Ferratelle,Pepatelli abruzzesi,Brutti ma buoni speziati alle nocciole e
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Ferratelle,Pepatelli abruzzesi,Brutti ma buoni speziati alle nocciole e
Ferratelle Le ferratelle…quante ne ho mangiate da bambina! A ricreazione a scuola o a merenda il pomeriggio erano i miei biscotti preferiti, sottili e croccanti, profumate all’anice, oppure morbidose farcite con la confettura di susine della mamma. Eh sì, lo confesso…mi piaceva più della mitica Nutella!!!! Eresia?!?!?!?! Nooooooooooo! Rimanevo sempre affascinata nel vederle preparare con pazienza “certosina” davanti al fornello e il sabato o la domenica pomeriggio volavano via in un baleno! Questo forse è il loro unico difetto: le ferratelle richiedono tempo, non come una torta che impasti e metti in forno e nel frattempo ti dedichi ad altro, no. Le devi seguire passo passo, una ad una, dalla consistenza della pastella, dalla quantità da mettere sul ferro ai tempi di cottura perchè asciughino e coloriscano appena, senza bruciare. Per me restano, come la crostata, un qualcosa di magico, a cui dedicarmi con calma e tranquillità…sarà per questo che le faccio troppo poco! Chiamate anche neole o nevole, le ferratelle sono un tipico biscotto abruzzese il cui nome deriva dal “ferro” utilizzato per la loro preparazione. Anni fa il “ferro” apposito era più difficile da trovare fuori zona e anche mia madre, nonostante sul posto, faticò un po’ perchè tutti con le scanalature troppo profonde, adatti magari per i waffel, ma non per le neole che invece devono essere piuttosto sottili; oggi invece che le cialde stanno diventando “di moda”, almeno quest’inconveniente sembra eliminato. Possono essere gustate semplicemente al naturale (il modo in cui le preferisco perchè rimangono belle scrocchiarelle) oppure essere farcite a coppie con marmellata (tradizionalmente d’uva), nutella, miele e mandorle, crema pasticcera e…chi più ne ha più ne metta! Al naturale, chiuse in una scatola di latta, si conservano fragranti per diversi giorni. Una volta farcite diventano morbide con il riposo quindi, se da golosi le volete croccanti con la nutella…fatele fuori subito. In ogni caso…sono sempre buonissime!!!! Ferratelle Print Prep time 10 mins Cook time 1 h Total time 1 h 10 mins Author: Federica Recipe type: Dolci tipici Serves: 4 Ingredienti 4 uova 4 cucchiai di zucchero (più o meno colmi secondo i gusti; io tendo a farli piuttosto rasi) 4 cucchiai di olio evo farina q.b. liquore a scelta: limoncello, sambuca, cointreau…(facoltativo) semi d’anice (facoltativi; io non li metto, secondo me da farcire sono meglio senza) Procedimento 1. In una ciotola, sbattere le uova con la forchetta. 2. Aggiungere l’olio, profumare con un goccio di liquore e mescolare bene. 3. Unire lo zucchero, mescolare ancora, poi cominciare ad aggiungere la farina a pioggia, piano piano, fino ad ottenere una pastella abbastanza densa (per avere un’idea della consistenza…tipo crema pasticcera calda). 4. Scaldare il ferro sul fornello, aprirlo, stendere su un lato circa un cucchiaio di pastella (senza arrivare al bordo perchè chiudendo si allarga), richiudere il ferro stringendolo bene e rimetterlo sul fuoco, mantenuto poco più che al minimo. 5. Cuocere la “ferratella” circa un minuto per parte (girando il ferro) fino a che sarà solo leggermente colorita. 6. Staccarla dal ferro e trasferirla su un piatto. 7. Procedere allo stesso modo fino ad esaurimento della pastella. 8. Gustare le ferratelle al naturale o farcirle con tutto ciò che vi suggerisce la fantasia. Io stavolta ho messo Nutella e marmellata di sambuco profumata con scorza di limone e polvere di cioccolato. Micaela che dici…Biscottiamo? Buone ferratelle a tutti… Pepatelli abruzzesi Tipici della provincia di Teramo (la mia città d’origine), in modo particolare delle zone montane, i “papatìlle” sono piccoli biscotti piatti che sembrano vagamente ricordare, per la forma, i cantucci toscani. In realtà sono molto diversi, a base di farina integrale, miele, scorza gratugiata d’arancia, mandorle e, nota curiosa, pepe, che conferisce loro un gusto unico e particolarissimo. Di queste piccole golosità tipiche del periodo natalizio esistono diverse versioni: solo farina bianca, solo farina integrale o mix delle due; più o meno mandorlosi, sottili o leggermente spessi, morbidi o