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Misurazioni in Banda Stretta - ISPRA
Tecniche di misura in banda larga e in banda stretta (alta frequenza) Claudio Baratta - ISPRA 1 Metodiche di misurazione Le metodiche di misurazione, valutazione e analisi dei campi elettrico, magnetico ed elettromagnetico sono stabilite dalla normativa tecnica di settore (Norme CEI 2116 e 211-7) e in aggiunta da altre guide elaborate da organismi competenti misurazioni in bassa frequenza misurazioni in alta frequenza 2 Metodiche di misurazione (2) Misurazioni in alta frequenza • Norma Italiana CEI 211-7 (anno 2001): “Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettromagnetici nell’intervallo di frequenza 10 kHz - 300 GHz, con riferimento all’esposizione umana” • Norma Italiana CEI 211-10; V1 (anno 2004): “Guida alla realizzazione di una Stazione Radio Base per rispettare i limiti di esposizione ai campi elettromagnetici in alta frequenza Appendice H: Metodologie di misura per segnali UMTS 3 Metodiche di misurazione (3) • Norma Italiana CEI 211-7 – Appendice B (anno 2008): “Misura e valutazione del campo elettromagnetico emesso dagli impianti radar di potenza” In realtà per gli impianti radar, alla luce di un lavoro frutto della collaborazione tra ISPRA e il CNR-IFAC di Firenze (“Procedura per la misura di Campi EM emessi da impianti Radar utilizzabile in campagne di Sorveglianza Fisica Ambientale”), è in fase di riattivazione l’apposito GdL del CEI. 4 Metodiche di misurazione (4) In più per le misurazioni in alta frequenza può essere considerate anche: • ANPA RTI CTN_AGF 1/2000: "Guida tecnica per la misura dei campi elettromagnetici compresi nell´intervallo di frequenza 100 kHz - 3 GHz in riferimento all´esposizione della popolazione” 5 Misure di esposizione La valutazione dell’esposizione viene condotta attraverso la misurazione di: • valore efficace di E (in V/m) • valore efficace di H (in A/m) • densità di potenza S (in W/m2) Quale grandezza deve essere effettivamente misurata (E, H o entrambi)? Dipende dalle caratteristiche della sorgente, dalla frequenza e della distanza del punto di misura da essa: in pratica bisogna considerare se la misurazione viene eseguita in regione di campo vicino reattivo o in regione di campo radiativo (vicino o lontano) 6 Zone di campo 7 Misure di esposizione (2) • Nel primo caso (campo vicino reattivo) occorre misurare indipendentemente E ed H Questa situazione si può verificare solo in relazione ai trasmettitori AM (500 - 1600 kHz): considerando la frequenza più bassa dell’intervallo, 500 kHz, λ=(c/f)= 600 m (λ λ/10)= 60 m Già nel caso delle FM (87,5 - 108 MHz), considerando la frequenza più bassa dell’intervallo, 87,5 MHz, λ=(c/f)= (λ λ/10)= 34 cm 3,4 m • Nel secondo caso (campo radiativo vicino o lontano) è sufficiente misurare E o H e ricavare la grandezza non misurata mediante le relazioni di onda piana: E = 377 · H ; H = E/377 ; S = E · H 8 Misure di esposizione (3) Osservazione Nella zona di campo radiativo vicino E ed H sono correlati punto a punto (valgono le relazioni d’onda piana) ma con grosse variazioni spaziali dell’intensità 9 Metodiche In generale le misurazioni finalizzate a valutare l’esposizione ai campi elettromagnetici possono essere eseguite secondo le seguenti modalità: Misurazioni a “banda larga” (broadband) Misurazioni a “banda stretta” o selettive (narrowband) 10 Metodiche (2) Misurazioni a “banda larga” (broadband): vengono eseguite con l’impiego di strumenti che, entro un certo intervallo di frequenza, hanno una sensibilità pressoché indipendente dalla frequenza stessa e forniscono il valore globale del CE o del