per salvaguardare i livelli occupazionali, facesse ricorso all
by user
Comments
Transcript
per salvaguardare i livelli occupazionali, facesse ricorso all
Atti Parlamentari XV LEGISLATURA — — ALLEGATO B 148 AI RESOCONTI per salvaguardare i livelli occupazionali, facesse ricorso all’amministrazione straordinaria, delle grandi imprese in crisi (la cosiddetta legge Prodi), grazie alla quale la Ira-Costruzioni fu ceduta, mantenendo la stessa denominazione, al gruppo imprenditoriale Ferrari di La Spezia, identica sorte toccata successivamente (nel 2001) anche alla Fratelli Costanzo che cambio cosı̀ denominazione in ingegner Nino Ferrari; le due imprese dopo un riavvio delle attività senza particolari problemi sono state inevitabilmente coinvolte nell’attuale crisi finanziaria che interessa l’intero gruppo Ferrari, e sono in attesa di un pronunciamento del tribunale fallimentare di Roma in merito alla richiesta di concordato preventivo, propedeutico alla cessione del ramo d’azienda costituito dai cantieri alla società Intrapresa srl; il collasso economico ha portato il ministero del lavoro ad emanare a partire dal 17 novembre 2005, il decreto di accesso alla cassa integrazione straordinaria per circa 700 lavoratori delle imprese impiegati in tutta Italia, 350 dei quali impiegati tutti nell’area catanese; a tutt’oggi l’Inps non ha ancora pagato l’indennità di cigs ai lavoratori; nelle more circa 150 lavoratori del comparto di Catania che dall’ottobre del 2005 non percepiscono le spettanze retributive, hanno attuato diverse forme di mobilitazione (presidi, scioperi della fame, eccetera) contro il mancato pagamento degli stipendi e la fase di stallo della vertenza; con tali forme di protesta gli operai chiedono il pagamento diretto degli arretrati di cui sono creditori, agli enti appaltanti dei cantieri in cui lavorano e precisamente all’autorità portuale di Catania, all’assessorato regionale, ai lavori pubblici ed al ministero dei trasporti; a quanto risulta all’interrogante, per alcuni di essi, circa 50, la situazione è resa più drammatica dal fatto che in quanto dipendenti di società consortili, come la Camera dei Deputati — — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2006 Prodigo e la Riposto Scarl che non raggiungono ciascuna i 16 addetti, non possono accedere neanche al trattamento di cigs, ma si devono comunque quotidianamente recare al lavoro per assicurare la continuità formale dei cantieri oramai fermi ed abbandonati; quali soluzioni si intendano intraprendere per risolvere il problema di quei lavoratori i quali, pur rimanendo formalmente in servizio per assicurare la continuità delle suddette aziende, non possono, come previsto dalla normativa per simili casi, accedere alla cassa integrazione guadagni; se non ritengano di dover intervenire presso l’Inps onde sollecitare il pagamento delle indennità di cassa integrazione straordinaria per i lavoratori beneficiari. (4-00148) * * * SALUTE Interrogazione a risposta orale: BELLILLO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che: secondo l’Associazione Talidomidici Italiani in Italia vivono attualmente 43 persone che hanno subito la « sindrome del talidomide », in condizioni drammatiche e intensamente dolorose fin dalla nascita a causa delle menomazioni fisiche provocate da farmaci; questi cittadini incontrano gravissimi problemi per qualsiasi attività quotidiana, sono per lo più non autosufficienti ed hanno bisogno costantemente della presenza di persone che si prendano cura di loro; nonostante l’applicazione delle agevolazioni previste per i portatori di handicap, tali persone vivono in uno stato continuo di difficoltà economica, sia per le maggiori resistenze che incontrano per immettersi nel mercato del lavoro, sia, tra Atti Parlamentari XV LEGISLATURA — — ALLEGATO B 149 AI RESOCONTI l’altro, per le spese legate alla manutenzione di strumenti che sono costretti ad usare (ausili, protesi, eccetera); nel recente decreto-legge del 5 dicembre 2005, n. 250, presentato ed approvato dal precedente Governo Berlusconi, viene riconosciuto il danno per farmaco (Talidomide), riconoscimento che non cambia affatto la situazione, sia dal punto di vista sanitario, sia dal punto di vista pensionistico –: se non ritenga di adottare in tempi rapidi, le necessarie iniziative volte a riconoscere un congruo indennizzo per i danni fisici e morali subiti da questi cittadini a causa degli effetti di un farmaco, riconoscendo cosı̀ finalmente quella che all’interrogante appare la responsabilità del Ministero della sanità negli anni in cui si sono verificati i casi di sindrome da Talidomide (in particolar modo tra il 1958 e il 1963), responsabilità derivante da un non efficace controllo sugli effetti di alcuni medicinali; in caso affermativo se l’indennizzo sarà previsto dal giorno della nascita dei cittadini talidomidici e quali metodi e parametri saranno stabiliti per determinarne l’entità; se sia altresı̀ attuabile un dignitoso vitalizio per ciascun cittadino talidomidico, aggiornabile periodicamente al costo della vita, al fine di garantire una vita migliore