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Ecco come alcune società hanno risolto il “cruciverba” del

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Ecco come alcune società hanno risolto il “cruciverba” del
NEWS
NO. 1 - 2006
MAGAZINE DELLA BANCA DELLO STATO DEL CANTONE TICINO
FONDAZIONE PEDRONCINI
LOCARNO
LABORATORIO
DI DIAGNOSTICA MOLECOLARE
LUGANO
ASTRIS GIORNICO
GIANNI OCHSNER LUGANO
CARLO STEGER LIGORNETTO
Cinque aziende
una soluzione
Ecco come
alcune società
hanno risolto
il “cruciverba”
del finanziamento
l’editoriale
di DONATO
BARBUSCIA
PRESIDENTE
DELLA DIREZIONE
GENERALE
Sempre più
vicini al cliente
e all’economia
ari lettori,
innanzitutto un sincero augurio di Buon Anno! Che il
2006 possa riservarvi salute, serenità e molte soddisfazioni.
C
Ci lasciamo alle spalle un 2005 che
dal punto di vista congiunturale si
profila, per il nostro Cantone, leggermente meno positivo del 2004.
Se l’anno scorso l’economia ticinese era infatti riuscita a risollevarsi da un prolungato periodo di
recessione, nel 2005 il prodotto interno lordo (PIL) cantonale è sì aumentato, ma, secondo le stime del
CODE (Centro per l’osservazione
delle dinamiche economiche dell’Università della Svizzera italiana), in maniera inferiore rispetto
all’anno precedente.
Il problema della crescita economica non è unicamente ticinese,
ma coinvolge gran parte dei paesi
industrializzati, sempre più pressati dalla concorrenza di mercati a
basso costo produttivo. Trovare
soluzioni che possano dare benefici a lungo termine non è facile e
molto spesso gli economisti si dividono sulle teorie e sulle soluzioni da adottare.
Per quanto ci riguarda, cerchiamo, in qualità di banca cantonale,
di offrire il nostro sostegno all’economia locale soprattutto attraverso il finanziamento delle iniziative imprenditoriali delle piccole e medie imprese che, come
ticinese
ben sappiamo, rappresentano il
fulcro dell’economia elvetica.
Proprio per sottolineare il ruolo
centrale che l’imprenditoria locale
rappresenta per BancaStato e per
il benessere economico del Cantone in generale, abbiamo voluto
dedicare questa edizione di “BancaStato News” ad alcune storie di
successo che, in qualità di Istituto
di credito, abbiamo avuto la fortuna di vivere in prima persona.
Nelle pagine seguenti alcuni imprenditori si sono messi gentilmente a disposizione per raccontarci e per spiegarci attraverso
quali sogni, quali progetti e quali
realizzazioni sono riusciti a creare
aziende importanti a livello cantonale. Aziende che oggi garantiscono preziosi posti di lavoro e creano
valore aggiunto per tutti noi.
In qualità di Istituto di credito cantonale riteniamo doveroso mantenere un approccio sempre prudente nell’ambito del finanziamento di nuove attività. Un approccio che, tuttavia, non ci ha
mai impedito, quando esistevano i
presupposti, di garantire il nostro
sostegno e di valicare il semplice
ruolo di finanziatori per diventare,
CERCHIAMO
DI OFFRIRE
IL NOSTRO
SOSTEGNO
ALL’ECONOMIA
LOCALE
SOPRATTUTTO
ATTRAVERSO
IL FINANZIAMENTO
DELLE INIZIATIVE
IMPRENDITORIALI
DELLE PICCOLE
E MEDIE
IMPRESE
Filo diretto con BancaStato
091 803 71 11
Da gennaio 2006
i nostri nuovi
numeri telefonici
Sede Centrale:
Bellinzona
Viale H. Guisan 5
Casella Postale 2027
CH-6501 Bellinzona
Tel. 091/803 71 11
Fax 091/803 71 70
www.bancastato.ch
2
in ultima analisi, dei partner di fiducia di queste aziende. Questa è,
in definitiva, l’applicazione del
concetto di “vicinanza al cliente”,
che in BancaStato ci stiamo impegnando a praticare nel contesto
del finanziamento alle aziende.
Ma non solo. A nostro modo di vedere l’evoluzione dell’economia
richiede sempre più al banchiere
di assumere un ruolo di consulente commerciale. Diventa infatti
fondamentale comprendere le necessità del cliente per fornirgli soluzioni adeguate. Si tratta insomma di partecipare ad un gioco di
squadra in cui i giocatori si sostengono a vicenda nell’intento di raggiungere l’obiettivo comune: il
successo.
Ci auguriamo che queste pagine
possano diventare uno stimolo e
un punto di riferimento per tutti
noi, per ricordarci che l’imprenditorialità ticinese ha una lunga
tradizione, sempre viva e in grado di competere con la concorrenza internazionale, grazie alla
professionalità, alla competenza
e alla lungimiranza non solo dei
capi azienda, ma anche dei loro
collaboratori.
Un cordiale saluto e, ancora, un
felice Anno Nuovo!
Succursali:
Chiasso
Locarno
Lugano
Agenzie:
Agno
Airolo
Ascona
BellinzonaP.zza Collegiata
Biasca
Bodio
Brissago
Cevio
091/803 39 11
091/803 70 11
091/803 36 11
091/803 30 40
091/803 84 00
091/803 86 00
091/803 71 11
091/803 85 00
091/803 84 40
091/803 86 60
091/803 87 00
Dongio
Faido
Grancia
LocarnoCittà Vecchia
Losone
LuganoMolino Nuovo
LuganoP.zza Riforma
Melide
Mendrisio
S. Antonino
Tesserete
091/803 84 60
091/803 84 20
091/803 31 00
091/803 70 11
091/803 86 40
091/803 35 11
091/803 36 11
091/803 31 20
091/803 32 00
091/803 85 60
091/803 30 00
la banca
“BancaStato
continuerà ad essere
un
pilastro dell’imprenditoria
BERNARDINO BULLA
cantonale”
MEMBRO DELLA DIREZIONE
GENERALE E RESPONSABILE
DELLA CLIENTELA AZIENDALE
are banca a sostegno dell’
economia. Questa è la missione, in estrema sintesi, affidata dal Governo a BancaStato.
