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Piano Triennale dell`Offerta Formativa Scuola dell`Infanzia

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Piano Triennale dell`Offerta Formativa Scuola dell`Infanzia
Comune di Trieste
Area Educazione, Università, Ricerca, Cultura e Sport
Servizi Educativi Integrati
Organizzazione e Coordinamento dei Servizi Educativi
Piano Triennale dell'Offerta
Formativa
Scuola dell'Infanzia
Anno Scolastico 2015/16
Predisposto dal Collegio dei Docenti nella seduta di data 21/10/15
Adottato dal Consiglio della Scuola nella seduta di data
29 /10/15
1
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA (P.T.O.F.)
delle scuole dell’infanzia del Comune di Trieste
Le scuole dell'infanzia comunali di Trieste sono SCUOLE PARITARIE.
La legge definisce “scuole paritarie” (Legge 10 marzo 2000, n.62 “Norme per la parità scolastica e
disposizioni sul diritto allo studio e all’istruzione”) le istituzioni scolastiche non statali e degli enti locali
che, a partire dalla scuola dell'infanzia, corrispondono agli ordinamenti generali dell'istruzione, sono
coerenti con la domanda formativa delle famiglie e sono caratterizzate da requisiti di qualità ed
efficacia fissati dalla legge medesima.
Nel sistema nazionale dell'istruzione, quindi, le istituzioni scolastiche sia statali che paritarie
concorrono, nella loro specificità e autonomia, a realizzare l'offerta formativa sul territorio. In tale
contesto le amministrazioni pubbliche, nell'esercizio delle rispettive competenze, intervengono a
sostenere l'efficacia e l'efficienza dell'intero sistema nazionale di istruzione (C. M. n. 31 del 18
marzo 2003 “Disposizioni e indicazioni per l'attuazione della legge 10 marzo 2000, n.62, in materia di
parità scolastica”).
La riforma del sistema nazionale d'istruzione (Legge 13 luglio 2015, n. 107 “Riforma del sistema
nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti“), stabilisce
che le istituzioni scolastiche predispongano il PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA
FORMATIVA (P.T.O.F.), e le scuole dell'infanzia comunali, in quanto scuole paritarie, elaborino
tale piano, nell'ambito della propria autonomia organizzativa e didattica ai sensi dalla
normativa vigente (Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni
scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della Legge 15 marzo 1999, n. 59).
Il P.T.O.F. è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale
delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione educativa ed organizzativa che le
scuole adottano nell’ambito della loro autonomia.
Il Piano ha valore triennale e può essere rivisto annualmente, sempre entro il mese di ottobre.
Il P.T.O.F. delle scuole dell'infanzia comunali di Trieste, coerente con gli obiettivi generali ed
educativi determinati a livello nazionale dalle “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola
dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” (M.I.U.R., settembre 2012), viene elaborato dal Collegio
degli Educatori ed adottato dal Consiglio della Scuola (Regolamento per le scuole dell’infanzia del
1
Comune di Trieste, approvato con deliberazione consiliare n. 37 dd. 02.04.2001e modificato con
deliberazioni consiliari n. 104 dd.19.12.2003, n. 102 dd. 20.12.2005, n. 23 dd. 23.03.2009, n. 83 dd.
21.12.2010 e n. 81 dd. 23.12.2011).
La scuola dell'infanzia si presenta, quale primo segmento del percorso scolastico, come comunità
attiva aperta al territorio e alle famiglie con cui esercita la corresponsabilità educativa, basata sul
riconoscimento dei reciproci ruoli e sul vicendevole supporto, e promuove pratiche volte a
perseguire comuni finalità educative, come esplicitato nelle Indicazioni nazionali.
In ottemperanza ai principi costituzionali, ai principi della Convenzione sui Diritti dell'Infanzia e
dell'Adolescenza (1989), nelle normative europee (Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del
Consiglio del 18.12.2006), e in conformità a quanto predisposto dalla L. n.107/2015, le scuole
dell'infanzia del Comue di Trieste promuovono:
il pieno sviluppo della persona umana,
 l'uguaglianza delle opportunità educative e formative,
il superamento di ogni forma di discriminazione,
l'accoglienza e l'inclusione,
la valorizzazione della pluralità delle culture familiari, linguistiche, etniche e
religiose,
la
partecipazione attiva delle famiglie,
l'apertura
al territorio.
Le scuole dell'infanzia del Comune di Trieste fanno proprie le finalità espresse nella normativa
vigente, con particolare riferimento al conseguimento dei seguenti obiettivi:
maturazione
conquista
sviluppo
senso
dell'identità,
dell'autonomia,
delle competenze,
di cittadinanza,
perseguiti attraverso un'operatività improntata alla costante INNOVAZIONE PEDAGOGICA
ed avvalendosi, con coerenza e progressiva integrazione tra i vari servizi, dell'insieme di risorse a
disposizone ed in particolare del personale specializzato che vi opera:
un
coordinamento pedagogico,
coordinatori
insegnanti
pedagogici di servizi educativi,
e personale ausiliario,
costantemente aggiornati e formati ciascuno per le proprie competenze attraverso un Piano della
Formazione progettato annualmente e sottoposto a verifica sistematica.
Le scuole dell'infanzia comunali di Trieste perseguono inoltre l'ampliamento della propria offerta
formativa, didattica e pedagogica attraverso progetti mirati, finanziati da specifici bandi regionali
e/o nazionali e naturalmente con particolare attenzione alle opportunità che provengono dal
territorio e a quelle portate dalle diverse iniziative in cui il Comune di Trieste è protagonista o
promotore. In tal senso spiccano i progetti di divulgazione scientifica che potranno svilupparsi in
collaborazione con le attività del Salone Europeo della Ricerca Scientifica „Next“ promosso
annualmente nella Città di Trieste in sinergia con le più importanti realtà di studio, di ricerca ed
imprenditoriali del territorio.
Analisi domanda-offerta.
Nell'anno 2015 le scuole dell'Infanzia comunali sono 29 su 30 sedi, per un di 107 sezioni e una
capienza di n. 2628 posti.
Complessivamente il Comune di Trieste, sulla base della composizione dei gruppi classi e della
presenza di bambini disabili, mette a disposizione nell'anno scolastico 2015/2016 n. 2482 posti di
scuola dell’infanzia nelle proprie strutture e n. 36 in quelle private convenzionate aderenti alla
F.I.S.M. (Federazione Italiana Scuole Materne), con le quali ha stipulato una convenzione per gli anni
scolastici 2013/14, 2014/2015 e 2015/2016, per un totale di 2518 posti.
Tra le scuole dell’infanzia comunali sono attive complessivamente quattro sezioni con lingua
d’insegnamento slovena presso le seguenti sedi:
✔ OBLAK NIKO
✔ sezione distaccata di NUVOLA OLGA c/o DIJASKI DOM
✔ DELFINO BLU.
Elenco delle scuole dell'infanzia del Comune di Trieste:
sezioni
Scuola
indirizzo
AZZURRA
via Puccini , 63
4
100
95
BORGO FELICE
via del Pane Bianco, 14
4
100
100
C. STUPARICH
strada di Rozzol, 61
3
75
74
CASETTA INCANTATA
strada di Rozzol, 61/1
3
75
70
CUCCIOLI
via Vittorino da Feltre, 8
3
75
70
DELFINO BLU
salita di Gretta, 34/4
4
100
95
DELFINO BLU (sez. slovena)
salita di Gretta, 34/4
1
16 *
16
DON CHALVIEN
via Svevo, 21/1
3
75
75
F. APORTI
via Pendice Scoglietto, 20
3
75
65
G. POLLITZER
via dell'Istria, 170
5
125
115
GIARDINO INCANTATO (sede provvisoria)
via Kandler, 10
4
91 *
91
GIOCHI DELLE STELLE
via Archi, 2
3
75
70
IL GIARDINO DEI SOGNI
via Boegan, 5
3
75
75
IL TEMPO MAGICO
via Vasari, 23
6
150
145
KAMILLO KROMO
strada Vecchia dell'Istria, 78
4
100
100
L' ARCOBALENO
via Frescobaldi, 33
3
75
75
LA CAPRIOLA ***
via Curiel, 10
2
50
50
LA SCUOLA DEL SOLE
via Manzoni, 14
6
143 *
133
L'ISOLA DEI TESORI
vicolo delle Rose, 5
3
75
75
M. SILVESTRI
Borgo San Nazario, 73
1
25
20
MILLE BIMBI
via dei Mille, 14
5
125
113
MILLE COLORI
via Salvore, 12
3
75
65
NUVOLA OLGA
via alle Cave, 4
2
50
45
OBLAK NIKO (sez. slovena)
via alle Cave, 4
1
25
25
sez. distaccate slovene di Nuvola Olga c/o Dijaski Dom
via Ginnastica, 72
2
45 **
40
PALLINI
via Pallini, 2
4
100
85
PRIMI VOLI
via Mamiani, 2
6
146 **
146
RENA NUOVA
via Antenorei, 14
4
100
85
SORELLE AGAZZI
vicolo San Fortunato, 1
4
100
90
STELLA MARINA
via Ponziana, 32
3
75
70
TOR CUCHERNA
via dell'Asilo, 2
3
68 **
65
TRE CASETTE
via Petracco, 12
2
44 **
44
Totale
* una sezione a capienza ridotta per limiti strutturali
** due sezioni a capienza ridotta per limiti strutturali
*** causa lavori, la scuola “La Capriola” si trova momentaneamente in via Alpi Giulie 23
107
capienza
posti
disponibili
a.s.
2015/16
2628
2482
Strategia di Lisbona.
L’obiettivo di Lisbona, rivolto agli stati membri della U.E., è la realizzazione, entro il 2010, di
strutture di accoglienza per almeno il 90% dei bambini fra 3 anni e l’età scolare.
L’obiettivo sarà raggiunto a Trieste anche nell’anno scolastico 2015/2016, coprendo il 95,96% della
domanda di servizio di scuola dell’infanzia.
Gli utenti potenziali (bambini fra i 3 anni e l’età scolare, residenti nel Comune di Trieste) sono
4630, i posti di scuola dell’infanzia offerti dagli Enti pubblici (Stato e Comune) sono
complessivamente 3779 e coprono pertanto l'81,61% della domanda potenzialmente espressa. Ad
essi si aggiungono 664 posti in strutture private, arrivando così a soddisfare il 95,96% della
domanda potenzialmente espressa. Da solo il Comune di Trieste risponde al 54,38% della domanda
potenziale.
Disabilità.
È previsto l'ampliamento dell'organico di ciascuna scuola con uno o più insegnanti di sostegno in
presenza di bambini certificati ai sensi della Legge 5 febbraio 1992, n. 104 ("Legge-quadro per
l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate").
Per ciascun bambino disabile viene predisposto, come previsto anche dalle recenti “Linee guida
sull'integrazione scolastica degli alunni con disabilità” (M.I.U.R., agosto 2009), un Piano Educativo
Individualizzato (P.E.I.) che programma gli interventi educativi e didattici destinati al bambino
disabile e garantisce un intervento adeguato allo sviluppo delle sue potenzialità.
Nelle sezioni con presenza di bambini disabili è prevista, di norma, una riduzione di 5 posti.
Particolare riguardo viene rivolto ai minori con necessità di assistenza specifica, prevedendo
eventuali interventi di supporto all'integrazione scolastica mediante l'assegnazione di personale
