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il bilancio d`esercizio reso facile

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il bilancio d`esercizio reso facile
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del libro
IL BILANCIO D’ESERCIZIO
RESO FACILE
9 788863 106688
ISBN 978-88-6310-668-8
Lo scopo del presente lavoro è quello di semplificare la lettura di un bilancio, la cui mole dei dati non consente una facile comprensione dei
risultati. Lo strumento con il quale si vuole raggiungere questo obiettivo
è quello di fornire una metodologia, che consenta da una parte di conoscere meglio l’azienda e, in secondo luogo, quello di suggerire una serie
di indicatori previsti dalla dottrina economica per la gestione e controllo
aziendale. Infatti il processo di analisi, interpretazione, valutazione e sintesi dei dati di bilancio viene opportunamente evidenziato con l’ausilio
dei predetti indicatori e flussi finanziari, che riassumono l’attività svolta
ed i risultati conseguiti, offrendo ragionevoli valutazioni. Il volume, fermo
restando alcuni concetti preliminari e di chiarimenti in merito al processo
aziendale, ha l’intento pragmatico di fornire uno strumento semplice e
agevole di lettura e interpretazione dei bilanci e di alcune problematiche
aziendali. Esso è rivolto da una parte a tutti coloro che sono interessati
alla gestione e al controllo aziendale, nonché ai cosiddetti “non addetti ai
lavori”, che vogliono non soltanto leggere un bilancio ma capire le risultanze contabili e l’andamento della gestione. Un particolare aspetto comunicativo è diretto altresì a coloro che si interessano di investire in Borsa,
poiché il patrimonio aziendale costituisce il fondamento del valore azionario. Pertanto lo scopo del presente lavoro è quello di affrontare con un
linguaggio semplice e pragmatico l’analisi di bilancio mediante l’utilizzo di
indici e flussi finanziari, avvalendosi di una particolare simbologia, schemi,
studi di casi pratici e diagrammi che consentono una visione immediata,
concreta e più intuitiva delle problematiche in esame.
€ 22,00
UGO D’AMICO
Dopo aver svolto per molti anni la professione di Dottore Commercialista,
ha rivolto ogni attenzione alla “Revisione Legale dei Conti”, nonché alla
organizzazione del lavoro amministrativo.
IL BILANCIO D’ESERCIZIO RESO FACILE
Saperlo leggere e capirlo mediante l’analisi
degli indicatori e flussi finanziari
Ugo D’Amico
l'autore
IL BILANCIO
D’ESERCIZIO
RESO FACILE
Saperlo leggere e capirlo
mediante l’analisi
degli indicatori e flussi finanziari
Una metodologia applicativa
per gli Amministratori
e per i “non addetti ai lavori”
altri
titoli
CONTABILITÀ
&FISCO
Pagine tratte da www.epc.it - Tutti i diritti riservati
Ugo D’Amico
IL BILANCIO D’ESERCIZIO
RESO FACILE
Saperlo leggere e capirlo
mediante l’analisi degli indicatori
e flussi finanziari
Una metodologia applicativa per gli Amministratori
e per i “non addetti al lavoro”
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IL BILANCIO DI ESERCIZIO RESO FACILE
ISBN: 978-88-6310-668-8
Copyright © 2015 EPC S.r.l. Socio Unico
EPC S.r.l. Socio Unico - Via dell’Acqua Traversa, 187/189 - 00135 Roma
www.epc.it
Servizio clienti: 06 33245277 - Fax 06 3313212
Redazione: Tel. 06 33245264/205
Proprietà letteraria e tutti i diritti riservati alla EPC S.r.l. Socio Unico. La struttura e il contenuto del
presente volume non possono essere riprodotti, neppure parzialmente, salvo espressa autorizzazione della Casa Editrice. Non ne è altresì consentita la memorizzazione su qualsiasi supporto
(magnetico, magneto-ottico, ottico, fotocopie ecc.).
La Casa Editrice, pur garantendo la massima cura nella preparazione del volume, declina ogni responsabilità per possibili errori od omissioni, nonché per eventuali danni risultanti dall’uso dell’informazione ivi contenuta.
