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Il valore del golf in Italia 2 edizione - 070311
Il “valore” del Golf in Italia (2° edizione) La dimensione del Turismo Marzo 2011 Ricerca realizzata in collaborazione con Contenuti Saluto di Protiviti e di Federazione Italiana Golf Il contesto Note metodologiche - Ambito della ricerca ..................................................... 1 Strutture ............................................................................................................ 3 Tesserati ............................................................................................................ 6 I Golf Club a vocazione turistica Il potenziale turistico del Golf in Italia .............................................................. 8 La vocazione turistica ........................................................................................ 9 Analisi dei circoli ............................................................................................. 11 Focus sul turismo del Golf in Italia L’offerta italiana venduta dai Tour Operator internazionali .......................... 18 I turisti del Golf in Italia: abitudini e propensione alla spesa .......................... 20 Focus sui Golf Club di Roma Il Golf nel Lazio................................................................................................. 24 Green fee ........................................................................................................ 26 Offerta turistica ............................................................................................... 27 Un esempio di successo Il Golf in Andalusia ........................................................................................... 30 © 2011 Protiviti Srl. All rights reserved l 3 Cari Lettori, dopo il successo ottenuto dall’iniziativa del 2009, sono lieto di presentarvi la seconda edizione della ricerca sul Valore del Golf in Italia. Quest’anno lo studio - realizzato grazie al supporto della Federazione Italiana Golf, dell’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche e alla fattiva partecipazione di 23 tra i più prestigiosi Golf Club italiani - approfondisce il tema della dimensione del turismo golfistico e le sue potenzialità per diventare un vero e proprio prodotto turistico, un richiamo per gli appassionati di questo sport in diversi periodi dell’anno, favorendo così l’intero sistema turistico locale e nazionale, a tutto vantaggio dell’economia del nostro Paese. Il recente interesse istituzionale su questo tema e gli esempi di successo che ci arrivano da Paesi a noi vicini portano a sottolineare gli enormi benefici derivanti da un turista golfista soddisfatto, che può diventare il portavoce di un’immagine positiva dell’Italia ed innescare un circolo virtuoso che coinvolga anche i non golfisti. Il turista del golf è un turista high-profile, con una capacità di spesa elevata, caratterizzato da una curiosità che lo spinge a fare esperienza dei luoghi di vacanza e che porta quindi valore sia ai circoli che lo ospitano (in termini di green fee e di utilizzo delle facilities a disposizione), sia agli enti esterni che collaborano con i Golf Club (quali strutture ricettive ed enti turistici territoriali). La ricerca anche quest’anno evidenzia alcune cifre interessanti: • 104 sono i golf club a “vocazione turistica” in Italia, che costituiscono un potenziale bacino di accoglienza per 4,5 milioni di golfisti (di questi, solo il 12,5% si trova nel Sud Italia - climaticamente più adatto ad ospitare i golfisti nel corso dell’intero anno solare); • il golf è al quinto posto tra gli sport commercializzati sui mercati dell’intermediazione internazionale del turismo verso l’Italia; • il turista golfista spende al giorno - in media - circa il doppio di un turista tradizionale. A fronte di un potenziale importante occorre rilevare che, ad oggi, le linee di sviluppo del golf nel nostro Paese sono ancora legate prevalentemente alle sole logiche sportive e l’Italia, pur essendo destinazione turistica di eccellenza, non è ancora considerata una meta di turismo golfistico. Molto interessanti a questo proposito sono le considerazioni che emergono dall’analisi della struttura ricettiva solo il 26% dei circoli di golf a vocazione turistica mette a disposizione un’offerta completa - dei servizi complementari nonché degli accordi per la promozione turistica, che evidenziano come nel nostro Paese esistano ancora ampi margini di miglioramento e sviluppo. Buona lettura e buon golf! Alessandro Cencioni Managing Director © 2011 Protiviti Srl. All rights reserved l 4 Cari Lettori, golf e turismo rappresentano ormai, su scala planetaria, un binomio inscindibile. E anche un’accoppiata vincente per le economie dei Paesi che a ogni latitudine mettono a frutto le grandi potenzialità promozionali e commerciali di questo abbinamento. Non più solo nel mondo Occidentale, dall’Europa - dove il golf è nato e vanta un’antica tradizione - fino agli Stati Uniti; ma anche in Africa e ora in Oriente, dove il golf si va diffondendo e sta attecchendo con particolare rapidità perfino in Cina. Ciò può essere tanto più proficuo in un Paese come l’Italia, dove la pratica di questo sport si combina favorevolmente con le bellezze del territorio e del paesaggio. E allo stesso tempo, con il ricco patrimonio di beni artistici e culturali, con la vasta produzione dell’artigianato e con la straordinaria varietà della tradizione enogastronomica. In un contesto del genere, unico e irripetibile, il golf e il turismo possono giovare reciprocamente l’uno all’altro, favorendo il rispettivo sviluppo in armonia con l’ambiente. Sono circa 25 milioni, secondo le statistiche, i turisti che ogni anno si muovono per giocare a golf. In Italia si stimano 1,8 milioni di presenze alimentate dall’interesse per questo sport. Ma il dato sale a 3,9 milioni, contando le notti di chi ha soggiornato in Italia anche per altre motivazioni ma ha praticato il golf durante la vacanza. Per competere meglio con gli altri Paesi del Mediterraneo che hanno già investito sul golf come volano per il turismo - dalla Spagna al Portogallo, dalla Tunisia al Marocco occorre però aumentare e potenziare i “campi verdi”, in modo da richiamare un maggior numero di giocatori soprattutto dall’estero. Va proprio in questa direzione il disegno di legge varato dal governo italiano - su proposta del ministro per il Turismo, Michela Vittoria Brambilla - per promuovere la realizzazione di impianti golfistici, nel rispetto dell’ambiente e del territorio, incentivando la costruzione di strutture ricettive e alberghiere che, per evitare speculazioni immobiliari, non potranno essere rivendute prima di 5 anni. E recentemente, uno stanziamento di 118 milioni di euro per progetti di eccellenza nel settore turistico tra cui quello sportivo e golfistico, è stato approvato dalla Conferenza Stato-Regioni. Un piano che, per le condizioni climatiche più favorevoli, può avvantaggiare in particolare le nostre regioni meridionali, “allungando” la stagione oltre i tradizionali mesi estivi. Ne trarrà impulso di conseguenza anche l’occupazione, diretta e indiretta. Un campo da golf genera in media cento posti di lavoro, ma i benefici si estendono a tutto l’indotto: alberghi, ristoranti, bar, musei, artigianato. Per la nostra prima industria nazionale, quella delle vacanze, sarà un’attrattiva in più per “vendere” meglio l’immagine dell’Italia sul mercato internazionale. Franco Chimenti Presidente IL VALORE DEL GOLF IN ITALIA Il contesto Il golf può costituire un valido strumento per accrescere l’attrattività turistica dell’Italia. L’Italia vanta la maggiore densità di opere d’arte e beni culturali del mondo ed offre un’amplissima varietà di bellezze paesaggistiche. La sua capitale è un museo a cielo aperto ed è conosciuta come la culla della “dolce vita”. Tuttavia, negli ultimi anni la popolarità del nostro territorio come meta prediletta dei visitatori internazionali è in diminuzione. A conferma di ciò, nel 2010, l’Italia si è posizionata solo al quindicesimo posto nella classifica dei 25 migliori Paesi per il turismo secondo il Country Brand Index 20101. In un mercato globale, dove la concorrenza si gioca sui territori e le