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PIANO DI EMERGENZA PER MASSICCIO AFFLUSSO DI FERITI
Sede Legale: 15100 Alessandria – Via Venezia n.16 – C.F. – P.Iva 01640560064 PIANO DI EMERGENZA PER MASSICCIO AFFLUSSO DI FERITI AZIENDA OSPEDALIERA “SS.Antonio e Biagio e C.Arrigo” Rev. 01 del 09.02.2006 PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 1 di 38 Sede Legale: 15100 Alessandria – Via Venezia n.16 – C.F. – P.Iva 01640560064 PIANO DI EMERGENZA PER IMPROVVISO AFFLUSSO DI FERITI Presidio “SS.Antonio e Biagio” PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 2 di 38 A - ANALISI DELLE RISORSE DISPONIBILI E/O ATTIVABILI 1. DATI DI STRUTTURA 1.1. Posti letto Il Presidio Ospedaliero Ospedale SS.Antonio e Biagio (Ospedale Civile) è un moderno ospedale che espleta funzioni di riferimento in ambito provinciale ed interprovinciale (Asti) per la presenza di numerose SS.OO.CC. ad alta specializzazione. Al 31 dicembre 2005 la situazione dei posti letto era la seguente: TABELLA 1: Situazione posti letto Presidio “SS. Antonio e Biagio “ Unità Operative Posti n°letti letto mediamente disponibili 16 Cardiochirurgia 19 3 Cardiologia 36 9 II Chirurgia 2 1 Chir.maxillo facciale 15 Ematologia 10 Diabetologia 35 1 Geriatria+ Lungodeg, 22 9 Malattie infettive 44 10 I Medicina+ Reumat. 25 2 II Medicina 9 2 Nefrologia 27 3 Neurochirurgia 31 3 Neurologia 3 2 Oculistica+ Ch.Pla 23 3 Ortopedia e traum. 32 6 Ostetricia e ginec. 7 1 Otorinolaringoiatria 15 2 Psichiatria 14 3 Urologia 9 Terapia intensiva 7 Terapia intensiva CCH 8 Unità Coronarica 10 Gastroenterologia 10 7 Pensionanti 37 6 Pneumologia 2 Med. Nucleare 17 Oncologia 17 1 Rec.Ried.Funzionale PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 3 di 38 Detenuti TOTALI 4 506 74 Il tasso di occupazione dei posti letto è aumentato in maniera crescente negli ultimi anni fino a superare l’84%. L’elevato indice di occupazione comporta la difficoltà di reperire prontamente letti all’interno di ogni U.O.A in caso di arrivo improvviso di un consistente numero di feriti. Il numero dei letti disponibili è stato ricavato dai dati medi di occupazione dei primi 10 mesi del 2005 rapportati al numero di posti letto attivati al 31 dicembre 2005; Per tali motivi conviene considerare il dato dei posti disponibili come puramente indicativo. I giorni di maggiore difficoltà al reperimento di posti liberi sono in genere i primi 3 della settimana, mentre la disponibilità aumenta nel fine settimana. In ogni caso appare possibile, eventualmente procedendo a dimissioni anticipate di pazienti stabilizzati, provvedere al ricovero d’emergenza di un discreto numero di pazienti , anche ricorrendo agli 82 posti letto di Day Hospital allocati nei vai reparti, che all’occorrenza possono costituire un’importante riserva di letti. .Sono inoltre attivati 10 posti letto (di cui 2 monitorizzati) dotati di prese per gas medicali c/o il DEA attualmente utilizzati come osservazione temporanea ; oltre ad essi sono stati implementati n° 5 posti letto quale unità di osservazione di terapia subintensiva. 1.2. Impianti Gli impianti di distribuzione dei gas medicali sono centralizzati; l’ossigeno ed il vuoto sono disponibili in tutto il Presidio (esclusa la degenza di ginecologia e 1°lotto del Monoblocco). Presso la degenza comune delle SS.OO.CC. di otoiatria - chirurgia maxillofacciale oculistica che dispone anche di ossigeno, aria, vuoto centralizzato è possibile collocare respiratori automatici in caso di emergenza e di difficoltà di ricezione da parte della Rianimazione, anche in considerazione della vicina collocazione e della tipologia dei ricoveri in detto settore, che sono per lo più di tipo programmato e differibile. La scelta prioritaria, ancorché sia possibile utilizzare anche altre sedi (ad es. sale operatorie...) rimane comunque quella di utilizzare in prima istanza i letti di osservazione e/o terapia subintensiva c/o il DEA per il ricovero ed il trattamento dei pazienti. 1.3. Sale Operatorie Le sale operatorie sono raccolte: A) in un blocco centralizzato all’ 8°piano (n°7 sale); B) in un blocco centralizzato al piano terra (n°3 sale); C) c/o le SS.OO.CC. di Ostetricia e ginecologia (2 letti) e Ortopedia (2 letti). Sono inoltre disponibili una sala per interventi in anestesia locale c/o il settore Polispecialistico del 2°piano. Tutte le sale per interventi in anestesia generale sono dotate di monitor e defibrillatore. 1.4. Comunicazioni telefoniche Le comunicazioni telefoniche sono assicurate da un centralino automatizzato, unico per i due Presidi protetto dalle interruzioni di corrente attraverso gruppi di continuità ed elettrogeno; in caso di grave guasto sono comunque attivi, in entrata ed in uscita, per i servizi di emergenza, i seguenti numeri: PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 4 di 38 Presidio “SS.Antonio e Biagio”: Per contattare il nr.6203 del CENTRO TRASFUSIONALE comporre il nr.231200 Per contattare il nr.6641 del PRONTO SOCCORSO-DEA comporre il nr.231201 Per contattare il nr. 6706 dell’U.C.I.C. comporre il nr.231203 Per contattare il nr. 6576 della SALA GESSI - ORTOPEDIA comporre il nr.231210 Per contattare il nr. 6280 della RADIOLOGIA comporre il nr. 231208 Per contattare il nr. 6384 della CHIRURGIA II comporre nr. 231207 Per contattare il nr.6580 della CHIRURGIA II comporre nr.231207 Per contattare il nr.6194 della DIALISI comporre il nr.231211 Per contattare il nr.6474 della NEUROCHIRURGIA comporre nr. nr.231213 Per contattare il nr.6347 della RIANIMAZIONE comporre il nr.231216 Per contattare il nr.6552 del REPARTO POLISPECIALISTICO comporre il nr.231214 Per contattare il nr.6800 del BLOCCO OPERATORIO 1 comporre il nr.231217 Per contattare il nr. 6711 del BLOCCO OPERATORIO 2 comporre il nr. 231211 Per contattare il nr.6451 della NEFROLOGIA-DIALISI comporre il nr.231204 Per contattare il nr.6283 della CHIRURGIA VASCOLARE comporre il nr.231212 Per contattare il nr.6484 della NEUROLOGIA comporre il nr.231202 Per contattare la GUARDIA INTERDIVISIONALE comporre il nr.335/5759957 Per contattare il nr. 9 del CENTRALINO comporre il nr.231231 PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 5 di 38 2. PERSONALE SANITARIO 2.1. Dotazione di personale Nella tabella 2A e 2B viene riassunta la situazione del personale dipendente c/o il Presidio “SS. Antonio e Biagio” fotografata al 31 dicembre 2005. Si riassume di seguito la situazione delle presenze minime del personale sanitario c/o il presidio “SS. Antonio e Biagio” (espresse in unita’) PRESENZE MEDICI Medicina (interdivisionale) Chirurgia Ostetricia Ortopedia Urologia Oculistica maxillofacciale mal.infettive med.geriatrica dermatologia neurologia orl neurochirurgia cardiologia rianimazione pneumologia radioterapia psichiatria nefrologia diabetologia gastroenterologia endoscopia Medicina d’urgenza laboratorio Radiologia 24 H 1 12H 1 PRONTE DISPONIBILITÀ’ RELATIVE ALLE SS.OO.CC. DI DIAGNOSI E CURA n°medici n°infermieri/tecnici 3 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1(emodin) 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1(8/23) PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 1 (in guardia attiva) 1 1 1 G.a.+ 1 p.d. TAC tacTA Pagina 6 di 38 trasfusionale RRF medici med.nucleare blocco operatorio 1 1 1 1 1 1 9 2.2. Domicilio e recapito telefonico del personale sanitario Il domicilio ed il recapito telefonico del personale sanitario è contenuto in appositi elenchi depositati c/o la Direzione Sanitaria ed aggiornati periodicamente. Una copia degli elenchi è chiusa in busta sigillata con la dicitura “APRIRE SOLO IN CASO DI EMERGENZA” in dotazione al medico reperibile della Direzione Sanitaria e in copia depositata presso il Centralino 3. ATTREZZATURE Ci si riferisce alle attrezzature (respiratori, aspiratori, monitor) in dotazione alle singole UU.OO.AA e utilizzabili in caso di emergenza. 4. DOTAZIONI DI MATERIALE, SANGUE ED EMODERIVATI IN EMERGENZA 4.1. Farmaci e presidi Presso la Farmacia ospedaliera sono disponibili tutti i farmaci e presidi di prima necessità. Le scorte sono immagazzinate in parte c/o i Presidi ospedalieri e c/o il magazzino esterno di via Pavia. Viene identificato come segue il lotto d’emergenza che deve sempre essere disponibile c/o le strutture suddette: una prima scorta, presso la farmacia di presidio, una seconda scorta presso il magazzino. Viene dato mandato al direttore di farmacia di sovraintendere alla ripartizione e all’approvvigionamento. FARMACI Adrenalina fiale 1mg. 1 ml. 200 fl Aspirina iniettabile 500 mg. 150 fl Aspirina cps. 500 mg. 100 cps. PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 7 di 38 Atropina iniettabile 0,5 mg. 1 fl. 1000 fl Acqua per preparazioni iniett. 10 ml. 2000 Calcio gluconato 10% 10 ml. fl. 50 Collirio antibiotico 50 Dobutamina fiale 100 Dopamina 5 ml 200 mg. fl. 200 Eparina sodica 5 ml 25.000 U.I. 500 Foille pomata 100 Furosemide 2 ml fl 20 mg 500 Furosemide 25 ml. 250 mg. 50 Glucagone 20 fl Insulina actrapid 10 ml 400 U:I: 100 flac. Marcaina 0,25% 10 ml 50 mg. senza adrenalina . 