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Le stesse informazioni sono disponibili alla pagina:
https://www.epc.it/Prodotto/Editoria/Libri/Il-bilancio-di-esercizio-reso-facile/2203
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SOMMARIO
PREFAZIONE.................................................................................................... 7
capitolo 1
INTRODUZIONE................................................................................................ 9
capitolo 2
OBIETTIVI AZIENDALI.................................................................................... 17
capitolo 3
PROCESSO AZIENDALE.................................................................................. 21
capitolo 4
VALORE AZIENDALE....................................................................................... 27
capitolo 5
BILANCIO D’ESERCIZIO.................................................................................. 33
5.1. Concetti iniziali............................................................................... 33
5.2. Contenuto del bilancio...................................................................... 37
5.3. Normativa civilistica del bilancio........................................................ 40
3
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IL BILANCIO DI ESERCIZIO RESO FACILE
5.4. Revisione legale dei conti annuali....................................................... 42
5.5. Analisi voci del bilancio.................................................................... 43
5.5.1 Stato patrimoniale-finanziario................................................... 43
5.5.2 Conto economico................................................................... 46
capitolo 6
RICLASSIFICAZIONE DATI BILANCIO............................................................. 49
6.1.Premessa...................................................................................... 49
6.2. Riclassificazione stato-patrimoniale..................................................... 50
6.3. Riclassificazione conto economico....................................................... 54
capitolo 7
ANALISI PER INDICI ...................................................................................... 63
7.1.Introduzione................................................................................... 63
7.2. Indici economici.............................................................................. 70
7.3. Indici finanziari............................................................................... 75
7.4. Indici patrimoniali........................................................................... 81
7.5. Indici rotazione............................................................................... 85
7.6. Indici produttività............................................................................ 87
7.7. Riepilogo indici .............................................................................. 88
capitolo 8
ANALISI AZIENDALE...................................................................................... 93
8.1.Premessa...................................................................................... 93
8.2. Analisi crisi aziendale...................................................................... 94
8.3. Software e analisi rating .................................................................. 97
8.4. Analisi rateazione Equitalia..............................................................102
8.5. Indici non di bilancio.......................................................................104
8.6. Analisi borsa.................................................................................105
4
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Sommario
capitolo 9
ANALISI DELLA GESTIONE FINANZIARIA.....................................................109
9.1.Introduzione..................................................................................109
9.2. Analisi dei flussi finanziari................................................................112
9.3. Costruzione flussi di cassa ...............................................................116
9.4. Rendiconto finanziario delle variazioni del capitale circolante...................119
9.5. Rendiconto finanziario in termini di liquidità.........................................121
9.6. Rendiconto finanziario per le società quotate........................................126
9.7. Posizione finanziaria netta complessiva...............................................127
capitolo 10
RIFLESSIONI E PROSPETTIVE DI INTERVENTO..............................................129
capitolo 11
CONSIDERAZIONI FINALI..............................................................................133
APPENDICE...................................................................................................139
1. BILANCIO ORDINARIO DI ESERCIZIO.........................................................140
2. BILANCIO D’ESERCIZIO RICLASSIFICATO..................................................145
3. STUDIO DI CASI:........................................................................................150
4. SIMBOLOGIA DIAGRAMMI .......................................................................164
5. ELENCO DIAGRAMMI................................................................................165
BIBLIOGRAFIA..............................................................................................167
5
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Prefazione
Dopo aver svolto per molti anni la professione contabile ed aver esaminato molteplici bilanci di fine esercizio e situazioni contabili infrannuali di aziende con dimensioni piccole, medie e grandi ho avvertito
l’esigenza di approntare una metodologia applicativa, che possa permettere nel contempo una migliore conoscenza aziendale, nonché
una lettura e comprensione semplificata dei dati e delle risultanze.
La predetta metodologia trova una sintesi nell’utilizzo di alcuni “indicatori” che consentono una migliore e più facile interpretazione dei
risultati emersi e la valutazione dello stato aziendale.
Il ricorso ad una tecnica di indagine mediante la costruzione di una
serie di “indicatori” di bilancio e flussi finanziari può permettere di
recepire valide e ragionevoli interpretazioni delle risultanze conseguite
e sgomberare il campo da notevoli incertezze ed equivoci.
L’utilizzo di indicatori di bilancio è una tecnica, che può risalire all’inizio del 1900, quando negli Stati Uniti l’erogazione dei crediti bancari
veniva effettuata prevalentemente sulla base di “posizioni finanziarie
aziendali” espresse con l’ausilio di indici di riferimento.
Per raggiungere i predetti obiettivi ed esprimere corretti giudizi di
sintesi vanno precisati alcuni concetti basilari secondo le caratteristiche delle attività aziendali svolte e poi stabilire le tecniche migliori da
adottare.
La costruzione dei predetti indicatori consente pertanto di poter
approfondire e sviluppare una ragionevole valutazione delle informazioni tratte dai dati di bilancio e ottenere validi giudizi sullo stato di
“salute” aziendale secondo la tipologia interessata, nonché proporre
rimedi e soluzioni alternative.
Per meglio comprendere l’utilizzo degli indicatori di bilancio e dei
flussi finanziari può essere considerata utile e necessaria la conoscenza dell’impresa, che nasce e si sviluppa nel mercato in modo competi7
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IL BILANCIO DI ESERCIZIO RESO FACILE
tivo e con obiettivi di redditività.
La metodologia in questione è altresì rivolta ai “non addetti ai lavori”,
che trovano considerevoli difficoltà a recepire una notevole quantità di
dati e informazioni dalle quali sia possibile ricavare l’andamento della
gestione.
Si è fatto ricorso all’impiego di simbologie e diagrammi al fine di
comprendere visivamente e in modo intuitivo alcuni concetti esposti.
In conclusione il volume ha l’intento di agevolare la lettura delle risultanze contabili di un bilancio di esercizio, che è il principale strumento
informativo dell’azienda, fornendo una metodologia rigorosa, non troppo pesante e non frammentaria.
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capitolo 1
INTRODUZIONE
L’analisi di bilancio mediante l’utilizzo di indicatori (o indici o segnalatori o quozienti o ratios) costituisce una “tecnica” di indagine per
esaminare situazioni economiche, finanziarie e patrimoniali al fine di
capire – con un giudizio sintetico – la situazione aziendale.
L’esigenza di ricorrere a “indici segnaletici” è particolarmente riconosciuta non potendo recepire una mole di dati di notevoli dimensioni e
non capire i punti di forza e di debolezza aziendali, le aree critiche di
intervento per il controllo dell’andamento della gestione e formulare
previsioni per il futuro.
Va preliminarmente evidenziato che le risultanze di bilancio con valori in assoluto pongono non poche difficoltà nel capire i dati emersi.
Ad esempio l’ammontare del fatturato per un importo consistente di
alcuni milioni non offre un apporto significativo se non messo a confronto con l’anno precedente, indicando l’incremento o il decremento
in termini percentuali.
Sulla base dei dati acquisiti l’analista può effettuare lo studio di un
bilancio mediante indicatori, che consentono di misurare le grandezze delle risultanze in valori relativi ed effettuare la correlazione di voci
omogenee dal cui rapporto è possibile esprimere un accadimento
sociale (analisi statica).
