Il nostro saluto e il nostro grazie alle suore di Castelletto
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Il nostro saluto e il nostro grazie alle suore di Castelletto
Edizione Speciale · Dicembre 2014 Notiziario d’informazione religiosa. Registrato al n.466 presso il Tribunale di Milano il nostro grazie alle suo e o t u l a s o r re di C Il nost astelle tto 1 Il n osr t ro s aluto ell e t s e il nostr a C i o grazie alle suore d tto Non ti chiedo perché me l’hai tolta, Ma ti ringrazio perché me l’hai data E’ la frase conclusiva che S. Agostino ha pronunciato al funerale di sua mamma. Possiamo fare nostra la frase in questo momento di saluto alle nostre amate suore. La chiusura di una casa rattrista tutti perché segna una partenza definitiva. Vorrei invece ringraziare con voi il Signore per il bene che le Suore in questi quarant’anni hanno fatto, prima alla Parrocchia di Castelletto e poi alla Comunità Pastorale San Paolo apostolo di Senago. Nei primi anni il loro compito era dedicato alla scuola materna. Le famiglie impegnate nel lavoro nelle fabbriche hanno trovato in Parrocchia persone che, con tanto amore, custodivano i loro figli. Con atto pubblico datato 23 aprile 1982, un gruppo di genitori si unisce in cooperativa e dà vita alla scuola primaria con la presenza delle suore. All’oratorio femminile, tante ragazze, la domenica pomeriggio, partecipavano e dialogavano con loro ricevendo un’educazione religiosa e morale. Molte di loro, diventate ora mamme, ricordano questi momenti con grande affetto e simpatia. La visita agli ammalati e chi lo desiderasse riceveva la Comunione. Con la presenza della Comunità Pastorale, le suore entrano a far parte della Diaconia. Con i sacerdoti si è condivisa una consapevolezza del modo di essere oggi nella Chiesa. Con la partenza delle Suore, cosa rimane? Rimane il bene seminato in questi anni. Bene testimoniato con la loro vita spesa per il Signore, del cui amore si sono alimentate per donarlo. Ora le suore ci passano il testimone. Ci dicono: tocca a voi continuare quell’opera che abbiamo iniziato e portato avanti; tocca a voi parrocchiani crederci e continuare a far crescere quel seme gettato; tocca voi genitori a trasmettere ai vostri figli quella fede e quell’amore che avete ricevuto. Noi tutti, con un po’ di tristezza, diciamo Grazie al Signore e alla Vergine di Loreto per aver incontrato, nel cammino della nostra vita, queste Suore! Il Parroco Don Roberto DONO E RESPONSABILITA’ In queste settimane termina la presenza delle Suore di S.Maria di Loreto nella comunità pastorale S.Paolo. Mi unisco anch’io nel vivere questo momento con un pensiero che vorrei intitolare “dono e responsabilità”. 1. Le Suore di S.Maria di Loreto sono giunte a Castelletto nel 1960, quattro anni prima era stata eretta canonicamente la parrocchia della Madonna di Fatima e di S.Rita. Fin dall’inizio il servizio che questa comunità religiosa intraprese fu la scuola materna – ubicata nel cortile dietro la “chiesa vecchia” – che fungeva anche da oratorio femminile. L’attenzione ai ragazzi/e e di conseguenza alle loro famiglie, è proprio il carisma di queste sorelle che nel mistero di Gesù a Nazareth si identificano. “Fecero ritorno a Nazareth… e il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza e la grazia di Dio era su di Lui” (Luca 2,39-40). La loro presenza è sempre stata connotata da questa “ferialità” nella convinzione che si educa e si costruisce la persona nel dispiegarsi dei giorni. Nel 1965 arriva come parroco don Angelo Frigerio che fin dall’inizio pensa ad un’opera straordinaria per quegli anni: la scuola materna parrocchiale. Con don Angelo non possiamo dimenticare tante persone che, con la raccolta di carta, stracci e rottami… al “campo di lavoro” (oggi campo di calcio dell’oratorio) sono riuscite a far fronte alla realizzazione del progetto. Così, le