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Mercato Coperto - Relazione Generale
Luglio 2015 1 Comune di Perugia Rifunzionalizzazione del Mercato Coperto di Perugia – Risanamento conservativo con miglioramento sismico Proprietà : Comune di Perugia RELAZIONE TECNICA GENERALE 1. Il mercato coperto di Perugia Il Mercato Coperto di Perugia fu realizzato dall’Amministrazione Comunale all’inizio degli anni ’30 del secolo scorso, durante il mandato del Podestà Giovanni Buitoni, per dare una confacente collocazione al mercato delle erbe che si teneva nella Piazza del Sopramuro (ora Piazza Matteotti) la quale assunse l’attuale aspetto anche a seguito del trasferimento, a Largo Cacciatori delle Alpi, del monumento a Giuseppe Garibaldi. Per la precisione la costruzione del Mercato Coperto e la sistemazione della Piazza Matteotti vennero eseguite tra il 1930 e il 1932 su progetto dell’allora ingegnere capo comunale Giuseppe Grossi il quale si avvalse, per i problemi statici e geotecnici, dell’illustre ingegnere Arturo Damusso. Grafico primo progetto Foto anni 40 ( prima dell’anfiteatro si vede la copertura in vetro) L’edificio si evidenziò come un’opera di rilevante qualità architettonica ed urbanistica: le caratteristiche compositive e distributive del “Nuovo Mercato” lo qualificarono come una delle opere più moderne di tutto il novecento perugino. Brillante fu l’idea spaziale della hall interna, una vera e propria “piazza coperta”; il suo ottimo inserimento nell’importante contesto urbano (prevalentemente rinascimentale, con presenze medioevali e tratti murari etruschi) si caratterizzava per l’occlusione visiva delle parti di minor valore e per l’esaltazione di quelle di maggior pregio, come la Loggia dei Lanari. 2 Inoltre, tenendo la sua copertura più bassa della Piazza Matteotti “aprì” la stessa agli stupendi panorami della valle di Santa Margherita, di Assisi e dei monti Sibillini. Grafico primo progetto Anche sotto il profilo squisitamente tecnico, il Mercato Coperto rappresentava la propensione all’innovazione che Perugia ha manifestato nel corso del XX secolo. Esso è infatti il primo grande edificio cittadino realizzato applicando le nuove tecniche del cemento armato insieme a quelle murarie tradizionali. Le strutture che lo sostengono sono infatti costituite da pilastri e travi in cemento armato che si sviluppano su tre livelli strutturali; le pareti esterne sono realizzate in mattoni in vista, probabilmente approvigionati presso le fornaci di S. Marco, protetti in sommità da lastre in travertino. L’attuale configurazione spaziale del Mercato Coperto è frutto di un’evoluzione che ha visto, nel corso del tempo, le sue strutture trasformate per utilizzi diversi da quelli per cui erano state pensate. L’introduzione del parcheggio al piano terra e di un’aula teatrale ricavata nel cuore dell’edificio stesso lo hanno di fatto trasformato in un complesso multifunzionale. La sua attuale consistenza è di seguito definita: m2 P. TERRA P. AMME ZZA TO Sc ale 143,0 S paz i Sala Merc at ali poliv alent e 0,0 0,0 90,0 1594,0 0,0 1684, 0 0,0 0,0 90,0 1583,0 0,0 1673, 0 Dis t ribuz . Parc heggi Terraz z a TOTA LE PIA NO 1° 128,0 1237,0 454,0 0,0 0,0 0,0 1691, 0 PIA NO 2° 128,0 1097,0 0,0 0,0 0,0 0,0 1097, 0 COPE RTURA 22,0 203,0 0,0 0,0 0,0 797,0 1000, 0 7145, 0 ARCONE 215, 0 3 L’edificio oggi insiste in un’area in cui coesistono tracce di mura etrusche, medioevali – tre dei quattro arconi retrostanti il Mercato- e infine l’adiacente rinascimentale palazzo della prima Università di Perugia, sorretto dagli ultimi quattro arconi di piazza della Rupe. A valle di questi ultimi è stato recentemente realizzato il terminal hi-tech del Minimetro. Sotto il profilo morfologico ed architettonico il luogo si presenta come un sistema di spazi terrazzati interconnessi, alle diverse quote, con il tessuto ubanistico circostante. In esso il Mercato Coperto assume il ruolo di snodo, non solo per l’ubicazione, ma soprattutto per la singolare caratteristica di essere accessibile da diverse quote: dalla piazza Matteotti, dalla piazza della Rupe –e quindi dall’innovativo sistema di trasporto urbano denominato “Minimetro” nonché dai nuovi impianti di risalita, in corso di realizzazione, che lo connettono con i sottostanti poli giudiziario, sanitario e scolastico– e infine dalle sottostanti vie XIV Settembre e Alessi, tramite, rispettivamente, le vie del Mercato e Angusta. Da queste è possibile accedere veicolarmente ai due livelli di parcheggio, il secondo realizzato negli anni ’70 con un soppalco in ferro, posto in corrispondenza del livello strutturale più basso del Mercato Coperto. Prossimamente verranno recuperati tre degli arconi che affacciano su Piazza della Rupe che, grazie allo sbarco delle scale mobili del Minimetrò, dell’ascensore inclinato e dei nuovi ascensori di risalita in via di realizzazione dalla via XIV Settembre (in sostituzione dei due impianti di risalita attuali), si è trasformata da luogo “marginale” a “porta” di accesso principale al centro storico, nonché sraordinaria “piazza giardino” che inquadra paesaggisticamente le valle Umbra, la città di Assisi e il monte Subasio. Il recupero dei suddetti arconi prevede il loro utilizzo per biblioteca di pubblica lettura con contenuti innovativi in termini di dotazioni e strumentazioni informatiche, contribuendo ad assegnare, all’area in questione, il ruolo di nuovo importante polo attrattore. Il progetto, che è in via di predisposizione da parte della Amministrazione Comunale ed è cofinanziato dalla Regione Umbria. La eliminazione dei due attuali ascensori e della relativa infrastruttura di sbarco in piazza della Rupe, consentirà di rimettere in vista la facciata e gli ingressi del Mercato Coperto che ivi prospettano. Nell’area è stato inoltre recentemente cofinanziato un’ulteriore intervento per il recupero della Sala Gotica, importante sala posta sopra di uno dei tre arconi