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VALVOLE DI REGOLAZIONE A GABBIA SERIE 1 - 6930 e 1
ACA 3007 EDIZ. 06-2005 ISTRUZIONI PER INSTALLAZIONE – IMPIEGO – MANUTENZIONE VALVOLE DI REGOLAZIONE A GABBIA SERIE 1 - 6930 e 1 - 4430 -2- NORME DI SICUREZZA GENERALITÀ SOLLEVAMENTO E MOVIMENTAZIONE Oltre alle norme di seguito riportate il responsabile dell' impianto deve ottemperare a quanto previsto dalla vigente legislazione sulla sicurezza e salute del personale nei posti di lavoro. Per il sollevamento utilizzare, se presenti, gli appositi golfari; altrimenti procedere all' imbragatura del corpo valvola. ATTENZIONE PERICOLO Per qualsiasi intervento deve essere utilizzato esclusivamente personale idoneo e specializzato. Utilizzare i golfari montati sull' attuatore per il sollevamento dell' assieme valvola-attuatore solo se non diversamente indicato dalle apposite targhette. La ditta Parcol declina ogni responsabilità per danni causati a persone o cose imputabili ad un uso improprio delle apparecchiature, all' utilizzo di ricambi non originali, ad interventi effettuati da personale non autorizzato. RUMORE In particolari condizioni di impiego la valvola può generare elevati livelli di rumore. E' pertanto necessario prendere, in tali casi, le opportune precauzioni come previsto dalla normativa vigente. Il trasporto deve essere effettuato utilizzando gli imballi originali fino al luogo di installazione. Si declina ogni responsabilità per danni causati a persone o cose ed imputabili agli imballi qualora questi siano stati manomessi. TEMPERATURA Nel caso la valvola sia attraversata da fluido ad elevata temperatura, l'operatore deve prestare particolare attenzione alle parti non protette. IMPIEGO E MANUTENZIONE Prestare particolare attenzione al blocchetto di collegamento ed agli eventuali leverismi collegati allo stelo. PREMISTOPPA ATTENZIONE PERICOLO Anche a valvola ferma non avvicinare mai le mani allo stelo ed ai leverismi se non dopo aver tolto aria e scaricato la molla. Non va allentato né sostituito con la valvola in pressione. SMONTAGGIO ATTENZIONE PERICOLO Per evitare danni a persone o cose occorre depressurizzare la valvola prima di procedere allo smontaggio anche parziale. ATTENZIONE PERICOLO Per evitare danni a persone o cose occorre isolare l’attuatore dalla pressione di rete e quindi depressurizzarlo prima di procedere allo smontaggio anche parziale. Per eseguire qualsiasi operazione di smontaggio anche parziale dell' attuatore attenersi scrupolosamente alle istruzioni riportate sul manuale. -3- LIMITAZIONI D'USO Rischi residui rispetto ai requisiti essenziali di sicurezza di cui all''Allegato I della Direttiva 97/23/CE Il limite di 1.5 g è stato calcolato con attuatore in posizione verticale per le valvole a globo di rating più basso e nelle condizioni di esercizio più severe. Per le valvole speciali, o nel caso di installazione di attuatori di tipo differente, la verifica sismica viene eseguita solo quando espressamente richiesta. Quando non diversamente specificato o richiesto, le valvole a globo Parcol sono soggette alle seguenti limitazioni d'uso: 0 - MASSIMA PRESSIONE E TEMPERATURA DI ESERCIZIO Prima di installare la valvola sull'impianto accertarsi che le massime pressioni e temperature di esercizio previste per la valvola siano compatibili con il suo rating e non eccedano i valori massimi ammissibili riportati sulla targhetta. 4 - SOLLECITAZIONI TRASMESSE DAL PIPING Non è in genere necessaria alcuna verifica quando il diametro D della tubazione connessa non è superiore a 1.5 volte (2 volte per DN ≤ 3") il diametro nominale DN della valvola. 