Suore, si trovarono in una nuova struttura, quella attuale, inaugurata nel 1972 per ospitare la scuola materna e l’oratorio femminile; dieci anni dopo sorse anche la scuola elementare parrocchiale. La presenza delle Suore in questo periodo continua sempre con lo stesso entusiasmo e fedeltà, dedicandosi non solo nel campo educativo, ma anche con gli anziani, gli ammalati e la catechesi per l’iniziazione cristiana. La scuola diventa, nel corso degli anni, il compito principale delle Suore manifestando nella direzione didattica delle due scuole tutta la loro competenza. Sono state un dono per questa comunità ma anche per l’intera Senago… sono tantissimi i bambini che con le loro famiglie hanno goduto della loro amicizia, del loro sostegno, del loro incoraggiamento di fronte alle sfide educative di sempre. 2. Dopo più di cinquant’anni si conclude la loro opera educativa in paese. Tutti sappiamo che ogni dono ricevuto implica una responsabilità: quella di continuare, pur con il mutare della situazione, un’opera così grande. La responsabilità coinvolge tutta la comunità pastorale che, con la sua “diaconia”, è chiamata a sentire “la scuola” non come qualcosa di aggiunto all’attività pastorale, ma come parte di un tutto. E’ l’anno della “Comunità Educante”, così si esprime il nostro Arcivescovo: “Potremmo descrivere lo stile della comunità educante come il coinvolgimento comunionale di tutte le figure che vivono un rapporto educativo con i ragazzi/e. Non, quindi, un insieme generico di educatori dà vita alla comunità educante, ma il loro reciproco coinvolgersi, tra di loro e con la proposta educativa”. La responsabilità coinvolge le famiglie che hanno creduto in questa istituzione ed hanno affidato i loro figli al progetto formativo della scuola cattolica. Mancando la presenza delle suore non deve venir meno la convinzione di una scelta che è supportata non solo dalle persone che educano ma soprattutto dai valori nei quali si crede. La responsabilità coinvolge tutto il corpo docente che formatosi negli anni ai valori condivisi e vissuti, presenti nell’offerta formativa, è chiamato a continuare quell’impegno che sempre ha manifestato. La responsabilità coinvolge l’intera comunità pastorale chiamata a far tesoro di un dono ricevuto e di un esempio testimoniato nella semplicità e nell’operosità. Grazie a tutte le suore passate tra noi. Don Antonio Longoni Il n osrt tto e l l e t ro sa Cas i luto e il n d e r o ostro grazie alle su Un grazie per aver aiutato e fatto crescere senago e i senaghesi Mi trovo a scrivere questo saluto dal Municipio, luogo che prima di diventare l’attuale Casa dei Senaghesi è stato per lunghissimi anni la casa dei più piccoli della nostra comunità, quale primo e unico asilo infantile del nostro comune. Proprio in questo luogo hanno svolto il loro servizio le Suore del Cottolengo, non più presenti tra noi da molto tempo ma che hanno lasciato un vivo ricordo nei tanti Senaghesi che hanno goduto delle loro mirabili cure e delle loro premurose attenzioni. E proprio alcune di loro, dopo la nascita della nuova parrocchia di Castelletto, d’accordo con l’allora Parroco Mons. Vittori, organizzarono un asilo infantile in alcuni locali dietro la chiesa del quartiere. A servizio di questa preziosa opera e della neonata parrocchia di Castelletto arrivarono a Senago, nel mese di novembre del 1960, le suore di Loreto che collaborarono per dar vita a una comunità che fino ad oggi le ha viste prodigarsi nella cura ed educazione dei più piccoli nei primi anni e, successivamente, anche alla scuola elementare parrocchiale. Indimenticabile anche la loro presenza e testimonianza all’Oratorio femminile. Trovo decisamente impossibile tratteggiare in poche righe una così lunga storia fatta di quotidiana fatica e umile e silenzioso lavoro ma so che molti concittadini conservano tra i loro più cari