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ELETTA SCHIER A TRIMESTRALE A CURA DELLE CHIESE CRISTIANE EVANGELICHE DELLE ASSEMBLEE DI DIO IN ITALIA DI LODI, SAN GIULIANO MILANESE E PIACENZA Lodi, via Torino,12 - San Giuliano Milanese (Mi), Via 25 Aprile,2 Anno 4° - IV Trimestre 2014 LA CHIESA PERSEGUITATA Ricordatevi ... di quelli che sono maltrattati, come se anche voi lo foste! (Eb 13:3) 2 Anno 4° - IV Trimestre 2014 Anno 4° - IV Trimestre 2014 3 C i siamo ormai quasi abituati ai continui aggiornamenti del bollettino di guerra alimentato dalle azioni di terrorismo del fondamentalismo islamico, non c’è infatti notiziario in cui non vengano nominati attacchi suicidi e attentati in varie località del Medio-Oriente, dell’Africa e ultimamente anche dell’Occidente. Osserviamo con sgomento ma anche con un certo distacco ciò che sembra volere interrompere violentemente il processo di globalizzazione delle culture umane, ma non sempre ci rendiamo conto che uno dei primi effetti di questa sanguinosa campagna è quello di inasprire la persecuzione che è in corso da secoli contro la Chiesa universale e che proprio in questo momento coinvolge migliaia di fratelli e sorelle in Cristo sparsi nel globo. Le parole del Signore Gesù si sono ormai quasi del tutto realizzate: la Chiesa è una realtà tanto vasta da aver valicato i confini di ogni continente e nazione, tuttavia tali considerevoli dimensioni non ci impediscono di venire a conoscenza di ciò che accade altrove ai nostri fratelli; Dio ha infatti suscitato dei messaggeri che stabiliscono un ponte tra un’estremità e l’altra del suo popolo sul quale transitano aiuti materiali e notizie, essi sono delle autentiche nervature tramite cui tutto il corpo è reso cosciente dello stato di ogni suo componente e del suo progresso generale. Il pastore e missionario Claude Huot, membro del comitato direttivo dell’AEP (Action Evangélique de Pentecôte, un dipartimento missionario delle Assemblee di Dio in Francia), è proprio uno di loro; la sera del 15 dicembre la sua voce e la sua esperienza ci hanno fatto da guida in un itinerario visivo che attraversa foreste, deserti e villaggi per giungere ad una meta irrinunciabile, la consegna di bibbie e beni di prima necessità a credenti braccati da regimi politici ostili al Cristianesimo. Ecco i vostri fratelli e le vostre sorelle è una delle espressioni più frequenti con cui il fratello introduce le slides che scorrono sul muro, immagini di “quotidiana clandestinità” che di volta in volta ritraggono chiese distrutte, ECCO I VOSTRI FRATELLI E SORELLE case bruciate, credenti che hanno subito vessazioni fisiche, ma anche momenti di festa, culti e battesimi celebrati tra gli alberi o uomini e donne mentre rilegano centinaia di bibbie con le loro mani. Prima di iniziare la proiezione, il pastore Claude presenta l’argomento della persecuzione esponendo biblicamente il fatto che essa non è compiuta contro il cristiano, ma contro Cristo che abita in lui; poi definisce in modo chiaro il nostro ruolo rispetto alle lotte sostenute da questi credenti, ricordandoci che siamo chiamati a sostenerli in ogni modo, soprattutto tramite la preghiera: “non vi chiedo tre ore... ma soltanto due o tre minuti al giorno per la Chiesa perseguitata”. Si passa alle diapositive. In questi ritagli fotografici raccolti in diverse località dell’Africa e dell’Oriente, si prega, si loda e si rende il culto a Dio proprio come siamo abituati a fare noi che viviamo in paesi democratici ed emancipati. Durante la riproduzione di alcuni brevi filmati osserviamo con piacevole stupore dei bambini che pregano con ardore e alcune variopinte assemblee di fedeli uniti in momenti di sincera adorazione: nonostante alcuni dettagli esteriori come l’abbigliamento o il genere musicale evidenzino le distanze culturali che ci separano, ravvisiamo nei loro volti la medesima gioia che anche noi sperimentiamo nell’adorare il nostro Dio “in spirito e verità”. “Noi viviamo nel loro stesso mondo e rendiamo la testimonianza che Gesù è la luce del mondo... non ci stanchiamo di fare del bene ma ricordiamoci dei nostri fratelli in fede e quando ne abbiamo l’opportunità facciamogli del bene, noi vogliamo investire per il regno di Dio... vogliamo dire con loro: preghiamo con voi!”; “ecco i vostri fratelli e sorelle nella giungla, spesse volte sono maltrattati, ma il Signore è con loro; ecco le chiese molto semplici, loro non hanno le nostre comodità ma rendono a Dio il culto come facciamo noi, essi sarebbero ben lieti di essere qui con voi stasera ed anche voi vi trovereste bene con loro!”