croccanti. Ricordo che mia nonna paterna li faceva di sola farina bianca, con poche mandorle e poco pepe, abbastanza spessi e morbidi ma non ho mai amato molto quello che chiamavo “effetto cheewing gum” probabilmente dovuto alla presenza del miele. Mastica mastica, il pepatello sembrava essere sempre lì, appiccicato ai denti, senza aver nessuna intenzione di andar giù. E la farina bianca sembrava rendere il tutto troppo dolce per i miei gusti. Da criceto/scoiattolo quale sono, ho un debole speciale per la frutta secca e per le consistenze sgranocchiose. Questa è la versione che ho imparato da mia mamma (e che lei a sua volta ha ereditato dalla sua) e, neanche a dirlo, la mia preferita, perchè croccantissima e ricchissima di mandorle. Pepatelli abruzzesi Print Prep time 40 mins Cook time 30 mins Total time 1 h 10 mins Author: Federica Recipe type: Dolci tipici Ingredienti 500 gr di mandorle 500 gr di miele millefiori 500 gr di farina di tritello (è la farina che contiene la parte fine della crusca) o, in alternativa, farina integrale 2-3 arance non trattate pepe nero Procedimento 1. Lavare le arance, asciugarle bene e grattugiare la scorza (solo la parte arancione) abbastanza finemente. 2. In una casseruola far sciogliere il miele a fuoco 3. 4. 5. 6. 7. 8. bassissimo. Sulla spianatoia mescolare la farina con le mandorle, la scorza delle arance ed una generosa macinata di pepe. Aggiungere pian piano il miele caldo e cominciare ad impastare; il tutto alla fine risulterà piuttosto consistente. Per la quantità di pepe, dipende molto dai gusti ma si dovrebbe sentire leggermente il pizzico…da cui il nome pepatelli. Con la pasta formare dei filoni rettangolari ed ppoggiarli sulla placca del forno. Cuocere 170°C fino a che la superficie risulterà dorata. Dai filoni ancora caldi ritagliare i pepatelli dello spessore di 3 mm circa 9. Disporre i pepatelli nuovamente sulla leccarda e ripassarli in forno ancora per qualche minuto in modo da renderli croccanti. 10. Per quet’operazione non è necessario che il forno sia acceso, va benissimo anche il forno appena spento ancora bello caldo, e ovviamente tanto più vi si terrano dentro, tanto più i pepatelli risulteranno croccanti. 11. Una volta freddi riporre i “papatìlle” in una scatola di latta. Ben chiusi, si conservano a lungo…se durano! Note Per tagliare i pepatelli usare un coltello affilatissimo ed aiutarsi con un canovaccio, altrimenti si rischia l’ustione! Con questa ricetta partecipo all’E-book di Dolci Pasticci. Biscottiamo? Ma sì dai… come resistere alla simpatica proposta de “Il criceto goloso“?!?! Brutti ma buoni speziati alle nocciole e mandorle Mandorle…nocciole…pistacchi…e poi ancora pinoli, arachidi, noci…se fossi un animale a 4 zampe sarei con tutta probabilità un criceto o un coniglio con quanto mi piace la frutta secca. Una vera e propria dipendenza la mia manciatina di mandorle e pistacchi quotidiana! Questi biscottini ricordano un po’ i “brutti ma buoni” che nonostante l’aspetto rustico e la forma irregolare (brutti…appunto) vantano un gusto a dir poco delizioso e che sembra siano nati per errore da una combinazione sproporzionata di albume, mandorle e zucchero. Ideali per accompagnare un’ottima tazza di thè, questi biscottini sono perfetti per confezionare i cestini di Natale da regalare ad amici e parenti e per di più, essendo senza glutine, possono tranquillamente essere consumati anche da chi soffre di celiachia. Una bella combinazione, non vi pare? 5.0 from 1 reviews Brutti ma buoni speziati alle nocciole e mandorle Print Prep time 20 mins Cook time 30 mins Total time 50 mins Per circa 25 biscotti Author: Federica Recipe type: Biscotti Serves: 6 Ingredienti 150 gr di nocciole tostate 150 gr di mandorle tostate 150 gr di albumi (circa 4 albumi) 225 gr di zucchero finissimo 1 limone bio 3-4 bacche di cardamomo cannella in polvere Procedimento 1. Tritare mandorle e nocciole in maniera piuttosto grossolana. 2. In una ciotola preferibilemente di acciaio cominciare a montare gli albumi (a temperatura ambiente) con 2 cucchiaini di succo di limone a bassa velocità. 3. Quando comincia a formarsi una leggera schiuma, passare a velocità medio-alta. 4. Quando gli albumi saranno montati circa della metà cominicare ad aggiungere lo zucchero poco alla volta, sempre continuando a sbattere, e proseguire fino a che tutto lo zucchero sarà stato incorporato. 