ricordi i loro nomi, i loro volti, le loro parole e il tanto bene che hanno fatto a ciascuno di loro e a tutta la Comunità. Ogni partenza e ogni distacco porta sempre con sé emozioni, sofferenze, qualche risentimento o incomprensione, e nel salutare oggi la Comunità delle Suore di Loreto, interpretando di certo il comune sentire di gran parte della nostra cittadinanza, mi sento di esprimere un senso di profonda e sincera gratitudine per il tempo trascorso in mezzo a noi e per il loro prezioso servizio. Augurando loro ogni sorta di bene, confido che ancora a lungo sostengano il cammino dei più piccoli e dei più grandi della nostra comunità continuando a custodirci nel loro cuore. Con stima e riconoscenza Il Sindaco Lucio Fois 4 LE SUORE A CASTELLETTO, UN Pò DI STORIA... A Castelletto di Senago, le suore di S.Maria di Loreto sono presenti dall’ormai lontano novembre 1960. La comunità risiedeva nei locali dell’allora Asilo Infantile, ubicato dietro la prima chiesa nuova del quartiere, voluta da mons. Pietro Vittori, parroco a Senago dal 1942 al 1956. Fin da allora le suore erano destinate sia all’asilo, di gestione parrocchiale, sia all’attività pastorale nella giovane comunità cristiana, voluta da Paolo VI, nel 1956. Si può dire, perciò, che le suore di Loreto sono nate a Castelletto quasi insieme alla comunità parrocchiale e, con essa sono vissute condividendo, secondo il proprio stile, le ansie e le fatiche come pure le gioie e le soddisfazioni degli inizi della “crescita”. Hanno veduto una parrocchia aumentare numericamente, a motivo di numerosi immigrati provenienti, prima dalle regioni venete e, successivamente da quelle del meridione d’Italia; hanno condiviso con i parroci l’attenzione ai bisogni delle giovani famiglie in cerca di lavoro ed hanno collaborato nel sensibilizzare la popolazione a edificare una luminosa struttura da adibire a scuola materna e oratorio femminile. La struttura è l’attuale, sita in via Padova, 23 e dedicata a Giuseppina Vittori Argenti, maestra elementare e mamma di mons. Piero Vittori. Era l’anno 1972. Nella nuova struttura le suore hanno iniziato a collaborare, nella conduzione della Scuola e nella gestione dei servizi accessori, con il personale laico che, gradualmente, nella semplicità della vita quotidiana, assorbiva e acquisiva una particolare semplicità pedagogica, derivante dalla “Casa di Nazareth”, a cui le stesse suore attingevano: “E Gesù cresceva in età, sapienza e Grazia”, una crescita che coinvolgeva tutti: parroco, famiglie, grandi e piccini, ma “obbligava” quasi le suore in un impegno specifico in forza del proprio Carisma. Nella vita della Scuola come nell’azione pastorale, le suore attuavano, un raccordo orizzontale a largo raggio, accostando tante famiglie, ascoltando, accogliendo, pregando… Come esigenza di continuità educativa con il progetto cristiano attuato nella scuola materna, si fonda la Scuola Elementare “Santa Maria di Loreto”: si era nel settembre 1982. Dopo ventisette anni, la Scuola è tuttora funzionante con una frequenza annuale che va da 120 a 140 alunni circa, con loro si possono raggiungere altrettante famiglie, in un rapporto che vuole essere sereno, illuminante e costruttivo non solo dal punto di vista pedagogico ma secondo un’impronta cristiana. Il quartiere di Castelletto si è ancora successivamente modificato: nella popolazione e nell’urbanistica, negli edifici pubblici e privati, negli spazi verdi e di conseguenza anche negli stili di vita. La presenza delle suore è sempre stata molto apprezzata non solo per la generosa collaborazione che offrono in ogni ambito, secondo le proprie possibilità e il genio femminile di ognuna, ma anche perché ha testimoniato e lasciato intuire l’esistenza di “qualcosa” di più bello e di più grande che può facilmente sfuggire nell’incalzare della vita. Inoltre ogni sorella è stata per la gente un punto di sincero riferimento nelle oscurità e difficoltà della vita, comunicando nuova energia e compiendo la funzione evangelica del “sale” e della “luce”. 