GLI INCONTRI PROTETTI Ri-trovarsi tra diritti e bisogni
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GLI INCONTRI PROTETTI Ri-trovarsi tra diritti e bisogni
GLI INCONTRI PROTETTI Ri‐trovarsi tra diritti e bisogni Dott. Massimo Maini – Pedagogista e Mediatore Familiare Unione delle Terre d’Argine – Territorio di Carpi Dott.ssa Silvia Ballotti – Educatore Professionale Dott. Raffaele Tucci – Psicologo Servizio Sociale Comune di Pavullo nel Frignano Tutela Minori – Dist. di Pavullo Modena 18 ottobre 2013 Alcuni riferimenti legislativi CONVENZIONE SUI DIRITTI DEL FANCIULLO New York 20 Novembre 1989 ‐ Rettificato dalla L. n. 176 del 27 maggio 1991 Stabilisce che gli stati aderenti si impegnano ad “…adottare tutti i provvedimenti appropriati affinché il fanciullo sia effettivamente tutelato contro ogni forma di g discriminazione o di sanzione motivate dalla condizione sociale, dalle attività, opinioni professate o convinzioni dei suoi genitori, dei suoi rappresentanti legali o familiari”. it i d i i t ti l li f ili i” “…assicurare al fanciullo la protezione e le cure necessarie al suo benessere, in considerazione dei diritti e dei doveri dei suoi genitori, dei suoi tutori o di altre persone che hanno la sua responsabilità legale e al fine essi adottano tutti i provvedimenti legislativi e amministrativi appropriati”. d l l Alcuni riferimenti legislativi Art. 30 Costituzione: “E’ dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio e che g , nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti”. Gli articoli 330, 333 e 334 del codice civile indicano specificatamente quali interventi possono essere attivati nel caso di un non corretto esercizio della potestà genitoriale. L. 184/83 (modifica L. 476/98 e L. 149/01): stabilisce il diritto del L 184/83 (modifica L 476/98 e L 149/01): stabilisce il diritto del minore a crescere ed essere educato nell’ambito della propria famiglia e le istituzioni, nell’ambito delle proprie competenze, sostengono i nuclei familiari a rischio (individuazione delle sostengono i nuclei familiari a rischio. (individuazione delle procedure per l’accertamento della situazione di abbandono di un minore e i conseguenti interventi). Alcuni riferimenti legislativi Art. 317, 317 bis e 155 C.C.: stabiliscono la competenza dell’autorità giudiziaria in caso di conflitto tra i genitori dell autorità giudiziaria in caso di conflitto tra i genitori nelle istituzioni delle separazioni di fatto, legali divorzio. Art. 342 bis e 342 ter C.C.: normano la disposizione di b CC l d d ordini di protezione contro gli abusi familiari e possono prevedere oltre l’allontanamento prevedere, oltre l allontanamento dalla casa familiare del genitore o convivente che ha tenuto la condotta p g pregiudizievole, anche l’intervento dei servizi sociali e di , un centro di mediazione familiare Alcuni riferimenti legislativi L. 54/2006: norme che attuano il principio della bigenitorialità e stabiliscono che “… in caso di separazione personale dei genitori il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno di essi, di ricevere cura, educazione e istruzione e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale” ge to a e . …una una definizione… definizione L’incontro protetto è: “Modalità di attuazione att a ione di contatto tra un g genitore e un figlio g nella q quale è prevista una figura terza, estranea all nucleo, l che h assume una funzione f i di controllo,, sostegno g e facilitazione della relazione genitore‐bambino”. it b bi ” Tra DIRITTI e BISOGNI L’esercizio e la tutela del diritto di mantenere i legami con entrambi i genitori si iscrive nelle funzioni di sostegno ai minori e alle famiglie, proprie delle istituzioni. pp g Il diritto di mantenere un rapporto con entrambi i genitori assume quindi la valenza di un BISOGNO EVOLUTIVO PRINCIPI TEORICI I principi teorici su cu si fondano gli interventi sono: 1) Valore del legame parentale ) g p 2) Significato delle origini personali 3) Diritto dell’individuo a tenere vive le proprie radici biologico‐storiche 4) Centralità dei bisogni e dei diritti del bambino Gli Incontri Protetti Due contesti di intervento • CONTROLLO • SOSTEGNO • TUTELA • MANTENIMENTO • PROTEZIONE • RICOSTRUZIONE Due dimensioni dell intervento Due dimensioni dell’intervento DIMENSIONE DELLA COAZIONE •Si intende l’obbligatorietà g del DIMENSIONE DEL SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA’ rispetto delle prescrizioni fissate dall’Autorità Giudiziaria •Accompagnare la ricostruzione •Atto coattivo del