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scuola dell`infanzia di vedrana

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scuola dell`infanzia di vedrana
SCUOLA DELL’INFANZIA DI VEDRANA
PIANO PERSONALIZZATO DELLE ATTIVITA’
EDUCATIVE
ANNO SCOLASTICO 2014/15
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BUDRIO
INSEGNANTI:
CHILLA’ MARIA RITA
GIORDANI PAOLA
MANDRIOLI ANTONELLA
DANILO SALERNO
SUSS MICHELA
VIGGIANO MARIA ROSARIA
COLLABORATORI SCOLASTICI:
BELLAVIA ROSALIA
LUNGARO VINCENZA
DIRIGENTE SCOLASTICO:
DOTT.SSA PATRIZIA PARMA
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LA SCUOLA DELL’INFANZIA
Nelle nuove “INDICAZIONI PER IL CURRICOLO”, Decreto del Ministero della Pubblica
Istruzione del 31 luglio 2007, si tracciano le linee e i criteri per il conseguimento delle finalità
formative e degli obiettivi di apprendimento per la scuola dell’Infanzia e del primo ciclo.
“La scuola dell’infanzia liberamente scelta dalle famiglie, si rivolge a tutti i bambini dai
3 ai 6 anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione. La scuola dell’infanzia è
oggi un sistema pubblico integrato in evoluzione che rispetta le scelte educative delle
famiglie e realizza il senso nazionale e universale del diritto all’istruzione.
Per ciascun bambino, la scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere lo
sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza”.
Sviluppare l’identità significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove
esperienze in un ambiente sociale allargato. Vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsi
riconosciuti come persona unica e irripetibile, ma vuol dire anche sperimentare diversi
ruoli e diverse forme di identità.
Sviluppare l’autonomia comporta l’acquisizione della capacità di interpretare e governare il
proprio corpo; partecipare alle attività nei diversi contesti; avere fiducia in sé e fidarsi
degli altri,realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi, esplorare la realtà e
comprendere le regole della vita quotidiana, assumere atteggiamenti sempre più
responsabili.
Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere attraverso l’esplorazione,
l’osservazione e l’esercizio al confronto; descrivere la propria esperienza tradurla in
tracce personali e condivise, rievocando narrando e rappresentando fatti
significativi;sviluppare l’attitudine a fare domande ,a riflettere, negoziare significati.
Sviluppare il senso di cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di
gestire i contrasti attraverso regole condivise; significa porre le fondamenta di un abito
democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomonatura.
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L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
La scuola dell’Infanzia organizza le proposte educative e didattiche espandendo e dando forma
alle prime esplorazioni, intuizioni e scoperte dei bambini attraverso un curricolo esplicito. Ad
esso è sotteso un curricolo implicito costituito da costanti che definiscono l’ambiente di
apprendimento e lo rendono specifico e immediatamente riconoscibile:
lo spazio accogliente, caldo, curato, orientato dal gusto, espressione della pedagogia e delle
scelte educative di ciascuna scuola;
il tempo disteso, nel quale è possibile per il bambino giocare, esplorare, dialogare, osservare,
ascoltare, capire, crescere con sicurezza e nella tranquillità, sentirsi padrone di sé e delle attività
che sperimenta e nelle quali si esercita la documentazione, come processo che produce tracce,
memoria e riflessione, che rende visibili le modalità e i
percorsi di formazione e che permette di valutare i progressi dell’apprendimento individuale e
di gruppo.
lo stile educativo, fondato sull’osservazione e sull’ascolto, sulla progettualità elaborata
collegialmente, sull’intervento diretto e di regia;
la partecipazione, come discussione che permette di stabilire e sviluppare legami di
corresponsabilità, di incoraggiare il dialogo e la cooperazione nella costruzione della
conoscenza.
La scuola dell’Infanzia sperimenta con libertà la propria organizzazione, la formazione dei
gruppi, delle sezioni e le attività di intersezione a seconda delle scelte pedagogiche, dell’età e
della numerosità dei bambini e delle risorse umane e ambientali delle quali può disporre.
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I CAMPI DI ESPERIENZA
“I campi di esperienza sono luoghi del fare e dell’agire del bambino orientati dall’azione
consapevole degli insegnanti e introducono ai sistemi simbolico-culturali. Le scuole, all’interno
della loro autonomia didattica, articoleranno i campi di esperienza al fine di favorire il percorso
educativo di ogni bambino, aiutandolo a orientarsi nella molteplicità e nella diversità degli
stimoli e delle attività.”
“Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei
bambini e creano occasioni e progetti di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che
i bambini vanno scoprendo.
L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori permettono al bambino,
opportunamente guidato, di approfondire e consolidare gli apprendimenti e di avviare processi
di simbolizzazione e formalizzazione. Pur nell’approccio globale che caratterizza la scuola
dell’infanzia, gli insegnanti individuano, dietro ai vari campi di esperienza, il delinearsi dei
saperi disciplinari e dei loro alfabeti. In particolare nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo
sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità
nel creare occasioni e possibilità di esperienze volte a favorire lo sviluppo della competenza,
che a questa età va inteso in modo globale e unitario.”
L’attività di sostegno segue gli obiettivi generali di formazione integrale della personalità del
bambino, approfondendo però determinate finalità. Per quanto riguarda la scelta degli obiettivi
specifici, delle modalità, dei mezzi e delle metodologie occorrerà valutare attraverso un’attenta
osservazione, la reale situazione di partenza del bambino così
da modulare i mezzi rispetto agli obiettivi.
1. IL SE' E L’ALTRO
Il bambino sviluppa il senso dell’identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei
propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato.
Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia,della comunità
e sviluppa un senso di appartenenza.
Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male,
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sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e dei diritti degli altri,
dei valori, delle ragioni e dei doveri che determinano il suo comportamento.
Riflette, si confronta, discute con gli adulti e gli altri bambini, si rende conto che esistono punti
di vista diversi e sa tenerne conto.
E’ consapevole delle differenze e sa averne rispetto.
Ascolta gli altri e da spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di vista.
Dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure, gioca e lavora in modo costruttivo
e creativo con gli altri bambini.
Comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità nei diversi contesti e sa seguire regole di
comportamento e assumersi responsabilità.
2. IL CORPO IN MOVIMENTO Identità, Autonomia, salute
Il bambino raggiunge una buona autonomia personale nell’alimentarsi e nel vestirsi, riconosce i
segnali del corpo, sa anche cosa fa bene e cosa fa male, conosce il proprio corpo, le differenze
sessuali e di sviluppo e conseguenze pratiche correte di cura di se, di igiene e di sana
alimentazione.
Prova piacere nel movimento e in diverse forme di attività e di destrezza quali correre, tare in
equilibrio, coordinarsi in altri giochi individuali e di gruppo che richiedono l’uso degli attrezzi e
il rispetto delle regole, all’interno della scuola e all’aperto
Controlla la forza del corpo, valuta il rischio, si coordina con gli altri.
Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo
Conosce le diverse parti del corpo e rappresenta il corpo in stasi e in movimento.
3. LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE, GESTUALITA’, ARTE,
MUSICA, MULTIMEDIALITA’
Il bambino segue con attenzione e con piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali,
cinematografici..); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione e l’analisi di
opere d’arte.
Comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del
corpo consente. Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e
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drammatizzazione. Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa
utilizzare diverse tecniche espressive.
Esprime i materiali che ha a disposizione e li utilizza con creatività.
Formula piani di azione, individualmente e di gruppo, e sceglie con cura materiali e strumenti in
relazione al progetto da realizzare.
E’ preciso, sa mantenere concentrato, si appassiona e sa portare a termine il proprio lavoro.
Ricostruisce le fasi più significative per comunicare quanto realizzato.
Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando
la voce, corpo e oggetti.
Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro musicali.
Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando i simboli di una notazione informale per codificare
i suoni percepiti e riprodurli.
Esplora le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per
comunicare e per esprimersi attraverso di esse.
4. I DISCORSI E LE PAROLE
Il bambino sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il proprio
lessico.
Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, le
proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale,
utilizzando in modo differenziato e appropriato nelle differenti attività.
Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga, discute,
chiede spiegazioni e spiega, usa il linguaggio per progettare le attività e per definirne le regole.
Sviluppa un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei
diversi campi di esperienza.
Riflette sulla lingua, confronta lingue diverse, riconosce, apprezza e sperimenta la pluralità
linguistica e il linguaggio poetico.
E’ consapevole della propria lingua materna.
Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la
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scrittura, anche utilizzando le tecnologie.
5. LA CONOSCENZA DEL MONDO. Ordine, misura, spazio, tempo, natura
Il bambino raggruppa e ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta quantità; utilizza
semplici simboli per registrare; compie misurazioni mediante semplici strumenti.
Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone; segue correttamente un percorso
sulla base di indicazioni verbali.
Si orienta nel tempo della vita quotidiana.
Riferisce eventi del passato recente dimostrando consapevolezza della loro collocazione
temporale; formula correttamente riflessioni e considerazioni relative al futuro immediato
prossimo. Coglie le trasformazioni naturali.
Osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criterio ipotesi, con attenzione
e sistematicità.
Prova interesse per gli artefatti tecnologici, li esplora e sa scoprirne funzioni e possibili usi.
E’ curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e
azioni.
Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze.
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GIORNATA TIPO DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA
Ore 7.30 – 8.45 : Ingresso e accoglienza dei bambini.
Ore 8.45 – 9.30 :Igiene personale e colazione.
Ore 9.30 – 11.50 : Attività di sezione.
Ore 11.30 – 12.00 : Riordino degli spazi e preparazione al pranzo.
Ore 12.00 – 13.00 : Pranzo.
Ore 13.00 – 13.15: uscita antemeridiana.
Ore 13.00 – 13.45 : Gioco libero, possibilmente all’aperto e preparazione al
riposo per i bambini di 3 e 4 anni.
Ore 14.00 : Riposo per i bambini di 3 e 4 anni; momento di rilassamento e
attività specifiche per i bambini di 5 anni.
Ore 15.40 – 16.00 : Risveglio dei bambini di 3 e 4 anni.
Ore 16.00 – 16.15 : Merenda.
Ore 16.15 – 16.30 : Uscita pomeridiana.
Ore 16.30 – 18.00 : Post-scuola per le famiglie che ne fanno richiesta.
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PROGETTO D’INTERSEZIONE
Rivolto ai bambini di tutte e tre le fasce d’età
“GUARDA CHE ARTISTA: Alexander Calder”
Crediamo profondamente che la sezione sia un luogo privilegiato all’interno del quale
organizzare l’attività didattica e proporre specifici percorsi intesi come predisposizione
di un ambiente di vita accogliente e motivante. La sezione garantisce una continuità dei
rapporti fra adulti e bambini, facilitando processi di identificazione.
Ciononostante siamo fortemente convinti che l’esperienza dell’intersezione consenta di
creare rapporti emotivamente significativi fra insegnanti e bambini di tutta la scuola,
favorendo occasioni di scambio, di confronto, di arricchimento e di aiuto reciproco.
Il lavoro di gruppo consente negoziazioni e dinamiche comunicative caratterizzate da
disponibilità, condivisione cognitiva ed emotiva.