5 Il n osrt tto e l l e t ro sa Cas i luto e il n d e r o ostro grazie alle su EDUCARE È UN ATTO D’AMORE... Solo partendo dalle origini, che affondano le loro radici nella storia cristiana della nostra comunità, è possibile raccontare e comprendere lo spirito che anima e caratterizza le realtà della Scuola dell’Infanzia “G.V. Argenti” e della Scuola Primaria “Santa Maria di Loreto”. Un’avventura educativa fortemente sentita e voluta dalla comunità; un’avventura divenuta stabile realtà, nutrita e fortificata nella sua anima cristiana dalla presenza delle suore di Santa Maria di Loreto. Infatti, insieme e grazie a loro, nel corso degli anni, noi insegnanti abbiamo imparato a far nostro l’insegnamento più importante: educare è un atto d’amore. Un atteggiamento di paziente e fiduciosa attesa verso la crescita di piccole e giovani vite. Del resto, l’amore è esigente, chiede di impegnare le migliori risorse, di risvegliare la passione e mettersi in gioco, insieme ai bambini, senza la pretesa di pronti risultati. Grazie al costante confronto con le religiose abbiamo potuto mantenere viva e vigile un’azione educativa, che ha come primario obiettivo il rispetto dei bambini nella loro individualità e originalità in un’atmosfera di serenità e autenticità, la sola capace di far sperimentare loro la gioia di essere amati. Ancora, grazie alla condivisione giornaliera della nostra vita lavorativa con loro, abbiamo potuto ricevere sostegno e incoraggiamento: di fatto, per noi insegnanti, testimoniare con coerenza questo stile educativo non è stato sempre facile, ma nel contempo non è stato possibile prescindere da esso per poter affrontare le sfide pedagogiche e rendere il nostro lavoro “un’arte gioiosa”. Ecco il patrimonio di valori-guida che serbiamo nel cuore, che ci impegniamo a custodire e a mettere in campo tutti i giorni. Allora non ci resta che esprimere il nostro grande affetto e dire un sincero GRAZIE a Suor Carla Maria, che negli ultimi anni ha contribuito a scrivere un pezzo di storia di entrambe le scuole in qualità di coordinatrice, e a tutte le suore che nel corso degli anni ci hanno permesso di mantenere vivo il sogno, iniziato tanto tempo fa, di una realtà educativa cattolica nella nostra comunità. GRAZIE! Le insegnanti della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria 6 ... e un dono da diffondere E’ con estrema riconoscenza e immensa gratitudine che salutiamo le Suore di Santa Maria di Loreto che, dopo oltre mezzo secolo di presenza a Castelletto, lasciano la nostra Comunita’. Hanno dato inizio a ben due ordini di Scuole , quella dell’Infanzia alla fine degli anni ‘ 50 e quella Primaria, piu’ di 30 anni fa, insegnando ed educando a piu’ generazioni. Oggi tanti genitori iscrivono i loro figli a queste scuole per dare continuita’ ad un progetto educativo che loro stessi , per primi, avevano avuto modo di sperimentare. Abbiamo avuto un dono prezioso per tutti questi anni, e oggi, che purtroppo le vocazioni religiose sono sempre meno e tante congregazioni vanno a chiudere, dobbiamo essere noi Laici a proseguire quanto da Loro iniziato. La Congregazione delle Suore di S.M.di Loreto ci lascia una grande eredita’: un corpo insegnanti che su entrambi i plessi scolastici e’ in grado di proseguire autonomamente sulle progettualita’ formative didattiche e religiose che ci sono state proposte in tutti questi anni. Ci lasciano una testimonianza educativa importante che tocca a tutti noi proseguire e portare avanti. Mi rivolgo ai genitori delle due scuole cattoliche che credono in un determinato progetto educativo per i propri figli. Mi rivolgo agli insegnanti e che hanno il compito di proseguire su questo cammino e al Consiglio di