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scuola primaria paritaria e parificata - Sacro Cuore

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scuola primaria paritaria e parificata - Sacro Cuore
SCUOLA PRIMARIA
PARITARIA E PARIFICATA
“SACRO CUORE”
P.E.
PROGETTO EDUCATIVO
anno scolastico 2012-2013
“La persona viene prima di tutto;
il limite, l’errore, lo sbaglio
è un cammino, non un giudizio;
l’altro è un mistero a se stesso.
Mistero che però riparte
tutte le volte che il cuore
incontra e riconosce un bene per sé.”
Don Eugenio Nembrini
approvato dal collegio docenti del 29/06/2012
Progetto Educativo
PRESENTAZIONE
L’Istituto Sacro Cuore
L’Istituto Sacro Cuore, nato dal carisma educativo delle Reverende Madri
Canossiane, oggi prosegue nell’opera della Cooperativa Sociale “Don Francesco Ricci”. Con la sua presenza, intende garantire alla cittadinanza di Gallarate e al territorio un’offerta educativa e formativa d’ispirazione cristiana
completa, che si sviluppa nei tre gradi d’istruzione:
•Scuola Primaria
•Scuola Secondaria di Primo Grado
•Scuola Secondaria di Secondo Grado Liceo delle Scienze Umane.
L’Ente Gestore si propone di dare risposta al bisogno di educazione e d’istruzione secondo il principio della sussidiarietà. Esso sottolinea il primato della
persona, delle sue espressioni sociali e della sua capacità di costruire e di
contribuire al bene comune, nel rispetto del quadro normativo scolastico fissato dalle leggi dello Stato.
La storia dell’istituto,...
L’Istituto, di cui la Scuola Primaria fa parte, è inserito in un complesso fornito di ambienti esterni e interni idonei alla sua funzione. E’ situato in Gallarate, in via Bonomi, 4. Fu l’allora Ministro della P.I. che il 21 maggio 1868
concesse alle Madri Canossiane di inaugurare una scuola elementare, con lo
scopo di formare culturalmente e moralmente le giovani povere della città;
l’edificio attuale fu inaugurato nel 1936, e da allora ha rappresentato un riferimento per la città di Gallarate. Il 20 gennaio 1963 la Scuola Elementare
“Sacro Cuore” ottenne la parifica. Dall’a.s. 2002-2003 l’Istituto è gestito dalla Cooperativa Sociale “don Francesco Ricci”, che dal mese di luglio 2009 è
anche proprietaria dello stabile.
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Scuola Primaria Parificata Sacro Cuore
...il contesto socio-culturale e
le implicazioni di metodo,...
Aderendo al progetto di offerta formativa della nostra scuola, le famiglie
esprimono il loro diritto-dovere di scegliere l’istituzione scolastica ritenuta
più adeguata per il bene dei propri figli. Questa scelta di responsabile libertà
sottende il desiderio che la famiglia stessa e la scuola possano stabilire, nella
distinzione di ruoli e di funzioni, una reale corresponsabilità. L’unità che
da ciò deriva permette ai bambini di proseguire nel cammino di crescita,
vivendo una proposta educativa che dona loro la sicurezza necessaria a una
reale verifica della sua autenticità. Ciò è tanto più importante nel momento
presente, che vede il vivere quotidiano di molti, soprattutto giovani, oscurato
dal nichilismo, dal cinismo e dalla mancanza di un senso della vita per cui
valga ancora la pena di operare coraggiose scelte di valori.Valori che, per noi,
pongono in primo piano la sfera dell’essere, in una società che ostenta ed enfatizza esasperatamente, al centro del “ ben-essere” della persona, l’apparire,
il fare e l’avere. La nostra Scuola è organizzata in modo tale che non assorbisca l’intera giornata del bambino. Crediamo infatti essenziale che il bambino
possa sperimentare la valenza affettiva e formativa di altri ambiti, come i
liberi rapporti con gli amici e la famiglia parentale in senso lato, le relazioni
con il vicinato, le proposte educative offerte dal quartiere, dagli oratori, da
associazioni sportive e/o da altre agenzie educative presenti sul territorio.
...e la sua identità.