L’esperienza dell’isola del tesoro e l’avventura di coraggiosi pirati è lo sfondo
integratore da noi scelto per quest’anno scolastico.
Lo sfondo contiene l’integrazione, l’autonomia, la socializzazione, la cooperazione, la
ricerca-azione, l’esplorazione, il rispetto reciproco, il divertimento, la soddisfazione e la
crescita.
Nello sfondo il gioco ha un ruolo predominante in quanto rappresenta per tutti i
bambini una modalità di espressione. Il gioco in tale contesto può avere una dimensione
cognitiva, una affettiva ed una sociale. Queste caratteristiche portano i bambini verso
uno stato di benessere e di soddisfazione generale, soprattutto se la struttura educativa
contiene le caratteristiche che la rendono una scuola amabile, iniziando dall’ambiente.
E’ un progetto articolato in varie attività che coinvolgono diversi campi di esperienza,
dalle scoperte di tipo scientifico ed attività grafico-pittoriche e manipolative per la
creazione-costruzione di molti oggetti scenografici.
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Scultore, pittore, creatore di giocattoli e gioielli, Alexander Calder verrà ricordato per i
suoi mobiles e le sue opere coloratissime monumentali e non ultime le piccole operegiocattolo che già negli anni 60-70 vedevano protagonista il riciclo dei materiali di ogni
genere.
Si proporrà ai bambini la creazione di sculture, pitture e mobiles (opere tridimensionali,
bidimensionali e piane) con differenti materiali di riciclo e non come proposto
dall’artista: l’arricchimento deriverà dal confronto fra pari in un continuo susseguirsi di
proposte creative.
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Riepilogo proposte A. S. 2014-2015
Progetto classe
Progetto
d’intersezion
e
Guarda che artista!
Alexander Calder
Sezione A
Fantasia in
movimento
Macchia
Sezione B
Il mio tempo
Sezione C
Tutte le
sezioni
Progetti
trasversali
Tutto
l’anno
Tutto
l’anno
Biblioteca
Musiké
Fantateatro
(4 anni)
Biblioteca
Con le
mani
Teatro
Fantateatro
Giochiamo con la
matematica
A caccia di rime e
suoni
Il viaggio di buccia
Biblioteca
Fantateatro
Progetto
Hera
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Uscite
didattiche
18 marzo
Gen.-marzo
Da gennaio
a maggio
12 marzo
maggio
10 febbraio
Da gennaio
a maggio
18 marzo
Da gennaio a
maggio
Aprile?
PROGETTO CURRICOLARE SEZ. A
Bambini di 3-4 anni
MACCHIA
La sezione A è composta da 25 bambini, di cui 14 di tre anni e 11 di quattro anni. Tutti i
bambini saranno coinvolti nell’esperienza didattica con una metodologia rispettosa di
entrambe le fasce d’età.
Scoprire i colori è per i bambini e le bambine un momento gi grande emozione e
divertimento poiché essi sono per loro carichi di significati simbolici ed emotivi.
Avvicinare i bambini al colore e di seguito all’arte in tutte le sue molteplici
manifestazioni significa aiutarli ad acquisire nuove modalità espressive e un
importantissimo strumento per la conoscenza e la rappresentazione del mondo.
Il percorso prevede un’esplorazione libera dei colori primari e secondari, per giungere
alla sperimentazione di diversi materiali e tecniche pittoriche prendendo ispirazione e
spunto dal mondo dell’arte: tutto attraverso la componente fondamentale del gioco.
Ci aiuteranno per questa esperienza alcuni libri da noi scelti “Kamillo Kromo”
“Macchia” “Il paese dei colori” “La città dei lupi blu”; Il viaggio alla scoperta dei colori
sarà per i bambini istruttivo ed entusiasmante, oltre che divertente, e fornirà loro
strumenti e abilità per potersi esprimere in maniera sempre più completa ed efficace.
PROGETTO CURRICOLARE SEZ. B
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Classe ponte
IL MIO TEMPO
La sezione B è composta da 25 bambini di cui 22 di cinque anni e 3 di quattro anni e
questo permetterà di svolgere attività didattiche comuni.
Il progetto che proponiamo nasce dal desiderio di costruire con i bambini un percorso
didattico temporale nel quale loro possano comprendere in maniera più specifica e
tangibile il concetto di tempo. Tramite l’osservazione e la sperimentazione andremo a
studiare questo concetto nelle varie sfaccettature: lo scorrere dei giorni, i mesi dell’anno,
le trasformazioni della natura, ieri, oggi domani, fino ad arrivare all’osservazione
sistemiche della propria crescita “il tempo passa e io divento ogni giorno più grande…”
Essendo bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia andremo a svilupparestimolare le loro competenze nei campi linguistico e logico-matematico. In particolare
durante il pomeriggio proporremo attività di potenziamento e consolidamento per
raggiungere i prerequisiti necessari per l’ingresso alla scuola primaria. Tutto ciò verrà
sviluppato durante l’anno con l’ausilio di un libro di testo, schede tematiche e attività
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mirate anche in campo motorio-spaziale. A questo proposito con le insegnanti della
scuola primaria si proporrà un percorso condiviso di continuità verticale con l’obiettivo
di agevolare il futuro passaggio. Gli incontri verranno proposti nella seconda parte
dell’anno.
PROGETTO EXTRA-CURRICOLARE SEZ. B
Classe ponte
CON LE MANI
Tutti i laboratori permettono ai bambini di lavorare in un contesto di gruppo
condividendo così con gli altri le idee e gli spazi. L’uso di materiali argillosi,
facilmente plasmabili e di piacevole uso sensoriale, avvicina i bambini all’arte ed anche
alla storia. In questo modo possono sperimentare quanto le loro abilità manuali si
affinano man mano che crescono e quanto migliora la loro capacità di modellare
qualcosa. Il laboratorio sarà proposto verso la fine dell’anno scolastico con l’ausilio di
un esperto.