a persone cosı̀ duramente provate. (3-00025) Interrogazione a risposta scritta: SCOTTO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che: il 22 maggio 2006, preceduta da ampia divulgazione televisiva si apprende che all’interno dell’ospedale « Apicella » di Pollena Trocchia, Presidio Ospedaliero della ASL NA4 della Campania sciolta, (unica in Italia) per infiltrazione camorristica, nella sera di sabato 20 maggio è stato ucciso il signor Palmiro Capasso, autista di ruolo del predetto ospedale; Camera dei Deputati — — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2006 Palmiro Capasso era già ben noto alle forze dell’ordine; la condotta del Capasso era altresı̀ ben nota ai vertici della ASL NA4 perché il predetto risulta: essere stato autore di aggressione al Direttore Sanitario del Presidio nel mese di giugno dell’anno 2002; già recidivo per simili iniziative negli anni precedenti e relativi all’ex Usl 29 di S. Anastasia (Napoli); essere stato allontanato dall’Ospedale Apicella nel periodo giugno 2001/ luglio 2003 cioè durante la gestione del Direttore Sanitario del Presidio aggredito in servizio; essere stato nuovamente posto in servizio nell’Ospedale qualche mese dopo la destinazione ad altro incarico del Direttore Sanitario del Presidio aggredito; essere stato, nel maggio del 2005 anche arrestato per ipotesi di sequestro di persona; essere stato ancora posto in servizio nell’ospedale appena scarcerato; esser sempre e miracolosamente scampato ad una dovuta iniziativa disciplinare; il comportamento dei vertici Direzionali dell’ASL, succedutesi dal 2001 ad oggi, ha realizzato una grave penalizzazione per l’ospedale e per le sue risorse umane e professionali; si è realizzata una condotta colpevole ed omissiva rispetto alla doverosa azione di contrasto alla criminalità e che, anzi è stato ostentato (con simili omissioni) un messaggio deprecabile a danno delle persone perbene; l’ospedale « Apicella » vive da tempo una situazione di tensione generata da continui episodi di aggressione al personale in servizio –: quali iniziative intenda adottare la commissione nominata ai sensi dell’articolo 144 del testo unico sugli enti locali al Atti Parlamentari — XV LEGISLATURA — ALLEGATO B 150 AI RESOCONTI fine di individuare le responsabilità relative al fatto di aver consentito sino all’ultimo che il Capasso prestasse servizio nell’Ospedale Apicella non avendo i requisiti di moralità ed anzi venendo a costituire un pericolo per l’incolumità delle persone; quali altre utili iniziative si intendano adottare per garantire all’Ospedale Apicella una guida sanitaria autorevole, inflessibile, e garante della legalità; Camera dei Deputati — — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2006 bienti scientifici italiani forse preoccupati di una perdita di potere e risorse economiche destinate alla ricerca –: se non intenda render noto lo stato di avvio delle attività del citato Istituto – eventualmente ascoltandone i vertici – al fine di eliminare ogni dubbio sull’utilità, la qualità e i presunti ritardi nell’attività dello stesso. (5-00012) quali ulteriori iniziative di ordine pubblico si intendano adottare per garantire la sicurezza dei lavoratori ed i pazienti dell’Ospedale. (4-00164) Apposizione di firme ad interrogazioni. * * * UNIVERSITÀ E RICERCA Interrogazione a risposta in Commissione: BENVENUTO. — Al Ministro dell’università e della ricerca. — Per sapere – premesso che: l’Istituto Italiano di Tecnologia con sede a Genova è in fase di avvio della propria attività dopo l’insediamento nell’edificio di Morego in Val Polcevera individuato dalla regione Liguria; lo stesso Istituto è stato al centro di una recente trasmissione di RAI 3 (Report) nel corso della quale veniva pesantemente criticato per i presunti ritardi nell’utilizzo dei finanziamenti; non risulta allo scrivente che esistano significativi ritardi nell’avvio delle attività essendo stati firmati già sei contratti con altrettanti direttori di progetto ed essendo ormai vicina la consegna dei primi laboratori con le relative attrezzature; già l’IIT era stato oggetto all’istituzione di critiche da parte di alcuni am- L’interrogazione a risposta immediata in Assemblea Fabris n. 3-00012, pubblicata nell’allegato B ai resoconti della seduta del 30 maggio 2006, deve intendersi sottoscritta anche dal deputato Picano. L’interrogazione a risposta immediata in Assemblea Volontè n. 3-00013, pubblicata nell’allegato B ai resoconti della seduta del 30 maggio 2006, deve intendersi sottoscritta anche dal deputato Casini. L’interrogazione a risposta immediata in Assemblea Francescato e Bonelli n. 300015, pubblicata nell’allegato B ai resoconti della seduta del 30 maggio 2006, deve intendersi sottoscritta anche dai deputati: Boato, Zanella, Cassola, Pellegrino. ERRATA CORRIGE Interrogazione a risposta orale Russo Franco ed altri n. 3-00008 pubblicata nell’allegato B ai resoconti della seduta n. 7 del 30 maggio 2006: nell’indice, a pagina 86, seconda colonna, alla diciottesima riga, deve leggersi: « Russo Franco » e non: « Russo Francesco », come stampato;