. Dalle frasi che il fratello Huot alterna alla descrizione degli scatti, è evidente che il desiderio più grande di questo servo di Dio è far comprendere che in Cristo siamo realmente un unico corpo. Ecco i vostri fratelli e le vostre sorelle del Bhutan, del Pakistan, dell’Eritrea, dell’Iraq, della Cina, del Laos, del Vietnam, dell’Indonesia, dell’Uganda e di ogni angolo del mondo odierno in cui la Chiesa è osteggiata con le armi, con l’oppressione ed il carcere, dove malgrado ciò cresce e proclama l’Evangelo del Cristo risorto e vivente! La presentazione va avanti, i fotogrammi si susseguono e nella mente degli astanti si sovrappongono nomi, luoghi, immagini e aneddoti; sarà difficile ricordare tutto minuziosamente ma ciò che conta è lo spiraglio di luce gettato su ciò che a lungo andare rischia di essere ridotto ad un dipinto sbiadito e sfocato, accompagnato dall’anonima didascalia “Chiesa perseguitata”. Abbiamo spesso sentito parlare di loro, abbiamo fatto delle offerte e innalzato delle preghiere per loro, ma adesso riusciamo a scorgerli più da vicino: ecco i nostri fratelli e le nostre sorelle! Gabriele Rosavalle 4 I Anno 4° - IV Trimestre 2014 OPERAI l 22 novembre, nella missione di Melegnano, il Signore ci ha dato grazia di iniziare un nuovo progetto missionario che prende il nome dalle levatrici citate nel primo capitolo del libro dell’Esodo: “Scifra e Pua”. Queste donne, di fronte all’editto del faraone che ordinava l’uccisione di ogni nuovo nato maschio da famiglia ebrea, obbedirono a Dio ed ebbero il coraggio di trasgredire il comando del sovrano; Dio fece del bene alle levatrici e in più il popolo si moltiplicò e divenne potente. Questo progetto è nato in seguito alla visione che Dio ha messo nei nostri cuori, in virtù della quale nel corso dell’estate abbiamo svolto diverse campagne evangelistiche in zone disagiate e problematiche della città. Proprio qui il Signore ci ha aperto un varco e D E L L’ U LT I M A col passare dei giorni abbiamo iniziato a vedere i primi frutti: alcune famiglie (“equipaggiate” di numerosa prole) sono venute a trovarci nel locale di culto. Proprio in seguito a questa frequentazione è nato il progetto “Scifra e Pua” che si propone di svolgere attività di intrattenimento rivolte a bambini che vanno da 2 a 14 anni, con l’unico scopo di offrire loro “pillole” di Verità e di Grazia affinché presto possano realizzare la salvezza nella loro vita e nelle loro famiglie. L’attività si svolge due volte al mese (il secondo e il quarto sabato Anno 4° - IV Trimestre 2014 ORA di ogni mese) dalle ore 16:00 alle ore 18:00, intervallo durante il quale i nostri bambini, che al momento sono quindici, non solo ascoltano una storia tratta dalla Parola di Dio, ma svolgono anche varie attività, come guardare un cartone animato, fare dei giochi, discutere di un argomento da loro proposto e così via, concludendo il tutto con una gradita merenda. In occasione del sopracitato avvio del progetto abbiamo ospitato il gruppo del teatrino che ha rappresentato la storia di Zaccheo, suscitando un particolare interesse in tutti i bambini presenti e inducendoli a fare delle importanti considerazioni spirituali. Vi invitiamo a pregare per quest’opera affinché Dio continui a manifestare la Sua gloria. Francesco Boccia S N el 2013 il Signore ci ha fatto grazia di vedere nascere la scuola domenicale a Pieve Emanuele; lo scorso ottobre è iniziato il nuovo anno di questa importante attività, grazie alla quale molti bambini possono ascoltare la Parola di Dio. Il suo avvio è stato preceduto da una fase di volantinaggio svolta fuori dalle scuole per informare le famiglie e i bambini; sul volantino la frase in rilievo era: “Impariamo le storie della Bibbia con semplicità”, ed è proprio questo il metodo con cui le monitrici spiegano ai bambini gli episodi biblici, avendo come unico scopo la salvezza dei fanciulli e delle loro famiglie. La scuola domenicale è frequentata da circa 12 bambini, la maggior parte di loro proviene da famiglie non convertite e dunque per le prime volte sente parlare di un Gesù vivente. In questi primi mesi durante le varie lezioni è stata loro raccontata la