corpo.
Ecco i vostri fratelli e le vostre sorelle
del Bhutan, del Pakistan, dell’Eritrea,
dell’Iraq, della Cina, del Laos, del Vietnam, dell’Indonesia, dell’Uganda e di
ogni angolo del mondo odierno in cui
la Chiesa è osteggiata con le armi, con
l’oppressione ed il carcere, dove malgrado ciò cresce e proclama l’Evangelo del
Cristo risorto e vivente! La presentazione
va avanti, i fotogrammi si susseguono e
nella mente degli astanti si sovrappongono nomi, luoghi, immagini e aneddoti;
sarà difficile ricordare tutto minuziosamente ma ciò che conta è lo spiraglio di
luce gettato su ciò che a lungo andare
rischia di essere ridotto ad un dipinto
sbiadito e sfocato, accompagnato dall’anonima didascalia “Chiesa perseguitata”.
Abbiamo spesso sentito parlare di loro,
abbiamo fatto delle offerte e innalzato
delle preghiere per loro, ma adesso riusciamo a scorgerli più da vicino: ecco i
nostri fratelli e le nostre sorelle!
Gabriele Rosavalle
4
I
Anno 4° - IV Trimestre 2014
OPERAI
l 22 novembre, nella missione di Melegnano, il Signore ci ha dato grazia di
iniziare un nuovo progetto missionario
che prende il nome dalle levatrici citate
nel primo capitolo del libro dell’Esodo:
“Scifra e Pua”. Queste donne, di fronte
all’editto del faraone che ordinava l’uccisione di ogni nuovo nato maschio da
famiglia ebrea, obbedirono a Dio ed ebbero il coraggio di trasgredire il comando del sovrano; Dio fece del bene alle
levatrici e in più il popolo si moltiplicò e
divenne potente. Questo progetto è nato
in seguito alla visione che Dio ha messo
nei nostri cuori, in virtù della quale nel
corso dell’estate abbiamo svolto diverse
campagne evangelistiche in zone disagiate e problematiche della città. Proprio
qui il Signore ci ha aperto un varco e
D E L L’ U LT I M A
col passare dei
giorni
abbiamo iniziato a
vedere i primi frutti: alcune famiglie
(“equipaggiate” di numerosa prole) sono venute a trovarci nel locale di culto.
Proprio in seguito a questa frequentazione è nato il progetto “Scifra e Pua”
che si propone di svolgere attività di
intrattenimento rivolte a bambini che
vanno da 2 a 14 anni, con l’unico scopo di offrire loro “pillole” di Verità e di
Grazia affinché presto possano realizzare la salvezza nella loro vita e nelle loro
famiglie. L’attività si svolge due volte
al mese (il secondo e il quarto sabato
Anno 4° - IV Trimestre 2014
ORA
di ogni mese) dalle ore 16:00 alle ore
18:00, intervallo durante il quale i nostri
bambini, che al momento sono quindici, non solo ascoltano una storia tratta
dalla Parola di Dio, ma svolgono anche
varie attività, come guardare un cartone
animato, fare dei giochi, discutere di un
argomento da loro proposto e così via,
concludendo il tutto con una gradita
merenda. In occasione del sopracitato
avvio del progetto abbiamo ospitato il
gruppo del teatrino che ha rappresentato la storia di Zaccheo, suscitando un
particolare interesse in tutti i bambini
presenti e inducendoli a fare delle importanti considerazioni spirituali. Vi
invitiamo a pregare per quest’opera
affinché Dio continui a manifestare la
Sua gloria. Francesco Boccia
S
N
el 2013 il Signore ci ha fatto grazia
di vedere nascere la scuola domenicale a Pieve Emanuele; lo scorso ottobre
è iniziato il nuovo anno di questa importante attività, grazie alla quale molti
bambini possono ascoltare la Parola di
Dio. Il suo avvio è stato preceduto da
una fase di volantinaggio svolta fuori
dalle scuole per informare le famiglie e i
bambini; sul volantino la frase in rilievo
era: “Impariamo le storie della Bibbia
con semplicità”, ed è proprio questo il
metodo con cui le monitrici spiegano ai
bambini gli episodi biblici, avendo come unico scopo la salvezza dei fanciulli
e delle loro famiglie.
