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Il Questore di Asti contro il Sindacato …… ma è meglio che la smetta!

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Il Questore di Asti contro il Sindacato …… ma è meglio che la smetta!
Segreteria Nazionale
Via Farini, 62 - 00186 Roma
Tel. +39 06 48903773 - 48903734
Fax: +39 06 62276535
[email protected]
www.coisp.it
COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA
Prot. 1056/13 S.N.
Roma, 6 ottobre 2013
MINISTERO DELL'INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI
00184 ROMA
OGGETTO: Il Questore di Asti contro il Sindacato …… ma è meglio che la smetta!
Sebbene in più occasioni il Dipartimento (chi lo dirige in
primis), abbia puntualizzato l’obbligo, per chi rappresenta
l’Amministrazione ai massimi livelli in sede provinciale, di prevenire
criticità ed eventuali contenziosi con i Sindacati, dei quali vanno
rispettate le prerogative e le norme di tutela, il Questore di Asti Filippo
Claudio DI FRANCESCO (il signore ritratto nella foto a fianco, tratta dal sito
della Polizia di Stato) mantiene da tempo un atteggiamento di
incomprensibile chiusura e di evidente livore nei confronti dei
rappresentanti del COISP e non solo di quelli di questa O.S..
Con sottili ma precise decisioni tale Questore, ed anche il suo
Vicario, stanno creando un malessere diffuso manifestando chiara
ostilità verso i Dirigenti Sindacali, evidentemente da punire, a parer
loro, per l’aver adempiuto ai propri doveri di rappresentanti dei
poliziotti e di soggetti posti a tutela dei loro diritti.
L’allegata nota, sottoscritta dal COISP e da altre OO.SS. in rappresentanza dell’85% del
personale in servizio presso la provincia di Asti (a testimonianza della rilevanza di quanto contestato al
menzionato Questore), rappresenta una serie di gravi condotte (alcune tra le tante) le cui chiare finalità
sono quelle di nuocere ai Dirigenti Sindacali.
Allo stato, il clima è tesissimo tra i vertici sindacali e l’Amministrazione e difficilmente non
potrà che sfociare in pubbliche azioni di denuncia.
Codesto Ufficio è pertanto invitato ad intervenire con urgenza sulle varie questioni segnalate,
obbligando il citato Questore di Asti ed il suo Vicario, a cessare la propria condotta di inspiegabile,
ingiustificabile ed inaccettabile repressione ….. obbligandoli altresì al rispetto delle norme contrattuali e
di quelle vigenti tutte!!
In attesa di cortese riscontro, l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti.
La Segreteria Nazionale del COISP
Segreterie Provinciali di Asti
Asti, 20 settembre 2013
OGGETTO: Questura di Asti - Problematiche
Osservazioni e richiesta intervento
AL SIGNOR QUESTORE
e, per conoscenza:
SEDE
ALLA SEGRETERIA NAZIONALE S.I.U.L.P.
ROMA
ALLA SEGRETERIA NAZIONALE S.I.A.P.
ROMA
ALLA SEGRETERIA NAZIONALE SILP PER LA CGIL
ROMA
ALLA SEGRETERIA NAZIONALE UGL
ROMA
ALLA SEGRETERIA NAZIONALE COISP
ROMA
^^^^^^^^^^^^
Signor Questore,
dopo aver affrontato le impegnative problematiche di servizio del settembre astigiano vorremmo porre alla sua
attenzione alcuni punti .
Problematica A) : Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico –
Organico e funzioni del coordinatore di turno.
Sarebbe da irresponsabili non aver notato che l’Ufficio in argomento ormai costantemente non prevede la
presenza di un responsabile coordinatore di turno della Sezione Volanti.
Questa O.S. raccoglie le lamentele di diversi operatori che si trovano sempre più spesso ad espletare turni ,
anche solo in due con una sola Volante, senza la presenza di un coordinatore Ufficiale di P.G..
Perlatro le recenti Sue decisioni riguardanti i movimenti del personale, dall’UPGSP ad altro Ufficio, hanno
ancora più evidenziato tale discrasia.
Tra poco un altro operatore Uff. di P.G., come tutti gli anni, sarò aggregato per la stagione invernale per il
servizio di soccorso piste e si creerà un’altra lunga assenza.
Attualmente vi sono solo due sovrintendenti che svolgono il turno in quinta quando non sostituiscono i due
Ufficiali di P.G. della ricezione denunce nell’orario 08:00/20:00.