giudice che •Sostenere la “separazione” stabilisce: ‐Realizzazione degli incontri ‐Che avvengono in un luogo protetto ‐Alla presenza dell’operatore della relazione •Sostenere e fare emergere le S t f l potenzialità residue COSA SONO Strumenti operativi progettati per garantire e salvaguardare il diritto di relazione tra genitori e figli nelle situazioni in cui vi siano figli, nelle situazioni in cui vi siano ipotesi di rischio, pregiudizio ecc.. p ,p g per il minore A COSA SERVONO tutelare il bisogno/diritto del minore ad incontrare il proprio genitore anche nelle situazioni più complesse e dove è necessaria la presenza di un educatore a tutela del minore;; g garantire anche al g genitore p più in difficoltà il diritto/dovere al mantenimento di rapporti g , anche ove sia necessaria una con il figlio, presenza educativa. OBIETTIVI RIGUARDANTI IL MINORE • conoscere il bambino, il suo stato emotivo, i suoi vissuti, le sue p richieste ed aspettative; • aiutare il bambino a vivere gli incontri nel modo più sereno possibile, sostenendo la sua capacità di tollerare e rielaborare l’ l’esperienza; i • garantire il bisogno/diritto del bambino alla relazione con i proprii genitori, it i riconoscendo i d e tutelando t t l d il legame l t di loro; tra l • mantenere o ristabilire la relazione con il genitore non affidatario o allontanato, affidatario, allontanato per il quale è stato disposto l’accertamento delle capacità genitoriali OBIETTIVI RIGUARDO AL GENITORE osservare le dinamiche relazionali tra genitore e bambino al fine di verificare l’adeguatezza o l’incompetenza nelle cure dei bisogni del bambino; supportare il genitore e implementare le sue competenze e risorse g genitoriali; ; migliorare la relazione con il figlio; valutare ll’evoluzione evoluzione degli incontri, incontri sia rispetto alle funzioni genitoriali, genitoriali che sugli aspetti riguardanti il benessere/disagio del bambino; favorire la comunicazione ed il cambiamento;; sostenere la progressiva capacità del genitore di organizzare e gestire in modo autonomo gli incontri. RISPETTO AL PROGETTO • Le osservazioni che emergono negli incontri permettono di raccogliere materiale utile per elaborare i progetti relativi ai singoli casi; • Queste osservazioni possono essere utilizzate all’interno all interno delle valutazioni delle competenze genitoriali che riguardano l’intero nucleo familiare, anche in relazione al Tribunale per i minorenni e al Tribunale Ordinario. Differenze … Protetto • Garantire la protezione del bambino nella relazione disfunzionale con il genitoriale; g ; • Osservare, valutare e intervenire sulle dinamiche relazionali in atto; • Setting protetto e strutturato; • Educatore molto vicino al bambino; • Stesura di relazioni dettagliate. Vigilato •Contenere gli aspetti disfunzionali della relazione tra genitore e bambino o tra i genitori in presenza del fi li figlio; •Promuovere l’acquisizione di competenze e q p responsabilità educative; •Setting variabile; •Educatore vicino/lontano; •Stesura di relazioni complessive. ELEMENTI DI PROTEZIONE Il luogo: spazio neutro, strutturato o libero; lib Progettazione graduale; Condivisione di un contratto/accordo rispetto finalità, finalità obiettivi e modalità di intervento. in generale, è importante che il genitore affidatario/famiglia affidataria/comunità: ffid i f i li ffid i ià prima dell’incontro prima dell incontro: o prepari in maniera adeguata il minore ricordandogli l incontro, l’incontro o verbalizzi ciò che accadrà; dopo l’incontro: • accolga, attraverso l’ascolto, i vissuti del minore senza fornire l l’ l i i i d l i f i giudizi • si relazioni con gli operatori sociali referenti, al fine di fornire l l l f lf d f aggiornamenti in merito. CONTRATTO COMUNE DI PAVULLO N/F RELATIVO AD INCONTRI PROTETTI Difficoltà degli incontri protetti Nucleo familiare padre madre minore Presenza dei servizi padre madre Servizi sociali tuela minori minore Ingresso del minore nella fam. g affidataria/comunità Servizi sociali tutela minori padre madre minore Affidatari (fam/comunità) Ridefinizione Servizi sociali tutela minori minore minore Affidatari (fam/comunità) padre madre Incontri protetti Servizi sociali tutela minori padre minore Affidatari (fam/comunità) minore madre Criticità incontri protetti Servizi sociali tutela minori padre minore Affidatari (fam/comunità) minore madre Termine incontro padre minore Affidatari minore (fam/comunità) madre Post incontro Servizi sociali tutela minori padre Affidatari (fam/comunità) minoreminore madre