La predetta correlazione può altresì riguardare il confronto con dati
dell’esercizio precedente al fine di recepire utili informazioni con le
quali sia possibile eseguire ragionamenti e giudizi per l’andamento
gestionale e controllare lo stato di salute aziendale (analisi dinamica).
Si ottiene in tal modo una lettura più facilitata del bilancio con l’inten9
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IL BILANCIO DI ESERCIZIO RESO FACILE
to di esaminare più proficuamente ogni problematica aziendale.
Sotto un aspetto generale le motivazioni per le quali sono elaborati i
predetti indicatori vengono qui di seguito indicati:
¾¾
la redditività aziendale, dovendo i ricavi coprire i costi e remunerare i fattori della produzione;
¾¾
i risultati di esercizio secondo le varie configurazioni emerse: reddito lordo, reddito operativo, reddito ante imposte, reddito netto;
¾¾
l’indebitamento aziendale rispetto alla consistenza dei mezzi propri;
¾¾
l’ammontare dei crediti rispetto alle vendite realizzate;
¾¾
l’adeguatezza degli ammortamenti rispetto al totale delle immobilizzazioni;
¾¾
l’utile soddisfacente o meno secondo gli investimenti del capitale
proprio dei soci e dei terzi;
¾¾
lo studio di patologie aziendali;
¾¾
i risultati conseguiti rispetto ai dati preventivi sia per la competitività sia per la crescita economica;
¾¾
il confronto fra le imprese del settore per individuare eventuali
valori anomali.
Un aspetto fondamentale della gestione è dato dal raggiungimento
di un equilibro reddituale, finanziario e patrimoniale al fine di poter conseguire risultati positivi.
Va opportunamente precisato che l’azienda è costituita da un “sistema”, cioè da un complesso di elementi (voci) fra loro coordinati e interdipendenti in vista degli obiettivi preposti.
Ne consegue che lo studio di una voce può essere messa in confronto con altra voce o con classi di voci o con altre macrovoci opportunamente aggregate in una visione d’insieme nell’intento di poter
ottenere elementi di giudizio.
Vengono qui di seguito indicate le tipologie di indici maggiormente
utilizzati:
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Introduzione
• indici economici;
• indici finanziari;
• indici patrimoniali;
• indici di produzione;
• indici di rotazione
Ciascuno dei predetti indici ha lo scopo di analizzare un determinato
settore per ottenere utili indicazioni per capire le cause e i rimedi più
convenienti.
L’analisi di bilancio per indici può essere condotta nell’interno aziendale per fornire informazioni al processo decisorio ovvero esternamente per confrontare le risultanze di fine esercizio, esponendo motivazioni e concause.
Il diagramma posto nella successiva pagina riepiloga sinteticamente
gli indici e le correttive da adottare. (1)
Le tecniche di elaborazione dei predetti indicatori possono essere:
oo per “margine”, cioè mediante la differenza algebrica di due voci. Ad
esempio: la differenza fra le attività correnti con le passività correnti
indica il margine di disponibilità finanziario a breve;
oo per indici (o “quozienti”) quando una voce di bilancio di un esercizio viene messa in confronto con altre voci o classe di voci o con
macroclassi dell’esercizio in corso o precedente, al fine di esprimere sinteticamente un giudizio. (2)
Un’analisi corretta ed adeguata non può riguardare infatti solamente un solo esercizio secondo una visione statica, ma deve rivolgere
ogni attenzione dinamica a più periodi temporali, al fine di tenere sotto
controllo aree critiche aziendali e studiare - nel contempo – tendenze
evolutive.
1. Viene inserita un appendice la simbologia utilizzata per i diagrammi utilizzati.
2. La trasformazione dei dati di bilancio da valori assoluti a valori relativi permette di rendere
omogenee le voci interessate.
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IL BILANCIO DI ESERCIZIO RESO FACILE
INDICI AZIENDALI E CORRETTIVE
IMPRESA
INDICI
ECONOMICI
INDICI
FINANZIARI
INDICI
PATRIMONIALI
INDICI DI
PRODUZIONE
INDICI
ROTAZIONE
ANALISTI
DIREZIONE
STUDI
SETTORE
ESAME
INTERPRETAZIONI
VALUTAZIONI
GIUDIZIO
CORRISPETTIVE
NEL TEMPO
CORRISPETTIVE
NELLO SPAZIO
OPERATIVITA’
Fig. 1.1
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Introduzione
Oltre gli indicatori di bilancio è molto utile seguire l’analisi dei flussi
finanziari, che permette di conoscere le fonti di finanziamento e ricostruire le vie d’impiego. Il prospetto che riassume l’analisi dei flussi è il
“rendiconto finanziario”, che consente di tenere sotto controllo:
-- l’attività di funzionamento dell’azienda durante l’esercizio;
-- le variazioni delle risorse finanziarie determinate dall’attività produttiva svolta dall’azienda;
-- le attività di investimento durante l’esercizio;
-- le correlazioni fra le fonti di finanziamento e gli investimenti effettuati.
In considerazione della loro funzione segnaletica gli indicatori devono
essere messi a confronto con altri “indici di riferimento” calcolati su
bilanci precedenti, configurando analisi temporali, spaziali o di posizione.
Il metodo si fonda sul calcolo di percentuali e riguarda:
-- analisi “orizzontali” per esaminare incrementi/decrementi dei valori
di bilancio secondo il loro “andamento” nel tempo espressi in forma
percentuale rispetto alle risultanze di un anno base posto uguale a
100;
-- analisi “verticali” quando i predetti valori vengono analizzati secondo la loro “composizione”, verificandone “l’incidenza” in forma percentuale sul totale. Detta analisi pone in rilievo la struttura del patrimonio e del risultato economico di esercizio.