La nostra proposta educativa si fonda sul riconoscimento di Gesù come il
Maestro. Egli è la risposta adeguata a ogni profonda domanda del cuore umano. Pertanto l’azione educativa, didattica e formativa, e l’impegno di collaborazione richiesto ai genitori, si configurano come desiderio di comunicare al
cuore dei bambini la bellezza e la letizia dell’avvenimento cristiano, in tutta
la sua attrattiva. La scuola, partendo dai principi fondamentali della fede cattolica e dalla concezione di uomo che la persona di Gesù ha rivelato all’uomo
stesso, introduce il bambino alla conoscenza di sé e della realtà, attraverso
la guida dell’adulto e la compagnia dei coetanei. E’ questo incontro sempre
più consapevole con il mondo che provoca e porta a sviluppo le potenzialità
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Progetto Educativo
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insite nella persona, considerata nella sua globalità e unicità, secondo il destino di bene per cui Dio l’ha voluta e creata. Pur con la precisa identità culturale sopra esposta, la scuola è sempre stata ed è aperta a famiglie di culture e
religioni diverse, che, sottoscrivendo il presente Progetto Educativo vedono
nella scuola una proposta di valori che, proprio perché cristiani, sono profondamente umani e, proprio per questo, universalmente validi.
PROGETTO EDUCATIVO
I fondamenti della
proposta educativa
“La persona viene prima di tutto; il limite, l’errore, lo sbaglio è un cammino,
non un giudizio; l’altro è un mistero a se stesso. Mistero che però riparte
tutte le volte che il cuore incontra e riconosce un bene per sé.” Don Eugenio Nembrini Rettore dell’Istituto Sacro Cuore di Milano
Una concezione positiva della realtà
All’origine della nostra scuola sta una visione della realtà che nasce dall’esperienza cristiana. Essa dà senso e valore a tutto ciò che esiste e accade. Nella
quotidianità della proposta scolastica il bambino assimila quest’apertura positiva alla realtà dall’atteggiamento stesso degli educatori, per osmosi più che
per obblighi, attraverso le scelte specifiche di obiettivi, contenuti e forme,
che costituiscono nel loro insieme il metodo didattico.
Il primato educativo della famiglia
Nella nostra scuola la famiglia è riconosciuta come luogo originario e primario dell’educazione del bambino. Nella vita familiare quotidiana, intessuta
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Progetto Educativo
dei rapporti più significativi e che fondano la sua vita, il bambino fa propri
i valori e i criteri con cui affrontare la realtà. Con questo bagaglio egli si
presenta alla Scuola Primaria, dove inizia a verificare - far propria come vera
- quell’ipotesi esplicativa della vita che ha incontrato in famiglia. La scuola con forme, contenuti e metodo che le sono propri - s’inserisce in questo cammino educativo, in una prospettiva di continuità e di corresponsabilità tesa
al bene del bambino. Pur con evidenti diversità di competenze, nella stima e
nella cordiale volontà di essere di reciproco aiuto, la famiglia e la scuola si
apprestano a compiere insieme una costante verifica del percorso formativo
del bambino, considerato nella totalità del suo essere, senza che venga tralasciato alcun fattore costitutivo della sua personalità.
La centralità della persona del bambino
Primo e principale bene è la persona del bambino. Egli viene accolto e stimato per ciò che è, creatura unica e irripetibile, nella sua già multiforme completezza, seppur non ancora matura. La consapevolezza del valore di ciascun
bambino trasmessa da ogni educatore e carica di affettività, è la condizione
perché le potenzialità di ciascuno crescano, la ragione si sviluppi, la libertà
si realizzi. Al bambino, fin dalla nascita, la realtà appare come un dato che
sollecita, che appassiona e merita attenzione: egli per natura si apre al mondo
con uno sguardo positivo e stupito. Questo desiderio di conoscere, ancora
superficiale e incostante, si ferma inizialmente al particolare che più colpisce.
Tuttavia proprio qui è la molla che fa scattare nel bambino un profondo e
personale cammino di apprendimento, che a poco a poco gli consentirà di individuare i nessi tra le varie conoscenze e di sviluppare una coscienza critica.
Anche nell’apprendimento, quindi, il processo d’interiorizzazione produce
i suoi effetti positivi, ma non può esimersi dalla compagnia di un maestro.