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PROGETTO DI EDUCAZIONE STRADALE
Rivolto ai bambini di 5 anni
Coinvolgimento dei bambini di tutte le fasce d’età durante le visite a scuola dei mezzi di
soccorso
Il progetto rivolto soprattutto ai bambini della classe ponte si propone come finalità
generale quella di avvicinare i bambini alla conoscenza dell'ambiente "strada" e
comprendere l'importanza di regole di educazione stradale per lo sviluppo di
comportamenti corretti e responsabili orientati ad intuire i rischi.
I bambini, infatti, per loro natura, sono portati alla curiosità ,alla sperimentazione e
all'esplorazione degli spazi; pertanto ,risulta fondamentale prevenire possibili "
incidenti" insegnando le norme e fornendo le indicazioni per evitare pericoli.
Gli obiettivi sono:
Sapere che la strada presenta molti pericoli
Individuare e comprendere norme di comportamento per la strada, sul marciapiede e
sulla carreggiata per i pedoni e automobilisti.
Conoscere e rispettare le norme che regolano la circolazione stradale.
Interpretare la simbologia e il linguaggio convenzionale di alcuni segnali stradali e del
semaforo.
Conoscere la funzione del vigile e degli strumenti che usa.
Oltre al lavoro in sezione, saranno invitati a scuola a giocare con i bambini un vigile
urbano,i vigili del fuoco con un automezzo e alcuni operatori sanitari con un'ambulanza.
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PROGETTO EXTRA-CURRICOLARE SEZ. A,B e C
FANTASIA IN MOVIMENTO
Nella scuola dell’infanzia si gioca con il corpo e con il corpo si impara.
I bambini si muovono dando forza, misura, sicurezza e coscienza al loro
agire e gli insegnanti, sapendo quanto è importante sperimentare con
tutto il corpo, danno forma a proposte variegate, piacevoli, con graduale
complessità, rivestite di storie e di spirito di avventura, per scoperte
che perfezionano sempre un po’ di più la percezione e l’idea che i bambini
hanno di sé.
I giochi e le attività sono molte e contengono intenzioni educative che si
declinano in termini come “motricità”, “educazione motoria”, “psicomotricità”.
I contenuti sono apparentemente gli stessi: i bambini saltano, corrono,
rotolano, giocano a corpo libero o con i materiali in svariate esperienze,
ma sono gli obiettivi ad essere diversi e così le metodologie per perseguirli.
Ci sono, infatti, proposte di tipo motorio-funzionale, per lo sviluppo
delle capacità corporee, che si inseriscono in giochi guidati o in sperimentazioni
con vari materiali, e attività più creative in cui, attraverso il
movimento, si intende sostenere la costruzione dell’identità, dando voce
anche alla personalità e alle emozioni di ognuno.
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PROGETTO CURRICOLARE SEZ. C
Rivolto ai bambini della sezione
GIOCHIAMO CON LA MATEMATICA
La sezione è costituita da 16 bambini, di cui 10 di cinque anni, 3 di quattro anni e 3 di tre anni.
Al mattino si alternano due insegnanti di sezione, mentre al pomeriggio i bambini che
rimangono fanno attività con l’educatrice.
Essendo una sezione eterogenea, le insegnanti punteranno molto sulla specificità dei bambini,
sulle loro esigenze, sul loro modo di essere e di momenti di vita quotidiana, ma dal punto di
vista didattico, saranno diversificati obiettivi e attività : si svolgerà una programmazione
unitaria e condivisa con tutto il gruppo, mentre più specifica nelle attività per i bambini di tre
anni.
I nostri progetti saranno:
Il progetto “ Giochiamo con la matematica “ si propone di offrire ai bambini delle esperienze
indirizzate a dare competenze di tipo logico-matematico, per potenziare la capacità di
ragionamento, di orientamento e di risoluzione di problemi. E’ importante organizzare le
proprie esperienze attraverso azioni consapevoli quali il raggruppare, il contare, l’ordinare.
L’esperienza di una didattica logico-matematica nella Scuola dell’Infanzia deve tener conto del
fatto che le situazioni che più interessano i bambini sono quelle legate al gioco, quindi per
rendere motivante il percorso all’interno dell’ambito matematico le situazioni di apprendimento
saranno affrontate in modo giocoso. Il gioco è l’ attività principale dei bambini, è grazie ad esso
che sviluppano molteplici conseguenze: imparano a risolvere problemi , superare ostacoli,
orientarsi nello spazio. L’idea guida è quella di promuovere nei bambini un apprendimento che
si basi sull’esplorazione, sulla comprensione e sull’ operatività curiosa e creativa.
Saranno utilizzati tutti gli spazi interni della scuola. Il progetto si svolgerà nell’arco dell’anno
scolastico, da Ottobre a Maggio.
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PROGETTO CURRICOLARE SEZ. C
Rivolto ai bambini della sezione
A CACCIA DI RIME E SUONI
Il percorso si propone di progettare molti giochi insieme ai bambini per favorire l’arricchimento
del repertorio linguistico e lo sviluppo delle competenze comunicative come la conversazione,
la trasmissione di un messaggio chiaro e corretto, la comprensione dei messaggi verbali e le
abilità linguistiche.
I bambini si divertono molto quando fanno queste attività, quando giocano con le
parole, quando indovinano nomi, oggetti, parole, azioni ecc. Lo spunto iniziale sarà la
lettura di storie diverse, attraverso cui saranno proposte ai bambini attività diversificate
in base all’età.