medioevali retrostanti il 4 Mercato Coperto e sotto la Loggia dei Lanari. foto del 1940 Grafico primo progetto Si tratta pertanto di un luogo della città storica in cui è in atto un complessivo processo di riqualificazione che troverà il suo coronamento proprio con la rifunzionalizzazione del Mercato Coperto esaltandone l’attrattività. Dal punto di vista fuzionale l’edificio inizialmente assolveva al compito di dare ospitalità ad oltre settanta venditori al dettaglio che precedentemente operavano al “Mercato delle erbe” ubicato in Piazza Matteotti. L’attività mercatale fu originariamente organizzata dedicando il livello inferiore alla vendita all’ingrosso e i sovrastanti due livelli interni alla vendita al dettaglio; prevaleva la presenza di prodotti del settore alimentare, in primis gli ortofrutticoli di provenienza diretta dai fondi agricoli, che coesistevano con alcune presenze del settore non alimentare. Tale impostazione funzionale ha trovato corrispondenza nella impostazione normativa che, pur nella sua evoluzione temporale, ha sempre configurato l’attività come una “tipologia di vendita al dettaglio svolta su un’area o struttura appositamente attrezzata, disciplinata dal D.lgs. 114/98 nel Titolo X - Commercio al dettaglio su aree pubbliche - e dalla L.R. 13.6.2014 n. 10 (T.U. in materia di commercio) nel Titolo II Capo II”. La suddetta area mercatale era caratterizzata dall’unitarietà della funzione, anche se le attività erano distribuite su più piani, e il bene comunale era interamente soggetto al regime del demanio pubblico, ai sensi dell’art. 824, comma 2, codice civile. Il “Nuovo Mercato Coperto” di Perugia ha rappresentato, fino agli anni ’60, il polo commerciale per eccellenza del territorio comunale, costituendo una vera e propria offerta 5 integrata di merci al consumatore. L’inizio della sua decadenza ha coinciso – verso la fine degli anni ’60 – con il trasferimento in Via Settevalli, del Mercato ortofrutticolo all’ingrosso. Negli anni ‘70 il piano terra è stato soppalcato con un orizzontamento in ferro e calcestruzzo adibito a parcheggio pubblico; in tale circostanza, per la circolazione dei veicoli, sono stati “eliminati” alcuni pilastri in cemento armato sostituendoli con telai metallici. Ancora successivamente, a fine anni ’70, è stata realizzata la cosidetta “sala polivalente” mediante l’utilizzo del “vuoto” interno all’edificio del Mercato, che con il suo connotato di “Piazza coperta” attribuiva alla struttura un “ampio respiro”. Infine, nei primi anni ’90, è stata ristrutturata la “Terrazza” soprastante l’immobile, ripavimentandola, costruendo nuovi box in legno e realizzando una sua parziale copertura su tre lati a monte. Tali interventi non hanno prodotto effetti positivi sul funzionamento commerciale delle attività presenti. Di fatto si è riscontrato un abbandono progressivo ed inesorabile delle iniziative imprenditoriali, soprattutto nel settore degli alimentari e dell’ortofrutta, che rappresentano, nella gran parte delle forme aggregate di commercio al dettaglio, la fondamentale attrattiva ed il motore di sviluppo dell’offerta complessiva. Tale abbandono progressivo è ben rappresentato nella sottoriportata tabella: ORGANICO – BOX/SUPERFICI OCCUPATE: DAL 1997 AL 2014 1997 2007 2012 2014 ALIMENTARI 30 10 6 3 NON ALIMENTARI 20 18 11 10 TOTALE ATTIVITA COMMERCIALI 50 28 17 13 1997 PRODUTTORI AGRICOLI 20 1997 2007 2012 2014 8 5 5 2007 2012 2014 BOX OCCUPATI 50 30 23 18 BOX LIBERI 7 27 34 39 1997 2007 2012 2014 SUPERFICIE OCCUPATA mq N.R. 419 323 270 SUPERFICIE LIBERA mq N.R. 536 632 685 6 Come si può vedere, il Mercato Coperto era costituito nel 1997 da ben 50 attività imprenditoriali, delle quali 30 del settore alimentare, così distinte: • • • • • N. 8 esercizi di generi alimentari; N. 11 di carni varie; N. 4 pescherie; N. 7 ortofrutta; N. 18 esercizi non alimentari (n. 15 del ramo calzature – abbigliamento – mercerie; n. 1 pelletteria; n. 1 casalinghi; n. 1 materiale ottico); • N. 2 bar, di cui uno a carattere stagionale. Inoltre frequentavano ciclicamente (stagionalmente) il mercato • 20 produttori agricoli, per la vendita diretta della proprie produzioni. La decadenza ininterrottamente proseguita fino agli ultimi anni, ha portato all’attuale compagine, costituita da sole 3 attività presenti al piano “alimentari”, ovvero una pescheria, una macelleria ed un’ortofrutta, e 10 aziende del settore non alimentare (abbigliamento, accessori, profumi, bigiotteria, orologi, gadget) al soprastante piano della Terrazza. Sono inoltre ancora stagionalmente presenti circa 5 produttori agricoli, in rappresentanza della cosiddetta “filiera breve”. Conseguentemente la rete commerciale complessiva dell’intero Centro storico ne è risultata fortemente indebolita, a discapito dei consumatori, sia residenti nel medesimo contesto sia gravitanti in esso per motivi vari, per studio, per lavoro, per turismo, per shopping, ecc. Il richiamato declino commerciale è stato accompagnato da un’altrettanto evidente declino manutentivo: la terrazza superiore, che si sorregge funzionalmente soprattutto grazie alla sua rilevantissima valenza paesaggistica, è ancora in esercizio anche se la pavimentazione realizzata nei primi anni ‘90 e soprattutto i travertini di sommità delle murature perimetrali presentano evidenti situazioni di degrado. Le scale esterne ed interne sono oramai al limite della praticabilità. Il livello sottostante, in cui “resistono” i tre esercenti alimentari, presenta un notevole grado di usura alle strutture portanti, murature, controsoffittature ed agli infissi ed impianti. Il piano primo, per l’evidenza di tutto quanto sopra e in assenza di esercenti, è stato inibito all’uso. Anche al piano terra con il relativo soppalco in acciaio, attualmente concessi a S.I.P.A. spa ad uso parcheggio, gli interventi di risanamento e consolidamento eseguiti al momento della realizzazione del soppalco devono essere integrati da ulteriori interventi. 