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Case Itea, tempi più lunghi

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Case Itea, tempi più lunghi
REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: Via delle Missioni Africane, 17 - 38121 Trento - Tel 0461 - 211311 - Fax 0461 - 211309 E-mail: [email protected]
CONVIVERE CIVILMENTE
ESSERE CONTENTI
SE IL VENTO
MUTA DIREZIONE
di MASSIMO OCCELLO
Salvo il piano del 2006 ma sarà rimodulato. Reddito di garanzia: arrivano 3,5 milioni
Rovereto in pole
Case Itea, tempi più lunghi
Un centro
ricerche
legato
allo sport
Intesa Daldoss-sindacati. Edilizia privata, si cambia
D
isordine. Si vede guardando, ascoltando,
leggendo. De Rita, come scrive lui stesso
sul Corriere della Sera, ha nostalgia di Saraceno e Menichella. Anch’io dei miei
maestri, che allora c’erano. Un sentire diffuso.
L’Italia desolata cerca ora una governante che metta ordine nelle sue cose. Ma ci vorrebbe Mary Poppins. Il premier Letta — appena in carica — al Festival dell’economia disse che il suo compito è
«rendere di nuovo praticabile il terreno di gioco»
e «ristabilire le regole». Ma né lui né il presidente
Napolitano hanno, sembra, il tocco magico della
ragazza inglese. Anche se il vento è davvero cambiato e la buona volontà è evidente.
Guardiamo il disordine, almeno il profilo alla
spesa fuori controllo: aeroporti, porti turistici,
ospedali, società pubbliche, università ovunque.
Regioni gonfie di poteri che non producono servizi, ma posti di lavoro pubblici che nessuno sa tagliare. Sanità voraci allo sbando. Banche che hanno il triplo degli sportelli normali.
Guardiamo gli ordinatori: una classe politica in
parte raffazzonata, con troppi opportunisti. Nei dibattiti pubblici si sentono discorsi fuori luogo o
ripetuti a ciclostile. Gente che sembra buttata lì a
fare un mestiere per cui non è formata. Dove possiamo andare così? Come possiamo prendercela
con l’Europa?
Per fortuna, almeno qui da noi, cominciamo a
capire e interessarci di nuovo alla politica. Anche i
giovani. Che però si trovano spesso privi degli strumenti per leggere la realtà. E molte famiglie non
possono aiutarli, perché sono abituate a delegare
la sovranità. Ragazzi che sanno molto di letteratura, di matematica o di biologia, che conoscono la
storia, ma poco o nulla sanno dei partiti, dei movimenti politici, della democrazia, dei meccanismi
del consenso, della cooperazione. E anche molto
poco della Costituzione, dei doveri, delle libertà.
Eppure, rimanendo nella nostra provincia, i partiti che compongono la maggioranza hanno quasi
tutti radici profonde, e anche quelli di opposizione hanno in genere i loro lunghi percorsi.
La scuola di partito (che non c’è quasi più) riguarda quelle realtà, ma la scuola di partiti riguarda la comunità. Occorre imparare il minimo per
convivere civilmente e lo stile per farlo. Occorre
saper ascoltare il diverso e argomentare le proprie
idee per sostenerle. Occorre saper parlare in pubblico. Politica è coraggio, visione, ma anche tecniche per orientare il consenso. Politica è scelta di
tempi, educazione degli spiriti e sobrietà. Quest’ultima non lasciamola solo a papa Francesco che ha
il suo bel daffare a riorientare la Chiesa. Va praticata da noi e non solo in casa. Già Pacher ha cominciato a sfrondare e Rossi, che ha capito, sembra
pronto a dare segnali forti. Ma bisogna sciogliersi
da un passato che non può tornare. Abbiamo necessità di più ordine e di buoni ordinatori, evitando le cerchie e i cortigiani. Andiamo oltre davvero, contenti se il vento muta direzione.
Distribuito con il Corriere della Sera - Non vendibile separatamente
Oggi si aspetta il verdetto
Not, il Tar decide sull’appalto contestato
A PAGINA 5 Roat
La collaborazione entra nel vivo. Marchesi: un interscambio positivo
1
Traffico, Trento copia Bolzano
TRENTO — A spiegare il
nuovo corso delle politiche
per la casa è l’assessore Carlo Daldoss: «Il piano straordinario Itea sottoscritto nel
2006 non si cancella, si rimodula in ragione delle
mutate condizioni finanziarie della Provincia». Dopo
l’incontro di ieri con Cgil,
Cisl e Uil, i contorni delle
variazioni future si sono fatti più chiari: la legge sull’Itea e quella sull’edilizia
privata agevolata saranno
riviste; il piano straordinario di Itea concordato nel
2006 verrà procrastinato
nel tempo a causa delle difficoltà economiche di Piazza Dante, ma con l’intenzione ufficializzata ieri di dare
priorità all’edilizia pubblica, rispetto a quella privata.
TRENTO — Sport e ricerca ovvero innovazione.
Un binomio che le Universiadi, in agenda dall’11 al
21 dicembre, intendono
sviluppare. Lunedì e martedì, a Rovereto, imprese
e atenei s’incontreranno.
Due giorni e una conferenza internazionale che si
chiuderà con una dichiarazione d’intenti. Una sorta
di manifesto che mette nero su bianco un impegno
tradotto dalle parole di Paolo Bouquet: «Valorizzare
lo sport e renderlo volano
di ricerca e innovazione».
Tra le righe c’è un auspicio: creare un distretto
scientifico in Trentino, un
laboratorio della Federazione internazionale sport
universitari (Fisu).
A PAGINA 3 Scarpetta
A PAGINA 2 Damaggio
Riva
Start up
Famiglia,
nuovo
modello
di sviluppo
Il tablet
che aiuta
i bambini
autistici
TRENTO — La famiglia al
di là del solito concetto
di welfare. Sarà il tema
del Festival che si terrà
oggi a Riva. Il ministro
Giovannini parteciperà
in videoconferenza. Ieri il
Fondo per la famiglia è
stato integrato di 3,7
milioni.
TRENTO — Si chiama
Blue ed è un tablet
realizzato, in
collaborazione con
Samsung, dai tre esperti
trentini Ettrapini,
Romani e Filippi per
aiutare i bambini
autistici a comunicare.
Sincronizzabile on-line
e collegato a un portale
per l’analisi e la
gestione dei dati, il
tablet permette ai
piccoli di farsi capire
rinunciando al
linguaggio dei segni. Il
costo: meno di mille
euro.
A PAGINA 7 Ferro
A PAGINA 4 Dossi
Nel mirino la Ztl. Altoatesini interessati alla sosta
Parla il vicesindaco
«Divertimento,
non è giusto
spostare i giovani
fuori dalla città»
A PAGINA 6
TRENTO — Un confronto reciproco: lo hanno instaurato Trento e Bolzano sul tema della mobilità cittadina.
Ieri l’assessore altoatesina è stata ospitata a Palazzo Thun da Michelangelo
Marchesi. Parcheggi, ciclabili, limitazioni di traffico e regolamentazione
della sosta sono stati gli argomenti all’ordine del giorno. «Trento imparerà
da Bolzano per l’introduzione dei varchi di accesso alla Ztl, stiamo preparando il bando», anticipa Marchesi.
Bolzano si rifarà alle soluzioni trentine per il pagamento dei parcheggi.
Omicidio di Pinzolo
Femminicidio,
via libera del gup
«Isolina e...»
sarà parte civile
A PAGINA 5
A PAGINA 6 Romagnoli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Polizza che tutela i turisti stranieri. Libardi: prenotazioni più sicure
2
Gli hotel «assicurano» la vacanza
Piazza Dante
Maso
Franch,
affitto
dimezzato
A PAGINA 11
TRENTO — Un’assicurazione sulle vacanze che,
in caso di mancata partenza o di interruzione prima
del termine, copra sia il
cliente che il gestore dell’albergo. I soci dell’Asat
ce l’hanno dal 2008, ma
in futuro potranno applicarla anche agli ospiti europei, primo caso in Italia. Un passo avanti perché sono proprio gli stranieri ad avere maggiore
sensibilità in tema.
A PAGINA 11 Orfano
Cinema
Commercio
Montagna
e cinema,
il festival
cerca spazi
3
Natale
in negozio
Allarme
della Uil
A PAGINA 14 Nicoletti
A PAGINA 6 Rossi Tonon
G2100415
VENERDÌ 6 DICEMBRE 2013 ANNO XI - N. 287
TRENTO Via Fogazzaro, 9 - Tel. 0461 910052 - 0461 910513
Via Piave, 12 - Tel. 0461915573
Codice cliente: 2684846
Codice cliente: 2684846
6
Venerdì 6 Dicembre 2013 Corriere del Trentino
Trento e Provincia
TN
Capoluogo
Ieri l’incontro con l’assessore Peintner. Marchesi: «Impareremo la gestione della ciclabilità»
1
Mobilità in centro,
un gemellaggio
tra Trento e Bolzano
Ztl, la soluzione arriva dall’Alto Adige
TRENTO — Una collaborazione tra Trento e tersezioni sono state introdotte di recente». In
Bolzano per imparare dalle soluzioni altrui ed questo ed altri ambiti il direttore e il capouffiesportare le buone pratiche legate alla mobili- cio del Servizio di Palazzo Thun si sono accortà. Con il secondo incontro, avvenuto ieri tra dati con gli omologhi di Bolzano. «Gli uffici si
gli assessori dei due Comuni e i tecnici, l’auspi- sentiranno per le implementazioni pratiche»,
cio è diventato prassi. Trento imparerà dal vici- ricorda Marchesi. Da Trento, invece, Bolzano
no capoluogo altoatesino come gestire la cicla- potrebbe imparare la gestione della sosta in
bilità e i varchi alla zona a traffico limitato. Bol- termini di tecnologie e ticket.
zano si avvarrà dell’esperienza trentina per il
Se per molti aspetti le soluzioni di una città
pagamento della sosta.
potranno diventare tesoro per l’altro capoluoL’incontro di ieri, durato oltre quattro ore, go di provincia, in altri ambiti Trento e Bolzaha seguito il primo avvenuto un mese fa, dedi- no rimangono comunque lontane: «Ad esemcato principalmente alla mobilità nelle zone a pio la ciclabilità a Bolzano tocca il 30% — ratraffico limitato (Ztl). L’assessore alla Mobilità giona Marchesi —, a Trento è stimata al 10%.
di Trento Michelangelo MarNon potremo mai competere
chesi, assieme al direttore e
con Bolzano da questo punto
ai tecnici del Servizio mobili- Varchi d’accesso
di vista perché il capoluogo
tà si sono confrontati con la Palazzo Thun
altoatesino è una città più
delegazione guidata dall’ascompatta e più pianeggiansessore altoatesino Judith Ko- sta predisponendo
te». Anche in termini di parfler Peintner. «Lo scorso in- il bando di gara:
cheggi pertinenziali Bolzano
contro ci ha visti impegnati stanziati 400.000 euro
risulta più virtuosa di Trento
in una raccolta di informaziocon 2.500 posti contro 300.
ni sull’installazione dei var«Bolzano ha iniziato questa
chi nella Ztl, in corso a Bolzapolitica vent’anni fa», puntuano — spiega Marchesi —. In quell’occasione la lizza Marchesi. Nonostante le differenze gli ascollega bolzanina aveva auspicato un più co- sessori rimangono convinti che l’unione facstante confronto e così è stato». La gestione cia la forza: perciò la prossima rivoluzione deldel sistema della sosta, i parcheggi pertinenzia- la mobilità trentina avverrà su un modello imli, di attestamento e di struttura, il trasporto portato. «A ottobre abbiamo studiato il sistepubblico e la ciclabilità sono i temi trattati ieri ma dei varchi per la Ztl di Verona, ora quello
tra analisi di strategie generali e soluzioni tec- di Bolzano — aggiunge Marchesi —. Ora stiamo predisponendo il bando di gara». A bilanniche. L’atteggiamento adottato, racconta l’as- cio sono previsti 400.000 euro. Eslcusa è invesessore trentino, è quello della «reciprocità»: ce la soluzione dei dissuasori mobili: gli acces«Spunti interessanti sono emersi per quanto si alle vie centrali saranno monitorati da un siriguarda la ciclabilità. Le corsie per le biciclet- stema di telecamere.
te a Bolzano sono state rese più confortevoli;
Marta Romagnoli
alcune soluzioni sperimentali riguardanti le in© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tecnologia Una telecamera simile a quelle che arriveranno in città
Centro culturale Antonio Rosmini
Gios Bernardi illustra
i progressi dell’oncologia
TRENTO — I progressi dell’oncologia sono stati
illustrati ieri dal dottor Gios Bernardi, nell’ambito di
un dibattito presso l’associazione Antonio Rosmini.
Comune Avviato il confronto in giunta
Movida e lamentele
«Prima di un Prg
attuare il confronto»
TRENTO — La goccia che ha
fatto traboccare il vaso è stato
il sequestro della Cantinota ; ormai il nodo del divertimento
in città è diventato uno degli
appuntamenti cerchiati in rosso nell’agenda del Comune. Dopo il richiamo in Aula dei consiglieri Bungaro e Scalfi (Corriere del Trentino di ieri), ora gli
assessori Biasioli e Marchesi
sottolineano la necessità di
un’azione di ascolto.
Prima di rinunciare alla carica per passare in consiglio provinciale, Lucia Maestri aveva
lanciato l’idea di un «Piano regolatore della musica» per far
fronte ai problemi legati alla vita notturna della città. Ora il tema torna a far discutere. «Si sta
lavorando — interviene Michelangelo Marchesi, la cui delega
riguarda anche il monitoraggio del rumore —, va risolto
ma anche studiato bene perché il rischio è che su questo
fronte si alimentino ulteriori
conflitti». Secondo l’assessore
diversi sono gli aspetti coinvolti: «Ci sono quello politico,
quello tecnico e un’implicazione di contorno: il rumore di
cui le persone si lamentano
spesso non è dovuto agli eventi musicali, ma alle persone
che stazionano fuori dai locali». Marchesi ricorda inoltre
che «spesso è l’atteggiamento
irrispettoso di una minoranza
a fare danno alla maggioranza
che non disturba». «La materia
è complessa — continua — bisogna trovare una mediazione
e intervenire su più livelli: trovare degli spazi dedicati dove il
disturbo sia minore e attuare
degli accorgimenti per evitare
la dispersione sonora». Prima
di pensare a un Prg si lavorerà
sul dialogo: «Vedo il Piano come qualcosa da costruire gradualmente e sperimentalmente, coinvolgendo i diversi portatori di interessi». A tavoli di
confronto e incontri informali
«seguiranno aggiornamenti
dei regolamenti e forse un
Prg». Banco di prova, annuncia, sarà Capodanno.
«Va trovato un giusto compromesso — interviene il vicesindaco Paolo Biasioli —. Devono crearsi degli spazi in città
per il divertimento, ma non è
giusto costringere i giovani a
Assessore Marchesi (Rensi)
spostarsi fuori». L’assessore illustra la via che sarà seguita
dall’amministrazione: «Servono confronti in città, bisogna
distinguere tra sicurezza e rumore, universitari e degrado».
E ancora: «Il centro storico non
è solo quello all’interno delle
vecchie mura, potrebbero essere trovati nuovi spazi nella progettazione della città. Mi riferisco all’area ex Michelin e a aree
industriali che potrebbero essere riconvertite. Rimane comunque il rispetto delle regole».
M. R.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il convegno
L’allarme L’amaro bilancio del sindacato: «Finiremo per tenere aperto anche a Natale come in Lombardia»
Un terzo dei trentini
frequenta la biblioteca
«Orari liberalizzati, perso lavoro»
TRENTO — Sono quasi un terzo i trentini che frequentano le
biblioteche. È quanto è emerso, ieri, dal convegno sulle
biblioteche trentine organizzato dall’assessorato provinciale alla
cultura e dal Consorzio dei Comuni trentini. Un incontro col
quale si è voluto riunire bibliotecari, amministratori ed esperti
del settore per riflettere assieme su come migliorare il servizio.
«I dati Istat del 2012 ci mostrano che se i lettori in Italia sono il
46% della popolazione, in Trentino-Alto Adige arrivano al 56%
— dice Daniela Dalla Valle dell’ufficio per il sistema
bibliotecario trentino della Provincia —. A livello nazionale le
donne leggono più degli uomini; quelle che hanno letto almeno
un libro nell’ultimo anno sono, infatti, il 51,9% contro il 39,7%
degli uomini». Passando ai dati sul Trentino, aggiornati al 2012,
si scopre che il numero di iscritti alle biblioteche sono 141.070,
ovvero il 26,88% della popolazione, contro il 12% della media
nazionale. Questi possono avvalersi del servizio offerto da 176
biblioteche presenti in 117 Comuni e suddivise in strutture di
pubblica lettura (85), punti di lettura (40) e biblioteche
specialistiche e di conservazione (51). Strutture che conservano
4.736.799 documenti, circa tre milioni dei quali sono destinati
alla pubblica lettura. Il numero di prestiti annuale supera il
milione e mezzo, 10,67 per iscritto. Quelli interbibliotecari
ammontano a 717.999. Gli iscritti alla «Media library online», la
biblioteca digitale attivata a novembre 2011, sono 8.269; gli
accessi alla piattaforma sono stati 87.558 e i prestiti dei 1.854
ebook disponibili sono stati, fino ad ottobre 2012, 12.096.
Per finanziare le biblioteche, la Provincia investe 4.668.814 euro,
mentre i Comuni, per le biblioteche comunali, 30.000.000, due
terzi dei quali sono destinati alla spesa per il personale. «In un
momento in cui le risorse pubbliche sono scarse e i tagli lineari,
tutti i settori, cultura compresa, devono cercare legittimazione
per ottenerle», dice Fabio Severino, docente di economia e
gestione delle istituzioni culturali dell’università «La sapienza»
di Roma. Le mosse presentate da Severino per migliorare e
quindi «legittimare» il sistema bibliotecario trentino vanno dal
rafforzamento del legame tra amministratori e bibliotecari al
coinvolgimento del privato nel finanziamento del settore; dal
miglioramento dell’edilizia del sistema, all’individuazione, entro
fine legislatura provinciale, di un piano di marketing.
Il finanziamento del sistema deve essere visto anche nell’ottica
della ricaduta per l’intera comunità. «Secondo molte indagini,
per ogni dollaro investito nel servizio bibliotecario c’è un
ritorno economico» spiega Roberto Ventura, della biblioteca
dell’università degli studi di Firenze.
TRENTO — «La liberalizzazione dell’orario di lavoro
non ha risolto niente, anzi: da
quando è stata introdotta, in
Trentino hanno chiuso 32.000
piccole attività e si sono persi
90.000 posti di lavoro». Sindacati di nuovo all’attacco contro la manovra «Salva Italia»
di Monti.
A lanciare l’allarme è Matteo Salvetti della UilTucs trentina, che insieme a Cgil Filcams e Cisl Fisascat, oggi sarà
presente in centro città con
un gazebo all’incrocio tra via
Diaz e via Oss Mazzurana:
«Chiederemo ai cittadini di
non andare a lavorare l’8 dicembre, come prevede il contratto nazionale — continua
Salvetti —, o almeno di esercitare il loro diritto a non farlo e
decidere in autonomia» e aggiunge: «Il contratto va difeso
anche in un periodo di crisi,
per non perdere i propri diritti». Il rischio più prossimo, secondo l’esponente della UilTucs, «è quello di dover lavorare anche il giorno di Natale
come è accaduto l’anno scorso in Lombardia. Qualcuno ci
proverà, anzi, ci è giunta voce
che delle aziende abbiano già
manifestato tramite una circolare ai suoi lavoratori l’intenzione di farlo». Secondo alcuni si tratterebbe della «Prix»,
ma dall’azienda smentiscono
di aver mai chiesto ai propri
dipendenti di lavorare il giorno di Natale e confermano
che tutti i punti vendita in città resteranno chiusi.
Lo scontro forte, però, i sindacati lo lamentano con i rappresentanti delle piccole e me-
Francesco Cargnelutti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
2
L’affondo Da sinistra Caramelle, Sega e Salvetti (Rensi)
die imprese e la politica: «Confcommercio e Confesercenti
si rifiutano di sedersi al tavolo con noi — accusa Roland Caramelle, segretario generale
Filcams — mentre, sia alla
giunta provinciale che ai deputati trentini, chiediamo
di agire contro
sulla liberalizzazione dell’orario
di lavoro», un tema
che secondo Salvetti è
sparito dai programmi: «Durante le elezioni politiche ne
parlavano tutti, ma alle recenti provinciali è sparito da tutti
i programmi. Si diceva di riportare in Provincia le competenze sul commercio, lo si faccia». Nemmeno la
scelta di tenere
aperto la domenica avrebbe
prodotto un
incremento
dei consumi, secondo
gli esponenti
sindacali, che
rincarano la
dose: «Nella vicina Bolzano la maggiorazione per il lavoro festivo è del 95% — aggiunge Caramelle — qui è del 30».
Andrea Rossi Tonon
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Città Il collettivo nello stabile di via Santa Croce. Perplessi gli studenti universitari
Torna Refresh: occupata l’ex mensa
TRENTO — Poche settimane fa avevano deciso di occupare la mensa univesitaria di via XXIV maggio. Dopo
qualche giorno il collettivo se n’è andato. Ieri mattina Refresh ha rifatto capolino in città. Nuova occupazione, ancora
una mensa universitaria. Questa volta
in via Santa Croce.
«Dopo l’occupazione di tre settimane fa — spiegano dal collettivo — continuiamo a restituire alla città spazi dismessi, che potrebbero essere utilizzati
come servizi per studenti e precari.
Questa volta abbiamo occupato l’ex
mensa Santa Chiara, uno stabile chiuso
da più di otto anni, che versa in uno stato avanzato di abbandono e degrado».
Non tutto, però, apprezzano il metodo. La lista universitaria «Unitin» ha affidato a una nota il proprio scoramento: «Rigettiamo con forza, queste inutili e illegali occupazioni di suolo pubblico e invitiamo il Comune di Trento a
prendersi carico degli edifici abbandonati della città affinché episodi del genere non si verifichino più». Ancora:
«Ci chiediamo se i responsabili vogliano davvero farne una sala studio visto
e considerato che lo spazio in questione non presenta servizi igienici e non è
riscaldato o se vogliano farne, invece,
un luogo dove fare djset dalle 23.30».
Ma. Da.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Inutilizzata L’ex mensa S. Chiara (Rensi)
Codice cliente: 2684846
8
Venerdì 6 Dicembre 2013 Corriere del Trentino
Regione Attualità
TN
Protesta Coldiretti I risultati del blitz al Brennero: un Tir su 3 trasporta prodotti di falso made in Italy. Contadini a Roma con i maiali
1
Bolzano invasa dalle rosette arrivate dall’Est
Pellegrini: i nostri panifici costretti a chiudere. Kronbichler: lo speck è una truffa
BOLZANO — Un Tir su tre di quelli fermati al Brennero da Coldiretti
trasportava alimenti stranieri spacciati per made in Italy, compreso il
pane surgelato prodotto nell’Est europeo destinato ai supermercati di
Bolzano.
È quanto emerge dal bilancio del
presidio messo in atto mercoledì dall’associazione nell’ambito dell’iniziativa «La battaglia di Natale: scegli
l’Italia». Il 27% dei 170 Tir controllati
al valico trasportava prodotti alimentari stranieri destinati ad essere venduti come made in Italy. «Abbiamo
verificato quanto sia grave il problema della mancanza di trasparenza
sull’origine degli alimenti che ogni
giorno portiamo in tavola e che fanno concorrenza sleale alle nostre produzioni — ha spiegato ieri il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo —. È sconvolgente trovare spaghetti cinesi in un camion ceco diretto a Firenze e constatare la quantità
di latte proveniente da Germania e
Polonia destinato a aziende private e
cooperative italiane per diventare
latte a lunga conservazione e formaggi italiani». L’elenco è lungo: mozzarelle provenienti dalla Germania e
destinate alla Sicilia, latte proveniente dalla Polonia e destinato alla Lombardia, cagliate industriali per fare il
formaggio provenienti dal Belgio e
destinate a Verona, prosciutti provenienti dalla Germania e destinati a
Modena (i carabinieri dei Nas hanno
prelevato dei campioni), piante olandesi dirette a Latina, fiori prodotti in
Equador, transitati in Olanda e diretti in Veneto e in Toscana, albumi
d’uovo provenienti dall’Olanda con
destinazione Veneto, patate tedesche destinate alla Sicilia, pane precotto congelato con destinazione
Bolzano e Mantova «dove andrà a
spiazzare i pani artigianali italiani
che sono spesso simbolo di identità
territoriale».
Coldiretti ha proseguito ieri la protesta a Roma: migliaia di allevatori
da tutte le regioni hanno portato i
maiali davanti al Parlamento per
chiedere alle istituzioni di «adottarli
per salvare le stalle italiane. Turbato
il parlamentare di Sel-Verdi, Florian
Kronbichler: «Mi sono vergognato
un po'. Solidarizzavo scoprendomi
sudtirolesamente ipocrita. Di fronte
allo speck, prodotto di marca sudtirolese per antonomasia, noi sudtirolesi possiamo avere solo un atteggiamento contraddittorio. La quasi totalità della materia prima, ovvero carne suina, arriva dall’estero, per la
maggior parte dalla Germania, dall’Olanda e dalla Polonia. Noi ci aggiungiamo un po' di spezie, solitamente pure importate, e tanta buona aria alpina. È una bella truffa l’Original Südtiroler Speck».
E mentre ieri il ministro Nunzia
De Girolamo annunciava «la difesa
del made in Italy senza se e senza
ma» e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Filippo Patroni
Griffi, assicurava l’impegno del governo ai delegati di Coldiretti, a Bolzano teneva banco la notizia del pane congelato proveniente dall’Est.
«Il 70% del pane precotto congelato
Controlli
A destra le cosce suine
provenienti dall’estero
e dirette all’Italia
A sinistra, i maiali
di Coldiretti a Roma
arriva in Italia da Romania e Ungheria — ha commentato Sandro Pellegrini, vicepresidente dei panificatori
altoatesini e titolare di Lemayr —.
Potendo contare su una tassazione
al 17% e sul costo del lavoro pari a
un quarto del nostro, questo pane ar-
riva sul mercato a prezzi bassi nonostante il costo del trasporto. Tra panifici abusivi al Sud e concorrenza straniera al Nord, su 24.000 panifici in
Italia quest’anno ne sono già chiusi
4.591, che diventeranno 5.000 entro
l’anno. Un conto è importare farina,
che in Italia non basta e se tagliata
con la nostra diventa di alta qualità
e consente pure di sperimentare
nuovi prodotti, altra cosa è il pane
surgelato low cost di bassa qualità
che mette in crisi le nostre aziende e
dequalifica il made in Italy. In Alto
Felice Espro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’incontro
In
Alto Adige
L’assessora
Il centro Kofler
commerciale
Peintner
naturale
nella città
prepara
del concilio.
i suoi eventi
Il collega
per iMarchesi:
consumatori.
«Impareremo
Spicca il cantante
la gestione
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della ciclabilità»
Rimedi contro
il traffico,
gemellaggio
con Trento
FourYou:
la musica
accompagna
lo shopping
natalizio
e Bolzano
che all'angolo
rimangono
tra via
comunque
Milano e lontane:
via Visie uniforme,
costituite
da attravergenerali nata
e soluzioni
tecniche.
L’atteggiaci propone». Il
Marchesi,
progetto digie
FourYou
BOLZANO—
TRENTO
— Una
Natale
collaborazione
con il centro
tra Tren- Mobilità di TrentoroMichelangelo
«Ad esempio
tazione la
per
ciclabilità
suonare aanche
Bolzano
a beneficio
tocca il
samenti
aerei l’assessore
e da fiocchitrentidi neve con
adottato,
racconta
comprende
e ai tecnicil'illuminazione
del Servizio mento
natalizia,
commerciale
to
e Bolzano per
naturale
imparare
FourYou.
dalle soluzioni
Le ini- al- assieme al direttore
30% —diragiona
passanti
Marchesi
e residenti.
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Oggi,è alle
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presenno, è delquello luci
dellaa led.
«reciprocità»:
«Spunti inun'iniziativacon
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20.30,
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mentre
nelle
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pre- sono
la mobilità.
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incontro,
del- avve- zione guidata dallalecollega
con Bolzano
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Kuzminac
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Bol-orario
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di ciclabilità.
Goran sabato
nuto ieri traassociazione,
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gli assessori Elena
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BonalComuni e i Kofler Peintner. «Lo
ché il quindi
capoluogo
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opere
più
15-19
l'autobus
storico della
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più confortevoli;
alcuuna raccolta
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informacomposto zano
una cantecnici,
di:
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prassi.
es-Trento visti impegnati inKuzminac,
realizzate
e più pianeggiante».
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stradain neltercon riguardanti
decorazionile natalizie,
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in- compatta
zioni sull’installazione
zone ad
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varchi
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natalizi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Commercio Fast food, la catena annuncia lo sbarco in regione e cerca partner. Dodici assunzioni per ogni punto vendita
2
«Qui mangiate bene, Subway sta per arrivare»
BOLZANO — Sia Bolzano che Trento avranno presto almeno un ristorante del marchio internazionale Subway.
A lanciare la notizia è l'agente di sviluppo bavarese dell'azienda leader a livello
mondiale nel settore del fast food, Christian Türcke: «Subway ha in programma di aprire nelle provincie di Bolzano
e Trento tra i cinque e i dieci ristoranti
nei prossimi anni — spiega — non ci
proponiamo come concorrenza, ma come una sana e veloce alternativa» dice
il Development agent.
Al momento mancano ancora i partner in franchising, ma Türcke è già arrivato nel capoluogo altoatesino ieri mattina, alla ricerca di possibili location:
Adige ci sono 120 panifici con 1.500
addetti, resistiamo solo perché abbiamo una dimensione maggiore
con 14 addetti a testa rispetti alla media italiana di 4,7 addetti».
«Ci piacerebbe aprire nelle città di Bolzano, Merano, Bressanone, Brunico e
Trento, ma non escludiamo di aggiungere alla rosa anche altre località che
possono, però, assicurare una certa affluenza — dice — mancano ancora i
partner, abbiamo preso qualche contatto ma non siamo rimasti soddisfatti.
Non vogliamo l'imprenditore che investe e resta fuori, cerchiamo gente che
abbia voglia di rimboccarsi le maniche,
di lavorare sodo e sia dotata di grande
intraprendenza».
I ristoranti sotto il marchio Subway
sono circa 40.000 nel mondo, dei quali
4.000 in Europa e solo 17 in Italia (alcuni situati nelle basi americane Nato del
Via Resia
territorio). Ma l'azienda internazionale
di fast food vede grandi potenzialità
nel mercato italiano, e ha pensato di avviare il progetto di diffusione ed ampliamento nel Belpaese a partire proprio dall'Alto Adige e dal Trentino: «È
questo il momento giusto per partire
— prosegue Türcke — abbiamo scelto
questa regione per un motivo ben preciso. Qui, infatti, la gente sa cosa significa mangiare bene e sa riconoscere la vera qualità del cibo. E questi due fattori
sono sempre stati fra le nostra priorità».
Una caratteristica del marchio Subway è di prediligere non solo le strutture in centro città, ma anche quelle
Clienti eterogenei Un punto vendita della catena «Subway»
Mobilità urbana Consiglio comunale infuocato sulla nuova Ztl. Kury: cittadini inascoltati
La festa delle Api
ritorna domenica
Merano, il corso rimarrà zona pedonale
BOLZANO — Domenica torna in via Resia
la tradizionale Festa delle Api, con
mercato ambulante, animazione, musica,
gastronomia. Troveranno spazi, anche
numerose associazioni. Per le famiglie
sono previste diverse sorprese per i
bambini maghi, fatine, pupazzi e
prestigiatori; per i più grandi la musica
della Tiger Jazz Band. Le associazioni
partecipanti sono: Unitalsi, Blu Ocean,
Admo, Ana S. Maurizio e Gries, Hc Future
Bolzano, Scuola Neri, Aias, Progetto di
aiutho onlus, La Vispa Teresa, Arca della
Solidarietà S. Pio X, Parrocchia S. Pio X,
Ail, Avsi, Auser. Manifestazione promossa
da Comune e Quartiere Don Bosco con le
associazioni di ambulanti e commercianti.
BOLZANO — È approdato in
consiglio comunale — convocato in sessione straordinaria su richiesta di Pd e Verdi — il tema
della Ztl creata a Merano da qualche settimana, per decisione della giunta. Attesa per molti anni,
discussa, rinviata, la zona a traffico limitato per il tratto di corso
Libertà tra piazza della Rena e
piazza Teatro, è stata improvvisamente realizzata grazie anche ad
una certa «pressione» esercitata
sull'esecutivo, dallo Stadtkomitee della Svp. Se da un lato la sua
realizzazione è stata salutata con
grande favore, dall'altro essa ha
suscitato le proteste di alcune ca-
tegorie soprattutto per il divieto
imposto ai mezzi pubblici e ai taxi di atttraversarla e ai portatori
di handicap di entrarvi con i loro
veicoli.
«Sia chiaro — hanno detto Cristina Kury e compagni — che
non siamo assolutamente contro
questo provvedimento, ma non
condividiamo il modo e i tempi
con cui è stato realizzato. Non c'è
stato coinvolgimento del consiglio comunale e non si é sentita
la popolazione. Nel corso della seduta straordinaria le opposizioni
hanno invano chiesto di rivedere
la decisione e di apportare quanto meno correzioni all'ordinanza,
ma gli otto ordini del giorno presentati in tal senso dal Pd (5) e
dai Verdi (3) sono stati respinti.
Il Corso superiore resta quindi zona pedonale secondo i termini
stabiliti dall'ordinanza della giunta. Su tutte le furie le opposizioni: «Ci siamo confrontati con la
gente — prosegue Kury — e abbiamo raccolto le lamentele traducendole in ordini del giorno.
Questo comportamento della
Svp dimostra che ormai l'arroganza non conosce più limiti:
non si vuole cercare consenso
per rendere una zona pedonale
accettabile per tutta la cittadinanza. E i partner la seguono: la lista
Civica, che poco prima del consiglio straordinario, aveva espresso pubblicamente che servono
correzioni, poi non ha aperto bocca e ha seguito ciecamente quanto deciso della Svp».