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PROGETTO EXTRA-CURRICOLARE SEZ. A-B e C
Rivolto ai bambini di 4 e 5 anni
IL VIAGGIO DI BUCCIA
La scuola dell'infanzia è il contesto giusto per gettare le basi di comportamenti, rispettosi
dell'ambiente, che diventano parte integrante della vita di tutti i giorni. Il progetto, basato
sull'attività ludica ed esperienziale, trasmette il concetto di rifiuto e di raccolta
differenziata insegnando, in modo divertente e creativo, i comportamenti sostenibili.
Divertenti laboratori di riciclo coinvolgono le bambine e i bambini nella costruzione di
nuovi oggetti partendo dai materiali di scarto. Mascotte del progetto è Buccia, che
accompagna le bambine e i bambini spiegando le modalità di raccolta differenziata che
Hera propone sul territorio.Il percorso prevede due incontri in classe di 1,5 ore ciascuno.
Descrizione del percorsoI bambini della scuola dell'infanzia cominciano ad approcciarsi a
tematiche ambientali quali i rifiuti, l'acqua e l'inquinamento. Spesso vengono considerati, dai
propri genitori, troppi piccoli per poter spiegare loro alcune semplici azioni che portano alla
riduzione della produzione di rifiuti quali, ad esempio, l'utilizzo corretto di alcuni materiali e la
raccolta differenziata. E' invece il momento giusto, e la scuola dell'infanzia il contesto giusto,
per gettare le basi per quei comportamenti, rispettosi nei confronti dell'ambiente, che diventano
così parte integrante della vita di tutti i giorni. Il progetto, basato prevalentemente sull'attività
ludica ed esperienziale si propone di trasmettere il concetto di rifiuto e di raccolta differenziata
insegnando, in modo divertente e creativo, i comportamenti sostenibili. Mascotte del progetto è
Buccia, personaggio che accompagnerà i bambini in questo percorso e dalle cui parole essi
impareranno le modalità di raccolta differenziata che Hera propone nel loro territorio.
Articolazione del percorsoDue incontri in sezione di 1,5 ore
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Sviluppo del temaPer creare nei bambini curiosità e stimolare l'attesa, qualche giorno prima
dell'inizio del progetto verrà fatta loro recapitare una lettera di Buccia che li preparerà all'arrivo
in classe di un suo portavoce.
1° incontroInizia con la narrazione di una storia in cui il protagonista, Buccia, nel suo
girovagare per il mondo, incontra una serie di personaggi, gli inquinatori e i ricicloni,
diventando il messaggero delle buone pratiche per tutti i bambini del mondo. La lettura della
storia sarà resa interattiva dalla simulazione, da parte dell'educatore, delle azioni sbagliate che
vengono compiute dai vari personaggi. I bambini verranno sollecitati a riconoscere le azioni
sbagliate trasformando, così, la lettura in una sorta di gioco. Le attività proposte saranno le
seguenti:
"Toccare e non guardare": per riconoscere attraverso il tatto diverse tipologie di rifiuti
"Questo lo conosco": per abbinare il rifiuto all'azione che lo produce
"Un lungo viaggio": con l'ausilio di schede colorate i bambini scopriranno da dove
provengono i vari materiali
"Gli amici di Buccia": schede che rappresentano le varie tipologie di cassonetti per la
raccolta differenziata, insegneranno ai bambini le modalità di raccolta differenziata di
ogni territorio gestito da Hera
"Le magie di Buccia": da un contenitore magico dell'operatore usciranno tanti oggetti
curiosi ottenuti dal riciclo dei vari materiali
"C'era una volta...ma ci sarà ancora?": esperimento di "semina" di vari materiali per
osservare nel tempo i cambiamenti
2° incontroIl 2° incontro sarà un laboratorio di riciclo creativo, concordato con l'insegnante, nel
quale i bambini trasformeranno rifiuti di facile reperibilità in giocattoli e oggetti vari.
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PROGETTO EXTRA-CURRICOLARE SEZ. A-B e C
Rivolto ai bambini di 4 e 5 anni
BIBLIOTECA E SCUOLA
Anche quest’anno si propongono le uscite presso la biblioteca comunale di Budrio per
avvicinare i bambini alla lettura e al mondo del prestito libri. La scelta e il prestito dei libri, la
realizzazione di bibliografie, le letture ad alta voce, le mostre di libri, tutte attività svolte
abitualmente in biblioteca, diventeranno preziosi strumenti per conoscere e amare il libro.
PROGETTO D’INTERSEZIONE
Rivolto ai bambini di tutte e tre le fasce d’età
RELIGIONE CATTOLICA
L’insegnamento della Religione nella scuola dell’Infanzia ha come finalità quella di
promuovere la maturazione dell’identità nella dimensione religiosa, valorizzando le esperienze
personali e ambientali, orientando i bambini a cogliere i segni della religione cristiana cattolica
e delle altre espressioni religiose presenti nell’ ambiente.
Tre sono gli obiettivi specifici di apprendimento (OSA) della religione
cattolica, definiti come livelli essenziali di prestazione inseriti nel contesto
educativo della scuola dell’ Infanzia:
- Osservare il mondo che viene riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi dono di Dio
Creatore.
- Scoprire la persona di Gesù di Nazaret come viene presentata dai Vangeli e come viene
celebrata nelle feste cristiane.
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- Individuare i luoghi di incontro della comunità cristiana e le espressioni del comandamento
evangelico dell'amore testimoniato dalla Chiesa.