Tale coscienza dell’assoluto valore della persona si accresce nell’educatore e
acquista una particolare profondità di significato nel rapporto con i bambini
diversamente abili, che con uno specifico percorso educativo/ didattico e con
adeguato sostegno sono chiamati a compiere un cammino verso la massima
espressione di sé, inseriti in un contesto di socialità accogliente, che li sostiene nel mettere in gioco sempre e comunque la loro ragione e la loro libertà.
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Progetto Educativo
Il metodo didattico
Un grande ideale educativo avrebbe scarsa influenza formativa se non fosse
“incarnato” in una pratica didattica quotidianamente vissuta. Inoltre un metodo educativo raggiunge il suo scopo solo se adeguato al soggetto cui l’azione
educativa è rivolta. Questo significa attenzione:
•al temperamento;
•ai tempi di crescita;
•alla modalità d’interazione sociale;
•alla prassi di affronto degli eventi;
•allo stile cognitivo e di apprendimento di ciascun allievo.
L’attenzione a tali aspetti determina scelte didattiche ed educative corrispondenti allo sviluppo intellettivo, cognitivo e socio-affettivo caratteristico
dell’età dei nostri alunni:
•progressiva sistematizzazione del sapere in discipline;
•dalla concretezza all’astrazione: fare esperienza il più possibile di ciò che
s’impara, attraverso l’osservare e il vedere, il provare e il manipolare, e attraverso tutte le modalità percettive e sensibili di conoscenza del reale, per
giungere solo in un secondo tempo all’astrazione dei contenuti conoscitivi;
•dal particolare alla totalità del reale: l’istintiva, momentanea curiosità verso
un particolare diventa interesse duraturo che si spalanca alla ricerca del nesso
con il tutto;
•rispetto del bisogno di unità del bambino, così che il conoscere non si suddivida in conoscenze frammentarie e si eviti il rischio di un eccesso di specializzazione una visione sistematica della realtà;
•l’elementarità, intesa come acquisizione delle conoscenze fondamentali del
sapere e sicuro raggiungimento delle abilità di base;
•promozione dell’entusiasmo, della creatività e del gusto esplorativo, evitando ogni forma di nozionismo e di enciclopedismo;
•acquisizione di un serio metodo di studio che permetta di raggiungere il
massimo rendimento mettendo a frutto convenientemente le proprie energie.
La figura del maestro
La crescita del bambino, nel cammino scolastico, è resa possibile dalla pre7
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senza di un maestro. Riteniamo che la scelta del “maestro prevalente” sia la
forma di rapporto tra adulto e bambino più adeguata alle sue connotazioni psicologiche e al carattere elementare del ciclo scolastico. Il maestro garantisce
un preciso e costante riferimento a livello relazionale e affettivo e si pone come
segno e strumento di unità della classe e del lavoro svolto. Attraverso di lui il
bambino impara che il buono, il bello e il vero corrispondono alle esigenze
più profonde del suo cuore, e in quel rapporto il bambino rende più profonda
la conoscenza di sé, si percepisce positivamente e scopre i propri talenti. Nel
rapporto con l’adulto si sente accresciuto. Per questo ai suoi occhi il maestro
è una presenza autorevole, che, insieme ai genitori, lo fa essere maggiormente
se stesso; e la stima di sé, riflesso della stima che gli educatori hanno per lui,
gli permette di accettare una guida. Solo con questo presupposto non teme di
mettersi alla prova, di impegnarsi, di accettare la fatica, gli ostacoli e anche
le sconfitte, certo comunque dell’esito buono della sua intrapresa. Insieme al
maestro di classe, operano gli insegnanti “specialisti”, che sono a tutti gli effetti insegnanti della classe. Essi concorrono all’educazione e alla formazione
di ogni bambino, attraverso la particolare competenza che possiedono e con
metodi propri della specificità della materia che insegnano. Sono chiamati a declinare in forme originali e differenti la comune ipotesi culturale ed educativa,
che condividono in totale sinergia d’intervento con tutti i colleghi.