1 - MINIMA TEMPERATURA DI ESERCIZIO Le valvole con corpo in acciaio al carbonio (SA 105 o SA216 WCB) sono adatte al funzionamento ad una temperatura minima di -20°C con pressione al limite del rating e -29°C con pressione non superiore ad 1/3 del massimo del rating . Per le valvole in acciaio legato CrMo (SA217 WC6, SA217 WC9, SA217 C12A, SA182 F11, SA182 F22, SA182 F91 ecc.), destinate tipicamente al funzionamento ad alta temperatura, la temperatura di impiego al limite della pressione di rating deve essere superiore a +20 °C. E' ammesso il funzionamento a temperature fino a 29°C quando la massima pressione di esercizio non supera 1/3 del massimo valore di rating a temperatura ambiente: Poiché la valvola NON deve essere utilizzata come punto fisso, nel caso di differenza tra i diametri delle tubazioni in ingresso e uscita, si deve far riferimento al minimo dei due diametri in quanto limitativo anche per il progettista del piping. 5 - VIBRAZIONI, FATICA, ecc. Se la valvola è stata selezionata correttamente (tipologia del trim e dimensione delle sezioni di passaggio) non si dovrebbero manifestare fenomeni vibratori significativi causati dalla valvola. Tuttavia in presenza di servizi critici (ad esempio su fluidi cavitanti o flashanti con elevate pressioni differenziali) modeste variazioni delle condizioni di processo possono innescare fenomeni vibratori anche intensi che possono danneggiare le parti interne della valvola e i leverismi di rinvio della strumentazione. In questo caso è necessario intervenire per riportare le condizioni di processo nei limiti previsti oppure rivedere il progetto del trim della valvola. Pressione Pressione per (1) (1) (2) di rating T ≤ 20°C bar bar 150 20 7 300 51.7 17 600 103.4 34 900 155.1 52 1500 258.6 86 2500 431 144 4500 775.7 259 (1) Si fa riferimento a SA217 WC6/WC9 o SA182 F11/F22 (2) Anche in fase di pressatura idrostatica se T ≤ 20°C RATING ANSI 6 - EROSIONE, CORROSIONE 6.1 - Fluidi soggetti a flashing e cavitazione In presenza di flashing o cavitazione, al fine di ridurre al minimo il rischio di erosione della parete del corpo, si consiglia l'utilizzo di corpi in acciaio CrMo con DN e/o rating maggiorato abbinati a trim con diametro fori inferiore allo standard oppure di tipo specifico a flashing controllato. 2 - VITA UTILE IN REGIME DI CREEP Nel caso di utilizzo al di sopra della temperatura di creep (si veda tabella allegata) la vita utile garantita per la valvola è non inferiore a 100 000 h di funzionamento continuo al limite della pressione di rating corrispondente alla temperatura. Materiale Acciai al C (es. A216 WCB-A105) Acciai CrMo (es. A217 WC9-A182 F22) Acciai austenitici serie 300 fusi Acciai 9% Cr Mo V (es. A217 C12A-A182 F91) Acciai austenitici serie 300 forgiati 6.2 - Corrosione Le valvole Parcol sono state progettate considerando 2 mm di sovrametallo di corrosione per le esecuzioni a globo fuse e 1 mm per le costruzioni saldate o forgiate con spessore di parete fino a 30 mm. Nel caso di corrosione intergranulare diffusa è possibile stimare la vita utile della valvola in funzione del valore di sovrametallo disponibile. In presenza di fenomeni corrosivi localizzati caratteristici degli ambienti con presenza di cloruri quali vaiolatura, corrosione interstiziale sulle superfici di appoggio delle guarnizioni o stress corrosion, non è possibile eseguire previsioni di vita utile affidabili ed è quindi fondamentale una corretta selezione del materiale del corpo valvola. T inizio creep 343°C 455°C 510°C 538°C 538°C 3 - SOLLECITAZIONI DOVUTE AL SISMA L'integrità strutturale delle valvole Parcol, equipaggiate con attuatori pneumatici standard, in presenza di sisma è garantita, senza ulteriore verifica, almeno fino ad una accelerazione di 1.5 g ortogonale all'asse dell'attuatore. 6.3 - Infragilimento da idrogeno Per servizi con rischio di SSC, in presenza di H2S (previsti ad esempio dalla norma NACE MR0175), i -4- materiali devono essere preventivamente scelti e specificati in modo opportuno. 