farmaci e succo di pompelmo - Associazione Italiana GIST
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363-menabò Int.Farmaci 18-11-2003 11:17 Pagina 363 ©2003, Editrice Kurtis Interazioni Interazioni tra farmaci FARMACI E SUCCO DI POMPELMO Come molte delle scoperte scientifiche, l’osservazione che il succo di pompelmo può aumentare la biodisponibilità di alcuni farmaci è avvenuta in modo inaspettato. Il succo di pompelmo era stato scelto per mascherare il sapore dell’etanolo, in uno studio il cui obiettivo era valutare gli effetti dell’alcol sulla felodipina, un calcio-antagonista diidropiridinico, analogo della nifedipina. I ricercatori si accorsero che gli effetti indotti dalla felodipina sulla pressione arteriosa (marcata riduzione), sulla frequenza cardiaca (aumento) e sul rischio di ipotensione ortostatica erano molto più marcati nei soggetti a cui era stato aggiunto il succo di pompelmo nonostante i dosaggi di felodiopina utilizzati fossero quelli abituali. Inoltre, in presenza di succo di pompelmo le concentrazioni plasmatiche della felodipina risultarono ben 5 volte maggiori. A seguito di questa scoperta, ulteriori studi dimostrarono che questi effetti erano dovuti all’azione di alcune componenti del succo di pompelmo sul metabolismo pre-sistemico della felodipina, attraverso un meccanismo di inibizione del citocromo CYP3A4 a livello della parete intestinale. Successivamente venne valutato nell’uomo l’effetto del succo di pompelmo sui sistemi enzimatici implicati nel metabolismo dei farmaci sia a livello della parete dell’intestino tenue sia a livello epatico. Oltre che il CYP3A4 della parete intestinale ALESSANDRO NOBILI, SILVIO GARATTINI Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”, Milano implicato nel metabolismo di tutti i derivati diidropiridinici, degli inibitori dell’enzima 3-idrossi-3-metilglutaril coenzima A (HMG-CoA), della cisapride, del midazolam, della terfenadina e della ciclosporina, il succo di pompelmo risultò inibire in maniera significativa anche il CYP1A2 implicato nel metabolismo della warfarina. F ARMACI CHE INTERAGISCONO CON IL SUCCO DI POMPELMO La Tabella 1 riporta schematicamente i farmaci che sono potenzialmente a rischio di interazioni con il succo di pompelmo. La maggior parte sono substrati del CYP3A4; tra questi i più noti e i più studiati sono i calcioantagonisti diidropiridinici (che oltre alla felodipina comprendono nisoldipina, nimodipina, nicardipina, nitrendipina, nifedipina e amlodipina), che, pur condividendo la stessa via metabolica, presentano una marcata variabilità per quanto riguarda la biodisponibilità orale, che dipende dall’entità dell’eliminazione pre-sistemica del farmaco e dalla variabilità interindividuale dei 363 sistemi microsomiali. Il succo di pompelmo può inoltre provocare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di terfenadina (un antistaminico con basso effetto sedativo) con aumento del rischio di gravi aritmie per le modificazioni indotte sull’intervallo QT, e un aumento delle concentrazioni plasmatiche di midazolam e triazolam (due benzodiazepine ipnotiche ad azione ultra-rapida) e del loro effetto sedativo. Sarebbe anche opportuno evitare l’assunzione di succo di pompelmo in pazienti in terapia con farmaci inibitori dell’HMG-CoA, con l’atemizolo e con la cisapride, farmaci metabolizzati dal CYP3A4 per il rischio di gravi reazioni avverse sul sistema muscolo-scheletrico (in particolare miopatie e rabdomiolisi) e su quello cardiovascolare (gravi aritmie) rispettivamente. Il caso della ciclosporina è