La scuola domenicale è frequentata da
circa 12 bambini, la maggior parte di loro proviene da famiglie non convertite e
dunque per le prime volte sente parlare
di un Gesù vivente. In questi primi mesi
durante le varie lezioni è stata loro raccontata la storia di Giuseppe attraverso
delle scenette, illustrazioni e anche delle
attività manuali; alla fine dell’esposizione,
inoltre, i bambini hanno imparato dei
brevi cantici. Si prova una grande gioia
nel vedere l’entusiasmo e l’interesse con
cui questi bambini ascoltano le storie della
Bibbia, impegnati ad apprendere sempre più quello che viene loro raccontato.
Delle preghiere che elevano al Signore
colpiscono la semplicità e l’umiltà con
cui si accostano a Lui. In occasione dello
svolgimento di un lavoretto, in particolare, i bambini hanno scritto che grazie
alla scuola domenicale possono conoscere, incontrare e stare insieme a Gesù,
definito da qualcuno il “Mitico Gesù”.
A Pieve Emanuele il 18 Dicembre si è
svolta un’altra splendida attività, lo spettacolo dei burattini. È stato sorprendente
l’interesse mostrato dalla popolazione
riguardo a questa iniziativa: in numerosi
hanno partecipato e inaspettatamente la
chiesa si è riempita di bambini e genitori.
Attraverso dei burattini e la voce della
narratrice è stata loro raccontata la storia
di Davide e Goliat, preceduta e seguita
dall’intervento di due simpaticissimi
5
pupazzetti, Lello e Giada, che hanno
intrattenuto i bambini e i genitori.
I partecipanti hanno potuto apprendere
dal racconto biblico che basta un semplice passo di fede, rappresentato dal
piccolo sassolino lanciato da Davide,
per abbattere un gigante.
Alla fine della rappresentazione gli astanti
sono stati invitati a scrivere su un foglietto
ciò che per loro potrebbe rappresentare
un gigante; molti hanno indicato la paura, la tristezza, l’incertezza del domani,
non avere un lavoro, mentre i più piccoli hanno scritto che il loro gigante è il
momento delle interrogazioni a scuola.
Possano tutti i partecipanti realizzare
che esiste un Dio, potente e vero, che è
l’unico in grado di riempire i loro cuori
di amore, pace e gioia.
Noi, insieme alle due sorelle che con
grande amore e sacrificio si dedicano a
quest’opera, siamo fiduciosi che il seme
che si sta piantando nei cuori di questi
fanciulli un giorno germoglierà.
Josephine Marù
CANTI CELESTIALI
i respira un’aria di festa nella
comunità di Lodi! Nel mese di
ottobre ricordiamo che la testimonianza dell’Evangelo nella nostra zona
compie un anno in più e ringraziamo Dio perché ancora una volta ha
aperto i cieli su di noi, riversando le
sue incontenibili benedizioni.
In occasione di tale ricorrenza, domenica 19 ottobre la chiesa di Lodi ha
ospitato il coro della chiesa di Palmi
(RC), accompagnato dal pastore Armando Mauro. Dopo aver trascorso
del tempo in preghiera e adorazione,
i coristi hanno preso posto e intonato “Alleluia, degno è l’Agnel!”; il
fratello Mauro ha presentato il coro
affermando che il Signore è degno
della nostra lode perché ha mandato il Suo unico Figlio a morire sulla
croce al posto nostro.
Mentre eravamo in comunione ci
sono stati presentati altri canti, di
cui alcuni in inglese, e per la prima
volta abbiamo ascoltato un inno in
lingua ebraica, che s’intitola “Gerusalemme tutta d’oro”: ci è sembrato
per un attimo di essere in cielo, la
Sposa di Cristo che prende possesso
della città celeste che tanto brama.
La nostra speranza si è rafforzata nel
ricordare che Cristo ci ama davvero
e che è sempre con noi, Lui ci dona
la vera gioia e interviene al momento
giusto prendendosi cura di noi; opera nella sofferenza guarendo le ferite
e asciugando le lacrime, non solo
quelle che tutti possono vedere, ma
soprattutto quelle che scendono nel
silenzio di un cuore rotto e deluso.
