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Matematica ed emozioni - Dipartimento di Matematica
Matematica ed emozioni Livorno Marzo 2010 Matematica ed emozioni è un binomio ricorrente Emozioni positive Emozioni negative Matematica ed emozioni è un binomio ricorrente Emozioni positive Matematici importanti parlano dell’emozione estetica come guida al fare matematica Matematica ed emozioni è un binomio ricorrente Emozioni positive Hadamard: “Il senso della bellezza come ‘motore’ della scoperta (…) nel nostro campo matematico, sembra essere quasi l’unico utile.” Matematica ed emozioni è un binomio ricorrente Emozioni positive In classe: ruolo marginale (raramente gli studenti devono scegliere!) Esistono comunque studi su questo aspetto (Krutetskii, Silver e Metzger) Matematica ed emozioni è un binomio ricorrente Emozioni positive I matematici parlano spesso anche di emozioni positive molto intense legate ai momenti di scoperta in matematica Da: “L’enigma di Fermat” di Aczel D., Il Saggiatore, 1998. Wiles capì finalmente dove stava l’errore. In seguito descrisse così il suo stato d’animo: <fu il momento più importante di tutta la mia vita professionale. Improvvisamente, e in modo del tutto inaspettato, ebbi questa incredibile rivelazione. Non mi accadrà più una cosa così…> Gli spuntarono le lacrime agli occhi; si sentiva soffocare per l’emozione. Matematica ed emozioni è un binomio ricorrente Emozioni positive Anche in classe tra gli studenti a volte si possono riscontrare ma… Matematica ed emozioni è un binomio ricorrente …anche le ricerche sul tema confermano la sensazione che in classe prevalgano le… Emozioni negative Emozioni negative in matematica Perché il dato quantitativo sulle emozioni negative dovrebbe essere di interesse per chi (insegnanti/ricercatori) si occupa del processo di apprendimento-insegnamento della matematica? Emozioni negative in matematica Spesso molto intense Spesso stabili (molto più di quelle positive) Bloccano o addirittura inibiscono l’incontro allievo – matematica Sono causa di difficoltà difficilmente gestibili “Quando l’insegnante dice: ‘Quel ragazzo ha un blocco, è troppo ansioso, ha problemi emotivi...’ significa spesso: ‘Io ho fatto quello che potevo Disagio dell’insegnante come insegnante di che si sente matematica, ma su impotente questo non posso far niente: non sono uno psicologo!’ È il momento della rinuncia all’intervento.” Emozioni negative in matematica Spesso Permangono molto anche in età intense adulta Disagio socialeinibendo Spesso spesso stabili (molto l’attivazione di più di quelle una razionalità positive) scientifica Emozioni negative in matematica Bloccano o Spesso addirittura molto inibiscono intense Disagio dell’allievo l’incontro allievo in matematica – matematica Spesso stabili (molto Incontro che per l’allievo è comunque più di quelle obbligato!!! positive) Il tema di Andrea (3a Primaria) Per me la matematica è solo una perdita di tempo perché una volta imparati i numeri si può anche smettere, invece no, si continua e le lezioni incominciano a torturarti piano piano ed è una sensazione bruttissima quando scrivo e non capisco, e mi sembra di scendere all’inferno: il sudore scende dalla testa ai piedi, divento tutto rosso e mi sembra di esplodere. Le lezioni sono un supplizio e mi sembra che la maestra rida su di me e mi dica: Non lo sai fare! Bene! Bene!... Il tema di Andrea (3a Primaria) Ed io avrei voglia di strappare il quaderno ma prevedo sempre quello che mi accadrebbe: la maestra urlerebbe: Andrea…Che cosa è questa schifezza! Ma il peggio è che dopo la sgridata ho tutti i capelli ritti e mi vergogno davanti a tutte le altre maestre.” Disagio l’allievo È un disagio che si forma, si consolida, in gran parte, a scuola la matematica Esempio tipico caratterizzante la matematica: la paura di sbagliare EMOZIONI NEGATIVE IN MATEMATICA La paura di sbagliare Fin dalla più tenera età “Durante le verifiche ho così paura di sbagliare che metto i portafortuna sul banco.” Claudio 3P “Ogni tanto quando si fanno delle addizioni molto alte, ho un pò paura, allora io lo dico alla maestra che sono in difficoltà. La maestra dice a me che devo andare alla lavagna, io ho paura di sbagliare davanti ha tutti i miei compagni.” Laura 2P EMOZIONI NEGATIVE IN MATEMATICA La paura di sbagliare Non è esclusiva di chi ha difficoltà in matematica o non sa le cose “Quando si fanno verifiche o sempre paura di sbagliare però prendo sempre voti positivi.” Sauro 4P “Quando ero alle elementari, quando la maestra chiamava alla lavagna, io pregavo sempre, scongiuravo che non mi chiamasse, a volte andava bene ma a volte mi chiamava e con l’angoscia dovevo andare a svolgere gli esercizi. Il mio problema non è il non saperli svolgere, ma è la paura di sbagliare, infatti tutt’ora, anche nelle interrogazioni ho sempre paura di fare errori, di rispondere male, anche se le cose le so.” Carlo 2S EMOZIONI NEGATIVE IN MATEMATICA La paura di sbagliare Ma perché a scuola, soprattutto in matematica, è così diffusa la paura di sbagliare? Identificazione errore – fallimento al di là dei messaggi espliciti che spesso vengono ripetuti in classe sul valore degli errori “Tante volte quando ci sono problemi in classe sono ansiosa ho paura di sbagliare, anche quando sono a casa ho paura di sbagliare, perché non mi piace commettere errori. Gli errori servono per imparare non ne faremo mai abbastanza per imparare tutto quello che c’è da sapere.” Greta 5P EMOZIONI NEGATIVE IN MATEMATICA La paura di sbagliare Importanza di non fare errori – di finire - paura dei problemi nuovi “Quando faccio i problemi che non mi riescono e non li capisco divento di tutti i colori e a volte non faccio ricreazione.” Andrea 4P “L’incubo peggiore che ho a proposito di questa materia sono quelli arcimaledetti problemi! perché mi devo spremere il cervello al massimo, e non è detto che riesca a capire come risolverli.” Marco 4P EMOZIONI NEGATIVE IN MATEMATICA La paura di sbagliare Identificazione legata anche a presunta oggettività dell’errore in matematica Attenzione al prodotto (univoco) piuttosto che al processo Aridità della matematica “una materia così arida e lontana dal nostro modo di pensare (…) Per risolvere un’equazione, non hai certo bisogno di creatività, non serve la tua interpretazione, oppure dire quello che senti; la matematica è priva di sentimento, basta pensare al famoso detto: “la matematica no è un’opinione”. Proprio in quella frase è racchiusa la mia ripugnanza nei confronti di essa, non è come un tema nel quale si può avere interpretazioni diverse, c’è un solo modo di riuscire, un unico metodo.” Fausto 5S EMOZIONI NEGATIVE IN MATEMATICA La paura di sbagliare Identificazione legata anche a presunta oggettività dell’errore in matematica Attenzione al prodotto (univoco) piuttosto che al processo Aridità della matematica “Per me la matematica è una materia immersa in una calcolatrice che calcola calcola, ma non esprime niente, è una macchina di ferro senza cuore che è capace soltanto di buttare fuori un paio di numeri che poi sono sempre i soliti. Ma la matematica è la storia dei numeri e se vogliamo parlare dei sentimenti beh abbiamo sbagliato perché la casa dei sentimenti è il cuore e che se li tenga per sé” Dimitri 4P EMOZIONI NEGATIVE IN MATEMATICA La paura di sbagliare …e perché il fallimento in matematica è vissuto in maniera emotivamente così forte? Riuscire in matematica – dimostrazione di intelligenza Il giudizio sui risultati in matematica è vissuto come un giudizio sulla persona Fallire… FATTORI LEGATI AD EMOZIONI NEGATIVE “Il mio problema era questo: considerare la