Amministrazione che, coordinati dal Parroco della Comunita’ Pastorale, sono i Garanti di questi valori educativi. Un grazie particolare a Suor Carla Maria che ha diretto le nostre Scuole in questi ultimi 15 anni, e con la quale abbiamo fatto tutti insieme, insegnanti, genitori e consiglieri un percorso importante di crescita e arricchimento, gettando le basi per il lavoro futuro. Un grazie a tutte le Suore che hanno preceduto Suor Carla Maria e che hanno dato una parte della loro vita professionale e religiosa per l’educazione dei nostri figli. Il bene seminato si concretizza in tutti gli ex alunni, ormai diventati adulti e inseriti nel mondo lavorativo sociale e familiare che porteranno per sempre nel loro cuore quanto hanno ricevuto. Alderino Dalla Pria, Presidente della Scuola Cattolica Primaria S.M di Loreto - Castelletto di Senago 7 Il n osrt tto e l l e t ro sa Cas i luto e il n d e r o ostro grazie alle su MADRI, SORELLE E MAESTRE DI VITA Innanzitutto ringraziamo il Signore per questo grande dono che la parrocchia di Castelletto ha avuto: 50 anni vissuti con le suore di S. Maria di Loreto. Care Suore, come tutti i parrocchiani che in questi anni vi hanno conosciuto e stimato quando abbiamo saputo che ci avreste lasciato abbiamo provato un profondo dispiacere, come vedere andare via un membro della nostra famiglia perché tutte voi siete nostre sorelle. Noi che abbiamo un po’ di anni alle spalle ci ricordiamo quando siete arrivate nella nascente comunità di Castelletto che contava allora poche persone, poche case e una piccola chiesetta. Nel piccolo asilo dietro la Chiesa avete insegnato amorevolmente ad insegnare ai nostri figli che ora sono a loro volta genitori. Il paese è via via cresciuto, si sono aggiunte nuove case, strade e anche un asilo più grande l’oratorio e la scuola elementare. Vi abbiamo visto impegnato non solo nell’insegnamento ma anche nelle attività educative dell’oratorio, quello femminile prima e poi nell’unificato oratorio Don Bosco sempre impegnate a seguire la crescita di generazioni di giovani. In tutti questi anni, abbiamo potuto fare esperienza della vostra generosità non solo con i ragazzi ma anche con gli anziani e gli ammalati. Vi abbiamo visto sempre disponibili nell’ascolto e nel dono di una parola di consolazione per ciascuno. Carissime suore siete state le maestre e le mamme di tutti noi. Ricordiamo gli incontri di preparazione del catechismo, la preghiera domenicale, i teatri, l’oratorio feriale, le vacanze insieme e tante altre attività. Vorremmo ricordare e ringraziare tutte le suore che sono state presente nella nostra parrocchia nonle citiamo per nome per non correre il rischio di dimenticarne qualcuna. Ci sembra opportuno tuttavia ricordare in particolare Suor Benigna, Suor Irma e Suor Silvana che il Signore ha chiamato a sé quanto erano tra noi. Ricordiamo i loro incontri con gli ammalati negli ospedali e nelle case di riposo dove pregavano con loro e portavano la S. Eucarestia, donavano il loro sorriso che, insieme alle parole di consolazione, davano un po’ di sollievo a quelle persone sofferenti. Noi dell’Associazione Fraternità di Nazareth abbiamo fatto nostro lo stile delle nostre suore e cerchiamo di metterlo in pratica nel nostro impegno in parrocchia. Care Suore di S. Maria di Loreto vi ringraziamo e vi salutiamo con un grande abbraccio e con questa preghiera che ci sembra descriva bene lo stile della vostra congregazione: Il frutto della fede è l’amore Il frutto dell’amore è il servizio Il frutto del servizio è la pace Non importa quanto facciamo, importa quanto amore mettiamo in ciò che facciamo. Con affetto il gruppo Terza Età e l’Associazione Fraternità di Nazareth 8 UNA PRESENZA GIOIOSA Le suore di S. Maria di Loreto sono presenti nella nostra comunità da più di 50 anni, quindi si può dire che da sempre hanno accompagnato la crescita