storia di Giuseppe attraverso delle scenette, illustrazioni e anche delle attività manuali; alla fine dell’esposizione, inoltre, i bambini hanno imparato dei brevi cantici. Si prova una grande gioia nel vedere l’entusiasmo e l’interesse con cui questi bambini ascoltano le storie della Bibbia, impegnati ad apprendere sempre più quello che viene loro raccontato. Delle preghiere che elevano al Signore colpiscono la semplicità e l’umiltà con cui si accostano a Lui. In occasione dello svolgimento di un lavoretto, in particolare, i bambini hanno scritto che grazie alla scuola domenicale possono conoscere, incontrare e stare insieme a Gesù, definito da qualcuno il “Mitico Gesù”. A Pieve Emanuele il 18 Dicembre si è svolta un’altra splendida attività, lo spettacolo dei burattini. È stato sorprendente l’interesse mostrato dalla popolazione riguardo a questa iniziativa: in numerosi hanno partecipato e inaspettatamente la chiesa si è riempita di bambini e genitori. Attraverso dei burattini e la voce della narratrice è stata loro raccontata la storia di Davide e Goliat, preceduta e seguita dall’intervento di due simpaticissimi 5 pupazzetti, Lello e Giada, che hanno intrattenuto i bambini e i genitori. I partecipanti hanno potuto apprendere dal racconto biblico che basta un semplice passo di fede, rappresentato dal piccolo sassolino lanciato da Davide, per abbattere un gigante. Alla fine della rappresentazione gli astanti sono stati invitati a scrivere su un foglietto ciò che per loro potrebbe rappresentare un gigante; molti hanno indicato la paura, la tristezza, l’incertezza del domani, non avere un lavoro, mentre i più piccoli hanno scritto che il loro gigante è il momento delle interrogazioni a scuola. Possano tutti i partecipanti realizzare che esiste un Dio, potente e vero, che è l’unico in grado di riempire i loro cuori di amore, pace e gioia. Noi, insieme alle due sorelle che con grande amore e sacrificio si dedicano a quest’opera, siamo fiduciosi che il seme che si sta piantando nei cuori di questi fanciulli un giorno germoglierà. Josephine Marù CANTI CELESTIALI i respira un’aria di festa nella comunità di Lodi! Nel mese di ottobre ricordiamo che la testimonianza dell’Evangelo nella nostra zona compie un anno in più e ringraziamo Dio perché ancora una volta ha aperto i cieli su di noi, riversando le sue incontenibili benedizioni. In occasione di tale ricorrenza, domenica 19 ottobre la chiesa di Lodi ha ospitato il coro della chiesa di Palmi (RC), accompagnato dal pastore Armando Mauro. Dopo aver trascorso del tempo in preghiera e adorazione, i coristi hanno preso posto e intonato “Alleluia, degno è l’Agnel!”; il fratello Mauro ha presentato il coro affermando che il Signore è degno della nostra lode perché ha mandato il Suo unico Figlio a morire sulla croce al posto nostro. Mentre eravamo in comunione ci sono stati presentati altri canti, di cui alcuni in inglese, e per la prima volta abbiamo ascoltato un inno in lingua ebraica, che s’intitola “Gerusalemme tutta d’oro”: ci è sembrato per un attimo di essere in cielo, la Sposa di Cristo che prende possesso della città celeste che tanto brama. La nostra speranza si è rafforzata nel ricordare che Cristo ci ama davvero e che è sempre con noi, Lui ci dona la vera gioia e interviene al momento giusto prendendosi cura di noi; opera nella sofferenza guarendo le ferite e asciugando le lacrime, non solo quelle che tutti possono vedere, ma soprattutto quelle che scendono nel silenzio di un cuore rotto e deluso. Il fratello Mauro ha condiviso con noi un messaggio della Parola di Dio traendolo dal cap. 28:1-8 del Vangelo secondo Matteo, soffermandosi principalmente sul verso 6: “Egli non è qui, perché è risuscitato come aveva detto..”