CM nell’intervallo considerato. La larghezza di banda deve essere abbastanza ampia da consentire il rilievo di tutte le frequenze rilevanti Misurazioni a “banda stretta” (narrowband): vengono eseguite con l’impiego di strumenti che hanno la possibilità di essere sintonizzati su una frequenza selezionata e che forniscono l’intensità del campo corrispondentemente alla stessa. La banda di frequenze deve essere abbastanza stretta per consentire di rilevare accuratamente le singole componenti spettrali 11 Banda Larga vs. Banda Stretta Le misurazioni possono essere condotte sia in banda larga che in banda stretta (selettive). È sufficiente eseguire misure in BL se: • è necessario individuare punti critici in una zona in cui insistono più impianti (indagine di primo livello) • il valore misurato in BL non supera il 75% del valore del limite più basso applicabile fra quelli relativi alle frequenze di emissione delle sorgenti presenti 12 Banda Larga vs. Banda Stretta (2) È necessario eseguire misure in BS se: • sono presenti più sorgenti che emettono in intervalli di frequenza su cui devono essere applicati differenti valori limite e il valore misurato in BL è superiore al 75% del limite più basso (se il valore misurato in BL è superiore al 50% del limite più basso è comunque consigliabile procedere con l’analisi in BS) • mediante la misura in BL viene evidenziato un superamento del limite per cui si rende necessaria la riduzione a conformità, procedura che richiede di valutare i diversi contributi forniti singolarmente da ogni sorgente Se si sono effettuate ambedue le misure (BL e BS) e vi è discordanza tra i risultati, si considerano validi i risultati in BS 13 Banda Larga vs. Banda Stretta (3) I superamenti possono essere accertati solamente in BS 14 Predisposizione e verifica del sistema di misura L’allestimento della catena strumentale deve essere eseguito con estrema cura per contenere gli errori di misura entro limiti accettabili. Precauzioni da adottare: • i cavi di collegamento sensore-misuratore, se non in fibra ottica, devono essere disposti nel modo più rettilineo possibile e perpendicolarmente alla direzione di polarizzazione del campo • durante la misurazione lo strumento non deve subire interferenze • lo strumento conduttrici non deve appoggiare su strutture 15 Predisposizione e verifica del sistema di misura (2) • l’operatore deve distare almeno 3 m dal sensore di misura • l’asta del sostegno proprio del sensore deve essere posta ortogonalmente alla direzione di polarizzazione del campo • lo strumento deve essere utilizzato nel corretto campo di frequenza • il sensore deve essere posto distante da oggetti metallici Le misurazioni devono essere effettuate negli spazi accessibili ai soggetti potenzialmente esposti, ma in assenza degli stessi soggetti (campo imperturbato) 16 Predisposizione e verifica del sistema di misura (3) Tutte le misurazioni volte alla verifica della conformità degli impianti e delle apparecchiature ai limiti prescritti da legislazioni o da norme tecniche devono essere effettuate con strumenti tarati. La periodicità della taratura deve essere almeno biennale per i sensori a BL, per le antenne attive e per i cavi coassiali, e almeno triennale per le antenne passive e per analizzatori di spettro o ricevitori. L’incertezza della catena strumentale in uso deve essere minore di 3 dB. Le misurazioni all’aperto devono essere eseguite in assenza di precipitazioni atmosferiche e con clima asciutto. La temperatura ambientale deve essere compresa nell’intervallo di buon funzionamento dichiarato dal costruttore della strumentazione utilizzata. 