Pertanto la tipologia dei rapporti aziendali può essere così riassunta:
-- “rapporti di andamento” per evidenziare una voce comparata per
più anni, esaminando ogni variazione in percentuale rispetto ad un
anno base di riferimento. Si possono pertanto ricavare serie di dati
storici che esprimono un “trend”;
-- “rapporti di composizione” per evidenziare l’incidenza in percentuale di alcuni valori rispetto ad altri secondo un peso percentuale;
-- “rapporti di correlazione” per evidenziare il rapporto con coefficienti
o in percentuale di alcuni valori di bilancio dello stato patrimoniale13
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IL BILANCIO DI ESERCIZIO RESO FACILE
finanziario al fine di studiare ogni rapporto fra impieghi e fonti di
finanziamento.
È opportuno infine rilevare che la costruzione di un bilancio è condizionata dall’adozione di un adeguato piano dei conti e da scritture
contabili eseguite secondo la normativa civilistica e corretti principi
contabili sia nazionali che internazionali.
L’inattendibiltà di quanto sopra conduce – pertanto – alla costruzione
di indicatori di bilancio e dei flussi finanziari non adeguati e sconvenienti.
Come si potrà in seguito constatare il presupposto dell’analisi in
questione è la riclassificazione dei dati indicati nel bilancio civilistico.
Il diagramma posto nella successiva pagina riassume sinteticamente le attività d’indagine.
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Introduzione
ATTIVITA’ D’INDAGINE
ANALISTA
RICLASSIFICAZIONE
BILANCIO
COSTRUZIONE
INDICI
INDICE DI
COMPOSIZIONE
INDICE DI
ANDAMENTO
DIREZIONE
CORRETTIVE
OPERATIVITA’
BILANCIO
D’ESERCIZIO
AZIONISTI
BANCHE
TERZI
Fig. 1.2
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capitolo 5
BILANCIO D’ESERCIZIO
5.1. Concetti iniziali
Al termine dell’esercizio la normativa in atto – art. 2423 e seguenti
Codice Civile – prevede la redazione con chiarezza del bilancio, che
deve rappresentare in modo veritiero e corretto il “quadro fedele” della situazione patrimoniale, finanziaria ed economica dell’impresa interessata. (1)
Il bilancio di esercizio adempie fondamentalmente due importanti
funzioni:
-- lo scopo conoscitivo al fine di fornire informazioni sull’andamento
della gestione;
-- lo scopo di controllo per tutti coloro che sono interessati (2)
Va precisato, ad ogni buon conto, che:
™™ La “redazione con chiarezza“ significa la comprensibilità delle
voci di bilancio e la conformità agli schemi delle direttive CEE;
™™ La “rappresentazione veritiera” indica l’iscrizione in bilancio di
voci esistenti;
1. Secondo alcuni economisti d’azienda il Bilancio di Esercizio è un metodo tecnocontabile
per conteggiare in un periodo amministrativo i risultati della gestione.
2. Va sotto il nome di “stakeholder“ (letteralmente portatori di interesse) tutti gli interessati
alle vicende dell’impresa. Amministratori, Dirigenti, Soci, Azionisti, Finanziatori, Banche,
Obbligazionisti, Fisco, Autorità Giudiziaria.
33
Pagine tratte da www.epc.it - Tutti i diritti riservati
IL BILANCIO DI ESERCIZIO RESO FACILE
™™ La “rappresentazione corretta” sta a significare l’applicazione di
giusti principi contabili (prudenza, competenza, uniformità, continuità, neutralità, significatività, verificabilità, ecc).
Pertanto la redazione del bilancio va effettuata secondo la normativa
menzionata prevista dal Codice Civile, nonché con corretti principi contabili, che sono regole tecniche per interpretare e integrare le norme di
legge in materia di bilanci.
È opportuno menzionare che i principi contabili sono previsti in campo nazionale dall’OIC (Organismo Italiano della Contabilità), in campo
internazionale da IFRS (International Financial Reporting Standard),
le cui norme vengono universalmente adottati per la normalizzazione contabile dallo IASB (International Accounting Standard Board) con
sede a Londra.
Quest’ultime norme sono in particolare utilizzate dalla Comunità
Europea per tutelare gli investitori e ottenere fiducia nei mercati finanziari per le società quotate in Borsa.
L’applicazione dei predetti principi contabili nazionali e internazionali
rendono omogenee molteplici procedure di intervento nella redazione
dei bilanci (ad esempio: revisione per errori significativi, interventi per
svalutazioni e contabilizzazione delle relative perdite, valutazioni per
lavori in corso, fiscalità differite, ecc.).
Va peraltro rilevato che il bilancio – come strumento di informazione e valutazione dell’economicità dell’impresa - sia una complessa ed
articolata attività svolta nel presupposto della continuazione della vita
aziendale (dalla matrice anglosassone “going concern”).
Infatti, il bilancio, che riepiloga le operazioni svolte dall’azienda,
espone alcuni elementi di facile enumerazione, altri valori sono stimati
con forti variabilità, altri ancora sono connessi alla valutazione degli
Amministratori con notevoli scostamenti.
È pertanto impossibile raggiungere una precisione nei bilanci d’esercizio perché i dati contabili sono ricavati con procedimenti convenzionali.
Si pensi ad esempio alla stima degli impianti e macchinari, alla capitalizzazione di alcuni costi, alla valutazione e variazione dei prodotti in
magazzino per materiali e/o prodotti acquistati, agli accantonamenti
stanziati nell’esercizio, creando nel complesso notevoli incertezze.