L'assessore Stephan Froetscher che ha anche partecipato
agli incontri indetti dai Verdi con
la popolazione recependone in diretta i malumori, ha dichiarato
che qualche correttivo potrà essere applicato, ma senza stravolgere le decisioni prese che si sono
rivelate gradite a larga parte della
popolazione.
Enzo Coco
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ubicate nelle vicinanze di stazioni ferroviarie, ospedali o campi da calcio:
«Non è necessario — aggiunge l’agente bavarese di Subway — che i ristoranti siano equipaggiati né di friggitrici né
di separatori di grasso. Cerchiamo
strutture già presenti sul territorio per
poi trasformarle con gli arredamenti in
un fast food Subway indipendentemente dalla grandezza. Per Bolzano e
provincia stiamo cercando luoghi tra i
30 ed i 150 metri quadrati totali, una superficie che corrisponde alla maggior
parte dei nostri fast food».
I lavori, però, inizieranno solo una
volta trovati i partner, ai quali verrà
chiesto di investire circa 120.000 euro.
Questa, infatti, è la somma con la quale
è possibile aprire un proprio ristorante
Subway, ma che garantisce anche il sostegno della casa madre durante tutte
le fasi di implementazione: «In particolare sarà un "agente di sviluppo" come
me — spiega Türcke — a garantire supporto continuo al franchising e ad essere al fianco dei partner prima, durante
e dopo l'apertura del locale, per guidarli verso il successo». L'apertura di alcuni ristoranti della nota catena di fast food, gioverebbe anche l'economia locale. Per ogni nuovo punto vendita, infatti, Subway pensa di assumere all'incirca una dozzina di persone del territorio, di qualsiasi età.
La peculiarità di questo ristorante
fast food, poi, è che non esiste un
menù fisso. Si parte scegliendo la lunghezza del panino (è possibile optare
per i 15 o per i 30 cm) e del tipo di pane
(normale, integrale, speziato) e si prosegue decidendo di volta in volta cosa
aggiungere all'interno del proprio panino. La libera scelta è completa per ogni
ingrediente, dalla carne alle verdure e
dalle salse ai sottaceti: «In tutto — assicura Türcke — ci sono più di 2 milioni
di combinazioni. Partiremo con le specialità classiche, ma perché no, sarebbe
bello portare nei nostri ristoranti alche
lo speck ed il formaggio di malga».
Federico Mele
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Codice cliente: 2684846
11
Corriere del Trentino Venerdì 6 Dicembre 2013
TN
Economia
1
Donne
Artigiane
Il ritorno
di Angeli
TRENTO — L’assemblea del Movimento Confartigianato donne
impresa ha rieletto alla presidenza Flavia Angeli. Angeli si era
dimessa ad agosto per candidarsi alle elezioni provinciali nella lista
del Patt. L’esito non è stato positivo, per cui la ex presidente è stata
richiamata alla testa del Movimento. Nell’incontro di martedì scorso
il suo ritorno è stato chiesto all’unanimità. Angeli «torna più carica
che mai» anche grazie all’esperienza che ha potuto accumulare in
campagna elettorale.
Albergatori Accordo con Assigeco ed Erv. Assicurazione che protegge strutture ricettive e clienti
2
Asat, polizza per gli stranieri
Ente bilaterale turismo
Fra le categorie parte
la corsa alla presidenza
È la prima in Italia. Libardi: «Prenotazioni più sicure»
TRENTO — Un’assicurazione alberghiera per proteggere
sia il turista che l’albergatore,
che per la prima volta viene
estesa anche ai turisti provenienti dall’estero (entro l’Unione europea), tradizionalmente
più sensibili a questa forma di
polizza. L’iniziativa è di Asat,
in collaborazione con il broker
Assigeco e la compagnia Erv
Italia. Attualmente solo il
15-20% degli alberghi iscritti all’associazione mette a disposizione questo strumento, con
l’apertura agli stranieri «contiamo in un anno di arrivare al
90% — dice Gianni Rosina di
Assigeco —, anche perché all’albergo non costa nulla».
90
per cento
La polizza solo per gli
italiani è usata ora dal 15%
degli alberghi, l’obiettivo è
il boom entro l’anno
Palazzo Stella Il vicedirettore Cardella, il presidente Libardi e Rosina di Assigeco (foto Rensi)
terruzione della vacanza, tipicamente quando uno sciatore ha
un infortunio sulle piste ed è
costretto a rientrare prima o ci
sono altre cause di forza mag-
giore.
Il presidente dell’Asat, Luca
Libardi, spiega che l’esigenza
di rafforzare lo strumento, già
attivo dal 2008, è stata esplicita-
Aerei
Per fare un esempio pratico,
se una famiglia prenota una
settimana di ferie, paga una caparra del 30% e un componente si ammala, facendo saltare la
vacanza, l’assicurazione viene
incontro a turista ed albergo. Il
cliente si vede ritornare la caparra, mentre l’albergo si vede
pagata la penale fissata in caso
di mancata vacanza, (per ipotesi il 50%, quindi si tiene il 30%
e l’assicurazione aggiunge un
20%). Il meccanismo si attiva
pagando una polizza assicurativa che costa il 4% rispetto all’importo totale del soggiorno.
La protezione può essere attivata entro 48 ore dall’avvenuta
prenotazione. La polizza entra
in funzione anche in caso di in-
4
Tratta
Russia-Verona
Rossi: acceleratore di flussi
TRENTO — Trentino connesso alla Russia, via Verona. Per il
governatore Ugo Rossi il nuovo collegamento quotidiano fra
Verona e Mosca, andata e ritorno, darà «grandi opportunità
per l'interscambio economico e turistico tra il Trentino e la
Russia». La nuova tratta sarà «un vero e proprio acceleratore di
flussi: di turisti, di merci e di servizi» aggiunge il presidente.
Ieri a Trento se ne è parlato in un seminario con l’assessore al
turismo Michele Dallapiccola, il console generale della
Federazione russa a Milano, Alexander Nurizade; il presidente
del Catullo (di cui Trento ha il 21,5%) Paolo Arena e il direttore
comunicazione e rapporti istituzionali S7 Airlines, Anna
Bazhina. Il mercato russo in 10 anni è passato da 32.000 a
206.000 pernottamenti, da 4.000 a 32.600 arrivi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Alotti
ta prima di tutto dagli albergatori, visto il momento difficile
e la volontà della clientela di
evitare spese incontrollate. «Il
costo della polizza è anche più
basso dell’1% rispetto alla media delle altre formule presenti
in Italia» ricorda Libardi.
Il passo in avanti decisivo è
l’apertura al mercato straniero,
«il problema infatti è che non
si potevano vende assicurazioni ai turisti non italiani — spiega Rosina —, ora invece siamo
riusciti a trovare il modo. Per il
momento è possibile lavorare
entro l’Unione europea, ad
esempio i russi sono esclusi,
ma si sta lavorando per un’ulteriore estensione». Il vicedirettore dell’Asat, Davide Cardella,
mette in luce un aspetto centrale: «Gli albergatori, in caso di
cancellazioni, hanno il diritto a
trattenere le caparre, ma si creano sempre tensioni con l’ospite. Magari a volte per questioni
di marketing si finisce per restituirle, o temerle per una successiva prenotazione: per l’al-
Ebtt L’ombra dell’impasse di Ebter
3
bergo è un danno. Con la polizza l’imprenditore può trattenere la caparra più a cuor leggero».
Libardi si concentra su altri
due aspetti: «Puntiamo sempre di più a riempire le camere
con largo anticipo, per generare flusso di cassa, nella logica
per prezzo inferiore se si paga
prima. Con una polizza come
questa, paragonabile a quelle
messe a disposizione dalle
compagnie aeree, sarà possibile pagare per la vacanza con notevole anticipo, senza il rischio
di perdere una somma considerevole». Altro vantaggio per gli
albergatori dell’Asat «è che
questo strumento non viene
messo a disposizione dai grandi portali di prenotazione on-line. Invece gli albergatori potranno offrire la possibilità al
cliente direttamente dal loro sito, come si fa quando si acquista un biglietto aereo. La volontà è di spostare il più possibile
le prenotazioni direttamente
sui portali degli alberghi», evitando così le cospicue commissioni chieste dai portali internazionali.
Gli eventi assicurati sono:
malattia, infortunio o decesso,
licenziamento, cassa integrazione o mobilità, nuova assunzione, convocazione presso autorità giudiziarie, danni materiali all'abitazione, danni al veicolo in itinere, furto dei documenti d'identità necessari all'espatrio, spostamento date
esami e concorsi pubblici. Il
massimale fissato dalla polizza
è di 8000 euro per assicurato,
mentre gli scoperti sono fissati
nella quota del 10%, ad eccezione di decesso o ricovero ospedaliero superiore a 3 giorni. In
quest'ultimo caso la franchigia
è fissata nel 0%.
TRENTO — Da molti mesi sta andando avanti un tira e molla estenuante nelle stanze dell’ente bilaterale del terziario
(Ebter) perché la componente datoriale non riesce a mettere
d’accordo le diverse anime e trovare un nome per il presidente. Ora rischia di seguire la stessa strada anche l’ente bilaterale
del turismo, Ebtt, che entro l’anno andrà in assemblea e dovrà
nominare un nuovo presidente. Questa volta a guardarsi in cagnesco sono da una parte l’Asat e dall’altra Fipe, Fiavet e Faita
per l’Unione.
I sindacati si trovano in grandi difficoltà all’interno di Ebter
e non riescono a «costringere» la parte datoriale a scegliere fra
il candidato di Paolo Mondini (grossisti) e quello di Mario Oss
(servizi) e Massimo Piffer (dettaglio). La prossima assemblea è
il 16 dicembre. I confederali si augurano di cuore di non doversi trovare di fronte la medesima situazione all’Ebtt.
Attualmente il presidente di Ebtt è Walter Bonatti (Fisascat
Cisl), che sta concludendo il quadriennio di presidenza sindacale coperto in gran parte da Ezio Casagranda, ex segretario
Filcams Cgil, dimessosi in qualità di candidato alle elezioni politiche. Toccherebbe alla parte datoriale, dunque. Nel mandato
precedente però ci sono state
parecchie tensioni. Giorgio Buratti, presidente Fipe (esercizi
pubblici) era stato eletto presidente, ma l’Asat ha contestato:
i pesi in campo non erano corrispondenti alle capacità di voto
(7 all’Asat, 4 a Fipe, 2 a Faita-campeggi e 2 a Fiavet-agenzie di viaggio), quindi occorreva un riequilibrio. Il periodo
non era più di tanto complesso, quindi i datori hanno
«smezzato» il mandato, due an- Unione Sede in via Solteri
ni a Buratti e due anni a Celestino Lasagna (Asat). Solo che l’Asat ha sforato di qualche mese
(più di un anno) la sua metà di mandato, anche perché pareva
(già allora) che ci dovesse essere l’unificazione nell’ente bilaterale unico. A un certo punto perciò la cosa è stata bloccata e si
è tornati a votare per dare la presidenza ai sindacati.
Memori del passato non privo si imprevisti, i datori di lavoro si accingono a esprimersi nuovamente. Il prossimo 18 dicembre è in programma l’assemblea di Ebtt, ma prima si dovrà
riunire il collegio datoriale (per statuto) che dovrà valutare i
pesi in campo e uscire con un unico candidato presidente (cosa che non avviene in Ebter, infatti son fermi da mesi). Asat e
Fipe si potrebbero considerare sullo stesso livello, ma le altre
due associazioni fanno tendere l’ago della bilancia un po’ dalla
parte dell’Unione Confcommercio. Sarà quello il verdetto?
L’Asat cederà la presidenza o lotterà per avere il giusto riconoscimento? I sindacati si stancheranno di aspettare? Piazza Dante resterà a guardare?
E. O.
Enrico Orfano
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La Vis Il canone annuo è di 227.670 euro. A fine mese l’assise
«Bim, riserva di poltrone»
La Uil chiede risparmi
TRENTO — La Uil con il segretario Walter Alotti, prende
spunto dalla tornata assembleare dei Bim (bacini
imbriferi montani) per chiederne in sostanza
l’eliminazione. «Auspichiamo che il consiglio
provinciale-regionale legiferi in modo tale da rivedere la
permanenza stessa di questi enti — scrive Alotti — per
accorciare la distanza fra amministrazioni e cittadini, al
fine di ridurre i costi dell’apparato burocratico». I Bim
sarebbero «una riserva indiana per garantire poltrone
agli "amici degli amici" o a "politici a fine corsa"». «A
urne chiuse, qualcuno ha il coraggio di ridimensionarli?»
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Assemblea
Tagli al costo del lavoro
Equitalia in agitazione
TRENTO — Stato d’agitazione per i 120 dipendenti di
Equitalia Trentino Alto Adige, 70 a Bolzano e 50 in
Trentino. Ieri si è tenuta la prima assemblea dei lavoratori
nel capoluogo altoatesino, oggi analoga assemblea a
Trento. Dal 22 novembre è in vigore lo stato di agitazione
a livello nazionale. Oggetto del contendere: il piano di
armonizzazione del gruppo rimuovendo le differenze
territoriali. Non è gradita la riduzione delle «peculiarità
territoriali, con riduzione del costo del lavoro, abolendo
interi pezzi del salario accessorio e tagliando personale
attraverso l’adesione al fondo di prepensionamento».
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5
Mellarini abbassa del 50%
l’affitto di Maso Franch
TRENTO — La Provincia autorizza il dimezzamento del canone di affitto di Maso Franch,
su proposta del neo assessore
alla cooperazione Tiziano Mellarini.
Per dare una mano a risollevare le sorti del gruppo, schiacciato dai debiti, Piazza Dante
aveva messo in campo oltre 7
milioni di euro, acquisendo tramite Cooperfidi Maso Franch.
Il contratto di locazione con la
Cantina La Vis è stato sottoscritto il 4 ottobre 2010 per la
durata di 6 anni, rinnovabili.
Prevede il pagamento di un canone annuale di 227.670 euro,
più Iva, con adeguamento Ista.
Su domanda motivata dell’impresa affittuaria, Cooperfidi,
dopo l’assenso della Provincia,
può concedere una riduzione
del canone di affitto nella misura massima del 50% e l’agevolazione è concessa a titolo di «de
minimis». Per questo Il canone sarà ridotto del 50% per 19
mesi, a partire da marzo 2014.
Intanto si attende la convocazione dell’assemblea di La Vis,
che dovrà avvenire entro la fine dell’anno. Si apprende della
chiusura positiva dei bilanci
delle spa controllate, redatti
dalla Trevor, a cui è stata affidata la revisione che è stata tolta
ai sindaci, una prassi anomala,
che si giustifica solamente in
casi particolari (bilanci delle
controllate che comunque non
sono di competenza della vigilanza Federcoop). In Federazione si sta comunque lavorando
alla revisione, anche se pare
che La Vis abbia affidato a Trevor una revisione volontaria.
E. O.
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Venduto Maso Franch acquistato da Cooperfidi per oltre 7 milioni
Trentino sviluppo
6
Nasce iPoint, spazi alle nuove imprese
Presidente
Diego Laner
guida Trentino
sviluppo
TRENTO — Trentino Sviluppo
inaugura iPoint, mettendo a
disposizione nuovi spazi e servizi
per aspiranti imprenditori. La
presentazione dell'iniziativa
avviene sotto gli occhi dei
«colleghi» europei di Ebn,
network che raggruppa i
principali bic dell'Ue. Ipoint è
infatti la principale novità della
seconda giornata del meeting
internazionale Ebn Tech Camp,
ospitato da Trentino Sviluppo. Ed
è proprio negli spazi della sede
roveretana, in via Zeni, che gli
imprenditori in erba, selezionati
sul progetto d'impresa, potranno
insediarsi per dar vita alla
propria idea di business. Un'ala
del Polo Tecnologico di via Zeni è
già attrezzata per offrire 18
postazioni e 4 uffici, distribuiti su
uno spazio complessivo di 300
metri quadrati. Qui i progettisti
potranno insediarsi per un anno,
prorogabile a 2, prima di uscire
dall' «incubatore» e muoversi
autonomamente. Gli start upper
usufruiranno così di affitti
calmierati, e di numerosi servizi,
tra cui: connessione web veloce,
wifi, linee telefoniche ad uso
esclusivo o condiviso, recepion,
sale conferenza e mensa. Un team
di Aquile Blu, senior manager di
grande esperienza, li
accompagnerà per un anno,
impartendo formazione
propedeutica all'impresa, che
avverrà attraverso in forma di
seminari e workshop, ma anche
attraverso vari desk, e
l'e-learning.
Daniele Sottoriva
© RIPRODUZIONE RISERVATA
l 'Adige
31206
www.ladige.it
Venerdì 6 dicembre 2013
9 771594 144005
A3120375
Anno 66 - numero 336 • 1,20 euro
Quotidiano Indipendente del Trentino Alto Adige
Trento
23
Il collettivo degli studenti
nell’ ex mensa al S. Chiara
Attualità
7
È morto Nelson Mandela
Grande eroe della libertà
2
Più soldi al reddito di garanzia
Ma ora non rimanga
il proporzionale puro
PIERANGELO GIOVANETTI
a sentenza con cui la Corte
costituzionale ha dichiarato il
«Porcellum» incostituzionale non è
certo una sorpresa. Fin dal giorno in
cui Silvio Berlusconi e la Lega Nord,
insieme a Casini e a Fini, decisero e
approvarono in pochi giorni questa
«porcata» era evidente a tutti
l’incostituzionalità della legge.
Oltre alla sua illegittimità
democratica e la sua totale
funzionalità all’asservimento dei
parlamentari, non più responsabili
verso gli elettori ma verso i padroni
dei partiti.
In otto anni due parlamenti diversi,
nonostante gli accorati appelli del
Presidente Napolitano, non sono
riusciti a modificare tale legge
elettorale, e oggi l’Italia e le
istituzioni democratiche subiscono
la mortificazione di veder certificata
da un tribunale l’incapacità delle
Camere e della politica di decidere.
L’intervento della Suprema Corte,
però, è andato oltre il semplice
cassare una legge indifendibile da
tutti i punti di vista. Non ha
abrogato il Porcellum, riportando in
vita la legge elettorale precedente.
Ha «innovato», bocciando premio di
maggioranza e liste bloccate, con il
risultato di riportare indietro le
lancette di vent’anni, assegnando
all’Italia il sistema proporzionale
puro. Questo fu il sistema pensato
nel Dopoguerra quando il Paese era
diviso fra comunisti e anticomunisti
e si rischiava la guerra civile.
L
Borgonovo Re: la crisi non è finita. I fondi salgono a 16,5 milioni
Nel 2012 i nuclei che
ne hanno beneficiato
sono stati 6.212
Il Santo
I
segnali di una ripresa ci
sono, ma non siamo ancora in porti sicuri. E, soprattutto, gli effetti di una auspicata inversione di tendenza non
saranno immediati. Così la
giunta provinciale ha aumentato ieri le risorse destinate al
reddito di garanzia, con una aggiunta di 3,5 milioni di euro, che
porta il totale dagli iniziali 13
milioni a 16,5 milioni di euro.
Siamo dunque in linea con le
erogazioni garantite l’anno passato. «Purtroppo - conferma
l’assessore alla salute e solidarietà sociale Donata Borgonovo Re - non siamo ancora fuori
dalla crisi». L’anno scorso, i nuclei familiari che hanno beneficiato del reddito di garanzia
sono stati in totale 6.212.
Una folla ha accolto
le reliquie di
don Giovanni Bosco
59
A. CONTE
Una folla, composta da tantissimi giovani, ha accolto ieri a Trento le
reliquie di San Giovanni Bosco, fondatore delle congregazioni dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice. L’urna è arrivata nel pomeriggio in piazza Duomo, e moltissimi trentini hanno potuto vedere il santo.
A. TOMASI
A PAGINA
I
turisti potranno viaggiare gratis sui
treni di Valsugana, Trento-Malé e Fs,
così come sugli autobus e gli altri
trasporti pubblici provinciali. Purché
provvisti di «guest card», la nuova carta del
turista legata al soggiorno nelle strutture
ricettive trentine. Lo scorso anno è stata
fatta una prima sperimentazione, e ieri il
nuovo sistema ha avuto il via libera dalla
giunta provinciale. L’obiettivo è quello di
«mettere in moto» quanti più turisti
possibile in tutto il Trentino, aumentando
la loro spesa. Nuovi orari e collegamenti,
intanto, per la linea del Brennero.
Potrebbe essere depositata già
oggi la decisione del Tar di
Trento sui tre ricorsi presentati
contro l’esito della gara
d’appalto per la costruzione del
Not, il nuovo ospedale trentino,
vinta dalla cordata guidata da
Impregilo. Ieri è stato infatti
discusso il merito dei ricorsi,
presentati da Pizzarotti, Cmb e
Mantovani.
A PAGINA
NUOVA GIUNTA
Ma solo con la «guest card». Brennero, nuovi orari
Not, attesa già oggi
la sentenza sui ricorsi
20
A. CONTE
ALLE PAGINE
LE GRU IN VOLO
SUL TRENTINO
È stato un passaggio
spettacolare, e
rumoroso: le gru in volo
sul Trentino, dirette al
sud, notate nelle Sarche
e nelle Giudicarie.
TORCHIO
17 - 22
A PAGINA
14
R1010510
4
Piazza Duomo, 24 - Trento
t. 0461.239724 f. 0461.266084
www.nardelliegarzettiorafi.it
[email protected]
A3111995
R
icevere le bollette non
è mai un piacere, ma
quando, aperta la
busta, ci si ritrova con un
conto da pagare di oltre
diecimila euro (per la
precisione, 10.050,97 euro),
c’è da rimanere a dir poco
senza parole. Come è
successo alle titolari del bar
Bonjour di Nago, Monica
Giovanelli e Barbara Grossi.
Una brutta sorpresa, per un
solo bimestre, e dopo che in
precedenza le fatture erano
state molto, ma molto più
basse.
C. CHIARANI
A PAGINA
42
i sono molte attese
verso la nuova
assemblea legislativa e
verso il nuovo governo
provinciale legate a quelle
che potranno essere le
linee di indirizzo per una
nuova politica del
territorio. Nel mio
impegno da volontaria con
la Sat, volto in particolare
verso temi attinenti la
tutela dell’ambiente e la
cultura della montagna o
in quello di
rappresentanza dentro il
Parco Naturale Paneveggio
Pale di San Martino mi
sono spesso confrontata
su quale potesse essere il
futuro per il territorio e
paesaggio trentino.
Questo è stato uno dei
temi che mi hanno vista
coinvolta, anche come
candidata, nei dibattiti
pubblici delle scorse
elezioni provinciali: gli
ultimi anni ci hanno messo
davanti agli occhi una
evoluzione socioeconomica che non ha più
le caratteristiche di una
crisi, quanto piuttosto di
un ciclo da affrontare con
la chiara consapevolezza
dei problemi emersi o
emergenti e del necessario
vigore per affrontarli.
C
Al bar una bolletta da 10 mila euro
gioielli in argento
a partire da euro 70,00
Tuteliamo il nostro
capitale ambientale
ANNA FACCHINI
Nago | Senza parole le titolari del bar Bonjour dopo il salasso per un bimestre
Nardelli & Garzetti
Orafi
15
@giornaleladige: seguite anche
i «tweet» con notizie e commenti
Turisti gratis su treni e bus
In ballo l’esito della gara
A PAGINA
TWITTER
29
3
SANITÀ
S. DAMIANI
Economia
9
1 lancia con Areaderma
Poli
i cosmetici «eco» trentini
PROVINCIA La giunta provinciale ha stanziato altri 3,5 milioni di euro per il sostegno alle famiglie
SAREBBE LA PALUDE
CONTINUA A PAGINA
Val di Non
48
Thun, trovati due inediti
di Donizetti e Bellini
ASTRO
Associazione
Troticoltori
Trentini
Lavis (TN) - Via Galilei, 43 z.i. - Tel. 0461.242525
Fax 0461.242535 - email: [email protected] - www.troteastro.it
CONTINUA A PAGINA
58
l'Adige
CATULLO. Vertice Rossi
Arena su Save e newco
TRENTO - Per rilanciare la stagione turistica invernale il
Trentino punta sull’Europa
dell’Est. All’indomani dall’introduzione di un volo di collegamento giornaliero tra l’aeroporto Catullo di Verona e
Mosca, il presidente della Provincia Ugo Rossi ha incontrato, nel pomeriggio di ieri, il
console Alexander Nurizade e
una delegazione di giornalisti
e operatori turistici provenienti dalla Russia.
ECONOMIA
Redazione: 0461 886111 fax 0461 886263
email: [email protected]
G
9
venerdì 6 dicembre 2013
1
Turisti russi in volo sulle piste da sci
Fino a fine marzo l’aeroporto
Catullo, di cui la Provincia detiene un quinto del capitale e ieri Rossi ha fatto il punto
sull’assetto societario col presidente Paolo Arena - ospiterà
un volo di linea Mosca-Verona
proposto dalla compagna S7
Airlines a cadenza quotidiana
al posto di quello trisettimanale. L’incremento dei collegamenti dovrebbe comportare un aumento dei flussi turistici verso il Trentino, che già
stanno crescendo in modo
esponenziale. Dai poco più di
5 mila del 2004, si è passati a
oltre 32 mila turisti russi nell’ultima stagione sciistica, al
quarto posto per presenze dopo tedeschi, polacchi e austriaci. Tra le zone preferite
dai turisti dell’Est, solitamente interessati a sport e shopping, moda e prodotti enogastronomici, Val di Fassa e Madonna di Campiglio, seguite
da Val di Fiemme e Val di Sole.
«Il collegamento aereo - ha
chiosato Rossi - potrà rafforzare ulteriormente l’asse strategico che si sta consolidando tra Italia e Russia, permettendo lo sviluppo di ulteriori
collaborazioni. Oltre all’ambiente naturale e al turismo,
pensiamo anche alle opportunità di crescita per il settore
manifatturiero». Nurizade, reduce dal summit bilaterale della scorsa settimana a Trieste
tra Vladimir Putin e Enrico
Letta, ha confermato che «vi è
la volontà di stringere nuovi
accordi».
A margine dell’incontro, Rossi e Arena hanno fatto il punto sulla nuova holding di controllo da costituire tra gli attuali soci del Catullo in vista
dell’ingresso di Save Venezia,
che comunque slitta al 2014.
«Dobbiamo lavorare su uno
schema praticabile - spiega
Rossi - chiarendo anche i patti sulla governance».
L. B.
Il personale di S7 Airlines
2
Poli lancia i cosmetici «verdi» e trentini
Primo prodotto a marchio Areaderma
l’azienda di Pergine di Miori e Zobele
FRANCESCO TERRERI
Il gruppo Poli nel 2013, l’anno scorso ricavi a 411 milioni
Regina -4%, Supermercati stabili
Nel 2012 maxiutile di 10 milioni
TRENTO - «Il 2013 è un anno difficile - dice Mauro Poli, direttore affari generali del gruppo - I supermercati a fatica terranno il fatturato dell’anno
scorso, i Regina sono in calo del 4%, anche se il risultato finale dipende
da dicembre». Nel 2012 il fatturato del gruppo aveva superato i 411 milioni di euro, in crescita del 3,3% sull’anno precedente, di cui 348 milioni erano le vendite dei supermercati, 42 milioni, in calo, quelle dei negozi Regina e 21 milioni le vendite all’ingrosso. Il gruppo Poli, peraltro, aveva chiuso i conti consolidati con un utile record di 10,3 milioni, di cui 8
di pertinenza del gruppo, contro i 7,7 milioni (6 del gruppo) del 2011.
La crisi dei consumi, invece, impone quest’anno un massiccio sostegno
alle vendite, cioè sconti e offerte. «Nell’agroalimentare però - sottolinea
Poli - c’è ancora da parte del cliente la ricerca della qualità e della tipicità».
TRENTO - Da una settimana nei supermercati Poli e Regina una nuova linea
di prodotti cosmetici contende il mercato alle grandi multinazionali. La linea si chiama Dermè ed è la prima produzione a marchio proprio dell’azienda-laboratorio di Pergine Areaderma,
che fa capo a Luigi Miori (nella foto),
Tullio Miorelli e, da un anno, all’ex presidente dell’Aquila Basket Giovanni
Zobele. La crema, il tonico, il latte detergente Areaderma sono prodotti con
ingredienti naturali del territorio trentino. E Poli non si limita a metterli sugli scaffali tra gli altri: ha deciso di sostenere questo progetto nell’ambito
della strategia di promozione dei prodotti del territorio, di qualità ma a
prezzi da supermercato.
«Vogliamo dare un messaggio di naturalità e di territorialità, sottolineato
anche dal marchio Trentino attribuito ai prodotti Areaderma - spiega il direttore affari generali del gruppo Mauro Poli - Offriamo al cliente un nuovo
prodotto, trentino al 100%, che sugli
scaffali è in competizione anche sul
prezzo con i maggiori player nazionali. L’iniziativa è partita da una settimana sia nei supermercati Poli che nei
Regina e i risultati sono molto interessanti, stiamo vendendo più di Nivea».
Certo, gioca la novità, ma anche l’alleanza tra la catena distributiva e il
produttore locale, come è stato fatto
con i contadini della Valle dei Laghi,
con le mele bio di Melinda, con un salumificio della val Rendena. È la strategia della valorizzazione del marchio
territoriale e dei prodotti locali che
Poli ha delineato anche nel recente
seminario a Palazzo Roccabruna sui
formaggi dell’Euregio e che punta su
nicchie di mercato, per ora qualche
punto percentuale dei 400 milioni di
Impresa da 5,5 milioni
di fatturato e 40 addetti
«Erbe e acqua del territorio
a prezzi da supermercato»
Tramite Agorà diffusione
in Lombardia e Liguria
euro di fatturato del gruppo, che sono però in forte crescita, in controtendenza con la stagnazione dei consumi che anche Poli sente (vedi box
a fianco).
Il produttore in questo caso è
un’azienda trentina da 5,5 milioni di
fatturato e oltre 40 dipendenti che, ricorda il socio e direttore tecnico Miori, «è partita vent’anni fa nel sottosca-
TURISMO. Accordo tra Asat, Erv e Assigeco. Coperti i turisti di tutta l’Unione Europea
ARTIGIANI
Arriva la polizza che tutela ospiti e alberghi
4
3
TRENTO - Una polizza assicurativa ad hoc
per i clienti delle strutture ricettive della
provincia di Trento: questo l’esito dell’accordo tra Erv Italia e l’Associazione Albergatori Asat. La partnership, promossa dal
broker assicurativo Assigeco, è nata dalla
volontà di Asat di garantire alla clientela
dei propri associati un nuovo servizio e
dall’impegno di Erv Italia nello sviluppo di
soluzioni personalizzate per il settore ricettivo. La novità è che si tratta di una polizza «bidirezionale», tutela cioè sia gli alberghi che i clienti.
L’accordo è stato presentato ieri mattina
presso la sede dell’Asat dal presidente del-
SFT
Coser presidente
Perini: nessun duello
TRENTO - Il consiglio di
amministrazione della
Società Frutticoltori Trento
(Sft) ha riconfermato ieri
sera, come previsto, Mauro
Coser alla presidenza della
cooperativa. Intanto Fabio
Perini, candidato non eletto
al cda, puntualizza che la sua
non era una candidatura
anti-Coser, che non si è
trattato cioè di un duello.
«Una parte dei soci di Aldeno
che non si è sentita coinvolta
nella scelta del candidato di
zona - dice Perini - mi ha
chiesto di candidarmi, tutto
qui. Non è stato un testa a
testa tra me e Coser».
A22
l’associazione Luca Libardi e dal vicedirettore Davide Cardella, nonché dal funzionario Assigeco Gianni Rosina.
La polizza, studiata ad hoc, è denominata
«Stornohotel - formula partner» e assicura
il cliente dell’albergo in caso di annullamento o interruzione del soggiorno, ma tutela anche la struttura alberghiera. Accanto al rimborso delle caparre già pagate, infatti, la polizza interviene a favore dell’hotel qualora sia creditore di un importo, ad
esempio a titolo di penale, non ancora versato dal cliente. La polizza si estende a tutti i residenti dell’Unione Europea e dell’Associazione Economica Europea.
la della farmacia Morelli a Baselga di
Pinè». La storia di Areaderma è stata
raccontata sull’Adige del 1° febbraio
di quest’anno, nella pagina di Pergine. La novità più importante dell’ultimo anno, dice Miori, è l’avvio di un
prodotto a marchio proprio, dopo
aver lavorato a lungo per conto terzi
per le maggiori aziende internazionali del benessere. «Con due certificazioni europee per prodotti biologici»
sottolinea.
«Abbiamo lavorato per accorciare la
filiera mantenendo la qualità - spiega
il direttore di Areaderma - La linea
comprende sette prodotti per il benessere della pelle. La ricerca, sostenuta anche dalla Provincia, l’abbiamo
condotta insieme alla Fondazione
Mach. Abbiamo selezionato piante
dell’arco alpino, mela, uva, stella alpina, senza tagliarle ma sviluppando
in laboratorio cellule staminali vegetali. L’acqua, che è molto importante
nei prodotti di cosmesi, viene dalle
Terme Val Rendena di Caderzone. E
con i consumatori facciamo un patto:
abbiamo detto no a ogm e a quei composti chimici dannosi alla pelle come
cessori di formaldeide o parabeni».
Il mercato italiano della cosmesi è sceso nel 2012 dello 0,6% ma i prodotti
cosmetici «verdi» sono cresciuti del
5,4%. «Attraverso la rete Agorà a cui
partecipiamo - aggiunge Poli - porteremo questo progetto in Valtellina, nel
resto della Lombardia, in Liguria».