È scritto chiaro nella legge: la
banca cantonale deve svolgere
un’attività di supporto allo sviluppo del tessuto imprenditoriale, economico e sociale, sostenendo le iniziative che garantiscono un ritorno reale, sia sotto il
profilo finanziario, che occupazionale.
In questi ultimi cinque anni, BancaStato ha perseguito questa missione sia attraverso gli strumenti
tradizionali della promozione
economica (credito alle imprese),
sia attraverso i flussi di credito
ipotecario che affiancano le
aziende e le start-up, cioè le società pronte al decollo sul mercato. BancaStato News ha intervistato su questi temi Bernardino
Bulla, membro della Direzione
generale dell’Istituto e responsabile della clientela aziendale.
F
Quale linea d’intervento finanziario persegue BancaStato
verso il tessuto delle piccole e
medie imprese ticinesi?
“Storicamente, BancaStato ha
svolto un’opera di sostegno al
tessuto imprenditoriale attraverso il prestito ipotecario indirizzato sia ai privati, sia alle società.
Fino a qualche anno fa, però,
quest’attività aveva un’impronta passiva, nel senso che spontaneamente gli imprenditori si
avvicinavano alla Banca per
chiedere aiuto. Oggi, a questa
politica attendista, si è affiancata un’azione maggiormente
proattiva che punta a selezionare la clientela, i settori emergenti, l’innovazione”.
Sono cambiate le regole di
accesso al credito, dunque?
“Le regole di base sono sempre
le stesse: prudenza ed analisi
meticolosa delle reali potenzialità del debitore, del prodotto e
del settore in cui il cliente opera. Va detto, però, che sono
cambiate le norme ‘esterne’.
Con l’introduzione di nuovi
criteri definiti dall’Associazione svizzera dei banchieri, le comunicazioni emanate dalla
Commissione federale delle
banche ed i dettami scaturiti
dall’accordo Basilea II, la “griglia” delle regole per la concessione dei crediti si è fatta più rigorosa e severa. Un modo per
tutelare la solidità del sistema
bancario ed uno stimolo alla riflessione per la clientela”.
Le banche cantonali erano
particolarmente esposte al rischio di credito?
“Certamente. Proprio per la loro funzione di operatore locale, rischiavano di raccogliere le
esigenze di clienti rifiutati da
altre banche private, già da
tempo dedite al miglioramento della qualità del loro portafoglio creditizio. Oggi, più
del passato, si pone maggiore
attenzione al costo del rischio e
si tende sempre maggiormente
a sostenere quelle aziende prevedibilmente sane nel lungo
periodo, a tutto beneficio dell’economia cantonale nel suo
complesso”.
Per darsi una nuova politica
verso le imprese, BancaStato ha
dovuto innovare e perfezionare
le sue strutture interne. È così?
“Dal 2001, fino a tutto quest’anno, ci siamo dedicati alla ristrutturazione e qualificazione delle
strutture interne. Si trattava di
procedere all’ammodernamento delle reti informatiche e alla
riorganizzazione di alcune funzioni, verticali ed orizzontali.
Questo lavoro è terminato. Ora
abbiamo una nuova visione da
perseguire, che abbiamo chiamato, appunto, Visione 3ooo”.
Che cosa si propone?
“Nei prossimi cinque anni intendiamo dedicarci al mercato
sviluppando veri e propri progetti, rinnovando alcuni prodotti e definendo i canali di distriSEGUE A PAG. 4
3
la banca
buzione adeguati. In particolare, è già pronto un nuovo concetto dedicato alla clientela individuale, mentre è in via di definizione un analogo progetto destinato ad aziende ed enti di diritto pubblico. Non sarà certo
“l’uovo di Colombo” ma questa nuova gamma di servizi ci
consentirà quanto meno di riportarci al passo con i tempi,
consentendoci così di differenziarci almeno per intensità di
consulenza”.
Quando si parla di attenzione
alle imprese che creano innovazione, cosa s’intende?
“BancaStato vuole avere un occhio di riguardo verso le imprese
che realmente sono in grado di
proporsi sui mercati con idee,
prodotti e servizi innovativi capaci di creare reddito e utili. In questo senso, BancaStato continuerà
ad essere partner fedele dello Stato, e in particolare del Dipartimento finanze ed economia, con
il quale organizza da anni la Giornata cantonale delle imprese, così come delle mattinate di approfondimento su temi specifici
e di interesse comune. È vero
però che alcuni strumenti da noi
adottati in passato vanno oggi ripensati e reimpostati alla luce delle esperienze acquisite”.
A cosa si riferisce?
“A VentureNet, per esempio.
Attraverso questo strumento
parecchie aziende, giovani imprenditori o imprenditori maturi ma intraprendenti, si sono
avvicinati alla Banca con i loro
progetti. Dobbiamo constatare, però, che non tutte le aziende di quelle nate con il nostro
sostegno sono ancora in vita.
Soprattutto quelle nei campi
dell’informatica e quelle legate
al cosiddetto “nuovo mercato”,
dopo l’attentato a New York
dell’11 settembre, sono crollate e con esse sono svanite molte illusioni”.
Perché queste start-up non
sono decollate?
“Molto spesso, le idee imprenditoriali erano davvero originali. Il trasferimento al mercato e
la creazione di business è risultata purtroppo più difficile del
previsto. Dopo mesi di avviamento, alcune si sono arenate,
addirittura a pochi ‘centimetri’
dal successo. Il sostegno finanziario della Banca poteva essere garantito in funzione di “business plan” inizialmente credibili ma rivelatisi in un secondo
tempo un po’ troppo ottimisti-
4
ci. Giunti a questo punto sarebbero occorsi troppi mezzi
per consentire lo sviluppo di attività che stentavano a trovare
sbocchi di mercato”.
BERNARDINO
BULLA,
PARLA DELLE
NUOVE STRATEGIE
DELLA BANCA
VERSO LE IMPRESE
E IL TESSUTO
ECONOMICO
TICINESE
Che cosa vi ha insegnato
questa esperienza?