del tutto particolare. Infatti, per ottenere l’effetto immunosoppressivo ed evitare la nefrotossicità, è necessario che le concentrazioni plasmatiche siano mantenute entro uno stretto range terapeutico. In alcuni casi, l’effetto di aumento delle concentrazioni plasmatiche di ciclosporina da parte del succo di pompelmo è stato utilizzato per ridurre le dosi di ciclosporina, riducendone sia gli effetti indesiderati che i costi. Va comunque tenuto ben presente che l’entità di questo effetto è estremamente variabile tra i diversi soggetti e che la persistenza di questo effetto in seguito a terapie croniche non è mai 363-menabò Int.Farmaci 18-11-2003 11:17 Pagina 364 AGGIORNAMENTO MEDICO, 27, 9, 2003 ©2003, Editrice Kurtis INTERAZIONI TRA FARMACI Tabella 1 - Farmaci che non dovrebbero essere assunti con il succo di pompelmo. Farmaco Effetto clinico Meccanismo Documentazione clinica Amlodipina Aumento concentrazioni seriche del farmaco Inibizione del metabolismo del farmaco Scarsa Astemizolo Cardiotossicità (prolungamento del tratto QT, torsione di punta, arresto cardiaco) Inibizione del CYP450 3A4 Scarsa Atorvastatina Aumento biodisponibilità del farmaco e del rischio di miopatie o rabdomiolisi Riduzione del CYP450 3A4 mediato dal Discreta metabolismo di primo passaggio del farmaco nel piccolo intestino Buspirone Aumento del rischio di tossicità (vertigini, sedazione) Inibizione del CYP450 3A4 Discreta Carbamazepina Aumento biodisponibilità del farmaco Inibizione del CYP450 3A4 Discreta Chinidina Riduzione dell’assorbimento e della conversione del farmaco al suo metabolita attivo Inibizione del CYP450 3A4 Discreta Cilostazolo Aumento del rischio di eventi avversi (cefalea, diarrea) Inibizione del CYP450 3A4 Scarsa Cisapride Cardiotossicità (prolungamento del tratto QT, torsione di punta, arresto cardiaco) Inibizione del CYP450 3A4 mediato dal metabolismo di primo passaggio del farmaco nel piccolo intestino Discreta Ciclosporina Aumento del rischio di tossicità del farmaco (disfunzioni renali, colestasi, parestesia) Inibizione del CYP450 3A4 Buona Clomipramina Aumento del rischio di tossicità del farmaco Inibizione del metabolismo del farmaco Scarsa Diazepam Aumento delle concentrazioni seriche del farmaco Inibizione del CYP450 3A4 Scarsa Dofetilide Aumento delle concentrazioni seriche del farmaco Inibizione del CYP450 3A4 Scarsa Felodipina Aumento del rischio di eventi avversi (ipotensione grave, ischemia miocardica) Inibizione del CYP450 3A4 Buona Itraconazolo Riduzione della biodisponibilità e perdita di efficacia del farmaco Riduzione dell’assorbimento del farmaco Discreta Lovastatina Aumento biodisponibilità del farmaco e del rischio di miopatie o rabdomiolisi Riduzione del CYP450 3A4 mediato dal metabolismo di primo passaggio del farmaco nel piccolo intestino Discreta Midazolam Aumento della biodisponibilità e degli effetti farmacodinamici del farmaco Inibizione del CYP450 3A4 Discreta Nicardipina Aumento della biodisponibilità del farmaco Inibizione del CYP450 3A4 Discreta Nifedipina Aumento del rischio di eventi avversi (ipotensione grave, ischemia miocardica) Inibizione del CYP450 3A4 Buona Nimodipina Aumento della biodisponibilità del farmaco Inibizione del CYP450 3A4 Scarsa Nisoldipina Aumento della biodisponibilità del farmaco Inibizione del CYP450 3A4 Discreta Nitrendipina Aumento della biodisponibilità del farmaco Inibizione del CYP450 3A4 Discreta Pimozide Cardiotossicità (prolungamento del tratto QT, torsione di punta, arresto cardiaco) Inibizione del CYP450 3A4 Scarsa 364 363-menabò