50 flac Morfina 20 mg. 1 ml. Fl.100 da 20 mg. Narcan 0,4 mg. 1ml. fl Flac.50 Norcuron 4 mg 1 ml fl. 500 Fl Augmentin F 200 Claforan Perfusioni e.v. in sacche da 500 ml: - Ringer lattato flacone Fl 200 - Fisiologica 0,9 sacche 800 - Glucosata 5% flaconi - Emagel flaconi - Sodio bicarbonato 1,4% 100 ml 150 fl 500 fl 50 fl Paracentamolo cps 500 mg 500 PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 100 f Pagina 8 di 38 Solu-medrol 2 gr 300 Solu-medrol 125 mg iniettabile 200 f Solfato di magnesio 100 Thiopental 20 ml 1 gr 200 f Ipnovel 15 mg fl 200 Ventolin spray 80 f Valium fl 10 mg 300 Ventolin fiale 0,5 mg 1 ml 100 f Deprivan 50 ml fl 100 Deprivan 200 mg fl 20 ml 100 Venitrin 100 Xilocaina iniett.2% 50 ml 250 fl Xilocaina spray (lidocaina spray 15%) 25 fl Perganit 50 mg PRESIDI Bombole ossigeno 5 lt 20 bombole Guanti non sterili in latex in confezioni da 100 pezzi: nr. 7 50.000 nr. 8 50.000 nr. 8,5 30.000 Sterili in latex (paia) nr. 7 nr. 8 nr. 8,5 Laccio emostatico 1.000 1.000 500 150 Medicazione adesiva (tipo tegadem) cm. 10 x 12 Siringhe: 5 ml 10 ml PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 220 25000 25000 Pagina 9 di 38 20 ml 50 ml da insulina 1 ml beccuccio grosso 60 ml Termometri (per ipotermia) 15000 2000 c.d.m. 3000 s.s.m. 6000 800 2 Termometri Aghi per puntura lombare 22 g 20 20 Bisturi a punta Bisturi lama 24 20 70 Cannule di Guedel sterili - nr. 2 - nr. 3 150 150 Cannule per incannulamento venoso periferico: - cannule pediatriche nr. 24 - nr. 22 - cannule lunghe cm. 18 - nr. 16 - nr. 14 200 200 200 200 200 Cannule per incannulamento venoso centrale nr. 14 10 Metalline (coperte anti ipotermia) 50 Prolunghe per deflussori (con rubinetto) cm. 80 20 Rasoi monouso 300 02 terapia con sistema Venturi 100 maschere o2 con reservoir Cateteri vescicali n°16 n°18 200 500 500 Sondini per aspirazione con valvola di controllo cm 12 500 cm 14 500 Sondini naso gastrici tipo Salem 100 Telini sterili 1000 PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 10 di 38 Tubi endotracheali cuffiati - nr. 5 - nr. 6 - nr.7 - nr, 7,5 - nr. 8 10 30 200 200 150 Minitrak Nasi artificiali 10 100 Valvole di Heimilch (per drenaggio toracico) 6 Drenaggi toracici (trocart) n°32 n°28 n°16 Pleurevac 30 30 30 30 Deflussori Sacche per urine 500 500 4.2. Sangue ed emocomponenti Il Servizio immunotrasfusionale è dotato di ampie capacità di stoccaggio (3 frigoemoteche per complessive 900 sacche e 4 congelatori per oltre 1400 litri). Esistono livelli minimi di scorta così riassumibili: Concentrati Eritrocitari privi di buffy- coat Plasma da aferesi 0 positivo 50 0 positivo/negativo A positivo 40 A positivo/negativo 10 B positivo 15 B positivo/negativo 10 AB positivo 0 AB positivo/negativo 15 0 negativo 10 Totale A negativo 10 B negativo 5 AB negativo 0 Totale 140 PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 5 40 Pagina 11 di 38 Concentrati piastrinici 0 positivo/negativo 2 A o 0 positivo/negativo 4 Totale 6 (ex Istruzione operativa 50 IMM dell’8 gennaio 2003) Il Servizio può, allertando tutto il personale disponibile, validare circa 100 unità in 6 ore in situazione d’urgenza. In caso di emergenza per evento catastrofico nel territorio piemontese le scorte vengono inviate su richiesta al Centro trasfusionale coinvolto nell’emergenza; in tal caso si ricorre alla chiamata dei donatori necessari a reintegrare le predette scorte; fino al completamento del suddetto ripristino vengono sospesi gli interventi chirurgici di elezione. 4.3. Presidi economali Viene prevista una congrua dotazione di barelle autoimpilanti, effetti letterecci, DPI, materiale di protezione (compresi n° 4 autorespiratori), n° 10 ambu con reservoir, presso il DEA . 4.4. Armadio per l’emergenza Viene collocato c/o il DEA un apposito armadio per il materiale sanitario da usarsi in caso di emergenza. Le chiavi sono contenute nella busta “EMERGENZA” depositata c/o la AFD del Pronto Soccorso e nella relativa busta con la dicitura “Aprire solo in caso di emergenza” depositata presso il Centralino. L’armadio contiene materiale vario consistente in: • schede per triage • braccialetti numerati di identificazione • sacchetti contenitori per effetti personali • provette per esami sangue PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 12 di 38 • B- ACCESSIBILITÀ E PROBLEMI CORRELATI 1. STUDIO VIABILITÀ’ ESTERNA L’Ospedale Civile è posto a cavallo tra il centro cittadino e la Circonvallazione est. L’ingresso del pronto soccorso è situato sullo Spalto Marengo dove il traffico, pur intenso nelle ore di punta, è in genere scorrevole a meno di interruzioni della viabilità per lavori. Lo Spalto Marengo si collega direttamente con viale Milite Ignoto in cui è posto l’ingresso dell’aeroporto sede di elisoccorso del 118. Attraverso viale Massobrio e la S.S. n°10 (strada per Spinetta M.go )lo Spalto Marengo è collegato alle Autostrade A7, A21, A26. L’ospedale civile è dotato di ulteriori cinque ingressi carrai: - due situati su via Venezia, di difficile accesso in quanto a senso obbligato; la sede stradale è di dimensioni ridotte, come le vie limitrofe ove spesso si verificano rallentamenti causati da difficoltà di passaggio dei mezzi per parcheggi incongrui, dagli automezzi della raccolte rifiuti ecc..; - uno su via S. Pio V con accesso ad un cortile centrale a piano ribassato (cortile adibito sostanzialmente a funzioni di servizi); - uno su Spalto Marengo presso il Padiglione Fiandesio (orario d’apertura limitato) - uno per la camera mortuaria su Spalto Marengo. - uno carrabile su Spalto Marengo (accanto all’ingresso del Pronto Soccorso) Nell’insieme si può affermare che le condizioni del traffico attorno ai presidi ospedalieri sono buone se l’agibilità dello Spalto Marengo è integra. In ogni caso l’accessibilità del presidio si può definire buona, con facilità di accesso per i mezzi di soccorso, anche se provenienti dalle vicine Autostrade. La S.S. n°10 (strada per Spinetta M.go )su cui si apre l’ingresso autostradale presenta in genere un rallentamento del traffico nel tratto terminale. . 2. ANALISI DEL TRAFFICO E DEI PARCHEGGI INTERNI/ESTERNI Sullo Spalto Marengo, di fronte all’ospedale Civile, è’ presente un parcheggio pubblico con numerosi posti disponibili,.I dipendenti dispongono di un ampio parcheggio adiacente all’antistante Presidio C.Arrigo. Lo Spalto Marengo e le vie limitrofe consentono possibilità di parcheggio solo a pagamento a tariffa oraria, . Il Presidio è dotato di cortili interni ma la presenza di cantieri ed impianti non ne permette l'utilizzo quali parcheggio se non per pochi mezzi autorizzati. Possono essere utilizzati i cortili su via Venezia, ma gli spazi disponibili sono veramente ridotti e in ogni caso utilizzabili per i servizi di supporto logistico o per ricovero temporaneo di mezzi di soccorso in caso di emergenza. PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 13 di 38 C- MODALITÀ DI ATTIVAZIONE DEL PIANO DI EMERGENZA 1. ATTIVAZIONE DELLO STATO DI EMERGENZA La richiesta di attivazione del piano di emergenza potrà essere formulata: 1. dalla protezione Civile attraverso il fax d’emergenza situato c/o il centralino e che risponde al numero telefonico 0131-231231, oppure via telefono (0131/206111). Il Centralino, nella persona del Responsabile o del centralinista in servizio avvisa immediatamente il medico reperibile della Direzione Sanitaria 2. dalla centrale operativa 118 , attraverso la linea dedicata posta al DEA. Il Responsabile del Pronto Soccorso DEA (o in sua assenza il Medico più anziano in età di servizio c/o il DEA) avvisa immediatamente il medico reperibile della Direzione Sanitaria 2. ATTIVAZIONE DELL’UNITA’ DI CRISI Il medico reperibile della Direzione Sanitaria avvisa il Direttore Sanitario o suo sostituto, che avverte il Direttore Generale, e attiva l’unità di crisi, tramite il Centralino. L’unità di crisi è composta dai seguenti membri: • Direttore Generale • Direttore Sanitario • Direttore Amministrativo • Direttore Medico di presidio • Direttore Dipartimento emergenza • Responsabile centrale 118 • Responsabile elisoccorso • Medico responsabile dei ricoveri (è prevista l’individuazione di 2 nominativi, uno per Presidio ospedaliero; l’attivazione potrà essere di entrambi o di uno solo a seconda che l’emergenza interessi o meno il singolo Presidio). Nella fase iniziale se il medico è assente il suo ruolo è ricoperto dal medico internista più anziano in servizio • direttore della farmacia ospedaliera (in fase iniziale può operare il farmacista reperibile) • Direttore SOC Tecnico • Responsabile settore impianti • Operatore dirigente infermieristico (è prevista l’individuazione di 2 nominativi, uno per Presidio ospedaliero; l’attivazione potrà essere di entrambi o di uno solo a seconda che l’emergenza interessi o meno il singolo Presidio) • coordinatore centralinisti • responsabile portinai • responsabile servizio prevenzione e protezione • responsabile economato In caso di assenza i vari componenti saranno vicariati dal sostituto istituzionale e, in fase iniziale dell’emergenza, dal personale reperibile in turno La sede di riunione dell’Unità di crisi è identificata nei locali della Direzione Generale, situati al 1° piano all’ingresso di via Venezia. La sede operativa è prevista c/o il Salone di Rappresentanza e i locali adiacenti della Direzione Sanitaria, dotati di fax proprio (tel. 