spirituale di moltissimi bambini e ragazzi, prima solo con l’asilo e poi con l’aggiunta della scuola elementare. Ma vogliamo ricordare che come comunità abbiamo anche potuto beneficiare della loro presenza attiva nella catechesi, con i ragazzi e con la preparazione a tutte noi che volevamo fare la nostra parte nell’ orto del Signore. La loro serenità, nonostante le loro fatiche, ci ha permesso di accogliere i ragazzi della catechesi con amore e pazienza, perché il loro esempio ci ha aiutate a comprendere che ogni piccolo che ci viene affidato deve poter conoscere Gesù che ci ama senza pretendere altro in cambio se non la nostra disponibilità ad ascoltarLo. Grate al Signore per il dono delle nostre suore in tutti questi anni, vogliamo ringraziarle per la loro presenza gioiosa tra di noi. Le catechiste C’ERA UNA VOLTA L’ORATORIO FEMMINILE S.AGNESE... C‘era una volta l’oratorio femminile S. Agnese…. Un luogo protetto e riparato dove le suore di Santa Maria di Loreto hanno accompagnato e sostenuto le diverse fasi della crescita di tantissime ragazze di Castelletto. Il mio primo ricordo risale agli anni ’70 quando, nel periodo estivo le suore animavano i pomeriggi dell’oratorio feriale con diverse attività sia ludiche che formative. L’aspetto di ricreazione, di aggregazione e di crescita spirituale ha sempre caratterizzato l’opera educativa delle nostre suore. Ogni anno venivano proposti ritiri di preghiera alternati a vacanze estive sia al mare che in montagna. Ricordo quando, piccolissima, mia madre mi ha affidata a loro per la prima vacanza da grande senza genitori. E’ impresso nella mia mente l’affetto con cui la sera ci auguravano la buonanotte e ci rimboccavano le coperte. Con loro sono nate i primi corsi femminili di danza, canto, teatro e pallavolo presenti sul territorio senaghese. Epici sono diventati i numerosi tornei di ‘palla Battaglia’ organizzati anche con altri oratori femminili: nascevano le prime trasferte sportive!. Gli anni sono passati, e da educatrici le suore sono diventate, man mano amiche econsigliere di tantissime bambine ormai diventate adulte e a loro volte mamme ed alcune anche nonne. La loro presenza in oratorio è sempre stata associata a sicurezza e protezione. Con grande serenità tantissime genitori hanno accompagnato i loro figli in oratorio certi della loro presenza. E’ un vero peccato che le generazioni future non possano godere del loro sostegno e della loro protezione. Grazie di cuore a tutte le suore che si sono susseguite negli anni a partire da Suor Giustina fino ad arrivare a Suor Maria Adele. Un grosso abbraccio a voi tutte per sempre maestre, amiche e compagne di vita. 9 Il n osrt tto e l l e t ro sa Cas i luto e il n d e r o ostro grazie alle su SENTIRSI AMATA, ACCOMPAGNATA NELLA FEDE, SOSTENUTA NELLA VOCAZIONE Soffermarsi a riflettere sulla presenza delle suore di Santa Maria di Loreto a Castelletto per me vuol dire ripercorrere tutta la mia vita: da quando i miei orizzonti si sono aperti al mondo con la frequentazione della scuola materna fino ai miei attuali e sporadici rientri in famiglia dopo il mio ingresso nell’Istituto delle Ausiliarie Diocesane. Un senso profondo di gratitudine mi lega a questa famiglia religiosa che fin dal 1960 ha prestato il suo servizio pastorale nella parrocchia S. Rita e Madonna di Fatima in Castelletto esprimendo il suo carisma nel mondo della scuola, dell’oratorio, della pastorale parrocchiale. Tante suore hanno svolto il loro servizio pastorale in questi decenni, alcune con tempi più prolungati altre per periodi più limitati, ma in tutte ho trovato dei tratti comuni che la fondatrice, Madre Maria Natalina Bonardi, desiderava che le sue suore incarnassero nella vita di tutti i giorni: atteggiamento di semplicita, umiltà, accoglienza, secondo il modello della famiglia di Nazareth. Ho imparato, stando a stretto contatto