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pagine valledolmesi
VINCENZO BATTAGLIA
PAGINE VALLEDOLMESI
ORME INCANCELLABILI
PER SAPERE
E
RICORDARE
EDIZIONE BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI VALLEDOLMO
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1
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A mio fratello,
“sei andato via in punta di piedi
ma hai lasciato orme incancellabili”
GIGI con la sua inseparabile macchina fotografica
il paese dal deltaplano
Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente.
(Indro Montanelli)
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PREFAZIONE
Mio fratello Luigi (detto Gigi) nasce a Valledolmo il 14.03.1950; frequenta le scuole dell‟obbligo
in paese e, alle medie, ha come insegnante di educazione artistica il prof. Antonino Liberto che ha
sicuramente avuto un ruolo nella scelta di frequentare poi il liceo artistico a Palermo.
Si diploma nel 1970 e per dieci anni si dedica con grande entusiasmo e professionalità
all‟azienda agricola familiare.
Nel 1980 vince il concorso di applicato di segreteria al Comune di Valledolmo e poi il concorso
per direttore della biblioteca dello stesso Comune.
Il suo amore per l‟arte lo ha portato a stimolare le amministrazioni che si sono susseguite a
promuovere diverse mostre di pittura estemporanea, realizzazioni di murales e concorsi di
fotografia; alla data odierna il Comune possiede un cospicuo numero di opere acquisite durante i
superiori concorsi.
Negli ultimi 20 anni si è prodigato a collezionare antiche foto, documenti e tradizioni varie sulla
nostra cittadina e ne avrebbe sicuramente fatto una pubblicazione ma la sua inaspettata dipartita il
03.06.2011 a soli 61 anni ha messo fine a tali propositi.
Sollecitato da parecchi amici comuni ho raccolto tutto il materiale del suo computer e, previa
autorizzazione, ho preso dei dati dall‟archivio storico digitale del Comune che lui stesso aveva
avviato in qualità di Direttore della biblioteca per fare questa pubblicazione che vuole essere un
doveroso omaggio alla Sua memoria ma soprattutto al paese che Lui ha tanto amato.
Si ringrazia l‟Amministrazione Comunale per l‟autorizzazione all‟accesso ai documenti
dell‟archivio storico digitale e tutti i concittadini che in questi ultimi anni hanno messo a
disposizione di mio fratello le loro foto d‟epoca conservate gelosamente per tanti anni a perenne
ricordo di affetti familiari o di eventi particolari; un particolare ringraziamento alla memoria del
prof. Antonino Cristina che ha collaborato con Gigi negli ultimi anni e che purtroppo è deceduto
pochi mesi dopo mio fratello. Ringrazio inoltre la Banca di Credito Cooperativo nella persona del
suo attuale Presidente dr. Antonino Piazza e tutto il Consiglio di Amministrazione che hanno
finanziato questa prima edizione, grazie anche all‟amico Pino Muscato che mi ha collaborato per
l‟impaginazione e per il formato digitale.
Un ultimo grazie a mio fratello per esserci stato, per la sua dedizione al lavoro, allo studio della
storia del nostro paese ma soprattutto grazie per gli insegnamenti e per l‟amore che ha dato alla
famiglia.
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INTRODUZIONE
Rammentare le memorie natie, far conoscere e valorizzare l‟origine, spesso sconosciuta, e gli
eventi storici del proprio Comune, cercare, raccogliere ed ordinare secondo un giusto criterio notizie
disseminate e ignorate del proprio paese, è indice di un attaccamento profondo alle proprie radici, un
sentimento altissimo, una voglia di far rivivere il passato, per costruire un futuro prospero e
luminoso.
L‟amico Gigi Battaglia andando alla ricerca della nostra storia nel campo civile, in quello
artistico, letterario e religioso, ha fatto riemergere molteplici notizie tratte dagli archivi comunali e
parrocchiali, dalla tradizione popolare, da libri riguardanti la storia di Valledolmo mettendo insieme
leggende, usi e costumi del nostro paese.
La raccolta di testimonianze storiche è stata frutto di un lavoro condotto con pazienza e
certosina precisione, doti che di certo non mancavano all‟amico Gigi, il cui fine era quello di sottrarre
all‟usura del tempo tanti cari ricordi, tante nascoste memorie, tanti sconosciuti tesori di questa
gloriosa comunità, affidando alla stampa un ricordo perenne per i posteri.
Nella parte iniziale dell‟opera si fa riferimento all‟illustre famiglia Cutelli, a cui apparteneva il
fondatore del paese “ Vallis Ulmis”, la parte successiva viene poi ben ordinata e suddivisa facendo
riferimento a eventi politici, culturali, religiosi e ricreativi, nonché a personaggi divenuti famosi e alla
nascita di realtà economiche, senza tralasciare le origini agricole e artigianali del luogo.
Il libro è un modo di raccontare la storia di una comunità, è coinvolgente e attrae l‟interesse del
lettore la cui attenzione viene rapita e portata indietro nel tempo grazie a testimonianze, documenti e
fotografie datate ma sempre attuali.
Il lavoro molto pregevole merita, quindi, un ampio apprezzamento da parte di noi compaesani e
susciterà, di certo, vivissimo interesse in coloro che amano la storia antica.
Grazie Gigi
L‟amico Nicola Miceli
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La Banca di Credito Cooperativo, che mi pregio di presiedere, svolge, da oltre 25 anni, un ruolo
importante nella vita economica, culturale e sociale della Comunità Valledolmese, collocandosi,
certamente, tra le componenti essenziali per il suo sviluppo.
Sia consentito l‟orgoglio di ritenere meritati i prestigiosi e significativi risultati raggiunti, che
premiano il costante e sofferto impegno di tutti coloro che nel tempo si sono prodigati nella guida e
nell‟attività dell‟istituto, orgoglio che nasce e viene alimentato dalla stima e dalla fiducia che
quotidianamente i Soci ed i Cittadini Valledolmesi dimostrano attraverso la fruizione dei servizi e
l‟entusiasmante partecipazione alle iniziative .
Ed è nel contesto dello sviluppo culturale della comunità, in applicazione di quanto previsto
dall‟art. 2 del nostro Statuto, che sancisce il dovere di perseguire il miglioramento delle condizioni
morali, culturali ed economiche dei soci e del territorio, che si pone il patrocinio della presente opera
redatta da Vincenzo Battaglia, ma frutto di una diligente, minuziosa ed appassionata ricerca del
nostro Socio e già amministratore , Luigi Battaglia prematuramente scomparso nel Giugno 2011.
Provetto fotografo dilettante, scrupoloso ed instancabile ricercatore, Luigi Battaglia, per tutti
Gigi, ha saputo coniugare la sua professione di Direttore della Biblioteca Comunale di Valledolmo,
con l‟amore per l‟arte e la passione per la ricerca storico - amministrativa - culturale del suo paese,
che gli ha permesso di acquisire e catalogare un innumerevole quantitativo di fotografie e documenti
che il fratello, anche lui socio della nostra banca, ha voluto amorevolmente raccogliere in sua
memoria .
L‟Opera traccia una croni-storia di Valledolmo, narrandola con splendide ed inedite immagini
fotografiche, che rivelano serietà d‟impegno e ricerca vasta e minuziosa e nel contempo propone
alla conoscenza dei giovani ed alla memoria degli anziani una parte importante della nostra storia.
Pur nella consapevolezza di non avere i titoli per potere esprimere un giudizio critico, Il
Consiglio di Amministrazione, ha ritenuto di dover manifestare il sincero apprezzamento dell‟opera,
ritenendola un punto di riferimento storico locale molto interessante per la sua unicità, altamente
valido per l‟acutezza con cui è stata condotta dall‟autore l‟analisi delle fonti e per il metodo di ricerca
dallo stesso adottato. E pertanto ha deliberato di assumersi l‟onere della sua pubblicazione per la
successiva donazione ad ogni socio e alle famiglie Valledolmesi, ritenendo in tale modo: di rendere
un ulteriore servizio alla Comunità, nella speranza che ci conforti ancora il Vostro consenso e la
Vostra simpatia, e nel contempo di potere porgere un doveroso plauso e ringraziamento a “ Gigi ”
per il contributo prezioso che ha dato alla Banca di Credito Cooperativo ed all‟intera Comunità
Valledolmese.
Il Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Valledolmo
Dr. Antonino Piazza
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CENNI SU VALLEDOLMO (PA)
Abitanti 3.747 (dati comunali censimento 2011)
Nome degli Abitanti: Valledolmesi
Distanza dal Capoluogo: Km 90
Altitudine 780 slm
Superficie: Ha. 2584 (montagna interna)
Patrono del paese: S. Antonio di Padova
ATTIVITÀ ECONOMICHE PRINCIPALI:
Cerealicoltura (Grano duro, Orzo, Avena, Fave, Veccia, lenticchie) – Allevamento (Bovini, Ovini) –
Viticoltura – Ortaggi (Pomodoro Siccagno)
AZIENDE PRINCIPALI:
Cantina “Castellucci Miano” Produzione e imbottigliamento vini.
Pastificio Valledoro Produzione di pasta trafilata al bronzo.
Soc Coop a.r.l. Rinascita Produzione Passata di pomodoro, estratto etc da pomodoro biologico.
Ceramiche Zammito Produzione terrecotte.
AZIENDE AGRITURISTICHE:
- Fontanamurata Dr. Giuseppe Gioia e figli
- Fontanamurata Dr. Cosimo Gioia e figli
- Azienda Agricola Agrituristica C.da Celso di Leone Rosaria
- Azienda agricola faunistica “La chiusa del Falconiere” c.da Mandranuova
BANCHE: Banca di Credito Cooperativo - Banco di Sicilia.
ARTIGIANATO, PRODUZIONI LOCALI: Ferro battuto, lavorazione del legno, infissi in alluminio
e lamierino, lavorazione di materie plastiche, Ceramica artistica.
SPECIALITÀ GASTRONOMICHE - PRODOTTI TIPICI: formaggio pecorino, vino, olio,
pomodoro siccagno.
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LE NOSTRE ORIGINI
Cenni Storici: 1
Valledolmo sorge nella vallata che da Pizzo Sampieri (m.1081) e dal Monte
Campanaro si spiega a ventaglio sino alla montagna di Cammarata (m.1576)
L‟inizio dei lavori di fondazione del nuovo villaggio si deve al Cav. Antonio Cicala “nobile di
origine genovese”, i cui antenati, nel sec.XV, si erano trasferiti in Sicilia, anche se egli non avesse
neppure pensato a chiedere la prescritta Licentia populandi e non si fosse ufficialmente investito
della baronia di Valle dell‟Ulmo. Al Cav. Cicala si deve la costruzione di una chiesetta della quale
ancora oggi rimane la campana di bronzo sull‟orlo della quale sta chiaramente scolpito: “D.
ANTONINO CICALA. BARONE DI VALLE DELL‟ULMO. 1645”
Fondatore ufficiale di Castel Normanno, in seguito Valle dell‟Ulmo, (per la presenza nella vallata
di un gigantesco olmo) e dalla seconda metà del secolo scorso Valledolmo, fu il Conte Giuseppe
Mario Cutelli che ottenne la licentia populandi il 17 agosto 1650.
Il decreto di concessione della costruzione del paese riprodotto dallo storico Tirrito
Luigi di Castronovo, l'autore che più diffusamente si sia occupato di storia locale «
Sulla città e Comarca di Castronovo di Sicilia - Palermo - Priulla 1873 » :
« Philippus huius nominis quartus……… lo-cum tenenti Domino Josepho
Cutelli Rect. Fid. Dil. salutem
Cum posidentis per vos et successores vestros baroniam num-cupatam.
Valle dell'Olmo. . . cumque super hoc supplicare fecistis ut licentiam dignaremur. .
. vobis vestrisque heredibus et successori-bus in perpetuam licentiam, facultatem
ac potestatem faciendi dic-tum novam habitationem in dieta baronia Valle
dell'Olmo conce-dimus et impartimur, et populationem nominari volumus Castrum
Northmanni et in ea habeatis omniumdam jurisditionem.
Datum Panormi, die 17 augusti 1650 ».
Il territorio di Castel Normanno seu di Valle dell’Ulmo seu di Valledolmo in origine era formato
dal feudo di “Valli di l’ulmu, dagli ex feudi di Chifiliana, Mezzamandranuova e di Castelluzzi,
appartenenti tutti, tranne l‟ultimo, alla baronia di don Giuseppe Cutelli nel 1650.
Nel 1655 all‟età di diciannove anni muore la Contessa Anna Summaniata moglie di don Giuseppe (il
mausoleo innalzatole dal Conte ancora oggi si può ammirare nella Chiesa della Madonna del Buon
Pensiero oggi Chiesa delle Anime Sante). Dopo qualche anno di lutto don Giuseppe convolò a
seconde nozze con Donna Maria Abatellis, figlia del Conte Ferdinando Cutelli Grimaldi e di Anna
Abatellis Tornabene.
Il conte muore il 24 novembre del 1673 e contrariamente al suo desiderio di essere sepolto a
Castel Normanno venne tumulato nella Chiesa di San Francesco di Paola fuori porta Carini, a
Palermo.
Giovanni Mario Cutelli prese l‟investitura feudale con diploma del 1712 e fin dall‟inizio alle
buone doti d‟animo e alla dolcezza del carattere congiunse la generosità e l‟esercizio pacifico dei
diritti feudali. Aveva piena conoscenza delle discipline legali da rivaleggiare col suo bisavolo
l‟egregio giureconsulto catanese Mario Cutelli, del cui nome “Mario” era orgogliosa l‟illustre nobile
famiglia. Esercitava a Catania la professione di avvocato.
I suoi vassallaggi passarono a sua sorella Cristina, moglie di Giovanni Ioppolo, barone di San
Filippo. Anch‟essi non lasciarono figli maschi e alla loro morte nelle baronie di Valledolmo e di
1
Orazio Granata “Valledolmo dall‟orgine ai giorni nostri”
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Aliminusa, successe la loro figlia Girolama Ioppolo, che sposò Matteo Lucchesi-Palli, duca della
Fabbrica, i quali con diploma vicereggio del 16 luglio 1746 ebbero l‟investitura feudale e lasciarono
in Valledolmo la grandiosa cisterna d‟acqua denominata Stagnone (1746-1774).
L‟ultimo Barone di Valledolmo fu Don Adenolfo Maria Lucchesi Palli, Principe di Campofranco,
al quale venne attribuito il titolo di Barone di Castelnormanno nel 1892.
Con la morte di questo Principe si concluse la dipendenza dei Valledolmesi prima dai Cutelli, poi
dagli Joppolo e dai Lucchesi Palli i quali, chi più chi meno con loro senno, con la loro saggia
amministrazione e con la loro assidua collaborazione, da una modesta fattoria riuscirono a creare un
Comune ricco, popoloso e socialmente progredito.
Nel 1812 aboliti i privilegi e i diritti baronali si passò a quello Comunale.
Valledolmo venne aggregato alla Provincia di Palermo, al Circondario di Termini Imerese, al
Mandamento di Alia e alla Diocesi di Cefalù.
Antica mappa con la scritta Valle dell‟Ulmo
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Schizzo del territorio di Castelnorrmanno ossia VALLEDOLMO 1830
Successivamente è stata aggiunta la contrada Mandranuva
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PUBBLICAZIONE CANONI CENSUARI SU TERRENI, SUOLI DI CASE E CASE
DOVUTI AL SIGNOR D. IGNAZIO DUCA LUCCHESI PALLI ANNO 1824
(DOCUMENTO IN POSSESSO DELL’ARCH. LUIGI GUGINO)
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………omissis
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…….omissis
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…..omissis
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Copertina atto in notaio Magliocco 05.11.1859
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Prima pagina con timbro Regno delle due Sicilie
Fine atto con timbro notaio Magliocco
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Mario Cutelli
Ignazio Luccchesi Palli
Il primo Sindaco del nuovo sistema amministrativo, imposto dal Re Ferdinando di Borbone,
fu il Notaio del luogo dott. Antonino Chiavetta, il quale si adoperò con tenacia per la soluzione dei
numerosi problemi locali, primo tra tutti la fornitura idrica, gravemente compromessa dalla frana del
serbatoio dello Stagnone.
Ebbe ancora particolarmente a sudare per convincere i giovani a prestare il servizio militare,
reso obbligatorio dalle disposizioni dei Borboni.
Al Notaio Ferdinando BARONE, altro Sindaco di Valledolmo, si deve la ricostruzione della
“Brivatura Tunna “, costruita verso la fine del „700 dai Lucchesi Palli.
Il suo successore l‟avv. Francesco BARONE, tenne per parecchi anni la carica di Sindaco.
Eletto Consigliere Provinciale, a lui si ricorda l‟erezione del monumento ai caduti della Prima
Guerra Mondiale in cui caddero, combattendo, 80 giovani Valledolmesi.
La statua in bronzo, eretta ai caduti, fu opera di Antonio Ugo. Essa rappresenta un soldato
nudo che leva in alto, con la mano sinistra, l‟immagine della Vittoria mentre tiene un bastone nella
mano destra. La statua destò scandalo nelle coscienze del gentil sesso, sicché per qualche tempo essa
dovette essere avvolta in un gran lenzuolo.
Una notte alcuni giovani portarono via il lenzuolo e la cosa finì con commenti e risate.
Nel 1920 venne eletto Sindaco il geometra Pietro Runfola. A lui si deve la costruzione della
stradella del Cimitero e, per ironia della sorte, il primo a percorrerla fu proprio lui.
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Nel 1923, con l‟avvento del fascismo, fù nominato podestà Cosimo Gioia che amministrò il
Comune di Valledolmo fino al 1929, in cinque anni egli riuscì a trasformare il borgo montano in una
cittadina moderna.
Per quei tempi egli ottenne dal Governo una eccezionale somma di denaro realizzando la
condotta idrica dalle Madonie. Alla soluzione del problema idrico egli fece seguire quella
dell‟illuminazione pubblica curando la costruzione di una centrale elettrica nel quartiere dello
Stagnone.
Particolare della fontana eretta il 28.10.1929
Tra i lavori di pubblica utilità seguirono la costruzione della rete fognante e di robusti argini
sul torrente Mella, di un bevaio ad est dello Stagnone e di una fontanella in Piazza Dell‟Olmo.
Una lapide marmorea ricorda il suo nome a gratitudine dell‟operato svolto. Si deve inoltre allo
stesso la realizzazione del “Parco delle Rimembranze”; per festeggiare l‟inaugurazione, effettuata
nel Natale del 1926, venne invitato a Valledolmo il Prefetto CESARE MORI, il quale inaugurò anche
il monumento in onore dei caduti.
Al podestà GIOIA successe il notaio Giuseppe Chiavetta (1930-1931) il quale, purtroppo,
morì quando era ancora giovane.
Dal 1932 al 1935 tenne la carica di podestà il cav. Muscarella Giuseppe.
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Targa casa cav. Giuseppe Muscarella via Cairoli
Nel 1936 ritornò podestà Cosimo Gioia. Egli curò soprattutto le condizioni igienico-sanitarie
di Valledolmo.
Con ordinanza vietò il vagabondaggio delle galline per le strade, regolò lo scarico dei rifiuti
alla periferia del paese. Siccome uomo di grande intraprendenza, ebbe non pochi problemi, tra cui
scampo‟ per miracolo ad un agguato; ancora oggi si possono notare i fori delle pallottole sul portone
d‟ingresso della propria abitazione di Via Gioia.
Nel 1937 al Gioia subentrò il geometra Luigi Barone il quale realizzò alcune opere pubbliche
di rilievo, come il restauro della Chiesa Anime Sante e dell‟annesso collegio di Maria, la costruzione
della Cappella Centrale del Cimitero.
Foto prof. Luigi Battaglia
Cappella centrale del Cimitero
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Dopo il secondo conflitto mondiale Valledolmo, come il resto d‟Italia, ebbe ad affrontare i
numerosi problemi come quella della disoccupazione di coloro che ritornarono dal fronte.
Il ristagno d‟ogni attività creò nella maggioranza degli abitanti un clima incandescente di
rivendicazioni e di rinnovamento nelle strutture amministrative.
Dopo una campagna elettorale infuocata venne portato a Sindaco, con i voti del blocco del
popolo, l‟operaio Rosario Campo.
Nel 1946 in tutta la Sicilia si scatenò la lotta contro il latifondo scaturita nell‟occupazione
delle terre incolte.
1947 contadini di Valledolmo vanno a occupare i terreni di Regaleali
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Cartolina panorama di Valledolmo colorata a mano anno 1916 (orig. Nicola Miceli)
Retro della cartolina viaggiata
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Cartolina viaggiata 1938 Calvario e bevaio grande con muli che trasportano paglia
(originale Pino Muscato)
Cartolina viaggiata 1938 Calvario e bevaio grande
(originale Pino Muscato)
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Cartolina 1934 piazza dell‟Olmo e bar Fina (originale Nicola Miceli)
Cartolina anni 30 piazza dell‟Olmo e via Cadorna (originale Nicola Miceli)
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Una rara e curiosa cartolina viaggiata anno 1934 realizzata con un fotomontaggio
eliminando la Chiesa madre e inserendo degli alberi nella piazza (Pino Muscato)
Cartolina anni 30 originale (Pino Muscato)
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Cartolina anni 30 bevaio rotondo e ponte lungo (Pino Muscato)
1934 corso Garibaldi e bevaio Piazza Medici
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Via Aldo Moro angolo Via Garibaldi
Via Cavour vista dal basso ancora con i gradini anni 50-60
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1932 accesso a piazza Madrice da via Vitt. Emanuele III°
1970 accesso a piazza Madrice da via Vitt. Emanuele II°
2010 accesso a piazza Madrice da via Vitt. Emanuele II°
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Dopo un periodo di commissariamento, alla metà del 1951 venne eletto sindaco il prof.
Salvatore Chiavetta; a lui si deve la soluzione di un grave problema e cioè quello del raggruppamento
in un‟unica sede delle scuole elementari; questa costruzione anche se non in cemento armato è stata
progettata con grande professionalità poichè ha ampi corridoi, comode scale ed inoltre le aule sono
disposte in modo tale che le finestre sono orientate tutte ad oriente.
Mappa Urbana anno 1952
Cartolina con edificio scolastico e Calvario anni „50
Nel 1954 fu eletto il dott. Domenico Lo Dico, medico chirurgo, a lui si deve la costruzione del
Mattatoio di via Sicilia che ha ben funzionato fino all‟apertura del nuovo mattatoio negli anni „90,
delle Case Gescal, la costruzione del secondo piano del Municipio.
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Via Cadorna e piazza madrice anni „50
Via Chiavetta e Municipio anni „40
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Foto prof. Luigi Battaglia
Via Chiavetta il municipio dopo la sopraelevazione
Nel 1960 ritornò a capo dell‟Amministrazione Comunale il socialista d‟Unità Proletaria
Rosario Campo. In quegli anni fu realizzato il campo sportivo.
A Rosario Campo si deve la costituzione della cooperativa vitivinicola “Castellucci Miano”
e della successiva costruzione della cantina sociale.
Superati i primi difficili anni, oggi la cooperativa “Castellucci Miano”, produce dell‟ottimo
vino commercializzato in Italia ed all‟estero.
Foto prof. Luigi Battaglia
Targa in memoria del fondatore della cantina Rosario Campo
40
Nel 1965 a causa di una paralisi amministrativa si è avuta una gestione Commissariale con il
dr. Armando Turco prima e poi con il dr. Salvatore Di Vita, quindi è stato eletto Sindaco il cav.
Carmelo Giambrone e successivamente l‟avv. Epifanio Pulvino, poi il dr. Domenico Lo Dico e
Sebastiano Battaglia; nel 1991-1993 con i sindaci Di Gioia e Miceli si concludeva il sistema
dell‟elezione del Sindaco fatta dal Consiglio Comunale; con l‟elezione diretta del Sindaco nel
1993 veniva eletto il dr. Pietro Piazza e nel 1997 ritornava Nicola Miceli fino al 2007 quando è
stata eletta la dr.ssa Domenica Di Baudo, nel 2012 in una competizione a tre la spuntava l‟attuale
Sindaco avv. Luigi Favari.
Tra gli avvenimenti storici più rilevanti è da ricordare la visita, nel Dicembre del 1926, del
Prefetto di Palermo Cesare Mori, il "Prefetto di ferro". In detta occasione venne scoperto e
inaugurato il monumento ai caduti e il Parco delle Rimembranze.
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VALLEDOLMO NEL MOVIMENTO CONTADINO DI SICILIA (1)
Lo storico inglese Denis Mack Smith, esaminando a fondo la situazione socio-economica
venutasi a creare in Sicilia dopo l'abolizione della feudalità, decretata nel luglio del 1812 dal Re
delle due Sicilie Ferdinando IV di Borbone, pervenne a quest'amara conclusione: "Le libertà
invocate nel 1812 non significavano la libertà per il contadino di guadagnarsi i mezzi di
sussistenza, significavano piuttosto libertà per i proprietari di trasformare delle proprietà gravate
da ipoteche in vere proprietà negoziabili o la libertà di stendere un velo sull'usurpazione della
proprietà comune. In ogni caso la fine della feudalità, nella misura in cui prometteva benefici
sociali e non solo privati, risultò più una disposizione generica di legge che una trasformazione
pratica; non fu mai specificato cosa venisse realmente abolito, né il modo cui dovesse aver luogo
l'abolizione. I latifondi continuarono ad essere chiamati "feudi, i proprietari feudatari, e i contadini
"villani" fino al ventesimo secolo; e non senza ragione" (1). E lo storico siciliano Francesco
Renda, accettando per verissima la conclusione dell'Inglese, aggiunse che "grave fu il disappunto
dei baroni quando si accorsero che il generale inglese, lord Bentinck, mandato a presidiare la
Sicilia contro le mire dei napoleonici, autore della nuova linea democratica, aveva posto a capo di
tutti i dipartimenti governativi "uomini socialmente dappoco", cioè privi di titoli nobiliari.
E ancora più evidente apparve il loro malcontento per la legge del suffragio universale e per la
nazionalizzazione illegale delle terre baronali; cose tutte che facevano prevedere imminente una
violenta rivoluzione popolare"(2). La fine della dominazione napoleonica e la partenza del Re
Borbone dalla Sicilia fugarono le temute tempeste e tutto rimase agitato come prima. Si dovrà
giungere ai primi anni dell'unificazione italiana per il concretizzarsi e l'acuirsi del problema antico
e sempre ricorrente della "terra ai contadini". Difatti "le prime leghe di resistenza, le prime società
agricole, i primi scioperi, cioè, le prime lotte organizzate che si propongono di modificare e
migliorare le condizioni di lavoro e di vita delle masse contadine isolane rappresentano un
fenomeno posteriore all'unificazione nazionale" (3). E anche da tale data non si verificarono
mutamenti di rilievo: è noto, infatti, che le savie leggi garibaldine di riforma agraria, rimaste
soltanto nel limbo delle buone intenzioni, delusero, purtroppo, amaramente i valorosi "picciotti",
affamati di terra, sino all'ultimo decennio del secolo XIX. "La missione di Nino Bixio contro le
masse contadine di Bronte e di Francavilla, scrisse il Renda, con la fucilazione senza processo,
soffocò nel sangue la rivolta contadina siciliana, e nel contempo la propugnata rivoluzione
democratica nelle campagne" (4). Il mito della terra, caldeggiato anche dal clero per ben altro
motivo che non la redenzione dei proletari, cominciò ad accendere e a mobilitare gli animi loro in
occasione della tremenda crisi economica del 1888-89 che, per opera dei socialisti, porterà alla
fondazione dei Fasci in quasi tutti i Comuni dell'Isola. Ma già in quasi tutti questi Comuni, prima
dei Fasci, erano sorte Società Operaie e Agricole, e Valledolmo non fu da meno di Corleone, di
Polizzi, di Termini, di Chiusa Sclafani, di Altavilla Milicia, di Càccamo, di Alia, di
Montemaggiore, di Aliminusa, di Roccapalumba, di Vicari e di molti altri che sarebbe lungo
citare. Per merito, infatti, del dottor Giuseppe Mendola, nel 1884, era sorta a Valledolmo la
Società Operaia di Mutuo Soccorso "Fratellanza e Lavoro" che, come tutte le consorelle, svolgeva
un'attività che non si limitava al semplice mutuo soccorso, ma sconfinava nella politica, (a scopo
elettorale), ed in certi casi nella lotta per il miglioramento vero e proprio da conseguirsi con la
modifica dei patti di lavoro. " Svolgevano queste Società -- afferma il Renda -- parte del
programma perseguita dai Fasci, i quali le aggiungeranno l'attività più specificatamente sindacale
e politica" (5). E il ministro Sonnino stesso menzionò "le Unioni contadine di Alia e Valledolmo,
che avevano per loro scopo di impedire a tutti gli affiliati di accettare patti agrari gravosi dai
gabelloti e dai proprietari" (6). Lo stesso Ministro tenne a ricordare gli scioperi "di proporzioni più
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vaste, scoppiati nell'autunno del 1875 a Villalba, a Vallelunga, a Santa Caterina Villarmosa e
Resuttano, durativi circa un mese e propagatisi ad Alia e a Valledolmo, dove sorsero le unioni
agricole, che più precisamente gli organizzatori denominarono "Istituti Agrari" (7). Il Renda
stesso, per dimostrare il comportamento legale dei medesimi, riferisce a titolo d'esempio "il caso
della Società Agricola di Mutuo Soccorso, sorta a Valledolmo il primo febbraio 1893, e così
scrive: "Il presidente che era un possidente del paese, tale Giuseppe Arnao, nell'assumere la carica
si sentiva in dovere d'informare il Delegato di P.S. con questa dichiarazione: "In quanto agli scopi
per cui detta Società sta per costituirsi ed in base ai quali io accettai la presidenza, posso dirLe che
sono assolutamente pacifici, alieni da ogni idea politica e sovversiva" (8). A sostegno di tali
assicurazioni alligava alla lettera l'art. 2 dello statuto che diceva: "L'azione della Società si
svolgerà esclusivamente nelle relazioni pacifiche tra proprietari di terreni e lavoratori di campagna
pel mutuo bene. Rimane esclusa ogni azione politica e amministrativa, qualunque idea di partito;
anzi è rigorosamente vietato a ciascun socio di esprimere opinioni politiche e d'ingerirsi nei fatti
amministrativi in nome della società medesima. Chi infrange detta disposizione è depennato
senz'altro dall'albo dei soci, rimanendo egli responsabile personalmente dei fatti compiuti". Ciò
non impedì tuttavia che nell'ottobre dello stesso 1893, per protestare contro un patto di mezzadria
" stipulato alla leonina", (l'espressione è contenuta in un rapporto del Tenente colonnello dei CC.
RR. di Palermo al Prefetto), i soci della Società inscenassero una pubblica manifestazione per le
vie del paese con bandiere tricolori in testa, allo scopo di dimostrare ai proprietari terrieri la forza
numerica della Società, capace d'imporre anche con la violenza le giuste pretese dei contadini" (9).
Le buone intenzioni, come spesso, però, avviene, furono travolte dagli eventi, e i soci della
"Fratellanza e Lavoro" di Valledolmo, sotto l'inarrestabile pressione del socialista Bernardino
Verro, insieme con i contadini del corleonese e delle Madonie, finirono per confluire nel
movimento generale dei "Fasci dei Lavoratori" (10). "L'idea, infatti, della modifica dei patti agrari
-- afferma il Renda -- era in tutti i Comuni di Sicilia come una molla che faceva scattare le masse
contadine dalla loro decennale inerzia e li spingeva ad unirsi al Fascio locale" (11). Perciò molti
proprietari, impauriti dagli scioperi e dalle manifestazioni dei Fasci attuati in vari Comuni,
decisero di venire a patti meno disumani, e là, dove ciò non avvenne, si arrivò a gravi fatti di
sangue, come all'assassinio dei paladini dei Fasci, Verro a Corleone, Lorenzo Panepinto a Santo
Stefano di Quisquina e di novantadue semplici contadini, di cui tredici a Caltavuturo (12) e undici
a Lercara Friddi, mentre delle forze dell'ordine cadde ucciso un solo soldato (13). Comunque,
nonostante le feroci repressioni ordinate prima dal Crispi, capo del Governo e della mafia, sino al
1896, e poi dal Giolitti su pressioni dei sindaci e dei capi elettori dell'onorata società, i contadini,
forti dell'appoggio della classe operaia e del movimento socialista, si presentarono da allora
permanentemente come i principali protagonisti della storia dell'Isola" (14). Venne, dopo
Giovanni Giolitti, lo sconvolgimento della Prima Guerra Mondiale con nuove occupazioni di terre
incolte e con nuove vittime, venne il Fascismo con una nuova Riforma Agraria e con le Battaglie
del Grano, venne poi il secondo conflitto mondiale e, finalmente, il movimento contadino,
inquadrato nei partiti comunista, socialista e democristiano, lentamente ma costantemente
spazzarono via gran parte dei soprusi della classe padronale, feudale e gabellota. Vaste estensioni
di terre incolte o mal coltivate vennero negli anni 1946 e 1947 occupate e poi assegnate ai
contadini valledolmesi nella misura di una o due salme a testa, fu conquistata la quota del sessanta
e quaranta nella spartizione dei prodotti della mezzadria, si ottenne la riduzione del 30% dei
canoni d'affitto e, infine, si facilitò di molto l'affrancazione dei terreni gravati dai sorpassati canoni
enfiteutici. Oggi, riandando con la mente a quel periodo convulso vissuto a Valledolmo come
negli altri Comuni dell'Isola, rivedendo nella nostra fantasia gli squadroni di cavalleria rusticana
lanciate alla conquista delle terre di Rovittello, di Mandranuova, di Carpinello, di Sciarrìa, di
43
Cassaro, di Regaleali e di Verbumcaudo, incalzati dalle forze dell'ordine, ingrossati anche da
madri di famiglia, con in testa le bandiere rosse, ci pare di rivivere le gesta degli antichi Crociati,
decisi a tutto soffrire, a tutto osare, pur di effettuare la liberazione del Santo Sepolcro. Valledolmo,
in seguito a quegli anni avventurosi, può contare oggi 855 piccole aziende agricole a gestione
familiare, una decina di aziende grandi nel proprio territorio e altrettante sparse nei territori di
Sclafani; di Caltavuturo, di Polizzi e di Petralia Sottana, e in tutte si lavora appassionatamente,
fruttuosamente e tranquillamente come nei tempi felici della gestione dei Conti Cutelli.
Valledolmo nella storia del Risorgimento Italiano non figura come un Comune caldo di
patriottismo: la sua popolazione abituata a lavorare nella tranquillità dell'ordine, sotto
l'amministrazione civile e religiosa ligia alla Maestà del Re Borbone Cattolicissimo, ignara di
Carbonari e di Sanfedisti, poco o nulla entusiasta delle gesta del "Filibustiere Garibaldi", non sentì
profondamente i fremiti della passione risorgimentale registrati, invece, nei vicinissimi comuni di
Alia, Vallelunga e Villalba. La nostra asserzione non è sorretta da documenti scritti, data anche
l'inaccessibilità dell'Archivio Comunale; ma il fatto che neppure il passaggio e la sosta di
Garibaldi nel paese abbiano lasciato un ricordo nel marmo o sulla carta o nella memoria degli avi,
eccezion fatta dell'episodio del maestro Ignazio Vacanti precedentemente ricordato, conforta
abbondevolmente la nostra opinione. E' vero che nei primi del fatidico 1848 ad opera del regio
perito agrimensore di Vallelunga fu creato anche a Valledolmo un Comitato Insurrezionale, ma,
purtroppo, è anche vero che nei giorni dell'insurrezione di tutti i comuni dell'Isola contro il
Borbone, nel paese nè venne incendiata la sede del Municipio o dell'esattoria, nè vennero
perpetrati atti di vandalica violenza o di protesta politica. Le acque del luogo si mantennero tanto
calme che due personaggi di Vallelunga, insorta con incendi e minacce di morte ai borbonici,
vennero a cercare rifugio sicuro proprio entro l'abitato di Valledolmo, e non se ne ebbero a pentire.
Il fallimento dell'insurrezione, che a Vallelunga si concluse con la condanna di don Giuseppe
Sinatra, presidente del Municipio e capo dei Comitati insurrezionali del luogo e di quelli di
Villalba, di Valledolmo, di Mussomeli e di Sutera, e il ritorno dei presidi borbonici con fieri
propositi di repressione spietata convinsero i tiepidi patrioti valledolmesi degli errori altrui e della
saggezza propria. Giuseppe Cipolla, autore della Storia di Vallelunga, commentando il fallimento
dell'insurrezione di questo Comune scrisse: "Con la restaurazione borbonica gli animi, però,
restarono indomiti preparandosi alla riscossa dell'aprile del 1860" (15). La vampata di euforia e di
entusiasmo per le fortunate gesta dei Mille per la cacciata degli oppressori borbonici dal suolo
dell'Isola, nel 1860, la successiva elettrizzante crociata del 1862 dello stesso Garibaldi al grido "O
Roma o morte!" per la conquista della Città Eterna non suscitarono a Valledolmo soverchie
manifestazioni di gioia. Quando egli, infatti, dal bosco della Ficuzza mosse con le sue truppe per
Catania e dall'entusiasta Alia, passò per Valledolmo, non fu fatto segno a calorose accoglienze
tanto che neppure una minima lapide fu murata a ricordo dell'avvenimento sulla facciata del
Palazzo Castellana, ove l'Eroe si rifocillò e si riposò prima di avviarsi per la trazzera dell'Acqua
della Signora Cutelli verso l'effervescente Vallelunga. La condotta politica dei valledolmesi che,
nel 1848, aveva suscitato ira e disprezzo nell'animo dei vallelunghesi e che li aveva sdegnati
ancora di più in occasione delle tiepide accoglienze del 1862 degenerò nell'odio e disprezzo
incontenibili, che culminarono in una furibonda e sanguinosa rissa tra le due parti in contrada
Manca, ai confini dell'ex feudo di Regaleali. Lo scontro temporaneamente interrotto minacciava di
aggravarsi pericolosamente per ambo le parti; ci volle l'intervento di un autorevole patriota di
Lercara Friddi, don Agostino Rotolo, per placare gli animi e riportare nei due vicinissimi comuni
la pace. A conferma della quale riferiamo l'episodio così come viene narrato dal vallelunghese
Cipolla. "Il Rotolo nell'autunno del '60 va a Villalba e richiede il concorso della locale Guardia
Nazionale, e marcia alla volta di Vallelunga. Ivi calde parole, perchè la pace unisca i siciliani in un
44
momento in cui l'aborrito Borbone insidia ancora all'unità d'Italia. Applaudito il discorso, con i
notabili di questo Comune, si stabilisce il da farsi ed il Rotolo, a capo della Guardia nazionale di
Villalba, marcia alla volta di Valledolmo. Ivi nuove accoglienze liete ed applausi al discorso del
Rotolo. Dopo qualche ora di riposo si riprende la marcia in compagnia della Guardia Nazionale di
Valledolmo. Giunti nell'ex feudo di Regaleali, davanti al casamento del Conte Tasca, alle due
Guardie Nazionali si presenta schierata e in armi la Guardia Nazionale di Vallelunga. Lo
spettacolo è commovente. La Guardia Nazionale di Villalba grida: "Pace!” Pace!". Le tre Guardie
si uniscono formando un cerchio e pezzuole bianche sventolano in ogni parte. Il Rotolo,
commosso fino alle lacrime, pronuncia belle parole di patriottismo, e la pace è conclusa. Villalba
riscuote le manifestazioni di profonda gratitudine di Vallelunga e di Valledolmo. Il piano dove
avvenne la rissa è tuttora denominata "lu Chianu di la quistioni" (16). Giustificare il
comportamento del Comitato Insurrezionale valledolmese non è impresa ardua se si dà uno
sguardo alla situazione locale di quel periodo. Il popolo minuto ignorava completamente le
vicende politiche le quali avevano luogo nelle grandi città e nei grossi comuni dell'Isola; la
propaganda liberale del concittadino Valentino Martina era stata sconsacrata dalla sua morte
violenta, ritenuta ben meritata, "Civili" che avevano aderito al Comitato Insurrezionale erano stati
mossi non da " arditi sensi di libertà ", ma solo per non passare come reazionari convinti, il clero
inoltre era di stretta osservanza borbonica e in pieno accordo con le autorità costituite. Insorgere,
quindi, bruciare e distruggere il Municipio o l'esattoria valeva lo stesso che darsi la zappa sui
piedi, andare contro i propri interessi, sconvolgere una situazione di privilegio per cercarne
un'altra incerta e piena di rischi. Stando così le cose, la ventina di "Civili" che nel remoto paesello
contava e l'amministrava, pur avendo aderito al Comitato, scoccate le ore decisive della lotta,
preferirono stare a guardare e ad attendere, senza compromettersi, la conclusione degli eventi.
Eccesso di prudenza? Incapacità di tutto osare? Diffidenza nei riguardi dell'ordine nuovo che si
voleva realizzare per miglioramenti di discutibile convenienza di classe? Ci sembra di non
allontanarci troppo dal vero se affermiamo che al suddetto comportamento abbiano concorso
insieme e in dose più o meno forte tutti quanti gli elementi accennati.
(1) Dal libro di Orazio Granata “ Valledolmo dall‟origine ai giorni nostri”
NOTE
(1) DENIS MACK SMITH, Storia della Sicilia medievale e moderna. vol. II, Bari 1970, p. 450.
(2) F. RENDA, Il movimento contadino nella società siciliana. Palermo, 1956.
(3) F. RENDA; op. cit., pp. 127 e 128.
(4) F. RENDA, op. cit., pp. 127 e 128.
(5) F. RENDA, op. cit., pag. 43.
(6) SIDNEY SONNINO, I contadini di Sicilia, Firenze, 1925, p. 316.
(7) PAOLO ALATRI, Lotte politiche in Sicilia, Palermo, p. 511.
(8) F. RENDA, op. cit., p. 87.
(9) Archivio Di Stato di Palermo, Gabinetto Prefettura, busta 13 1 categ. 16, 111.
(10) Il Verro, in un congresso tenuto a Corleone nell'estate del 1891, aveva fissato le norme per i patti agrari imposti senz'alcun senso
d'umanità ai contadini bisogno d'un pezzo di terra.
(11) F. RENDA, op. cit., p. 86.
(12) La strage di Caltavuturo è dettagliatamente narrata nel volume nostro " Gente di Sicilia ", ed. Mori, Palermo, 1977
(13) N. COLAJANNI, Gli avvenimenti di Sicilia e le loro cause, Palermo, 1895.
(14) F. RENDA, op. cit., p. 91.
(15) G. CIPOLLA, op. cit., p. 40.
(16) G. CIPOLLA, op. cit., pag. 48.
.
45
15 Giugno 1985 spiazzo scuole elementari raduno degli agricoltori
in lotta; intervento dell‟avv Epifanio Pulvino
15 Giugno 1985 spiazzo scuole elementari raduno degli agricoltori
in lotta; intervento del dr. Giuseppe Gioia
46
SINDACI SUCCEDUTISI DAL 1817
(DAL 1812 SONO ABOLITI I PRIVILEGI E DIRITTI BARONALI)
ANNO
RITRATTO O
FOTO
COGNOME E NOME
data elezione o
periodo della
carica rilevata
da atti
data
elezione a
consigliere
FONTE E NOTE
1817
Notaio CHIAVETTA
DR.ANTONINO
(Granata)
1822
1825
1829
SCIARRINO DR.ANTONINO
ROTONDO DR. PAOLO
FERRARA DR. ANDREA
(Granata)
(Granata)
(Granata)
1834
CHIAVETTA DR.ANTONINO
(Granata)
1839
1845
1850
1854
1860
ROTONDO DR. PAOLO
BELLIOTTI GIUSEPPE
SCIARRINO GIUSEPPE
MENDOLA ROSARIO
GULINO DR.ROSARIO
(Granata)
(Granata)
(Granata)
(Granata)
(Granata)
DR. GIUSEPPE MENDOLA
1866/67
Nella fotocopia dell‟atto di nomina
del Re Vittorio Eman. II risulta la
nomina a Sindaco per il triennio
1864-65-66 (Fotocopia acquisita in
occasione della visita - 1994 - in
Valledolmo di alcuni pronipoti del
Dr. Mendola)
Dai registri di nascita
risulta essere stato Sindaco
nel 1866 e dai registri di
nascita e matrimonio nel
1867 (Non elencato fra i
Sindaci dal Granata (che
però a pag.46 quartultimo
rigo lo cita) né dal
Dispenza)
1874
1875
BARONE DR. GIUSEPPE
SCIARRINO DR. GIOVANNI
(Granata)
(Granata)
1879
CASTELLANA GUCCIONE
CAV.DOMENICO
(Granata)
?
1905?
1920
1923
1923/29
1930/31
BARONE DR. FERDINANDO
BARONE AVV. FRANCESCO
RUNFOLA GEOM. PIETRO
LO DICO CAV. ANTONINO
N. 1871 M. 1948
GIOIA DR. COSIMO
N. 11 dicembre 1881
M. Palermo 19 giugno 1968
CHIAVETTA DR. GIUSEPPE
N. 08.03.1900
M. 20.07.1951
47
(Granata)
(Dispenza)
(Granata)
(Granata)
podestà
podestà
1932/35
MUSCARELLA CAV.
GIUSEPPE
N. 10.09.1890
M. 16.08.1962
podestà
1936
GIOIA DR. COSIMO
N. 11.12 1881
M. Palermo 19.06. 1968
podestà
1937
1941/43
1946?
1949
1952
BARONE GEOM. LUIGI Fu
Antonino e fu Manzella Santa
Podestà
N. 04.06.1893
M. 29.07.1960
LO DICO CAV. ANTONINO
N. 19.11.1871
M. 16.06.1948
podestà
LA DUCA DR. ANTONINO
Fu Pasquale e fu Panzica Rosalia
N. 05.02.1887
M. 13.09.1963
Scelto dal Comando
Militare alleato
CAMPO ROSARIO
N. 26.10.1901
M. 16.6.1986
DE SIMONE SEBASTIANO
CHIAVETTA PROF.
SALVATORE fu Luigi e fu
Mulè Filippetta
N. 30.09.1908
M. 03.07.1990
Gestione commissariale
11.06.52
25 maggio
1952
Registro Gen.Ammin
(Granata riporta 1951)
1956
LO DICO DR. DOMENICO
N. 23.11.1907
M. 23.12.1989
12.06 al 1960
27 maggio
1956
Registro Gen.Ammin
(Granata riporta 1954)
1960
CAMPO ROSARIO
N. 26.10.1901
M. 16.06.1986
27.12 al 1965
6 novembre
1960
Registro Gen.Ammin
1965
TURCO DR. ARMANDO
Gestione commissariale
1966
DI VITA DR. SALVATORE fu
Vincenzo e fu Bellanca Calogera
N. 20.02.1927 vivente
Gestione commissariale
1966/75
1975
1978
GIAMBRONE CAV.
CARMELO
N. 12.03.1908
M. 12.10.1998
PULVINO DR. epifanio fu
GIOVANNI e fu Agnesi Maria
Stella
N. 07.06.1923
M. 08.05.2009
LO DICO DR. DOMENICO
N. 23.11.1907
M. 23.12.1989
48
Registro Gen. Ammin
Registro Gen. Ammin
Registro Gen. Ammin
1983
LO DICO DR. DOMENICO
N. 23.11.1907
M. 23.12.1989
29.08.1983
07.0519.86
Registro Gen.Ammin
1986
BATTAGLIA SEBASTIANO
N. 18.06.1940
M. 17.01.2009
08.05.1986 11.03.1988
Registro Gen. Ammin
1988
LO DICO DR.DOMENICO
N. 23.11.1907
M. 23.12.1989
12.03. 1988
28.06.1988
Registro Gen. Ammin
1988
BATTAGLIA SEBASTIANO
N. 18.06.1940
M. 17.01.2009
29.06.1988
22.01.1991
Registro Gen. Ammin
1991
DI GIOIA AVV. ORAZIO
N. 29.10.1953
23.01 1991
21.10.1991
Registro Gen. Ammin
1991
MICELI NICOLO‟ PAOLO
ALDO AMEDEO
N. 06.08.1954
22.10.1991 Giugno 1993
Registro Gen. Ammin
1993
PIAZZA DR.PIETRO
N. 14.03.1955
Giu. 1993–
Nov.97
Elezione diretta
1997
MICELI NICOLO‟ PAOLO
ALDO AMEDEO
N. 06.08.1954
Novembre 1997
2002
MICELI NICOLO‟ PAOLO
ALDO AMEDEO.