7 Nel complessivo e precario stato manutentivo descritto va posta particolare attenzione alle strutture portanti: in esse è possibile apprezzare un diffuso degrado superficiale degli elementi in c.a., dovuto, oltre all’età del fabbricato anche alle condizioni di utilizzo che hanno esposto le superfici a frequenti ed abbondanti lavaggi. L’esposizione delle strutture ad un ambiente “aggressivo” ha portato alla riduzione delle funzioni protettive del calcestruzzo, con aumento della permeabilità, riduzione della resistenza, formazione di fessure e diffusi distacchi di materiale. Ne consegue che anche le armature, frequentemente in vista, appaiono abbondantemente arrugginite. Congiuntamente va tenuto in conto che il Mercato Coperto è il primo grande edificio cittadino realizzato applicando le “nuove tecniche” del cemento armato, con tutte le implicazioni del caso. Tutto quanto sopra a significare che in assenza di straordinaria manutenzione la delineata situazione attuale può velocemente evolversi fino a portare alla eventuale totale inagibilità dell’edificio. A fronte di tale progressiva regressione funzionale, in vari momenti l’Amministrazione Comunale ha analizzato il problema e cercato di definire i rimedi: già il “Piano Economico e Commerciale per il Centro Storico”, elaborato dagli uffici del Comune di Perugia nell’aprile 1997 (deliberazione del Consiglio Comunale n. 109 del 15.7.1997), individuava, tra le cause principali: la “presenza di piccoli esercizi e despecializzati, con uno scadente rapporto qualità/prezzo” non competitivo con quelli di supermercati e grandi magazzini, la scarsa accessibilità “a causa degli insufficienti parcheggi “, l’età media piuttosto elevata degli imprenditori “quasi tutti persone anziane”, l’”esistenza di numerosi posti liberi non sfruttati e non richiesti” (pagg. 82 – 85 del Piano cit.). Ulteriori studi e ricerche effettuati dal Settore Sviluppo Economico nell’anno 2000 per la redazione del nuovo “Piano Economico e Commerciale del Centro Storico” – Parte I – (approvato successivamente dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 33 dell’11.3.2002) confermavano che la perdita di ruolo del Mercato Coperto derivava dall’accentuarsi delle difficoltà legate all’accessibilità dello stesso rispetto alle zone residenziali cittadine, oltre che dalla crescita della moderna distribuzione e dalla localizzazione di altri mercati periodici fuori dell’area centrale (già all’epoca erano attivi n. 11 mercati rionali in vari quartieri residenziali). Ne conseguì che nella parte seconda del Piano “Obiettivi strategici e proposte operative” si prospettò, come percorso di valorizzazione economica e sociale del Mercato Coperto, “una 8 sua complessiva riqualificazione funzionale, attuata tramite il riposizionamento delle attività commerciali e l’integrazione fra formule diverse e offerte multiple”, attraverso un approccio progettuale concertato e integrato tra operatori pubblici e privati. Recentemente il Consiglio Comunale di Perugia ha varato due strumenti contenenti misure per il rilancio dell’attività commerciale: lo stralcio del Quadro Strategico di Valorizzazione per lo sviluppo economico del Centro Storico (QSV) e l’atto di programmazione commerciale per le medie e grandi superfici di vendita relativo all’intero territorio comunale, ambedue previsti dalla legislazione regionale. Con il primo strumento oltre ad abrogare nelle zone centrali qualche limitazione all’insediamento di alcune merceologie (abbigliamento, accessori, calzature, ecc.), è stata prevista la possibilità di insediare format distributivi moderni, di media e grande superficie, in tutto il centro storico. Il secondo strumento ha individuato come primo obiettivo strategico l’assegnazione di una nuova centralità al Centro Storico di Perugia, con un suo contributo decisivo al rilancio commerciale ed economico dell’intera città. In esso si è stabilito di puntare sullo sviluppo e l’insediamento di nuovi format commerciali che riescano a coniugare due funzioni: quella tradizionale dello shopping con quella di impiego del tempo libero, di consumo culturale e di socializzazione dei cittadini. 2. La soluzione progettuale prescelta L’idea alla base del presente progetto è il recupero funzionale del solo edificio coniugando la sua valenza di “attrattore commerciale” (insita nella natura e nella storia dello stesso) con quella culturale e sociale. In tal senso si prevede che nello stabile debbano coesistere tre specifiche presenze imprenditoriali: - - Il parcheggio esistente attualmente concesso in uso a S.I.P.A. spa per una capienza di ≅ 220 p.a dei quali 160 collocati nei due livelli interni all’edificio, in stalli non fruibili singolarmente. Un autonomo luogo di commercio mercatale in corrispondenza della terrazza panoramica di copertura che dovrà essere, in tal senso, recuperata in maniera da valorizzare uno dei luoghi più suggestivi della città, rendendolo disponibile anche all’intrattenimento dei cittadini ed all’accoglienza dei turisti, con un possibile punto di ristoro panoramico. 9 - Un innovativo “hub agroalimentare”, implementato nei 2500 m2 di superficie interna, in cui dovrà coesistere produzione, commercio, somministrazione e consumo all’interno di un format che fa della capacità di associare ad esse attività formative, creative, espositive e più in generale di divulgazione della cultura artigianale ed industriale umbra ed italiana, il suo punto di forza. Si vuole in definitiva realizzare un “generatore di comunità” e “aggregatore di valori” legati al territorio ed alle sue tipicità, attraverso un modello, alternativo alla grande distribuzione, nel quale il cibo, collegato anche alla filiera corta agroalimentare ma sempre di alta qualità, è esperito in termini di gusto, conoscenza e cultura. Tale progetto di attività imprenditoriali, dovrà essere in grado di intercettare tanto la propensione all’investimento dei privati, per ciò che concerne soprattutto il loro sviluppo, promozione e coordinamento e la conseguente gestione dell’immobile, quanto la capacità d’investimento del settore pubblico. Dal progetto Quest’ultima capacità è esplicitata nel presente progetto. Infatti, a seguito dei relativi appalti pubblici, si otterrà un edificio restaurato, consolidato, migliorato sismicamente e dotato delle possibili predisposizioni impiantistiche di base; Riguardo all’investimento del “privato” si prevede, dopo i lavori di parte “pubblica” e nell’ambito dei 2500 m2 di superficie interna, ch’esso sia chiamato ad eseguire le opere di partizione interna e tutte le opere impiantistiche; tali interventi consentiranno, agli utilizzatori finali, le più efficaci ed efficienti scelte progettuali circa la distribuzione. 