34
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Bilancio d’esercizio
A ciò si aggiungono ulteriori comportamenti per la rilevazione degli
accadimenti in merito alle poste rettificative, alle plusvalenze e minusvalenze, alle sopravvenienze e alle insussistenze, ai ratei e risconti
attivi e passivi.
Ne consegue la possibilità di determinare sopravvalutazioni (3) ovvero sottovalutazioni di attività e passività, che possono aumentare o
diminuire il reddito di esercizio, creando riserve occulte e, quindi,
bilanci non veritieri.
Esistono inoltre alcuni fatti aziendali non misurabili in termini monetari e, quindi, non rilevabili nelle scritture contabili, ma oggetto di attenzione nelle relazioni gestionali.
Tra questi si possono menzionare: accordi bancari, rescissioni di
contratti, ricorsi per rilevanti imposizioni tributarie, cause pendenti
contro l’impresa.
Per quanto detto appare molto utile ed indispensabile la collaborazione del Collegio Sindacale o del Revisore Legale dei Conti e delle
Società di Revisione per le aziende di grandi dimensioni per la verifica
e certificazione dei bilanci secondo l’applicazione dei nuovi principi di
revisione internazionali (ISA Italia). (4).
Un aspetto particolare è altresì dovuto ai criteri di valutazione nel
tempo e ad ogni eventuale deroga, che devono essere opportunamente evidenziate nella nota integrativa al bilancio.
Anche per gli aspetti fiscali possono emergere distorsioni dovute
all’applicazione di norme tributarie in contrasto con quelle civilistiche
(si parla in tal caso di doppio binario dei bilanci: civilistico e fiscale).
Da ciò deriva che lo Stato Patrimoniale non può indicare il valore
reale dei componenti aziendali o, almeno, quanto ricavabile nel caso di
cessione aziendale.
In questi ultimi anni sono inoltre emerse alcune fattispecie di falsificazioni contabili:
¾¾
fatti non rispondenti al vero;
¾¾
pagamento di servizi e consulenze inesistenti;
3. Annacquamento di bilanci (watered balance).
4. In atto dal 23/12/2014 a far tempo dai bilanci relativi all’anno 2015.
35
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IL BILANCIO DI ESERCIZIO RESO FACILE
¾¾
acquisti significativi a prezzi inferiori o superiori rispetto a quelli
di mercato;
¾¾
occultamento di fatti fraudolenti relativi alle condizioni economiche;
¾¾
transazioni contabili senza un adeguato supporto documentazionale;
¾¾
artificiose svalutazioni di immobili;
¾¾
creazione di fondi neri utilizzati per la corruzione e il riciclaggio di
denaro sporco;
¾¾
fatti censurabili non adeguati e rispondenti all’attività gestionale.
Si tratta per i predetti casi di “mala gestio”, fornendo l’amministrazione interessata una rappresentazione non rispondente al “quadro
fedele” previsto dal Codice Civile ovvero per il superamento di ogni
limite di ragionevolezza.
È appena il caso di accennare che, nella predisposizione dei bilanci,
vengono a volte effettuati alcuni interventi di “alchimia contabile”, che
rendono le risultanze inattendibili. (5)
Inoltre è opportuno rilevare alcune operazioni di imbellettamento
(window dressing), che rendono i bilanci non comprensibili e veritieri (6).
Tutto questo può determinare risultanze incerte ovvero non corrette
e qualunque tipologia di analisi di bilancio per indici non può raggiungere alcun obiettivo.
Pertanto l’affidabilità di un bilancio è connessa all’attendibilità dei dati
contabili, che devono essere veritieri e aderenti alla realtà aziendale.
5. Il bilancio di una azienda è composto da “valori oggettivi” e “valori di stima”. Ne consegue
che si possono avere tipi di falso “materiali” e di falso “in valutando”. Nel primo caso il
bilancio è artatamente contraffatto e mendace, rappresentando falsamente la situazione
economica, finanziaria e patrimoniale verso terzi. Nel secondo caso i valori di stima possono o meno alterare in modo sensibile la rappresentazione aziendale. Detta variazione
non dovrebbe superare - ai fini sanzionatori - il 5% del reddito economico ovvero 1% del
patrimonio netto.
L’art. 2621 del Codice Civile prevede sanzioni all’Amministratore e, secondo la prossima
normativa in corso, anche per la Società.
Si parla – in questi ultimi tempi- di perseguibilità di falso in bilancio quando ci sia un danno a
terzi punito d’Ufficio e non con querela di parte a difesa degli interessi degli “stakeholders”,
fermo restando il problema degli intasamenti dei Tribunali.
6. Ad esempio il mancato inserimento di operazioni negative dell’anno in esame.
36
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Bilancio d’esercizio
5.2. Contenuto del bilancio
Il bilancio è comunque lo strumento informativo completo e approfondito della valutazione patrimoniale, finanziaria ed economica fornito
dall’azienda, evidenziando le attività, le passività e il patrimonio netto,
nonché riepilogando tutti i fatti della gestione avvenuti nel corso dell’esercizio.
Il bilancio di esercizio rappresenta un “insieme unitario e inscindibile “di documenti che, per le società di capitali, si compongono come
segue:
-- Schema patrimoniale-finanziario di bilancio;
-- Nota integrativa;
-- Relazione della gestione;
-- Relazione del Collegio sindacale/Revisore Legale dei Conti;
-- Certificazione delle società di revisione.
SCHEMA DI BILANCIO è quello previsto dagli artt. 2424 e 2425 del
Codice Civile secondo le raccomandazioni CEE. Ne consegue che, al
termine dell’esercizio la contabilità deve essere riassunta secondo le
voci previste dello stato patrimoniale-finanziario e del conto economico.