località, è importante definire una strategia che ambisca a migliorare la capacità attrattiva del nostro Paese. Sulla base di queste considerazioni, nella sua seconda edizione, la nostra indagine sul “valore” del golf in Italia ha voluto approfondire il legame tra golf e turismo affiancando alla tradizionale analisi del segmento golfistico italiano desumibile dalle statistiche FIG un livello d’indagine più profondo. Mireremo, infatti, a valutare come il golf possa rivelarsi uno strumento sul quale costruire un'offerta interessante per incentivare lo sviluppo turistico. Note metodologiche - Ambito della ricerca La ricerca ha avuto come oggetto tre distinti ambiti: 1. il segmento sportivo golfistico in Italia, inteso come l’insieme dei 385 Golf Club nazionali (di seguito denominati anche “circoli”), ovvero delle associazioni sportive dilettantistiche impegnate nella promozione e divulgazione della pratica sportiva; 2. il segmento sportivo golfistico turistico in Italia, inteso come l’insieme dei 104 Golf Club definiti dalla Federazione Italiana Golf (FIG) “a vocazione turistica”, poiché propongono i loro servizi in un’ottica di valorizzazione del territorio o sono inseriti direttamente all’interno di apposite strutture ricettive; 3. il segmento sportivo golfistico turistico laziale, in particolare l’insieme dei 14 circoli appartenenti al Consorzio di Roma impegnati nella valorizzazione del territorio. Il primo livello di indagine persegue lo scopo di dare continuità al lavoro di ricerca condotto da Protiviti nell’edizione 2009 e consente di visualizzare l’andamento e l’evoluzione del settore golfistico italiano nel suo complesso. Il secondo mira ad esaminare a fondo le dinamiche che intercorrono tra turismo e 1 Il Country Brand Index è lo studio sull'immagine dei principali Paesi del mondo condotta annualmente da FutureBrand in collaborazione con BBC World News. © 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 1 IL VALORE DEL GOLF IN ITALIA golf per analizzarne le reciproche influenze e/o benefici. Il terzo, infine, concentra l’analisi su un distretto golfistico ad elevato potenziale. Quest’anno, con l’intento di approfondire l’analisi della dimensione turistica e di agevolare il confronto delle informazioni raccolte, i Golf Club sono stati classificati secondo criteri quali: • • la tipologia di servizio sportivo offerto (i.e. un percorso a 9, 18, 27 o 36 buche); la localizzazione geografica, ovvero: Città - circoli situati negli immediati pressi di grandi città; Mare - circoli collocati in località sulla costa; Natura - circoli dotati di campi realizzati in collina, montagna, o vicino a centri termali. Le analisi effettuate si basano su: • • • dati ufficiali contenuti nei database della FIG ed aggiornati a dicembre 2009; informazioni di carattere economico e organizzativo raccolte da Protiviti attraverso indagini effettuate nel periodo giugno 2010 - settembre 2010 su un campione limitato di 23 circoli/Club2; risultati di una ricerca condotta dall’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche (ISNART) sul turismo del golf in Italia. Il campione delle strutture a vocazione turistica selezionate è così rappresentabile: Fig. 1.1 - Campione selezionato 4% 22% 26% 39% 74% 9 buche Città 18 buche Mare 27 buche Natura 35% Fonte: elaborazione Protiviti L’ultimo capitolo si concentra su un insieme ristretto del campione e analizza il consorzio di Roma: i 5 Club più rappresentativi sono posti a confronto con la realtà nazionale e internazionale, allo scopo di farne emergere gli aspetti più significativi. 2 I dati raccolti risultano aggiornati all’anno 2009. Tutte le informazioni, fornite su base volontaria, non sono state oggetto di verifica da parte di Protiviti. © 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 2 IL VALORE DEL GOLF IN ITALIA L’offerta golf è in continua crescita: in 10 anni il numero delle strutture dedicate è cresciuto del 18%. Strutture In Italia il golf non vanta le più antiche tradizioni, ma il suo appeal è in continua crescita e i dati sull’offerta di Golf Club - dislocati lungo tutto lo Stivale tracciano il quadro di un sistema favorevole ad accogliere un sempre maggior interesse verso questo sport. Tipologie Fig. 1.2 - Tipologia Golf Club Tot. 165 Tot. 220 42% 5 17 36 buche 27 buche 108 18 buche 58% 124 Campi Pratica 41 Circoli Promozionali AGGREGATI AFFILIATI 90 9 buche 42% 58% Fonte: dati FIG 2009/elaborazione Protiviti Ad oggi in Italia sono presenti 385 strutture, rappresentate da 220 Associazioni Sportive affiliate alla Federazione Italiana Golf e 165 aggregate. I circoli affiliati ospitano percorsi da 9, 18, 27 o 36 buche omologati alla pratica agonistica, mentre i Club aggregati sono costituiti da campi pratica e strutture dedicate alla promozione sportiva con un numero inferiore a 9 buche (circoli “promozionali”). Analizzando la prima categoria, emerge che il 90% dei percorsi dispone di 9 o 18 buche, l’8% di 27 buche e il 2% di 36 buche. Fig. 1.3 - Andamento circoli & tesseramenti (1999-2009) Campi pratica: + 151 % Tesserati: + 70 % Golf Club: + 18 % 1999 2000 2001 2002 2003 Ca mpi pra ti ca 2004 2005 2006 Gol f Club 2007 2008 2009 Tes s era ti Fonte: dati FIG 2009/elaborazione Protiviti Nell’ultimo anno, il numero di strutture è aumentato del 2%, passando da 378 a 385. Tale tasso si è mantenuto mediamente costante negli ultimi 10 anni, a fronte di un aumento dei tesserati del 6% annuo. Nel dettaglio, a sostegno di un evidente maggiore interesse alla dimensione “sportiva” del golf, negli ultimi 10 anni i tesserati sono aumentati del 70%, i Golf Club sono cresciuti del 18%, mentre i campi pratica sono più che raddoppiati, passando da 49 a 124 (+151%). © 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 3 IL VALORE DEL GOLF IN ITALIA La distribuzione Distribuzione territoriale territoriale dei circoli è disomogenea: le maggiori opportunità di pratica si trovano al Nord. Fig. 1.4 - Circoli in Italia Lombardia Piemonte E. Romagna Veneto Toscana 67 57 44 42 35 Lazio Trentino A.A. Marche Sardegna Liguria Umbria 29 23 13 13 11 9 Friuli V.G. Puglia Valle d'Aosta Sicilia Abruzzo Campania 8 8 6 6 5 5 2 Calabria Molise 2 0 10 20 C. Pratica e circoli promozionali 30 40 9 buche 27 buche 18 buche 36 buche 50 60 70 Fonte: dati FIG 2009/elaborazione Protiviti La distribuzione sul territorio nazionale delle 385 strutture esistenti non è omogenea. Le regioni del Nord accolgono il maggior numero di circoli: in particolare, la Lombardia con 67 Club e il Piemonte con 57 rappresentano le regioni con il maggior numero di presenze. Nel Centro Italia, Lazio e Toscana, grazie alla loro dimensione e caratteristiche territoriali, si distinguono in maniera significativa dalle altre regioni centrali e insieme contano 64 circoli. Al Sud si rileva, invece, un totale di 17 Golf Club ubicati tra Puglia, Campania, Calabria, Molise e 19 Golf Club nelle Isole, di cui ben 13 in Sardegna: dati in risalto, vista la marcata caratterizzazione turistica di queste regioni. Dal 2008, le regioni che hanno incrementato maggiormente il numero dei propri circoli sono l’Emilia Romagna (con 3 campi in più) e la Sicilia (2 campi in più). In generale il Centro e il Sud hanno ampliato l’offerta in Toscana, Umbria, Marche, Molise, Sicilia e Puglia, mentre il Nord risulta averla ridotta in Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta. © 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 4 IL VALORE DEL GOLF IN ITALIA Cresce l’interesse La vocazione verso il turismo: più In linea con la classificazione elaborata dalla FIG, la vocazione prevalente di un Golf Club può essere: italiani - con almeno 18 buche - è a vocazione turistica. • • • • Tradizionale - circolo che ha come principale obiettivo la promozione della pratica sportiva; Turistica - circolo connesso allo sviluppo turistico del territorio o inserito direttamente all’interno di strutture ricettive; Real Estate - circolo collegato ad iniziative di sviluppo immobiliare; Commerciale - circolo legato ad iniziative di business (organizzazione eventi, sponsorizzazioni, ecc.). Fig. 1.5 - Tipologia di circoli per vocazione (esclusi campi pratica, promozionali e 9 buche) 150 130 (100%) 130 22 110 N. Golf Club di un terzo dei circoli 90 75 (57%) 70 