“Che occorre badare di più alla
remunerazione dell’investimento previsto. Quando il tasso d’insuccesso è così elevato non si
può prescindere dall’idea che il
successo di un progetto deve in
sostanza pagare tutti quegli investimenti che purtroppo non
si sono rivelati proficui. Più che
del “venture capital” si è fatto –
come dicono gli anglosassoni –
del “seed-financing” offrendo il
seme che contribuisce a far
germogliare l’azienda senza
poi poter disporre di sufficienti
mezzi – spesso ingenti per la
verità – per appoggiare la crescita della stessa nel lungo periodo”.
Ma il capitale di rischio deve
essere comunque indirizzato in
qualche modo…
“Si potrebbe pensare ad una società partecipata ma nello stesso tempo indipendente, che
consenta di amministrare meglio le eventuali iniziative imprenditoriali, evitando probabili conflitti di interesse che si
vengono a creare”.
Qual è il suo giudizio sull’economia cantonale in questa fase?
“BancaStato ritiene che vi siano
ampie potenzialità di sviluppo,
con riferimento soprattutto ad
alcuni poli di eccellenza presenti
nel Cantone. Ci riferiamo all’Università della Svizzera italiana,
alla Supsi, al Biopolo e a tutte le
imprese innovative che si muovono attorno alle nuove scienze. La
Banca potrebbe farsi parte attiva
perché queste realtà cooperino
meglio, in modo sinergico”.
Che cosa si potrebbe pensare?
“Ad una sorta di incubatore organizzato, in cui far confluire più
proposte, energie e anche risorse, ovviamente”.
C’è, tuttavia, un’economia
matura, una “old-economy”,
che ha ancora bisogno di risorse, non crede?
“Da alcune aziende ticinesi della cosiddetta ‘old-economy’ sono venute le migliori performance di questi anni. Il compito
di BancaStato è di guardare al
complesso dell’economia e non
solo ad alcuni attori, semmai i
più creativi”.
Per concludere, è cambiato il
modo di chiedere credito da parte delle imprese? C’è più consapevolezza e professionalità verso la Banca?
“Ci sono ancora tante aziende
piccole e medie a conduzione
familiare che formulano richieste di credito alla ‘vecchia maniera’, per le quali la formulazione di un business plan rappresenta un problema. Soprattutto soffrono delle regole che ci
siamo dati per la valutazione degli immobili aziendali, oggetti
che oggi vengono stimati sulla
base della loro redditività nel
tempo.
Ciò premesso, ci sono anche
tanti imprenditori che si propongono con piani finanziari e
imprenditoriali meditati. Anche
senza dimenticare gli altri, a
questi non può che andare la nostra fiducia, come dimostrano le
storie di successo riportate nelle
prossime pagine”.
la banca e le imprese
DOPO OTTO ANNI,
IL LABORATORIO
DI DIAGNOSTICA
MOLECOLARE (LDM)
È UNA REALTÀ
CONSOLIDATA DELLA
DIAGNOSTICA E DELLA
RICERCA SCIENTIFICA
E OPERA A STRETTO
CONTATTO CON
OSPEDALI E MEDICI
el 1997 l’idea ed i primi
contatti con BancaStato.
Poi la realizzazione di un
business plan. La sfida dei due
biologi, il Dr. Tiziano Balmelli
ed il Dr. Gianni Soldati, fondatori del Laboratorio di Diagnostica Molecolare è iniziata così: entrando in Banca.
A distanza di otto anni, il Laboratorio di Diagnostica Molecolare,
situato all’interno del Cardiocentro Ticino (CCT), è una realtà
consolidata della giovane ricerca
biologica ticinese.
BancaStato, nella sua qualità di
promotrice dell’economia e dell’innovazione, ha scorto nell’impresa di questi ricercatori – ai
quali successivamente si è aggregato anche il biologo Dr. Mauro
Gola – un tassello per la costruzione del futuro economico del
Ticino.
“BancaStato ha messo a disposizione di questa esperienza il suo strumento di promozione VentureNet –
racconta
Fabrizio
Cieslakiewicz, capo regione e responsabile della clientela aziendale di Bellinzona. Aprendo una
linea di credito di 400 mila franchi, ha consentito ai partners di
avviare un’impresa che oggi dà i
suoi “frutti scientifici”. Anche il
Dipartimento finanze ed economia del Cantone ha voluto crede-
N
economia
con le scienze
della vita
Fare
da sinistra
FABRIZIO CIESLAKIEWICZ
CAPO REGIONE
E RESPONSABILE
DELLA CLIENTELA
AZIENDALE
DI BELLINZONA
GIANNI SOLDATI
DIRETTORE
E BIOLOGO
DEL LABORATORIO
DI DIAGNOSTICA
MOLECOLARE
TIZIANO BALMELLI
DIRETTORE SCIENTIFICO
E BIOLOGO
DEL LABORATORIO
DI DIAGNOSTICA
MOLECOLARE
MAURO GOLA
BIOLOGO
E COLLABORATORE
SCIENTIFICO
DEL LABORATORIO
DI DIAGNOSTICA
MOLECOLARE
re nei giovani ricercatori con un
credito di 30 mila franchi e l’esonero dell’AVS per due anni.
Nel giro di pochi anni, il Laboratorio di Diagnostica Molecolare
ha sviluppato interessanti progetti. A cominciare dall’Assofor,
un’associazione di laboratori ticinesi operanti nel settore della chimica, della tossicologia e della genetica che punta a tenere in Ticino tutte le analisi mediche forensi, fino alla creazione di una banca per la conservazione delle cellule staminali (Swiss Stem Cells
Bank). Seguono progetti nel campo della formazione, come quello della Fondazione Alpina per le
Scienze della Vita, progetto pilota di nuova politica regionale della Confederazione (NPR), sviluppato con il Dr. Ario Conti dell’Istituto Alpino di Fitofarmacologia, al quale concorrono il SECO
(il Segretariato dell’economia), il
Dipartimento finanze e economia ed il Dipartimento educazione cultura e sport. Per continuare nella ricerca, il Laboratorio ha
sviluppato, con il CCT, l’Unità di
Terapie Cellulari che nell’agosto 2005 ha portato al primo intervento in Svizzera di trapianto di cellule staminali in un paziente affetto da infarto del miocardio, ed un progetto, sempre
con il CCT, nella complessa ma-
teria della farmacogenomica.