NOTA INTEGRATIVA, come da artt. 2427 e 2427bis Codice Civile, è
un documento di supporto descrittivo per la comprensione dei valori
indicati nello stato patrimoniale-finanziario e nel conto economico, permettendo di illustrare:
-- i criteri di valutazione adottati;
-- il contenuto di alcune voci del bilancio;
-- le variazioni quantitative nelle poste sia patrimoniali che economiche;
-- ogni informazione che si ritiene utile per la chiarezza e attendibilità
di bilancio;
-- ogni eventuale deroga ai criteri adottati.
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IL BILANCIO DI ESERCIZIO RESO FACILE
RELAZIONE DELLA GESTIONE,come da art. 2428 Codice Civile, è
un documento che permette di analizzare e illustrare l’andamento dei
risultati, la situazione aziendale, le politiche adottate e i principali rischi
e incertezze nel corso dell’esercizio. L’inserimento nella relazione della
gestione di indicatori economici è molto utile alla conoscenza della
passata gestione e per formulare previsioni per il futuro.
RENDICONTO FINANZIARIO, anche se non previsto dal Codice Civile, è stato esteso ad ogni tipologia societaria (7) dai principi contabili.
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE/REVISORE LEGALE DEI
CONTI, come da art. 2429 Codice Civile, è il documento che certifica il bilancio secondo le scritture contabili dell’esercizio, evidenziando
altresì la regolarità gestionale nei riguardi della normativa vigente e
dello statuto societario.
CERTIFICAZIONE DELLE SOCIETÀ DI REVISIONE, è il documento che attesta per le società quotate la rispondenza del bilancio alle
scritture contabili. Il diagramma posto nella successiva pagina illustra
sinteticamente il bilancio di esercizio.
Occorre distinguere un “bilancio analitico” che esamina le varie voci
nel dettaglio con utilizzo prevalentemente interno, da un ”bilancio ordinario” con schema CEE utilizzato esternamente da azionisti, da soci,
da terzi, dalle banche, dagli investitori, dagli organi fiscali.
Secondo la nuova direttiva europea 2013/34/UE (da attuarsi entro
l’anno 2015) l’informativa del bilancio sarà stratificata secondo le
dimensioni dell’impresa, che non devono superare due dei tre criteri
previsti (patrimonio, ricavi, dipendenti):
patrimonio
ricavi
dipendenti
350.000
700.000
10
piccola impresa
4 ml
8 ml
50
media impresa (fino a)
20 ml
40 ml
250
grande impresa (superiore a)
20 ml
40 ml
250
microimprese
7. Come espressamente indicato da OIC 10 il Rendiconto Finanziario è stato esteso ad ogni
tipologia aziendale societaria.
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Bilancio d’esercizio
Per tutte le imprese la formazione del bilancio comprenderà almeno
lo stato patrimoniale, il conto economico e la nota integrativa con la
possibilità di integrazione di ulteriore documentazione da parte degli
Stati membri.
Le voci di bilancio saranno esposte e valutate conformemente al
principio della continuità aziendale, fermo restando i principi generali
di redazione del bilancio e della relativa documentazione (prudenza,
competenza, ecc.).
DOCUMENTAZIONE BILANCIO D’ESERCIZIO
STATO
PATRIMONIALEFINANZIARIO
NOTA
INTEGRATICA
RELAZIONE
GESTIONE
BILANCIO
DI
ESERCIZIO
RENDICONTO
FINANZIARIO
RELAZIONE
COLLEGIO
SINDACALE
CERTIFICAZIONE
SOC. REVISIONE
Fig. 5.1
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IL BILANCIO DI ESERCIZIO RESO FACILE
Per alcune tipologie di imprese la struttura, il contenuto, la pubblicità
dei bilanci avranno particolare risalto per proteggere gli interessi degli
azionisti, dei soci, dei terzi.
Attualmente, per le aziende individuali e società di persone, la forma
di bilancio non è vincolata a precise norme.
Per le società di capitali vi sono attualmente tre schemi di bilancio:
¾¾
il “bilancio ordinario” secondo lo schema CEE di cui all’art. 2424
Codice Civile; (8)
¾¾
Il ”bilancio in forma abbreviata” (semplificato), come da art. 2435
bis Codice Civile, per le società che presentano alcuni parametri
limitativi (superamento di almeno due dei tre seguenti parametri:
totale attivo, totale ricavi, numero dipendenti);
¾¾
Il “bilancio consolidato” (9) per quelle società di capitali che controllano altre imprese, presentando il gruppo come una singola entità. Detto bilancio viene redatto dalle società controllate
mediante l’aggregazione degli stati patrimoniali e dei conti economici delle società controllate, eliminando utili e perdite infragruppo.
Vi sono poi altri tipi di bilanci, come quelli straordinari, che vengono
approntati nel caso di eventi particolari (fusioni, incorporazioni, scissioni societarie), ovvero bilanci infrannuali (mensili, trimestrali, ecc.) per
conoscere l’andamento aziendale in corso d’anno.
In caso di cessazione di attività aziendale vengono redatti bilanci di
liquidazione iniziali, bilanci intermedi e bilanci finali.
5.3. Normativa civilistica del bilancio
La formazione del bilancio di esercizio deve essere conforme al quadro normativo previsto dalle leggi e norme in vigore.
8. Vedasi analisi dettagliata in appendice.
9. Secondo la normativa art. 25 del D.Lgs. 127 del 9/4/1991 per le società di capitali che
controllano altre imprese.
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Bilancio d’esercizio
Per la stesura del bilancio di esercizio occorre fare riferimento alle
seguenti norme previste dal Codice Civile:
-- Art. 2217 - Il bilancio deve redigersi all’inizio dell’esercizio e, successivamente, ogni anno secondo principi di redazione (Codice Civile e
corretti principi contabili) e criteri di valutazione delle attività e passività nei riguardi di una impresa in funzionamento.