qualificato di agenzie educative.
Iscrizioni alle scuole dell'infanzia comunali.
Le iscrizioni alle scuole dell'infanzia comunali di Trieste si effettuano di norma nella seconda
quindicina di ciascun mese di gennaio di ogni anno. Per ciascun anno scolastico sono indicate le
date di iscrizione sul sito istituzionale dell'Ente.
La domanda di iscrizione si presenta on-line collegandosi al sito della Rete Civica del Comune di
Trieste (http://www.triestescuolaonline.it), con la possibilità di chiedere informazioni e delucidazioni
allo specifico sportello degli uffici dei Servizi Educativi Integrati.
Sono previsti il pagamento di una tariffa d'iscrizione annua e la contribuzione al servizio mensa,
graduati in base all'I.S.E.E. (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) della famiglia.
La scuola dell’infanzia accoglie i bambini residenti o di fatto dimoranti nel Comune di Trieste.
L'iscrizione è fatta alla scuola e non alla singola sezione: le eventuali preferenze espresse dalle
famiglie in relazione ad una sezione o ad un insegnante non sono determinanti per la formazione
delle sezioni.
Organizzazione del contesto educativo.
In un'ottica di condivisione di responsabilità dell'educazione, formazione e crescita dei bambini,
come richiamato da ultimo dalla Circolare MIUR prot. n. AOODPIT n. 1972 dd. 15.09.2015, è
compito fondamentale delle famiglie partecipare e contribuire, insieme alla scuola, al percorso
educativo e formativo dei propri figli.
In tal senso le scuole dell'infanzia comunali di Trieste organizzano situazioni formali ed informali di
coinvolgimento diretto dei genitori attraverso:
✔“open day”: nel periodo antecedente alle iscrizioni viene data la possibilità a tutti i genitori di
visitare le scuole, in funzione della futura scelta;
✔incontri informativi con i genitori dei bambini nuovi iscritti prima dell’inizio della scuola e
secondo necessità con tutti i genitori nel corso dell'anno scolastico;
✔incontri di presentazione del P.T.O.F. per illustrare alle famiglie il piano relativamente
all’anno in corso e alla programmazione triennale;
✔incontri tra genitori e insegnanti;
✔colloqui individuali;
✔il Consiglio della Scuola composto dal coordinatore pedagogico e dai rappresentanti dei
genitori, del personale educativo e del personale d’appoggio.
In tal senso si rende effettivo il diritto-dovere delle famiglie di conoscere e condividere i percorsi
formativi proposti e di scegliere con consapevolezza e libertà la scuola per i propri figli, potendo
analizzare e valutare le attività didattiche, i progetti e le tematiche che i docenti affronteranno
durante l'anno, che in ogni caso dovranno risultare coerenti con i programmi previsti dall'attuale
ordinamento scolastico e con le linee di indirizzo emanate dal MIUR.
Ciascuna scuola dell'infanzia predispone, condivide ed attua un Piano dell'offerta formativa (P.O.F.)
che, con riguardo al triennio di riferimento, esplicita annualmente i contenuti della proposta e dei
percorsi didattici da realizzare nel corso dell'anno scolastico.
Sulla base delle normative e delle disposizioni richiamate in precedenza, le scuole dell'infanzia
comunali di Trieste indirizzano i singoli P.O.F. promuovendo:
•
il pieno sviluppo della persona umana, per contribuire a rimuovere gli ostacoli di
ordine economico e sociale che di fatto limitano la libertà e l'uguaglianza di tutti i cittadini;
•
l'uguaglianza delle opportunità educative e formative;
•
il superamento di ogni forma di discriminazione, a partire da quelle derivate dalla
formazione di pregiudizi e stereotipi basati sulla differenza di sesso, di razza, di lingua, di
religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali;
•
l'accoglienza e l'inclusione, predisponendo una programmazione delle attività educative
che prevedano una didattica personalizzata e attenta ai bisogni di ciascuno (es: le disabilità, i
disturbi specifici di apprendimento e, i disagi socio-culturali ed economici );
•
la valorizzazione della pluralità delle culture familiari, linguistiche, etniche e religiose;
•
lo sviluppo delle competenze, i bambini arrivano a scuola con bagagli ricchi e variegati
di esperienze cognitive ed emotive che si arricchiranno attraverso il gioco e
l'apprendimento, e che la scuola saprà veicolare favorendo lo sviluppo delle potenzialità di
ciascuno;
•
la partecipazione attiva delle famiglie negli Organismi di partecipazione previsti dal
Regolamento del servizio e nelle altre modalità definite dall'offerta formativa specifica delle
singole realtà scolastiche;
•
l'apertura al territorio intesa come prassi educativa che vede coinvolta l'intera comunità
e la crescita di una cittadinanza attiva e solidale.
Le sezioni.
Il modello organizzativo delle scuole dell'infanzia comunali di Trieste prevede l'assegnazione dei
bambini ad una sezione al fine di creare gruppi numericamente contenuti per favorire la
realizzazione di contesti di apprendimento funzionali.
La sezione è costituita di norma da 25 bambini. Ad essa sono assegnati due insegnanti, ai quali può
aggiungersi un insegnante o un operatore di sostegno in presenza di bambini disabili. Gli orari di
lavoro del personale assicurano nell’arco della giornata il massimo della compresenza.
Di norma la composizione della sezione è eterogenea per fasce di età e comprende bambini di 3, 4
e 5 anni. In tal modo si facilitano le competenze relazionali e di responsabilità tra bambini di
diversa età allo scopo di ampliare le opportunità di apprendimento, anche per imitazione.
In occasione di laboratori specifici, momenti di routine, intersezione, uscite didattiche, ecc. i
bambini possono essere raggruppati per fasce omogenee di età.
Il Collegio degli educatori di ciascuna scuola procede, all'inizio dell'anno scolastico, alla formazione
delle sezioni valutando l'equilibrio numerico rispetto ad alcuni fattori quali l'età, la distribuzione tra
maschi e femmine, la multiculturalità da sostenere con pratiche di accoglienza, gli specifici bisogni
educativi del singolo bambino e dei gruppi preesistenti, la presenza di fratelli o sorelle in termini di
valorizzazione dell'autonomia di ciascuno.
Obiettivo fondante del sistema pedagogico delle scuole dell'infanzia del Comune di Trieste è il
lavoro di intersezione, attraverso il quale si esplicitano i singoli progetti educativi in coerenza con i
principi dell'accoglienza, dell'inclusione e delle parti opportunità.
Inserimento.
L'inserimento a scuola è un evento particolarmente significativo per i bambini e le famiglie.
Le scuole dell'infanzia del Comune di Trieste supportano i genitori e i bambini nell'affrontare la
nuova situazione di vita, garantendo gradualità nel processo di ambientamento e favorendo
l'instaurarsi del rapporto di reciproca fiducia tra adulti e tra adulti e bambini.
Nelle scuole dell'infanzia comunali di Trieste l’inserimento avviene nel mese di settembre, con
tappe graduali su contesti predefiniti, concordate insieme alle insegnanti di sezione in base alle
esigenze del singolo bambino e della famiglia. Durante il periodo degli inserimenti e dei
reinserimenti gli orari delle scuole dell'infanzia possono variare in ragione della complessità dei
gruppi di bambini da accogliere.
La chiusura anticipata delle scuole dell'infanzia nel periodo degli inserimenti, come codificata
all'interno di ciascun calendario scolastico annuale, consente la compresenza degli insegnanti in
sezione e offre la possibilità di realizzare proposte pedagogiche anche individualizzate, ponendo
maggiore attenzione al singolo ed in particolare ai bambini più piccoli.
Al fine di favorire il reinserimento dei bambini già frequentanti dopo la pausa estiva, è prassi nelle
scuole dell'infanzia comunali di Trieste dedicare loro il primo giorno di apertura a settembre.
Calendario scolastico.
Le scuole dell’infanzia comunali di Trieste tengono conto del calendario scolastico regionale, come
gli altri servizi educativi.
Il calendario viene approvato con specifico provvedimento e reso noto mediante pubblicazione sul
sito istituzionale dell'Ente.
Orari.
Le scuole dell'infanzia comunali sono aperte dal lunedì al venerdì, dalle ore 7.30 alle ore 17.00.
L’accoglimento dei bambini avviene di norma dalle ore 8.00 alle ore 9.00.
Per rispondere alle esigenze dei bambini e delle loro famiglie l’uscita è flessibile e, di norma,
articolata in tre fasce orarie: alle ore 13.00, alle ore 14.30 e alle ore 15.30.
Il prolungamento dell’orario fino alle ore 17.00 viene assicurato alle famiglie che ne ravvisino la
necessità, previa comunicazione. Viene garantita la presenza di educatori in numero proporzionale a
quello dei bambini presenti.
Il servizio di scuola dell’infanzia al sabato viene garantito presso la scuola dell'Infanzia “Il Tempo
Magico” solo al mattino (con orario 7.30-13.00) e senza erogazione del servizio di mensa in
ragione del numero degli iscritti.
Il personale.
Le figure professionali presenti nella scuola sono:
✔il coordinatore pedagogico del servizio educativo,
✔il personale insegnante ed educativo,
✔il personale d’appoggio.
Il coordinatore svolge attività di tipo tecnico-specialistico, gestionale e organizzativo ed è
responsabile dell'organizzazione del servizio, supervisiona i progetti educativi e sviluppa le relazioni
esterne ed interne all'Ente in un'ottica di lavoro di rete.
Il personale insegnante ed educativo:
•
programma, realizza e valuta unità di apprendimento favorenti lo sviluppo complessivo del
bambino, prediligendo un approccio ludico. Favorisce i processi di interazione positiva nei
gruppi di bambini e personalizza le azioni educative;
•
partecipa alla gestione sociale delle scuola e cura rapporti stabili con le famiglie e con il
territorio.
Il personale d’appoggio contribuisce alla costruzione di un corretto clima educativo all’interno della
scuola e ad assicurare una situazione ambientale adeguata alle esigenze ed ai bisogni dei bambini.
Svolge compiti di pulizia e riordino degli ambienti scolastici e delle aree esterne di pertinenza;
provvede alla somministrazione dei pasti.
Insegnamento della religione cattolica.
Nelle scuole dell'infanzia comunali di Trieste è possibile avvalersi dell'insegnamento della religione
cattolica. L'insegnamento della religione cattolica (I.R.C.) discende dal Concordato fra lo Stato
italiano e la Chiesa cattolica (Legge n. 121/1985), secondo il quale si prevede che in tutte le scuole