Questa O.S. Le chiede come intende organizzare l’Ufficio per prevedere la figura di riferimento per ogni turno
di Volante e come sarà organizzato l’Ufficio ricezione denunce. Soprattutto chiede come intende incrementare
l’organico per garantire un appropriato controllo del territorio sempre promesso mai congruamente attuato.
Soprattutto La invitiamo a rivedere subito le disposizioni di servizio per il Coordinatore del Turno, per il
responsabile dell’Ufficio Denunce e l’addetto alla Vigilanza Questura.
Le responsabilità sono grandissime ( custodia armi, chiavi, celle di sicurezza ed altro) e occorre
immediatamente chiarezza per individuare compiti e mansioni alla luce di un risicatissimo organico.
Problematica B) : Uso dell’uniforme e impiego dei sost. Commissari in OP
Dopo l’emissione della sua ordinanza ( 507 Prot. N. A.4/2013/Gab del 29 agosto 2013 avente per oggetto :
“Asti - Manifestazioni del settembre astigiano 6 – 15 settembre 2013 ” ) è apparsa subito evidente, a nostro
avviso, una discrasia per l’impiego dei cosiddetti “collaboratori” del Funzionario, dirigente dei servizi di O.P.
Come richiesto da una O.S. Lei ha risposto che:…” il Dirigente del servizio di O.P. costituisce l’apice
della linea di comando che il Questore individua nell’attività di O.P. Lo stesso, quale Ufficiale di
P.S., in relazione alle prerogative svolte ed alla rilevanza della manifestazione della quale è
responsabile ai fini dell’ordinato svolgersi, fa uso di abiti civili e non della divisa. Ciò, in quanto, la
suddetta funzione richiede contatti e comunque interrelazioni con gli organizzatori della
manifestazione, Autorità presenti ed altri soggetti coinvolti nell’evento, per cui si consiglia l’uso di
abiti civili, per non evidenziare ruoli e posizioni di comando di contingente. Il ruolo del
Funzionario e del Sostituto Commissario Ufficiale di P.S. , che collabora il dirigente responsabile,
è quello di affiancare quest’ultimo nelle manifestazioni complesse ed articolate, al fine di poter
essere destinatario od incaricato di visionare o seguire settori della manifestazione al comando di
più unità. Pertanto, il ruolo del collaboratore del dirigente del servizio non prevede quei compiti o
prerogative tipiche del responsabile.”
E ha concluso con una nota a nostro avviso superflua:
“Si aggiunge che l’uso dell’uniforme in O.P. per tutto il personale rappresenta, tra l’altro,
momento qualificante per il personale, e sicuro punto di riferimento per il cittadino, laddove
interloquisce con graduati.”
Questa Sua considerazione è secondo noi veicolata da un suo manifesto pregiudizio nei confronti degli
operatori più volte da Lei i tacciati di non volere indossare l’uniforme e provare “vergogna” nel farlo.
L’età anagrafica, l’anzianità di servizio, la correttezza e la professionalità della maggior parte del personale che
lavora presso la Questura di Asti, è garanzia della consapevolezza di quanto sia importante e qualificante
indossare la nostra divisa.
Sia certo che la maggioranza di noi indossa la divisa della Polizia di Stato anche senza averla indosso.
Questa O.S. rimane del parere che tutti i collaboratori del Funzionario responsabile dell’ O.P. , (in
quanto tali) impiegati nel dispositivo, non indossino la divisa proprio per le caratteristiche e peculiarità
della mansione come, peraltro, è già avvenuto in numerosi altri servizi di O.P. organizzati per altre
manifestazioni da quando Lei si è insediato in Questura.
Per ultimo Le facciamo presente che tutti funzionari collaboratori del funzionario responsabile dell O.P
indicati in ordinanza , indossavano tutti gli abiti civili tranne i “collaboratori” dei “collaboratori”.
Bisognerebbe poi disquisire su quale funzione ha il resto del contingente in servizio di O.P.: sono
anche’essi collaboratori o hanno solo mansioni esecutive e rappresentano la forza a disposizione?
Siamo però ancora in attesa della risposta alla seconda domanda.
Non appare chiaro il motivo per il quale, avendo alternative come gli Ordini di Servizio attestano e avendo
sufficiente tempo per programmarlo, sia stato impiegato in uniforme personale permanentemente in servizio
presso settori investigativi ( DIGOS) , per quale la normativa esclude l’uso della divisa.
La invitiamo, per gli ovvi motivi di opportunità, a rispettare le normative in tal senso.
E’ stato anche notato che per alcuni servizi sia stato impiegato un Ispettore Superiore S.U.P.S prima in
funzione di “collaboratore” poi come “dirigente del servizio di O.P.”.
