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PIANO DI EMERGENZA PER MASSICCIO AFFLUSSO DI FERITI

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PIANO DI EMERGENZA PER MASSICCIO AFFLUSSO DI FERITI
Azienda Ospedaliera
FATEBENEFRATELLI E
OFTALMICO
PIANO DI EMERGENZA
PER MASSICCIO AFFLUSSO
DI FERITI
(P.E.M.A.F.)
P.E.M.A.F.
DATA: 10/06/2014
Rev. 1
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SOMMARIO:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Oggetto e scopo
Campo di applicazione
Responsabilità
Definizioni e abbreviazioni
Documenti di riferimento
Moduli e documenti di registrazione
Modalità operative
Indicatori di qualità
Nota:
Motivo revisione
Revisione integrale
Dott.sa Silvia Codeleoncini Dir. Med. SAR POMM
Dott.ssa Elena Galassini SS Urgenza Emergenza 118
Redazione
Dott.ssa Marina Molgora Dir. Med. Med.Urg.
Dott. Antonio Villa Dir. Med. Med.Urg.
Sig.Giuseppe Buttò Resp. Uff. Inf. FbF
Sig.Tagliente Giovanni Resp. Uff. Inf. POMM
Dott. Giorgio Barzoi Dir. SAR e Direttore Dipartimento
Emergenza Urgenza
Dott. Giovanni Monza DMPO FBF
Dott.ssa Marisa Errico DMPO MM
Verifica
Dott.ssa Giancarla Patrini Dir. SITRA
Sig.ra Simona Forti ASPP
Sig.ra Sonia Cavenago RSPP
Dott. Fabrizio Finzi UQA CEC
Dott. Giorgio Barzoi Dir. SAR e Direttore Dipartimento
Emergenza Urgenza
Dott. sa Marisa Errico DMPO MM
Approvazione
Dott. Giovanni Monza DMPO FBF
Dott.sa Giancarla Patrini Dir. SITRA
Ing. C. Bressan Responsabile Ufficio Tecnico
Dott. Francesco Reitano Direttore Sanitario
Autorizzazione
Dott. Michele.Brait Direttore Amministrativo
Dott. Giovanni Michiara Direttore Generale
Distribuzione
Controllata
Azienda Ospedaliera
FATEBENEFRATELLI E
OFTALMICO
PIANO DI EMERGENZA
PER MASSICCIO AFFLUSSO
DI FERITI
(P.E.M.A.F.)
P.E.M.A.F.
DATA: 31/05/2014
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1. OGGETTO E SCOPO
Il P.E.M.A.F. si prefigge di individuare le soluzioni organizzative più idonee ad assicurare un adeguato
trattamento, cura ed eventuale ricovero, ad un numero di feriti/malati che superano, acutamente, le
normali capacità ricettive del DEA mantenendo una minima attività routinaria ed integrandosi con:
i Piani di Emergenza dei due presidi ospedalieri;
quanto previsto dagli Enti competenti per la gestione delle maxiemergenze cittadine
(Regione Lombardia, Prefettura di Milano, AREU 118, Vigili del Fuoco).
Il P.E.M.A.F. si compone di una parte introduttiva generale comune e di due parti con le modalità
operative proprie dei singoli presidi (7.1 FBF; 7.2 MM).
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
L’Azienda Ospedaliera è composta da due Presidi: Fatebenefratelli e Macedonio Melloni.
L’attivazione del P.E.M.A.F. si riconduce a 3 scenari possibili:
a) maxiemergenza solo esterna (che vede l’A.O. FBF – OFT come soccorritrice)
b) maxiemergenza esterna/interna (che vede l’A.O. FBF – OFT come soccorritrice ma anche
bisognosa di soccorsi)
c) maxiemergenza interna (che vede l’A.O. FBF – OFT come bisognosa di soccorsi e solo in
parte soccorritrice).
Nei casi più gravi, di tutti e tre gli scenari possibili, occorre considerare alcune evenienze che possono
verificarsi nelle nostre strutture:
- interruzione di fornitura dell’energia elettrica o dell’acqua potabile;
- abbandono dell’ospedale da parte del personale, preoccupato per possibili crolli nell’edificio
e/o per la sorte dei propri familiari;
- abbandono dell’ospedale da parte dei malati;
- difficoltà a reperire medicinali, plasma, attrezzature, letti, coperte, ecc., in quantità sufficiente
a soddisfare l’emergenza;
- difficoltà ad eseguire analisi radiologiche e cliniche;
- difficoltà a comunicare con le strutture centrali di soccorso.
Diversamente, nei casi di emergenza prevedibili, ad esempio caldo, epidemia influenzale, ecc.,
l’afflusso dei malati in ospedale è distribuito nel tempo e gli interventi possono essere pianificati con
un certo anticipo.
La tipologia di risposta del Piano varierà in relazione all’evento ed al tipo di lesioni preminenti delle
vittime che giungono al DEA FBF e/o al PS del Melloni.
Azienda Ospedaliera
FATEBENEFRATELLI E
OFTALMICO
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3. RESPONSABILITÀ
Per tutti i dettagli, fare riferimento al capitolo 7 “Modalità Operative” del presente documento e alle
singole Action Card.
3.1 Gruppo di lavoro per le Maxiemergenze.
Con l’adozione del Piano di Miglioramento Aziendale n. 3 del 15/03/2011 autorizzato dalla Direzione
Aziendale sono stati individuati nel dettaglio gli obbiettivi da raggiungere, le attività da svolgere, le
funzioni coinvolte, le responsabilità e i tempi previsti per la stesura del P.E.M.A.F..
Con deliberazione n. 228 del 31/05/2011 è stata confermata l’adozione del Piano di Miglioramento
Aziendale 3/2011 e la costituzione del Gruppo di Lavoro per le Maxiemergenze.
Con Deliberazione n.232 del 30/05/2014 è stata aggiornata la composizione dell’Unità di Crisi per la
gestione delle Maxiemergenze, come da POA.
Il Gruppo di lavoro per le Maxiemergenze, coadiuvato da ulteriori risorse aziendali a seconda delle
competenze necessarie, ha provveduto alla fase di studio e alla predisposizione del P.E.M.A.F.
La formazione e/o l’addestramento del personale sarà svolto prevalentemente da personale del Gruppo
di Lavoro per le Maxiemergenze e deve illustrare la procedura da seguire in caso di emergenza ed il
ruolo che ognuno deve svolgere in tale situazione.
La prima fase coinvolgerà l’Unità di Crisi e successivamente tutte le S.C., S.S. e Servizi con priorità al
PS/DEA. Oltre all’addestramento di base saranno predisposte specifiche esercitazioni periodiche
organizzate dalle figure con specifiche competenze.
Il Coordinatore del Gruppo di lavoro per le Maxiemergenze ha il compito di effettuare una verifica
periodica del P.E.M.A.F. e, se necessario, un suo aggiornamento, con cadenza almeno triennale.
In caso di avvenuta maxiemergenza, a conclusione dell’evento stesso, dovrà essere effettuato un
riesame congiunto tra GdL Maxiemergenze e Unità di Crisi (Debriefing) con l’esame delle Action
Card, in merito alla reale gestione della maxiemergenza accaduta; il Verbale verrà recepito nel
Riesame della Direzione Strategica.
3.2 Unità di crisi
Con Deliberazione n.232 del 30/05/2014 è stata aggiornata la composizione dell’Unità di Crisi per la
gestione delle Maxiemergenze
DIRETTORE SANITARIO
PRESIDIO FBF- Oftalmico
PRESIDIO MELLONI
Direttore Medico
Direttore Medico
Direttore Dipartimento Emergenza Urgenza
Responsabile Pronto Soccorso
Responsabile Pronto Soccorso
Direttore S.C. Anestesia e Rianimazione
Responsabile SSD Emergenza Urgenza e 118
Responsabile S.S. Anestesia
e Medicina Perioperatoria
Direttore Dipartimento Chirurgia Generale e Specialistica
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Direttore Dipartimento Medicina Interna, Specialistica e Riabilitativa
Direttore Dipartimento Materno Infantile
Direttore Dipartimento Servizi Diagnostici
Direttore S.C. Radiologia
Direttore S.C.Radiologia
Direttore S.C. S.M.E.L
Direttore S.C. Immunoematologia e Medicina Trasfusionale
Direttore S.C. Farmacia
Direttore SITRA
Responsabile Ufficio Infermieristico
Responsabile Ufficio Infermieristico
Coordinatore Infermieristico Pronto Soccorso Coordinatore Infermieristico Pronto Soccorso
Direttore S.C. Tecnico Patrimoniale
Responsabile S.P.P
Con la precisazione che le funzioni istituzionali su-elencate vanno intese nella persona del titolare o del
sostituto da questi individuato e che ciascuna funzione titolare dovrà provvedere ad informare il proprio
sostituto ed il Coordinatore del PEMAF ogni qualvolta per assenza/impedimento, debba farsi sostituire.
