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Legame ionico e covalente

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Legame ionico e covalente
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “MAJORANA”
Via Ada Negri, 14 – 10024 MONCALIERI (TO)
Codice fiscale 84511990016
Liceo Scientifico
“E. Majorana”
Via Ada Negri, 14 – MONCALIERI
tel. 011/6471271-2
fax 011/6471273
Liceo Classico
Istituto Tecnico Commerciale
“E. Majorana”
“A Marro”
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Strada Torino, 32 – MONCALIERI
tel. 011/6471271-2
tel. 011/6407186
fax 011/6471273
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www.majorana-marro.eu e-mail - [email protected] - [email protected] ”
LEGAME IONICO E COVALENTE NEGLI ALOGENURI D’ARGENTO
Richiami teorici:
Il legame ionico è un particolare tipo di legame, che si stabilisce tra due o più ioni,
ossia tra due o più elementi che, per la loro gran differenza d’elettronegatività, sono
indotti a cedere da una parte e ad acquistare dall’altra uno o più elettroni,
trasformandosi rispettivamente in “cationi” e in “anioni”.Se la differenza di
elettronegatività tra tipi diversi di atomi , che costituiscono una molecola, è >1,8 si può
affermare in modo approssimato che il legame ha carattere prevalentemente ionico.
Il legame covalente è un legame chimico che si stabilisce tra due atomi
(generalmente non metalli) che presentano una lieve differenza d’elettronegatività.Il
legame covalente è dovuto alla “condivisione” di uno o più elettroni.Se la differenza di
elettronegatività dei due elementi è <1,8 si può presumere con una certa
approssimazione che il legame abbia un carattere prevalentemente covalente.
Il carattere covalente di un legame aumenta con il diminuire della differenza di
elettronegatività.
Prendiamo in esame gli alogenuri dell’argento, osservando la loro elettronegatività
(χ) ed il loro comportamento.
Fluoruro di argento (AgF):
Cloruro di argento (AgCl):
Bromuro di argento (AgBr):
Ioduro di argento (AgI):
Conseguenza dell’aumento del carattere covalente del legame negli alogenuri di
argento, partendo da AgF, poi ad AgCl, ad AgBr e fino ad AgI, è la diminuzione della
solubilità in acqua dei composti stessi.
L’esperienza pone in evidenza detta differente solubilità.
Materiali occorrenti:
-
Nitrato d’argento (AgNO3) sol. 0,1 M
Cloruro di sodio (NaCl) crist.
Ioduro di potassio (KI) crist.
Bromuro di potassio (KBr) crist.
Fluoruro di calcio (CaF) crist.
Acqua deionizzata
portaprovette
8 provette
4 spatoline
Pipetta e tettarella
cilindro
Esecuzione dell’esperienza:
Si preparano 8 provette contenenti 4 o 5 ml di acqua distillata.
Si aggiunge a quattro provette 1 ml circa di nitrato di argento sol. 0.1M ciascuna.
Si fa sciogliere nelle restanti provette una punta di spatola dei quattro alogenuri,
ovviamente uno per provetta.
- Si agita la provetta fino a completa soluzione.
- Si versano le soluzioni dei nitrati di argento nelle 4 provette contenenti gli
alogenuri.
Risultato
Avvengono le seguenti reazioni di doppio scambio:
-
→ Ca(NO3)2 + 2AgF (nessun precipitato)
-
Provetta n.1 : 2AgNO3 + CaF2
-
Provetta n.2 : AgNO3 + NaCl → NaNO3+AgCl (precipitato bianco fioccoso)
-
Provetta n.3 : AgNO3 + KBr
→ KNO3 + AgBr
-
Provetta n.4 : AgNO3 + KI
→ KNO3 + AgI
(precipitato giallo pallido)
(precipitato giallo)
Conclusioni
Come si può osservare il composto AgF risulta molto solubile (perché ha carattere
più ionico), mentre nei tre casi successivi si osserva la formazione di precipitati
gradualmente più intensi e colorati, in relazione all’aumento del carattere covalente.
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