“Con il CCT abbiamo in corso un
progetto per la costituzione di una
Cell Factory che intende mettere a
punto dei protocolli clinici finalizzati al trapianto di cellule staminali
per tutta una serie di patologie croniche”, spiega il direttor Gianni
Soldati. Inoltre, è stata costituita
una joint-venture con un laboratorio di Friburgo che esegue le
stesse analisi molecolari genetiche del LDM. È anche intenzione
del LDM produrre e commercializzare tests genetici, dando così
una prospettiva imprenditoriale
ed economica al laboratorio.
Oltre ai tre biologi, operano altre
tre persone, tra cui due studentesse impegnate in tesi di laurea.
“BancaStato ci ha fornito la base su
cui costruire l’edificio – nota Tiziano Balmelli –. La diagnostica è un
settore economicamente difficile, dove i rientri degli investimenti si valutano in tempi lunghi. Occorre oculatezza e fare i passi secondo la gamba.
Il Ticino è un luogo ideale per fare
diagnostica molecolare di alto livello,
ma occorre crederci”.
La diagnostica in microbiologia e
genetica umane sono il primo
passo per sconfiggere importanti
malattie. Di fronte ad un terreno
imprenditoriale così fertile, BancaStato non poteva restare insensibile: VentureNet ha dimostrato
in questo frangente di essere uno
strumento di finanziamento in
grado di seguire una start-up
molto innovativa. “Abbiamo trovato nei responsabili della Banca
una grande disponibilità di fronte ad
una materia altamente specialistica,
che richiede il diretto impegno di noi
tutti, fondatori del laboratorio”, sottolinea Mauro Gola.
Il Laboratorio di Diagnostica
Molecolare lavora ogni giorno
con medici, ospedali e altri laboratori svizzeri ed italiani, che inviano giornalmente i campioni
biologici. “Siamo convinti che
questa struttura abbia un futuro
imprenditoriale, perché le scienze
della vita sono l’avvenire della nostra economia”, conclude Cieslakiewicz.
5
la banca e le imprese
Socialità e impresa
na Fondazione nata
vent’anni fa, uno stabile
nel centro di Locarno riportato a nuova vita, ed una
Banca impegnata nel sostenere
l’economia cantonale e le iniziative a sfondo sociale. Da questo
cocktail virtuoso è scaturita una
delle esperienze di sostegno sociale più interessanti degli ultimi
anni.
L’ente è la Fondazione Pedroncini, un’emanazione di Pro Infirmis, che si occupa dell’inserimento dei giovani disabili nel
tessuto socioeconomico. Lo stabile è una magnifica palazzina
nel cuore del centro storico di
Locarno, che dopo anni di decadenza, è stata ristrutturata, e la
Banca, è BancaStato, che nel
“progetto solido e promettente”
ha creduto.
“Nel 2004, con l’aiuto concreto anche di BancaStato, abbiamo dato vita ad un sogno che oggi è diventato
realtà – spiega Enrico Matasci,
direttore cantonale di Pro Infirmis e responsabile del progetto –.
Sono nati un centro diurno, una
scuola alloggio ed un ristorante che
rappresentano una novità per il Locarnese. Si tratta di un modello di
socializzazione per disabili, già
adottato con successo in altre regioni della Svizzera, che rappresenta
una vera e propria impresa sociale”.
Nella scuola alloggio, le persone
con lievi disabilità mentali vengono seguite e accompagnate allo scopo di far loro acquisire la
capacità di organizzare e gestire
U
6
a Casa Vallemaggia
in modo autonomo e indipendente la propria vita. Il ristorante, Casa Vallemaggia, che sarà
aperto al pubblico da gennaio
2006, mette il personale con diversa abilità a contatto con gli
avventori. “Il fattore interessante –
spiega Matasci – è che in questo
modo handicap e normalità s’incontrano. I ruoli per certi versi si rovesciano. Il personale disabile trae
la sensazione di essere socialmente
utile e diventa protagonista attivo,
mentre la clientela può avvicinarsi
all’handicap con animo nuovo, superando certi pregiudizi duri a morire”. Aperto cinque giorni alla
settimana, dal lunedì al venerdì,
il ristorante comprende una caffetteria con 14 posti, la sala ristorante con 37 posti, una sala riunione polivalente – più una terrazza – per un totale di 120 posti
adatti ad incontri sociali, riunioni, feste. Ai piani superiori, un
centro diurno accoglie tra le otto e le dieci persone con gravi disabilità fisiche, assistite da personale specializzato. In futuro,
inoltre, è prevista anche la realizzazione di un piccolo Garni,
in grado di soddisfare l’accoglienza di persone handicappate
e non, provenienti da fuori Cantone, anche per motivi turistici.
da sinistra
BORIS CESCHI
RESPONSABILE
DELLA CLIENTELA
AZIENDALE
DI LOCARNO
ENRICO MATASCI
DIRETTORE CANTONALE
DI PRO INFIRMIS
DISABILI
AL LAVORO,
UN RISTORANTE,
UN CENTRO
DIURNO E POI
UN GARNI.
NEL CENTRO
DI LOCARNO
SI SPERIMENTA
UN NUOVO
MODO DI FARE
INTEGRAZIONE
“Non potevamo dire di no ad un
progetto di così alto valore sociale
– osserva Boris Ceschi, responsabile della clientela aziendale di Locarno –. Come Banca ci
ha convinto la qualità del progetto,
ma anche la sua solidità imprenditoriale. Abbiamo così concesso un
credito per la costruzione, che sarà
successivamente trasformato in
ipoteca”.
L’operazione immobiliare e sociale ha visto protagonisti, oltre
BancaStato, la Pro Infirmis, la
Fondazione Pedroncini, il Cantone e la Confederazione.