Il Responsabile della S.S.D. Emergenza Urgenza e 118 assume anche il ruolo di Coordinamento
operativo con le seguenti funzioni:
Raccolta della documentazione inerente PEMAF
Aggiornamento degli elenchi dei membri unità di crisi e/o loro sostituti e di tutto il personale
dipendente coinvolto nel PEMAF (indirizzo mail dedicato [email protected])
Raccolta e documentazione dei documenti del debriefing
Rapporti operativi con il Sistema dell’Urgenza Regionale in relazione all’applicazione del
PEMAF
4. DEFINIZIONE e ABBREVIAZIONI













AO FBF-OFT = Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico
AMM = Amministrativo
AREU 118 = Agenzia Regionale Emergenza Urgenza 118
BO = Blocco Operatorio
DEA = Dipartimento Emergenza Accettazione
DIR = Direttore
DMA = Dirigente Medico Accettante
DM =dirigente Medico
DMPO = Direzione Medica di Presidio Ospedaliero
FBF OFT = Presidio Fatebenefratelli e Oftalmico
GdL = Gruppo di Lavoro
I = Infermiere
MED URG = Medicina d’Urgenza
Azienda Ospedaliera
FATEBENEFRATELLI E
OFTALMICO
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
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MM = Presidio Macedonio Melloni
N.A. = Non Applicabile
NCH = Neurochirurgia
OSS = Operatore Socio Sanitario
P.E.M.A.F. = Piano di Emergenza per Massiccio Afflusso di Feriti
PM = Piano di Miglioramento (MDAO 11)
PS = Pronto Soccorso
RESP = Responsabile
RIA = Sala Rianimazione
SAR= Servizio di Anestesia e Rianimazione
SIMT = Servizio di Immunoematologia trasfusionale
SITRA = Servizio Infermieristico Tecnico Riabilitativo Aziendale
SMeL = Servizio Medicina di Laboratorio
SPP = Servizio Prevenzione Protezione
SSD = Struttura Semplice Dipartimentale
START = Simple Triage And Rapid Treatment
TSRM = Tecnico Sanitario Radiologia Medica
S.C. = Struttura complessa
5. DOCUMENTI di RIFERIMENTO
 Pianificazione dell’emergenza intraospedaliera a fronte di una maxiemergenza. Presidenza del
Consiglio dei Ministri Dipartimento della Protezione Civile. Settembre 1998
 Comunicato relativo al decreto del Ministro dell’Interno delegato per il coordinamento della
protezione civile 13 febbraio 2001, concernente Adozione dei “Criteri di massima per
l’organizzazione sanitaria delle catastrofi” G.U. n.81 6/4/2001
 Morra A., Odetto L., Bozza C., Bozzetto P.: Disaster management - Protezione Civile Regione
Piemonte 2002
 Deliberazione n.709 del 04.08.2005 Istituzione Unità di Crisi
 Deliberazione n.122 del 16.02.2007 Riorganizzazione Unità di crisi
 Deliberazione n.228 del 31/05/2011 Aggiornamento Unità di Crisi e costituzione di Gruppo di
lavoro per le maxiemergenze
 Piano di Miglioramento Aziendale n. 3 del 15/03/2011
 Piano di Miglioramento Aziendale n. 2 /2012
 Deliberazione n.232 del 30/05/2014 Gestione delle Maxiemergenze – Aggiornamento Unità di
crisi
 METODO START (Simple Triage And Rapid Treatment)
 Regione Lombardia DG Sanità N 2174 15/03/2012 “Linee di indirizzo per la redazione del
piano di emergenza nelle strutture sanitarie”
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6. MODULI E DOCUMENTI DI REGISTRAZIONE
SCHEDE RILEVAZIONE DELLE DOTAZIONI (FBF)
o
o
o
o
o
SCHEDA DISPONIBILITÀ SALE OPERATORIE DEA (FBF)
DISPONIBILITA’ POSTI LETTO AREE EMERGENZA (FBF)
DISPONIBILITA’ POSTI LETTO DEGENZA (FBF)
DISPONIBILITA’ APPARECCHIATURE RADIOLOGICHE IN PS (FBF)
DISPONIBILITA’ SACCHE SANGUE E PLASMA (FBF)
SCHEDE RILEVAZIONE DELLE DOTAZIONI (MACEDONIO MELLONI)
o
o
o
o
DISPONIBILITÀ SALE OPERATORIE (MM)
DISPONIBILITA’ POSTI LETTO (MM)
DISPONIBILITA’ APPARECCHIATURE RADIOLOGICHE (MM)
DISPONIBILITA’ SANGUE E PLASMA (MM)
SCHEDA DI TRIAGE PER MASSICCIO AFFLUSSO DI FERITI (FBF)
SCHEDA DI TRIAGE PER MASSICCIO AFFLUSSO DI FERITI (MM)
VERBALE DEL DEBRIEFING
ACTION CARD
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7. MODALITA’ OPERATIVE
Di seguito vengono riportate le modalità operative relative ai due distinti Presidi Aziendali:
7.1 Presidio Fatebenefratelli-Oftalmico
7.2 Presidio Macedonio Melloni
7.1 MODALITA’ OPERATIVE PRESIDIO FBF-OFT
7.1.1 FASE PREPARATORIA DEL PIANO
Identificazione delle capacità di ricezione
La previsione della capacità di ricezione dell’ospedale è stata formulata in relazione alla letteratura
esistente (Morra A. et al. Disaster Management- Protezione Civile Piemonte 2002)
Nel presidio FBF una sala operatoria è attivabile nella prima ora
ed una seconda nell'ora successiva:
allo stato attuale è quindi ipotizzabile una capacità di ricezione di 2-3 pazienti gravi nella prima ora.
Le risorse disponibili in caso di attivazione del P.E.M.A.F. presso il Pronto Soccorso sono:
- Personale medico: 2 internisti, 2 chirurghi, 1 neurochirurgo residente dalle 8.00 alle 20.00 e
reperibile dalle 20.00 alle 08.00, 1 cardiologo, 1 ortopedico, 1 anestesista rianimatore
- 10 infermieri
- 3 OSS
All'attivazione del P.E.M.A.F. la distribuzione del personale è la seguente:
Triage
Sala
Sala
Sala
Sala
emergenza cardiologica chirurgica Astanteria medica
Sala
medica
Medici
1
2
1
1
1
1
1
Infermieri
2
2
1
1
2
1
1
OSS
Pazienti
Codici
1
2 rossi
1
1 rosso
1
1 giallo
2 gialli
6 verdi
1 verde
1 verde
Le risorse tecnologiche sono riassunte nella seguente tabella:
Strutture
Rianimazione
Rianimazione
BO DEA
Sede
SAR
SAR
DEA
Modello respiratore
Servo I
SERVO VENTILATOR 300
PRIMUS
Dotazione
8
4
1
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BO DEA
BO Ortopedia
BO Ortopedia
BO Centrale/Sale operatorie
BO Centrale/Sala risveglio
BO Centrale/Sala risveglio
BO Oftalmico/Day surgery
Pronto Soccorso
Radiologia PS
Radiologia TAC
Radiologia Angiografia
Radiologia RMN
Litotritore
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DEA
ORT
ORT
4° piano chirurgie
4° piano chirurgie
4° piano chirurgie
3° piano oftalmico
DEA
DEA
RAD
RAD
RAD
3° piano chirurgie
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SERVO VENTILATOR 900
SERVO VENTILATOR 900
PRIMUS
PRIMUS
SERVO VENTILATOR 900
SERVO S
SERVO VENTILATOR 900
SERVO S
SERVO VENTILATOR 900
SERVO VENTILATOR 900
SERVO VENTILATOR 900 C
SERVO VENTILATOR 900
SERVO VENTILATOR 900 C
2
1
1
5
2
1
6
2
1
1
1
1
1
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Successivamente all’attivazione del PEMAF, le risorse delle sale operatorie, in termini di disponibilità
ed organizzazione, vengono elaborate utilizzando la scheda di rilevazione dotazioni dei blocchi
operatori.
Le risorse in termini di disponibilità ed organizzazione della Centrale di Sterilizzazione sono
riassunte nella seguente tabella
Orario di apertura Ore/die Die/settimana
Centrale di sterilizzazione
Dalle ore alle ore
7.00 – 20,00
13
5
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7.1.2 INDIVIDUAZIONE E ALLESTIMENTO DELLE VIE DI ACCESSO PREFERENZIALI
Individuazione delle vie di accesso
All’interno del recinto ospedaliero è previsto un percorso unidirezionale per i mezzi di soccorso (vedi
schema). Tale percorso, in caso di attivazione del P.E.M.A.F. verrà convenientemente indicato da parte
del personale del’Ufficio Tecnico.
Poiché lo spazio per lo stazionamento delle ambulanze è estremamente ridotto in via Castelfidardo, i
mezzi di soccorso di base dovranno lasciare i pazienti al triage, esternamente alla camera calda
normalmente utilizzata dai mezzi di soccorso, fare il giro dell’isolato, rientrare dal passo carraio di
Corso di Porta Nuova n° 21, costeggiare il DEA per il recupero dell’equipaggio e delle attrezzature, ed
uscire dal transito di via Castelfidardo destinato all’auto medica. I varchi ed i percorsi, andranno
quindi lasciati aperti e resi transitabili ad opera dei portieri.
Lo scarico dei pazienti avverrà quindi in via Castelfidardo nello spazio antistante alla Camera Calda.
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7.1.3 IDENTIFICAZIONE DELL’AREA DI ACCETTAZIONE PRESSO ATRIO PRONTO
SOCCORSO E PRONTO SOCCORSO
AREA DI TRIAGE
I pazienti vengono accettati presso l’atrio del Pronto Soccorso; in tale area avviene il TRIAGE.
I due infermieri incaricati del TRIAGE, si spostano dalla loro abituale sede, nello spazio antistante
(l’atrio del Pronto Soccorso), utilizzando la modulistica semplificata ( vedi 7.1.7).
All’arrivo dei pazienti verrà verificata la corretta attribuzione del codice di priorità secondo il metodo
START (Simple Triage And Rapid Treatment); la scheda prevista per la registrazione dei dati (vedi
7.1.7) è su supporto cartaceo in carta carbone; questo permette di provvedere ad immediata
archiviazione dei dati di arrivo del paziente (copia carbone acquisita dal triagista); la scheda, che
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permette delle successive rivalutazioni del quadro clinico, rimane con il paziente, così da documentare
gli eventi clinici fino alla realizzazione della usuale cartella clinica.
Oltre la capacità di accoglimento del Pronto Soccorso verrà identificata:
un’area per pazienti a trattamento differibile (ZONA GIALLA)
un’area per pazienti con lesioni trattabili a livello ambulatoriale (ZONA VERDE)
un locale per pazienti deceduti o destinati ad esito infausto (ZONA NERA), oltre la capacità di
accoglimento della camera mortuaria.
GRAVITA’ DEL QUADRO CLINICO
Pazienti deceduti o destinati ad esito infausto a breve termine
Pazienti che necessitano di un trattamento immediato con compromissione delle
funzioni vitali o con emorragia esterna
GIALLA Pazienti che non presentano compromissione delle funzioni vitali, ma che richiedono
un trattamento differibile
VERDE Pazienti non urgenti
AREA
NERA
ROSSA
Appena possibile il paziente viene destinato all’area di valutazione e trattamento (situata all’interno del
Pronto Soccorso), corrispondente al codice suddetto.
AREE DI VALUTAZIONE E TRATTAMENTO
Dall’attribuzione del codice colore da parte del triagista, il paziente viene quindi destinato all’area
corrispondente all’interno del Pronto Soccorso.
Localizzazione delle Aree presso il Pronto Soccorso per maxiemergenza
AREA
SEDE PRESSO PS
NERA
Cappella PS /Obitorio
Sala emergenza
ROSSA
Sala cardiologica
Astanteria
GIALLA
Sala chirurgica
Sala ortopedica
Sala medica 1
VERDE
Sala medica 2
Astanteria
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7.1.4 DEFINIZIONE DI PROCEDURE DI MOBILITAZIONE DEL PERSONALE
Potendo il personale dipendente essere chiamato all’emergenza di cui sopra, lo stesso, in tale
evenienza, potrà lasciare il presidio solo su indicazione dell’unità di crisi.
I reparti ed i servizi sono tenuti a stilare liste, aggiornate con cadenza almeno annuale, del proprio
personale recanti le seguenti informazioni:
- cognome e nome
- profilo professionale
- numero di telefono fisso/cellulare
Tali liste verranno comunicate con cadenza annuale al Coordinatore utilizzando l’indirizzo
[email protected]
Il Direttore di S.C., ed il Coordinatore, dovranno inoltre designare annualmente il loro sostituto il cui
nominativo dovrà essere comunicato al Coordinatore operativo del PEMAF.
L’ordine di priorità delle chiamate sarà dettato, inizialmente dai turni di reperibilità già presenti in ogni
reparto.
Tutti i reparti e servizi coinvolti nella gestione dell’emergenza devono definire al loro interno i ruoli di
ogni singolo operatore.
I medici sono convocati secondo la struttura di appartenenza; gli infermieri ed i tecnici sono convocati
dai coordinatori della struttura di appartenenza.
7.1.5 PREDISPOSIZIONE DI SCORTE RIUTILIZZABILI DI MATERIALE
La gestione dei farmaci e dei materiali (barelle, letti, materassi e biancheria, materiale per sala
operatoria, presidi medico-chirurgici) che dovranno essere raccolti e stoccati, nell’eventualità di una
maxiemergenza, è affidata alle S.C. Area Acquisti, Tecnico Patrimoniale e Farmacia.
I presidi ed i medicinali sono immediatamente disponibili presso Pronto Soccorso, Rianimazione e
Medicina d'urgenza (tali Strutture sono autorizzate alla gestione di proprie scorte).