pubbliche italiane siano riservate lezioni settimanali facoltative.
La facoltà di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica viene esercitata dai
genitori al momento dell’iscrizione e può essere modificata successivamente.
Concessione in uso dei locali delle scuole dell’infanzia comunali.
Se si costituiscono in Comitato o in Associazione, le famiglie dei bambini frequentanti le scuole
dell’infanzia comunali, possono richiedere l'uso in concessione gratuita dei locali (nidi, scuole
dell’infanzia e ricreatori comunali) per realizzare attività integrative alle funzioni dei servizi
educativi comunali, organizzando momenti di socializzazione e di attività ludica per bambine/i,
nonché di aggregazione e confronto tra le famiglie. (Regolamento e tabella tariffe per la
concessione in uso dei locali dei nidi d’infanzia, scuole dell’infanzia comunali, ricreatori comunali e
poli di aggregazione giovanile, approvato con deliberazioni consiliari n. 28 e 29 dd. 09.07.2013).
Le scuole dell'infanzia comunali sono parte dei Servizi Educativi Integrati afferenti
all'Area Educazione, Università, Ricerca, Cultura e Sport del Comune di Trieste.
Referenti istituzionali
DIRETTORE DELL'AREA EDUCAZIONE, UNIVERSITÀ, RICERCA, CULTURA E SPORT
dott. Fabio Lorenzut
Piazza Unità d'Italia, 4
piano: 3 stanza: 122
tel. 040 675 4496
e-mail: [email protected]
DIRETTORE DEL SERVIZIO SERVIZI EDUCATIVI INTEGRATI
dott.ssa Manuela Salvadei
via del Teatro Romano 7
secondo piano, stanza 36
Tel. 040 675 4473
e-mail: [email protected]
GESTIONE AMMINISTRATIVA E CONTABILE DEI SERVIZI EDUCATIVI
Responsabile di P.O.
Mariagrazia Monti
via del Teatro Romano 7/F
piano terra, stanza 27
tel. 040 675 8873
e-mail: [email protected]
ORGANIZZAZIONE E COORDINAMENTO DEI SERVIZI EDUCATIVI
Responsabile di P.O.
Antonella Brecel
via del Teatro Romano, 7
primo piano, stanza 19
tel. 040 675 4471
e-mail: [email protected]
SISTEMA INTEGRATO PUBBLICO/PRIVATO, CONTROLLO E ACCREDITAMENTO
Responsabile di P.O.
Emilia Patriarca
via del Teatro Romano 7
secondo piano, stanza 30
tel. 040 675 8583
e-mail: [email protected]
QUALITA’ DEI SERVIZI – FORMAZIONE PEDAGOGICA – PARTECIPAZIONE
Responsabile di P.O.
Michela D’Andri
Via del Teatro Romano, 7
secondo piano, stanza 31
tel. 040 675 4343
e-mail: [email protected]
APPALTO MENSA SCOLASTICA
Responsabile di P.O.
Antonella Delbianco
via del Teatro Romano, 7
primo piano, stanza 15
tel. 040 675 8872
e-mail: [email protected]
COORDINATORI DEI SERVIZI
Nada Bradetich,Tiziana Craievich, Alessandro D'Alto, Manlio De Panfilis, Marina Degrassi,Elisabetta
Doimi, Irene Fontanot, Istria Giani, Isabella Herlinger, Fabrizio Lauria, Consuelo Louvier, Daniela
Mazzoli, Valentina Nardi, Rita Ricatti, Mariagrazia Stepan, Licia Terrone,Giacomo Todaro, Caia Venier.
Ampliamento dell'offerta formativa.
Il Comune di Trieste garantisce una serie di iniziative didattiche che prevedono la possibilità di
ampliare l'offerta formativa attraverso l'adesione ai bandi per il Piano di interventi per lo sviluppo
dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche statali e paritarie del Friuli Venezia Giulia,
promossi dalla Regione Friuli Venezia Giulia come orientamento verso quelle competenze generali
che favoriscono un percorso di apprendimento armonico del bambino in una prospettiva di
educazione permanente per tutto l'arco della vita, come indicato dalla “Raccomandazione del
Parlamento europeo e del Consiglio”(12/ 2006).
Le attività vengono progettate all'interno dell'offerta formativa di ogni singola scuola e possono
essere realizzate anche in collaborazione con Associazioni/Agenzie specializzate del Territorio,
individuate secondo procedure di legge e sulla specifica qualità dell'intervento didattico.
Le aree tematiche individuate in base al piano degli interventi regionali sono stabilite per ciascun
anno scolastico e si incentrano su macroargomenti quali:
•
competenze chiave europee e competenze di cittadinanza, per assicurare un
percorso graduale di crescita globale nel bambino e offrire opportunità di apprendimenti
coerenti ai bisogni evolutivi e alla pluralità di contesti relazionali ed educativi, con l'obiettivo
di far acquisire ai bambini competenze, abilità e informazioni attraverso percorsi
multidisciplinari che permettono la libera espressione delle esperienze vissute favorendo
interconnessioni tra i vari ambiti di apprendimento;
•
gestione
dei
bisogni
educativi
speciali
(BES)
e
dei
disturbi
specifici
dell'apprendimento (DSA), per assicurare un percorso graduale di crescita globale nel
bambino offrendo opportunità di apprendimenti coerenti ai bisogni educativi speciali
attraverso contesti e risposte relazionali ed educative personalizzate, in stretta
collaborazione tra tutte le componenti della comunità educante.
La Regione inoltre sostiene alcune progettualità di ampliamento dell'offerta formativa nelle scuole
dell'infanzia comunali attraverso il contributo per l'integrazione degli allievi stranieri con percorsi di
apprendimento della lingua italiana quale seconda lingua , di mediazione linguistico-culturale e di educazione
interculturale, nonchè di attività didattiche relative all'insegnamento delle lingue e culture delle
minoranze storiche e linguistiche, con particolare riferimento al consolidamento dell'esperienza
dell'insegnamento della lingua inglese.
Finalità e obiettivi:
favorire
la convivenza democratica tra gli abitanti del territorio;
acquisizione
delle prime competenze linguistico-comunicative nella lingua slovena, in particolare
comprensione di brevi frasi riferite ad argomenti familiari e a situazioni concrete di cui si ha
esperienza;
conoscenza
e sperimentazione di usi, costumi, cibi e tradizioni del Paese confinante al nostro;
stimolazione
nei bambini di un atteggiamento curioso, esplorativo ed accettante rispetto a ciò che
è diverso dalla nostra lingua e dalla nostra cultura e che apprtiene al territorio nel quale i bambini
e le bambine vivono.
Le attività didattiche si inseriscono nelle varie aree esperienziali del bambino: attività motorie
(danze, movimenti ritmati), attività grafiche ed espressive, attività musicali (canzoni, ritmi), attività
linguistiche e di narrazione di filastrocche e fiabe caratterizzanti.
Le scuole dell'infanzia comunali di Trieste aderiscono anche a progetti proposti in collaborazione
con varie agenzie educative del territorio, quali percorsi di apprendimento delle lingue straniere, di
educazione musicale, espressione corporea, educazione all'immagine e teatro, educazione artisticocreative, educazione alla mobilità, educazione ambientale, percorsi a sostegno del benessere e della
salute, percorsi a supporto della genitorialità.
Piano della formazione.
La formazione specialistica rivolta al personale dei servizi educativi integrati individua nel
Protocollo d’intesa
tra Comune di Trieste e il Dipartimento di Studi Umanistici,
Università degli Studi di Trieste una sua risorsa fondamentale nell’ottica di collaborazione
ritenendo importante sperimentare una serie di iniziative volte alla qualificazione e specializzazione
del personale, mettendo in interconnessione le eccellenze scientifiche dell’Università e i servizi
scolastici-educativi.
Dall'anno scolastico 2014-15 sono stati individuati alcuni punti di riferimento che rappresentano la
possibilità di tracciare un processo di ridefinizione del sistema educativo del Comune di Trieste,
affermando un orientamento verso la qualificazione, l’osservazione e la riflessione sui servizi per
poi rivolgersi ad ambiti di sperimentazione ed innovazione. Si sono così enucleate alcune aree che,
per loro valore ed importanza, qualificano l’offerta educativa nella sua contemporaneità; inclusione,
intercultura, genitorialità, curricolo, dimensione legislativa, competenze ed indicazioni nazionali.
Si intende consolidare modalità formative che coinvolgano gruppi o rappresentanti di gruppi di
lavoro per avviare una riflessione su tematiche strettamente correlate alle funzioni dei servizi
educativi nella realtà odierna, sostenendo la prospettiva di qualità degli stessi.
Diverse le metodologie (docenze frontali, gruppi di riflessione, laboratori etc.) e le modalità di
realizzazione dei percorsi, alcuni dei quali saranno fruiti con scelta individuale, mentre altri
verranno proposti ad interi gruppi di insegnanti, in base ai diversi obiettivi e modalità di formazione.
Il percorso si propone di attivare alcuni segmenti formativi per facilitare e sostenere le équipe
educative nell'organizzazione di processi di riflessività sulla propria pratica all'interno di percorsi di
auto ed eterovalutazione attraverso tecniche di ricerca in educazione, scambi ed osservazioni tra
servizi nei vari territori, attività di formazione frontale attraverso incontri plenari.
In questo ampio quadro, il concetto di “accoglienza”, quale contatto e apertura verso l’altro,
diviene valore da coltivare e far crescere, nella comprensione delle differenze negli apprendimenti,
nei contesti familiari di riferimento, e in un’accezione più ampia di culture, di bisogni individuali, di
integrazione.
In Accordo con l'azienda per i servizi di assistenza sanitaria n. 1 „triestina“
sono
programmati interventi di formazione degli insegnanti finalizzati alla promozione della salute., con
particolare riferimento alla partecipazione al più ampio percorso di coinvolgimento delle scuole
cittadine nell'intesa interistituzionale chiamata „verso una scuola che promuove salute“.
La qualità di un servizio scolastico-educativo è connessa anche ai modi con cui si articolano i suoi
rapporti con i servizi socio-sanitari presenti sul territorio. Le azioni di raccordo, particolarmente
importanti per i bambini e le loro famiglie , implicano la progettazione di percorsi di formazione e
aggiornamento su tematiche fondamentali nella crescita dei bambini con la collaborazione
sistematica con i servizi sanitari di base, in linea con i piani di prevenzione e salute nazionali.
Sono previsti un corso di primo soccorso per gli educatori ed insegnanti in situazione di
emergenza/urgenza pediatrica, formazione e prove pratiche sulle tecniche di disostruzione delle
vie aeree da corpo estraneo e le tecniche di massaggio cardiaco; un corso in collaborazione con il
personale delle Strutture Semplici Bambini Adoloscenti rivolto ad educatori e agli insegnanti che