N. 06.08.1954
26-27 Maggio
2002
2007
DI BAUDO DR.SSA
DOMENICA
N. 24.04.1954
2012
FAVARI AVV. LUIGI
GIUSEPPE
N. 13.03.1977
Elezione diretta
Elezione diretta
Elezione diretta
13-14 Maggio
2007
49
Copia fotostatica della nomina a Sindaco del dr. Giuseppe Mendola anno 1866
50
Copertina progetto conduttura acqua potabile anno 1896
51
Delibera di Consiglio N.7 del 1927 “accettazione lascito Tartaro Giuseppe”
Casa via Sciarrino prospiciente anche su via Roma (attuale Ufficio Tecnico e
Ufficio Tributi) e terreno in contrada Celso pagina 1
52
Delibera di Consiglio N.7 del 1927 “accettazione lascito Tartaro Giuseppe”
Casa via Sciarrino prospiciente anche su via Roma (attuale Ufficio Tecnico e
Ufficio Tributi) e terreno in contrada Celso pagina 2
53
Il sig. Giuseppe Tartaro
54
Risultati elezioni amministrative del 07.05.1956
55
Consiglio Comunale anni 60
Natale in Consiglio Comunale anni 60
56
Fac simile elezioni Comunali 1972 fronte
Fac simile elezioni Comunali 1972 retro
Quando la politica si rivolgeva anche ai santi
Volantino lista civica anni 70-80
57
Nell‟immagine di sopra un telegramma a firma autografa di Mussolini del 18.8.1941 con il quale si
impegna il Potestà ad attivarsi per non lasciare incolta “una sola zolla del territorio” comunale al fine di contribuire ad
alleviare il problema alimentare dell‟epoca.
58
L‟On.le Giorgio Almirante a Valledolmo anni 70
Da sx : Calogero Tripi, Antonio Iemolo, Vincenzo Ferrara (esattore), on.le Tricoli, Franca Cannata,
on.le Almirante, on.le Lo Porto, Orazio Gervasi, avv. Angelo Cappelino e la moglie Pina Franco
Piazza dell‟Olmo anni 30-40 sullo sfondo il bar Fina (famoso per i cannoli e il gelato
59
AMMINISTRATORI COMUNALI
ANNO 1923 - 1927
Data elezione Consiglio ?
COGNOME E NOME
Carica ricoperta
1
Gioia Dr. Cosimo
Sindaco
poi Nominato
Podestà con
delibera C.C. n. 1
del 21.04.1927
2
Belliotti Rosario
Assessore Eff.
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
Barone Avv. Francesco
Idem
Bellanca Giuseppe
Idem
Comella Vitale
Idem
Lo Grasso Antonino
Assessore Suppl.
Muscato Giuseppe
Idem
Panzica Rosolino
Consigliere
Di Baudo Gioacchino
Idem
Dispenza Antonino
Idem
Muscarella Giuseppe
Idem
Vallone Michele
Idem
Saeli Gaetano
Idem
Pulvino Giovanni
Idem
La Duca Dr. Antonino
Idem
Castellana Avv. Vincenzo
Idem
Battaglia Fortunato
Idem
Battaglia Gullo Giuseppe
Idem
Idem
Lo Dico Antonino
dimissionario
Lo Tempio Francesco
Idem - deceduto
Luogo e data di nascita
e morte
FONTE
Delibera C.C. n.
35 del
26.12.1923
Delibera C.C. n.
36 del
26.12.1923
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
60
Data o atto di nomina a:
Sindaco, Assessore, Consigliere
Lista appartenenza
NOTE
Presiede il Consiglio il
commissario
Prefettizio Lo Coco G.
Battista – Segretario
Di Carlo Calogero,
Vice Segr. Parlato
Prof. Giuseppe
AMMINISTRATORI COMUNALI
Data elezione Consiglio 25.05.1952
Amministrazione Chiavetta Salvatore
COGNOME E NOME
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
Chiavetta Salvatore
Paternità Luigi
Lo Dico Dr. Domenico
Paternità Antonino
Privitera Orazio
fu Carmelo
Muscarella Cav. Giuseppe
di Gioacchino
Battaglia Dr. Luigi
fu Giovanni
Siragusa Orazio
Fu Calogero
Ricotta Antonino
Fu Giuseppe
Di Baudo Gioacchino
Fu Calogero
Barone Calogero
fu Paolo
Di Gioia Rosario
Fu Orazio
Di Piazza Giuseppe
Di Vincenzo
Fadale Vincenzo
Fu Orazio
Gioia Liborio
Di Orazio
Leone Antonino
Di Giuseppe
Orlando Damiano
Fu Calogero
Carica ricoperta Luogo e data di nascita
FONTE
Reg. Gen.
Amministratori
Reg. Gen.
Amministratori
Data o atto di nomina a:
Sindaco, Assessore, Consigliere
Sindaco
Nato 30.09.1908
Assessore
anziano
Nato 23.11.1907
Ass. Effettivo
Nato 01.02.1890
Idem
Idem
Nato 10.09.1890
Idem
Idem
Nato 02.01.1921
Idem
Idem
Nato 20.05.1900
Idem
Ass. Supplente
Valledolmo 18.09.1919
Idem
Idem
Nato 20.09.1892
idem
Consigliere
Nato 29.03.1906
Idem
Elezione 25.05.1952
Idem
Nato 10.11.1905
Idem
Idem
Idem
Nato 16.10.1920
Idem
Idem
Idem
Nato 14.04.1897
Idem
Idem
Idem
Nato 14.10.1901
Idem
Idem
Idem
Nato 19.03.1914
Idem
Idem
Idem
Nato 07.02.1896
Idem
Idem
61
Nomina 11.06.1952
Nomina 11.06.1952
Lista appartenenza
NOTE
16
17
18
19
20
Runfola Salvatore
Fu Luigi
Campo Rosario
Fu Liborio
Barone Giuseppe
Di Calogero
Iacono Giovanni
Di Giovanni
Sciavolino Giuseppe
Di Vincenzo
Idem
Nato 27.07.1916
Idem
Idem
Idem
Nato 26.10.1901
Idem
Idem
Idem
Nato 04.05.1920
Idem
Idem
Idem
Nato 31.08.1915
Idem
Idem
Idem
Valledolmo 05.09.1899
Idem
Idem
1953
1
2
Lo Dico Dr. Domenico
Paternità Antonino
Privitera Orazio
Paternità Carmelo
Sindaco
Valledolmo 23.11.1907
Assessore
anziano
Nato 01.02.1890
Reg. Gen.
Amministratori
Reg. Gen.
Amministratori
Nomina 28.07.1953
Nomina
AMMINISTRATORI COMUNALI
Data elezione Consiglio 27 maggio 1956
Amministrazione Lo Dico Domenico
COGNOME E NOME
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
Lo Dico Dr. Domenico
Paternità Antonino
Muscarella Cav. Giuseppe
Paternità Gioacchino
Di Gioia Rosario
Mancuso Salvatore
Siragusa Orazio
Ricotta Antonino
Pulvino Dr. Epifanio
Barone Calogero
Bellanca Giuseppe
Cappellino Domenico
Cappellino Pietro
Chiavetta Salvatore
Costantino Salvatore
Cristina Dr Calogero
Gullo Giuseppe
Fonte
Data o atto di nomina a:
Sindaco, Assessore, Consigliere
Valledolmo 23.11.1907
Reg. Gen.
Amministratori
Nomina 12.06.1956
Nato 10.09.1890
Idem
Nomina 12.06.1056
Nato 16.11.1905
Nato 08.01.1899
Nato 20.05.1900
Valledolmo 18.09.1919
Nato 07.06.1923
Nato 29.03.1906
Nato 22.04.1919
Nato 18.11.1932
Nato 02.02.1895
Nato 30.09.1908
Nato 03.06.1920
Nato 23.04.1915
Nato 28.09.1911
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Elezione 27.05.56
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Carica ricoperta Luogo e data di nascita
Sindaco
Assessore
Anziano Vice
Sindaco
Ass. Effettivo
Ass. Effettivo
Ass. Effettivo
Ass. Supplente
Idem
Consigliere
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
62
Lista appartenenza
Note
16
17
18
19
20
Pulvino Francesco
Campo Rosario
Iacono Salvatore
Muscato Orazio
Vitale Orazio
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Nato 29.10.1890
Nato 26.10.1901
Nato 15.04.1910
Nato 08.04.1923
Nato 01.01.1925
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
idem
AMMINISTRATORI COMUNALI DAL
Data elezione Consiglio 06 Novembre 1960
Amministrazione Campo Rosario
COGNOME E NOME
Carica ricoperta Luogo e data di nascita
1
Campo Rosario
2
Barone Luigi
3
4
5
6
Gioia Orazio
Granata Orazio
Iemolo Salvatore
Scibetta Lucio
Ass.Effettivo
Cons. Anziano
Idem
Vice Sindaco
Ass. Effettivo
Ass. Supplente
7
Panzica Saverio
Idem
8
Pisa Vincenzo
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
Giambrone Carmelo
Di Vita Avv. Salvatore
Ricotta Antonino
Pulvino Epifanio
Tagliarino Damiano
Civiletto Giuseppe
Bellanca Nicolò
Iacono Salvatore
Mancuso Ing. Giovanni
Sangiorgi Giuseppe
Costantino Antonino
Parlato Dr. Calogero
Di Gioia Rosario
Sindaco
Idem
In sostituzione di
Panzica Saverio
deceduto
Consigliere
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Valledolmo 26.10.1901
Deceduto 16.06.1986
Nato 08.06.1922
Deceduto 06.12.1978
Nato 05.05.1930
Nato 14.07.1934
Nato 05.12.1930
Nato 06.03.1916
Nato 13.10.1912
Deceduto 21.01.1961
Nato 02.09.1932
Nato 12.03.1908
Nato 20.02.1927
Nato18.09.1919
Nato 07.06.1923
Nato 20.07.1911
Nato 01.10.1915
Nato 07.07.1913
Nato 15.04.1910
Nato 24.02.1929
Nato 14.03.1936
Nato 12.09.1921
Nato 29.07.1906
Nato 10.11.1905
Fonte
Data o atto di nomina a:
Sindaco, Assessore, Consigliere
Lista appartenenza
Reg. Gen.
Amministratori
Nomina 27.12.1960
P.S.I.
Idem
Idem
P.C.I.
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
idem
P.S.I.
P.S.I.
P.S.I.
P.S.I.
Idem
Idem
P.S.I.
Idem
delibera n. 17 del 12.07.1963
P.C.I.
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Elezione 06.11.60
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
In surroga di Panzica Saverio
D.C.
63
D.C.
D.C.
D.C.
P.S.I.
M.S.I.
Note
Dal 05.08. 1966 al 06.05.1969
Data elezione Consiglio ?
Amministrazione Giambrone Cav. Carmelo
COGNOME E NOME
Carica ricoperta Luogo e data di nascita
1
Giambrone Cav. Carmelo
Sindaco
Valledolmo 12.03.1908
2
3
4
Sciavolino Cav. Giuseppe
Ricotta Antonino
Caccamisi Antonino
Asses. Effettivo
Asses. Effettivo
Asses. Effettivo
5
Bellanca Nicolò
Ass. Supplente
6
7
8
9
10
Alessi Orazio
Ippolito Rosolino
Cappellino Prof. Pasquale
Ognibene Vincenzo
Porcello Geom. Giuseppe
Ass. Supplente
Ass. Supplente
Consigliere
“
“
11
Campo Rosario
“
12
Barone Luigi
“
13
14
15
16
17
18
19
20
Iacono Salvatore
Favari Paolo Emilio
Battaglia Orazio
Iemolo Salvatore
Granata Prof. Orazio
Mezzasalma Lucia
Tagliarino Dr. Damiano
Zammito Loreto
“
“
“
“
“
“
“
“
Valledolmo 05.09.1899
Valledolmo 18.09.1919
Valledolmo 07.06.1929
Valledolmo 07.07.1913
Deceduto 05.08.1978
Valledolmo 07.02.1928
Valledolmo 27.08.1935
Valledolmo 21.03.1937
Valledolmo 16.01.1938
Valledolmo 11.10.1942
Valledolmo 26.10.1901
Deceduto 16.06.1986
Valledolmo 08.06.1922
Deceduto 06.12.1978
Nato 15.04.1910
Valledolmo 04.11.1934
Valledolmo 28.10.1912
Valledolmo 05.12.1930
Valledolmo 14.07.1934
Valledolmo 15.04.1929
Valledolmo20.07.1911
Valledolmo 11.08.1935
Fonte
Nota del
11.08.1980 a
firma Lo Dico
Data o atto di nomina a:
Sindaco, Assessore, Consigliere
Lista appartenenza
D.C.
D.C.
D.C.
D.C.
D.C.
D.C.
D.C.
D.C.
D.C.
D.C.
P.S.I.
P.C.I.
D.C.
P.S.I.
P.S.I.
P.C.I.
P.C.I.
64
Note
Dal 09.05. 1969 al 1970
Amministrazione Giambrone Cav. Carmelo
1
2
Giambrone Cav. Carmelo
Bellanca Nicolò
Sindaco
Valledolmo 12.03.1908
D.C.
Assessore
Delibera CC. N. 5
del 9.04.1969
Valledolmo 07.07.1913
resa legittima
09.05.1969
D.C.
Assessore
Valledolmo 05.09.1899
Idem
D.C.
Assessore
Assessore
Assessore
Assessore
Consigliere
Idem
Idem
Valledolmo 16.01.1938
Valledolmo 18.09.1919
Valledolmo 28.10.1912
Valledolmo 11.10.1942
Valledolmo 07.06.1929
Valledolmo 27.08.1935
Valledolmo 07.02.1928
Idem
Idem
Idem
Idem
D.C.
D.C.
D.C.
D.C.
D.C.
D.C.
D.C.
Valledolmo 26.10.1901
Deceduto 16.06.1986
4
5
6
7
1
2
3
Sciavolino Cav.
Giuseppe
Ognibene Vincenzo
Ricotta Antonino
Battaglia Orazio
Porcello Geom. Giuseppe
Caccamisi Antonino
Ippolito Rosolino
Alessi Orazio
4
Campo Rosario
Idem
5
6
7
8
Iacono Salvatore
Zammito Loreto
Cappellino Prof. Pasquale
Iemolo Salvatore
Idem
Idem
Idem
Idem
9
Barone Luigi
Idem
10
11
Favari Paolo Emilio
Granata prof. Orazio
Idem
Idem
12
Tagliarino Dr. Damiano
Idem
13
Mezzasalma Lucia
14
Vallone Lucio
15
Scibetta Lucio
3
Dimissioni
delibera CC. N. 7
del 18.6.1970
P.S.I.
Nato 15.04.1910
Valledolmo 11.08.1935
Valledolmo 21.03.1937
Valledolmo 05.12.1930
Nato 08.06.1922
Deceduto 06.12.1978
Valledolmo 04.11.1934
Nato 14.07.1934
Nato 20.07.1911
Deceduto il 17.08.1970
Valledolmo 15.04.1929
P.C.I.
D.C.
P.S.I.
P.C.I.
P.S.I.
Idem
Idem
In sostituzione di
Delibera CC. N.
Valledolmo 15.11.1938
Campo Rosario
10 del 18.12.1970
dimissionario
Idem
In sostituzione di
Delibera CC. N.
Tagliarino
Valledolmo 06.03.1916
11 del 18.12.1970
Damiano,
deceduto
65
P.C.I.
Giuramento e convalida delibera
CC. N. 15 del 11.9.1971
Giuramento e convalida delibera
CC. N. 15 del 11.9.1971
Segretario Dr.
Ignazio Cucchiara
Segr. Capo
Giamportone
Giuseppe
1971
Amministrazione Giambrone Cav. Carmelo
1
Giambrone Cav. Carmelo
Sindaco
2
Sciavolino Cav. Giuseppe
Assessore
3
Bellanca Nicolò
Idem
4
5
Ognibene Vincenzo
Porcello Geom. Giuseppe
Idem
Idem
6
Giambrone Carmelo
Sindaco
Dimissioni
delibera CC. N.
18 del 11.09.1971
Mozione di
sfiducia delibera
Valledolmo 05.09.1899
CC. N. 22 del
13.10.1971
Valledolmo 07.07.1913
Idem
Deceduto 05.08.1978
Valledolmo 16.02.1938
Idem
Valledolmo 11.10.1942
Idem
Delibera CC. N.
Valledolmo 12.03.1908
23 del 13.10.1971
Valledolmo 12.03.1908
D.C.
D.C.
D.C.
D.C.
D.C.
D.C.
Maggio 1972
Amministrazione Giambrone Cav. Carmelo
1
Giambrone Cav. Carmelo
Sindaco
Valledolmo 12.03.1908
2
Sciavolino Cav. Giuseppe
Assessore
Valledolmo 05.09.1899
3
4
5
6
7
Bellanca Nicolò
Ricotta Antonino
Alessi Orazio
Ognibene Vincenzo
Porcello Geom. Giuseppe
Assessore
Assessore
Assessore
Assessore
Assessore
Valledolmo 07.07.1913
Valledolmo 18.09.1919
Valledolmo 07.02.1928
Valledolmo 16.01.1938
Valledolmo 11.10.1942
Delibera C.C.
n. 9 del 21.04.72
C.P.C. 19.05.1972
Del. C.C.N. 10 del
21.04.1972
Idem
Idem
Idem
idem
idem
Lista appartenenza
segretario capo Dr.
Carmela Campagna
D.C.
D.C.
D.C.
D.C.
D.C.
D.C.
Dal mese di Novembre 1972
Data elezione Consiglio 26 Novembre 1972
Amministrazione Giambrone Cav. Carmelo
COGNOME E NOME
1
Giambrone Cav. Carmelo
Carica ricoperta Luogo e data di nascita
Sindaco
Valledolmo 12.03.1908
Fonte
Delibera C.C.
n. 21 del 22.12.72
CPC 12.1.1973
66
Data o atto di nomina a:
Sindaco, Assessore, Consigliere
Lista appartenenza
Note
D.C.
segretario capo
Dr.Giuseppe
Saccone Dimissioni
del Sindaco
delibera CC. N. 25
del 26.09.1975
C.P.C. 9.10.1975
Assessore
Valledolmo 07.06.1929
Delibera di C.C.
N. 22 del 22.12.72
CPC 12.1.1973
Assessore
Assessore
Assessore – Vice
Sindaco
Assessore
Assessore
Consigliere
idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Valledolmo 07.07.1913
Valledolmo 05.09.1899
Idem
Idem
D.C..
D.C.
Dimissione G.M.
delibera CC. N. 26
del 26.09.1975
C.P.C. 09.10.1975
Idem
Idem
Valledolmo 27.08.1935
Idem
D.C.
Idem
Valledolmo 07.02.1928
Valledolmo 06.03.1932
Valledolmo 18.06.1940
Valledolmo 16.02.1938
Valledolmo 28.10.1936
Nato 07.06.1923
Nato 22.12.1934
Pantelleria 09.04.1931
Valledolmo 05.12.1930
Idem
idem
D.C.
D.C.
D.C.
D.C.
P.S.I.
D.C.
M.S.I.
P.S.I.
P.S.I.
Idem
Idem
2
Caccamisi Antonino
3
4
Bellanca Nicolò
Sciavolino Cav. Giuseppe
5
Ippolito Rosolino
6
7
8
9
10
11
12
13
14
Alessi Orazio
Meli Cosimo
Battaglia Sebastiano
Ognibene Vincenzo
Siragusa Calogero
Pulvino Avv. Epifanio
Domina Giuseppe
Campo Calogera
Iemolo Salvatore
15
Motta Carmelo
Idem
16
Iacono Giovanni
Idem
Nato 31.08.1915
P.S.I.
17
Conti Orazio
Idem
Valledolmo 11.05.1933
P.S.I.
18
Barone Luigi
Idem
19
Andolina Calogero
Idem
Valledolmo 11.10.1940
P.C.I
20
Ricotta Antonino
Idem
Valledolmo 18.09.1919
D.C.
21
Zammito Loreto
22
Pisa Vincenzo
Idem
in sostituzione di
Motta Carmelo
dimissionario
Idem
in sostituzione di
Barone Luigi
dimissionario
D.C.
P.C.I.
Nato 08.06.1922
P.C.I.
Valledolmo 11.08.1935
delibera CC. N. 18
del 11.07.1975
P.C.I.
Valledolmo 02.09.1932
delibera CC. N. 18
del 11.07.1975
P.C.I.
67
Dimissioni –
delibera CC. N. 16
del 11.07.1975
Dimissioni –
delibera CC. N. 17
del 11.07.1975
26 Settembre 1975
(delibere di nomina Sindaco e Assessori di Immediata Esecuzione)
Amministrazione Pulvino Avv. Epifanio
COGNOME E NOME
1
2
3
4
5
6
7
Pulvino Dr. Epifanio
Carica ricoperta Luogo e data di nascita
Sindaco
Assessore - Vice
sindaco dal Dic.
„75
Siragusa Calogero
Assessore
Ognibene Vincenzo
Assessore
Sciavolino Cav. Giuseppe
Assessore
Caccamisi Antonino
Assessore
Battaglia Sebastiano
Assessore
Ippolito Rosolino
Valledolmo 07.06.1923
Valledolmo 27.08.1935
Valledolmo 28.10.1936
Valledolmo 16.02.1938
Valledolmo 05.09.1899
Valledolmo 07.06.1929
Valledolmo 18.06.1940
Fonte
Delibera C.C.
n. 27 del 26.09.72
CPC 09.10.1975
Delibera C.C.
n. 28 del 26.09.75
CPC 09.10.1975
Idem
Idem
Idem
Idem
idem
Data o atto di nomina a:
Sindaco, Assessore, Consigliere
Lista appartenenza
Note
Nomina 26.09.1972
D.C.
segretario capo
Dr.Domenico
Calvagna
Idem
D.C.
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
D.C.
D.C.
D.C.
D.C.
D.C.
1978 – 1983
Data elezione consiglio 14 maggio 1978
Amministrazione Lo Dico Dr. Domenico
COGNOME E NOME
Carica ricoperta Luogo e data di nascita
Fonte
Data o atto di nomina a:
Sindaco, Assessore, Consigliere
Lista appartenenza
Sindaco
Valledolmo 23.11.1907
Delibera C.C. N.
55 del 07.07.1978
Immediata esecuz.
7.7.1978
D.C.
Battaglia Sebastiano
Assesssore
Valledolmo 18.06.1940
Delibera C.C. N.
56 del 07.07.1978
Immediata esecuz
7.7.1978
D.C.
Di Baudo Geom. Orazio
Ricotta Antonino
Meli Cosimo
Assesssore
Assesssore
Assesssore
Valledolmo 23.11.1938
Valledolmo 18.09.1919
Valledolmo 06.03.1932
Idem
Idem
Idem
1
Lo Dico Dr. Domenico
2
3
4
5
68
D.C.
D.C.
D.C.
Note
Segretario Capo
Campisi Francesco
Dimissioni Sindaco
respinte, delibera
C.C. n. 120. Del
03.12.1979
Dimissioni dalla
Carica delibera CC.
N.121 del
03.12.1979
Idem
Idem
idem
6
Leone Cruciano
Assesssore
Valledolmo 03.04.1939
Idem
P.S.I.
7
Muscato Geom. Vincenzo
Assesssore
Valledolmo 29.03.1930
Idem
P.S.I.
8
Bonansinga Litterio
Consigliere
9
Caccamisi Antonino
Idem
10
Cappellino Avv. Angelo
Idem
11
Chimera Vincenzo
Idem
12
13
14
15
16
17
18
19
20
Giambalvo Italo M.
Giambrone Carmelo
Gullo Serafino
Iemolo Salvatore
Ippolito Rosolino
Miceli Nicolò P.
Muscato Prof. Giuseppe
Ognibene geom. Salvatore
Zammito Loreto
21
Stracagnolo Giuseppe
22
Andolina Calogero
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
In surroga
dell‟Avv.
Cappellino Avv.
Angelo deceduto
e della non
convalida del
Sig. Tripi
Calogero
Consigliere in
surroga di
Bonansinga
Litterio decaduto
Valledolmo 07.06.1929
Valledolmo 18.01.1945
Deceduto a Palmi in
incidente stradale
assieme alla moglie Pina
Franco il 10.02.1979
Delibere
Giuramento e
convalida C.C. n.
51 e 52 del
31.05.1978
Idem
P.C.I.
M.S.I.-D.N.
Idem
P.C.I.
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
P.S.I.
D.C.
P.S.I.
P.S.I.
D.C.
D.C.
D.C.
P.S.I.
P.C.I.
Valledolmo 29.01.1938
Delibera C.C. n. 4
del 26.02.1979
M.S.I. – D.N.
Valledolmo 11.10.1940
Delibera CC. N. 67
del 23.07.1979
P.C.I.
Valledolmo 12.03.1908
Valledolmo 16.11.1950
Valledolmo 05.12.1930
Valledolmo 27.08.1935
Valledolmo 06.08.1954
Milano 17.08.1944
Valledolmo 01.06.1939
Valledolmo 11.08.1935
69
Decaduto dalla
carica delibera CC.
N. 66 del 23.07.1979
D.C.
Idem
Valledolmo 15.07.1930
Dimissioni dalla
Carica delibera CC.
N.69 del 23.07.1979
Idem
Deceduto in un
incidente stradale a
Palmi in Calabria
insieme alla moglie
il 10.02.1979
DICEMBRE 1979
amministrazione Lo Dico Dr. Domenico
1
Lo Dico Dr. Domenico
2
Battaglia Sebastiano
3
4
5
6
7
Ippolito Rosolino
Miceli Nicolò
Muscato Prof. Giuseppe
Ricotta Antonino
Zammito Loreto
Sindaco
Valledolmo 23.11.1907
Assessore
Valledolmo 18.06.1940
Idem
Idem
idem
Idem
Idem
Valledolmo 27.08.1935
Valledolmo 06.08.1954
Milano 17.08.1944
Valledolmo 18.09.1919
Valledolmo 11.08.1935
Delibera C.C. N.
55 del 07.07.1978
Immediata esecuz
Delibera C.C. n.
122 del 03.12.1979
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
D.C.
D.C.
D.C.
D.C.
D.C.
Indipendente
1983 - 1988
Data elezione Consiglio 26 giugno 1983
Amministrazione Lo Dico Dr. Domenico
COGNOME E NOME
01
Lo Dico Dr. Domenico
02
Carica ricoperta Luogo e data di nascita
Fonte
Data o atto di nomina a:
Sindaco, Assessore, Consigliere
Lista appartenenza
29.08.1983 al 07.05.1986
DC
29.08.1983 al 07.05.1986
DC
Valledolmo 07.06.1929
Valledolmo 06.08.1954
Valledolmo 17.05.1958
Delibera C.C. n. 98
del 29.08.1983 I.E.
Delibera C.C. n. 99
del 29.08.1983 I.E.
Idem
Idem
Idem
29.08.1983 all‟ 11.5.1986
29.08.1983 all‟ 11.08.1987
29.08.1983 all‟11.05.1986
DC
DC
DC
Valledolmo 16.11.1953
Idem
idem
PCI
Valledolmo 11.08.1935
idem
Delibera
Giuramento n. 95
del 14.07.1983
idem
Idem
PCI
Sindaco
Valledolmo 23.11.1907
Battaglia Sebastiano
Assessore
Valledolmo 18.06.1940
03
04
05
Caccamisi Antonino
Miceli Nicolò
Modica Giuseppe
06
Randazzo Avv. Rosario
07
Zammito Loreto
Idem
Idem
Idem
Assessore
Vice sindaco
Da ago 1983
Idem
08
Andolina Calogero
Consigliere
Valledolmo 11.10.1940
09
Belliotti Rosolino
“
Valledolmo 21.06.1932
70
PCI
Lista Civica
Note
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
Cappellino Pasquale
Cappellino Pietro
Di Gioia Avv. Orazio
Giambrone Cav. Carmelo
Gullo Serafino
Iemolo Salvatore
Ippolito Rosario
Leone Cruciano
Ognibene Vincenzo
Sangiorgi Antonino
Taverna Avv. Carlo
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
Valledolmo 21.03.1937
Valledolmo 30.08.1957
Valledolmo 29.10.1953
Valledolmo 12.03.1908
Valledolmo 16.11.1950
Valledolmo 05.12.1930
Valledolmo 16.07.1944
Valledolmo 03.04.1939
Valledolmo 16.02.1938
Palermo 14.03.1936
Palermo 31.07.1952
Idem
idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Lista Civica
DC
DC
DC
PSI
PSI
PSI
PSI
DC
PSI
DC
Dal 08.05.1986 al 11.03.1988
Amministrazione Battaglia Sebastiano
1
2
3
4
5
6
7
Battaglia Sebastiano
Cappellino Pasquale
Di Gioia Avv. Orazio
Gullo Serafino
Iemolo Salvatore
Ippolito Rosario
Miceli Nicolò
8
Belliotti Rosolino
Sindaco
Assessore
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Valledolmo 18.06.1940
Valledolmo 21.03.1937
Valledolmo 29.10.1953
Valledolmo 16.11.1950
Valledolmo 05.12.1930
Valledolmo 16.07.1944
Valledolmo 06.08.1954
Dal 08.05.1986 al 11.03.1988
Dal 12.05.1986 al 17.03.1988
Dal 12.05.1986 al 22.03.1988
Dal 12.05.1986 al 17.03.1988
Idem
Idem
29.08.1983 all‟ 11.08.1987
DC
Lista Civica
DC
PSI
PSI
PSI
DC
Idem
Valledolmo 21.06.1932
Dal 12.8.1987 al 17.03.1988
Lista Civica
Dal 12.03.1988 al 28.06.1988
Amministrazione Lo Dico Dr. Domenico
1
2
3
4
5
6
7
Lo Dico Dr. Domenico
Di Gioia Avv. Orazio
Miceli Nicolò
Modica Giuseppe
Ognibene Vincenzo
Taverna Avv. Carlo
Belliotti Rosolino
Sindaco
Assessore
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Valledolmo 23.11.1907
Valledolmo 29.10.1953
Valledolmo 06.08.1954
Valledolmo 17.05.1958
Valledolmo 16.02.1938
Palermo 31.07.1952
Valledolmo 21.06.1932
Dal 12.03.1988 al 28.06.1988
Dal 18.03.1988 all‟.01.07.1988
Idem
Idem
Idem
Idem
idem
71
DC
DC
DC
DC
DC
DC
In sostituzione di
Miceli Dimissionario
1988 - 1993
Data elezione Consiglio 29 e 30 maggio 1988
Amministrazione Sebastiano Battaglia
COGNOME E NOME
01
02
03
04
05
06
07
08
09
10
11
12
13
14
15
16
Battaglia Sebastiano
Caccamisi Antonino
Gullo Serafino
Iemolo Salvatore
Parlato Prof. Salvatore
Miceli Nicolò
Modica Giuseppe
Carica ricoperta Luogo e data di nascita
Sindaco
Assessore
Vice Sindaco
Assessore
Idem
Idem
Idem
19
20
Valledolmo 18.06.1940
Valledolmo 07.06.1929
Valledolmo 16.11.1950
Valledolmo 05.12.1930
Valledolmo 01.04.1949
Valledolmo 06.08.1954
Valledolmo 17.05.1958
Delibera
Giuramento C.C.
n. 42 del
15.06.1988
Data o atto di nomina a:
Sindaco, Assessore,
Consigliere
Dal 29.06.1988 al 22.01.1991
Dal 2.07.1988 al 13.02.1991
Dal 02.07.1988 al 31.01.1990
Idem
idem
Dal 02.07.1988 al 13.02.991
Idem
Lista appartenenza
DC
DC
PSI
PSI
PSI
DC
DC
Andolina Calogero
Consigliere
Valledolmo 11.10.1940
Belliotti Rosolino
Borzellieri Prof. Antonino
Cappellino Pasquale
Di Baudo Liboria
Di Gioia Avv. Orazio
“
“
“
“
“
Valledolmo 21.06.1932
Valledolmo 03.08.1942
Valledolmo 21.03.1937
Valledolmo 23.01.1959
Valledolmo 29.10.1953
DC
DC
DC
PSI
DC
Fatta Geom. Calogero
“
Valledolmo 29.10.1953
DC
Ferrara Dr. Francesco
“
Valledolmo 28.05.1950
DC
Ippolito Rosario
“
Valledolmo 16.07.1944
PSI
Pinio Dr. Stefano
“
Roccapalumba
21.03.1949
PCI
Leone Cruciano
“
Valledolmo 03.04.1939
PSI
Pisa Vincenzo
“
Valledolmo 02.09.1932
PCI
Spera Geom. Vincenzo
“
Valledolmo 25.03.1946
PSI
17
18
Fonte
72
PCI
Note
Amministrazione
Battaglia Sebastiano
1
2
3
Andolina Calogero
Borzellieri Prof. Antonino
Pisa Vincenzo
Vice Sindaco
Assessore
Idem
Valledolmo 11.10.1940
Valledolmo 03.08.1942
Valledolmo 02.09.1932
Dal 01.02.1990 al 13.02.1991
Idem
Idem
Dal 23.01.1991 al 21.10.1991
Amministrazione Di Gioia Avv. Orazio
1
2
3
4
5
6
7
Di Gioia Avv. Orazio
Andolina Calogero
Pinio Dr. Stefano
Spera Geom. Vincenzo
Parlato Prof. Salvatore
Iemolo Salvatore
Gullo Serafino
Sindaco
Vice Sindaco
Assessore
“
“
“
“
Valledolmo 29.10.1953
Valledolmo 11.10.1940
Roccapalumba 21.03.49
Valledolmo 25.03.1946
Valledolmo 01.04.1949
Valledolmo 05.12.1930
Valledolmo 16.11.1950
Dal 23.01.1991 al 21.10.1991
Dal 14.02.1991 al 23.10.1991
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Dal 22.10.1991 al 21 Giugno 1993
Amministrazione Miceli Nicolò
1
Miceli Nicolò
2
Pisa Vincenzo
3
4
5
6
7
Iemolo Salvatore
Ippolito Rosario
Di Baudo Liboria
Di Gioia Avv. Orazio
Belliotti Rosolino
Sindaco
Assessore
Vice Sindaco
Dal 5.11.1991
Assessore
Idem
Idem
Idem
Idem
Valledolmo 06.08.1954
Dal 22.10.1991 al 21.06.1993
Valledolmo 02.09.1932
Dal 24.10.1991 al 21.06.1993
Valledolmo 05.12.1930
Valledolmo 16.07.1944
Valledolmo 23.01.1959
Valledolmo 29.10.1953
Valledolmo 21.06.1932
Idem
Idem
Idem
Idem
idem
73
1993 – 1997 (Elezione diretta del Sindaco)
Data elezione Consiglio 06 Giugno 1993 - Sindaco eletto nel turno di ballottaggio del 20 Giugno 1993
Amministrazione Piazza Dr. Pietro
COGNOME E NOME
1
Piazza Dr. Pietro
2
La Duca Vincenzo
3
4
5
Carica ricoperta Luogo e data di nascita
Fonte
Data o atto di nomina a:
Sindaco, Assessore, Consigliere
Eletto nel turno di Ballottaggio in
data 20.06.1993 proclamato il
22.06.1993
Atto di nomina del Sindaco prot.
4379 del 25.06.1993
Idem
Idem
idem
Lista appartenenza
Note
Costruiamo il futuro
Segretario Capo
Sireci Gesualdo
Sindaco
Valledolmo 14.03.1955
Vice Sindaco
Palermo 25.11.1951
Di Baudo Liboria
Mancuso Ing. Giovanni
Andolina Salvatore Santo
Assessore
Assessore
Assessore
Valledolmo 23.01.1959
Valledolmo 24.02.1929
Valledolmo 15.09.1947
6
Vallone Maria Piera
Assessore
Livorno 31.08.1961
Idem
7
Civiletto Vincenzo
Assessore
Palermo 13.10.1952
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
CONSIGLIO
1
Modica Giuseppe
2
Pisa Vincenzo
3
4
5
6
7
Alessi Luigi
Barcellona Dr. Vincenzo
Conti Maria Concetta
Granata Ing. Vincenzo
Guzzetta Dr. Rosolino
Pulvino Dr.ssa Stella
Maria
Armonia Antonino
Belliotti Rosolino
8
9
10
Presidente
Consiglio
Vice Presidente
Consiglio
Consigliere
Idem
Idem
Idem
Idem
Valledolmo 17.05.1958
Insieme per Valledolmo
Valledolmo 02.09.1932
Idem
Valledolmo 21.09.1957
Alia 07.01.1959
Valledolmo 13.07.1959
Valledolmo 15.03.1966
Valledolmo 24.04.1957
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Valledolmo 03.01.1957
Idem
Idem
Idem
Valledolmo 21.09.1957
Valledolmo 21.06.1932
Idem
Idem
74
In sostituzione di
Andolina Salvatore
Santo dimissionario
In sostituzione di
Mancuso ing.
Giovanni
dimissionario
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
Caccamisi Antonino
Costantino Giovanni
Fiorella Giovanni
Iemolo Salvatore
Ippolito Rosario
Messina Giuseppe
Miceli Nicolò
Pizzolanti Geom. Antonio
Saladino Diego
Siragusa Mariano
21
Domina Lucio
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem in surroga
di Miceli Nicolò
dimissionario
Valledolmo 07.06.1929
Valledolmo 22.02.1961
Valledolmo 07.11.1950
Valledolmo 05.12.1930
Valledolmo 16.07.1944
Valledolmo 16.01.1969
Valledolmo 06.08.1954
Valledolmo 14.12.1960
Calatafimi 09.08.1946
Valledolmo 29.09.1942
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Palermo 21.08.1968
1997 – 2002 (Elezioni del 30 Novembre 1997)
Elezione diretta del Sindaco
Amministrazione Miceli Nicolò
COGNOME E NOME
1
Miceli Nicolò
2
Modica Giuseppe
3
4
5
Iemolo Salvatore
Granata Ing. Vincenzo
Pisa Vincenza
6
Pinio Dr. Stefano
Carica ricoperta Luogo e data di nascita
Sindaco
Assessore
Vice Sindaco
Idem
idem
Idem
Idem
In sostituzione di
Pisa Vincenza
Dimissionaria
Fonte
Data o atto di nomina a:
Sindaco, Assessore, Consigliere
Lista appartenenza
Valledolmo 06.08.1954
Lista Civica
Patto sociale –
Rinascita - Sviluppo progresso
Valledolmo 17.05.1958
Idem
Valledolmo 05.12.1930
Valledolmo 15.03.1966
Serradifalco 16.03.1971
Idem
Idem
Idem
Roccapalumba 21.03.49
-------------
CONSIGLIO
1
Parlato Prof. Salvatore
Presidente
Consiglio
2
Zammito Avv. Maria
Vice Presidente
Consiglio
Valledolmo 01.04.1949
Lista Civica
Patto sociale –
Rinascita - Sviluppo progresso
Valledolmo 31.01.1967
Idem
75
Note
3
4
5
6
7
8
9
Costantino Giovanni
Fiorella Giovanni
Siragusa Calogero
Armonia Antonino
Sangiorgi Basilio
Randazzo Francesca
Fantauzzo Antonio Calog.
Consigliere
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Valledolmo 22.2.1961
Valledolmo 07.11.1950
Valledolmo 13.08.1948
Valledolmo 09.02.1945
Valledolmo 23.04.1973
Valledolmo 11.05.1971
Valledolmo 15.11.1958
10
Battaglia Sebastiano
Idem
Valledolmo 18.06.1940
11
12
13
14
15
Gattuso Dr. Leonardo
Domina Alessandro
Alessi Antonino
Caccamisi Pietra
Porcello Leonardo
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Bivona 14.04.1955
Agrigento 12.11.1969
Valledolmo 15.01.1947
Valledolmo 02.01.1964
Palermo 13.07.1974
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
Lista Civica
Per Valledolmo
Idem
Idem
Idem
Idem
Idem
2002 – 2007 (Elezioni del 26 – 27 Maggio 2002)
Elezione diretta del Sindaco
Amministrazione Miceli Nicolò
COGNOME E NOME
1
Miceli Nicolò
2
Modica Giuseppe
3
4
5
6
Battaglia Vincenzo
Iemolo Salvatore
Alessi Dr.Tommaso Lino
Costantino Giovanni
Carica ricoperta Luogo e data di nascita
Sindaco
Assessore
Vice Sindaco
Assessore
Idem
idem
Idem
Fonte
Data o atto di nomina a:
Sindaco, Assessore, Consigliere
Lista appartenenza
Lista Civica
Patto sociale
Valledolmo 06.08.1954
Nominato nel documento
programmatico del Sindaco
Valledolmo 17.05.1958
Palermo 04.04.1969
Valledolmo 05.12.1930
Valledolmo 20.09.1956
Valledolmo 22.02.1961
Nominato il 12.03.2003
Idem
Idem
Idem
Idem
idem
CONSIGLIO
1
Parlato Prof. Salvatore
2
Sangiorgi Salvatore G.
3
Costantino Giovanni
4
5
Caccamisi Antonina
Zammito Avv. Maria
Presidente del
Consiglio
Vice Presidente
Consiglio
Consigliere
Sino al 12.3.2003
Idem
Idem
Valledolmo 01.04.1949
Idem
Valledolmo 14.02.1965
Idem
Valledolmo 22.02.1961
idem
Palermo 29.08.1974
Valledolmo 31.01.1967
Idem
Idem
76
Note
6
7
8
9
Fiorella Giovanni
Fantauzzo Antonio Calog.
Palermo Orazio
Barrafato Antonio
Idem
Idem
Idem
Idem
Valledolmo 07.11.1950
Valledolmo 15.11.1958
Valledolmo 08.02.1950
Palermo 29.03.1962
10
Pisa Vincenza
Idem
Serradifalco 16.03.1971
11
12
Idem
Idem
Valledolmo 26.09.1973
Cattolica E. 10.07.1968
Idem
Palermo 26.08.1960
Idem
14
15
Tarantino Dr. Carmelo
Catania Peppuccio
Fantauzzo Rag.Calogero
A.
Pulvino Dr. Stella Maria
Immordino Giuseppa
Idem
Idem
Idem
Idem
Lista Civica
Valledolmo Viva
Idem
Idem
Idem
Idem
Valledolmo 03.01.1957
Valledolmo 22.02.1961
16
Gervasi Maria Orazia
Dal 12.3.2003
Valledolmo 04.02.1964
Idem
idem
Lista Civica
Patto sociale
13
Nomina e convalida 21.06.2002
Nomina e convalida 25.06.2002
Nomina e convalida 29.06.2002
Nomina e convalida 17.07.2002
In surroga di Costantino Giovanni
nominato Assessore
2007 – 2012 (Elezioni del Maggio 2007)
Elezione diretta del Sindaco
Amministrazione Di Baudo Domenica
COGNOME E NOME
1
2
3
Di Baudo Domenica
Catania Peppuccio
Conti Angelo
4
Pisa Vincenza
5
Gioia Vincenzo
Carica ricoperta Luogo e data di nascita
Fonte
Data o atto di nomina a:
Sindaco, Assessore, Consigliere
Lista appartenenza
Lista Civica
Progetto Comune per
Valledolmo
Sindaco
Valledolmo 24.04.1954
Assessore
Vice Sindaco
fino a Marzo
2009 data del
ritiro delega
Cattolica Eraclea
10.07.1968
Assessore
Valledolmo 29.05.1967
Idem
Serradifalco 16.03.1971
Idem
Palermo 17.05.1978
Idem
Assessore
fino a Marzo
2009 data del
ritiro delega
Assessore
Vice Sindaco da
Marzo 2009
Nominato nel documento
programmatico del Sindaco
77
Idem
Note
Piazza Pietro
6
Idem
Valledolmo 14.03.1955
Idem
Agrigento 12.11.1969
Nominato il 12.03.2003
idem
Domina Alessandro
7
8
Muscato Sofia
Idem fino al
Novembre 2010
data del ritiro
delega
Palermo 26.01.1982
CONSIGLIO
Presidente del
Consiglio
Valledolmo 18.06.1940
deceduto a
Gennaio 2009
Vice Presidente
fino a Marzo
Valledolmo 13.03.1977
2009 poi
Consigliere
Consigliere fino
a Marzo 2009 poi
08.06.1973
Presidente
Idem
Valledolmo 22.02.1961
1
Battaglia Sebastiano
2
Favari Luigi Giuseppe
3
Alessi Antonio Lino
4
6
7
8
9
Immordino Giuseppa
Fantauzzo Rag.Calogero
A.
Armanno Mario
Di Vita Antonino
Nobile Giorgio
Leone Giuseppe Antonio
10
Iemolo Salvatore
05.12.1930
11
12
13
14
15
Parlato Prof. Salvatore
Costantino Giovanni
Battaglia Vincenzo
Sangiorgi Basilio
Sangiorgi Giuseppe S.
01.04.1949
22.02.1961
04.041969
23.04.1973
14.02.1965
5
Idem
Idem
idem
Idem
Idem
Palermo 26.08.1960
idem
13.10.1982
09.04.1967
24.12.1972
14.07.1970
Idem
Idem
Idem
Idem
Lista civica
Patto Sociale
Idem
idem
Idem
Idem
Idem
78
2012 – 2017 (Elezioni del Maggio 2012)
Elezione diretta del Sindaco
Amministrazione Favari avv. Luigi
COGNOME E NOME
1
Favari Luigi
2
Carica ricoperta Luogo e data di nascita
Fonte
Data o atto di nomina a:
Sindaco, Assessore, Consigliere
Lista appartenenza
Lista Civica
Valledolmo riparte
Sindaco
Valledolmo 13.03.1977
Parlato Salvatore
Assessore
Vice Sindaco
Valledolmo 01.04.1949
Nominato nel documento
programmatico del Sindaco
Idem
3
Catania Peppuccio
Assessore
Cattolica Eraclea
10.07.1968
“
Idem
4
Immordino Giuseppa
Valledolmo 22.02.1961
“
Idem
5
Nocera Roberto
Catania 14.03.1962
“
Idem
Assessore
Assessore
CONSIGLIO
1
Pulvino Stella Maria
2
Pisa Antonia
3
Catania Peppuccio
4
Parlato Salvatore
Presidente del
Consiglio
Vice Presidente
Consiglio
Consiglere e
assessore
Consiglere e
assessore
Valledolmo 03.01.1957
Palermo 21.01.1977
Cattolica Eraclea
10.07.1968
8
9
10
11
Cappiello Cosimo
Consigliere
Siracusa 02.10.1967
12
13
14
15
Runfola Carmelo
Alessi Lino Antonio
Conti Maria Rita
Casale Rosa Antonina
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Palermo 21.07.1991
Valledolmo 08.06.1973
Palermo 20.03.1977
Alia 09.06.1964
6
7
Idem
Valledolmo 01.04.1949
Lombino Guglielmo
Giuseppe
Fantauzzo Antonio
Calogero
Falcone Giuseppa Maria
Orazia
Li Citra Francesco
Loddo Ignazio
Scribano Rosa
5
Idem
Consigliere
Palermo 29.11.1979
Idem
Consigliere
Valledolmo 15.11.1958
Idem
Consigliere
Palermo 26.12.1976
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Palermo 10.11.1988
Palermo 13.05.1973
Valledolmo 01.12.1954
Idem
Idem
Lista civica Impegno
in Comune
Idem
Idem
Idem
79
Note
Stemma borbonico dall‟archivio di Stato di Napoli (prof. Cristina Antonino)
Stemma attuale ufficiale
80
Mandato di pagamento al dr. Castrenze Gullo (medico condotto)
stipendio mese di Giugno 1895 lire 41,66
81
25.03.1931 Delibera Commissariale denominazione Vie e Piazze
18.09.1931 delibera del Podestà “cambio nome da Via Luigi Romano a Via Roma”
82
Elenco delle nuove Vie e Piazze pag. 1
83
Elenco delle nuove Vie e Piazze pag. 2
84
Antico bozzetto del Gonfalone
Bozzetto del Gonfalone anni „50
85
Decreto stemma e gonfalone 1937
86
TRASCRIZIONE DI UNA NOTA RINVENUTA NELLA CARPETTA “GONFALONE”
COMUNE DI VALLEDOLMO
PROV. PALERMO
ESTRATTO DEL DECRETO REALE 3 APRILE 1937:
omissis
STEMMA:
“””Campo di cielo, al castello normanno turrito accostato da un olmo di verde piantato su di una campagna di
verde. Capo del Littorio di rosso (porpora) al fascio littorio d‟oro circondato da due rami di quercia e d‟alloro
annodati da un nastro dai colori nazionali. Ornamenti esteriori da comuni.