Donne Impresa
Flavia Angeli torna presidente
TRENTO - L’assemblea provinciale di Confartigianato Donne Impresa ha chiesto all’unanimità il ritorno di Flavia Angeli
alla presidenza. Angeli si era dimessa ad agosto, dopo nemmeno quattro mesi dalla sua elezione, essendo candidata
alle elezioni provinciali. La gestione era passata alla vicepresidente Monica Rossi. Al centro dell’iniziativa di Confartigianato Donne Impresa e della riconfermata presidente
Angeli le opportunità sviluppate in questi mesi per le donne imprenditrici, dalla sostituzione in caso di parto o malattia del piccolo attraverso il registro delle co-manager, alla convenzione con Cassa Centrale per il finanziamento delle imprese in rosa, all’istituzione in Camera di commercio
del Comitato dell’imprenditoria femminile, la cui coordinatrice è Claudia Gasperetti del direttivo Donne Impresa. Presente all’assemblea la neo assessora provinciale Sara Ferrari.
Da sinistra, Rosina (Assigeco) e Libardi (Asat)
Trento, Bolzano,Verona, Mantova, Modena, Reggio, Ferrara: sì all’emendamento, ora alla Camera
Concessione, appello delle Province a Letta
TRENTO - I presidenti delle Province di
Trento, Bolzano, Verona, Mantova, Modena, Ferrara e Reggio Emilia e il sindaco di Verona hanno scritto al presidente del Consiglio Enrico Letta chiedendo
un incontro urgente sul rinnovo della
concessione dell’Autostrada del Brennero e sulle connesse politiche di sviluppo nei territori attraversati dalla Modena-Brennero e dalle altre tratte collegate in via di realizzazione.
Le Province ricordano che Autobrennero «è pronta con una finanza di progetto a realizzare l’autostrada regionale Cispadana del valore di circa due miliardi di euro e la bretella Campogalliano-Sassuolo, pari ad un valore di circa
650 milioni. Inoltre l’Autostrada è pronta a investire circa 700 milioni per la
realizzazione della terza corsia VeronaMantova». Sulla Campogalliano-Sassuolo, le amministrazioni locali incassano
l’appoggio di Confindustria Ceramica.
Ma sottolineano anche che si tratta di
progetti a rischio in caso di mancato
rinnovo della concessione A22.
I presidenti ricordano l’emendamento
sulla maxiconcessionaria del Nord Est
presentato in Senato, ma «la scelta del
governo di ricorrere alla fiducia ne ha
impedito la discussione». L’emendamento tuttavia, con la correzione proUe, è stato ripresentato ieri alla Camera da una nutrita pattuglia di deputati
trentini, altoatesini, emiliani e veneti,
tra i quali Lorenzo Dellai, Michele
Nicoletti, Mauro Ottobre. Da lunedì diF. Ter.
scussione in commissione.
MADE IN ITALY
Dal Brennero
a Montecitorio
con i maiali
ROMA - Il Porcellum non
c’entra. I maiali della foto
hanno protestato ieri
davanti a Montecitorio
insieme a Coldiretti contro
il falso made in Italy.
TRENTO
l'Adige
WELFARE
I fondi portano le
erogazioni in linea con
quelle dell’anno scorso
IL REDDITO
DI GARANZIA
IL BOOM
DEL 2010
I NUOVI
CRITERI
CON LA CRISI
PIÙ AIUTI
Il reddito di
garanzia è
stato
introdotto nel
2009 dalla
Provincia,
unico territorio
a farlo in
Italia.
Nel 2010 il
boom di
erogazioni per
il reddito di
garanzia:
quasi 20
milioni di euro
assegnati
dall’Apapi.
Nel 2011 sono
stati introdotti
nuovi criteri
per affinare le
verifiche su chi
ha diritto
all’aiuto e le
erogazioni si
sono ridotte.
Nel 2012 e
quest’anno
sono tornati a
salire gli aiuti:
in totale si
dovrebbe
arrivare nel
biennio a oltre
33 milioni.
Redazione: 0461 886111 fax 0461 886263
email: [email protected]
G
venerdì 6 dicembre 2013
15
IL RISCHIO
DA ROMA
LA SPERANZA
DELLA RIPRESA
Con
l’approvazione
dell’Isee a Roma,
se il governo
nazionale dovesse
imporre i criteri al
posto dell’Icef, si
amplierebbe di
molto il novero dei
beneficiari.
Se il 2014, come
molti indicatori
mostrano, si
rivelasse l’anno
della ripresa
economica, le
erogazioni per il
reddito di garanzia
potrebbero ridursi
anche di molto.
1
Il reddito di garanzia sale a 16,5 milioni
Dalla giunta altri 3,5 milioni
«La crisi non è superata»
ANGELO CONTE
La crisi anche nel 2013 si fa sentire e
la Provincia corre ai ripari. Per il reddito di garanzia, dopo i 13 milioni di
euro previsti inizialmente, sono stati
aggiunti ieri 3,5 milioni di euro. La
somma, di fatto, sarà simile a quella
del 2012, quando le erogazioni in capo alla sola Provincia, attraverso
l’Agenzia per la previdenza e l’assistenza (Apapi) erano state pari a 16,7
milioni di euro. Se si considerano anche le risorse, 2 milioni di euro, di cui
Situazione prevista
Le risorse messe in campo
non sono nuove. Il peggio
non è alle spalle
Donata Borgonovo Re
dispongono le Comunità di Valle per
lo stesso capitolo di spesa, la somma
complessiva per il 2013 dovrebbe sfiorare i 19 milioni di euro. I 13 milioni
iniziali erano stati una cifra molto prudenziale, spiegano dall’Apapi, e in Provincia avevano messo in preventivo
la necessità di un aumento della dotazione. Se l’economia avesse mostrato segni di miglioramento più importanti, le richieste, presentate da migliaia di beneficiari fin qui, sarebbero state sicuramente meno.
«Purtroppo - spiega l’assessore alla
salute e solidarietà sociale Donata
Borgonovo Re - non siamo ancora fuo-
LE REAZIONI
ri dalla crisi». Per quanto riguarda i
soldi messi sul capitolo del reddito di
garanzia, l’assessore spiega che «non
si tratta di risorse aggiuntive», visto
che, fa notare l’esponente della giunta Rossi, si era partiti con delle previsioni di spesa prudenzialmente basse.
«Siamo ancora l’unica provincia in Italia ad aver introdotto il reddito di garanzia - commenta il presidente Rossi - Si tratta di uno strumento nuovo,
che ci ha collocati fra le realtà europee più all’avanguardia in questo campo. Il reddito di garanzia completa il
quadro degli interventi rivolti a sostenere le famiglie, i nostri giovani e soprattutto i lavoratori: si aggiunge infatti al reddito di qualificazione, rivolto ai giovani che vogliono migliorare
il loro grado di istruzione, e a due nuovi strumenti che possiamo finalmente mettere in campo grazie alla delega sugli ammortizzatori sociali, il reddito di attivazione e il reddito di continuità, il primo riservato ai soggetti
disoccupati, il secondo per i lavoratori sospesi, ad integrazione dei trattamenti di cassa integrazione». Secondo il presidente Rossi «tutti questi
strumenti non sono misure limitate
alla tutela del singolo o del singolo nucleo familiare, quanto della comunità, perché se non riusciamo a prevenire certi fenomeni, poi li paghiamo
in misura maggiore in termini di disagio, disgregazione e emarginazione».
Rispetto alla spesa storica, l’erogazione che si prospetta per il 2013 non è
un record. A meno che non ci sia un
ulteriore rabbocco di risorse. Nella
storia dell’ammortizzatore sociale, introdotto nel 2009, il record spetta per
ora al 2010, anno precedente alla riforma dei criteri per evitare che il sistema diventasse eccessivamente generoso. Nel dettaglio, nel 2009 la Provincia ha erogato per il reddito di garanzia riconosciuto dall’Agenzia per
la previdenza integrativa un mione
836.171 euro nel 2010, anno del boom, oltre 19 milioni e mezzo, nel 2011
– a seguito dell’introduzione di mo-
Per invalidi
e pensioni
112 milioni
Oltre alle risorse per il reddito di garanzia, nel fondo destinato
all’Apapi, sono stati inseriti anche 1,3 milioni di euro per gli
invalidi civili, per un totale del fondo che è salito a 20,975
milioni di euro. In totale per pensioni di invalidità e indennità
di accompagnamento si spendono 112 milioni di euro.
dalità specifiche, basate sulla rilevazione di indici di consumo, per la valutazione della congruità della domanda - 13,9 milioni di euro. L’anno scorso, spiega l’Apapi, l’erogazione è stata attorno ai 16,7 milioni di euro. Quest’anno, con l’aggiunta di 3,575 milioni di euro, la spesa finale per le erogazioni vere e proprie arriverà a sfiorare i 16 milioni e 600.000 euro. Se per
quest’anno i beneficiari dovrebbero
essere alcune migliaia, nel 2012 la situazione è già stata fotografata con
precisione.
L’anno scorso, i nuclei familiari che
hanno beneficiato del reddito di garanzia sono stati in totale 6.212. Di
questi 3.093, quasi la metà, sono famiglie di origine italiana, mentre il resto si divide tra stranieri comunitari,
quindi appartenenti all’Ue (357 nuclei) e famiglie extra Ue (2.762 in tutto).
La stragrande maggioranza dei beneficiari ha ottenuto il reddito di garanzia per la seconda volta almeno: ben
5.029 nuclei famigliari, di cui 2.447 italiani, 276 stranieri comunitari e 2.306
extra Ue, hanno presentato domanda
di rinnovo nello stesso periodo.
Per la Lega le risorse vadano a chi è qui da più tempo
La Uil per lo strumento, ma vuole meno assistenzialismo
Fugatti all’attacco: «Criteri sbagliati»
E Alotti: «Aiuti in cambio di lavoro»
«Se la Provincia è riuscita a
trovare quasi 4 milioni di euro
per il reddito di garanzia, vuol
dire che, nelle pieghe del
bilancio, si possono trovare
soldi per le cose che la giunta
vuole». Maurizio Fugatti,
consigliere provinciale della
Lega, usa un misto di ironia e
di critica per giudicare la
decisione della giunta
provinciale. Da parte sua,
invece, Walter Alotti,
segretario provinciale della
Uil, si dice soddisfatto per la
scelta della Provincia di non
tagliare le risorse al welfare.
Ma, allo stesso tempo, chiede
che il sistema del reddito di
garanzia venga modificato
per rendere meno
assistenziale, nella
percezione pubblica, il
significato dell’aiuto
provinciale.
Come era prevedibile, la
decisione della Provincia di
aumentare il fondo all’Apapi
per alimentare le erogazioni
del reddito di garanzia, non
piace a una parte
dell’opposizione in consiglio
provinciale. Fugatti attacca la
Provincia sul modo e
sull’entità del provvedimento.
«Noto due cose sulla
decisione della giunta: che
trovare così 3,5 milioni di
euro vuol dire che tra le
pieghe del bilancio della
Provincia si possono trovare i
soldi». Poi, Fugatti, chiarisce
perché è contrario al merito
della decisione. «I beneficiari
sono per la metà non trentini,
ma siccome non ci hanno
dato i numeri di quanto
hanno preso, non vuol dire
che dei milioni assegnati, i
beneficiari non trentini non
prendano la maggior parte
delle risorse assegnate».
Per questo, spiega Fugatti,
più che un aumento delle
assegnazioni tout court, «ci
saremmo aspettati una
revisione del metodo di
calcolo, per far sì che i nuovi
milioni assegnati andassero a
favore dei trentini o di chi è
qua da più tempo. Su questo aggiunge Fugatti - ribadisco
che andrebbero elevati i tre
anni di residenza oggi
necessari per il reddito di
garanzia. Noi proponiamo 10
anni, ma se si arrivasse
almeno a 5 anni sarebbe un
inizio».
Per Fugatti il precedente delle
risorse aggiuntive per il
reddito di garanzia verrà
buono in futuro, quando si
dibatterà di ridurre la
tassazione ai cittadini. «Le
risorse se si vuole ci sono e
dovrebbero andare pro-futuro
ad altri tipi di iniziative come
l’abbassamento delle tasse
quando ci saranno le
competenze provinciali sui
tributi - conclude Fugatti Quando avevamo chiesto di
usare i 20 milioni di euro per
consentire ai Comuni di
abbassare al 2 per mille
l’aliquota Imu sulla prima
casa, ci avevano risposto che
erano troppi soldi. Vedremo
cosa diranno quando
chiederemo di fare altrettanto
sulla Iuc il prossimo anno».
La Uil, con il segretario
provinciale Alotti difende la
filosofia del reddito di
garanzia, ma chiede dei
cambiamebti. «Lo strumento
è buono - afferma Alotti - il
fatto che a livello nazionale
ora con l’Isee un aiuto simile
venga applicato a livello
metropolitano significa che
siamo avanti rispetto al
Paese». Ma, c’è un però. «Va
benissimo applicare questa
provvidenza, ma le famiglie e
le persone che beneficiano di
questo aiuto dovrebbero
essere messe in condizione di
seguire percorsi di
formazione o di collaborare
anche dal punto di vista
dell’impegno lavorativo in
modo da restituire alla
società trentina una parte di
ciò che ricevono». Alotti
ricorda infatti che «siccome
spesso i beneficairi sono
anche stranieri, è giusto che
tutti, italiani e non, si
impegnino perché altrimenti
chi resta fuori dal
meccanismo, critica
giustamente. La colpa non è
dei beneficiari, ma mancano
ancora percorsi di
formazione e di impiego».
Alotti pensa quindi a «un
impegno come quello del
servizio civile, almeno per un
membro della famiglia, come
per esempio spazzare la
neve».
A. Con.
IL CASO ISEE
«Icef, eviteremo
lo scontro totale
con il governo»
Il caso Isee-Icef sarà uno
dei temi centrali della
prossima giunta
programmatica, prevista
per venerdì prossimo. E
l’assessore competente
Donata Borgonovo Re si
prepara ad analizzare,
assieme agli altri assessori
le priorità della nuova
legislatura. Tra queste
occorrerà capire quante
delle attuali modalità di
applicazione dell’Icef si
potranno inserire, e su
quali, come chiarisce
l’assessore, servirà
«trovare un compromesso
con Roma, che in questa
fase drammatica per la
comunità nazionale, si
muove con grande ansia»
per quanto riguarda gli
aspetti finanziari.
Insomma, rispetto alla
difesa tout court del
sistema Icef, Donata
Borgonovo Re chiarisce
che servirà molta
diplomazia e dialogo con
Roma che vorrebbe
tagliare spese in tutti i
modi. «Non è per mancanza
di attenzione all’autonomia
- afferma l’assessore - il
fatto è che in questa fase il
dialogo con Roma è molto
faticoso. Credo che
dovremo trovare un
sistema intermedio perché
c’è un’agitazione
scomposta legata alla
profondità della crisi. Il
governo è in ansia e dove
può recuperare risorse lo
fa. Dobbiamo avere uno
sguardo dialogante perché
la situazione in questa fase
è drammatica per l’Italia».
Dialogo non significa però
cedere su tutto. «Dovremo
garantire i diritti che più ci
premono e, per solidarietà
sociale, accettare di
mettere un piccolo meno
nelle prestazioni che
possono essere
sopportate, al fine di
garantire i cittadini che
non possono sopportare
nessun segno meno».
Trento
l'Adige
TRASPORTI
La sperimentazione ha consentito l’anno scorso
di mettere in circolo 65.000 tessere. La nuova edizione
è stata perfezionata e sarà più facile da utilizzare
venerdì 6 dicembre 2013
17
L’idea è di non farla pagare a chi soggiornerà nelle
strutture ricettive provinciali. Il costo in quelcaso sarà a
carico del sistema turistico. Coinvolti anche musei e parchi
1
I turisti viaggiano gratis su bus e treni
Dalla prossima primavera con la guest card
La sfida: aumentare la spesa dei vacanzieri
Turisti gratis su treni della Valsugana, Trento-Malè, ferrovie
italiane. Ma anche sugli autobus e gli altri trasporti pubblici provinciali. E, questo, per
tutta la durata della vacanza
nelle strutture ricettive che
aderiranno all’iniziativa. La prima sperimentazione è già stata avviata, con successo, l’anno scorso. Ora il nuovo sistema, quello della guest card varato ieri dalla giunta provinciale, sarà testato prima dagli
ospiti delle Universiadi. Poi,
durante la primavera e l’estate prossima, partirà a pieni giri. Diverso, per ora, il discorso per le navette invernali per
il quale, spiega l’assessore ai
trasporti Mauro Gilmozzi, il
meccanismo è in gran parte finanziato già dai privati. «L’idea
è quella - spiega l’assessore di spingere l’uso del mezzo
pubblico da parte dei turisti».
Di fatto, secondo le intenzioni
della Provincia, la nuova carta del turista intende dare a
chi soggiornerà in Trentino un
servizio aggiuntivo e spingere
a un utilizzo dei trasporti pubblici tale da mettere in moto
maggior domanda da parte di
chi viene in vacanza nelle
strutture ricettive.
In quelle che hanno aderito alla parte sperimentale, l’anno
scorso, sono state ben 65.000
le carte distribuite, con un ritorno importante in termini di
maggiore spesa dei turisti, sia
per la cultura, laddove le visite ai musei sono aumentate,
sia per quanto riguarda ristorazione e acquisti. Tra gli ambiti che avevano aderito l’an-
L’iniziativa
della «guest
card»
è un’ottima
occasione
per chi ama
la bicicletta
A sinistra,
l’assessore
Mauro
Gilmozzi
no scorso, c’era di fatto metà
Trentino turistico, dal Garda a
Trento e Rovereto, da Folgaria
alla Valsugana, e l’esperimento è servito a mettere a punto
il meccanismo della guest card
(la carta dell’ospite).
Rispetto alla prima versione,
di fatto, la futura carta darà la
possibilità al turista di evitare
un passaggio. Con la tessera
sperimentale, il turista doveva mostrarla all’autista del bus
pubblico e questi emetteva un
L’ATTACCO
«Così ci fate morire»
Delega fiscale, Belluno piange
La montagna bellunese dichiara guerra a tutti sul decreto di delega fiscale alle province di Trento e Bolzano. Il sasso lo lancia il sindaco di Pieve di Cadore (Belluno), Maria Antonia Ciotti, che invita alla mobilitazione la montagna veneta con la «chiamata alle armi» di
sindaci, amministratori, imprenditori, sindacati e cittadini.
Ciotti ha battezzato l’iniziativa «mobilitazione generale contro le ingiustizie dello Stato nei confronti della terra bellunese», ma le sue invettive sono anche contro la
Regione Veneto che «non riconosce le necessità della
montagna». L’attacco allo Stato e al governo viene dal
fatto che «concede privilegi a chi li ha già - scrive in una
nota Ciotti - e dare infatti poi la delega fiscale alle Province di Trento e Bolzano vuol dire far morire dal punto di vista economico la nostra provincia».
biglietto a costo zero. E Trentino Trasporti, in quel caso,
rimborsava poi la somma agli
emettitori del biglietto.
Ora, invece, il riconoscimento avverrà automaticamente,
grazie a un nuovo sistema che
prevede una tessera simile alle scalari che oggi sono in possesso agli abbonati di Trentino Trasporti. Ma, in più, la
guest card permetterà all’ospite di evitare il passaggio del riconoscimento dell’autista: la
strisciata della tessera sulla
macchinetta interna al o su
quella dei treni permetterà di
viaggiare gratuitamente sul
mezzo pubblico.
La validità della tessera avrà
una durata massima di 20 giorni, ma ci potranno essere anche casi in cui potrà essere diversa. La filosofia alla base del
servizio, che potrà essere acquistato dal turista direttamente (se sarà previsto un costo) o indirettamente (se a pagarlo saranno poi Apt, albergatori, strutture ricettive in ge-
nerale). La guest card ha la caratteristica di durare gli stessi giorni di permanenza dell’ospite perché, questa l’intenzione, verrà emessa nella struttura ricettiva. Oltre ai trasporti, l’idea è quella di inserire, in
prospettiva anche musei, attrattive naturali come i parchi,
con accesso gratuito o con
uno sconto. Tutte le Apt sono
coinvolte nel progetto e le adesioni delle strutture ricettive
saranno presto avviate. La sfida è quella di generare una domanda aggiuntiva spingendo
i turisti ad approfittare di treni e autobus in maniera gratuita. I primi a sperimentare il sistema saranno i partecipanti
alle Universiadi. Per loro sarà
possibile la libera circolazione gratuita sui servizi di trasporto pubblico provinciali.
Una decisione che riguarda
atleti, accompagnatori e assistenti beneficiari di accredito
per il periodo della manifestazione, dal 6 al 21 dicembre
2013.
A. Con.
Il vertice | Accordo tra Daldoss e i sindacati
L’incontro | Presenti diversi ministri in esilio
La Uil: «Cancellare subito i Bim,
funzioni ai Consigli comunali»
Piano straordinario della casa,
conti da rifare sui bisogni edilizi
Pomeriggio a palazzo Trentini
delegazione del governo tibetano
Cancellare i Bim e demandarne le funzioni ai Consigli comunali. Lo propone la Uil in modo
da destinare parte dei cospicui introiti dei questi enti alle
attività sportive, ricreative, della solidarietà sociale, della protezione civile, della cultura, del
volontariato e dell’istruzione.
E‘ una proposta, questa della
Uil che risponde all’assillo generale della ricerca ed individuazione di modelli economici ed istituzionali, anche nell’ambito della nostra autonomia, in grado di accorciare le
distanze fra le amministrazio-
Realizzare in breve tempo una ricognizione in ordine alle risorse disponibili e ai bisogni che, ragionevolmente, la
politica della casa sarà chiamata a soddisfare nell’arco dell’intera legislatura.
Questo è stato decisio nell’incontro di
ieri pomeriggio fra l’assessore all’edilizia abitativa Carlo Daldoss (nella foto) e i delegati di Cgil, Cisl e Uil Walter
Ianeselli, Diego Faccini e Walter Aliotti, sul tema casa. Comune la consapevolezza che il problema esiste e che specie in questa fase di
crisi tende ad acuirsi. La normativa vigente, compreso il Piano straordinario varato nel 2006 dalla Provincia autonoma
di Trento, assieme alle parti sociali, rappresenta il punto di
riferimento dal quale ripartire.
Ennesima visita ufficiale a Trento di una
delegazione del popolo tibetano. Ieri era
a Trento buona parte del governo in esilio, l’esecutivo con sede in India, eletto
direttamente dai tibetani sparsi nel mondo. A palazzo Trentini il presidente del
Consiglio provinciale Bruno Dorigatti,
ha ricevuto la ministra degli interni Dolma Gyari, il ministro per la religione e
la cultura Pema Chinnjor, il ministro delle finanze Tsering Dhondup e il ministro
della Salute Tsering Wangchuk. L’incontro - seguito a quello con il presidente della giunta Ugo Rossi
- è avvenuto mentre a Roma il ministro tibetano degli esteri
veniva audito dalla Commissione diritti umani del Senato. Dorigatti ha assicurato che i trentini continuano a seguire con la
massima sensibilità il dramma del popolo tibetano.
ni ed i cittadini, di ridurre i costi ed i tempi dell’apparato politico e burocratico e di reperire così risorse per lo sviluppo
e gli investimenti, cercando di
razionalizzare centri di spesa
non più compatibili nemmeno
in Trentino.
«Crediamo - dice il segretario
Walter Alotti - sia utile e necessaria un’analisi degli osservatori politici ed economici rispetto a questi Bim, enti non
costituzionali che continuano
ad operare, trasversali alla rete municipale ed a quella delle Comunità di valle.
A3111497
La proposta | Alotti: risorse per sport e sociale
Trento
l'Adige
COMMERCIO
I sindacati lanciano l’allarme e per oggi
organizzano un gazebo di sensibilizzazione
nei confronti dell’opinione pubblica
«Il decreto del governo Monti ha portato
all’aumento della precarietà e tante
imprese sono costrette a chiudere»
venerdì 6 dicembre 2013
25
L’EVENTO
1
«Negozi senza regole,
aperture anche a Natale»
I sindacati tornano a ribadire
con fermezza la loro contrarietà alle aperture dei negozi di
domenica e nelle festività. Oggi in centro storico a Trento, in
via Oss Mazzurana, FilcamsCgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil,
faranno un volantinaggio per
sensibilizzare la popolazione
sul tema ed invitano i delegati
nelle aziende ad attivarsi con
qualche iniziativa.
«È l’ennesimo anno - ha spiegato Roland Caramelle della Filcams-Cgil - che ci troviamo a
sostenere sempre la medesima
situazione. Se guardiamo fuori
dalla nostra regione ci troviamo in mezzo ad una desertificazione commerciale. Il decreto Monti che ha liberalizzato le
aperture sta creando problemi
nell’occupazione con l’aumento della precarietà e tante imprese sono costrette a chiudere».
Da parte dei sindacati tre sono
i punti principali sui quali serve dare una svolta. Un cambio
della legge, l’intervento di Confesercenti e di Confcommercio
e l’apertura di un tavolo di settore.
«Il decreto Monti - ha spiegato
Caramelle - doveva essere cambiato ed invece oggi è ancora
tutto fermo. Non vediamo l’impegno da parte dei nostri par-
lamentari per porre la questione con forza. Critichiamo poi
ferocemente il comportamento che stanno avendo Confesercenti e Confcommercio perché
si rifiutano di sedersi attorno
un tavolo a discutere».
A richiamare il rischio che il diritto di una persona di scegliere se lavorare oppure no durante le festività venga cancellato,
è invece Matteo Salvetti della
Uiltucs. «Il nostro contratto spiega - consente ai lavoratori
di scegliere se lavorare oppure no durante i giorni di festa.
Se questo diritto non viene
esercitato il rischio è che venga tolto durante i rinnovi contrattuali». Per Salvetti la questione delle aperture domenicali non è chiusa. «Abbiamo
una legge senza alcuna regolamentazione». Secondo i sindacati in alcune catene di supermercati sarebbe già arrivata la
circolare per le aperture durante le festività. Una questione
che va poi a scontrarsi con le
maggiorazioni per chi lavora
durante un giorno di festa. «A
Bolzano - spiegano - è del 95%
mentre a Trento del 30% ».
Dure critiche sono arrivate anche da Milena Sega della Fisascat Cisl. «Non è che andando
a fare acquisti alla domenica si
crea benessere, ed è per questo che dobbiamo informare
sui danni che porta il consumismo sfrenato».
Focolarini domani a Trento
per i 70 anni del Movimento
Il caso. L’ha presentato il pm. Rischio di un nuovo stop
Cantinota, ricorso contro il dissequestro
Si profila una nuova tappa nel procedimento che vede al centro «La Cantinota». La procura ha infatti presentato ricorso al Tribunale del riesame
contro l’ordinanza con cui il giudice
martedì ha in parte dissequestrato
il locale: via i sigilli da bar, ristorante e piano bar, è rimasto solo lo stop
alla discoteca. Questo perché la rumorosità riscontrata ai piani superiori verrebbe prodotta solo dall’attività notturna della discoteca.
Il ricorso della procura è motivato
da ragioni di diritto. Secondo il pm
il ricorso della difesa doveva essere
respinto perché non erano intervenuti fatti nuovi da quando il Tribunale aveva concesso il sequestro dell’intero locale. C’era dunque un giudicato che andava rispettato fino a
quando non fossero intervenute novità, come la presentazione di un piano di bonifica del rumore. Il ricorso
sarà discusso nei prossimi giorni. In
teoria potrebbe portare ad un nuovo sequestro.
Il 7 dicembre del 1943 è ricordato come
la data ufficiale della nascita, a Trento,
del Movimento dei Focolari, realtà che
nel tempo avrebbe assunto rilevanza e
sviluppi allora del tutto impensabili. In
quel giorno Chiara Lubich si consacrò
a Dio nella chiesetta del Colleggetto dei
Padri Cappuccini, momento
estremamente significativo, ma
personale.
In occasione del 70° anniversario, il
Movimento intende offrire alla città di
Trento un evento che nel ricordare
quel passo compiuto, in totale
solitudine, dalla allora maestra Silvia
Lubich, possa presentare ai nostri
concittadini alcuni dei frutti maturati in
70 anni da quel seme sparso in tutto il
mondo grazie alla spiritualità dell’unità.
In modo particolare, domani sarà
organizzato un convegno
all’auditorium Santa Chiara dalle 15 alle
17.30 per dare voce e spazio a tanti
che, ciascuno con il proprio specifico
apporto e con il proprio specifico stile,
concorrono, come diceva Chiara, a
costruire la fraternità. Per questo,
porteranno il loro saluto e la loro
testimonianza, cittadini comuni e
rappresentanti delle istituzioni
trentine: Comune, Provincia di Trento,
Regione, e con essi la Cooperazione e
l’Arcidiocesi, tutti impegnati nel
proprio ambito a rendere Trento più
solidale, più ospitale, più modello di
convivenza.
L3112606
GIUSEPPE FIN
Trento
26 venerdì 6 dicembre 2013
RIFIUTI
l'Adige
Marchesi fa il bilancio: differenziata ok, abbandoni fastidiosi ma marginali
LE NOVITÀ DEL 2014
1
«Col sistema a volume
tante luci, poche ombre»
Evasori: ci sono da anni, la Tares non c’entra
«Il bilancio ha tante luci e alcune ombre». Alla fine del primo
anno di entrata in vigore del
nuovo sistema di raccolta dei
rifiuti e di calcolo della tariffa a
volume Michelangelo Marchesi conferma l’intenzione di proseguire sulla strada imboccata.
E risponde al consigliere Claudio Cia, critico verso il sistema
e scettico sui risultati raggiunti.
Assessore, Cia sostiene che il netto calo nella produzione di rifiuti sarebbe dovuto ai tanti abbandoni indiscriminati, dalle roste
di fiumi e torrenti agli svincoli
della tangenziale. È così?
È vero che con il passaggio alla tariffa puntuale sono aumentati i comportamenti gravemente scorretti di chi si disfa dei rifiuti gettandoli nella scarpata o
sotto la casa di qualcun altro.
Ma è un aumento assolutamente non paragonabile alla diminuzione dei rifiuti prodotti, che
è di centinaia di tonnellate. Gli
abbandoni sono visibili, fastidiosi e dannosi per l’ambiente
e il paesaggio, ma sono molto
marginali. E comunque siccome vengono poi raccolti e buttati nel residuo rientrano nel
calcolo dei rifiuti prodotti, non
ne vengono affatto sottratti.
Non nego il problema ma certe
critiche sono molto superficiali.
Che bilancio dà della raccolta
segnale.
C’è poi il problema dell’evasione. Tanti non pagano la tariffa.
Quello però è un dato che non
va imputato alla Tares. Sono
persone che eludono completamente i pagamenti e lo fanno
da qualche anno. Gente o aziende che non sono neanche registrate e verso cui abbiamo chiesto a Dolomiti Energia di intensificare i controlli.
In nove mesi sono stati ritirati ben
634 cassonetti sotto i condomini
per conferimenti irregolari. Non
è un problema?
Nelle realtà più piccole non è
un grosso problema. Lo è in
quelle di maggiori dimensioni.
Stiamo vedendo con alcuni amministratori se è possibile trovare soluzioni logistiche diverse, tra cui il ripristino o la presenza di controlli costanti. È un
lavoro impegnativo ma va sottolineato che la maggior parte
dei cittadini ha risposto positivamente e faremo il possibile
per migliorare ancora.
Le tariffe per i virtuosi diminuiranno?
Io spero che alla fine dell’anno
si possa evidenziare che la dotazione di sacchetti o svuotamenti prevista all’inizio sia sufficiente. Chiaro che chi non fa
la differenziata produrrà di più
e pagherà di più. Ma a parità di
costo complessivo è giusto che
chi smaltisce correttamente
venga premiato.
puntuale a un anno dall’avvio?
Con molte luci e alcune ombre.
Abbiamo ottenuto risultati molto significativi in termini di raccolta differenziata, stabile attorno al 75%, e diminuzione dei
rifiuti prodotti. E ci sono ancora margini di miglioramento, ce
lo dicono le analisi merceologiche sul residuo, che contiene
rifiuti ancora separabili. C’è il
problema degli abbandoni che
va contrastato e dei conferimenti irregolari, che cerchiamo
di contrastare anche con le multe per cercare di dissuadere e
dare invece a chi si impegna un
Gli evasori totali sono 553, devono 1 milione di euro
Ritirati 634 cassonetti in 9 mesi
Se nel cassonetto
condominiale gli addetti
di Dolomiti Energia
trovano rifiuti gettati in
maniera indiscriminata,
senza usare i sacchetti
verdi dati in dotazione dal
Comune, prima avvertono
i condomini lasciando
una comunicazione
scritta, poi se le cose non
cambiano hanno l’ordine
di ritirare il cassonetto. E
chi abita in quella casa è
costretto a lasciare i
sacchetti per terra. I ritiri
dall’inizio dell’anno sono
stati ben 634.
L’altro problema è l’alta
evasione. Ben 553 utenti
non hanno pagato e il
mancato gettito è di 1
milione 33 mila euro, a cui
vanno aggiunti interessi e
sanzioni per oltre 100
mila euro. «Un dato precisa l’ufficio tributi che riguarda il periodo da
gennaio 2011 a settembre
2013».
ZTL
2
Sacchetti nei Crm
Quelli dei pannoloni
cambiano colore
Sono in arrivo alcuni cambiamenti nella gestione del sistema di raccolta spinta porta a
porta avviato quest’anno a
Trento. Le nuove dotazioni
gratuite di sacchetti verdi a
cui ha diritto ogni utente, in
numero variabile a seconda
del numero dei membri della
famiglia, non verrà più consegnata nei supermercati, come
nel gennaio 2013, ma potrà essere ritirata dal prossimo 2
gennaio e per un mese nei
Centri di raccolta materiali e
presso l’Ecosportello. Gli
eventuali acquisti successivi
potranno poi essere effettuati come sempre nei negozi autorizzati.
Altra novità riguarda lo smaltimento dei pannoloni e dei
presidi sanitari di anziani e
ammalati. Nel corso dell’anno
erano stati introdotti i sacchetti rossi gratuiti agli aventi diritto certificati. Dal prossimo
anno verranno sostituiti con
sacchetti verdi come quelli
normali, più rispettosi della
privacy e comunque riconoscibili dagli addetti al ritiro. I
sacchetti verranno consegnati nelle farmacie e nei negozi
specializzati al momento dell’acquisto dei pannoloni in numero sufficiente a smaltire
quel quantitativo e comunque
rispettando le prescrizioni mediche. Il sistema verrà adottato da tutte le farmacie comunali ma anche quelle private
dovrebbero aderire.