17 Analisi delle variazioni spaziali I punti di misura devono essere distribuiti in maniera uniforme sull’intera area da caratterizzare e devono essere in numero commisurato alla superficie in esame, in relazione anche alla lunghezza d’onda del campo e alle dimensioni della sonda di misura. L’indagine spaziale deve permettere anche di valutare la variazione di campo lungo una superficie equivalente alla sezione verticale del corpo umano. Per ogni punto di misura è generalmente necessario considerare le 3 altezze della sonda dal piano di calpestio 1,1 m (gonadi), 1,5 m (cuore) e 1,9 m (cervello). 18 Analisi delle variazioni temporali La durata di ciascuna misurazione deve essere tale da poter caratterizzare adeguatamente le variazioni del segnale in esame. Per tener conto di segnali molto variabili nel tempo in Italia si è stabilita una durata della misurazione di 6 minuti (tempo di reazione del sistema di termoregolazione umana che interviene per ripristinare le condizioni di equilibrio termico – si potrebbe comunque discutere di tale scelta…). Se la sorgente ha condizioni di funzionamento variabili nel tempo (es. SRB), la misurazione dovrebbe essere effettuata in condizioni di emissione massima, altrimenti si dovrebbe poter procedere al calcolo delle “condizioni peggiori” per estrapolazione. 19 Misurazioni in Banda Larga Per non influenzare i valori di campo misurati l'operatore deve porsi ad una certa distanza dalla sonda di campo elettrico, generalmente almeno 3 m, e questa deve essere fissata su cavalletto in materiale dielettrico per evitare riflessioni dovute allo stesso. 20 Misurazioni in Banda Larga (2) Effettuare una prima serie di misurazioni spot scansionando l’area di interesse con un numero di punti adeguato alla lunghezza d’onda al fine di determinare il punto in cui l’intensità di campo elettrico o magnetico è massima (punto peggiore). Tale scansione va effettuata posizionando il sensore all’altezza di 1,5 m dal piano di calpestio. Tale valutazione è valida se la sorgente di campo è sufficientemente costante nel periodo in cui vengono effettuati i rilievi. I punti di misura devono essere lontani da oggetti metallici presenti occasionalmente (es. automobili, etc.). 21 Misurazioni in Banda Larga (3) La sonda deve essere mantenuta ad una certa distanza (di norma circa 1 metro) da qualunque oggetto conduttivo, ivi compresa la sorgente, per minimizzare l'accoppiamento, che altererebbe la risposta della sonda. I valori misurati devono essere forniti come valori efficaci di campo elettrico o magnetico mediati temporalmente su 6 minuti e mediati nello spazio su un’area equivalente alla sezione verticale del corpo umano (altezze della sonda: 1,1 m, 1,5 m e 1,9 m dal piano di calpestio). Il valore di campo elettrico o magnetico misurato sarà: 3 E= i =1 E i2 3 3 H= i =1 H i2 3 22 Misurazioni in Banda Stretta La rivelazione delle singole componenti spettrali e delle relative ampiezze dei campi emessi da sorgenti elettromagnetiche a RF e microonde viene ottenuta per mezzo di una catena di misura costituita da: • sistema di ricezione del segnale costituito da un’antenna • sistema di rivelazione delle singole componenti spettrali e delle relative ampiezze costituito da un analizzatore di spettro (o da un ricevitore) • sistema di trasmissione del segnale dall’antenna all’analizzatore di spettro (cavo coassiale schermato o fibra ottica) 23 Misurazioni in Banda Stretta: setup di misura 24 Misurazioni in Banda Stretta (2) Poiché la risposta dell’analizzatore di spettro può essere influenzata dal campo elettromagnetico ambientale (immunità elettromagnetica), questo strumento deve essere posizionato in un’area con bassi livelli di fondo ambientale. Nell’effettuare rilievi in ambiente esterno è quindi consigliabile l’utilizzo di un furgone schermato. 