. “Il credo evangelico nasce da una tomba vuota: Gesù è risorto!”, dopo questa affermazione iniziale il pastore ha spiegato che la resurrezione di Cristo è un fatto profetizzato, un fatto provato ma, soprattutto, un fatto realizzato: le autorità ebraiche e romane sembravano aver messo fine al Re d’Israele, ma dopo tre giorni, con gran stupore di tutti (anche dei discepoli scoraggiati), il sigillo fu tolto, la pietra smossa e la tomba trovata vuota. Ancora oggi Gesù è all’opera e dà un’opportunità a quanti desiderano sperimentare che Egli è vivente, lasciandosi trovare e trasformando le loro vite. L’ascolto della Parola di Dio ha ravvivato lo zelo per l’opera di Cristo e, successivamente, il tempo trascorso in comunione con il Signore è proprio volato! A conclusione di questa splendida serata il coro ha innalzato l’inno “Gerusalemme, nostra tu sei per fede!”: un’“uscita di scena” emozionante che ha molto toccato i presenti, sia per la maestosità della musica che per la voce soave della solista. Il nostro Dio è un donatore saggio e quanti affidano il loro talento a Lui, come hanno fatto questi cari fratelli, godono del privilegio di edificare ed incoraggiare la fratellanza. Così, ripieni di Spirito Santo, siamo rientrati a casa ringraziando il Signore d’essere stato in mezzo a noi. Luisa D’Errico 6 Anno 4° - IV Trimestre 2014 Anno 4° - IV Trimestre 2014 M DAI RIFLETTORI ALLA VERA LUCE Tu mi faccia investire da un’ auto!”. Quella mattina uscì e invece di essere investita da una macchina fu “investita” dalla reale e istantanea risposta di Dio: mentre accompagnava mia sorella a scuola, una donna che si trovava lì le si avvicinò e, notando il suo volto triste e disperato, iniziò a parlarle di Gesù. Il giorno dopo mia madre avvertì il desiderio di rincontrare quella donna, ma non sapendo né come si chiamasse né dove abitasse, se ne mise alla ricerca senza una meta precisa. Miracolosamente il Signore la guidò fin sotto casa della donna dove fu accolta e le fu parlato ancora di Gesù, si pregò insieme e mia madre decise di andare nella chiesa evangelica. Quella stessa sera mia madre ci portò tutti alla riunione e io per la prima volta sentii la presenza meravigliosa del Signore: non avevo capito molto ma avevo sentito un brivido percorrere tutto il mio essere. Dopo ciò, però, non volli più ritornare in chiesa, ero molto preso dalla mia vita, avevo un mondo che mi aspettava, che mi attirava e da cui ero fortemente legato: il mio tempo era diviso tra lavoro, amicizie, palestre, vizi e night club, vivevo una vita di peccato nelle sue tante sfaccettature. Ero un tipo molto vanitoso ed egocentrico, ma allo stesso tempo tanto insicuro; curavo il mio corpo più di ogni cosa, con i miei 18 anni di palestra cercavo la perfezione nel mio aspetto fisico perché volevo essere ammirato e avere successo con le donne. Il mio sogno era quello di diventare un famoso fotomodello, lavoravo in questo campo in maniera amatoriale mentre, contemporaneamente, svolgevo la mia reale professione di fisioterapista. Il mio parrucchiere personale usava la mia immagine per sfilate e mi presentò come suo modello anche a Berlino; partecipai a vari concorsi e mi iscrissi ad una scuola di portamento. La mia vita stava proseguendo secondo i miei piani, avevo tutto ciò che un ragazzo dai 20 anni in su avrebbe mai potuto desiderare: una bella macchina (comprata per poter raggiungere i miei scopi), un buon guadagno mensile, ero un leader nel mio gruppo di amici, organizzavo feste ed eventi nei locali. Qualche volta mi capitava di ritornare in chiesa, che mia madre ormai frequentava regolarmente, e a volte dal mio ultimo banco osservavo i ragazzi e li vedevo “belli” e spensierati, lodavano Dio ed erano felici di trascorrere i loro sabati in pizzeria e ritirarsi presto… in quei momenti li vedevo migliori di me e un po’ li invidiavo, perché avevano qualcosa i chiamo Antonio, ho 31 anni e voglio raccontare la mia storia, affinché Dio possa trasformare la vostra vita proprio come ha fatto con la mia! Sono nato in una famiglia con diversi problemi nella sfera sia affettiva che psicologica: nonostante fossimo dei ferventi e devoti cattolici, mia madre viveva una forte depressione legata ad un malessere remoto col quale conviveva ormai da anni. Un giorno, all’apice di uno dei suoi momenti particolari, si rivolse a Dio apertamente e gli espresse il desiderio di morire, dicendo: “Se veramente esisti, voglio che che io non avevo: la pace nel cuore! Quando, però, uscivo dalla chiesa e ritornavo nel mio mondo, dopo un iniziale senso di colpa per essere passato in meno di un’ora da un luogo di santità ad uno di perdizione, in un attimo perdevo tutto: bastava che i miei occhi si posassero sul peccato per iniziare a concupirlo, così dimenticavo tutto e iniziavo la mia serata in discoteca. Vivevo una vita del tutto disordinata: la casa dei miei genitori era diventata un albergo per me, rincasavo quando mio padre usciva per andare a lavoro; a volte quando rientravo trovavo mia madre in ginocchio che pregava per me ed io iniziavo a deriderla dicendo: “Alzati da terra, perdi solo il tuo tempo, io non mi convertirò mai!”