Lo stesso non risulta effettuare le reperibilità pattizie in qualità di “Funzionario di Turno”.
In sede di riunione sindacale, Lei ha rifiutato la proposta di un sindacato che aveva auspicato l’ingresso in tale
turno ma ora non si capisce perché Lei abbia fatto marcia indietro e lo abbia fatto impiegare in servizi ben più
delicati.
Per coerenza sarebbe a nostro avviso necessario una correzione per uniformare l’impiego dei sostituti
comm e isp. Sup. senza disparità di trattamento.
Inoltre, Le facciamo notare comunque che l’impiego nei servizi di O.P. un qualità di “dirigente “ degli
appartenenti al ruolo apicale degli ispettori e isp. Sup., stante il numero di funzionari in servizio ad Asti,
dovrebbe rimare residuale e tener conto delle disposizioni che prevedono che gli appartenenti a tale ruolo
assumono in modo automatico la qualifica di “Ufficiale di P.S.” e le relative funzioni unicamente in caso di
“assenza” o “impedimento” del funzionario preposto così come ribadito nella circolare ministeriale nr 333A9807.F.A.2 del 1.9.95.
Specialmente nella manifestazioni che godono di una più ampia programmabilità, appare difficile accettare il
principio di tutti i funzionari della Questura siano in quel giorno in contemporanea assenti o abbiano
impedimenti.
Secondo queste OO.SS. solo in tale caso sarebbe possibile impiegare in qualità di dirigente del servizio di
O.P. un sost. Commissario o Isp. Sup. non essendo la qualifica di “Ufficiale di P.S.” assumibile semplicemente
per “Ordinanza del Questore”.
Lo stesso ragionamento vale, secondo noi, anche per l’impiego dei sostituti commissari in qualità Direttore di
tiro nei poligoni : la circolare nr 500/C/A/AGC.6/7947 emanata il 19 giugno 2008 dal Ministero dell’Interno,
precisa che le funzioni di Direttore di Tiro sono esercitate dagli appartenenti ai ruoli dirigenti e direttivi della P.
di S. che svolgono funzioni di Polizia.
Solo in seguito permette l’impiego del personale del Ruolo Ispettori che abbiano frequentato il corso apposito.
Si tratta anche qui di una forma residuale che non può sostituire preminentemente il ruolo dei dirigente e
direttivi in quanto sufficientemente presenti in questura.
Queste OO.SS. auspicano che , quanto accaduto, sia da considerarsi un caso isolato e che il personale
in servizio permanente presso Uffici investigativi sia esonerato dall’indossare l’uniforme e che
comunque venga utilizzato nei servizi di O.P. con compiti che tengono conto del ruolo, grado e della
peculiarità del settore di specifica competenza.
Problematica C) : direzione degli Uffici
– Dipendenti Civili del Ministero dell’Interno –
- Sostituti commissari in assenza del dirigente
Senza nulla togliere alla bravura e preparazione dei funzionari dell’Amministrazione Civile dell’Interno, a cui va
la nostra stima, ci appare irritale ed imbarazzante che in Uffici Importanti come la Divisione P.A.S.I. sia dato il
compito di coordinamento degli Uffici Licenze ed Autorizzazioni di Polizia nonché armi ed esplosivi ad un
funzionario civile attualmente aggregato alla Questura di Asti . In tali uffici vi sono due ispettori capo e un
sovrintendete capo di trentennale esperienza.
Peraltro vorremmo sapere quando, secondo Lei, potrebbe essere pienamente applicato il “DPR 24/04/1982 nr
335 art. 26 - Funzione degli ispettori”.
Potremmo elencarLe numeri occasioni in cui sono evidenziano “demansionamenti “ non giustificati da urgenze
o ragioni non programmabili o prorogabili di Ordine Pubblico.
Mettiamo in rilievo anche il fatto che le sue ultime ordinanze relative all’assegnazione delle responsabilità degli
Uffici in mancanza del titolare, hanno coniato il nuovo ruolo del “SOVRINTENDENTE” . Mansione a noi
sconosciuta se non denominazione di un ruolo del personale della Polizia di Stato.
Da marzo a settembre 2013, Lei ha emesso un carosello di 5 ordinanze che, ognuna in maniera diversa,
indicavano la catena di comando della PASI .
Le rilegga.
Rilegga anche le ordinanze che dispongono a singhiozzo le “sovrintendenze” e le dirigenze per l’Ufficio del
Personale,Ufficio Criminalità e Mis. Di Prevenzione e DIGOS.