FARMACI
Apparato cardiovascolare
Apparato respiratorio
Sistema nervoso centrale
Sangue e nutrizione
Prodotti immunologici e vaccini
Anestesia
SEDE DI STOCCAGGIO
Medicina d’urgenza
Rianimazione
Rianimazione
SIMT
Pronto soccorso/SIMT
Blocco operatorio DEA
PRESIDI
Cateteri venosi
CVC
Drenaggi toracici
Tubi endotracheali
SEDE DI STOCCAGGIO
Medicina d’urgenza
Medicina d’urgenza
Rianimazione
Rianimazione
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Il kit triage
Presso il Pronto Soccorso in un luogo noto a tutto il personale infermieristico (magazzino sala
emergenza), è disponibile la seguente dotazione in apposito contenitore:
1. forbici taglia abiti
2. casacche di identificazione (medico e infermiere di triage)
3. torce elettriche
4. registro di accettazione (matrice della modulistica di triage)
5. penne biro
6. braccialetti di identificazione
7. n. 40 “Set paziente” (vedi dopo)
8. nastri colorati adesivi per percorsi in base a triage
9. cartelli indicatori e di divieto (accesso, fotografie etc)
Il Set paziente: per ogni ferito è prevista la seguente dotazione:
1. numero progressivo adesivo (con numerazione specifica)
2. etichette colorate/braccialetto di identificazione
3. scheda sanitaria di triage
4. coperta metallica
5. provette per esami ematochimici
6. sacchetto per effetti personali
7.1.6 STRUTTURE COINVOLTE NELL’EMERGENZA
Strutture con Action Card
Strutture attivabili
dal Responsabile PS
Anestesia e Rianimazione +
SSD Emergenza Urgenza 118
Strutture attivabili da
Unità di Crisi
Farmacia
Magazzino
Direzione Medica di Presidio
Chirurgia generale
Laboratorio Analisi Chimicocliniche e microbiologia
Medicina d’Urgenza
Neurochirurgia
Ortopedia
Portineria
Pronto Soccorso
Radiologia
Servizio Immunoematologia e
trasfusionale
SITRA
Blocco Operatorio
Chirurgia Specialistica (Vascolare,
Otorinolaringoiatria, Plastica,
Oculistica,Urologia)
Medicina Gastroenterologica
Servizio religioso
Medicina Pneumologica
Pediatria
Psichiatria
Anatomia ed Istologia Patologica –
Camera Mortuaria
Trasporto pazienti (pool)
S.C. Area Acquisti
S.C. Tecnico Patrimoniale
URP/Ufficio Stampa
Vigilanza
Volontari
Sterilizzazione
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7.1.7 UTILIZZO DI UNA MODULISTICA SEMPLIFICATA
Per ridurre al minimo gli atti burocratici durante l’emergenza al momento della presa in carico del
paziente sarà intestata una “SCHEDA DI TRIAGE PER MASSICCIO AFFLUSSO DI FERITI.
La modulistica viene riprodotta in carta carbone (una copia segue il paziente, una copia viene
archiviata per la successiva registrazione).
7.1.8 FASE OPERATIVA
L’emergenza scatta quando l’afflusso di feriti che giunge al Pronto Soccorso eccede la normale routine,
o quando la Centrale operativa 118 segnala un evento che coinvolge un elevato numero di vittime.
Alla ricezione dell’allarme, si procederà all’immediato blocco dei ricoveri di elezione, alla sospensione
delle attività ambulatoriali, alla dimissione dei pazienti con indicazione, e, per i codici verdi già
presenti in Pronto Soccorso al momento di attivazione del P.E.M.A.F., il loro trasferimento presso il
Pronto Soccorso Oftalmico.
L’area individuata nel punto 7.1.3. deve essere liberata dai pazienti già presenti all’attivazione del
P.E.M.A.F. mediante trasferimento presso altri reparti/altre strutture ospedaliere o presso il domicilio.
7.1.8.1 LE ACTION CARD
Le action card sono procedure operative scritte personali, ma non nominali, per ogni singolo operatore
coinvolto nell’emergenza. Tali action card, proprie di ciascuna struttura o funzione, devono essere
conservate in busta chiusa in un luogo noto, sicuro e prontamente accessibile individuato dalle singole
S.C./S.S.D./S.S. ed utilizzate al momento della attivazione del P.E.M.A.F..
Le action card vengono restituite alla Unità di Crisi per la analisi durante la fase di debriefing e
vengono conservate presso la DMPO.
Il Direttore Sanitario (o suo sostituto)
Viene informato dello stato di emergenza dal Direttore Medico di Presidio reperibile
Azione/procedura operativa
note
E’
membro
dell’Unita’
di
Crisi
1
2 Si raccorda con Direttore Generale e Direttore Amministrativo
Tiene i contatti con:
3
4
- stampa
- autorità giudiziaria, forze dell’ordine
- istituzioni
E’ il solo tenuto a rilasciare comunicati
nel fornire informazioni corrette e complete in tutte le fasi delle attività, può
riservarsi di negare spiegazioni, qualora si tratti di informazioni riservate o
determinanti per il contenimento di potenziali sviluppi della situazione in atto.
La privacy dei pazienti e degli operatori deve essere tutelata; a tal fine l’area di
triage deve essere interdetta all’accesso della stampa e della televisione, per
permettere correttamente le operazioni di soccorso.
Azienda Ospedaliera
FATEBENEFRATELLI E
OFTALMICO
5
6
PIANO DI EMERGENZA
PER MASSICCIO AFFLUSSO
DI FERITI
(P.E.M.A.F.)
P.E.M.A.F.
DATA: 31/05/2014
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Decreta la fine della maxiemergenza
Convoca il Debriefing
UNITA’ di CRISI
Viene informata dello stato di emergenza dal Direttore Medico di Presidio
Azione/procedura operativa
1
2
3
4
5
6
7
si riunisce nel luogo indicato da medico di DMPO
con sede presso il 1° piano Direzione Medica di Presidio o Studio medici SAR
1° piano DEA
coordina il complesso delle azioni e delle misure da attuare per la gestione della
maxiemergenza
predispone un elenco nominativo dei feriti/malati ricoverati e dei deceduti,
costantemente aggiornato.
Farmacia
Magazzino
Servizio religioso
Sterilizzazione
Trasporto pazienti (pool)
S.C. Area Acquisti
S.C. Tecnico Patrimoniale
URP/Ufficio Stampa
Vigilanza
Volontari
Coordina le comunicazioni con i parenti e familiari
- La sala Maria Bambina (sala bianca) 1° piano dell'edificio Ciceri del
Fatebenefratelli e Oftalmico, Corso di Porta Nuova, 23 viene, di norma,
individuato quale sede per la comunicazione ai parenti ed ai familiari dei
ricoverati; a cura della Unità di Crisi.
- L’atrio del presidio Macedonio Melloni sito in via Macedonio Melloni, 52
viene, di norma, individuato quale sede per la comunicazione ai parenti ed
ai familiari dei ricoverati; a cura della Unità di Crisi.
È coinvolta nella fase di chiusura dell’emergenza
Partecipa al riesame congiunto (GdL Maxiemergenze - Unità di Crisi) della
reale gestione della maxiemergenza accaduta a conclusione dell’evento stesso
(debriefing convocato dal Direttore Sanitario )
Redige ed emette il Verbale del Debriefing
note
Azienda Ospedaliera
FATEBENEFRATELLI E
OFTALMICO
PIANO DI EMERGENZA
PER MASSICCIO AFFLUSSO
DI FERITI
(P.E.M.A.F.)
P.E.M.A.F.
DATA: 31/05/2014
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Il Medico di Direzione Medica di Presidio
(Nel caso in cui il medico di pronta disponibilità della direzione medica di Presidio, sia diverso
dal Direttore Medico di Presidio, è compito del medico di pronta disponibilità informare
immediatamente il Direttore Medico del Presidio specifico coinvolto).
- Viene informato dello stato di emergenza dall’infermiere di Triage
- È membro dell’Unità di crisi (con sede presso il 1° piano Direzione Medica di Presidio o Studio
medici SAR 1° piano DEA).
1
2
3
4
5
6
Azione/procedura operativa
Informa dello stato di emergenza e si coordina con il Direttore DEA ed attiva il
TRIAGE
Informa dello stato di emergenza e si coordina con il Direttore Sanitario
Qualora l’infermiere di Triage del Pronto Soccorso attivi il Medico di Direzione
in servizio di pronta disponibilità , sarà compito del Medico di Direzione in
servizio di pronta disponibilità, provvedere ad informare immediatamente il
Direttore Medico di Presidio-DMPO).
Attiva l’Unità di crisi, comunica con la portineria e dispone di allertare tutto il
personale dell’unità di crisi indicando il luogo di ritrovo e l’apertura degli
ingressi ai dipendenti
Comunica lo stato di emergenza al Responsabile del PS e al Direttore U.O. di
Medicina D’Urgenza
Riceve dal Responsabile del PS. tutte le informazioni relative al
numero, natura e gravità dei feriti, nonché il quadro generale della situazione
Allerta il servizio di vigilanza indirizzandolo al DEA
note
L’Infermiere di Triage del Pronto soccorso
Viene informato dello stato di emergenza da parte del 118
1
2
3
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5
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7
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9
10
Azione/procedura operativa
Comunica lo stato di emergenza al Responsabile del PS o al DMA Internista
anagraficamente più anziano presente in turno e al Medico di Direzione in servizio di
pronta disponibilità ed attende istruzioni
Una volta attivata l’emergenza da parte del DMPO e/o Responsabile del PS la
comunica ai medici accettanti di PS
Comunica lo stato di emergenza al COORDINATORE INFERMIERISTICO o
all’infermiere più anziano in turno
Allerta IL MEDICO DI GUARDIA internista e chirurgo
Allerta Tecnico laboratorio settore urgenze, tecnico radiologia, Medico di guardia
Trasfusionale, Radiologo
Allerta personale di supporto di PS
Allerta il personale AMMINISTATIVO di PS se presente
Mette in posizione “aperto” la porta automatica
Ritorna in postazione triage prosegue a riferire le comunicazioni date dal 118 al DIR
di PS
Diffonde comunicazione di stato di allarme con l’interfono o megafono
note
Azienda Ospedaliera
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DI FERITI
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Conclude le attività di triage in atto secondo le modalità correnti
Stampa elenco dei pazienti presenti al momento dell’allarme e contestualmente
sospende l’accettazione informatizzata
All’arrivo dei pazienti verifica la corretta attribuzione del codice di priorità secondo il
metodo START e destina il paziente all’area corrispondente al codice suddetto
All’arrivo dei pazienti appone bracciale con etichetta identificatrice e kit sulla barella
Raccoglie la matrice dei verbali di PS
Il chirurgo di Pronto Soccorso
Viene allertato dall’infermiere di Triage.
Azione/procedura operativa
Conclude
la
gestione
dei pazienti in carico, definendo chi può essere dimesso
1
Avverte il chirurgo di turno 2° in PS e la guardia chirurgica interdivisionale
2
Allerta il chirurgo reperibile e il Direttore di S.C.
3
Verifica la disponibilità di:
4
5
6
7
8
9
10
□ 11
12
□ n. 5 (almeno) set di medicazione
□ n. 2 set per drenaggio toracostomico
□ n. 2 set per paracentesi
□ n. 1 set per cricotiroidotomia
Si reca in sala chirurgica
Si accerta della disponibilità delle Camere Operatorie (vedi scheda di rilevazione
dotazioni Blocco.Op.)
Seleziona i pazienti candidati all’intervento chirurgico e decide la priorità di accesso
alle sale operatorie (lista operatoria)
Si avvale dell’équipe chirurgica eventualmente già presente e disponibile in PS
precedentemente preallertata
Si avvale del medico di guardia in Chirurgia e del reperibile precedentemente
preallertati
Attiva all’occorrenza gli specialisti:
□ neurochirurgia □ chirurgia vascolare □ chirurgia plastica □ ortopedia
□ urologia
Informando della maxiemergenza in corso.