. Ma lei credeva fermamente nelle promesse del Signore ed incessantemente assistere nelle discoteche a scene pericolose che quasi mi avevano sfiorato). Finalmente, nell’agosto del 2007, accadde qualcosa che cominciò a sgretolare la doppia vita che conducevo, che mi faceva indossare una bella maschera fuori casa per celare il vuoto che dentro mi sprofondava nell’angoscia. Progettai una vacanza a Palma de Maiorca con due miei grandi amici, dovevamo partire dall’aeroporto di Roma, ma al momento dell’imbarco mi accorsi di non avere la carta d’identità. Non potei prendere l’aereo e scoprii che nessuno dei miei due amici era disposto a rimandare di un giorno il volo per poter partire tutti insieme l’indomani. Mi lasciarono solo, li vidi allontanarsi con le loro valigie e una profonda delusione mi invase per una notte intera. Il giorno dopo partii, quando arrivai in Spagna mostrai loro tutto il mio disappunto, ma lì eravamo andati per divertirci e non c’era spazio per i sentimenti; ci lami presentava davanti al trono dell’On- sciammo tutto alle spalle. Alla fine nipotente! Quando pranzavamo, mi della vacanza, però, sull’aereo al moraccontava le predicazioni del culto mento del decollo mi prese un imdella sera precedente, io l’ascoltavo provviso e forte attacco di panico, vosenza darle importanza, ma poi mi levo scendere dall’aereo, mi sentivo alzavo da tavola, andavo in camera oppresso e stretto da due lati, c’era mia e iniziavo a piangere: sapevo che troppa gente e mi mancava l’aria, ma mia madre aveva ragione, mi sentivo non c’era via d’uscita. Così mi ricordai toccato nell’intimo, ma ero orgoglioso delle parole di mia madre: “In qualsiasi e non volevo che Dio si intromettesse difficoltà tu ti dovessi trovare, invoca nei miei affari e nelle mie decisioni. Dio ed Egli ti risponderà!”. Per la priEppure, dietro questa vita di facciata ma volta seguii il suo consiglio, abbasaffascinante, vivevo dei momenti di sai il capo sul sediolino e pregai: “Sisolitudine in cui mi assalivano la paura, gnore, se mia madre ha ragione e tu un senso di oppressione, degli attacchi esisti, salvami da questa condizione…e di panico, una profonda insoddisfa- io ti servirò!”; in quell’istante sentii zione. A volte l’ascolto delle notizie di come un peso rotolare via e una procronaca del telegiornale mi bloccava fonda pace entrare nel mio cuore. a casa per giorni perché avevo il terrore Quando rialzai il capo, il mio amico che mi potessero accadere cose simili mi chiese cosa fosse successo ed io gli (mi era spesso capitato, infatti, di risposi che mi sentivo meglio e che la 7 mia vita stava per cambiare. Non fu un cambiamento istantaneo, non raccontai a nessuno quell’esperienza e ripresi la vita di sempre. Nei due mesi successivi, però, il Signore cominciò a lavorare il mio cuore: iniziai a chiudere delle relazioni che avevo aperto contemporaneamente, a non avvertire più alcuni desideri e a preferire una vita più tranquilla. Una sera decisi di andare in chiesa, temporeggiai in casa fino all’ora del culto per sentire il solito ed ennesimo invito di mia madre che quella sera, stranamente, non mi fu rivolto. Così, appena lei aprì il portone per uscire le dissi che volevo andare anch’io, non credeva alle sue orecchie, iniziò a piangere e a glorificare il Signore, ma io, orgoglioso come sempre, cercai di smontare le sue speranze: “Non ti ho mica detto che voglio convertirmi, voglio solo venire in chiesa stasera!”. Entrai nel locale di culto quella sera preceduto da tutta la mia vanità: pantaloni a vita bassa, camicia sbottonata, capelli lunghi con le meches, collana, anelli… ero pronto ad essere rivoluzionato! Quella sera Dio toccò il mio cuore e qualche giorno dopo arrivò il momento della mia decisione. Durante un culto il messaggio della Parola di Dio mise a nudo la mia vita, iniziai a sentirmi peccatore e desideroso di essere cambiato; dopo ci fu un appello per la salvezza ed io uscii dal mio banco, il corridoio era molto lungo ed era difficile fare un passo del genere sotto gli occhi di tutti, mi sentii spingere in avanti e così mi ritrovai per primo dinanzi al pulpito. Sentii come una bastonata alle ginocchia, mi voltai e dietro di me non c’era nessuno: era Dio che stava abbassando