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Un` esperienza - Andrea Dovizioso
columnist AMICI DI MOTOCROSS, CIAO! uesta volta vi scrivo dall’aeroporto di Francoforte, dove sto aspettando di imbarcarmi sul volo per gli Stati Uniti: lì avrò un paio di giorni liberi, che serviranno per assorbire il fuso orario e, soprattutto, per andare a vedere qualche moto da cross e qualche accessorio che solo lì si può trovare. Sono reduce da due gare sicuramente positive: secondo a l M u g e l l o e q u a r t o a l S a c h s e n r i n g , su una pista che non ho mai amato e che in passato mi ha sempre creato delle difficoltà. E’ stata quindi una buona prestazione, anche se, naturalmente, nella mia testa c’è ancora impresso lo stupendo podio nel GP d’Italia: mi vergogno quasi a dire che mi sono perfino emozionato, perché sentire tutta quella gente che ti spinge, che ti applaude, che ti incita è davvero qualcosa di speciale. Questa volta vi voglio raccontare qualcosa che non c’en tra né con il motocross né con la velocità, ma con la F1. A differenza di molti miei colleghi, non ho l’ispirazione di andare a correre con le quattro ruote anche se, naturalmente, mi farebbe piacere provare una F1. Ma grazie alla Red Bull ho avuto la possibilità di visitare il reparto corse d e l l a s q u a d r a i n g l e s e , che ha sede a Milton Keys, a pochi chilometri da Silverstone, dove si disputa il GP di Gran Bretagna: una giornata molto interessante, che mi fa guardare con un diverso interesse le gare di F1. Ci sono infatti tantissimi aspetti che non si conoscono e non si possono sapere guardando le gare in televisione, ma che sono davvero incredibili e sinonimo di una tecnologia e di un livello esasperatissimo, nettamente superiore a quello già alto della MotoGP. Intanto sono rimasto affascinato dai materiali che vengono utilizzati: anche noi, sulle nostre moto abbiamo il carbonio e il titanio, ma in F1 ce ne sono di ancora più pregiati e utilizzati per qualsiasi cosa, Q anche per i pezzi apparentemente insignificanti. Un altro aspetto che mi ha colpito moltissimo è che ogni materiale, prodotto all’interno del reparto corse, che viene utilizzato in gara, poi viene studiato e testato nuovamente da decine di ingegneri, anche se poi non verrà più usato sulla vettura. Pazzesco: nelle moto una cosa del genere non è nemmeno immaginabile. Dietro a tutto questo c’è naturalmente una quantità di soldi e un numero di persone impensabile nel nostro sport (figurarsi nel motocross…): mi hanno anche detto qual è il budget per una stagione, ma è una cifra così pazzesca, che proprio non me la ricordo. C r e d o c h e c o n i l d e naro a disposizione di una squadra di F1, tutti i team della MotoGP (e non solo…) possano disputare un’intera sta gione! Non c’è veramente paragone, credo che il rapporto sia almeno di 1 a 50 tra MotoGP e F1. A Milton Keys ho potuto anche provare il simulatore, lo straordinario apparecchio che riproduce alla perfezione tutte le piste e il comportamento della vettura, utilizzato dai piloti per allenarsi. Non ho molta dimestichezza con i videogiochi e pensavo che il simulatore fosse una sorta di PlayStation più evoluta. Non è assolutamente così: alla guida di un simulatore di F1 si provano sensazioni incredibili. In particolare, sono rimasto impressionato dalla frenata: pur spingendo il pedale con tutta la mia forza, la pressione che esercitavo era decisamente inferiore a quella dei piloti professionisti. Un’altra difficoltà è che sei quasi sdraiato sul sedile e per questo fai ancora più fatica. Insomma, è stata proprio una bella esperienza e pur non essendo un grande appassionato di F1, adesso sono un po’ più interessato e attento a quello che accade. Stanno chiamando il mio volo, è ora di imbarcarsi. Ciao e buone vacanze a tutti! COSE DELL’ALTRO “DOVI” Dalle 2 alle 4 ruote Il pazzesco mondo della Formula 1 visto dagli occhi di un motociclista le collaborazioni speciali di Motocross A n d r e a D o v i z i o s o Un‘esperienza DIVERSA 8 2011 011