Il criterio di quando e come il sost. Commissario o il più elevato in grado presente in uffico non è
uniformemente applicato.
Perche?
Vogliamo parità di trattamento e chiarezza.
Queste OO.SS. la invitano al rispetto dei ruoli e compiti previsti dalla normativa per ogni Ruolo e
grado. Compreso il fatto di organizzare, nei servizi di O.P., l’impiego di personale rispettando la scala
gerarchica piramidale: per esempio non vorremmo più vedere nello stesso servizio più appartenenti al
Ruolo Ispettori o Sovrintendenti che agenti.
Problematica D): Rispetto dell’A.N.Q. – Limite delle domeniche lavorative per i turni non continuativi.
Abbiamo preso atto che ci sono state occasioni in cui le norme dell’A.N.Q. non vengono rispettate. Parliamo in
particolar modo del fatto che non viene rispettato il limite di due domeniche lavorative al mese.
Auspichiamo anche il rispetto del limite dei due pomeriggi settimanali sempre per i turni non continuativi.
Osservazioni:
Sig. Questore, ricorderà che il suo arrivo in Asti ha suscitano un intervento sindacale corale unico nella storia
della Questura. Mai nessuno in pochi giorni di servizio aveva fatto sollevare la protesta sindacale unanime.
Dopo l’intervento delle Segreterie Nazionali e dell’Ufficio Rapporti Sindacali abbiamo avuto incontri che hanno
in qualche modo smorzato i toni, chiarito alcune incomprensioni ma soprattutto Le hanno dato il tempo di
“prendere le misure” evitando malintesi.
Però, nove mesi dopo, le Sue decantate intenzioni di lavorare per il bene del personale si sono infrante su
alcuni scogli, l’ultimo dei quali rappresentato dai famigerati sacchetti alimentari per l’O.P. consegnato ai
colleghi durante i servizi per la manifestazione della Sagre e Douja D’Or.
Per dovere di cronaca molti di tali sacchetti non sono stati consumati e sono stati donati al Banco Alimentare in
beneficenza.
Ancora oggi siamo spettatori di un curioso “esproprio” relativo agli arredi e TV Led fatti trasportare dalla Sala
Polivalente sino al Suo ufficio in quanto, a suo dire, troppo sguarnito e non abbastanza accogliente e
rappresentante l’Autorità che lei rappresenta.
La sua promessa di farli tornare presto alla loro naturale destinazione, a beneficio di tutto il personale, rimane
ancora pendente a distanza di mesi.
La sua preoccupazione maggiore sembra quella di trovare un autista con idonee caratteristiche per soddisfare
il Sig. Prefetto mentre, a nostro avviso, dovrebbe essere quella di valutare realmente la chiusura del Posto di
Vigilanza almeno nelle ore e nei giorni di chiusura degli Uffici della Prefettura al fine di recuperare gli uomini.
La sua preoccupazione maggiore è stata quella di imporre un formato A4 con caratteri e grandezza tassativi
per tutti gli Uffici pena la mancata trasmissione dell’atto se non conforme.
La sua preoccupazione maggiore è stata quella di far spostare tutte le fotocopiatrici dai corridoi della Questura
e non quella di programmare una pulizia adeguata degli ambienti di lavoro o di riattare le stanze con nuove
pitture.
La sua preoccupazione maggiore è stata quella di ripristinare un ennesimo registro per le entrata e d’ uscita
degli automezzi dalla Questura nonostante l’esistenza dei modelli 106 che attestano la stessa cosa.
Sarebbe bastato prendere un po’ di tempo e illudere ancora un po’ il personale che Lei tanto decanta
ufficialmente.
Ci vuole aiutare a scoprire due cose soltanto che Lei crede di aver fatto in Questura a favore del personale?
tranne il fatto di aver anche tolto la possibilità ai vari funzionari di presentare un progetto proprio per lo
straordinario programmato ed aver imposto di imperio due o tre settori dove poterlo fare ?
Queste OO.SS continuano ad esprimere una forte delusione per quanto operato sino ad ora da Lei. Siamo del
parere che il personale della Questura di Asti non meriti tale trattamento. Ciò porta a disaffezione e malumore
che incide sui servizi che diamo alla città.
Nell’attesa di cortese riscontro, l’occasione è gradita per inviare cordiali saluti.
I Segretari Generali Provinciali
S.I.U.L.P.
(Maccario)
S.I.A.P.
(Gaviano)
SILP PER LA CGIL
(Iavarone)
CO.I.S.P
(Meli)
UGL
(Cerrato)
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