Il fratello Mauro ha condiviso con
noi un messaggio della Parola di Dio
traendolo dal cap. 28:1-8 del Vangelo secondo Matteo, soffermandosi principalmente sul verso 6: “Egli
non è qui, perché è risuscitato come
aveva detto..”. “Il credo evangelico
nasce da una tomba vuota: Gesù è
risorto!”, dopo questa affermazione
iniziale il pastore ha spiegato che la
resurrezione di Cristo è un fatto profetizzato, un fatto provato ma, soprattutto, un fatto realizzato: le autorità
ebraiche e romane sembravano aver
messo fine al Re d’Israele, ma dopo
tre giorni, con gran stupore di tutti
(anche dei discepoli scoraggiati), il
sigillo fu tolto, la pietra smossa e la
tomba trovata vuota. Ancora oggi
Gesù è all’opera e dà un’opportunità
a quanti desiderano sperimentare che
Egli è vivente, lasciandosi trovare e
trasformando le loro vite.
L’ascolto della Parola di Dio ha ravvivato lo zelo per l’opera di Cristo e,
successivamente, il tempo trascorso
in comunione con il Signore è proprio volato! A conclusione di questa
splendida serata il coro ha innalzato l’inno “Gerusalemme, nostra tu
sei per fede!”: un’“uscita di scena”
emozionante che ha molto toccato
i presenti, sia per la maestosità della
musica che per la voce soave della
solista. Il nostro Dio è un donatore saggio e quanti affidano il loro
talento a Lui, come hanno fatto
questi cari fratelli, godono del privilegio di edificare ed incoraggiare
la fratellanza.
Così, ripieni di Spirito Santo, siamo rientrati a casa ringraziando il
Signore d’essere stato in mezzo a noi.
Luisa D’Errico
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Anno 4° - IV Trimestre 2014
M
DAI RIFLETTORI ALLA VERA LUCE
Tu mi faccia investire da un’ auto!”.
Quella mattina uscì e invece di essere
investita da una macchina fu “investita”
dalla reale e istantanea risposta di Dio:
mentre accompagnava mia sorella a
scuola, una donna che si trovava lì le
si avvicinò e, notando il suo volto triste e disperato, iniziò a parlarle di Gesù.
Il giorno dopo mia madre avvertì il
desiderio di rincontrare quella donna,
ma non sapendo né come si chiamasse
né dove abitasse, se ne mise alla ricerca
senza una meta precisa. Miracolosamente il Signore la guidò fin sotto casa
della donna dove fu accolta e le fu
parlato ancora di Gesù, si pregò
insieme e
mia madre
decise di
andare nella chiesa
evangelica.
Quella stessa sera mia madre ci portò
tutti alla riunione e io per la prima
volta sentii la presenza meravigliosa
del Signore: non avevo capito molto
ma avevo sentito un brivido percorrere
tutto il mio essere. Dopo ciò, però,
non volli più ritornare in chiesa, ero
molto preso dalla mia vita, avevo un
mondo che mi aspettava, che mi attirava e da cui ero fortemente legato: il
mio tempo era diviso tra lavoro, amicizie, palestre, vizi e night club, vivevo
una vita di peccato nelle sue tante
sfaccettature. Ero un tipo molto vanitoso ed egocentrico, ma allo stesso
tempo tanto insicuro; curavo il mio
corpo più di ogni cosa, con i miei 18
anni di palestra cercavo la perfezione
nel mio aspetto fisico perché volevo
essere ammirato e avere successo con
le donne. Il mio sogno era quello di
diventare un famoso fotomodello, lavoravo in questo campo in maniera
amatoriale mentre, contemporaneamente, svolgevo la mia reale professione di fisioterapista. Il mio parrucchiere personale usava la mia immagine
per sfilate e mi presentò come suo
modello anche a Berlino; partecipai a
vari concorsi e mi iscrissi ad una scuola
di portamento. La mia vita stava proseguendo secondo i miei piani, avevo
tutto ciò che un ragazzo dai 20 anni
in su avrebbe mai potuto desiderare:
una bella macchina (comprata per poter raggiungere i miei scopi), un buon
guadagno mensile, ero un leader nel
mio gruppo di amici, organizzavo feste
ed eventi nei locali. Qualche volta mi
capitava di ritornare in chiesa, che mia
madre ormai frequentava regolarmente,
e a volte dal mio ultimo banco osservavo i ragazzi e li vedevo “belli” e spensierati, lodavano Dio ed erano felici
di trascorrere i loro sabati in pizzeria
e ritirarsi presto… in quei momenti
li vedevo migliori di me e un po’ li
invidiavo, perché avevano qualcosa
i chiamo Antonio, ho 31
anni e voglio raccontare
la mia storia, affinché Dio
possa trasformare la vostra vita proprio come ha fatto con la mia!