206836). PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 14 di 38 3. COMPITI ASSEGNATI ALL’UNITA’ DI CRISI L’unità di crisi coordina l’attività dell’Ospedale per tutta la durata dell’emergenza; è presieduto dal Direttore Generale. Il Direttore Generale mantiene i contatti con la Prefettura, l’Autorità Giudiziaria, gli Enti e Istituzioni e la Stampa; è il solo autorizzato a rilasciare comunicati; riceve dal Direttore Sanitario tutte le informazioni relative al quadro generale della situazione, con particolare riguardo ai feriti ricoverati. Si avvale dei propri Uffici in staff per lo svolgimento dei compiti suddetti. Il Direttore Sanitario mantiene, direttamente ed attraverso la propria équipe, i contatti con gli altri Ospedali e, attraverso il responsabile delegato, i rapporti con il 118. Coordina l’attività sanitaria dell’ospedale. Allerta gli Infermieri Dirigenti del Servizio Infermieristico, le caposala del blocco operatorio (o l’infermiera professionale in servizio) della centrale di sterilizzazione per l’attivazione delle procedure operatorie d’urgenza. Il Direttore Amministrativo attiva tutti i servizi di supporto all’attività sanitaria, occupandosi in particolare della gestione degli approvvigionamenti di biancheria e dei presidi economali, e della fornitura dei pasti ai ricoverati ed al personale di soccorso. Il Direttore Medico di presidio coadiuva il Direttore Sanitario nello svolgimento dei suoi compiti e collabora con il medico responsabile dei ricoveri per assicurare un’ottimale organizzazione dell’attività di ricovero Il Direttore del Dipartimento di Emergenza coordina l’attività dei medici responsabili dei ricoveri, 118 ed elisoccorso Il Medico responsabile della centrale operativa 118 ed il medico responsabile dell’elisoccorso si occupano del coordinamento con la base elisoccorso e con la centrale operativa 118, che viene informata della necessità di evitare l’arrivo di pazienti urgenti non legati all’evento che ha fatto scattare l’emergenza. Si occupano degli eventuali trasferimenti ed evacuazioni di feriti o degenti verso altri ospedali. Rispondono direttamente al Direttore sanitario per l’attività suddetta. Il Direttore della farmacia ospedaliera provvede a garantire la disponibilità di farmaci e presidi sanitari per l’attività dei Presidi ospedalieri Il medico responsabile dei ricoveri esamina la situazione dei posti letto disponibili e , in caso di problemi, provvede a trasferire i pazienti ricoverati c/o il DEA nei reparti ospedalieri che dispongono di letti liberi. In caso di difficoltà a reperire posti letto, provvede a convocare tutti i dirigenti di 2° livello delle UU.OO.AA dotate di posti letto per organizzare le dimissioni dei pazienti le cui condizioni cliniche non richiedano assolutamente il ricovero , per creare una disponibilità di posti letto per l’emergenza. In caso di emergenza in periodi in cui i dirigenti di 2° livello non siano reperibili , verranno contattati i medici in pronta disponibilità, o comunque facenti parte dell’équipe, attraverso il centralino. Provvede inoltre ad avvisare il Dirigente di II Livello di rianimazione ( o il rianimatore più anziano in turno) sulla necessità di trasferire i pazienti che non necessitano di terapia rianimatoria in altri reparti dell’ospedale. PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 15 di 38 Il Direttore della SOC Tecnico identifica e provvede all’esecuzione dei lavori/attività di competenza che si rendessero necessari; allerta le ditte di manutenzione ascensori, manutenzione edile e di gestione calore-vapore e gas medicali perché siano immediatamente disponibili in caso di guasti o imprevisti. Il Responsabile settore impianti provvede a chiamare il personale reperibile e quello che in aggiunta si rivelasse necessario per l’esecuzione di interventi urgenti nei Presidi ospedalieri L’ Operatore dirigente infermieristico provvede a valutare la consistenza del personale infermieristico ed ausiliario in servizio, in collaborazione con le caposala o, in assenza, con le infermiere anziane in turno. Se del caso provvede a chiamare il personale reperibile e/o necessario per soddisfare le nuove esigenze assistenziali. Ridistribuisce il personale presente e/o chiamato in base alle necessità dei vari settori del Presidio ospedaliero. Il Coordinatore dei centralinisti coordina l’attività del centralino provvedendo alle chiamate del personale secondo le direttive impartite dall’unità di crisi. Dispone in modo che le risposte alle chiamate esterne per richiesta di informazioni siano negate rinviando le stesse ai comunicati periodici dell’unità di crisi. Dispone che tutte le comunicazioni avvengano con la dichiarazione “stato di emergenza” Il Responsabile delle portinerie provvede a tenete liberi gli accessi all’ospedale, consentendo l’accesso del settore di pronto soccorso ai soli pazienti da ricoverare ed impedendolo ai visitatori e/o a parenti. Questi ultimi vanno indirizzati all’ingresso di via Venezia dove viene allestita la sala attesa e comunicazioni. Il Responsabile servizio prevenzione e protezione (o suo sostituto) provvede alle verifiche e agli interventi che si rendessero necessari nel campo della sicurezza delle strutture e degli operatori. Il Responsabile economato provvede alla fornitura dei beni economali e dei pasti ai degenti e ai dipendenti. Provvede inoltre a rifocillare i parenti che si trovano nella sala attesa. Cura il posizionamento di segnali volti ad identificare i percorsi anche per parenti dei feriti PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 16 di 38 4. STRUTTURE DA ATTIVARE IN CASO DI EMERGENZA 4.1. Pronto Soccorso Viene effettuato nei locali DEA all’ingresso di Spalto Marengo. 4.2. Triage dei pazienti Viene effettuato c/o i locali DEA (all’ingresso di Spalto Marengo). Il triage viene effettuato dividendo i pazienti in 4 categorie, tramite i codici colore: I. pazienti feriti leggeri o con problemi clinici non rilevanti ,tali da essere dimessi dopo l’intervento di pronto soccorso (codice verde) II. pazienti feriti gravi o con patologie che necessitano di cure immediate o di intervento chirurgico a breve scadenza (codice giallo) III. pazienti con grave compromissione delle funzioni vitali (codice rosso) IV.pazienti deceduti(codice nero) 4.3. Collocazione dei pazienti I pazienti con codice verde verranno medicati in un ambulatorio appositamente allestito al c/o il settore ambulatoriale normalmente utilizzato dalla Cardiologia . Copie delle chiavi di detti ambulatori sono disponibili presso la Portineria di Via Venezia. I pazienti con codice giallo verranno ricoverati al DEA. In caso di difficoltà di utilizzo del DEA verrà attivata una zona di ricovero c/o l’UOA di otoiatria, di chirurgia maxillofaccialeoculistica. I pazienti ivi ricoverati saranno ricollocati in posti letto reperiti c/o altre SS.OO.CC. La caposala della Rianimazione (o chi ne fa le veci) provvede al trasporto del materiale e delle attrezzature necessarie utilizzando personale all’uopo assegnato dall’Operatore dirigente infermieristico. I pazienti con codice rosso verranno ricoverati c/o la Rianimazione. I pazienti con codice nero NON possono essere presi in carico e pertanto vanno inviati all’obitorio cimiteriale. In caso di problemi logistici vanno inviati alla camera mortuaria dove verranno sistemati nelle celle di osservazione, fino a 3 per cella. Parimenti i cadaveri giacenti in osservazione nelle suddette celle andranno spostati al piano superiore utilizzando le stanze riservate ai funerali e la chiesa. N.B. La scheda di triage utilizzata nelle operazioni suddette è riportata in allegato 5. SEQUENZA OPERATIVA 5.1. Ipotesi I : chiamata della Protezione Civile 1. La protezione Civile invia un messaggio attraverso il fax d’emergenza situato c/o il centralino e che risponde al numero telefonico 0131-231231, oppure via telefono (0131/206111). 2. Il Centralino, nella persona del Responsabile o del centralinista in servizio, avvisa immediatamente il Medico reperibile della Direzione Sanitaria. PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 17 di 38 3. il Medico reperibile della Direzione Sanitaria avvisa il Direttore Sanitario ed il Direttore Medico dei presidi 4. Il Direttore Sanitario avverte il Direttore Generale e provvede ad allertare tutti i componenti dell’Unità di crisi perché si rendano disponibili per future chiamate. 