Int.Farmaci 18-11-2003 11:17 Pagina 365 AGGIORNAMENTO MEDICO, 27, 9, 2003 ©2003, Editrice Kurtis INTERAZIONI TRA FARMACI Tabella 1 - Segue dalla pagina precedente. Farmaco Effetto clinico Meccanismo Documentazione clinica Saquinavir Aumento della biodisponibilità del farmaco Inibizione del CYP450 3A4 Scarsa Sertralina Aumento delle concentrazioni seriche e del rischio di eventi avversi del farmaco Inibizione del CYP450 3A4 Scarsa Simvastatina Aumento della biodisponibilità del farmaco e del rischio di miopatie o rabdomiolisi Inibizione del CYP450 3A4 Discreta Sirolimus Aumento del rischio di tossicità (anemia, leucopenia, trombocitopenia, ipopotassiemia, diarrea) Inibizione del CYP450 3A4 Discreta Tacrolimus Aumento del rischio di tossicità Inibizione del CYP450 3A4 (nefrotossicità, iperglicemia, iperpotassiemia) Scarsa Terfenadina Aumento delle concentrazioni seriche e del rischio di cardiotossicità (prolungamento del tratto QT, torsione di punta, arresto cardiaco) Inibizione del metabolismo pre-epatico Buona Triazolam Aumento della biodisponibilità del farmaco Inibizione CYP450 3A4 Discreta stato documentato, per cui anche in questo caso se ne sconsiglia la co-somministrazione. Anche per il saquinavir, un nuovo farmaco per la terapia dell’AIDS, si è cercato di sfruttare a scopi terapeutici la capacità da parte del succo di pompelmo di aumentarne le concentrazioni plasmatiche e la biodisponibilità. Come per il caso precedente, i risultati sono stati estremamente variabili e quindi non generalizzabili. M ECCANISMO D’AZIONE, QUANTITÀ E DURATA DELL’EFFETTO Detto che l’interazione con il succo di pompelmo avviene principalmente per inibizione del CYP3A4 intestinale, attraverso un meccanismo di competizione con i possibili substrati dell’enzima per il sito catalitico e la riduzione della sua espressione con conseguente aumento della biodisponibilità del farmaco, è importante sottolineare che: • l’interazione può verificarsi anche con un singolo bicchiere (250 ml) di succo di pompelmo o con frutto fresco; • la diminuzione delle concentrazioni di CYP3A4 inizia a manifestarsi dopo 4 ore dall’assunzione di succo di pompelmo e dura fino a 24 ore dopo, così che se si ritarda l’assunzione del farmaco di qualche ora, l’interazione può comunque manifestarsi; • l’effetto ha lunga durata e dipende dal tipo di inattivazione intestinale del CYP3A4 che, per riprendere la propria attività, necessita di essere risintetizzato; • la rilevanza di queste interazioni presenta un’estrema variabilità tra gli individui, in relazione al contenuto intestinale di CYP3A4 (più elevata è la concentrazione di enzima maggiori risultano gli incrementi di concentrazione plasmatica di farmaco); • gli anziani costituiscono la categoria a maggior rischio. 365 Diversi studi in vitro sono stati condotti per identificare quali sostanze che compongono il succo di pompelmo siano responsabili delle interazioni. Nonostante siano state isolate diverse sostanze (flavonoidi, naringina, furanocumarina, 6’,7’diidrossibergamottamina), al momento non è stato ancora definitivamente stabilito il loro ruolo nel determinismo di queste interazioni. L’identificazione della/e sostanza/e responsabili consentirebbe di valutare il rischio di interazioni anche in altri alimenti. Infine, per quanto concerne una simile azione da parte di altri agrumi, è stato ipotizzato che le arance tipo Seville possano interferire analogamente al succo di pompelmo con il metabolismo di alcuni farmaci. Nelle recenti note emanate dal Ministero della Salute Canadese sul rischio