Sono nato in una famiglia con diversi
problemi nella sfera sia affettiva che
psicologica: nonostante fossimo dei
ferventi e devoti cattolici, mia madre
viveva una forte depressione legata ad
un malessere remoto col quale conviveva ormai da anni. Un giorno, all’apice di uno dei suoi momenti particolari, si rivolse a Dio apertamente e
gli espresse il desiderio di morire, dicendo: “Se veramente esisti, voglio che
che io non avevo: la pace nel cuore!
Quando, però, uscivo dalla chiesa e
ritornavo nel mio mondo, dopo un
iniziale senso di colpa per essere passato in meno di un’ora da un luogo di
santità ad uno di perdizione, in un
attimo perdevo tutto: bastava che i
miei occhi si posassero sul peccato per
iniziare a concupirlo, così dimenticavo
tutto e iniziavo la mia serata in discoteca. Vivevo una vita del tutto disordinata: la casa dei miei genitori era
diventata un albergo per me, rincasavo
quando mio padre usciva per andare
a lavoro; a volte quando rientravo trovavo mia madre in ginocchio che pregava per me ed io iniziavo a deriderla
dicendo: “Alzati da terra, perdi solo il
tuo tempo, io non mi convertirò mai!”.
Ma lei credeva fermamente nelle promesse del Signore ed incessantemente
assistere nelle discoteche a scene
pericolose che quasi mi avevano
sfiorato). Finalmente, nell’agosto
del 2007, accadde qualcosa che
cominciò a sgretolare la doppia vita
che conducevo, che mi faceva indossare una bella maschera fuori
casa per celare il vuoto che dentro
mi sprofondava nell’angoscia. Progettai una vacanza a Palma de Maiorca con due miei grandi amici,
dovevamo partire dall’aeroporto di
Roma, ma al momento dell’imbarco mi accorsi di non avere la carta
d’identità. Non potei prendere l’aereo e scoprii che nessuno dei miei
due amici era disposto a rimandare
di un giorno il volo per poter partire tutti insieme l’indomani. Mi
lasciarono solo, li vidi allontanarsi
con le loro valigie e una profonda
delusione mi invase per una notte
intera. Il giorno dopo partii, quando arrivai in Spagna mostrai loro
tutto il mio disappunto, ma lì eravamo andati per divertirci e non
c’era spazio per i sentimenti; ci lami presentava davanti al trono dell’On- sciammo tutto alle spalle. Alla fine
nipotente! Quando pranzavamo, mi della vacanza, però, sull’aereo al moraccontava le predicazioni del culto mento del decollo mi prese un imdella sera precedente, io l’ascoltavo provviso e forte attacco di panico, vosenza darle importanza, ma poi mi levo scendere dall’aereo, mi sentivo
alzavo da tavola, andavo in camera oppresso e stretto da due lati, c’era
mia e iniziavo a piangere: sapevo che troppa gente e mi mancava l’aria, ma
mia madre aveva ragione, mi sentivo non c’era via d’uscita. Così mi ricordai
toccato nell’intimo, ma ero orgoglioso delle parole di mia madre: “In qualsiasi
e non volevo che Dio si intromettesse difficoltà tu ti dovessi trovare, invoca
nei miei affari e nelle mie decisioni. Dio ed Egli ti risponderà!”. Per la priEppure, dietro questa vita di facciata ma volta seguii il suo consiglio, abbasaffascinante, vivevo dei momenti di sai il capo sul sediolino e pregai: “Sisolitudine in cui mi assalivano la paura, gnore, se mia madre ha ragione e tu
un senso di oppressione, degli attacchi esisti, salvami da questa condizione…e
di panico, una profonda insoddisfa- io ti servirò!”; in quell’istante sentii
zione. A volte l’ascolto delle notizie di come un peso rotolare via e una procronaca del telegiornale mi bloccava fonda pace entrare nel mio cuore.