10 50 30 65 Tradizionale 108 8 36 10 -10 44 (34%) Turismo 18 buche 10 (8%) 37 1 (1%) 1 Real Estate Commerciale Totale 27 e 36 buche Fonte: dati FIG 2009/elaborazione Protiviti La classificazione evidenzia come la categoria maggiormente rappresentativa della realtà golfistica italiana sia ancora rappresentata dai circoli Tradizionali, che sono caratterizzati per circa l’86% da percorsi classici a 18 buche. Rispetto al 2008, il maggior incremento in termini unitari è rappresentato dai circoli classificati come Real Estate, aumentati dal 5% all’8%. La quota di circoli a vocazione turistica, in lieve crescita negli ultimi anni, è rimasta invariata rispetto al 2009. Ma i benefici derivabili dal turismo, viste le enormi potenzialità che contraddistinguono l’Italia, riguardano sempre più anche i circoli tradizionali, che hanno cominciato a proporre i propri servizi in un’ottica di valorizzazione territoriale, ad esempio attraverso tour organizzati che abbinano o alternano le classiche escursioni a giornate interamente dedicate allo sport. © 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 5 IL VALORE DEL GOLF IN ITALIA Il numero dei tesserati ha superato Tesserati Andamento i 100.000 iscritti, ossia un golfista ogni Fig. 1.6 - Andamento dei tesseramenti negli ultimi anni 600 abitanti. 2009 100.317 2008 96.022 2007 92.233 2006 84.567 2005 81.591 2004 77.208 0 20.000 Uomini 40.000 U Junior 60.000 80.000 Donne D Junior 100.000 Fonte: dati FIG 2009/elaborazione Protiviti Osserviamo un trend dei tesseramenti decisamente positivo: nell’ultimo anno si è verificato un incremento del 4,5%. Considerando un intervallo temporale più esteso, in 5 anni i tesserati sono aumentati del 24% (5,4% medio su base annua), superando la quota di 100.000 iscritti. L’analisi di dettaglio mostra una marcata presenza maschile nel settore: i golfisti uomini sono aumentati di oltre 17.000 unità (+32%), contro un minore ma interessante incremento dei tesseramenti femminili (+25%). I tesserati juniores3 rappresentano ancora la quota minoritaria degli iscritti (11%), sebbene negli ultimi 5 anni abbiano avuto una crescita media annua del 9%; da notare che, percentualmente, le iscrizioni delle ragazze superano quelle dei ragazzi (+10,5% contro +8,8%). Fig. 1.7 - Soci e tesserati liberi nel 2009 In Italia, nel 2009, si Fonte: dati FIG 2009/elaborazione Protiviti sono rilevati 100.317 tesserati, ossia un golfista ogni 600 3 Sono considerati tesserati juniores ragazzi di età uguale o inferiore a 18 anni. © 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 6 IL VALORE DEL GOLF IN ITALIA Nel 2009, il 10% delle iscrizioni totali è avvenuto tramite il tesseramento libero (rif. Fig. 1.7), che offre la possibilità di associarsi direttamente alla FIG senza l'obbligo di appartenere ad un Club. L’analisi dei tesseramenti in rapporto alla popolazione evidenzia situazioni molto disomogenee sul territorio (Fig. 1.8). Le più alte densità di giocatori si trovano al Nord; in particolare il Piemonte detiene il record delle province con il maggior numero di tesserati per abitante. Diversamente, molte delle province con pochi giocatori sono situate nel Meridione, dove però si riscontra, in alcuni casi, un alto rapporto di juniores sul totale, che arriva a sfiorare il 47%. Fig. 1.8 - Rapporto Provincia numero di abitanti/numero tesserati: più e meno virtuose Anno 2009 Regione Valle D'Aosta Piemonte Lombardia Piemonte Piemonte Piemonte Trentino Marche Friuli V. G. E. Romagna Liguria Veneto Liguria Toscana Lazio Lombardia Toscana Toscana Sardegna Sicilia Campania Puglia Lombardia Calabria Sicilia Puglia Campania Puglia Abruzzo Campania Calabria Campania Provincia Aosta Verbania-Cusio-Ossola Como Biella Novara Alessandria Bolzano Ancona Gorizia Piacenza Imperia Treviso Savona Grosseto Viterbo Varese Pistoia Massa Carrara Nuoro Catania Caserta Brindisi Mantova Cosenza Palermo Lecce Avellino Bari Teramo Salerno Reggio Calabria Napoli Popolazione residente 127.866 163.121 590.050 186.698 368.864 439.414 503.434 478.319 142.627 288.003 221.885 883.840 287.315 227.063 318.139 876.705 292.108 203.642 161.020 1.087.682 910.006 403.096 412.606 734.652 1.246.094 813.556 439.036 1.604.093 311.590 1.107.652 565.756 3.079.685 Tesserati ogni 10.000 abitanti 99 78 77 63 54 52 49 47 36 35 34 34 34 33 32 31 30 3 3 3 3 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 Rapporto Junior/Tot. Soci 17% 16% 15% 7% 15% 12% 12% 10% 10% 10% 16% 14% 12% 8% 17% 11% 37% 25% 4% 31% 9% 10% 7% 47% 29% 12% 38% 5% 5% 10% 23% 7% Fonte: dati FIG 2009 - ISTAT 2009/elaborazione Protiviti © 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 7 IL VALORE DEL GOLF IN ITALIA I Golf Club a vocazione turistica I circoli a vocazione turistica costituiscono un potenziale bacino di accoglienza per 4,5 milioni di golfisti L’Italia, seppur non possa essere annoverata tra le principali mete del turismo golfistico (come evidenziato dalle ricerche ISNART nel capitolo successivo), ha comunque tutte le potenzialità per diventarlo: 104 Golf Club, pari al 34% della totalità dei circoli italiani, sono a vocazione turistica, ovvero risultano direttamente connessi allo sviluppo turistico del territorio. l’anno. Il potenziale turistico del Golf in Italia Le opportunità di sviluppo territoriale e di aumento degli introiti legati all’indotto del golf hanno un limite costituito dalla capacità ricettiva delle strutture. Sulla base di alcuni dati, quali la tipologia di ciascun campo, il numero di buche, i periodi di apertura e le modalità di rotazione dei giocatori, possiamo ipotizzare che la capienza massima dell’insieme dei circoli a vocazione turistica sia di circa 4,5 milioni di giocatori. Come vedremo nel capitolo successivo, dalle indagini dell’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche (ISNART) è emerso che 3,9 milioni di turisti hanno praticato il golf durante il loro soggiorno. Di questi, 1,8 milioni hanno indicato come principale scopo della vacanza la pratica di questo sport. Tali dati evidenziano come le strutture sarebbero già in grado di accogliere un flusso maggiore di turisti, con impatti positivi su tutto il territorio. Ma la possibilità di aumentare l’afflusso turistico è legata anche alla potenzialità delle strutture ricettive incluse nei Golf Club, che consentono agli ospiti, golfisti e non, di trascorrere il proprio soggiorno sul campo. Fig. 2.1 - Le strutture ricettive dei circoli a vocazione turistica Fonte: Protiviti Survey 2010 L’88% dei campi considerati è annessa a strutture più ampie che comprendono alberghi, residence, resort o semplici foresterie (Fig. 2.1), ma solamente il 2% © 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 8 IL VALORE DEL GOLF IN ITALIA Lo sviluppo del golf in Italia è legato principalmente ad una logica sportiva e sono situati all’interno di veri e propri villaggi o centri vacanze con ogni tipo di comfort e servizi. Il 35% di essi ha, invece, una disponibilità di accoglienza turistica limitata, poiché mette a disposizione dei propri clienti solo piccole strutture, quali foresterie, agriturismo o appartamenti, che arrivano ad ospitare al massimo 40 persone. meno a quella turistica. La vocazione turistica Citando il Ministero del Turismo, possiamo affermare che ogni anno si muovono nel mondo 25 milioni di turisti per giocare a golf e che “il golf e in particolare il turismo sportivo legato al golf, rappresentano un’opportunità per portare un numero cospicuo di nuovi turisti nel nostro Paese e riattivare un circuito virtuoso in grado di incentivare il giro d’affari” 4. La presenza di un campo da golf può quindi supportare lo sviluppo di un’area ed il suo indotto economico, dando continuità alle attività ricettive ed ai servizi anche nei periodi di bassa stagione. Le temperature miti registrate in alcune regioni italiane, come al Sud e nelle Isole, attirano molti visitatori sia dal Nord Europa che da Oltreoceano ed offrono la possibilità di destagionalizzare il flusso turistico. Ciononostante, la maggior parte dei circoli a vocazione turistica è collocata nel Nord - con il Veneto al primo posto - seguito da Toscana, Lombardia e Piemonte. Fig. 2.2 - Distribuzione numerica dei circoli a vocazione turistica sul territorio Numero totale di circoli Oltre 