Attiva il radiologo
Dispone il ricovero dei pazienti; per le informazioni riguardo alla disponibilità di posti
letto fa riferimento al Direttore della Medicina d’Urgenza
note
Azienda Ospedaliera
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Il chirurgo specialista sopraggiunto in PS
Viene allertato dal Chirurgo di Pronto Soccorso.
Azione/procedura operativa
Attiva la reperibilità al fine di garantire un’equipe completa nel più breve
1
2
3
note
tempo possibile
Raggiunge il chirurgo in sala chirurgica
Collabora all’attività assistenziale secondo le indicazioni fornite dal chirurgo
di PS
Il Coordinatore Infermieristico o Strumentista del blocco operatorio in turno
Viene allertato dal medico di guardia della Rianimazione.
Azione/procedura operativa
note
Informa il personale presente, trattiene eventualmente il personale presente
1
2
3
4
5
6
al cambio turno in attesa dei reperibili
Quando presente si coordina con il SITRA (o reperibile Ufficio
Infermieristico) per attivazione dei reperibili
Attiva il sistema delle chiamate a cascata del personale infermieristico non
inserito nel turno di guardia
Fornisce resoconto sulla disponibilità delle sale operatorie utilizzando la
scheda di rilevazione dotazioni blocco operatorio
Si accerta del completo funzionamento del blocco operatorio
Predispone il materiale necessario
Il Responsabile del Pronto Soccorso (o DMA internista anagraficamente più anziano presente in
turno)
Viene allertato dall’infermiere di Triage.
Azione/procedura operativa
note
Svolge funzioni di coordinamento di ogni attività clinica legata alla maxiemergenza
1
2
3
4
rapportandosi alla Direzione Medica di Presidio per il coordinamento organizzativo
Nel caso di impossibilità a raggiungere telefonicamente il reperibile DMPO ne assume
temporaneamente le funzioni (vedi Action Card relativa) fino al suo arrivo
E’ costantemente aggiornato riguardo alla disponibilità di posti letto e camere operatorie
Aggiorna l’Unità di crisi riguardo:
- disponibilità delle camere operatorie DEA o blocco operatorio
- posti letto DEA
- numero e gravità delle vittime.
Il medico DMA internista
Viene allertato dall’infermiere di Triage.
Azione/procedura operativa
Conclude il più rapidamente possibile la gestione dei pazienti in carico
1
Fa evacuare i locali del PS dai malati con l’aiuto del personale Ausiliario e li invia al 3°
2
piano in area comune tra medicina d’urgenza e neurochirurgia
note
Azienda Ospedaliera
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PER MASSICCIO AFFLUSSO
DI FERITI
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Avvisa reparto di medicina d’urgenza dell’arrivo dei pazienti
Si reca in sala medica ed inizia gestione clinica dei codici verdi (medico1)
Si reca in astanteria ed inizia la gestione clinica dei codici gialli (medico 2)
Il Coordinatore infermieristico di PS (o infermiere più anziano in turno)
Viene allertato dall’infermiere di Triage.
Azione/procedura operativa
1 Informa il personale presente, trattiene eventualmente il personale presente al cambio
2
3
4
5
6
7
note
turno in attesa dei reperibili
Quando presente si coordina con il SITRA (o reperibile Ufficio Infermieristico) per
attivazione dei reperibili
Attiva il sistema delle chiamate a cascata del personale infermieristico non inserito nel
turno di guardia
Cura l’approvvigionamento del contenitore del materiale con il kit triage e kit pazienti e
lo appronta in area accettazione
Destina il personale infermieristico e di supporto nelle diverse postazioni
Cura l’approvvigionamento del materiale necessario presso la Medicina d’Urgenza e la
Rianimazione
Attiva la Centrale di sterilizzazione
Il personale infermieristico di sala emergenza
Viene allertato dal Coordinatore di PS o infermiere più anziano in turno
Azione/procedura operativa
Controlla e allestisce la sala Emergenza
1
Se necessario, recupera materiale di scorta dalla Medicina d’Urgenza e/o Rianimazione
2
Inizia l’attività assistenziale
3
note
Il personale infermieristico di PS
Viene allertato dal Coordinatore Infermieristico di PS o dall’infermiere più anziano in turno.
Azione/procedura operativa
note
Predispone i set paziente
1
Collabora alle attività di evacuazione e di trasferimento dei pazienti presso il 3°piano in
2
3
4
area comune tra Medicina d’Urgenza e Neurochirurgia
Inizia l’attività assistenziale
Raccoglie ogni effetto personale del ferito nel sacchetto prenumerato
Azienda Ospedaliera
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Il personale amministrativo di Pronto Soccorso
Quando presente riceve comunicazione di stato di emergenza da parte dell’infermiere di Triage e
collabora con lo stesso.
Azione/procedura operativa
note
1 Collabora con il personale del PS
2 Procede in un momento successivo a raccogliere i dati anagrafici e completare il
caricamento informatico
La S.C. Medicina d’Urgenza.
Il medico di guardia della Medicina d’urgenza
Viene allertato dall’infermiere di Triage e si coordina con il DMA internista.
Azione/procedura operativa
Informa il Coordinatore o l’infermiere più anziano in turno
1
Durante il giorno distacca un’unità di personale medico, preventivamente identificate,
2
3
4
5
6
7
8
note
presso il PS
Avvisa gli infermieri di reparto dell’arrivo dei pazienti da PS
Accetta i pazienti provenienti dal PS
Svolge attività clinica e gestionale ed eventuale dimissione sui pazienti inviati dal PS e
già presenti in tale sede al momento della maxiemergenza
Allerta il medico delle medicine generali dello stato di sovraffollamento e della
necessità di posti letto disponibili
Dispone i ricoveri sovra numerari in qualsiasi reparto
Fornisce resoconto sulla disponibilità dei posti letto, usando la scheda disponibilità posti
letto, al Resp. di PS
Il Coordinatore infermieristico di Medicina d’Urgenza (o infermiere più anziano in turno)
Viene allertato dal medico di guardia del reparto di appartenenza.
Azione/procedura operativa
note
Informa il personale presente, trattiene eventualmente il personale presente al cambio
1
2
3
4
turno in attesa dei reperibili
Quando presente si coordina con il SITRA (o reperibile Ufficio Infermieristico) per
attivazione dei reperibili
Attiva il sistema delle chiamate a cascata del personale infermieristico non inserito nel
turno di guardia
Collabora con il medico alla gestione dei trasferimenti/ricoveri
La S.C. Rianimazione
Il medico di guardia della Rianimazione
Viene allertato dall’infermiere di Triage e/o dal 118
Azione/procedura operativa
Informa il Coordinatore o l’infermiere più anziano in turno
1
Informa il Direttore della S.C.
2
note
Azienda Ospedaliera
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PER MASSICCIO AFFLUSSO
DI FERITI
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Allerta il 2° medico di guardia della rianimazione
Allerta il medico di guardia di anestesia o 1° reperibile (ore notturne)
Allerta il personale del blocco operatorio DEA
Allerta l’anestesista di turno presso il poliambulatorio ospedaliero (prericoveri) nelle ore
diurne
Allerta l’anestesista del day surgery se funzionante
Verifica l’allerta SIMT
Distacca le unità di personale medico preventivamente identificate presso il PS:
sala Emergenza PS (1)
sala Emergenza PS (2)
sala operatoria (3)
Fornisce resoconto sulla disponibilità dei posti letto area emergenza, usando la schede
disponibilità posti letto, al Responsabile di PS
Il Coordinatore infermieristico della Rianimazione (o infermiere più anziano in turno)
Viene allertato dal medico di guardia del reparto di appartenenza .
Azione/procedura operativa
1
2
3
4
5
6
note
Informa il personale presente, trattiene eventualmente il personale presente al cambio
turno in attesa dei reperibili
Distacca un’unità di personale infermieristico, preventivamente identificata, presso il
PS
Quando presente si coordina con il SITRA (o reperibile Ufficio Infermieristico) per
attivazione dei reperibili
Attiva il sistema delle chiamate a cascata del personale infermieristico non inserito nel
turno di guardia
Prepara farmaci e infusioni per 2-3 postazioni
Prepara lo strumentario e i presidi per 2-3 postazioni
La S.C. di Chirurgia
Il medico di guardia della Chirurgia
Viene allertato dal chirurgo di Pronto Soccorso.
Azione/procedura operativa
Informa il Coordinatore Infermieristico o l’infermiere più anziano in turno
1
Informa il Direttore della U.O.
2
Attiva il medico reperibile
3
Allerta il personale medico presente in ambulatorio diurno
4
Invia un’unità di personale medico preventivamente identificate presso il PS quando
5
6
richiesto
Identifica i pazienti per eventuale dimissione o trasferimento
note
Azienda Ospedaliera
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Fornisce resoconto sulla disponibilità dei posti letto al Resp. PS usando la scheda
disponibilità posti letto aree emergenza
7
Il Coordinatore infermieristico della Chirurgia (o infermiere più anziano in turno)
Viene allertato dal medico di guardia del reparto di appartenenza.
Azione/procedura operativa
Informa il personale presente, trattiene eventualmente il personale presente al cambio
1
note
turno in attesa dei reperibili
Quando presente si coordina con il SITRA (o reperibile Ufficio Infermieristico) per
attivazione dei reperibili
Attiva il sistema delle chiamate a cascata del personale infermieristico non inserito nel
turno di guardia
2
3
La S.C. di Ortopedia
Il medico di guardia in Pronto Soccorso o reperibile
Viene allertato dall’infermiere di Triage.
Azione/procedura operativa
Informa il Coordinatore o l’infermiere più anziano in turno
1
Informa il Direttore della U.O.
2
Attiva il medico reperibile
3
Si reca in Pronto Soccorso
4
Identifica i pazienti con indicazione a eventuale dimissione o trasferimento
5
Fornisce resoconto sulla disponibilità dei posti letto al Resp. PS usando la scheda
6
note
posti letto di degenza
Il Coordinatore infermieristico di Ortopedia (o infermiere più anziano in turno)
Viene allertata dal medico di guardia del reparto di appartenenza.
Azione/procedura operativa
Informa il personale presente, trattiene eventualmente il personale presente al cambio
1
2
3
note
turno in attesa dei reperibili
Quando presente si coordina con il SITRA (o reperibile Ufficio Infermieristico) per
attivazione dei reperibili
Attiva il sistema delle chiamate a cascata del personale infermieristico non inserito nel
turno di guardia
La S.C. di Neurochirurgia
Il medico di guardia in Pronto Soccorso o reperibile
Viene allertato dall’infermiere di Triage.
Azione/procedura operativa
Informa
il
Coordinatore
o l’infermiere più anziano in turno
1
Informa il Direttore della U.O.
2
note
Azienda Ospedaliera
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OFTALMICO
3
4
5
6
PIANO DI EMERGENZA
PER MASSICCIO AFFLUSSO
DI FERITI
(P.E.M.A.F.)
P.E.M.A.F.
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Rev. 1
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Attiva il medico reperibile
Si reca in Pronto Soccorso
Identifica i pazienti con indicazione a eventuale dimissione o trasferimento
Fornisce resoconto sulla disponibilità dei posti letto al Resp. PS, usando la scheda
posti letto area emergenza
Il Coordinatore infermieristico della Neurochirurgia (o infermiere più anziano in turno)
Viene allertata dal medico di guardia del reparto di appartenenza.