25 Misurazioni in Banda Stretta (3) Nell’impostazione della misurazione risulta determinante la scelta di alcuni parametri (es. intervallo di frequenza in cui effettuare l’analisi, risoluzione dei filtri di banda e video, etc.) che avviene in funzione del tipo di segnale da analizzare e che vengono fissati in modo da risolvere al meglio le varie sorgenti. 26 Analizzatore di spettro: parametri importanti RBW → è la larghezza (a 3 dB) del filtro IF e indica la capacità di risolvere due componenti spettrali contigue: due segnali di uguale ampiezza vengono visti come separati se distano in frequenza più di RBW. E’ regolabile in funzione delle esigenze di misura SPAN → è la porzione di spettro mostrata sul display (ampiezza di banda esplorata) Sweep Time → è il tempo di scansione 27 Analizzatore di spettro: parametri importanti (2) RBW, SPAN e Sweep Time non sono tra loro indipendenti: migliorando il valore di risoluzione deve necessariamente essere aumentato il tempo di scansione (Sweep Time) e/o diminuita l'ampiezza di banda esplorata (SPAN). Un filtro più selettivo fornirà infatti una risposta più lenta, ed imporrà dei tempi più lunghi nell' esecuzione della misurazione VBW → è la larghezza del filtro video. Quest’ultimo è un filtro passa-basso utilizzato dopo la rivelazione video per eliminare, mediante un processo di averaging, il rumore che è passato attraverso il filtro IF 28 Analizzatore di spettro: parametri importanti (3) Tipologie di detector: Max Peak, Min Peak, Sample, RMS, Average VRMS = V AV 1 = N 1 N 2 ⋅ vi N i =1 N i =1 vi La scelta è particolarmente significativa quando vengono analizzati SPAN larghi (in relazione alla RBW), in quanto un pixel deve rappresentare l’informazione fornita da un numero significativo di campioni (nella figura sono 5). 29 Protocollo di misura: sintesi L’eventuale gruppo elettrogeno per l’alimentazione della strumentazione deve essere posizionato il più lontano possibile dalla catena di misura, in particolar modo dall’antenna di misura, per ridurre eventuali disturbi L'analizzatore deve essere collocato possibilmente in una posizione schermata dal campo elettromagnetico (ad esempio all’interno di una struttura schermante) o comunque in una zona dove il campo non sia superiore a qualche V/m (secondo specifiche del costruttore) 30 Protocollo di misura: sintesi (2) L’antenna dovrebbe essere posta ad una distanza pari ad almeno una λ (la più grande nel caso di più sorgenti) dall’analizzatore e da oggetti metallici (es. veicoli, etc.) o nel caso di antenne corte (rispetto la lunghezza d’onda) ad una distanza pari a 3 volte le dimensioni dell’antenna stessa Se il collegamento antenna-analizzatore è in cavo coassiale, questo deve essere disposto nel modo più rettilineo possibile 31 Protocollo di misura: sintesi (3) L’antenna di misura deve essere montata su di un cavalletto non metallico. Nel caso di utilizzo di antenne estese (D > 50 cm), posizionare il centro elettrico dell’antenna ad un’altezza da terra di 1,5 m (in questo caso le dimensioni dell’antenna consentiranno di ottenere un valore rappresentativo della media sulla sezione verticale del corpo umano). Nel caso di antenne di dimensioni contenute (D < 50 cm) se la differenza ∆ tra le misure effettuate in banda larga alle tre diverse altezze non supera il 25% [∆ ∆ = 100*(Emax–Emin)/Emin)], posizionare il centro elettrico alla sola altezza di 1,5 m, in caso contrario posizionare il centro dell’antenna alle altezze di 1,1 