9 - SPINTA MASSIMA ATTUATORE Non è necessaria alcuna verifica quando sono installati attuatori pneumatici standard Parcol. Nel caso di installazione di attuatori elettrici, oleodinamici o pneumatici di fornitura non Parcol è necessario verificare che il valore della spinta massima generata dall'attuatore non risulti eccessiva. 6.4 - Particelle abrasive trasportate dal fluido La presenza di particelle abrasive trasportate dal fluido, oltre che alle parti interne della valvola, può arrecare danni significativi anche alle parti in pressione riducendone localmente lo spessore. 10 - UTILIZZO COME VALVOLA DI ESTREMITÀ Le valvole Parcol non sono progettate per essere utilizzate come valvole di estremità. Questo utilizzo non è previsto anche quando le valvole sono fornite per servizio on-off. 7 - INCENDIO ESTERNO Le valvole Parcol non sono progettate per resistere in caso di incendio esterno. 8 - PROTEZIONE DA SOVRAPRESSIONI 11 - CARICHI CICLICI DI PRESSIONE E TEMPERATURA Per la maggior parte delle applicazioni eventuali variazioni ripetitive di pressione e/o temperatura non creano limitazioni alla vita utile della valvola. In particolare non deve essere eseguita nessuna verifica quando : - la temperatura massima di funzionamento non supera 550°C; - non sono previste variazioni della temperatura del fluido superiori a 2 K/min; - la massime escursione ciclica di pressione non è superiore a 1/3 della pressione massima di rating. Qualora le condizioni di esercizio previste non rientrino in quelle sopraesposte, si rende necessaria una verifica ad-hoc per la valutazione della vita utile della valvola. 8.1- Sovrapressioni durante lo scarico di valvole di sicurezza Le valvole devono essere protette da pressioni superiori alla massima di rating. Sono ammessi picchi massimi di pressione, per brevi periodi durante lo scarico di valvole di sicurezza, fino al 10% oltre la massima pressione di rating corrispondente alla temperatura di funzionamento. 8.2 - Manovre brusche su fluidi incomprimibili: colpi d'ariete Soprattutto nel caso di utilizzo su fluidi incomprimibili devono essere evitate manovre brusche di chiusura che possono provocare elevate sovrapressioni localizzate (colpo d'ariete). In particolare è da evitare l'installazione con flusso tendente a chiudere di valvole con otturatore non bilanciato quando non è stato previsto un attuatore di rigidezza adeguata. -5- ISTRUZIONI PER INSTALLAZIONE – IMPIEGO – MANUTENZIONE VALVOLE DI REGOLAZIONE A GABBIA SERIE 1-6930 e 1-4430 Se si prevedono forti riscaldamenti del corpo (valvole piccole, trattamenti termici, processi MIG ecc.) e il trim ha inserti di materiale plastico è consigliabile tenere sotto controllo la temperatura del corpo. Temperatura max misurata sulla superficie esterna a 70-80 mm dal cordone di saldatura lato valvola = 100°C. In casi dubbi è meglio smontare il trim prima di iniziare la saldatura. PREMESSA : Prima di montare una valvola 1-6930 o 1-4430 occorre controllare che il processo non abbia pressioni di esercizio superiori a quelle corrispondenti al rating della valvola. In aggiunta a ciò deve essere preso in considerazione il rating limite specifico di questo tipo di valvola che può in taluni casi risultare più limitativo. 1 INSTALLAZIONE 1.1 La tubazione in cui è inserita la valvola deve avere tratti rettilinei di lunghezza non inferiore a 6 DN a monte e 3 DN a valle. Lo scopo di questa richiesta è di ottenere un flusso non deviato sulle due connessioni del corpo soprattutto su quella d'ingresso Nei tratti rettilinei possono esserci riduzioni purché opportunamente raccordate e concentriche. 1.5 Lo scartamento delle valvole PARCOL è conforme a quello prescritto dalla norma IEC 534.3.1 Tav. 1. 1.6 Per i corpi con attacchi filettati può essere necessario, in funzione del tipo di installazione, montare raccordi a tre pezzi per permettere l'asportazione delle valvole dalle linee. 