I diuretici tiazidici sono tutti uguali? Pare di no. Il punto da due
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I diuretici tiazidici sono tutti uguali? Pare di no. Il punto da due
Obj105 I diuretici tiazidici sono tutti uguali? Pare di no. Il punto da metanalisi due review Il messaggio I diuretici tiazidici sono raccomandati come terapia di prima linea per l’ipertensione arteriosa e sono tra i farmaci più comunemente prescritti in tutto il mondo. Secondo la loro struttura molecolare, i diuretici tiazidici possono essere divise in 1. tipo tiazidici [TT (Idroclorotiazide: HCTZ)] e 2. simil tiazidici (TL - thiazide-like), tra i quali i più noti sono il clortalidone e, anche se molto meno utilazzzata, l’indapamide. I diuretici TL hanno una più lunga emivita di eliminazione rispetto ai diuretici TT e, sempre rispetto a questi ultimi, hanno dimostrato di esercitare effetti farmacologici addizionali, che possono influenzare il rischio cardiovascolare in modo diverso. Nello stesso numero di Hypertension sono state pubblicate due metanalisi: una che riguarda soprattutto il clortalidone (ma anche l’indapamide) ed una che riguarda esclusivamente l’indapamide. In entrambi i casi i risultati sono a favore dei TL, come effetto favorevole aggiuntivo, senza una sostanziale differenza negli effetti metabolici negativi (anche ipopotassiemia). Per approfondire Nella prima review sistemica e metanalisi sono stati confrontati gli effetti dei diuretici TT e TL sugli eventi cardiovascolari e sulla mortalità. Sono stati inclusi trials randomizzati controllati in pazienti adulti ipertesi che hanno confrontato i diuretici TT o TL con placebo o con farmaci antiipertensivi (in realtà piuttosto datati come la reserpina) e follow-up di almeno 1 anno. Outcome primario: eventi cardiovascolari; outcomes secondari: eventi coronarici, scompenso cardiaco, eventi cerebrovascolari e mortalità totale. È stata utilizzata un’analisi di meta-regressione per identificare i fattori confondenti e correggerli per le riduzioni di pressione arteriosa raggiunti. Sono stati inclusi ventuno studi con >480.000 anni/paziente. I risultati non sono stati influenzati dall'eterogeneità in età, genere ed etnia fra gli studi inclusi e: • le maggiori riduzioni della PA erano significativamente associate a maggiori riduzioni del rischio per tutti gli outcomes (P < 0.001). • Pur corretti per le differenze nelle riduzioni di PA office, quindi in pratica con gli stessi valori di pressione ottenuti, i diuretici TL provocavano una riduzione di rischio aggiuntivo del 12% per eventi cardiovascolari (P = 0.049) e del 21% per scompenso cardiaco (P = 0,023) se confrontati con diuretici TT. • L'incidenza di eventi avversi era paragonabile tra i diuretici TT, TL ed altri farmaci antipertensivi. Questi risultati sembrano quindi a favore dei TL come farmaci di scelta quando viene preso in considerazione un trattamento tiazidico per ipertensione. Effects of Thiazide-Type and Thiazide-Like Diuretics on Cardiovascular Events and Mortality. Systematic Review and Meta-Analysis Engberink et al. Hypertension. 2015;65:1033-1040. La seconda review sistemica e metanalisi che Hypertension propone parte proprio dal presupposto che l’HCTZ è stata spesso contrapposta al clortalidone, ma relativamente poco si sa su HCTZ versus indapamide. Il messaggio In questa review sistematica gli autori hanno utilizzato statistiche robuste per confrontare la potenza antipertensiva e gli effetti negativi dell’HCTZ versus indapamide in 10 pubblicazioni, in cui i 2 farmaci sono stati confrontati testa a testa per almeno 4 settimane, anche qui dimostrando un effetto superiore del simil tiazidico sull’HCTZ, con effetti secondari non dissimili. Per approfondire Gli AA hanno esaminato 9.765 pubblicazioni, e da queste hanno identificato 14 studi clinici randomizzati con 883 pazienti che hanno confrontato HCTZ con indapèamide e clortalidone sulla potenza degli effetti ipotensivi o sugli effetti metabolici. Per rendere equo il confronto, la dose del diuretico in ogni braccio è stata assegnata su 3 livelli. Le dosi relative erano maggiori per l’HCZ in 5 trials ed equivalenti in 3 trials. Le misurazioni pressorie erano state effettuate con sfigmomanometri in rilevazioni office in tutti i trials ma il riferimento era dato da studi che avevano utilizzato l’ ABPM 24/h: con l’ABPM/24 h si vedeva una efficacia diuretica e antipertensiva dell’indapamide ≥24 ore con la formulazione pronta e ≥32 ore con la formulazione retard (che è stata usata in un solo trial). Nelle random meta-analisi, indapamide e clortalidone abbassavano la PAS in modo più consistente rispetto all’ HCTZ: −5.1 mm Hg (IC 95%, da −8.7 a −1.6); P = 0.004 indapamide e −3.6 mm Hg (IC 95%, da −7.3 a 0.0);P = 0.052, clortalidone. Per entrambi i confronti c'era una minima eterogeneità tra i trials e non evidenza di bias di pubblicazione. Tornando al confronto diretto HCTZ/indapamide, premesso che: • è stato individuato un bias in favore di una maggiore potenza dell’HCTZ a causa di una contributo molto maggiore dei trials in cui il braccio con HCTZ aveva un dosaggio superiore rispetto al braccio con l'indapamide; • nessun singolo trial si è dimostrato responsabile del risultato complessivo, né è stato possibile rilevare modificazioni significative sul confronto indapamide/HCTZ dalla durata del follow-up, dai dosaggi (trials con alta dose vs bassa dose), o dalla presenza o assenza di terapie di fondo; si è visto che: • l’indapamide, utilizzata in compresse di 2,5 mg in tutti i trials eccetto che in uno, ha fornito una maggiore riduzione della pressione arteriosa sistolica del 54%, rispetto all’HCTZ in dosi da 12,5 a 50 mg/die; • non ci sono state differenze rilevabili tra HCTZ e indapamide sugli effetti metabolici indesiderati, inclusa l’ipopotassiemia. In base a questi dati, gli AA sostengono che l’indapamide abbia azioni vasodilatatrici aggiuntive rispetto all’HCTZ, quindi con una maggiore riduzione della PA , a causa di una più lunga durata d'azione, ben oltre le 12 - 16 ore dell’HCTZ. In conclusione, questi confronti testa a testa dimostrano che, come per il clortalidone, l’ indapamide alle dosi comunemente prescritte è più potente dell’ HCTZ senza prove di peggiori effetti sul metabolismo. Head-to-Head Comparisons of Hydrochlorothiazide Chlorthalidone Antihypertensive and Metabolic EffectsGeorge C. Roush ert val. Hypertension. 2015; 65:1041-1046. DOI: With Giuliano Pinna Keyword: idroclorotiazide, clortalidone, indapamide, ipertensione arteriosa Indapamide and