5. Il Direttore Sanitario avverte il Direttore Generale e, presa visione della situazione, provvede a convocare tutti i componenti dell’Unità di crisi presso la sede di Via Venezia 6. Il Direttore Sanitario provvede a recarsi c/o la sala operativa della Protezione Civile se attivata 7. Riunione operativa dell’unità di crisi e attivazione di ciascun membro per le rispettive competenze, 8. Vengono attivate le funzioni e viene convocato tutto il Personale necessario in base alle esigenze identificate dall’unità di crisi, utilizzando i dati contenuti nella busta chiusa “emergenza”, come di seguito indicato 9. Il Direttore Sanitario allerta la capo sala del Blocco Operatorio (o l’infermiera professionale in servizio) e la capo sala del Centro di Sterilizzazione per l’attivazione delle procedure operatorie d’urgenza. Convoca il personale medico e non della Direzione Sanitaria in base alle necessità , utilizzando all’uopo il medico reperibile di Direzione sanitaria , che provvederà a consegnare alla Caposala DEA ( o a chi ne fa le veci) le chiavi dell’armadio dell’emergenza; convoca i responsabili dell’Ufficio infermieristico; 10.Il Direttore Amministrativo attiva una segreteria per l’unità di crisi che si occupi dell’organizzazione delle conferenze stampa e del supporto telefonico logistico. Se del caso attiva il Provveditorato per deliberazioni d’acquisto urgenti 11.Il Medico responsabile della centrale operativa 118 avvisa la centrale operativa 118 al fine di evitare l’arrivo di pazienti urgenti non legati all’evento che ha fatto scattare l’emergenza 12.Il Direttore della farmacia ospedaliera provvede a convocare i farmacisti ed il personale di supporto della farmacia per l’attivazione dell’apertura della stessa 24h su 24 fino alla cessazione dello stato di emergenza 13.Il medico responsabile dei ricoveri provvede a convocare tutti i dirigenti di 2° livello delle SS.OO.CC. Se i dirigenti di 2° livello non sono reperibili, verranno contattati i medici in pronta disponibilità, o comunque dell’équipe, attraverso il coordinatore del centralino. Provvede inoltre ad avvisare il dirigente di II livello di rianimazione ( o il rianimatore più anziano in turno) sulla necessità di trasferire i pazienti che non necessitano di terapia rianimatoria in altri reparti dell’ospedale. 14.Il Direttore del Servizio Tecnico allerta le ditte di manutenzione ascensori, manutenzione edile e di gestione calore, vapore e gas medicali perchè siano immediatamente disponibili in caso di guasti o imprevisti. 15.Il Responsabile settore impianti provvede a chiamare il personale reperibile e quello che in aggiunta si rivelasse necessario per l’esecuzione di interventi urgenti nei Presidi ospedalieri . Provvede a reperire , assieme al coordinatore dei centralinisti, alcuni cercapersone che vengono commutati in modo da diventare ricetrasmittenti utilizzando il ponte radio in dotazione (se funzionante). 16.L’ Operatore dirigente infermieristico provvede a valutare la consistenza del personale infermieristico ed ausiliario in servizio, in collaborazione con le caposala o, in assenza con le infermiere anziane in turno. Se del caso provvede a chiamare il personale reperibile e/o necessario per soddisfare le nuove esigenze assistenziali. Ridistribuisce il personale presente e/o chiamato in base alle necessità dei vari settori del Presidio ospedaliero, in particolare c/o il DEA, la Rianimazione e le sale operatorie, anche in relazione alle esigenze di spostamento pazienti nelle aree critiche PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 18 di 38 17.Il coordinatore dei centralinisti provvede alle chiamate del personale secondo le direttive impartite dall’unità di crisi. Dispone in modo che le risposte alle chiamate esterne per richiesta di informazioni siano negate rinviando le stesse ai comunicati periodici dell’unità di crisi. Se necessario dispone il blocco del passaggio automatico delle chiamate dall’esterno ai reparti/Servizi. Dispone che tutte le comunicazioni avvengano con la dizione “stato di emergenza” 18..Il responsabile delle portinerie provvede a convocare i portinai necessari per la riorganizzazione dei turni di sorveglianza, alla luce dei mutamenti organizzativi 19.Il responsabile servizio prevenzione e protezione (o suo sostituto) provvede a convocare il proprio staff per le verifiche e gli interventi che si rendessero necessari nel campo della sicurezza delle strutture e degli operatori. 20.Il responsabile economato provvede a reclutare il personale necessario per la fornitura dei beni economali e dei pasti ai degenti, ai dipendenti e ai parenti in zona di attesa. Cura il posizionamento di segnali volti ad identificare i percorsi anche per parenti dei feriti.. 21.Il medico responsabile dei ricoveri esamina la situazione dei posti letto disponibili e provvede a trasferire i pazienti ricoverati c/o il DEA nei reparti ospedalieri che dispongono di letti liberi. 22.I Dirigenti di 2° livello delle UU.OO.AA dotate di posti letto(o in mancanza il reperibile anziano) organizzano le dimissioni dei pazienti le cui condizioni cliniche non richiedano assolutamente il ricovero , per creare una disponibilità di posti letto per l’emergenza. Il dirigente di II livello di rianimazione ( o il rianimatore più anziano in turno) provvede a trasferire i pazienti che non necessitano di terapia rianimatoria in altri reparti dell’ospedale o in altri Ospedali. I trasferimenti di pazienti critici saranno organizzati tramite il Medico responsabile della centrale operativa 118 ed il medico responsabile dell’elisoccorso. 23.Le sedute operatorie programmate vengono sospese dal Direttore Sanitario, a parte gli interventi di assoluta urgenza. Le équipe chirurgiche in servizio rimangono a disposizione per le eventuali necessità operatorie in emergenza-urgenza. 24.I locali Pronto Soccorso diventano all’ingresso sede di triage dei pazienti. La Caposala DEA (o chi al momento la sostituisce o l’infermiere professionale più anziano in servizio) provvede ad aprire i kits di emergenza. 25.I pazienti vengono divisi a cura del medico di triage in servizio c/o il pronto soccorso in 4 categorie: I. pazienti feriti leggeri o con problemi clinici non rilevanti ,tali da essere dimessi dopo l’intervento di pronto soccorso (codice verde) II. pazienti feriti gravi o con patologie che necessitano di cure immediate o di intervento chirurgico a breve scadenza (codice giallo) III. pazienti con grave compromissione delle funzioni vitali (codice rosso) IV. pazienti deceduti (codice nero) I pazienti sottoposti al triage vengono avviati, a cura del personale infermieristico ed ausiliario del Pronto Soccorso, a settori distinti dell’ospedale per ricevere le cure adeguate, e precisamente: a) pazienti in classe I c/o i locali del settore ambulatoriale al 2°piano, ordinariamente utilizzato dalla SOC Oculistica per la medicazione che sarà effettuata da due medici chirurghi indicati dal Direttore della SOC Chirurgia. La Caposala del DEA distacca il personale infermieristico necessario alla presunta attività (non meno di 2 IP).Detto personale provvede a trasferire il materiale necessario , che si trova su apposito carrello di medicazione sempre disponibile c/o il PS , che lo utilizza normalmente . La Caposala DEA provvede a reintegrare il materiale di volta in volta. PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 19 di 38 I pazienti in classe I con problemi di tipo traumatologico saranno soccorsi c/o la sala gessi. b) pazienti in classe II c/o i locali DEA c) pazienti in classe III c/o la Rianimazione , attraverso l’apposito ascensore dedicato situato c/o il DEA d) pazienti giunti cadavere saranno indirizzati verso le sedi già definite. L’operatore dirigente infermieristico, se del caso, rinforza adeguatamente il personale in servizio c/o la camera mortuaria. 26.Viene aperta la sala attesa e comunicazioni di via Venezia (atrio ingresso) come spazio per il raduno dei parenti. Come luogo di conferenze stampa viene individuata una stanza accanto al Salone di rappresentanza. Per indirizzare i parenti ed i giornalisti vengono apposti cartelli indicatori a cura del servizio economato 27.Il responsabile delle portinerie provvede a tenere sgombri gli accessi all’ospedale, consentendo l’accesso del settore di pronto soccorso ai soli pazienti da ricoverare; i parenti vanno indirizzati all’ingresso di via Venezia. L’ingresso di via Venezia resta attivo fino alla fine dello stato di emergenza, rafforzando appositi turni di portinai 24 ore su 24. Il servizio economato provvede a rifocillare i parenti che si trovano nella sala attesa. 28.Il Direttore della farmacia provvede a gestire le scorte. 29.Il Responsabile del servizio immunotrasfusionale provvede all’attivazione del protocollo d’emergenza (v. paragrafo specifico) 30.Il Direttore Sanitario elabora periodici resoconti sulla situazione sanitaria dell’ospedale in collaborazione con il Direttore Medico di Presidio. 5.2. Ipotesi B: attivazione da parte del 118 In tale ipotesi il problema preminente è di tipo clinico 1. La Centrale 118, tramite la linea dedicata posta al DEA, avverte il DEA dell’arrivo di un nucleo di feriti e attiva una postazione appositamente dedicata al problema 2. il Responsabile del DEA o il medico più anziano in servizio al DEA chiama immediatamente il medico reperibile della Direzione Sanitaria 3. il medico reperibile della Direzione Sanitaria avvisa il Direttore Sanitario (o chi lo sostituisce) ed il Direttore Medico dei Presidi 4. Il Direttore Sanitario, presa visione della situazione avverte il Direttore Generale e provvede a convocare i componenti dell’Unità di crisi presso la sede di Via Venezia. 