hanno in carico bambini/ragazzi con specifiche problematiche di salute (es. nutrizione enterale –
PEG Gastrostomia Endoscopica Percutanea -, soggetti con diabete mellito, soggetti allergici,
soggetti con epilessia, etc.) con particolare riferimento alla corretta ed appropriata
somministrazione di farmaci salvavita.
E' infine prevista la possibilità per il personale insegnante ed educativo di integrare alcuni percorsi
formativi , attraverso scelte individuali coordinate all’interno del singolo servizio. La scelta avviene
valutando la varietà delle proposte e sostenendo la motivazione personale e la soddisfazione dei
bisogni formativi.
Elenco firmatari
ATTO SOTTOSCRITTO DIGITALMENTE AI SENSI DEL D.P.R. 445/2000 E DEL D.LGS. 82/2005 E SUCCESSIVE MODIFICHE E
INTEGRAZIONI
Questo documento è stato firmato da:
NOME: SALVADEI MANUELA
CODICE FISCALE: SLVMNL63A57L424S
DATA FIRMA: 23/10/2015 08:28:58
IMPRONTA: 3E5952535CA853CC4CD6AEEEE787CB629610B2CFC1E92A304E0208675A3278DC
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ANALISI DELLA SITUAZIONE
DI PARTENZA
La Scuola Comunale dell’Infanzia MILLECOLORI è stata istituita nell’anno scolastico
1974/75 ed occupa il pian terreno di un complesso condominiale sito in Via Salvore n° 12.
È circondata dal verde; in particolare la scuola ha a disposizione un ampio terrazzo,
utilizzato durante tutto l’anno per giochi all’aria aperta – con bici, arrampicata...-, un giardino
recintato e ben ombreggiato da alberi e cespugli; in esso trovano collocazione attrezzi gioco –
casetta, scivoli – le attrezzature non sono del tutto sufficienti per soddisfare il numero dei bambini
che ne usufruiscono.
Lo spazio interno della scuola è costituito da:
Un ingresso ampio, dove trova collocamento il “mercato”, il televisore, il computer che i
bambini possono utilizzare
Un salone ben illuminato arredato con cuscini morbidi per attività motorie; purtroppo
non è uno spazio chiuso con tutte le limitazioni che questo comporta – passaggio del
personale, rumori…
Tre aule, con annessi spogliatoi e bagno per ciascuna classe
Uno spazio laboratorio - usato dall’insegnante di religione cattolica, di lingua inglese /
tedesca o per attività in piccolo gruppo Spazio riservato ai travestimenti
Sala da pranzo, cucinotto, ripostigli
Direzione ed a fianco lo spogliatoio per adulti
Il personale della ditta CIR – FOOD preparazione è affidata al Polo - cucina Rossetti.
è preposto alla distribuzione dei pasti, la cui
L’EDIFICIO SCOLASTICO
Chiunque entri, genitori, operatori….. deve considerare la scuola come qualcosa che in qualche
modo gli appartiene e perciò rispettarla.
La porta d’accesso deve rimanere sempre chiusa ed, in particolare, al momento dell’uscita dei
bambini/e, sarà sorvegliata dal personale della scuola.
È consentito l’accesso ad estranei solo se autorizzati
Possono accedere a scuola:
I genitori che devono ritirare i propri/e figli/e prima delle uscite previste se con
permesso, o chi delegato da loro,
Le persone autorizzate dalla Direzione (operai, ..)
 È consentita la partecipazione di genitori o interventi di esperti esterni, su
progetto mirato inserito nella programmazione della scuola.
Nell'ambito del Piano dell'Offerta Formativa della Scuola è possibile che vengano proposte
specifiche attività in collaborazione con famiglie o terzi, in un'ottica di partecipazione e apertura al
territorio.
Organico
Il personale che opera nella Scuola è così composto
Insegnanti:
Sezione A - Cecchetto Sabrina con Vecchiet Ida e Valenti Marzia
Sezione B – Miceli Donatella con Varesano Rossana e Zahar Romina
Sezione C - Sandrin Levi Monica con Spapperi Loredana e Giurgevich Marta
Per l’anno scolastico in corso la Curia Vescovile ha confermato incarico per l’insegnamento della
religione cattolica (I.R.C.) all'insegnante Raffaella Petronio.
La coordinatrice pedagogica: Terrone Licia
Il personale d’appoggio:
Genesio Maria con Lombardi Maddalena e Mauro Patricia svolgono funzioni di
vigilanza sui bambini, di pulizia dei locali e collaborano con il personale insegnante secondo quanto
è previsto dalle normative vigenti.
Organizzazione delle attività d’insegnamento
La scuola opera con tre sezioni, ognuna delle quali accoglie bambini/e di tre, quattro e cinque
anni. Le attività che si svolgono nell’arco della settimana sono suddivise in attività di sezione ed
intersezione.
Ai progetti d’intersezione partecipano tutti/e i/le bambini/e delle tre sezioni nella giornata del
lunedì; per questi progetti la contemporaneità della presenza a scuola delle insegnanti parte dalle
ore 10, gli spazi utilizzati sono le sezioni e gli spazi comuni sia esterni, sia interni.
Quest'anno sono stati accolti 6 bambini con diverse abilità per questo motivo le sezioni sono
così composte
sez. A 22 bambini,
sez. B 21 bambini
sez. C 22 bambini.
Calendario scolastico
Inizio anno scolastico per tutto il personale
martedì 01 settembre 2015
Apertura all’utenza
lunedì 14 settembre 2015
Sospensione per festa del Santo Patrono
Sospensione ponte dell'Immacolata
Sospensione per vacanze natalizie
Sospensione per carnevale e mercoledì delle
Ceneri
Sospensione per vacanze pasquali
martedì 03 novembre 2015
7 e 8 dicembre 2015
dal 23 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016 compreso
Sospensione per festa della Repubblica
2 giugno 2016
Ultimo giorno di apertura all’utenza
giovedì 30 giugno 2016
dall' 8 febbraio 2016 compreso al 10 febbraio 2016
( Del. Regionale n.433 dd. 13 marzo 2015 )
dal 24 marzo 2016 compreso al 29 marzo 2016 compreso
GIORNATA TIPO - SCANSIONE DI ORARI - ATTIVITÀ - LUOGHI
TEMPI
ORARI
7,30 8,00
Accoglienza
Individuale
TIPO DI ATTIVITÀ
Tipo affettivo
SPAZI
Preaccoglimento
in una sola
sezione
MEZZI E
STRUMENTI
Gioco libero,
disegno…
8,00
9,00
Interazione verbale
Nella propria
sezione
Routines :
merenda, bagni ...
9,00
9,30
Preparazione alla colazione
Refettorio, bagni
Specifici
Accoglienza
sociale allargata
9,30
9,45
Socializzazione: conta,
presentazione attività della
giornata
Sezione
Calendario,
registro……
Attività
formalizzate
9,45
11,30
Laboratori, motricità……...
(intersezione il mercoledì,
motricità il venerdì)
Sezione,
laboratorio o
spazi esterni
Materiali
strutturati e non
Grandi routine
11,30
13,00
Preparazione: pranzo, attività
libere
Rilassamento,
prima uscita
12,50
13,20
Rientro nella sezione, attività
tranquille, uscita
Sezione
Colori,
registratore,
giochi da tavolo
Sezione,
laboratorio o
spazi esterni
Completamento
cartelloni,
materiale
elaborato nella
giornata
Bagni, refettorio,
Propri e specifici
lavatura denti
Attività varie
13,15
15,00
Richiamo attività della giornata,
riordino dei giochi e materiali
Uscita a richiesta
14,15
14,30
I bambini aspettano i genitori
in atrio
Merenda
14,45
15,00
Merenda
Sala da pranzo
Commiato
In sezione
Uscita
15,30
16,00
Lettura libri
Uscita dalle ore16,00 alle ore17,00 tutti insieme in una sezione
Ricevimento Genitori
Le insegnanti predispongono il calendario per il ricevimento dei genitori in tempo utile, in
modo da agevolarne, il più possibile, la loro partecipazione - di norma ogni due mesi- ma è
possibile richiedere un incontro personale ogni volta che ce ne sia la necessità.
Di norma è data la precedenza nel primo ricevimento ai genitori dei piccoli, per parlare
dell’inserimento ed ai bambini grandi a giugno per prendere visione della scheda di passaggio visto
l'approssimarsi del passaggio alla scuola primaria, anche l'insegnante di religione periodicamente si
renderà disponibile per colloqui con i genitori.
Informazioni Utili
si ricorda di rispettare gli orari d’entrata e quelli d’uscita
possono entrare a scuola: i genitori in caso di ritiro dei bambini in orari diversi da
quelli concordati, le persone autorizzate (operai….)
per specifici progetti la partecipazione dei genitori o di agenzie esterne
La scuola funziona dalle ore 8 alle ore 16.00 con possibilità d’entrata anticipata alle ore 7.30 e
l’uscita posticipata dalle ore 16 alle ore 17. Il prolungamento dell’orario fino alle ore 17.00 viene
assicurato alle famiglie che ne ravvisino la necessità, previa comunicazione.
I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA NOSTRA SCUOLA
 INTEGRAZIONE- ACCOGLIENZA
La scuola attiva percorsi per accogliere ed inserire positivamente i bambini nella vita
comunitaria; ciò comporta che siano definite, all’inizio di ogni anno scolastico finalità ed attività che
permettano la conoscenza e l’accoglienza delle diverse complessità, delle esperienze di vita dei
bambini e, in base ad esse, sia attuata una progettualità educativa aderente ai bisogni formativi ed
educativi dei singoli e del gruppo sezione. L’ingresso in un nuovo ambiente scolastico deve
costituire un momento di crescita in termini di autonomia, identità e competenze; può essere
tuttavia anche un momento difficile e delicato per le implicazioni emotivo – affettive date dal
distacco dalla famiglia o da precedenti scuole di provenienza; ancora più problematico è
l’inserimento di tutti quei bambini che debbono orientarsi totalmente in un paese “straniero”, i
luoghi a loro sconosciuti possono provocare un senso di smarrimento.
Sono quindi previsti e attuati interventi che, innanzitutto, siano in grado di fornire ai neo
arrivati e alle loro famiglie un buon senso di benessere e accoglienza nel nuovo contesto scolastico.
Si valorizzerà così l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni bambina/o, attraverso
processi di interazione e integrazione culturale, che educheranno ad una CITTADINANZA unitaria
e plurale, in cui convergano tradizioni e storia, passato e futuro, memoria e progetto.
La presente parte specifica del P.T.O.F. è stata predisposta in coerenza con le linee generali del
PTOF di Servizio, approvato in data 23/10/2015 con Det. Dir. n. 29/2015.
PROGETTI:
Progetto – trasversale - “DA DOVE VIENE?”
Progetti - intersezione
EMOZIONI IN GIOCO - GRUPPO 5 ANNI
UN PENNELLO E...... VIA - I COLORI DEL PITTORE – GRUPPO 4 ANNI
“PINA, LA RANA SALTERINA” - GRUPPO 3 ANNI
Progetti - trasversali che coinvolgono i/le bambini/e grandi
 CORSO DI NUOTO – F.I.N.
 EDUCAZIONE STRADALE – SICURAMENTE: “CONQUISTIAMO LE REGOLE DEL GIOCO”
 DSA E BES - grazie ai contributi regionali e con il supporto di agenzie esterne, sarà
possibile individuare e sostenere i bambini con possibili Disturbi Specifici di
Apprendimento.
Progetti – per tutti:



PROGETTO BIBLIOTECA: “UNA STORIA PER CRESCERE”
IL TEATRINO DEI BURATTINI
NATI PER LEGGERE – lettura ad alta voce fatta dalle insegnanti e dai genitori
Progetto – I.R.C. per i bambini che si avvalgono dell’insegnamento della religione
cattolica
Attività per chi non si avvale dell’I.R.C
Il collegio dei docenti programma le attività per i bambini che non si avvalgono
dell’insegnamento della religione cattolica con attività curricolari in classe.
Per i bambini che al sabato frequenteranno la scuola Tempo magico le insegnanti hanno
predisposto il progetto:
“Al sabato scopriamo i nostri amici animali “
CONTINUITÀ
con il NIDO
Il progetto continuità nido - scuola dell’infanzia, riprenderà con il nido Scarabocchio
rientrato in sede dopo i lavori di ristrutturazione, iniziando con visite reciproche di conoscenza e
poi con attività laboratoriali in particolare con i bambini che frequenteranno la scuola a settembre.
la scuola Primaria
Il collegamento con le scuole primarie del rione è
indispensabile, sarà attuato con:
 visite ai compagni che hanno frequentato la scuola
d'infanzia l'anno precedente
 educazione stradale – SICURAMENTE: “CONQUISTIAMO LE REGOLE DEL GIOCO”
 informazioni sul percorso individuale tramite sia con incontri di scambio
informazioni nel mese di giugno sia c on la Scheda di Passaggio che sarà inviata alla
scuola primaria e che gli insegnanti potranno consultare.
La scuola aderirà ai percorsi di apprendimento delle lingue straniere consapevole che
accostarsi ad una lingua e ad una cultura differente dalla propria, stimola lo sviluppo cognitivo,
accresce le capacità comunicative e contribuisce alla comprensione e al rispetto di usi, costumi e
tradizioni diverse dalle proprie.
Traguardi di sviluppo
• Familiarizzare con il suono della lingua inglese
• Conoscere un gruppo limitato di vocaboli legati alla vita del bambino
• Comprendere ed eseguire semplici consegne
Come
Attraverso un approccio di tipo ludico:
 Creare quella routine che nei bambini favorisce l’apprendimento
 Conoscere i segni e i simboli delle varie tradizioni
 Raccogliere le loro domande ed aiutarli a formulare le risposte in lingua inglese
Favorire la conoscenza attraverso:
canzoncine e filastrocche
letture, immagini, racconti
attività creative e motorie.
FESTEGGIARE INSIEME
“Accogliere un bambino nella scuola dell’infanzia significa molto di più che farlo entrare
nell’edificio della scuola, assegnargli una sezione e trovargli un posto dove stare...
L’accoglienza è un metodo di lavoro complesso, un modo di essere dell’adulto, è un idea chiave
del progetto educativo”
(Gianfranco Staccioli)
I primi giorni possono costituire un evento particolarmente traumatico per i bambini di 3 anni che
per la prima volta si trovano ad affrontare il distacco dalle figure parentali.
Le insegnanti sono chiamate a utilizzare ogni risorsa personale per riuscire ad affrontare nel
migliore dei modi uno dei periodi più delicati dell’ anno scolastico: la pazienza, l’esperienza, la
comprensione e l’empatia saranno indispensabili.
L’accoglienza prevede il graduale inserimento di tutti bambini, pertanto essa non va interpretata
come una fase temporanea della vita scolastica, bensì come un atteggiamento che fa da sfondo al
vivere quotidiano.
L’atteggiamento accogliente è rivolto non solo ai bambini, ma anche alle
famiglie sono questi i motivi per i quali entro la prima settimana di ottobre, è
ormai consuetudine, festeggiare insieme insegnanti, bambini e famiglie l'anno
scolastico che inizia presso l'Oratorio della Parrocchia di San Gerolamo.
•
•
Per festeggiare il “Natale insieme” le famiglie saranno invitate presso la
chiesa di San Gerolamo per lo scambio consueto degli auguri ed un pensiero alle famiglie
più in difficoltà del rione.
Nel mese di maggio i genitori saranno invitati a trascorrere con i propri bambini e bambine
una mattinata insieme sia per il gruppo medi che per i piccoli in giornate dedicate; mentre
per i bambini/e che passano alla scuola Primaria ci sarà una grande festa come buon auguro
con tanto di DIPLOMA.
PROGETTO TRASVERSALE
DA DOVE VIENE?
Tutti coloro che si occupano di insegnamento dovrebbero ricordare continuamente l'antico motto latino
"ludendo docere", cioè "insegnare divertendo". Se si riesce infatti a inserire l'aspetto del "gioco" (nel senso
dell'"interesse") eccitando così le motivazioni individuali e accendendo i cervelli, si riesce a moltiplicare in
modo altissimo l'efficienza dell'informazione dell'insegnamento, della comunicazione. Perchè l'interessato
"ci sta". È stimolato, partecipa, ricorda. E impara.
Piero Angela
La curiosità è la molla indispensabile per conoscere il mondo, l'universo circostante. Ogni giorno il
bambino punta la sua attenzione e scopre qualcosa di nuovo. La curiosità del bambino è spontanea,
istintiva, va stimolata, seguita, approvata.
Partendo da queste considerazioni si è pensato di accompagnare il bambino nelle sue scoperte
tramite l'informazione, la conoscenza e l'esperienza, avvicinandolo alla lettura e alla comprensione
dell'ambiente e dei suoi equilibri, trasmettendo così la consapevolezza dell'appartenenza ad un
unico sistema di relazioni e interrelazioni. Questo genera, di conseguenza, nuovi modelli
comportamentali orientati verso una sostenibilità degli stili di vita e di sviluppo. Tali comportamenti,
se positivi ed efficaci, costituiscono dei modelli per le altre persone che in qualche modo
interagiscono e a loro volta "educano".
Nelle Indicazioni Nazionali si fa riferimento all'importanza che ha il contatto diretto, l'osservazione
e il rispetto da parte del bambino nei confronti della natura, dell'ambiente e delle sue
caratteristiche floristiche e faunistiche.
Si è scelto un percorso così vasto, che toccasse tutti i campi d'esperienza, per il desiderio di offrire
a tutti i bambini della Scuola dell'Infanzia Millecolori un percorso che fosse il più possibile ricco e
completo, che coinvolgesse in modo pieno la loro corporeità.
Gli obiettivi generali che abbiamo tenuto presente sono:
- sollecitare la curiosità e l'osservazione;
- osservare ed esplorare l'ambiente naturale e i suoi prodotti;
- interrogarsi sui fenomeni osservati, formulare ipotesi, ricercare spiegazioni e interagire con i
compagni e con gli adulti attraverso il confronto verbale;
- sviluppare la percezione attraverso tutti i cinque sensi;
- educare all'ascolto;
- favorire un arricchimento della competenza lessicale;
- promuovere lo sviluppo di uno spirito critico;
- esercitare la motricità fine attraverso l'uso della manipolazione e di
varie tecniche grafico-pittoriche;
- educare al senso del bello.
METODO
- interviste;
- narrazioni e letture;
- osservazioni, ricerca, sperimentazione;
- giochi motori e piccoli percorsi strutturati;
- attività creative e manipolative;
- canti e drammatizzazioni;
- uscite didattiche interventi di agenzie esterne.
Le indicazioni del decreto “La buona scuola” prevedono che il POF sia triennale, con eventuali
rivisitazioni annuali. A tal proposito è stata fatta la scelta del tema “Da dove viene?”.
Il progetto verrà suddiviso in 3 parti, che si svilupperanno nel triennio con la possibilità di venir
ripreso, approfondito, modificato o integrato tenendo conto dell’interesse suscitato e delle
opportunità che si presenteranno. Si terrà altresì conto dell’arrivo dei nuovi iscritti nel corso del
triennio, dei loro bisogni specifici di apprendimento e delle eventuali loro richieste.
Il lavoro partirà dalle curiosità emerse attraverso le interviste ai bambini, ai quali verrà
precedentemente introdotto il tema da trattare.
Verranno proposte le seguenti tematiche annuali:
- 1° anno - ALIMENTAZIONE, prendendo spunto dall’EXPO 2015 organizzato a Milano;
- 2° anno - NATURA;
- 3° anno - OGGETTI DI USO COMUNE
OBIETTIVI PER I BAMBINI DI TRE ANNI
 Utilizzare i sensi per esplorare l’ambiente;
 Curare in autonomia la propria persona, gli oggetti personali, l’ambiente e i materiali
comuni;
 Utilizzare il materiale in modo appropriato;
 Saper aspettare il proprio turno;
 Accettare di assaggiare cibi nuovi;
 Riconoscere il cibo assaggiandolo, toccandolo, annusandolo;
 Ascoltare narrazioni di fiabe, favole, storie e racconti;
 Maturare competenze di motricità fine e globale.
OBIETTIVI PER I BAMBINI DI QUATTRO ANNI
 Seguire le regole condivise;
 Rafforzare l’autonomia, la stima di sé, l’identità;
 Giocare in piccolo e grande gruppo in modo creativo e costruttivo;
 Disegnare, dipingere e dare colore all’esperienza, individualmente e in
gruppo con una varietà creativa di strumenti e materiali;
 Ordinare e raggruppare per colore, forma, grandezza;
 Acquisire la dimensione temporale degli eventi.
OBIETTIVI PER I BAMBINI DI CINQUE ANNI
 Parlare, descrivere, raccontare, dialogare con gli adulti e i coetanei scambiandosi
domande, informazioni, impressioni ed emozioni;
 Ascoltare, comprendere e ri-esprimere narrazioni di fiabe, favole, storie e racconti;
 Formulare ipotesi e utilizzare procedure per la risoluzione dei problemi
 Cooperare in modo proficuo con i coetanei sia durante le attività strutturate, sia nel
gioco libero;
 Ricostruire ed elaborare successioni, registrare regolarità e cicli temporali;
 Individuare somiglianze e differenze;
 Adoperare lo schema investigativo del “chi, che cosa, quando, come, perché” per
risolvere problemi, chiarire situazioni, raccontare fatti, spiegare processi;
 Contare oggetti, immagini, persone; aggiungere, togliere, valutare le quantità.
 Acquisire una buona motricità fine e coordinazione oculo manuale.
STRUMENTI
- materiale audiovisivo;
- libri;
- materiale naturale e di recupero;
- costruzione cartelloni;
- interviste ai bambini ed ed agli adulti.
DESTINATARI
Tutti i bambini della scuola dell'infanzia "Millecolori".
VERIFICA
Osservazioni sistematiche - Schede di osservazione - Documentazione - Foto - CD
INTERSEZIONE GRANDI
EMOZIONI IN GIOCO
Educare i bambini alla conoscenza e alla regolazione della propria vita
emozionale aiuta una crescita sana ed armoniosa. Riuscire a mettere in parola
il mondo dei sentimenti, associato alle esperienze, è un traguardo importante
e diventa per gli educatori, genitori o insegnanti un compito primario favorirne le condizioni.
È importante che anche l’adulto sia in contatto con le proprie emozioni, che le conosca e che le
riconosca per riuscire a dialogare con i bambini. Per questa ragione la scuola nella consapevolezza
del proprio compito formativo progetta itinerari didattici specificatamente rivolti all’educazione
emotiva in particolare per i bambini e le bambine “grandi” che lasceranno la scuola dell'infanzia
per iniziare il percorso nella scuola primaria.
Le emozioni rappresentano la prima esperienza che i bambini fanno del mondo e delle relazioni
con le persone che li circondano.
Attraverso le emozioni i bambini danno forma ai pensieri, agli apprendimenti, ai legami affettivi,
al proprio percorso di crescita.
Avere cura della vita emotiva dei bambini significa offrire loro strumenti preziosi per conoscere
il proprio mondo interiore imparando a riconoscerlo, decodificarlo, a tradurlo in parole, dialogo,
confronto.
Saper affrontare vissuti di rabbia, sconforto, delusione...e condividere o amplificare la gioia, la
soddisfazione, l'entusiasmo sono capacità che richiedono impegno.