1.7 Le valvole di regolazione sono installate solitamente con sistema di by-pass per permettere la manutenzione senza interrompere la continuità di servizio. La necessità di tale installazione deve essere definita per ogni particolare applicazione. Meglio si rispettano tali richieste e più la valvola si comporta in esercizio come previsto in sede di selezione, sia per quanto riguarda il suo dimensionamento, la rumorosità, la stabilità dell'otturatore ecc. 1.2 1.3 1.4 Le 2 valvole di intercettazione poste a cavallo della valvola di regolazione devono avere un DN pari a quello della linea per non introdurre una perdita di carico sensibile quando sono tutte aperte. La valvola di by-pass deve avere invece lo stesso passaggio (pieno o ridotto) di quello della valvola di regolazione. Prima di montare le valvole occorre assicurarsi, soprattutto nei nuovi impianti, che le tubazioni siano pulite ed esenti da scorie di saldature. Onde evitare le tensioni in trazione o flessione che potrebbero verificarsi col serraggio delle valvole alle tubazioni, occorre controllare che gli attacchi di queste ultime siano nella giusta posizione (scartamento, coassialità e parallelismo) ciò particolarmente nel caso di valvole con attacchi flangiati. Se il corpo della valvola è ad attacchi a saldare procedere al collegamento alla linea evitando un eccessivo surriscaldamento della parete del corpo. Se l'otturatore della valvola ha l'inserto di materiale plastico per la tenuta è buona norma mantenere l'otturatore sollevato dalla sede durante l'operazione di saldatura. -6- 1.8 Le valvole serie 1-6930 e 1-4430, vengono normalmente montate in modo che il flusso tenda ad aprire l'otturatore, a meno che non sia diversamente specificato. 1.9 Il senso del flusso conforme a quanto detto è individuabile dalla freccia riportata sull'apposita targhetta. 1.10 Le valvole vengono normalmente montate con l'attuatore rivolto verso l'alto. Possono comunque essere montate e funzionare correttamente in ogni altra posizione. Il montaggio con attuatore rivolto verso il basso è da evitare quando il fluido contiene particelle solide che depositandosi nel cappello, potrebbero danneggiare la tenuta del premistoppa. 2 SMONTAGGIO E MONTAGGIO VALVOLA 2.1 SMONTAGGIO VALVOLA regolazione fra stelo e tirante dell'attuatore per compensare la riduzione in lunghezza. 2.2.1 2.2.1.1 Rimuovere la spina spingendola fuori con un punzone. 2.2.1.2 Avvitare a fondo il nuovo stelo nell'otturatore (nuovo o vecchio) utilizzando il quadro esistente all'estremità opposta. Evitare di danneggiare le superfici rettificate. 2.2.1.3 Appoggiare il gambo dell'otturatore su un blocco a "V". 2.2.1.4 Forare secondo i dati della tabella 1 guidando la punta nel foro esistente nel gambo. 2.2.1.5 Rimuovere le bave di foratura. 2.2.1.6 Aggiungere un po' di grasso sulla nuova spina e infilarla nel foro. 2.2.1.7 Controllare sul tornio che stelo e otturatore siano allineati. In caso contrario raddrizzare con un martello rivestito di plastica o gomma. 2.1.1 Rimuovere l'attuatore dalla valvola (ved. manuale di istruzioni dell'attuatore) 2.1.2 Smontare i dadi (4) e togliere il cappello unitamente allo stelo e all'otturatore. Nel caso in cui l'otturatore abbia un inserto di tenuta che offre una forte resistenza oppure in caso di grippaggio fra otturatore e gabbia è preferibile allentare prima il packing (dadi 24) e sfilare il cappello dallo stelo lasciando l'otturatore nella gabbia. 2.1.3 Per smontare il “Set tenuta” del cappello vedere il Manuale di Istruzione “Premistoppa per valvole di regolazione”. 2.1.4 Estrarre la guarnizione (8) dal corpo; questa operazione può essere difficoltosa e non sempre è possibile evitare danni alla guarnizione. Si raccomanda di sostituirla con ricambi originali PARCOL. 2.2.2 Versione senza spina Procedere come nel caso precedente eccetto che per l'operazione di foratura dello stelo. Il bloccaggio dello stelo è realizzato mediante bulinatura del filetto in corrispondenza del foro sul gambo dell'otturatore. 