5. Riunione operativa dell’unità di crisi e attivazione di ciascun membro per le rispettive competenze Si prosegue poi dal punto 8 della procedura 5.1. PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 20 di 38 6. UTILIZZO EXTRAOSPEDALIERO DEL PERSONALE In caso si rendesse necessario su richiesta delle Autorità (Prefetto, Sindaco ecc.) o della Centrale 118 o da Aziende USL od Ospedaliere interessate all’emergenza, l’utilizzo di personale dell’Azienda ospedaliera sul territorio e/o in sedi ospedaliere e/o distrettuali in zone interessate all’emergenza verrà attivata la seguente procedura: 1. VALUTAZIONE, da parte del Direttore Generale, sentiti i Direttori Sanitario e Amministrativo per le rispettive competenze, delle necessità e delle compatibilità con l’attività dell’Azienda ospedaliera di Alessandria dell’invio di un contingente di personale a strutture esterne 2. In caso di valutazione positiva, DEFINIZIONE DEL CONTINGENTE, per numero e tipologia professionale a cura della Direzione Sanitaria e della Direzione Amministrativa 3. DEFINIZIONE DEI NOMINATIVI a cura delle Direzioni Sanitaria ed Amministrativa, utilizzando in prima istanza il Personale che si è spontaneamente reso disponibile a detta mobilità temporanea in relazione ad apposito censimento effettuato a cura dell’Azienda; in seconda istanza il Personale verrà scelto in base ai seguenti criteri: residenza, disponibilità di mezzi per raggiungere il luogo di lavoro, attitudini professionali e personali per il tipo di lavoro da svolgere. La valutazione sarà effettuata dai rispettivi servizi/settori in base alla tipologia delle figure professionali richieste. In particolare la valutazione sarà a cura della Direzione Medica di Presidio per il personale sanitario laureato; del servizio infermieristico per il personale infermieristico, tecnico ed ausiliario; della Direzione Amministrativa in relazione alle tipologie di personale richiesto. 4. ATTRIBUZIONE di responsabilità organizzativa a capo équipe dei vari gruppi di personale inviato in mobilità esterna a precise figure (Dirigenti Medici, Caposala, ecc.): i capo équipe si faranno carico di controllare e formalizzare mediante raccolta firme le presenze effettive del personale in servizio nel nuovo luogo di lavoro, segnalando eventuali problemi anche di ordine disciplinare od attitudinale ai rispettivi settori definiti al precedente punto 3. 5. FORMALIZZAZIONE mediante apposito atto deliberativo del Direttore Generale del contingente prescelto e COMUNICAZIONE ufficiale ai dipendenti interessati alla mobilità temporanea. N.B. Ai dipendenti in mobilità temporanea verranno riconosciuti l’indennità di missione , il relativo rimborso spese per il raggiungimento del luogo di lavoro e altre indennità economiche previste dal C.C.N.L. . Il servizio prestato c/o il nuovo luogo di lavoro sarà conteggiato a tutti gli effetti come servizio svolto c/o l’Azienda ospedaliera. PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 21 di 38 7. ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE Verrà attuato un piano di addestramento progressivo di tutto il personale dell’Azienda ospedaliera di Alessandria , suddiviso in 4 fasi: I. Viene diffuso il contenuto del piano di emergenza , che viene inviato a tutti i Responsabili/caposala dei vari Reparti/Servizi dell’Azienda ospedaliera. II. Vengono organizzati incontri per socializzare il suddetto Piano. III. Vengono effettuate alcune esercitazioni “simulate” in cui vengono testati i meccanismi di chiamata e la logistica delle varie operazioni. IV.Vengono effettuate esercitazioni utilizzando volontari che simulano operativamente le varie fasi di triage, trasporto ,trattamento dei pazienti. PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 22 di 38 Sede Legale: 15100 Alessandria – Via Venezia n.16 – C.F. – P.Iva 01640560064 PIANO DI EMERGENZA PER IMPROVVISO AFFLUSSO DI FERITI Presidio “Cesare Arrigo” PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 23 di 38 A- ANALISI DELLE RISORSE DISPONIBILI E/O ATTIVABILI 1. DATI DI STRUTTURA 1.1 Posti letto Il Presidio Ospedaliero Cesare Arrigo è una struttura ad impronta specialistica in campo pediatrico che espleta funzioni di riferimento in ambito regionale assieme all’O.I.R.M. di Torino. Il tasso di occupazione dei posti letto ,pur aumentato in maniera crescente negli ultimi anni, è da considerare attentamente trattandosi di realtà di tipo specialistico pediatrico. Ciò comporta la difficoltà di reperire prontamente , all’interno di ogni U.O.A., letti d’emergenza in caso di arrivo improvviso di un consistente numero di feriti. Al 31 dicembre 2005 la situazione dei posti letto era la seguente: TABELLA 1: Situazione posti letto Ospedale C.Arrigo (con margini di utilizzo in caso di emergenza) Unità Operative posti letto n° letti mediamente disponibili Chirurgia Pediatrica Neuropsichiatria Infantile Ortopedia Pediatria Ter. Sub intensiva Terapia intensiva TOTALI 12 05 6 04 07 18 08 07 57 03 05 18 A cui si devono aggiungere n. 15 posti letto di D.H. e n. 18 culle. (presso il Nido del Presidio SS.Antonio e Biagio) Il numero dei letti disponibili è stato ricavato dai dati medi di occupazione dei primi 10 medi del 2005 rapportati al numero di posti letto attivati al 31 dicembre 2005, con esclusione dei letti di terapia intensiva e subintensiva. Il presidio ospedaliero è in fase di espansione con l’apertura di attività ambulatoriali specialistiche. L’occupazione ha anche caratteri di stagionalità (in particolare per la Pediatria essendo massima nei mesi invernali per la maggiore prevalenza di sindromi respiratorie). Per tali motivi conviene considerare il dato dei posti disponibili come puramente indicativo. In ogni caso appare possibile , eventualmente provvedendo a dimissioni anticipate di pazienti stabilizzati, provvedere al ricovero d’emergenza di un cospicuo numero di pazienti in età pediatrica. 1.2 Impianti Gli impianti di distribuzione dell’ossigeno sono centralizzati; il vuoto è disponibile solo nella Terapia semintensiva e c/o la Terapia intensiva che dispone anche di aria compressa centralizzata. In caso di difficoltà di ricezione da parte della Rianimazione, possono essere utilizzati posti letto nell’area semintensiva collocata a fianco. L’occupazione dei letti del PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 24 di 38 settore semintensivo in genere permette rapidi trasferimenti per consentire la ricezione di pazienti c/o la Terapia intensiva. 1.3. Sale Operatorie Le sale operatorie sono situate presso le SS.OO.CC. di Chirurgia Pediatrica (2 letti al 1°piano) e Ortopedia (1 letto al 2°piano, a lato della sala gessi). Tutte le sale per interventi in anestesia generale sono dotate di monitor e defibrillatore. 1.4. Comunicazioni telefoniche Le comunicazioni telefoniche sono assicurate da un centralino automatizzato , protetto dalle interruzioni corrente attraverso gruppi di continuità ed elettrogeno; in caso di grave guasto sono comunque attivi, in entrata ed in uscita, per i servizi di emergenza, i seguenti numeri: Presidio “C.Arrigo” Per contattare il nr.7252 della PORTINERIA comporre il nr. 0131.223865 Per contattare il nr.7228 della RIANIMAZIONE comporre il nr. 0131.224849 Per contattare il nr.7224 del PRONTO SOCCORSO comporre il nr. 0131.223992 PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 25 di 38 2. PERSONALE SANITARIO 2.1 Dotazione di personale Nella tabella 2B viene riassunta la situazione del personale dipendente c/o il Presidio C.Arrigo fotografata al 31 dicembre 2005. Si riassume di seguito la situazione delle presenze minime del personale sanitario c/o il presidio Cesare Arrigo (espresse in unità) PRESENZE MINIME PRONTA DISPONIBILITÀ’ 24 H Pediatria chirurgia pediatrica Ortopedia neuropsichiatria inf. Neonatologia terapia intensiva Radiologia 12H n. medici 1 1 1 n.infermieri/ tecnici 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 N.B. Il Laboratorio Analisi è centralizzato sull'Ospedale Civile 2.2 Domicilio e recapito telefonico del personale sanitario Il domicilio ed il recapito telefonico del personale sanitario è contenuto in appositi elenchi depositati c/o la Direzione Sanitaria ed aggiornati periodicamente. Una copia degli elenchi è chiusa in busta sigillata con la dicitura “APRIRE SOLO IN CASO DI EMERGENZA” in dotazione al medico reperibile della Direzione Sanitaria e in copia depositata presso il Centralino 3. ATTREZZATURE Ci si riferisce alle attrezzature (respiratori, aspiratori, monitors) in dotazione alle singole SS.OO.CC. ed utilizzabili in caso di emergenza. PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 26 di 38 4. DOTAZIONI DI MATERIALE IN EMERGENZA 4.1 Farmaci e presidi Presso la Farmacia ospedaliera centralizzata sono disponibili tutti i farmaci e presidi di prima necessità. Molti presidi utilizzati in campo pediatrico sono disponibili c/o il deposito della Farmacia. Le scorte sono immagazzinate in gran parte c/o il magazzino esterno di via Pavia. Per il lotto d’emergenza si utilizza la scorta c/o la Farmacia centrale. (v. Piano di emergenza per l’Ospedale Civile) 4.2 Sangue ed emocomponenti E’ presente c/o il Pronto Soccorso una moderna frigoemoteca in cui sono sempre disponibili alcune unità di sangue 0 negativo. Per il resto vedasi analogo capitolo nel Piano di emergenza dell’Ospedale Civile. 4.3. Presidi economali Viene prevista una congrua dotazione di barelle autoimpilanti, effetti letterecci, DPI, materiale di protezione (compresi n° 4 autorespiratori), n° 10 ambu con reservoir, presso il DEA . 