10 L’individuazione del “gestore” privato avverrà tramite avviso pubblico nel quale sarà previsto che lo stesso si faccia carico, oltre che alle citate opere di completamento, anche della gestione dell’immobile e del coordinamento delle attività imprenditoriali in esso presenti (escluso il parcheggio e le attività previste in corrispondenza della terrazza di copertura). Resterà a carico dell’Amministrazione Comunale l’attività di controllo e monitoraggio del “gestore” circa il rispetto dei capitolati merceologici, operativi e di qualità nonché dei piani di manutenzione della struttura. La scelta progettuale, che è assunta come asse portante del presente progetto pubblico, è quella del “recupero filologico” del fabbricato e, in particolare, della brillante idea spaziale posta alla base del progetto originario e della sua realizzazione architettonica. L’innovativo modello urbano di distribuzione agroalimentare (hub) troverà collocazione nello spazio interno articolato su due livelli, aventi una superficie complessiva pari a circa 2.500 mq e imperniato su una grande hall a doppia altezza illuminata dall’alto per il tramite del lucernario a livello terrazza. In origine era questo lo spazio dell’edificio espressamente dedicato alla vendita dei prodotti alimentari (vedi foto d’epoca sotto riportata). La concezione spaziale che si ritiene debba essere recuperata è dunque quell’offerta dalla hall da “riscoprire” come vera e propria “piazza coperta” (in questo momento è occupata da una sala teatrale, peraltro in disuso da molti anni per problemi legati alla sua 11 agibilità, di cui è prevista la demolizione). La sua riscoperta, insita nel recupero filologico dell’edificio, diviene quindi un elemento strategico per fare del Centro Storico del capoluogo regionale una “location” attrattiva, in termini commerciali, sociali e occupazionali, durante tutto il periodo dell’anno. Foto da progetto Discorso a parte merita la terrazza del Mercato Coperto; qui un punto di commercio mercatale, nel senso più tradizionale del termine, appare lo strumento ideale per valorizzare uno dei luoghi più suggestivi della città, ed al contempo una delle realtà socio economiche più tradizionali presenti ancora in città. A tal fine è prevista la chiusura a vetri delle strutture metalliche di sostegno della pensilina oggi presente con conseguente creazione di nuovi spazi utilizzabili. In particolare nel volume vetrato in corrispondenza del lato nord della terrazza di copertura, potranno trovare collocazione, a fine lavori, le tre attività alimentari oggi ancora esistenti insieme ad altre opportunamente selezionate per arricchire e completare l’offerta merceologica. In corrispondenza del volume lato sud sarà presente sia il pubblico transito verso la terrazza panoramica che affaccia verso Assisi sia una molteplicità di appositi punti di vendita di rappresentanti della filiera breve (produttori agricoli) e, occasionalmente, organizzati eventi, mostre, ecc. Ovviamente gli stand di vendita saranno omogenei e della tipologia scelta dall’Amministrazione Comunale. 12 L’idea fondamentale è pertanto quella di promuovere, in parallelo alla rifunzionalizzazione dell’edificio, anche la sua la rigenerazione architettonica, perseguendo una visione che tende ad arricchire l’identità culturale e sociale della città, attraverso l’esaltazione del potere duraturo di una delle sue più importanti architetture pubbliche realizzate nel XX secolo. 3. Sistema strutturale attuale. Analisi storica Nel corso degli anni l’edificio è stato oggetto di vari interventi strutturali che hanno interessato la quasi totalità del fabbricato. Si elencano di seguito, in ordine cronologico, gli interventi effettuati al Mercato Coperto nel secolo scorso. - Negli anni ’70 è stato realizzato un parcheggio meccanico automatizzato che interessava quello che allora era il primo livello strutturale (attuale piano terra e piano ammezzato). Tale intervento ha comportato l’eliminazione di 8 pilastri in c.a. al piano terra e la realizzazione di 4 portali in acciaio atti a sostenere i pilastri dei livelli superiori. - Negli anni ’80 è stato eliminato il parcheggio automatizzato e realizzato un soppalco con strutture metalliche al di sopra del piano terra per dividere il primo livello strutturale (caratterizzato da notevole altezza) e raddoppiare la superficie del parcheggio. Il soppalco è stato realizzato con strutture portanti verticali costituite da colonne in acciaio e solaio sostenuto da travi in acciaio in doppia orditura, lamiere grecate e getto di completamento. In tale occasione sono stati realizzati dei 13 controventi a “K” ed a “X” in grado di irrigidire i telai in c.a. centrali della struttura nelle due direzioni principali. Si precisa che di tutti gli interventi sopra descritti sono disponibili i grafici esecutivi di progetto. - Sempre negli anni ’80, in corrispondenza di quello che al tempo era il piano primo (oggi piano ex ortofrutta) al posto della piazza centrale dell’edificio è stata realizzata una gradinata metallica e dei solai di interpiano per ospitare un teatro. La gradinata