2.1.5 Per estrarre la gabbia (9) dal corpo si possono utilizzare i fori maschiati o le scanalature esistenti sulla sua parte superiore facilmente accessibile dall'esterno. Nella versione con adattatore (11) quest'ultimo viene rimosso unitamente alla gabbia. Se la gabbia offre resistenza all'estrazione a causa di incrostazioni o depositi, è possibile smuoverla picchiettando dall'esterno in varie direzioni. ELENCO COMPONENTI Figure 1 e 2 POS. 2.1.6 Estrarre la sede (6) con l'aiuto dei fori maschiati esistenti sulla base di appoggio della gabbia. Se è installato l'anello di tenuta (13) prestare particolare attenzione durante lo smontaggio. 2.1.7 Togliere la guarnizione (14) e l'anello di tenuta (13) se presente. 2.2 Versione con spina SOSTITUZIONE STELO E OTTURATORE Anche se normalmente stelo e otturatore sono forniti come un'unità unica è ugualmente utile conoscere la procedura di unione dei due componenti, quando sono uniti mediante filettatura e spinatura. 1 CORPO 2 CAPPELLO 3 PRIGIONIERO 4 DADO *5 OTTURATORE *6 SEDE *7 STELO *8 GUARNIZIONE CORPO *9 GABBIA 11 ADATTATORE * 12 SPINA * 13 GUARNIZIONE (esecuzione speciale) * 14 GUARNIZIONE * 15 E' consigliabile sempre avere lo stelo nuovo non forato mentre l'otturatore può essere eventualmente quello già impiegato. Non è possibile tagliare la parte terminale filettata dello stelo e ripristinare il nuovo foro perché non c'è sufficiente DENOMINAZIONE GUARNIZIONE 17 FLANGIA PREMITRECCIA 23 PRIGIONIERO 24 DADO 27 SET TENUTA * Parti di ricambio consigliate: è preferibile l'acquisto dell'otturatore unito allo stelo (Particolari 5/ 7/ 12) -7- FIG. 1: ESECUZIONE SENZA ADATTATORE SERIE 1-4430 VERSIONE CON OTTURATORE REGOLANTE NELLA SEDE FIG. 2: ESECUZIONE CON ADATTATORE SERIE 1-6930 SERIE 1-6930 -8- DIAMETRO NOMINALE SPINA DIAMETRO FORO 2 3 4 5 0 +0.1 0 +0.1 0 +0.12 0 +0.12 2 3 4 5 Tabella 1 2.3 MONTAGGIO Inserire la gabbia (9) facendola appoggiare sulla sede. Controllare il reciproco allineamento facendo ruotare tra loro i due pezzi. Verificare che la sporgenza della superficie di tenuta della gabbia rispetto alla superficie di tenuta del corpo sia nei limiti indicati in tabella 2. 2.3.1 Pulire le superfici di tenuta delle guarnizioni statiche (8) (13) (14) e (15) d'accoppiamento fra corpo / cappello, corpo / gabbia, corpo / sede e gabbia / adattatore. 2.3.2 Montare la guarnizione piana (14) sotto la sede. Impiegare solo ricambi originali che hanno spessori calibrati per il particolare impiego. Guarnizioni di tipo differente possono ostacolare un corretto serraggio della gabbia nel corpo. 2.3.5 VERSIONE CON ADATTATORE (solo DN > 6") Procedere come al punto 2.3.4 inserendo anche l'adattatore (11) senza la guarnizione (15) ed eseguendo la verifica della sporgenza della superficie di tenuta dell'adattatore. A verifica eseguita estrarre l'adattatore, inserire la guarnizione (15) e procedere al montaggio. 2.3.3 VERSIONE SENZA ADATTATORE DN < 4" Inserire la sede (6) nel corpo senza la guarnizione metallo plastica (8) e, se previsto, senza l'anello di tenuta (13). Inserire la gabbia (9) facendola appoggiare sulla sede. Controllare il reciproco allineamento facendo ruotare tra loro i due pezzi. Verificare che la sporgenza dell' estremità superiore della gabbia rispetto alla superficie di tenuta del corpo sia < 0.1 mm. Estrarre la gabbia e la sede dal corpo. Inserire la guarnizione (14) e, se previsto, l'anello di tenuta (13) con i due labbri rivolti verso il basso. Inserire la sede (6) nel corpo prestando particolare attenzione all'anello di tenuta (13), se presente. Inserire la gabbia (9) facendola appoggiare sulla sede. Controllare il reciproco allineamento facendo ruotare tra loro i due pezzi. 