Azione/procedura operativa
note
Informa
il
personale
presente,
trattiene
eventualmente
il
personale
presente
al
cambio
1
2
3
turno in attesa dei reperibili
Quando presente si coordina con il SITRA (o reperibile Ufficio Infermieristico) per
attivazione dei reperibili
Attiva il sistema delle chiamate a cascata del personale infermieristico non inserito nel
turno di guardia
La Radiologia del DEA
Il medico di guardia o reperibile
Viene allertato dal chirurgo di PS
Azione/procedura operativa
Informa
il
Direttore
della U.O. che adeguerà la risposta organizzativa in base alla
1
2
note
tipologia della maxiemergenza
Partecipa alla definizione delle priorità di esecuzione della diagnostica richiesta
Il Tecnico di radiologia di turno
Viene allertato dall’infermiere di Triage.
Azione/procedura operativa
Informa
il
personale
presente e il Coordinatore in ore diurne
1
Avvisa il medico reperibile
2
Attiva il reperibile tecnico
3
Predispone il materiale
4
Si accerta della disponibilità delle sale/apparecchiature
5
Compila la scheda di rilevazione disponibilità apparecchiature radiologiche e la invia
6
note
al Resp. di PS
Il Laboratorio (SMeL)
Personale tecnico in turno del Settore Urgenze
Viene allertato dall’infermiere di Triage.
Azione/procedura operativa
Informa il personale presente al settore Urgenza
1
Informa il Direttore della U.O.
2
Attiva il personale reperibile
3
note
Azienda Ospedaliera
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IL SIMT
Il medico di guardia
Viene allertato dall’infermiere di Triage e verificato dal medico della Rianimazione
Azione/procedura operativa
Informa il personale presente
1
Informa il Direttore della UO
2
Censisce le sacche disponibili (per numerosità e gruppo sanguigno)
3
Compila scheda di rilevazione disponibilità sacche sangue e plasma
4
Invia la scheda sacche sangue e plasma al Responsabile di PS
5
note
IL SITRA (o reperibile Ufficio Infermieristico)
Viene allertato dal servizio di portineria su indicazione del Medico di Direzione in servizio di pronta
disponibilità
Azione/procedura operativa
1
2
3
note
E’ membro dell’Unita’ di Crisi
Collabora con i coordinatori infermieristici al reclutamento del Personale del comparto
Verifica attivazione della Centrale di sterilizzazione
Il Servizio di portineria
Viene allertato dal Medico di Direzione in servizio di pronta disponibilità o dal responsabile del PS
.
Azione/procedura operativa
note
Su indicazione del DMPO allerta tutto il personale dell’Unità di Crisi
1
Garantisce l’apertura della porta carraia e dell’ingresso al DEA anche nelle ore
2
3
4
notturne (apertura degli ingressi principali) in collaborazione con il servizio di
vigilanza
Contribuisce a sfollare i parenti dal PS e farli confluire all’esterno dell’Ospedale
Limita l’afflusso esclusivamente al personale autorizzato
PIANO DI EMERGENZA
PER MASSICCIO AFFLUSSO
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Azienda Ospedaliera
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FLOW CHART RIASSUNTIVA PRESIDIO FBF
Allarme interno
Allarme esterno
118
Infermiere di
triage
Conferma
allarme?
Allarme esterno
118 + interno
NO
Allarme rientrato
SI
AC
DSA
Infermiere di
triage
AC
STAMPA
DMPO
Direttore Generale
Direttore
Amministrativo
Responsabile
PS o DMA
internista
AC
Portineria
Vigilanza
AC
AC
SITRA
Ufficio
Infermieristico
Unità di crisi
AC
AC
URP
Volontari
Ufficio stampa
Farmacia
Magazzino
Trasporto pazienti
anziano
Internista
Guardia
Chirurgo Guardia
Ortopedico Guardia
Pediatra Guardia
Anestesista Guardia
Infermieri PS
AC
Amministrativo PS
AC
AC
Medicina Urgenza
SAR
Chirurgia Ortopedia
Neurochirurgia
Centrale
Sterilizzazione
Servizio
religioso
AC
Coordinatore
Inf. PS (o inf.
anziano )
AC
SIMT
BLOCCO OPERATORIO
LABORATORIO
RADIOLOGIA
AC
AC
Anatomia e istologia
patologica
Chirurgie specialistiche
Vascolare
Otorinolaringoiatria
Chirurgia Plastica
Urologia
Medicina
Gastroenterologica
Medicina
Pneumologica
Pediatria
Psichiatria
Chiusura emergenza
DMPO-118
DSA
Convocazione Debrifing
Legenda:
AC
Apertura Action
Card
PIANO DI EMERGENZA
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(P.E.M.A.F.)
Azienda Ospedaliera
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7.2 MODALITA’ OPERATIVE PRESIDIO MACEDONIO MELLONI
7.2.1 FASE PREPARATORIA DEL PIANO
Identificazione delle capacità di ricezione
La previsione della capacità di ricezione dell’ospedale, è stata formulata in relazione alla struttura stessa del
presidio Melloni; il Presidio Melloni, avendo una vocazione ostetrico-ginecologica, può gestire esclusivamente
pazienti con patologie ostetriche-ginecologiche, in caso di attivazione del P.E.M.A.F..
Nel presidio Macedonio Melloni una sala operatoria è attivabile nella prima ora,
esclusivamente per patologie ostetriche-ginecologiche.
Le risorse disponibili in caso di attivazione del PEMAF presso il Pronto Soccorso sono:
- Personale medico: 1 internista, 2 ginecologi, 1 anestesista rianimatore, 1 pediatra
- 3 infermieri
- 1 OSS.
N.B. In struttura è presente un neonatologo in guardia attiva ed uno in pronta disponibilità
All'attivazione del P.E.M.A.F. la distribuzione del personale è la seguente:
Triage
Sala emergenza
Sala medica
Medici
1
1
1
Infermieri
1
1
Sala ginecologica
Spazio Calmo
1
1
1 giallo
5 verdi
1
OSS
1
Pazienti Codici
1 rossi
1 giallo
Le risorse tecnologiche sono riassunte nella seguente tabella
Struttura
Sede
Modello respiratore
Anestesia e Rianimazione
PRONTO SOCCORSO
Sala A
Sala B
Sala C
Sala risveglio
Sala Emergenza
Procreazione assistita
Sala parto
Primus - Dräger
Primus - Dräger
Servo 900 C - Siemens
Servo S
Osiris - Taema
Osiris Taema
Servo 900 - Kion
Dotazione
1
1
1
1
1
1
1+1
8
Le risorse in termini di disponibilità ed organizzazione della Centrale di Sterilizzazione sono
riassunte nella seguente tabella
Centrale di sterilizzazione
Orario di apertura
Dalle ore alle ore
7,30 – 19,00
Ore/die
11,30
Die/settimana
5
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OFTALMICO
PIANO DI EMERGENZA
PER MASSICCIO AFFLUSSO
DI FERITI
(P.E.M.A.F.)
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7.2.2 INDIVIDUAZIONE E ALLESTIMENTO DELLE VIE DI ACCESSO PREFERENZIALE
Individuazione delle vie di accesso
All’interno del recinto ospedaliero è previsto un percorso unidirezionale per i mezzi di soccorso (vedi
schema). Tale percorso, in caso di attivazione del P.E.M.A.F. verrà convenientemente indicato da parte
del personale del’Ufficio Tecnico.
Il percorso comprende la possibilità di stazionamento dei mezzi di soccorso all'interno del giardino del
presidio MM, in attesa del ripristino del materiale.
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OFTALMICO
PIANO DI EMERGENZA
PER MASSICCIO AFFLUSSO
DI FERITI
(P.E.M.A.F.)
P.E.M.A.F.
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7.2.3 IDENTIFICAZIONE DELL’AREA DI ACCETTAZIONE PRESSO IL PRONTO
SOCCORSO
AREA DI TRIAGE
I pazienti vengono accettati presso lo spazio adiacente la camera calda, accanto l'attuale triage; in tale
area il TRIAGE viene eseguito utilizzando la modulistica semplificata ( vedi 7.2.7).
L’attribuzione del codice di priorità viene eseguito secondo il metodo START (Simple Triage And
Rapid Treatment); la scheda prevista da tale metodo di registrazione dei dati (vedi 7.2.7) è su supporto
cartaceo in carta carbone; questo permette di provvedere ad immediata archiviazione dei dati di arrivo
del paziente (copia carbone acquisita dal triagista); la scheda, che permette delle successive
rivalutazioni del quadro clinico, rimane con il paziente, così da documentare gli eventi clinici fino alla
realizzazione della usuale cartella clinica. La scheda è opportunamente declinata per la patologia
ostetrico-ginecologica.
All’arrivo dei pazienti viene verificata la corretta attribuzione del codice di priorità secondo il metodo
START e il paziente viene destinato all’area di valutazione e trattamento (situata all’interno del Pronto
Soccorso), corrispondente al codice suddetto.
AREA
NERA
GRAVITA’ DEL QUADRO CLINICO
Pazienti deceduti o destinati ad esito infausto a breve termine
Pazienti che necessitano di un trattamento immediato con compromissione delle
funzioni vitali o con emorragia esterna
GIALLA Pazienti che non presentano compromissione delle funzioni vitali, ma che richiedono
un trattamento differibile
VERDE Pazienti non urgenti
ROSSA
AREE DI VALUTAZIONE E TRATTAMENTO
Dall’attribuzione del codice colore da parte del triagista, il paziente viene quindi destinato all’area
corrispondente all’interno del Pronto Soccorso.
AREA
NERA
ROSSA
GIALLA
VERDE
SEDE PRESSO PS POMM
Spazio antistante
sterilizzazione
Sala emergenza
Sala medica
Sala ginecologica
Astanteria
Spazio retrostante al triage
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7.2.4 DEFINIZIONE DI PROCEDURE DI MOBILITAZIONE DEL PERSONALE
Potendo il personale dipendente essere chiamato all’emergenza di cui sopra, lo stesso, in tale
evenienza, potrà lasciare il presidio solo su indicazione dell’unità di crisi.
I reparti ed i servizi sono tenuti a stilare liste, aggiornate con cadenza almeno annuale, del proprio
personale recanti le seguenti informazioni:
- cognome e nome
- profilo professionale
- numero di telefono fisso/cellulare
Tali liste verranno comunicate con cadenza annuale al Coordinatore utilizzando l’indirizzo
[email protected]
Il Direttore di S.C., ed il Coordinatore, dovranno inoltre designare annualmente il loro sostituto il cui
nominativo dovrà essere comunicato al Coordinatore operativo del PEMAF.
L’ordine di priorità delle chiamate sarà dettato, inizialmente dai turni di reperibilità già presenti in ogni
reparto.
Tutti i reparti e servizi coinvolti nella gestione dell’emergenza devono definire al loro interno i ruoli di
ogni singolo operatore.
I medici sono convocati secondo la struttura di appartenenza.
I coordinatori vengono convocati sulla base delle liste predisposte e dei turni di reperibilità
dal SITRA.
Gli infermieri ed i tecnici sono convocati dai coordinatori della struttura di appartenenza.
7.2.5 PREDISPOSIZIONE DI SCORTE RIUTILIZZABILI DI MATERIALE
In riferimento al limitato numero di pazienti gestibili negli spazi sopraindicati si fa riferimento alle
scorte previste abitualmente in Pronto Soccorso e Sala operatoria.