4.4. Armadio per l’emergenza 4.4. Armadio per l’emergenza Viene collocato c/o il DEA Presidio SS. Antonio e Biagio un apposito armadio per il materiale sanitario da usarsi in caso di emergenza. Le chiavi sono contenute nella busta “EMERGENZA” depositata c/o la AFD Pronto Soccorso e nella relativa busta con la dicitura “Aprire solo in caso di emergenza” depositata presso il Centralino. L’armadio contiene materiale vario consistente in: DEA. L’armadio contiene materiale vario consistente in: • schede per triage • braccialetti numerati di identificazione • sacchetti contenitori per effetti personali provette per esami sangue PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 27 di 38 B- ACCESSIBILITÀ E PROBLEMI CORRELATI STUDIO VIABILITÀ’ ESTERNA L’ospedale C. Arrigo è posto direttamente sulla Circonvallazione est. L’ingresso del pronto soccorso è situato sullo Spalto Marengo dove il traffico, pur intenso nelle ore di punta, è in genere scorrevole a meno di interruzioni della viabilità per lavori .Lo Spalto Marengo si collega direttamente con viale Milite Ignoto in cui è posto l’ingresso dell’aeroporto sede di elisoccorso del 118. Attraverso viale Massobrio e la S.S. n°10 (strada per Spinetta M.go) lo Spalto Marengo è collegato alle Autostrade A7, A21, A26. Nell’insieme si può affermare che le condizioni del traffico attorno al presidio ospedalieri sono buone se l’agibilità dello Spalto Marengo è integra. In ogni caso l’accessibilità al presidio si può definire buona , con facilità di ingresso per i mezzi di soccorso , anche se provenienti dalle vicine Autostrade. La S.S. n°10 (strada per Spinetta M.go) che si percorre per raggiungere gli ingressi autostradali presenta in genere un rallentamento del traffico nel tratto terminale verso la città. ANALISI DEL TRAFFICO E DEI PARCHEGGI INTERNI ED ESTERNI E’ presente un parcheggio con numerosi posti disponibili sullo Spalto Marengo, di fronte all’Ospedale Civile e nei pressi dell’Ospedale C.Arrigo. I dipendenti dispongono di ampio parcheggio riservato adiacente al Presidio. Lo Spalto Marengo e le vie limitrofe consentono possibilità di parcheggio, anche se a distanza dagli ingressi principali. Il Presidio è dotato di ampi cortili che all’occorrenza possono fornire un ampia possibilità di parcheggio.; il parcheggio non è comunque permesso in via ordinaria. PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 28 di 38 C- MODALITÀ DI ATTIVAZIONE DEL PIANO DI EMERGENZA 1. ATTIVAZIONE DELLO STATO DI EMERGENZA La richiesta di attivazione del piano di emergenza potrà essere formulata: 1. dalla Protezione Civile attraverso il fax d’emergenza situato c/o il centralino e che risponde al numero telefonico 0131-231231, oppure via telefono (0131/206111). Il Centralino, nella persona del Responsabile o del centralinista in servizio avvisa immediatamente il medico reperibile della Direzione Sanitaria 2. dalla centrale operativa 118 , attraverso la linea dedicata posta al DEA Pronto Soccorso Ospedale Civile. Il Responsabile del Pronto Soccorso DEA (o in sua assenza il Medico più anziano in età di servizio c/o il DEA) avvisa immediatamente il medico reperibile della Direzione Sanitaria 3. dalla centrale operativa 118 direttamente al Pronto Soccorso o alla Rianimazione del C.Arrigo. Il medico che riceve la telefonata (o in sua assenza il Medico più anziano in età di servizio) avvisa immediatamente il medico reperibile della Direzione Sanitaria. 2. ATTIVAZIONE DELL’UNITA’ DI CRISI Il medico reperibile della Direzione Sanitaria avvisa il Direttore Sanitario o suo sostituto, che avverte il Direttore Generale, e attiva l’unità di crisi, tramite il Centralino. L’unità di crisi è composta dai seguenti membri: • Direttore Generale • Direttore Sanitario • Direttore Amministrativo • Direttore medico di presidio • Medico responsabile dei rapporti con il 118 • Medico responsabile dei ricoveri (è prevista l’individuazione di 2 nominativi, uno per Presidio ospedaliero; l’attivazione potrà essere di entrambi o di uno solo a seconda che l’emergenza interessi o meno il singolo Presidio). Nella fase iniziale se il medico è assente il suo ruolo è ricoperto dal medico internista più anziano in servizio • Direttore della farmacia ospedaliera • Direttore SOC Tecnico • Responsabile settore impianti • Operatore dirigente infermieristico (è prevista l’individuazione di 2 nominativi, uno per Presidio ospedaliero; l’attivazione potrà essere di entrambi o di uno solo a seconda che l’emergenza interessi o meno il singolo Presidio) • coordinatore centralinisti • responsabile portinai • responsabile servizio prevenzione e protezione • responsabile economato In caso di assenza i vari componenti saranno vicariati dal sostituto istituzionale e, in fase iniziale dell’emergenza, dal personale reperibile in turno . La sede di riunione dell’Unità di crisi è identificata nei locali della Direzione Generale, situati al 1° piano all’ingresso di via Venezia. La sede operativa è prevista c/o il Salone di PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 29 di 38 Rappresentanza e i locali adiacenti della Direzione Sanitaria, dotati di fax proprio (tel. 206836). 3. COMPITI ASSEGNATI ALL’UNITA’ DI CRISI L’unità di crisi coordina l’attività dell’Ospedale per tutta la durata dell’emergenza; è presieduto dal Direttore Generale. Il Direttore Generale mantiene i contatti con la Prefettura, l’Autorità Giudiziaria, gli Enti e Istituzioni e la Stampa; è il solo autorizzato a rilasciare comunicati; riceve dal Direttore Sanitario tutte le informazioni relative al quadro generale della situazione, con particolare riguardo ai feriti ricoverati. Si avvale dei propri Uffici in staff per lo svolgimento dei compiti suddetti. Il Direttore Sanitario mantiene, direttamente ed attraverso la propria équipe, i contatti con gli altri Ospedali e, attraverso il responsabile delegato, i rapporti con il 118. Coordina l’attività sanitaria dell’ospedale. Allerta gli Infermieri Dirigenti del Servizio Infermieristico, le caposala delle sale operatorie (o le infermiere professionali in servizio) della centrale di sterilizzazione per l’attivazione delle procedure operatorie d’urgenza. Il Direttore Amministrativo attiva tutti i servizi di supporto all’attività sanitaria, occupandosi in particolare della gestione degli approvvigionamenti di biancheria e dei presidi economali, e della fornitura dei pasti ai ricoverati ed al personale di soccorso. Il Direttore Medico di presidio coadiuva il Direttore Sanitario nello svolgimento dei suoi compiti e collabora con il medico responsabile dei ricoveri per assicurare un’ottimale organizzazione dell’attività di ricovero Il Medico responsabile dei rapporti con il 118 si occupa del coordinamento con la base elisoccorso e con la centrale operativa 118, che avvisa al fine di evitare l’arrivo di pazienti urgenti non legati all’evento che ha fatto scattare l’emergenza. Si occupa degli eventuali trasferimenti ed evacuazioni di feriti o degenti verso altri ospedali. Risponde direttamente al Direttore sanitario per l’attività suddetta. Il Direttore della farmacia ospedaliera provvede a garantire la disponibilità di farmaci e presidi sanitari per l’attività dei Presidi ospedalieri Il Medico responsabile dei ricoveri esamina la situazione dei posti letto disponibili. In caso di difficoltà a reperire posti letto, provvede a convocare tutti i dirigenti di 2° livello delle UU.OO.AA dotate di posti letto per organizzare le dimissioni dei pazienti le cui condizioni cliniche non richiedano assolutamente il ricovero , per creare una disponibilità di posti letto per l’emergenza. In caso di emergenza in periodi in cui i dirigenti di 2° livello non siano reperibili, verranno contattati i medici in pronta disponibilità, o comunque facenti parte dell’equipe, attraverso il centralino. Provvede inoltre ad avvisare il Dirigente di II Livello di rianimazione ( o il rianimatore più anziano in turno) sulla necessità di trasferire i pazienti che non necessitano di terapia rianimatoria in altri reparti dell’ospedale. Il Direttore della SOC Tecnico identifica e provvede all’esecuzione dei lavori/attività di competenza che si rendessero necessari; allerta le ditte di manutenzione ascensori, manutenzione edile e di gestione calore-vapore e gas medicali perché siano immediatamente disponibili in caso di guasti o imprevisti. Il capo squadra elettricisti e meccanici provvede a chiamare il personale reperibile e quello che in aggiunta si rivelasse necessario per l’esecuzione di interventi urgenti nei Presidi ospedalieri L’ Operatore dirigente infermieristico provvede a valutare la consistenza del personale infermieristico ed ausiliario in servizio, in collaborazione con le caposala o, in assenza, con le infermiere anziane in turno. Se del caso provvede a chiamare il personale reperibile e/o PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 30 di 38 necessario per soddisfare le nuove esigenze assistenziali. Ridistribuisce il personale presente e/o chiamato in base alle necessità dei vari settori del Presidio ospedaliero. Il coordinatore dei centralinisti coordina l’attività del centralino provvedendo alle chiamate del personale secondo le direttive impartite dall’unità di crisi. Dispone in modo che le risposte alle chiamate