il mio orgoglio ed io mi ritrovai in ginocchio a piangere e chiedere perdono a Dio; in quell’istante il Signore mi lavò col sangue di Cristo Gesù e mi salvò. Che liberazione! Che gioia! Da allora tutto è cambiato e oggi quell’avvenire di cui parla il profeta Geremia (29: 11-13) mi appartiene e in Lui sono una nuova creatura! Antonio 8 Anno 4° - IV Trimestre 2014 Voi attingerete con MILUSKA, 28 anni Chiesa di provenienza: San Giuliano Milanese Dopo un breve periodo di allontanamento, nell’estate del 2014 inizia a frequentare nuovamente i culti a partire da quelli che si svolgono sotto la tenda evangelistica installata a San Giuliano Milanese. Da lì capisce che non può vivere senza il Signore e dopo poco tempo realizza la salvezza in Cristo Gesù! Anno 4° - IV Trimestre 2014 gioia l’acqua dalle fonti della salvezza... (Isaia12:3) 9 ROSA, 59 anni Chiesa di provenienza: Missione di Melegnano Dal Brasile si è trasferita in Italia dove vivono alcuni dei suoi familiari. Inizialmente frequenta la chiesa di San Giuliano Milanese e poi la missione di Melegnano, città in cui abita. Grazie a Dio anche lei prende la decisione di camminare con Dio per il resto della sua vita. JOSEPHINE, 19 anni Chiesa di provenienza: missione di Pieve Emanuele MICHAEL, 18 anni Chiesa di provenienza: Missione di Pandino Trasferitasi per motivi di studio dalla Sicilia a Pieve Emanuele, comincia a frequentare la missione del paese e le varie comunità della nostra diaspora. Dopo aver vissuto esperienze particolari con il Signore, ne arriva una che “stravolge” la sua vita: il battesimo nello Spirito Santo! Vive una reale trasformazione e di lì a breve decide di fare il patto in acqua! Michael è la dimostrazione che Dio può risanare le ferite di una vita famigliare difficile. Conosce il Signore grazie a sua madre e, dopo un periodo di allontanamento, comincia a frequentare di nuovo i culti. Anche per lui la tenda installata a Lodi nell’estate del 2014 è di particolare benedizione. Dopo qualche mese infatti, avendo accettato Gesù come personale Salvatore, decide di fare patto con Dio. SABRINA, 16 anni DARLENE, 22 anni Chiesa di provenienza: Missione di Pandino Chiesa di provenienza: Lodi È un’adolescente quando inizia a frequentare i culti grazie ad alcuni suoi zii e, successivamente, assieme al suo fidanzato. Durante un culto svolto sotto una tenda evangelistica, realizza l’esperienza della salvezza e dopo alcuni anni, sempre sotto una tenda, riceve anche il battesimo nello Spirito Santo. Ringraziamo il Signore perché Sabrina ha deciso di dare la sua vita a Cristo nella sua giovane età! Nata in una famiglia cristiana comincia a frequentare la chiesa di Pandino non molto tempo fa. Nota che i giovani convertiti hanno qualcosa di diverso rispetto ai suoi amici e inizia a provare un po’ di curiosità. Dopo aver assistito a diversi culti, il Signore tocca il suo cuore e Sabrina realizza la salvezza in Cristo. La sua vita cambia radicalmente ed ora è felice di appartenere a Gesù! FRANCESCO E ELVIRA, 41 e 38 anni GIUSEPPE E ADRIANA, 25 e 24 anni AGATINO, 83 anni Chiesa di provenienza: Missione di Pandino Da fidanzati iniziano a frequentare la missione di Pandino e la riunione dei giovani; dopo qualche tempo entrambi realizzano l’esperienza della salvezza. A distanza di qualche mese decidono di unirsi in matrimonio davanti a Dio e, successivamente, di scendere insieme nelle acque battesimali. Non è mai troppo tardi per la salvezza! Quest’uomo decide durante un culto di volersi battezzare e così, nonostante i suoi disagi fisici non indifferenti, anche lui stringe un patto di fedeltà con Dio. Dio può tutto! Questo è quello che possiamo affermare a gran voce quando ascoltiamo la storia di Francesco, un uomo evangelizzato nel carcere di Lodi. Dopo aver ricevuto una Bibbia, su sua richiesta, comincia a leggerla e a sperimentare la Sua potenza. Quella Parola parlava profondamente al suo cuore! Francesco incoraggia così sua moglie Elvira a frequentare la chiesa di San Giuliano Milanese dove vivevano. Lei accetta e dopo tante preghiere... Francesco può tornare a casa! Iniziano insieme questo percorso nelle vie di Dio che, nonostante ostacoli e difficoltà, li unisce sempre di più e li porta a realizzare grandi vittorie tra cui il battesimo nello Spirito Santo di Elvira e la completa scarcerazione di Francesco. Così, dopo aver accettato