5. Profumare con la scorza grattugiata di mezzo limone, le bacche di cardamomo pestate nel mortaio e un pizzico di cannella. 6. Unire la frutta secca e mescolare delicatamente. 7. Trasferire il composto in una casseruola e porre su fuoco bassissimo, senza smettere di mescolare, fino a quando il composto comincerà a prendere colore. 8. A questo, punto ritirare dal fuoco, lasciar riposare qualche minuto il composto poi, con l’aiuto di 2 cucchiai bagnati, formare i biscotti, allineandoli su una teglia foderata di carta forno. Cuocere in forno caldo a 160°C per circa 15 minuti fino a che assumono un bel colore dorato. 9. Lasciar raffreddare bene i biscotti prima di staccarli dalla teglia. 10. Conservarli ben chiusi in una scatola di latta…sempre che non finiscano prima. Con questa ricetta partecipo anche alla raccolta di Micaela Pesche dolci...per prolungare la gioia dell'estate Quanto mi piacciono le pesche! Gialle, bianche, piccole o grandi, sode o mature, le pesche sono uno dei miei frutti preferiti. Peccato che la stagione sia ormai agli sgoccioli e allora, perchè non consolarsi con queste “pesche” di pasta simil-frolla piene piene di crema pasticcera al limone? La ricetta viene sempre dal quaderno degli appunti della mamma col suo bel carico di ricordi. Da piccola l’aiutavo a fare le palline dei biscotti e ovviamente mi indispettivo un po’ perchè le mie non erano così perfette come le sue; poi si passava alla divisione dei compiti: lei “scavava” i biscotti e io li riempivo di crema, a lei spettava il tuffo nel liquore e a me il rotolamento nello zucchero…bei pomeriggi passati insieme! Ah già! In tutto questo anche mio padre aveva il suo bel ruolo! A lui toccava (che sacrificio!!!!) spazzolare via i bricioloni dei biscotti nel latte la mattina a colazione e puntualmente, una volta finite, chiedeva “quend’è che le rifate…le pesche?!?!?!” Pesche dolci Print Prep time 3 hours 30 mins Cook time 30 mins Total time 4 hours Per circa 25 pesche Author: Federica Recipe type: Piccola pasticceria Serves: 15 Ingredienti – per i biscotti 500 gr di farina 00 2 uova medie 125 gr di zucchero 125 gr di burro fuso 4 cucchiai di olio leggero ½ tazzina da caffè di latte 1 limone non trattato 2 cucchiaini di lievito per dolci un pizzico di sale – per il ripieno 8 tuorli di crema pasticcera aromatizzata al limone – inoltre alchermes maraschino zucchero semolato fine pirottini di carta Procedimento 1. Preparare i biscotti con gli ingredienti indicati per la “simil-frolla”. 2. In una ciotola montare le uova con lo zucchero, fino a che saranno belle gonfie. 3. Aggiungere un pizzico di sale, la scorza grattugiata del limone, il burro fuso freddo e l’olio (si può anche 4. 5. 6. 7. sostituire il burro con 125 gr totali di olio), e il lievito sciolto nel latte. Una volta amalgamato bene il tutto, aggiungere la farina setacciata e lavorare rapidamente, quanto basta ad ottenere un impasto omogeneo piuttosto morbido. Avvolgere la pasta nella pellicola e lasciarla riposare almeno un’oretta in frigo. Trascorso il riposo, formare con la pasta delle palline delle dimensioni di una grossa noce, schiacciarle appena col palmo della mano ed allinearle sulla placca del forno. Far cuocere i biscotti a 180°C per circa 15 minuti (non devono colorire, tranne la parte che appoggia sulla 8. 9. 10. 11. teglia!), sfornare e lasciar raffreddare. Quando i biscotti sono ben freddi (si possono preparare anche il giorno prima) scavarli dalla parte piatta con un coltellino a punta ben affilato, cercando di non romperli, in modo da ottenere la cavità per il ripieno (ovvio che…più si scava…più ripieno ci starà…più le pesche saranno golose!) e tenere da parte. Preparare la crema pasticcera profumata al limone. Preparare una tazza con alchermes e maraschino mescolati insieme (le proporzioni dipendono da quanto si vogliono “mature” le pesche; io di solito li mischio in parti uguali) e una coppetta con lo zucchero semolato. Riempire i mezzi gusci di biscotti con la crema pasticcera, unirli a coppie, inzupparli velocemente nel liquore e rotolare subito nello zucchero. 12. Sistemare le pesche nei pirottini di carta e lasciarle riposare per qualche ora in frigo prima di servire. Con questa ricetta offro un piccolo contributo alla “Raccolta in rosa” di Sara e alle “Ricette in compagnia” di Castagna&Albicocca