G O N F A L O N E:
Drappo di colore azzurro riccamente ornato di ricami d‟argento e caricato dello stemma sopra descritto con la
iscrizione centrata in argento:
“COMUNE DI VALLEDOLMO”
Le parti di metallo ed i nastri saranno argentati.
L‟asta verticale sarà ricoperta di velluto azzurro con bollette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori
nazionali frangiati di argento””””
omissis
Firmato : Vittorio Emanuele
Mussolini
Gonfalone attuale
87
Ordinativo di pagamento per lo stipendio al vice Segretario anno 1901 L.70,83 pari a circa 35
centesimi di euro di oggi. Da notare il timbro con lo stemma di re Umberto 1° e la scritta
VALLE D‟OLMO poi diventato VALLEDOLMO
88
COGNOMI NEL CORSO DEGLI ANNI
Abbinante, Acquisto, Aglialoro, Aiello, Alagna, Alberti, Alessandra, Alessi, Alfano, Allegra,
Allenza, Allerti, Amatore, Amauri, Amenta, Amormino, Andolina, Anzalone, Aprile, Arena,
Armando, Armanno, Armonia, Arnao, Audino, Augello, Averna, Aversano, Balsamo, Barca,
Barcellona, Barone, Barrafato, Barranca, Barresi, Battaglia, Battista, Baudo, Bellanca, Belliotti,
Bellomo, Bertolino, Bevilacqua, Biondolillo, Blanda, Bonaccorso, Bonafede, Bonetta,
Bongiovanni, Borzellieri, Borzilleri, Borzillieri, Brancato, Brasile, Bruno, Bulfamante, Burrafato,
Caccamisi, Calà, Calabrese, Calò, Calvino, Camizzi, Cammarata, Campanella, Campieri, Campisi,
Campo, Canale, Cangelosi, Cannata, Cannella, Cannici, Cannistraro, Cappellino, Cappiello,
Carcione, Carfì, Carlisi, Carrara, Caruana, Cascino, Cascio, Cassata, Castellana, Castelli, Castro,
Castrogiovanni, Catalano, Catania, Cecala, Cempoli, Cerami, Chiavetta, Chimento, Chimera,
Chinnici, Chiolo, Ciccarelli, Cicero, Cilano, Cimino, Cino, Cipolla, Ciraulo, Civiletto, Coffaro,
Collura, Comella, Comito, Conoscenti, Conti, Corselli, Cortese, Costantino, Cozzetta, Crapa,
Crisanti, Crisostomo, Cristina, Cuffaro, Cusimano, D‟Acquisto, D‟Alessandro, D‟Amico,
D‟Andrea, D‟Antoni, Dalfino, Delfino, D‟Amico, David, Delemmi, Dentico, Di Baudo, Di Bella,
Di Cara, Di Carlo, Di Cesare, Di Cola, Di Fina, Di Gesaro, Di Gioia, Di Leo, Di Leta, Di Marco, Di
Maria, Di Martino, Di Nieri, Di Noto, Di Pasquale, Di Piazza, Di Pietra, Di Salvo, Di Vita,
Diliberto, Dino, Dispenza, Dispensa, Domina, Donato, Drago, Emanuele, Esposto, Fadale, Fadale,
Falcone, Fanara, Fantauzzo, Faranda, Faraone, Farinella, Farruggia, Farullo, Fatta, Faulisi, Favari,
Favata, Federico, Ferrara, Ferreri, Ficili, Fina, Franzino, Fratoni, Frattallone, Fricano, Fusca,
Gagliano, Gagliardo, Ganci, Gargano, Garlisi, Garrasi, Gattuso, Gaudino, Gelsomino, Genco,
Gennuso, Genovese, Geraci, Gervasi, Giaimo, Giambrone,Giambruno, Giardina, Gioia, Giordano,
Giuffrè, Granata, Granatella, Greco, Grisanti, Grispino, Guarino, Guarneri, Guastella, Guasto,
Guercio, Guggino, Gugino, Gulino, Gullo, Gumino, Gurrieri, Guzzetta, Iachella, Iacona, Iacono,
Iannè, Iannuzzo, Iemolo, Ilardo, Immordino, Infantino, Inguaggiato, Innuso, Insinna, Iovino,
Ippolito, La Duca, La Giglia, La Martina, La Mendola, La Monaca, La Monica, La Paglia, La Placa,
LaRosa, La Tona, La Torre, Lana, Landolina, Lanza, Lauria, Leone, Li Citra, Li Puma, Licata,
Lino, Lisciandrello, Li Vecchi, Lo Bue, Lo Curto, Lo Dentico, Lo Dico, Lo Faso, Lo Grasso, Lo
Guercio, Loi, Lo Iacono, Lo Magro, Lo Monte, Lo Porto, Lo Tempio, Lo Verde, Lombardo,
Lombino, Longo, Lucido, Lupo, Macaluso, Madonia, Magrì, Magrofuoco, Mammana, Mancuso,
Mannarà, Manno Mantione, Manuele, Manzella, Marchese, Marchiafava, Martina, Martino,
Mastrogiovanni, Mazzaresi, Mazzarisi, Mele, Meli, Mendola, Messina, Mezzasalma, Miccichè,
Miceli, Migliorisi, Militello, Millonzi, Miravola, Miserendino, Mistretta, Modica, Molito, Mondo,
Monte, Morgana, Moscato, Muffoletto, Mulè, Murgana, Muscarella, Muscato, Nicotra, Ninfa,
Nobile, Nocera, Nolfo, Notaro, Nuccio, Occhipinti, Oddo, Ognibene, Orlando, Orobello, Ortolani,
Ortolano, Pacino, Pagano, Palermo, Palmeri, Panepinto, Panzavecchia, Panzica, Papa, Pappalardo,
Parlato, Parlavecchio, Parrino, Paterna, Pecoraro, Pellegrino, Peres, Petrosino, Piazza, Pillitteri,
Pinio, Pisa, Pizzo, Pizzolanti, Pluchino, Polizzi, Pollina, Porcello, Prinzivalli, Privitera, Provino,
Puccia, Puci, Puglisi, Puleo, Pulvino, Quagliana, Raimondi, Raimondo, Rametta, Randazzo,
Randisi, Rao, Ricotta, Riggio, Riili, Rinaldi, Rinchiuso, Rivillo, Rizzo, Rizzuto, Romano, Rossi,
Rotolo, Rotondo, Rottino, Ruffino, Ruggeri, Runfola, Russelli, Russo, Ruvitto, Saeli, Saglibene,
Saja, Saladino, Salamone, Salemi, Soletta, Sanfilippo, Sangiorgi, Sapia, Sarullo, Savagnone,
Scaccia, Scafidi, Scalia, Scanio, Scarpulla, Scelsi, Scianna, Sciarrino, Sciaulino, Sciavolino,
Scibetta, Scinta, Sciolino, Sciviletto, Scivolino, Sconzo, Scribano, Scudieri, Seidita, Serio,
Settecase, Sferrazza, Sicurella, Sidoti, Signorello, Sineri, Sinieri, Siracusa, Siragusa, Sofia,
Spagnuolo, Spampinato, Sparacino, Sparacio, Spata, Spera, Spinuzza, Stabile, Stancampiano,
Stracagnolo, Strano, Surdi, Tagliarini, Tagliarino, Tallone, Tarantino, Taravella, Tasca, Tatano,
Tempio, Teresi, Terrana, Testagrossa, Tinnirello, Todaro, Tribastone, Tribunella, Tripi, Tripia,
Tulumello, Tummino, Tundo, Turrisi, Ulema, Vacanti, Vaccarella, Vaccaro, Vallone, Vara, Vella,
Ventimiglia, Ventura, Vicari, Villa, Villardita, Vitale, Vitellaro, Vitello, Zammito, Zimbardo.
89
Foto prof. Luigi Battaglia
Settembre 1984 aula Consiliare Valledolmo gemellaggio con Castagnole Lanze
Foto prof. Luigi Battaglia
Settembre 1984 gemellaggio tra il Comune di Castagnole Lanze
e il Comune di Valledolmo a sx il sindaco di Castagnole Lanze
Renzo Masengo, a dx il sindaco di Valledolmo dr. Cav. Domenico Lo Dico
90
Foto prof. Luigi Battaglia
Settembre 1984 gemellaggio tra il Comune di Castagnole Lanze
e il Comune di Valledolmo, a sx il sindaco di Castagnole Lanze
Renzo Masengo, a dx il sindaco di Valledolmo dr. Cav. Domenico Lo Dico
1988 incontro con la comunità di Asti a Valledolmo
Da sx a dx: Gigi Battaglia, Calogero Russo, Pino Modica, Vercelli (vice Sindaco di Asti),
Dr. Domenico Lo Dico Sindaco di Valledolmo, in piedi Salvatore (Totò) Vacanti
impiegato stato civile, Dr. Vincenzo Pioppo Segretario Comunale,
Maresciallo Gaetano Mesi, Calogero Andolina
91
1988 incontro con la comunità di Asti a Valledolmo
In piedi da sx Orazio Gervasi, Giuseppe La Rosa, Luigi Battaglia (con maglione bianco) e Antonio Fina
Seduti da sx Carmelo Giambrone, Orazio Di Gioia, Pino Modica, Vercelli (vice Sindaco di Asti), on.le Mattarella
(in piedi), Domenico Lo dico (Sindaco di Valledolmo), sconosciuto, e Sebastiano Battaglia
1988 l‟Amministrazione Comunale di Valledolmo in visita al Comune di Asti
92
LA BANCA DI CREDITO CREDITO
La BANCA DI CREDITO COOPERATIVO è stato il frutto della fusione, nel 1985, delle due
casse rurali “UNIONE” e “CERERE” che alla data odierna conta circa 600 soci e che il 02.03.1987
ha iniziato l‟attività con l‟apertura dello sportello al pubblico per tutte le operazioni bancarie.
Il primo Istituto di credito in Valledolmo fu fatto con atto notarile del 03.10.1875 quando si
costituì in Valle D‟Olmo una società di “borgesi” con 400 aderenti cui seguì la fondazione di un
Istituto agrario con regolare Statuto; successivamente con atto notarile del 30.03.1903 è avvenuta la
Costituzione della Cassa Rurale di prestiti S. Antonio di Padova con n.41 soci.
ATTO NOTARILE DEL 30.03.1903 COSTITUZIONE
DELLA CASSA RURALE DI PRESTITI S. ANTONIO DI PADOVA
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ATTO DI FUSIONE DELLA CASSA RURALE ED ARTIGIANA “UNIONE”
CON LA CASSA RURALE ED ARTIGIANA “CERERE”
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L‟attuale sede della BBC
Il salone delle riunioni della sede
99
30 Aprile 1° Maggio 1994 mostra dell‟artigianato a cura della BCC di Valledolmo
Da sx : Enza Fantauzzo, Calogero Fantauzzo (titolari (IDEA CASA), Carmelo Guzzetta, Antonino Alessi (Consiglieri),
dr. Antonino Piazza (Presidente), rag. Giuseppe Sangiorgi, geom. Rosolino Di Baudo e prof. Luigi Battaglia
(Consiglieri)
TRIUGGIO 25.11.2008 gemellaggio tra la BCC di Valledolmo e la BCC di Triuggio
Da sx : dr. Calogero Muscarella (consigliere BCC Valledolmo), ……(consigliere BCC Triuggio), dr. Moscatelli (vice
Direttore BCC Triuggio), Silvano Camagni (Direttore BCC Triuggio), dr. Pasquale Vaccari (Direttore BCC
Valledolmo), dr. Angelo Zanutto (Consigliere BCC Valledolmo), Franca Gioia (già vice Direttore BCC Valledolmo),
Carlo Tremalda (Presidente BCC Triuggio), Luca Villa (Dipendente BCC Triuggio), dr. Antonino Piazza (Presidente
BCC Valledolmo, dr. Alfonso Ferreri (Consigliere BCC Valledolmo, prof. Luigi Chiavetta (Consigliere BCC
Valledolmo)
100
BANCA DI CREDITO COOPERATIVO VALLEDOLMO
SALUTO DEL PRESIDENTE DR. ANTONINO PIAZZA IN OCCASIONE DELLA
RICORRENZA DEL 25° ANNIVERSARIO DELL‟INIZIO ATTIVITA‟ DELLA BANCA
Autorità, Gentili Signore, Graditi ospiti, Amici e colleghi del Credito Cooperativo, Cari soci
A nome del Consiglio di Amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di
Valledolmo e mio personale, rivolgo un cordialissimo saluto a tutti i presenti e un benvenuto
alla celebrazione del 25° Anniversario di attività della Banca.
Consentitemi un saluto e un ringraziamento particolare:
 All‟ Avvocato Alessandro Azzi Presidente della Federazione Nazionale delle Banche di
Credito Cooperativo.
 All‟ Onorevole Avv. Gaetano Armao Assessore regionale all‟ Economia.
 Al Dott. Giuseppe Arrica Direttore della Banca d‟Italia – Sede di Palermo.
 Alla Dott.ssa Ragusa già vicedirettore della Banca d‟Italia sede di Palermo.
 Al Dr. Gaetano Saporito Presidente onorario della Federazione Siciliana delle Banche di
Credito Cooperativo.
 All‟Avv. Antonio Albano Presidente della Federazione Siciliana delle Banche di Credito
Cooperativo.
 Al Dr. Nicola Culicchia Direttore della federazione Siciliana delle Banche di Credito
Cooperativo.
 All‟ Onorevole Dott. Salvino Caputo Commissione attività produttive Regione Siciliana.
 All‟ Onorevole Dott Giovanni Avanti Presidente della Provincia Regionale di Palermo.
 Ai Presidenti e Direttori delle Banche di Credito Cooperativo di : Mussomeli, Petralia Sott.,
Gangi, Caltanissetta, Partanna Trapani, San Biagio Platani, Longi, Agrigento, Resuttano,
Altofonte - Caccamo, San Cataldo e Canicattì.
 Al Sindaco del Comune di Valledolmo D.ssa Domenica di Baudo.
 Ai sindaci dei Comuni di :Alia, Castronovo di Sicilia e Vallelunga P.
 Al Dr. Dario Cartabellotta Direttore dell'Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste.
 Al Direttore Amministrativo dell'Asp Palermo.
 All'Avvocato Ferdinando Testoni Blasco Past Governor Rotary Club International Distretto
Sicilia e Malta.
 Al Dr.Giorgio Accomando Presidente del Rotary Club Lercara Friddi.
 Al Dott Alessandro Ficili Presidente della Sosvima
 Al Maresciallo Giuseppe Sapia Comandante della stazione dei Carabinieri di Valledolmo.
 A Tutti gli espositori presenti in questa sala.
La celebrazione del 25° anniversario ci dà l‟opportunità di rivisitare il percorso compiuto
dalla Banca in questi anni, per riscoprire le nostre radici e affermare i valori che ne hanno
contraddistinto la storia, dalle origini ad oggi.
Ci permette, anche, di sottolineare, attraverso la mostra dell‟artigianato, l‟antica
denominazione e composizione dei soci dell‟istituto, nato come Cassa Rurale ed Artigiana il 2
Marzo del 1987, dalla fusione delle due casse rurali Unione combattenti e La Cerere; ed infine,
ci offre l‟occasione per riunire, attorno alla BCC, molti di coloro che hanno lavorato per la sua
crescita e che alla Banca sono legati da grande affetto.
L‟inizio dell‟attività Bancaria della Cassa Rurale ed Artigiana di Valledolmo fu deliberato, nei
vecchi locali della via Anime Sante il 14/02/1987, con l‟atto che voglio leggervi
101
L’anno millenovecentoottantasette il giorno quattordici del mese di febbraio, alle ore 18 in
Valledolmo, nei locali sociali, della Cassa rurale ed Artigiana si è riunito il consiglio di
Amministrazione per deliberare sul seguente ordine del giorno:
1)
Inizio attività della Cassa ed Inaugurazione della sede
Sono presenti i Signori
Lo Dico Dott. Domenico Presidente,
La Duca Pasquale Vice Presidente, Guzzetta Carmelo, Cristina Calogero, Raimondo Ignazio,
Giambrone Calogero e Alessi Salvatore Consiglieri.
Assistono i Sindaci Piazza Antonino del 1920, Panzavecchia Francesco e Cristina Salvatore.
Assume le funzioni di Segretario il Dott. Giuseppe Mancuso, Direttore della Cassa.
Il presidente, informa i presenti che la cassa è in condizioni di operare per cui bisogna
fissare la data di inizio della sua attività previa inaugurazione dei locali.
Il consiglio, allora, delibera di inaugurare i locali della sede sabato 28 febbraio alle ore
16,30 e di invitare a presiedere la cerimonia il Presidente della Federazione Siciliana delle Casse
rurali ed Artigiane Dott. Gaetano Saporito e fissa la data di apertura dello sportello per il
giorno 2 marzo .
L‟iter Burocratico che portò alla fusione delle due casse rurali Unione combattenti e la Cerere fu
molto lungo e difficile, solo la ferma volontà dei consigli di amministrazione e la determinazione
dei loro presidenti fecero si che l‟assessorato bilancio e finanze e la Banca d‟Italia si convincessero
a darne l‟autorizzazione.
Le due Casse rurali furono fondate nel primo dopoguerra, al fine di porgere aiuto agli abitanti
del paese, feriti gravemente non solo nel fisico ( erano caduti al fronte 80 combattenti), ma anche
nel tessuto economico.
La cassa rurale Unione Combattenti, fu istituita dal Dott. Giovanni Leone, medico condotto,
stimatissimo dal popolo che sempre agevolava con beneficenza.
La cassa rurale la Cerere, invece, ebbe come fondatore il Dott. Antonino La Duca, medico
chirurgo, ufficiale Sanitario Benemerito dei poveri che largamente beneficio in ogni tempo.
Sono ancora presenti tra noi 8 dei soci di queste due Casse e sono i Signori:
Amauri Giuseppe, La Duca Pasquale, Muscarella Giuseppe, Raimondo Ignazio, Raimondo
Salvatore, Spera Calogero, Spera Gaetano e Vallone Antonino.
Sicuramente all‟inizio le due casse avevano bilanci costituiti da piccoli importi,
all‟epoca non si era certo abituati alle cifre odierne ne tanto meno la gente poteva risparmiare
qualcosa.
Ancora più difficile era in quel periodo per i paesani procurarsi il credito. Per questo motivo
nei momenti di difficoltà spesso l‟unica alternativa era l‟usura.
Con la nascita delle Casse Rurale, invece, la gente si rivolgeva ad esse per chiedere un piccolo
prestito destinato magari all‟acquisto di animali o delle sementi, oppure, semplicemente, per
tirare avanti dopo un cattivo raccolto.
Quella stessa gente che lavorando sodo, dall‟alba al tramonto, con i suoi sacrifici ha costruito
le fondamenta del benessere di oggi
Ma la storia economica di Valledolmo ci mostra come l‟esigenza di avere un‟ Istituto di credito
locale fosse vivo già sin dagli inizi del 1900, quando, esattamente il 30 Marzo 1903, venne
costituita, proprio a Valledolmo, la cassa rurale di prestiti San Antonio di Padova.
La fondazione, avvenne nell‟oratorio della Chiesa Madre, con atto del notaio Giovanni
Sciarrino, su sollecitazione del sacerdote Giuseppe Marino di Lercara Friddi che attraverso un
giornale informava il Sacerdote Carlo Di Maria di Valledolmo della nascita a Lercara Friddi della
1° Cassa Rurale. Vi Parteciparono 41 soci, a cui oggi dobbiamo rendere merito, per quello che
hanno fatto, con nobile spirito di solidarietà, a dispetto delle differenze sociali esistenti tra di loro.
Infatti, vi erano tra di essi, sacerdoti, possidenti, medici, borgesi, muratori e semplici operai e
cioè coloro che rappresentavano l‟élite del piccolo paese, ma anche tante umili persone, che
sottoscrissero l‟atto di fondazione con un semplice segno di croce.
102
Ed è su queste stesse basi di solidarietà e cooperazione che nasce la nostra banca . Una Banca
in cui tante operazioni sono state supportate sopratutto da garanzie morali quali l‟onestà e la dignità
del popolo Valledolmese.
Ciò ha fatto si che la Banca divenisse il volano per la crescita e lo sviluppo sociale ed
economico del nostro paese
La Cassa rurale ed artigiana di Valledolmo, ieri e la Banca di credito cooperativo di
Valledolmo, oggi, è stata sempre vicina e presente, qualche volta anche in modo determinante, a
tutte le iniziative economiche e sociali della Comunità.
Ha sempre accordato fiducia ai validi e coraggiosi artigiani e imprenditori locali, contribuendo
a sostenere ed incrementate le diverse attività artigianali, commerciali, edilizie ed agricole, che
sono cosi cresciute e divenute competitive sul mercato.
Ha sostenuto a vari titoli tutte le iniziative sociali e ricreative come:
L‟ acquisto della prima ambulanza della fraternità Misericordia di Valledolmo che se pur di seconda
mano permise l‟inizio della così importante e necessaria attività dell‟Associazione, a cui la banca è
sempre stata vicina contribuendo in maniera consistente anche per l‟acquisto delle ambulanze
successive, per la realizzazione dell‟elisuperficie e l‟acquisto di attrezzature come ad esempio il
defibrillatore.
 Ha sostenuto la Protezione Civile per l‟acquisto delle divise e le attività di esercitazione;
 Ha sostenuto la Chiesa nella sua opera di restauro con il finanziamento di dipinti e arredi e
per l‟acquisto e la ristrutturazione di nuovi locali ;
 Ha sostenuto ed incentivato le attività sportive dei Giovani ;
 Ha sostenuto la scuola nelle sue attività educative e culturali para- scolastiche
 Ha contribuito a quasi tutte le attività sociali e ricreative svolte a diverso titolo e da diversi
Operatori in favore della popolazione Valledolmese.
Nel 1992 ha acquistato i locali di Piazza Madrice dove, speriamo presto, sorgerà un centro
culturale per i soci e tutti i Valledolmesi, che prenderà il nome del nostro compianto Vice
direttore Franca Gioia ;
Nel 2004 dopo l‟acquisto e la ristrutturazione la Banca ha lasciato i locali in affitto di Via
A.Sante e si è trasferita nell‟attuale nuova sede;
Fra i numeri significativi della nostra attività spiccano:
Tre milioni e mezzo di patrimonio, oltre 20 milioni di euro di depositi e 15 milioni di Euro di
impieghi; i soci sono 527 i dipendenti sono 6.
Questi numeri, se considerate la bassa densità demografica e il tessuto sociale di Valledolmo,
sono numeri di tutto rispetto.
Nel nostro cammino, però, non siamo stati soli, la nostra banca è inserita nel sistema delle
Banche di Credito Cooperativo Nazionale che conta ben 405 Banche con oltre 4.300 sportelli e più
di un milione di soci.
L‟appartenenza a questo sistema ci ha consentito di rimanere operativi sul mercato e pur
essendo una piccola banca, siamo riusciti ad offrire alla clientela, servizi e prodotti che non
hanno niente da invidiare a quelli offerti dai giganti del Credito.
Pertanto non posso esimermi in questa occasione, di ringraziare:
 La Federazione nazionale delle Banche di Credito Cooperativo nella persona del suo
presidente Avv. Alessandro Azzi, che molto ha fatto per Noi e per tutto il sistema del
credito cooperativo Nazionale;
 La federazione Siciliana
 La Federazione Lombarda
 La Banca D‟ Italia
 La Banca di Triuggio, con cui siamo gemellati da oltre cinque anni
 La Banca di Petralia
 La Banca di Resuttano
 La Banca di Longi
 La Banca di San Cataldo nelle persone del Dr. Gaetano Saporito e del Dr. Salvatore Saporito
Ma ritengo opportuno ringraziare oggi, anche, tutti gli amministratori e i sindaci che in
questi 25 anni hanno fatto si che la nostra Banca restasse ad operare in questo territorio, in
103
particolare ai componenti dell'attuale Consiglio di Amministrazione Sigg. Muscarella Dr.
Calogero, Ferreri dr. Alfonso, Guzzetta Orazio, Alessi Antonino, Panepinto Serafina e al Dr.
Angelo Zanutto a cui va un particolare e doveroso plauso e ringraziamento per avere messo a
disposizione la sua professionalità e le sue doti Umane al servizio della Comunità Valledolmese.
E ai componenti il Collegio Sindacale Sigg:
Fantauzzo Rag. Calogero, Gennuso Dr.ssa. Letizia e Dalleo Dr.ssa Gloria.
Un Ringraziamento è doveroso ai Direttori che si sono susseguiti in questi anni :
 Il Dr. Giuseppe Mancuso che ha visto nascere ed ha sostenuto e guidato con amore e
dedizione, la banca nella sua crescita.
 Il Dr. Giovanni Giannì.
 Il Direttore Dr. Pasquale Vaccari che, con la sua quarantennale esperienza,
egregiamente e con grande competenza e vigore ne cura oggi la guida.
Un grazie di cuore a tutto il prezioso Personale Dipendente
in particolare a Franca Drago prima impiegata della Cassa; e consentitemi un pensiero e un grazie
per Franca Gioia .
Ringrazio, infine, tutti coloro che gentilmente hanno collaborato a qualsiasi titolo per la riuscita
di questa manifestazione il Sindaco e il Comune di Valledolmo, La Misericordia e la protezione
civile nelle persone di Concetta Calabrese e Ignazio Piazza e di tutti i volontari che hanno allestito
la Tavolata di S.Giuseppe, e hanno preparato i prodotti che oggi degusteremo, Toti Castrogiovanni,
Presidente degli Artigiani, per l‟impegno ed i validi suggerimenti che ci ha offerto, tutti gli
Artigiani e le Ditte che hanno partecipato alla mostra e hanno reso interessante questa
manifestazione e un ringraziamento a tutti Voi Soci per la
fiducia che ci avete sempre
dimostrato che ci spinge a fare sempre di più e meglio.
E‟ nostra intenzione continuare a migliorare il servizio e stare vicini alla gente cercando di
essere sempre più presenti ed impegnati.
Vogliamo guardare al futuro rimanendo legati al movimento del Credito Cooperativo, facendo
squadra, garantendo innovazione e qualità dei servizi , rimanendo sempre ancorati ai valori etici e
morali, che da sempre ci hanno caratterizzato e che oggi più che mai sono necessari
Grazie
Valledolmo, lì 18.03.2012
Dr. Nino Piazza
104
Valledolmo 18.03.2012
Tavolo Presidenza festeggiamenti 25° anniversario
Da sx : dr. Pasquale Vaccari (direttore BCC Valledolmo), dr. Giuseppe Arrica (Direttore Banca d‟Italia sede di
Palermo), dr. Alessandro Azzi (Presidente Federazione Nazionale BCC), dr. Antonino Piazza (Presidente BCC
Valledolmo), dr. Gaetano Armao (Assessore Regionale all‟economia), dr.ssa Domenica Di Baudo (Sindaco di
Valledolmo), dr. Antonio Albano (Presidente Federazione Siciliana BCC)
Valledolmo 18.03.2012
Festeggiamenti 25° anniversario
Da sx : sig. Antonino Alessi (Consigliere), rag. Maria Pina Conti (dipendente), dr. Gabriele Cappellino (dipendente),
dr.ssa Grazia Stracagnolo (dipendente), dr. Calogero Muscarella (vice Presidente), Dr. Antonino Piazza (Presidente), dr.
Giuseppe Mancuso (ex Direttore), Franca Drago (dipendente), Dr.ssa Domenica Di Baudo (Sindaco), dr.ssa Marisa
Azzaro (responsabile ISIDE), Orazio Guzzetta (Consigliere), dr. Pasquale Vaccari (Direttore), sig. Salvatore
Castrogiovanni (Presidente Artigiani),
rag. Calogero Fantauzzo (Presidente del Collegio Sindacale)
105
Assemblea 19.05.2013
Assemblea 19.05.2013 consegna dei defibrillatori ai rappresentanti delle Istituzioni e Associazioni locali.
Da sx : avv. Luigi Favari (Sindaco), prof. Salvatore Parlato (Dirigente scolastico), Concetta Calabrese (Presidente
Misericordia Valledolmo), maresciallo Giuseppe Sapia (comandante la stazione dei Carabinieri di Valledolmo), DR.
Pasquale Vaccari (Direttore BCC Valledolmo), Giovanni Ferreri ( nucleo Polizia Municipale), Anna Rita Mulè
(Comandante Polizia Municipale), Rosario Privitera ( nucleo Polizia Municipale), Ignazio Borzellieri (ASD
Valledolmo), Orazio Mancuso (Presidente ASD Valledolmo), dr. Antonino Piazza (Presidente BCC Valledolmo), prof.
Calogera Fadale (Insegnante)
106
Assemblea 19.05.2013 da sx : Rag. Calogero Fantauzzo (Presidente Collegio Sindacale), Serafina Panepinto
(Consigliere), dr. Pasquale Vaccari (Direttore), dr. Antonino Piazza (Presidente Consiglio), dr. Angelo Zanutto
(Consigliere), Orazio Guzzetta (Consigliere), dr. Alfonso Ferreri (Consigliere), dr. Calogero Muscarella (Vice
Presidente)
Assemblea 19.05.2013
Il Direttore dr. Paquale Vaccari , Il Presidente dr. Antonino Piazza e il Consigliere
dr. Angelo Zanutto (ex Direttore delle Banche di credito Lombarde)
107
FESTIVITA’ E TRADIZIONI
MARZO I VIRGINEDDI FESTA DI S. GIUSEPPE
Ogni anno per la festa di San Giuseppe i fedeli che intendono ringraziare il Santo per
qualche grazia ricevuta, invitano bambini e anziani “I Virgineddi” ad una mensa ricca di cibi e
variamente adornata (tavolata di S. Giuseppe). Le tavolate possono essere visitate nei giorni
precedenti e la mattina della festa. Caratteristico il pane di San Giuseppe che adorna le “tavolate”
e lavorato artisticamente in tante forme dalle bravissime massaie del luogo.
Processione S. Giuseppe anno 1959
108
Tavolata di S. Giuseppe 1988
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Foto prof. Luigi Battaglia
Particolare di una tavolata di S. Giuseppe
Foto prof. Luigi Battaglia
Pane di S. Giuseppe
110
Foto prof. Luigi Battaglia
Pane di S. Giuseppe prima di essere infornato
Foto prof. Luigi Battaglia
Iuaco di li pignati
111
28 APR. 1° MAGGIO “GIORNATE DELL’AGRICOLTURA” (FIERA AGRICOLA)
E‟ questa una manifestazione variamente articolata con momenti dedicati a particolari settori
quali l‟allevamento del cavallo, dei bovini ed ovi caprini, prodotti lattiero caseari e concorsi
connessi agli stessi – Esposizione in stands di prodotti tipici del comprensorio con degustazione
e materiale illustrativo turistico – Mostra di attrezzature agricolo-zootecniche – Esposizione
lavori di artigianato.
Il pieghevole della 1^ edizione 1999
112
Foto prof. Luigi Battaglia
1^ edizione visita del Sindaco di Palermo Leoluca Orlando
Foto prof. Luigi Battaglia
2^ edizione visita del ministro della difesa on.le Sergio Mattarella
113
2^ edizione mucca di razza modicana
Peghevole 2^ edizione anno 2000
6^ edizione anno 2004
2^ edizione la fiera si incrementa
7^ edizione anno 2005 espongono i produttori
vinicoli di Asti
5^ edizione anno 2003
7^ edizione anno 2005 omaggio del logo della fiera
114
8^ edizione 2006 toro di razza modicana
8^ edizione 2006 espone la Castellucci Miano
10^ edizione anno 2008
9^ edizione 2007 è l‟anno del deltaplano
10^ edizione anno 2008
9^ edizione 2007 ceramiche Zammito
11^ edizione anno 2009
115
12^ edizione anno 2010
13^ edizione anno 2011
12^ edizione anno 2010
Cartolina Fiera per annullo postale
Annullo postale giornate agricoltura 2006
Il manifesto pubblicitario anno 2006
Logo ufficiale della fiera realizzato da Gigi Battaglia
116
Per dovere di cronaca si deve dire che la prima mostra in assoluto di mezzi meccanici in
Valledolmo è stata fatta negli anni “50 con i primi trattori Ferguson che hanno dato inizio alla
meccanizzazione in agricoltura; si riportano di seguito alcune foto dell‟epoca:
Piazza madrice anni „50
Piazza madrice anni „50
117
Piazza madrice anni „50
Piazza madrice anni „50 manifestazione Coltivatori diretti; sul palco sono
Riconoscibili : Orazio Battaglia, il prof. Giuseppe Parlato il sindaco dr.
Domenico Lo Dico, padre Sanfilippo e il cav. Giuseppe Muscarella
Anno 1949 premio per buon mantenimento toro
118
Anni 50 trebbiatura del grano
anni „50 trattore Ferguson e mietilega, uno dei primi attrezzi agricoli
che ha alleviato le fatiche degli agricoltori
119
18 AGOSTO DI OGNI ANNO FESTA DI S. ANTONIO DI PADOVA
(PATRONO DEL PAESE) E AGOSTO VALLEDOLMESE
La festa si svolge sotto il patrocinio del Comune da tempo immemorabile con
manifestazioni a carattere culturale, sportivo, musicale etc. che si protraggono durante tutto
il mese di agosto.
Fino agli anni ‗70 la festa cadeva la prima domenica di settembre in quanto i lavori
agricoli si protraevano per tutto il mese di Agosto ma successivamente, con l‘impiego delle
macchine agricole, la fine dei lavori estivi si è ridotta notevolmente e quindi si è scelto il
18 Agosto per la festa del patrono per permettere agli emigrati Valledolmesi di assistere e
partecipare a questo importante evento.
Messa S. Antonio 2006
Processione S. Antonio 2006
120
Foto prof. Luigi Battaglia
Sagra della spiga 17 Agosto 2005 “la pisata” il conduttore del cavallo è il sig: Coffaro Castrenze
Foto prof. Luigi Battaglia
Sagra della spiga 17 Agosto 2005
121
TERZA DOMENICA DI SETTEMBRE FESTA DELLA PURITA’
SAGRA DEL POMODORO SICCAGNO DI VALLEDOLMO
Il pomodoro siccagno, rosso e succoso, viene coltivato in pieno campo senza alcuna
irrigazione da cui il nome “siccagno” - Esposizione varietà pomodori – degustazione
pietanze preparate con il pomodoro e prodotti tipici locali – spaghettata.
15^ sagra del pomodoro anno 2007
Foto prof. Luigi Battaglia
15^ sagra del pomodoro anno 2007
122
PRIMA DOMENICA DI OTTOBRE FESTA DELLA MADONNA DEL
ROSARIO - SAGRA DELL’UVA
Mostra e assaggio della produzione locale di uve da tavola e da mosto e della
produzione vinicola locale – Degustazione prodotti tipici locali.
Sagra dell‘uva anni ‗60
Sagra dell‘uva 2007
123
Sagra dell‘uva 2007
Foto prof. Luigi Battaglia
Sagra dell‘uva 2009
124
IL CARNEVALE VALLEDOLMESE
Una delle più belle tradizione del paese è il Carnevale molto sentito dalla popolazione
locale.
Fino agli anni ‘60 nelle feste di carnevale si tenevano serate danzanti nelle abitazioni
private o, a volte, in locali di alcuni circoli e diversi gruppi in maschera accompagnati da un
“portatore”, non in maschera, giravano per le varie sale per fare uno o due balli o con le
persone che si trovavano nelle sale oppure tra di loro; poteva succedere che il portatore non
era gradito al padrone di casa che non li faceva entrare, a tal proposito si racconta che, in
diverse di queste occasioni, chi aveva subito l‘affronto faceva degli sgarbi, a volte pesanti, al
padrone di casa.
A partire dagli anni ‘60 – ‘70 quasi nessuno teneva più serate danzanti pertanto, su iniziativa
di alcuni giovani, nel 1976 si è tenuta la prima edizione del carnevale Valledolmese; in
particolare il primo anno è stato allestivo un carro che rappresentava una delle caravelle di
Cristoforo Colombo;
Negli anni successivi sono stati realizzati dei carri allegorici di ottima fattura con della
buona satira sui politici locali, nazionali e mondiali.
1° carnevale Valledolmese anno 1976 (carro allegorico rappresentante la
caravella di Cristoforo Colombo la Santa Maria) foto originale sig. Ippolito Rosario
carnevale Valledolmese anno 1980
125
carnevale Valledolmese anno 1982
carnevale Valledolmese anno 1982
126
carnevale Valledolmese anno 1984
carnevale Valledolmese anno 1989
127
CARNEVALE VALLEDOLMESE I CARRI ED I PREMI
ANNO
EDIZI
GRUPPO ORGANIZZATORE
ONE
NOTE
Data svolgimento sfilate - Denominazione dei carri/gruppi –
eventuale classifica – eventuale beneficiario e/o responsabile
29 febbraio 2 marzo
1976
1^
“LA SANTA MARIA”
1977
2^
“LA SANTA MARIA”
1978
1979
1980
3^
4^
1981
5^
“ENARS ACLI e LA SANTA
MARIA”
1982
6^
ENARS ACLI
Carro La nave
Premi alle maschere a mezzo votazione con biglietti per sorteggio
20 e 22 febbraio
Carri:
Carro ospedale Gioia Barone
Carro Topolino
1 e 3 Marzo
Delibera Comune di Valledolmo n. 11 del 10 febb. 1981 contributo al
gruppo ENARS ACLI e La Santa Maria
21 e 23 Febbraio
Delibera Comune di Valledolmo n. 15 del 19 Gen 1982 contributo al
Gruppo ENARS ACLI
1983
1984
7^
1985
1986
-------------
1987
8^
1988
9^
1989
10^
1990
1991
1992
1993
11^
12^
1994
13^
1995
14^
1996
1997
----------------
Pro-Loco (pres. Ognibene
Salvatore)
------------------------------------
4 e 6 marzo
n. 5 carri partecipanti+ Majiorettes
----------------------------------22 febbraio
Pro-Loco (pres. Ognibene
2 carri “Mammasantissima” (polipo e tentacoli che reggono le sorti
Salvatore)
della medicina, droga,edilizia, potere + un gruppo di Majiorettes
Carri (n. 2 carri Acli n. 6 Carri Pro loco)
macchina di topolino “Aclina”, gruppi in maschera Hawajane – Pon
ENARS ACLI e PRO- LOCO pres
Pon Walt Disney e Gruppo folk
Chiavetta Luigi
Carri ACLI – Paperone - ___________?
Carri Pro Loco ?_________
5 e 7 febbraio
Carri:
della pace (con Regan, Gorbaciov, Gheddafi) + missili e mappamondo)
ENARS ACLI e PRO- LOCO
Colpo grosso
Indietro tutta
macchina di topolino
------------------------------------------
Sfilate 1 e 3 marzo
21 e 23 febbraio
13 e 15 febbraio
Carri:
1° Premio - Verso il futuro (gruppo ACLI Conti Luigi)
2° Premio - Rai di tutto di più (Pro Loco Sangiorgi Salv Giuseppe)
3° Premio - Capriccio di Modena (gruppo giovani – Mulè Castrenze)
4° Premio - Karaoke (ENDAS Gioia Giuseppe)
Maschere
1° Premio I Camerieri pazzi – Campanella Angelo (partecipante solo alla
sfilata del 15
26 e 28 febbraio
Carri:
1° Premio – Divina tragedia (Barone Antonino)
2° Premio – Flinstones – Leone Cosimo
3° Premio – Eurodisney – Barcellona Salvatore
4° Premio ex equo – Colle – Iemolo Sebastiano
4° Premio ex equo - Champagne – Leone Giuseppe
Maschere
1° premio ex equo – Croce rossa – Zammito Vincenzo
1° premio ex equo – Sanità – Mulè Salvatore
---------------------------------------
128
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
15^
Istituzione premi con delibera di
G.M.
N. 5 premi da £. 800.000 cad. ai carri
allegorici n., 2 premi da £. 500.000
cad. ai gruppi in maschera.
Per complessive £.5.000.000
16^
Istituzione premi con delibera di
G.M.
Premi ai carri
1° premio £.1.200.000
2° premio £.1.100.000
3° premio £.1.000.000
4° premio £.900.000
5° premio £.800.000
Premi ai gruppi in maschera
1° premio £. 350.000
2° premio £.300.000
3° premio £.250.000
4° premio £.200.000
Per complessive £. 6.100.000
22 e 24 febbraio
1° premio ex equo - I Diavoli – Muscarella Giuseppe
1° premio ex equo - C’era una volta – Pollina Salvatore
2° premio ex equo – Alien – Amenta Calogero
2° premio ex equo – Il bene ed il male – Borzillieri Giuseppe
3° premio – Horror – Cristina Orazio
Maschere
1° premio ex equo – Gioco di corte – Sangiorgi Vincenzo
1° premio ex equo – Pagliacci – Spinuzza Rosolino
14 e 16 febbraio
Carri:
1° premio - Satira su Bill Clinton – Pollina Salvatore
2° premio Satira sulla fortuna – Borzilliueri Giuseppe
3° premio Accampamento di indiani – Di Vita Salvatore
4° premio La giungla – Panzavecchia Francesco
5° premio Satira sulla politica – Amenta Calogero
Maschere
1° Premio - Abiti d‘epoca – Pollina Salvatore
2° Premio - Animali della giungla - Panzavecchia Francesco
3° premio - Gli indiani - Di Vita Salvatore
4° premio - I topolini – Amenta Calogero
5 e 7 marzo
Carri premi ex equo:
Istituzione premi con delibera di Il pranzo è servito - Castiglione Orazio
G.M.
La fabbrica dei mostri madre in Cina - Amenta Loreto
Premi ai carri
Sanremo Rock - Borzillieri Giuseppe
N. 4 a pari merito, da £.
Sono sempre a galla - Panzavecchia Francesco
Maschere:
1.000.000
17^
N. 4 Premi ai gruppi in maschera 1° ex equo - Streghe e stregoni - Fantauzzo Giuseppe
1° ex equo - Streghe e maghe - Siragusa Graziano
1° premio £. 350.000
2° ex equo - Banda Aladin - Muscarella Antonello
2° premio £. 300.000
2° ex equo - I Simpson - Cristina Orazio
3° premio £. 250.000
3° ex equo - I diavoli e le anime in pena - Oddo Orazio
4° premio £. 200.000
3° ex equo - I pigiamoni – Mancuso Piera
Per complessive £. 5.100.000
4° ex equo - Mamme e figlie – Leone Caterina
4° ex equo - Gli scolari – Fricano Francesco
----------------------------------------------10 e 12 febbraio
Istituzione premi con delibera di
Carri:
G.M.
1° Premio Bin Laden – Iemolo Vincenzo
N. 4 PREMI AI CARRI
2° Premio Il presepio del Sindaco – Amenta Calogero
1° premio € 645,57
3° Premio Il re della risata – Guzzetta Antonio
2° premio € 645,57
4° Premio Il grande fratello – Carcione Antonio
3° premio € 516,46
18^
5° Premio La riforma Moratti – Cascio Calogero
4° premio € 387,34
Maschere premio ex equo
5° premio € 387,34
―Cupidi‖ – Siragusa Graziano
N. 4 premi a pari merito ai Gruppi ―Cinesini‖ – Barone Basilio
in maschera
€ 129,12
―Donne con il burka‖ – Amenta Salvatore
Per complessive Euro 3098,76
―Giullari‖ – Battaglia Antonio
19^
Istituzione premi con delibera di
G.M.
N. 5 PREMI AI CARRI
EX AEQUO DI € 680,00
Per complessive Euro 3.400,00
20^
Istituzione premi con delibera di
G.M.
N. 7 PREMI AI CARRI
1° Premio Euro 1.500,00
2° Premio Euro 1.000,00
3° Premio Euro 825,00
4° Premio Euro 700,00
5° Premio Euro 250,00
2 e 4 Marzo
Carri:
Pinocchio 1 – Amenta Calogero
Pinocchio 2 – Guzzetta Antonio
Carro della pace – Donato Giuseppe
Grande fratello – Carcione Antonio
L’ucciardone di Valledolmo – Guzzetta Francesco
22 e 24 febbraio
Carri:
1° Premio - Il tiranno - Guzzetta Antonio
2° Premio - Strano amore di Valledolmo – Donato Giuseppe
3° Premio – Castelnormanno – Amenta Calogero
4° Premio – Caravan – Guzzetta Francesco
5° Premio - Gioventù bruciata – Amenta Loreto
6° Premio - Il covo della stregoneria – Siragusa Maurizio
129
2005
2006
21^
22^
2007
23^
2008
24^
6° Premio Euro 250,00
7° Premio Euro 250,00
Per complessive Euro 4.775,00
Istituzione premi con delibera di
G.M.
N. 4 PREMI AI CARRI
1° Premio Euro 600,00
2° Premio Euro 550,00
3° Premio Euro 450,00
4° Premio Euro 400,00
Per complessive Euro 2.000,00
7° Premio - Il futuro dei giovani – Toldo Giuseppe
Istituzione premi con delibera di
G.M.
26 e 28 febbraio
Carri
1° Premio - Made in Cina – Guarino Ignazio
2° Premio – Pirati – Privitera Giovanni
3° Premio ex aequo - 892 892 – Cusimano Antonio
3° Premio ex aequo - I mitici anni ’70 – Ippolito Giuseppe
4° Premio ex aequo
Avanti miei prodi – Amenta Calogero
4° Premio ex æquo – Aviaria – Donato Giuseppe
5° premio - Salon West – Siragusa Rosario Domenico
6° Premio - L’arca di Noè – Guzzetta Antonio
Maschere
1° Premio ex aequo – Fantasia – Fricano Francesco
1° Premio ex aequo - I cartoons – Guzzetta Maria Ramona
1° Premio ex aequo – Cheeleaders – Andolina Giuseppa x il minore
Fantauzzo Maria Josè
1° premio ex aequo - Diavoli e acqua santa Siragusa
Francesco
Antonio esercente la patria potestà sul minore Siragusa Jessica
2° premio ex aequo - I Pirati - Privitera Giovanni
2° premio ex aequo - Le ragazze di oggi - Spera Cosimo esercente la
patria potestà sul minore Spera Daniele
2° premio ex aequo - I Cinesi - Guarino Ignazio
2° premio ex aequo - I mitici anni ‘70 - Ippolito Giuseppe
2° premio ex aequo - Famiglia Addams - Leone Calogero esercente la patria
potestà sul minore Leone Maria Pia
2° Premio ex aequo - 892 892 - Cusimano Antonio
2° Premio ex aequo - Disinfestato di aviaria - Scibetta Carmelo
6 e 8 febbraio
Carri
1° Premio - Grande festa – Amenta Calogero
2° Premio - Ama la natura – Guzzetta Antonio
3° Premio - No smoking – Cusimano Antonino
4° Premio - Zorro colpisce ancora – Donato Giuseppe
Maschere
1° Premio - I Campioni – Battaglia Stefania
2° Premio - No smoking – Cusimano Antonio
N. 8 PREMI AI GRUPPI IN MASCHERA 3° Premio - Guardie e ladri – Privitera Giovanni
4° Premio - L‘Egitto – Guarino Luigi Antonio
1° Premio Euro 190,00
5° Ex Aequo - Il futuro siamo noi – Spera Antonina
2° Premio Euro 170,00
5° Ex Aequo - I giamaicani – Cascino Francesco
3° Premio Euro 150,00
5° Ex Aequo - Medici in prima linea – Ricotta Giuseppe
4° Premio Euro 135,00
5° Ex Aequo - Donne in cinta – Mancuso Giuseppa
5° Premio Euro 125,00
5° Ex Aequo - I ragazzi pon pon – Guccione Benedetta R.