-- Art. 2426 - Per i criteri di valutazione delle poste di bilancio devono
essere osservate particolari convenzioni contabili e stime. Ad esempio: i crediti devono essere iscritti in bilancio secondo il loro valore
presumibile di realizzazione.
-- Art. 2423 - Gli Amministratori devono redigere il bilancio di esercizio, costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico e dalla
Nota Integrativa, con chiarezza e in modo veritiero e corretto.
-- Art. 2424 e 2425 - La struttura dello Stato Patrimoniale e del Conto
Economico deve essere conforme agli schemi previsti.
-- Art. 2364 - L’Assemblea ordinaria della società deve approvare il
bilancio entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio. (10)
-- Art. 2429 - Il progetto di bilancio deve essere comunicato al Collegio
Sindacale ed ai soggetti incaricati della revisione legale almeno 30
giorni prima di quello fissato per l’assemblea che deve discuterlo.
Inoltre il predetto bilancio va presentato e depositato presso la sede
della società almeno 15 giorni prima per presa visione e per l’analisi
e la verifica delle risultanze.
-- Art. 2435 - Il bilancio con il verbale di approvazione deve essere
depositato presso l’Ufficio delle Imprese entro 30 giorni dall’approvazione. Il predetto deposito viene effettuato nella rete telematica
delle informazioni con adeguati accorgimenti tecnici. (11) L’inosservanza dell’obbligo di deposito camerale del bilancio è punita con
forte sanzione (art. 9 comma 5 legge 11 novembre 2011, n. 180).
10. Lo statuto sociale può prevedere – nel caso di particolari necessità – un maggior termine
di 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio.
11.Con il bilancio al 31/12/2014 anche la Nota Informativa (oltre lo schema di bilancio) verrà
redatta in formato XBRL (ExtensibleBusiness reporting Language”), presentando la nuova tassonomia aspetti estremamente interessanti, fermo restando la parte rimanente del
bilancio in formato PDF.
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IL BILANCIO DI ESERCIZIO RESO FACILE
-- Art. 2621 - Nel caso di false comunicazioni sociali gli Amministratori,
i Dirigenti e i Sindaci rispondono del loro operato con arresto fino a
due anni nel caso intenzionale di ingannare i soci e i terzi ovvero in
caso di ingiusto profitto. (12)
5.4. Revisione legale dei conti annuali
Come è noto il D.L. n.39 del 27/1/2010 (attuazione della direttiva
2006/42/CE relativa alla revisione legale dei conti annuali e dei conti
consolidati) ha previsto con l’art. 11 comma 1 che, in Italia, la Revisione
Legale sia svolta secondo i principi di revisione adottati dalla Commissione Europea (ex art. 26 paragrafi 1 e 2 della predetta direttiva
2006/42/CE).
Con determina del 23/12/2014 il Ministero dell’Economia (13) –R.G.S.
– ha emanato i “nuovi principi di revisione internazionale (ISA ITALIA)
aventi fra l’altro per oggetto:
-- Le verifiche in materia di regolare tenuta di contabilità sociale;
-- La responsabilità del soggetto incaricato della revisione legale relativamente all’espressione del giudizio di coerenza, per le informazioni
contenute nella relazione della gestione. È stato inoltre elaborato
il principio internazione sul controllo di qualità (ISQC Italia 1) con
l’intento di fornire un livello di attendibilità elevato per i conti annuali
forniti dall’impresa.
Quanto sopra definiscono e integrano le regole di comportamento
del Revisore Legale, prevedendo le linee guida anche per le imprese
di dimensioni minori.
Ciò dovrebbe consentire – secondo gli esperti – di ottenere un salto
di qualità da parte del Revisore al fine di accrescere la fiducia degli
utilizzatori dei bilanci di esercizio.
12. È in corso di approvazione un disegno di legge che punisce severamente il falso in bilancio nel caso di false rappresentazione di dati contabili contraffatti e mendaci per l’elevato
rischio di inganno nei riguardi dei soggetti interessati all’azienda truffaldina.
13. Detti principi sono stati studiati e messi a punto in collaborazione del CNDCEC – ASSIREVI
– CONSOB – INRL.
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Bilancio d’esercizio
I nuovi principi di revisione sostituiscono quelli attualmente in essere ai sensi dell’art. 162 del D.Lgs. 58/1998 e verranno applicati con i
bilanci il cui periodo amministrativo avrà inizio 1/1/2015. (14)
5.5. Analisi voci del bilancio
5.5.1 Stato patrimoniale-finanziario
Il bilancio è comunque il presupposto per la costruzione di indicatori
mediante il confronto di voci relative all’esercizio in corso rispetto a
esercizi precedenti, al fin di indagare” l’andamento” della situazione
ovvero per comparare voci, classi e macroclassi dei risultati di esercizio con l’intento di capire la “composizione” e la “correlazione” dei
rapporti gestionali.
Vengono qui di seguito evidenziate le voci e la loro aggregazione in
classi e macroclassi, che permettono di costruire – previa opportuna
operazione di riclassificazione – gli indicatori in questione.
ATTIVO PATRIMONIALE
A. CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI DOVUTI
B. IMMOBILIZZAZIONI
I. immateriali
II. Materiali
III. Finanziari
C: ATTIVO CIRCOLANTE
I. Attività realizzabili di magazzino;
II. Attività liquide, comprendenti:
- crediti verso clienti e imprese entro 12 mesi;
14. È quanto mai auspicabile che la revisione legale sia svolta da professionisti altamente
specializzati e l’incarico venga effettuato non dall’impresa interessata, ma da un organismo
indipendente.