esterne per richiesta di informazioni siano negate rinviando le stesse ai comunicati periodici dell’unità di crisi. Dispone che tutte le comunicazioni avvengano con la dichiarazione “stato di emergenza”. Il responsabile delle portinerie provvede a tenere sgombri gli accessi dell’ospedale, consentendo l’accesso del settore di Pronto Soccorso ai soli pazienti da ricoverare; i parenti vanno indirizzati all’ingresso di Via Di Vittorio e da qui alla sala attesa. L’ingresso di Via Di Vittorio resta aperto fino alla fine dello stato di emergenza, predisponendo appositi turni di portinai. Il Servizio Economato provvede a rifocillare i parenti che si trovano nella sala attesa. Nel caso in cui l’emergenza interessi i due Presidi, la sala comunicazioni viene allestita nel locale di ingresso di Via Venezia del Presidio Civile. Il Responsabile servizio prevenzione e protezione provvede alle verifiche e agli interventi che si rendessero necessari nel campo della sicurezza degli operatori. Il Responsabile economato provvede alla fornitura dei beni economali e dei pasti ai degenti e ai dipendenti. Provvede inoltre a rifocillare i parenti che si trovano nella sala attesa. Cura il posizionamento di segnali volti ad identificare i percorsi anche per parenti dei feriti.. PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 31 di 38 4.STRUTTURE DA ATTIVARE IN CASO DI EMERGENZA 4.1. Pronto Soccorso Viene effettuato nei locali del Pronto Soccorso all’ingresso di Spalto Marengo. 4.2. Triage dei pazienti Viene effettuato c/o i locali DEA (all’ingresso di Spalto Marengo). Il triage viene effettuato dividendo i pazienti in 4 categorie, tramite i codici colore: I. pazienti feriti leggeri o con problemi clinici non rilevanti ,tali da essere dimessi dopo l’intervento di pronto soccorso (codice verde) II. pazienti feriti gravi o con patologie che necessitano di cure immediate o di intervento chirurgico a breve scadenza (codice giallo) III. pazienti con grave compromissione delle funzioni vitali (codice rosso) IV.pazienti deceduti(codice nero) 4.3. Collocazione dei pazienti I pazienti con codice verde verranno medicati in un ambulatorio appositamente allestito nei locali accanto il Pronto Soccorso c/o il settore ambulatoriale. Copie delle chiavi di detti ambulatori sono contenute nella busta da aprirsi in caso di emergenza da parte del medico reperibile della Direzione Sanitaria e depositate presso la Portineria del C. Arrigo). I pazienti con codice giallo verranno ricoverati c/o le SS.OO.CC. di Chirurgia Pediatrica, di Ortopedia Pediatrica e di Pediatria. Si cercherà di raggruppare i ricoverati in un’unica U.O.A. tra quelle sopra citate, in base alle disponibilità di posti letto. I pazienti con codice rosso verranno ricoverati presso la Terapia Intensiva Rianimazione. In caso di necessità verranno utilizzati i posti letto del settore subintensivo della U.O.A. di Chirurgia Pediatrica. I pazienti con codice nero NON possono essere presi in carico e pertanto vanno inviati all’obitorio cimiteriale. In caso di problemi logistici vanno inviati alla camera mortuaria dove verranno sistemati nella cella di osservazione, che può contenere fino a 5 cadaveri in condizioni di estrema emergenza. N.B. La scheda di triage utilizzata nelle operazioni suddette è riportata in allegato. PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 32 di 38 5. SEQUENZA OPERATIVA 5.1. Ipotesi I : chiamata della Protezione Civile 1. La protezione Civile invia un messaggio attraverso il fax d’emergenza situato c/o il centralino e che risponde al numero telefonico 0131-231231, oppure via telefono (0131/206111). 2. Il Centralino, nella persona del Responsabile o del centralinista in servizio, avvisa immediatamente il Medico reperibile della Direzione Sanitaria. 3. il Medico reperibile della Direzione Sanitaria avvisa il Direttore Sanitario ed il Direttore Medico dei presidi 4. Il Direttore Sanitario avverte il Direttore Generale e provvede ad allertare tutti i componenti dell’Unità di crisi perché si rendano disponibili per future chiamate. 5. Il Direttore Sanitario avverte il Direttore Generale e, presa visione della situazione, provvede a convocare tutti i componenti dell’Unità di crisi presso la sede di Via Venezia 6. Il Direttore Sanitario provvede a recarsi c/o la sala operativa della Protezione Civile 7. Riunione operativa dell’unità di crisi e attivazione di ciascun membro per le rispettive competenze, 8. Vengono attivate le funzioni e viene convocato tutto il Personale necessario in base alle esigenze identificate dall’unità di crisi, utilizzando i dati contenuti nella busta chiusa “emergenza”, come di seguito indicato 9. Il Direttore Sanitario allerta la capo sala del Blocco Operatorio (o l’infermiera professionale in servizio) e la capo sala del Centro di Sterilizzazione per l’attivazione delle procedure operatorie d’urgenza. Convoca il personale medico e non della Direzione Sanitaria in base alle necessità , utilizzando all’uopo il medico reperibile di Direzione sanitaria , che provvederà a consegnare alla Caposala DEA ( o a chi ne fa le veci) le chiavi dell’armadio dell’emergenza; convoca i responsabili dell’Ufficio infermieristico; 10.Il Direttore Amministrativo attiva una segreteria per l’unità di crisi che si occupi dell’organizzazione delle conferenze stampa e del supporto telefonico logistico. Se del caso attiva il Provveditorato per deliberazioni d’acquisto urgenti 11.Il Medico responsabile della centrale operativa 118 avvisa la centrale operativa 118 al fine di evitare l’arrivo di pazienti urgenti non legati all’evento che ha fatto scattare l’emergenza 12.Il direttore della farmacia ospedaliera provvede a convocare i farmacisti ed il personale di supporto della farmacia per l’attivazione dell’apertura della stessa 24h su 24 fino alla cessazione dello stato di emergenza 13.Il medico responsabile dei ricoveri provvede a convocare tutti i dirigenti di 2° livello delle SS.OO.CC. Se i dirigenti di 2° livello non sono reperibili, verranno contattati i medici in pronta disponibilità, o comunque dell’équipe, attraverso il coordinatore del centralino. Provvede inoltre ad avvisare il dirigente di II livello di rianimazione ( o il rianimatore più anziano in turno) sulla necessità di trasferire i pazienti che non necessitano di terapia rianimatoria in altri reparti dell’ospedale. 14.Il Direttore della SOC Tecnico allerta le ditte di manutenzione ascensori, manutenzione edile e di gestione calore, vapore e gas medicali perchè siano immediatamente disponibili in caso di guasti o imprevisti. 15.Il Responsabile settore impianti provvede a chiamare il personale reperibile e quello che in aggiunta si rivelasse necessario per l’esecuzione di interventi urgenti nei Presidi ospedalieri . Provvede a reperire , assieme al coordinatore dei centralinisti, alcuni PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 33 di 38 cercapersone che vengono commutati in modo da diventare ricetrasmittenti utilizzando il ponte radio in dotazione (se funzionante). 16.L’ Operatore dirigente infermieristico provvede a valutare la consistenza del personale infermieristico ed ausiliario in servizio, in collaborazione con le caposala o, in assenza con le infermiere anziane in turno. Se del caso provvede a chiamare il personale reperibile e/o necessario per soddisfare le nuove esigenze assistenziali. Ridistribuisce il personale presente e/o chiamato in base alle necessità dei vari settori del Presidio ospedaliero, in particolare c/o il DEA, la Rianimazione e le sale operatorie, anche in relazione alle esigenze di spostamento pazienti nelle aree critiche 17.Il coordinatore dei centralinisti provvede alle chiamate del personale secondo le direttive impartite dall’unità di crisi. Dispone in modo che le risposte alle chiamate esterne per richiesta di informazioni siano negate rinviando le stesse ai comunicati periodici dell’unità di crisi. Se necessario dispone il blocco del passaggio automatico delle chiamate dall’esterno ai reparti/Servizi. Dispone che tutte le comunicazioni avvengano con la dizione “stato di emergenza” 18..Il responsabile delle portinerie provvede a convocare i portinai necessari per la riorganizzazione dei turni di sorveglianza, alla luce dei mutamenti organizzativi 19.Il responsabile servizio prevenzione e protezione (o suo sostituto) provvede a convocare il proprio staff per le verifiche e gli interventi che si rendessero necessari nel campo della sicurezza delle strutture e degli operatori. 20.Il responsabile economato provvede a reclutare il personale necessario per la fornitura dei beni economali e dei pasti ai degenti, ai dipendenti e ai parenti in zona di attesa. Cura il posizionamento di segnali volti ad identificare i percorsi anche per parenti dei feriti.. 21.Il medico responsabile dei ricoveri esamina la situazione dei posti letto disponibili e provvede a trasferire i pazienti ricoverati c/o il DEA nei reparti ospedalieri che dispongono di letti liberi. 