Un’operazione di economia sociale che ha solide prospettive
per crescere: “La validità del progetto in termini d’integrazione,
coesione, incontro, non basta da
sola a giustificarne la realizzazione. Come qualunque altra impresa, deve poggiare su basi finanziarie solide, che gli permettano di
reggere in un contesto economico
difficile. Situato in centro città, a
pochi passi dall’Ospedale e dall’Alta Scuola Pedagogica, il ristorante persegue una strategia che è
data dalla sua peculiarità sociale e
da una politica di prezzi mirata,
con un occhio di riguardo alle fasce
economicamente più deboli, come
gli studenti”, conclude Matasci.
la banca e le imprese
Astris SA
Alla
nascono i cocktail
di olii
lubrificanti
da sinistra
NICOLA FRANCHI
TITOLARE
DELLA ASTRIS SA
GIORGIO PINCHETTI
CONSULENTE
ALLA CLIENTELA
AZIENDALE
DI BELLINZONA
ommelier degli olii minerali. Con un po’ di fantasia, così potrebbe definirsi
la professione di Nicola Franchi, titolare della Astris SA di
Giornico, azienda chimica che
si occupa della miscelazione
degli olii lubrificanti. Chimico,
abruzzese d’origine, ma ticinese d’adozione da molti anni, ha
creato nel 1997 questa piccola
ma efficiente azienda su un sedime della ex Monteforno.
“Svolgevo la libera professione –
racconta – ma volevo costruire
qualcosa di mio. Sapevo di poter
offrire un servizio di qualità nel
campo degli olii lubrificanti, e così, con l’aiuto di BancaStato, ho
costituito la Astris SA”.
L’azienda, che occupa dieci dipendenti, fornisce veri e propri
cocktail di olii ad aziende che, a
loro volta, li rivendono a costruttori o utilizzatori di motori,
macchine utensili, ingranaggi,
cambi di velocità, e così via. Dovunque c’è da lubrificare, potrebbe esserci una delle miscele
lubrificanti della Astris SA.
Al beneficio di una fideiussione
da parte della “Cooperativa
svizzera di fideiussione per l’artigianato (CSF)” e del sostegno
del Cantone e della Regione
S
Tre Valli, Franchi decide di
compiere il grande passo e trova in BancaStato il partner finanziario ideale. “Abbiamo creduto subito nel progetto imprenditoriale del signor Franchi – spiega
Giorgio Pinchetti, consulente alla clientela aziendale di
Bellinzona – perché abbiamo apprezzato la serietà della proposta,
la sua concretezza e le possibilità
reali di ritorno degli investimenti
che all’inizio si realizzarono nell’affitto del sito industriale (successivamente acquistato nel 2001)
di circa 12 mila metri quadrati, di
cui 5 mila coperti”. BancaStato
concesse il finanziamento, indispensabile per acquistare i vari macchinari necessari e, soprattutto, per realizzare gli
enormi serbatoi, il laboratorio
e gli uffici.
L’attività prevede la composizione di olii lubrificanti rispettando precise formule e specifiche chimiche: “Ogni macchinario o motore ha le sue esigenze di
lubrificazione e, quindi, ogni olio
ha particolari caratteristiche di viscosità, resistenza alla temperatura, all’usura e così via. Il nostro
compito è di rispettare minuziosamente queste specifiche affinché i
lubrificanti rispondano alle esi-
NATA NEL 1997
A GIORNICO,
SUL SITO DELLA
EX MONTEFORNO,
L’AZIENDA
È UNA
DELLE POCHE
CHE IN SVIZZERA
MISCELANO
LUBRIFICANTI
SPECIALI
PER MOTORI
E MACCHINE
UTENSILI
genze, durino a lungo e siano affidabili ad ogni uso previsto”, aggiunge Franchi.
Un’azienda, sia detto per inciso, a basso impatto ambientale:
le lavorazioni avvengono praticamente a freddo (50 gradi al
massimo) e gli olii, custoditi
nei serbatoi, non sono soggetti
ad alcun tipo di rischio d’incidente.
“Quando decisi di far nascere la
Astris SA, mi occorrevano subito 2
milioni di franchi, ma i miei mezzi finanziari erano davvero molto
ridotti. Sapevo però che il rischio
d’impresa era ben calcolato e che
la mia sfida sarebbe stata vincente”, nota ancora l’imprenditore. Una sfida che BancaStato ha
raccolto e che ha consentito di
rispondere puntualmente al ritorno degli oneri finanziari.
Oggi il capannone si presenta
ristrutturato di tutto punto:
nuovi gli infissi e le pareti riverniciate di un bel colore chiaro e
squillante: quello che ci vuole
in un sito decisamente grigio e
in parte ancora decadente come quello dell’ex Monteforno.
Un bel messaggio di solidità e
certezza indirizzato ai clienti.
“È una posizione logistica ideale
per il nostro lavoro”, dice Franchi, che infatti invia il 95% della sua produzione di olii nella
Svizzera interna.
Nonostante il momento delicato, così lo definisce lo stesso imprenditore, del settore dei lubrificanti, soggetti alle oscillazioni
e ai rialzi del prezzo del petrolio,
il futuro si presenta promettente. E già si pensa a nuovi investimenti, come la costruzione di
un piccolo parco serbatoi per lo
stoccaggio di alcuni olii, al fine
di acquisire maggiore flessibilità
nelle forniture.
7
la banca e le imprese
da sinistra
CARLO STEGER JUNIOR
TITOLARE DELL’OMONIMO GARAGE
CARLO STEGER SENIOR
TITOLARE DELL’OMONIMO GARAGE
MARIO GRASSI
CAPO REGIONE E RESPONSABILE
DELLA CLIENTELA
AZIENDALE DI CHIASSO
inquant’anni fa Carlo Steger senior
faceva il meccanico. La sua prima officina nasce a Ligornetto: lui e tre operai, per riparare macchine agricole e automobili. Poche all’epoca, ma bisognose di frequenti riparazioni per la fortuna dei primi garage che in Ticino capiscono il boom della
motorizzazione di massa.
“Per iniziare l’attività non trovai migliore soluzione che ipotecare la mia casa per 75 mila franchi per
riceverne 20 mila – ricorda Steger –. Nessuna
banca avrebbe mai concesso un prestito ad un giovane intenzionato a riparare automobili!”.
Errore di lungimiranza, in quel caso, da parte
dei responsabili del credito che in questo signore capace di mettere mano sotto il cofano
delle Ford Zodiac o delle Volvo Combi 210 degli anni ’50 avrebbero fatto meglio a credere.