Per ora i pannoloni raccolti separatamente verranno ancora gettati nel residuo ma il sistema di raccolta differenziata è iniziato nella prospettiva
dell’entrata in funzionamento, si spera nei prossimi mesi,
dell’impianto sperimentale di
separazione e riciclaggio dei
materiali. Il sito individuato
inizialmente per realizzarlo, a
Lavis, è stato abbandonato
perché troppo distante dalla
rete del metano. Si stanno ora
valutando altre opzioni. F.G.
Confronto tra Trento e Bolzano su mobilità e accessi
Varchi da 400 mila euro
A3120693
FRANCO GOTTARDI
Nella previsione di bilancio per
il 2014, che il consiglio comunale inizierà a discutere dalla
prossima settimana, è inserita
alla voce investimenti la cifra
di circa 400 mila euro per la realizzazione del sistema dei varchi elettronici da introdurre
nella zona a traffico limitato.
Le telecamere agli ingressi del
centro storico, capaci di registrare le targhe in entrata e di
pescare tra tutti i veicoli quelli che non hanno titolo per passare, verranno installate entro
l’anno. Il bando è in fase di preparazione ed è stato affinato
anche prendendo spunto dal
confronto con l’amministrazione comunale di Bolzano, che
la gara per introdurre il sistema l’ha appena fatta e che sta
installando in queste settimane la rete di controllo. Il sistema scelto è simile, come è simile anche a quello visto in funzione a Verona. Mancano da decidere solo alcuni dettagli, come l’opportunità o meno di
controllare anche i veicoli in
uscita o le modalità di gestione delle liste degli autorizzati,
ma sono piccoli nodi che verranno sciolti in breve.
Ieri l’assessore comunale alla
mobilità Michelangelo Marchesi, assieme ai dirigenti, ha incontrato a palazzo Geremia la
collega bolzanina Judith Kofler
Peintner. Oltre a parlare di ztl
durante l’incontro, durato più
di quattro ore, che seguiva di
qualche settimana un primo
faccia a faccia tenuto il mese
scorso a Bolzano, si è discusso a 360 gradi di mobilità. In
particolare si è parlato di sistema della sosta, di parcheggi
pertinenziali e di struttura, di
piste ciclabili. «Queste sono
molto più sviluppate da loro commenta Marchesi - anche
perché favorite da una città
compatta e senza tanti sobborghi collinari come la nostra».
Il parcheggio è per entrambe
le città il tema caldo che infiam-
ma il dibattito. Nel capoluogo
altoatesino un nuovo quartiere appena realizzato, caratterizzato da parcheggi tutti sottoterra, ha scatenato dopo un
po’ di tempo le richieste di chi
vorrebbe ripristinare anche
quelli a raso. «Un tema che fa
sempre discutere parecchio»
commenta Marchesi. Assessori e dirigenti si sono scambiati informazioni e documenti,
promettendo di mantenersi in
contatto per confrontarsi costantemente sui temi di reciproco interesse.
F.G.
Protesta. «Ettorino» morto, accuse ai vigili
Croci e cartelli per il maialino
Una croce, alla sommità a testa di un maialino e, sotto,
una bara con la scritta R.i.p.
(riposa in pace). Gli automobilisti ieri in transito alla rotatoria vicino alla funivia di
Sardagna hanno probabilmente notato, accanto all’orso, la faccia rosa del maialino. Ma altri cartelli provocatori sono comparsi anche alle rotatorie del Marinaio, a
Trento nord, all’inizio di via
Degasperi e perfino sulla porta dell’Adige.
Cartelli dedicati alla morte di
un maialino di nome Ettore,
molto amato dai proprietari
e fuggito dalla proprietà a
Martignano. «È stato fatto
sparire dai vigili del fuoco di
Gardolo», si legge. I pompieri domenica avrebbero ritrovato l’animale,che però poi è
morto. Il sospetto dei proprietari è che siano stati i pompieri a ucciderlo, per poi mangiarselo. Da qui la decisione
di inscenare la protesta.
Rovereto
l'Adige
L’INCHIESTA
venerdì 6 dicembre 2013
35
Patteggia la banda dei furti alla Marangoni: un anno e 10 mesi a testa
A un mese e mezzo dall’arresto, la
banda del copertone, che era
accusata di aver fatto razzie
all’interno della Marangoni
pneumatici, ha chiuso la sua
vicenda giudiziaria. Ieri mattina,
davanti al giudice Riccardo Dies,
tutti e quattro gli arrestati hanno
deciso di accettare il
patteggiamento. Quindi Tunaru
Archiviata l’indagine
sulla morte di Francesco
Manfrini, 78 anni
Dummitru, 48 anni, Coserea Elena
Ramona, 24 anni, Stan Stoicanescu
Gheorghe, 30 anni e Sirbu Dan Ioan,
40 anni, tutti di origini
rumene,hanno preferito concordare
la pena di un anno e dieci mesi a
testa per furto aggravato in
concorso.
Si ricorderà la vicenda. Alla
Marangoni pneumatici si erano
moltiplicati i furti, nei mesi scorsi,
con danni davvero ingenti per la
società. Fino all’ottobre scorso
quando i carabinieri, dopo un
servizio di appostamento, erano
riusciti a cogliere in flagrante e
arrestare la banda, che quella sera
si muoveva su tre furgoni, tutti
stipati di pneumatici, per un valore
di 50 mila euro.
1
Cadde in bagno, barista prosciolto
L’esercente non ha colpa
per l’incidente al cliente
L’uomo aveva sbagliato
porta: anziché quella
della toilette aveva aperto
quella della cantina,
ed era caduto dalle scale
volato, battendo la testa su uno scalino. Ma è altrettanto vero che quella porta non poteva essere chiusa,
perché veniva usata da altri utenti.
Quindi il titolare del bar non avrebbe potuto evitare quell’incidente. Da
qui l’archiviazione che chiude, almeno dal punto di vista penale, la vicenda.
Una vicenda che ha naturalmente
toccato profondamente tutti coloro
che sono stati coinvolti. E che risale
al gennaio scorso. Era il 13, per la precisione, quando accadde. Manfrini
era entrato nel bar Zodiaco, in Santa Maria. Voleva andare in bagno,
quindi si è diretto verso la toilette.
Ma arrivato nell’anticamera, si è trovato davanti a due porte. Ed ha aperto quella sbagliata. Perché il bar aveva ricavato il bagno in un locale di
proprietà del vicino condominio. E
proprio a ridosso della porta del bagno dell’esercizio pubblico c’era la
porta delle cantine del condominio.
Per accedere alle quali è necessario
fare attenzione: le scale sono piuttosto ripide.
Quel giorno Manfrini ha quindi aperto la porta sbagliata. E si è avviato
verso quello che credeva essere un
bagno. È facile immaginare come possa essere accaduto. Ormai sono tante le toilette degli esercizi pubblici
con la fotocellula che controlla l’accensione della luce: bisogna prima
entrare e poi, dopo qualche istante,
si accende la lampadina. L’anziano
roveretano deve aver immaginato
che fosse così. E quindi, vedendo il
buio, ha comunque allungato la gamba. Poi ci si è messa la sfortuna. Perché complice forse il fatto che era
convinto di camminare su un pavimento piano, e certo non aspettandosi il salto dovuto allo scalino, ha
messo male il piede. Il resto, purtroppo, è cronaca di quelle che non si vorrebbero raccontare. L’uomo è caduto ed ha sbattuto la testa su uno scalino. Devastanti le conseguenze.
Manfrini è stato subito soccorso e
portato all’ospedale, ma fin dalle prime ore l’entità della lesione sembrava abbastanza preoccupante. Ricoverato in rianimazione, ha resistito
qualche giorno, mentre i medici cercavano di fare il possibile e i familiari speravano in un miglioramento.
Una settimana esatta. Poi l’epilogo,
tragico. Con il cuore che si è fermato per sempre.
Quasi subito all’epoca partì l’inchiesta per omicidio colposo: la procura
cercò di capire se vi fossero responsabilità di terzi per l’incidente. Venne anche ordinata un’autopsia per
chiarire meglio le cause della morte.
Ma alla fine dell’indagine, l’ufficio inquirente aveva ritenuto non ci fossero gli estremi per procedere contro
il titolare del bar. Perché è vero che
la porta delle cantine non era chiu-
Dopo la querela della
famiglia, la procura aprì
un fascicolo per omicidio
colposo: ieri il Gip Dies
ha disposto l’archiviazione
sa, ma non poteva neppure esserlo,
facendo parte di un altro condominio e dovendo quindi garantire il passaggio dei proprietari delle cantine.
E poi il cartello sulla porta del bagno
indicava chiaramente quale fosse la
toilette. Una valutazione questa che
non ha tuttavia convinto i familiari
che, saputo della richiesta d’archiviazione, hanno fatto opposizione.
Ieri è stato il Gip Riccardo Dies a decidere: il titolare del bar non ha avuto colpe nell’incidente. Inchiesta archiviata.
C.Z.
In foto il tribunale roveretano,
dove ieri si è tenuta l’ultima
udienza dell’inchiesta sulla morte
di Francesco Manfrini, 76 anni.
L’uomo, venuto a mancare lo
scorso gennaio, viveva assieme
alla moglie Luisa Preghella e si
divideva tra Rovereto e Cisterna.
Ormai in pensione, aveva lavorato
per una vita come idraulico lattoniere. Da quando si era
ritirato, tuttavia, aveva trovato più
tempo per la passione di sempre:
la fisarmonica.
TRIBUNALE
Il plenum del Csm ha confermato: il nuovo responsabile è
Aldo Celentano, ora sostituto in procura generale a Brescia
Nominato il procuratore capo
In foto Aldo
Celentano,
ora sostituto
procuratore
generale
a Brescia:
il magistrato
era tra coloro
che avevano
fatto richiesta
per guidare
la procura
di Rovereto
Ormai è ufficiale. A meno di
un suo ripensamento, Aldo
Celentano, attualmente
sostituto procuratore
generale a Brescia, sarà il
nuovo procuratore capo di
Rovereto. A più di un anno
da quando il suo
predecessore, il procuratore
Rodrigo Merlo, ha lasciato
l’ufficio al secondo piano di
palazzo di giustizia, qualche
giorno fa il plenum del Csm,
a 15 voti contro 9, ha
decretato il trasferimento.
Anche se ciò non significa
che tra qualche giorno il
magistrato prenderà la guida
dell’ufficio inquirente. Perché
la procedura richiede
qualche altro adempimento e
decisamente un po’ più di
tempo. Prima sarà
necessario che il
trasferimento venga
pubblicato in gazzetta
ufficiale, poi il magistrato
avrà comunque del tempo
per accettare ufficialmente il
trasferimento. Infine, si
potrebbe mettere di mezzo la
procura generale di Brescia.
Perché in caso di
trasferimento di un
magistrato, il suo ufficio di
provenienza può fare
domanda per rimandare di
qualche mese il
trasferimento, nel caso ci
fossero problemi d’organico.
E in procura generale a
Brescia è tuttora vacante il
posto del procuratore
generale, quindi non è
escluso che ci possa essere
un ulteriore rallentamento.
Comunque sia, è questione di
settimane, al più di qualche
mese. E Rovereto avrà il suo
procuratore capo. Celentano,
come detto, opera da anni in
corte d’appello a Brescia,e
nel corso della carriera si è
occupato anche di casi
eclatanti, come l’appello
contro il padre di Hina
Saleem, la ragazza pakistana
uccisa del 2006 da parte e
cognati perché troppo
occidentale. Un caso che
scosse l’opinione pubblica di
tutt’Italia.
Al suo arrivo nella Città della
Quercia, il magistrato troverà
una procura che, in questi
mesi, ha cercato di garantire
il servizio nonostante la
riduzione d’organico.
Attualmente il lavoro dei tre
magistrati previsti in pianta
organica è stato ripartito tra i
sostituti Giorgio Valerio
Davico (attualmente
procuratore vicario) e
Fabrizio De Angelis. Uno
sforzo supplementare durato
mesi, anche perché non è
stato agevole il percorso
verso la nomina del nuovo
procuratore. Perché sono
sempre lunghi i tempi in
questi casi e perché non
erano pochi i magistrati che
si sono resi disponibili per
l’ufficio roveretano. Ben 18
magistrati hanno fatto
richiesta di trasferimento a
Rovereto. Una folla - forse
dovuta anche al decreto di
chiusura di alcuni tribunali e
quindi di alcune procure in
Italia - che probabilmente ha
allungato i tempi della
valutazione del Csm.
G3120603
Non c’è nessun colpevole per la morte di Francesco Manfrini, 76 anni, venuto a mancare a causa di un incidente nel gennaio scorso. A dirlo è
stato ieri il Gip Riccardo Dies che, davanti ad una procura che chiedeva
l’archiviazione e ai familiari del defunto che invece insistevano per il
giudizio per omicidio colposo, ha valutato fosse giusta la posizione dell’ufficio inquirente. Perché è vero che
l’uomo è venuto a mancare perché
ha aperto quella che credeva essere
la porta di un bagno e invece si è trovato davanti le scale. Sulle quali è sci-
Il dramma
Vallagarina
38 venerdì 6 dicembre 2013
l'Adige
Isera, il futuro di via al Ponte
a senso unico verso Rovereto
ISERA - Da qualche giorno è arrivato il via libera all’appalto
da parte della Provincia autonoma di Trento. E così presto
via Al Ponte (nella foto), che
collega Isera a Borgo Sacco,
dove c’è la Cantina sociale del
paese, diventerà a senso unico in direzione Rovereto con
l’aggiunta di un tratto pedonale e ciclabile, più un dosso ral-
ALA
Dopo molti anni,
al via anche i lavori
della rotonda sulla
provinciale per l’accesso
al paese: sbloccati
i fondi da Trento
lentatore e due attraversamenti pedonali. Una decisione,
questa, approvata da poco dalla giunta comunale di Isera, ma
già in programma dal 2009 con
la prima bozza del progetto
esecutivo dei lavori per la messa in sicurezza e l’adeguamento funzionale di via Lungadige
e di via Al Ponte. Si potrà dunque percorrere quest’ultima
via da Isera verso Rovereto, e
non più viceversa.
Gli habitué della zona, spesso
frequentata da chi arriva dalla Città della Quercia per tagliare il tragitto in direzione
Isera e Mori o per fermarsi al
panificio all’inizio della strada, dovranno fare il giro da via
Lungadige, allungando di poco il percorso. L’obiettivo del
Comune è quello di migliorare la viabilità di una zona da
sempre al centro anche di varie segnalazioni da parte dei
cittadini. Già in passato alcuni residenti avevano infatti sottolineato la pericolosità di via
Al Ponte, non solo per la man-
IN BREVE
Interrogazione al presidente della Provincia
dai consiglieri della Lega: posti a rischio,
a che sono serviti 12,5 milioni nel 2011?»
I ALA
Teatro Litta al Sartori
Stasera al Sartori in scena lo
spettacolo «Sinceramente
bugiardi», di Alan Ayckbourn
(traduzione di Luigi Lunari) con
Marco Balbi,Vanessa Korn,
Carlo Roncaglia, Giovanna Rossi
regia di Antonio Syxty.
L’appuntamento è alle ore 21.
1
«I fondi a Martinelli
dati su quali basi?»
«Lavoratori a rischio, ora parli Rossi»
Torna all’attenzione della giunta provinciale il caso Martinelli. Il colosso
dei trasporti di Ala, da mesi nella bufera a seguito della richiesta di concordato in bianco e per il braccio di
ferro tra proprietà e Cobas, con gran
parte dei dipendenti in sciopero da
oltre due mesi, è al centro di una interrogazione provinciale a firma dei
consiglieri della Lega Nord Claudio
Civettini e Maurizio Fugatti. Il testo ripercorre la storia di oltre 80 anni del
gruppo e punta il dito sui rapporti tra
la ditta e la Provincia. Nello specifico,
si torna sul lease back di cui la famiglia Martinelli, proprietaria dell’impresa, ha beneficiato nel 2011, incas-
LA CRISI
Il crollo dell’autotrasporto
dovuto all’aumento
del costo del carburante
e alla concorrenza sleale
da parte dei Paesi dell’Est
sando da 12,5 milioni di euro in cambio della cessione a Trentino Sviluppo della propria sede e l’assicurazione, si legge nell’interrogazione rivolta a Rossi, del mantenimento del posto di lavoro di 160 dipendenti.
«In seguito alla crisi economica e alle
problematicità che hanno interessato il mondo dell’autotrasporto - argomentano i consiglieri - come, ad esempio, aumento dei costi del carburante, del lavoro, delle pratiche amministrative, la concorrenza sleale dai Paesi dell’Est, la contrazione della doman-
da sul mercato, l’azienda è andata incontro a diverse difficoltà e i dipendenti, da mesi, non ricevono più lo stipendio, con conseguente ripercussione economica sul bilancio familiare e
stanno attendendo invano la cassa integrazione straordinaria e gli stipendi arretrati. Ora chiedono a gran voce l’intervento del Presidente della
Provincia autonoma di Trento, affinché riesca a trovare una soluzione in
tempi brevi, considerando anche il
fatto che» secondo quanto denuncia-
to dal sindacato di base multicategoriale «avverrà un drastico taglio del
personale dato che ai dipendenti sarebbe stata contestata “l’assenza ingiustificata dal lavoro”, dovuta pare
allo svolgimento dello sciopero ai cancelli dell’azienda, in seguito ad inviti
formali da parte dell’azienda a tornare al lavoro».
«Occorre ricordare (...) - sottolineano
i leghisti - l’operazione di lease-back
tra Martinelli Trasporti e Trentino Sviluppo, che come riportato nel “Bilan-
Ieri la visita: «Istituzioni, la nostra proposta pronta per gennaio»
Gianmoena in Comunità della Vallagarina
La proposta del Consiglio delle autonomie locali per il futuro
istituzionale sarà pronta in gennaio del prossimo anno.Questo
l’impegno promesso dal presidente Paride Gianmoena sulla
riorganizzazione delle Comunità di valle. Gianmoena è stato ospite
ieri dell’esecutivo della Comunità della Vallagarina. Il presidente della
Comunità Stefano Bisoffi ha illustrato il lavoro fatto dalla nascita
dell’ente. «Nel 2010 – ha detto Bisoffi – il bilancio era di 45 milioni di
euro oggi è di 80. In questo tempo abbiamo attivato numerosi servizi,
dalla raccolta dei rifiuti nel suo ciclo completo (compresa la
realizzazione di Crm), alle politiche della case unendo anche quelle
che un tempo espletava il Comune di Rovereto, l’avvio delle gestioni
associate per tributi, segretariato comunale, la redazione di prg per i
Comuni, nuovi progetti nel campo del lavoro, le politiche sociali in
gestione unitaria con Rovereto, le mense scolastiche e molto altro
ancora».
Il presidente del Consiglio delle Autonomie è rimasto colpito
dall’attività della Comunità della Vallagarina: «Mi rendo sempre più
conto – ha detto – che sono le persone i veri attori della riforma».
Gianmoena, che a breve comincerà un tour nei territori (partendo dal
Primiero) assieme all’assessore provinciale Carlo Daldoss, ha
affermato che i principali temi della sua agenda saranno i
trasferimento di competenze dalla Provincia, le gestioni associate dei
servizi e l’assetto dei rappresentanti istituzionali.
Imperativo per la revisione della riforma istituzionale, dunque, il
metodo del dialogo e dell’ascolto.
canza di visibilità a fine-inizio
salita, ma soprattutto per l’assenza di marciapiedi, posti a
protezione dei vari pedoni
che, soprattutto nei periodi
più caldi, transitano sulla strada. E sempre in termini di viabilità, sono iniziati pure i lavori, da circa due settimane, che
porteranno allo smantellamento della rotonda temporanea realizzata tra Cornalè ed
Isera, situata poco dopo il ponte venendo da Rovereto. A distanza di numerosi anni ne
verrà costruita una definitiva
grazie all’arrivo del finanziamento da parte della Provincia di Trento.
cio di missione 2011” di TS, doveva
comportare una serie di “benefici per
l’azienda” ovvero “…allungamento
delle scadenze finanziarie con conseguente maggiore efficienza della composizione debitoria…alleggerimento
della struttura finanziaria…conservazione dei posti di lavoro dell’organico aziendale, sia nel comparto diretto (gli autisti) che in quello indiretto (amministrativo)”. Per quanto riguarda i lavoratori, a fine 2010, ammontavano a 160 e l’impegno era volto al mantenimento di 182 Ula (unità
lavorative anno, ndr) per i futuri cinque anni. Purtroppo sembra che i l
lease-back non abbia dato i risultati
I DUBBI
Due anni fa Trentino
Sviluppo ha finanziato
l’azienda per blindare 160
dipendenti, ma oggi si parla
di licenziamenti di massa
sperati. Ci chiediamo su quali basi
Trentino Sviluppo abbia deciso di avviare la pratica di lease-back e se ha
verificato prima dell’investimento la
reale condizione della ditta, anche attraverso un’analisi patrimoniale ed
economica. Se da una parte crediamo
che la ditta Martinelli abbia usufruito legittimamente delle risorse messe a disposizione dalla Provincia, dall’altra riteniamo che una corretta valutazione di due diligenze la Provincia doveva effettuarla, prima di erogare il finanziamento».
I BRENTONICO
Borse di studio della Rurale
Torna anche quest’anno il
tradizionale appuntamento con
la cerimonia di consegna delle
borse di studio della Cassa
rurale di Brentonico. Sedici
ragazzi delle scuole medie
inferiori e superiori, della scuola
professionale e giovani iscritti a
corsi di laurea verranno
premiati per un totale che
supera i 6.000 euro. Si inizia
alle ore 20 al Teatro Monte
Baldo.
I MORI
Alpinismo e solidarietà
sarà presentato questa sera alle
20.15 all’auditorium comunale
di Mori il libro di Giuliano
Stenghel «P... come passione»,
per sensibilizzare gli animi
attorno ai progetti
dell’associazione Serenella.
Nella serata Marco Furlani
dialogherà con gli alpinisti
Palma Baldo, Mariano Frizzera,
Giuliano Giovannini, Alessandro
Gogna, Giovanni Groaz, Aldo
Leviti, Roberto Manni, Ivo
Rabanser, Alberto Rampini,
Mario Tranquillini e Danny
Zampiccoli.
I VILLA LAGARINA
EnergeticaMente
L’associazione Kosmos propone
per martedì una serata sui
pannelli solari auto costruiti, per
garantire risparmio economico e
rispetto dell’ambiente.
L’appuntamento è per le ore
20.30 a palazzo Libera.
I NOMI
Addobbi in feltro
Martedì alle 20 a Nomi il corso
per realizzare addobbi in feltro,
panno e stoffa, con i laboratori
di Giovannia, in collaborazione
con la scuola d’infanzia.
Arco
l'Adige
venerdì 6 dicembre 2013
41
Pacco in piena regola per rubare l’I-Phone 5
Furto con
destrezza
alla «Tecno
progress».
Un cliente si
fa mostrare
il telefonino
e poi lo
sostituisce
con un falso
1
ARCO
Furto con destrezza alla Tecnoprogress di
via S. Andrea ad Arco, esercizio commerciale di prodotti per l’informatica, soluzioni web per aziende e punto di riferimento
locale per la compagnia telefonica del gestore 3. E’ stato rubato un costosissimo modello di smartphone dell’ultima generazione, un Iphone 5, modello da 16 Gigabyte del
valore di 729 euro. «Ce ne siamo accorti solamente oggi - precisa Roberto Genta, uno
dei soci - perché il nostro commesso quando l’ha tolto dalla vetrina per mostrarlo a
un cliente, ha capito che qualcosa non andava. In pratica ci hanno rubato l’origina-
le e messo al suo posto un bel “pacco”. Forma, dimensioni, modello e colore come l’originale, ma dentro solo qualcosa per farlo
pesare come il vero. Il furto - spiega sempre Genta - può essere successo solo quando qualcuno ci ha chiesto di visionarlo, e
poi con un’abilità indiscussa ci ha restituito il falso al suo posto, probabilmente approfittando del fatto che sia entrato un altro cliente, e che noi ci siamo distratti un
attimo lasciandolo solo».
Qualcuno in questi giorni sta girando per i
negozi piazzando il classico “pacco” come
visto in tanti film. «Ovvio che il furto ci dà
fastidio - spiega ancora Genta - ma lo diciamo proprio perché desideriamo evitare ad
altri ciò che è successo a noi. Faremo denuncia ai Carabinieri, magari dalle impronte sul falso qualcosa salterà fuori, se è stato qualcuno che ha guai con la giustizia,
non lo so. Però ci interessa avvisare chiunque abbia prodotti come i nostri di stare
attenti, è gente davvero abile». E’ proprio
quando nei negozi c’è confusione, creata
dalla gente che chiede e s’informa, che i
malfattori ne approfittano per rubare la
merce, e il periodo natalizio si “presta” particolarmente a questo tipo di furti. Cl.C.
Il presidente della Fondazione comunità di Arco, Roberto De Laurentis, propone il progetto sulle campagne di Bruttagosto
Un nuovo centro termale da 6 ettari
so alle auto per le quali è previsto un
parcheggio interrato, trasformato, nella parte esterna di superficie, in un tetro all’aperto con vista sulle bellezze
della «Busa», dallo Stivo alla rocca del
castello, dalla Paganella al monte Brione.
All’interno 32 piazzole esclusive dotate di ogni confort e un’area adibita a
lussuose roulotte supportate da due
centri servizi, con tanto di zona relax,
percorso vita e parco giochi. Una proposta funzionale alla valorizzazione
della vacanza outdoor nell’Alto Garda
dove troverebbero spazio anche i prodotti tipici del territorio, coltivati, lavorati, in vendita o all’assaggio, con il
vino e l’olio d’oliva tra i protagonisti
dell’offerta turistica.
Parte integrante della proposta anche
la scuola di ortofloricoltura, ricollocata nella parte più a nord della proprietà, e coinvolta nel progetto con i ragaz-
ELENA CHINCARINI
«Ecco come potrebbe cambiare in futuro il volto turistico, e non solo, della città di Arco». È un progetto piuttosto ambizioso quello descritto da Roberto De Laurentis, presidente della
Fondazione comunità di Arco, per ridefinire la destinazione delle campagne del Bruttagosto.
Ben 6 ettari su 24 ettari di proprietà,
dalla zona industriale alla rotonda d’accesso di viale Rovereto, che la Fondazione vorrebbe adibire a campeggio
esclusivo con annesso centro termale. Per un costo complessivo stimato
attorno ai 20 milioni di euro.
Non un semplice campeggio ma una
nuova tipologia di offerta ricettiva, concepita per accogliere i grandi motorhome di lusso e aperta 365 giorni l’anno. Un’idea nata già nel 2009, motiva-
Un campeggio esclusivo
con annessa zona
acquatica per un costo
sui 20 milioni di euro
La riorganizzazione
dell’area riguarderebbe
la parte a nord
della proprietà
ta dalla volontà di valorizzare un immenso potenziale: un prezioso terreno arricchito da una fonte termale che,
secondo prime stime, si troverebbe attorno ai 120 metri di profondità. Senza considerare la posizione strategica, a soli 400 metri in linea d’aria dal
centro storico di Arco, già servita da
un sottopasso di collegamento in corrispondenza del nuovo ponte Regina.
«Nessun aumento delle volumetrie o
costruzioni aggiuntive - ha subito precisato De Laurentis - l’unico edificio
sarebbe il compendio attuale, addirittura ridotto in altezza poiché parte dei
servizi previsti verrebbero interrati».
Progetto alla mano De Laurentis e Giorgio Malfer, economo della Fondazione, hanno quindi illustrato nel dettaglio la riorganizzazione dell’area che
riguarderebbe i sei ettari a nord della
proprietà, mentre la parte sud, 18 ettari in tutto, conserverebbe la campagna attuale.
In corrispondenza dell’edificio esistente verrebbe collocato il centro termale, con tanto di piscina a sfioro, centro
benessere e solarium. Vietato l’acces-
VERSO IL VOTO
Il progetto del centro termale e campeggio e sopra lo stabile attuale
zi impegnati nella cura del verde e nella produzione di frutta e verdura per
la ristorazione. Piano urbanistico provinciale e piano regolatore comunale
permettendo, poiché in caso andrebbe modificata la destinazione d’uso
dell’area. Oggi interessata, per la parte di campagna, da un contratto di locazione in scadenza nel 2023 per il quale la Fondazione incassa poco più di
90 mila euro l’anno. Non da meno la
questione del finanziamento per il quale si ipotizza il coinvolgimento di investitori privati a lungo termine, per non
fare affidamento a risorse pubbliche e
nel contempo evitare il rischio di speculazioni. «Realizzare questo progetto significherebbe incidere profondamente sul futuro turistico dell’Alto Garda» ha concluso De Laurentis «ma non
solo, poiché lo step successivo potrebbe essere il passaggio dal termalismo
wellness al termalismo sanitario, coinvolgendo anche altre strutture del centro cittadino». Una sorta di ritorno al
passato in chiave moderna che consentirebbe ad Arco di fregiarsi del titolo di «città del benessere».
ambientalista e più di
sinistra della compagine di
governo. Bene comune è
composta da Italia dei valori,
Verdi, Rifondazione
comunista, Sinistra ecologia
e libertà, Azione civile,
Partito pensionati e altri.
Un’area caratterizzata, a
livello locale come
nazionale, da un comune
sentire e da una forte
attenzione ai tempi
dell’ambiente, del lavoro, dei
diritti civili.
L’apertura vera o presunta
del Patt a un’ipotesi di
alleanza programmatica con
la squadra di Betta resta
finora nel campo delle
possibilità anche se qualche
strizzatina d’occhio in
consiglio comunale, qualche
votazione a favore di istanze
della maggioranza da parte
di consiglieri Patt, ha fatto
subito drizzare le antenne.
«Non ci interessa un governo
purchessia - spiega
Tommaso Ulivieri,
Rifondazione comunista - si
stanno prefigurando cose
che non ci sono . Non credo
che il partito democratico
voglia suicidarsi affondando
un progetto virtuoso per
imbarcare le destre, cioè il
Patt. Ci saranno dei tentativi
di assimilarsi alla politica del
capoluogo ma Intesa
democratica (Pd, civiche e
Arco Bene comune) è
compatta».
«Sono tutti discorsi
prematuri. Ci incontreremo
presto - fa sapere Tiziana
«EMOZIONI IN CAMMINO»
OGGI IN SEDE SAT
쐢 Per gli «Incontri con l’autore»
oggi alle 21 nella sede della Sat ad
Arco presentazione del volume di
Marco Matteotti, segretario della Sat
centrale, «Emozioni in cammino - Il
viaggio continua, 50 escursioni in
montagna con le famiglie». Ingresso
libero.
PICCOLI MIRACOLI
IN TEMPO DI CRISI
쐢 Domani alle 20.30, presso il
convento dei Frati Cappuccini a San
Martino di Arco, serata biblica sul
tema «Oggi non manca nulla... I
miracoli goccia a goccia in tempo di
crisi». Con Luca Buccheri e Monica
Rovatti. «Siamo spesso protesi tra
passato e futuro - si legge nella
presentazione - incapaci di vivere
pienamente il presente. Solo se
abbracciamo l’oggi con fiducia ci
accorgiamo che c’è già tutto il
necessario per vivere e il domani
non ci preoccupa più».
SERATA KARAOKE
A «EL PRIMERO» DI RIVA
쐢 Venerdì sera all’insegna del
karaoke oggi al bar El Primero di
Riva, piazza Mimosa al Rione 2
Giugno. Dalle ore 22 in poi. Ingresso
libero
ALTO GARDA
FARMACIE DI TURNO
쐢 Per l’Alto Garda le farmacie di
turno fuori orario sono la Bettinazzi
di Arco (0464 516171) e Chinaglia
di Torbole (0464 505440).
ASSOCIAZIONE VELO
OGGI LA CENA SOCIALE
쐢 Cena sociale oggi alle 19.30 al
ristorante Marosi di Bolognano per
l’associazione Monte Velo. Si
leggeranno alcuni passi del libro
Storie di Velo, presentato alla
manifestazione Pagine del Garda.
Mercoledì 11 alle 20.30 il libro verrà
presentato alla sala della Cassa
rurale Oltresarca a Bolognano.
L3102306
Patt e Upt sono in attesa di un incontro col Pd
Ancora nebbia sulle future alleanze
Sono ancora in alto mare
tutte le previsioni sulle
future alleanze elettorali in
previsione delle elezioni
comunali di Arco previste
per marzo 2014.
Tra le varie ipotesi possibili,
la più gettonata resta una
prosecuzione dell’attuale
compagine composta da Pd,
che esprime l’attuale
sindaco Alessandro Betta,
Civiche varie e lista «Arco
bene comune». Subito a
ruota, l’altra possibilità,
quella di una eventuale
apertura al partito
autonomista trentino
tirolese, Patt, e all’unione
per il Trentino, Upt. In
questo secondo caso c’è la
variante con o senza «Arco
bene comune», l’ala
IN BREVE
Betta (in foto), segretaria del
Pd arcense - con partiti come
il Patt e l’Upt ma per il
momento non c’è
assolutamete nulla. Allo
stato attuale la nostra
alleanza è Intesa
democratica».
Basso Sarca e Ledro
42 venerdì 6 dicembre 2013
l'Adige
Caso Cirrincione, disposta la perizia
IN AULA. Su 5 vittime
valutazione psichiatrica
Sarà una perizia psichiatrica a valutare la credibilità di cinque tra le otto
presunte vittime, nel procedimento a
carico del cardiologo Carlo Cirrincione. Ieri davanti al Gup Riccardo Dies si
è infatti aperto il processo per violenza sessuale. Ma sarà necessario attendere mesi prima di avere la sentenza.
Perché la vicenda è di quelle delicate
e sono tanti gli aspetti da valutare.
L’imputazione è nota, perché all’epoca fece rumore. Il cardiologo è stato
accusato da otto sue pazienti anziane
di aver avuto atteggiamenti inoppor-
tuni durante le visite. Si parla di palpeggiamenti, ma anche di atti decisamente più pesanti, durante gli accertamenti che il professionista compiva
in casa di riposo. Accuse che il medico ha sempre rigettato al mittente. E
che ora dovrà smontare in tribunale,
assistito dagli avvocati Giuliano Valer
e Sara De Luca.