Le emozioni hanno un ruolo significativo nell’offerta formativa di una scuola dell’infanzia: la
conoscenza delle emozioni, il rapporto equilibrato con esse migliora la personalità del bambino, il
clima della classe, il rapporto con le insegnanti, tra i bambini stessi e sostiene la loro crescita
psicologica.
La finalità del percorso è quella di offrire ai bambini adeguate opportunità di esplorazione ed
elaborazione dei loro mondi emozionali e relazionali.
OBIETTIVI FORMATIVI
 Comunicare e condividere le proprie emozioni
 Comprendere le emozioni degli altri
 Utilizzare il linguaggio corporeo per esprimere e comunicare stati d’animo.
 Riflettere sul valore dell’amore e dell’amicizia.
 Rielaborare e comunicare esperienze vissute.
 Superare resistenze e paure attraverso il teatro
 Superare atteggiamenti di rifiuto e di imbarazzo nei confronti di altri e di situazioni
particolari
 Rispettare ed aiutare gli altri, cercando di capire i loro pensieri, azioni e sentimenti.
 Partecipare ad una attività di gruppo rispettandone le regole.
TEMPI
Nella giornata di intersezione, in un gruppo formato da 24 bambini.
METODO
I bambini e le bambine cominceranno il percoso emozionale con l'esperienza della piscina – paura,
frustrazione...gioia, sicurezza....- per continuare a scuola con l'ausilio di storie e filastrocche.
DOCUMENTAZIONE
Raccolta di elaborati e fotografie.
Verifiche saranno contestuali con le attività effettuate.
STRUMENTI
Fotocamera digitale, computer, immagini, cartelloni.
INTERSEZIONE MEDI
UN PENNELLO E VIA…..
I COLORI DEL PITTORE.
Il progetto vuole far entrare i bambini nel meraviglioso mondo dell’arte e nello specifico vuole far
conoscere ai bambini l’arte di pittori che con il loro tratto sono molto vicini ai disegni e dipinti dei
bambini stessi. Scopriremo insieme, attraverso giochi di miscugli, la magia di trasformare i colori
primari in colori derivati.
Con l’ausilio di una fiaba “ I cinque colori del pittore” che racconta come “Mirò, grazie ad una
importante scoperta realizzata insieme al suo amico Vincent, da pittore sconosciuto e povero diventa un
grande artista.” Si offrirà un contesto accattivante ee stimolante ad utilizzare tutti i colori e a
entrare nel mondo dell’arte osservando i quadri dei grandi pittori.
Mirò e Van Gogh sono stati scelti per la loro ricerca personale sul colore e per come hanno reso
magiche le interpretazioni di ciò che volevano riprodurre.
OBIETTIVI
Ascoltare messaggi linguistici, racconti e letture di diverso carattere.
Descrivere, analizzare, spiegare immagini, oggetti, situazioni
Raccontare esperienze personali e di gruppo
Arricchire il proprio linguaggio utilizzando parole nuove e frasi articolate.
Utilizzare tecniche e materiali per riprodurre le immagini , rielaborarle, creare nuove rappresentazioni.
Vedere ed esplorare un’immagine, analizzarla, riconoscere e descrivere gli elementi che la compongono
Sviluppare il senso estetico
Sviluppare la coordinazione oculo-manuale
METODO
Il progetto intende accompagnare i bambini alla scoperta dei colori attraverso la realizzazione di
disegni, quadri, collage ed elaborati vari. Potranno vivere esperienze di analisi sensoriale legate alla
manipolazione e alla manipolazione di materiali consentendo loro di ampliare i confini della
propria curiosità artistica
TEMPI
Nella giornata di intersezione in un gruppo di 29 bambini
STRUMENTI
Colori anallergici tipo tempera o acquarelli, plastilina, carta, colla, forbici, fotocamera, cartelloni,
immagini
DOCUMENTAZIONE
Raccolta di elaborati e fotografie.
VERIFICA
Le verifiche saranno contestuali con le attività effettuate
INTERSEZIONE PICCOLI
“PINA, LA RANA SALTERINA”
La rana Pina ci accompagnerà in un percorso che porterà i bambini a prendere
maggior coscienza di sé e delle proprie capacità, stimolando la coordinazione
oculo-manuale, il perfezionamento della motricità fine e degli schemi motori di base, sollecitando
l'ascolto e la socializzazione, attraverso la musica, il movimento e attività grafico pittoriche
manipolative e di costruzione.
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OBIETTIVI FORMATIVI
Favorire la socializzazione ed il rispetto di semplici regole sociali;
acquisire maggior consapevolezza del proprio corpo;
consolidare e “perfezionare” gli schemi motori di base (camminare, correre, saltare,
rotolare ecc.) e la motricità fine
favorire la capacità di orientarsi e muoversi nello spazio in maniera sempre più consapevole
e corretta;
ascoltare e memorizzare semplici canzoni e filastrocche;
acquisire la capacità di muoversi seguendo semplici ritmi;
riconoscere ed esprimere emozioni;
valorizzare i linguaggi come massima espressione di socializzazione e comunicazione,
comprendere e rispettare semplici regole di gioco;
favorire la creatività, progettando e creando oggetti con le proprie mani.
METODO
Attraverso semplici filastrocche, girotondi, giochi motori, pitture ed attività grafico-manipolative i
bambini potranno conoscere meglio i compagni, acquisendo inoltre una maggior padronanza del sé
corporeo e dei suoi movimenti e delle proprie capacità.
TEMPI
Nella giornata di intersezione con i bambini del gruppo dei piccoli.
STRUMENTI
Cd e materiale audiovisivo, piccoli attrezzi, palloni,cerchi, libri, fotocamera, cartelloni
immagini, materiale plastico e grafico- pittorico.
SPAZI
Nel salone della scuola o in una delle tre aule. Nelle stagioni più miti le attività del progetto
potranno svolgersi anche nel giardino e nella terrazza della scuola.
Raccolta di elaborati e fotografie.
DOCUMENTAZIONE
VERIFICA
Le verifiche saranno contestuali con le attività effettuate. Attraverso l'osservazione del livello di
attenzione, gradimento interesse e interiorizzazione dei piccoli fruitori si potranno, eventualmente,
apportare delle piccole modifiche in itinere del progetto stesso.
INTEGRAZIONE E INCLUSIONE DEI BAMBINI DIVERSAMENTE ABILI NELLA SCUOLA
DELL’INFANZIA “MILLECOLORI”
Quest’anno la scuola è frequentata da 6 bambini con bisogni speciali: 2 bimbi nella sezione A, 2
nella sezione C e 2 nuovi accolti nella sezione B di cui un bambino con certificazione mentre per
l'altro bambino l'organismo collegiale, appartenente al Servizio Sanitario Nazionale, ha iniziato l'iter
per la certificazione. Per questo lo staff educativo è supportato da tre insegnanti di sostegno, uno
per sezione, e da un educatore della Cooperativa sociale “2001”.
Per ciascuno di loro verrà definito un PEI, ovvero un Piano Educativo Individualizzato: questa
documentazione terrà conto dei diversi progetti didattici ed educativi della scuola, includendo gli
interventi che garantiranno la piena realizzazione del diritto all’educazione, all’istruzione ed
integrazione scolastica del singolo alunno nel rispetto della sua unicità.
Si lavorerà infatti sulle diverse aree della persona, ovvero quella dell’autonomia personale e sociale,
dell’affettività, della comunicazione e della motricità.
Il gioco libero e/o strutturato verrà definito quale ambiente educativo e didattico propedeutico
allo sviluppo di tutte le aree della personalità del bambino.
Per l’area dell’autonomia si attueranno diverse strategie educative (modeling, task analisys, prompting
e fading, …), che mireranno al potenziamento e allo sviluppo delle competenze, soprattutto
nell’ambito della gestione dei diversi momenti di routine caratterizzanti la quotidianità scolastica.
Come per gli anni precedenti, in accordo con servizi sanitari e famiglia, si potenzierà l’area
linguistica e della comunicazione lavorando sia con la CAA che con tutte le forme di
comunicazione verbale e non verbale. La comunicazione verrà infatti definita quale punto di
partenza per conoscere e capire l’altro.
La scuola Millecolori considera la presenza dei bambini con difficoltà un arricchimento universale,
infatti vivere quotidianamente la diversità sensibilizza tutti coloro che in qualche modo vivono nella
scuola:
le maestre tutte e l’educatore che s’impegnano affinché tutti i bambini passano partecipare a
tutte le attività proposte dalla scuola;
il personale d’appoggio che con particolare disponibilità aiuta i bambini a svolgere le loro varie
attività di routines e supportano le maestre al raggiungimento di tale scopo;
tutti i bambini della scuola che imparano ad aiutare l’altro. Anche i bambini più vivaci scoprono
particolari loro attitudini: pazienza, gentilezza, delicatezza.
I quattro bimbi che hanno già frequentato la scuola negli anni precedenti sono perfettamente
inseriti nelle proprie classi; sarà premura di tutto lo staff lavorare affinché anche i nuovi arrivati si
ambientino nel minor tempo possibile e si integrino all’interno della propria sezione e nel gruppo
dei pari.
Verranno svolte attività in piccoli gruppi eterogenei per età e per sezione rivolte a bambini e
bambine con specifiche necessità. I gruppi saranno formati tenendo conto delle diverse aree di
competenza da potenziare e delle capacità dei singoli bambini.
La collaborazione con la Cooperativa Sociale Trieste – Integrazione che gestisce i servizi socioeducativi e formativi dell’ex Anffas Onlus sede di Trieste, già Anffas sezione di Trieste, in favore di
persone disabili intellettivi e relazionali, continuerà anche per quest’anno scolastico.
Il lavoro che si svolgerà seguirà le linee guida della programmazione triennale descritta nelle pagine
precedenti, ma terrà conto delle particolari esigenze e difficoltà dei bambini con bisogni speciali.
Per questo si elencano i seguenti obiettivi, sottolineando che vi sarà una continuità nel lavoro dei
vari anni e che quindi gli obiettivi dei bimbi più grandi tengono conto delle conquiste già ottenute
negli anni precedenti.
OBIETTIVI PER I BAMBINI DI TRE ANNI
Riconoscere la propria sezione, i propri compagni e le insegnanti;
Sapersi muovere all’interno degli spazi della scuola;
Svolgere le attività di routines assieme agli altri bambini della propria sezione;
Rispettare alcune semplici regole della scuola.
OBIETTIVI PER I BAMBINI DI QUATTRO ANNI
Esperire
il piacere senso – motorio
OBIETTIVI PER I BAMBINI DI CINQUE ANNI
Collaborare con i compagni nello svolgimento delle attività;
Imparare a gestire il proprio materiale di lavoro;
Ordinare fatti ed eventi secondo un criterio cronologico (prima/dopo);
Arricchire il proprio linguaggio utilizzando parole nuove e frasi sempre più articolate.
IL TEATRINO
“BURATTINIAMO”
Verrà proposto ai bambini, ogni primo mercoledì del mese, uno spettacolo di burattini avente come
personaggio una bambina, Arabella, che accompagnerà i bambini nel percorso inerente al progetto
della scuola.
Il tutto per offrire un’occasione nella quale possa scaturire, oltre alla gioia di godere di uno spettacolo
fatto per loro, la possibilità di vivere un’esperienza emozionante e significativa, privilegiando la
partecipazione collettiva senza chiedere interventi individuali.
OBIETTIVI
L’esperienza teatrale, dal punto di vista dei bambini, tende alla condizione del gioco, ne ripete tante
modalità, i processi di identificazione con i personaggi, il fatto che l’azione è sostenuta da regole,
dimostrano che gioco e teatro si riconducono a modi simili di rappresentazione simbolica.
Come obiettivi ce ne sono tanti ma secondo noi merita citarne uno che racchiude tutto quello che
uno spettacolo teatrale di qualsiasi tipo, durata o forma ci dona: la soddisfazione percepita sia da parte