m, 1,5 m e 1,9 m (come nel caso della misurazione in banda larga) 32 Protocollo di misura: sintesi (4) In presenza di segnali di ampiezza sconosciuta è buona norma iniziare la misurazione anteponendo un attenuatore esterno (10 o 20 dB), per evitare che il segnale in ingresso superi il valore massimo accettabile dall’analizzatore (tipicamente 20-30 dBm) danneggiandolo (successivamente si può eventualmente scegliere di effettuare la misurazione senza attenuatori esterni) I parametri che caratterizzano l’acquisizione dello spettro (RBW, VBW, SWEEP TIME, SPAN) vengono fissati (secondo le indicazioni della normativa tecnica) in modo da risolvere al meglio le varie sorgenti La scala dell'ampiezza deve consentire di visualizzare in modo ottimale i picchi di interesse 33 Misurazioni in Banda Stretta (4) Per ogni frequenza (i) la componente j-esima è data dalla seguente formula: E i , j = 10 Pletta + AE + AC + FA −13 , 01 20 [V/m] dove: Pletta(dBm): ampiezza del segnale letto sull’analizzatore AE (dB): eventuale attenuazione esterna all' ingresso dell'analizzatore AC (dB): attenuazione del cavo FA(dB): fattore d'antenna 34 Misurazioni in Banda Stretta (5) I valori di FA e AC, quando non direttamente disponibili, vengono calcolati per ogni frequenza mediante interpolazione lineare tra due dati sperimentali successivi ricavati dal certificato di taratura 35 Misurazioni in Banda Stretta (6) Nel caso frequente di utilizzo nella misura di antenne a bassa direttività (es. biconica), per ogni altezza di misura si acquisiscono tre spettri corrispondenti a tre posizioni mutuamente perpendicolari, mantenendo il centro elettrico della sonda sempre nella medesima posizione. Eh = 3 n j =1 i =1 E 2 i, j Se la misurazione viene effettuate sulle tre altezze il valore di campo totale sarà: h = altezza di misura n = numero di componenti spettrali 3 E= E h =1 2 h 3 36 SRB per telefonia mobile Essendo una tipologia di sorgente con condizioni di funzionamento variabili nel tempo, la misurazione dovrebbe essere condotta in condizioni di emissione massima, altrimenti si dovrebbe poter procedere al calcolo delle “condizioni peggiori” per estrapolazione. 37 Tecniche di estrapolazione Possono essere utilizzate, partendo dai risultati di misura, per stabilire se in un dato punto possa essere superato o meno, in via puramente teorica, uno specifico valore limite nelle “condizioni peggiori” di carico dell’impianto. Tali tecniche non hanno valore di misura: sono utili per stabilire l’impossibilità che in un dato punto vengano superate le limitazioni imposte dalla normativa: • se il valore estrapolato è inferiore al limite punto non potrà mai essere superato quel limite in quel • se il valore estrapolato è superiore al limite necessarie ulteriori indagini strumentali sono 38 SRB per telefonia mobile in BL Misurazioni in banda larga: non vengono fornite particolari indicazioni aggiuntive (RMS su 6 minuti per ciascuna delle tre altezze considerate e successiva media spaziale). 39 SRB per telefonia mobile in BS Misurazioni in banda stretta: le impostazioni dell’analizzatore di spettro dipendono dal tipo di sistema in indagine, GSM/DCS o UMTS Sorgente GSM/DCS UMTS RBW VBW SPAN SWEEP ≥ 100 kHz ≥ 100 kHz 5-10 MHz 50-100 ms ≥ 3 · RBW > 5 MHz 100-500 ms ≥ 50 kHz 40 SRB per telefonia mobile GSM/DCS in BS Il valore di campo ottenuto tramite l’acquisizione per 6 minuti in modalità “Max Hold” rappresenta la somma dei valori di picco raggiunti in tale periodo, non necessariamente in contemporanea, dalle diverse portanti si ottiene una sovrastima del valor vero di campo (l’unica portante che viene trasmessa sempre alla