40 strutture Da 20 a 40 strutture Numero circoli turistici Da 9 a 16 Da 4 a 8 Da 10 a 19 strutture Da 0 a 9 strutture Da 1 a 3 Fonte: Dati FIG 2009/ elaborazione Protiviti 4 Ministero del Turismo (2010), Disegno di legge che introduce “Misure per incentivare il turismo sportivo tramite la diffusione del gioco del golf e la realizzazione di impianti golfistici”, pagg. 1-2. © 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 9 IL VALORE DEL GOLF IN ITALIA Dalla distribuzione numerica (Fig. 2.2), risulta evidente come lo sviluppo del golf in Italia sia ancora legato ad una logica sportiva (impianti e circoli vicini ai centri più popolati) e meno a quella turistica. Esempi fuori dal coro sono rappresentati da Sardegna e Puglia, dove si sta notevolmente ampliando l’offerta, anche in periodi dell’anno tradizionalmente considerati di “bassa stagione”. Fig. 2.3 - Distribuzione percentuale dei circoli a vocazione turistica sul territorio Numero totale di circoli Numero circoli turistici Oltre 40 strutture Oltre il 50% Da 20 a 40 strutture Tra il 30% e il 50% Da 10 a 19 strutture Tra il 15% e il 30% Da 0 a 9 strutture Meno del 15% Fonte: Dati FIG 2009/ elaborazione Protiviti Il binomio tra golf e mare è ben consolidato nel Sud Italia e nelle Isole (Fig. 2.3), mentre rimangono margini di sviluppo in Basilicata, nelle Marche, in Abruzzo e in Liguria, ove vi è una percentuale di circoli a vocazione turistica inferiore al 23%. Nelle località in cui non è possibile puntare sulle bellezze costiere, è debole anche l’offerta di pacchetti legati al turismo culturale, specialmente in Lazio ed Emilia Romagna. Esempi positivi sono rappresentati dalla Toscana e dal Veneto: la prima regione accoglie ben 14 circoli a vocazione turistica, e la seconda 16, di cui un quarto nei pressi di Venezia. Anche il connubio di montagna e golf ha molte possibilità di crescita: il Trentino, il Friuli Venezia Giulia e la Valle d’Aosta sono regioni rinomate per lo sci, ma potrebbero ovviare al problema della stagionalità attraverso un potenziamento dell’offerta golfistica. © 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 10 IL VALORE DEL GOLF IN ITALIA Anche nei circoli a vocazione turistica la maggioranza dei ricavi proviene dalle quote sociali. Analisi dei circoli Per una migliore lettura dei paragrafi seguenti, si precisa che i dati economici e organizzativi raccolti riguardano esclusivamente il campione di 23 circoli selezionati. Ricavi Le principali fonti di ricavo di un circolo di golf sono rappresentate, nell’ordine, da: • • • • • quote sociali; green fee; servizi resi (a ospiti e soci); gare; sponsorizzazioni. La composizione dei ricavi varia molto in base al “grado di vocazione turistica”: maggiore è l’orientamento turistico, maggiore sarà la quota di ricavi costituita da green fee e servizi resi agli ospiti. Il 13% del campione è costituito, ad esempio, da circoli che non offrono la possibilità di diventare soci del Club, per cui almeno il 69% dei ricavi sono realizzati dalla vendita di green fee. All’opposto, vi sono Club che traggono un’elevata percentuale dei propri ricavi (fino all’82%) dalle quote sociali e sembrano aver sviluppato politiche gestionali mirate a fidelizzare i propri soci piuttosto che ad attirare golfisti turisti. Fig. 2.4 - Composizione dei ricavi 100% 3% 90% 4% 7% 8% 80% 70% 29% 60% 100% 50% 40% 30% 50% 20% 10% 0% ot Qu eS ia l oc i n ee Gr es Fe zi rvi Se si re (a c so i) pit os ie re Ga S iz or ns po za n zio i tro Al le ta To Fonte: Protiviti Survey 2010 Mediamente la metà dei ricavi annui dei circoli appartenenti al campione analizzato deriva da quote sociali, seguiti dai ricavi da green fee (29%); in minor misura contribuiscono i servizi resi a soci e ospiti (8%), le gare (7%) e le sponsorizzazioni (3%) (Fig. 2.4). © 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 11 IL VALORE DEL GOLF IN ITALIA Le tipologie di green fee offerte non manifestano una particolare attenzione al turismo Green fee Il numero di green fee registrati è un rilevante indicatore dell’afflusso di golfisti turisti, tra cui quelli stranieri. Ogni Golf Club seleziona le tipologie di green fee da proporre e le rispettive fasce di prezzo in modo da ottimizzare la propria offerta e attrarre il bacino di utenti più ampio possibile. ed alla destagionalizzazione. Fig. 2.5 - Tipologie di green fee Feriale / Festivo 65% Dedicato a ospite strutture esterne convenzionate 65% Dedicato a socio golf club partner 61% Dedicato a ospite soci 57% Dedicato a ospite struttura ricettiva interna 57% Dedicato a residente in Comune/Provincia limitrofi 39% Stagionale 39% Dedicato a ospite straniero 22% 0% 20% 40% 60% 80% 100% Fonte: Protiviti Survey 2010 Le tariffe ridotte nei giorni feriali e per gli ospiti di strutture esterne convenzionate sono molto diffuse, ovvero nel 65% dei circoli del campione (Fig. 2.5). I soci di circoli partner possono usufruire di tariffe agevolate nel 61% dei casi, mentre il 57% dei Club cerca di sfruttare il passaparola dei propri soci per avvicinare nuovi giocatori, destinando green fee speciali ai loro ospiti. La differenziazione delle fasce di prezzo risponde all’obiettivo di attrarre golfisti con diverse propensioni di spesa. Tuttavia i green fee dedicati agli stranieri sono disponibili solo nel 22% dei casi, il che non contribuisce ad innescare un circolo virtuoso per l’afflusso internazionale, mentre quelli stagionali sono proposti dal 39% dei circoli. A tale riguardo, può essere interessante prendere in esame i green fee dal punto di vista dell’andamento stagionale. © 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 12 IL VALORE DEL GOLF IN ITALIA Fig. 2.6 - Trend green fee per località e stagione 100% 90% 19% 25% 24% 21% 20% 28% 80% 70% 15% 38% 60% Autunno Estate 50% 40% Primavera Inverno 36% 46% 35% 30% 29% 20% 10% 14% 14% Città Mare 20% 15% 0% Natura Italia Fonte: Protiviti Survey 2010 Come facilmente ipotizzabile, durante la stagione invernale si registra la minore percentuale di green fee in tutte le tipologie di circolo; al contrario la primavera è caratterizzata dalla maggiore affluenza (Fig. 2.6). Vi sono, però, casi in cui un’adeguata offerta è in grado compensare le variazioni climatiche. Il golf infatti, per sua natura, tende a favorire un turismo relativamente slegato da logiche stagionali. Ad esempio, nei circoli di tipo “natura” il totale di green fee registrati è distribuito in modo più omogeneo nelle quattro stagioni, con un picco del 36% in primavera. Inversamente, i campi vicini alle città risentono maggiormente dei cambiamenti climatici e non riescono a beneficiare appieno dei flussi turistici dei periodi invernali ed estivi, in cui si registrano solo il 15% dei green fee. Questo potrebbe indicare una debole propensione di questi Club a riflettere la propria vocazione turistica, potendo contare su una massiccia presenza di clienti provenienti dalle aree urbane limitrofe. I campi in località di mare sono naturali mete predilette nella stagione estiva e primaverile, ma hanno potenziali di crescita anche nelle stagioni più fredde, soprattutto se localizzati in zone caratterizzate da temperature miti come nel Sud Italia. Dal quadro delineato emerge l’esigenza di un maggiore utilizzo di strumenti di destagionalizzazione, tra cui i green fee stagionali, ma anche le collaborazioni con Tour Operator per la promozione turistica, o il potenziamento delle facilities che consentirebbero di alternare lo sport all’aria aperta con altre modalità di svago. © 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 13 IL VALORE DEL GOLF IN ITALIA Solo il 26% dei circoli di golf a vocazione turistica mette a disposizione una struttura ricettiva completa. Facilities La completezza della struttura ricettiva è un aspetto direttamente legato alla capacità di attrarre turisti. Facilities quali piscina, palestra, sala conferenza, SPA, ecc. conferiscono competitività a prescindere dalla vocazione golfistica originaria. Se servizi quali bar, ristorante e pro-shop sono generalmente sempre presenti, le “extra facilities” sono quelle che permettono di differenziarsi. Fig. 2.7 - Struttura ricettiva 17% 26% Base Business 13% Sport Benessere All inclusive 22% 22% Fonte: Protiviti Survey 2010 Le strutture sono state