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Il corretto dimensionamento delle stanze (1° parte)
SUONO & STUDIO a cura del Dr. Marco Fringuellino* Il corretto dimensionamento delle stanze (1° parte) La percezione dei suoni è un’esperienza che tutti gli esseri umani fruiscono in continuazione, sentendo dei rumori, parlando, ascoltando musica, ecc. Gran parte del tempo della vita quotidiana è trascorso nelle stanze di case, fenomeno d’interferenza assume i suoi valori estremi, sono dette frequenze di risonanza dell’ambiente. A queste frequenze, nella stanza si creano delle zone d’interferenza costruttiva, dette ventri, in cui la pressione sonora oscilla fra i Figura 1 – Esempio in pianta di distribuzione del livello della pressione sonora in un ambiente a 80 Hz. valori massimi, e delle zone d’interferenza distruttiva, dette nodi, in cui la pressione oscilla fra i valori minimi. La peculiarità di questo fenomeno è che i ventri ed i nodi sono stazionari nello spazio, ossia in un dato ambiente ed a una certa frequenza di risonanza sono punti fissi. Il primo effetto negativo dovuto alla presenza delle onde stazionarie in un ambiente è che, alla frequenza di risonanza, il campo di pressione nella stanza non è assolutamente omogeneo nello spazio: spostandosi all’interno dell’ambiente si percepiscono variazioni del livello della pressione sonora di decine di decibel (c.f.r. figg. 1 e 2). Il scuole, uffici, ecc. In generale questi locali sono dei parallelepipedi, perché questa è la forma tridimensionale che più si è affermata in edilizia, per ovvi motivi di stabilità statica e ottimizzazione dello spazio a disposizione. Sicuramente è capitato a tutti di notare che mentre alcune stanze sono davvero pessime dal punto di vista dell’ascolto, altre tutto sommato “suonano bene” (riferendosi a locali non trattati acusticamente). Il motivo di questi comportamenti, cosi differenti per ambienti diversi, è da ricercarsi in molteplici fattori. Tra essi è rilevante il fatto che, in presenza di una sorgente che emette del suono, nella stanza si instaurano delle onde acustiche particolari, dette stazionarie. Questo è un fenomeno che nasce dall’interferenza fra l’onda diretta emessa dalla sorgente, e le onde riflesse dalle superfici dell’ambiente. Le frequenze alle quali questo 24 B R O A D C A S T & P R O D U C T I O N secondo problema è legato alla risposta in frequenza: in ambienti non controllati la risposta in frequenza della sala è totalmente non lineare, caratterizzata da forti picchi ad alcune frequenze (percepite enfatizzate all’orecchio, come rimbombi) e profonde valli in altre (percepite come decurtate nell’ascolto). La differenza fra il massimo ed il minimo della risposta in frequenza dell’ambiente è definito ROS (Rapporto di Onde Stazionarie). Il motivo per cui certe stanze “suonano” meglio o peggio di altre è proprio da ricercarsi nella distribuzione in frequenza delle onde stazionarie. Quello che è importante sapere, infatti, è che la frequenza di risonanza di ognuna di queste onde stazionarie è legata alle tre dimensioni (lx, ly,lz ) dell’ambiente, come visibile nella formula di figura 3. In questa formula sono presenti • anche tre numeri interi (nx, ny,nz ) chiamati “indici modali”. Le dimensioni della stanza sono dunque combinate nella formula con tutte le possibili permutazioni di questi tre numeri interi: per le stanze in cui il rapporto dei lati è commensurabile (ossia ammettono un minimo comune multiplo), ciò può essere causa del fatto che differenti onde stazionarie (con diversi indici modali e diversa distribuzione nello spazio di ventri e nodi) si presentino alla stessa frequenza di risonanza. Queste particolari onde stazionarie, dette coincidenti, sono oltremodo deleterie per l’ascolto, dunque in fase di progettazione la distribuzione delle frequenze di risonanza può essere ottimizzata, sia per evitare onde coincidenti, sia per essere la meno sconveniente possibile ai fini di una corretta risposta della sala, ottenendo dei rapporti dei lati che siano incommensurabili. Molti ricercatori, basandosi sulla teoria analitica per il Figura 2 – Esempio di distribuzione del livello della pressione sonora in due stanze accoppiate a 83,5 Hz. D I C E M B R E / G E N N A I O 2 0 1 0 Figura 3 – Formula per il calcolo delle frequenze di risonanza in un parallelepipedo. parallelepipedo e sulla formula di figura 3, si sono cimentati nell’ottenere dei rapporti fra le dimensioni dei lati che ottimizzassero la risposta modale alle basse frequenze, secondo differenti criteri. R.H. Bolt, nel 1946, studiò il problema assumendo che vi sarebbe stata una migliore risposta in frequenza, avente un minore rapporto di onde stazionarie, imponendo che i modi fossero equi-spaziati in frequenza. Egli ottenne come valori dei rapporti tra le dimensioni dei lati 2:3:5 e 1:1,26:1,59. L.W. Sepmayer, nel 1965, giunse a l’equi-spazialità dei modi in frequenza non renda soddisfacente la risposta. Louden nel 1971, a seguito di uno studio eseguito su 125 combinazioni di rapporti dimensionali di stanze rettangolari, suggerì che la figura di merito per giudicare i rapporti di dimensioni sia basata non sull’equi-spazialità in frequenza ma sulla deviazione standard della spaziatura intermodale. Egli stabilì come uno dei rapporti ottimali fosse 1:1,4:1,9. Gilford, nel 1979, propose un metodo d’analisi per bande di definire tre famiglie di rapporti ottimali, a seconda che, a parità di altezza, si desiderino stanze più o meno allungate (fig. 4). Si noti come la seconda serie di questi rapporti sia molto prossima a quella enunciata da Bolt. Successivi studi mostrarono come le ipotesi di Bolt e Sepmayer, sebbene buone, non fossero le migliori e Figura 4 – Rapporti di Sepmayer tra le dimensioni di un ambiente a parallelepipedo. larghezza di 20 Hz, il quale prevedeva un’iterazione per successivi aggiustamenti affinché un’equa distribuzione dei modi per banda fosse sufficientemente raggiunta. Se all’epoca il metodo risultò oltremodo pesante e laborioso, attualmente il computer permette di implementare i metodi iterativi e fornire il miglior rapporto dei lati di un ambiente in tempi brevi. * Dott. Marco Fringuellino [email protected] Musicista ed Esperto di Acustica Consulente della S-M di Pino Stillitano www.S-M.it mezza orizzontale D I C E M B R E / G E N N A I O 2 0 1 0 • B R O A D C A S T & P R O D U C T I O N 19