Il kit triage
Presso il Pronto Soccorso in un luogo noto a tutto il personale infermieristico (studio caposala), è
disponibile la seguente dotazione in apposito contenitore:
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
i)
forbici taglia abiti
casacche di identificazione (medico e infermiere di triage)
torcia elettrica
registro di accettazione (matrice della modulistica di triage)
penne biro
braccialetti di identificazione
n. 10 “set paziente”
nastri colorati adesivi per percorsi in base a triage
Cartelli indicatori e di divieto (accesso, fotografie etc)
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Il Set paziente
Per ogni ferito è prevista la seguente dotazione:
1. numero progressivo adesivo (con numerazione specifica)
2. etichette colorate/braccialetto di identificazione
3. scheda sanitaria di triage
4. coperta metallica
5. provette per esami ematochimici
6. sacchetto per effetti personali
7.2.6 STRUTTURE COINVOLTE NELL’EMERGENZA
Strutture con Action Card
Strutture attivabili dal
Responsabile del PS
Direzione Medica di Presidio
Anestesia e Rianimazione
Anatomia ed Istologia Patologica
SS Medicina Perioperatoria
Camera Mortuaria
Chirurgia Specialistica (Ostetrica
Ginecologica)
Blocco Operatorio
Medicina
Pediatria
Laboratorio Analisi Chimicocliniche e microbiologia
Portineria
Pronto Soccorso
Radiologia
Strutture attivabili da
Unità di Crisi
Farmacia
Magazzino
S.C. Tecnico Patrimoniale
S.C.. Area Acquisti
Trasporto pazienti (pool)
Sterilizzazione
Vigilanza
Volontari
URP/Ufficio Stampa
Servizio religioso
7.2.7 UTILIZZO DI UNA MODULISTICA SEMPLIFICATA
Per ridurre al minimo gli atti burocratici durante l’emergenza al momento della presa in carico del
paziente sarà intestata una “SCHEDA DI TRIAGE PER MASSICCIO AFFLUSSO DI FERITI”.
La modulistica viene riprodotta in carta carbone (una copia segue il paziente, una copia viene
archiviata per la successiva registrazione).
7.2.8 FASE OPERATIVA
L’emergenza scatta quando l’afflusso di feriti che giunge al Pronto Soccorso eccede la normale routine,
o quando la Centrale operativa 118 segnala un evento che coinvolge un elevato numero di vittime.
Alla ricezione dell’allarme, si procederà all’immediato blocco dei ricoveri di elezione, alla sospensione
delle attività ambulatoriali ed alla dimissione dei pazienti con indicazione.
L’area individuata nel punto 7.2.3. deve essere liberata dai pazienti già presenti all’attivazione del
P.E.M.A.F. mediante trasferimento presso altri reparti/altre strutture ospedaliere o presso il domicilio.
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7.2.8.1 LE ACTION CARD
Le action card sono procedure operative scritte personali, ma non nominali, per ogni singolo operatore
coinvolto nell’emergenza.
Tali action card, proprie di ciascuna struttura o funzione, devono essere conservate in busta chiusa in
un luogo noto, sicuro e prontamente accessibile individuato dalle singole S.C. ed utilizzate al momento
della attivazione del P.E.M.A.F..
Le action card vengono restituite alla Unità di Crisi per la analisi durante la fase di debriefing e
vengono conservate presso la DMPO.
Il Direttore Sanitario (o suo sostituto)
Viene informato dello stato di emergenza dal Direttore Medico di Presidio reperibile
Azione/procedura operativa
E’ membro dell’Unita’ di Crisi
1
Si raccorda con Direttore Generale e Direttore Amministrativo
2
Tiene i contatti con:
3
4
5
6
- stampa
- autorità giudiziaria, forze dell’ordine
- istituzioni
E’ il solo tenuto a rilasciare comunicati
nel fornire informazioni corrette e complete in tutte le fasi delle attività, può riservarsi di
negare spiegazioni, qualora si tratti di informazioni riservate o determinanti per il
contenimento di potenziali sviluppi della situazione in atto.
La privacy dei pazienti e degli operatori deve essere tutelata; a tal fine l’area di triage
deve essere interdetta all’accesso della stampa e della televisione, per permettere
correttamente le operazioni di soccorso.
Decreta la fine della maxiemergenza
Convoca il Debriefing
UNITA’ di CRISI
Viene informata dello stato di emergenza dal Direttore Medico di Presidio
Azione/procedura operativa
si riunisce nel luogo indicato da medico di DMPO
1
coordina il complesso delle azioni e delle misure da attuare per la gestione della
2
3
note
maxiemergenza
predispone un elenco nominativo dei feriti/malati ricoverati e dei deceduti, costantemente
aggiornato.
Farmacia
Magazzino
S.C. Tecnico Patrimoniale
note
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S.C.. Area Acquisti
Trasporto pazienti (pool)
Sterilizzazione
4
5
6
7
Vigilanza
Volontari
URP/Ufficio Stampa
Servizio religioso
Coordina le comunicazioni con i parenti e familiari
L’atrio del presidio Macedonio Melloni sito in via Macedonio Melloni, 52 viene, di
norma, individuato quale sede per la comunicazione ai parenti ed ai familiari dei
ricoverati; a cura della Unità di Crisi.
È coinvolta nella fase di chiusura dell’emergenza
Partecipa al riesame congiunto (GdL Maxiemergenze - Unità di Crisi) della reale gestione
della maxiemergenza accaduta a conclusione dell’evento stesso (debriefing convocato dal
Direttore Sanitario )
Redige ed emette il Verbale del Debriefing
Il Medico di Direzione Medica di Presidio DMPO
(Nel caso in cui il medico di pronta disponibilità della direzione medica di Presidio, sia diverso
dal Direttore Medico di Presidio, è compito del medico di pronta disponibilità informare
immediatamente il Direttore Medico del Presidio specifico coinvolto)
- Viene informato dello stato di emergenza dall’infermiere di Triage
- È membro dell’Unità di crisi (con sede presso la Direzione Medica di Presidio)
1
2
3
4
5
6
Azione/procedura operativa
Informa dello stato di emergenza e si coordina con il Direttore DEA ed attiva il TRIAGE
Informa dello stato di emergenza e si coordina con il Direttore Sanitario
Qualora l’infermiere di Triage del Pronto Soccorso attivi il Medico di Direzione in
servizio di pronta disponibilità, sarà compito del Medico di Direzione in servizio di
pronta disponibilità, provvedere ad informare immediatamente il Direttore Medico di
Presidio-DMPO).
Attiva l’Unità di crisi, comunica con la portineria e dispone di allertare tutto il personale
dell’unità di crisi indicando il luogo di ritrovo e l’apertura degli ingressi ai dipendenti
Comunica lo stato di emergenza al Responsabile del PS
Riceve dal Responsabile del PS. tutte le informazioni relative al
numero, natura e gravità dei feriti, nonché il quadro generale della situazione
Allerta il servizio di vigilanza indirizzandolo al DEA
note
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L’Infermiere di Triage del Pronto soccorso
Viene informato dello stato di emergenza da parte del 118
Azione/procedura operativa
1 Comunica lo stato di emergenza al Responsabile di PS o al DMA Ginecologo
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
anagraficamente più anziano presente in turno ed al Medico di Direzione in servizio di
pronta disponibilità (che a sua volta provvederà ad informare il Direttore Medico di
Presidio-DMPO), ed attende istruzioni
Una volta attivata l’emergenza da parte del DMPO e/o Resp. di PS la comunica ai medici
accettanti di PS
Comunica lo stato di emergenza al COORDINATORE INFERMIERISTICO o
all’infermiere più anziano in turno
Allerta IL MEDICO della RADIOLOGIA
Allerta IL TECNICO del LABORATORIO ed il Medico di guardia Trasfusionale
Allerta gli AUSILIARI
Diffonde comunicazione di stato di allarme con l’interfono o megafono ai presenti in sala
d’aspetto
Mette in posizione “aperto” la porta automatica
Ritorna in postazione di triage prosegue a riferire le comunicazioni date dal 118 al Resp. di
PS e al DMPO
Conclude le attività di triage in atto secondo le modalità correnti
Contestualmente sospende l’accettazione informatizzata
All’arrivo dei pazienti verifica la corretta attribuzione del codice di priorità secondo il
metodo START e destina il paziente all’area corrispondente al codice suddetto
All’arrivo dei pazienti appone bracciale con etichetta identificatrice e kit sulla barella
Raccoglie la matrice dei verbali di PS
Il Ginecologo Capoturno
Viene allertato da infermiere di Triage.
Azione/procedura operativa
1 Conclude la gestione dei pazienti in carico, definendo chi può essere dimesso.
2 Avverte: il 2° Ginecologo in turno e il Ginecologo reperibile
3 Allerta il Direttore di S.C.
4 Verifica la disponibilità di: ( ) ecografo ( ) cardiotocografo
5 Si reca in sala ginecologica di PS
6 Allerta la Capo Ostetrica o l’Ostetrica Strumentista del blocco operatorio in turno, accertandosi
7
8
note
della disponibilità della sala parto e camera operatoria (vedi scheda di rilevazione dotazioni)
Allerta lo strumentista e si avvale dell’équipe chirurgica eventualmente già presente e
disponibile in sala operatoria precedentemente pre allertata
Dispone il ricovero dei pazienti; per le informazioni riguardo alla disponibilità di posti letto fa
riferimento al DMPO
note
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Il 2° ginecologo
Viene allertato dal Ginecologo Capoturno
Azione/procedura operativa
note
Si accerta delle disponibilità della Patologia della Gravidanza e della Terapia Intensiva
Neonatale
Raggiunge il collega in Pronto Soccorso, in sala Triage
Collabora alle attività assistenziale secondo le indicazioni fornite dal Ginecologo
capoturno
1
2
3
La Ostetrica Strumentista del blocco operatorio in turno
Viene allertata dal Ginecologo Capoturno
Azione/procedura operativa
1 Informa il personale infermieristico ostetrico presente, trattiene eventualmente il
note
personale presente al cambio turno in attesa dei reperibili
Quando presente si coordina con il SITRA (o reperibile Ufficio Infermieristico) per
attivazione dei reperibili
Attiva il sistema delle chiamate a cascata del personale infermieristico non inserito nel
turno di guardia attraverso l’Ufficio infermieristico su delega del SITRA (o reperibile
Ufficio Infermieristico)
Fornisce resoconto sulla disponibilità delle sale operatorie utilizzando la scheda di
rilevazione dotazioni
Si accerta del completo funzionamento del blocco operatorio
Predispone il materiale necessario
2
3
4
5
6
Lo Strumentista del blocco operatorio
Viene allertato dal Ginecologo Capoturno
Azione/procedura operativa
Informa il personale infermieristico ostetrico presente, trattiene eventualmente il
1
2
3
4
5
6
personale presente al cambio turno in attesa dei reperibili
Quando presente si coordina con il SITRA (o reperibile Ufficio Infermieristico) per
attivazione dei reperibili
Attiva il sistema delle chiamate a cascata del personale infermieristico non inserito nel
turno di guardia attraverso l’Ufficio infermieristico su delega del SITRA (o reperibile
Ufficio Infermieristico)
Fornisce resoconto sulla disponibilità delle sale operatorie utilizzando la scheda di
rilevazione dotazioni
Si accerta del completo funzionamento del blocco operatorio
Predispone il materiale necessario
Il Coordinatore infermieristico di PS ( o infermiere più anziano in turno)
note
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Viene allertato dal Triage
Azione/procedura operativa
Informa il personale presente e trattiene eventualmente il personale
1
Attiva il sistema delle chiamate a cascata del personale infermieristico non inserito
2
3
4
nel turno di guardia attraverso l’Ufficio infermieristico su delega del SITRA (o reperibile
Ufficio Infermieristico)
Cura l’approvvigionamento del contenitore del materiale con il kit triage e kit pazienti e
lo appronta in area accettazione
Destina il personale infermieristico e di supporto nelle diverse postazioni
Il Medico DMA internista
Viene allertato dall’infermiere di Triage
Azione/procedura operativa
Conclude il più rapidamente possibile la gestione dei pazienti in carico
1
Fa evacuare i locali del PS dai malati con l’aiuto del personale di supporto
2
Si reca in sala medica ed inizia gestione clinica dei codici gialli
3
Si reca in astanteria ed inizia la gestione clinica dei codici verdi
4
Il Coordinatore infermieristico di Medicina ( o infermiere più anziano in turno)
Viene allertata dal Medico Internista.