a casa per giorni perché avevo il terrore Quando rialzai il capo, il mio amico
che mi potessero accadere cose simili mi chiese cosa fosse successo ed io gli
(mi era spesso capitato, infatti, di risposi che mi sentivo meglio e che la
7
mia vita stava per cambiare. Non fu
un cambiamento istantaneo, non
raccontai a nessuno quell’esperienza
e ripresi la vita di sempre. Nei due
mesi successivi, però, il Signore cominciò a lavorare il mio cuore: iniziai
a chiudere delle relazioni che avevo
aperto contemporaneamente, a non
avvertire più alcuni desideri e a preferire una vita più tranquilla. Una sera
decisi di andare in chiesa, temporeggiai
in casa fino all’ora del culto per sentire
il solito ed ennesimo invito di mia
madre che quella sera, stranamente,
non mi fu rivolto. Così, appena lei
aprì il portone per uscire le dissi che
volevo andare anch’io, non credeva
alle sue orecchie, iniziò a piangere e a
glorificare il Signore, ma io, orgoglioso
come sempre, cercai di smontare le
sue speranze: “Non ti ho mica detto
che voglio convertirmi, voglio solo
venire in chiesa stasera!”. Entrai nel
locale di culto quella sera preceduto
da tutta la mia vanità: pantaloni a vita
bassa, camicia sbottonata, capelli lunghi con le meches, collana, anelli…
ero pronto ad essere rivoluzionato!
Quella sera Dio toccò il mio cuore e
qualche giorno dopo arrivò il momento della mia decisione. Durante un
culto il messaggio della Parola di Dio
mise a nudo la mia vita, iniziai a sentirmi peccatore e desideroso di essere
cambiato; dopo ci fu un appello per
la salvezza ed io uscii dal mio banco,
il corridoio era molto lungo ed era
difficile fare un passo del genere sotto
gli occhi di tutti, mi sentii spingere in
avanti e così mi ritrovai per primo dinanzi al pulpito. Sentii come una bastonata alle ginocchia, mi voltai e dietro
di me non c’era nessuno: era Dio che
stava abbassando il mio orgoglio ed
io mi ritrovai in ginocchio a piangere
e chiedere perdono a Dio; in quell’istante il Signore mi lavò col sangue di
Cristo Gesù e mi salvò. Che liberazione! Che gioia! Da allora tutto è cambiato e oggi quell’avvenire di cui parla
il profeta Geremia (29: 11-13) mi
appartiene e in Lui sono una nuova
creatura! Antonio
8
Anno 4° - IV Trimestre 2014
Voi attingerete con
MILUSKA, 28 anni
Chiesa di provenienza: San Giuliano Milanese
Dopo un breve periodo di allontanamento, nell’estate del 2014
inizia a frequentare nuovamente i culti a partire da quelli che si
svolgono sotto la tenda evangelistica installata a San Giuliano Milanese. Da lì capisce che non può vivere senza il Signore e dopo
poco tempo realizza la salvezza in Cristo Gesù!
Anno 4° - IV Trimestre 2014
gioia l’acqua dalle
fonti della salvezza...
(Isaia12:3)
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ROSA, 59 anni
Chiesa di provenienza: Missione di Melegnano
Dal Brasile si è trasferita in Italia dove vivono alcuni dei
suoi familiari. Inizialmente frequenta la chiesa di San
Giuliano Milanese e poi la missione di Melegnano, città
in cui abita. Grazie a Dio anche lei prende la decisione di
camminare con Dio per il resto della sua vita.
JOSEPHINE, 19 anni
Chiesa di provenienza: missione di Pieve Emanuele
MICHAEL, 18 anni
Chiesa di provenienza: Missione di Pandino
Trasferitasi per motivi di studio dalla Sicilia a Pieve Emanuele, comincia
a frequentare la missione del paese e le varie comunità della nostra diaspora. Dopo aver vissuto esperienze particolari con il Signore, ne arriva
una che “stravolge” la sua vita: il battesimo nello Spirito Santo! Vive una
reale trasformazione e di lì a breve decide di fare il patto in acqua!
Michael è la dimostrazione che Dio può risanare le ferite di una vita famigliare difficile.
Conosce il Signore grazie a sua madre e, dopo un periodo di allontanamento, comincia a frequentare di nuovo i culti. Anche per lui la tenda installata a Lodi nell’estate del
2014 è di particolare benedizione. Dopo qualche mese infatti, avendo accettato Gesù
come personale Salvatore, decide di fare patto con Dio.