è stata realizzata con profili metallici IPE 220 inclinati e lamiera sagomata per formare le sedute. I solai posti alla quota superiore delle tribune sono stati realizzati con profili IPE 220 orizzontali ancorati ai pilastri in c.a. e solaio in lamiera. - Contemporaneamente alcuni pilastri in c.a. posti sul lato est dello stesso livello strutturale delle tribune (piano ex ortofrutta) che denotavano fenomeni di degrado superficiale, in quanto esposti all’ambiente umido delle attività mercatali, sono stati oggetto di consolidamento con cerchiature metalliche. Le cerchiature sono state eseguite con profili angolari di dimensioni 120x120x15 mm e collegati con piatti di dimensioni 200x15 mm posti ad interasse di 840 mm. - Infine tra il 1992 ed il 1994 sono stati eseguiti lavori di rifacimento della pavimentazione della terrazza dell’edificio e di sostituzione dei box commerciali e della loro copertura. La nuova copertura è stata realizzata con colonne e travi tralicciate, arcarecci costituiti da profili IPE e soprastante lamiera voltata. L’analisi storico-critica è stata condotta al fine di individuare con correttezza il sistema strutturale esistente ricostruendo il processo di realizzazione e le successive modificazioni subite nel tempo dall’edificio. La ricerca è stata condotta negli archivi comunali e presso gli studi tecnici che hanno seguito i lavori di cui il Mercato Coperto è stato fatto oggetto. Si vuole sottolineare, infine, che le caratteristiche strutturali dell’edificio sono state desunte sia da un’attenta ricerca storico-archivistica che da ispezioni visive - strumentali e sondaggi in loco. Strutturalmente l’edificio è caratterizzato da una forma in pianta compatta e rettangolare, con ingombro massimo di 50,9m x 37.2m. L’edificio si eleva per tre piani fuori terra (poi divenuti quattro a seguito della realizzazione del soppalco sopra il piano terra) per un’altezza complessiva pari a circa 18.50m ed è completato dalla copertura voltata dei box commerciali presenti sulla terrazza, di altezza variabile da 3.00 m a 3.70 m circa. 14 Gli ultimi due livelli strutturali presentano una pianta anulare, in quanto al centro è presente un lucernario di dimensioni 25,80x17,15 caratterizzato in origine da una copertura trasparente per consentire l’illuminazione naturale della sottostante piazza. In seguito alla rottura dei cristalli la copertura trasparente è stata sostituita con pannellature metalliche opache. Le fondazioni della porzione esterna dell’edificio sono costituite da un grigliato di travi rovesce in c.a. connesse all’intradosso da una soletta di fondazione di spessore pari a 20 cm. Nella parte centrale sono presenti otto pilastri fondati su plinti in c.a., connessi all’estradosso (quota p.c.) da una soletta in c.a. di spessore pari a 10 cm ed armata con rete elettrosaldata di diametro 8 mm e maglia 20x20 cm. Le strutture portanti verticali sono costituite da pilastri in c.a., alcuni dei quali (agli spigoli e quattro coppie lungo il perimetro esterno) sono connessi da setti in c.a. ai primi livelli strutturali. Il tutto è meglio rappresentato negli elaborati grafici. Gli orizzontamenti sono realizzati con grigliati di travi in c.a. connesse da una soletta armata di spessore pari ad 11 cm. Il solaio del soppalco metallico realizzato negli anni ’80 è stato realizzato in lamiera grecata e getto in c.a.. La copertura del lucernario è realizzata con due capriate metalliche reticolari ed arcarecci IPE180. Al centro sono presenti due strutture scorrevoli con travature reticolari poste su guide UPN che, in origine, erano in grado di scorrere e consentire l’apertura parziale della vetrata. Per quanto riguarda le strutture portanti in c.a., l’edificio è stato originariamente realizzato in quattro “zone” distinte e accostate, con giunti di 10 cm che dividevano l’edificio secondo gli assi mediani per tutta la sua altezza. Tuttavia la presenza di tali giunti di separazione è desumibile solo dai grafici e dai documenti contabili del 1931, in quanto le tamponature esterne, anch’esse realizzate fin dal’origine, non presentano alcuna discontinuità in corrispondenza degli assi centrali. Pur non conoscendo con certezza in che data siano state eliminate le discontinuità strutturali a livello dei solai, è possibile oggi affermare che il susseguirsi dei molteplici interventi strutturali subiti dall’edificio e la realizzazione di solette armate al di sopra di quelle originarie hanno reso di fatto solidali gli orizzontamenti del fabbricato. 15 Ad ogni modo, per conoscere l’effettiva configurazione strutturale e fugare ogni dubbio circa la presenza e l’efficacia dei suddetti giunti strutturali si è proceduto ad effettuare un’analisi dinamica forzata con vibrodina, così da valutare se l’edificio sia effettivamente giuntato o strutturalmente connesso. L’esito della prova ha permesso di verificare che la struttura è in grado di rispondere perfettamente alla frequenza impressa ed anche i livelli massimi di vibrazione registrati risultano pressoché uguali. Ciò significa che la struttura del fabbricato è perfettamente vincolata da essere considerata monolitica. Le solette ai piani, rinforzate ed irrigidite nei passati interventi di consolidamento hanno eliminato totalmente la funzione dei quattro giunti ed il fabbricato è attualmente da considerarsi come un corpo unico. Per tale motivo nella modellazione strutturale dell’edificio i solai di piano sono stati considerati come rigidi, trascurando completamente la presenza di eventuali giunti strutturali ai livelli. 