L’ insegnamento dell’IRC concorre al raggiungimento delle finalità educative della scuola
dell’Infanzia che intende formare la personalità del bambino nella sua totalità :
* nell’ IDENTITA’ PERSONALE: favorire atteggiamenti di sicurezza, di stima di sé, di fiducia
nelle proprie capacità, il riconoscimento della propria identità personale e degli altri, il senso
della cultura e della comunità di appartenenza, la scoperta di una visione positiva della vita che
dà sicurezza e armonia, promuovere occasioni formative che valorizzano il rispetto reciproco, il
dialogo aperto e sereno.
* nella CONQUISTA DELL’ AUTONOMIA: favorire il riconoscimento e il rispetto dei valori
della libertà, della cura di sé e degli altri, dell’ambiente, della solidarietà e della giustizia,
dell’impegno ad agire per il bene comune. La figura di Gesù aiuterà il bambino a dare senso
alle proprie azioni.
* nelle COMPETENZE: le attività previste nell’IRC, contribuisco a maturare le capacità
sensoriali, percettive, linguistiche, logiche, sociali, artistiche, motorie; attraverso anche l’ uso di
racconti e di rielaborazioni di messaggi riguardanti la vita di Gesù e i testi della Sacra Scrittura,
a riconoscere i segni religiosi della cultura e della tradizione cristiana.
I contenuti presenti nell’ IRC, promuovono gli obiettivi presenti nelle finalità educative :
* DIO: con il riferimento al mondo creato, quale dono da condividere con gli altri che lo
riconoscono come Padre e Creatore. Qui il bambino sviluppa gratitudine, meraviglia e rispetto
per il mondo che o circonda e la consapevolezza che tutti siamo dono d’Amore di Dio.
* GESÚ: con l’ attenzione alla Sua Persona che ama fino a donare la Sua vita, alla relazione con
Dio, Suo Padre e con gli uomini che chiama fratelli e con il comandamento della carità che
aiuta la “convivenza civile”.
* LA CHIESA: come luogo di incontro della comunità cristiana, permette di conoscere figure
che testimoniano o hanno testimoniato la fede cattolica, consentendo di fare esperienza
dell’attuazione del
comandamento della carità sia nella preghiera, nell’ aiuto concreto agli altri e nell’ accoglienza.
I bambini verranno quindi accompagnati nello sviluppo delle competenze intellettuali, esteticoespressive, motorie, operative, sociali e soprattutto morali, spirituali e religiose, accogliendo
così il loro modo personale di essere nel mondo, di interagire e stare con gli altri, di affrontare
le situazioni e risolverei problemi, di incontrare la complessità dei sistemi simbolici, di gustare
il bello e conferire senso alla vita.
Il piano annuale è strutturato per Unità di Apprendimento progettate in corrispondenza degli
OSA della Religione Cattolica.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (O.S.A.)
- Osservare il mondo che viene riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi dono di Dio
Creatore
- Scoprire la persona di Gesù di Nazareth come viene presentata dai Vangeli e come viene
celebrata nelle feste cristiane
- Individuare i luoghi di incontro della comunità cristiana e le espressioni del comandamento
evangelico testimoniato dalla Chiesa
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ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE CATTOLICA
Per tutti i bambini che non si avvalgono dell’attività di religione cattolica è previsto un
percorso alternativo insieme all’insegnante di sezione.
PROGETTO EXTRA-CURRICOLARE
Rivolto ai bambini di 3anni.
Centro Mousikè – Via Panzini, 1 40127 Bologna Tel. 051505528 Email: [email protected]
MOUSIKE’
Convinti che la danza in tutte le sue forme e manifestazioni possa rappresentare
un'esperienza creativa, relazionale, espressiva, culturale, capace di coinvolgere
contemporaneamente il corpo, il cuore e la mente di ogni persona, l’associazione
MOUSIKE’ è nata a Bologna nel 1989 con lo scopo di promuovere e perseguire un preciso
progetto pedagogico mirato alla crescita artistica ed espressiva dei più giovani.
Attraverso la danza desideriamo restituire ai bambini un fare creativo ed emozionale che
passa attraverso il corpo e aiuta a crescere come persone sensibili, fantasiose e attente
alla realtà che ci circonda.
Il nostro percorso pedagogico e artistico si è andato nel tempo definendo
attraverso il susseguirsi di alcune importanti tappe progettuali.
Nel 1991, l’associazione ha dato vita ad un progetto speciale per divulgare la
conoscenza e l’utilizzo della danza nella scuola. Il progetto, ideato e guidato da Franca
Zagatti, si è preoccupato, sin dagli esordi, sia della definizione di una metodologia
unitaria e comune al gruppo di educatori coinvolti nei laboratori all’interno della scuola,
sia di un’opera di informazione, documentazione, ricerca e promozione culturale: ciò ha
significato realizzare corsi di aggiornamento per insegnanti, incontri con i genitori,
conferenze, gruppi di ricerca e pubblicaziomi di vario genere.
Oggi il centro Mousikè è da più parti considerato un esempio riuscito di
integrazione fra ricerca artistica e didattica e viene indicato quale ideale modello di
riferimento sia in Italia che all’estero, non solo per la qualità del servizio formativo offerto
alla scuola, ma anche per la fortunata formula di partenariato “scuola - esperto esterno”.
I laboratori di danza educativa di Mousikè sono oggi pensati e strutturati per i vari cicli
scolastici (dalla scuola dell’infanzia a quella superiore) e sono pianificati secondo la
metodologia del “progetto a tema” che permette di collegare la danza alla
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programmazione scolastica attraverso tematiche quali, ad esempio, l’educazione
multiculturale, la scrittura creativa, l’avvio alla lettura, o l’integrazione alle arti visive e
plastiche.
Dal 1998 sino al 2002 l’Associazione Mousikè, in collaborazione con il Dipartimento
di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna, ha annualmente organizzato il
Convegno Nazionale “Educar Danzando” incentrato sulle problematiche pedagogiche
correlate all’utilizzo della danza nella scuola.