Ieri la difesa ha fatto le sue richieste,
per altro accolte dal giudice. Ha presentato delle deposizioni scritte di alcuni colleghi, infermieri e pazienti del
medico, che danno conto di come lui
di prassi non si limitasse a fare visite
sbrigative, ma valutasse in ogni caso
lo stato del paziente a torso nudo perché così poteva rendersi conto meglio
della situazione. Una modalità di vista
per altro consigliata da un manuale,
pure quello finito agli atti, così come
ogni informazione relativa alla specializzazione di Cirrincione, che è cardiologo sì, ma anche pneumologo. E quindi quando visitava le persone anziane
ne valutava lo stato generale di salute
a livello toracico.
Ma ciò che più premeva alla difesa, era
certamente la richiesta di perizia psichiatrica. Per gli avvocati Valer e De
Luca, infatti, preliminarmente è necessario capire lo stato mentale delle donne che accusano il medico, perché ci
sarebbe il rischio, viste età e patologie
pregresse, che l’accusa sia frutto di
suggestioni o interpretazioni sbagliate. Ma se questo ragionamento non regge con quattro vittime - su cui stato
mentale non c’è dubbio - su altre cinque il giudice ha valutato legittimi i
dubbi della difesa. Da qui la perizia psichiatrica. Si torna in aula il 6 febbraio.
1
Riva del Garda.
Ieri pomeriggio raggiunto l’accordo
tra i vertici dell’impresa e sindacati
Buzzi unicem, in venti in Cig
Cassa integrazione ordinaria per la
ventina di lavoratori della Buzzi Unicem. La crisi economico-finanziaria
continua a mordere e anche lo stabilimento che produce cemento in località Ceole a Riva del Garda ne è investito in pieno.
Ieri pomeriggio alle 15, all’incontro
tra le parti a Trento, è stato firmato
un accordo che prevede, appunto, la
cassa integrazione ordinaria per tredici settimane a partire da gennaio.
Alla sede di Confindustria nel capoluogo di provincia erano presenti Antonio Formolo per la Fillea (Federazione italiana lavoratori legno e affini, il sindacato di categoria della Cgil);
Franco Beber della Filca (Federazione italiana lavoratori costruzioni e affini) della Cisl; i due rappresentanti
sindacali unitari della fabbrica, Carlo
Pedergnana e Claudio Valese e per
l’azienda, il colosso multinazionale
Buzzi unicem spa, il direttore della sede di Riva del Garda, Daniele Bogni, e
il responsabile nazionale del personale Sergio Salvi.
«La scorsa settimana abbiamo fatto
un’assemblea con i lavoratori - riferisce Antonio Formolo - mentre ieri ci
siamo incontrati con i vertici aziendali per la “cassa”. Nel corso degli ultimi anni la fabbrica ha attraversato
momenti difficili: è stato chiuso il forno, il numero degli operai è calato dalle quaranta unità alle ventidue attuali; lo scorso anno era stata avviata la
procedura di mobilità che aveva coinvolto numerosi operai, una quindicina, tra prepensionamenti e qualche
esodo volontario incentivato. Lo stabilimento, al di là di incontrollate voci allarmistiche, tiene e la strategia
aziendale prevede di continuare a macinare il clinker e di vendere il clinker
e il cemento. Il gruppo multinazionale prevede che i vari stabilimenti sul
territorio italiano restino fissi nei vari posti e utilizzati per la commercializzazione dei prodotti come accade
appunto per quello di Riva del Garda
».
Formolo spiega inoltre che se «viene
Dal 7 gennaio
al 4 aprile
cassa
integrazione
ordinaria
a rotazione
per gli operai
della fabbrica
di cemento
IN BREVE
I DRO
«Bosie e scondirole»
Domani la filo «Ce.Dro»
organizza una serata al
teatro parrocchiale di Dro
con la commedia di Alberto
Betta «Bosie, segreti e
scondirole». In scena la filo
«Arcobaleno». Info ai
seguenti numeri:
329.1119322 o
333.9436103.
Prevendita biglietti anche
oggi dalle 18 alle 19 presso
il teatro dell’Oratorio.
LE FILIALI
IN TUTTO
IL MONDO
Lo stabilimento Buzzi Unicem di Riva
del Garda, già Cementi Riva, è uno dei
tanti che il gruppo multinazionale
possiede in Italia e nel mondo. Il sito
ha una capacità produttiva di
180.000 di tonnellate all’anno di
cemento e l’area della fabbrica copre
una superficie di 33.059 metri quadrati
in località Ceole.
Il forno uno ha una capacità di 400 t/g
via semisecca a griglia Ø = 2,75 x l =
30 m. L’anno della sua installazione
risale al 1972 e da un po’ di tempo
non è più in uso.
Il deposito clinker è da 11.000
tonnellate pari a quello per il cemento.
La sede centrale di Buzzi Unicem spa è
a Casale Monferrato (AL). Il capitale
sociale ammonta a
123.636.658,80 di euro.
Un gruppo da 2,8 miliardi e 11 mila addetti
A fine 2012 il gruppo multinazionale Buzzi unicem contava 39 stabilimenti di cui
14 in Italia (di cui 7 di macinazione dei quali 4 in Italia), 10.837 addetti e un
fatturato di 2,8 miliardi di euro. La capacità produttiva di cemento è di 44,7 milioni
di tonnellate all’anno, di cui 10,8 in Italia. Gli impianti di produzione di calcestruzzo
sono 537 (146 in Italia), le cave di estrazione di aggregati naturali sono 34 (10 in
Italia) e i depositi e terminali di distribuzione 41 (4 in Italia).
richiesta e concessa la cassa integrazione ordinaria significa che lo si fa
perché ci sarà una ripresa del lavoro
e della produzione. La fase di stanca
attuale oltre alla crisi generale che
coinvolge tutti i grandi gruppi cementiferi, è dovuta alla mancanza di commesse ed è da addebitare anche al periodo invernale notoriamente meno
produttivo per la normale stagionalità del settore. La cassa integrazione
partirà il 7 gennaio, sarà a rotazione
e si concluderà il 4 aprile 2014.
«Siamo in difficoltà da quattro o cinque anni - spiega il rappresentante
sindacale Carlo Pedergnana - le commesse sono a zero e ora avviamo una
cassa a rotazione. Non so chi sia a
mettere in giro voci di chiusura. Qua
l’azienda continua a produrre e non
si chiude nulla: i cancelli restano aperti. Del resto non sarebbe logico chiedere la cassa integrazione per poi
chiudere».
I PIEVE DI LEDRO
Montagna in sicurezza
Oggi alle 20.30 presso la
sala dei Vigili del fuoco di
Pieve «La montagna
innevata, conoscerla per
potersi divertire»: metodi e
nozioni di prevenzione di
incidenti da valanga e auto
soccorso a cura del nivologo
Gabriele Bertoldi e della
guida alpina Gianpaolo
Calzà.
I DRO
Il Soccorso Alpino
Domani alle 20.30 presso
la casa sociale di Dro, serata
dedicata ai sessant’anni di
vita e di attività del
Soccorso Alpino delle Valli
del Sarca con proiezione di
fotografie e filmati d’epoca
e immagini degli interventi
più recenti. Una ricorrenza
speciale per un servizio
altrettanto fondamentale.
L’ingresso è libero.
Nago | Sbalordite le due titolari del bar Bonjour. Dopo importi medi di 200 euro, di colpo la fattura record
2
Bolletta «Trenta» da 10 mila euro
CLAUDIO CHIARANI
R3070901
10.050,97 euro di fattura, da pagare entro il 19 dicembre. Questo è il «regalo» di Natale che
le titolari del bar Bonjour di Nago, Monica Giovanelli e Barbara Grossi, si sono viste recapitare un giorno fa da Trenta, la
società che distribuisce energia elettrica e gas nel Garda
Trentino. «Una mazzata - l’amaro commento di Monica Giovanelli - anche se qualche giorno
fa un funzionario di Trenta ha
telefonato alla mia socia dicendole che stavano per emettere la fattura di questo importo. Non ci volevamo credere,
invece è arrivata».
Il periodo va dal 27 settembre
al 26 novembre 2013, ma è chia-
ro che l’importo spazia retroattivamente nel tempo. «Abbiamo aperto il 1° aprile del 2011
- racconta Monica - e le prime
fatture erano d’importi molto
variabili. 900, poi 1.200, poi
1.700, poi 1.550, parlo sempre
a bimestre, e abbiamo chiesto
a Trenta di verificare come mai
fossero così alte. Di colpo dal
maggio 2012, diciotto mesi a
questa parte, da quando cioè
hanno installato i nuovi contatori elettronici, si sono abbassate. Cento, 200, 300 euro, e noi
ci siamo dette “guarda, era logico che non potessimo consumare tutta quella corrente”.
Poi il pagamento va in automatico in banca, non ci siamo più
preoccupate. Invece, alla luce
di questo conguaglio, perché
credo sia un conguaglio, abbia-
mo chiesto chiarimenti a un
funzionario. Lo manderanno,
sia per la fattura sia per verificare i consumi, pagando 50 euro. Ma chiederemo la rateizzazione, altro non possiamo e siamo in grado di fare ora, perché
10.000 euro sono troppi». Le
due titolari non contestano
l’importo, se dovuto, ma le modalità di addebito. Quella cifra
in un momento come questo dice sempre la Giovanelli - ci
metterà in ginocchio. Fatturare importi comprensibili ogni
bimestre non credo sia così difficile». La potenza impegnata
nel bar è pari a 11 Kwh, ci sono 3 freezer, la macchina del
caffè, la lavastoviglie, il tostapane e un piccolo forno per
preparare le brioches. Le luci
sul banco bar sono a basso
Fruner Alessandro e Pederzolli Maurizio
SERVIZI FUNEBRI - MARMI - LAPIDI e FIORI
ARCO - Via Monte Baldo, 6 - Tel. 0464 518546
BEZZECCA - LEDRO - Via Chiassi, 11 - Tel. 0464 591570
consumo e la sera il bar chiude alle 20.30. «Mio fratello a
Campiglio - chiosa Monica - per
un bar simile al nostro paga 600
euro a bimestre, e lui sta aperto la sera fino a tardi. Non contesto se abbiamo consumato,
contesto la botta e il fatto che
in 18 mesi nessuno alla Trenta
abbia verificato e fatturato i
giusti consumi».
Monica Giovanelli, una delle due titolari, mostra la bolletta della Trenta spa
Alpi ledrensi | Doppio incontro a Molina e a Storo per la Rete delle riserve
Sviluppo sostenibile, si studiano le strategie
LEDRO – Dopo il primo incontro di un mese
fa, con la partecipazione di circa 60 persone,
avrà luogo oggi - alle 17.30 presso il Centro
sociale di Molina e alle 20.30 nella sala consiliare del municipio di Storo - il doppio appuntamento dei tavoli territoriali di approfondimento del progetto inerente la Rete delle riserve delle Alpi ledrensi, che coinvolge i
Comuni di Ledro (ente capofila), Riva, Bondone, Tenno e Storo, le assemblee delle Comunità di valle dell’Alto Garda e delle Giudicarie, l’Asuc storese, i Bim del Sarca e del
Chiese. «Strategie per lo sviluppo sostenibile della Rete di riserve» è il titolo di questo
nuovo incontro del percorso aperto alla partecipazione attiva degli operatori turistici,
degli agricoltori, delle associazioni e della popolazione, che sia Molina che a Storo vedrà
la discussione dei documenti «Turismo, agricoltura e conservazione della natura nelle Alpi ledrensi: strategie di sviluppo», «Rete natura 2000 sulle Alpi ledrensi: habitat e specie
presenti e idee per la conservazione attiva»
e la costruzione della «Mappa dei tesori» dei
territori coinvolti. Il percorso si concluderà
nella prossima primavera e porterà all’identificazione di una serie di azioni concrete e
sostenibili.
P.M.
Valli di Fiemme e Fassa
50 venerdì 6 dicembre 2013
ZIANO
Luca Dellasega gestisce «El Pistor». «Pane e dolci sono una passione che coltivo fin da bimbo»
1
«Sono fornaio
sulle orme
di mio nonno»
FEDERICA GIOBBE
ZIANO - Una passione che accomuna
due generazioni e che trova vita oltre
la morte. Questa è la storia avvincente di un giovane venticinquenne di Predazzo, Luca Dellasega, che ha deciso di
lasciare una strada certa (dopo studi
linguistici ed esperienze universitarie),
per seguire le orme di suo nonno Angelo, diventando panettiere. «Dallo
scorso febbraio ho affittato negozio
“El Pistor” di Rino Brigadoi a Ziano di
Fiemme, storico nel campo della panetteria» racconta Luca. «Prima di me
il locale era stato dato in gestione ad
un ex cuoco e poi, per qualche mese,
ad una coppia di toscani. Dal febbraio
scorso ho preso in mano io l’attività
partendo completamente da zero, in
quanto la struttura è rimasta chiusa
per sei mesi prima del mio arrivo».
Una decisione importante che porta
con sé scelte coraggiose e sacrificio,
soprattutto in un periodo di grande
cambiamento e di crisi economica come il nostro. «Ho iniziato questa mia
passione facendo due stagioni presso
la panetteria di Maurizio Boninsegna
di Alba di Canazei, dove ho imparato
a fare il pane; mentre per la preparazione dei dolci mi sono affidato alla
mia passione innata e ai consigli di mio
zio pasticcere che aiutavo, durante la
stagione estiva, fino a quando ero adolescente presso la pasticceria Scarabellin di Predazzo. Nel 2007 un mio collega, dopo sette anni di produzione,
stufo dei sacrifici e degli orari massacranti che questo mestiere comporta,
ha deciso di cambiare lavoro, così mi
ha chiesto se avevo voglia di prendere il suo posto presso il panificio Betta a Tesero, dove ho lavorato come panettiere dal 2007 sino a fine luglio del
Da sinistra Francesco Morandi, Annalisa Larger e Luca Dallasega, formano il trio de El Pistor
2012. Dopo questa esperienza, ho sentito forte dentro di me la voglia di proseguire sulla scia di mio nonno».
Il nonno Angelo Dellasega, infatti, ha imparato il mestiere di panettiere durante la seconda guerra mondiale sul fronte francese, quale addetto ai rifornimenti. Dal 1943 al 1945 è stato rifugiato profugo in Svizzera ed appena rientrato dalla guerra, nel 1946, assieme a
sua madre Ester ed al fratello Natalino, ha realizzato il sogno di aprire una
panetteria a Molina di Fiemme, attiva
fino al 1952. Maggiore di una famiglia
numerosa, Angelo Dellasega, alla morte del padre, quale nuovo capofami-
glia, decise di trasferirsi da Molina a
Predazzo, aprendo una panetteria in
via Fiamme Gialle, che ha gestito fino
al 1978.
«Non sono solo in questa mia avventura - ricorda sereno Luca - lavorano
con me un mio amico, Francesco Morandi, che mi aiuta a preparare dolci e pane, ed una commessa di 19 anni, Annalisa Larger, felice di fare questo mestiere insieme a noi».
Tutti ragazzi, giovani volenterosi e dalla voglia di fare che guardano al futuro con gioia, conservando le tradizioni di antichi mestieri artigianali che
non dovrebbero morire mai.
l'Adige
IN BREVE
I WWW.LADIGE.IT
Apre il negozio Salewa
È stato inaugurato a
Predazzo, in via Fiamme
Gialle 62 un nuovo negozio
Salewa Store, che offrirà i
prodotti del noto brand di
abbigliamento e
attrezzatura da montagna. Il
negozio «vuole essere un
punto d’incontro per i
numerosi appassionati di
montagna», ha ricordato
Heiner Oberrauch,
presidente del gruppo
Oberalp-Salewa. Da
domani il negozio apre al
pubblico: i clienti, nella
prima giornata, riceveranno
un simpatico omaggio.
Dettagli e foto sul sito
www.ladige.it
I VAL DI FASSA
Corsi di ladino
Sono aperte fino a oggi le
iscrizioni ai corsi di ladino
che la Scuola Ladina di
Fassa organizza per quanti
vogliono imparare a
leggere, scrivere e parlare in
lingua ladina. Per
informazioni rivolgersi alla
Scuola ladina di Fassa – tel
0462 760340, chiedendo
di Francesca Degasper email funzionariodocenti@
scuoladifassa.it
Predazzo | Lo ha fatto pubblicare il Comune per i 140 anni, in gran segreto. Celebrata Santa Barbara
Cavalese | Oggi
Pozza | Domenica
Libro a sorpresa per i pompieri
Assemblea Bim
treno e bilanci
La speranza
all’oratorio
PREDAZZO - Anche i vigili
del Fuoco di Predazzo,
guidati dal comandante
Terens Boninsegna e dal
vicecomandante Paolo
Dellantonio, hanno celebrato
mercoledì sera la loro
Patrona Santa Barbara, con
la messa celebrata dal
parroco don Giorgio nella
chiesa arcipretale e con una
cerimonia in municipio,
voluta come sempre
dall’Amministrazione
comunale per esprimere la
gratitudine dell’ente
pubblico nei confronti di
una componente di
volontariato assolutamente
fondamentale per la vita del
paese. Lo ha fatto il sindaco
Maria Bosin, con gli assessori
Lucio Dellasega, Chiara Bosin e
Roberto Dezulian,
consegnando una targa ai 44
vigili oggi fuori servizio, che
negli ultimi decenni si sono
spesi generosamente per la
loro comunità. In municipio
c’è stata anche una
sorpresa, per altro
particolarmente gradita, con
la presentazione (e la
consegna a tutti i pompieri)
di una nuovissima
pubblicazione, promossa dal
Comune per concludere al
meglio i festeggiamenti del
140° di vita del corpo, già
CAVALESE - Oggi alle 15, nella sala conferenze della biblioteca, l’assemblea annuale della Vallata dell’Avisio
(Fiemme, Fassa, Cembra, Altopiano di Piné, Siror e Tonadico) del Bim Adige di
Trento è convocata dal presidente Armando Benedetti.
All’ordine del giorno la relazione del presidente, che
illustrerà anche la proposta
di bilancio di previsione
2014 del Consorzio, che
chiude a pareggio sulla cifra di 33.087.4092 euro, comprese le partite di giro. Per
la Vallata, il bilancio preventivo pareggia a 5.851.543 euro. In discussione la compartecipazione al finanziamento della centralina
idroelettrica sul rio Cavelonte a Panchià e al finanziamento di quella programmata dal Comune di Baselga di Piné, sul collettore
principale d’adduzione dell’acquedotto. Per il 2013, il
presidente parlerà anche
dello studio preliminare sull’ipotesi di tracciato ferroviario da Trento a Penia di
Canazei, attraverso le valli
di Cembra, Fiemme e Fassa,
mediante la proposta di programma predisposta con le
Comunità e i Comuni interessati.
POZZA - Un fine settimana
tutto solidale quello che
sta per nascere a Pozza di
Fassa. La compagnia
teatrale «I Buontemponi»
assieme all’associazione
«Bambi», infatti, organizza
una giornata di
sensibilizzazione per i
problemi dei più piccoli.
Si chiamerà :«La giornata
della speranza» e aspetta
grandi e piccini domenica
8 dicembre alle ore 14
presso l’oratorio di Pozza
di Fassa, con la grande
animazione e
l’intrattenimento per i
bambini. Alle ore 16
inizierà lo spettacolo
teatrale intitolato
«Dirottate su Betlemme»:
una versione particolare
della natività, che parla di
come la notizia della
nascita del bambin Gesù
sia stata appresa dagli
angeli del Paradiso. Una
commedia che vuole
ricordare ai bambini
l’insegnamento più
importante: l’umiltà. Il
ricavato dell’evento andrà
in beneficenza alla
famiglia di una bambina
della Valle di Fassa colpita
da una brutta malattia,
con l’augurio di vederla
presto tra i nostri monti.
ricordato in estate con una
bellissima manifestazione
serale e con una mostra
rievocativa allestita in
collaborazione con i
Fotoamatori. Il libro,
intitolato «Dai Civici
Pompieri ai Vigili del Fuoco 1873/2013», è stato curato
dal giornalista Mario Felicetti
e, per la parte grafica, dallo
studio «Area grafica» di
Cavalese. È stato preparato
e stampato in gran segreto e
riassume la storia del corpo
con una articolata serie di
fotografie in bianco/nero,
alle quali, nella seconda
parte, ne sono state
aggiunte altre a colori, a
completare una serie di
capitoli riguardanti la
celebrazione del 140°, la
mostra, l’organico oggi, gli
allievi, gli ex vigili, i mezzi in
dotazione, i convegni
distrettuali, il campeggio
degli allievi, l’attività e gli
impegni.
I vigili del fuoco di Fiemme
sono ora attesi dalla grande
festa distrettuale in
programma sabato sera 7
dicembre a Predazzo,a
partire alle 19.30, presso lo
Sporting Center. Questi, per
concludere, gli ex vigili
premiati con la targa del
Comune: Mario
I vigili del fuoco di Predazzo riuniti per S. Barbara (foto Livio Morandini)
Dellagiacoma, Rinaldo
Gabrielli, Luciano
Morandini, Giuseppe
Morandini, Giacomo Vanzo,
Mario Polo, Guido
Morandini, Giuliano Piazzi,
Giuseppe Giacomelli,
Giulio Vanzo, Simone
Longo, Luigi Dellagiacoma,
Claudio Croce, Mario
Dellantonio, Paolo
Demartin, Vincenzo Cemin,
Giorgio Giacomelli, Fabio
Guadagnini, Enrico
Dellagiacoma, Giuseppe
Dellagiacoma, Carlo March,
Sandro Dellantonio,
Gianfranco Bosin,
Gianmaria Bazzanella,
Luigi Morandini,Luigi
Boninsegna, Marco Longo,
Antonio Bonet, Luigi
Felicetti, Giovanni
Boninsegna, Luca Caruso,
Giulio Croce, Mario Longo,
Clemente Facchini, Alberto
Morandini, Carlo
Defrancesco, Giuseppe
Gabrielli, Luciano Piazzi,
Maurizio Herbst, Mauro
Dellantonio, Pierluigi
Gabrielli, Aldo Guadagnini,
Mauro Bernardi e Franco
Longo.
A3120695
UNIVERSIADI » L’atleta ipovedente solandro Daldoss scenderà come apripista
€ 1,20 ANNO 68 (CXXVII) - N
O
289
Poste Italiane SpA - spedizione in abbonamento
postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004
n˚46) art.1, comma 1, Cns BOLZANO
VENERDÌ 6 DICEMBRE 2013
■ A PAG. 48
QUOTIDIANOFONDATONEL 1945
DIREZIONE REDAZIONE:
VIA SANSEVERINO 29 ■ 38122 TRENTO ■ TEL: 0461/885111
ALTO ADIGE
[email protected] ■ www.giornaletrentino.it
y(7HB5J2*TQQNKM( +@!#!$!z!.
fiemme e turismo
MONDIALI DI CALCIO
tutti contro la delega fiscale
puntare sulla ferrovia»
Oggi il sorteggio
della fase finale in Brasile
■ A PAGINA 19
■ GILBERTO BONANI A PAGINA 46
■ INSERTO SPECIALE DI OTTO PAGINE
TRENTINO SOTTO ATTACCO
2
Zaia, Biancofiore, Belluno:
1
Craffonara: «Sì, dobbiamo
io sto con renzi
CON MATTEO
POSSIAMO
SOPRAVVIVERE
di Giuseppe Raspadori
Riemerge la città romanica
Gli archeologi scoprono una chiesa nel centro di Trento
V
abbè, parliamo delle
pd-arie, mettendo da
parte, senza dimenticare, tutto quel che di male abbiamo pensato, da molti anni invero, di questo partito, il Pd, che,
dopo l’Ulivo del ’96 e dopo
l’Unione del 2006, i due tentativi di Prodi intendo, avrebbe dovuto interpretare, senza riuscirci assolutamente per’altro, la voglia e la capacità dell’Italia riformista di sinistra. Oggi, dal mio
punto di vista, ci sono due buoni motivi per riconsiderare il
quadro politico e andare a votare:il primoècheil centro-destra
si presenta, grazie a Berlusconi,
forte e ben articolato, il secondo
motivoè cheilPd, con queste
■ PAOLO PIFFER A PAG. 16
nelle cronache
studenti e spazi
■ PIANESI A PAG. 17
Ateneo, occupata
l’ex mensa
del Santa Chiara
■ SEGUE APAGINA 11
io sto con cuperlo
LA SOCIETÀ
HA BISOGNO
DI GIANNI
Dopo l’ex mensa di via XXIV Maggio tocca all’ex S.Chiara
omicidio bellucci
D
omenica andrò a votare
alle primarie del Partito
Democratico per l’elezione del segretario nazionale e
voterò per Gianni Cuperlo. Sono una imprenditrice e non ho
mai avuto appartenenze ne’ storia di sinistra eppure ritengo Cuperlo il miglior candidato. Ho
aderito fin dalla sua nascita al
Partito Democratico non per la
mia provenienza politica ma
perché rappresentava la scommessa per cambiare finalmente
ilnostropaese. Fino adoggi non
posso dire che questa scommessa sia stata vinta, non sono mancate le delusioni soprattutto a livello nazionale ma il Partito Democraticorimane l’unicaforza
■ SEGUE APAGINA 11
■ A PAGINA 20
Femminicidio,
sì all’associazione
come parte civile
di Lucia Salvaterra
■ ■ Nel corso dei lavori nello spazio retrostante l’asilo “Tambosi”, a fianco del “Bonporti”, gli archeologi hanno fatto
due scoperte. È venuta alla luce l’abside romanica della chiesa di Santa Maria Maddalena, ma anche una sepoltura
antecedente, di epoca romana, in gergo tecnico “cassalitica”. Una scoperta che può cambiare alcune pagine di storia.
il caso della settimana
3
a rovereto
4
Studenti, il freddo «congela»
il mercoledì della movida
Al bar aprì la porta sbagliata
e morì: nessun colpevole
■ UMBERTO PLACANICA A PAGINA 21
■ PAOLO TAGLIENTE A PAG. 35
viaggio nella solidarietà
Banco alimentare, cibo dell’anima
Ritratto dei volontari che sgobbano. «La felicità sta nel dare»
di Luca Marognoli
S
gobbano come in catena di montaggio per
raccogliere, accatastare e distribuire cibo alle associazioni che ogni mese vengono a ritirarlo. Ma il cibo dicono i volontari del Banco
alimentare - è in fondo alle
loro preoccupazioni. Quello
che danno è quello che ricevono:relazioni trapersone e
momentidi condivisione.
■ SEGUE APAG. 22
LA CHIESA AD UN BIVIO
ASPETTATIVE
di Piergiorgio Cattani
Il Concilio
e il Papa,
tra premesse
e promesse
L
ecelebrazioniper i450
annidallachiusuradel
Concilio di Trento
hanno fatto riflettere sulla
temperie culturale e religiosa attuale. Discorsi abbastanza retorici delle autorità
politiche provinciali e cittadine,esortazionipiùo meno
■ SEGUE APAGINA 11
l’accusa di violenza
■ A PAG. 40
Medico e anziane,
perizia psichiatrica
sulle 4 vittime
■ e-mail: [email protected]
TURISMO
Economia
TRENTINO VENERDÌ 6 DICEMBRE 2013
8
» L’INIZIATIVA DEGLI ALBERGATORI
FONDAZIONE MACH
di Daniele Peretti
◗ TRENTO
Nasce una polizza, riservata
agli associati Asat, che tutela
gli interessi sia degli albergatori che degli ospiti, con l'obiettivo di risolvere tutte quelle situazioni che possono essere
motivo di tensione tra le parti,
come lo sono le disdette o le
partenze anticipate. Una convenzione era già in vigore dal
2009, ma era riservata esclusivamente alla clientela italiana
ed era stata sottoscritta da circa il 20% degli associati. La
nuova proposta assicurativa è
estesa invece, a tutta l'area
Cee e tutela una serie di casi
che possono rovinare una vacanza. Si va dalla malattia, al
decesso, al licenziamento, ma
anche alla cassa integrazione
ed alla mobilità: tutti casi che
rendono molto difficile sia
confermare la disponibilità finanziaria, che la voglia stessa
di fare una vacanza. Ma è previsto pure il caso dell'interruzione forzata, come potrebbe
essere un infortunio sciistico
durante la settimana bianca. Il
massimale di copertura è fissato in ottomila euro, con uno
scoperto del 10% che decade
in caso di decesso o ricovero
ospedaliero superiore ai 3 giorni. L'adesione alla polizza
commercializzata dalla compagnia Erv, tramite Assigeco, è
sottoscrivibile entro 48 ore dalla prenotazione ed al modulo,
vi si accede direttamente dal
sito dell'hotel. Molti gli obiettivi che si vorrebbero raggiungere con questa polizza. Luca Libardi presidente Asat: «Puntiamo ad una valenza commerciale che renda più competitiva e appetibile l'offerta dei nostri associati, che potranno così soddisfare le molte richieste
che arrivano dall'estero. In più
avendo delle garanzie di rimborso, vorremmo andare a ridurre le prenotazioni last minut e pianificare meglio, i soggiorni». In prospettiva si parlerà anche della possibilità di dare copertura assicurativa per il
mal tempo? «Siamo ancora
nella fase di studio in un campo che decisamente particolare, se consideriamo che questo tipo di copertura è presente solo in Francia ed in Croazia
per l'estate. Ma non è detto conclude Libardi - che non si
Vini bianchi, ottima annata
sia per qualità che quantità
La polizza contro le vacanze “rovinate” è una proposta dell’Asat: in foto il presidente Luca Libardi (foto Panato)
Il pubblico alla Giornata tecnica della vite e del vino alla Fondazione Mach
Vacanze «assicurate»
e addio tensioni
tra operatori e ospiti:
◗ TRENTO
1
L’Asat presenta una polizza per tutelare la soddisfazione
dei clienti: copre anche disdette e partenze anticipate
Con la Guest card in provincia si viaggia gratis su treni e autobus
TRENTO. A partire dalla
prossima primavera i titolari di
“Guest card” potranno viaggiare
liberamente sul territorio della
provincia di Trento sia sui servizi
automobilistici che ferroviari del
trasporto pubblico provinciale.
Ciò sarà possibile per un periodo
individuato entro il limite
possa arrivare ad un protocollo d'intesa anche per questa
copertura». Si vuole migliorare l'ospitalità, possibilmente
riuscendo ad eliminare tutti i
possibili punti di contrasto tra
albergatore e ospite. Ci si è riusciti superando il divieto di
OK DELLA PROVINCIA
2
tecnico di validità massimo della
carta, pari a 20 giorni dal primo
utilizzo. Ieri è stata approvata
l’apposita delibera dalla Giunta
provinciale, che prevede
integrazioni e modifiche al
sistema tariffario dei trasporti
della Provincia e stabilisce la
possibilità di utilizzare i servizi
pubblici di linea da parte dei
partecipanti all'Universiade: per
loro circolazione gratuita sui
servizi di trasporto pubblico
provinciali. Una decisione che
riguarda circa 4 mila persone fra
atleti, accompagnatori e
assistenti beneficiari di
accredito.
vendita a cittadini stranieri di
servizi assicurativi, con una copertura assicurativa che nella
precedente forma, ha avuto
un risultato economico positivo e quindi può contare su prospettive positive. Per la Erv, gli
associati Asat e lo stesso Tren-
tino, avranno la funzione di tester con la compagnia assicurativa tedesca che potrebbe
avere anche un ruolo promozionale in Germania, dal momento che è la compagnia di
riferimento della Lufthansa.
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LA NUOVA TRATTA AEREA
3
Maso Franch, Cantina La Vis Verona-Mosca, per Rossi
pagherà un affitto dimezzato è un volano di sviluppo
◗ TRENTO
Sarà ridotto del 50%, per 19 mesi a partire da marzo 2014, il canone di affitto di Maso Franch.
La Giunta provinciale ha dato il
suo assenso a Cooperfidi riguardo alla concessione da parte di
quest'ultima del beneficio in favore della Cantina La Vis. La riduzione sul canone annuale di
affitto, prevista come possibile
dalle norme provinciali, avverrà a titolo di "de minimis". Il
contratto con la Cantina La Vis
è stato sottoscritto il 4 ottobre
2010 per la durata di 6 anni, rinnovabili. Prevede un canone an-
nuale di 227.670 euro più Iva,
da adeguare annualmente in
base all'indice Istat. Cooperfidi,
previo assenso della Provincia,
può concedere una riduzione
del canone nella misura massima del 50%, a titolo di "de minimis". La Giunta, a maggio, ha
definito i nuovi criteri in base ai
quali può essere riconosciuta
questa agevolazione. Possono
fruirne soggetti in stato di momentanea difficoltà economico
finanziaria. Devono però presentare un piano di risanamento o sviluppo aziendale, mentre
Cooperfidi deve dare una valutazione positiva alla richiesta.
◗ TRENTO
La nuova tratta aerea Mosca-Verona rappresenta «grandi opportunità per l'interscambio economico e turistico tra il
Trentino e la Russia». Ne è convinto il presidente della Provincia Ugo Rossi, secondo il quale
il collegamento «potrà rappresentare un importante volano
per i rapporti di cooperazione
bilaterale. Un vero e proprio
“acceleratore di flussi”: di turisti, di merci e servizi». Al fianco
di Rossi, in sala Belli, Michele
Dallapiccola, assessore al turismo e alla promozione e gli
ospiti: il console generale della
Federazione russa a Milano,
Alexander Nurizade, il presidente di Aeroporto Verona, Paolo Arena, il direttore comunicazione e rapporti istituzionali
S7 Airlines, Anna Bazhina. S7
Airlines incrementerà la frequenza dei voli che dal 27 dicembre, tra Verona e Mosca, saranno giornalieri, con partenze
da Verona alle ore 12.25 (ora locale) e da Mosca alle 11.35 (ora
locale). I voli saranno operati
con Boeing 737-800 e Airbus
A320 Family per il trasporto di
160 passeggeri, con cabine economy e business class.
Il 2013 sarà una annata memorabile non solo per la quantità
di uve prodotte ma anche per la
qualità dei vini bianchi, in particolare quelli aromatici. Il tema
è stato ampiamente trattato a
San Michele all’Adige, nell’aula
magna della Fondazione Edmund Mach, nella sesta giornata tecnica della vite e del vino.
