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Messaggio di auguri del Dirigente Scolastico

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Messaggio di auguri del Dirigente Scolastico
Misilmeri 16/12/2014
A tutto il personale docente e ATA
Alunni
Famiglie
OPT
Non smetto mai di meravigliarmi ogni volta che arriva Natale, perché é sempre un'emozione diversa! Anche se
decoriamo lo stesso albero, se allestiamo lo stesso presepe, se cuciniamo le stesse pietanze, se visitiamo gli stessi
luoghi, se incontriamo le stesse persone, mai un Natale é uguale all'altro! Ogni Natale ha un suo significato e un
motivo per essere ricordato, rimpianto, desiderato, aspettato! Ed é per questo che ogni augurio di Natale non é
mai uguale all'altro, ognuno sa cosa augurare ai propri familiari, alle persone
care, ai colleghi con cui lavora,
agli amici, ai vicini di casa; l'augurio, seppur impregnato delle stesse emozioni, si connota, ogni anno, di un
particolare auspicio! Natale di per sé é un grande regalo, un'occasione unica per pensare ai bisogni di tutti, per
fermarsi e
rivolgere un
augurio, direzionare un pensiero, dedicare un' attenzione. Vi auguro di curare la
gestualità del Natale, con semplice e sincera emotività. Vi auguro di non dimenticare e di non essere
dimenticati. Essere pensati e pensare é il più bel regalo che a Natale si può ricevere e si può offrire.
Vi auguro Buon Natale, con il desiderio di intercettare tutte le vostre emozioni, di unirmi alle vostre speranze,
raddoppiare il vostro coraggio,
condividere le vostre gioie, avvicinarmi alle vostre sofferenze, adottare i vostri
sogni. Vi sono vicina e così vi sento in questo momento di luce, che riunisce le famiglie, che riporta a casa i figli,
che aggrega gli amici e riscalda le case di pura e limpida gioia, di vera e profonda prossimità umana!
Natale é la ricorrenza dei bilanci umani; in seno ad una comunità educativa diventa la fotografia
di un
presente che ha un suo backstage di relazioni, di fatiche, di entusiasmanti piccoli passi verso la pratica del
progettare e dello stare insieme. I piccoli passi sono traguardi tangibili, nodi invisibili di una rete interiore che
fa da spina dorsale al nostro lavoro, e che tessiamo ogni giorno, a volte consapevolmente a volte
inconsapevolmente, attraverso lo studio e la ricerca, attraverso una conversazione, un dibattito, un confronto,
una riflessione. La laboriosa tessitura del nostro operare ogni giorno prende forma, si trasforma e dà vita ad una
miracolosa magia di collegamenti, di piste e percorsi, a volte inaspettati.
E quando Natale arriva la frenesia didattica si lascia accarezzare
dal desiderio e dal bisogno del riposo, si
intensifica perché sa di trovare la sua fisiologica pausa, si carica di significati, di sorrisi, di colori e di sapori.
E’ sorprendente come l’atmosfera del Natale coinvolge tutti e, in qualche modo, trasforma tutti! Da Settembre a
Natale il tempo vola, la mitezza del clima, le frequenti giornate di sole, il tepore ormai consolidato del tempo
autunnale accorcia l’attesa del tempo festivo, ci fa credere che Natale arrivi più presto del solito!
Vi auguro di vivere questo tempo con semplice intensità, con la giusta tensione emotiva, con la serenità nel
cuore, con lo stupore delle piccole gioie, con la soddisfazione dell’essenziale. Vi auguro di vivere l’essenza della
relazione umana, la spiritualità di cui avete bisogno, di assaporare momenti di benessere fisico e mentale, di
essere semplicemente voi stessi e di trovare spazio per le vostre piccole passioni e tempo per i vostri personali
interessi. Vi auguro la fiducia e l’ottimismo nella vita personale e in quella professionale. Vi auguro energia e
sinergia, capacità propulsiva, coraggio e tenacia. Lo auguro a voi e lo auspico per me stessa.