Il rapporto con l’Università di Bologna si è ulteriormente ampliato attraverso l’ideazione e
la conduzione di laboratori per gli studenti delle facoltà di Scienze della Formazione
Primaria e del Dams per i quali sono attivi anche percorsi istituzionali di tirocinio all’interno
della nostra struttura.
Dal 1999 il centro Mousikè organizza stabilmente un Corso per danzaeducatori (400
ore), che nasce con lo scopo di creare figure professionalmente preparate e capaci di
inserire correttamente la danza educativa nella programmazione scolastica di base. Al
corso, a numero chiuso e unico nel suo genere, pervengono ogni anno centinaia di
richieste di ammissione da tutta Italia.
Recentemente infine è nato Mousikè progetti educativi, un originale progetto
editoriale nato per colmare l’assenza di testi e materiali musicali specificamente pensati
per chi insegna e utilizza la danza nella scuola e nella formazione del bambino.
Nel 2003, a riconoscimento dell’innovativa proposta pedagogica e artistica, il centro
Mousikè è stato dichiarato dal MIUR ente accreditato per la formazione del personale
della scuola (D.M. 177 del 10/07/00).
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PROGETTO EDUCATIVO-TEATRALE
Rivolto ai bambini di 4 e 5 anni.
Premesse teoriche:
Il teatro come forma interattiva di linguaggi diversi: verbale, non verbale, mimico, gestuale,
prossemico, iconico, musicale, si configura come prezioso strumento formativo
multidisciplinare e interdisciplinare.
L’idea di teatro didattico non si riferisce solamente al momento finale della rappresentazione,
ma anche e soprattutto all’iter dei processi che conducono alle forme rappresentative della
realtà. Teatro inteso come ogni possibile forma espressiva che tende a rappresentare la realtà
umana e i suoi diversi linguaggi (poetico, narrativo, musicale, pittorico, corporeo), la sua storia,
il presente, il passato, il futuro, il sogno, la fantasia, l’immaginazione. Così il teatro diventa
strumento pedagogico, trasversale a tutti i linguaggi, i saperi e le stesse discipline curriculari.
Fare teatro in contesti formativi significa realizzare una concreta metodologia interdisciplinare
che attiva i processi simbolici del discente e potenzia e sviluppa la molteplicità interattiva delle
competenze e delle abilità connesse sia con la comunicazione sia con il pensiero.
La comunicazione scenica, come processo interattivo tra la rappresentazione e l’audience, si
connota come tipica esperienza sociale, psico-dinamica.
Chi recita a teatro non è solo l’attore, ma anche lo spettatore che ‘vive’ l’esperienza della
rappresentazione non come artificio, ma come evento reale.
In questo senso il valore pedagogico del teatro va al di là delle stesse forme comunicative che lo
producono. Fare teatro attiva i processi combinatori connessi sia con le reti cognitive sia con
quelle ‘emotive’, che generano produzioni ‘originali’ divergenti rispetto ai significati ed ai
concetti omologati della cultura.
L’uso dei diversi linguaggi nel teatro potenzia nel discente il pensiero metaforico, che permette
di capire la realtà ad un livello di maggiore comprensione.
Il processo di ritestualizzazione che si riferisce alla comprensione personale di qualsiasi testo,
per quanto concerne la lettura e la rappresentazione di testi drammatici, si configura come
processo analogico, cognitivo - emotivo, rielaborativo, tipico del pensiero creativo.
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Infine l’argomento delle fiabe permette ai bambini di cominciare a costruirsi uno scenario
interiore composto di personaggi che risolvono i problemi, superano gli ostacoli e raggiungono
gli obiettivi, contribuendo così a strutturare una fiducia di base che al bambino, così piccolo e
vulnerabile di fronte al mondo dei “giganti” adulti, è necessaria per credere in sé stesso e nella
propria crescita.
Obiettivi:
Il progetto del laboratorio è volto ad attivare le potenzialità di ogni soggetto e dare spazio alle
diverse modalità espressive e comunicative individuali e di gruppo, sia a livello concettuale, sia
a livello motorio che a livello espressivo, legate ai tre momenti della progettazione, della
preparazione e dell’esecuzione. Questo percorso deve così portare, non solo ad acquisire gli
strumenti e le tecniche del linguaggio teatrale, ma anche a fornire strumenti di identità
personale e sociale, indispensabili per la scoperta di un proprio sé interiore. Il laboratorio
teatrale, impostato in quest’ottica, deve pertanto promuovere la formazione sociale e la
maturazione di base degli individui, stimolare la socializzazione, sviluppare le facoltà cognitive
e le capacità espressive, aumentare le competenze comunicative, potenziare lo sviluppo
cerebrale e fisico degli alunni portatori di handicap, intrattenere quei ragazzi che sono esclusi,
per motivi economici, da corsi privati, o che sono, per cause familiari, abbandonati a loro stessi.
Più in specifico:
- preparare il soggetto alla messa in scena, che comporta una presa di coscienza delle
proprie capacità e modalità comunicative;
- favorire la capacità di esprimersi improvvisando su contenuti e tematiche emerse dai testi in
relazione alla propria sfera interiore;
- utilizzare il teatro come mezzo di approccio ai testi e come strumento per crearsi
un’opinione;
- conoscere ed usare i diversi tipi di linguaggio (verbale, sonoro, corporeo, fantastico);
- abituare i soggetti al lavoro di gruppo;
- sviluppare le capacità mnemoniche;
- valorizzare la diversità di ciascuno.