4. Descrizione degli interventi in progetto L’intervento di cui al presente progetto prevede la ristrutturazione ed il recupero funzionale finalizzati al riutilizzo dei piani “nobili” (ex ortofrutta, alimentare e terrazza) del Mercato Coperto di Perugia, lasciando invariate ad uso parcheggio pubblico le parti inferiori. Saranno eseguite bonifiche e consolidamenti delle strutture portanti in cemento armato ed acciaio, previste a tutti i livelli della struttura ivi compresa l’autorimessa, e la contemporanea esecuzione di tutte le modifiche strutturali necessarie alla installazione delle nuove componenti tecnologiche previste quali le scale mobili, la nuova copertura del cavedio centrale, i castello dei vani corsa per nuovi ascensori e le modifiche minori (quali la ridistribuzione delle rampe scale al piano terra, la bonifica delle rampe di accesso dalla Loggia dei Lanari e da via della Rupe, ecc.). Si elencano di seguito gli interventi previsti a carico dell’edificio per consentirne la riqualificazione/risanamento conservativo, il miglioramento sismico e l’adeguamento statico: Rimozione delle strutture delle tribune interne e degli elementi non strutturali All’interno dell’edificio, ai piani primo e secondo, saranno demolite le tramezzature, le pavimentazioni, i sottostanti massetti, i rivestimenti e parte degli intonaci al fine di rendere visibili le strutture portanti in cemento armato e consentirne la bonifica ed il consolidamento ove necessario. 16 In particolare verranno eliminate tutte le gradinate e soppalchi in acciaio realizzati negli anni ’80 in corrispondenza della parte centrale a doppio volume dell’edificio per realizzare una sala polivalente con tribune e locali accessori. La rimozione di tali elementi, oltre a conferire maggiore luminosità ed accessibilità ai vani interessati, consentirà di ridurre notevolmente i carichi agenti sulle strutture in c.a. Interventi strutturali Ripristino e consolidamento degli elementi in c.a. e acciaio degradati Internamente è previsto il ripristino e consolidamento delle strutture portanti in c.a. ed in acciaio afflitte da fenomeni degrado superficiale dei materiali. L’intervento consisterà nella bonifica di tutti quegli elementi che presentano espulsione del calcestruzzo copriferro ed esposizione delle armature, per i quali è prevista la rimozione delle parti incoerenti, la pulizia e protezione delle armature e la successiva ricostruzione del copriferro. Per consentire l’esecuzione delle suddette lavorazioni è prevista, ai piani superiori (ex ortofrutta, alimentare e terrazza) la demolizione di tutti gli elementi non strutturali (tamponature interne, impianti, pavimenti e massetti) per mettere a nudo le strutture portanti in cemento armato. Cucitura dei giunti strutturali A livello del calpestio di piano terra e del piano ammezzato (soppalco metallico degli anni ’80) sono presenti solette in calcestruzzo armato realizzate con continuità su tutta la superficie di piano. Ai piani superiori le discontinuità tra le quattro “zone” sono state eliminate da solette e massetti realizzati in più riprese, con spessori non uniformi e tipologie dei materiali disomogenei. Pertanto, al fine di rendere certamente efficaci i collegamenti tra le quattro porzioni di edificio, si prevede la giunzione delle stesse a livello degli orizzontamenti mediante la “cucitura” dei vecchi giunti ed il getto degli spazi tra le travi di bordo prospicienti. La tecnica di unione delle travi di bordo, costituita da perforazioni armate e cuciture con piatti metallici, è meglio illustrata negli elaborati grafici di progetto. Cerchiatura pilastri in c.a. e inserimento di controventi metallici Fin dalla edificazione del Mercato Coperto, in corrispondenza della zona sud-ovest del fabbricato è stata realizzata una pilastrata in falso per lasciare un sufficiente spazio al passaggio della vecchia fognatura comunale. Tale configurazione è stata compensata con una maggiore dimensione delle travi orizzontali in c.a. che sostengono la pilastrata dal piano ex ortofrutta fino al piano terrazza. Tale rafforzamento degli elementi orizzontali insistenti 17 sulla pilastrata non ha riguardato le travi poste alla quota di imposta del lucernario, dove le verifiche strutturali hanno evidenziato una carenza di resistenza delle travi in c.a. poste al di sopra della pilastrata in falso. Si è scelto, quindi, al fine di trasferire l’eccesso di carichi agli elementi più resistenti, di realizzare delle cerchiature metalliche in corrispondenza dell’ultimo tratto della pilastrata in falso e delle due limitrofe e, tra esse, di realizzare dei controventi verticali rigidi in grado di connettere efficacemente le travi più deboli a quelle più resistenti del piano terrazza. Collegamento plinti di fondazione a soletta Le fondazioni degli otto pilastri posti nella zona centrale sotto la “piazza” sono costituite da plinti rettangolari che risultano connessi all’estradosso da una soletta in c.a. Il sistema costituito da tale soletta e dalla pavimentazione è in genere capace di fornire un certo livello di confinamento passivo alla base del pilastro e alla fondazione. L’ispezione visiva e l’esame degli elaborati progettuali evidenzia, quindi, per i suddetti plinti una condizione di carenza o mancanza dei cordoli di fondazione tra gli stessi. Considerato che: - nella costruzione non sono presenti importanti dissesti di qualsiasi natura attribuibili a cedimenti delle fondazioni ed è stato accertato che dissesti della stessa natura non si siano prodotti neppure in precedenza; - gli interventi progettati non comportano sostanziali alterazioni dello schema strutturale del fabbricato; - gli stessi interventi non comportano rilevanti modificazioni delle sollecitazioni trasmesse alle fondazioni; - sono esclusi fenomeni di ribaltamento della costruzione per effetto delle azioni sismiche; è possibile omettere interventi di consolidamento strutturale in fondazione, limitando l’intervento ad un miglioramento dei collegamenti dei plinti con la soletta in c.a. Poiché è presente una soletta in c.a. di spessore minimo pari a 10 cm, tale elemento può essere utilmente collegato ai plinti al fine di realizzare un diaframma continuo che li colleghi, limitando quindi eventuali spostamenti differenziali alla base dei pilastri. Inoltre, il