2.3.6 Collegare stelo e otturatore (vedere punto 2.2) e infilare nella gabbia. Se l'otturatore ha inserti vedere note supplementari ai punti 4 e 5. 2.3.7 2.3.8 Riguarnire la camera premistoppa secondo quanto descritto nel manuale "Premistoppa per valvole di Regolazione". 2.3.9 Serrare i dadi (4). Non superare i valori di coppia indicati nella tabella 3. 2.3.10 Montare l'attuatore sulla valvola. 2.3.11 2.3.4 VERSIONE SENZA ADATTATORE DN > 6" Inserire la guarnizione (14) e, se previsto, l'anello di tenuta (13). Inserire la sede (6) nel corpo prestando particolare attenzione all'anello di tenuta (13), se presente. D M12 Coppia 35 (Nm) Tabella 3 M14 M16 M18 50 75 100 Infilare il cappello senza guarnitura sullo stelo. Tarare la valvola. Sporgenza minima (mm) 0.3 0.5 RATING ANSI < 600 > 900 Sporgenza massima (mm) 0.6 0.8 Tabella 2 SERRAGGIO DADI Pos. 4 M20 M22 M24 M27 140 190 -9- 250 360 M30 M33 480 720 M36x3 M39x3 825 1050 3 TARATURA CON ATTUATORE PNEUMATICO A DIAFRAMMA 3.2.3 Operare come detto al punto 3.1.3. 3.2.4 Aumentare la pressione di comando fino al raggiungimento della corsa nominale. La pressione dell'aria dovrebbe teoricamente essere di 30 psi a meno delle tolleranze ammesse sul campo molla. Le valvole vengono fornite già tarate e provviste di certificato di collaudo. E' consigliabile tuttavia controllare ulteriormente la taratura prima della messa in funzione della valvola. A tale scopo è necessario disporre di un manometro e di un riduttore di pressione con uscita regolabile da 0 a 3540 psi. Si collega alla rete l'ingresso del riduttore, l'uscita all'attuatore e al manometro, che misura la pressione nell'attuatore. Si procede quindi come di seguito descritto per i due diversi casi: "aria chiude" e "aria apre". 3.1 3.2.5 Ved. punto 3.1.5. VALVOLA CON ATTUATORE "AZIONE DIRETTA" 1-X-211 (ARIA CHIUDE) 4 SOSTITUZIONE INSERTO DI TEFLON SU OTTURATORE 4.1 OTTURATORI PER DN ≤ 2" (ved. fig. 3) 4.1.1 Estrarre l'otturatore dalla valvola agendo come ai punti 2.1, 2.1.1 ecc. (si suppone di avere una taratura 3 ÷15 psi) 4.1.2 Rimuovere la spina (54) spingendola fuori con un punzone. 3.1.1 Mediante il riduttore di pressione dell'aria aumentare la pressione sul diaframma fin quando l'otturatore (5) si arresta dopo avere compiuto la corsa (fermo contro la sede). 4.1.3 Svitare l'otturatore dal gambo con un cacciavite, agendo nell'apposita feritoia situata in testa all'otturatore. 3.1.2 Verificare che la pressione letta sul manometro sia di 15 psi. In caso diverso agire sul riduttore e successivamente sulla vite di regolazione della molla fino ad ottenere la condizione richiesta. 4.1.4 L'anello di tenuta in teflon (52) viene fornito come ricambio in esecuzione semilavorata. Il piano di tenuta va eseguito dopo averlo montato nell'otturatore. 3.1.3 Verificare che l'indice di corsa sia in corrispondenza della posizione "O" della targhetta graduata. In caso diverso spostare la targhetta. 4.1.5 Serrare l'otturatore fino a battuta metallica. 4.1.6 Controllato che il foro della spina (54) risulti in asse tra gambo e otturatore infilare la spina elastica. 3.1.4 Diminuire la pressione di comando fino al raggiungimento della corsa nominale. La pressione dell'aria dovrebbe teoricamente essere di 3 psi a meno delle tolleranze ammesse sul campo molla. 4.1.7 Centrare l'otturatore nel mandrino di un tornio, avendo cura di non rovinare il gambo dell'otturatore. 3.1.5 Nel caso in cui la corsa dell'otturatore sia inferiore a quella nominale controllare il collegamento fra lo stelo e il tirante dell'attuatore variando se necessario la loro posizione relativa. 3.2 4.1.8 Eseguire la lavorazione a 45° dell'anello di teflon colme indicato qui di seguito. VALVOLA CON ATTUATORE "AZIONE INVERSA" 1-X-212 (ARIA APRE) (si suppone di avere una taratura 6 ÷ 30 psi) 3.2.1 Mediante il riduttore di pressione dell'aria aumentare la pressione sul diaframma fin quando l'otturatore inizia la corsa. 