Programma, contenuti ed attività del laboratorio:
Il laboratorio prevede diverse fasi di approccio e pratica della materia. In particolare, dopo
alcune fasi di approccio al lavoro con il corpo, verrà proposto uno sdoppiamento metodologico,
dove in un tipo di percorso è prevista un’attività teorico-pratica per la messa in scena di un testo
prestabilito, nell’altro, invece, sarà dato spazio alla messa in scena di un testo derivato da un
lavoro sull’improvvisazione.
Esercitazioni di gruppo ed individuali di propedeutica teatrale
a) riscaldamento
b) rilassamento
c) ricerca dell’equilibrio
d) snodamento delle articolazioni
Agilità mentale e libera associazione di idee
Rilassamento e movimento sono propedeutici al lavoro di agilità mentale ed alla liberà
associazione di idee, strumenti indispensabili nella pratica dell’improvvisazione. L’agilità è
quella capacità della mente di cogliere aspetti non stereotipati di ogni situazione, aspetti che la
libera associazione di idee collocherà in un itinerario di “rimbalzi” dalla prima idea alle
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successive conseguenti inventando percorsi narrativi. E’ un processo immediato della fantasia, è
una danza della mente. Sollecitare l’immaginario che è dentro ognuno di noi può portare a
risultati sorprendenti.
Sviluppo della fantasia
Improvvisare significa mettere in moto la prerogativa di dare libertà e gusto personale alle
proprie associazioni di idee e di emozioni, di spiccare un proprio volo associativo a partire da
spunti proposti da altri o colti attraverso l’attenzione a ciò che accade.. La fantasia si può
pertanto allenare ed una fantasia allenata determina processi di associazione di idee capaci di
sviluppare uno spunto di partenza, traendone materiale narrativo che trova una realizzazione
nella capacità di sintesi.
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Uscita a teatro 10 febbraio
Per i bambini di 5 anni
“E cadde addormentata”
Un re e una regina, un padre e una madre, vogliono che la loro tanto
sospirata e unica figlia appena nata, riceva i doni più belli che la vita possa
offrire. Dodici sono le fate invitate ai festeggiamenti, ognuna in grado di
regalare doti, qualità e fortuna, tutto il meglio che si possa destinare e
desiderare.Ma la perfezione non esiste nemmeno nelle favole ed ecco che
ciò che non è desiderato è presto in agguato: l’ombra non si può lasciare
fuori dalla porta e anche se non la si invita, si presenta lo stesso, proprio
come la tredicesima fata, portatrice di male e di oscurità.Terribile è la
vendetta di questa vecchia fata dimenticata, che col suo malèfico dono
riporta il dolore al centro della tavola imbandita: “Al 15° anno di età, la
fanciulla si pungerà e morirà! Ah, ah, ah! ” E allora l’incanto di un sonno
lungo cent’anni.Ecco il rimedio estremo che la dodicesima fata, tenutasi
opportunamente in disparte, può offrire come ultimo prezioso dono in
grado di trasformare il crudele destino. Un sonno protettore che allontana
la morte e il dolore. Una sospensione infinita che protegge dal male…. ma
allontana la vita.Ma per crescere è necessario saper accettare e affrontare
anche le ombre, le piccole e grandi ferite che ogni esistenza porta con sé e
che non possiamo allontanare se non rinunciando allo scorrere della vita
stessa, come avviene col sonno incantato della Bella Addormentata.Alla
fine, allo scadere degli anni, la principessa si risveglierà “…Meno male,
peccato, è giusto così…” e le fitte trame di quel nido incantato si
disferanno al passaggio di un impetuoso cavaliere che la porterà via con sé
verso l’amore, la vita e tutte le sue incognite. “Le scarpeeee!..” Le
grideranno apprensive tre fate. Sventolandole. Ma lei è già lontana.
Tecniche: teatro d’attore.
Progetto qualificazione 3-5
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Rivolto a tutti i bambini del territorio
Infanzia e Primaria IC Budrio
Agio a scuola
A partire da quast’anno il progetto denominato 3-5 viene riprogettato con le altre scuole
del territorio unendo la finalità di avere una continuità verticale ben strutturata senza
lasciare percorsi laboratoriali già avviati.
Nel dettaglio le scuole di Vedrana, Mezzolara e di Via Martiri Antifascisti
perseguiranno questi obiettivi nelle seguenti modalità:
1. creare progetti verticali nido-infanzia e infanzia-primaria
2. mantenere i punti di forza dei percorsi precedenti riproponendo il progetto
Fantateatro.
I bambini del nido visiteranno e condivideranno attività con i bambini della scuola
dell’infanzia e i bambini dell’infanzia visiteranno e condivideranno attività con quelli
della scuola primaria.
Inoltre da gennaio a maggio parteciperanno al laboratorio di Fantateatro per un totale di
26 ore così ripartite:
Infanzia Vedrana 3 sezioni -12 ore
Infanzia Mezzolara 2 sezioni – 9 ore
Infanzia Martiri Antifascisti 1 sezione – 5 ore
In questo modo si favoriranno momenti d’incontro fra bambini per fare conoscere loro
le diverse realtà scolastiche e stimolare capacità espressive e di socializzazione per
valorizzare al meglio le diversità di ciascuno.
Vi saranno pertanto momenti d’incontro tra insegnanti e coordinatori territoriali del
progetto ed osservazioni sistematiche delle varie esperienze.
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Da qui inizieranno ad elaborare il QUADERNO DELLE COMUNICAZIONI da parte
di ciascun bambino della scuola dell’infanzia per la primaria;
Vi sarà la condivisione del libro IL BRUCO MAISAZIO tra i bambini del nido e
dell’infanzia;
Vi sarà una LEZIONE APERTA conclusiva del laboratorio teatrale.
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Fly UP