di chi lo fa ma anche di chi lo riceve che ripaga dalla fatica gli attori e gli spettatori.
PROGETTO BIBLIOTECA
“UNA STORIA PER CRESCERE”
Le favole dove sono?
Ce n'è una in ogni cosa.
Nel legno, nel tavolino,
nel bicchiere, nella rosa.
La favola sta lì dentro
da tanto tempo, e non parla:
è una bella addormentata
e bisogna svegliarla.
Ma se un principe, o un poeta,
a baciarla non verrà
un bambino la sua favola invano aspetterà
È nostra convinzione che il libro e la lettura sono importanti, perché rappresentano una grande
possibilità, un’opportunità di imparare, in un momento di intensa relazione tra adulto e bambino.
Quando leggiamo ai bambini ad alta voce, non trasmettiamo solo quello che c’è scritto nelle pagine,
ma anche la nostra disponibilità a condividere emozioni attraverso storie e conoscenze.
Per questi motivi il venerdì i bambini porteranno a casa un libro della biblioteca della classe da
“toccare, ascoltare, leggere” con i genitori e da raccontare, esprimendo così le proprie sensazioni ed
emozioni, a scuola ai compagni il lunedì successivo.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
- Motivare alla lettura, suscitando nel bambino il piacere di leggere. - Educare all’ascolto del testo
narrativo. - Stimolare e sviluppare capacità cognitiva e linguistiche - Far acquisire il comportamento del
buon lettore.
DESTINATARI
Tutti i bambini della scuola dell’infanzia Millecolori.
Triennio 2015 - 2018
INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
Insegnante Raffaella Petronio
PREMESSA
Le Indicazioni per il curriculum della Scuola dell’Infanzia e per il Primo ciclo d’istruzione (Roma,
settembre 2012), così si esprimono: “Negli anni della scuola dell'infanzia il bambino osserva la natura e i
viventi, nel loro nascere, evolversi ed estinguersi. Osserva l'ambiente che lo circonda e coglie le diverse relazioni
tra le persone; ascolta le narrazioni degli adulti, le espressioni delle loro opinioni e della loro spiritualità e fede (...)
Raccoglie discorsi circa gli orientamenti morali, il cosa è giusto e cosa è sbagliato, il valore attribuito alle pratiche
religiose. Si chiede dov'era prima di nascere e se e dove finirà la sua esistenza. Pone domande sull'esistenza di
Dio, la vita e la morte, la gioia e il dolore.”
L'insegnamento della Religione cattolica (IRC) si colloca nel quadro delle finalità della scuola dell’Infanzia,
contribuendo alla formazione integrale dei bambini, stimolando all'apertura verso l'altro e all'amicizia.
Promuove la maturazione dell’identità del bambino nella dimensione religiosa, valorizzando le sue
esperienze personali e orientandolo a cogliere i segni espressivi della Religione cristiana cattolica, ed
eventualmente di altre espressioni religiose, presenti nell’ambiente circostante, in conformità alla dottrina
della Chiesa.
Diversamente dalla catechesi, l’IRC non mira a fare del bambino un cristiano, non prepara ai sacramenti,
non richiede un'adesione di fede ne un'appartenenza ecclesiale.
La presenza di bambini stranieri nella scuola e diversità etniche, religiose, culturali e di abilità presenti, ci
faranno affrontare il tema della multiculturalità vista come diversità che porta ricchezza; l’intero percorso
didattico farà attenzione alla valorizzazione, condivisione e cooperazione tra i bambini.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE NEI CAMPI DI ESPERIENZA
Le Integrazioni del DPR dell’ 11 febbraio 2010 specificano che: “Le attività in ordine all’insegnamento della
Religione Cattolica, per coloro che se ne avvalgono, offrono occasioni per lo sviluppo integrale della personalità dei
bambini, aprendo alla dimensione religiosa e valorizzandola, promuovendo la riflessione sul loro patrimonio di
esperienze e contribuendo a rispondere al bisogno di significato di cui anch’essi sono portatori. Per favorire la loro
maturazione personale, nella sua globalità, i traguardi relativi all’IRC sono distribuiti nei vari campi di
esperienza”.
Il sé e l’altro
- Il bambino scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che
Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare
un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti
tradizioni culturali e religiose.
Il corpo in movimento
- Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche
in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni.
Linguaggi, creatività, espressione
- Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani
(segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto
religioso.
I discorsi e le parole
- Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i
contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito
religioso.
La conoscenza del mondo
- Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini
religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della
realtà, abitandola con fiducia e speranza.
OBIETTIVI FORMATIVI
 Il bambino conosce la sua storia, cultura e le sue radici religiose.
 Scopre la gioia di vivere la fratellanza e l’amicizia.
 Intuisce il senso dell’accettazione dell’altro e del rispetto del diverso, con un corretto
comportamento nei confronti della religiosità, delle altre religioni e dei non credenti.
CONTENUTI
Dare unità e continuità al processo formativo è importante, per cui l’IRC si affiancherà all’esperienza che
il bambino vive quotidianamente a scuola: il progetto triennale “Da dove viene?” sarà il punto di
riferimento anche per l’IRC. Partiremo dalla curiosità come ottima motivazione per affrontare tematiche
diverse, suddivise in tre parti, che svilupperemo nel triennio insieme ai bambini, tenendo conto dei loro
bisogni specifici e richieste. Le tematiche proposte saranno:
Alimentazione: L’IRC proporrà alcune domande, come ad es. “Da dove viene il cibo?”, “Cosa significa
mangiare per te?”, Ti piace cucinare con i genitori, nonni?”, e ascolterà quelle dei bambini. Si tratterà il
tema del mangiare e del bere come uno tra i bisogni primari dell’uomo, che nel testo biblico trova spazio
in tanti racconti, principalmente per spiegare la bontà di Dio, che dona il cibo a tutti, senza preferenze. Il
racconto della Creazione, com’è descritto nella Genesi, ci guiderà alla scoperta di Dio Creatore e Padre,
concetto basilare non solo per il Cristianesimo, ma per ogni monoteismo. Come simbolo del mangiare e
del bere, ma anche della vita, prenderemo due elementi base per l’essere umano: il pane e l’acqua,
rendendoci conto che tutti hanno bisogno di mangiare, cercando di non sperperare quello che abbiamo.
Ci chiederemo anche cosa mangiava Gesù, scoprendo gusti e sapori nuovi e forse un significato più
profondo al suo insegnamento. Il lievito che una donna usa per lievitare la pasta in un suo racconto, o il
discorso sul sale che dona sapore alle pietanze, e molti altri esempi evangelici, renderanno questi
racconti molto più reali e vitali, vicini al mondo sensoriale dei bambini.
Conosceremo le festività cristiane anche scoprendo gli alimenti tradizionali triestini che le
accompagnano, specialmente a Natale e a Pasqua.
Natura: Per stimolare i bambini alla scoperta della natura, intesa come dono di Dio Creatore,
prenderemo spunto dal ciclo della vita del seme, che cade nella terra e riposa durante l’inverno, cresce e
si risveglia in primavera come germoglio. Ci allacceremo così al concetto del calendario che ci indica le
stagioni, le feste e le ricorrenze che viviamo durante l’anno scolastico. La parabola del Buon seminatore,
che semina in tanti terreni diversi, come il maestro che semina con pazienza e amore senza distinzioni,
fiducioso che il seme germoglierà, ci farà scoprire l’insegnamento di Gesù attraverso le sue parabole più
adatte ai piccoli.
Con la storia dell’Arca di Noè conosceremo tanti animali diversi che imparano a convivere e ad aiutarsi
a vicenda, diventando amici. Insieme crescono e diventano grandi, proprio come noi a scuola. Nel
racconto della Natività invece troveremo nel Presepe alcuni animali che per tradizione riscaldano Gesù:
questa gentilezza verso l’altro può diventare ispirazione per il nostro comportamento. Con l’aiuto della
personalità di San Francesco, amico degli animali, impareremo a rispettare il creato e ogni essere vivente,
e a volerci bene tra di noi.
Oggetti di uso comune: Il bambino, durante l’IRC, potrà sperimentare e manipolare con alcuni
materiali e oggetti idonei, come la carta, colori, pennelli e tempere, lana, ovatta, stoffe e altri materiali
naturali e non, che potranno diventare un gioco educativo o lavoretti definiti. Durante l’IRC ci
chiederemo quali sono alcuni oggetti significativi per la Religione cattolica. Partendo dalla chiesa come
edificio, scopriremo gli oggetti più importanti che vi si trovano: candele, statue, l’altare, cos’è un mosaico,
che proveremo a riprodurre, come sono fatte le campane, cos’è il campanile, che strumenti musicali si
trovano nelle chiese, ecc. Come “oggetto” verrà considerata anche la musica e il canto, proponendo un
piccolo repertorio di canti e danze di tematica cristiana, adatti ai bambini.
Durante il triennio si utilizzeranno materiali idonei all’età dei bambini: testi appropriati, sussidi illustrati,
schede operative, CD, videocassette o DVD a disegni animati, curati da case editrici specifiche per i
materiali di IRC (S. Paolo, Elledici).
METODO DI APPRENDIMENTO
Tenendo conto che il bambino della Scuola dell’Infanzia apprende attraverso l'esplorazione, la
relazionalità con gli altri, la natura, gli oggetti, il territorio e le sue tradizioni, e attraverso il gioco, l’IRC si
concretizza in attività didattiche che stimolano esperienze sensoriali e favoriscono forme espressive, con:
ascolto di racconti, brani, filastrocche, musica
riflessione
con momenti di conversazione, confronto e dialogo
il gioco come momento di apprendimento con varie attività di aggregazione
il canto, la danza e la teatralità come strumenti per risvegliare l'espressività del bambino
produzione di piccole creazioni manuali, disegni di vario tipo, cartelloni e simili.
DESTINATARI
Tutti i bambini della Scuola dell'Infanzia Comunale “Millecolori” che si avvalgono dell'insegnamento della
Religione Cattolica, divisi in gruppi omogenei per fasce d'età.
SPAZI
Luoghi interni alla scuola (stanza apposita e salone).
Luoghi esterni alla scuola (giardino, uscite didattiche).
Eventuali uscite didattiche saranno concordate con la Coordinatrice didattica e le Insegnanti della scuola,
precedute da alcune lezioni di preparazione.
PROGETTO DEL POLO DEL SABATO
INSEGNANTI: Laura e Cristina
“Al sabato scopriamo i nostri amici animali “
Il progetto del Polo del Sabato, desidera offrire ai bambini delle scuole dell'infanzia del Comune di
Trieste, la possibilità di trascorrere del tempo in allegria, imparando con gioia e divertimento.
I bambini del sabato avranno l'opportunità di socializzare conoscendo nuovi amici, giocando con
loro ed esplorando assieme la vita degli animali nella loro stagionalità e nelle varie parti del mondo,
apprendendo tutto ciò in modo creativo, piacevole e divertente. Gli argomenti trattati saranno
inerenti al regno animale e al regno vegetale, con particolare attenzione al ciclo vitale delle stagioni,
con animali e piante caratteristiche presenti nelle varie parti del mondo.
PROGETTO
Gli animali, le piante, le stagioni nel mondo
Campi di esperienza interessati