categorizzate (Fig. 2.7) secondo un criterio che, dal tipo “base” a quello “all inclusive”, comprende un numero crescente di facilities disponibili. Nel dettaglio: • • • • • base: include bar, ristorante e pro-shop; business: consente di praticare un’attività sportiva oltre al golf (generalmente piscina o palestra) e dispone di una sala conferenze; sport: comprende un minimo di due impianti sportivi (i.e. piscina, palestra, campi da tennis, basket, volley) dando l’opportunità di praticare altre attività fisiche oltre a quella sul green; benessere: dispone di una SPA; all inclusive: integra tutte le tipologie precedenti, poiché accoglie vari impianti sportivi, la SPA e la sala conferenze. I dati maggiormente interessanti emergono dalle categorie agli estremi. In particolare, il 17% delle strutture sono di tipo “base”, e difficilmente saranno in grado di attirare turisti esigenti o che soggiornano in compagnia di non golfisti. All’estremo opposto vi sono i circoli “all inclusive” (un quarto del campione), che dispongono di una struttura che combina l’attività fisica al benessere (i.e. SPA), lo svago al business (i.e. sala conferenze), il divertimento alla competizione (i.e. gare, eventi). Questi Club hanno l’opportunità di distribuire il flusso turistico durante tutto l’anno, ovvero anche nei periodi in cui il campo non è praticabile. © 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 14 IL VALORE DEL GOLF IN ITALIA Un’offerta completa di attività turistiche, anche slegate dallo sport, permetterebbe una maggiore competitività dei circoli, oltre a favorire lo sviluppo Servizi complementari Al fine di completare l’offerta turistica, alcuni Club organizzano attività destinate principalmente agli ospiti giunti con una motivazione prevalente diversa dallo sport, ma che spesso interessano anche i golfisti stessi. L’esempio più classico è costituito dalle golf clinic - stage dalla durata massima di 6 giorni per il miglioramento o l’avviamento al gioco - previste nella quasi totalità dei circoli (87%). Altri tipi di servizi non collegati allo sport sono le visite guidate di città d'arte, proposte dal 35% dei circoli del campione, i tour enogastronomici, offerti dal 43%, e le escursioni naturalistiche (39%). del territorio. I Golf Club sono stati classificati in base alla completezza dell’offerta turistica (Fig. 2.8): • • • base: comprende solo ed esclusivamente servizi legati al golf (i.e. golf clinic); standard: prevede 2 o 3 differenti attività turistiche; completa: consente una vasta possibilità di scelta di intrattenimento sportivo, culturale, enogastronomico. Fig. 2.8 - Offerta turistica per non golfisti 26% 44% Base Standard Completa 30% Fonte: Protiviti Survey 2010 Sebbene quasi la metà dei circoli organizzi solo attività essenzialmente legate al golf, vi è un 26% del campione che, tramite un’offerta completa di servizi svincolati dallo sport, raggiunge un duplice scopo: consentire agli ospiti di diversificare la propria vacanza con iniziative che vanno al di là del semplice gioco ed allo stesso tempo alimentano l’indotto per lo sviluppo del territorio. © 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 15 IL VALORE DEL GOLF IN ITALIA Il 17% dei circoli di golf non stipula accordi di collaborazione con enti esterni per la promozione turistica. Accordi con enti esterni La maggior parte dei circoli di golf sono collegati tra loro tramite l’attività di coordinamento promossa dalla Federazione. Al fine di incrementare l’afflusso di golfisti turisti può essere però utile anche la creazione di un network “allargato” che coinvolga una molteplicità di soggetti complementari. Esempi di accordi con enti esterni sono: • • • • • • accordi con strutture ricettive limitrofe (hotel/residence/resort); convenzioni con strutture turistiche per l’organizzazione di escursioni; accordi con enti turistici territoriali; accordi con tour operator per la promozione del circolo; pacchetti per tour in altri circoli limitrofi; accordi con Regione/Provincia/Comune per la promozione del territorio. In base alla numerosità degli attori con cui ogni Club stipula accordi si può identificare il livello di collaborazione con enti esterni. Ad esempio, ad un livello di collaborazione “elevato” corrispondono partnership con almeno quattro tipi di soggetti diversi, quali strutture ricettive limitrofe, enti turistici territoriali, pubbliche amministrazioni e altri circoli collocati nelle vicinanze. Il livello decresce fino ad annullarsi, nel caso in cui il Club abbia creato solo collaborazioni essenziali, quali quelle con strutture ricettive limitrofe. Fig. 2.9 - Livello di collaborazione con enti esterni (turistici, amministrazioni pubbliche, altri circoli) 17% 13% Elevato Medio Basso Nessuno 30% 40% Fonte: Protiviti Survey 2010 Poco più della metà dei circoli ha stipulato accordi significativi o convenzioni con enti esterni, sviluppando un livello “medio” o “elevato” di collaborazione (Fig. 2.9). D’altra parte, il 17% non sfrutta ancora adeguatamente la leva degli accordi e ad oggi risulta totalmente sprovvisto di un network che vada al di là dell’ambito sportivo. © 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 16 IL VALORE DEL GOLF IN ITALIA corrisponde un aumento del numero di green fee registrati. Localizzazione e bellezza del campo sono tra le caratteristiche più importanti nella scelta di un Golf Club: tuttavia vi sono fattori che, come precedentemente descritto, possono avere un’influenza altrettanto determinante. Le seguenti analisi grafiche (Fig. 2.10) illustrano le correlazioni presenti tra il numero di green fee registrati e due elementi caratterizzanti l’offerta turistica: • • l’offerta di servizi complementari allo sport; la presenza di accordi e convenzioni con enti esterni. Fig. 2.10 - Servizi turistici e accordi vs green fee registrati 16.000 N. green registrati(2009) (2009) N. Green feefee resgistrati dell’offerta turistica Il valore dell’offerta turistica greenfee feeresgistrati registrati(2009) (2009) N.N.Green Al miglioramento 14.000 12.000 10.000 8.000 6.000 4.000 2.000 16.000 14.000 12.000 10.000 8.000 6.000 4.000 2.000 0 0 -1,2 0,8 Base 2,8 4,8 Standard 6,8 Offerta turistica Offerta turistica 8,8 Completa -1,2 0,8 2,8 Nessuno 4,8 Basso 6,8 Medio 8,8 Elevato Livello utilizzo accordi e convenzioni Livello di di utilizzo di di accordi e convenzioni Fonte: Protiviti Survey 2010 In base alle analisi condotte, possiamo affermare che i green fee registrati aumentano al crescere dei servizi offerti, ed in modo ancor più marcato al crescere della presenza di accordi e convenzioni. Per incrementare i ricavi appare quindi importante alimentare le partnership e il network con i vari attori presenti sul territorio. Inoltre, migliorare l’offerta di servizi turistici può consentire il raggiungimento di un buon vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti e l’immagine di un circolo attento alle esigenze dei propri ospiti. Oltre agli elementi analizzati, vi sono altri fattori utili per accrescere l’afflusso di golfisti non soci. Ad esempio, un sito web in lingua straniera è indispensabile per poter competere sul mercato internazionale, ma ad oggi non costituisce lo standard prevalente. © 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 17 IL VALORE DEL GOLF IN ITALIA Focus sul turismo del Golf in Italia Il golf è il quinto sport a cura di più commercializzato dai Tour Operator internazionali. L’offerta italiana venduta dai Tour Operator internazionali Lo sport rappresenta una leva decisiva per lo sviluppo dell’economia turistica dei diversi Paesi e, nella fattispecie di quella italiana, quale motivazione di viaggio che genera movimenti consistenti di turisti, dai semplici appassionati di sport ai veri e propri professionisti, passando per i tifosi. In quest’ottica, l’appeal dell’Italia come meta di turismo sportivo prende sempre più quota sui mercati internazionali del turismo organizzato, e il 2010 fa sfiorare la quota del 18% di operatori esteri che vendono pacchetti sportivi verso l’Italia, con una crescita di quasi 6 punti percentuali rispetto allo scorso anno. Il business più consistente è quello legato al mercato europeo (19,3%), in crescita rispettivamente di quasi 5 e 4 punti percentuali