matematica come una dimostrazione di intelligenza” Il giudizio sui risultati in matematica è vissuto come un giudizio sulla persona “La mia fortuna é stata quella di non aver mai sperimentato sulla mia pelle cosa vuol dire essere “quello che non capisce niente di matematica” “ “Se hai già svolto l’esercizio e lo sai fare Ottimo, non lo sai fare insufficiente: come se non fossi stata la stessa persona” “Ricordo con sommo orrore quelle urlate che mi faceva perché non capivo come elevare un binomio alla seconda. Mi sentivo così idiota.” “Provavo odio perché spesso dovevo fare i conti con una realtà che mi dipingeva “poco portata” e mi faceva sentire meno intelligente di alcune mie amiche di studio.” EMOZIONI NEGATIVE IN MATEMATICA La paura di sbagliare Il giudizio sui risultati in matematica è vissuto come un giudizio sulla persona Si può spesso parlare di vero e proprio disagio Confronto con gli altri diventa emotivamente forte “Il rapporto che ho vissuto con questa materia è stato molto odioso (...) Con questa materia ho fatto molte figuracce, perché quando la maestra mi chiamava alla lavagna e mi dettava degli esercizi io quasi sempre non riuscivo a farli, e allora mi iniziavo a preoccupare e a guardarmi attorno per vedere se qualcuno riusciva a suggerirmi (...) In quei momenti avrei voluto scomparire e andare in un mondo dove la matematica non c’era. Però non essendo possibile con molta fatica cercavo di eseguirle, ma spesso le capivo quando si correggevano alla lavagna. Quando mi recai alle scuole medie inizia ad avere una certa paura della matematica, e se avessi potuto per quella materia non sarei più andato a scuola” Carlo 1S “Tutti i giorni che c’è matematica la mattina non mi voglio alzare dal letto: “sono già in crisi”. Diciamo che la matematica è la mia peggiore amica. Per la verità sono abbastanza brava: l’unico problema che ho con essa è che non sono molto svelta a fare gli esercizi. A me fare operazioni, quesiti e cose del genere non è che mi piaccia molto. Infatti quando la maestra ci dà degli esercizi, a me tremano le mani, magari li so eseguire, ma il mio terrore è quello di sbagliare. Come detto prima io non sono molto svelta, infatti quando c’è una verifica i miei compagni finiscono sempre prima di me e li vedo, uno a uno, arrivare alla cattedra, ed io magari ho sempre un po’ a finire. Quando sono in questa situazione mi viene quasi da piangere. Però mi sto accorgendo che piano piano anche io sto migliorando. Rimane il fatto che la matematica non mi piace, infatti per me è come un muro grigio che non si può oltrepassare.” Anna 5P “quando qualcosa non mi riesce mi guardo intorno e vedo i miei compagni che scrivono senza fermarsi: in quel momento vorrei essere brava come loro. Io provo paura quando mi interrogano a matematica specialmente quando vado a ripeterlo a scuola mi blocco e tutte le cose che ero certa che me le ricordavo non le dico più e dico tutte cose che so meno di tutti. Quando ho paura la testa non capisce più niente e mi consiglia cose sbagliate, quando mi accorgo che le cose che dico non hanno senso, il cuore mi batte forte e comincia a farmi male la pancia. Provo paura e dolore fino alla fine dell’interrogazione dico tutto quello che so per fermare questo inferno, ma la paura più dolorosa è quando danno un giudizio in quel momento provo più terrore di quando sono interrogata” Lucia 5P In tutto questo l’insegnante ha un ruolo cruciale: • nella gestione: dell’errore del tempo • nell’idea di ‘successo’ che costruiscono gli allievi: prodotti corretti in tempi brevi processi di pensiero motivati, argomentati in tempi lunghi • nella visione della matematica che costruiscono gli allievi: formule da ricordare regolarità da scoprire … • ma anche: senso dell’attività svolta • nella costruzione del rapporto con la matematica