6° Premio Euro 120,00
5° Ex Aequo – I mafiosi siciliani
7° Premio Euro 110,00
8° Premio Euro 100,00
Per complessive Euro 1.100,00
N. 8 PREMI AI CARRI
1° Premio 800,00
2° Premio 750,00
3° Premio 700,00
4° Premio 650,00
5° Premio 600,00
6° Premio 550,00
7° Premio 500,00
8° Premio 450,00
Per complessive Euro 5.000,00
N. 11 PREMI AI GRUPPI IN
MASCHERA
1° Premio 250,00
2° Premio 200,00
3° Premio 150,00
4° Premio 100,00
5° Premio 100,00
6° Premio 100,00
7° Premio 100,00
8° Premio 100,00
9° Premio 100,00
10° Premio 100,00
Per complessive Euro 1.400,00
11° Premio 100,00 (premio non
riportato in delibera di
liquidazione in quanto la
commissione nella redazione del
verbale ha sbagliato il calcolo
totale)
Comitato Carnevale 2007 – Legale
Rappr/nte Geraci Nunzio Daniele
Con delibera di G.M. n. 13 del
15.2.2007 e parere del funzionario
responsbaile Runfola Dommenica è
affidata l‘organizzazione del
carnevale al comitato per la somma
complessiva di € 2.495,00 –
Assunzione impegno con determina
del funzionario Runfola Domenica n.
39 del 15.12.2007
Istituzione premi con delibera di
G.M.
18 e 20 febbraio
Considerato che l’organizzazione è stata affidata ad un comitato, non
esistono agli atti della biblioteca dati da cui desumere la spesa e/o la
distribuzione dei premi
3 e 5 febbraio
CARRI
130
N. 5 PREMI AI CARRI
1° Premio 650,00
2° Premio 600,00
3° Premio 550,00
4° Premio 500,00
5° Premio 500,00
Per complessive Euro 2.800,00
N. 12 PREMI AI GRUPPI IN
MASCHERA
1° Premio 250,00
2° Premio 200,00
3° Premio 150,00
4° Premio 100,00
5° Premio 100,00
6° Premio 100,00
7° Premio 100,00
8° Premio 100,00
9° Premio 100,00
10° Premio 100,00
11° Premio 100,00
12° premio 100,00
Per complessive Euro 1.500,00
1° Premio “Il ponte sullo stretto” Guarino Anna Maria
2° Premio “Carnevale in crociera” Cusimano Antonio
3° Premio “I selvaggi” Comito Calogero
4° Premio “Paprica Night” Mistretta Salvatore
5° Premio “Acchiappafantasmi” Barrafato Salvatore
Maschere
1° Premio ―Le coccinelle‖ Villa Anna Rita
2° Premio “Le dee dell’olimpo” Messina Rosalia
3° Premio “Cow Boy” Andolina Giuseppina
4° Premio “A scoppio ritardato” Battaglia Rossella
5° Premio “Baby gang” Andolina Francesco
6° Premio “Carnevale nella tomba” Sferrazza Luigia
7° Premio “Chirs leaders forza calcio” Scribano Giuseppa Giovanna
8° premio ―Cleopatra e le mummie‖ Privitera Francesca Rita
9° Premio “Gli indiani” Liberti Rosaria
10° Premio “The Filstones” Battaglia Salvatore
11° Premio “Il ponte sullo stretto” Guarino Anna Maria
2009
25^
Istituzione premi con delibera di
G.M.
N. 5 PREMI AI CARRI
1° Premio 200,00
2° Premio 170,00
3° Premio 170,00
4° Premio 170,00
5° Premio 170,00
Per complessive Euro 880,00
N. 18 PREMI AI GRUPPI IN
MASCHERA
1° Premio 120,00
2° Premio 110,00
3° Premio 90,00
4° Premio 80,00
5° Premio 80,00
6° Premio 80,00
7° Premio 80,00
8° premio 80,00
9° Premio 80,00
10° Premio 80,00
11° Premio 80,00
12° Premio 80,00
13° Premio 80,00
14° Premio 80,00
15° Premio 80,00
16° Premio 80,00
17° Premio 80,00
18° Premio 80,00
Per complessive Euro 1.520,00
12° Premio ―I selvaggi‖ Comito Calogero
24 febbraio - Il 22 febbraio, domenica, la sfilata non avviene a causa
delle avverse condizioni atmosferiche (nevicata)
CARRI
Futurama La Monaca Sebastiano
La casa bianca Messina Fabio
Angel e devil La Monaca Sebastiano
Carnevale sull’Etna Comito Giuseppe
Pace nella striscia di Gaza Cusimano Antonio
Gruppi in Maschera
Caritas butterfly Mancuso carola
Cariche negative Bellanca Sara
China girl Sconzo Salvatore
Rapper vs Eno Battaglia Maria Orazia
Minnie Bordin Francesca
I militari Borzillieri Anna Maria
Odalische Chimera Orazio
Le vampe Cilano Fabio
Dottori Comella Soccorsa
Turisti sull’etna Comito Giuseppe
Pace sulla striscia di Gaza Cusimano Antonio
Crocerossine Frattallone Rosanna
I moschettieri del re Guarino Giuseppe
Terroristi La Monaca Maria
Banda bassotti Mannarà Francesca
Il magico mondo delle fiabe Miceli Salvatore
Banda di la maidda Mistretta Salvatore
I puffi Ricotta Antonina
131
LE PROCESSIONI
La popolazione Valledolmese è molto religiosa; in questo centro si svolgono ben 25
Processioni Religiosi all'anno. Quelle più sentite sono quella di Pasqua, San Giuseppe,
Santa Rita, Corpus Domini, S. Antonio, Madonna del Rosario, Madonna della Purità,
Venerdì Santo:
Fine anni ‗20 processione Crocefisso (orig. Don Cosimo Leone)
13 Maggio 1950 processione Madonna di Fatima
132
Processione Pasqua anni ‗50
Benedizione della sulla il giorno dell‘Ascensione
Via Garibaldi di fronte piazza Medici anni ‘50 circa
133
Processione S. Rita anni ‗50
01.09.1957 processione S. Antonio
In prima fila da sx a dx ; Avv. Epifanio Pulvino, cav. Giuseppe Muscarella,
maresciallo Carabinieri, sindaco dr. Domenico Lo Dico,
segretario C.le, prof. Giuseppe Parlato, Salvatore Mancuso.
134
Foto prof. Luigi Battaglia
Incontro di Pasqua anno Santo 2000
Foto prof. Luigi Battaglia
Incontro di Pasqua anno Santo 2000 ( la calata di l‘angiuli)
135
Foto prof. Luigi Battaglia
Incontro di Pasqua anno 2006
Foto prof. Luigi Battaglia
Processione Assunta 2006
136
Foto prof. Luigi Battaglia
Processione Corpus Domini anno 2006
Foto prof. Luigi Battaglia
Processione Crocefisso anno 2006
137
Processione Madonna del Rosario anno 2007
Foto prof. Luigi Battaglia
Venerdì Santo anno 2006
138
Foto prof. Luigi Battaglia
Venerdì Santo anno 2006
Foto prof. Luigi Battaglia
Oratorio Chiesa madre tavola apostoli 2009
139
SITUAZIONE ECONOMICA E PRODUZIONI
L‘economia portante di Valledolmo ruota interamente attorno al settore agricolo, zootecnico
e dell‘artigianato.
Per il settore artigiano alcuni mestieri sono del tutto scomparsi come il “bottaio” che era
quello che riparava le botti o provvedeva a fare il travaso del vino nei mesi invernali dopo la
fermentazione del mosto, gli ultimi bottai a memoria d‘uomo sono stati il sig. Gervasi Giuseppe
(detto Buscia) e il sig. Villa Orazio; o come quella del “calzolaio” che riparava le vecchie scarpe
o ne faceva anche di nuove; i calzolai che si ricordano maggiormente sono il sig. Giuffrè
Calogero, ed in ultimo il sig. Panepinto Giuseppe che ancora oggi è in attività; o come quella
della “camiciaia” che confezionava solo camice; o come quella del “sarto” che confezionava
con grande abilità abiti o pantaloni su misura; anche il mestiere del “fabbro” è quasi del tutto
scomparso esso metteva i ferri agli equini dopo averli prima fabbricati con le sue abili mani e il
fuoco della “forgia‖ che ammorbidiva il ferro, costruiva delle inferriate di balconi o di scale che
ancora oggi si possono ammirare nei loro particolari nelle più antiche case del paese ed alcune
di esse sono state realizzate senza l‘ausilio della saldatrice, inoltre, spesso, il fabbro sostituiva il
veterinario nella cure degli equini; un altro mestiere completamente scomparso è quello del
cordaio “lu curdaru” , nella sua bottega vendeva le corde necessarie per i lavori agricoli ma
confezionava anche molte cose come le bisacce di olona, con l‘ausilio di alcuni supporti fatti dal
fabbro o dal falegname i selloni di ferro o di legno, li “rituna” per trasportare la paglia, gli otri
in olona per il trasporto del mosto e le cavezza per muli e giumente; l‘ultimo a memoria d‘uomo
è stato il sig. Vincenzo Panepinto.
Foto di calzolai anno 1925
140
Calzoleria Calogero Giuffrè anno 1935
Foto prof. Luigi Battaglia
Banchetto da calzolaio con i relativi arnesi da lavoro
141
Foto prof. Luigi Battaglia
Il sig. Panepinto Giuseppe (ultimo calzolaio) nella sua bottega di via Regina Elena
Falegnameria sig. Belliotti Antonino via Anime Sante anno 1954
Da sx : Lombardo Giuseppe, Ippolito Giuseppe, Lo Tempio Salvatore e il maestro Belliotti Antonino
142
Il maestro falegname Magrofuoco davanti la sua bottega di via Ezio Bondetti
Inaugurazione della seminatrice di sua costruzione anni ‗60
Il fabbro Castrogiovanni Giuseppe mentre cambia i ferri ad un mulo
143
Il fabbro Castrogiovanni Giuseppe mentre cambia i ferri ad un mulo
I fratelli Panepinto Giuseppe e Giovanni nella loro forgia
durante un‘operazione di ferro battuto ( anni 60 )
144
Un altro mestiere scomparso del tutto è quello del “carrettiere” soppiantato dai moderni
mezzi di trasporto, uno degli ultimi è stato il sig. Stracagnolo Antonino di cui ai riportano due
foto che i familiari hanno custodito a perenne ricordo:
Il sig. Stracagnolo Antonino e il suo carretto anni ‗70
Il sig. Stracagnolo in una vecchia foto
145
Il sig. Mulè Antonino con il suo carretto anni ‘50 - ‗60
Valledolmo fine anni venti inizi anni trenta Cantiere lavori in cemento fratelli
Comella fu Orazio Da sx a dx Mastro Cosimo Comella, un operaio, Mastro Angelo
Cannistraro, Vitale Comella (sulla moto)
146
Valledolmo fine anni venti inizi anni trenta Cantiere lavori in cemento
fratelli Comella fu Orazio Da sx a dx Mastro Cosimo Comella, Mastro Angelo
Cannistraro, Vitale Comella (dietro la pressa) il ragazzo accanto è Orazio Comella
di Cosimo (futuro dottore)
Fino agli anni ‘50 non esistevano panifici, pertanto tutti dovevano fare il pane in casa previa
macinazione del grano che si era gelosamente conservato dopo il raccolto, la cosiddetta
“MANGIA”;
Nel territorio esistevano due mulini ad acqua, uno a valle dell‘abitato lungo il torrente
Sciarazzi e l‘altro in contrada Mandranuova; successivamente è sorto il ―Mulino S. Giuseppe‖
con annessa centrale elettrica nella via Vittorio Veneto angolo con Via S. Vincenzo ed oggi di
proprietà della Chiesa, il mulino del sig. Conti Vincenzo in via Gioia angolo via P.pe Umberto
successivamente acquistato dal sig. Giuffrè Salvatore di Resuttano poi chiuso e la casa venduta
alla sig.ra Pulvino Concetta che l‘ha adibita a bottega di generi alimentari assieme al figlio Gullo
Antonino ed il mulino di Piazza Medici gestito fino agli anni ‘70 dal sig. Grasso di Vallelunga
Pratameno oggi trasformato in casa di civile abitazione e di proprietà del dr. Rino Ferrara.
Il primo panificio del paese risale agli anni ‘50 per iniziativa del sig. Panepinto Giuseppe in
via Sciarrino dove si trova tutt‘oggi gestito dal figlio Vincenzo e dai nipoti; successivamente
sono sorti, in varie date, il panificio di Immordino Salvatore ubicato in via Barone e gestito
attualmente dal figlio Giuseppe e due panifici dei fratelli Privitera.
147
Foto prof. Luigi Battaglia
Resti del mulino ad acqua sul torrente Sciarazzi
Foto prof. Luigi Battaglia
Resti del mulino ad acqua in contrada Mandranuova
148
Viene oggi da ridere pensando che c‘era il mestiere del riparatore delle sedie detto in
siciliano “lu siggiaru”, prevalentemente riempiva le sedute delle vecchie sedie con delle fibre
naturali ripristinando la loro funzionalità; c‘era inoltre lo stagnino che ricopriva di stagno le
vecchie pentole di rame.
Bravissimi artigiani falegnami hanno lasciato la loro impronta costruendo dei mobili,
quasi tutti in legno massello che si possono ammirare nelle nostre case; ancora oggi Valledolmo
ha dei bravissimi artigiani del legno anche se, per ragioni di mercato, alcuni si sono
industrializzati con la produzione di semilavorati dando così lavoro a parecchie persone.
Altro importante settore affermatosi negli ultimi 40 anni è la costruzione di infissi in
lamierino ed alluminio anodizzato.
Tra le principali colture, quello cerealicolo, in particolare la produzione di grano duro,
occupa saldamente la vetta, oltre che in quantità anche per la qualità. Per l‘ammasso del grano
prodotto nella giurisdizione insistono delle cooperative apposite che si occupano, di
commercializzazione del prodotto, ma soprattutto della selezione delle sementi.
149
Foto prof. Luigi Battaglia
Aratro con muli
La mietitura del grano, la donna porta l‘acqua ai 3 mietitori
150
Mietitori di grano anno 1956 o 1957
Da sx. : Sangiorgi Antonino, Sangiorgi Basilio, Chiavetta Mariano, Mancuso Nunzio,
Sangiorgi Orazio, Sangiorgi Natale, Mancuso Calogero, Sangiorgi Salvatore
Foto prof. Luigi Battaglia
Muli che pisanu nell‘aia
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Crivu a naca esposto in una edizione delle giornate dell‘agricoltura
Veniva usato nelle aie o per la cernita delle sementi.
L‘arbitriu e la maidda (per fare la pasta in casa)
152
Trasporto di paglia con muli
Trebbia da fermo
153
Foto prof. Luigi Battaglia
La trebbiatura oggi
Archetto con taglie (tagghia) erano ricavate dal legno dell‘oleandro e venivano
usate nelle masserie per segnare con delle tacche la quantità di concime o sementi
dati ai mezzadri o il pane, il vino e il formaggio dati giornalmente ai salariati
fissi. Venivano anche usate dai fabbri per segnare i ferri messi ai piedi degli
animali, in quanto il pagamento avveniva di solito al 31 Agosto di ogni anno
154
Archetto con taglie (tagghia) vista frontale
Foto prof. Luigi Battaglia
Cannizzu : recipiente ricavato dalla tessitura di fettucce di canne,
veniva usato nelle case in paese per immagazzinare vari cereali come grano,
fave, avena. Il grano di solito si portava d‘inverno al mulino in piccole quantità
per poi fare il pane; le fave o l‘avena servivano per gli animali. Spesso i cereali
venivano barattati per aghi da cucire o filo con degli ambulanti.
155
Foto prof. Luigi Battaglia
Bardature per muli : sidduni di fiarro e sidduni di lignu.
Si mettevano ai muli per caricarvi i vari prodotti.
Giara in terrcotta (giarra di crita); erano di diversa capienza e venivano
usate per l‘olio o per la salatura delle olive.
Il settore vitivinicolo, anche se non supera in ettari quello destinato a grano, è comunque
la coltura per eccellenza. Valledolmo, da sempre, è stato luogo dove si è potuto gustare del buon
vino. Il clima favorevole, la terra ideale, l‘abnegazione al lavoro, in passato come oggi, è
risultato essere il cocktail ideale per la produzione del vino di Valledolmo. Nella giurisdizione di
questo Comando insistono due cantine che producono vino, la cantina sociale Castellucci Miano,
con sede in questa Via Sicilia, che produce un buon vino e ultimamente più che mai è
intenzionata ad immettersi sul mercato nazionale, affidando la commercializzazione a persone
esperte nel settore, come confermatoci dal suo Presidente Antonino Piazza e la cantina
Regaleali del defunto Conte Giuseppe Mastrogiovanni Tasca d‘Almerita morto in data 11
Gennaio del 1998 che ha reso famoso in tutto il mondo il vino che porta il nome della contrada
dove esso è prodotto. Ormai il vino Regaleali, non ha bisogno più di pubblicità perché
conosciuto ovunque.
156
Un altro prodotto apprezzato è il pomodoro; grazie alla domanda sempre maggiore del
pomodoro prodotto a Valledolmo negli ultimi anni sono stati destinati molti più ettari di terreno
rispetto al passato. In questo centro vi è un luogo di stoccaggio e trasformazione del prodotto
creato da alcuni produttori; infatti la Cooperativa Rinascita produce della buona passata di
pomodoro biologico e non ed anche dell‘ottimo concentrato e pomodoro secco.
Un altro settore importante è l‘allevamento del bestiame. Nella giurisdizione insistono
numerose aziende in cui si allevano soprattutto bovini, ovini e caprini. I bovini allevati sono in
maggior parte per la produzione di carne. Pertanto viene allevata una mucca di razza nostrana,
od incrocio con la razza modicana che si ambienta facilmente ai climi rigidi d‘inverno e secchi
d‘estate, razza che accoppiata con un vitello di razza da carne, soprattutto con un toro di razza
francese, dà vita ad un vitello ―Meticcio‖ ottimo per la carne. Alcune aziende hanno intrapreso
l‘allevamento di una razza da latte che forniscono il prodotto a caseifici più o meno distanti da
Valledolmo. Gli ovini sono allevati in capi maggiori rispetto ai bovini. Il latte prodotto viene
trasformato in formaggi e ricotta dagli stessi allevatori. Negli ultimi anni, con l‘introduzione di
normative comunitarie circa i locali per la trasformazione del prodotto, alcuni allevatori hanno
preferito vendere ai caseifici il latte prodotto. L‘allevamento dei caprini non è ben sviluppato, ma
in ogni gregge alcune decine di capre fanno da cornice all‘allevamento medesimo.
La maggior parte della popolazione è occupata nelle campagne. Essi sono quasi tutti
proprietari di terreni. Anche chi svolge l‘attività di bracciante agricolo ha qualche ettaro di
terreno di proprietà che coltiva quando non lavora alle dipendenze altrui. Il numero più
consistente dei braccianti locali trova lavoro presso l‘azienda di c.da Regaleali, agro del
Comune di Sclafani Bagni, del Conte Tasca d‘Almerita, dove vengono impiegati nei vigneti e
nell‘annessa cantina. Oltre alle aziende succitate, molti braccianti trovavo lavoro in medie e
piccole aziende come guardiani di greggi o per accudire i bovini a stabulazione fissa.
L‘occupazione nel campo dell‘edilizia in questo centro è stata sempre limitata. Oggi più
che mai questo settore conta poche decine di unità. Inoltre il lavoro sommerso decima sempre
più il numero delle persone occupate nell‘edilizia e nelle attività che sono a completamento di
essa. I giovani impiegati in questo ultimo settore, professionalmente capaci, sono stati quelli che,
specialmente negli ultimi anni, hanno lasciato questo centro per trasferirsi in varie Regioni
dell‘Italia settentrionale dove questo tipo di manodopera è richiesta.
Foto prof. Luigi Battaglia
I due antichissimi torchi del trappeto di piazza trappeto
157
CHIESE E MONUMENTI
CHIESA DELLE ANIME SANTE
(inizialmente della Madonna del Buon Pensiero) in stile composito, corinzio-romano ad una
sola navata sec. XVI Costruzione voluta dal Barone Antonio Cicala. In essa si trovano i
mausolei della Duchessa di Catalogna Anna Summaniata, prima moglie del Conte Giuseppe
Mario Cutelli e l‘altro del Conte Antonio Cutelli
L'art.24 dell'atto notarile stipulato a Polizzi tra il Conte Giuseppe Cutelli e i primi coloni del
costruendo villaggio, Castel Normanno, imponeva al primo l'obbligo della costruzione d'una
chiesa cattolica capace di assicurare ai villigiani la pratica la pratica del culto, e ciò a suo totale
carico.
Il predetto articolo trovava la sua giustificazione nel fatto che la Cappella costruita dal
barone don Antonio Cicala, fondatore non ufficiale del villaggio, col passare degli anni si
rivelava troppo angusta alla bisogna. Il nipote, che era un uomo profondamente religioso, tenne
fede all‘impegno assunto, e con sincero entusiasmo prese a realizzare l‘edificio sacro su un
semplice ma grazioso progetto. Il profilo originale di esso si può ammirare ancora tracciato
sull‘esistente facciata che, un secolo fa, per aver dato spazio allo stradale provinciale, dovette
essere restaurata e forse modificata parzialmente per soddisfare le esigenze delle collegine. La
campana maggiore della cappella del Cicala, oggi oratorio del Rosario, fu posta sul campanile
della chiesa majoris Sanctae Mariae Boni Pinsieri alla quale fu dedicata per gratitudine e
ringraziamento dal fondatore. Sull‘orlo della suddetta campana, come abbiamo già detto, sta
scritto: «D. Antonino Cicala. Barone di Valle dell‘Ulmo 1645». L‘opera portata a termine nel
1654, venne benedetta e inaugurata dal Vescovo di Cefalù.
La chiesa attaccata al lato sud dell‘antica fattoria feudale, ad una sola navata, in stile
composito, corinzio-romano, con realistica rispondenza, fu dedicata alla Madonna del Buon
Pensiero la cui statuetta, dopo essere stata venerata per oltre un secolo sull‘altare maggiore, fu
trasferita nella relativa sacrestia e debitamente custodita dalle suore sino ai giorni nostri. Autore
di tale trasferimento fu l‘arciprete del luogo mons. Randazzo che, incurante delle tradizioni
patrie, mutò il nome della chiesa in quello delle Anime Sante e dedicò l‘altare maggiore alla
Madonna del Rosario. La nuova chiesa, come dovunque si costumava, venne adibita anche a
luogo di sepoltura dei defunti fino a quando non venne costruita l‘attuale Chiesa Madre. In essa,
oltre ai quattro altari laterali, uno dei quali destinato al Crocifisso, furono eretti i mausolei alla
duchessa di Catalogna Anna Summaniata, prima moglie del conte Giuseppe, e del conte Antonio
Cutelli, «morto ammazzato» il 5 agosto del 1711.
La costruzione dello stradale provinciale del 1892, che attraversa il centro abitato, privò la
chiesa della gradinata che le conferiva una certa imponenza, e per agevolarne l‘accesso due o tre
gradini furono praticati nel suo interno.
158
Chiesa Anime Sante
Mausoleo di Antonio Mario Cutelli
Foto prof. Luigi Battaglia
Interno della Chiesa
Lapide in memoria di Domenico Castellana
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Particolare del mausoleo di don Mario Cutelli
Particolare del mausoleo di Anna Summaniata
Traduzione epigrafe Mausoleo Duchessa Anna Summaniata: Ad Anna Duchessa di Summaniata, dei
Conti di Valfagonia di Catalogna, famosissima per religiosità, natali e bellezza, sposa amatissima,
Giuseppe Cutelli conte di Villa Rosata e signore di Castelnormanno, questo monumento di Amore e di
Dolore pose il giorno del seppellimento. Morì nell'anno 1655 l' 1 di ottobre all'età di 19 anni.
160
CHIESA MADRE
Dedicata all‘Immacolata Concezione della B.V.M. in stile romanico-barocco leggero ad
unica navata sec.XVII, costruita per intervento della Contessa Cristina Cutelli. Di notevole
pregio artistico è la statua lignea e aurea dell‘Immacolata, prima venerata nella Chiesa della
Madonna del Buon Pensiero (l‘attuale Chiesa delle Anime Sante)
Il numero sempre crescente degli abitanti, che nella seconda metà del Settecento raggiunse
circa 2.000 anime, rendeva ormai inadeguata alle pratiche del culto la chiesa delle Anime Sante.
Il bisogno d‘una chiesa più ampia e più maestosa era avvertito e dal clero e dal popolo tutto. Se
ne parlava in pubblico e in privato, ognuno se ne faceva ingegnere e architetto, e tutti si
dichiaravano pronti a dare il proprio contributo in denaro o in giornate lavorative per la
realizzazione d‘un «progetto superlativo». Colse la palla al balzo la dinamica contessa del tempo,
la signora Cristina Cutelli che a capo d‘un comitato d‘onore versò una grossa somma di once ed
altre ne raccolse da tutte le famiglie anche meno abbienti. Ottenuta l‘autorizzazione delle autorità
civili ed ecclesiastiche, nel 1743 diede il via ai lavori di costruzione d‘una chiesa più grande e
più maestosa dell‘unica esistente (quella delle Anime Sante), su un progetto ambizioso dell‘ing.
palermitano Giuseppe Caldara. Scrisse in merito il P. Dispenza «Si gettarono le basi d‘un
magnifico tempio a tre navate, decorato d‘un grandioso atrio e frontespizio, ricco d‘intagli con
due sacrestie fiancheggianti i due lati dell‘abside, con due campanili elevati ai fianchi del
prospetto e con due vaste camere laterali alla chiesa». Ma poi, per deficienza di mezzi, il
progetto fu ridotto e venne costruito l‘edificio sacro ad una sola navata, un solo campanile con
l‘oratorio per i confrati del SS.mo Sacramento ed una sacrestia affiancata al lato destro della
chiesa. Essa richiese dodici anni di lavoro, giacchè fu completata nel 1755; venne dedicata
all‘Immacolata e benedetta dal vescovo di Cefalù mons. Gioacchino Castelli tra l‘esultanza
incontenibile dei fedeli. Oltre all‘altare maggiore, su cui domina il quadro della Vergine, ornato
da simboli eucaristici in bassorilievo, e un pò più giù la statua di legno del Santo di Padova,
protettore del paese, vi sono sistemati gli altari laterali della Madonna di Fatima, del Crocifisso,
della Madonna del Rosario, di San Francesco di Paola, di San Gaetano da Thiene e di S. Lucia,
vergine e martire siracusana. Nello stesso anno della sua benedizione (1755), le prerogative di
chiesa madre godute sino allora da quella della Madonna del B. Pensiero passarono a questa
nuova maggiore chiesa, che nel 1757 venne elevata a parrocchia. L‘onore di reggerla per il primo
toccò al sac. don Giuseppe Sciarrino che esercitò l‘ufficio di parroco con senno e dottrina sino al
1775. La maggiore tra le quattro campane fu dedicata al Santo di Padova, e alle sue forti
vibrazioni viene attribuita la virtù di allontanare i nembi e le tempeste. La mole notevole
dell‘edificio è resa imponente da una lunga scalinata semiesagonale di selce. Nel 1900 l‘interno
della chiesa fu restaurato e ornato di artistici stucchi, e nel 1911 vennero rinnovati la scalinata e
il massiccio portone centrale. Ai lati del presbiterio si possono osservare con personaggi a
grandezza naturale due grandi quadri relativi a due portenti attribuiti al Santo di Padova: il
miracolo della giumenta digiuna da tre giorni che, inginocchiata, adora l‘Eucaristia e quello della
bilocazione del Santo, presentatosi in tribunale per difendere il padre ingiustamente accusato
d‘omicidio. Entrambi sono firmati dal pittore Attanasio e sono di mediocre fattura.
L‘abate Vito Amico scrisse che la chiesa fu dedicata al Santo di Padova per onorare il conte
Antonio Cutelli.
161
Più informato pare il Dispenza il quale narra: «Dovendosi eleggere il Santo Patrono del
paese, il popolo si divise in tre correnti: una optò per Sant‘Antonio, un‘altra per San Francesco di
Paola, la terza per San Vincenzo Ferreri. A sorteggio pubblicamente effettuato, uscì per tre volte
consecutive il nome di Sant‘Antonio di Padova».
Chiesa madre e via Cadorna anni 40/50
Foto prof. Luigi Battaglia
Altare Maggiore
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Foto prof. Luigi Battaglia
Interno Chiesa Madre
Foto prof. Luigi Battaglia
Prospetto chiesa madre anno 2006
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Foto prof. Luigi Battaglia
Nicchia di S. Antonio sul prospetto della Chiesa Madre
Foto prof. Luigi Battaglia
Statua di S. Antonio sull‘altare Maggiore
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Foto prof. Luigi Battaglia
Opera di notevoli dimensioni del cav. Corrado Attanasio (un miracolo di S. Antonio)
Foto prof. Luigi Battaglia
Opera di notevoli dimensioni del cav. Corrado Attanasio (un miracolo di S. Antonio)
165
Foto prof. Luigi Battaglia
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Foto prof. Luigi Battaglia
Targa in marmo dietro l‘altare maggiore
Foto prof. Luigi Battaglia
Particolare della scala che porta al campanile
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Locandina inaugurazione organo settecentesco Chiesa Madre lato a
Locandina inaugurazione organo settecentesco Chiesa Madre lato b
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Foto prof. Luigi Battaglia
L‘Organo della Chiesa Madre dopo il restauro
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Foto prof. Luigi Battaglia
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Foto prof. Luigi Battaglia
Il pulpito della Chiesa madre prima del restauro
Foto prof. Luigi Battaglia
Il pulpito della Chiesa madre dopo del restauro
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CHIESA DI MARIA SS. DELLA PURITÀ O CHIESA NUOVA
A tre navate anch‘essa in stile romanico-baroccheggiante, costruita a partire dal 1845. In
questa Chiesa si trova il grandioso e artistico Crocifisso della Scuola del Civiletti.
La Chiesa Nuova sorse nel centro del nuovo quartiere sviluppatosi ad ovest di quello antico,
in strade scoscese ma parallele. I suoi abitanti, trovando scomodo raggiungere la Chiesa Madre,
avanzarono la proposta di avere una chiesa più grande e più comoda. I Padri Redentoristi,
recativisi in missione, l‘avvalorarono efficacemente presso la Curia di Cefalù sostenendo ch‘era
giusto concedere ai 2.500 abitanti del nuovo quartiere l‘onore d‘una loro chiesa. Il vescovo del
tempo fu lieto di venire incontro al desiderio dei fedeli, e senza indugi ottenne l‘autorizzazione
dal Governo borbonico di costruire la chiesa desiderata. Nel 1845 furono gettate le fondamenta:
clero e popolo fecero a gara nel trasporto a spalla del primo materiale occorrente per un tempio a
tre navate. Il barone Lucio Mastrogiovanni Tasca, quale antico proprietario del felicissimo feudo
di Regaleali e fittuario dei tenimenti territoriali, volle concorrere con la concessione di un annuo
perpetuo legato di cento onze (L. 1.275), Ma gli sforzi economici e morali dei fedeli, cedettero
all‘enormità della spesa non ben ponderata, e il tempio, dopo quasi otto lustri, agli occhi del
Tirrito giunto sul posto per ricerche, si presentava ancora incompiuto. Oggi, col completamento
dell‘opera, il tempio è una splendida realtà grazie al vivo interessamento dei rettori succedutisi
nella sua cura e ai sacrifici dei fedeli. Tra i rettori più attivi occupa il primo posto il sac.
Tommaso Cappellino il quale raggiunse gli USA per raccogliere dollari tra gli emigrati
valledolmesi al solo scopo di continuare i lavori di completamento dell‘interno della Chiesa.
Morì a cinquantadue anni proprio nel giorno della festa della Purità, titolare della chiesa alla
quale aveva dedicato la sua esistenza. Il popolo gli tributò straordinarie onoranze funebri e il
Comune all‘unanimità gli dedicò una delle vie che portano a questa chiesa. La sua opera fu
continuata dal rettore che gli succedette, dal sac. Vincenzo Barone che curò i restauri delle due
cappelle maggiori e la pavimentazione della navata centrale in marmo e fornì di nuove campane
il campanile e di alcuni arredi sacri la chiesa.
Nel 1937, dopo la elezione del Barone ad arciprete, vi s‘insediò come rettore un giovane
sacerdote di Cefalù, il P. Pasquale Sanfilippo, che con i sussidi della Regione Siciliana e con i
contributi dei fedeli e della propria pur modesta tasca definì tutti i lavori occorrenti alla dignità
del tempio sognato dai fedeli valledolmesi nel lontano 1845. Si devono alla sua solerzia la
riparazione del tetto della chiesa, sfondato da una bomba lanciata da un aereo americano nel
1943, l‘acquisto d‘un nuovo armonium e di lampadari e inoltre la costruzione d‘una sala
cinematografica quale moderno sussidio all‘educazione dei giovani.
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1934 prospetto prima del restauro
Foto prof. Luigi Battaglia
Prospetto attuale Chiesa Nuova
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Prospetto notturno
Prospetto Chiesa Nuova arch. Indovina
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Foto prof. Luigi Battaglia
Interno Chiesa Nuova
Foto prof. Luigi Battaglia
Targa marmorea per costruzione simulacro SS.mo Crocifisso
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Chiesa Nuova anno 2009 giorno di Cresime
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Carozzo Antonino appaltane della Chiesa Nuova
Sig. Mammana appaltante della Chiesa Nuova
Gugino Calogero fabbricante della Chiesa Nuova
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CHIESA DEL CALVARIO
Il 3 Maggio i fedeli portano del pane raffigurante le parti del corpo guarite a seguito di una
grazia; dopo la messa e la benedizione del pane lo stesso viene distribuito in piccole parti a tutti i
fedeli presenti.
Foto prof. Luigi Battaglia
Chiesa del Calvario
Foto prof. Luigi Battaglia
Interno chiesa del calvario
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Foto prof. Luigi Battaglia
Chiesa del Calvario ripresa dal deltaplano
Foto prof. Luigi Battaglia
Benedizione del pane di la santa cruci anno 2008
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ORATORIO SS ROSARIO
Dai documenti, molto scarsi per la verità, conservati nell‘Archivio Parrocchiale, risulta che il
barone Cicala e il nipote don Giuseppe Cutelli, fondatori della Terra di Castel Normanno, ebbero
viva cura dei fattori religiosi in seno ai propri coloni. Per i primi dodici anni circa dalla nuova
fondazione, centro del culto locale fu la chiesetta adibita oggi a Oratorio del Rosario; dal 1654 in
poi, portata a compimento la chiesa maggiore costruita dal Cutelli, le pratiche religiose si
svolsero in questa che, come abbiamo detto, fu dedicata alla Madonna del Buon Pensiero. Il
primo cappellano che, per incarico del vescovo di Cefalù, esplicò il suo ministero a Castel
Normanno, fu il sac. don Paolo Di Leo che tutte le domeniche veniva a cavallo dalla natia
Caltavuturo.
Antica costruzione facente parte del complesso del palazzo Castellana; oggi vi si svolgono le
funzioni Pasquali con l‘allestimento della cena a cui partecipano i confrati; gli antichi affreschi, a
causa delle continue infiltrazioni di acqua, sono ormai in degrado anche se negli ultimi anni sono
state fatte delle opere di straordinaria manutenzione.
Foto prof. Luigi Battaglia
Il pavimento
Foto prof. Luigi Battaglia
Uno degli affreschi
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Foto prof. Luigi Battaglia
La volta ormai in degrado
Foto prof. Luigi Battaglia
Uno degli affreschi della volta
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EDICOLE CAPPELLE STATUE
Foto prof. Luigi Battaglia
Edicola votiva ubicata nel muro della casa di via Chiavetta n. 33
composta da 11 mattonelle in ceramica riportanti l‘anno 1716
Foto prof. Luigi Battaglia
Via Chiavetta n.33 in rosso l‘edicola in ceramica del 1716
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Foto prof. Luigi Battaglia
Edicola Maria ausiliatrice
(Via Lanza a monte)
Foto prof. Luigi Battaglia
Edicola via Vitt. Emanuele III°
(case popolari)
Foto prof. Luigi Battaglia
Edicola S. Antonio (Via E. Toti)
Foto prof. Luigi Battaglia
Edicola Madonna di Gibilmanna
(Via Monteleone)
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Foto prof. Luigi Battaglia
Edicola S. Croce (contrada Mella)
Foto prof. Luigi Battaglia
Statuta Padre Pio (scuole elementari)
Foto prof. Luigi Battaglia
Edicola S. Croce (Chiusa Madonna)
Foto prof. Luigi Battaglia
Edicola S. Francesco
(contrada S. Francesco)
Foto prof. Luigi Battaglia
Edicola Piazza Medici n.17 (casa Fricano)
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Foto prof. Luigi Battaglia
Edicola Via Vitt. Emanuele II°
Foto prof. Luigi Battaglia
Edicola S. Antonio Via Aldo Moro
Foto prof. Luigi Battaglia
Edicola Madonna di Miano
Foto prof. Luigi Battaglia
Edicola Via Stagnone
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PARROCI E SACERDOTI
Sac. Andolina Rosario
Sac. Sanfilippo Pasquale n.1911 m.17.07.1996
Padre Mariano Cristina Francescano Cappuccino
Padre Mariano da Valledolmo n.17.03.1881
m.02.03.1940 (originale Pino Muscato)
Padre Tommaso da Valledolmo Cappuccino
n.20.02.1890 m.26.05.1966 (originale Pino Muscato)
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Sac. Chiavetta Giovanni
Sac. Castrogiovanni Giuseppe
Arciprete Barone Vincenzo
Sac. Barone Fedele
n. 20.05.1845 m. 09.01.1922
Sac. Don Carlo Di Maria n.02.11.1861 m.02.06.1939
Padre Giuseppe da Valledolmo
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Abate Vincenzo Castellana
Sac. Tommaso Cappellino.
Allo stesso è intestata una via del paese
Padre Antonino Belliotti
Padre Antonio M. Gioia 1834-1911
Padre Guarino
Arciprete don Antonio Sciarrino
1840-1916
Padre Sciolino
Primo rettore della Chiesa Nuova
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Abate Vincenzo Castellana
Padre Antonio M. Gioia 1834-1911
Don Giuseppe Castrogiovanni 1842-1914
Don Giovanni La Duca 1842-1928
Don Fedele Gullo
don Giovanni A.A. Chiavetta 1859-1916
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Don Luigi Cammarata
don Fedele Barone 1845-1922
arc. Don G. Randazzo
Padre Sciarrino
Sacerdote don Antonio Ognibene
arciprete don Salvatore Cirrito
Arciprete Pennavaria
190
COLLEGIO DI MARIA
E‘ collocato nel complesso del palazzo Castellana, prospiciente sulla via Garibaldi con
accesso anche dal baglio Castellana. Le suore oltre a gestire l‘asilo, oggi scuola materna, nei
tempi passati facevano degli ottimi dolci di Natale le cui ricette si sono tramandate in parecchie
famiglie. Fino a qualche decennio addietro molte persone erano solite portare in dono la legna
per cucinare, oppure olio o altre masserizie.
Cortile interno anni ‗40
.
Antica foto di suore del Collegio di Maria
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azione cattolica suore Collegio di Maria 1935
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SUORE CAPPUCCINE
Fino agli anni 50 sono state presso l‘Ospedale Gioia-Barone per accudire gli ammalati poi,
chiuso l‘Ospedale, sono andate via; ma un‘ inaspettato lascito di una grande casa da parte del sig.
Leone Calogero le ha fatte ritornare a Valledolmo ed oggi gestiscono una scuola materna oltre a
fare tante opere di bene presso gli ammalati e le famiglie bisognose.
Foto prof. Luigi Battaglia
La casa di via Roma delle suore Cappuccine lascito del sig. Leone Calogero
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STAGNONE – AMBULATORIO MEDICO CHIRURGICO
CAV. ROSOLINO GIOIA E DOTT. GIUSEPPE BARONE
Al nobile Don Giovanni San Martino Ramondetta, Duca della Fabbrica unitosi in matrimonio
con Girolama Ioppolo Cutelli (investita della baronia il 16 luglio 1748) si deve la costruzione per
quei tempi colossale dell‘ampio serbatoio idrico ancora oggi chiamato Stagnone.
Nel cisternone furono captate le acque delle sorgenti a monte dell‘abitato, esso accoglieva
oltre 1364 metri cubi di acqua.
E‘ questa una costruzione in pietrame di mt. 10,10 x mt. 38,20 h. 6,00 al colmo, spessore muri
perimetrali mt. 1,60 con una serie di arcate centrali sostenute da 6 enormi pilastri, volte a crociera,
anch‘esse in pietrame, di notevole valore storico-architettonico.
Il Tirrito che un secolo dopo potè visitarlo, stupito, scrisse “Questa grande opera che dicesi
avere costato 16.000 scudi (£.64.200), la quale per la forma della costruzione può rivaleggiare
con le antiche fabbriche della dominazione romana , durò un secolo. Nel 1818 si sviluppò una
frana che spaccò il suolo del cisternone e deviò le acque. Si spesero circa 4000 lire per ripararlo;
ma dopo pochi anni ricomparve l’avvallamento provocato da una frana più profonda, che ne
produsse il totale abbandono. Restano ancora i maestosi avanzi di sì grande opera…..”
Lo Stagnone, oggetto di recente restauro, per quanto riguarda la struttura interna in pietrame,
nelle sua solenne mole, oggi assolve egregiamente il suo compito in funzioni quali recite, mostre,
convegni, esposizioni etc... le quali, pur non pertinenti l‘idea progettuale di partenza, lo hanno
portato alla ribalta e all‘attenzione di un pubblico sempre più meravigliato ed ammmaliato dalla
bellezza rustica del manufatto.
Foto prof. Luigi Battaglia
Interno stagnone restaurato
Sulle mura dello Stagnone con le somme lasciate dal medico provinciale Prof. Barone Vincenzo
e del Cav. Rosolino Gioia il Podestà Cav. Geom. Luigi Barone fece costruire l‘ambulatorio medico
chirurgico inaugurandolo nel 1939; in breve tempo l‘ambulatorio assunse le funzioni di un piccolo
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ospedale in quanto venivano dei chirurghi da Palermo ad eseguire interventi quali asportazioni di
tonsille ed altri piccoli interventi.
L‘organizzazione e la funzionalità era assolta dalle suore cappuccine che con grande
professionalità e dedizione assistevano gli ammalati.
Ancora oggi (anni duemila) sull‘esterno della costruzione è visibile la scritta in stampatello
“AMBULATORIO MEDICO CHIRURGICO
CAV. ROSOLINO GIOIA E DOTT. GIUSEPPE BARONE”
Foto prof. Luigi Battaglia
Anno 2006 la scritta ormai poco visibile
Cav. Rosolino Gioia
Comm. Dott. Vincenzo Barone
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Foto prof. Luigi Battaglia
Stagnone: una recente mostra del pittore Valledolmese Carmelo Cicero
Dott. Cosimo Gioia ( ha devoluto L.50.000 per un‘opera
di beneficenza su espresso desiderio verbale del fratello cav. Rosolino Gioia)
196
1931 comunicazione donazione L.50.000 in memoria di dr. Rosolino Gioia
197
1931 Prefettura autorizzazione accettazione donazione
198
1937 lettera di comunicazione disposizione testamentaria dr. Giuseppe Barone
Notaio Ferdinando Barone ( nella qualità di erede ed esecutore
testamentario del fratello comm. dott. Vincenzo Barone, ha devoluto L.40.000
per la fondazione di un ambulatorio medico chirurgico da intitolare
―Ambulatorio medico chirurgico dott. Giuseppe Barone‖)
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1937 lettera di ringraziamento per la donazione Barone
200
Decreto 1937 autorizzazione ad accettare le donazioni Gioia-Barone pag. 1
201
Decreto 1937 autorizzazione ad accettare le donazioni Gioia-Barone pag. 2
202
1939 Comune di Caltavuturo ringraziamento per inaugurazione ambulatorio
1939 comunicazione Banco di Sicilia per inaugurazione Ambulatorio
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PALAZZO E BAGLIO CASTELLANA
Palazzo feudale sede del Conte Cutelli e delle annesse dipendenze. Al centro dell‘attuale
nucleo abitativo. Ha una pianta quadrangolare con corte interna. Il complesso edilizio comprende il
Collegio di Maria con chiostro colonnato interno e la Chiesa delle Anime sante.
Il palazzo o castello fu elevato sino al secondo piano e si estendeva verso oriente per una
lunghezza di circa 150 metri. Nel mezzo del secondo piano si spiegava un grazioso cortile con
colonne reggenti degli archi ai piedi dei quali si stendevano piccole aiuole e nel centro, accanto a un
albero, si elevava il collo d‘un pozzo d‘acqua perenne; una scaletta dal cortile portava
all‘appartamento della famiglia. A nord della imponente costruzione si estendevano i vani terrani
adibiti a stalle, pagliere, magazzini, cucine ed il bevaio; una serie rettangolare di vani cingeva
l‘ampio cortile chiamato oggi «Baglio di Castellana». Si accedeva al Palazzo e ai magazzini per
mezzo d‘un ampio e alto ingresso; nel mezzo del «Baglio» stava un gran pozzo che raccoglieva, e
tuttora raccoglie, l‘acqua sorgiva proveniente dalla pendice della catena montuosa sovrastante.
Di fronte all‘ingresso sorgeva la «ribatteria», una specie di spaccio aziendale. Il palazzo, la cui
facciata è stata di recente restaurata mettendo in evidenza la struttura in pietrame, svetta con la sua
enorme mole sull‘adiacente Piazza Madrice svolgendo la funzione di richiamo per i visitatori.
Planimetria palazzo Castellana
Palazzo Castellana anni ‗60
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Foto prof. Luigi Battaglia
Palazzo Castellana anni 2000
Foto prof. Luigi Battaglia
Portone d‘ingresso al baglio Castellana
Foto prof. Luigi Battaglia
Androne palazzo Castellana vista verso l‘esterno
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Stanza dove ha pernottato Garibaldi nel 1862 di passaggio a Valledolmo,
oggi di proprietà dei fratelli Gugino Giovanni e Luigi (foto fornita da ex allievi convitto Cutelli di Catania)
Finestre di Palazzo Castellana dove Garibaldi di passaggio fù ospitato e
dalle quali si affacciò per il suo discorso nel 1862. (foto fornita da ex allievi convitto Cutelli di Catania)
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BUSTO BRONZEO DEL DR. CASTRENZE GULLO
Nei pressi dell‘entrata del cimitero comunale trovasi un busto in bronzo dell‘estinto opera
dello scultore Antonio Ugo, voluto dalla cittadinanza per onorare la memoria del benefattore; il
basamento del busto reca la seguente iscrizione: “Al Dott. Castrense Gullo la cittadinanza gli
amici nel primo anniversario di sua morte posero XI.V.MDCCCCIII” .
Il busto è l‘unica opera monumentale che i valledolmesi hanno eretto ad un loro
concittadino. Esso rappresenta il sentimento di stima e di gratitudine che la cittadinanza ha
voluto esprimere ad un uomo che morì dopo essersi ammalato di polmonite doppia per aver
soccorso in una freddissima notte di inverno una partoriente alle prese con un difficile travaglio.
Il medico si era sempre distinto per la disponibilità, la benevolenza e la generosità: non solo
dispensava la sua opera di medico senza risparmiarsi, ma spesso con i più bisognosi esercitava
gratuitamente elargendo, altresì, alle famiglie più indigenti le provvidenze economiche per
l‘acquisto delle medicine. Si ricorda, infine, che il funerale ha visto la commossa partecipazione
per la prima volta anche delle donne del paese che fino ad allora ne erano rimaste escluse poiché
per consuetudine la partecipazione ai funerali era riservata ai soli uomini.