Nell’incontro, moderato dal dirigente del Centro Trasferimento Tecnologico, Michele Pontalti, è stato illustrato l’andamento fitosanitario, che risulta ampiamente sotto controllo, a parte qualche problema causato
dalla flavescenza e da nuovi insetti attualmente allo studio degli esperti di San Michele, e sono stati proposti alcuni risultati
delle attività di sperimentazione condotte dal Centro Trasferimento Tecnologico. Molti gli argomenti affrontati, specie per le
patologie della vite e i possibili
rimedi. Maurizio Bottura ha
spiegato che l’aumento di produzione di uva è dovuto a vari
fattori tra cui un buon germogliamento, una buona fertilità e
una buona fioritura. Il 2013 sarà
anche ricordato per il ritardo
stagionale dovuto ad un maggio molto fresco e piovoso.
Qualche preoccupazione destano la cocciniglia Planococcus ficus e soprattutto i giallumi della vite, con la flavescenza dorata in espansione su tutto il territorio provinciale. Marco Delaiti
ha parlato della cocciniglia farinosa della vite (Planococcus fi-
cus), insetto di recente introduzione in provincia che colonizza vari organi della pianta, debilitando il suo sviluppo e alterando la qualità dei vini in fase di
vinificazione. Tipico delle regioni centro-meridionali, è comparso al nord negli ultimi anni e
in Trentino ha interessato
l’area vitata a sud di Trento.
L’insetto è ora allo studio in
Fondazione e sono state illustrate le misure fitosanitarie per
contrastarlo. Francesco Ribolli
ha presentato uno studio condotto da sette anni su Pinot grigio e da tre anni su Chardonnay. Sono stati confrontati gli
apporti con concime minerale
e letame bovino. I risultati evidenziano che il ruolo della concimazione non è rilevante ai fini qualitativi e quantitativi della
produzione, in particolare nei
vigneti situati in terreni profondi e fertili. Daniele Prodorutti
ha invece illustrato le sperimentazioni della Fondazione Mach
per valutare l’efficacia di nuove
soluzioni contro il mal
dell’esca, una malattia causata
da alcuni funghi che penetrano
dalle ferite di potatura e si sviluppano nel legno. Anche se
l’incidenza della malattia è bassa, la Fondazione ha testato alcuni biofungicidi tra cui un prodotto brevettato dalla Fondazione che ha dato ottimi risultati nel prevenire infezioni. Mario
Malacarne e Luciano Groff hanno invece spiegato come la vendemmia tardiva abbia permesso di recuperare le gradazioni
zuccherine delle uve.
A MULES, IN ALTO ADIGE
4
Gilmozzi visita il cantiere
del tunnel del Brennero
◗ TRENTO
In occasione della celebrazione di Santa Barbara, patrona
dei minatori e dei vigili del
fuoco, l'assessore ai lavori
pubblici, ambiente, trasporti
ed energia Mauro Gilmozzi,
accompagnato dal dirigente
generale del Dipartimento lavori pubblici e mobilità Raffaele De Col, si è recato a Mules,
vicino a Fortezza, in Alto Adige, in uno dei cantieri della
Galleria di base del Brennero.
La cerimonia ha offerto l'occasione all'assessore Gilmozzi
per esprimere l'apprezzamen-
to per il grande lavoro che è
stato realizzato fino a questo
momento dalle maestranze e
valutare lo stato di avanzamento dell'opera. Finora sono stati realizzati circa dodici
chilometri di galleria esplorativa e circa 1,5 chilometri di
galleria vera e propria. Erano
a Mules anche Herald Ruijters
Capo unità della Dg Move per
la rete TenT, oltre ai vertici
della Bbt Raffaele Zurlo e Konrad Bergmeister. Tra i tanti i
temi oggetto di confronto, si è
parlato anche di progetti energetici e finanziamenti europei.
Borsa
VENERDÌ 6 DICEMBRE 2013 TRENTINO
9
1
Sandwich, “wraps” e insalate
preparate al momento davanti
agli occhi dei clienti, seguendo
i loro desideri in quanto a ingredienti (freschi) da inserire come companatico. Il colosso statunitense dei fast food Subway,
presente in 100 paesi del mondo con 40 mila ristoranti, quattromila dei quali in Europa, ha
deciso di sbarcare in regione.
La calata è iniziata pochi anni
fa da Nord, dalla Baviera, per
passare in Austria, dove in breve si sono aperti ben 18 Subway; ora si sconfinerà in Italia.
Inizialmente è prevista l’apertura di cinque ristoranti a Bolzano, Merano, Bressanone,
Brunico e Trento, ma in pochi
anni si pensa di arrivare a dieci.
Ora si è avviata la ricerca di
partner locali per il franchising.
Non grandi imprenditori, ma
chi può permettersi di investire
120-150 mila euro a ristorante.
In questi giorni il development agent di Subway per
l’area germanofona, Christian
Türcke, si trova a Bolzano, dove ha già visionato diverse location sia in città che fuori, prendendo anche contatto con numerosi imprenditori locali.
Türcke precisa: «È il momento giusto per entrare con convinzione nel mercato italiano.
Attualmente ci sono un paio di
ristoranti Subway in Italia: Roma, Firenze, Pisa, Livorno, più
altri 7-8 locali nei pressi delle
basi militari americane, come a
Vicenza e ad Aviano. Ma per
quanto riguarda la popolazione civile italiana esistono notevoli potenzialità di sviluppo.
Partiremo da Bolzano e da
Trento. Ora stiamo cercando
Subway, sbarca in regione
il colosso dei sandwich
LE BORSE
Ftse Mib
dei partner per il franchising:
imprenditori locali con i quali
sviluppare il concetto del locale. A medio-lungo termine in
regione apriremo dieci ristoranti, anche perché si tratta di
locali di dimensioni ridotte rispetto ad altri fast food in franchising. Abbiamo analizzato diverse città dove potremmo in-
sediarci: Merano, Bressanone,
Trento, ma anche Riva del Garda e Brennero. Tutte località
con molti turisti e traffico intenso». Non si tratta di concorrenza alla gastronomia, «siamo un
buon fast food, ma non faremo
concorrenza ai ristoranti».
In Trentino Alto Adige si cercano tre o quattro partner, che
abbiano la possibilità di aprire
anche due o tre ristoranti a testa. «Come partner in franchising si ha la possibilità di aprire
un locale, ma se il ristorante gira bene, viene concesso di
aprirne un secondo, un terzo...» Per Bolzano si sta pensando al centro, «una location ottimale per i pedoni, ma cerchia-
-1,75%
Ftse All Share
19.221,00
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La catena americana di ristoranti alla ricerca di partner locali per il franchising
Previste nuove aperture a Trento, Riva e anche Bolzano, Merano e Bressanone
Uno dei 40 mila ristoranti Subway: tra full e part time ogni locale occupa una decina di dipendenti
17.993,12
MILANO
mo anche luoghi di grande passaggio veicolare, tipo nella zona industriale o in quella artigianale. In questo siamo molto
flessibili». I ristoranti Subway
in Baviera e in Austria vanno infatti da 26 a 296 metri quadrati;
si va dagli aeroporti alle stazioni ferroviarie, alle stazioni di
servizio. «In questo senso, un
distributore sulla MeBo sarebbe ottimale come scelta».
Il pubblico cui ci si rivolgerà
saranno soprattutto i giovani,
«e anche chi ha viaggiato tanto.
Il 90% dei turisti ci conosce».
Per quanto riguarda la tempistica, per i primi ristoranti sarà
questione di un anno. Una volta ottenuto il locale in affitto,
bastano quattro o cinque giorni di lavori. «Non abbiamo friggitrici o grandi impianti di ventilazione. Il ristorante è molto
semplice da realizzare e ciò
comporta che gli investimenti
non sono elevati, molto meno
che per un burger franchising.
Qui bastano capitali moderati.
Non cerchiamo grandi imprenditori, ma gente che ha voglia
di rimboccarsi le maniche e a
cui piace lavorare coi clienti».
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583
3732
1,616
1,32
28,74
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1,378
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1,077
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2,000
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6,604
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18
304
26
960
164
1876
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1036
4
16
119
22
877
26307
1316
4
46
1278
40
10
1063
353
TITOLO
Italmobiliare
Italmobiliare rnc
IVS Group
J
Juventus FC
K
K.R.Energy
Kinexia
L
La Doria
Landi Renzo
Lazio
Luxottica
Lventure Group
M
M&C
Maire Tecnimont
MARR
Mediacontech
Mediaset
Mediobanca
Mediolanum
Meridie
Mid Industry Cap
Milano Ass.
Milano Ass. rnc
Mittel
Moleskine
MolMed
Mondadori
Mondo Tv
Monrif
Monte Paschi Si.
Montefibre
Montefibre rnc
Moviemax
Mutuionline
N
Nice
Noemalife
Novare
O
Olidata
P
Panariagroup
Parmalat
Piaggio
Pierrel
Pininfarina
Piquadro
Pirelli & C.
Pirelli & C. rnc
Poligr. S.Faustino
Poligrafici Editoriale
Poltrona Frau
Pop.Emilia Romagna
Pop.Sondrio
Prelios
Premafin Finanziaria
Premuda
Prima Industrie
Prysmian
R
R. De Medici
Ratti
RCS MediaGr r B
RCS Mediagroup
RCS Mediagroup risp
Recordati
Rif €
ieri
ieri
Var %
Cap.
inizio
2012- 2013
in mil.
anno
min €
max € di €
23,950
13,950
7,250
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-1,41
-0,68
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72,22
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52
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5
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327
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Stefanel risp
STMicroelectr.
5
T
0,157
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3,100
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4,200
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101,58
149,80
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3,924
6,712
6,529
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2,302
0,840
1,600
1,458
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4,284
74
465
774
13
3676
5173
4699
4
1200
96
163
341
170
363
14
56
1981
6
5
5
167
2,728
3,570
0,738
0,07
-3,41
-
2,02
18,35
-26,02
2,335
2,911
0,695
2,972
4,921
1,090
316
28
10
Telecom IT Media rnc
1,51
30,28
0,192
0,358
12
1,271
2,460
2,306
0,500
3,148
1,719
10,930
8,490
6,395
0,260
2,420
6,575
3,922
0,578
0,150
0,270
8,650
17,780
-2,16
-0,32
-3,92
-1,57
-0,44
-1,77
-1,09
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-1,01
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-2,81
-3,59
-2,44
-1,37
-0,53
-0,81
-0,46
-0,11
16,82
38,05
10,65
-8,06
3,42
6,64
23,15
47,52
62,15
-4,13
148,72
18,26
-14,74
-20,53
12,93
8,88
-7,04
15,60
0,665
1,285
1,719
0,495
2,648
1,232
6,464
4,110
3,542
0,199
0,842
2,957
3,710
0,569
0,125
0,194
6,625
9,525
1,426
2,612
2,395
1,309
4,545
1,935
11,447
8,824
6,941
0,405
2,616
7,267
6,761
1,838
0,498
0,576
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19,233
58
4446
846
24
94
86
5239
105
55
34
346
2243
1227
161
62
51
76
3816
0,289
2,200
0,424
1,310
0,716
10,270
-0,38
-1,87
-3,44
-1,06
-0,49
-0,87
99,24
11,56
14,62
-32,61
156,87
47,56
0,105
1,603
0,303
1,110
0,146
4,997
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2,284
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8,610
0,816
10,590
109
61
33
564
21
2180
0,292
-0,23
-27,57
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1
0,530
-2,93
-13,47
0,378
0,752
3216
15,830
-0,50
-2,16
12,241
18,328
-
Terna
3,460
-1,14
12,78
2,548
3,685
6979
TerniEnergia
2,090
-1,14
-1,14
1,890
2,694
79
0,745
Telecom IT rnc
Tenaris
Tesmec
Tiscali
Tod’s
Trevi Fin.Ind.
TXT e-solution
0,350
1,05
0,150
-0,73
61,95
0,045
-0,89
10,40
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0,049
84
122,800
-
24,17
62,108
0,300
144,651
0,831
3784
79
6,170
-1,44
47,11
3,215
7,160
435
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3,961
19,136
102
UBI Banca
4,724
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27,88
1,916
5,140
4336
Unicredit
5,070
-2,50
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Unicredit risp
7,825
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19
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Unipol pr
3,130
-
130,15
0,959
4,667
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115
U
31,69
V
Valsoia
11,020
-1,17
187,88
3,304
13,335
Vianini Industria
1,195
-1,48
19,86
0,857
1,285
Vianini Lavori
4,798
0,38
51,45
2,537
4,842
210
Vittoria Ass.
8,200
-2,84
64,13
2,978
8,882
556
36
W
World Duty Free
8,400
-1,00
6,33
7,400
8,770
2164
31,000
1,41
156,62
7,341
31,285
1794
Zignago Vetro
4,980
-0,40
9,60
5,034
438
Zucchi
0,072
1,55
-13,90
0,061
0,125
13
Zucchi rnc
0,185
-1,07
-1,54
0,165
0,268
1
Y
Yoox
Z
4,013
Trento
VENERDÌ 6 DICEMBRE 2013 TRENTINO
19
«Insulti in parlamento Attacco Uil: «Basta
«Dellai si dimetta
Il governo tibetano
stop studenti in aula» lavoro nelle festività» da capogruppo di Sc» ospite in provincia
◗ TRENTO
Mauro Ottobre
deputato Patt
◗ TRENTO
Dopo la bagarre di mercoledì alla Camera, con lo scontro tra
M5S e Pd, interviene il deputato
Mauro Ottobre, che ha chiesto
alla presidente della Camera
Laura Boldrini di sospendere la
possibilità di assistere alle sedute in primo luogo da parte di studenti «sino a quando vi saranno
comportamenti e insulti».
◗ TRENTO
Volantinaggio della Uil, oggi in centro, contro le
aperture la domenica e nelle festività, come l'8 dicembre. «Il lavoratore ha un diritto di scelta previsto dal contratto nazionale», dice Matteo Salvetti.
«Se questo viene meno, il rischio è che le aziende
aprano anche a Pasqua e Natale», ha aggiunto, accusando Confesercenti e Confcommercio di non
collaborare. Per l'effetto delle liberalizzazioni di
Monti - aggiunge - «32 mila piccoli negozi hanno
chiuso e si sono persi 90 mila posti di lavoro».
Lorenzo
Dellai
◗ TRENTO
Il deputato Andrea Vecchio torna ad attaccare Lorenzo Dellai:
«Mi sembra irriverente e inaccettabile che continui a dichiararsi e firmarsi capogruppo alla
Camera di Scelta Civica, quando è ormai noto che fa parte dei
cosiddetti Popolari usciti già alcune settimane fa dal partito.
Molli la poltrona e si dimetta».
Dopo la visita del Dalai Lama e del primo ministro Lobsang Sangay, prosegue il rapporto di
amicizia fra la nostra provincia e il popolo tibetano. Ieri è giunto in Trentino il governo tibetano in esilio, che si compone di quattro ministri.
In serata l'esecutivo tibetano ha tenuto un incontro pubblico a Palazzo Trentini. Al mattino il
vicepresidente Alessandro Olivi aveva incontrato la delegazione, consegnando ai suoi membri
lo stemma della Provincia autonoma di Trento.
1
◗ TRENTO
Trentino sotto attacco, questa
volta per colpa della delega fiscale. Attacco concentrico. A iniziare a sparare, mercoledì, è stato il
giornale Libero, che in prima pagina ha pubblicato un editoriale
del direttore Maurizio Belpietro. Titolo: «Lussi e privilegi. Ma
non possiamo più permetterci
le Regioni Speciali». E via con i
suggerimenti al commissario
per la spending review Carlo
Cottarelli: «Con 12,5 miliardi di
imposte trattenute e poltrone
pubbliche moltiplicate le "cinque sorelle" sono un lusso da
sforbiciare». E la Provincia di
Trento in particolare viene accusata di prendersi cura dei suoi
cittadini «anche con buoni vacanza per il mare e con congedi
di paternità fino all’ottavo anno
del figlio». Seconda puntata ieri,
con lo spazio che Libero ha dedicato alla deputata di Forza Italia
Michaela Biancofiore, la quale riferendosi all’emendamento alla legge di stabilità concordato
dal governo con Trento e Bolzano - come nel suo stile non ha
usato mezzi termini: «Bisogna
fermarli. Stanno assegnando alle Province autonome i poteri di
uno Stato: completa autonomia
fiscale e potere di legiferare in
materia di tributi. E soldi. Tantissimi soldi, 5 miliardi di trasferimenti a testa».
A dargli man forte c’è il governatore veneto, il leghista Luca
Zaia, che dichiara: «Quella presa
a Roma è una decisione che rischia di minare le più semplici
regole della concorrenza, in questo modo la competitività di
Trento e Bolzano è dopata. Questi territori godono di vantaggi irrecuperabili e smisurati rispetto
Delega fiscale, Trentino
sotto attacco: «Privilegi»
aiuti a Filippine
e Sardegna
Zaia: «Competitività dopata». Biancofiore a Libero: «Dal governo 10 miliardi»
Bellunesi pronti alla mobilitazione. Panizza: «Non risolvono così i loro problemi»
Luca Zaia
Michaela Biancofiore
Franco Panizza
a imprenditori e lavoratori che
operano nel bellunese».
E proprio da Belluno ieri è arrivata una dichiarazione di guerra. Il sindaco di Pieve di Cadore
Maria Antonia Ciotti invita alla
mobilitazione la montagna veneta, sindaci, amministratori,
imprenditori, sindacati e cittadi-
ni «contro le ingiustizie dello Stato nei confronti della terra bellunese». Duro l'attacco allo Stato e
al governo, che «concede privilegi a chi li ha già - scrive - e dare
poi la delega fiscale alle Province di Trento e Bolzano vuol dire
far morire dal punto di vista economico la nostra provincia». Per
Ciotti «si crea una palese concorrenza sleale, favorendo lo spostamento delle nostre imprese
nei loro territori e a noi resteranno i disoccupati». Ciotti propone di ricorrere in Cassazione e alla Corte Europea «visto che noi
siamo nelle Alpi come Trento e
Bolzano e l'Europa riconosce
l'uguaglianza della montagna».
Dura la reazione del deputato
Franco Panizza (Patt), che ribatte alle «incredibili dichiarazioni»
dell’onorevole
Biancofiore:
«Con la legge di stabilità alle autonomie speciali non è stato
concesso alcun privilegio. Semplicemente si è cominciato a dar
corso a quanto stabilito con l'Accordo di Milano e nel quadro
normativo previsto dal federalismo, specificatamente sulla parte relativa alle autonomie speciali. Forse perché nella sua vita politica non è mai riuscita a rappresentare e a difendere le istanze
delle popolazioni del Trentino e
dell'Alto Adige, si scaglia contro
di loro, e contro il fatto che ci siano in Parlamento forze che non
fanno altro che mantenere fede
al mandato ricevuto dagli elettori». Quanto alle proteste venete,
«agli amici del bellunese - risponde Panizza - dico che non è
prendendosela con la nostra autonomia che risolveranno i loro
problemi. Ci troveranno sempre
al loro fianco ogni volta che chiederanno legittimamente competenze e di poter avere una maggiore autonomia».
Il grazie di Pacher: serata con Enzo Bianchi
Giovedì prossimo il priore di Bose a Trento. L’ex presidente: «Lo sento vicino alla mia sensibilità»
‘‘
‘‘
Un po’
di nostalgia
per i temi
amministrativi, mi viene
l’istinto di chiamare De Col
◗ TRENTO
Il suo grazie ai trentini, a quelli
che lo hanno votato nei suoi
23 lunghi anni di politica e a
quelli con cui ha lavorato, Alberto Pacher ha scelto di dirlo
con un regalo insolito, «un
pensiero» lo definisce. Una serata pubblica, giovedì prossimo alla sala della Cooperazione (ore 20.30) con Enzo Bianchi, fondatore e priore della comunità monastica di Bose, per
parlare di bene comune e cittadinanza. Un credente in dialogo con i non credenti, sui temi
della fede ma non solo, che ha
fatto del confronto la cifra dei
suoi scritti. «Una sensibilità
che sento vicino alla mia»,
spiega l’ex presidente della
Provincia. Che è andato di persona a Bose, nella campagna
tra Biella e Vercelli, per chiedere a Enzo Bianchi la sua disponibilità a venire a Trento.
«Non sarà una serata d’addio»,
precisa, «quello l’ho già fatto».
Pacher lo racconta seduto
2
Dai lavoratori
Se voterò
domenica alle
primarie Pd?
Faticosamente, ma una
vocina mi dice di andare
L’ex presidente della Provincia Alberto Pacher (foto Panato)
nella saletta dell’hotel America, la sua prima (e forse per
molto tempo ultima) conferenza stampa da quando non è
più presidente. Solo un centinaio di metri in linea d’aria lo
separano dal palazzo, ma ormai quella non è più casa sua.
Ammette che «sì, la vita è molto cambiata». Sta rientrando,
lentamente, nei panni dello
psicoterapeuta, lavoro che
ama e vuole tornare a svolgere: «Non ho ancora avuto contatti con pazienti, per il momento sto facendo un po’ una
ricognizione complessiva sui
vari settori, aiutato dai colleghi. E poi la direzione
dell’Azienda sanitaria mi ha
chiesto di collaborare, anche
sfruttando i rapporti che ho costruito in questi anni». L’addio
alla politica lascia tempo an-
che per la vita privata, «un bel
po’ di tempo in più», sorride
Pacher. «No, nessun ripensamento, davvero no». Semmai
«un po’ di nostalgia, ma dei temi amministrativi», «leggo i
giornali - confessa - e mi verrebbe da dire qualcosa sui
miei temi, trasporti, ambiente.
Qualche volta c’è ancora
l’istinto di chiamare Raffaele
De Col (il dirigente del dipartimento lavori pubblici e mobilità, ndr)». Chissà quante volte
l’ha fatto negli ultimi 5 anni.
«Allora lo dico a mia moglie, o
al gatto - scherza - che mi sopportano stoicamente».
L’impegno nelle istituzioni
e nel partito si è chiuso: «Chi
ha una storia come la mia non
può stare con un piede dentro
e uno fuori. Ci saranno altri
modi per partecipare». Del resto la passione per la politica
non scompare perché non hai
più un ruolo pubblico. Resiste
nelle relazioni con gli amici. E
nelle abitudini. Come quella
di votare, anche alle primarie.
TRENTO - La giunta
provinciale ha ratificato
l'accordo di solidarietà per gli
interventi di emergenza a
favore delle popolazioni delle
Filippine e della Sardegna,
colpite da gravi calamità nel
corso del 2013. L'accordo era
stato siglato il 25 novembre
(per la Provincia dagli assessori
Tiziano Mellarini e Sara
Ferrari) e prevedeva di
realizzare interventi di risposta
all'emergenza causata dal
tifone "Haiyan" nelle Filippine
e dalle alluvioni che hanno
colpito la Sardegna (nella foto)
in novembre. L'intervento di
solidarietà impegna lavoratori,
aziende, sindacati, associazioni
di categoria, istituzioni
pubbliche e volontariato.
É stato aperto un conto
corrente per raccogliere le
offerte: il denaro arriverà dai
lavoratori come trattenute
volontarie sulla busta paga.
Voterà domenica per il segretario del Pd? Qualche secondo di silenzio alla ricerca
delle parole giuste: «Faticosamente». «Ci devo pensare su
bene», aggiunge, «ma so già
che domenica sentirò quella
vocina che mi dice che a votare si va». Non chiedetegli per
chi. Ha già dichiarato, anche
di recente, la sua simpatia per
Matteo Renzi. Ma oggi il suo attestato di stima va soprattutto
al presidente del consiglio in
carica Enrico Letta: «Sta facendo miracoli, con tutte le spinte
che subisce. E poi glie n’è capitata una a settimana». «Dopo
questa spintona della Corte
Costituzionale, per molti versi
imbarazzante, al Porcellum,
dovranno pur fare finalmente
una nuova legge elettorale. È
bene che questa lunghissima
fase elettorale si chiuda. C’è bisogno di un governo di visione, che richiede un’omogeneità politica, ma non andremo a
votare prima del 2015». Con
Letta candidato premier? «Potrebbe anche essere». Il suo
schema, lo aveva detto, era
Renzi candidato Pd e Letta presidente del consiglio. Ma le vie
della politica sono tortuose e
inaspettate, quindi si vedrà.
(ch.be.)
Trento
VENERDÌ 6 DICEMBRE 2013 TRENTINO
1
21
il caso della settimanA » LA MOVIDA IN CITTÀ
Il mercoledì dei nottambuli? Un deserto
Complice il freddo, i locali aperti sono semivuoti. Lavorano solo bar Verdi e Cafè de la paix, subito pienone alla Cantinota
di Umberto Placanica
◗ TRENTO
Lo studente trentino, dal giurista sbarbato che cammina sempre di fretta al “letterato” un po’
sperduto e malinconico, ha scelto, ormai da anni, di volersi divertire con colleghi e amici il
mercoledì sera. Scelta non premeditata e dettata dalle ragioni
del cuore ma anche da quelle
degli esercenti che vedono nella
notte di mercoledì un’occasione per guadagnare un po’ di più
e arrotondare su cocktail e birre. Ma come effettivamente si
svolgono queste serate è prerogativa dello studente, e in moltisi chiedono cosa egli faccia in
concreto durante le sue notti
“magiche”. Noi lo abbiamo visto girando tra locali e vie del divertimento.
I bar che costellano il centro
della città sono aperti, ma a parte qualche eccezione che - si sa non può far altro che confermare la regola, sono anche vuoti.
Le vie addobbate e illuminate
sembrano il set di un film horror, non si sente volare una mosca, e se per caso si incrocia un
passante si è quasi intimoriti
dall’incontro. In effetti la situazione sembra fittizia, si ha l’impressione di poter essere vittima di un agguato da un momento all’altro. Da lontano, in prossimità di qualche strada, si vedono anche due fanali abbassati
che si avvicinano. Pensi subito:
«Oh, ma guarda, qualcuno cerca posto per la macchina. Magari quel qualcuno è venuto per divertirsi, per cercare un locale in
cui ballare o bere un bicchiere».
Il veicolo si avvicina sempre
più, e quando ti costeggia rimani deluso da una scritta sul lato
della portiera, che ti riporta al silenzio: “Ronda Atesina”.
E allora si continua a camminare: attraversiamo piazza Italia, ci immettiamo in galleria e
poco dopo sentiamo un vocio in
sottofondo che proviene dal Teatro Sociale. Sono le 22 ed è terminata una rappresentazione.
Le persone si avvolgono tra
mantelle e giacconi e bevono
qualcosa per riscaldarsi al bar
del Teatro. La situazione in via
Oss Mazzurana è confortante:
significa che, almeno per commedie e concerti, i trentini si
spingono fuori dalle loro calde
abitazioni. In largo Carducci ritorna la depressione: è spopola-
to come la tundra nei mesi in
cui si raggiungono le temperature più rigide, solo qualche folata
di vento che scuote i tendoni e
l’umore dei baristi.
Analogo scenario in via Verdi,
per definizione la via degli universitari: solo fuori dal bar Verdi
c’è un gruppo di ragazzi che
chiacchierano. E si continua
verso via Suffragio, per tutti la
“strada della movida” ma che
mercoledì si presentava in una
veste un po’ scarna. Pochi passanti infreddoliti e qualche temerario all’uscio di un bar.
In passaggio teatro Osele, il
circolo Cafè de la paix lavora invece di buona lena. Ma la sorpresa di questo mercoledì sera
freddo e desolato la troviamo in
Cantinota, dove, mani intasca,
entra lo studente trentino con la
sua combriccola di scapigliati.
La comitiva scende le scale, tra
battibecchi e risate, si infila nella sala fumatori e si disperde.
Qualcuno inizia ad ordinare della birra, gli stomaci più forti
chiedono del “Negroni”. Il piano bar funziona come ai “vecchi
tempi”, tanto che dopo solo
un’ora dall’ingresso degli studenti, la festa dell’insignificanza, parafrasando Kundera,
esplode. Il locale è pieno.
©RIPRODUZIONE RISERVAT
Largo Carducci la sera si trasforma in un luogo quasi spettrale. Lo stesso vale per via del Simonino, sopra
Nessun’anima viva
sulle vie del centro,
tranne in via Oss
Mazzurana all’uscita
del pubblico dal Teatro
Sociale alle dieci di sera
Ma altrove è difficile
trovare dei passanti
dalla provincia
MONTE BONDONE
Destinati altri 3,5 milioni
al Fondo per la famiglia
«Horto di Abramo» anti-sfregi
◗ TRENTO
Il Fondo per la Famiglia del
Trentino è stato integrato dalla
giunta provinciale con 3.575.000
euro. Giunge così a un totale di
20.975.000 euro. Il Fondo è destinato a finanziare gli interventi
previsti dalla legge 1 del 2011 e a
integrare le risorse autorizzate
per interventi riguardanti il diritto allo studio nell'ambito dell'
istruzione superiore, le politiche
relative ai servizi scolastici e la
prima infanzia, le politiche di sostegno del reddito, quelle tariffarie relative ai servizi di prima necessità, oltre che le politiche per
la promozione della famiglia. Le
maggiori risorse integrate dall'
esecutivo verranno destinate all'
erogazione del reddito di garanzia. «Siamo ancora l'unica provincia in Italia ad avere introdotto il reddito di garanzia - ha commentato il presidente, Ugo Rossi
-. Si tratta di uno strumento nuovo, che ci ha collocati fra le realtà
europee più all'avanguardia in
questo campo». Il reddito di garanzia si aggiunge al reddito di
qualificazione, rivolto ai giovani
che vogliono migliorare il loro
grado di istruzione, al reddito di
attivazione e al reddito di continuità, il primo riservato ai soggetti disoccupati, il secondo ai
lavoratori sospesi, ad integrazione dei trattamenti di Cassa integrazione. Sono stati destinati all'
Apapi infine 1.300.000 euro per
gli invalidi civili.
Grazie all’Asuc di Baselga nasce un comitato ambientalista
◗ TRENTO
Tasin Gabrielli e Baldessari
«L’uomo, oggi, non può pensare
che la natura sia un mezzo per
arrivare ad un profitto. Al contrario, siamo noi a dover essere un
mezzo per la conservazione della natura. Certo, utilizzare il territorio è giusto, ma esiste un limite che non si può valicare. È
necessario un recupero del vero
senso della parola etica, che in
origine indicava la capacità
dell’uomo di stare al mondo; di
sfruttarlo e, contemporaneamente, prendersi cura di esso».
Con queste parole Alberto Baldessari, presidente dell’Asuc di
Baselga del Bondone, spiega le
motivazioni che stanno alla base della nascita del Comitato
Horto di Abramo, la cui presentazione si è tenuta il 5 dicembre
alla sede Acli di via Roma.
Il comitato si è costituito per
dare voce alle crescenti preoccupazioni per le sorti del Bondone,
una delle montagne più apprezzate dagli abitanti della città,
che però negli ultimi anni ha subito, a detta dei presenti, «sfregi
e interventi devastanti». «La nostra fiducia era evidentemente
mal riposta. Sono stati fatti dei
lavori scadenti e insensati, soprattutto nella zona delle Viote e
delle malghe, un tempo chiamata appunto Horto di Abramo».
Vengono portati ad esempio il
parcheggio a monte del rifugio
Viote ed il sovrappasso proprio
al centro della valle.
(e.d.r.)
■ e-mail: [email protected]
Rovereto
TRENTINO VENERDÌ 6 DICEMBRE 2013
■ Indirizzo
BorgoS.Caterina,9-Rovereto
■ Centralino 0464/421515
■ Fax
0464/434020
33
■ Abbonamenti 0471/904252
■ Pubblicità 0464/432499
■ RadioTaxi
0464/480066
»
L’ostruzionismo congela
il consiglio comunale
CONSIGLIO COMUNALE LO STALLO
Regolamento rinviato alla settimana prossima. Si lavora a una nuova bozza
che elimina tutte le novità sgradite alle opposizioni sui tempi della discussione
◗ ROVERETO
Consiglio comunale: il nuovo regolamento «antiostruzionismo» già domato dall’ostruzionismo
fare prima dei consigli comunali invece che durante?) i tempi
massimi di intervento tornano
quelli di sempre, i tempi di presentazione degli emendamenti
pure e la disciplina degli atti di
indirizzo, anche. Tutti punti che
la maggioranza avrebbe accettato. Mentre è ancora in bilico la
quarta richiesta delle opposizioni: alzare dalla maggioranza
semplice a quella qualificata dei
2/3 dei presenti il numero di favorevoli necessario per prolungare i lavori del consiglio oltre
l’ora di termine fissata.
Adesso maggioranza e opposizione devono valutare separate questa ipotesi di compromesso. Martedì si ritroveranno in
riunione capigruppo e giovedì
si tornerà in consiglio comunale. Dove questa nuova bozza sarà approvata oppure ripartirà
l’ostruzionismo.
(l.m)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
RSA DI SACCO
È stato inaugurato ieri l'iPoint
Trentino, una “culla” per imprese innovative, che rientra
nell'ambito di Ebn TechCamp
(il meeting internazionale dei
Bic d'Europa promosso dall'
European Bic Network).
D'ora in poi le startup del
Trentino avranno un nuovo
luogo in cui poter crescere.
L'iPoint è stato realizzato da
Trentino Sviluppo ed è uno
spazio creato appositamente
per poter accudire queste nuove imprese e per indirizzarle
nella giusta direzione tramite
un accompagnamento mirato
e personalizzato. Diventerà un
prezioso punto di riferimento
per gli aspiranti imprenditori
che hanno idee innovative e
vogliono trasformarle in attività imprenditoriali, ma anche
per le imprese “neonate” che
hanno bisogno di un aiuto per
superare le problematiche della fase di avvio.
L'iPoint offrirà percorsi e
servizi integrativi che prevedono facilitazioni di tipo logistico ed attività di formazione e
tutoraggio a costi agevolati.
Questa nuova struttura servirà quindi alle startup per permettere loro di tessere una rete di relazioni in sinergia con
gli acceleratori d'impresa e
con le altre realtà già presenti
(come ad esempio Progetto
Manifattura).