Azione/procedura operativa
Informa il personale presente, trattiene eventualmente il personale presente al cambio
1
2
3
5
6
7
note
note
turno
Quando presente si coordina con l’Ufficio infermieristico su delega del SITRA(o
reperibile Ufficio Infermieristico)
Attiva il sistema delle chiamate a cascata del personale infermieristico non inserito nel
turno di guardia
Il Medico Anestesista
Viene allertato da infermiere di Triage e/o dal 118
Azione/procedura operativa
Informa il Direttore della S.C..
1
Allerta il Medico Anestesista reperibile
2
Allerta il coordinatore del BO in ore diurne feriali
3
4
note
Allerta l’Anestesista di turno presso il poliambulatorio ospedaliero (prericoveri) nelle
ore diurne feriali
Si reca in sala emergenza PS
Distacca le unità di personale medico preventivamente identificate presso la sala
operatoria
Fornisce resoconto sulla condizione dei malati gravi al DIR UO
note
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Il Coordinatore infermieristico del blocco operatorio (ore diurne feriali)
Viene allertato dal Medico Anestesista
Azione/procedura operativa
1
2
3
4
5
6
note
Informa il personale presente, trattiene eventualmente il personale presente al cambio
turno in attesa dei reperibili
Quando presente si coordina con il SITRA (o reperibile Ufficio Infermieristico) per
attivazione dei reperibili
Attiva il sistema delle chiamate a cascata del personale infermieristico non inserito nel
turno di guardia
Fornisce resoconto sulla disponibilità delle sale operatorie utilizzando la scheda di
rilevazione dotazioni blocco operatorio
Si accerta del completo funzionamento del blocco operatorio
Predispone il materiale necessario
Il Medico Pediatra
Viene allertato dall’infermiere di Triage
Azione/procedura operativa
Informa il Direttore della S.C.
1
Conclude il più rapidamente possibile la gestione dei pazienti in carico
2
Fa evacuare i locali del PS dai malati con l’aiuto dell’ausiliario e li invia in reparto
3
Si reca in astanteria ed inizia la gestione clinica dei codici verdi
4
Collabora alle attività assistenziale secondo le indicazioni fornite dal Ginecologo o dal
5
6
Medico Internista
Fornisce resoconto sulla condizione dei malati gravi al DIR UO
Il Medico Radiologo
Viene allertato dal Triage.
Azione/procedura operativa
Informa il Direttore della S.C che adeguerà la risposta organizzativa in base alla
1
2
3
note
note
tipologia della maxiemergenza
Avvisa il Tecnico di Radiologia
Partecipa alla definizione delle priorità di esecuzione della diagnostica richiesta
Il Tecnico di Radiologia
Viene allertato dal Medico Radiologo
Azione/procedura operativa
Informa il personale presente e il Coordinatore tecnico in ore diurne
1
Predispone il materiale
2
Si accerta della disponibilità delle sale/apparecchiature (vedi scheda di
3
rilevazione dotazioni)
note
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Il Tecnico di Laboratorio
Viene allertato dal Triage.
Azione/procedura operativa
Informa il personale presente ed il laureato in ore diurne
1
Informa il Direttore della S.C.
2
note
IL SITRA (o reperibile Ufficio Infermieristico)
Viene allertato dal servizio di portineria su indicazione del Medico di Direzione in servizio di
pronta disponibilità
Azione/procedura operativa
note
E’ membro dell’Unita’ di Crisi
1
Collabora con i coordinatori infermieristici al reclutamento del Personale del
2
comparto
3
Il Servizio di portineria
Il personale addetto al servizio di portineria deve essere opportunamente addestrato sulle modalità di
accesso agli ingressi ed ai percorsi esterni precedentemente diversificati in base alla tipologia di utenza.
Viene allertato dal Medico di Direzione in servizio di pronta disponibilità.
Azione/procedura operativa
note
allerta tutto il personale dell’Unità di Crisi su indicazione del DMPO
1
garantisce l’apertura della porta carraia e dell’ingresso al PS anche nelle ore
2
3
4
notturne (apertura degli ingressi principali) in collaborazione con il servizio di
vigilanza
contribuisce a sfollare i parenti dal PS e farli confluire all’esterno
dell’Ospedale
limita l’afflusso esclusivamente al personale autorizzato
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FLOW CHART RIASSUNTIVA PRESIDIO MACEDONIO MELLONI
Allarme interno
Infermiere di
triage
Allarme esterno
118
Conferma
allarme?
Allarme esterno
118 + interno
NO
Allarme rientrato
SI
DSA
Infermiere di
triage
AC
AC
STAMPA
DMPO
Responsabile
PS o SAR
AC
Direttore Generale
Direttore
Amministrativo
Portineria
Vigilanza
AC
SITRA
Ufficio
Infermieristico
Unità di crisi
AC
AC
Farmacia
Sterilizzazione
S.C. Tecnico
patrimoniale
Sc Area Acquisti
Magazzino POMM
POOL Trasporto
pazienti
URP
Ufficio stampa
Volontari
Servizio religioso
Ostetricia
ginecologia
Ginecologo
Capoturno
Medicina
Pediatria
AC
Coordinatore
Inf. PS (o inf.
anziano )
AC
Infermieri PS
AC
AC
Blocco Operatorio
Ostetrica
strumentista
Laboratorio
Radiologia
SIMT
AC
Anatomia e istologia
patologica
Morgue
Chiusura emergenza
DMPO-118
Legenda:
DSA
Convocazione Debrifing
AC
Apertura
Action Card
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7.3 CHIUSURA DELLA MAXIEMERGENZA
La chiusura/cessazione della Maxiemergenza può avvenire a seguito di chiusura esterna per
cessazione allarme da parte del 118 o a seguito di chiusura interna per saturazione o esaurimento
delle risorse disponibili.
Chiusura Esterna
Il DMPO comunica, sulla base delle informazioni pervenute da AREU – 118, la cessazione della
emergenza all’Unità di Crisi, al Dir. DEA e al Responsabile del PS.
Sulla base di questa informazione l’unita’ di crisi, verificatane la possibilità, si coordina con il
Direttore Sanitario il quale decreta la fine della maxiemergenza.
Il Dir. DEA, coordinandosi col Resp. di. PS, provvede a comunicare alle funzioni/ S.C. coinvolte
la cessazione della Maxiemergenza
Chiusura interna
Nel caso in cui la cessazione avviene per chiusura interna, il DMPO, dopo essersi coordinato con
l’Unità di Crisi provvede alla comunicazione al 118 /AREU dell’impossibilità ad accettare e trattare
ulteriori feriti.
Debriefing
Al termine della Maxiemergenza il Direttore Sanitario convoca un riesame congiunto (GdL
Maxiemergenze - Unità di Crisi) al fine di valutare la reale gestione della maxiemergenza accaduta a
conclusione dell’evento stesso (Debriefing) anche valutando le criticità emerse dalle singole Action
Card.
L’Unita di Crisi redige ed emette il Verbale del Debriefing.
Il Verbale del Debriefing verrà recepito nel Riesame della Direzione Strategica.
8 INDICATORI DI QUALITÀ
Dato
PR di
Riferimento
Numero di operatori
formati sul PEMAF/
PEMAF
numero totale di
operatori coinvolti
Documento di
raccolta dati
Resp.
di raccolta
SSD
Emerge
Rapporti
nza
formazione
Urgenza
118
Modalità di
elaborazion
e
tabella
Frequenza di
elaborazione
annuale
Resp.
elaborazione
Distribuito
GdL
SSD
maxiemer
Emergenza
genze
Urgenza
Unità di
118
Crisi
PIANO DI EMERGENZA
PER MASSICCIO AFFLUSSO
DI FERITI
(P.E.M.A.F.)
Azienda Ospedaliera
FATEBENEFRATELLI E
OFTALMICO
P.E.M.A.F.