Foto prof. Luigi Battaglia
Busto Bronzeo del Dr. Castrenze Gullo 1902
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BOLLETTINO
PER LE ONORANZE
AL
DOTTOR
CASTRENSE CULLO
IN VALLEDOLMO
13 AGOSTO 1902
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Foto dr. Castrenze Gullo tratta dal bollettino per le onoranze
Stralcio del Bollettino per le onoranze al Dr. Castrense Gullo (Medico Chirurgo) nato in
Valledolmo il 17.12.1864 (19.12.1863)? – morto l’11 maggio 1902 all’età di 38 anni.BOLLETTINO PER LE ONORANZE AL DR. CASTRENSE GULLO
VALLEDOLMO 13 AGOSTO 1902
I FUNERALI
Il 12 maggio u.s., furono rese solenne onoranze al compianto Dott. Castrense Gullo. Nella
Chiesa Madre, convenientemente addobbata a lutto, con l‘intervento del clero, delle Autorità
Civili e Militari del comune, dei sodalizi, del Corpo insegnante e di numerosissimo popolo, fu
celebrata la messa funebre. Nel mezzo della Chiesa, sontuoso ergevasi il catafalco, sul quale era
deposto il feretro, circondato da numerosi ceri ardenti e da magnifiche corone. Sui lati del
tumulo leggevansi bellissime iscrizioni, dopo la messa tutto il popolo trasse in mesto corteo al
Cimitero. In Chiesa, lungo il percorso del corteo e al cimitero furono profferite bellissime
orazioni che riproduciamo integralmente.
(Dall’elogio funebre del Sacerdote Giovanni Chiavetta pronunciato nella Chiesa
Madre)
“… Ebbe i natali qui in Valledolmo a 17 dicembre 1864 da Ignazio e Luigia Cappellino e gli
furono imposti i nomi di Castrense Giuseppe. Discendente da famiglia modesta ed onorata,
….e terminati in questa gli studii elementari, compì quelli ginnasiali nella sede della nostra
Diocesi. …. Col crescere degli anni si svegliava sempre più il suo ingegno, ed in Palermo,
dove continuò lo studio delle classiche scuole…. Compiti appena cinque lustri , egli ha
terminato di arricchire la sua mente di quel corredo di scienze che gli furono necessarie ed
utili, per essere meritevole della laurea in Medicina e Chirurgia. Il dovere lo chiamava a
prestare il servizio militare…
Egli quindi, si ritira a Valledolmo, a vantaggio del quale presta la sua opera….
Nominato Ufficiale Sanitario e poscia Chirurgo Condotto… E qui giova opportuno far cenno
alle cariche conferitegli per la fiducia acquistatasi presso le autorità competenti…
209
Nominato a sovrintendere queste scuole comunali… fino al presente come Deputato di
vigilanza… sempre fu eguale ai sentimenti nello amministrare la giustizia nell’ufficio di
Conciliatore, quale carica per diverse fiate gli fu conferita dal Real Governo…”
Dall’elogio funebre del Sacerdote Giuseppe Castrogiovanni pronunciato lungo il
percorso
―….L‘alba del 19 dicembre 1863 imporporava la porta di oriente ed un sorriso di serena Gioia
scendeva sul volto della coppia Signor Ignazio Gullo e signora Luigia Cappellino che dal
terzo frutto del loro amore coniugale videro adornare il loro imeneo.
Ed invero, un gaio e vermiglio fiore ne spuntava che oggi ahimè! Costituisce il subietto del
mio incolto funebre elogio….”
…E di fatti all’età di anni ventiquattro, essendosi sempre distinto tra gli studenti, fu laureato
in Chirurgia e Medicina…La carità verso il povero lo distinse mostrandosi sempre
disinteressato nella professione… Ed io lo vidi diverse volte, e quasi giornalmente, visitare
gl’infermi poveri, ai quali distribuiva dell’elemosina…
Però era scritto ed inesorabilmente scritto il suo decreto; una piccola febbre che sulle prime, par
voglia assai poco interessare la vigilanza dell‘arte medica, al volgere di pochissimi giorni si fa
temuta.
Si telefona in Palermo la prima e la seconda volta, viene il Dr. Piazza, si riuniscono i
medici in congresso, si apprestano tutti i possibili rimedii, e quando l‘organismo, par che avesse
reagito all‘inesorabile decreto, quando la madre, i fratelli, le sorelle, i parenti, gli amici, il popolo
tutto con gioia sperava nella sua guarigione, ohimè!… il male si rende più intenso, le forze
cominciano sempre più ad assottigliarsi, l’Eterno aveva già scritto la fatale sentenza: era
mestieri che si eseguisse…. Ieri alle 4 p.m. emanava l’ultimo respiro… Vola si, a riunirti a
quell‘anima benedetta del tuo caro padre….
Dall’elogio funebre dell’Avv. Giuseppe Sciarrino pronunciato al cimitero
―… Fu mite di animo, di largo disinteresse, amato da tutti, idolatrato dai suoi e dai
poveri, che lo chiamavano il loro padre, il loro salvatore benefico… l’anima tua benedetta è
salita nelle sfere infinite del Cielo, dove non giunge l’alito nefasto delle miserie umane, ma
bensì il mesto rimpianto, il profondo rammarico del paese intero che di lacrime irrora il
tuo sepolcro….‖
Dall’elogio funebre del Prof. Vincenzo Rao
“… Castrense Gullo mostrò sempre ingegno svegliato, carattere mite e buono, qualità
morali e virtù pregevolissime…Verso il 1890 disimpegnò la carica di Soprintendente scolastico
e da più anni a questa parte quelle di Ufficiale Sanitario, Chirurgo condotto, Vice Conciliatore e
Deputato di vigilanza per le scuole. Come Soprintendente e Deputato di vigilanza non si
stancò mai di mettere i suoi buoni uffici presso le Amministrazioni del Comune
succedutesi, perché si migliorassero i locali scolastico, si fornissero le scuole degli arredi
necessari…
Come Ufficiale Sanitario, ebbe sempre a curare con vera e nobile abnegazione l’igiene
pubblica e quant’altro avesse attinenza colla carica, osservando e facendo scrupolosamente
osservare le leggi ed i regolamenti sanitari. Come Conciliatore si fece sempre ammirare per
imparzialità, rettitudine e coscienza, e soprattutto si rese benemerito per la sua instancabile
cooperazione alla pace ed all’accordo fra i litiganti.
210
Castrense Gullo fu anche figlio e fratello affettuoso, amico sincero, gentiluomo perfetto,
esempio di virtù.
Ecco l‘uomo, la figura nobile che vediamo oggi scomparire! Ahi sventura! E sventura non
solamente della famiglia, nella quale il buon Castrense lascia un vuoto impossibile a colmarsi,
ma sventura anche del paese, che perde uno dei migliori suoi figli, uno dei figli più
premurosi al suo bene e alla sua grandezza.
Ecco l’uomo, che, nella primavera della vita, a soli 38 anni, quando tutto sorride, tutto è
speranza, tutto è ideale, vediamo fulmineamente rapirci dalla inesorabile falce della
morte…
Ed ora, o Castrense Gullo, anima candida e benedetta, che in te porti le virtù più sublimi, i
pregi più grandi, a te io porgo il saluto e le lacrime di dolore della tua inconsolabile madre, di
colei che ti trasfuse la squisitezza dell‘anima sua; delle tue afflitte sorelle, che vedono rapirsi il
fiore più rigoglioso; dei tuoi addolorati fratelli, che vedono strapparsi la perla più preziosa, a te
io porgo il saluto particolare del tuo desolato fratello Sac. Fedele, di colui che durante la tua
breve malattia ebbe a dar prove di vero eroismo, simulando il suo dolore ai tuoi occhi pieni
d‘intelligenza e di amore.
A nome pure degli altri tuoi parenti, che anch‘essi piangono ed amaramente piangono la tua
dipartita, a nome delle Società qui convenute: il Circolo “Sempre avanti Savoia”, del quale
fosti Istitutore e Presidente, la Società degli Operai, la Società Agricola “Conte di Torino”,
la Società “Unione Agraria”; a nome del corpo insegnate…. A nome del tuo fido ed
affranto Carmelo Parlato che vede privarsi del migliore amico; a nome infine del popolo,
che silenzioso e mesto ha voluto accompagnare la tua salma in quest’ultima dimora, …
Abbia riposo l‘anima tua fra gli eletti del Cielo, mentre noi quaggiù pregheremo
incessantemente per la tua eterna felicità nel regno dei giusti, e ci studieremo di sapere imitare
le tue virtù, che sono le virtù più belle, le virtù dei buoni e dei grandi. Addio!”
Dall’elogio funebre del Cav. Ferdinando Barone (parole dette a cimitero)
“… No, non credevo che a me dovesse spettare rivolgerti l’estremo addio, versare sul
tuo feretro, ancora caldo, la lacrima amica!… E quando qui raccolti, associati al lutto della
tua famiglia, ch‘è lutto di un intero paese, vedi tutti, renderti l’ultimo tributo di stima, non
credere, no, o amico carissimo, che il dovere ci chiami: troppo vuoto tu lasci tra noi
perché ciò sia l’unica manifestazione d’intenso dolore, che la tua dipartita ci arreca, di
gratitudine, che l’esercizio della tua arte medica seppe creare, fra tutti quanti chiedemmo
a te un consiglio, una parola di conforto nelle nostre sofferenze. A quest’opera tua
benefica, non andò disgiunto l’alto concetto di spezzare le ire partigiane che per non breve
tempo infastidirono il nostro paese; e tu fosti gran parte in quest’opera di armonia e di
concordia, in quest’opera di rigenerazione morale.
L‘espressione di un popolo qui raccolto è abbastanza eloquente per dire delle tue virtù e
perciò io non vado più oltre…
La falce inesorabile della morte, ha voluto staccarti da noi, ha voluto ferire crudelmente
l’animo nostro; ma tu, tu, anima eletta vivrai oltre la tomba nella nostra memoria e sempre
caro, tu ci ricorderai ognora il perfetto galantuomo!…”
ELENCO DELLE OBLAZIONI
Barone Paino lire 100 - Dottor l. Gioia 1. 30 - Cav. Ferdinando Barone l. 50 - Cappellino Gius. l.
30 - Lodico Luigi 1. 50 Fratelli Chiavetta l.. 50 - Sciarrino Luigi e fratello l.. 50 - Sac. L.
Cammarata l. .30 - Orazio Siragusa 1. 25 - Laduca Vincenzo e figli
l. 100 4, - Farinella
Gaetano e figlio l. 20 - Prof. V. Rao l. 10 -Parlato Nicolò e Carmelo l. 10 - Carfi Franc. l. 5
Manno ing. Antonino l. 25 - Macaluso Matteo l.. 5 - Salvatore Gervasi l. 25 - Belliotti Luigi fu
211
F. l.. 25 - Castellana Rosario Guccione l. 100 - Prof. Nicolò Belliotti l. 10 - Notar Michele
Battaglia l.. 10 - Barone Ignazio l. 5 - Parlato Vincenzo l. 5 - Farinella Antonino l. 5 - Martina
Felice l. 10 - Lo Tempio Salvatore l.5 - Prof. Giuseppe Bellanca l. 5 Savagnone ing. Francesco
l. 25 – Sac. G. Castrogiovanni l. 10 Guarino Luigi fu Luigi l. 5 - Nuccio Ca- pitano Giuseppe
l. 10 - Pacini Torello l. 5 - Gullo ing. Giuseppe l. 100 - Saeli dottor Gaetano da Montemaggiore l.
25 – Grammatica Francesco l. 10 - Garofalo Nicolò appaltatore dei lavori dell‘ a-cqua l. 10 –
Leone Orazio Orazio fu Fr. l. 5 - Sciaulino Vincenzo l. 5 - Belliotti Damiano fu Franc. l. 50 Bellanca, Vincenzo di Nicolò l. 5 - Sofia Calogero l. 5 - Barone Rosario, postino l. 10 - Privitera Carmelo l. 5 - Gulino Gioacchino l. 10 - Panzica Luigi l. 5 – Lo Jacono Rosario l. 5 Parlato Francesco l. 5 – Castro- giovanni Giuseppe fu Angelo l. 5 - Ippolito Antonino fu
Calogero Faulisi l. 5 – Ippolito Calogero di Giusppe l. 5 - Guzzetta Domenico di Francesco l. 5
- Aprile Domenico l. 5 – Inguaggiato Alfonso l. 5 – Battaglia Onofrio e fratello l. 5 – Panzica
Antonin di Saverio l. 5 – Muscarella Gioacchino di Francesco l. 5 – Puleo Vincenzo l. 5 Drago
Rosario l. 5 – Gioia Antonino fu Giuseppe l. 10 – Gulino Rosario ufficiale telegrafico l. 10 –
fratelli Giuseppe e luigi Scinta l. 10 – Laduca Rosario l. 5 – Vacanti Salvatore di Salvatore l. 5
– Lo Cicero Epifanio l. 5 – Tartaro Giuseppe fu Giuseppe l. 5 – Prof. Dott. Cirincione da
Palermo l. 10 – Cappel lino Francesco fu Salv. L. 10 – On. Barone Mauro Turriti l. 25 – Avv.
Antonino pisani l. 10 – Arnao Vincenzo l. 5 – Lo Tempio Francesco l. 5 – Vacanti Vincenzo di
Salv. L. 5 – Panepinto Giu- seppe fu Calogero l. 10 – Romano Mario l. 5 – Sac. Fedele Barone l.
10 - Castrogiovanni Luigi l. 10 - Rosolino e Vincenzo Leone l. 100 – Parlato Panzica Luigi fu
Giuseppe l. 5 - Bramante Pasquale, comandante la stazione dei RR. Carabinieri di Valledolmo
l. 5 - Gafà Giuseppe Delegato di P. S. in Montemaggiore l. 2 - Spagnuolo Gaetano l.2,50 Giovanni Manzella l. 5 - Battista Luigi l. 2 - Marranco Rosario fu Giuseppe l. 1 - Bruno Pietro l.
2 - Andolina Rosolino fu Gius. l. 1 - Gugino Orazio fu Giovanni Antonio I. 2 - Spera Tommaso
l. 1 - Spera Giuseppe l. 1 Acquisto Luigi e Calogero l. 1 - Barone Orazio fu Stanislao l. 1
Privitera Rosario Tirrità l. 1 - Barone Calogero fu Stanislao l. 1 - Spera Vincenzo fu Giovanni l.
1 - Vacanti Antonino fu An-tonino l. 2 - Barone Rosolino fu Stanislao l. 1 - Lo Iacono Salvatore fu Epifanio l. 2 - Panepinto Antonio l. 2 - Andolina Antonino fu Calogero l. 1 - Mancuso
Salvatore fu Agostino l. 1 - Liberti Rosario l. 1 - Vacanti Rosario fu Luciano l. 2 - Chiocchio
Maestro Nicolò l. 2 - Polizzi Luigi l. 3 - Miceli Tommaso l. 1 - Vallone Rosario fu Calogero l. 1
- Battaglia Antonino fu Vincenzo l. 2 - Spera Antonino e Giovanni l. 2 – Martina Vincenzo l. 1
- Gugino Luigi fu Calogero l. 1 - Gugino Antonio fu Rosario l. 2 -Bellanca Giuseppe di Nicolò l.
1 - Alfio Esposto, guardia munici- pale l. 1 - Vacanti Antonino di Salv. l. 2 - Di Marco
Giuseppe d'Ignazio l. 2 - Gugino Salvatore fu Calogero l. 1 - Di Vita Sal- vatore l. 1 - Messina
Epifanio l. 1 - Oreste Faraone l. 1 - Dispenza Vinc. fu Vincenzo l. 2 – Rizzo Cosimo l. 3 Battaglia Antonino fu Vincenzo l. 2 - Finocchiaro Sebastiano appuntato dei RR. CC. l. 1 Frattone Ercole, carabiniere l. 1 - Givi Giovanni ca- rabiniere l. 1 - Siragusa Antonino fu
Mariano l. 0,20 - Piazza Cosimo di Calogero l. 0,40 - Federico Antonino fu Giuseppe l. 0,40 Genco Michele l. 0,50 - Pulvino Rosario fu Rosario l. 0,60 Ricotta Calogero fu Francesco l.
0,50 - Lodico Vincenzo fu Salv.l. 0,50 - Mancuso Vincenzo Quatrino l. 0,40 - Guzzetta Cosimo
fu Cosimo l. 0,50 - Battaglia Rosario fu Ant. l. 0,20 - Guarino Ant. fu Calog. I. 0,40 - Fricano
Antonino fu Antonio l. 0,40 - Gioia Liborio l. 0.50- Vella Calogero l. 0,10 - Pecoraro Rosolino
di Martino l. 0,50 - Gervasi Giovanni fu Vincenzo l. 0,20 - Gioia Antonino di Carmelo l. 0.20 Chiavetta Gaetano l. 0,20 - Augello Orazio l. 0,30 - Di Cesare Giuseppe l. 0,20 - Muscarella
Giuseppe fu Pietro l. 0,20 - Ippolito Giuseppe fu Orazio l. 0,50 -Allenza Serafina l. 0,20 - Genco
Luigi fu Vincenzo Lo Re l. 0,50 -Gugino Vincenzo fu Antonino l. 0,20 - Dispenza Calogero fu
Franc. l. 0,50 - Barone Giuseppe fu Luigi l. 0,50 - Sedita Gius. fu Salv. l. 0,50 — cav.
Giuseppe Arnao l. 10 — Cannata Gioacchino l. 1 Lucido Vincenzo l. 1 — Siragusa Gesualdo l.
1 -Scianna Nicolò fu Mariano l. 5 — D‘Asaro Russo Francesco da Termini l. 10 Panepinto
Giovanni fu Pietro l. 5 — Fina Michele l. 2 — Pulvino Salvatore fu Epifanio l. 50 — Russo
Placido fu Luigi l. 5 — Rao Gius. fu Vincenzo l. 5 — Pulvino Epifanio fu Antonino l. 10 —
212
Belliotti prof. Vincenzo l. 10 — Manzella Vincenzo di Giuseppe l. 2 — Guarino Fortunata fu
Antonino l. 1 — cav. Gaspare Arnao l. 5 Lisciandrello Francesco l. 2 — Leone Antonino
Mercione l. 5 — Avv. Francesco Smergami l. 10 — Fratelli Antonino e Rosolino Granata l. 20
— Monteleone Antonino fu Donenico da Palermo l. 25 — D‘Alessandro Carmelo Salvatore l. 5
— Runfola Antonino di Luigi l. 5 — Prof. Sac. Cristoforo Grisanti da Cefalù l. 5 — Balletta Furnari Salvatore, brigadiere dei RR. CC. in Buccheri l. 1,50 — De Silvestri Vincenzo, brigadiere
dei RR. CC. in S. Croce di Camerino 1. 2 — dottor Eucarpio Pisani l. 25 — comm. Gioacchino
Saeli l. 25 —Militello Andrea fu Giacorno da Montemaggiore l. 25 — B.ne Domenico Pace l. 5
— Vacanti Cosimo di Salvatore l. 5 — Balsamo Agostino fu Giuseppe da Termini l. 25 —
Giuseppe Lanza Conte di Mazzarino l. 25 — Bibbia Gabriele da Palermo l. 5 — Dispenza Antonino fu Antonino l. 3 — Dispenza Giuseppe fu Antonino l. 2 - Siracusa Giuseppe Agres da
Palermo l. 1 — Dispenza Carmelo fu Carmelo l. 5 — Ing. Pietro Runfola l. 10 — Castellana
Lanza Domenico l. 25 — Ing. Antonino Romano Ragusa l. 10 — Avv. Antonino Avellone fu
Leonardo da Roccapalumba l. 50 — Siracusa En-rico fu Enrico l. 1 — Corselli Lorenzo di
Salvatore l. 1 — Stan-campiano Sac. Benedetto l. 1 — N. N. 0,20 — Prof. Ignazio Vacanti l. 5
— Cappellino Calogero fu Salv. residente in America l. 50 Scuole — 4a e 5a maschile:
Muscarella Giuseppe di Gioacchino l.1 — Pulvino Antonino di Epifanio l. 0,50 — Di Pasquale
Anto- nino l. 1 — Battaglia fortunato l. 0,40 — Tartaro Giuseppe l. 0,20 — Gugino Vincenzo
l. 0,20 — Cristina Calogero l. 0,20 Dispenza Orazio l. 0,10 — Farinella Gaetano l. 0,20 —
Vacanti Salvatore l. 0,50 — 4a e 5a femminile: Bruno Maria l. 0,25 — Tartaro Loreta l. 0,25 —
Carfi Maria l. 0,10 — Chiavetta Giuseppina l. 0,50 — Romano Marianna l. 0.50 — Laduca
Concetta l. 0,50 — Nuccio Adele l. 0,25 —Parlato Antonietta l. 0.25 - Parlato Concettina 0,25 —
Oddo Grazia l. 0,25 — Civiletto Gelsomina l. 0,10 — Vacanti Ignazia l. 0,25
—3a maschile:
Barone Luigi l. 1 — Muscarella Francesco l. 0,25 —Ger- vasi Giovanni l. 0,50 — Battaglia
Antonio l. 0,50 — Di Vita Vin cenzo 0,50 — Leone Giuseppe 0,40 — Vacanti Carmelo 0,40 —
Inguagiato Tommaso l. 0,30 — Parlato Fortunato l. 0,25 — Geraci Giuseppe l. 0,25 — Rizzo
Vincenzo 0,25 — Alessandro Antonino —l. 0,25 — Rizzo Salvatore 0,20 — Bruno Giovanni l.
0,20 — Fa-rinella Antonino l. 0.20 — Dispenza Gesualdo l. 0,25 — Chiavetta Orazio l. 0,05 —
Dispenza Vincenzo l. 0,05 — 3a femminile: Cicero Genoveffa l. 1 — Barone Concettina l. 1,60
— Muscarella Gerolamo l. 1 — Lisciandrello Domenica l. 1 — Conti Rosa l. 0,20 — 2a maschile. Parlato Giuseppe l. 0,50 — Battaglia Giovanni l. 0,30 — Parlato Orazio l. 0,20 —
Tagliarino Giovanni l. 0,20 — Alessi Rosario l. 0,20 — Inguagiato Orazio l. 0,15— Alessi
Calogero l. 0,15 — Conti Orazio l. 0,25 — Conti Orazio l. 0,05 — Leone Calogero l. 0,05—
Fusca Giuseppe l. 0,20 — Dispenza Calogero l. 0,10 — Barca Michele l. 0,05 - 2a femni.:
Cicero Rosina l. 1 — Gullo Lucia l. 0,50 1a masch. Diversi alunni l. 0,30 — 1a femm. Laduca
Francesca l. 1 — Guzzetta Giuseppa l. 1 — Martina Maria l. 0,25 — Leone Ca-logera l. 0,05
Tartaro Salvatore fu Giuseppe l. 10 — Scafidi Francesco fu Giuseppe l. 25 - Sciarrino Francesco
del notar Giovanni l. 25. — Aglia-loro Emanuele l. 5 — Bellanea Alfonso fu Filippo residente in
America l. 10 — Dr. Gandolfo Bozzilleri residente in america l. 1,0 — Prof. Serafino Scinta
residente in America l. 5.
TOTALE
L.
213
2127,6
MONUMENTO BRONZEO AI CADUTI,
Anch‘esso opera dello scultore palermitano Antonio Ugo collocato nella piazza principale del paese.
Fu inaugurato nel dicembre 1926 alla presenza del Prefetto Cesare Mori.
Il monumento ai caduti fu realizzato dallo scultore palermitano Antonio Ugo.
L‘inaugurazione del monumento avvenne nel dicembre 1926, come si rileva dalla delibera consiliare
n.5 del 27.03.1927 con la quale il Comune “contribuisce nelle spese per l’erezione e per
l’inaugurazione del monumento ai caduti di Valledolmo con la somma di L.4.000” dalla stessa
delibera si rileva che il monumento è stato inaugurato “nel Dicembre scorso”.
All‘inaugurazione era presente il prefetto Cesare Mori ritratto in una foto dell‘epoca e l‘0n. Cucco
(la presenza dell‘on. Cucco è stata indicata da Rosario Vallone Presidente società operaia).
L‘inferriata che circondava il monumento era stata rimossa negli anni ‘40.
Successivamente, per una piu‘ agevole svolta dei veicoli che dovevano immettersi dal corso
principale in via Cadorna, venne eliminata l‘originaria aiuola ricavata sulla prima pedata del
basamento.
L‘inferriata originaria esistente presso i locali comunali era costituita da n. 7 pezzi da mt. 2,00, n. 1
pezzo da mt.1,40, n. 1 pezzo (cancelletto d‘entrata) da mt 0,60, per un totale di ml 16,00.
L‘originaria inferriata e relativo cancelletto del monumento ai caduti e‘ stata reinstallata il 13.8.1998
rispettando la nuova misura del basamento e quindi accorciando le inferriate.
Uno dei pilastrini e precisamente quello posteriore destro, riporta inciso il nome dell‘artigiano che
realizzo‘ l‘inferriata Cerami Paolo e l‘anno 1926.
I pezzi di inferriata rimanenti (n. 2 da mt 2,00 circa e n.2 da mt.1,00 piu‘ n. 1 piantone) sono stati
depositati nei locali del macello di via Sicilia.
Negli anni ‘60 il monumento è stato investito da un camion senza conducente proveniente dalla
parte a monte; nella rovinosa caduta ha riportato delle scheggiature nel marmo del basamento, ma
soprattutto la rottura della bella lapide poi sostituita con la stessa scritta ma su una lastra di marmo
bianco totalmente liscia.
Il 18.12.1998 si viene a conoscenza che al monumento e’ stato asportato, ad opera di ignoti, un
pezzo del bastone impugnato con la mano destra e precisamente il tratto di circa 30 cm. sporgente
posteriormente, oltre il palmo chiuso così come si evince dalle vecchie foto.
Inaugurazione monumento anno 1926
214
Valledolmo Dicembre 1926 - Inaugurazione del Monumento ai caduti e della Centrale Elettrica con la presenza del
Prefetto Cesare Mori (sul palco col cappello scuro e le mani conserte), del federale Alfredo Cucco (alla destra del
Prefetto), del Dr. Cosimo Gioia (a sinistra del Prefetto) e autorità di Valledolmo – Sul muro della Chiesa Anime
Sante è visibile la scritta con lampadine ―W Valledolmo che risorge‖.
Si racconta che quando il Prefetto Cesare Mori fu a Valledolmo (dicembre 1926 in occasione dell‘inaugurazione
del monumento ai caduti e dell‘illuminazione pubblica prodotta dalla locale centrale elettrica) nel corso del suo
intervento tenuto sul palco innalzato a ridosso della Chiesa delle Anime Sante, mentre parlava contro la mafia,
qualcuno dalla folla gridò ad alta voce “Abbasso la mafia”, il Prefetto di rimando pronunciò la frase “No abbasso
la Mafia… ma addosso alla mafia” nel bel mezzo dello scrosciante applauso che seguì si udì un sonoro fischio (di
disappunto) ma non si riuscì ad individuarne nè la provenienza nè l‘autore.
Valledolmo dicembre 1926 il prefetto Mori si accinge ad andare
in piazza per l‘inaugurazione del monumento ai caduti
215
Anni ‗20 il monumento
prima della collocazione dell‘inferriata
Anni ‘30 manifestazione 4 Novembre
Anni ‘40 il monumento con l‘inferriata originale
Monumento ai caduti con lapide originale anni 50
216
Anni ‘40-50 il monumento dopo l‘eliminazione dell‘originaria aiuola ricavata sulla prima pedata del basamento.
E‘ ben visibile la lapide in marmo poi sostituita dopo la rottura a causa della caduta nell‘incidente con il camion.
Monumento ai caduti con lapide originale anni 50
217
Foto prof. Luigi Battaglia
Particolare dell‘inferriata con inciso il nome CERAMI PAOLO e l‘anno 1926
Commemorazione 4 Novembre anni ‗80 legge l‘elenco dei caduti
Il cav. Giuseppe Sciavolino “ragazzo del 99” così erano detti i più
giovani chiamati a combattere la prima guerra mondiale 1915-1918
218
PARCO DELLE RIMEMBRANZE
E‘ stato realizzato negli anni ‘20 alla fine della prima Guerra mondiale, in un terreno donato
dalla famiglia Pulvino, su una superficie di circa 1500 mq. sono stati piantati degli alberi di olmo ed
ognuno di essi simboleggiava un caduto Valledolmese, inoltre il sito è stato recintato con una
inferriata in ferro battuto.
Vi si accede dalla via Vitt. Emanuele II° con una scalinata che arriva ad un ampio cancello
portante la scritta ―PARCO DELLE RIMEMBRANZE―.
In due viali uno a destra ed uno a sinistra, erano state collocate otto bombe disinnescate
dell‘altezza di circa un metro (forse a simboleggiare che erano state strumento di morte).
Il parco o la villa, come comunemente era chiamata poi dai cittadini, è stato inaugurato nel 1926,
lo stesso anno del monumento, alla presenza del Prefetto Cesare Mori.
Il parco fino agli anni ‘60 era spesso meta di passeggiate scolastiche o sfondo di fotografie di
gruppo.
Purtroppo tutto il plesso è stato completamente abbandonato per diverso tempo per cui verso gli
anni ‘80 è stato fatto un radicale intervento con la piantumazione di nuovi alberi e siepi, la
realizzazione di vialetti e della illuminazione lasciando la scalinata ed il cancello; non sono state
ricollocate le bombe.
Anni ‘40 foto di gruppo familiare all‘ingresso del parco delle rimembranze.
Si nota l‘ampio cancello con la scritta e alcune delle bombe disinnecate
219
Poesia tramandata a memoria il 04.12.2002 dalla zia Peppina (Giuseppa Barone vedova Lo
Tempio Rosario “Sasà”) recitata dalla bambina Pollina Filomena (orfana di un caduto in
guerra) alla Inaugurazione del Parco delle Rimembranze (1926)
Oh com‘è sacro il memore giardino
e‘ sorto nella nostra città
e col nome di un martire o bambini
ogni alberello ormai si chiamerà
e su quel nome di un eroe
caduto per far la patria sua più libera e grande
intreccerà quell‘albero cresciuto
le sue perenne e floride ghirlande
Il mormorio delle sue fronde al vento
ai giovani dirà dell‘avvenire
e di rimembranza un dolce sentimento
volgete a chi da eroe seppe morir
Autore sconosciuto
Il parco delle rimembranze alla data odierna
220
GLI ANNI TRISTI DELLE GUERRE:
VALLEDOLMESI CADUTI NELLA GUERRA DEL 1915-18
IN ROSSO I CADUTI AGGIUNTI A OTTOBRE. 2009 SULLA SCORTA DI UN ELENCO FORNITO DAL
PERSONALE CHE STA DIGITALIZZANDO L’ARCHIVIO STORICO IN CUI SONO STATI
RITROVATI ALCUNI FASCICOLI EVIDENZIATI NELLE NOTE
COGNOME E NOME
1. ALLENZA ORAZIO
2.
3.
4.
5.
BARONE LUIGI
BARONE SALVATORE
BARONE SERG. ANTONINO
BATTAGLIA ROSARIO 1°
LUOGO E DATA DI NASCITA
EVENTUALE SEPOLTURA RILEVATA
DAL SITO DEL MINISTERO DELLA
DIFESA
Nome:
ORAZIO
Cognome:
ALLENZA
Data di Nascita:
5/4/1879
Luogo di Nascita:
VALLEDOLMO
Luogo Sepoltura:
ITALIA
Data Decesso:
23/8/1917
Luogo Decesso:
PALERMO
Data di Nascita:
19/9/1887
Luogo di Nascita: RAGUSA
6. BATTAGLIA ROSARIO 2°
7. BATTAGLIA VINCENZO
8. BELLANCA ANTONINO
9. BELLANCA TEN. ATTILIO
10. BELLIOTTI IGNAZIO
11. BONDETTI CAP. EZIO
12. BORZILLIERI PIETRO
13. CANNELLA GIUSEPPE
14. CARACAUSI PIETRO
15. CASTIGLIONE ANTONINO
16. CHIAVETTA GIANDOMENICO
17. CHIMERA ORAZIO
Luogo Sepoltura:
SEPOLTURA NON
NOTA
Data Decesso:
30/5/1916
Luogo Decesso:
34 SEZ. SANITA'
Data di Nascita:
5/10/1886
Luogo di Nascita:
RAGUSA
Luogo Sepoltura:
ITALIA
Data Decesso:
3/11/1916
Luogo Decesso:
MEDIO ISONZO
Data di Nascita:
7/10/1895
Luogo di Nascita:
VITTORIA
Luogo Sepoltura:
BLIGNY – CIMITERO
MILITARE ITALIANO
Data Decesso:
25/6/1918
Luogo Decesso:
-
Data di Nascita:
24/2/1895
Luogo di Nascita:
CASTELTERMINI
Luogo Sepoltura:
ITALIA
Data Decesso:
7/8/1916
Luogo Decesso:
SUL CARSO
221
PATERNITA‘
E MATERNITA‘
18. CIVILETTO PIETRO
19. COMELLA COSIMO
20. CONTI GIOVANNI
21. CONTI ORAZIO
22. COSTANZA ORAZIO
23. CRISTINA ORAZIO
24. D‘ALESSANDRO VINCENZO
25. DI CHIARA FRANCESCO
26. DI PASQUALE ROSARIO
27. DINOLFO ROSOLINO
28. DISPENZA VINCENZO
29. ESPOSTO ANTONINO
30. ESPOSTO CALOGERO
31. FALCONE ORAZIO COSIMO
32. FARINELLA ANTONINO
33. FAVARI GIOVANNI
34. FERRARA SALVATORE
35. GANCI LUCIANO
36. GARLISI ALFONZO
37. GENCO GIUSEPPE
38. GENNUSO SALVATORE
39. GERACI GIUSEPPE
Data di Nascita:
16/12/1897
Luogo di Nascita:
PALERMO
Luogo Sepoltura:
FRANCIA
Data Decesso:
14/10/1918
Luogo Decesso:
-
Nome:
COSIMO
Cognome:
FALCONE
Data di Nascita:
-
Luogo di Nascita:
-
Luogo Sepoltura:
NAPOLI –
SACRARIO
POSILLIPO
Data Decesso:
-
Luogo Decesso:
-
Data di Nascita:
30/1/1878
Luogo di Nascita:
VALLEDOLMO
Luogo Sepoltura:
BLIGNY – CIMITERO
MILITARE ITALIANO
Data Decesso:
4/4/1918
Data di Nascita:
-
Luogo di Nascita:
-
Luogo Sepoltura:
OSLAVIA – SACRARIO
MILITARE
Data Decesso:
-
Luogo Decesso:
CANALE 70-F.13
Non trovato
Data di Nascita:
1883
Luogo di Nascita:
-
Luogo Sepoltura:
ITALIA
Data Decesso:
26/10/1918
Luogo Decesso:
PIAVE
40. GERVASI ANTONINO
41. GIUFFRE‘ ANTONINO
42. GIUFFRE‘ ORAZIO
43. GIUNTA CARMELO
44. GUARINO ROSOLINO
45. GUASTELLA GIOVANNI
46. GUGINO FRANCESCO
47. GUZZETTA SERAFINO
48. IACHELLA GIOVANNI
49. INFANTINO CALOGERO
50. INGUAGGIATO SALVATORE
222
51. IOVINO LIBORIO
52. IOVINO SALVATORE
53. IPPOLITO GIUSEPPE
54. IPPOLITO MICHELE
55. LA GRECA VITO
56. LIBERTI NUNZIO
57. LO DICO SALVATORE
58. MANCUSO AGOSTINO
59. MANUELE GIACOMO
60. MANUELE GIOVANNI
61. MESSINA GIUSEPPE
62. MIRABILE TEN. ANTONIO
63. MUFFOLETTO VINCENZO
64. MUSCARELLA ANTONINO
65. ORLANDO GIUSEPPE
66. PIAZZA ORAZIO
67. PISA ANTONINO
68. PIZZOLANTI ANTONINO
69. POLLINA ANTONINO
70. POLLINA ROSOLINO
71. PRIVITERA CALOGERO
72. PRIVITERA ORAZIO
73. PUCI GIUSEPPE
74. PULVINO DAMIANO
75. PULVINO ROSARIO
76. RANDAZZO ORAZIO
77. RICOTTA ANTONINO
78. RIZZO GANDOLFO
79. RUNFOLA LUIGI
80. SAUSA (SUSA) ANGELO
81. SCOZZESE SAVERIO
82. TERESI GIUSEPPE
83. TRIBUNELLA COSIMO
84. TRIPI VINCENZO
85. VACANTI GIUSEPPE
86. VACANTI SALVATORE
87. VILLA VINCENZO
223
quadro foto caduti 1915-1918 situato nell‘aula consiliare
Attestato di benemerenza al mutilato di guerra GUZZETTA TEODORO
224
VALLEDOLMESI CADUTI NELLA GUERRA DEL 1940-45
IN ROSSO I CADUTI AGGIUNTI NELL’ OTTOBRE 2009 SULLA SCORTA
DEI FASCICOLI PENSIONI DI GUERRA
COGNOME E NOME
ALLENZA
GIUSEPPE
Nascita, luogo e data decesso,
sepoltura (rilevata dal sito del
ministero) Paternità
Data di Nascita:
9/2/1922
Luogo di Nascita:
VALLEDOLMO
Luogo Sepoltura:
Sconosciuto
Data Decesso:
25/1/1943
Luogo Decesso:
-
Note
54° Rgt Fanteria sforzesca Disperso in
Russia Settore centrale medio Don fronte
est
Paternità
BATTAGLIA
SALVATORE
Data di Nascita:
1/8/1921
Luogo di Nascita:
VALLEDOLMO
Luogo Sepoltura:
UCIOSTOIE
Data Decesso:
15/3/1943
Luogo Decesso:
-
Paternità
Giuseppe - Miravola Maria Atonia residenti in
Via Roma 43
BATTAGLIA
VINCENZO
Data di Nascita:
16/6/1919
Luogo di Nascita:
VALLEDOLMO
Luogo Sepoltura:
VALLEDOLMO
CIMITERO
COMUNALE
Data Decesso:
22/12/1942
Luogo Decesso:
SIDI EL HANI
VERB.1153
Fratello del caduto Battaglia Vincenzo.
121 RGT.ART. DIV. FTR. 2^ batteria 28°
gruppo Disperso nell‘ansa del Don ―werch
Mamon‖ – Da esiti ricerche fatte da
Onorcaduti il Ministero della difesa con
nota del_______________ prot- ________
pervenuta il _________ comunicava che il
soldato, caduto prigioniero il 17.12.1942,
internato nel campo 56 di Uciostoje Reg.
Tambov, era ivi deceduto il 15.3.1943 e
sepolto in fossa comune. Vedi dati pag. 2
del suppl n. 66 dell‘UNIR in possesso Del
fratello del caduto Battaglia Giuseppe Via
Roma 43
Fratello del caduto Battaglia Salvatore.
Caduto in Combatt. nel Djebel Hannicat
settore di Kirouan Tunisia – Sepolto nel
Sacrario Militare di Bari – Il 5 aprile 2001
le spoglie del soldato sono state traslate nel
cimitero di valledolmo, nella tomba di
famiglia
Paternità
Giuseppe - Miravola Maria Atonia residenti in
Via Roma 43
BELLANCA ALFONSO
Data di Nascita:
31/7/1914
Luogo di Nascita:
VALLEDOLMO
Luogo Sepoltura:
Sconosciuto
Data Decesso:
30/1/1943
Luogo Decesso:
-
Paternità
Vincenzo – La Duca Rosa
225
Caporal Maggiore
BELLIOTTI DAMIANO
Data di Nascita:
13/2/1921
Luogo di Nascita:
VALLEDOLMO
Luogo Sepoltura:
Sconosciuto
Data Decesso:
25/4/1945
Luogo Decesso:
-
Paternità
BURRAFATO
CARMELO
Data di Nascita:
23/7/1920
Luogo di Nascita:
VALLEDOLMO
Luogo Sepoltura:
VALLEDOLMO
CIMITERO
COMUNALE
Data Decesso:
20/10/1944
Luogo Decesso:
-
Paternità
36° Rgt Art Deceduto nell‘ospedale per
prigionieri italiani di Zeithain nella ex
Germania Orientale, le spoglie del soldato
dal cimitero italiano di Zeithain sono state
traslate nel cimitero di Valledolmo il
14.1.1992
Francesco n. a Ragusa 15.02.1880
Campo Salvatora n. a Ragusa 20.02.1892
Via Montegrappa 6
BUTERA ORAZIO
Data di Nascita:
28/5/1916
Luogo di Nascita:
VALLEDOLMO
Luogo Sepoltura:
BARI - SACRARIO
MILITARE
CADUTI
"OLTREMARE"
Data Decesso:
23/1/1941
Luogo Decesso:
-
Richiamato il 7.5.1940 assegnato al 3°
Fanteria e poi al G.A.F. settore P. 36
deceduto in guerra, zona di Bardìa
Sposatosi il 27.4.1940 con D‘agostaro
Carmela nata a New York il 26.05.1919
non ha lasciato figli
Paternità
Alfonso n Aragona 22.05.1885 - Mulè Rosaria
n Valledolmo 6.12.1889
Data di Nascita:
CIVILETTO GIUSEPPE
Luogo di Nascita:
Luogo Sepoltura:
Data Decesso:
Luogo Decesso:
Paternità
Calogero n. 4.12.1886 - Guzzetta Calogera n.
25.2.1889
Legione CC.RR. di Torino (Carabiniere) –
Inquadrato dopo l‘8.9.1943 presso la II
Divisione partigiana ―Paletta‖ – Brigata
―Nello‖ munito di tessera rilasciata dal
Comitato di Liberazione Nazionale n. 477 –
Deceduto nell‘Ospedale Maggiore di
Novara in seguito ad incidente
automobilistico
Data di Nascita:
CIVILETTO VINCENZO
Luogo di Nascita:
Luogo Sepoltura:
Data Decesso:
Luogo Decesso:
Aviere di governo 4^ Squadra aerea
Dichiarato irreperibile a seguito
dell‘affondamento del piroscafo ―GRITTI‖
avvenuto il 3.9.1941 nel mare mediterraneo
Paternità
Giacinto - Inzinna Maria nata a Caltavuturo
04.9.1885 residenti in via Tasca n. 1
226
COMITO GIUSEPPE
Data di Nascita:
2/10/1916
Luogo di Nascita:
VALLEDOLMO
Luogo Sepoltura:
BARI - SACRARIO
MILITARE
CADUTI
"OLTREMARE"
Data Decesso:
26/11/1941
Luogo Decesso:
MECHILI-EL DUDA
65° Rgt Tfr 2 Btg Dichiarato disperso. Da
esiti ricerche, fatte da Onorcaduti, il
Ministero della Difesa con nota del
12.10.1998 Prot.LEV – 7^/93261/StC/V.di
S. pervenuta. 22.10.1998, comunicava che
il soldato era caduto in combattim. sulla
pista MECHILI – EL DUDA – Sepolto nel
cimitero di Tripoli e poi nel Sacrario
Militare di Bari Settore Africa orientale.
Paternità
DI BELLA MARIANO
Pietro n 27.4.1891 – Muscarella Carmela
Data di Nascita: 18/2/1922
Luogo di Nascita: COLLESANO
Luogo Sepoltura: NEKRILOVO
Data Decesso:
27/1/1943
Luogo Decesso: Paternità
Gandolfo
DI CARLO PIETRO
Data di Nascita:
5/10/1914
Luogo di Nascita:
ALIA
Luogo Sepoltura:
CHIETI SACRARIO
Data Decesso:
19/8/1943
Luogo Decesso:
CHIETI
Paternità
277° Rgt Ftr 2° Btg richiamato alle armi il
29.1.1942 (sposato con Randisi Giuseppa di
Girolamo nata a Joppolo Giancaxio il
22.3.1922 – Di Bella Gandolfo n
Valledolmo 12.7.1942 figlio del disperso in
Russia
74° Rgt Ftr.Morto nell‘ospedale sanatoriale
S:Camillo di Lollis di Chiesti (sposato con
Mezzasalma Concetta n. a Valledolmo il
11.11.1920 figli: Di Carlo Giovanna n Alia
23.3.1938 – Maria Orazia n. Alia 21.9.1939
– Vincenza n. a Valledolmo 3.5.1942
Loreto
DISPENZA ANTONINO
Data di Nascita:
8/6/1922
Luogo di Nascita:
VALLEDOLMO
Luogo Sepoltura:
Sconosciuto
Data Decesso:
20/12/1942
Luogo Decesso:
-
26° Btg Mortai da 81 Div. Torino
Fratellastri del disperso: (Sinieri Rosa n
7.7.1935 – Giuseppe n. 9.10.1937
Francesco n. 25.4.1940 pat. Luciano e
Conti Giuseppa)
Paternità
Francesco - Conti Giuseppa nata 8.4.1902
Data di Nascita:
ESPOSTO ANTONINO
Luogo di Nascita:
Luogo Sepoltura:
Data Decesso:
Luogo Decesso:
Paternità
Rosario n. 11.10.1892 – Cerrone Maria Santa
n a Niscemi 8.1.1897 Via Fiume 40
FARRUGGIA
CARMELO
Data di Nascita:
27/11/1914
Luogo di Nascita:
ARAGONA
Luogo Sepoltura:
Sconosciuto
Data Decesso:
1/1/1943
Luogo Decesso:
-
Paternità
227
1° Rgt Genio Telefonisti Torino – Passato
nelle file partigiane 4^ Div Garibaldi
(riconoscimento qualifica di partigiano)
deceduto a Chialamberto (TO) Via Prati a
seguito scontro a fuoco con elementi
nazifascismi e formazioni partigiane
Data di Nascita:
Luogo di Nascita:
Luogo Sepoltura:
GENCO PIETRO
Data Decesso:
Luogo Decesso:
Paternità
GERACI SALVATORE
Orazio - Civiletto Calogera
Data di Nascita:
15/12/1918
Luogo di Nascita: VALLEDOLMO
Luogo Sepoltura: SPASSKI
ZAVOD
Data Decesso:
27/6/1943
Luogo Decesso:
-
Paternità
GERVASI FEDELE
Giuseppe – Mormino Maria sposato a Terni
con Coffaro Ida il 20.07.1941
Data di Nascita:
Luogo di Nascita:
Luogo Sepoltura:
Data Decesso:
Luogo Decesso:
Paternità
Francesco Guzzetta Francesca
GUARINO GIUSEPPE
Data di Nascita:
30/9/1921
Luogo di Nascita:
VALLEDOLMO
Luogo Sepoltura:
Sconosciuto
Data Decesso:
21/12/1942
Luogo Decesso:
-
Paternità
Data di Nascita:
Luogo di Nascita:
LEONE ROSARIO
Luogo Sepoltura:
Data Decesso:
Luogo Decesso:
Paternità
MANCUSO GIUSEPPE
Data di Nascita:
2/1/1916
Luogo di Nascita:
VALLEDOLMO
Luogo Sepoltura:
BARI
SACRARIO
LAPIDI MURALI
Data Decesso:
21/1/1941
Luogo Decesso:
TOBRUK
Paternità
Pietro - Saia Antonina
MANCUSO SALVATORE
Data di Nascita:
30/9/1922
Luogo di Nascita:
VALLEDOLMO
Luogo Sepoltura:
BARI SACRARIO
MILITARE CADUTI
"OLTREMARE"
Data Decesso:
25/1/1944
Luogo Decesso:
VERB. AT.1072
Paternità
Calogero - Siragusa Maddalena
228
Soldato del 3 RGT Bers. Non presente
nell‘elenco dei caduti sino al 2007 Lager 99
Karakanda i dati sono stati rilevati dal Vol.