2
Polemica su «Snow in the City»
Per Galli il comune paga una manifestazione a vantaggio di pochi esercenti
◗ ROVERETO
Alberto Galli
Il 14 dicembre in corso Bettini
la manifestazione «Snow in
the City», annunciata come vetrina degli sport invernali ma
anche evento spettacolare,
pensato soprattutto per giovani e giovanissimi. Nessuno dubita che sarà un successo, ma
secondo Alberto Galli questo
non può far passare in secondo piano le modalità assolutamente discutibili con cui
l’evento è stato allestito.
Il Comune, di suo, ci mette
solo soldi e sgombero della
alla filarmonica
La mostra: i ritratti degli ospiti I «dieci comandamenti»
come «centro storico» umano per aiutare i figli a crescere
Uno dei ritratti in mostra a Sacco
via zeni
1
Inaugurato l’iPoint, «culla»
per le imprese neonate
◗ ROVERETO
Vista con gli occhi della maggioranza, è una vicenda kafkiana.
L’ostruzionismo impedisce di
approvare il regolamento «antiostruzionismo». E blocca il
consiglio. E’ bastata la presentazione di una sessantina di
emendamenti ad opera di quattro consiglieri comunali (Viliam
Angeli e Mara Dalzocchio della
Lega Nord; Ciro D’Antuono e
Piergiorgio Plotegher di Alleanza per Rovereto) per far naufragare un anno di propositi bellicosi e rimangiare quelle mezze
frasi fuori dai denti tipo «vedremo col nuovo regolamento...»
«arriverà pure il regolamento...»
che più di un consigliere e assessore ha pronunciato negli ultimi due anni quando il dibattito
si prolungava oltre qualsiasi ragionevolezza e spesso su temi
per nulla locali.
Mercoledì il consiglio comunale ha esaurito la prima fase
della discussione. Ma lì di è inchiodato. Riunione fiume di capigruppo e poi di maggioranza
e minoranza (in separate sedi)
alla ricerca di un accordo che
consenta di arrivare ad un voto
condiviso un po’ da tutti. E questo accordo, almeno del senso
di individuazione di una base di
minima considerata non rinunciabile dalle minoranze, si è trovato. Di fatto, espungendo dal
nuovo regolamento tutta ciò
che era stato pensato dal povero
segretario comunale (coadiuvato da una commissione in cui
erano rappresentate tutte le forze politiche che non si fossero
chiamate fuori a priori, quindi
tutti tranne Lega e allora Pdl)
per rendere più difficile l’ostruzionismo. Nella bozza riveduta
e corretta uscita dal confronto
di ieri (a proposito, i confronti
propedeutici non si potrebbero
L’inaugurazione della nuova sala iPoint al Bic di via Zeni
◗ ROVERETO
◗ ROVERETO
Inaugurazione alle 16 di oggi,
nella Rsa di via Fedrigotti a
Borgo Sacco, della mostra fotografica di ritratti dei residenti a
cura di Paolo Longo. Le foto
sono del Circolo Fotografico
L’Immagine, di Rovereto, e titolo e sottotitolo dell’esposizione spiegano da soli il tono
dell’iniziativa: «Nei loro sguardi una perla: l’umanità - Il nostro “centro storico” umano».
La mostra sarà visitabile fino al
6 gennaio ogni giorno dalle 9
alle 19 negli spazi comuni della Rsa di Sacco.
Che essere genitore sia difficile, si sa: che sia sempre più difficile, lo si evince dal successo
che hanno quasi sempre gli incontri sull'educazione promossi dal Comune sull'educazione
dei figli, in particolare adolescenti. Questa sera (inizio alle
20.30 in sala Filarmonica) Michela Fogliani, psicologa e psicoterapeuta, proverà a dare i
"dieci comandamenti" per
l'educazione ed aiutare a crescere. La relatrice è specializzata nella psicoterapia dei giovani e degli adulti, e in consulen-
ze per genitori. É autrice, assieme ad Alberto Pellai, del libro
che dà il titolo alla conferenza:
"Le nuove sfide dell'educazione in 10 comandamenti. Per
aiutare a crescere". La conferenza parte dalla constatazione che il contesto sociale, rispetto al passato, è mutato, per
i modelli socioculturali, per la
rivoluzione informatica, perciò il rischio in cui corrono genitori ed educatori è di rispondere ai problemi con metodi
anacronistici e del tutto inefficaci, se non controproducenti.
L'incontro odierno fa parte del
ciclo "Family school".
(ms)
strada. Per 5600 euro ad allestire l’evento è l’associazione
brentegana Natural Style. Che
richiede divieto di sosta e transito su corso Bettini da via Piomarta a via Paganini dalle 8 e
30 di sabato 14 alle 14 di domenica 15.
Galli obietta che: a Rovereto
di associazioni sportive ce ne
sono un centinaio e parecchie
che si occupano di sport invernali, ma si preferisce sostenere
una associazione brentegana;
che si paga per una manifestazione che è smaccatamente
promozionale per alcuni (solo
pochi) operatori commerciali
di corso Bettini; che gli altri
operatori nè le loro associazioni non sono stati nè coinvolti
nè avvisati; che si priva di parcheggi mezza città in uno dei
week end cardine del periodo
natalizio; che questa manifestazione col Natale dei Popoli
non ha nulla da spartire.
Daicampi risponde che il
progetto di Natural Style è originale, spettacolare e coinvolgente. Che integra benissimo
l’offerta del Natale e che nessun associazione locale ha proposto nulla di simile.
Rovereto
VENERDÌ 6 DICEMBRE 2013 TRENTINO
35
La banda degli pneumatici ha patteggiato Furti in casa, dieci mesi al sospetto ladro
◗ ROVERETO
Un militare mostra le gomme rubate
Nella notte tra il 16 e il 17 orrobre scorso, si erano introdotti
nello stabilimento della Marangoni Pneumatici e, dopo aver caricato due grossi furgono con
un centinaio di grosse gomme
per autoarticolato - altre le avevano sistemate all’esterno della
recinzione con l’intenzione di
recuperarle in un secondo tempo - si stavano allontanando. Sarebbe stato il terzo colpo messo
a segno nel giro di poche settimane nella fabbrica roveretana,
ma quella notte i carabinieri della Compagnia di Rovereto li stavano aspettando e, dopo un breve inseguimento, li avevano arrestati. Ieri, i rumeni Dimitri Tunaru , 48 anni, Elena Ramona
Coserea, 24 anni, Gheorghe
Stan Stoicanescu, 30 anni, Ioan
Sirbu Dan, 40 anni sono comparsi davanti al gup di Rovereto
e hanno patteggiato tutti un anno e 10 mesi di reclusione.
◗ ROVERETO
Il tribunale roveretano
La settimana scorsa era stato
pizzicato dai carabinieri mentre, insieme ad un connazionale - un terzo complice era riuscito a fuggire, se ne stava seduto
in un’Audi A6 in centro a Mori,
probabilmente in attesa di compiere un furto in abitazione. A
confermare i sospetti dei militari dell’Arma la presenza sull’auto di numerosi arnesi da scasso
di cui né Aldor Dedjonaj, 39 an-
ni, né il suo compare erano riusciti a dare giustificazione. Il primo, che alle spalle ha una lunga
serie di precedenti e numerosi
alias, era stato arrestato perché,
nonostante già espulso dal nostro paese e fisicamente condotto in Albania, si trovava ancora in Italia. Mentre il secondo
era stato denunciato a piede libero. Ieri, in tribunale, Dedjonaj ha patteggiato 10 mesi di reclusione ed è stato ricondotto
nel carcere a Spini di Gardolo.
1
Tragica caduta al bar, nessun colpevole
Il gup ha archiviato il fascicolo sulla morte di Francesco Manfrini allo Zodiaco, lo scorso gennaio: «Fu una fatalità»
di Paolo Tagliente
◗ ROVERETO
Secondo il Gup Riccardo Dies
non ci sono responsabili per la
morte di Francesco Manfrini,
il settantaseienne che il 13
gennaio scorso, per una banale svista, anziché entrare nella
toilette del bar Zodiaco in Santa Maria, aveva aperto la porta
sbagliata ed era caduto dalle
scale per diversi metri. Le ferite riportate dall’anziano si erano rivelate fatali e, dopo una
settimana di agonia, Manfrini
aveva cessato di vivere
all’ospedale di Rovereto.
Il dramma era avvenuto nella serata di una fredda domenica e il magistrato, dopo il decesso dell’anziano, aveva subito aperto un fascicolo per omicidio colposo e disposto l’autopsia sulla salma per capire
se la morte dell’uomo potesse
essere riconducibile ad un malore, che potrebbe aver colto
Manfrini subito dopo aver
aperto la porta, o per le ferite
riportate sbattendo ripetutamente il capo sugli scalini. I
sopralluoghi compiuti nel locale e i risultati dell’esame autoptico avevano convinto la
Procura, evidentemente convinta che non vi fossero responsabilità di terzi, a chiedere l’archiviazione dell’indagine. Richiesta a cui i legali dei
familiari di Manfrini si erano
Il Csm ha nominato Aldo Celentano
alla guida della Procura di Rovereto
ROVERETO. Il Consiglio Superiore
della Magistratura ha ratificato con 15 voti favorevoli e 9 contrari
- la nomina di Aldo Celentano
(nella foto) alla guida della
Procura di Rovereto, attualmente
sostituto procuratore presso la
Procura generale della Corte
d'Appello di Brescia. Certezze sui
tempi per l’insediamento di
Celentano non ce ne sono ancora
dal momento che, dopo la
pubblicazione della nomina sulla
Gazzetta ufficiale, il magistrato avrà alcune settimane di tempo per
decidere o meno se accettare l’incarico - si tratta di una formalità - e
poi, in base agli impegni presi nel suo attuale incarico, potrà
finalmente - forse all’inizio della prossima primavera - prendere il
posto che fino all’anno scorso era occupato da Rodrigo Merlo. Lo
scorso settembre la quinta commissione del Consiglio superiore della
Magistratura, dopo aver preso in esame le graduatorie dei candidati,
aveva espresso quattro voti a favore di Celentano e due a favore di
Paolo Itri, attualmente sostituto procuratore a Napoli.
Francesco Manfrini perse la vita al bar Zodiaco dopo aver aperto la porta sbagliata ed essere caduto dalle scale
opposti con forza. Ieri, invece,
il Gup ha accolto la richiesta
della Procura. La caduta di
Manfrini, quindi, è stata una
tragica fatalità e da parte del
proprietario del bar non sarebbe stata evidenziata alcuna
mancanza: la toilette del bar,
infatti, si trova nello stabile
adiacente a quello che ospita
lo Zodiaco. Manfrini, arrivato
qualche istante prima - e come era stato subito evidenziato era in perfette condizioni fisiche - e, forse tradito dal buio,
anzichè aprire la porta d’accesso ai servizi, sulla quale peraltro era ben visibile la targhetta “toilette”, aveva aperto
quella accanto, che dà acces-
so alle cantine dei residenti
dello stabile. Una porta utilizzata con frequenza dai condomini e quindi impossibile da
chiudere. Sempre il buio aveva tradito Manfrini, impedendogli di accorgersi dell’errore
prima di compiere il primo fatale passo verso il vuoto. Pochi
istanti e la tragedia si era con-
sumata. I soccorsi erano stati
immediati, ma le condizioni
dell’anziano, abilissimo idraulico e lattoniere in pensione oltre che virtuoso della fisarmonica, erano parse subito gravissime. Ad aggravare un quadro clinico ormai disperato
anche due arresti cardiaci - il
secondo fatale - susseguitisi
nei sei giorni d’agonia. La moglie e i due figli di Manfrini si
erano subito rivolti alla Pocura per chiedere che fosse fatta
completa luce sulla morte del
loro congiunto, ma le verifiche e gli esami disposti dal magistrato non hanno evidenziato responsabilità di terzi.
©RIPRODUZIONERISERVATA
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Rovereto ❖ Vallagarina
TRENTINO VENERDÌ 6 DICEMBRE 2013
I giovani del Pd per la partecipazione alle primarie
◗ ROVERETO
Primarie: si confrontano i giovani del Pd (foto Festi)
Domenica si vota per le primarie Pd. Gli elettori (unico requisito avere compiuto i 16 anni di
età ed avere un documento con
sè) potranno scegliere tra le mozioni di Cuperlo, Renzi e Civati.
La scelta del segretario comporterà automaticamente anche
l’appoggio alla sua lista per la
composizione dell’Assemblea
Nazionale. Assemblea che decreterà il segretario in caso di
ballottaggio, ovvero se nessuno
dei tre aspiranti supererà il 50
per cento dei consensi.
Ieri a sostenere le tesi delle
tre mozioni, nella sede roveretana del Pd, incontro organizzato
dai giovani del partito. Con Rachele Lorandi per Cuperlo, Marco Laezza per Renzi e Claudio
Robol per Civati.
Tumori, sale il numero dei malati
Sono 340 le cartelle aperte al day hospital nel 2013. Aumenta l’aspettativa di vita
◗ ROVERETO
Per chi si occupa di tumori, dal
reparto di day hospital dell'
ospedale di Rovereto arriva
una notizia buona e una cattiva. Di solito si comincia con la
cattiva, ed eccola: i casi sono
in aumento, e tendono a riguardare persone più giovani.
Quella buona, è che aumenta
la sopravvivenza, e questo incide maggiormente sulla crescita dei pazienti che frequentano il day hospital. Quest'anno
la responsabile del reparto, Mirella Sannicolò, ha aperto 340
nuove cartelle, e circa 800 sono state le visite ambulatoriali.
Il centro è punto di riferimento per la Vallagarina e il Basso
Sarca, qui si indirizzano i pazienti per la prima visita qui
anziché farli andare fino al
Santa Chiara. Anche grazie al
contributo annuale della Lega
lotta ai tumori, con il mercatino di Natale delle donne di Zoreri di Terragnolo. Grazie ai volontari sono state donate al
day hospital poltrone per la
chemioterapia, una fotocopiatrice, una macchina per il caffè, cinque televisori. Una di
queste ultime è stata donata
dalla famiglia Donà, in ricordo
dell'indimenticabile Rita, volontaria della Lilt. La stessa delegazione roveretana della Lilt
ha ricevuto un macchinario
per la presso- terapia e un lettino. Questa rete di volontari, attiva tutto l'anno e non solo per
Natale, fa sì che il servizio diurno per pazienti al Santa Maria
del Carmine sia molto più accogliente ed meno asettico di
altri day hospital. Qui si fanno
le prime visite, prelievi, chemioterapie; il day hospital gestisce il follow-up (i controlli
periodici in seguito alle terapie), offre dei pasti che chi si
ferma più a lungo, assistenza,
opera a contatto con gli altri reparti. Vi lavorano due medici
oncologi (uno part-time) e
quattro infermieri (due part-time). Il lavoro è in aumento.
«Ci sono più casi - conferma
Sannicolò - ma l'aumento di
pazienti è anche dovuto al fatto che la malattia viene croni-
Al centro il professor Cristofolini e Mirella Sannicolò assieme ai volontari della Lilt e di Terragnolo (foto Festi)
cizzata grazie alle nuove cure.
Anni fa una metastasi al colon
dava dai 6 ai 12 mesi, ora la sopravvivenza è aumentata enormemente, oltre 30 mesi. Lo
stesso vale per il tumore alla
mammella, ai polmoni. Si riesce a contenere il tumore, fer-
Tagliarsi i capelli, farsi la tinta o
la messa in piega servirà ad aiutare i bambini in cura nei reparti pediatrico-oncologici, orfani o vittime del terrorismo seguiti da “Aiutateci a salvare i
bambini”. È il salone di parrucchieri “Capelli d'angelo”, di via
Trieste 42, ad aiutare la Onlus,
che da anni opera in Russia ed
all'est in favore dei bambini.
Da domani e fino al 24 di di-
del lavoro di 80 donne della
valle, che per tutto l'anno creano oggetti e ricami da vendere.
Il ricavato dello scorso anno è
servito per comprare dei televisori, quest'anno servirà ad acquistare degli abbonamenti a
giornali e riviste.
(m.s.)
l’inaugurazione
1
Countdown per McDonald’s
Domani pomeriggio il fast-food di Mori stazione apre i battenti
◗ ROVERETO
Tutto pronto al McDonald’s di Mori: domani l’inaugurazione (f. Festi)
Messa in piega «solidale»
◗ ROVERETO
marlo. Ci sono persone che
tornano per controlli dopo 20
anni». Per sostenere il centro si
potrà fare acquisti al mercatino di Zoreri di Terragnolo,
aperto domenica 8 (11-19), sabato 14 (14-19) e domenica 15
(10-19). Il mercatino è frutto
cembre ogni taglio o acconciatura fatta in questo salone sarà
solidale. Per ogni cliente, il salone “Capelli d'angelo” effettuerà una donazione all'associazione. Il progetto si intitola
“Dai colore alla solidarietà”, ed
è l’originale iniziativa natalizia
di “Aiutateci a salvare i bambini”. L’associazione roveretana
è stata in prima linea nell’aiuto
ai bambini sopravvissuti all'attacco terroristico di Beslan, assistendo loro e le famiglie.
Dopo una serie di infinite traversie burocratiche che hanno causato un ritardo di tre
mesi rispetto ai piani, finalmente domani il ristorante
McDonald’s di Mori stazione
aprirà i battenti. Lo farà con
una cerimonia di inaugurazione divisa in due distinti momenti: dalle 15 alle 18, si terrà
vip party con il taglio del nastro e cocktail buffet, numeri
di giocoleria e micromagia,
sculture con palloncini e animazione per bambini con
truccabimbi. Dalle 18, invece,
la festa sarà aperta a tutti con
torte e gadget.
A Isera l’arte di Stoffella
◗ ISERA
Il Museo della Cartolina di Isera
ospiterà un'esposizione di incisioni degli anni sessanta e settanta di Maria Stoffella Fendros.
L'artista appartiene a quella categoria di maestri che non si diranno mai tali ma che sono in
grado di insegnare tutto quello
che sui libri non si può imparare. Maria Stoffella ha frequentato l'Accademia delle Belle Arti
prima a Venezia ed in seguito a
Firenze e la sua prima mostra risale a cinquant'anni fa. Ha fatto
parte del Consiglio del Museo civico di Rovereto ed è stata membro per due anni della giuria del
Festival Internazionale del Cinema Archeologico di Atene.
La sua arte è contrassegnata
da una profonda sensibilità culturale e da rare tecniche pittoriche. La mostra sarà visitabile fino al 23 dicembre (da lunedì a
sabato, dalle 9 alle 12 e dalle
14.30 alle 17.30)
Rovereto ❖ Vallagarina
VENERDÌ 6 DICEMBRE 2013 TRENTINO
Crisi ed ecologia: Volano
sceglie gli alberi artificiali
Al posto degli abeti naturali il Comune ha donato sette piante sintetiche a scuole
e istituzioni. Con la raccomandazione di trattarli bene perché devono durare
◗ VOLANO
Bisogna risparmiare anche a
Natale, ma Volano ha trovato
la soluzione per farlo pur non
privando scuola e servizi del
tradizionale albero. Quest'anno ha distribuito alberi di Natale sintetici, che dovranno
durare più anni.
A Rovereto il Comune ha
dovuto rinunciare a donare a
scuole e circoscrizioni gli alberi di Natale: un po' perché il vivaio al Bosco della Città si è
esaurito, un po' perché comprarli sarebbe stato troppo costoso in tempi di crisi. A Volano invece si è trovato un compromesso, riuscendo a mantenere la tradizione dell'albero.
Il Comune ha acquistato degli
alberi di plastica; questi dovranno durare, e dall'anno
prossimo in poi non ci saranno quindi altri costi per l'amministrazione.
Il Comune di Volano distribuiva ogni anno sette alberi:
municipio, scuola elementare, asilo nido, scuola materna,
scuola media, centro servizi
anziani, scuola musicale. Fino all'anno scorso erano albe-
Il grande abete donato da Folgaria campeggia in piazza Marconi
ri naturali; belli, anche se
qualche lamentela c'era - dopo pochi giorni, recisi e al caldo, cominciavano a perdere
molti aghi e costringevano i
servizi di pulizia a lavori straordinari. Da quest'anno basta
alberi naturali, ma di plastica.
Lo ha comunicato con una let-
brentonico
Le borse di studio della Rurale
premiano sedici studenti
◗ BRENTONICO
Serata di gala per i migliori studenti di Brentonico. Alle 20 nel
teatro Monte Baldo la Cassa
Rurale locale premia i ragazzi
meritevoli del paese per i loro
risultati scolastici. Saranno
premiati sedici giovani delle
scuole medie, superiori, delle
scuole professionali e laureati
con un riconoscimento in denaro che in totale supera i 6 mila euro. Per le scuole medie saranno premiati Enrico Dossi,
Chiara Marzari, Luigi Tramonti e Valerii Zoller, mentre per le
scuole superiori i "secchioni"
sono Manuel Canali, Marialuisa Paina e Valentina Mazzurana. Per i diplomi di laurea si sono invece distinti Ilaria Basadonne, Sonia Bianchi, Valentina Feroldi, Angela e Sara Manzana, Giuseppe Rabini, Sofia
Simoncelli, Elena Simonetti e
Claudio Tonolli. Nel corso della serata saranno anche premiati i 9 studenti delle scuole
medie del paese che hanno
conseguito i certificati di conoscenza delle lingue straniere
"Ket" riconosciuti a livello internazionale. Questi attestati
sono un importante traguardo
ma anche un ottimo investimento per il futuro quando si
tratterà di cercare lavoro e sono frutto del lavoro dell'istituto comprensivo di Brentonico
al fine di dare l'opportunità
agli studenti dell'altopiano di
intraprendere un percorso di
qualificazione linguistica a livello europeo. Al termine della
cerimonia il Gruppo Giovani
di Serravalle metterà in scena
la commedia dialettale di Gloria Gabrielli i "Darse na mam Don Guetti, la ricchezza delle
idee nella povertà del Trentino
di fine Ottocento". Si tratta di
un racconto in due atti sul progetto di mutuo aiuto e di cooperazione elaborato da don Lorenzo Guetti nel Trentino di fine 800. Lo spettacolo sarà replicato domani.
(pa.t.)
Alpinismo e solidarietà
all’auditorium di Mori
◗ MORI
Giuliano Steghel (Sten), del
gruppo degli alpinisti di Mori,
invita ad una serata di solidarietà per la presentazione del libro
“P...come passione”. A sensibilizzare gli animi sui progetti dell'
Associazione Serenella onlus ci
sarà Marco Furlani che aprirà
un dialogo con il gruppo di alpinisti composto da Palma Baldo,
Mariano Frizzera, Giuliano Giovannini, Alessandro Gogna, Giovanni Groaz, Aldo Leviti, Roberto Manni, Ivo Rabanser, Alberto
Rampini, Mario Tranquillini e
Danny Zampiccoli. Il libro verrà
presentato questa sera alle
20.15 e la serata solidale si terrà
all'Auditorium di Mori. Alla fine
della serata l'Associazione Serenella donerà a tutti il libro ed il
calendario del 2014.
tera a scuola e servizi il vicesindaco Giuseppe Tovazzi,
spiegando questa scelta nell'
ottica del contenimento della
spesa pubblica. «Si raccomanda di procedere all'allestimento, al successivo smontaggio e
custodia - scrive nella lettera
il vicesindaco - con la massi-
ma cura, in considerazione
che l'albero dovrà essere utilizzato anche per i prossimi
anni». Il Comune ha pagato
340 euro per tutti e sette gli alberi; gli anni scorsi acquistava
gli alberi da una floricoltura,
in passato li otteneva dal vivaio forestale di Rovereto. «Abbiamo ottenuto gli alberi in
plastica ad un prezzo concorrenziale - commenta il vicesindaco Tovazzi - siamo riusciti a soddisfare le esigenze
delle scuole rispettando i principi del contenimento delle
spese». Un albero vero sarà invece quello della piazza Marconi, che, come tutti gli anni,
è stato montato dai vigili del
fuoco del paese lo scorso fine
settimana.
Il grande albero quest'anno
è stato donato dal Comune di
Folgaria. Sarà il cuore degli
appuntamenti natalizi di Volano: domani e sabato 14, dalle 9 alle 12, ci saranno le bancarelle degli hobbisti, che si ripeteranno domenica 22, alle
17, giorno in cui arriverà anche Babbo Natale (a cura del
gruppo Adp Adf).
(ms)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
ala
in breve
Martinelli:
in arrivo i soldi
della cassa
integrazione
farmacie
◗ ALA
musica
Buone notizie arrivano dalla trasferta trentina di Cobas e lavoratori della Martinelli Trasporti.
Ieri, infatti, hanno potuto incontrare l’assessore Alessandro Olivi che, competente sul Servizio
Lavoro, di fronte agli stessi dipendenti, s’è mosso per accelare la procedura relativa all’anticipo da parte di Confidi della
cassa integrazione straordinaria, fino ad ora “bloccata”. E proprio grazie all’assessore, mercoledì prossimo i riunirà il Comitato mobilità (la commissione del
Servizio Lavoro) che delibererà
lo “sblocco” del denaro. Nella
stessa giornata la documentazione arriverà a Confidi che così, nel giro di poche ore, potrà
dare il via ai bonifici per il pagamento degli arretrati della cassa
integrazione straordinaria siglata di Cgil, Cisl e Uil lo scorso 22
ottobre. Almeno su questo fronte, insomma, sembra che qualcosa stia accadendo: la conferma arriva anche dalla stessa
azienda che, proprio ieri sera,
ha cominciato a contattare i lavoratori invitandoli a recarsi in
via Degasperi a Trento per la firma della cessione del credito, atto necessario per poter finalmente incassare i primi soldi
della cassa integrazione.
37
Diturno
viaBenacense
■■ Di turnoa Rovereto la
Comunaledivia Benacense
(0464.433077)e aMori la
Candiolidi viaMalfatti
(0464.918357).
AlLoco’s
«AFinnish Contact»
■■ Dalle 21alLoco’sBar il
concertodi AFinnishContact.
musica/2
AllaScaletta
«NickPerry blue»
■■ Albar LaScaletta diBorgo
Sacco,alle21, concerto
pop-rock-bluesdeiNick Perry
blue.
cinema
Soleacatinelle
alRosmini
■■ Alle 21alcinemaRosmini,
ilfilm «Sole acatinelle».
chizzola
Festainpiazza
perSan Nicolò
■■ Nel piazzalesulretro del
centroculturale Martinelli,a
Chizzola,Festa di San Nicolò.
associazioni
Incontro
conAla-Kipengere
■■ Alle 20e 30nell’
auditoriumdella Rurale, di Ala,
incontroconAla-Kipengere.
turismo
1
«L’estate degli altipiani ha bisogno di eventi»
Michael Rech analizza il calo di presenze della stagione estiva: Lavarone meglio di Folgaria
◗ FOLGARIA
Trascorsi da un pò di tempo i
100 giorni dopo i quali Michael
Rech, AD dell'APT degli altipiani, aveva promesso una prima
valutazione, egli ragiona ad alta
voce sull'andamento estivo del
turismo. Ovviamente al centro
ci sono le presenze turistiche,
uno dei principali indicatori dello stato di salute del settore.
L'Amministratore non salta di
gioia ma nemmeno si dice prostrato: «Rispetto alle aspettative
ci siamo salvati in parte». Naturalmente il segno negativo riguarda i mesi da giugno ad agosto, mentre settembre registra
un'inversione di tendenza registrando un incremento del 22%
applicato però ad una massa decisamente bassa di turisti, circa
23 mila, e quindi incide relativamente sul dato complessivo.
Riepilogando comunque tutti e
quattro i mesi estivi si archivia
un calo del 7,18% sul territorio
di Folgaria e un meno 1,74% per
La 100 Km dei Forti: uno degli eventi che hanno sostenuto il turismo
l'ambito di Lavarone/Luserna.
Ma ciò che rende perplesso
Rech è il fatto che quella trascorsa è la stagione a più bassa presenza turistica dal 2009. «Bisogna trovare il bandolo della matassa - prosegue - ad esempio
quest'estate Lavarone ha spinto
molto sulle manifestazioni plu-
rigiornaliere come La 100 km
dei Forti, affiancata dalla
Tri-Wek, la finale del circuito
DH nord est, i campionati italiani di marcia alpina di regolarità,
il raduno delle auto storiche per
finire a settembre con la due
giorni di orientamento middle e
long distance, consentendo un
calo di presenze molto lieve , attestandosi a meno 1,74% contro
il meno 7,18 di Folgaria».
Naturalmente se la struttura
alberghiera ha sofferto, ancor
più langue il settore commerciale dove , a detta di tutti, sia alimentaristi che non, il calo di fatturato è ben maggiore. «C'è da
individuare la rotta giusta e proseguire con forte determinazione, afferma Rech, certamente i
raduni e i convegni sia sportivi
che non sono un bacino dal quale attingere». Relativamente all'
APT, rispetto alla quale Rech
aveva promesso forti rinnovamenti di metodi e contenuti,
non si sbilancia: «Pensavo di trovare più “gazer” amministrativo, invece non è stato così, il versante amministrativo è in ordine. Il nocciolo è la mancanza di
soldi perché il funzionamento
della macchina ne macina troppi senza raggiungere un sufficiente grado di produttività».
Nessun dramma , ma di certo
l'altopiano non ride.
(f.m.)
Cooperazione internazionale Al teatro Sartori di Ala
Cereghini stasera a Villa
«Sinceramente bugiardo»
◗ VILLA LAGARINA
Sono nomi noti, notissimi,
perché sentiti innumerevoli
volte al Tg, ma pochi saprebbero porli su una cartina geografica. Sono i nomi di città e
luoghi di Palestina ed Israele;
da questo spunto nasce il progetto "Troppa storia in troppa poca geografia - dalla creazione dello stato di Israele ad
oggi". Questa sera, a palazzo
Libera a Villa Lagarina, si tiene il primo incontro, con
Mauro Cereghini, docente di
sociologia dei paesi in via di
sviluppo all'università di
Trento, sul tema della cooperazione internazionale. La
conferenza comincia alle
20.15; il ciclo continuerà con
altri incontri nei paesi della
Destra Adige.
◗ ALA
Le Stagioni di prosa del Circuito
Teatrale Trentino continuano
con “Sinceramente Bugiardi”
di Alan Ayckbourn. Le traduzioni sono di Luigi Lunari, la regia
è di Antonio Syxty e reciteranno
Marco Balbi, Vanessa Korn, Carlo Roncaglia e Giovanna Rossi.
Lo spettacolo andrà in scena alle 21 al Teatro Sartori di Ala. Già
dal titolo contraddittorio traspare lo spirito che caratterizza
la commedia dell'inglese
Ayckbourn. Lo spettacolo racconta la vicenda in parallelo di
due coppie e tra la leggerezza di
piccole scappatelle extraconiugali e sotterfugi costruiti per far
scattare la comicità, fa capolino
la lucida analisi dei personaggi
e si denota un fondo d'inquietudine che ne tinge la psicologia.
Riva ❖ Arco
VENERDÌ 6 DICEMBRE 2013 TRENTINO
consiglio comunale di ledro
39
ricco programma a dro
Straticò si è dimessa, al suo posto Cellana Immacolata: teatro, musica e magia
◗ LEDRO
Maria Marcella
Straticò
Maria Marcella Straticò si è dimessa da
consigliera comunale di Ledro. Il ritiro
dallo scranno del civico consesso avviene
dopo che la scorsa primavera l’apprezzato medico di base aveva lasciato l’incarico di assessore alla sanità. Un particolare
interesse lo aveva riservato al mondo
femminile e tra l’altro era stata la promotrice di una mozione, approvata quasi
all’unanimità dal consiglio comunale di
Ledro, per la riapertura all’ospedale di Arco del reparto di senologia. Alle elezioni
amministrative di tre anni fa (le prime
dall’Unione dei sei Comuni ledrensi) la
dottoressa Straticò era stata eletta nella lista del Patt ed ora sarà sostituita dal primo dei non designati, Fabio Cellana, residente a Tiarno di Sopra, mentre l’incarico assessorile era stato affidato alla
“esterna” Serena Tolotti, arcense d’origine con un passato di segretaria zonale del
partito autonomista.
(a.cad.)
◗ DRO
Il mago
Walter Klinkon
A Dro si celebra la festa patronale dell'
Immacolata. Domani sera, alle 20.45,
nel teatro dell'oratorio la CeDro organizza la commedia brillante di Alberto Maria Betta, proposta dalla Filo Arcobaleno, dal titolo “Bosie, segreti e scondirole”. Domenica nella chiesa parrocchiale,
alle 10.30, ci sarà la messa con a seguire
la festa del dolce sul sagrato. Nel pomeriggio, alle 14.30, nel teatro parrocchiale,
lo spettacolo di magia per bambini e
non solo con Walter Klinkon (ingresso libero). A seguire la tombola proposta dal
Gruppo Giovani e, alle 17, l'estrazione
della lotteria. Il programma proseguirà
nella chiesa di Dro, alle 18, con la messa
e quindi con il Concerto dell'Immacolata, alle 20, proposto dal Coro di S.Sisinio
con la partecipazione del Coro di Ceniga, del Coro interparrocchiale di Romarzollo, del Coretto bimbi Dro, del Coretto
parrocchiale bimbi Pietramurata.
1
Al Bruttagosto un camping a 5 stelle
I progetti della Fondazione Comunità dopo la scoperta dell’acqua termale. Che potrebbe essere collegata agli ex sanatori
di Gianluca Marcolini
◗ ARCO
Definirlo campeggio è persino
riduttivo. E' un angolo di paradiso dedicato alla ricettività
d'alta classe, o di lusso che dir
si voglia; un gioiello turistico incastonato nell'ultimo, o quasi,
in Busa fazzoletto di verde (fazzoletto neanche troppo: sono
60 mila metri quadrati sui 235
mila a disposizione complessivamente).
Roberto De Laurentis ha svelato i piani della Fondazione
Comunità di Arco sul Bruttagosto, la vasta area di proprietà
della Rsa di via Strappazocche.
Il presidente e il suo vicedirettore Giorgio Malfer hanno organizzato una visita sul posto per
illustrare i propri piani di sviluppo. «Non è un libro dei sogni – hanno spiegato – ma
l'idea, messa nero su bianco
con l'ausilio di un tecnico milanese, di come si può fruire di
un territorio che è unico, immerso nel silenzio, lontano dal
caos e a due passi dalla città».