DATA: 31/05/2014
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MODULISTICA PER LA RILEVAZIONE DELLE DOTAZIONI (FBF)
Disponibilità SALE OPERATORIE DEA
Delle ORE |___|___| |___|___|
SALA
LIBERA
DISPONIBILE FRA
MINUTI/ORE
CHIRURGIA
NEUROCHIRURGIA
TOTALE
ANESTESISTI PRESENTI
N° |___|___|
STRUMENTISTI PRESENTI
N° |___|___|
Disponibilità SALE OPERATORIE
Delle ORE |___|___| |___|___|
SALA
LIBERA
DISPONIBILE FRA
MINUTI/ORE
CHIRURGIA 2
CHIRURGIA VASCOLARE
DAY SURGERY
OCULISTICA
UROLOGIA
ORTOPEDIA
TOTALE
CHIRURGHI PRESENTI
N° |___|___|
ANESTESISTI PRESENTI
N° |___|___|
STRUMENTISTI PRESENTI
N° |___|___|
trasmettere al seguente numero di telefax
2309
|___|___|___|___|___|
matricola
___________________________
cognome e nome del compilatore
|Disponibilità POSTI LETTO AREE EMERGENZA (FBF)
______________________
firma
Azienda Ospedaliera
FATEBENEFRATELLI E
OFTALMICO
PIANO DI EMERGENZA
PER MASSICCIO AFFLUSSO
DI FERITI
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Delle ORE |___|___| |___|___|
REPARTO
A
TOTALI
RIANIMAZIONE
UNITA’ CORONARICA
MEDICINA D’URGENZA
NEUROCHIRURGIA
ORTOPEDIA
CHIRURGIA 1
|___|___|
|___|___|
|___|___|
|___|___|
|___|___|
|___|___|
B
AGGIUNTIVI
PER
EMERGENZA
C
LIBERI
|___|___|
|___|___|
|___|___|
|___|___|
|___|___|
|___|___|
D
IMMEDIATAMENT
E
LIBERABILI
|___|___|
|___|___|
|___|___|
|___|___|
|___|___|
|___|___|
a) dotazioni ordinarie
b) dotazioni aggiuntive da utilizzare in caso di emergenza
c) vengono calcolati sul totale dei posti letto ordinariamente disponibili (categoria a)
d) occupati da pazienti rinviabili al domicilio senza rischi o, comunque, autosufficienti e spostabili
senza rischi in aree non operative del reparto
Disponibilità POSTI LETTO AREA DEGENZA (FBF)
Delle ORE |___|___| |___|___|
REPARTO
TOTALI
LIBERI
IMMEDIATAMENTE
LIBERABILI (*)
|___|___|
|___|___|
|___|___|
CHIRURGIA 2
|___|___|
|___|___|
OTORINO
|___|___|
|___|___|
CHIRURGIA
|___|___|
|___|___|
VASCOLARE
MEDICINA 1
|___|___|
|___|___|
|___|___|
MEDICINA 3
|___|___|
|___|___|
|___|___|
PEDIATRIA
|___|___|
|___|___|
|___|___|
UROLOGIA
|___|___|
|___|___|
|___|___|
NEFROLOGIA
|___|___|
|___|___|
|___|___|
CHIRURGIA PLASTICA |___|___|
|___|___|
|___|___|
(*) Occupati da pazienti rinviabili al domicilio senza rischi o, comunque, autosufficienti e spostabili
senza rischi in aree non operative del reparto
trasmettere al seguente numero di telefax 2309
|___|___|___|___|___|
___________________________
______________________
matricola
cognome e nome del compilatore
firma
Disponibilità APPARECCHIATURE RADIOLOGICHE IN PS (FBF)
Azienda Ospedaliera
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Delle ORE |___|___| |___|___|
Radiologia convenzionale
1
2
3
TAC
1
2
MEDICI PRESENTI
N° |___|___|
|___|___|___|___|___|
matricola
sale disponibili
sale disponibili
TECNICI PRESENTI
N° |___|___|
___________________________
cognome e nome del compilatore
______________________
firma
Disponibilità SANGUE (FBF)
GRUPPO
A
B
AB
0
Rh +
N° |___|___|___|
N° |___|___|___|
N° |___|___|___|
N° |___|___|___|
Rh N° |___|___|___|
N° |___|___|___|
N° |___|___|___|
N° |___|___|___|
trasmettere al seguente numero di telefax
2309
|___|___|___|___|___|
matricola
___________________________
cognome e nome del compilatore
______________________
firma
Azienda Ospedaliera
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DISPONIBILITA’ SACCHE DI SANGUE (FBF)
GRUPPO
A
B
AB
0
Rh +
N° |___|___|___|
N° |___|___|___|
N° |___|___|___|
N° |___|___|___|
Rh N° |___|___|___|
N° |___|___|___|
N° |___|___|___|
N° |___|___|___|
DISPONIBILITA’ SACCHE DI PLASMA (FBF)
GRUPPO
A
B
AB
0
Rh +
N° |___|___|___|
N° |___|___|___|
N° |___|___|___|
N° |___|___|___|
Rh N° |___|___|___|
N° |___|___|___|
N° |___|___|___|
N° |___|___|___|
trasmettere al seguente numero di telefax 2309 - DMPO
(verifica: Medico di Guardia Servizio Immunotrasfusionale)
Data |___|___| |___|___| |___|___|
|___|___|___|___|___|
Ora |___|___| |___|___|
___________________________
______________________
Azienda Ospedaliera
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LA MODULISTICA PER LA RILEVAZIONE DELLE DOTAZIONI (MM)
Disponibilità SALE OPERATORIE
Delle ORE |___|___| |___|___|
SALA
LIBERA
DISPONIBILE FRA
MINUTI/ORE
OSTETRICA
GINECOLOGICA
TOTALE
ANESTESISTI PRESENTI
N° |___|___|
STRUMENTISTI PRESENTI
N° |___|___|
trasmettere al seguente numero di telefax 3241
|___|___|___|___|___|
matricola
___________________________
cognome e nome del compilatore
______________________
firma
Disponibilità POSTI LETTO (MM)
Delle ORE |___|___| |___|___|
REPARTO
SALA PARTO
PUERPERIO
PATOLOGIA della
GRAVIDANZA
MEDICINA
PEDIATRIA
TOTALI
LIBERI
|___|___|
|___|___|
|___|___|
|___|___|
|___|___|
|___|___|
IMMEDIATAMENTE
LIBERABILI (*)
|___|___|
|___|___|
|___|___|
|___|___|
|___|___|
|___|___|
|___|___|
|___|___|
|___|___|
(*) Occupati da pazienti rinviabili al domicilio senza rischi o, comunque, autosufficienti e spostabili
senza rischi in aree non operative del reparto
trasmettere al seguente numero di telefax 3241
|___|___|___|___|___|
matricola
___________________________
cognome e nome del compilatore
______________________
firma
Azienda Ospedaliera
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OFTALMICO
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Disponibilità APPARECCHIATURE RADIOLOGICHE (MM)
Delle ORE |___|___| |___|___|
Radiologia convenzionale
1
2
Ecografia
1
2
MEDICI PRESENTI
N° |___|___|
sale disponibili
sale disponibili
TECNICI PRESENTI
N° |___|___|
Verifica: - Tecnico di Radiologia
trasmettere al seguente numero di telefax 3241
Data |___|___| |___|___| |___|___|
|___|___|___|___|___|
matricola
Ora |___|___| |___|___|
___________________________
cognome e nome del compilatore
______________________
firma
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DISPONIBILITA’ SACCHE DI SANGUE (MM)
GRUPPO
A
B
AB
0
Rh +
N° |___|___|___|
N° |___|___|___|
N° |___|___|___|
N° |___|___|___|
Rh N° |___|___|___|
N° |___|___|___|
N° |___|___|___|
N° |___|___|___|
DISPONIBILITA’ SACCHE DI PLASMA (MM)
GRUPPO
A
B
AB
0
Rh +
N° |___|___|___|
N° |___|___|___|
N° |___|___|___|
N° |___|___|___|
Rh N° |___|___|___|
N° |___|___|___|
N° |___|___|___|
N° |___|___|___|
trasmettere al seguente numero di telefax 3241 - DMPO
(verifica: responsabile SMeL Melloni)
Data |___|___| |___|___| |___|___|
|___|___|___|___|___|
matricola
Ora |___|___| |___|___|
___________________________
cognome e nome del compilatore
______________________
firma
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SCHEDA di TRIAGE per MASSICCIO AFFLUSSO di FERITI (PRESIDIO FBF)
Pz numero FBF
sesso
età
codice arrivo
Mezzo arrivo
data
ora
V
G
R
M
MSA
B
N
N° esterno:
F
MSB
_______________
altro
vena periferica
IOT
INT
tracheo
vena centrale SNG
Foley
Step
1
Parametro
Pervietà vie aeree
2
Frequenza respiratoria
3
Ventilazione ridotta
monolaterale
Limiti
Valore
Verde
Giallo
Rosso
Assente
> 25
<9
presente
Saturimetria periferica 90 – 94%
<90 %
Frequenza cardiaca
<130
4
5
7
Pressione arteriosa
<100
sistolica
Importante emorragia Presente
8
Stato neurologico
6
AVPU
lato
no lato
Tipo di evento
medico
trauma
codice ospedale
intox
G
V
B
R
N
trasferito
destinazione
Azienda Ospedaliera
FATEBENEFRATELLI E
OFTALMICO
PIANO DI EMERGENZA
PER MASSICCIO AFFLUSSO
DI FERITI
(P.E.M.A.F.)
base
h
h
PARAMETRI VITALI
h
h
h
h
h
h
h
h
P.E.M.A.F.
DATA: 31/05/2014
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Pag. 48 di 54
h
h
h
h
h
h
h
h
FR
SpO2
FC
PA
Diuresi
GCS
h
h
h
FR
SpO2
FC
PA
Diuresi
GCS
VALUTAZIONE LESIONI
Capo, volto, collo
Torace
Addome e pelvi
Arti superiori
Arti inferiori
Quadro
neurologico
Azienda Ospedaliera
FATEBENEFRATELLI E
OFTALMICO
PIANO DI EMERGENZA
PER MASSICCIO AFFLUSSO
DI FERITI
(P.E.M.A.F.)
Ora
P.E.M.A.F.
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Sigla operatore
TERAPIA e PRESCRIZIONI
PIANO DI EMERGENZA
PER MASSICCIO AFFLUSSO
DI FERITI
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OFTALMICO
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Manovre invasive
h
IOT N°
INT N°
Tracheotomia
Cricotirotomia
Dren.Pleurico....
h
Routine ematologica
EGA
Rx cranio
Rx cervicale
Rx torace
Rx bacino
Rx colonna _______
Rx addome
Rx ______
Rx______
h
h
Cat.venoso centrale
Sondino NG
Catetere Arterioso
Catetere SjO2
Swan Ganz
Lavaggio peritoneale
Pacemaker
Catetere vescicale N°
Indagini Diagnostiche
h
h
h
h
TC encefalo
TC torace
TC addome
TC_____
TC_____
ECG
ECOcardio
ECO addome
Consulenze
h
Ortopedica
Oculistica
ORL
Pediatria
Psichiatria
Rianimazione
Urologia
h
Cardiologia
Chirurgia generale
Chirurgia toracica
Chirurgia vascolare
Ginecologia
Medicina interna
neurochirurgia
h
Modalità
FiO2
FR
TV
Supporto
Trigger
Peep
SpO2
h
h
h
VENTILAZIONE
h
h
h
h
h
h
h
h
h
Azienda Ospedaliera
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OFTALMICO
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PER MASSICCIO AFFLUSSO
DI FERITI
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SCHEDA di TRIAGE per MASSICCIO AFFLUSSO di FERITI (PRESIDIO MM)
Pz numero POMM
sesso
età
codice arrivo
Mezzo arrivo
data
V
G
R
F
MSA
B
N
N° esterno:
M
MSB
_______________
__G__P W___
altro
vena periferica 
IOT 
INT  tracheo 
Step
Parametro
1
Pervietà vie aeree
Limiti
vena
centrale
SNG 
Verde
Giallo
Valore
ora
Foley 
Rosso
Assente
> 25
Frequenza respiratoria
<9
Ventilazione ridotta
presente
monolaterale
90 – 94%
Saturimetria periferica
<90 %
2
3
4
5
Frequenza cardiaca
<130
6
Pressione arteriosa
sistolica
<100
Importante emorragia Presente
7
8
Stato neurologico
9
BCF
10
DILTAZIONE/PP
AVPU
lato
no lato
Tipo di evento
medico
trauma
codice ospedale
intox
G
V
B
R
N
trasferito
destinazione
Azienda Ospedaliera
FATEBENEFRATELLI E
OFTALMICO
PIANO DI EMERGENZA
PER MASSICCIO AFFLUSSO
DI FERITI
(P.E.M.A.F.)
base
h
h
PARAMETRI VITALI
h
h
h
h
h
h
h
h
P.E.M.A.F.
DATA: 31/05/2014
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Pag. 52 di 54
h
h
h
h
h
h
h
h
FR
SpO2
FC
PA
Diuresi
GCS
h
h
h
FR
SpO2
FC
PA
Diuresi
GCS
VALUTAZIONE LESIONI
Capo, volto, collo
Torace
Addome e pelvi
Arti superiori
Arti inferiori
Quadro
neurologico
Azienda Ospedaliera
FATEBENEFRATELLI E
OFTALMICO
PIANO DI EMERGENZA
PER MASSICCIO AFFLUSSO
DI FERITI
(P.E.M.A.F.)
Ora
P.E.M.A.F.
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Sigla operatore
TERAPIA e PRESCRIZIONI
PIANO DI EMERGENZA
PER MASSICCIO AFFLUSSO
DI FERITI
(P.E.M.A.F.)
Azienda Ospedaliera
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OFTALMICO
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Manovre invasive
h
IOT N°
INT N°
Tracheotomia
h
Cat.venoso centrale
Catetere Arterioso
h
h
h
h
Routine ematologica
EGA
Rx cranio
Rx cervicale
Rx torace
Rx bacino
Rx colonna
Rx addome
Cardiologia
Chirurgia generale
Chirurgia toracica
Chirurgia vascolare
Ginecologia
Medicina interna
neurochirurgia
h
Modalità
FiO2
FR
TV
Supporto
Trigger
Peep
SpO2
h
h
Catetere vescicale N°
Sondino NG
Drenaggio Pleurico
Indagini Diagnostiche
h
ECOcardio
ECO addome
TC addome
Consulenze
h
Ortopedica
Oculistica
ORL
Pediatria
Psichiatria
Rianimazione
Urologia
VENTILAZIONE
h
h
h
h
h
h
h
h
h
h
h
h
Fly UP