con loro, ad apprezzare la vita donata, spezzata per gli altri, partecipando inizialmente come bambina e ragazza dell’oratorio alle attività proposte e poi condividendo la responsabilità educativa quando sono diventata animatrice e catechista. Sentirsi amata – L’oratorio per molti anni è stato per me una seconda casa: luogo di ritrovo, di gioco, di formazione, dove c’era sempre una suora pronta ad accoglierti, a coinvolgerti in attività teatrali, di canto, di laboratorio! IL modo di accostare le persone, adulti, ragazzi e anziani di queste donne consacrate manifestava un tratto di femminilità di delicatezza che mi ha sempre colpito: lo si coglieva anche dal modo con cui custodivano la scuola, gli ambienti dell’oratorio, la loro abitazione: una bellezza, una finezza che non trascurava nemmeno i particolari! Accompagnata nella fede – Quando mi capita di raccontare la storia della mia vocazione dico sempre che devo molto alle mie maestre di fede per eccellenza, Le Suore di Santa Maria di Loreto! Grazie a loro ho imparato a pregare personalmente, a gustare il silenzio come luogo privilegiato per ascoltare la voce di Dio nelle giornate di ritiro vissute a Vercelli, nella loro casa Generalizia, A Moncrivello, a Riva Valdobbia. A queste esperienze ho partecipato con amiche di Castelletto e ragazze di altri paesi dove erano presenti le suore di Loreto. Oggi queste proposte le chiameremmo scuola vocazionale e avevano l’intento di aiutarci a capire quale progetto Dio aveva sulla nostra vita, ma il tutto all’insegna della fraternità, dell’amicizia, in un clima di grande semplicità e gioia. Diventata più grande, adolescente, ho imparato ad amare la Liturgia delle Ore, i vespri in particolare, partecipando alla recita di questa preghiera serale nella piccola ma deliziosa cappellina dell’abitazione delle Suore. 10 Si intuiva che quella piccola stanza era il loro pit-stop, il luogo dove alimentare la loro fatica quotidiana. Nella scelta della mia vocazione non è stato semplice capire che, nonostante la grande riconoscenza verso le suore di Santa Maria di Loreto, il Signore mi chiamava verso un’altra forma di consacrazione. Questo momento di incertezza è stato superato grazie anche all’aiuto del mio direttore spirituale che mi ha accompagnato nel leggere i segni della mia vocazione. Sostenuta nella vocazione - E’ da lontano 1993 che non abito più a Castelletto perché la mia scelta vocazionale mi ha portato ad entrare, appunto, nell’Istituto delle Ausiliarie Diocesane: Le suore che avevo conosciuto e con cui avevo condiviso alcune responsabilità in oratorio non ci sono più, alcune trasferite, altre in terra di missione, altre hanno già raggiunto il Paradiso. Ma anche in questi anni, quando torno a casa e incontro qualche suora non mi sento un’estranea. Mi sento invece accolta, oggi come allora; sento che quel carisma è vero ed attuale anche se si esprime con modalità diverse, più alla pari, direi. Con le attuali suore presenti in parrocchia mi sono ritrovata più volte a condividere preoccupazioni personali, di comunità, di Chiesa, ma sempre in un clima di grande stima ed affetto. Sentirsi accolti, sentirsi amati di questo ha un grande bisogno l’umanità oggi: Io l’ho imparato dalle Suore di S. Maria di Loreto: spero di essere capace di vivere tutto questo nei luoghi del mio servizio pastorale. Sonia Sartore - Ausiliaria Diocesana Le suore sono state un pilastro per la nostra comunità, in particolare come dimenticare Suor Silvana Stoppa che ha accompagnato noi ragazze alla crescita, attraversando periodi difficili come l’adolescenza nel periodo complicato del ’68. E’ stata la nostra guida, il nostro faro in quel mare sconosciuto. Ci auguriamo che anche i nostri ragazzi possano avere una guida sicura e amorevole che li aiuti ad affrontare la vita, come abbiamo avuto noi con lei a fianco. Teresa e Raffaella 11 12