delle potenziali interazioni tra farmaci e succo di pompelmo, una certa cautela è stata riportata anche per il consumo 363-menabò Int.Farmaci 18-11-2003 11:17 Pagina 366 AGGIORNAMENTO MEDICO, 27, 9, 2003 ©2003, Editrice Kurtis di mapo (un ibrido tra pompelmo e mandarancio), anche se ad oggi non vi sono dati definitivi al riguardo. Agrumi sicuri privi di effetti sul CYP3A4 sono le arance, i mandaranci e i limoni. CONCLUSIONI Sebbene il succo di pompelmo possa determinare un aumento dei livelli plasmatici di diversi farmaci, non sempre a ciò si associa una modificazione significativa della risposta clinica. Per valutare il significato delle interazioni tra succo di pompelmo e farmaci, è opportuno tenere presente: • la composizione quali-quantitativa del succo di pompelmo: i prodotti a maggiore concentrazione di succo fresco sono quelli a maggior rischio di interazioni; • la dose: può essere sufficiente anche un singolo bicchiere di succo di pompelmo (250 ml) INTERAZIONI TRA FARMACI per incrementare di 2-3 o più volte la biodisponibilità di un farmaco, aumentandone gli effetti terapeutici o tossici; • la suscettibilità individuale del paziente (particolare attenzione ai pazienti anziani in cui è minore la capacità di compensare eccessive concentrazioni plasmatiche di farmaco); • le caratteristiche farmacocinetiche del principio attivo: farmaci metabolizzati prevalentemente dal CYP3A4 subiscono aumenti consistenti della concentrazione plasmatica; • l’entità delle modificazioni farmacocinetiche: un incremento rilevante delle concentrazioni plasmatiche del farmaco indotte dall’interazione con il succo di pompelmo deve essere considerato con attenzione per le possibili conseguenze sugli effetti terapeutici o avversi del farmaco. Sul piano dell’informazione al paziente e della prevenzione, un ruolo chiave è rappresentato dagli operatori sanitari, in particolare medici e farmacisti, che devono fornire al paziente quelle informazioni e quei consigli indispensabili per evitare il rischio di reazioni avverse importanti in seguito alle interazioni del succo di pompelmo con eventuali terapie in atto o da iniziare. Per questo è necessario non abbassare mai il livello di guardia: il fatto che la contemporanea assunzione di sostanze che potrebbero interagire tra di loro non abbia in precedenza provocato eventi avversi non deve far pensare che ciò non si verificherà mai. L’importanza del problema è sottolineata anche dal fatto che alcuni organismi regolatori come la Food and Drug Administration e il Ministero della Salute Canadese hanno avviato campagne di informazione attraverso i tradizionali canali di comunicazione. • McNeece J. Interactions between grapefruit juice and some drugs available in Australia. Australian Prescriber 25, 2002 (disponibile su: http://www.australianprescriber.com). • http://www.farmacovigilanza.org/fitovigi lanza/corsi/20030215.01.asp P UBBLICAZIONI DI RIFERIMENTO • Bailey DG, Malcolm J, Arnold O, et al. Grapefruit juice-drug interactions. Br J Clin Pharmacol 46: 101, 1998. • Kane GC, Lipsky J. Drug-grapefruit interaction. Mayo Clin Proc 75: 933, 2000. • Maskalyk J. Grapefruit juice: potential drug interaction. CMAJ 167: 279, 2002. • Spece JD. Drug interaction with grapefruit. JAMC 167: 848, 2002. • http://www.hc-sc.gc.ca/english/protec tion/warnings/2002/2002_49e.htm • http://www.ahcpub.com/ahc_root_html/ hot/archive/ima01152001.html Corrispondenza: Dott. Alessandro Nobili, Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”, Via Eritrea 62, 20157 Milano. E-mail: [email protected] 366