Il sé e l’altro

Linguaggi, creatività, espressioni

Il corpo e il movimento

Immagini, suoni e colori
Obiettivi
Tale progetto si prefigge di:

Conoscere e distinguere alcuni animali/piante

Conoscere le stagioni

Conoscere i cicli vitali degli animali in rapporto alle specifiche stagioni

Riconoscere e riprodurre alcuni versi di animali

Localizzazione nel mondo di animali e piante caratteristiche
Altre attività correlate

Giochi strutturati

Gioco libero
Laboratori creativi

Momenti di relax/tranquillità coadiuvati anche dall’ascolto di brani musicali rilassanti e che
riproducano i suoni della natura

Canzoncine cantate con i bambini.

Percezione e sperimentazione del ritmo.

Attività motoria, con l’utilizzo dello spazio morbido e dei suoi ausili presenti nella scuola.

Utilizzo del giardino scolastico e dei suoi giochi (ovviamente tempo permettendo)

Uscite didattiche
Spazi

Aula del sabato

Atrio strutturato adiacente alle aule

Palestra (quando possibile)

Stanza morbida

Giardino
Tempi
Progetto a cadenza settimanale per tutto l’anno scolastico (al sabato).
Materiali
Materiali di recupero (bottiglie e bicchieri di plastica, scatoline di cartone o di latta, vasetti
di vetro, ecc.), cartoncini colorati, colla, forbici, pennelli, tempere, pennarelli, spugne, gessetti,
cere, ecc.
Verifica e valutazione

Osservazione sistematica

Osservazioni periodiche

Riunioni di verifica con la Coordinatrice

Creazione di una “cartella ” personale per ogni bambino, per la raccolta dei propri
elaborati e consegna a cadenza trimestrale degli stessi alle famiglie.
Documentazione





Elaborati degli alunni
Cartelloni (lavoro di gruppo)
Materiale fotografico
“Diario del sabato”
Documento di relazione finale
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