SABRINA, 16 anni
DARLENE, 22 anni
Chiesa di provenienza: Missione di Pandino
Chiesa di provenienza: Lodi
È un’adolescente quando inizia a frequentare i culti grazie ad alcuni suoi zii e, successivamente, assieme al suo fidanzato. Durante
un culto svolto sotto una tenda evangelistica, realizza l’esperienza
della salvezza e dopo alcuni anni, sempre sotto una tenda, riceve
anche il battesimo nello Spirito Santo.
Ringraziamo il Signore perché Sabrina ha deciso di dare la sua vita a Cristo nella
sua giovane età! Nata in una famiglia cristiana comincia a frequentare la chiesa
di Pandino non molto tempo fa. Nota che i giovani convertiti hanno qualcosa
di diverso rispetto ai suoi amici e inizia a provare un po’ di curiosità. Dopo aver
assistito a diversi culti, il Signore tocca il suo cuore e Sabrina realizza la salvezza
in Cristo. La sua vita cambia radicalmente ed ora è felice di appartenere a Gesù!
FRANCESCO E ELVIRA, 41 e 38 anni
GIUSEPPE E ADRIANA, 25 e 24 anni
AGATINO, 83 anni
Chiesa di provenienza: Missione
di Pandino
Da fidanzati iniziano a frequentare la missione di Pandino e la
riunione dei giovani; dopo qualche tempo entrambi realizzano
l’esperienza della salvezza. A distanza di qualche mese decidono di unirsi in matrimonio davanti a Dio e, successivamente,
di scendere insieme nelle acque battesimali.
Non è mai troppo tardi per la
salvezza!
Quest’uomo decide durante un
culto di volersi battezzare e così,
nonostante i suoi disagi fisici non
indifferenti, anche lui stringe un
patto di fedeltà con Dio.
Dio può tutto! Questo è quello che possiamo affermare a gran voce quando ascoltiamo la storia di Francesco, un uomo evangelizzato nel carcere di Lodi. Dopo aver ricevuto una Bibbia, su sua richiesta, comincia
a leggerla e a sperimentare la Sua potenza. Quella Parola parlava profondamente al suo cuore! Francesco
incoraggia così sua moglie Elvira a frequentare la chiesa di San Giuliano Milanese dove vivevano. Lei accetta e dopo tante preghiere... Francesco può tornare a casa! Iniziano insieme questo percorso nelle vie di
Dio che, nonostante ostacoli e difficoltà, li unisce sempre di più e li porta a realizzare grandi vittorie tra
cui il battesimo nello Spirito Santo di Elvira e la completa scarcerazione di Francesco. Così, dopo aver
accettato entrambi Gesù nel cuore, decidono di essere uniti anche nel passo più importante della loro
vita: scendere nelle acque battesimali!
Chiesa di provenienza: missione di Pandino
Chiesa di provenienza: missione di Pandino
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Anno 4° - IV Trimestre 2014
Anno 4° - IV Trimestre 2014
...a Quarto Oggiaro
L
a stagione autunnale del 2014
ha visto le chiese della nostra
diaspora impegnate in molte attività
evangelistiche, tutte volte ad assolvere il mandato assegnatoci da Gesù di
predicare la Buona Novella ad ogni
creatura (Marco 16:15); solo il Vangelo, infatti, può fare la differenza in
una società sempre più incline al peccato. Oltre alle consuete evangelizzazioni del sabato nelle varie cittadine,
dal 26 al 28 novembre abbiamo visitato, in collaborazione con “72 ore
per Cristo”, l’affollato e problematico
quartiere milanese di Quarto Oggiaro. In questa occasione, l’Associazione
“Beth-Shalom” Onlus ha impostato
il programma evangelistico dalle ore
14 di ciascuna delle tre giornate fino
a notte inoltrata. Di pomeriggio un
piccolo gruppo composto da 5 fratelli
e sorelle ha collaborato con la chiesa
locale di Quarto per raggiungere con
la Parola di Dio molte anime bisognose della zona. Il primo giorno abbiamo
installato in una via molto trafficata
un piccolo gazebo come base per la distribuzione di opuscoli; abbiamo parlato con diverse persone invitandole
ai culti speciali che si sarebbero svolti
la sera nel locale di culto. Il secondo
giorno sono stati donati moltissimi
trattati all’uscita dalle scuole; nell’ultimo pomeriggio si è svolta una rapida
distribuzione nei dintorni del locale,
godendo di una genuina comunione fraterna coi credenti che ci hanno
ospitato. Durante la notte, invece, l’e-
quipe del camper ha svolto un intenso lavoro di evangelizzazione ai bordi
dei marciapiedi: a popolare le zone
vicine a Quarto Oggiaro sono soprattutto transessuali di origine peruviana.