L’officina cresce rapidamente e arriva la prima grande occasione: acquisire la concessionaria della svedese Volvo. Era il 1960 e la marca scandinava sfornava automobili già considerate molto affidabili e piacevoli: “Andavo in
treno a Zurigo a prendere le auto. Il viaggio di ritorno in Ticino durava allora un giorno. Arrivato
a casa salivo sul prossimo treno per andare a ritirare un secondo veicolo…”
Nel ’61 Steger conquista la fiducia dei distributori Ford e ne diviene concessionario; nel
’70 è la volta della Renault, che dura ancora
oggi. Più in là negli anni, nel 2001 arriva la Nissan e nel 2005, complice le nuove norme sulla liberalizzazione del mercato automobilistico, la Peugeot.
C
8
Padre e figlio
con l’auto
nel sangue
GLI STEGER, PADRE E FIGLIO,
HANNO AMPLIATO IL LORO
GARAGE DI GENESTRERIO.
UN ESEMPIO
DI LUNGIMIRANZA
IMPRENDITORIALE
ACCOMPAGNATO DAL
SOSTEGNO DELLA BANCA
Intanto, il garage Steger si amplia sul sedime strategico di Genestrerio, dove si sviluppa sia per la vendita che per la post-vendita, l’officina e la carrozzeria. Un sito considerato assai pregiato e ambìto dalle grandi catene della distribuzione commerciale
che pagherebbero “oro” per averlo: “Ma
qui sta il nostro passato e il nostro futuro”, dicono gli Steger.
L’incontro con BancaStato avviene nel
1999: “Ero deluso dal servizio di altre banche:
tanti consulenti diversi. Troppi, e le decisioni
non venivano prese in Ticino”, ricorda il patron della concessionaria d’auto.
Nel frattempo, al padre si affianca il figlio,
Carlo junior, che dopo aver effettuato studi di economia in Svizzera interna, alla
HSG di San Gallo, riprende le orme del padre. “Nel 2001 ci siamo convinti che il mercato
dell’auto si avviava ad un profondo cambiamento. Se fossimo rimasti fermi, avremmo perso il vantaggio acquisito in anni di attività”,
afferma Carlo Steger junior. La svolta av-
viene quando la marca francese Renault
acquisisce Nissan. Stare al gioco e investire
o cambiare marca? Gli Steger scommettono e raddoppiano: con l’aiuto di BancaStato decidono di potenziare la struttura ampliando gli spazi, acquistano un piazzale
antistante dove collocare il mercato delle
vetture d’occasione e aprono, nel 2005, la
nuova concessionaria Peugeot.
“Abbiamo voluto dare fiducia ai signori Steger
– spiega Mario Grassi, capo regione e responsabile della clientela aziendale di
Chiasso. – L’iniziativa imprenditoriale in un
settore difficile come quello dell’auto è portato
avanti con prudenza e lungimiranza. Abbiamo
soprattutto capito di avere di fronte un cliente
competente, che meritava la nostra fiducia, e
con una storia aziendale sana e irreprensibile”.
Affidato all’esperienza ‘storica’ del papà
Carlo, e a quella manageriale del figlio, il
garage Steger punta ora a conquistare nuove fette di clientela e a valorizzare ancora
di più il sedime su cui è insediato. “È singolare, e per molti versi affascinante, che il cambio generazionale di una ditta sia stato accompagnato anche da un analogo cambio di responsabile della clientela aziendale all’interno
della nostra Banca. Ciò nonostante, BancaStato e la famiglia Steger continuano ormai da anni a collaborare, dimostrando che un rapporto
di reciproca fedeltà e soddisfazione è possibile
anche quando le persone cambiano, posto che il
rapporto bancario sia impostato su solide basi”, conclude Grassi.
ra le emergenze ambientali, quella dello smaltimento dei rifiuti rappresenta una priorità economica, civile ed ecologica. Gianni Ochsner, titolare della omonima ditta “Gianni Ochsner Servizi Pubblici SA” dal 1988 si dedica a questo business, raccogliendo e selezionando materiali riciclabili di
ogni genere. Da una piccola attività a conduzione familiare ha
sviluppato un’azienda che oggi
occupa trentaquattro collaboratori e possiede una cinquantina di
veicoli speciali adatti a tutte le esigenze della moderna operatività
ecologica.
“La selezione di materiali provenienti da cantieri e produzioni industriali – spiega Ochsner
– consente il riciclo di
ingenti quantità di
materiali che, altrimenti, andrebbero
persi. Dopo aver sperimentato la validità
economica e produttiva della selezione
sul nostro sito di Lamone, abbiamo deciso di ingrandire l’attività acquisendo un
sito adatto a Taverne”.
Con la consulenza
e l’aiuto di BancaStato, nel 2005 acquista il capannone. “Ci siamo convinti della validità
del progetto imprenditoriale del signor
Ochsner già nel lontano ’89, quando il
rapporto bancario ha
avuto inizio – spiega
Andrea Ferrari,
capo regione e responsabile della
clientela aziendale
di Lugano –. La crescita del business dei
rifiuti e l’idea economica del titolare, ovvero di procedere alla
selezione del rifiuto,
ci convinse di sostenerlo, anche alla luce
delle nuove direttive
federali e cantonali in materia di
smaltimento dei rifiuti urbani e industriali”.
La ditta Gianni Ochsner vince un
appalto cantonale per la raccolta
di carcasse animali. “Per iniziare
l’attività mi occorreva una cospicua
somma. Bussai alla porta di tante
banche. Ma l’unica a darmi fiducia
fu BancaStato”, racconta il titolare
della ditta.