3.2.2 Verificare che la pressione letta sul manometro sia di 6 psi. In caso diverso agire sul riduttore e successivamente sulla vite di regolazione della molla fino ad ottenere la condizione richiesta. 4.1.9 Controllare che la tornitura del piano di tenuta sia uniforme e non presenti sfaccettature. - 10 - 4.1.10 Rimontare la valvola. 4.2 4.2.4 Applicare la flangia di bloccaggio e serrare le viti fino a che la flangia stessa vada a fare battuta metallica con l'otturatore. OTTURATORI PER DN ≥ 3" (ved. fig. 4) 4.2.1 Ved. punti 2.1, 2.1.1 ecc. 4.2.5 Ved. punto 4.1.7 4.2.2 Svitare le viti (55) e togliere la flangia (53). 4.2.6 Ved. punto 4.1.8 4.2.3 Ved. punto 4.1.4 4.2.7 Ved. punto 4.1.9 4.2.8 Rimontare la valvola. INSERTO IN TEFLON PER TENUTA SEDE 5 OTTURATORI EQUILIBRATI CON INSERTI (Vedere fig. 5-6-7-8) 5.1 INSERTO IN TEFLON (Fig. 5-6) 5.1.1 Quando il senso del flusso è sotto l'otturatore (esecuzione standard) l'anello di tenuta è calzato a pressione con l'apertura verso l'alto (Fig. 5). Quando il senso del flusso è esterno alla gabbia (esecuzione speciale), l'anello di tenuta è montato sull'otturatore mediante una flangetta (36), rondelle (35) e viti (34) con l'apertura verso il basso (Fig. 6). FIG. 3 PASSAGGIO ≤ 2" (∅ 50) 5.1.2 La flangetta (36) deve essere orientata in modo che i fori di equilibratura praticati nell'otturatore risultino in corrispondenza dei fori appositamente esistenti nella flangetta. 5.1.3 Le viti (34) devono essere serrate a fondo. 5.1.4 Durante il montaggio nella gabbia del tipo con flangetta (senso del flusso esterno gabbia) occorre procedere con una certa cautela per non rovinare l'anello di tenuta. Sono comunque presenti coni e raggi d'imbocco. 5.2 FIG. 4 PASSAGGIO > 3" (∅ 76) INSERTO CON ANELLI DI GRAFITE + MOLLE (Fig. 7a) 5.2.1 Assicurarsi che le cave di alloggio situate sull'otturatore siano perfettamente pulite. ELENCO COMPONENTI Figure 3 e 4 POS. 5.2.2 Inserire le molle con i tagli contrapposti partendo dalla cava inferiore. Aprire le molle solo lo stretto necessario per l'introduzione, al fine di non avere una deformazione permanente sul diametro esterno. DENOMINAZIONE 5 GAMBO OTTURATORE 52 ANELLO DI TENUTA 53 FLANGIA OTTURATORE 54 SPINA 55 VITE 5.2.3 Calzare con molta cura prima l'anello di GRAFITE nella cava inferiore con taglio disposto a 90° rispetto ai tagli delle molle. (Servirsi eventualmente dello smusso sull'otturatore). Parti di ricambio consigliate: quando possibile, acquistare come ricambio l'otturatore completo di tutti i particolari. - 11 - OTTURATORI EQUILIBRATI CON TENUTA IN TEFLON FIG.5: VERSIONE STANDARD ANSI ≤ 600 FIG.6: VERSIONE SPECIALE per flusso sopra l’otturatore ANSI ≤ 600 ANSI > 900 PASSAGGIO ≥ 2" (∅ 50) PASSAGGIO ≥ 4" (∅ 98) PASSAGGIO ≥ 2" (∅ 50) OTTURATORI EQUILIBRATI CON TENUTA IN GRAFITE FIG.7: Classe di Tenuta IV FIG.8: Classe di Tenuta IVS1 Fig. 8b Fig. 7a Fig. 7b Fig. 8a ANELLI IN GRAFITE ANELLI METALLICI ANELLI METALLICI ANELLI IN GRAFOIL PASSAGGIO 2" POS. ELENCO COMPONENTI Figure. 5, 6, 7 e 8 POS. DENOMINAZIONE PASSAGGIO ≥ 3" DENOMINAZIONE 38 ANELLO DI TENUTA 5 OTTURATORE 39 DISTANZIALE 32 ANELLO DI TENUTA 42 GHIERA 33 FLANGIA 43 ANELLO DI TENUTA 34 VITE 44 MOLLA 35 RONDELLA DI FERMO 45 PATTINO (PASSAGGIO ≥ 12”) 36 FLANGIA 48 ANELLO DI TENUTA 37 ANELLO DI TENUTA + B.U. 49 ANELLO METALLICO Parti di ricambio consigliate: quando possibile acquistare come ricambio l'otturatore completo di tutti i particolari MOLLE MOLLE ANELLI GRAFITE FIG.9 - 12 - 5.5 INSERTO IN GRAFITE (Fig. 8b) Montare quindi il 2° anello di GRAFITE con il taglio contrapposto a quello dell'anello inferiore e sempre a 90° rispetto alle molle. N.B.: FARE MOLTA ATTENZIONE NEL MANIPOLARE GLI ANELLI DI GRAFITE, POICHÉ' UNA DEFORMAZIONE SUPERIORE DI QUELLA CONSENTITA PER IL MONTAGGIO PUÒ' PROVOCARE LA ROTTURA. Per passaggio 3" la ghiera (42) è saldata all'otturatore. 