1 pag. 50 dell‘UNIR in possesso di
Battaglia Giuseppe Via Roma 43 (dei dati
relativi al matrimonio ne era a conoscenza
Battaglia Giuseppe)
Caduto in Grecia
MAZZARESE ROSARIO
Data di Nascita:
22/12/1918
Luogo di Nascita:
VALLEDOLMO
Luogo Sepoltura:
TALIZA
Data Decesso:
29/1/1943
Luogo Decesso:
-
Paternità
Alfonso Santo
Data di Nascita:
MAZZARESE ROSARIO
Luogo di Nascita:
Luogo Sepoltura:
Data Decesso:
Soldato del 82° Reg.to Fanteria Lager 165
Taliza - Non presente nell‘elenco dei caduti
sino al 2007 i dati sono stati rilevati dal
Vol. 5 pag. 44 dell‘UNIR in possesso di
Battaglia Giuseppe Via Roma 43
Luogo Decesso:
Paternità
Antonino - Ippolito Calogera
Data di Nascita:
MELI CALOGERO
Luogo di Nascita:
Luogo Sepoltura:
Data Decesso:
Luogo Decesso:
Caporale
Paternità
MILLONZI GIUSEPPE
Data di Nascita:
22/12/1918
Luogo di Nascita:
VALLEDOLMO
Luogo Sepoltura:
TALIZA
Data Decesso:
29/1/1943
Luogo Decesso:
-
Paternità
MUSCATO ROSOLINO
Data di Nascita:
24/3/1921
Luogo di Nascita:
VALLEDOLMO
Luogo Sepoltura:
Sconosciuto
Data Decesso:
17/1/1943
Luogo Decesso:
CROAZIA
Paternità
OGNIBENE CALOGERO
Data di Nascita:
14/6/1922
Luogo di Nascita:
VALLEDOLMO
Luogo Sepoltura:
RUSSIA
Data Decesso:
18/12/1942
Luogo Decesso:
RUSSIA
Paternità
Calogero - Martina Maria Grazia
229
PRIVITERA ORAZIO
Data di Nascita:
28/10/1916
Luogo di Nascita:
VALLEDOLMO
Luogo Sepoltura:
MIGNANO
MONTELUNGO
CIMITERO
MILITARE
Data Decesso:
10/7/1943
Luogo Decesso:
-
Paternità
Antonino
RIZZITELLO PAOLINO
Data di Nascita:
3/2/1913
Luogo di Nascita:
CALTAVUTURO
Luogo Sepoltura:
FRANCOFORTE –
CIM. MILITARE
ITALIANO D'ONORE
Data Decesso:
24/2/1945
Luogo Decesso:
-
Paternità
Nicolò
RIZZO FRANCESCO
Data di Nascita:
26/12/1916
Luogo di Nascita:
VALLEDOLMO
Luogo Sepoltura:
SASSARI –
SACRARIO
Data Decesso:
8/1/1944
Luogo Decesso:
-
Paternità
Calogero - Sangiorgi Rosa
RUGGIERI GIUSEPPE
Data di Nascita:
-
Luogo di Nascita:
-
Luogo Sepoltura:
ST. MANDRIER
SACRARIO
MILITARE
ITALIANO
Data Decesso:
26/1/1945
Luogo Decesso:
VERB.756
Paternità
SCIARRINO ANTONINO
Data di Nascita:
24/3/1924
Luogo di Nascita:
VALLEDOLMO
Luogo Sepoltura:
PORTICI
CIMITERO
COMUNALE
Data Decesso:
17/7/1943
Luogo Decesso:
PORTICI
Paternità
230
Medaglia AG al valore - Morto
nell‘Ospedale militare di Caserta
SINIERI VINCENZO
Data di Nascita:
18/5/1918
Luogo di Nascita:
VALLEDOLMO
Luogo Sepoltura:
BARI
SACRARIO
MIL. CADUTI
"OLTREMARE"
4/4/1942
VERB. 6594
Data Decesso:
Luogo Decesso:
Paternità
SPATARO SALVATORE
Data di Nascita:
28/5/1920
Luogo di Nascita:
VALLEDOLMO
Luogo Sepoltura:
ALTARE - SACRARIO
Data Decesso:
25/12/1942
Luogo Decesso:
RIMINI
Paternità
SURDI GIUSEPPE
Data di Nascita:
11/8/1920
Luogo di Nascita:
VALLEDOLMO
Luogo Sepoltura:
RUSSIA
Data Decesso:
31/3/1943
Luogo Decesso:
-
Paternità
Giuseppe – Conti Giuseppa nata 8.4.1902
TERESI ORAZIO
Data di Nascita:
22/8/1915
Luogo di Nascita:
VALLEDOLMO
Luogo Sepoltura:
Sconosciuto
Data Decesso:
9/1/1943
Luogo Decesso:
RUSSIA
79° Btg 208° Ftr C. DI ed Enti vari FTR Non presente nell‘elenco dei caduti sino al
2007 i dati sono stati rilevati dal Vol. 3 pag.
55 dell‘UNIR in possesso di Battaglia
Giuseppe Via Roma 43
Fratellastri del caduto: Sinieri Rosa nna
7.7.1935 – Giuseppe n. 9.10.1937
Francesco n. 25.4.1940 pat. Luciano e
Conti Giuseppa
Caduto in Croazia – Ha una figlia Suor
Maria Grazia – Suora cappuccina vivente
ad ott. 2008 (data di aggiornamento
dell‘elenco da notizie sul caduto avute dal
Prof. Cristina)
Paternità
Ignazio e Costantino
TERESI ORAZIO
Data di Nascita:
4/9/1908
Luogo di Nascita:
VALLEDOLMO
Luogo Sepoltura:
Sconosciuto
Data Decesso:
28/6/1943
Luogo Decesso:
CROATO
Paternità
Orazio
TRIPI ANTONINO
Data di Nascita:
30/10/1912
Luogo di Nascita:
VALLEDOLMO
Luogo Sepoltura:
TAMBOV
Data Decesso:
27/4/1943
Luogo Decesso:
OSP. 2599
TAMBOV
Paternità
231
Caporal Maggiore
Data di Nascita:
Luogo di Nascita:
Luogo Sepoltura:
VALLONE AGOSTINO
Data Decesso:
Aviere di governo
Luogo Decesso:
Paternità
Calogero - Mancuso Concetta
VALLONE PIETRO
Data di Nascita:
1/12/1921
Luogo di Nascita:
VALLEDOLMO
Luogo Sepoltura:
UCIOSTOIE
Data Decesso:
31/3/1943
Luogo Decesso:
-
Paternità
Soldato del 79° Reg.to Fanteria lager 56
Uciostoje - Sino al 2007 si conosceva solo
il nome e cognome altri dati sono stati
rilevati dal Vol. 3 pag. 59dell‘UNIR in
possesso di Battaglia Giuseppe
Via Roma 43
Antonino
VITALE ANTONIO
GIUSEPPE
Data di Nascita:
27/1/1920
Luogo di Nascita:
VALLEDOLMO
Luogo Sepoltura:
Sconosciuto
Data Decesso:
9/5/1944
Luogo Decesso:
-
Paternità
Cosimo - Iuvino Orazia
Data di Nascita:
Luogo di Nascita:
ZANGHÌ CALOGERO
Luogo Sepoltura:
Data Decesso:
Luogo Decesso:
Paternità
232
Caduto in Grecia
Soldato Battaglia Salvatore dichiarato disperso ―PRESENTE ALLE BANDIERE‖
Russia : Uciostoje campo 56 fossa comune luogo di sepoltura del soldato Battaglia Salvatore
233
Lettera del 24.07.2000 del Ministero della difesa alla famiglia Battaglia per
comunicazione data decesso congiunto Battaglia Salvatore e luogo di sepoltura
234
Reduci di Russia in Ospedale per traumi di congelamento
ai piedi. In 1^ fila da sx il 3° seduto col bastone
è Giorgio Gurrieri ritornato a Valledolmo
235
RIENTRO SPOGLIE MORTALI DEL SOLDATO BURRAFATO CARMELO
In data 14.01.1992 sono rientrate dal cimitero di Zeitan della Germania Orientale le spoglie
mortali del soldato Burrafato Carmelo; di seguito si riportano il manifesto, una fotografia della
cerimonia in piazza, il discorso del Sindaco e una lettera dello stesso soldato:
Manifesto per rientro salma Burrafato Carmelo
Cerimonia rientro soldato Burrafato Carmelo
236
RIENTRO SPOGLIE MORTALI CADUTO BURRAFATO CARMELO
Valledolmo 14.1.1992
DISCORSO DEL SINDACO NICOLO’ MICELI
Concittadini oggi siamo qui riuniti per accogliere i resti mortali del soldato BURRAFATO
CARMELO che torna al paese da cui partì nel lontano 1941 per adempiere al servizio di leva.
Il giovane soldato fu assegnato ad una delle Divisioni che nel 1942 partirono per quella folle
avventura della II guerra mondiale che coinvolse l’Italia a conclusione del ventennio fascista.
Il cimitero di Zeitan della Germania Orientale per circa cinquant’anni ha custodito le spoglie del
giovane Carmelo Burrafato caduto in battaglia il 20 ottobre del 1944.
Assieme a tanti altri commilitoni Egli torna in Sicilia tra di noi, al Suo Paese che Lo vide ancora
giovane, pieno di speranze nella vita, desideroso sicuramente di rendersi attivo nel mondo del lavoro,
di crearsi una famiglia.
Come qualsiasi altro giovane della Sua età, il dovere lo chiamò a soli 21 anni, Carmelo era nato il
27.6.1920, a partecipare ad operazioni militari in territori sconosciuti e inospitali, sottratto alla
famiglia in nome della Patria.
Onoriamo il giovane soldato assieme ai combattenti di tutte le guerre e a tutti gli altri soldati
valledolmesi caduti per la Patria che con la loro vita hanno onorato la città di Valledolmo.
Il soldato Burrafato Carmelo adesso riposerà nel cimitero comunale e sarà ricordato assieme a tutti gli
altri caduti nel Parco delle Rimembranze.
Onoriamo il soldato Burrafato Carmelo e gli altri caduti, che siano di esempio alle giovani generazioni,
di attaccamento al dovere, agli obblighi civili e militari in difesa dello Stato e di amore per la propria
Patria.
Le vittime innocenti di tutte le guerre ispirano sentimenti di commozione e di amore patriottico, oggi
però tutti auspichiamo che i problemi internazionali si risolvano pacificamente con i mezzi
diplomatici, convinti come siamo che le guerre hanno provocato soltanto lacerazioni sociali, perdite
di giovani vite, orrori e distruzione.
I cambiamenti nell’Europa dell’Est, a tutti noti, hanno consentito oggi il ritorno delle spoglie mortali
dei nostri soldati per lungo, lungo tempo esiliati in quelle lontane terre.
Ai familiari lo Stato restituisce finalmente il proprio congiunto che è stato sempre presente nella loro
memoria, come è stato presente nei ricordi dei cittadini che lo conobbero.
A loro ci stringiamo con l’intera cittadinanza nell’odierna cerimonia con sentimenti di commozione e
con solidarietà per il contributo dato alla Patria.
ONORE AL SOLDATO.
237
Cartolina postale del soldato Burrafato Carmelo spedita il 12.04.1944
dal campo dei prigionieri di guerra in Germania
238
21.05.1946 Comunicazione decesso del soldato Burrafato Carmelo
239
RIENTRO SPOGLIE MORTALI DL SOLDATO BATTAGLIA VINCENZO
In data 05.04.2001 sono rientrate dal Sacrario militare caduti d‘oltremare di Bari le spoglie
mortali del soldato Battaglia Vincenzo; di seguito si riportano il manifesto, una fotografia della
cerimonia in piazza, il discorso del Sindaco e una sua lettera pervenuta alla famiglia pochi giorni
prima della sua morte:
COMUNE DI VALLEDOLMO
Provincia di Palermo
IL SINDACO
A nome della cittadinanza tutta e dell’Amministrazione Comunale
RENDE ONORE
al soldato BATTAGLIA VINCENZO, caduto per la Patria nel secondo conflitto mondiale il
22.12.1942 nel Djebel Hannicat settore di Kairouan (Tunisia), le cui spoglie mortali rientrano al
paese natio dal Sacrario Caduti Oltremare di Bari.
La cittadinanza tutta, l’Associazione Combattenti e Reduci e tutte le Associazioni locali, unitamente
all’Amministrazione Comunale, che interverrà in forma ufficiale con il Gonfalone è invitata giovedì
giorno 05 aprile 2001 alle ore 10,30 ad accogliere in Piazza dell’Olmo, l’arrivo dei resti mortali del
caduto.
Subito dopo il corteo muoverà per recarsi alla Chiesa Madre dove sarà celebrata una messa di
requiem e si concluderà al cimitero comunale.
Valledolmo 29.03.2001
IL SINDACO
Nicolò Miceli
Foto prof. Luigi Battaglia
Cerimonia rientro resti mortali soldato Battaglia Vincenzo
240
RIENTRO SPOGLIE MORTALI DEL CADUTO
BATTAGLIA VINCENZO
Valledolmo 05 APRILE 2001
SALUTO DEL SINDACO NICOLO’ MICELI
Valledolmo piange i Suoi figli che ormai non sono più. Inghiottiti dalla guerra, dispersi in territori
stranieri, caduti nella guerra più disumana che il XX secolo abbia mai conosciuto.
―Informate con il dovuto riserbo la famiglia Battaglia della morte di Salvatore, avvenuta il 15.3.1943 nei
campi di prigionia di Russia - alla giovane età di 21 anni – i cui resti mortali si trovano nella fossa comune
ivi scavata per i prigionieri di guerra”.
Così recitava la lettera proveniente dal Presidio Militare di Palermo, nella primavera del 2000, con la
quale si portava a conoscenza della famiglia la dolorosa notizia della scomparsa del giovane soldato
nella desolazione e nello squallore dei campi della morte, nei freddi territori di Russia.
A distanza di appena un anno da quell’episodio che ha frantumato il cuore dei parenti che, per primi,
hanno dovuto apprendere la notizia, e dei rappresentanti della locale cittadinanza a cui quella lettera
giungeva per conoscenza, ci troviamo qui riuniti, miei cari concittadini, ad accogliere i resti mortali
del fratello di Salvatore, soldato Vincenzo Battaglia, di Giuseppe e Maria Antonia Miravola, nato a
Valledolmo il 16.6.1919, chiamato al servizio nel gennaio del 1940, assegnato al 91° Rgt. Fanteria, 1°
Btg., 2° cp, 50^ Brigata Speciale.
Vincenzo muore in combattimento nel djebel Hannicat, settore di Kirouan - Tunisia – il 22 dicembre
1942.
Nelle desertiche terre d’Africa i nemici irrompono e uccidono le giovani vite degli innocenti che
valorosamente combattono nel rispetto delle esigenze patriottiche dichiarate dal regime di
quell’oscuro periodo della storia d’Italia e dell’Europa, che tanto lutto e dolore ha portato al genere
umano nella sua totalità.
Il nostro valoroso concittadino fu sepolto in Tunisia nel cimitero italiano tra il 25° e il 26° Km. Della
rotabile Kirouan (Ousseltia), e in seguito, nel cimitero di guerra di SIDI EL HANI (Tunisia).
Nell’anno 1967, all’insaputa della famiglia, che avrebbe potuto – dietro richiesta – riavere a
Valledolmo le spoglie del proprio congiunto, i resti mortali di Vincenzo furono traslati nel Sacrario
Caduti Oltremare di Bari, dal quale non se ne è potuta ottenere la restituzione fino alla
promulgazione della legge n.365 del 14.10.1999, che oggi ha consentito la restituzione ai familiari del
figlio valledolmese caduto in guerra.
La primavera del 2001 accoglie teneramente, con i suoi delicati colori il nostro valoroso concittadino
che ha donato la vita per l’ideale dichiarato dal Governo Italiano, che diventa per ciò stesso, ideale
collettivo e valido motivo di sacrificio fino alla morte.
Le parole tremano, le parole gridano eroismo e amor di patria, le parole urtano contro l’indifferenza
e la noia di coloro i quali disperdono,
in questo blando
3
momento storico, le energie vitali nel mare del disimpegno e dell’illusione fino a vanificare il dono
della vita e il dolore di chi non si rassegna ancora.
Il pianto del giovane Vincenzo, caduto all’età di 23 anni, giunga alle nostre orecchie per ricordarci
che quel sacrificio pretende
2 di essere ricambiato con l’impegno, con l’altruismo e con l’amore per
tutto il genere umano.
Onoriamo il giovane soldato Vincenzo, il fratello Salvatore e tutti i soldati valledolmesi caduti in
guerra che con la loro stessa vita hanno onorato la Patria e la Città di Valledolmo.
Splenda in cielo l’anima del nostro concittadino, si allieti al pensiero che non è vano il sacrificio della
vita, se oggi la Città lo accoglie per onorarlo e piange insieme ai familiari il figlio di Valledolmo, mai
dimenticato, e si commuove al ricordo di una vita donata agli altri.
Riposi il soldato Vincenzo Battaglia nel cimitero di Valledolmo, tra gli alberi e la terra che da
bambino lo hanno cullato.
Ai familiari lo Stato restituisce il proprio congiunto, a loro ci stringiamo nell’odierna cerimonia nel
dolore e nella speranza della pace nel mondo.
ONORE AL SOLDATO
241
Cartolina del soldato Battaglia Vincenzo
242
CADUTI CIVILI NELLA GUERRA DEL 1940-45
Aggiornato ad Aprile 2011 con altri nomi di caduti civili, date di nascita e morte, forniti dalla Sig.na
Chimera Rita nipote della caduta Pisa Giuseppa
COGNOME E NOME
Nata a Valledolmo
04.12.1888
1
ALESSI GIUSEPPA
2
INGUAGGIATO ORAZIO
3
DELEMMI BASILIO
4
GANCI ANTONINO
5
GANCI GIUSEPPE
6
MULE‘ FRANCESCA
Nata 02.03.1912
7
MULE‘ LUCIA
Nata 12.03.1909
8
MUSCARELLA
ANTONINA
9
PALERMO VINCENZO
10
PISA GIUSEPPA
CAUSA, LUOGO
DATA
Bombardamento aereo
Almerita 15.07.1943
Bombardamento aereo
notturno nell‘ex feudo
Almerita del 14.07.1943
Bombardamento aereo del
18.08.1943
Nato 04.02.1936 Pat.
Ganci Orazio Mat Mulè
Lucia
Nato 13.08.1931 Pat.
Ganci Orazio
Mat Mulè Lucia
Bombardamento aereo
Almerita 14.07.1943
Bombardamento aereo
Almerita 14.07.1943
Muoiono nello stesso
bombardamento Almerita
14.07.1943 madre e figlia
Pisa Giuseppa
Bombardamento aereo
Almerita 18.07.1943
12.07.1943
Nata 21.12.1941 Pt Pisa
Stefano Mat. Mulè
Francesca
243
A seguito mitragliamento da
parte del comando alleato
Bombardamento Almerita
14.07.1943 figlia della caduta
civile Mulè Francesca
BREVI BIOGRAFIE
Di
Personaggi Valledolmesi
Scomparsi
GIUSEPPE CUTELLI
Nacque a Catania dal Conte Dott. Mario, giurista di fama
internazionale, Giudice della Real Corte e Consigliere della
Corona di Spagna e dalla nobildonna Cristina Cicala.
L‟8 febbraio 1650 diventa 5° Barone di Valle dell'Ulmo. In
seguito a sua richiesta, fu concessa da Filippo IV Re di Spagna la
"Licentia pupulandi" il 17 agosto 1650. La Baronia così si potè
popolare e diventò un villaggio che, per volere regio, prese nome
di Castelnormanno; in seguito cambiato in Valledolmo dal nome
del feudo. Il Conte Don Giuseppe sposò la giovanissima
nobildonna spagnola Anna Summaniati e pose la sua abituale residenza nel nuovo villaggio da
lui fondato, vivendo tra l‟umile gente dei campi. Amministrò con saggezza e generosità
curando personalmente i lavori che intraprese per la costruzione di case, vie e opere di
pubblica utilità, trasformando i poveri coloni in una comunità operosa, sviluppata in pochi
anni demograficamente ed economicamente. Dopo la morte della giovane moglie, compianta
da tutto il villaggio, Don Giuseppe le fece erigere un mausoleo marmoreo nella chiesa
baronale dedicata alla Madonna del Buon Pensiero (oggi delle Anime Sante) a perenne ricordo della sua bellezza e bontà d'animo. Trascorsi alcuni anni II Conte passò a seconde
nozze sposando la nobildonna Maria Abatellis da cui nacque l'erede Don Antonio. Don
Giuseppe morì a Palermo il 24 Novembre 1673 e fu sepolto nella Chiesa di S. Francesco di
Paola.
CRISTINA CUTELLI JOPPOLO
Figlia del Conte Don Giuseppe Cutelli, fondatore del paese, e della seconda moglie
Donna Maria Abatellis, sposò Giovanni Joppolo, barone di San Filippo. Accogliendo il
244
desiderio dei Valledolmesi, si adoperò con cospicue donazioni in denaro per la costruzione di
una chiesa più grande di quella baronale già esistente. Su progetto dell'architetto Domenico
Marvuglia venne costruita l'attuale Madrice, completata assieme al campanile nel 1755 e
benedetta nel 1761.
La Contessa preferì vivere tra la sua gente e fu premurosa nel venire incontro alle
esigenze, specialmente dei più bisognosi. Tra le altre opere di pubblica utilità, fece costruire il
bevaio a sud del paese chiamato dalla gente "L'acqua di la Signura" con riferimento alla
Contessa Cristina.
GIUSEPPE RANDAZZO
Monsignore. Nacque a Valledolmo nel 1737. Fu sacerdote di
intensa vita interiore e di instancabile attività pastorale. Eresse il
Collegio Di Maria per l'educazione delle fanciulle e il loro
inserimento nella vita sociale. Eresse anche la Confraternita del SS.
Rosario, promuovendo il culto e la devozione alla Beata Vergine.
Istituì l'Associazione di S. Luigi Gonzaga e l'insegnamento
catechistico per i fanciulli. Per le molteplici opere benefiche a
favore della gioventù e per la sua spiccata personalità che si
manifestava anche nella predicazione della Parola di Dio in forma
semplice e persuasiva, fu insignito dal Santo Padre del titolo
onorifico di Protonotaro Apostolico e Assistente al Soglio Pontificio.
Monsignor Giuseppe Randazzo fu Arciprete nella Parrocchia Immacolata a Valledolmo
per 12 anni nei quali profuse la ricchezza del suo giovane sacerdozio, della sua dottrina e
santità di vita. Morì nel 1779 a soli 42 anni segnato da penitenze, compianto da tutto il popolo
valledolmese.
FEDELE BARONE
Avvocato. Per le sue eccezionali doti forensi gli fu conferita da Ferdinando I di
Borbone, Re delle Due Sicilie, l'alta carica di "Tabelliony Regaly", ossia "Notaio di Stato".
Morì a Valledolmo nel 1780.
PAOLINO GULLO
Sacerdote e letterato. Poeta dialettale di vena sferzante contro le ingiustizie del suo
tempo e la cattiva amministrazione comunale. Lasciò molteplici composizioni poetiche
satiriche e di carattere religioso ancora inedite, di stile classico. Nacque a Valledolmo l‟1
luglio 1820 da Salvatore e Antonina Orobello e morì il 10 gennaio 1882.
Si riporta una sua poesia satirica sul Consiglio Comunale tramandata nella nostra
famiglia in quanto l‟autore era fratello della mia bisnonna paterna e del mio bisnonno
materno.
245
comu fussi un Cumuni scanusciutu;
Ministri di lu Re l‟atu caputu?
o fati aricchi di mircanti?
o dati retta a sti farfalluna avanti?
LU CUNSIGGHIU DI VADDILURMU
1) O bonu Apollu attizzami pi un misi
lu beddestru di Pindaru e d‟Omeru
pi diri chiddi di lu me paisi
fatti chi già si vidinu daveru
binchè nun è tempu di pigghiari imprisi
quannu ogni cosa si calcula zeru
pirchì l‟autorità nun sacciu comu
pi lu paisi è autorità di nomu.
8) Un dicu di li dazi comunali
li puviriaddi comu sù scannati,
pi fina li cchiù rozzi guzzinali
si suddisfanu minnitti privati
lu Cunsigghiu furmatu a Tribunali
ma di unu li sintenzi sunnu dati:
iddu è lu masciu chi sona li brigghia
tuttu a vantaggiu di la sò famigghia.
2) Li Sinnaci, la Giunta a prima vista
d‟ogni pirsuna chi guarda mudesta
su comu pupi a fila in carta pista
ca cu li moddi calanu la testa;
tali è la scena e ognunu si rattrista
vidiannu lu puparu che fà festa;
e a tuttu chistu nun ci po' riparu
si nun si leva d‟immianzu lu puparu.
9) Chi bella banna, chi bellu partitu,
mancu a li tempi di Cesari Augustu,
ora su grassi e hannu cchiù pitittu
a lu Cumuni ci pigghiaru gustu;
cu pi la virità si mostra arditu
lu pigghianu e ci strazzanu lu bustu;
Piddu la fà d‟Artù, Turi d‟Arganti
scursuni vecchiu di Re Sacripanti.
3) Chistu armaluzzu fa lu segretariu
e nni cumina cchiù di lu virsiari
pari n‟apa di meli ed è un sicariu
e di parianti n‟avi un gran staveriu;
misi un Cunsigghiu da in Binicariu
parranu cchiù avvintati e in tonu seriu
mittianu l‟abitanti tra piriculi
„na manu di tristi e di ridiculi.
10) Chistu partitu tantu „nghirriusu
chi n‟à fattu vidiri cosi strani
comu ficiru un tempu li Titani
ma Giovi nota tuttu ed è piatusu
leggi si fannu di li cori umani
e quannu vidi ca è mala pigghiata
aggiusta a tutti cu „na truniata.
4) Ammatula si fannu li ricursi,
ammatula si grida comu l‟ursi,
ammatula si và pi lunghi cursi
in Prefettura pi fari cumparsi;
ci sù chiddi avvintati comu l‟ursi
ca di russuri sunnu troppu scarsi;
sonanu sempri „na campaniata
qualunqui autorità resta „ngannata.
11) Lu primu ca è prutettu di Plutuni
chiddu c‟à divuratu senza fini
tant‟anni a lu poviru Comuni
ci ha sucatu lu sangu di li vini
faciannusi la panza un carratuni,
ora si senti stuccari li rini
pirchì na petra di Garginifisa
lu fa turnari scausu e „ncammisa.
5) Si qualchi civu di miannula dura
chi unnè di chiddi ca si fa scacciari
„nà camira trasi di sinnacatura
e „n‟anca torta cerca d‟addrizzari,
hannu tantu d‟arti e d‟impustura
quantu lu fannu nesciri e scappari;
picchì chidd‟omu c‟avi boni idei
stari „un po' cu scribi e farisei.
6) Lu populu però tuttu canusci
sapi cu chiangi e cu si fa grassu e chiattu
sapi cu arraspa e cu fa sfrazzi e sciusci
sapi cu stenni fora lu so piattu;
chi Diu ni scanzi di qualchi scrusci scrusci;
Ho! nta sti surci capitari un gattu
allura si ca di sta gran canaglia
„unn‟arristassi mancu „na ritagghia.
7) E stu gattu s‟aspetta di gran pezzu
ma tutt‟ora però „unnè vinutu,
lu Cuvernu ni tratta cu disprezzu
12) La statua di Nabuccu „un durau
idda di eterna „nfamia si cupria
cu l‟empiu sua decretu chi firmau
pi vulirla adurata com‟un Diu;
ma appena „na pitrudda c‟infruntau
cadì lui gran colossu ed arristau;
e cu na petra misi in agunia
lu pastureddu David a Gulia.
13) Sti fatti si pirmiattuni li Dei
ho si succedi qualchi casu raru
cianciu lu fratuzzu figghi mei
cu lu cugnatu sò fazzulittaru
ca mi puannu spugghiari li plebei
senza interventu di lu scriba avaru;
pi dda pitrata chi tirà so figghiu
cadì lu segretariu e lu Cunsigghiu.
Sac. Paolino Gullo
246
VALENTINO MARTINA
Avvocato e uomo politico di grande ingegno, figlio di Gaetano e Calogera Alessia Demaria,
nacque il 14 febbraio 1826. Martire del Risorgimento Italiano, antesignano dell'Indipendenza.
Combatté la sua battaglia per il riscatto della Sicilia, collaborando con lo statista siciliano Francesco
Crispi fino al 1848. Fece parte attiva del moto di cospirazione per la liberazione dell'Isola
dall'oppressione borbonica, mettendosi in contatto, assieme al Crispi, con i liberali napoletani e
facendo da collegamento con i cospiratori siciliani. Scoppiato a Palermo il 12 Gennaio 1848 il moto
rivoluzionario che dichiarò decaduto Ferdinando II di Borbone, Valentino Martina si distinse per la sua
appassionata attività pagando con la vita il nobile ideale che aveva animato le sue battaglie politiche.
Mentre si trovava a Valledolmo nella sua casa, essa fu invasa da una folla scalmanata e inferocita
sobillata dai suoi avversari politici che lo accusavano di preparare misture pestifere nella farmacia del
padre a danno della povera gente. Fu malmenato e scaraventato giù dal balcone provocandone la morte
a soli 22 anni, era il 7 marzo 1848, fu sepolto nell‟oratorio del SS. Sacramento. In ricordo del suo
martirio e a perenne riconoscimento della grandezza dei suoi ideali politici e patriottici,
l‟Amministrazione Comunale - raggiunta l'Unità d'Italia - gli dedicò una via.
GIUSEPPE MENDOLA
Valledolmo gli diede i natali nella prima metà del 1800. Fece gli studi
classici a Palermo e dopo aver conseguito la maturità si iscrisse alla facoltà di
Medicina e Chirurgia laureandosi col massimo dei voti. Si distinse
nell'ambiente universitario per la solida preparazione culturale e
professionale e per la serietà degli studi e delle ricerche. Vinse il Concorso
alla cattedra di Patologia all'Università di Palermo classificandosi al primo
posto davanti a due concorrenti di prestigio quali i prof.ri Gallo e Cervello,
onde, nell'ambiente accademico, celiando sui nomi, si diceva con una battuta
scherzosa: "Il Gallo ha bucato il Cervello ma non la Mendola". Fu Sindaco di
Valledolmo negli anni 1866 - 67. Nel 1884 fondò la “Società Operaia di
Mutuo Soccorso Fratellanza e Lavoro”.
Morì nel 1888 lasciando larga fama di sé come uomo, come studioso e come professionista. Il
Comune di Valledolmo, memore di questo suo figlio, gli ha dedicato una via cittadina.
CASTRENZE GIUSEPPE GULLO
Nato a Valledolmo il 17.12.1864 da Ignazio e Luigia Cappellino.
Discendente da famiglia modesta ed onorata. Terminati in Valledolmo gli studi
elementari, compì quelli ginnasiali presso il Seminario Diocesano di Cefalù,
continuò gli studi classici a Palermo per poi laurearsi a 24 anni in Medicina e
Chirurgia. Medico d‟indiscusso valore, dotto e benefico verso i poveri, molto
stimato non solo a Valledolmo ma anche nei paesi vicini e nella stessa Palermo.
Nel 1890 disimpegnò la carica di Soprintendente scolastico e in seguito di
Ufficiale Sanitario, Chirurgo Condotto, Vice Conciliatore (carica conferita dal
Real Governo) e Deputato di Vigilanza. Non si stancò mai di mettere i suoi
buoni uffici presso le varie amministrazioni comunali perché migliorassero i locali scolastici e si
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fornissero gli stessi degli arredi necessari. Morì in Valledolmo l‟11 maggio 1902 a soli 38 anni. Fu
compianto dal popolo che ascoltò mestamente gli elogi di cinque suoi illustri rappresentanti. Nel
tesserne l‟elogio funebre il prof. Piazza così concluse: “Valledolmesi, con la morte del dottor Gullo
io perdo un grande amico, voi perdete un tesoro”. Al camposanto, per contribuzione popolare, gli
fu eretto un busto bronzeo, opera dello scultore Antonio Ugo.
VINCENZO BARONE
Medico. Nato a Valledolmo, si trasferì a Palermo per gli studi. Laureatosi in
Medicina, si affermò professionalmente tanto da essere nominato medico
provinciale di Palermo. Fu grande benefattore del paese natio, infatti alla sua
morte avvenuta nel gennaio 1937, lasciò una grossa somma di denaro per la
costruzione dell'Ospedale Ambulatorio, che porta il suo nome.
L'opera, col contributo anche del Cav. Rosolino Gioia, fu poi realizzata sulle
gigantesche mura della "Cisterna" allo Stagnone, dal 1937 al 1940, dal podestà
Luigi Barone. Per molti anni, specialmente durante la Seconda Guerra Mondiale,
essa fu di grande utilità pubblica e di sollievo per tanti ammalati civili e militari.
DOMENICO CASTELLANA GUCCIONE
Nacque nella seconda metà del 1800. Nel 1879 e sino al 1883 fu sindaco di
Valledolmo e si distinse per le molteplici opere pubbliche che fece costruire: la
strada provinciale che collega la cittadina alla Statale N.121 e alla stazione
ferroviaria locale, il nuovo Cimitero, il "Ponte Lungo" a cinque arcate sul
torrente S. Vincenzo -Sciarazzi" e una serie di bastioni ai margini sul citato
torrente per consolidare il terreno e impedire rovinose frane. Muore nella
prima metà del 1900.
In suo onore fu dedicata una via cittadina a perenne ricordo della sua operosità.
SALVATORE CASTELLANA TEDESCO1
Nato a Valledolmo il 01.08.1886 - Medico chirurgo. Libero Docente di
Traumatologia nella Università di Napoli e in seguito Primario nell'Ospedale Civico
di Palermo. Si distinse per la sua capacità professionale. Morì a Napoli il 18.2.1949.
1
Notizie sul cognome di parte materna e data di nascita e morte rilevate al cimitero e integrate il 22.3.2006
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DOTTOR CALOGERO R. BORZILLERI
Medico. Nacque in Valledolmo, nel 1873 ed emigrò coi suoi genitori in
America a Buffalo, N.Y. nel 1885.
Frequentò la scuola Parrocchiale di S. Giuseppe e le scuole pubbliche
superiori di Buffalo.
All‟ età di 16 anni andò come impiegato in una farmacia.
Nel 1892 entrò all'Università di Buffalo, Facoltà di Medicina, ove
ottenne la laurea nel 1895.
Prese sempre parte attiva al benessere della Colonia. Nel 1896 organizzò la
"Central Italian Republican League," della quale fu Presidente dal giorno
della fondazione.
Fu il primo District Committee-Man Italiano in Buffalo, organizzò nel 1896 la Società Giovanile
Italo-Americana; fu membro di sei Società Italiane; Dottore di diverse Società e membro del Corpo dei
Dottori dell'Ospedale delle Suore, di Carità di Buffalo per oltre otto anni e dell'accademia di Medicina
di Buffalo, del "Erie County Medical Society," del "Erie County Medical Association" e della "New
York State Medical Association," fu tenuto in alta stima dai colleghi di queste Associazioni.
Lavorò con alacrità nel movimento della colonizzazione Italiana nel Sud e per tali opere fu eletto
Vice-presidente e Direttore della associazione agricola Italo-Americana. Muore il 31 maggio 1942.-
FERDINANDO BARONE
Commendatore, notaio scrupoloso e oculato amministratore della Cosa
Pubblica. Fu sindaco del comune di Valledolmo. Ricostruì il bevaio vecchio che
era stato costruito nel 1700 dai baroni Lucchesi-Palli sul lato est dell'abitato. Ma la
sua opera maggiore fu la condotta idrica che convogliò le acque del Monte
Sampieri alle "Vasche" per portarle in tutto il paese a beneficio della popolazione
morì nel 1907.
IGNAZIO GIOIA FU CALOGERO
Ottimo medico chirurgo e specializzato in Oculistica all‟Università di Palermo. Promosse la
costruzione a Valledolmo del "Mulino popolare S. Giuseppe" per venire incontro alle necessità della
popolazione. Si deve a lui la costruzione del Parco delle Rimembranze dei Caduti nella Guerra 1915 18 come Presidente del Comitato cittadino. Morì nel 1937.
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COSIMO GIOIA MICELI
Nasce a Valledolmo (PA) 11 dicembre 1881, unico figlio di Rosolino
Gioia e Maria Grazia Miceli da Alia. Muore a Palermo 19 giugno 1968.
Frequenta l‟Università degli Studi di Pisa, dove ha Maestri insigni, da
Pacinotti a Toniolo, da Caruso a Niccoli, - grandi Fisici, Economisti,
Agronomi, Idraulici, ecc. Docenti di fama internazionale, conseguendo,
primo o tra i primi in Sicilia, la laurea in Scienze Agrarie.
Corso di Laurea da poco istituito e che si è rivelato nel ventesimo
secolo, di grande utilità per le prospettive agro – alimentari e industriali
del Paese.
Discende da una delle poche famiglie di agricoltori, circa dodici,
trasferitisi dalla vicina Sclafani nel settecento nel costituendo Borgo Castel Normanno – Valle
dell‟Ulmo - Valledolmo.
Dal matrimonio con Stefana Maria Leone, nascono tre figli: Lino, Vincenzo e Giuseppe.
Tesaurizzando le esperienze e la passione familiare per l‟attività agricola, contribuisce
all‟ampliamento del patrimonio e dell‟attività aziendale, derivanti da una Società familiare durata
ben oltre un secolo e mezzo.
Alla fine degli anni venti, cedendo le sue quote di partecipazione nella predetta società
familiare e ampliandone la consistenza, concentra nella vicina Azienda Agricola “Fontana Murata”
di circa 600 Ettari – già di proprietà del Barone Paino – tutta la sua attenzione, la sua esperienza e le
innovazioni tecniche e scientifiche acquisite nella sua preparazione universitaria e pratica.
L‟Azienda diviene punto di riferimento e fonte di lavoro per molte famiglie delle vicine
comunità di Valledolmo, Sclafani Bagni, Alia, Vallelunga, Villalba, Cammarata e zone viciniore e
durante gli anni difficili della guerra 1940/43 e del dopo guerra, anche delle Comunità meno vicine
di Bagheria, Casteldaccia, S.Flavia, Altavilla Milicia, Trabia e delle
Madonie.
Con lungimiranza introdusse ed esaltò un rapporto – che sarebbe, quanto meno, da riesaminare
e rivisitare… - di “mezzadria miglioritaria” diciottennale, che si rivelò particolarmente valido e
coinvolgente anche per i mezzadri – coltivatori, nonché per il mondo operaio, artigiano e del lavoro
in genere, che vi ruotava intorno.
Nella zona fu di particolare esempio ai fini dell‟espansione di selezionate colture cerealicole,
oleaginose (lino, cotone e ricino) viticole, orticole (pomodoro), olivicole, sementi selezionate, ecc.
L‟Azienda è stata ed è tuttora punto di riferimento per Studiosi, visite di Tecnici,
Sperimentatori, Agricoltori e per preparazione di Studenti Universitari.
Unica Azienda Agricola di privati che in un Programma quinquennale di Ricerca – Tecnico
Economica, in passato ha collaborato, con successo e riconoscimenti, con il Consiglio Nazionale
delle Ricerche.
Collabora con organismi Nazionali ed Internazionali nel campo della ricerca scientifica e
l‟applicazione tecnica ed ha conseguito in varie epoche riconoscimenti di primaria importanza in
campo Provinciale, Regionale, Nazionale e Comunitario.
Ma la sua attenzione si polarizza principalmente per la rinascita della “sua Valledolmo”.
Nel 1923 viene eletto Sindaco di Valledolmo e nel 1927 - con il mutare della legislazione sugli
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Enti Locali - per i particolari meriti di qualificato Amministratore Pubblico riconosciutigli dai vari
Prefetti del tempo, ed in particolare da Cesare Mori, viene confermato - unico Sindaco uscente,
nella Provincia di Palermo – nella carica di Podestà di Valledolmo, incarico che mantenne fino al
1929 ed ancora dal 1936 al 1937.
Si distinse nell‟Amministrazione del paese per la straordinaria dinamicità, per il suo fermo e
volitivo temperamento, per l‟impegno amministrativo, curando una fitta rete di rapporti con le
Amministrazioni Centrali a Roma, e a Palermo.
In pochi anni riuscì a trasformare il piccolo “Borgo” montano delle Madonie, in una cittadina per quei tempi - moderna.
Egli, infatti, riesce ad ottenere la concessione per un notevole quantitativo d‟acqua delle
Madonie ovest da parte delle Ferrovie dello Stato e interponendo i buoni uffici di conoscenze
personali, che sapeva ben mantenere, ottenne dal Governo uno stanziamento notevole ed
eccezionale, per quei tempi.
Con una condotta idrica di lungo e difficile percorso - seguendone anche personalmente
l‟esecuzione ed i lavori con particolare impegno e dedizione, liberò finalmente i Valledolmesi dal
tormento della sete.
La soluzione del problema idrico era stata preceduta da quella dell‟illuminazione, attraverso la
Società “Mulino e Centrale Elettrica S. Giuseppe” e l‟annesso “Mulino Popolare”, allo scopo di
dotare il paese della necessaria energia elettrica sia per uso privato che pubblico, nonché la
possibilità della molitura del grano, che si rivelò di grandissima utilità per i cittadini, specialmente
nei difficili anni della guerra.
Detta Società in cui coinvolse tutta la cittadinanza, proprio perché svolgeva funzioni di
pubblica utilità e non di lucro, evidentemente non consentì mai dividendi!
Diede impulso a lavori di pubblica utilità come la costruzione della rete fognante, importantissima perché inesistente nel paese - la pavimentazione della piazza principale, la scalinata
di accesso dal Corso alla “Chiesa della Purità”, e l‟antistante spiazzo, il miglioramento della rete
viaria, la costruzione di saldi argini al torrente Mella, e drenaggi nella zona franosa a valle
dell‟abitato, di quattro bevai, (uno a valle del centro abitato, uno allo Stagnone e due ai rispettivi
ingressi stradali), e di una fontanella in Piazza dell‟Olmo, a ristoro non solo dei cittadini, ma anche
dei numerosi “spicalori” delle zone del Ragusano e di altri Centri, che in estate passavano la notte
sdraiati sui marciapiedi in attesa d‟ingaggio.
Una lapide marmorea, murata sopra la fontanella, voluta dai Concittadini, ricorda
l‟avvenimento ed il suo realizzatore, ai passanti e a quanti andavano ad estinguervi la sete.
A differenza dell‟ultimo dopoguerra, in cui ricominciò “la piaga dell’emigrazione”, non
bisogna dimenticare che in quel periodo Valledolmo, fu centro di immigrazione e offrì lavoro,
ospitalità e benessere a tante famiglie della provincia di Ragusa ed altre zone che si inserirono con
successo nel tessuto socio economico del paese.
Molte di queste opere, unitamente alla Centrale Elettrica, furono progettate, da un egregio
professionista Termitano, Ing. Giuseppe Indovina.
Memorabile la Cerimonia per l‟Inaugurazione dell‟illuminazione pubblica.
In alcune foto d‟epoca campeggia una grande scritta, con lampade del tempo accese sulla
parete della Chiesa delle Anime Sante “VIVA VALLEDOLMO CHE RISORGE”, e una marea
di popolo festante.
Nonché della rete fognante, dell‟erezione del monumento ai Caduti della prima Guerra
Mondiale, in cui caddero combattendo circa ottanta giovani valledolmesi.
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Tale realizzazione, era stata affidata a un grande Scultore palermitano, il Prof. Antonio Ugo,
che peraltro aveva bene realizzato il busto – collocato nel cimitero – del Dott. Castrenze Gullo, altro
benemerito cittadino.
La scelta del soggetto, si rivelò intelligente, felice e fortunata!
Infatti, a differenza di quanto avvenne in altri Comuni, nel commissionare all‟Artista l‟opera,
per la raffigurazione di essa, non ritenne di condizionare la volontà e l‟ispirazione dello Scultore;
ma si affidò all‟intuito, alla libera scelta e al desiderio dell‟Artista, come questi tenne, con
soddisfazione e gratitudine a dichiarare pubblicamente!
Rappresenta e simboleggia un giovane Soldato ignudo, che dopo la disfatta e l‟umiliazione di
Caporetto leva in alto l‟immagine della “Vittoria alata”, conseguita a Vittorio Veneto!
E‟ considerata una delle opere più pregevoli e apprezzate dell‟Artista: forse il Suo capolavoro,
e Valledolmo né è la detentrice!
La celebrazione da Lui organizzata, nel Natale del 1926, fu onorata dalla presenza del Prefetto
Mori, allietata e rallegrata, dalle marce della Banda cittadina, anche questa da Lui voluta e creata
nel 1923 con il maestro di musica Grasso, incoraggiata e potenziata, all‟inizio anche con alcuni
elementi provenienti da altri Centri.
Parimenti indimenticabili resteranno le parole del Prefetto, all‟inizio del suo discorso
inaugurale: “Valledolmesi, urgenti e notevoli impegni di lavoro, mi impedivano di venire oggi; ma
sono qui, tra Voi, per le insistenze del Vostro Podestà Cosimo Gioia Miceli - il primo della
Provincia per tenacia e ardimento - uomo di carattere e temperamento esemplare, dalla testa dura e
di tempra contadinesca“!
In pochissimi anni (6-7) aveva reso - per quanto lo consentissero i tempi e i mezzi economici - più
civile e più vivibile l‟ambiente “della sua Valledolmo”.
Si deve a Lui, tra l‟altro, la realizzazione e la solenne inaugurazione del Borgo Regalmici, alla
presenza di numerose Autorità, tra cui il Ministro dei Lavori Pubblici Giuriati, del Prefetto Mori, e
di una moltitudine di Cittadini dei centri viciniori.
Primo esempio lungimirante e anticipatore – di Borghi Rurali nelle nostre zone – al fine di una
maggiore e migliore presenza dell‟uomo nelle campagne.
Altro certamente avrebbe fatto e ottenuto - per la “sua piccola Comunità”, come soleva spesso
ripetere - se in un memorabile incontro – scontro, con il Prefetto del tempo, non avesse a Lui
rassegnato - per protesta - le dimissioni da Podestà di Valledolmo.
L‟episodio: la profonda delusione provata per il pretestuoso rinvio - causato da interessi
sotterranei…. e contrapposti - della firma del Decreto Prefettizio, relativo al tanto atteso e
travagliato “Progetto di ampliamento” del Territorio Comunale di Valledolmo!
Da lui fortemente voluto, attentamente e con trepidazione seguito e quasi ottenuto!
“Progetto”, di grande portata economica e di prestigio per Valledolmo, come si può tuttora
constatare attraverso una sua “rilettura”, agli Atti dell‟Archivio Comunale.
A nulla valsero le reiterate insistenze del Prefetto e dei suoi collaboratori, inviati a Valledolmo,
per farlo retrocedere dalla sua decisione irrevocabile delle dimissioni!
La sua amarezza e delusione furono profonde: avvertiva e soleva ripetere che, secondo lui,
stavano cambiando tempi e uomini!
Va ricordato che quest‟uomo di alta intraprendenza, tenacia, senso pratico e concretezza, ottenne
successi e riconoscimenti, ma non mancarono le ritorsioni, le amarezze e le intimidazioni.
Anche e non solo - stanno ancora oggi lì a documentarlo - i fori nel portone di casa sua, i buchi di
lupara e pallettoni sparati, per dissuaderlo e scoraggiare la sua azione di Amministratore Pubblico e
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soprattutto il suo programma “Energia Elettrica ed Illuminazione Pubblica”, che era fortemente
desiderato da tutta la cittadinanza, ma forse “disturbava……” alcuni!
Infine, va ricordato che il 21 luglio 1943 moltissimi Concittadini si recarono a casa sua per
sollecitarlo ad autorizzare la dismissione della lapide commemorativa “dell’arrivo dell’acqua a
Valledolmo”, apposta sulla fontanella in piazza. Secondo loro, il contenuto elogiativo nei riguardi
del Governo del tempo avrebbe potuto causargli dispiaceri o addirittura “l‟arresto” da parte delle
truppe Alleate già alle porte del paese.
Egli rispose: “Vi ringrazio, ma non condivido la Vostra preoccupazione; io ho fatto
Amministrazione e non Politica”!
Ricordate che comunque “loro” occupanti o liberatori…… sanno tutto…… delle cose non solo
italiane, ma anche valledolmesi!
La lapide è ancora lì, anche se nella sottostante fontanella non vi scorre quell‟acqua che, con il
suo fluire avrebbe voluto ricordare nel tempo, ai posteri, l‟avvenimento!
ORAZIO MUSCATO
Filosofo e pedagogista. Nacque a Valledolmo il 23 agosto 1888.
Intraprese gli studi classici a Palermo dove frequentò l'Università ed ebbe
come Maestro il filosofo Giovanni Gentile. Laureatosi in filosofia nel
1913, si trasferì a Noto dove fu Ordinario di filosofia e pedagogia al Regio
Istituto Magistrale dal 1916 al 1947.