collegamento efficace tra pilastri e soletta consente di utilizzare quest’ultima come parte del sistema di fondazioni, andando a realizzare un più efficace vincolo alla base dei pilastri. L’intervento consiste nella fresatura del pavimento e della soletta, nella foratura del pilastro per l’ancoraggio delle barre di collegamento, la posa in opera e l’ancoraggio delle barre nel pilastro mediante resine epossidiche e nella sigillatura delle fresature con malta 18 epossidica di consistenza fluida e delle intercapedini mediante malta cementizia colabile, fibrorinforzata, a ritiro compensato, ad elevata duttilità. impalcato per ascensori I due nuovi ascensori saranno sostenuti da un talaio da realizzare con struttura in profilati metallici e le necessarie opere fondali Il progetto di tutti gli interventi strutturali è stato presentato al Servizio Controllo Costruzioni della Provincia di Perugia per l’ottenimento della autorizzazione sismica di competenza. L’istruttoria ha avito esito positivo come da nota prot. n 358880 del 22/07/2015 . Interventi al piano terrazza A livello del piano terrazza, previa rimozione dei box presenti, sarà demolita e ricostruita la pavimentazione esistente e saranno rifatte le sottostanti impermeabilizzazioni con la apposizione di nuovi sistemi di isolamento; contemporaneamente saranno bonificate le strutture metalliche delle tettoie esistenti mediante sabbiatura, carteggiatura e successiva ritinteggiatura. Stesso trattamento di bonifica sarà eseguito su tutte le opere in ferro esistenti (ringhiere e cancellate ai vari livelli) per le quali non è prevista la demolizione e/o rimozione. Per la realizzazione della nuova copertura dello sbarco delle scale mobili sarà necessario rimuovere una campata delle tettoie metalliche esistenti. Interventi in facciata Le facciate del fabbricato, realizzate con paramento murario faccia a vista, saranno ripulite con l’impiego di idrosabbiatrice a bassa pressione o altre tecniche di restauro come concordate con la locale Soprintendenza per i BB.AA. e PP dell’Umbria ed integrate con elementi di recupero ove ritenuto necessario per ripristinarne la continuità; successivamente si provvederà al ripristino delle stilature con idonea malta a base cemento. Di rilevante importanza è il rifacimento degli infissi esterni. Ai piani primo e secondo saranno rimossi e, previa bonifica e/o integrazione delle soglie in travertino esistenti, saranno installati altri di idonee e similari fattezze realizzati con profilati tubolari in acciaio zincato, aventi adeguate caratteristiche di trasmittanza, e specchiature in vetro camera come meglio indicato negli elaborati del progetto esecutivo (cfr abaco degli infissi). 19 Interventi sulle scale In corrispondenza delle scale interne ed esterne saranno demoliti tutti i rivestimenti in gomma e verrà bonificata la sottostruttura in cemento armato rimuovendo i soprastanti gradini riportati; successivamente saranno realizzati nuovi elementi gradino in laterizio atti a supportare l’incollaggio di soprastante elemento prefabbricato realizzato in cemento chiaro. Interventi prevenzione incendi e isolamento pareti Per il solaio di separazione posto tra il livello autorimessa ed il piano primo è previsto il trattamento con prodotti intumescenti atti a garantire i necessari requisiti R-REI 180 mentre per le strutture portanti degli altri livelli viene previsto un trattamento atto a garantire requisiti R-REI conformi a quanto stabilito nel progetto di prevenzione incendi che potrà essere eseguito sempre con prodotti intumescenti ovvero con la apposizione di idonei controsoffitti/contropareti a seconda delle zone di intervento. Internamente alle pareti perimetrali si prevede il rivestimento con controparete realizzata con pannelli in cartongesso direttamente accoppiati a strato di isolante e relativa barriera al vapore. Anche la scale esterne saranno oggetto di interventi di compartimentazione nei punti di confine tra le attività Hub agroalimentare e parcheggio come previsto nei grafici di progetto unitamente ad altri interventi di prevenzione incendi. Sarà realizzato nell’ambito un idoneo anello idrico antincendio e relativo impianto di adduzione. Si precisa che gli ulteriori impianti e la relativa sensoristica previsti in progetto sono da intendersi come prescrizione per il futuro gestore dell’immobile e che quindi non è oggetto del presente appalto. Con nota prot. n 7930 del 16/07/2015, è stato acquisito il parere favorevole del Comando Provinciale VVFF di Perugia sul progetto prevenzione incendi depositato. Saranno oggetto di appalto/fornitura separata dal quello principale di cui sopra, i seguenti ulteriori interventi: Inserimento scale mobili e realizzazione supporti metallici 20 I sistemi di collegamento tra i vari livelli del fabbricato saranno implementati mediante la posa in opera di due coppie di scale mobili atte a collegare tra loro i livelli superiori (collegamento del piano terrazza con il piano alimentare e di quest’ultimo con il livello ex ortofrutta). Lo sbarco delle scale mobili al piano terrazza sarà protetto da un’idoneo box in cristallo. L’inserimento delle scale mobili sarà preceduto dalla eliminazione di porzioni di solaio e dalla realizzazione di un pianerottolo di sbarco a livello del ballatoio interno (quota piano alimentare) realizzato con struttura metallica. Per consentire l’alloggiamento delle rampe, infatti, è prevista la rimozione di alcune campate di solaio (costituito da solette in c.a. di spessore pari ad 11 cm) ed il taglio di alcune travi in c.a. a filo pilastri, come meglio illustrato negli elaborati grafici di progetto. Al di sotto delle rampe verranno poste in opera delle travi in acciaio che avranno funzione sia di sostegno delle rampe sia di ripristino della continuità strutturale dei telai in c.a. interessati dal taglio delle travi. Le suddette travi in acciaio saranno collegate ai pilastri in c.a., che