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IL BILANCIO DI ESERCIZIO RESO FACILE
- crediti tributari;
- imposte anticipate; crediti verso terzi entro 12 mesi;
III. Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni;
IV. Disponibilità liquide relative a cassa, banca, c/c postale;
D. RATEI E RISCONTI ATTIVI
TOTALE ATTIVITA’
PASSIVO PATRIMONIALE
A. Patrimonio netto
I. capitale sociale
II. riserve
III. utili
PASSIVITA’ CORRENTI (a breve)
esigibilità entro l’esercizio;
debiti verso banche a breve;
debiti verso fornitori;
dividendi non distribuiti;
ratei e risconto passivi;
PASSIVITA’ CONSOLIDATE
fondi per rischi e oneri;
altri fondi;
trattamento di fine rapporto;
debiti verso banche a m/l termine;
obbligazioni
TOTALE PASSIVITA
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Bilancio d’esercizio
È utile rammentare che, nello stato patrimoniale vanno altresì indicati, come previsto dall’art. 2424 comma 3 Codice Civile, i conti d’ordine
previsti nell’ambito del sistema dei rischi.
Detti conti si distinguono in: (15)
-- fideiussioni;
-- avalli;
-- altre garanzie personali;
-- garanzie reali.
Gli eventuali impegni che non risultano in calce allo stato patrimoniale poiché privi di importo, possono essere evidenziati nella nota
integrativa.
Ai fini di una semplice comprensione dello schema di bilancio si può
sinteticamente riassumere - a titolo esemplificativo - lo stato patrimoniale-finanziario per classi e macroclassi, evidenziando in termini
percentuali i risultati emersi:
ATTIVO %
ATTIVO FISSO
PASSIVO %
70%
Immobilizzazioni immateriali
PATRIMONIO NETTO
30%
Immobilizzazioni materiali
PASSIVITÀ A BREVE
40%
immobilizzazioni finanziarie
PASSIVITÀ CONSOLIDATE
30%
ATTIVO CIRCOLANTE
30%
magazzino
Liquidità differite
Liquidità immediate
Totale attivo 100%
Totale passivo 100%
Il diagramma posto nella successiva pagina riassume sinteticamente lo stato patrimoniale-finanziario del bilancio di esercizio.
15. Come previsto nell’OIC 22.
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IL BILANCIO DI ESERCIZIO RESO FACILE
STATO PATRIMONIALE-FINANZIARIO
STATO
PATRIMONIALE
FINANZIARIO
ATTIVO
ATTIVO
FISSO
PASSIVO
ATTIVO
CIRCOLANTE
PASSIVO
CORRENTE
PASSIVO
CONSOLIDATO
PATRIMONIO
NETTO
IMM.LI
IMMATERIALI
MAGAZZINO
BANCHE
FONDI
RISERVE
IMMOBILIZZAZIONI
MATERIALI
LIQUIDITA’
DIFFERITE
FORNITORI
TFR
UTILI
IMM.AZIONI
FINANZIARIE
LIQUIDITA’
IMMEDIATE
DEBITI A
BREVE
OBBLIGAZIONI
CAPITALE
SOCIALE
MUTUI
Fig. 5.2
5.5.2 Conto economico
Il conto economico regolato dall’art. 2425 Codice Civile fornisce la
rappresentazione delle operazioni di gestione, evidenziando il risultato
economico di esercizio. I componenti positivi e negativi che hanno pro46
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Bilancio d’esercizio
dotto il risultato sopra evidenziato sono raggruppati in forma scalare, al
fine di fornire significativi risultati intermedi. Si hanno i seguenti valori:
A. VALORE DELLA PRODUZIONE
1. ricavi vendite;
2 variazioni rimanenze prodotte in corso lavorazioni;
3. variazioni rimanenze prodotte in corso su ordinazioni;
4. Incrementi immobilizzazioni per lavori interni;
5. Altri ricavi e proventi;
B: COSTI DELLA PRODUZIONE
1. per materie prime sussidiarie, sussidiarie, di consumo e merci;
2. per servizi;
3. per godimento beni di terzi;
4. per il personale (salari, stipendi e TFR)
5. ammortamenti e svalutazioni;
6. variazioni delle rimanenze di materie prime sussidiarie, di consumo e merci;
7. accantonamento per rischi;
8. altri accantonamenti;
9. oneri diversi dalla gestione.
DIFFERENZA A – B
C. PROVENTI E ONERI FINANZIARI
D. RETTIFICHE DI VALORE DELL’ATTIVITA’ FINANZIARIE
E. PROVENTI E ONERI STRAORDINARI
F. RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A – B +-C+-D+-E)
IMPOSTE SUL REDDITO DI ESERCIZIO
RISULTATO NETTO DI ESERCIZIO
Il diagramma posto nella successiva pagina riepiloga lo sviluppo del
conto economico, come indicato dall’art. 2425 Codice Civile.
Il bilancio viene completato con il “rendiconto finanziario” che, anche
se non è espressamente previsto, viene opportunamente inserito nella documentazione integrativa (come indicato in OIC 10).
Detto rendiconto pone in evidenza le variazioni finanziarie intercorse durante l’esercizio aziendale, fornendo benefiche informazioni della
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IL BILANCIO DI ESERCIZIO RESO FACILE
gestione presente e passata, nonché della posizione finanziaria.
SVILUPPO CONTO ECONOMICO
CONTO
ECONOMICO
VALORE
PRODUZIONE
COSTI
PRODUZIONE
DIFFERENZA
GESTIONE FINANZIARIA
GESTIONE STRAORD.
RISULTATO
ANTE
IMPOSTE
IMPOSTE
D’ESERCIZIO
REDDITO
NETTO
Fig. 5.3
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