Scrisse opere di carattere filosofico e pedagogico: "Rapporto della Scienza
e della Fede e sua conseguente applicazione pedagogica", "Cartesio e la
filosofia moderna", "La Religione e lo Stato nell'antichità e specialmente in
Democrito e in Platone", "Scuola laica o religiosa e suoi presupposti
teorici", "Società e religiosità dello Stato nella storia e nella dottrina".
Partecipò al dibattito culturale del suo tempo con gli scritti e tenendo conferenze nelle scuole e nei
congressi, senza cedimenti alla cultura ufficiale di impronta fascista, ancorato sempre al suo
pensiero. Morì nel 1962.
GIOVANNI BRUNO
Medico. Nato a Valledolmo il 14 ottobre 1888 da Pietro e Farinella Francesca. Allievo del Prof.
Giuseppe Levi (uno dei più insigni docenti di anatomia umana). Assistente del Prof. E. Luna
all‟Istituto Anatomico di Palermo nel 1921/22, del prof. G.Levi 1923/26 all‟Istituto Anatomico di
Torino, libero docente di anatomia umana (1927/29). Fu Direttore dell‟Istituto Anatomico di
Camerino e successivamente di Sassari (1930/41), Padova (1942/45), Messina (1946/52)
e
Palermo (1954/63) sino al suo ritiro dall‟insegnamento avvenuto nel 1963. Tenne rapporti di
collaborazione con le maggiori riviste scientifiche italiane e straniere. Scrisse moltissime
pubblicazioni relative in modo particolare all‟istologia e fisiologia generale, all‟anatomia e tecnica
microscopica, alla chirurgia, embriologia umana e comparata, alla medicina sociale e alla storia
della medicina. Risulta citato nell‟enciclopedia Motta, Federico Motta Editore MI. Muore a
Palermo il 16 giugno 1977.
253
GIUSEPPE DISPENZA
Nasce a Valledolmo il 2 novembre 1890 da Giuseppe Antonio e Leone
Concetta. A 18 anni entra nell‟ordine degli Agostiniani Scalzi a Palermo.
Nel 1911 viene arruolato e partecipa come artigliere alla guerra italo-turca
in Tripolitania col grado di Sergente. Nel 1914 viene mandato al fronte
orientale nella II Armata e riporta in battaglia gravi ferite e la perdita
dell‟occhio sinistro. Riceve encomi di guerra, la promozione sul campo ad
Ufficiale ed insignito di due croci al merito e di cinque medaglie di bronzo.
Nel 1920 viene ordinato sacerdote a Roma dopo di aver frequentato il Corso Teologico nella
Pontificia Università di Propaganda Fide. Ricopre per cinque volte la carica di Priore in vari
conventi di Sicilia e di Definitore provinciale. Nel 1945 viene nominato Commissario Generale
dell‟Ordine per la provincia siciliana. Grande e stimato predicatore, comunica la parola di Dio sui
pulpiti più prestigiosi di Sicilia e di molte città d‟Italia, distinguendosi per solidità di dottrina e per
eloquenza. Nel 1962 pubblica a Trapani una “Breve Storia di Valledolmo”, la prima pubblicazione
in ordine di tempo che narra, in modo accessibile a tutti, le origini storiche del paese ed il suo
sviluppo sino agli anni ‟60. Interessanti sono le notizie tramandate sui personaggi più illustri e su
alcuni episodi del tutto sconosciuti che indicano la passione dell‟autore per la ricerca storica locale.
Muore a Palermo il 4 marzo 1963, dopo una vita intensa vissuta per Dio e per la Patria.
PADRE GIUSEPPE GIAMBRONE DA VALLEDOLMO
(Valledolmo 20.01.1892 – Cefalù 03.03.1962), ingegno sfavillante e
luminoso per la sua dottrina ed operosità, abbastanza giovinetto volle
mettere al servizio del Signore le sue magnifiche doti del suo nobile
animo ed il 17 settembre 1906, festa delle Stimmate di San Francesco,
vestì la Sacra divisa.
Ordinato Sacerdote a Messina, a soli ventidue anni, il 28 giugno del
1914, fu mandato a Roma, presso l'Università Gregoriana per
proseguire gli studi, che, interrotti a causa della prima guerra mondiale,
durante la quale fu cappellano militare nei treni ospedali, furono
ripresi, cessato il conflitto, con maggiore lena ed entusiasmo.
Il cronista dell'Eco di Gibilmanna (Anno I, nov.-dic. 1919 n. 2, pp. 56 e
ss.) scrive del Confratello Padre Giuseppe:
Il nostro carissimo Padre Giuseppe da Valledolmo negli esami di Laurea era stato classificato il
primo ed aveva ottenuto il massimo dei voti con la menzione: summa cum laude. Egli, inoltre,
avrebbe dovuto ricevere la medaglia d'oro per mano dello stesso Somme Pontefice, che
benignamente aveva riservato a sé il conferimento di questa onorificenza, per una tesi di
dottorato splendatamente sostenuta sul nuovo Codice di Diritto canonico. Una malattia oltremodo
grave ha impedito al nostro distinto Confratello che si fermasse a Roma sino alla distribuzione dei
premi, così che si ritirò presso il convento francescano di Gibilmanna.
Ma Iddio aveva predisposto diversamente. “Il Signore mi ha provato come Giobbe!”, esclamò Egli
una volta. Padre Giuseppe, però, non si ribellò. Accettò la prova e si uniformò coscientemente
alla Volontà del Signore, impartendo a tutti, una sublime lezione, la più importante tra quelle che
un sacerdote può dare.
Alle 21:30 del 3 marzo del 1962, l'ape industriosa del santuario, così come era stato definito, ha
trovato riposo nel suo alveare.
Il servo buono e fedele del Signore ha ricevuto l'ambito premio dall'Eterno Sacerdote.
Anche per padre Giuseppe da Valledolmo “tutto è compiuto”!
254
COSIMO DI GIOIA FALZONE
Nato a Villarosa il 22 luglio 1896. Libero docente di Patologia e
Speciale Chirurgica all'Università di Palermo, specializzato col massimo dei
voti alla scuola chirurgica del prof. Clermont (Ginevra), si distinse per la
signorilità del tratto, per la competenza professionale e per la nobiltà
d'animo. Durante la Seconda Guerra si trasferì a Valledolmo, suo paese
d‟origine, dove operò come chirurgo in condizioni di estrema precarietà nel
piccolo Ospedale Ambulatorio "Gioia-Barone", eseguendo gratuitamente
interventi chirurgici sui civili e particolarmente sui militari bisognosi di
cure, nel tentativo di alleviarne le sofferenze. Morì nel fiore degli anni a
Roma il 23 dicembre 1951 in seguito ad operazione, compianto dai
Valledolmesi che ne avevano apprezzato la bravura come medico-chirurgo e il suo gran cuore di
gentiluomo.
ROSARIO CAMPO
Nacque a Valledolmo il 26 ottobre 1901. Dopo una serie ininterrotta di
sindaci e podestà di estrazione “civile”, ossia borghese, che si
avvicendarono nell‟amministrare il Comune di Valledolmo, nel 1946 fu
eletto sindaco Rosario Campo, ex falegname, autodidatta e attivista
socialista. La nuova gestione amministrativa destò sogni di speranze tra la
povera gente e si mostrò decisa a dare risposte concrete ai bisogni delle
classi umili. Furono eseguite opere di pubblica utilità tra cui la
sistemazione delle vie cittadine con numerosi cantieri-scuola finanziati
dalla Regione. Fu particolarmente curata l‟assistenza agli anziani e alle famiglie più disagiate,
con sussidi. Rieletto sindaco del 1960 si adoperò a risolvere i tanti problemi come la
regolamentazione della distribuzione idrica, l‟ammodernamento degli arredi scolastici e degli
uffici comunali, il completamento e la progettazione di nuove opere pubbliche. Come politico e
sindacalista militante nel partito socialista ebbe a cuore il destino di tanti contadini che
chiedevano “pane e lavoro”. Infatti, nell‟immediato dopoguerra partecipò alla lotta contro il
latifondo organizzando occupazioni simboliche delle terre incolte nei feudi viciniori, tenendo
infuocati comizi e partecipando a convegni e manifestazioni. Per merito suo molti valledolmesi
ebbero i benefici della Riforma Agraria fatta dal Governo di Roma. Nel 1961 fondò la
Cooperativa Vitivinicola Castellucci Miano, di cui fu Presidente per molti anni, per la
costruzione di una Cantina Sociale. L‟opera fu finanziata dalla Cassa per il Mezzogiorno ed
inaugurata nel 1975. Una lapide ricorda ai posteri l‟artefice principale. Fu eletto Consigliere
Provinciale di Palermo parecchie volte, espletando il suo mandato con dedizione ed impegno, e
ricoprendo anche la carica di Assessore. Muore a Palermo il 16 giugn o 1986.
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ORAZIO GRANATA
Nato a Valledolmo l‟1 gennaio 1916. Professore. Laureato in Lettere
Classiche presso l‟Università di Palermo, ha ivi insegnato nelle scuole
statali con competenza e passione. Nel marzo 1970 pubblica il libro “Il
viaggio ideale” ed Mori, poesie e racconti vari a uso della scuola media,
nel 1977 “Gente di Sicilia” ed. Mori. Nel 1982 l‟Amministrazione
Comunale di Valledolmo pubblica la sua monografia “Valledolmo
dall‟origine ai giorni nostri”, Arti Grafiche Renna, Palermo, in cui
l‟autore si distingue per l‟attenta analisi dei documenti storici, per il
puntuale confronto delle varie tesi storiografiche sulla fondazione e sullo
sviluppo sociale ed economico di Valledolmo e per il suo impegno nella ricostruzione storica di
personaggi, amministratori, tradizioni ed usi accuratamente tramandati. Essa costituisce la prima
opera storica su Valledolmo veramente apprezzabile e fondamentale.
Gli fu fatale l‟ennesimo viaggio compiuto da e per Catania, preannunciato con una lettera al
Sindaco di Valledolmo datata 10 marzo 1983, dove si recava per “… il proseguimento delle mie
ricerche per ampliare e perfezionare la pubblicazione su Castel Normanno (Valledolmo n.d.r.)
che intendo illustrare con tutti i mezzi a mia disposizione” muore infatti l‟11 aprile 1983 in un
incidente stradale sulla Palermo Catania, nei pressi di Enna.
MEZZASALMA CONCETTA 1
Il 28 gennaio 2009 è morta a Palermo Concetta Mezzasalma: “Donna di
incomparabili virtù che ha lottato per il trionfo della libertà dei più
deboli”, così la ricordano le figlie, nel necrologio. Nata a Valledolmo,
grande feudo delle Madonie, l'8 novembre del 1920, da genitori
contadini antifascisti, Concetta conosce la miseria e la dura vita alla
quale sono sottoposti i lavoratori della terra. Sposatasi giovanissima e
madre di tre figlie, perde in guerra il suo amato, giovane sposo. Vedova
di guerra, rimane sola con tre bimbe: Giovanna, Maria ed Enza, nata
dopo la morte del padre, ma può contare sull'appoggio della sua
famiglia originaria, la quale le starà accanto. La vita la sottopone a dura prova, accrescendo la
sua voglia di giustizia sociale per i deboli e i poveri. Essere vedova e impegnarsi pubblicamente
non doveva essere facile a quel tempo in cui soprattutto in Sicilia i pregiudizi erano forti.
Tuttavia la sua determinazione la porta a impegnarsi all'interno della Confederterra siciliana,
diventando una dirigente e una vera capopopolo, affiancata da uomini del Partito Comunista
come Pio La Torre, Nicola Cipolla, Emanuele Macaluso che all'epoca stavano a fianco dei
contadini. Compagne di lotte furono anche donne come Gina Mare, Ina Ferlisi, Giuseppina
Vittone, Giuseppina Zacco, Antonietta Profita e la sorella Lucia. Fu anche tra le fondatrici e
dirigenti dell'U.D.I. Di Palermo. Nicola Cipolla, allora dirigente del Partito Comunista, ricorda
l'incredulità e la gioia dei compagni nell'appurare le gesta sicure di Concettina, il 9 marzo 1950
(il giorno prima dell'arresto di Pio La Torre), che a cavallo ad un mulo, con la bandiera rossa fra
le mani, aveva guidato duemila contadini, sotto gli occhi dei carabinieri, occupando le terre di
Prizzi, paese del capo-contadino Nicola Alongi, ammazzato nel 1920, durante uno sciopero. Era
256
una vera trascinatrice di folle, riusciva a coinvolgere le donne gravide e quelle che allattavano.
All'epoca in Sicilia, le donne erano in prima fila nelle lotte contadine, accanto ai mariti, ai
fratelli, ai padri. La presenza di Concetta rassicurava tante madri che acconsentivano alle figlie di
andare a occupare le terre e di fare politica. Tuttavia la sua libertà, forza e determinazione
davano fastidio ai padroni e ai preti che per metterla in cattiva luce avanzavano pettegolezzi e
cattiverie sul suo conto, approfittando del fatto che fosse una vedova. Concetta racconta di padre
Capizzi che la chiamava vedova allegra, mettendo in giro calunnie infamanti sul suo conto, senza
neanche conoscerla, gettando così ombre e discredito sulla sua personalità. Così un giorno
durante un viaggio in corriera, trovandovi il prete, si rivolge a lui chiedendogli se la
riconoscesse, ma il religioso dice di non averla mai vista. Allora Concetta insiste e lo obbliga a
dire forte di non conoscerla, rinfacciandogli di avere parlato male di lei senza averla mai vista.
Da quel giorno diventa ancora più popolare per il suo coraggio. Beh, le donne sono sempre state
soggette a calunnie più degli uomini, succede anche adesso! Tuttavia forte era all'epoca il sogno
di un futuro migliore, di una vita dignitosa, senza angherie, senza umiliazioni per le vessazioni
dei padroni, protetti dalla mafia locale che minacciava la vita dei contadini, ridotti alla fame,
calpestati nella dignità, sfiancati dal lavoro sotto il sole dalla mattina alla sera, nell'aia del
signorotto locale. La letteratura è ricca di testimonianze dirette dei protagonisti di quell'epoca
che hanno fatto la storia con la pelle bagnata dal sudore e in più casi col sacrificio del sangue.
Concetta darà un grande contributo alla Riforma Agraria in Sicilia, ovvero alla lotta per la
distribuzione della terra, tanto sognata, ai contadini. In quegli anni incontra Ignazio Drago,
dirigente del Partito Comunista, anch'egli provato dal dolore per la morte di un fratello
prigioniero dei nazisti. L'incontro fu fatale. La vita le ridava quello che le aveva tolto. Drago,
nipote del poeta Buttitta, dirà che si era innamorato di una persona assai speciale e benché sette
anni più grande di lui, decide di sposarla, divenendo padre delle sue tre figlie. Il matrimonio fu
accolto con stupore, ma Concetta era assai bella e dolce e non poteva lasciare nessuno ostile a
lei. Dalla loro unione nasce una quarta figlia, Grazia. Nel '68 Concetta lascia l'impegno nel
Partito e nel 1970 la coppia si trasferisce a Milano dove rimarranno fino alla morte del marito,
nell'aprile del 2007. Da quel momento Concetta vivrà a Palermo, dove ora riposa accanto al
marito. Ha ricoperto un grande posto nella storia del movimento contadino per l'occupazione
della terra, ma anche nella storia delle donne siciliane, italiane e dell'universo e lascia un vuoto
per la sua figura umana e politica di autenticità e spessore, soprattutto in questo tempo di
incertezze e debolezze politiche.
(1) Da un articolo di Mirella Mascellino
257
ALTRI PERSONAGGI VIVENTI O SCOMPARSI
ROMANO ING. LUIGI (Agronomo) - nominato rappresentante presso il Consiglio forestale con atto
del Consiglio n. 88 del 03.10.1881;
Allo stesso era stata intestata l‟attuale via Roma in ottemperanza alla delibera del Podestà del
18.09.1931 avente per oggetto “cambio nome da Via Romano a Via Roma”.
BARONE GEOM. LUIGI (podestà) fu Antonino e fu Manzella Santa n. 4.6.1893 m. 29.07.1960; fu
podestà e tecnico del Comune.
CAV. LO DICO DOMENICO – Medico condotto – più volte Sindaco n.23.11.1907 m. 23.12.1989.
PULVINO AVV. EPIFANIO – Sindaco n. 07.06.1923 m. 08.06.2009
BATTAGLIA SEBASTIANO – Sindaco n.16.06.1940 m. 17.01.2009
GIAMBRONE CAV. CARMELO – Sindaco n.12.03.1908 m. 12.10.1998
PULVINO PROF. CALOGERO – Valledolmo 04.09.1926 poeta (vivente) Pubblica vari libri di
poesie.
DISPENZA PROF. GIOACCHINO – Valledolmo 09.05.1930-16.08.2013 Scrittore Pubblica:
“Proverbi siciliani” ed. Comune di Valledolmo – “Dice il proverbio” ed. Paoline– “La Valle
dell‟Olmo”, Romanzo Storico Ed. Rosaria Arti Grafiche.
SCIAVOLINO VINCENZO – Valledolmo 18.01.1937 Scultore, pittore, incisore (vivente).
SCIAVOLINO PIERO – Valledolmo 10.11.1945 Pittore (vivente).
CICERO CARMELO – Valledolmo 09.06.1948 Pittore, scultore (vivente).
MEZZASALMA LUCIA – Valledolmo 15.04.1929 poetessa (vivente) pubblica “Amo la Vita” ed. La
Palma.
TOMMASO CAPPELLINO – Prete (scomparso) allo stesso è intestata una via di Valledolmo.
SANFILIPPO PASQUALE – Prete n. 1911 m. 17.07.1996.
OGNIBENE ANTONINO – Prete (scomparso).
SAC. BARONE FEDELE n. 20.5.1845 m. 9.1.1922.
DISPENZA LUIGI (fratello del prof. Gioacchino) poeta.
MUSCATO CARMELO – pubblica “La questione delle dottrine non scritte e l‟esoterismo di
Platone” Ed. Asram Vidya (vivente).
CERAMI PAOLO (artigiano, fabbro ferraio, dalla sua bottega sono usciti vari manufatti di pregio
quali la cancellata del monumento ai caduti, la cancellata del Parco delle Rimembranze etc.)
n. 28.04.1894 m. 11.07.1967.
258
CARUANA PROF. GIOVANNI n. 14.9.1909 m. 26.08.1979 (Insegnante per oltre un trentennio alla
scuola elementare)
CRISTINA MARIA – insegnante alla scuola elementare.
VACANTI DR. PIETRO (Farmacista) n. 24.11.1904 m. 14.11.1981.
PARLATO PROF. GIUSEPPE n. 13.07.1894 m. 5.8.1968 (fu segretario Comunale – negli ultimi
anni insegnò lettere alla scuola media statale di Valledolmo).
SCIAVOLINO CAV. GIUSEPPE – n. 05.07.1899 reduce della grande guerra, “ragazzo del 99”
259
COMUNE DI VALLEDOLMO
Provincia di Palermo
POPOLAZIONE DEL COMUNE DI VALLEDOLMO DAL 1681
ANNO
1681
1714
1748 - 52
1798
1805
1811
1831
1861
1871
1881
1881
1893 - 96
1901
1911
1921
1931
1936
1951
1961
1971
1981
1991
2000
2001
2011
POPOLAZIONE
RESIDENTE
243
361
1.131
4.252
3.710
4.000
5.818
6.854
6.987
6.806
8.015
8.015
5.577
5.214
5.355
6.177
6.873
8.074
7.071
5.544
5.073
4.689
4.362
4.145
3.7473.753
POPOLAZIONE
PRESENTE
FONTE
O. Granata “Valledolmo dall‟origine ai giorni nostri”
O. Granata “Valledolmo dall‟origine ai giorni nostri”
O. Granata “Valledolmo dall‟origine ai giorni nostri”
O. Granata “Valledolmo dall‟origine ai giorni nostri”
O. Granata “Valledolmo dall‟origine ai giorni nostri”
O. Granata “Valledolmo dall‟origine ai giorni nostri”
O. Granata “Valledolmo dall‟origine ai giorni nostri”
6.814
7.003
O. Granata “Valledolmo dall‟origine ai giorni nostri”
7.984
O. Granata “Valledolmo dall‟origine ai giorni nostri”
5.799
5.132
5.287
6.092
6.407
7.443
6.753
5.012
4.886
4.553
Dati ISTAT Censimento generale popolazione
Dati ISTAT Censimento generale popolazione
Dati ISTAT Censimento generale popolazione
Dati ISTAT Censimento generale popolazione
Dati ISTAT Censimento generale popolazione
Dati ISTAT Censimento generale popolazione
Dati ufficio anagrafe al 31.03.2000
Censimento 2001 - dati comunali
Censimento 2011 - dati comunali
3.897
Diploma d‟onore del 01.06.1957 al Comune di Valledolmo per il regolare e tempestivo
Svolgimento delle operazioni di censimento
260
LA CASERMA DEI CARABINIERI
La Stazione dei carabinieri a Valledolmo risale agli inizi del "900" essa ha avuto sede in Via
Purità angolo Corso Garibaldi nel palazzo di Cosimo Comella, successivamente trasferita in Via
Anime Sante nel palazzo appartenente alla famiglia Castellana; alla fine degli anni ‟70 la Caserma fu
trasferita in Via Chiavetta nel palazzo di proprietà del Veterinario Dr. Antonino Piazza (appartenuto in
precedenza al veterinario Dr. Riili Paolo) e dall‟agosto 2002 (dopo la temuta chiusura della stessa e
una petizione popolare a favore del mantenimento in loco) ubicata nei locali dell‟ex asilo nido in via
Portella Lampo; attualmente è comandata dal maresciallo Giuseppe Sapia.
Il Carabiniere Satariano Daniele classe 1924 da Termini Imerese in servizio presso la Caserma
di Valledolmo (dove esiste una foto) fu ucciso l‟11.06.1945 nelle campagne di Cifiliana (o in contrada
Cordicella) in un conflitto a fuoco con alcuni banditi.
Il Carabiniere Lo Tempio Vincenzo nato a Valledolmo il 16.11.1911 fu ucciso all‟età di 35 anni
nel 1946 in un conflitto a fuoco a Palermo in corso Olivuzza.
261
Funerali del brig. Lo Tempio Vincenzo – Valledolmo Agosto 1946
Foto prof. Luigi Battaglia
L‟attuale Caserma dei Carabinieri
262
I PIU‟ ECLATANTI FATTI DI CRONACA NERA ACCADUTI A
VALLEDOLMO
DALLA FONDAZIONE ALL‟800
Si dovrà arrivare quasi alla metà dell‟Ottocento per imbattersi in un efferato delitto perpetrato
nell‟abitato di Valledolmo, vogliamo dire nell‟assassinio del giovane valente avvocato Valentino
Martina, antesignano, lo definisce il Dispenza, dell‟indipendenza italiana e collega stimatissimo di
Francesco Crispi e suo collaboratore nella fatidica opera del Risorgimento italiano» 2. L‟origine del
misfatto, a quanto ci è stato narrato da un novantenne degno di fede, deve ricercarsi nell‟aria di
superiorità con cui il giovane trattava la classe dominante del paese e soprattutto in una sua vera o
sognata relazione intima avuta con una giovane avvenente di famiglia che contava tanto nel luogo.
L‟offesa gli sollevò contro la classe dominante che, a dispetto delle estreme cautele sue, con un
perfido stratagemma, per opera di due amici traditori, lo fece assalire in casa e finire a coltellate nella
stradetta di casa sua, facendo credere che era stato assassinato così barbaramente perchè autore della
peste che mieteva vittime nel paese. A riprova dell‟accusa si mostrava a tutti il barattolo dei germi
dell‟infame epidemia, che, poi, altro non era che un barattolo di sapone per barba!
Delitto di mafia? Ci vuole una buona dose di malafede per ingozzarselo come tale.
Il Dispenza, che passò sotto silenzio la tragica fine del Martina, scrisse di lui: «Se non fosse morto
giovanissimo, la Patria avrebbe avuto in lui un eccezionale rappresentante e strenuo difensore
politico»3. Si era nell‟anno di grazia 1848. (Prof. Granata)
„900
Tra i tanti delitti perpetrati in quegli anni dall‟onorata società Valledolmese destò dolore e terrore
una lunga catena di omicidi, il cui primo anello fu trovato al famigerato Ponte di Concetta nell'exfeudo Gurfa, in territorio di Alia, e l‟ultimo in contrada Zàgara, territorio di Sclafani, dove da una
cosca forestiera venne sterminata quasi tutta la gente d‟una grossa azienda valledolmese. Il Giornale di
Sicilia così ne riferì: «Alle ore 19 del 22 gennaio (1926), in contrada Zàgara, alcuni malfattori armati,
circondata la fattoria di Guggino Giuseppe, di anni 55, possidente di Valledolmo, uccisero per
motivi di vendetta tutta la famiglia Guggino e alcuni impiegati, complessivamente nove persone e
otto vacche del medesimo. L‟eccidio avvenne così: sette malfattori armati si presentarono alla fattoria
e chiesero di parlare col proprietario. Appreso che egli era assente, spararono sulla moglie Antonina
di 50 anni, e sui figli Grazia di 18 anni e Giuseppe di 15, che morirono quasi subito. Vennero poi
uccisi il campiere Gioacchino Ortolani di 30 anni da Polizzi, Lo Jacono Antonino di anni 50, il
figlio di lui Cosimo di 15 anni, Domenico Fodale di 17, Gioacchino Castiglia di 15, Giovanni
Spadaro di 16, i quali tutti si trovavano riuniti nella fattoria. La strage si concluse con una scarica di
fucilate contro i bovini della fattoria. La causale di tutta la strage pare debba ascriversi a ragione di
predominio nel campo degli affitti»4. (prof. Granata)
Il Prefetto di ferro - come poi sarà chiamato il Mori – d‟accordo col Questore Crimi e col
Commissario Di Fede, rafforzata la Polizia con duecento pattuglie di vigilanza diurna e notturna nelle
città e nelle campagne, con una forza di circa ottocento uomini passò senz'altro all‟attacco. E dopo
avere rastrellato nelle province di Girgenti e Caltanissetta oltre trecento mafiosi, rei di furti, di rapine e
omicidi, diede inizio a quella vasta ed energica azione che, senza esagerazione, venne chiamata poi la
«Battaglia delle Madonie». Nel giro d‟una quindicina di giorni fece piazza pulita di circa trecento
delinquenti operanti ad Alimena, a Caltavuturo, a Polizzi, a Castellana, alle Petralie, a Geraci Siculo e
a Ganci, nella quale ultima vennero intrappolati circa centocinquanta malfattori con i loro spavaldi
caporioni Andaloro e Ferrarello5. Venne, quindi, la volta del circondario di Termini Imerese, infestato
da numerose e attivissime bande armate che rendevano impossibile la vita ai lavoratori dei campi.
2
P. DISPENZA, op. cit., p. 38.
P. DISPENZA, op. cit., p. 38.
4
Giornale di Sicilia del 22 gennaio 1926.
5
Il Ferrarello, coadiuvato nei suoi misfatti da numerosi fratelli e cugini, era inteso per la sua efferatezza «sciloccu», perchè,
per dove passava, era una ventata di scirocco. Nota tratta da Mafia e Fascismo di SALVO PORTO, Palermo, 1976.
3
263
Valledolmo con tre bande, Sclafani, Alia, Roccapalumba, Montemaggiore, Cerda, Aliminusa, Trabia,
Càccamo, Sciara e Altavilla furono teatro della vasta operazione di bonifica, «condotta con la tecnica
di grossi movimenti di forze, di mezzi, di accerchiamenti di paesi e di case, e con bandi intermittenti di
autoconsegnarsi entro dodici ore, pena, per i renitenti, l‟arresto delle madri o delle mogli»6.
Il «Giornale di Sicilia» ci fornisce la cronaca di questa operazione nella sua fase conclusiva:
«Dopo circa un mese di laboriose indagini sono stati arrestati gli autori di 25 omicidi, di 6
mancati omicidi, della scomparsa di tre individui, di 26 rapine, di 9 furti e di una tentata
estorsione. Si è proceduto sui mancati omicidi di Garlisi Antonino, di Inguaggiato Pietro, di
Panepinto Giovanni e Rosaci Francesco; sulla scomparsa di Rosaci Francesco e Rosaci
Candeloro; sull‟omicidio di Battaglia Antonino, reati avvenuti a Valledolmo nel 1923. Sono stati
scoperti i furti in danno di Granata Lucio Vincenzo e di Guzzetta Antonio; della rapina in danno
di Piazza Rosolino; delle rapine subite da Battaglia Carmelo, Guzzetta Cosimo e Nicosia Angelo.
Queste operazioni ladresche si svolsero in diverse località di Valledolmo lo scorso anno» 7.
L‟operazione provvidenziale del Commissario Di Fede «sfociò nell‟arresto di 285 delinquenti, di
cui 146 tradotti con diversi mezzi nelle nostre carceri giudiziarie, 139 rinchiusi nel carcere di
Termini»8.
Tirando le somme delle sue brillanti operazioni, il Mori concludeva nel suo libro sulla mafia: «Di
fronte alla presenza vigile ed assidua della Polizia, la legge del silenzio, dell‟omertà, cominciava a
cadere, e molti cittadini, riacquistato l‟uso della parola, si decisero a denunziare i danni, le minacce, i
soprusi e le estorsioni, di cui erano stati vittime silenziose» 9. Come pere troppo mature al soffio del
libeccio, anche a Valledolmo, alla fine del 1928, caddero nel pozzo della Giustizia trentatrè malfattori,
i cui nomi furono, dopo il «Processone di Termini», pubblicati dal «Giornale di Sicilia» di quell‟anno,
il quale, da chi ne avesse vaghezza, può essere consultato presso le Biblioteche di Palermo.
Valledolmo ha eternato la sua profonda gratitudine a lui in una foto scattata in occasione
della affollatissima festa della «Liberazione dalla mafia», celebrata in Piazza dell'Olmo, e dallo
stesso Mori, che vi intervenne, inserita nel suo libro Con la mafia ai ferri corti, edita da
Mondadori nel 1932.
Scrivere delle gesta della mafia, risorta a miglior vita per la caduta del Fascismo, compiute durante
e dopo la Seconda Guerra Mondiale, anche limitatamente a quelle riguardanti il fronte di Valledolmo,
non può essere compito nostro per ragioni facilmente intuibili. Ci corre, però, l‟obbligo di scrivere che,
dopo l‟eliminazione cruenta degli epigoni della vecchia mafia, freddati da mano ignota in pieno centro
abitato, il Comune, se il senno non ci inganna, gode d‟una tranquillità abbastanza soddisfacente.
(Granata).
6
C. MORI, op. cit., p. 297.
Giornale di Sicilia del 12 marzo 1926.
8
C. MORI, op. cit., p. 305.
9
C. MORI, op. cit., p. 307. E' ancora vivo nella mente di chi scrive queste pagine il freddo gelido della notte in cui militi e
carabinieri, posti alle bocche delle tane, attendevano i lupi mannari agli usci delle loro case e dei loro nascondigli: i militi
infreddoliti si scaldavano ai fuochi accesi nelle strade.
7
264
La Tribuna ( supplemento illustrato della Domenica del Corriere) nel numero 31 del 02.08.1896
riporta in copertina l‟uccisione nel bosco di Valledolmo di un uomo scambiato per brigante
da parte dei coniugi francesi Oltoman.
265
Copia di un settimanale di cronaca nera fine anni 40 sequestro a scopo di estorsione
di La Duca Vincenzo e di Leone Calogero
266
Copia di un settimanale di cronaca nera fine anni 40 sequestro a scopo di estorsione
di La Duca Vincenzo e di Leone Calogero
267
EX CENTRALE ELETTRICA CON ANNESSO MULINO S.GIUSEPPE
Foto prof. Luigi Battaglia
Ex centrale elettrica con annesso il mulino S. Giuseppe oggi di proprietà della Parrocchia
1932 certificato al portatore per due azioni da lire 50 del mulino e centrale elettrica S. Giuseppe
268
PORTALI E BATTENTI
Foto prof. Luigi Battaglia
Ingresso baglio Castellana
Foto prof. Luigi Battaglia
Ex Centrale elettrica
Foto prof. Luigi Battaglia
Via T. Cappellino 65 casa Dr. Pietro Vacanti
Foto prof. Luigi Battaglia
Municipio via Chiavetta
269
Via Gioia 7 casa Conti Antonino ex Casa Gioia
Foto prof. Luigi Battaglia
Via Tasca 48 casa dr. Giovanni Leone
Piazza Madrice casa Banco di Credito Cooperativo
ex casa Vacanti
Via Cadorna 46 casa Bellanca Filippo
Foto prof. Luigi Battaglia
Via Tasca 34 casa Battaglia Gaetano
Via Cap. Boer 119
270
Foto prof. Luigi Battaglia
Foto prof. Luigi Battaglia
Via Tasca casa dr. Giovanni Leone
Via Gioia 9 casa podestà Gioia
Foto prof. Luigi Battaglia
Sportello in ghisa per attacco d‟acqua; furono installati sicuramente
con la prima condotta idrica in quanto è ben visibile lo stemma del fascio
271
BEVAI E FONTANE
Foto prof. Luigi Battaglia
Bevaio acqua della noce
Foto prof. Luigi Battaglia
Bevaio Acqua della Signora
Foto prof. Luigi Battaglia
Bevaio via Cifiliana oggi in disuso
Foto prof. Luigi Battaglia
Bevaio contrada Mandranuova
Foto prof. Luigi Battaglia
Bevaio a valle del paese
Foto prof. Luigi Battaglia
Bevaio contrada Cifiliana
272
Foto prof. Luigi Battaglia
Foto prof. Luigi Battaglia
Bevaio scialuchedda
Bevaio a valle del paese ristrutturato
Foto prof. Luigi Battaglia
Bevaio rotondo
Foto prof. Luigi Battaglia
Fontanella Via Cavour
Foto prof. Luigi Battaglia
Particolare della fontana di via Cavour
Foto prof. Luigi Battaglia
Fontana via Cavour
273
Foto prof. Luigi Battaglia
Pozzo baglio Castellana
Foto prof. Luigi Battaglia
Fontanella Piazza Trappeto
Foto prof. Luigi Battaglia
Fontana piazza Trappeto
Foto prof. Luigi Battaglia
Fontana Via Vitt. Emanuele II°
274
LA BANDA MUSICALE
Complesso Bandistico "Vincenzo Bellini" (1922)1
Associazione Musicale "Vincenzo Bellini" (1984)
N. Tesserati
Consiglio d'Amministrazione
45
Castrenze Borzillieri (resp.
amm.)
Orazio Dispensa, Pietro
Vallone,
Calogero Vallone, Rosanna
Panepinto
Via Sant'Antonio - 90029
Valledolmo
0921.542452
Rosario Pera
Orazio Borzillieri
45
10
Indirizzo
Recapito Telefonico
Maestro
Capobanda
Organico
Diplomati in strumento
Informazioni fornite da Orazio Dispensa
La locale banda musicale nasce nel 1922 dal desiderio di più di 40 elementi che la
compongono e che hanno voglia di stare insieme facendo musica. I maestri che hanno
diretto la banda nel corso degli anni sono stati: Isidoro Grasso anno 1922, Lupo 1923, Vinci
1994, Amorelli 1926, Ippolito 1934, lannelli 1935, Martino Bello 1936 , Abbate 1943, Gallo
1945, Riggio 1948, Longo 1950, Domenico Battista 1954, Stefano Ausino 1956, Francesco
Alongi 1968, Salvatore Ragusa 1974, Gino Longo 1980, Rosario Pera dal 1982. Oggi
l'associazione è composta da 45 elementi e vanta la presenza di validi professionisti che
hanno partecipato a concorsi, rassegne, corsi di perfezionamento e attività di vario genere
ricevendo
numerosi riconoscimenti in ambito regionale, nazionale ed internazionale. Essa si è distinta
non soltanto per la formazione, ma sopratutto per varietà del repertorio musicale che
esegue: dalle marce sinfoniche alla musica popolare, dal jazz alla musica dei grandi autori
dei classici oltre a brani musicali moderni. .All'interno dell'associazione operano il gruppo
strumentale di fiati "Vincenzo Bellini" e una compagnia teatrale.
(1)
Pagg 128 e 129 del Volume “Le bande musicali in Sicilia – La Provincia di Palermo Edito
dalla Regione Siciliana Ass.to Benu Culturali Ambientali e P.I. e Associazione Culturale
L‟Isola Felice – Edizioni Arianna 2006
275
Valledolmo 6 aprile 1922 La Banda musicale da poco formatasi, da sx a dx e dall‟alto in basso - prima
fila: 1)Panepinto Castrenze 2)La Duca 3)Sangiorgi Vincenzo 4)Cappellino Pietro 5)Orlando Damiano
6)Rizzo 7)Barcellona Salvatore 8)Parlato Benedetto 9)Messina Carmelo - Seconda fila la terza
persona con la divisa da musicante: 1)Panepinto Francesco, mastro Ciccio 2)Ferrara 3)Messina
Gesualdo 4)Vacanti Salvatore 5)Cangelosi Giuseppe 6)Spera Giuseppe 7)Non identificato 8) Non
identificato 9) Natale Di Liberto, calzolaio non musicante 10) col berretto e il vestito scuro Tagliarino
- Terza fila: 1)Polizzi Cosimo 2)Bellanca Giuseppe 3)Muscato Castrenze 4)? 5)Mancuso Antonino
6)Parlato Orazio capo banda 7)Il maestro della banda Isidoro Grasso 8)Bellanca Antonino capo banda
9)Bellanca calogero 10)Di Pietra Calogero “masciu Liddu”10) 11? 12)Gervasi - Quarta fila: 1)?
2)Pizzolanti Antonino 3)? 4)Barone Angelo, postino 5)? 6)Bellanca Nicolò cognato di Damiano
Orlando 7)Castrogiovanni Angelo, calzolaio 8)‟ 9? 10) Giuffrè Francesco 11)Gervasi Giuseppe quinta fila seduti a terra: 1) Fina Andrea (Nniria) 2) Ortolani Vincenzo, fabbro 3)?
Anni 20-30 banda musicale reparto Valledolmo
276
La banda musicale nel 1934
277
SCOLARESCHE
Anno 1912
Valledolmo scolaresca anni ‟20 in primo piano da sx a dx il n. 5 è Nicolò
Bellanca n 7.7.1914, in seconda fila dal basso in alto, sedute, la n. 7 è La
Duca Vincenza nata 1913 in terza fila la n. 6 è Chiavetta Teresa
278
Scolaresca anni „20
Anni „20
279
Anni ‟30 scalinata Parco delle Rimembranze maestra Cristina
Anni ‟20-30 scolaresca giovani Balilla
280
Anno scolastico 1957-1958
Anni ‟60 insegnante prof. Giovanni Caruana
281
Anni ‟60 insegnante prof. Giovanni Caruana
Anno scolastico 1953-1954 parco delle rimembranze insegnante prof. Antonino Gullo
282
Certificato di studio 1923-1924
283
Pagella scolastica 1926-1927
284
SPORT E CULTURA
La squadra di calcio anni „50
Anni ‟50 campetto Cersi (acrobatica rovesciata)
285
Anni ‟50 campetto Cersi prima della partita
Valledolmo 6 ottobre 1956 Recita allo Stagnone “Una gara in montagna”
da sx a dx le ragazze: 1) Silvia Messina, 2) Franca Lo Iacono, 3) Igea Arnao, 4) Anna Giuffrè - in secondo piano 1)
Nino Pulvino, 2) Ettore Arnao, 3) Totò Di Prima, 4) Nino Messina (fr.llo del Notaio), 5) Nino Spera, 6) Rosario
Ippolito, 7) Antonino Dispenza (f.llo di Padre Gioacchino), 8) Antonio Polizzi, 09) Nino Messina (pat. Gesualdo)
10) Nicola Giuffrè, 11) Salvatore Cangelosi, 12) Totò Conti, 13) Vincenzo Giuffrè, 14) Giacomino Sangiorgi
286
Valledolmo 6 ottobre 1956 Recita allo Stagnone “Il divo del cinema”?
in primo piano da sx a dx: 1) Maria Tripi , 2) Franca Lo Iacono, 3) Silvia Messina, 4) Anna
Cangelosi, 5) Giuseppina Panzica, 6) Vincenzo Giuffrè
In seconda fila: 1) Nino Messina (fratello del Notaio), 2) Nicola Giuffrè, 3) Totò Spera
in terza fila: 1) Antonio Polizzi, 2) Nino Messina, 3) Nino Pulvino, 4) Anna Giuffrè,
5) Giacomino Sangiorgi, 6) Nino Spera, 7) Salvatore Cangelosi, 8) Vincenzo Dispenza.
287
RICORRENZA DEL 350° DELLA FONDAZIONE DEL PAESE
Nell‟anno 2000 in occasione della ricorrenza del 350° anniversario della fondazione del
paese sono state intraprese diverse iniziative onde commemorare l‟evento; in particolare è
stata edita una cartolina riportante una parte della licentia populandi del 17 Agosto 1650
data da Filippo IV a Giuseppe Cutelli per la popolazione della Baronia di Vallis dell‟Ulmo
dando il nome di Castrum Nortmandi (Castelnormanno) al nuovo villaggio. E‟ stata
collocata sulla facciata del Municipio di via Chiavetta una lapide con una scultura del
maestro Puleo “A RICORDO DEL SACRIFICIO DI GIOVANNI FALCONE E
PAOLO BORSELLINO E DI TUTTI I CADUTI NELLA LOTTA ALLA
CRIMINALITA‟ ORGANIZZATA”
Cerimonia della scopertura della lapide
Cerimonia della scopertura della lapide
288
Seduta straordinaria del Consiglio Comunale
Cartolina edita nel 350° anniversario della fondazione del paese
289
L‟ATTRICE SABRINA FERILLI IN VISITA A VALLEDOLMO
Il 25 Luglio 2005 la famosa attrice Sabrina Ferilli è stata in visita privata a Valledolmo
ospite del suo amico Valledolmese dr. Rino Ferrara; in particolare ha visitato la Società Operai
ricevuta dal presidente sig. Gervasi Orazio, dal Consiglio e da moltissimi soci.
La Ferilli è stata anche presso l‟aula Consiliare del Municipio ove ha ricevuto un attestato
a firma di tutto il Consiglio Comunale.
Da sx: dr. Rino Ferrara, prof. Salvatore Parlato (Presidente del Consiglio),
l‟attrice Sabrina Ferilli, Nicola Miceli (Sindaco), Giuseppe Modica (vice Sindaco)
Da sx: Gervasi Orazio (presidente del Consiglio), l‟attrice Sabrina Ferilli,
Rosario Vallone (presedente Grande Assemblea), dr. Rino Ferrara
290
RADUNO FERRARI
Il 15 Aprle 2007 si è svolto a Valledolmo un raduno di auto FERRARI portando in
paese una ventata di allegria e di colore.
Foto prof. Luigi Battaglia
Le Ferrari in via Cadorna
Foto prof. Luigi Battaglia
La sfilata in via Garibaldi
291
MOTORADUNO
Il 23 Settembre 2007 e il 10.09.2008 si sono svolti a Valledolmo due motoraduni di a
cui hanno partecipato motociclisti da tutta la Sicilia.
Foto prof. Luigi Battaglia
arrivo in paese 2007
Piazza dell‟Olmo 11.03.2008
292
IL GIRO D‟ITALIA A VALLEDOLMO
L‟11 Maggio del 2008 il giro ciclistico d‟Italia ha attraversato l‟abitato di Valledlomo
Locandina di benvenuto al Giro
11.05.2008 il giro a Valledolmo
293
MOSTRA E SFILATA AUTO D‟EPOCA
Il 29 Giugno 2008 si è svolta la mostra e relativa sfilata di auto d‟epoca facendo
così conoscere ai più giovani le automobili di un tempo.
Foto prof. Luigi Battaglia
La mitica Balilla
Foto prof. Luigi Battaglia
scorcio della sfilata
294
150° ANNIVERSARIO DELL‟UNITA‟ D‟ITALIA
17 MARZO 2011
Foto prof. Luigi Battaglia
Proiezione sulla facciata della Chiesa delle Anime Sante 17.03.2011
Foto prof. Luigi Battaglia
Cerimonia 150° unità d‟Italia 17.03.2011
295
Foto prof. Luigi Battaglia
Cerimonia 150° unità d‟Italia 17.03.2011
Foto prof. Luigi Battaglia
Cerimonia 150° unità d‟Italia 17.03.2011
296
LA RELIQUIA DEL SANGUE DEL BEATO GIOVANNI PAOLO II° A
VALLEDOLMO
5 e 6 Maggio 2012 la Sacra Reliquia nella chiesa Madre nelle mani di don Krys
La Sacra Reliquia in primo piano
297
QUADRI MANIFESTAZIONI ARTISTICHE MURALES
Negli ultimi 30 anni si sono svolti a Valledolmo diversi concorsi di pittura estemporanea e
si sono realizzati alcuni murales nonché parecchie mostre collettive o personali; i quadri
premiati delle estemporanee per regolamento rimanevano di proprietà del Comune, di seguito
si riportano alcune foto:
Foto prof. Luigi Battaglia
Mostra sculture in ferro Enzo Sciavolino
Foto prof. Luigi Battaglia
Antonio Liberto 1963
Foto prof. Luigi Battaglia
Stagnone personale del pittore Carmelo Cicero
Foto prof. Luigi Battaglia
Denaro Angelo 1990
Foto prof. Luigi Battaglia
Stagnone 2009 mostra d‟arte storicizzata
298
Foto prof. Luigi Battaglia
Iudice Giovanni 1993
Foto prof. Luigi Battaglia
Bracciante Francesco 1989
Foto prof. Luigi Battaglia
Calabretta Giuseppe 1991
Foto prof. Luigi Battaglia
Caracozzo Sebastiano 1988
299
rassegna di artisti contemporanei Dicembre 1995
salotto d‟arte all‟aperto 1999
Il calendario artistico del 2003
rassegna di scultura e musica dal vivo 2001
300
Foto prof. Luigi Battaglia
Liberto Antonino 1992 aula Consiliare
Foto prof. Luigi Battaglia
Carmen Crisafulli 2000 muro torrefazione Vallone
301
Foto prof. Luigi Battaglia
Murales via Aldo Moro anno 2000 artista Sebastiano Caracozzo
Rappresentazione della concessione della licentia populandi del 1650
Foto prof. Luigi Battaglia
Murales via Trapani anno 2000 artista Montemaggiore
Rappresentazione dell‟uccisione di Pietro Corvo
302
Foto prof. Luigi Battaglia
Murales via Vitt. Emanuele III° anno 2000 casa Bellanca artista Giannici
Foto prof. Luigi Battaglia
Alfredo Marsala Di Vita 1992 sul muro della scala del Municipio di via Chiavetta
Foto prof. Luigi Battaglia
Silvestri Vittorio 1992 sul muro della scala del Municipio di via Chiavetta
303
COMUNE DI VALLEDOLMO
Provincia di Palermo
I VINCITORI DEI CONCORSI DI PITTURA ESTEMPORANEA
1987 - 1° CONCORSO
NARTAN
ANZALONE ANDREA
BRANCATO ROSALIA
CONTI MARIA CONCETTA
GERACI PIETRO
RAVAZZOLO GIORGIO
(premio
(premio
(premio
(premio
(premio
acquisto)
acquisto)
acquisto)
acquisto)
acquisto)
1988 - 2° CONCORSO
CASANO ROSARIO
BRACCIANTE FRANCESCO
CARACOZZO SEBASTIANO
CAIOZZO GIUSEPPE
RAVAZZOLO GIORGIO
MASCARI ARMANDO
SALERNO CALOGERO
BRUNO NINO
GARLISI LINA
SALVIA JEAN JOSEPH ALAIN (premio acquisto)
1989 - 3° CONCORSO
PATERNOSTRO PLACIDO
CASANO ROSARIO
MANASSERI ANTONINO
CALABRETTA GIUSEPPE
BRACCIANTE FRANCESCO
GIORDANO GIULIA
GRANATA ANNA
LA PAROLA GIUSEPPE
RAVAZZOLO GIORGIO
SALVIA JEAN JOSEPH ALA1N
CASANO ROSARIO
DENARO ANGELO
MARCHESE GIUSEPPE
PINTAUDI FRANCESCO
ZITO FRANCESCO
1992 - 6° CONCORSO
IUDICE GIOVANNI
MARCHICA GIUSEPPE
SCALZO GERY
PARRINO ANTONIO
CARACOZZO SEBASTIANO
1993 - 7° CONCORSO
SCALZO GERY
IUDICE GIOVANNI
LIPANI SANTO
PINTAUDI FRANCESCO
BONOMO GIANLUCA
BRACCIANTE FRANCESCO
GIAMBANCO GIUSEPPE
CASANO ROSARIO
1994 - 8° CONCORSO
PINTAUDI FRANCESCO
CARACOZ2O SEBASTIANO
BONOMO GIANLUCA
PASSERO FRANCESCO
SCALZO GERY
DENARO ANGELO
CASANO ROSARIO
ARKONE
1990- 4 ° CONCORSO
CARACOZZO SEBASTIANO
GRANATA ANNA
MONTANO ASSUNTA
DENARO ANGELO
BRACCIANTE FRANCESCO
CARACAPPA GIOVANNI
CAPITUMMINO ANTONINO
MARCHESE GIUSEPPE
ORLANDO VINCENZO
SCLAFANI ENZO
SPINUZZA ROSSELLA
1991 - 5° CONCORSO
CAPITUMMINO ANTONINO
SCALZO GERY
MICCICHE' ANTONINO
BRACCIANTE FRANCESCO
CALABRETTA GIUSEPPE
1995 - 9° CONCORSO
PINTAUDI FRANCESCO
CARACOZZO SEBASTIANO
SCALZO GERY
MARCHESE GIUSEPPE
D'AMATO GIORGIO
MUSSO ANTONINO
RAVAZZOLO GIORGIO
1996 - 10° CONCORSO
AVENA FABRIZIO
CARACOZZO SEBASTIANO
CASTELLESE MARIO
MAGGIO ROSALIA
SAVONA GIUSEPPE
SCLAFANI VINCENZO
304
CANTANTI, GRUPPI ETC. CHE SI SONO ESIBITI IN VALLEDOLMO
E MANIFESTAZIONI DI RILIEVO DAL 1965
I festeggiamenti del Santo Patrono in primo tempo si svolgevano a settembre, poi venne
stabilito lo svolgimento alla domenica succesiva al ferragosto – Per il 1987 poiché i
festeggiamenti si sarebbero dovuti svolgere il 16 agosto (all‟indomani di ferragosto) con
delibera di G.M. n.88 del 7.4.1987 venne scelta la data del 23 agosto.