L’azienda è cresciuta, ha acquisito nuovi mandati, fino a profilar-
T
la banca e le imprese
LA DITTA OCHSNER
Dalla raccolta
DI LAMONE
POTENZIA LE SUE
dei
rifiuti
nuovi
posti
ATTIVITÀ
ACQUISENDO UN
NUOVO SITO PER IL
TRATTAMENTO DEI
MATERIALI DI
SCARTO. NASCE UN
POLO ECOLOGICO
CON VENTI
COLLABORATORI
di lavoro
da sinistra
GIANNI OCHSNER
TITOLARE
DELLA DITTA
“GIANNI OCHSNER
SERVIZI PUBBLICI SA”
ANDREA FERRARI
CAPO REGIONE
E RESPONSABILE
DELLA CLIENTELA
AZIENDALE
DI LUGANO
si tra le più importanti del Cantone nello specifico settore della
raccolta e trattamento del rifiuto
industriale. Ora, con a fianco ancora BancaStato, un nuovo salto
di qualità: l’acquisizione del sito
industriale di Taverne-Lamone.
Un sito, però, “problematico”, sede di una precedente attività di
produzione di piastrelle che ha
prodotto inquinamento. “Insediandosi su questa area – spiega
Ferrari – la ditta non solo amplierà
le sue attività, ma contribuirà anche alla riqualifica ambientale del
sedime e ad incentivare l’occupazione, visto che sono previsti venti
nuovi posti di lavoro”.
Un luogo particolarmente
adatto alla missione aziendale
della ditta Ochsner, in quanto
dotato di un raccordo ferroviario sul quale, in futuro, l’imprenditore intende far correre
propri vagoni per trasportare i
rifiuti selezionati nei luoghi di
smaltimento.
Coadiuvato dal figlio Alan e
dalla figlia Laura, Ochsner
opera al servizio dei comuni e
di aziende private. Le attività
sono molteplici: pulitura dei
contenitori per rifiuti, raccolta
e selezione dei rifiuti, pulizia
strade, fresatura banchine, ed
altro ancora. Il successo della
ditta, oltre ad una organizzazione certificata Iso 9001-2000
è da attribuire – come sottolinea il titolare – “… alla dedizione dei dipendenti ed alla qualità
dei macchinari, di assoluta avanguardia nel settore dei servizi e dei
trattamenti ecologici”. Affiancando all’ecocentro di Lamone
il nuovo sito di Taverne, inoltre, la ditta Ochsner automatizzerà in parte la selezione dei rifiuti solidi industriali (come
carta, ferro, vetro, plastica,
pvc, …), adottando nastri trasportatori che facilitano l’individuazione dello scarto.
“Anche in questo caso – aggiunge
Ferrari – BancaStato ha dimostrato di saper sostenere efficacemente l’economia cantonale, dando fiducia ad un imprenditore che
ha saputo guardare avanti nel
mondo del rifiuto, crescendo in
competenza ed esperienza professionale”. Un bell’esempio anche di fedeltà reciproca tra
cliente e banca, che dura ormai
da oltre quindici anni.
9
la previdenza
Una
scienza
chiamata
previdenza
ndare in banca, non solo per ritirare uno
stipendio, investire una somma, pagare
una fattura, ma anche per incontrare il
proprio futuro e quello dei propri cari nel pianeta previdenza.
La Svizzera ha costruito negli anni uno dei sistemi pensionistici più ammirati e studiati. Non solo per la sua qualità, ma anche per i meccanismi
di interazione e sicurezza che sa garantire agli assicurati. La teoria dei ‘3 pilastri’ ha conquistato
negli anni altri Paesi e regimi assicurativi. Il pre-
A
gio è quello di poter modulare verso la vecchiaia,
a seconda della propria capacità di risparmio e
d’investimento, i propri soldi nel corso della vita
attiva. In questo senso, esso è il più garantista
che si conosca, ma anche il più complesso. Si
tratta di dare risposte, per esempio, a mille quesiti, scenari, percentuali, proiezioni … Meglio rivolgersi, allora, ad un consulente di fiducia. Per
esempio, a BancaStato, che attraverso i suoi consulenti e prodotti, offre tutte le risposte ai bisogni previdenziali.
La previdenza
in Svizzera
1°
PILASTRO
2°
PILASTRO
3°
PILASTRO
Previdenza statale
AVS / AI / IPG
Previdenza
professionale
Previdenza
privata
Salvaguardia
del fabbisogno
esistenziale
Salvaguardia
del tenore di vita
abitudinale
Fabbisogno
supplementare
10
2a
2b
3a
3b
obbligatoria
sovraobbligatoria
vincolata
facoltativa
PIANIFICARE
LA PROPRIA
VECCHIAIA,
COSTRUIRE
LA SICUREZZA
PER LA ‘TERZA ETÀ’,
GARANTIRE UNA
SUCCESSIONE SENZA
SCOSSE
SI PUÒ, BASTA
AFFIDARSI AD
UN CONSULENTE
DI FIDUCIA
a clientela in materia
previdenziale è divenuta più sensibile,
anche o soprattutto, a causa
delle incertezze provenienti dal
fronte economico”. Claudio Pisoni, membro di direzione e responsabile operativo dei mercati finanziari, risponde alle domande di BancaStato News sui
prodotti e i servizi della Banca
in campo previdenziale.
“L
Qual è il valore aggiunto di
una banca come BancaStato
nella consulenza previdenziale
rispetto a quella delle normali
compagnie assicurative?
“In quanto banca universale,
BancaStato ha un approccio
globale quanto a servizi e relativi prodotti; in ambito finanziario, la previdenza è un servizio ai quali i clienti possono far
capo per il tramite dei nostri
consulenti”.
Quali sono i punti forti della
proposta BancaStato nell’ambito previdenziale?
“In particolare sono due: il primo è la stretta collaborazione
della Banca con un partner di
riferimento ben specifico, ossia
Swisscanto, che offre la quasi
totalità dei prodotti in questo
particolare campo d’attività, sia
per la previdenza individuale
che per quella professionale.
Swisscanto è un’istituzione comune delle Banche cantonali
svizzere che si concentra sullo
sviluppo e la distribuzione di
prodotti d’investimento e di
previdenza di elevata qualità. Il
secondo punto di forza è dato
dal fatto che i nostri consulenti
foto Garbani
la previdenza
possono far capo a persone di
riferimento sul posto, con adeguate capacità nello specifico
ambito, in contatto diretto con
un team di specialisti nel ramo
previdenziale presso la Sede
della Banca”.
La previdenza integrativa
(terzo pilastro) coinvolge tutti
gli strati della clientela?