Un contesto disciplinato da regole
Nel rapporto con il maestro il bambino comprende la bontà delle regole che
gli è chiesto di rispettare. Le regole non sono fini a se stesse, ma sono indicate
come condizione per gustare in modo più completo la bellezza e il fascino della
vita personale e comunitaria. La cura del particolare ha sempre una ragione, un
senso, la cui bellezza, utilità e convenienza si può concretamente sperimentare,
sia in classe che nella scuola, sia nei rapporti con le persone che nello svolgimento dei propri compiti. L’ordine della persona, del luogo, del proprio materiale scolastico sono alcuni degli aspetti formali ai quali si pone attenzione.
Recupero e potenziamento
Un percorso educativo e didattico deve caratterizzarsi anche per la flessibilità
e la duttilità con cui sa adattarsi alle concrete situazioni vissute dalla classe
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e dal singolo bambino. Perciò i Docenti progettano interventi finalizzati al
recupero di situazioni di difficoltà, al potenziamento delle conoscenze di base
e alla valorizzazione delle eccellenze, secondo piani di studio quanto più possibile personalizzati che sviluppino al massimo i talenti di ciascuno. Questi
interventi si realizzano anche modificando temporaneamente il quadro orario
settimanale, come previsto dall’autonomia scolastica.
Verifica e valutazione
Ogni esperienza diventa vera se accade un giudizio. Nel rapporto educativo
tale responsabilità è dell’adulto, che dimostra il suo interesse per l’allievo
proprio giudicando ciò che egli compie. Non si tratta di esprimere un giudizio
soggettivo sulla sua persona, ma di verificare se l’esperienza di apprendimento in atto avviene o meno. Lo strumento di questa verifica è la valutazione,
ovvero la misurazione secondo criteri oggettivi e condivisi se quell’esperienza di apprendimento sta avvenendo. Diverse sono le tipologie di strumenti
per questo:
•prove orali e scritte
•prove grafiche o pratiche
•prove finali o in itinere
Dall’a.s. 2008/2009 la valutazione delle competenze e delle abilità avviene
in decimi, con voto numerico in una scala dal 5 al 10. Nel passaggio dal giudizio alla valutazione in decimi, il Collegio Docenti ha deliberato le seguenti
equivalenze:
Eccellente = 10
Ottimo = 9
Più che buono = 8,5
Buono = 8
Discreto = 7
Sufficiente = 6
Non sufficiente = 5
La valutazione complessiva e finale, però, non può mai essere mera somma
aritmetica delle valutazioni parziali. Il Consiglio di Classe, nella sua funzione educativa, valuta anche il cammino di apprendimento che ciascun alunno
sta compiendo, a partire dal suo livello di arrivo, nell’ottica di cogliere il
“valore aggiunto” che ciascun bambino ha portato al suo livello iniziale di
competenze e abilità.
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Scuola Primaria Parificata Sacro Cuore
Orario e servizi
L’attività didattica si svolgerà dal lunedì al venerdì con il seguente orario
obbligatorio:
•8.05-16.15 nel giorno di lunedì
•8.05-12.55 dal martedì al venerdì
•14.00-17.00 nel giorno di attività opzionali facoltative (giovedì).
Nel giorno di sabato la scuola è chiusa.
N.B. L’orario settimanale potrà essere modificato a seconda di nuove esigenze didattiche.
Servizio mensa, doposcuola e attività
extracurriculari
Per chi lo desiderasse sono previsti i seguenti servizi aggiuntivi:
•prescuola: tutti i giorni dalle ore 7.30;
•servizio mensa: dalla fine delle lezioni alle ore 14. La mensa si avvale di
cuochi che operano all’interno della scuola stessa;
•doposcuola: dalle ore 14 alle ore 16 nei giorni di martedì, mercoledì, giovedì e venerdì;
•attività extracurricolari: ogni anno possono essere organizzati corsi di
arte, musica o attività sportive in collaborazione con enti e associazioni del
territorio, che si svolgono prevalentemente nell’orario pomeridiano (16.0018.00).
Costi e organizzazione oraria saranno definite in seguito e richiederanno specifica iscrizione.
La Segreteria
La Segreteria è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore
9.15 e dalle ore 10.45 alle ore 12.30.
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SCUOLA PRIMARIA PARITARIA E PARIFICATA “SACRO CUORE“
Via Bonomi, 4 - 21013 Gallarate VA
Tel. 0331.795.141 Fax 0331.784.134
[email protected]
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