massima potenza è quella relativa al canale di servizio – BCCH – mentre la potenza di trasmissione di tutte le altre portanti non è costante nel tempo) 41 SRB per telefonia mobile GSM/DCS in BS (2) Estrapolazione: si deve misurare il valore di campo relativo al solo canale di servizio (BCCH), sempre attivo alla massima potenza, e conoscendo il numero massimo k di portanti gestite dall’apparato (è quindi richiesto il coinvolgimento del gestore), il massimo valore teorico di campo nel punto di misura indagato vale: Emax = E BCCH ⋅ k 42 SRB per telefonia mobile GSM/DCS in BS (3) È evidente che il campo elettrico estrapolato risulta una sovrastima: • tutti i canali di traffico dovrebbero essere occupati da clienti; • tutti i clienti dovrebbero essere in condizioni critiche di collegamento in modo tale da forzare la SRB a trasmettere tutti i canali di traffico alla massima potenza; • tutti i clienti dovrebbero essere in ricezione (è la SRB a trasmettere). 43 SRB per telefonia mobile GSM/DCS in BL Estrapolazione: ipotizzando che il valore misurato sia dovuto al solo canale di servizio (BCCH) e conoscendo il numero massimo k di portanti gestite dall’apparato (è quindi richiesto il coinvolgimento del gestore), il massimo valore teorico di campo nel punto di misura indagato vale: Emax = E mis ⋅ k Anche in questo caso Emax risulta decisamente sovrastimato in quanto Emis rappresenta già la somma del valore di fondo e del campo associato alle portanti attive al momento della misurazione per raffinare l’estrapolazione sarebbe opportuno misurare Emis nel momento della giornata in cui si può ritenere che la SRB sia in condizioni di emissione minima (minimo traffico) 44 SRB per telefonia mobile UMTS in BS La misurazione deve essere effettuata in modalità “Channel Power” integrando su tutta la banda del canale radio assegnato (5 MHz) impostando l’acquisizione della traccia su AVG e il detector su RMS. 45 SRB per telefonia mobile UMTS in BS (2) Nel caso in cui una SRB trasmetta su più frequenze, la misurazione in “Channel Power” deve essere effettuata per ogni singola portante e il contributo totale sarà: EUMTS = n i =1 E 2 i n = numero di portanti attive associate alla SRB in esame Ei = valore di campo elettrico relativo a ciascuna portante 46 SRB per telefonia mobile UMTS in BS (3) Poiché il sistema UMTS è caratterizzato dal riuso delle frequenze (SRB vicine di uno stesso operatore utilizzano le stesse frequenze), il valore di campo misurato rappresenta l’insieme dei contributi trasmessi da differenti SRB sulla stessa portante e non può essere associato solamente alla SRB in esame. 47 SRB per telefonia mobile UMTS in BS (4) Estrapolazione Condizione necessarie: • il punto di misura deve essere posizionato in modo tale da garantire che il segnale dominante sulla portante in esame sia quello della SRB in indagine (i contributi delle SRB vicine, in termini di campo elettrico e valutati per via teorica, devono essere inferiori ad almeno 1/10 di quello della SRB in indagine); • la misurazione deve essere condotta nel momento della giornata in cui si può ritenere che la SRB sia in condizioni di emissione minima (minimo traffico, attività dei soli canali di controllo, sempre presenti) Emax = E mis ρ SA ρSA = percentuale di potenza dedicata a tutti i canali di controllo rispetto alla max potenza erogabile dalla SRB = 19 % 48 SRB per telefonia mobile UMTS in BS (5) Anche in questo caso il campo elettrico estrapolato risulta una sovrastima: • il valore misurato tiene conto dei contributi derivanti da celle vicine che trasmettono sulla stessa portante; • il valore misurato tiene conto anche di eventuale traffico presente in rete. Analogamente al caso del GSM/DCS un’estrapolazione grossolana può essere fatta a partire dal valore Emis misurato in banda larga in condizioni di emissione minima della SRB (minimo traffico). 