Raccontano storie raccapriccianti di
violenze subite in età infantile, confessano di svolgere questo lavoro per far
fronte allo stato di povertà dei loro cari
nei paesi d’origine. C’è chi si scalda coi
superalcolici, chi ricorre alle sostanze
stupefacenti per resistere tutta la notte. Tra loro non manca chi racconta di
aver frequentato da bambino la scuola domenicale. Numerose preghiere
si sono innalzate nel buio della notte
affinché Dio possa liberare da queste
schiavitù e altri trovino il coraggio di
“riprendersi la vita”. Luca Marconetti
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Ruach Eloim per 72 ore
N
el mese di ottobre la nostra chiesa
ha compiuto l’undicesimo anno
dalla sua costituzione; per tale occasione sono stati organizzati tanti eventi e
momenti speciali che si sono rivelati
delle belle opportunità per ringraziare
il Signore della Sua fedeltà in questi
anni. Una di queste è stato proprio il
culto che si è svolto l’ultima domenica del mese, durante il quale abbiamo
goduto della visita del gruppo musicale
di Napoli “Ruach Eloim”, con cui condividiamo l’entusiasmo per il progetto
tanto caro alla nostra chiesa di “72 ore
per Cristo”. Grazie alla loro collaborazione, infatti, la Onlus “Beth-Shalom”
ha potuto realizzare un cd, “After the
storm” (“Dopo la tempesta”), il cui ricavato è stato totalmente devoluto per
le varie attività del progetto. Sono stati
presentati dei brani tratti dal cd e alcuni
di loro sono davvero toccanti: ritraggono la condizione di chi senza Dio vive
invischiato nella palude del peccato, del
vizio e della disperazione, ma nello stesso
tempo offrono una speranza, indicano
la via per la salvezza. Gesù è il fascio di
luce che dissipa le tenebre, è la quiete
dopo la tempesta! Un culto davvero
emozionante in cui la presenza di Dio
è stata particolare e quasi tangibile fin
dall’apertura, completato dal messaggio della Parola di Dio che, basandosi
sull’episodio dell’incontro dell’angelo
del Signore con il padre di Sansone,
Manoà, ha preso in considerazione i nomi di Dio nella Rivelazione, chiarendo
di volta in volta quanto e perché esso
sia “Meraviglioso”. Toccati dalla
predicazione e
benedetti dalla
presenza di Dio,
tutti insieme abbiamo pregato
per le sorelle e i fratelli volontari che
partecipano alle tante attività di “72
ore per Cristo” e che sono stati invitati
a disporsi accanto al pulpito. Tutti noi
ci siamo commossi nell’intercedere per
questi cari che, pur di raggiungere i cuori
bisognosi di coloro che tra l’indifferenza e il disprezzo vivono ai margini della
società, affrontano tanti inconvenienti e
rischi con dedizione e amore profondo.
Preghiamo affinché tante persone, come
la donna sulla copertina del cd, possano
lasciarsi alle spalle la tempesta e godere
di vera e profonda pace con Gesù.
Damaris Gareri
Nati nel 2014 nelle nostre comunità
La campagna di “72 ore per Cristo” a
Quarto Oggiaro è stata per me un’esperienza davvero edificante. Ho fatto
parte del turno pomeridiano e nelle
tre giornate ho notato che le persone
della zona erano chiuse: forse a causa
del clima invernale, ma comunque era
evidente che si trattasse di un quartiere
particolare, in cui si respirava molta
diffidenza. Per le strade tanti bambini
di origine africana andavano in giro
da soli, molti hanno ricevuto un Nuovo
Testamento e sembravano attratti dalla
storia di Gesù. Ringraziamo il Signore
per come ci ha dato la possibilità di
parlare di Lui ad alcune persone.