saranno opportunamente cerchiati con angolari metallici per consentire idonei ancoraggi. Alla quota del ballatoio interno, gli appoggi inferiori delle rampe saranno posti su una struttura metallica poggiante su due nuove colonne in acciaio, che sosterranno le rampe ed il pianerottolo. Poiché il peso degli elementi rimossi (43900 kg circa) supera quello delle rampe di scale mobili e delle carpenterie metalliche di nuova realizzazione (31500 kg circa), tale intervento non comporta aumento dei carichi agenti globalmente sulla struttura, ma, anzi, ne riduce l’entità. Tutti gli interventi strutturali e la realizzazione dell’elemento di protezione dello sbarco delle scale mobili in corrispondenza della terrazza saranno realizzati nell’ambito dell’appalto principale mentre la fornitura e posa in opera della struttura elettromeccanica verranno eseguite all’esterno dell’appalto principale direttamente a cura della Amministrazione (mediante apposito progetto e relativo appalto), includendo le risorse tra le c.d. somme a disposizione. Sostituzione ascensori esterni Il sistema di ascensori attualmente presente sarà rivisto integralmente. I due ascensori, oggi posti ai lati della passerella di collegamento con la Loggia dei Lanari, saranno eliminati per realizzare un unico impianto duplex che in grado di collegare i livelli del parcheggio con i 21 piani nobili intermedi oltre che con la copertura. La struttura portante di detto impianto sarà realizzata con in profilati metallici e rivestita esternamente; in sommità con pannellature in cristallo e nella parte sottostante con pareti sottili prefabbricate finite in opera con intonaco civile tinteggiato. I nuovi ascensori dovranno essere eseguiti nella prima fase dell’intervento contemporaneamente alle opere di bonifica e consolidamento della passerella verso la Loggia dei Lanari avendo cura di continuare a mantenere il flusso pedonale proveniente dall’altro ascensore esistente ed attualmente in funzione; solo dopo la avvenuta messa in esercizio dei nuovi impianti e del relativo percorso pedonale verso la Loggia potrà provvedersi alla demolizione del rimanente impianto ascensore ed alla bonifica dell’altra metà della passerella. Analogamente è prevista la sostituzione del montacarichi presente sul lato Sud-Ovest dell’edificio. Tutti gli interventi strutturali relativi all’installazione dei nuovi ascensori (castello e pianerottoli esterni di sbarco) e il loro rivestimento esterno saranno realizzati nell’ambito dell’appalto principale mentre la fornitura e posa in opera delle strutture elettromeccaniche (ascensori e montacarichi) verranno eseguite all’esterno dell’appalto principale direttamente a cura della Amministrazione (mediante apposito progetto e relativo appalto), includendo le risorse tra le c.d. somme a disposizione. Sostituzione copertura lucernario La copertura della piazza interna è stata dotata fin dall’origine di un sistema innovativo di apertura motorizzata che consentiva la completa apertura della porzione centrale facendola sovrascorrere sulle porzioni laterali. Originariamente realizzata completamente con superfici vetrate, oggi risulta coperta con lamiere metalliche su tutta la parte fissa mantenendo vetrata solo la porzione apribile. Il progetto ripropone tale copertura completamente trasparente, dotandola sempre di un sistema di apertura motorizzato che ricalchi la soluzione originale pur con misure geometriche e materiali diversi ed idonei alle attuali esigenze tecniche, funzionali e normative in merito al controllo degli apporti solari e sicurezza intrinseca dei meccanismi e dei cristalli. Nel progetto attuale, stante delicatezza e la complessità tecnica della soluzione ipotizzata, la sostituzione della suddetta copertura verrà eseguita all’esterno dell’appalto 22 principale direttamente a cura della Amministrazione (mediante apposito progetto e relativo appalto), includendo le risorse tra le c.d. somme a disposizione. Allestimento commerciale piano terrazza Gli spazi sottostanti l’attuale pensilina metallica verranno resi maggiormente fruibili mediante l’installazione di sistemi di vetrate apribili posti in corrispondenza delle campate dei telai esistenti ed in luce a questi ultimi; di fatto le strutture tralicciate esistenti andranno a costituire il controtelaio ove impostare il sistema infisso che, in tale zona, viene previsto con profili in acciaio zincati e verniciati dello stesso colore delle strutture portanti. In particolare nel volume vetrato in corrispondenza del lato nord della terrazza di copertura, potranno trovare collocazione, a fine lavori, le tre attività alimentari oggi ancora esistenti insieme ad altre opportunamente selezionate per arricchire e completare l’offerta merceologica. In corrispondenza del volume lato sud sarà presente sia il pubblico transito verso la terrazza panoramica che affaccia verso Assisi sia una molteplicità di appositi punti di vendita di rappresentanti della filiera breve (produttori agricoli) e, occasionalmente, saranno organizzati eventi, mostre, ecc. Ovviamente gli stand di vendita si presenteranno di stile omogeneo da realizzare a cura dell’Amministrazione Comunale. Anche in questo caso gli infissi di protezione sottostanti la pensilina saranno realizzati nell’ambito dell’appalto principale mentre l’allestimento commerciale sarà eseguito all’esterno dell’appalto principale direttamente a cura della Amministrazione (mediante apposito progetto e relativo appalto), includendo le risorse tra le c.d. somme a disposizione Sul complesso delle previsioni progettuali oggetto dell’appalto principale sono stati acquisiti 1) autorizzazione, con prescrizioni, ai sensi del D.Lgs. n°42/2004 art 21 comma 4 e art 22 ss.mm.ii, della locale Soprintendenza per i BB.AA. e PP dell’Umbria del 02.07.2015 prot. N° 7555 2) autorizzazione paesaggistica, ai sensi dell’art 146 del D.Lgs n°42/2004 e ss.mm.ii, prot. 348 del 30/07/2015. 23 24