entrambi Gesù nel cuore, decidono di essere uniti anche nel passo più importante della loro vita: scendere nelle acque battesimali! Chiesa di provenienza: missione di Pandino Chiesa di provenienza: missione di Pandino 10 Anno 4° - IV Trimestre 2014 Anno 4° - IV Trimestre 2014 ...a Quarto Oggiaro L a stagione autunnale del 2014 ha visto le chiese della nostra diaspora impegnate in molte attività evangelistiche, tutte volte ad assolvere il mandato assegnatoci da Gesù di predicare la Buona Novella ad ogni creatura (Marco 16:15); solo il Vangelo, infatti, può fare la differenza in una società sempre più incline al peccato. Oltre alle consuete evangelizzazioni del sabato nelle varie cittadine, dal 26 al 28 novembre abbiamo visitato, in collaborazione con “72 ore per Cristo”, l’affollato e problematico quartiere milanese di Quarto Oggiaro. In questa occasione, l’Associazione “Beth-Shalom” Onlus ha impostato il programma evangelistico dalle ore 14 di ciascuna delle tre giornate fino a notte inoltrata. Di pomeriggio un piccolo gruppo composto da 5 fratelli e sorelle ha collaborato con la chiesa locale di Quarto per raggiungere con la Parola di Dio molte anime bisognose della zona. Il primo giorno abbiamo installato in una via molto trafficata un piccolo gazebo come base per la distribuzione di opuscoli; abbiamo parlato con diverse persone invitandole ai culti speciali che si sarebbero svolti la sera nel locale di culto. Il secondo giorno sono stati donati moltissimi trattati all’uscita dalle scuole; nell’ultimo pomeriggio si è svolta una rapida distribuzione nei dintorni del locale, godendo di una genuina comunione fraterna coi credenti che ci hanno ospitato. Durante la notte, invece, l’e- quipe del camper ha svolto un intenso lavoro di evangelizzazione ai bordi dei marciapiedi: a popolare le zone vicine a Quarto Oggiaro sono soprattutto transessuali di origine peruviana. Raccontano storie raccapriccianti di violenze subite in età infantile, confessano di svolgere questo lavoro per far fronte allo stato di povertà dei loro cari nei paesi d’origine. C’è chi si scalda coi superalcolici, chi ricorre alle sostanze stupefacenti per resistere tutta la notte. Tra loro non manca chi racconta di aver frequentato da bambino la scuola domenicale. Numerose preghiere si sono innalzate nel buio della notte affinché Dio possa liberare da queste schiavitù e altri trovino il coraggio di “riprendersi la vita”. Luca Marconetti 11 Ruach Eloim per 72 ore N el mese di ottobre la nostra chiesa ha compiuto l’undicesimo anno dalla sua costituzione; per tale occasione sono stati organizzati tanti eventi e momenti speciali che si sono rivelati delle belle opportunità per ringraziare il Signore della Sua fedeltà in questi anni. Una di queste è stato proprio il culto che si è svolto l’ultima domenica del mese, durante il quale abbiamo goduto della visita del gruppo musicale di Napoli “Ruach Eloim”, con cui condividiamo l’entusiasmo per il progetto tanto caro alla nostra chiesa di “72 ore per Cristo”. Grazie alla loro collaborazione, infatti, la Onlus “Beth-Shalom” ha potuto realizzare un cd, “After the storm” (“Dopo la tempesta”), il cui ricavato è stato totalmente devoluto per le varie attività del progetto. Sono stati presentati dei brani tratti dal cd e alcuni di loro sono davvero toccanti: ritraggono la condizione di chi senza Dio vive invischiato nella palude del peccato, del vizio e della disperazione, ma nello stesso tempo offrono una speranza, indicano la via per la salvezza. Gesù è il fascio di luce che dissipa le tenebre, è la quiete dopo la tempesta! Un culto davvero emozionante in cui la presenza di Dio è stata particolare e quasi tangibile fin dall’apertura, completato dal messaggio della Parola di Dio che, basandosi sull’episodio dell’incontro dell’angelo del Signore con il padre di Sansone, Manoà, ha preso in considerazione i nomi di Dio nella Rivelazione, chiarendo di volta in volta quanto e perché esso sia “Meraviglioso”. Toccati dalla predicazione e benedetti dalla presenza di Dio, tutti insieme abbiamo pregato per le sorelle e i fratelli volontari che partecipano alle tante attività di “72 ore per Cristo” e che sono stati invitati a disporsi accanto al pulpito. Tutti noi ci siamo commossi nell’intercedere per questi cari che, pur di raggiungere i cuori bisognosi di coloro che tra l’indifferenza e il disprezzo