rispetto ai due anni precedenti (14,2%, 2009; 15,1%, 2008) (Fig. 3.1). Fig. 3.1 - Prodotto Sport venduto in Italia dai Tour Operator (per anno) Prodotto Sport venduto in Italia dai Tour Operator nel 2009/2010 % sul totale Tour Operator Europei Usa 2005 17,8 20,0 2006 13,4 12,0 2007 17,8 14,0 2008 15,1 20,0 2009 14,2 13,0 2010 19,3 13,0 Fonte: Osservatorio Nazionale del Turismo - dati Unioncamere In linea generale, la collocazione del golf tra le pratiche con le maggiori possibilità di sviluppo di turisti trova la sua raison d’être nella capacità di attirare turisti più diversi e senza limiti d’età, potenzialmente apprezzabile da chiunque voglia dedicarsi qualche ora di concentrazione all’aria aperta. Ad oggi esso rappresenta il quinto sport più commercializzato sui mercati dell’intermediazione internazionale (Fig. 3.2), con una percentuale del 14,4%, dopo ciclismo (36,1%), sci (25,8%), trekking (24,7%) e calcio (19,6%). Si tratta di pratiche sportive che hanno un’immagine ben più radicata nel nostro Paese, sia dal punto di vista del numero di appassionati sia per infrastrutture e per associazioni e organizzazioni coinvolte; ecco perché tale posizionamento può ragionevolmente considerarsi positivo e spingere verso l’avvio di misure e interventi mirati. © 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 18 IL VALORE DEL GOLF IN ITALIA Il Paese europeo che Fig. 3.2 - Sport commercializzato dai Tour Operator verso l’Italia (2010) % sul totale risposte vende la maggiore quota di pacchetti Calcio 19,6% Trekking 24,7% sportivi legati al golf è il Regno Unito. Golf 14,4% Sci 25,8% Sport acquatici 9,3% Equitazione 8,2% Tennis 8,2% Vela 6,2% Ciclismo 36,1% Automobilismo 5,2% Altro 7,2% Fonte: Osservatorio Nazionale del Turismo - dati Unioncamere Tra i mercati internazionali che più incidono sulla commercializzazione del “prodotto Golf” italiano all’estero, spiccano nomi importanti quali il Regno Unito. Per il 2011, invece, si stima che le previsioni di vendita totali (relative a Europa, Usa e India) di pacchetti di turismo del golf saliranno al 17,3% e altri mercati europei si affacceranno sulla scena, tra cui Austria e Olanda (Fig. 3.3). Fig. 3.3 - Prodotto Sport venduto in Italia dai Tour Operator (per Paese) Prodotto Sport venduto in Italia dai Tour Operator nel 2009/2010 % sul totale Tour Operator 2009 2010 Austria 14,3 21,4 Francia 6,1 12,1 Germania 6,2 19,8 Regno Unito 22,9 22,9 Spagna 8,3 8,3 Svizzera 19,0 19,0 Russia 5,3 5,3 Paesi dell'est 22,0 27,5 Belgio e Olanda 10,0 26,9 Paesi Scandinavi 27,3 17,1 Media Europa 14,2 19,3 Usa 13,0 13,0 India Totale 3,0 20,9 11,7 17,9 Fonte: Osservatorio Nazionale del Turismo - dati Unioncamere © 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 19 IL VALORE DEL GOLF IN ITALIA I turisti che vengono in Italia per trascorrere una vacanza all’insegna del golf provengono L’interesse del Tour Operator converge innanzitutto nel proporre pacchetti di turismo golfistico nelle aree del Centro Italia (Lazio e Toscana in primis) e poi nel Nord, dove Lombardia e Veneto fanno la parte del leone, anche in ragione della maggiore offerta di campi da golf e della ricchezza di attrazioni che già godono di una certa notorietà verso l’estero. Il valore aggiunto, pertanto, diviene l’offerta integrata di più risorse e di una molteplicità di attività. prevalentemente dalla Germania. I turisti del Golf in Italia: abitudini e propensione alla spesa Nel 2009 la vacanza sportiva in Italia è stata motivazione di soggiorno per il 19,4% dei vacanzieri (crescendo dall’11,7% del 2007 e dal 15,3% del 2008), generando circa 70 milioni di presenze. Tra questi, si stimano 1,8 milioni di presenze motivate dal turismo del golf che salgono a 3,9 milioni se si contano le notti di chi ha soggiornato in Italia anche per altre motivazioni ma ha praticato il golf durante la vacanza. La percentuale della presenza di turisti motivati dalla pratica del golf risulta, nel complesso, assolutamente non marginale a dimostrazione di come in pochi anni il turismo del golf stia assumendo un ruolo rilevante anche rispetto alle altre motivazioni turistiche. Tale quota, inversamente proporzionale alla numerosità dei campi, per effetto di dispersione assume valori lievemente inferiori nel Nord, per crescere sostanzialmente nel Centro e nel Mezzogiorno. I principali mercati stranieri per il sistema del turismo del golf risultano (Fig. 3.4) la Germania (48,8%), l’Austria (16,3%), il Regno Unito (13,4%) e la Francia (9,3%). Fig. 3.4 - Paese estero di provenienza: motivazione Golf Paese estero di provenienza: motivazione Golf Anno 2009 Germania 48,8 Austria 16,3 Regno Unito 13,4 Francia 9,3 Svizzera 7,4 Altro 4,7 Totale 100,0 Fonte: Osservatorio Nazionale del Turismo - dati Unioncamere In Italia, invece, le regioni che generano le più alte quote di turisti golfisti sono proprio quelle dove vi è una maggiore offerta di Golf Club, come la Lombardia (31,1%), il Piemonte (10,6%), l’Emilia Romagna (8%) e il Veneto (8%), © 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 20 IL VALORE DEL GOLF IN ITALIA Il golfista che si sposta per praticare sport è un turista confermando che il potenziamento dell’offerta risulterebbe oltremodo positivo in termini turistici e sulle economie locali (Fig. 3.5). Fig. 3.5 - Regione di provenienza: motivazione Golf high-profile, con una capacità maggiore di spesa rispetto alla media. Regione di provenienza: motivazione Golf Anno 2009 Lombardia 31,1 Piemonte 10,6 Emilia Romagna 8,0 Veneto 8,0 Sardegna 7,3 Puglia 6,9 Campania 6,8 Friuli Venezia Giulia 4,8 Abruzzo 4,3 Lazio 3,3 Marche 2,6 Toscana 2,3 Trentino Alto Adige 2,0 Altro 2,0 Totale 100,0 Fonte: Osservatorio Nazionale del Turismo - dati Unioncamere Come anche altri studi sulla domanda di vacanze golfistiche hanno dimostrato, chi si sposta per praticare golf è un turista high-profile, con una buona capacità di spesa e attento e curioso delle diverse risorse locali, di cui fa esperienza in modi diversi. In media, chi pratica golf spende 74 euro al giorno per l’alloggio, ovvero poco meno di venti euro in più del turista “tout court” in Italia (Fig. 3.6). Fig. 3.6 - Spesa media giornaliera dei turisti per l’alloggio La spesa media giornaliera dei turisti per l’alloggio (valori in euro) Anno 2009 Motivazione Golf Totale turisti Italiani 67,95 55,00 Stranieri 80,20 57,65 Totale 74,00 56,12 Fonte: Osservatorio Nazionale del Turismo - dati Unioncamere Inoltre, la fruizione di una vacanza articolata, che alla pratica del golf accompagna un ventaglio di attività diverse (Fig. 3.7) - che passano per le escursioni, la degustazione delle eccellenze enogastronomiche, lo shopping, il © 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 21 IL VALORE DEL GOLF IN ITALIA wellness e l’offerta culturale - genera una spesa media pro-capite al giorno di 113 euro contro i 66 circa della spesa media dei turisti in Italia (Fig. 3.8). Fig. 3.7 - Attività svolte durante la vacanza Golf Motivazione della vacanza Golf: attività svolte Possibili più risposte; percentuale calcolata sul totale turisti Anno 2009 Italiani Stranieri Totale Escursioni 51,5 39,1 45,9 Ho degustato i prodotti tipici locali 28,7 23,2 26,2 Ho fatto shopping 25,9 8,1 17,9 Sono andato in centri benessere (saune ecc.) 7,5 26,5 16,0 Gite in barca a noleggio 26,3 3,0 15,8 Visita di musei e/o mostre 13,6 14,0 13,8 Ho acquistato prodotti tipici e/o dell'artigianato locale 16,0 0,0 8,8 Partecipazione ad eventi folkloristici 14,6 0,8 8,4 Partecipazione ad eventi enogastronomici 11,0 5,2 8,4 Visitato monumenti e siti di interesse archeologico 6,5 10,0 8,1 Ho assistito a spettacoli musicali 12,1 1,0 7,1 Partecipazione a spettacoli teatrali o cinematografici 8,9 1,9 5,7 Gite in barca privata 7,3 3,1 5,4 Fonte: Osservatorio Nazionale del Turismo - dati Unioncamere Fig. 3.8 - Quota di turisti per classe di spesa Motivazione della vacanza Golf: quota di turisti per classe di spesa (escluso viaggio e alloggio) Anno 2009 Italiani Stranieri Totale da 0 a 30 46,9 41,3 44,4 da 31 a 60 19,5 13,0 16,5 da 61 a 90 13,1 8,6 11,1 da 91 a 120 6,7 4,6 5,8 da 121 a 150 1,7 9,4 5,2 oltre 150 12,1 23,2 17,1 Totale 100,0 100,0 100,0 Spesa media giornaliera motivazione Golf 92,38 139,87 113,75 Spesa media giornaliera turisti