5.5.1 5.5.2 5.2.4 Centrare bene i 2 pacchi consistenti negli anelli di grafite + molle, rispetto all'otturatore e calzarli nella gabbia assicurandosi che si invitino bene nello smusso situato sulla gabbia stessa. 5.5.3 5.3 TENUTA CON ANELLI METALLICI (Fig. 7b) 5.5.4 5.3.1 Prima di sostituire gli anelli vecchi pulire l'alloggiamento dell'otturatore. Evitare lavorazioni che modifichino la quota dell'alloggiamento. 5.3.2 Aprire gli anelli (49) solo lo stretto necessario per l'introduzione, al fine di non avere una deformazione permanente sul diametro esterno. 5.3.3 Infilare gli anelli nelle cave dell'otturatore partendo dalla cava inferiore e sfasando di 90° i tagli. 5.5.5 5.5.6 5.4 INSERTO CON ANELLI GRAFITE (Fig. 8a) 5.4.1 5.4.2 5.4.3 5.4.4 METALLICI + Assicurarsi che le cave di alloggio situate sull'otturatore siano perfettamente pulite. Inserire gli anelli in due metà (48) con i tagli contrapposti partendo dalla cava inferiore. Aprire l’anello (49) solo lo stretto necessario per l'introduzione, al fine di non avere una deformazione permanente sul diametro esterno. Calzare con molta cura l'anello metallico (49) nella cava inferiore con taglio disposto a 90° rispetto ai tagli degli anelli in grafite (48). Montare quindi gli anelli nella cava superiore seguendo la stessa procedura. Centrare bene i 2 pacchi consistenti negli anelli di grafite + anelli metallici rispetto all'otturatore e calzarli nella gabbia assicurandosi che si invitino bene nello smusso situato sulla gabbia stessa. 5.5.7 5.5.8 5.5.9 - 13 - Prima di sostituire gli anelli vecchi pulire l'alloggiamento dell'otturatore che può presentare incrostazioni di grafite. Lavare con solvente. Evitare lavorazioni che modifichino la quota dell'alloggiamento. Infilare il primo anello distanziale (39) sullo scarico dell'otturatore spingendo a fondo contro la battuta. Inserire il primo anello di tenuta in grafite (38) e il secondo anello distanziale (39) quindi il secondo anello di tenuta (38) e infine l'ultimo dei tre anelli distanziali. Il pacco di anelli deve essere registrato in modo da realizzare un accoppiamento preciso con la superficie interna della gabbia senza ostacolare eccessivamente lo scorrimento dell'otturatore. Il bloccaggio delle viti (34) va eseguito con l'otturatore inserito nella gabbia in modo da ottenere un'ottimale centratura degli anelli e distanziali sull'otturatore. Indicativamente riportiamo nella tabella (5.3.8) le forze di attrito (di scorrimento) per gli otturatori della serie 1-6930 e 1-4430 con inserto in grafite in assenza di lubrificazione e a freddo. La tabella riporta anche la massa degli otturatori in modo da facilitare la valutazione della forza d'attrito. Per passaggio 3" il pacco di anelli deve essere registrato con la ghiera (42). La registrazione deve essere effettuata mediante misura del diametro interno della gabbia e del diametro esterno degli anelli montati. Per rispettare le forze elencate in tabella 4 occorre un' interferenza molto piccola fra i due diametri (max 0,1 ÷ 0,2 mm). La registrazione si realizza mediante tornitura della faccia inferiore della flangetta (33) o della ghiera (42). Se occorre ridurre il tiro tornire il suo risalto esterno. Se occorre aumentare il tiro tornire la zona dei fori o la battuta interna. Indicativamente si consideri che per aumentare di un decimo il diametro esterno degli anelli serrati occorre schiacciare il pacco di circa 3 decimi di millimetro. A registrazione ultimata piegare i lembi delle rondelle di fermo (35) come indicato in fig. 9. Per passaggio 3" fissare con un punto di saldatura. DIAMETRO OTTURATORE (mm) FORZA DI ATTRITO (N) ± 20% MASSA OTTURATORE (kg) 50 80 1,2 76 120 2,8 98 150 4,6 115 220 10 130 240 15 150 280 18 165 300 25 190 360 35 220 430 60 248 530 75 270 570 90 298 620 110 328 690 165 348 730 190 Tabella 4 FIG.10 - 14 -