vivono ai margini della società, affrontano tanti inconvenienti e rischi con dedizione e amore profondo. Preghiamo affinché tante persone, come la donna sulla copertina del cd, possano lasciarsi alle spalle la tempesta e godere di vera e profonda pace con Gesù. Damaris Gareri Nati nel 2014 nelle nostre comunità La campagna di “72 ore per Cristo” a Quarto Oggiaro è stata per me un’esperienza davvero edificante. Ho fatto parte del turno pomeridiano e nelle tre giornate ho notato che le persone della zona erano chiuse: forse a causa del clima invernale, ma comunque era evidente che si trattasse di un quartiere particolare, in cui si respirava molta diffidenza. Per le strade tanti bambini di origine africana andavano in giro da soli, molti hanno ricevuto un Nuovo Testamento e sembravano attratti dalla storia di Gesù. Ringraziamo il Signore per come ci ha dato la possibilità di parlare di Lui ad alcune persone. La prima sera, durante la riunione di ...diario di bordo culto, è entrata in chiesa una coppia brasiliana che nel pomeriggio aveva ricevuto il messaggio dell’Evangelo. Durante la preghiera conclusiva la ragazza si è avvicinata al pulpito affinché i fratelli pregassero per lei; dopo qualche minuto è stata seguita dal fidanzato desideroso anche lui di conoscere personalmente il Signore. Il giorno successivo, nel pomeriggio, abbiamo incontrato un uomo davanti alla chiesa; lo abbiamo accolto all’interno del locale dove ci ha raccontato un po’ la sua storia, ci ha detto di vivere una situazione economica e famigliare disastrosa: non ha lavoro e durante il giorno esce in giro per il quartiere in cerca di soldi e cibo. Dopo aver parlato di sé quest’uomo ha iniziato a piangere; gli abbiamo presentato Gesù, l’unico che potrebbe cambiare la sua vita, se solo lo volesse. Abbiamo pregato insieme e cantato l’inno “C’è grande gioia”. Dopo avergli dato qualcosa da mangiare ci ha lasciati tutto contento. Nello stesso momento nel locale entrava una signora interessata all’Evangelo; abbiamo parlato un po’ e alla fine abbiamo pregato il Signore insieme a lei. Ringrazio Dio per queste esperienze e perché ho sperimentato le parole di Gesù “...Vi è più gioia nel dare che nel ricevere”. Marco Cambareri Angelo Samuele Anna Chiara Giada Greta Sara Sophie Diego Eleonora 12 Anno 4° - IV Trimestre 2014 Le nostre riunioni: CARAVAGGIO (BG) Via A. Bietti, 9 MAR 19:30 DOM 10:30 CASALPUSTERLENGO (LO) Viale Cappuccini, 31 MER 20:00, VEN 20:00, DOM 11:00 CASTEL SAN GIOVANNI (PC) Via Garibaldi, 68/a MER 20:00, DOM 10:30 CASTELLEONE (CR) Via IV Novembre, 8 VEN 20:00 CREMA (CR) Via Cremona, 18 MAR 20:30, DOM 10:30 LODI (LO) Via Torino, 12 MAR 20:30, GIO 20:30, SAB. 19:30 DOM 18:00 LODI Via Luigi Bay, 7 LUN 18:00, MER 18:00, SAB 11:00 Organigramma Eletta schiera Direttore responsabile: Gennaro Chiocca Coordinatore responsabile e grafica: Roberto Costantini Vice responsabile: Alessandra Giordano Revisione testi: Annalisa Esposito Consigliere: Luca Crimaldi Hanno partecipato: Gabriele Rosavalle, Josephine Marù, Francesco Boccia, Luisa D’Errico, Antonio Pennacchio, Katia Vizzuso, Luca Marconetti, Marco Gambareri, Damaris Gareri per informazioni: [email protected] sito internet: www.adilodi.it www.adisangiuliano.it www.adipiacenza.it/ http://gruppoevangelistico.wordpress.com MELEGNANO (MI) Via Dei Platani, 15 VEN 19:30 PAULLO (MI) Via Mazzini, 54 VEN 20:30 PANDINO (CR) Via Solferino, 46 MER 19:30, VEN 19:30 DOM 10:30 Se desideri inviare gratuitamente una copia del giornalino “ELETTA SCHIERA” ad un tuo amico compila il coupon, qui in basso, ritaglialo lungo la linea tratteggiata e, dopo averlo messo in una busta affrancata invialo a: CHIESA CRISTIANA EVANGELICA A.D.I. Via Torino, 12, 26900 LODI PIACENZA Via A. Pavesi, 26 MAR 19:30, VEN 19:30 DOM 10:30 Desidero inviare una copia gratuita del giornalino ELETTA SCHIERA a: PIEVE EMANUELE (MI) cognome_____________________________________ SAN GIULIANO MILANESE (MI) nome_______________________________________ Via Dei Pini, 5 MAR 20:00, DOM 10:30 Via 25 Aprile, 2 MER 20:30, VEN 20:30, DOM 10:30 SANT’ANGELO LODIGIANO (LO) Cascina Branduzza (zona Malpensata) MER 19:00 via__________________________________________ n.________________cap._______________________ città_______________________________pr._______ perché al Signore appartiene la terra e tutto quello che essa contiene. (1Cor 10:26)