in Italia 68,14 63,66 66,15 Spesa media (escluso viaggio e alloggio) Fonte: Osservatorio Nazionale del Turismo - dati Unioncamere Un tale comportamento di vacanza, che può definirsi attivo, attribuisce una valenza ancora maggiore ai giudizi positivi che il turista del golf esprime sui vari elementi del soggiorno (Fig. 3.9). La soddisfazione complessiva scaturisce da un © 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 22 IL VALORE DEL GOLF IN ITALIA insieme congiunto di elementi, che non solo premiano l’offerta ricettiva e l’offerta enogastronomica locale, ma aspetti più delicati come la pulizia dei luoghi e la loro sicurezza in termini ambientali e di sostenibilità, e l’organizzazione del territorio. Fig. 3.9 - Giudizio medio sul soggiorno Giudizio medio sul soggiorno (dove 1 è il minimo e 10 il massimo) Motivazione Golf Totale Turisti Ital. Stran. Tot. Ital. Stran. Tot. L'accoglienza nelle strutture di alloggio 7,9 8,6 8,3 7,8 8,0 7,9 La pulizia dell'alloggio 8,0 8,4 8,2 7,8 7,9 7,9 La qualità del mangiare e bere 7,9 8,2 8,1 8,0 8,3 8,1 La cortesia/ospitalità della gente 7,8 8,3 8,0 7,8 8,0 7,9 La pulizia del luogo Il rispetto per l'ambiente/urbanizzazione/inquinamento L'organizzazione del territorio 7,6 7,9 7,8 7,6 7,8 7,7 7,5 7,7 7,6 7,4 7,5 7,5 7,5 7,7 7,6 7,4 7,5 7,5 L'offerta di intrattenimento 7,3 8,0 7,6 7,4 7,6 7,5 L'offerta culturale 7,2 7,7 7,4 7,6 8,0 7,7 Il costo dell'alloggio 7,0 7,5 7,3 7,2 7,3 7,2 Informazioni turistiche 7,1 7,5 7,3 7,3 7,4 7,3 Il costo dei trasporti locali 7,2 7,0 7,1 7,0 7,2 7,1 Il costo della ristorazione 6,7 7,5 7,1 7,1 7,2 7,2 Il traffico 6,3 7,2 6,7 6,7 6,8 6,7 Offerta turistica nel complesso 7,9 8,0 7,9 8,0 8,1 8,1 Fonte: Osservatorio Nazionale del Turismo - dati Unioncamere Elementi importanti da cui dedurre che chi si sposta per giocare a golf è un turista in grado di generare un passaparola positivo, a vantaggio sia dell’immagine del golf in Italia che, più in generale, delle vacanze spese nel nostro Paese, confermando - per via indiretta - l’ineludibile esigenza di sostegno e valorizzazione. © 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 23 IL VALORE DEL GOLF IN ITALIA Focus sui Golf Club di Roma La localizzazione dell’offerta golfistica nelle vicinanze di Roma favorirebbe la valorizzazione di molteplici risorse con conseguenti benefici per tutto il territorio. Roma è famosa in tutto il mondo per la sua storia millenaria e la sovrapposizione di testimonianze di quasi tre millenni che rendono il centro storico patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Inoltre vanta il primato di capitale europea con il più alto numero di ettari riservati al verde. Le destinazioni di vacanza di un turista high-profile, quale il golfista, possono diventare teatro di una serie di attività che passano per lo sport, la cultura, la gastronomia, lo shopping e il benessere. In tale contesto, la localizzazione dell’offerta di campi da golf nelle vicinanze di grandi città d’arte diviene strategica, poiché rende possibile la valorizzazione di diverse risorse in maniera congiunta e la moltiplicazione degli effetti positivi. Un’offerta golfistica che ambisca a concretizzare i suddetti effetti deve non solo essere idonea ad accogliere un costante afflusso di turisti, ma anche raggiungere standard qualitativi elevati. Il Golf nel Lazio Nel Lazio l’offerta golfistica - rispetto a quanto avviene nelle regioni del Nord tarda ad ampliarsi: qui si trovano 29 circoli, pari all’8% del totale, per 10 mila tesserati, cioè il 10% di quelli italiani. Fig. 4.1 - Rapporto Provincia numero di abitanti/numero tesserati Anno 2009 - Lazio Popolazione residente Provincia Viterbo Roma Rieti Frosinone Latina 318.139 4.154.684 159.979 497.849 551.217 Tesserati ogni 10.000 abitanti 32 20 12 8 7 Rapporto Junior/ Tot. Soci 17% 11% 18% 26% 11% Fonte: dati FIG 2009 - ISTAT 2009/elaborazione Protiviti Roma cede il posto a Viterbo nel primato delle province con il maggior numero di tesseramenti per abitante, mentre Latina è quella dove questo sport risulta essere meno diffuso (Fig. 4.1). Grazie al grande afflusso di visitatori che la regione laziale accoglie durante tutto l’anno, soprattutto nella capitale, il segmento golfistico ha buone possibilità di crescita, se riuscirà a puntare sullo sviluppo dei circoli a vocazione turistica. Questi ad oggi sono rappresentati solo da 6 campi, corrispondenti al 20% del totale, con una capienza massima di circa 300 mila giocatori l’anno. © 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 24 IL VALORE DEL GOLF IN ITALIA Roma ospita circa il 60% del totale dei green laziali ma, pur costituendo la meta turistica principale della regione, solo il 12% sono a vocazione turistica. Fonte: dati FIG 2009/elaborazione Protiviti Nel 2009, per sopperire a questi limiti, 14 Golf Club romani si sono riuniti nel Consorzio Roma Golf District, iniziativa volta a valorizzare le strutture della capitale dal punto di vista turistico. Ai fini del focus su Roma, dal campione iniziale sono stati estratti i 5 Golf Club più rappresentativi del Consorzio, per poter condurre analisi comparative sia con la realtà italiana, sia con quella internazionale. Il campione di riferimento è costituito da circoli di dimensione elevata: ognuno ha in media 782 soci. Sono Club di tipo “natura” per il 60% e di tipo “città” per il 40%; hanno percorsi da 18 e 27 buche, rispettivamente nel 60% e 40% dei casi. © 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 25 IL VALORE DEL GOLF IN ITALIA In estate a Roma si Green fee registra un forte calo dei green fee Il seguente confronto riguarda uno tra gli elementi di riferimento per una prima valutazione sull’afflusso turistico: l’andamento dei green fee registrati. registrati: dato in contrasto con l’affluenza turistica nella capitale in tale periodo. Fig. 4.2 - Trend green fee (Valore medio) - Italia e Roma Italia 10.000 10.000 9.000 9.000 8.000 8.000 7.000 7.000 6.000 6.000 5.000 5.000 4.000 4.000 3.000 3.000 2.000 2.000 1.000 1.000 0 Roma 0 2007 Del ta 2008 Del ta 2009 2009 2007 Del ta 2008 Del ta 2009 2009 Fonte: Protiviti Survey 2010 Il trend dal 2007 al 2009 è complessivamente crescente sia per il campione “Italia” (+24%) che per quello di “Roma” (+27%), ma in quest’ultimo vi è una flessione nel 2009 (-8%) (Fig. 4.2). Inoltre, il numero medio di green fee registrati nei circoli di Roma si mantiene su un valore inferiore, pari a circa 7.200 green fee l’anno, rispetto al campione “Italia” (8.200/anno). Fig. 4.3 - Trend green fees per stagione - Italia e Roma 100% 90% 14% 25% 80% 70% 37% 18% Autunno 60% Estate 50% Primavera 40% 30% 37% Inverno 41% 20% 10% 19% 8% 0% Italia Roma Fonte: Protiviti Survey 2010 L’andamento è tipicamente stagionale: come per i circoli di “città”, vi è un picco di presenze in primavera (37%), ed un calo in estate (18%) e inverno (19%) (Fig. 4.3). Sebbene a Roma l’andamento sia relativamente più omogeneo rispetto a quanto avviene in Italia, tali dati spiccano se valutati considerando la costante affluenza turistica verso la capitale e le temperature miti che la caratterizzano. © 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 26 IL VALORE DEL GOLF IN ITALIA Nei circoli del distretto di Roma l’offerta turistica potrebbe essere potenziata con l’organizzazione di Offerta turistica Facilities Un’offerta turistica adeguata implica la predisposizione di strutture studiate per soddisfare le esigenze di visitatori con diversi interessi. Fig. 4.4 - Facilities - Italia vs Roma visite culturali o naturalistiche. 