La prima sera, durante la riunione di
...diario di bordo
culto, è entrata in chiesa una coppia
brasiliana che nel pomeriggio aveva
ricevuto il messaggio dell’Evangelo. Durante la preghiera conclusiva la ragazza si è avvicinata al pulpito affinché i
fratelli pregassero per lei; dopo qualche
minuto è stata seguita dal fidanzato
desideroso anche lui di conoscere personalmente il Signore. Il giorno successivo,
nel pomeriggio, abbiamo incontrato un
uomo davanti alla chiesa; lo abbiamo
accolto all’interno del locale dove ci ha
raccontato un po’ la sua storia, ci ha
detto di vivere una situazione economica e famigliare disastrosa: non ha
lavoro e durante il giorno esce in giro
per il quartiere in cerca di soldi e cibo.
Dopo aver parlato di sé quest’uomo
ha iniziato a piangere; gli abbiamo
presentato Gesù, l’unico che potrebbe
cambiare la sua vita, se solo lo volesse.
Abbiamo pregato insieme e cantato
l’inno “C’è grande gioia”. Dopo avergli dato qualcosa da mangiare ci ha
lasciati tutto contento.
Nello stesso momento nel locale entrava
una signora interessata all’Evangelo;
abbiamo parlato un po’ e alla fine abbiamo pregato il Signore insieme a lei.
Ringrazio Dio per queste esperienze
e perché ho sperimentato le parole di
Gesù “...Vi è più gioia nel dare che
nel ricevere”.
Marco Cambareri
Angelo Samuele
Anna
Chiara
Giada
Greta
Sara Sophie
Diego
Eleonora
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Anno 4° - IV Trimestre 2014
Le nostre riunioni:
CARAVAGGIO (BG)
Via A. Bietti, 9
MAR 19:30 DOM 10:30
CASALPUSTERLENGO (LO)
Viale Cappuccini, 31
MER 20:00, VEN 20:00, DOM 11:00
CASTEL SAN GIOVANNI (PC)
Via Garibaldi, 68/a
MER 20:00, DOM 10:30
CASTELLEONE (CR)
Via IV Novembre, 8
VEN 20:00
CREMA (CR)
Via Cremona, 18
MAR 20:30, DOM 10:30
LODI (LO)
Via Torino, 12
MAR 20:30, GIO 20:30, SAB. 19:30 DOM 18:00
LODI
Via Luigi Bay, 7
LUN 18:00, MER 18:00, SAB 11:00
Organigramma Eletta schiera
Direttore responsabile: Gennaro Chiocca
Coordinatore responsabile e grafica: Roberto Costantini
Vice responsabile: Alessandra Giordano
Revisione testi: Annalisa Esposito
Consigliere: Luca Crimaldi
Hanno partecipato: Gabriele Rosavalle, Josephine
Marù, Francesco Boccia, Luisa
D’Errico, Antonio Pennacchio, Katia
Vizzuso, Luca Marconetti, Marco
Gambareri, Damaris Gareri
per informazioni:
[email protected]
sito internet: www.adilodi.it
www.adisangiuliano.it
www.adipiacenza.it/
http://gruppoevangelistico.wordpress.com
MELEGNANO (MI)
Via Dei Platani, 15
VEN 19:30
PAULLO (MI)
Via Mazzini, 54
VEN 20:30
PANDINO (CR)
Via Solferino, 46
MER 19:30, VEN 19:30 DOM 10:30
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PIACENZA
Via A. Pavesi, 26
MAR 19:30, VEN 19:30 DOM 10:30
Desidero inviare una copia gratuita del giornalino ELETTA SCHIERA a:
PIEVE EMANUELE (MI)
cognome_____________________________________
SAN GIULIANO MILANESE (MI)
nome_______________________________________
Via Dei Pini, 5
MAR 20:00, DOM 10:30
Via 25 Aprile, 2
MER 20:30, VEN 20:30, DOM 10:30
SANT’ANGELO LODIGIANO (LO)
Cascina Branduzza (zona Malpensata)
MER 19:00
via__________________________________________
n.________________cap._______________________
città_______________________________pr._______
perché al Signore appartiene la terra e tutto quello che essa contiene. (1Cor 10:26)
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