22.I Dirigenti di 2° livello delle UU.OO.AA dotate di posti letto(o in mancanza il reperibile anziano) organizzano le dimissioni dei pazienti le cui condizioni cliniche non richiedano assolutamente il ricovero , per creare una disponibilità di posti letto per l’emergenza. Il dirigente di II livello di rianimazione ( o il rianimatore più anziano in turno) provvede a trasferire i pazienti che non necessitano di terapia rianimatoria in altri reparti dell’ospedale o in altri Ospedali. I trasferimenti di pazienti critici saranno organizzati tramite il Medico responsabile della centrale operativa 118 ed il medico responsabile dell’elisoccorso. 23.Le sedute operatorie programmate vengono sospese dal Direttore Sanitario, a parte gli interventi di assoluta urgenza. Le équipe chirurgiche in servizio rimangono a disposizione per le eventuali necessità operatorie in emergenza-urgenza. 24.I locali Pronto Soccorso diventano all’ingresso sede di triage dei pazienti. La Caposala DEA (o chi al momento la sostituisce o l’infermiere professionale più anziano in servizio) provvede ad aprire i kits di emergenza. 25.I locali del Pronto Soccorso diventano all’ingresso sede di triage dei pazienti, che vengono divisi a cura del del medico pediatra in servizio c/o il pronto soccorso in 4 categorie: I. pazienti feriti leggeri o con problemi clinici non rilevanti ,tali da essere dimessi dopo l’intervento di pronto soccorso (codice verde) II. pazienti feriti gravi o con patologie che necessitano di cure immediate o di intervento chirurgico a breve scadenza (codice giallo) III. pazienti con grave compromissione delle funzioni vitali (codice rosso) IV.pazienti deceduti (codice nero). PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 34 di 38 I pazienti di classe II e III sono sottoposti ad un ulteriore triage effettuato da un anestesista rianimatore scelto dal dirigente di 2° livello della rianimazione in base a criteri di esperienza nel settore dell’emergenza.I pazienti sottoposti al triage vengono avviati, a cura del personale infermieristico ed ausiliario del Pronto Soccorso, a settori distinti dell’ospedale per ricevere le cure adeguate, e precisamente: a) pazienti in classe I c/o i locali del settore ambulatoriale sovrastante il Pronto Soccorso per la medicazione che sarà effettuata da due medici chirurghi indicati dal Responsabile della S.O.C. di chirurgia pediatrica b) pazienti in classe II c/o i locali identificati in una SOC in base all’entità presunta dell’emergenza e della disponibilità immediata di posti letto. L’ordine preferenziale sarà il seguente: Chirurgia Pediatrica, Ortopedia, Pediatria c) pazienti in classe III c/o la Rianimazione d) pazienti giunti cadavere saranno indirizzati verso le sedi già definite. 32.Viene aperta la sala attesa come spazio per il raduno dei parenti. In caso di emergenza per il solo settore pediatrico i parenti potranno essere ospitati c/o i locali siti al piano terra del Corso di Laurea universitario, che dispone di ingresso indipendente su via Di Vittorio. Per indirizzare i parenti vengono apposti cartelli indicatori a cura del servizio economato 33.Il responsabile delle portinerie provvede a tenere sgombri gli accessi dell’ospedale, consentendo l’accesso del settore di Pronto Soccorso ai soli pazienti da ricoverare; i parenti vanno indirizzati all’ingresso di Via Di Vittorio e da qui alla sala attesa. L’ingresso di Via Di Vittorio resta aperto fino alla fine dello stato di emergenza, predisponendo appositi turni di portinai. Il Servizio Economato provvede a rifocillare i parenti che si trovano nella sala attesa. 34.Il Direttore della farmacia provvede a gestire le scorte secondo lo schema riportato al paragrafo “Lotto catastrofe”. 35.Il Responsabile del servizio immunotrasfusionale provvede all’attivazione del protocollo d’emergenza (v.paragrafo” emergenza sangue”) 36.Il Direttore Sanitario elabora periodici resoconti sulla situazione sanitaria dell’ospedale in collaborazione con il medico responsabile dei ricoveri. 5.2. Ipotesi B: attivazione da parte del 118 In tale ipotesi il problema preminente è di tipo clinico 1) La Centrale 118, tramite la linea dedicata posta al DEA Pronto soccorso Ospedale Civile, avverte il DEA dell’arrivo di un nucleo di feriti. 2) il Responsabile del DEA (o il medico più anziano in servizio al DEA) chiama immediatamente il Pronto soccorso dell’Ospedale Infantile ed il Medico reperibile della Direzione Sanitaria 3) il medico reperibile della Direzione Sanitaria avvisa il Direttore Sanitario (o chi lo sostituisce) ed il Direttore Medico dei Presidi. 4) Il Direttore Sanitario, presa visione della situazione avverte il Direttore Generale e provvede a convocare i componenti dell’Unità di crisi presso la sede di Via Venezia. 5) Riunione operativa dell’unità di crisi e attivazione di ciascun membro per le rispettive competenze Si prosegue poi dal punto 8 della procedura 5.1. PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 35 di 38 5.3. Ipotesi III : attivazione da parte del 118 direttamente al C.Arrigo In tale ipotesi il problema preminente è di tipo clinico 1) La Centrale 118 avverte direttamente il Pronto Soccorso o la Rianimazione del Cesare Arrigo dell’arrivo di un nucleo di feriti. 2) il Responsabile del Servizio (o il medico più anziano in servizio) chiama immediatamente il Medico reperibile della Direzione Sanitaria. 3) il medico reperibile della Direzione Sanitaria avvisa il Direttore Sanitario (o chi lo sostituisce) ed il Direttore Medico dei Presidi. 4) Il Direttore Sanitario, presa visione della situazione avverte il Direttore Generale e provvede a convocare i componenti dell’Unità di crisi presso la sede di Via Venezia. 5) Riunione operativa dell’unità di crisi e attivazione di ciascun membro per le rispettive competenze Si prosegue poi dal punto 8 della procedura 5.1. PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 36 di 38 6. UTILIZZO EXTRAOSPEDALIERO DEL PERSONALE In caso si rendesse necessario su richiesta delle Autorità (Prefetto, Sindaco ecc.) o della Centrale 118 o da Aziende USL od Ospedaliere interessate all’emergenza, l’utilizzo di personale dell’Azienda ospedaliera sul territorio e/o in sedi ospedaliere e/o distrettuali in zone interessate all’emergenza verrà attivata la seguente procedura: 1. VALUTAZIONE, da parte del Direttore Generale, sentiti i Direttori Sanitario e Amministrativo per le rispettive competenze, delle necessità e delle compatibilità con l’attività dell’Azienda ospedaliera di Alessandria dell’invio di un contingente di personale a strutture esterne 2. In caso di valutazione positiva, DEFINIZIONE DEL CONTINGENTE, per numero e tipologia professionale a cura della Direzione Sanitaria e della Direzione Amministrativa 3. DEFINIZIONE DEI NOMINATIVI a cura delle Direzioni Sanitaria ed Amministrativa, utilizzando in prima istanza il Personale che si è spontaneamente reso disponibile a detta mobilità temporanea in relazione ad apposito censimento effettuato a cura dell’Azienda; in seconda istanza il Personale verrà scelto in base ai seguenti criteri: residenza, disponibilità di mezzi per raggiungere il luogo di lavoro, attitudini professionali e personali per il tipo di lavoro da svolgere. La valutazione sarà effettuata dai rispettivi servizi/settori in base alla tipologia delle figure professionali richieste. In particolare la valutazione sarà a cura della Direzione Medica di Presidio per il personale sanitario laureato; del servizio infermieristico per il personale infermieristico, tecnico ed ausiliario; della Direzione Amministrativa in relazione alle tipologie di personale richiesto. 4. ATTRIBUZIONE di responsabilità organizzativa a capo équipe dei vari gruppi di personale inviato in mobilità esterna a precise figure (Dirigenti Medici, Caposala, ecc.): i capo équipe si faranno carico di controllare e formalizzare mediante raccolta firme le presenze effettive del personale in servizio nel nuovo luogo di lavoro, segnalando eventuali problemi anche di ordine disciplinare od attitudinale ai rispettivi settori definiti al precedente punto 3. 5. FORMALIZZAZIONE mediante apposito atto deliberativo del Direttore Generale del contingente prescelto e COMUNICAZIONE ufficiale ai dipendenti interessati alla mobilità temporanea. N.B. Ai dipendenti in mobilità temporanea verranno riconosciuti l’indennità di missione , il relativo rimborso spese per il raggiungimento del luogo di lavoro e altre indennità economiche previste dal C.C.N.L. . Il servizio prestato c/o il nuovo luogo di lavoro sarà conteggiato a tutti gli effetti come servizio svolto c/o l’Azienda ospedaliera. PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 37 di 38 7. ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE Verrà attuato un piano di addestramento progressivo di tutto il personale dell’Azienda ospedaliera di Alessandria , suddiviso in 4 fasi: I. Viene diffuso il contenuto del piano di emergenza , che viene inviato a tutti i Responsabili/caposala dei vari Reparti/Servizi dell’Azienda ospedaliera. II. Vengono organizzati incontri per socializzare il suddetto Piano. III. Vengono effettuate alcune esercitazioni “simulate” in cui vengono testati i meccanismi di chiamata e la logistica delle varie operazioni. IV.Vengono effettuate esercitazioni utilizzando volontari che simulano operativamente le varie fasi di triage, trasporto ,trattamento dei pazienti. PEIMAF ASO Alessandria – Rev. 01 del 09.02.2006 Pagina 38 di 38