100% 100% 100% 100% 100% 100% 91% 80% 80% 74% 65% 61% 60% 60% 48% 40% 39% 40% 20% 20% 20% 0% Rist orant e Bar/Buvet t e Pro-shop Palest ra Italia Piscina Sala Conf erenze SPA Campi da Tennis/ Basket / Volley Ro ma Fonte: Protiviti Survey 2010 Se paragonati ai circoli italiani, quelli romani dispongono di strutture meno complete: solo il 20% offre la SPA o facilities che consentono di praticare sport diversi dal golf quale, ad esempio, il tennis (Fig. 4.4). Riprendendo la classificazione adottata per il campione nazionale, si può affermare che tra le strutture ricettive romane vi è una prevalenza di quelle di tipo “sport” (60%), mentre sia quelle di tipo “base” che “benessere” costituiscono il 20% (Fig. 4.5). Fig. 4.5 - Struttura ricettiva - Roma 20% 20% Base Sport Benessere 60% Fonte: Protiviti Survey 2010 Tuttavia, non c’è neppure un circolo con struttura “all inclusive” che integri l’attività sportiva con l’offerta di servizi legati al benessere quali la SPA. © 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 27 IL VALORE DEL GOLF IN ITALIA I circoli del Consorzio di Roma presentano buoni margini di miglioramento relativamente Servizi complementari I servizi complementari comprendono tutte quelle attività che vanno al di là della pratica sul green e che permettono di diversificare il soggiorno. Considerando gli svariati richiami turistici propri dell’area laziale, l’organizzazione di tali servizi diventa indispensabile per rendere l’offerta turistica appealing anche agli occhi dei non golfisti. all’offerta di servizi complementari. Tuttavia, nei circoli di Roma tale leva non è adeguatamente sfruttata: nessuno di essi propone visite guidate della capitale o di altre città d’arte limitrofe, né escursioni naturalistiche (Fig. 4.6). Fig. 4.6 - Servizi complementari - Italia vs Roma 100% 87% 80% 60% 60% 43% 40% 39% 35% 20% 20% 9% 0% 0% 0% 0% Clinique di avviamento al go lf Visite guidate città d'arte To ur eno gastro no mici Italia Escursio ni naturalistiche A ltro Ro ma Fonte: Protiviti Survey 2010 Rispetto al campione “Italia”, inoltre, solo un quinto organizza tour enogastronomici, e il 40% non offre servizi complementari di tipo “base”, quali le clinic di avviamento al golf. Accordi con enti esterni Vista l’influenza data dagli accordi e convenzioni sul numero di green fee registrati, si rivela fondamentale il mantenimento di un network sviluppato per sfruttare al meglio i flussi turistici nella regione. Fig. 4.7 - Accordi e Convenzioni - Italia vs Roma 100% 80% 80% 73% 68% 60% 50% 52% 50% 50% 50% 50% 52% 40% 40% 20% 20% 0% Strutture ricettive limitro fe To ur o perato r Enti turistici territo riali Italia Strutture turistiche Regio ne/ P ro vincia/ Co mune P acchetti per to ur su altri circo li Ro ma Fonte: Protiviti Survey 2010 © 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 28 IL VALORE DEL GOLF IN ITALIA Ma i circoli di Roma risultano poco attivi a tal proposito: le collaborazioni con i Tour Operator sono state stipulate solo da un quinto del campione, e le convenzioni con altri circoli appartenenti alla stessa area geografica sono attive solo nel 40% dei casi (Fig. 4.7). Quest’ultimo tipo di collaborazioni è particolarmente importante se si considera che una delle prerogative per la scelta di una località di vacanza, da parte del turista golfista, è proprio la possibilità di giocare su green diversi per conformazione e difficoltà, come avviene nel caso dell’Andalusia (focus nel capitolo successivo). © 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 29 IL VALORE DEL GOLF IN ITALIA Un esempio di successo L’offerta dei Golf Club andalusi costituisce un valido spunto per lo sviluppo dei circoli italiani. Sebbene in continua crescita, il golf in Italia non ha ancora raggiunto un livello di sviluppo comparabile a quello di altri Paesi a noi assimilabili per storia e attitudini culturali. Se prendiamo in considerazione la Spagna, in particolare, notiamo che l’industria del golf genera attualmente 3 miliardi di euro5 e che il Paese è riuscito a determinare lo sviluppo di alcune sue regioni proprio attraverso le potenzialità di richiamo turistico di questo sport. Un esempio degno di nota è sicuramente l’Andalusia: la regione, con più di 120 campi, è proposta come meta per gli appassionati dalla maggior parte dei Tour Operator europei ed extraeuropei, e ogni anno circa 500.000 golfisti stranieri usufruiscono delle strutture alberghiere locali. Il Golf in Andalusia L’Andalusia è una regione di 88.000 km² con 900 km di costa. Se analizziamo alcuni tra gli aspetti che hanno contribuito allo sviluppo del settore golfistico nel territorio, emergono spunti di riflessione interessanti. Andalusia: 120 Golf Club Lazio: 29 Golf Club Marbella: 49 campi in un raggio di 40 Km Roma: 9 campi in un raggio di 40 Km (9 ogni 1000 Km2) (meno di 2 ogni 1000 Km2) Precipitazioni: 233 mm/anno Precipitazioni: 744 mm/anno GF medio: 110 € GF medio: 100 € Utilizzo prevalente: all inclusive Utilizzo prevalente: pratica sportiva Córdoba Jaén Viterbo Rieti Sevilla Huelva Granada Almería Cádiz Málaga Roma Frosinone Latina Marbella Fonte: Protiviti 2010 5 Ministero del Turismo (2010), Disegno di legge che introduce “Misure per incentivare il turismo sportivo tramite la diffusione del gioco del golf e la realizzazione di impianti golfistici”, pag. 3. © 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 30 IL VALORE DEL GOLF IN ITALIA In particolare: • Condizioni climatiche: l’Andalusia presenta condizioni climatiche particolarmente favorevoli, ha una media di precipitazioni annuali molto bassa e temperature miti. • Green fee: i green fee non mostrano importanti scostamenti rispetto agli standard europei. Il costo medio in Andalusia è pari a 110 euro - con un range di valori minimi e massimi tra 72 e 147 euro, ma i Golf Club andalusi utilizzano molto green fee stagionali e pacchetti promozionali. • Facilities: tutti i resort andalusi dispongono di un insieme completo di facilities quali piscina, SPA, campi da tennis, palestra, assumendo i connotati di veri e propri centri vacanze “all inclusive”, più che di semplici strutture dedicate alla pratica del golf. In alcuni casi sono inoltre proposti servizi ulteriori, quali il noleggio bici e barca. • Servizi per golfisti: in tre Club andalusi è possibile conseguire, ad esempio, il Golfer’s Zertifikat, la certificazione del golfista rilasciata dalla German Golf Academy, che riflette l’impegno dei resort nella creazione di un network internazionale che stimoli l’afflusso di stranieri. • Servizi per clientela straniera: nei resort spagnoli spesso si parla, oltre all’inglese, anche il tedesco, condizione non facilmente ritrovabile in Italia. • Concentrazione circoli: l’offerta golfistica in Spagna è molto ampia. Considerando infatti un raggio di 40 km6 attorno alle città di Marbella per l’Andalusia e Roma per il Lazio, nella prima regione si trovano ben 49 circoli golfistici, mentre intorno a Roma solo 9. In generale, alcuni spunti di riflessione e margini di miglioramento dell’offerta golfistica possono essere rilevanti non solo per il Consorzio di Roma, ma per l’intera realtà italiana. L’obiettivo è riacquistare competitività sul mercato internazionale, potenziando e perfezionando i servizi e le strutture disponibili, ferma restando la necessità di rispettare l’equilibrio ambientale e paesaggistico. 6 La distanza di 40 km è stata presa come riferimento, poiché percorribile in tempi modesti da un turista che si trovi nella regione. © 2011 Protiviti Srl. All rights reserved 31 Chi è Protiviti Protiviti è un Gruppo multinazionale di consulenza direzionale, leader nell’analisi e progettazione di modelli di Governance, Organizzazione e Controllo. Aiutiamo i nostri clienti ad esplorare nuove Contatti: opportunità di sviluppo e di crescita del valore, identificando i rischi e definendo le migliori Alessandro Cencioni strategie di gestione e di controllo. Managing Director E-mail: [email protected] Siamo l’unico esempio su scala mondiale di società svincolata dai network della revisione contabile che affianca alla consulenza di Marco Perrone business quella su Governance, Compliance, Risk Associate Director E-mail: [email protected] Management e Internal Audit. Ufficio di Milano Via Tiziano, 32 20145 Milano Tel. 02 6550 6301 Ufficio di Roma Via Salaria, 222 00198 Roma Tel. 06 4204 9801 Ufficio di Torino Corso Trapani, 16 10139 Torino Tel. 011 7771 811 www.protiviti.it www.protiviti.com I dati raccolti sono stati trattati in forma aggregata e conseguentemente le informazioni di cui al presente documento sono di portata generale e non intendono fare riferimento ad alcuna specifica situazione. Protiviti, pur adoperandosi per fornire informazioni accurate e tempestive, non è responsabile per qualsiasi errore o omissione né per i risultati ottenuti attraverso la presente ricerca e non può garantirne la correttezza e validità nel tempo. 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