49 Impianti TV 50 Impianti TV in BL Misurazioni in banda larga: non vengono fornite particolari indicazioni aggiuntive (RMS su 6 minuti per ciascuna delle tre altezze considerate e successiva media spaziale). 51 Impianti TV in BS Misurazioni in banda stretta: le impostazioni dell’analizzatore di spettro dipendono dal tipo di sistema in indagine, analogico (ancora per poco) o digitale Sorgente RBW VBW SPAN SWEEP TV Video 1 MHz 300 kHz 9 MHz 50 ms TV Audio 30 kHz 30 kHz 9 MHz 50 ms TV digitale terrestre 100 kHz ≥ 3 · RBW > 8 MHz 100 ms 52 Impianti TV analogici in BS La misurazione deve essere effettuata in modalità “Max Hold” e devono essere sommati quadraticamente i contributi di: • picco del sincronismo video –2,7 dB (per passare dal valore di picco al valore efficace); • picco del segnale audio. Esempio Evideo = 1,57 V/m Evideo- 2,7 dB = 1,14 V/m Eaudio = 0,53 V/m Etot = 1,26 V/m 53 Impianti TV digitali in BS La misurazione deve essere effettuata in modalità “Channel Power” integrando su tutta la banda del canale televisivo (8 MHz) impostando l’acquisizione della traccia su AVG e il detector su RMS. 54 Radar 55 Radar in BS Individuazione della frequenza di lavoro del radar • RBW 10 MHz • VBW 10 MHz • SPAN 1 GHz • Trace CLR/WRT poi Max Hold • detector Max Peak • 2 distinte frequenze 56 Radar in BS (2) Individuazione delle frequenze di lavoro del radar (f1 = 1,27 GHz; f2 = 1,33 GHz) Stringendo la RBW e lo SPAN, in modo da avere un maggiore potere risolutivo in frequenza (trascurando il fenomeno della “desensitization” non importante nella misurazione di questo parametro), si vede che le due frequenze su cui opera il radar sono, rispettivamente, f1= 1270 MHz ed f2= 1330 MHz. 57 Radar in BS (3) Misura della potenza di picco (5,09 dBm) • RBW 10 MHz • VBW 10 MHz • SPAN 50 MHz • trace Max Hold • detector Max Peak No “desensitization” 58 Radar in BS (4) Misura della durata dell’impulso (a –3 dB: 1,44 µs) • RBW 10 MHz • VBW 10 MHz • SPAN zero (sintonizzati su f) • sweep time 10 µs (scala temporale del fenomeno) • trace Max Hold • detector Max Peak • trigger video (appena sotto il picco) + single sweep 59 Radar in BS (5) Misura del periodo di ripetizione degli impulsi (2,16 ms) • RBW 10 MHz • VBW 10 MHz • SPAN zero (sintonizzati su f) • sweep time 10 ms (scala temporale del fenomeno) • trace Max Hold • detector Max Peak • trigger video (appena sotto il picco) + single sweep 60 Radar in BS (6) Misura del tempo di rotazione del radar (10,59 s) • RBW 10 MHz • VBW 10 MHz • SPAN zero (sintonizzati su f) • sweep time 20 s (scala temporale del fenomeno) • trace Max Hold • detector Max Peak • trigger video (appena sotto il picco) + single sweep 61 Radar in BS (7) θi Ti = Misura del tempo di illuminazione (32,3 ms) 360 T rot • RBW 10 MHz • VBW 10 MHz • SPAN zero (sintonizzati su f) • sweep time 500 ms (scala temporale del fenomeno) • trace Max Hold • detector Max Peak • trigger video (appena sotto il picco) + single sweep 62 Radar in BS (8) E[V m] = 10 PdBm + AE + AC+ FA −13 ,01 20 Campo elettrico di picco: deve essere considerato il valore della potenza di picco valutato in precedenza (5,09 dBm) Epicco= 9,52 V/m Campo elettrico medio: deve essere applicato un fattore di correzione per il campo elettrico pari a τ × Ti −6 1,44 ⋅ 10 32,3 ⋅ 10 Emedio= 9,52 ⋅ ⋅ −3 2,16 ⋅ 10 10,59 −3 T = 14⋅⋅10-3 V/m 0,25 V/m (antenna ferma) 63 Trot Fine [email protected] Tel. 0650072908 64