Con altra successiva delibera venne stabilito che i festeggiamenti si sarebbero svolti ogni anno
il 18 agosto.
ANNO
1965
1966
1967
1968
1969
1970
1972
CANTANTE – GRUPPO
ALTRO
CARMEN VILLANI
GLORIA CHRISTIAN
DATA , OCCASIONE,
LUOGO
NOTE
Maggio Festa di S. Vincenzo
3 settembre Festa del Patrono
Concerto musicale
Concerto Music.
Festa del Patrono
Concerto musicale
1 o 2 Ottobre Madonna del Rosario
Concerto musicale
ROSANNA FRATELLO
Festa del Patrono
Concerto musicale
1981
NEW TROLLS
Festa del Patrono Piazza madrice
Concerto musicale
1982
ADRIANO PAPPALARDO
Festa del Patrono Piazza madrice
Concerto musicale
1983
CUGINI DI CAMPAGNA
21 agosto festa del Patrono Piazza
madrice
Concerto musicale
1984
BANCO
Festa del Patrono (palco in Via
Cadorna alle spalle del monumento)
Concerto musicale
1986
Luminarie e cura ditta Ribaudo
Delibera approvazione rendiconto n.
270 del 29.10.1987
1986
Gruppo Majiorettes di Aragona e
Comitini “Les jeunes filles en
fleur” Presidente Farruggia
Gerlando
1986
Agricantus
4 agosto Festa del Patrono
1986
Processione S. Antonio
17 Agosto
1986
RICCHI E POVERI
1986
1986
1987
Gruppo locale
DIOSCURI
Trianon di Angelo Butera
1972
RICCARDO DEL TURCO
I Vianella (Edoardo Vianello e
Wilma Goich)
1973
1974
1975
1976
Rocky Roberts
1977
1978
1979?
1980
1985
2 agosto Festa del Patrono
17 agosto Festa del Patrono Piazza
madrice
Dicembre Presepe vivente
28 dicembre Manifestazioni natalizie
11 agosto 21,30
305
Concerto musicale
Rappres. Religiosa
Canti natalizi
1987
Banda Musicale “V Bellini”
Valledolmo
1987
Collettiva di pittura
1987
Compagnia opera dei pupi
“Bradamante” di Anna
Cuticchio
1987
Circolo ACLI
1987
Compagnia teatrale ACLI
Valledolmo
1987
Dispenza Orazio Valledolmo
1987
1987
1987
1987
1987
1987
1987
Presentazione libro “Proverbi
siciliani” di Gioacchino
Dispenza
Promozione Sicilia di Nicosia &
Carè
2^ sagra gastronomica a cura dei
maestri muratori di Valledolmo
Serata danzante a cura dei maestri
muratori di Valledolmo
1° concorso Fotografico
“Valledolmo e il suo ambiente”
Cinema all‟aperto
1° Concorso Estemporanea di
pittura estemporanea
“Valledolmo e il suo ambiente”
13 agosto Concerto Musicale Festa del
Patrono
14 agosto Festa del Patrono collettiva
Pittori Mario Vitale, Francesco
Ingrassia, Nartan e Mario Sampieri
(accanto Chiesa Madre)
14 agosto Festa del Patrono Piazza
Madrice – Storia dei paladini di Francia
- Orlando e Rinaldo
15 agosto Festa del Patrono Apertura
mostra fotografica “Valledolmo: alla
ricerca di una identità”
15 agosto Festa del Patrono “L‟eredità
dello zio buon‟anima”
16 (1^ parte) e 17 /2^ parte) agosto
Festa del Patrono - Sacra
rappresentazione
19 agosto Festa del Patrono spiazzale
scuole elementari
20 agosto Festa del Patrono spiazzale
scuole elementari
21 agosto Festa del Patrono
cinema
22 – 23 agosto
Pittura
1987
LENA BIOLCATI show
1987
Premiazione vincitori 1° concorso
fotografico, estemporanea
pittura e torneo di calcio
24 agosto festa Santo Patrono
folk
Concerto Music.
premiazioni
Delibera approvazione rendiconto n.
296 del 20.12.1988
1988
1988
Serata danzante
fotografia
22 agosto spettacolo folk
23 agosto Festa del Patrono Piazza
madrice
1988
Gastroomia
20 Agosto
Fratelli Anelli
1988
Rappresentazione
sacra
Spett musicale
1987
1988
1988
Commedia in tre
atti di R Giusti
18 agosto 21,30 Festa del Patrono
22 agosto
1988
Mostra foto d‟epoca
cultura
Processione S. Antonio
1988
Opera dei pupi
18 Agosto ore 18,00 aula consiliare
1987
1988
pittura
Gianni Gebbia group (a cura
Teatro Masimo – Musica
incontro 1988)
La Quarta Parete (complesso
musicale)
Laura Mollica e il suo trio Folk (a
cura Teatro Massimo – Musica
incontro 1988)
Calcio Torneo dell‟amicizia
Pallavolo femminile
Gara di sollevamento pesi con la
partecipazione polisportiva
“Audax” di Caltanissetta
Calcio Nazionale femminile di
serie B contro Valledolmo
Vecchie Glorie
Majiorettes dello stretto
29 luglio Festa del Patrono e
manifestazioni estive
Jazz
31 luglio 21,30 Festa del Patrono
Musica leggera
1 Agosto
Folk recital
2 Agosto Finale tra Barbieri e Ancol
3 agosto
Sport
4 agosto festa Santo Patrono
sport
5 agosto
sport
6 agosto festa Santo Patrono
306
1988
Raduno e 1^ sfilata auto d‟epoca
1988
I Giullari di Dio
1988
1988
SAL GENOVESE e il suo
quintetto (a cura Teatro
Massimo – Musica incontro
1988)
Calcio amichevole ENARS ACLI
– EMIGRATI
VALLEDOLMESI
7 agosto ore 11 incontro in piazza
dell‟Olmo ore 16,30 sfilata a cura
Veteran Car Club Panormus e Pro Loco
Valledolmo incontro
7 agosto 1,30rappresentazione del
gruppo francescano
9 agosto 21,30 Festa del Patrono manifestazioni estive
13 AGOSTO con le bande di Cefalù,
Villalba, Mussomeli, Caltavuturo,
Valledolmo
14 Agosto domenica Festa del Patrono
– manifestazioni estive (10,30 giro per
le vie del paese – 17,00 onore ai caduti
– 21,30 concerto in piazza)
14 – 30 agosto Personale di pittura
1^ RASSEGNA BANDE
MUSICALI
1988
FANFARA DEI BERSAGLIERI
di Brescia
1988
Personale Franz Noto
1988
Gruppo folk e ragazze Pon Pon di
Valledolmo
15 agosto 21,30 musiche e danze
1988
Musiche e giochi d’estate
16 Agosto 21,30 a cura pro loco
Valledolmo
1988
I Giovanissimi di Valledolmo
17 agosto 21,30 “Insieme per
divertirci”
1988
7^ fiera del bestiame
18 agosto ore 7,00 alborata e fiera del
bestiame in contrada Chiusa Madonna
1988
Processione S. Antonio
18 agosto
1988
Banda Musicale “V. Bellini” di
Valledolmo
18 Agosto ore 22,00
1988
Spett. musicale
19 agosto spett con cantante RAI TV
(così riportato nel manifesto)
1988
MATIA BAZAR
20 agosto Festa del Patrono Piazza
madrice
1988
Concerto Music.
10 Agosto 22,30
1988
1988
Sfilata auto d‟epoca
Il Cantastorie di Alfredo e Letizia
Anelli
2° Concorso Estemporanea di
pittura
Concerto bandistico
Concerto bandistico
Arte
folk
Fiera bestiame
Concerto di S.
Antonio
Concerto Music.
21 Agosto
21 agosto
Pittura
Premiazione vincitori 2° concorso
di Pittura estemporanea e 2°
Concorso fotografico
4 settembre ore 18,00 presso locali
ACLI
premiazioni
1989
Nuovo Cinema Paradiso
Cinema
1989
Gruppo folk Messicano
Delibera approvazione rendiconto n.
393 del 25.10.1989
12 agosto piazza medici Festa del
Patrono e manifestazioni estive 1989 –
a cura di Alessandro Runfola –
Programma Italia Consulenti Finanziari
etc Gruppo Fininvest
13 agosto ore 18,00 sfilata per le vie
ore 21,30 esibizione sul palco
1989
Ass Culturale Itaca 2
14 agosto – “L‟importanza di
Chiamarsi Ernesto”
Commedia
1988
1989
307
Folk
1989
2^ Rassegna di bande musicali
16 Agosto (bande di S. Stefano
Quisquina, Collesano, Villalba, Isnello
e Valledolmo
1989
Spaghettata Valleodlmese e
musica
17 agosto a cura Pro Loco valledolmo
1989
Fiera del bestiame
18 agosto fiera del bestiame in c.da
Chiusa Madonna
1989
Processione S. Antonio
18 agosto
1989
Banda Musicale “V. Bellini” di
Valledolmo
18 Agosto Venerdi ore 22,00
1989
Video discoteca all’aperto
19 agosto
1989
Gruppo folk Gazzara di
Caltavuturo
20 agosto
1989
ENRICO RUGGERI in concerto
1989
3° Concorso fotografico
1989
3° Concorso Estemporanea di
pittura
27 Agosto domenica
1989
Mostra equina a cura Circolo
Alcide De Gasperi
27 agosto 4^ mostra equina provinciale
campo sportivo
1989
Mostra 3° concorso fotografico e
3° cocnorso di pittura e 1^
collettiva pittori contemporanei
28 agosto 6 settembre
Mostra pittura e
fotografia
1989
Premiazione vincitori 3° concorso
di Pittura estemporanea e 3°
Concorso fotografico
10 Settembre domenica ore 18,00
circolo ACLI
Premiazioni
21 agosto ore 22.00 Festa del Patrono
Piazza madrice
26 agosto “Immagini dell‟ambiente e
dell‟attività agricola nel valledolmese”
Concerto bande
Fiera
Concerto di S.
Antonio
Folk
Concerto Music.
Fotografia
Pittura
Delibera approvazione rendiconto n.
337 del 9.11.1990
1990
1990
Gruppo folk Spagnolo
15 agosto sfilata e esibizione sul palco
folk
1990
Compagnia teatrale Adelphi di
caltavuturo
16 Agosto commedia musicale in 2 atti
“Terra Promessa” di Giuseppe
Anzalone
Commedia
musicale
1990
Coop Arte Libera Mediteatro
17 agosto “Ciak al sole” di Dieli e
Moschella
1990
Processione S. Antonio
18 agosto Sabato
1990
L’obiettivo sugli artisti a cura del
quindicinale L’Obiettivo
19 agosto 1^ rassegna itinerante d‟arte
madonita (Pittura, scultura, Teatro,
comicità, folklore, musica etc)
1990
ROBERTO VECCHIONI in
concerto
1990
4° Concorso fotografico
1990
4° Concorso Estemporanea di
pittura
20 agosto Festa del Patrono Piazza
madrice (concerto sospeso quasi
all‟inizio per malore del cantante)
25 agosto “Valledolmo: Aspetti
architettonici e degrado ambientale”
26 Agosto
308
Arte, musica etc.
Concerto Music
fotografia
Pittura
1990
Mostra opere 4° concorso
fotografico e pittura
estemporanea
1990
Premiazione vincitori 4° concorso
di Pittura estemporanea e 4°
Concorso fotografico
9 Settembre domenica ore 18,00
Premiazioni
1991
SCIALPI
18 agosto Festa del Patrono Piazza
madrice
Concerto Music.
1991
5° Concorso Estemporanea di
pittura
25 agosto
Pittura
1992
Personale Antonino Liberto
1992
Raduno e sfilata auto d‟epoca
CARLOTTO E CUCCIOLO dei
Dik Dik
1992
1992
1992
TONY ESPOSITO
27 agosto – 5 Settembre
Mostra pittura Inaugurazione 9 agosto
(Locali delle ACLI via Vitt. Emanuele
III)
9 agosto Festa del Patrono
16 agosto Festa del Patrono Piazza
madrice
19 agosto Festa del Patrono Piazza
madrice
6° Concorso Estemporanea di
pittura
7° Concorso Estemporanea di
pittura
Arte
Concerto Music.
Concerto Music.
30 agosto
pittura
29 agosto
Pittura
TIZIANA RIVALE
3 ottobre Estate valledolmese
Concerto Music.
2 0ttobre 3^ sagra dell‟uva
folclore
1993
SFILATA CARRETTI
SICILIANI
MAURO CARPI
Concerto Music.
1994
ALEANDRO BALDI
15 agosto Festa del Patrono
19 agosto Festa del Patrono Piazza
madrice
1993
1993
1993
Concerto Music.
28 agosto
Pittura
1995
1995
8° Concorso Estemporanea di
pittura
PATRIZIA ROSSETTI
I CAVERNICOLI
19 Agosto Festa del Patrono
24 Settembre Sagra del pomodoro
Cabaret
1995
GRAZIA DI MICHELE E TOSCA
1° Ottobre Sagra dell‟UVA
Concerto Music.
1995
9° Concorso Estemporanea di
pittura
8 ottobre
Pittura
1994
8/10 Dicembre Edificio scuole
elementari (sotto il patrocinio della
lega italiana per la lotta contro i
tumori)
Sabato 23 e domenica 24 Dicembre
1995 ore 17,30 Aula consiliare Via
Chiavetta Presentazione libro di poesie
“Dolci inganni” di Paola Uscè e dei
quadri abbinati di Francesco Pintaudi
1995
LIART presenta una Rassegna di
artisti contemporanei
1995
Dolci inganni - Paola Uscè e
Fancesco Pintaudi
1996
FAUSTO LEALI
Festa Del Patrono Piazza madrice
Concerto Music.
1996
10° Concorso Estemporanea di
pittura
25 agosto
Pittura
1997
FORMULA TRE
20 agosto Festa del Patrono Piazza
madrice
Concerto Music.
1998
Compagnia Teatrale “Michele
Abbruzzo” di Catania
12 Agosto “Presenza di Spiriti...”
commedia
1998
Coop. I DIOSCURI di Agrigento
15 Agosto Festa del Patrono – Piazza
Madrice
(Giufà) Commedia
309
Mostra pittura
Presentazione libro
di Poesie e mostra
pittura
1998
Santina Lo Forte
1998
Michele Perricone
1998
Banda Musicale “V. Bellini” di
Valledolmo
1998
AUDIO 2
1998
2° Palio Cutelli
16 agosto Festa del Patrono – Piazza
Madrice
16 agosto Festa del Patrono – Piazza
Madrice
18 agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice
19 agosto Festa del Patrono – Piazza
Madrice
20 Agosto giochi tra i 4 quartieri in
costume d‟epoca Festa Santo Patrono
Piazza madrice
23 Agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice
“La vera Storia dei Promessi Sposi”
Concerto Music.
Musica
Cabaret
Concerto di S.
Antonio
giochi
1998
Gruppo Teatrale Giovani di
Azione Cattolica Parrocchiale
1998
11° Concorso Estemporanea di
pittura
30 agosto
Pittura
Salotto d'arte all‟aperto
12, 13 e 14 agosto - Salotto d'arte
all‟aperto (Sebestiano Caracozzo,
Bartolo Conciauro, CarloPuleo, Giusto
Sucato, EnzoPuleo, Franco Schifano)
(Pittura, scultura e
musica)
12 Agosto - Salotto d'arte all‟aperto
(Pittura, scultura e
musica)
13 Agosto - Salotto d'arte all‟aperto
(Pittura, scultura e
musica)
14 Agosto - Salotto d'arte all‟aperto
(Pittura, scultura e
musica)
1999
1999
1999
1999
Sara Cappello (cantautrice
popolare) accompagnata alla
chitarra da Tonino Greco e con
l‟intervento poetico siciliano di
G. Bagnasco
Whit a key quartet (gruppo
musica classica (violini)
Trio Liberty (clasica lirica
partenopea) Maurizio Como
(tastiera) Francesco Impastato
(violino) Maria Notarrigo
(soprano)
1999
Coop. I DIOSCURI di Agrigento
1999
I NOMADI
1999
TEATRO POP. ZAPPALA‟
1999
2000
2000
2000
2000
Banda Musicale “V. Bellini” di
Valledolmo
Associazione musicale “G. Verdi”
Mazzarino Presidente Dispenza
Leonardo
Associazione Arturo Benedetti
Michelangeli – Gruppo folk
Poesie di Lucia Mezzasalma
Rassegna di murales (Sebastiano
Caracozzo, Carmen Crisafulli,
Manlio Giannici e Franco
Montemaggiore)
2000
I CAVERNICOLI
2000
LOS LOCOS
2000
Banda Musicale “V. Bellini” di
Valledolmo
15 agosto Festa del Patrono
“Brancaleone”
16 agosto Festa del Patrono – Piazza
Madrice
17 settembre 6^ Sagra del pomodoro
“L‟avvocato difensore” Piazza Purità
spett Ass dalla Provincia festa
provincia 1999
18 agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice
9.1.2000 Chiesa Madre concerto in
occasione delle festività natalizie
5 Marzo 17° Carnevale Valledolmese
spett assegn dalla Provincia
10 agosto - aula consiliare “Amo la
vita”
11, 12, 13 e 14 agosto - n. 4 Murales
realizzati, rispettivamente, sui prospetti
delle case dei sigg. Gennuso Francesco,
Vallone Salvatore (Rica Caffè),
Muscato Calogero e supermercato
SMA.
15 agosto Festa S. Patrono e 350°
anniversario
15 agosto Festa S. Patrono e 350°
anniversario
18 agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice
310
commedia
Commedia Music.
Concerto Music.
commedia
Concerto di S.
Antonio
Concerto natalizio
Gruppo folcloristico
Presentazione libro
Pittura murale
Cabaret
musica
Concerto di S.
Antonio
2000
GINO PAOLI
2000
Documentario in VHS
“Valledolmo, Storia, Paesaggio,
Tradizioni”
2001
Progetto Laboratorio fotografico
2001
Teatro d‟autore
2001
Gruppo Onuri e dignità
2001
Gruppo Il Telaio
2001
2001
2001
Simposio di scultura (Franco
Montemaggiore e Domenico La
Rosa)
Gruppo Influence
Romanzo del Prof Giacchino
Dispenza
19 agosto Festa S. Patrono e 350°
anniversario
concerto
19 novembre (Locali parrocchiali ex
Centrale)
Presentazione
documentario
20 gennaio (Mostra fotografica Aula
consiliare)
6 agosto Festa Santo Patrono “Il
rossetto non me lo metto”
8 agosto Festa Santo Patrono “Lu
zitaggiu di lu nannu”
10 agosto Festa Santo Patrono “… e
fuori nevica”
12, 13 e 14 agosto – Sculture create
rispettivamente in Piazza Medici e
Bevaio Corco Vitt. Eman. III dove si
trovano attualmente
12 agosto Festa Santo Patrono
Fotografia
Commedia
Commedia
Commedia
Scultura
Blues
14 agosto “La Valle dell‟ulmo”
Presentazione libro
2001
Teatro Promiscuo
14 agosto Festa Santo Patrono “Nun ti
pagu”
Commedia
2001
Gulliver
15 agosto Festa Santo Patrono
Musica Napoletana
“Sognando Napoli”
2001
Duo Di Fatta (Mara Eli)
2001
2001
2002
CORONA e mega discoteca
Banda Musicale “V. Bellini” di
Valledolmo
Personale del maestro Enzo
Sciavolino
Gianni Nanfa
Collocazione statua Padre Pio
2002
UMBERTO TOZZI
2001
2001
2002
30 metri d‟arte (Sebastiano
Caracozzo, Claudio Pezzillo,
Baldo Ingrassia, Aurelio Di
Carlo, Mario Passarello, Rimi
Salvatore “Totori”, Salvatore Di
Girolamo “Torre”, Florinda
Sanna, Franco Schifano, Nunzio
Mazzamuto e Daniele Pasta)
Banda Musicale “V. Bellini” di
Valledolmo
2002
Piccolo Stabile Vallelunghese
2003
Compagnia Teatro D‟arte
2003
pittura estemporanea “Un
calendario artistico di
Valledolmo”
2002
16 agosto Simposio di scultura e Festa
Santo Patrono
17 agosto Festa Santo Patrono
18 agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice
Dance
Concerto di S.
Antonio
5 – 14 ottobre (Locali Stagnone)
pittura
7 ottobre 11^ Sagra dell‟uva
13 gennaio
16 agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice
Cabaret
Classica
Concerto musicale
17 agosto Pittura estemporanea
Pittura
estemporanea
18 agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice
Concerto di S.
Antonio
15 settembre (9^ sagra del pomodoro)
“Miseria e nobiltà”
19 marzo (Festa S. Giuseppe) “Canti e
Cunti”
11 agosto Sebastiano Caracozzo,
Giovanni Castronovo, Bartolo
Conciauro, Francesco D‟Amico
(fradà), Naire Feo, Baldo Ingrassia,
Mario Passarello, Claudio Pezzillo,
Randazzo Daniela, Salvatore Rimi
(Totori), Mimmo Santangelo,
Francesco Schifano, Aida Vivaldi
311
commedia
teatro
Pittura
Estemporanea
2003
Mario Renzi
2003
Associazione Compagnia Teatrale
“L. Capuana” di Campofranco
2003
Stadio in concerto
2003
Associazione Culturale “Nike
2003
2003
2003
2004
Banda Musicale “V. Bellini” di
Valledolmo Dir Orch. Rosario
pera
Apple Scrufs
Frank and the old time jazz
Duo Flauto/Pianoforte+Corus
Angelorum
2004
Calici di stelle
2004
Gopak
2004
2004
Litfiba in concerto
I figli d‟arte di F. Zappalà
Associazione Compagnia Teatrale
“L. Capuana” di Campofranco
2004
2004
354° anniversario fondazione
2004
Compagnia teatrale di Valledolmo
2004
Banda Musicale “V. Bellini” di
Valledolmo Dir Orch. Rosario
pera
2004
Andrea Mingardi in concerto
2004
Nausica Pomara e Costa
2005
Mauro Coco e Maria Zappalà
(Flauto/pianoforte)
2005
Rosario Pavone e Maria Zappalà
(duo pianistico)
2005
Alessandro Mocera e Rosario
Pavone (Tenore/pianoforte)
2005
Associazione Musicale “G.
Verdi”
2005
Gruppo parrocchiale
2005
2005
2005
Compagnia Teatrale “L‟Armonia”
di Cefalù
“Talenti Valledolmesi” e i
“Misericordini”
2^ Sagra della spiga
11 agosto “Un calendario artistico di
Valledolmo” spiazzale bevaio corso
Vittorio (Festa del Patrono – spettacolo
annesso alla mostra delle opere di
pittura estemporanea
13 agosto (Festa del Patrono)
(Contributo ass.to Reg.le BB.CC.)
“Assu di coppi e tri di vastuni”
16 agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice
17 agosto Festa Santo Patrono
(contributo ass.to Reg.le BB.CC.)
“Liolà”
commedia
18 agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice
Concerto di S.
Antonio
20 settembre
21 settembre (10^ sagra del pomodoro)
4. gennaio dest Natalizie locali
Stagnone spett assgn dalla Provincia
10 agosto Spiazzale bevaio di Corso
Vittorio
11 agosto “Il sorriso dei ragazzi
dell‟Est”
12 agosto Festa Santo Patrono
15 agosto “Cu nesci arrinesci”
Concerto Music
Concerto Jazz
Musica, balli etc.
16 Agosto “Cavadduzzu cavadduzzu”
Commedia
17 agosto Baglio Castellana e Collegio
di Maria - Mostra opere di pittura
estemporanea – convegno (POR
SICILIA)
17 agosto “L‟arte di Giufà” Festa Santo
Patrono
18 agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice
19 Agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice
20 agosto Festa Santo Patrono
18 febbraio 2005 locali Stagnone,
Concerto di musica classica “Invito
all‟opera” presentato da Anna Maria
Dinolfo spett offerto dagli stessi
18 febbraio 2005 locali Stagnone,
Concerto di musica classica “Invito
all‟opera” presentato da Anna Maria
Dinolfo spett offerto dagli stessi
18 febbraio 2005 locali Stagnone,
Concerto di musica classica “Invito
all‟opera” presentato da Anna Maria
Dinolfo spett offerto dagli stessi
10 agosto “Forza venite gente” Festa
Santo Patrono
12 agosto “Pinocchio” Festa Santo
Patrono
14 agosto ”U sapiti com‟è” Festa Santo
Patrono
15 agosto dieci anni dopo Festa Santo
Patrono
16 agosto Festa Santo Patrono
312
Violinista
Concerto
commedia
Musica natalizia
Balli folk
Concerto
Commedia
Mostra pittura
Commedia
Concerto di S.
Antonio
Concerto
Cabaret
Musica classica
Musica classica
Musica classica
musical
musical
Commedia
dialettale
Musicale
Sagra
2005
2005
2005
2005
2005
Gerardina Trovato in concerto
Banda Musicale “V. Bellini” di
Valledolmo Dir Orch. Rosario
pera
Compagnia Teatrale “L Capuana”
di Campofranco
Gruppi folk internazionali
17 agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice
Concerto
18 agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice
Concerto di S.
Antonio
19 agosto “‟U puparo” Festa Santo
Patrono
21 agosto Festa Santo Patrono
2 ottobre festa madonna del Rosario
Piazza madrice
13 agosto “Matrimoni e viscuvati”
Festa Santo Patrono Piazza madrice
15 agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice
16 agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice
17 agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice “Miseria e nobiltà”
commedia dialettale
commedia
Concerto
2006
Compagnia Teatrale Capuana”
di Campofranco
2006
Serf Doom in concerto
2006
Apple Scruffs in concerto
2006
compagnia teatrale “V. Bellini” di
Valledolmo
2006
Banda Musicale “V. Bellini” di
Valledolmo Dir Orch. Rosario
pera
18 agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice
Concerto di S.
Antonio
2006
NEJA in concerto
19 agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice
Concerto
2007
“Le passeggiate di Rossini con i
carrettieri del Favara”-
08 Agosto Festa Santo Patrono Baglio
Castellana
Spettacolo offerto
dalla Regione
Siciliana
2007
Associazione Teatrale “Nuova
Generazione” di G. Zappalà
09 agosto “Sequestro da 5 milioni di
euro” Festa Santo Patrono Piazza
madrice Piazza Madrice
commedia brillante
in due atti
10 agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice Piazza Madrice
Concerto musicale
11 agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice Piazza Madrice
Cabaret
13 agosto “Gatta ci cova” Festa Santo
Patrono Piazza madrice Piazza Madrice
commedia in tre atti
di Antonio Russo
Giusti
2007
2007
Serata Rock con il gruppo
“Giovani Musicisti
Valledolmesi”
“I Cavernicoli”
2007
Commedia
Concerto
Concerto
2007
Serf Doom
17 agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice
Concerto
2007
Banda Musicale “V. Bellini” di
Valledolmo Dir Orch. Rosario
Pera
18 agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice
Concerto di S.
Antonio
2007
LINDA in concerto
2007
Associazione Culturale “Germogli
d‟Arte – 3 artisti animatori del
Progetto Felix
2007
Folklore Internazionale”
21 agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice
2007
2° Motoraduno
23 settembre
2007
Folclore siciliano - Sfilata carretti
siciliani
2007
Jenny B in concerto
06 Ottobre XVII sagra dell‟uva (corso
principale)
07 ottobre XVII sagra dell‟uva – Piazza
Madrice
19 agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice
26 agosto n. 3 artisti animatori spett.
assegnato dall‟Assessorato alle
Politiche Sociali della Prov. Reg. di
Palermo - programma di iniziative
varate
313
Concerto
animazione
gruppi folk di
Ucraina, Cile e
Togo
Raduno
motociclistico
Folclore siciliano
Concerto musicale
2007
Di Grigoli Salvatore legale
Rappres. Soc Coop Alessandro
Scarlatti
2007
Le ciaramelle di Petralia Soprana
2007
Il MEZZO NETWORK
2008
Sun Flowers Choir (Associazione
culturale arte e studio)
2008
Laboratorio teatrale a cura di
Giuseppe Sangiorgi
2008
Gianfranco Gugino
2008
Serf Doom
2008
Colin Nine
2008
Combomasta
2008
Sasà Salvaggio
2008
Syslos
2008
Sfilata di moda a cura di Elisa
Civiletto
2008
Skarafunia
2008
Syslos
2008
Karaoke con Gianfranco Gugino
2008
FRANIMA IN CONCERT di
Gangi
2008
SAQILIAH di Petralia Sottana
2008
Gruppo l‟Armonia di Cefalù
2008
di Giuseppe Sangiorgi
2008
Skarafunia di Sciacca
2008
Banda Musicale “V. Bellini” di
Valledolmo Dir Orch. Rosario
Pera
2008
SERF DOOM in concert
2008
2008
Folklore Internazionale
2008
Gruppo Folk città di
08 ottobre Musica sacra bizantina
orchestra diretta dal Maestro Di Grigoli
Salvatore (60° anniversario Assemblea
Regione Siciliana) Chiesa Purità
26 Dicembre melodie e antiche nenie,
resa il 26.12.2007 – Festa Natale
30 Dicembre Le avventure di Orlando
– spettacolo dell‟opera dei Pupi” –
Festa Natale – Salone Parrocchiale
05 Gennaio Festa Natale – Chiesa
Madre – Spettacolo offerto dalla
Provincia
05.Gennaio Festa Natale – Palestra
comunale
1 Maggio spiazzale Palestra 10^ Ediz
Giornate dell‟Agricoltura
2 Maggio spiazzale Palestra 10^ Ediz
Giornate dell‟Agricoltura
4 maggio spiazzale Palestra 10^ Ediz
Giornate dell‟Agricoltura
18 Luglio Ra.V.E. Party (Raduno del
volontariato estivo) - Piazza madre
18 Luglio Ra.V.E. Party (Raduno del
volontariato estivo) - Piazza madre
19 Luglio Ra.V.E. Party (Raduno del
volontariato estivo) - Piazza madre
19 Luglio Ra.V.E. Party (Raduno del
volontariato estivo) - Piazza madre
19 Luglio Ra.V.E. Party (Raduno del
volontariato estivo) - Piazza madrice
10 Agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice
12 agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice (Dolcezze e allegria – gran
galà delle torte)
13 Agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice
14 Agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice
15 Agosto “La buon‟anima di mia
suocera” di Giambattista Spampinato
Festa Santo Patrono Piazza madrice
16 Agosto “La mafia è una motagna di
merda” Festa Santo Patrono Piazza
madrice
17 Agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice
18 agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice
19 agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice
20 agosto “Ora ca la mamma muriu cu
su teni u papà?” di Calogero Maurici
Festa Santo Patrono Piazza madrice
21 agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice (Gruppi: Gazzara di
Caltavuturo – Colombiani - Filippini
Agosto sfila suonando da Piazza
dell‟Olmo sino a Piazza Medici dove si
esibisce
314
Concerto
Canti natalizi
Opera dei pupi
Concerto Gospel
teatro
Karaoke
rock
Musica Country
Concerto musicale
Cabaret
Concerto musicale
Concerto musicale
Concerto musicale
Karaoke
Concerto musicale
Musica etno rock
Commedia
Spett Teatrale
Concerto musicale
Concerto di S.
Antonio
Comcerto Musicale
Commedia in tre
atti
Folk
Folk
2008
Gigi Cifarelli Group in concerto
2008
TINTURIA in concerto
2008
3° Motoraduno-Motoincontro a
cura Moto Club Black Angels of
the Road
2008
Gruppo Teatrale Parrocchiale
Valledolmese
2008
Carmelo Cicero Mostra pittura
2008
A.GI.TE. di Partinico (Agenzia
Giovani Teatranti)
2008
Enzo Sciavolino Mostra
poersonale di sculture in ferro
2008
Saporito Francesco Casteltermini
“Duo zampognari”
2009
Rosy Ministeri personale di
pittura
2009
Memorial Peppuccio Domina
2009
Colin Nine musica live
2009
Disco pizza e Karaoke
2009
Syslos in concerto
2009
Piano bar con Gianfranco
Gugino
2009
Gara di liscio americano
2009
Water War
2009
Sfide al bigliardino
25 Agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice spett Assegnato dall‟ Agenzia
del Patto Territoriale
13 Settembre Festa Santo Patrono e
manifestazioni estive Piazza madrice
Spettacolo offerto dalla Regione
Siciliana
Concerto Jazz
Concerto musicale
13 e 14 settembre (patrocinio SOAT)
Trial e Raduno
motociclistico
21 Settembre Piazza Madrice “Cercasi
Jenniru Disperatamente” commedia in
tre atti di Nunzio Cocivera (16^ Sagra
pomodoro patrocinio SOAT))
Commedia brillante
in tre atti
27 sett. – 11 ottobre Stagnone
Mostra di Pittura
5 Ottobre Piazza Madrice “La mia
America” spett. assegnato dalla
Provincia Regionale (18 sagra dell‟uva
patrocinio SOAT)
Teatro avanguardia
21 Dicembre 6 gennaio 2009 prorogata
sino al 14 gennaio (Locali Stagnone)
arte
25 Dicembre esecuzione di musiche
lungo il corso, associazioni e circoli e
Chiesa Madre(con contributo Valle del
Torto e dei Feudi)
Musiche natalizie
04 – 18 Aprile 2009 (Locali Stagnone)
pittura
calcio a cinque 6 e 7 agosto gironi
eliminatori 9 agosto finale 3 e 4° posto
e finalissima (Santo Patrono)
7 agosto Bar Sancarlo (granita e vodka
party (locale aderente all‟iniziativa
“Valle Fiorita” per la festa del Santo
Patrono)
8 Agosto Bar ristorante Pizzeria il
Girasole (locale aderente all‟iniziativa
“Valle Fiorita” per la festa del Santo
Patrono)
9 Agosto Pasticceria Fina (locale
aderente all‟iniziativa “Valle Fiorita”
per la festa del Santo Patrono)
9 Agosto Wine Bar di zio Rosy (locale
aderente all‟iniziativa “Valle Fiorita”
per la festa del Santo Patrono)
9 Agosto Bar ristorante Pizzeria il
Girasole (locale aderente all‟iniziativa
“Valle Fiorita” per la festa del Santo
Patrono)
10 Agosto Bar ristorante Pizzeria il
Girasole (locale aderente all‟iniziativa
“Valle Fiorita” per la festa del Santo
Patrono)
10 e 11 Agosto Bar Sancarlo (locale
aderente all‟iniziativa “Valle Fiorita”
per la festa del Santo Patrono)
315
sport
Musica
Musica
Musica
Musica
Ballo
Giochi
Sport
2009
Caccia al tesoro
2009
Compagnia teatrale ARS NOVA
di Castronovo
2009
Festa della birra
2009
Salsiccia e Piano Bar con
Gianfranco Gugino
2009
Gruppo 10 HP in concerto
2009
Gruppo Key Over Rock Band
10 Agosto Piazza Madrice (locale
aderente all‟iniziativa “Valle Fiorita”
per la festa del Santo Patrono)
12 Agosto “Cinqu fimmini e un tarì”
commedia dialettale di Pino Giambrone
(Santo Patrono)
13 Agosto Bar Sancarlo (locale
aderente all‟iniziativa “Valle Fiorita”
per la festa del Santo Patrono)
13 Agosto Wine Bar di zio Rosy
(locale aderente all‟iniziativa “Valle
Fiorita” per la festa del Santo Patrono)
13 Agosto Bar ristorante Pizzeria il
Girasole (locale aderente all‟iniziativa
“Valle Fiorita” per la festa del Santo
Patrono)
13 agosto – Piazza Madrice (Santo
Patrono)
2009
Karaoke a squadre
15 Agosto Piazza madrice (Santo
Patrono)
Musica
2009
Concerti dei gruppi Iridyum Gotic
Metal e Humator music Death
16 Agosto (Santo Patrono)
Musica metal
2009
Fraternita di misericordia e
gruppo protezione civile
Valledolmo
17 agosto “Mugghieri ricca maritu
parra picca” commedia dialettale di
Calogero Maurici (Santo Patrono)
Commedia brillante
2009
Banda Musicale “V. Bellini” di
Valledolmo Dir Orch. Rosario
Pera
18 agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice
Concerto di S.
Antonio
2009
Serf Doom in concerto
2009
Picone fireworks
2009
Syslos in concerto
2009
Compagnia Arte e cultura di
Vicari
2009
Gruppo The Bass-X
2009
Gruppo Tano‟s Roll Band (pro
loco Giardinello)
2009
Gara di liscio
2009
LUCA CHIFARI IN CONCERT
2009
Eduardo De Angelis e Francesco
Giunta in concerto
2009
1° Autoslalom città di Valledolmo
Ass.ne Olmo Racing Presidente
Avv. Giuseppe Messina
18 Agosto ore 24,00 Bar ristorante
Pizzeria il Girasole (locale aderente
all‟iniziativa “Valle Fiorita” per la festa
del Santo Patrono)
18 agosto fuochi d‟artificio
19 agosto Festa Santo Patrono Piazza
madrice
20 agosto “Fatti,fatturi e fattazzi”
commedia dialettale di Pino Giambrone
(Santo Patrono) Piazza madrice
21 Agosto Piazza madrice (Santo
Patrono)
22 agosto Roch‟n‟roll 60-70 Piazza
Madrice Santo Patrono
22 Agosto Pasticceria Fina (locale
aderente all‟iniziativa “Valle Fiorita”
per la festa del Santo Patrono)
23 Agosto Piazza Madrice (Santo
Patrono) spettacolo assegnato dalla
Provincia reg PA
29 Agosto 2009 Piazza madrice
spettacolo assegnato dalla Provincia
reg PA
20 Settembre 2009 ore 9,00 17^ sagra
del pomodoro – Partenza di fronte
Pizzeria Il Girasole percorso sulla prov.
8 e arrivo prossimità bivio cannone,
disputata in n. 3 Manche di cui le
ultime due cronometrate
316
Giochi
Commedia brillante
Musica
Musica
Musica
Musica
Fuochi pirotecnici
musica
Commedia brillante
Musica
Musica
Ballo liscio
Concerto musicale
Concerto musicale
Gara
automobilistica
A cronometro
2009
Fraternita Misericordia
Valledolmo
2009
Valledolmo sotto la neve e le
stelle
2009
2009
2009
2009
2009
2010
2010
2010
2010
Gruppo Santa Claus
Banda musicale Valledolmo
Mostra di artisti storicizzati (ass
“Emiro Arte)
Compagnia teatrale “Fraternita di
Misericordia” Valledolmo
Rosario Delemmi Mostra di
quadri artigianali
Associazione Siciliana Musica per
l‟uomo – Corale “Maria Elisa
Di Fatta”
Mostra di quadri di giovani artisti
palermitani
“Le feste” Spettacolo teatrale di
Sangiorgi Giuseppe
Kazoomany (spettacolo per il
ventennale della misericordia)
2010
Il Mezzo Network
2010
AssociazioneCulturale Musicale
“Il colore dei suoni” Gruppo 10
HP
20 Settembre 2009 “Bedda di fora e
fracida di dintra” commedia di
Calogero Maurici Piazza Madrice 17^
sagra del pomodoro
15 dicembre 2009, 6 gennaio 2010
festività natalizie Proiezioni giochi di
luce sui monumenti del centro storico
23 dicembre festività natalizie
24 dicembre festività natalizie
26/28 dicembre locali Stagnone
festività natalizie
27 Dicembre festività natalizie “San
Giovanni decollato” ex cinema
gaudium
30 dicembre 2009 2 gennaio 2010
Locali Stagnone festività natalizie
3 gennaio ore 19,00 Chiesa Madre
festività natalizie “Il natale nella
tradizione corale”
4/6 gennaio 2010 festività natalizie
Commedia
dialettale
Spettacolo di luci
Sfilata per le vie
Melodie natalizie
Mostra pittura
commedia
Mostra quadri
artigianali
Concerto di canti
natalizi
Mostra di pittura
5.1.2010 Festività natalizie Salone
parrocchiale ex centrale elettrica
9 gennaio 2010 festività natalizie ex
cinema Gaudium
14.02.2010 “Carnevale Valledolmese”
Spettacolo circense “artisti di strada”
Concerto musicale
1 maggio spiazzo palestra comunale
12^ Edizione giornate agricoltura
Musica
teatro
26° Carnevale
valledolmese
Cantanti che si sono sicuramente esibiti a Valledolmo ( anni ‟60 – impresaria storica Antonietta La Bua - Maestro Li
Causi, sorelle Pistoia, Farida, Lola Falana, Teddy Reno), (anni 70 – 80 Rocky Roberts, I Collage, I Romans, Wess, I
Camaleonti, Jimmy Fontana,)
La cantante Carmen Villani al bar del sig: Vincenzo Sciavolino in occasione della
Festa di S. Vincenzo negli anni „60
317
Foto prof. Luigi Battaglia
21 Agosto 1984 il complesso Il Banco
In tale occasione, poiché serviva molto spazio, il palco è stato
realizzato in via Cadorna dietro il monumento
Foto prof. Luigi Battaglia
14 Agosto 1988 la fanfara dei Bersaglieri sul palco in piazza Madrice
318
VALLEDOLMO DAL DELTAPLANO
Foto prof. Luigi Battaglia
panorama 31.12.2006
Foto prof. Luigi Battaglia
Centro storico 31.12 2006
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Foto prof. Luigi Battaglia
Campo sportivo e Cantina 31.12.2006
Foto prof. Luigi Battaglia
Parte ovest e Cimitero 31.12. 2006
320
Foto prof. Luigi Battaglia
Quartiere Stagnone 31.12.2006
Foto prof. Luigi Battaglia
Ponte lungo, bevaio e chiesa del Calvario 31.12.2006
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LE ULTIME FOTO DI GIGI
Il destino ha voluto che le sue ultime 2 foto rappresentassero il tramonto così come è tramontata la
Sua vita 7 giorni dopo.
Tramonto
27.05.2011 ore 20.09
Tramonto 27.05.2011 ore 20.18
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I N D I C E
Cenni su Valledolmo ……………………………………………………….. Pag.
8
Le nostre origini ……………………………………………………………. . “
9
Valledolmo nel Movimento contadino di Sicilia……………….....................
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42
Sindaci succedutisi dal 181…………………………………………………
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47
Amministratori Comunali …………………………………………………..
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60
Cognomi nel corso degli anni …………………………………………….
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89
La Banca di Credito Cooperativo …………………………………………
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93
Festa di S. Giuseppe …………………………………………………
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108
Giornate dell‟Agricoltura (fiera agricola) ……………………………
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112
Festa di S. Antonio …………………………………………………
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120
Festa della Purità (sagra del pomodoro siccagno) ……………………
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122
Festa della madonna del rosario (sagra dell‟uva) ……………………
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123
Il carnevale Valledolmese ……………………………………………
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125
Le processioni ………………………………………………………
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132
Situazione economica e produzioni ……………………………………
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140
Chiesa delle Anime Sante …………………………………………
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158
Chiesa Madre ……………………………………………………
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161
Chiesa Di Maria SS. Della Purità o Chiesa Nuova ………………
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172
Chiesa del Calvario …………………………………………
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178
Oratorio SS Rosario ……………………………………………
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180
Edicole, Cappelle, Statue ……………………………………
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182
Parroci e Sacerdoti …………………………………………………
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186
Collegio di Maria ………………………………………………
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191
Suore Cappuccine ………………………………………
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193
Stagnone – Ambulatorio Medico Chirurgico Cav. Rosolino Gioia e
Dott. Giuseppe Barone …………………………
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194
Palazzo e Baglio Castellana ………………………………
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204
Busto bronzeo del Dr. Castrenze Gullo …………………………
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207
Monumento bronzeo ai Caduti ……………………………………
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214
Parco delle Rimembranze ……………………………………
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219
FESTIVITA‟ E TRADIZIONI :
CHIESE E MONUMENTI :
323
Valledolmesi caduti nella guerra del 1915-18 ……………………………
Pag
221
Valledolmesi caduti nella guerra del 1940-45 …………………………………
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225
Caduti civili nella guerra del 1940-45 ………………………………………….
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243
Brevi biografie di Personaggi Valledolmesi scomparsi ………………………..
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244
Altri Personaggi viventi o scomparsi ………………………………………….
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258
La Caserma dei Carabinieri ……………………………………………………
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261
261
267
I Più eclatanti fatti di cronaca nera …………………………………………….
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263
Ex Centrale elettrica con annesso Mulino S. Giuseppe ……………………….
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268
Portali e Battenti ………………………………………………………………
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269
Bevai e fontane ………………………………………………………………..
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272
La banda musicale …………………………………………………………….
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275
Scolaresche ……………………………………………………………………
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278
Sport e Cultura ………………………………………………………………..
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285
Ricorrenza del 350° della fondazione del paese ………………………………
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288
L‟attrice Sabrina Ferilli in visita a Valledolmo ……………………………….
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290
Raduno Ferrari ………………………………………………………………...
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291
Motoraduno …………………………………………………………………...
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292
Il Giro d‟Italia a Valledolmo ………………………………………………….
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293
Mostra e sfilata auto d‟epoca ………………………………………………….
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294
150° Anniversario dell‟Unita d‟Italia …………………………………………
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295
La Reliquia del sangue del Beato Giovanni Paolo II° a Valledolmo …………
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297
Quadri manifestazioni artistiche murales ……………………………………..
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298
Valledolmo dal deltaplano …………………………………………………….
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319
Le ultime foto di Gigi ………………………………………………………….
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Centro storico di Valledolmo dal deltaplano
STAMPATO A CURA DELLA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI VALLEDOLMO
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