“Sostanzialmente sì; il problema sta nel fatto che specialmente le persone indipendenti,
soprattutto con professioni di
reddito medio-elevato, non si
rendono conto delle ampie
possibilità che il campo previdenziale può offrire, anche
quale strumento di ottimizzazione fiscale. È anche possibile
che non vengono contattati o
messi al corrente in maniera
sufficiente, visto appunto la
specificità della loro professione”.
Com’è cambiato l’atteggiamento della clientela negli ultimi anni rispetto al tema previdenza?
“Ci si rende conto della necessità di pianificare con largo anticipo la propria situazione finanziaria e previdenziale in
previsione della fine del ciclo
lavorativo, ossia ben prima del
pensionamento; si tratta di avere una visione che vada perfino
oltre questo termine, per non
lasciare gli eredi in una situazione finanziaria che potrebbe
risultare spiacevole. La clientela è inoltre abbastanza ben
informata, seppure non nel
dettaglio, e perciò più sensibilizzata sull’argomento”.
CLAUDIO PISONI
MEMBRO DI DIREZIONE E
RESPONSABILE OPERATIVO
DEI MERCATI FINANZIARI
L’offerta di BancaStato si
qualifica per alcuni prodotti
previdenziali particolari o originali?
“Dalla vasta gamma di prodotti Swisscanto che BancaStato
offre, vorrei menzionarne due,
particolarmente adatti alle situazioni più ricorrenti. Il primo è il 3° pilastro vincolato
bancario, il cosiddetto Risparmio 3. Rispetto a quello assicurativo, offre la possibilità di effettuare i versamenti in base alle proprie possibilità finanziarie e una libera scelta della scadenza, sempre nel rispetto delle prescrizioni legali; il relativo
tasso d’interesse si orienta a
quello dell’andamento dei
mercati. Inoltre, la copertura
assicurativa non è obbligatoria,
e può anche essere stipulata separatamente e in qualsiasi momento. Interessante è il fatto
che il capitale, o parte di esso,
può essere investito in Fondi di
investimento di Swisscanto
(LPP3), comunque in modo
sufficientemente
difensivo,
dunque a basso rischio. Il Risparmio 3 è uno strumento
adatto all’ammortamento indiretto delle ipoteche e, perciò,
particolarmente indicato alla
clientela tipo di BancaStato. Il
secondo prodotto di una certa
particolarità è la Swisscanto Life Invest Garant, assicurazione
sulla vita a premio unico abbinata a Fondi di investimento di
Swisscanto; per un investimento di almeno 10 anni, il capitale è garantito al 100%, con una
plusvalenza dell’1% per ogni
successivo anno. Da non dimenticare inoltre che, sempre
in collaborazione con Swisscanto, BancaStato è in grado
di offrire la necessaria consulenza e i relativi servizi anche
nell’ambito della previdenza
professionale, ossia nella gestione delle Casse pensioni”.
Verso quali prodotti assicurativi prevalenti si indirizza la
clientela in questa fase incerta
dell’economia?
“Quelli appena menzionati sono quelli più in voga, in quanto
strumenti abbastanza semplici
e facilmente comprensibili, ma
sempre di elevata qualità. Non
da ultimo però, non sono pochi
coloro che fanno riflessioni per
un pensionamento anticipato;
questo comporta ovviamente
una pianificazione finanziaria
e previdenziale ben studiata.
Per avere maggiori informazioni e consigli al riguardo della previdenza, in che modo
suggerisce di procedere?
“Come ho avuto modo di
esporre, in termini generali, la
nostra clientela è già ora in
buona misura sensibilizzata su
questo argomento, certamente
importante. Un’informazione
generica è senz’altro utile; importante è però avere già un’idea sommaria degli obiettivi
personali e familiari e, nel caso
di un’azienda, delle esigenze
della ditta e dei suoi collaboratori. Resta il prossimo passo,
ossia il contatto con il proprio
consulente di BancaStato, che
rimane a disposizione per ulteriori approfondimenti e per la
stesura di un’adeguata offerta
di dettaglio”.
11
26 GENNAIO
2006
14.00 - 16.30
Lugano, Palazzo dei Congressi
AGENDA DELLE MANIFESTAZIONI
2006
Va edizione della Giornata cantonale
delle imprese
Convegno dal tema “Made in Switzerland by Ticino”. In collaborazione con il
Dipartimento finanze ed economia (DFE).
Per informazioni:
www.ti.ch/giornata-imprese
www.bancastato.ch
FINO AL 29 GENNAIO
MA-DO 09.00 – 12.00 / 14.00 – 18.00
Lugano, Museo Civico di Belle Arti
Mostra delle Opere d’Arte
della Collezione BancaStato
Per informazioni:
www.lugano.ch/cultura
www.bancastato.ch
DAL 18 GENNAIO AL 18 MARZO
Bellinzona, Teatro sociale
Foto Homo Ridens
Rassegna
Homo Ridens
Per informazioni:
www. teatrosociale.ch
www.bancastato.ch
DAL 23 AL 28 FEBBRAIO
Bellinzona
Carnevale Rabadan
Domenica 26 febbraio,
corteo mascherato
SIAMO SPONSOR
17 GIUGNO
70esimo Tour de Suisse
Tappa Regina Quinto-Quinto
Foto Fssi
Quinto
della Federazione di Sci
della Svizzera italiana
Per informazioni:
www.tds.ch/tourdesuisse/francais/
index_fr.html
www.bancastato.ch
www.fssi.ch
DAL 10 AL 18 GIUGNO
BancaStato Challenger Lugano
Torneo ATP
Valerio Marani
Per informazioni:
www.challengerlugano.ch
www.bancastato.ch
Foto Giullini
Lugano, Tennis Club Lido
DAL 23 GIUGNO AL 02 LUGLIO
JazzAscona
New Orleans & Classics
Per informazioni:
www.jazzascona.ch
www.bancastato.ch
Foto HCL
Ascona
JazzAscona / Pedrazzini
AGENDA DELLE MANIFESTAZIONI
2006
Per informazioni:
www.rabadan.ch
www.bancastato.ch
e delle 2 squadre ticinesi
di Hockey: HCAP e HCL
www.hcap.ch - www.hclugano.ch
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