Viviamo un’epoca di incertezza, di fragilità sociale, di impoverimento collettivo, di disgregazione e interruzione
e questo, spesso, ci sconvolge, ci scoraggia, ci debilita, ci depotenzia e riduce la nostra capacità reattiva e
adattiva. Abbiamo bisogno di accorciare le distanze umane, di trovare il conforto e il supporto, di alleggerire i
pensieri, condividere le preoccupazioni, socializzare i problemi, trovare le soluzioni possibili e tentare anche i
percorsi impossibili. L’incertezza si combatte con la fiducia e la fiducia si amplifica cercando l’altro. L’approccio
cooperativo è l’unica metodologia possibile in un contesto sociale che sembra incoraggiare l’individualismo e la
sfrenata competitività. L’Empatia è uno strumento potente in grado di generare evoluzione e cambiamento, di
farci intravedere nuovi orizzonti, nuove opportunità, bisogni latenti destinati a diventare idee innovative. La
scuola carica di relazioni e di emozioni, trasforma l’incertezza in una risorsa, perché stimola la ricerca,
promuove il cambiamento, alimenta l’innovazione e propone sfide.
La mutabilità della nostra realtà rende fragili i nostri ragazzi. Dobbiamo
attirarli dentro il pianeta scuola,
farli innamorare dell’apprendere, scrollarli dalla routine, rimettere in moto le loro vite.
I ragazzi devono conoscere e scegliere, dobbiamo rendere digeribile la realtà, spesso ostile, rendere appetibile il
loro stare a scuola, avvicinarci ai loro interessi, agganciare i loro desideri!
Il tema della qualità dell’insegnare deve riguardare tutta la comunità scolastica, dentro e fuori la classe!
Educare non significa riempire un contenitore, ma accendere un fuoco, alimentarlo anche quando il vento soffia
contro, irrobustirlo perché sparga luce e calore. Insegnare è trasmettere passioni, risvegliare desideri, suscitare
emozioni!
Non ci sono limiti, né riforme che possono stravolgere questi assunti, non ci sono resistenze, né
opposizioni che possono mettere in discussione queste regole di pensiero, il valore e l’essenza dell’insegnare
sta
nell’incantevole incontro umano docente-discente, nella conoscenza comprensione che questo binomio produce,
nella magica curiosità dell’apprendere che solo l’ora di lezione riesce a produrre.
La lezione rappresenta quel luogo d’incanto dove la conoscenza dell’uno apre all’altro il desiderio e la curiosità
di sapere e dove entrambi gli attori scoprono l’incompiutezza e apprezzano l’incolmabilità del sapere.
Auguro a tutti di vivere l’incanto di questa magia e auguro a me stessa di
della fiducia
non trascurare il “tratto durevole”
e della cooperazione, affinchè le vostre competenze di leadership educativa si rafforzino e si
amplifichino.
Auguriamoci di essere solidali e rassicuranti, di saper vivere e mantenere la pace, rafforzare l’armonia e
potenziare il dialogo.
Auguro che il nostro territorio possa rivivere un momento di rinascita e presa in carico grazie ai nostri nuovi
amministratori, che il senso civico e la solidarietà sociale possano diventare i valori di tutta la comunità e che la
scuola sia posta all'apice di ogni interesse.
Auguro
ai
nostri
ragazzi
l'armoniosa
spensieratezza
dell'adolescenza,
auguro
di
trovare
conforto
e
comprensione nel gesto dell'insegnante, auguro di vivere l'allegria e di praticare la speranza.
I ragazzi sono fatti di materia pura, hanno bisogno di incontrare l'adulto in una relazione simbiotica e
biunivoca, auguro a tutti i ragazzi di avere persone care con cui dividere la gioia di queste feste, di scartare
confezioni di gioia e consumare pasti di sincerità. Auguro ai nostri ragazzi ogni piccola felicità affinchè il loro
giovanile e spontaneo vociare diventi il risveglio della nostra motivazione.