Su questa fetta di terra – oggi affittata alla cantina Madonna
delle Vittorie per un compenso
annuo che non supera i 100 mila euro – si sono sprecate mille
ipotesi in questi anni, dal campo da golf al centro acquatico.
«La nostra idea è a costo zero
dal punto di vista dell'impatto
e del consumo del territorio –
hanno spiegato presidente e dirigente – anche perché vogliamo darle un profilo molto alto
e slegato dalle logiche del cemento e dell'occupazione del
suolo. Quel poco di costruito
sarà in larga parte interrato: invece di salire scenderemo, con
un uso abbondante del vetro e
in superficie si vedrà poco o
nulla». De Laurentis e Malfer si
sono liberamente ispirati al Ca-
La casa colonica al Bruttagosto (foto Fabio Galas)
ravan Park di Sesto in Pusteria.
«Non sarà un campeggio tradizionale il nostro – ha specificato il presidente – non si potrà
campeggiare ma ci saranno
piazzole tecnologiche dotate di
ogni comfort e riservate ai mo-
Roberto De Laurentis, presidente della Fondazione
torhome, che sono delle vere e
proprie case viaggianti, e solo
all'interno di un circuito internazionale. Utilizzeremo i sei ettari a nord e lasceremo a sud le
campagne. L'attuale casa colonica verrà abbassata e ricostrui-
ta per ricavare servizi come ristoranti, sale e altri spazi comuni. Realizzeremo dei percorsi
in trincea per le auto in movimento che verranno fatte sparire in un parcheggio interrato,
con 120 posti, e su cui sorgerà
il retroscena
Acqua trovata dal rabdomante
La «confessione» del presidente Roberto De Laurentis
◗ ARCO
Nelle viscere del Bruttagosto c'è
l'acqua, in grandi quantità e posta ad una profondità intorno ai
150 metri. Lo dicono i geologi
della Provincia, lo sostengono le
carte ma soprattutto lo garantisce persino un rabdomante. Roberto De Laurentis ha fatto fatica ad ammetterlo ma poi non si
è trattenuto: «Un rabdomante ci
ha indicato il punto preciso in
cui scavare per trovare l'acqua e
la posizione è suffragata dai rilievi dei tecnici provinciali che ci
assicurano la presenza di questo
bacino idrico sotterraneo». Giorgio Malfer è stato testimone oculare di quanto è accaduto nelle
campagne di Bruttagosto: «Il
rabdomante ha incominciato a
camminare per le campagne,
con i suoi legni in mano collega-
ti da un filo di ferro, e una volta
arrivato a poca distanza dalla casa colonica si è fermato e i suoi
bastoni, che teneva in mano, si
sono piegati verso il suolo. Ho
provato pure io ma senza nessun effetto». L'acqua c'è, ora si
tratterà di capire se è termale oppure no, anche se gli studi sembrano dare ampie certezze. Per
conoscerne le proprietà bisognerà trivellare.
(gl.m.)
una sorta di teatro all'aperto,
dove si potranno organizzare
spettacoli per gli ospiti e per
tutta la città. Insomma, abbiamo in mente un campeggio a 5
stelle per chi ha disponibilità
importanti. Ci saranno lo spazio per alcune roulotte fisse, il
centro wellness, il solarium, il
laghetto e ovviamente le terme
perché l'acqua termale c'è, lo
sappiamo, e la vogliamo utilizzare. Ma garantiremo anche lo
spazio oggi riservato ai ragazzi
dell'Enaip che sarà individuato
a nord oppure verso l'Aquafil».
Il costo presunto dell'operazione si aggira intorno ai 20 milioni di euro. Serve l'appoggio
di Provincia e Comune per il
via libera urbanistico e quindi
un partner privato (o simil privato come l'Amsa, che ha già
preso visione della cosa) che si
accolli l'investimento dietro un
progetto finanziario a ritorno
“lento” ma garantito. L'ex governatore Dellai ne era a conoscenza, così come l'ex sindaco
Mattei, entrambi entusiasti.
Ora si dovrà andare dal nuovo
presidente Rossi e tra qualche
mese dal futuro sindaco di Arco. Ma non è finita. «Noi puntiamo sull'aspetto turistico – ha
concluso De Laurentis – ma
l'operazione potrebbe avere
uno sviluppo termale non indifferente. Basti pensare che il
Bruttagosto e il centro di Arco
distano appena 250 metri in linea d'aria, facilmente collegabili con tubo dentro cui potrebbe scorrere l'acqua termale che
giungerebbe, così, fin sulla porta dei vari immobili oggi dismessi, gli ex sanatori come le
Palme o le ville”» Ecco qui il vero colpo a sorpresa: le terme di
Arco, un ritorno ai fasti del Kurort: «Cambierebbe il volto di
Arco per i prossimi 50 anni».
©RIPRODUZIONERISERVATA
in breve
ARCO
Narrazioni animate
a Villa Althamer
■■ Il laboratorio «Un
nome nuovo per Geremia
Sbadiglio», curato da Nella
Valentini – autrice ed
illustratrice di libri per
bambini – è il secondo dei
quattro appuntamenti del
ciclo «Una narrazione da
favola», narrazioni animate
e laboratori che trattano
del movimento, finalizzato
alla prevenzione delle
abitudini sedentarie nei
bambini. Domani a villa
Althamer: alle ore 10 per
piccoli e medi della
materna; alle ore 15 per
grandi della materna e
alunni delle prime
elementari.
locca di concei
Mercatino solidale
domani in piazza
■■ E’ in programma
domani dalle 14 alle 18 nella
piazza centrale di Locca di
Concei il Mercatino solidale
con degustazione di
prodotti equo-solidali.
dro
Everest, il fim
al Centro culturale
■■ La Sat di Toblino e il
Comune di Dro organizzano
una serie di proiezioni di
film legati alla montagna. Il
primo appuntamento è in
programma oggi con la
visione di "Everest-Sea to
summit" al centro culturale
di Dro, ore 20.30. Visione
per soci e amici.
Riva ❖ Arco
VENERDÌ 6 DICEMBRE 2013 TRENTINO
41
1
◗ RIVA
Il consuntivo di fine stagione offerto ieri pomeriggio da Ingarda
agli operatori dell'ambito consente una motivata soddisfazione ed offre spunti per andare
avanti.
Arrivi e presenze vanno bene:
il calo di ospiti da Austria (meno
10%), Italia ed Olanda è bilanciato dall'aumento della Germania
e dalla sostanziale tenuta del Regno Unito, mentre cominciano
ad affacciarsi clienti dai pesi
emergenti, Brasile, Cina, Sudafrica, Russia. Consumano vacanze sempre più brevi, frequenti e
personalizzate; tira l'outdoor
(per il trekking è in partenza un
progetto che punta a venderlo
anche nei mesi dell'autunno inverno, per il bike si sta individuando in accordo con gli organizzatori un percorso fisso, praticabile tutto l'anno), sono in crescita sia il turismo grigio particolarmente attento ai risvolti enogastronomici che quello green
che vede fra il resto Ingarda impegnato a concordare con i rifugisti sia un cartello di gite giornaliere che un percorso ad anello
sui monti della Busa.
Crescono i viaggiatori invisibili: sono quelli che sul web scoprono tutto quel che c'è, si costruiscono nel tinello di casa un
programma dettagliatissimo delle vacanza che poi consumano
in forma del tutto autonoma. Internet, utilizzato dal 70% degli
ospiti del Garda trentino, è sempre più decisamente la vetrina
per l'offerta, anche se la partecipazione ad appuntamenti tradizionali, come le fiere, resta funzionale per raggiungere target
mirati di clientela. E proprio al
web sono collegate le tre principali novità che il presidente Mar-
Turismo, Cina e Brasile
nuove frontiere del Garda
Ingarda: i paesi emergenti (anche Russia e Sudafrica) sono i mercati del futuro
Il web sempre più importante: con le “daily news” si scelgono itinerari e ristoranti
Turisti sulla spiaggia rivana del lago di Garda
co Benedetti e la direttrice Roberta Maraschin hanno presentato all'incontro di ieri. La prima
è la messa a disposizione del patrimonio multimediale di Ingarda: si tratta di quattrordicimila
immagini (4000 fornite dall'Ufficio Eventi) e dei video disponibili sui siti video.gardatrentino.it e
photo.gardatrentino.it per tutti:
Marco Benedetti e Roberta Maraschin
i soci di Ingarda, gli operatori
della comunicazione ed i tour
operator potranno disporne subito, gli altri su semplice registrazione. La seconda novità è rappresentata da uno spettacolare
tour virtuale della Busa: si parte
da una visione a 360 gradi dall'alto e poi, utilizzando gli elicotterini, si scende ai dettagli minimi:
edifici, sentieri, curiosità, tutto.
Infine il progetto più ambizioso,
e suscettibile di ulteriori sviluppi.
Si parte dalla Daily news, ossia da quel foglio giornaliero utilizzato da 109 alberghi (con possibilità di personalizzazione)
che sintetizza tutte le offerte all'
ospite: eventi, concerti, cinema,
regate, gite: tutto insomma quel
che può servire a condire una
giornata di vacanza, comprese
le offerre speciali di questo o
quel negozio. Si può calcolare
che la daily news, fornita di
buon mattino agli alberghi e
consegnata ai clienti con la prima colazione, sia stata letta
quest'anno da un milione di persone. Dalla prossima primavera
la Daily news diventa Market
Place, passa sul web e diventa disponibile, senza particolari accorgimenti sia sui pc fissi che su
tablet e smartphone. Tanto per
fare un esempio dell'immensa
potenzialità dello strumento, il
turista (ma non solo) potrà chiedere, dovunque si trovi (c'è stato
un ovvio appello al potenziamento della copertura wi-fi)
quali siano i ristoranti più vicini,
ed il gps gli dirà quali e quanti sono, dove e quale strada fare per
arrivarci, se ci sono parcheggi
nelle vicinanze o se conviene andare a piedi: scelta la destinazione sarà anche possibile prenotare. Lo strumento, si augura Ingarda, dovrebbe poter interessare anche il settore del commercio.
©RIPRODUZIONERISERVATA
In casa di riposo c’è la sala «nonni-nipoti»
Riva, novità per favorire lo scambio. Per i piccoli ospiti la possibilità di fare merenda e un parco giochi
◗ RIVA
Il parco giochi per i bambini nel parco della casa di riposo
Se la Casa di Riposo non deve
essere un deposito di vecchi,
occorre offrire agli ospiti quella
serie di stimoli che riescano a
motivare le giornate. La famiglia, il mantenimento dei vincoli familiari, è uno degli stimoli
più potenti, ed il contatto coi
nipoti è il coronamento dei vincoli familiari.
Ecco allora che la Casa di Riposo (87 ospiti, 20 posti di diurno in funzione 7 giorni su 7, 120
dipendenti) bussa alla porta
del Progetto Family e si attrezza per accogliere i nipoti, che
potranno venire in visita accompagnando i loro genitori,
in spazi a loro dedicati. Ieri
mattina sono così stati inaugurati un’area giochi nel giardino
esterno, un'altra interna dove i
piccoli possono giocare e disegnare, e uno spazio per l’allattamento e il cambio dei neonati
offerto alle mamme in visita ai
nonni, presenti per l’amministrazione comunale, che ha
supportato l'iniziativa, gli assessori Renza Bollettin e Marco
Vivaldelli, oltre alla responsabile dell’Unità operativa servizi
alla persona e comunità Paola
Piccioni, che è anche referente
tecnico del Distretto Famiglia
Alto Garda. Inoltre una rappresentanza del consiglio d’amministrazione dell’Apsp «Città di
Riva» con la presidente Graziella Benini e il direttore Gianfran-
co Maino; per l'Agenzia per la
famiglia, la natalità e le politiche giovanili della Provincia di
Trento il direttore Francesca
Tabarelli e alcuni funzionari, e
per il Forum delle famiglie Paolo Rebecchi e Paola Trenti.
Ai piccoli in visita la Casa di
riposo offre anche la merenda
(yogurth e frutta) da consumare vicino ai nonni. Non si tratta
di grandi rivoluzioni, ma di un
altro di quei piccoli passi in
avanti che servono a cambiare
la realtà delle cose: valorizzare i
rapporti intergenerazionali è
l'enunciato altisonante di un
impegno, però per farsi vita deve diventare l'incontro di un
nonno che racconta al nipote
dei suoi tempi, della sua gente,
in breve
alto garda
Al via i corsi di ballo
con 60&Più
■■ Il dieci di dicembre
iniziano altri corsi di ballo
liscio, di gruppo e latino
americano, dieci lezioni da un
ora e mezza ciascuna, a Riva
del Garda e a Cologna di Tenno.
Iscrizioni e informazioni su
costi e corsi allo 0464519521 3453987149 - 3297931263 [email protected]
Riva
La stella di Natale
per la ricerca con Ail
■■ Ritorna anche quest'anno
il tradizionale appuntamento
di solidarietà promosso dall'Ail
(Associazione Italiana contro
le leucemie, i linfomi e il
mieloma). Oggi, domani e
domenica in quattromila
piazze italiane un esercito di
volontari dell'associazione
offrirà una Stella di Natale a chi
verserà un contributo minimo
di 12 euro. I rivani troveranno
la postazione Ail, nelle tre
giornate, nella centralissima
piazza Cavour.
sport
Sci club Arco, al via
i corsi invernali
■■ Lunedì 23 dicembre
iniziano i corsi di
sci alpino, snowboard e fondo
sul Monte Bondone con lo sci
club Arco. Per informazioni su
date, costi e iscrizioni:
www.sciclubarco.it [email protected] 338/4508335 - 3479500858
dei suoi nonni, del lavoro, del
fratello della zia che è andato in
America. Così come l'apertura
della struttura al sociale, altro
benemerito proposito, passa attraverso il sentierino che il Circolo pensionati ha offerto agli
ospiti della Rsa per uscire direttamente nel piazzale dell'Inviolata attraverso quello che una
passata amministrazione ha
voluto battezzare il parco dei
nonni, anche in considerazione dell'ubicazione scelta per la
cittadella dell'anziano. Infine
un augurio ed un ringraziamento: in tempi di vincoli economici sempre più stretti e stringenti il fine della Rsa rimane quello
di salvaguardare l'individualità
degli ospiti: per raggiungerlo
occorre che i soldi necessari siano conditi da quell'umanità
che non si compera e che ai dipendenti hanno riconosciuto
tutti, amministratori e funzionari.
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46
Val di Fiemme ❖ Val di Fassa
TRENTINO VENERDÌ 6 DICEMBRE 2013
1
Il ritorno della ferrovia,
Craffonara ci crede
L’albergatore (ed ex amministratore) si schiera con i sostenitori del treno:
«Un sistema di trasporto eco-sostenibile che farebbe bene anche al turismo»
di Gilberto Bonani
◗ PREDAZZO
Italo Craffonara ha un lungo
trascorso da albergatore, ma è
stato scario della Magnifica
Comunità di Fiemme e consigliere provinciale. Esperienze
importanti che gli permettono di esprimere autorevoli
punti di vista che possono anche “spiazzare” l’interlocutore. Quattro anni fa stupì gli
amministratori quando sposò tesi “ambientaliste” invitando i Comuni di Predazzo e
Cavalese a seguire l'esempio
di Moena nel ridurre il traffico
all'interno dei paesi. Pochi
giorni fa non è passato inosservato l'appoggio al collegamento ferroviario Trento – Canazei espresso nel corso della
recente assemblea degli albergatori di Fiemme,
Davvero crede in questa
proposta?
Da tempo sono convinto
del collegamento su rotaia e
per vari motivi. Prima di tutto
è un sistema eco - sostenibile,
poi farebbe un servizio alla
nostra gente e, visto che sono
un albergatore, sarebbe utile
anche sul piano turistico.
Da dove nasce questa convinzione?
Fassa e Fiemme si possono
paragonare a una città. Le due
valli sono sempre più interconnesse. Al mattino gli studenti si spostano per andare a
scuola, i lavoratori vanno ai rispettivi posti di lavoro. Per la
popolazione, specialmente in
età avanzata, è importante
raggiungere in piena sicurezza ambulatori e ospedale. Poi
ci sono i turisti che arrivano
da noi per trascorrere una vacanza o vogliono approfittare
del soggiorno per visitare
Trento.
Ma per questo ci sono già
le linee di trasporto pubblico.
Sì, ma sono del tutto inadeguate. Per andare da Predazzo a Trento i passeggeri devono utilizzare tre vettori (Predazzo – Cavalese, curato da
Trentino Trasporti, Cavalese Ora su cui opera la Sad e Ora –
Trento con Trenitalia). Un
continuo cambio di mezzo
con perdita di tempo, sempre
che le coincidenze non saltino...
Quindi il treno è la soluzione?
Per me è il sogno nel cassetto, ma penso che lo sia anche
per molti valligiani che ricordano ancora la mitica Ora –
Italo Craffonara
Predazzo smantellata nel
1963. Abbiamo voluto seguire
in maniera acritica le tendenze del tempo. Gli altoatesini,
per esempio, sono stati più
cauti. Oggi la ferrovia della Venosta e della Pusteria costituiscono un forte richiamo.
Ma i sogni devono essere
anche sostenibili.
Certo. Gli amministratori
devono essere uomini pratici.
Le fantasie vanno supportate
da azioni concrete. Ma spesso
mi domando: quanto costano
i mezzi pubblici? Il solo servi-
zio trimestrale di skibus per
Fassa e Fiemme richiede da
1,5 ai due milioni di euro. E la
Trentino Trasporti quanto ci
costa? Ora ho visto in funzione anche mezzi a idrogeno, rispettosi dell'ambiente ma
molto dispendiosi. Certamente la ferrovia, che avrebbe anche il vantaggio di consentire
alla valle di Cembra di uscire
dal suo isolamento, è un’opera costosa e impegnativa. La
strada ferrata però è un investimento a lungo periodo.
Dobbiamo imparare a guardare lontano.
Siamo quindi arrivati a
una inversione di tendenza?
Certamente. Ricordo che
nel 1998 Mauro Gilmozzi iniziò a parlare di ferrovia, ma
non ci fu una risposta adeguata. Oggi la sensibilità è cambiata e questo lo dobbiamo alla tenacia di Massimo Girardi,
il presidente dell’associazione Transdolomites, che in
questi anni ha fatto crescere
la cultura del treno, mezzo di
trasporto antico, razionale,
ma che si presta a profonde
innovazioni.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
in breve
PREDAZZO
San Nicolò
arriva in piazza
■■ San Nicolò, come da
tradizione, arriverà oggi in
piazza a Predazzo per salutare
i bambini e donare loro un
piccolo pensiero.
L’appuntamento è per le 17 e
30 (dopo aver salutato, alle 16
e 30, i piccoli di Bellamonte).
Sarà l’occasione anche per
accendere l’albero di Natale,
che per la prima volta non sarà
sul lato della piazza, ma vicino
alla scuola dell’infanzia. (m.g.)
CAVALESE
Asta di beneficenza
per l’Anffas
■■ Sarà Bruno Felicetti,
direttore dell’Apt, il battitore
dell’asta dedicata all’Anffas
domani alle 17 al
Palacongressi di Cavalese
dove saranno vendute opere
di Tomaso Baldassarra, Marco
Nones, Silvano Ferretti e
Giampaolo Osele.
cavalese
Bim, piano di valle da 5,8 milioni
Oggi l’assemblea del consorzio, si parlerà anche di mobilità
◗ CAVALESE
Ammonta a ben 5 milioni 851
mila 543 euro il fondo complessivo del Bim Adige vallata
a Avisio per il 2013. I rappresentanti dei 35 comuni del
Consorzio convocati questo
pomeriggio alle 15 nell’auditorium della biblioteca comunale di via Marconi a Cavalese sono chiamati ad approvare il
Piano di vallata predisposto
dal Consiglio direttivo, guidato dal presidente Armando Benedetti. Ma il Bim Adige nel
corso del 2013, come si legge
nella relazione predisposta dal
presidente di vallata Benedetti
finanzierà numerose opere
nelle tre vallate dell’Avisio. La
più consistente di esse riguarda la compartecipazione per
un importo di 2 milioni 700 mila per la centralina idroelettrica sul rio Cavelonte a Panchià ,
che prevede un investimento
complessivo di 4 milioni 623
mila euro. Ma il Bim partecipe-
Molina, ecco San Nicolò
Armando Benedetti
rà anche con una quota di 500
mila euro al finanziamento
della centralina idroelettrica
sull’acquedotto a Baselga di Piné. Queste due opere però saranno finanziate utilizzando
l’avanzo di amministrazione
stanziato sul bilancio del 2013
senza intaccare le risorse previste dal Piano di vallata.
L’assemblea questo pomeriggio è chiamata anche ad approvare il bilancio di previsione del 2014 che pareggia sulla
cifra di 33 milioni 87 mila 402
euro. Per la parte di stretta
competenza consorziale, senza le partite di giro, la somma a
disposizione del Consorzio è
di 20 milioni 251 mila 499 euro. Fra le voci in uscita per il
2014 figurano la concessione
di mutui decennali allo 0% ai
comuni per 582 mila euro, mutui decennali all’1,5% ai comuni sul fondo di rotazione, concessione di mutui straordinari
decennali allo 0% per progetti
con l’utilizzo di fonti rinnovabili per un importo di 247 mila
euro. Ma l’assemblea dovrà
anche pronunciarsi sulla proposta lanciata dal Consiglio direttivo per il finanziamento
dell’accordo di programma riguardante lo studio preliminare di un’ipotesi di tracciato di
una nuova ferrovia da Penia a
Trento.
(l.ch.)
scelta dal national geographic
La foto del giorno è dolomitica
◗ MOLINA
Grandi festeggiamenti a Molina per l’arrivo di San Nicolò.
Nel corso della festa - organizzata ancora una volta dall’Associazione ‘L nos Paes” guidata
da Mauro Bortolotti - è stata
consegnata una pergamena
l’ideatore dell’iniziativa lo storico presidente Luciano Sottoriva. Il Santo tanto caro ai bambini, è stato impersonato dal bravo Clemente Capovilla. (l.ch.)
■ ■ E’ uno scatto ambientato sulle Dolomiti quello scelto per la
“foto del giorno” dal National Geographic. Il soggetto è il lago di Carezza con il riflesso delle Dolomiti e l’autore è Antonio Chiumenti.
Valli Giudicarie ❖ Val Rendena
VENERDÌ 6 DICEMBRE 2013 TRENTINO
ponte arche e cares
Il Ceis guarda all’energia termica, un incontro stasera
di Graziano Riccadonna
◗ PONTE ARCHE E CARES
Il Ceis punta al teleriscaldamento
Nuovo qualificante traguardo
energetico per il Consorzio
elettrico industriale di Stenico
(Ceis): esso riguarda l'energia
termica.
Infatti, a causa della notevole frammentazione delle aree
abitate, nell’ambito del Piano
energetico – ambientale pro-
vinciale, le Giudicarie Esteriori
non possono essere collegate
alle condutture del metano: da
qui l'esigenza di esplorare strade alternative. Il Ceis sta lavorando ad un progetto strettamente legato alle fonti rinnovabili, capace di migliorare il
presente, ma anche di creare
un futuro accogliente e vivibile per le nuove generazioni.
Ciò parte da una constata-
zione: la tradizionale forma di
riscaldamento è il legno, ma
una parte di esso giace ancora
inutilizzato: sono gli scarti del
taglio dei boschi che, recuperati e trasformati in cippato, hanno la potenzialità di soddisfare
notevoli richieste di energia
termica della valle. L'impiego
di una risorsa autoctona come
il legno va nella direzione di ridurre l'uso dei combustibili
Lo spettacolo anti-slot
ora è diventato un film
Il testo teatrale degli amici dell’Oratorio ha calcato i palchi della provincia
I giovanissimi attori si sono cimentati nella pellicola. La prima il 6 gennaio
di Ettore Zini
◗ Tione
Da spettacolo teatrale a film.
L’argomento è di quelli caldi,
hot, che fa rima con slot. Si parla della dipendenza dal gioco.
Di Gratta & Vinci, e di quei
diabolici marchingegni che sono le slot machine. Tanto dannose per le tasche di moltissimi italiani. Compresi i trentini, le cui abitudini - lo dicono
le statistiche - sono perfettamente in media con quelle nazionali: 1.300 euro a testa. Un
giro d’affari da capogiro. E un
salasso mostruoso, per tanti ludo dipendenti. Gli amici
dell’Oratorio di Tione ci avevano ricavato recital, andato a ruba in tante sale trentine. Preso,
addirittura come testimonial
del convegno Ama sul gioco
d’azzardo, svoltosi a Trento
nel novembre scorso. Lo stesso gruppo che ha portato in
scena: “Che fortuna! Ho il
mondo che vorrei”, regia di
Giovanni Moneghini, ha tradotto lo spettacolo teatrale, in
film. Una pellicola ricca di pathos. Interpretata da cinquanta giovanissimi attori (6-14 anni) dell’oratorio.
Le scene, sono state girate
non solo nei rioni storici del capoluogo giudicariese. Le macchine da presa, noleggiate alla
Format di Trento, sono entrate in azione anche all’aeroporto Valerio Catullo di Verona,
dove, nella fiction, i fortunati
interpreti del film, hanno preso il volo andare a spendere le
Alcuni fotogrammi del film tratto dallo spettacolo «Che fortuna! Ho il mondo che vorrei» con 50 giovani attori
vincite del gioco. E a Riva del
Garda, dove la pellicola riproduce le spiagge dorate delle
Hawaii, meta dei protagonisti.
La trama l’avevamo raccontata in occasione della rappresentazione che ha riempito anche i teatri di mezza provincia.
Narra la storia di una coppia
che si lascia irretire dal gioco,
ma alla fine comprende l’assurdità della scelta. Dopo mesi
di riprese, il film è pronto. Andrà in scena il 6 gennaio al
“Comunale” di Tione, in concomitanza con la campagna
nazionale Slot Mob, per disin-
centivare il consumo del gioco
d’azzardo. Una “prima”, che i
giovani attori - assieme allo
staff tecnico composto da Carmen Salvaterra, Laura Lupatelli, Simone Schiberna - stanno
vivendo con trepidazione. Le
scene, viste in anteprima, mostrano un cast di prim’ordine e
un gruppo di giovanissimi interpreti pienamente calati nel
copione. Il messaggio è indirizzato a tutte le persone che si lasciano invischiare dal gioco.
L’appello è a non dilapidare le
proprie sostanze (e con loro i
propri affetti), nell’illusione di
facili guadagni. Tra gli sponsor, il comune di Tione che ha
contribuito con 1.300 euro. Anche la Provincia ha promesso
uno stanziamento, a lavoro ultimato. La presidente del gruppo “Noi amici dell’oratorio”,
Tiziana Armani e tanti genitori, come hanno già fatto per lo
spettacolo teatrale, incrociano
le dita. Il film farà il tutto esaurito al botteghino? E’ presto
per dirlo. Il tema è attuale. E,
oltre alle sale cinematografiche, potrebbe suscitare interesse da parte delle scuole.
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fossili – costosi, lontani e destinati a finire – e quindi anche
gli oneri economici.
È nato così il progetto “Isola
Energetica” attualmente allo
stato embrionale, che, se condiviso, riguarderà in prima fase gli abitati di Ponte Arche e
Cares. Un percorso che necessita di molteplici analisi e verifiche ma che, soprattutto, ha
bisogno del consenso popola-
re. Per questo i proprietari o
aventi comunque titolo di proprietà sull’immobile, sono invitati all'incontro informativo
questa sera, alle ore 20.30, al
Teatro Parrocchiale a Ponte Arche.
Esporranno modalità e vantaggi dell'energia termica l'ingegnere Hannes von Hepperger (Studi di fattibilità e progettazione impianti); l’architetto
Giacomo Carlino (Agenzia Provinciale per le risorse idriche
ed energetiche); lo stesso presidente Ceis facente funzioni,
ingegnere Massimo Corradi, e
il direttore, Dario Ravagni.
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in breve
comano terme
Antonio Parisi
in consiglio
al posto
di Tonina
◗ COMANO TERME
La montagna partorisce il topolino, verrebbe da dire di fronte
a un dibattito acceso di tre ore
e concluso con la richiesta unanime ai revisori dei conti delle
Terme di Comano: facciano un
esame dettagliato della situazione attuale rispetto alle criticità rilevate nella gestione. La
mozione del gruppo “Il Ponte”
e la surroga dell'assessore comunale, neoeletto al Consiglio
provinciale, Mario Tonina, erano i due punti principali della
seduta del consiglio di Comano Terme. Tonina, dal 1990
amministratore del Comune
di Lomaso e poi di Comano
Terme, vicesindaco dal 2000 al
2010, nonché presidente Ceis e
dell'azienda Terme di Comano, è stato ringraziato dal sindaco Livio Caldera. Il primo
dei non eletti: Antonio Parisi,
da Sesto, classe 1967, già consigliere comunale di Bleggio Inferiore, prende immediatamente posto tra i consiglieri
della maggioranza. La mozione presentata dal gruppo di minoranza sulla gestione dell'
Azienda Consorziale Terme di
Comano è subito dopo. Sempre distanti le posizioni di maggioranza e minoranza, sulla gestione termale, in quanto prevarrebbe una logica politica rispetto a quella imprenditoriale: «Obiettivo dell'Azienda dovrebbe essere la positività economica degli investimenti, ciò
che non accade affatto», ha ripetuto Gianmarco Trentini
svolgendo una circostanziata
arringa accusatoria basata su
critiche dei revisori, piano investimenti, beneficenza. (g.ri.)
49
TIONE
Concerto di Natale
con Licia Simoni
■■ Stasera alle 21, la Banda
sociale di Tione, terrà il suo
primo “Concerto di Natale”
nella chiesa parrocchiale del
capoluogo. Nell’occasione il
complesso strumentale
indosserà le nuove divise.
Inoltre Licia Simoni
interpreterà “La piccola
fiammiferaia” di Hans
Christian Andersen con
l’accompagnamento
musicale. (f.s)
storo
Allestiamo i presepi,
le iscrizioni entro oggi
■■ Il Comune, con le Pro
Loco intende valorizzare
quanti allestiscono presepi
per abbellire i paesi di Storo,
Darzo e Lodrone. È bandito
anche quest’anno
“Allestiamo i presepi”, un
concorso che si svolge dal 13
dicembre al 6 gennaio. Chi
fosse interessato a
partecipare, può iscriversi
all’Ufficio di protocollo del
Comune entro oggi.
tione
Arredo, chiesti a Roma
i finanziamenti
■■ L’Amministrazione
comunale chiederà il
contributo al Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti,
l “Programma 6.000
Campanili”, per il
finanziamento dei lavori di
riqualificazione ed arredo
urbano di via Perli, via Roma
e via Presanella. La decisione
nella scorsa seduta di giunta,
dopo l’approvazione nel
recente consiglio comunale
(con i soli voti della
maggioranza), del progetto
preliminare dell’architetto
Cristiana Marzoli di Pinzolo,
progetto per una spesa di
euro 949.000. (f.s.)
Alessandro Rognoni in corsa
La Zangola, nuova gestione con i giovani fratelli Penasa con Renzi al congresso Pd
val rendena
1
◗ VAL RENDENA
La Zangola, lo storico e blasonato locale per Vip di proprietà dell’Asuc di Fisto ha una
nuova gestione. Sono i fratelli
Stefano e Giovanni Penasa che
dopo tre aste andate deserte e
dopo essersi confrontati con il
Comitato Asuc di Fisto hanno
stretto il contratto di gestione.
I nuovi gestori, che contano,
parole loro «sulle collaborazioni di grandi sponsor e uno staff
super» intendo aprire i battenti il prossimo 20 dicembre,
quando la perla della Dolomiti
pullulerà di turisti in cerca di
un divertimento. Bocche cucite sul canone d’affitto, ma il ca-
none di gestione negli anni è
calato vertiginosamente e solo
nelle ultime tre aste è passato
dalla prima di 130.000 euro, alla seconda di 117.000, all'ultima 105.000 euro. L'impegno è
grande, dicono i nuovi gestori:
«Speriamo di organizzare serate esplosive, con tanto tanto divertimento, affinché tutti riparlino della Zangola come discoteca al top»
I ragazzi, ancorché giovani,
hanno maturato una buona
esperienza, iniziata da giovanissimi con il “Pub Coyote
Ugly” a Fisto nel 2003. Nel
2007, «la grande avventura del
Ristorante Pizzeria Pellegrini a
Tione - parole loro - in società
con altre due persone, in seguito affiancato dal Pub Poker,
dal bar Fermata 97 e dalla pizzeria d'asporto e domicilio
Road Runner». E, contemporaneamente per circa 2 stagioni
hanno gestito il Pub Cantinola
a Pinzolo. Il loro punto di forza
è il contatto con i ragazzi del
posto, e così la loro clientela è
radicata in valle da ben dieci
anni. Ora la svolta, con questo
locale blasonato che attira turisti anche stranieri e danarosi,
ospiti e valligiani. Per loro si è
alzata l’asticella dell’impegno
e della voglia di mettersi in gioco. Appuntamento al prossimo 20 dicembre «per partire
alla grande».
(w.f.)
◗ GIUDICARIE
La Zangola riapre il 20 dicembre
Alessandro Rognoni è l’unico
rappresentante delle Giudicarie
in corsa per il congresso nazionale del Pd. Rognoni occupa
una posizione di rilievo nella lista per il sindaco di Firenze Renzi, e domenica in lizza per le primarie è il solo esponente giudicariese. Civati e Cuperlo non
hanno nessun paladino. Se Renzi dovesse fare il risultato, le Giudicarie potrebbero avere un proprio rappresentante a Roma,
nell’assemblea Pd. «E’ una grande occasione – dice Rognoni – di
trasformare le delusioni in speranza. Ho accettato di mettermi
in gioco, per sostenere Renzi. Es-
sendo l’unico esponente territoriale della nostra comunità, sento una grande responsabilità nei
confronti della gente». Oggi a
Storo e a Tione sarà presente un
gazebo per presentare la candidatura di Renzi. Domani si voterà a Storo, Tione, Ponte Arche e
Pinzolo dalle 8 alle 20.
(e.z.)
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