Auguro alle famiglie un Natale sereno perchè i valori stessi del tempo festivo li aiutino a sostenere e
interpretare il ruolo di guida, a saper vivere anche le conflittualità e gli scontri con i propri figli come una
risorsa e non come un limite. Il percorso di crescita dei figli include un processo di miglioramento e riflessione
dei genitori. Assicuro alle famiglie ogni forma di affiancamento nella gestione delle dinamiche di crescita, ogni
consiglio, ogni aiuto, ogni gesto che può rassicurare, guidare e orientare. Auspico che si coltivi e si arricchisca il
senso della famiglia, nella sua multiforme espressione. Serve ai nostri ragazzi vivere in un ambiente dove
possano essere prese in carico le loro esigenze, dove possano trovare ascolto i propri desideri e intercettato il loro
bisogno di affetto.
La scuola, con i suoi operatori scolastici, con tutte le sue risorse umane, vive nel Natale la sua massima
espressione formativa, educazionale e comunitaria.
E’ il Natale che in un cammino millenario ci ricorda che ancora oggi educare è possibile, sperare è possibile,
lavorare insieme è possibile, condividere insieme un cammino educativo è ancora di più possibile.
Vi Ringrazio perché con amore, determinazione e passione mi sostenete nel delicato
compito che mi é stato
assegnato, in una scuola così grande e articolata, la cui anima abbiamo insieme costruito, nel rispetto delle
differenze e delle esigenze di ciascuno. Ringrazio i miei collaboratori che lo fanno più da vicino, filtrando la
comunicazione, assorbendo le mie ansie,
offrendomi i consigli, la riflessione, la pazienza, rappresentandomi
quando non posso essere dovunque presente. Ringrazio anche chi pensa di essere lontano e, in realtà, mi aiuta e
mi sostiene con il suo pensiero, con l’umiltà e la dedizione del fare quotidiano.
Vi ringrazio per le scelte che insieme abbiamo saputo fare e per quelle che ci aspetteranno.
Vi ringrazio per i consigli e il supporto, per la chiacchierata davanti al caffé, per l'attenzione alle mie gioie e la
vicinanza alle mie difficoltà. La vostra cura, la vostra comprensione umanizzano ogni problema, riducono ogni
ostacolo, alleviano le amarezze.
Abbiamo ancora strade da attraversare, ma tutti noi sappiamo cos'é la "buona scuola", perché abbiamo saputo
farla in questi anni e possiamo fare anche di più, al di là di ogni logica meritocratica. Noi sappiamo essere più di
quello che siamo.
Vi ringrazio perché con i ragazzi e per i ragazzi noi continueremo a lavorare e da ognuno di noi sapremo
apprendere e migliorarci.
Abbiamo tutti bisogno di una pausa di riposo,mi auguro sia ristoratrice. Spero tutti possiate tornare con un
sorriso in più e con un ricordo in più.
Voglio che questo augurio raggiunga i colleghi strappati
malattia,
dalla sofferenza.
dalla dimensione
della comunità educativa
dalla
Uniamo il pensiero per chi soffre e lotta, uniamo il coraggio e ogni forma di
preghiera per chi ha bisogno di riconquistare la “serena quotidianità” del lavoro.
La mia sosta sarà insaporita dal rientro a casa dei miei figli. Con loro fortificherò i miei sentimenti
e
intensificherò le mie emozioni. Con loro riconquisterò il terreno della "mamma" e cercherò di tenermelo stretto
perchè l'effetto benefico possa mantenersi nel tempo.
Vi auguro di sentirvi quello che vi fa bene essere, di entrare in armonia con voi stessi e con tutto quello che vi
circonda.
Vi ringrazio ancora per avermi ascoltato, per avermi letto.
Vi giunga il mio augurio più vero e sincero e vi esorto ad estenderlo alle vostre famiglie e alle persone a voi più
care.
Buone Feste
Vostra Preside
Rita La Tona
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