Progettazione di edifici in cemento armato in zona sismica Esempi
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Progettazione di edifici in cemento armato in zona sismica Esempi
Progettazione di edifici in cemento armato in zona sismica Esempi pratici Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Caratteristiche dell’edificio Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Nord Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Prospetto Nord Prospetto Sud Prospetto Est Dott. Ing. Filippo DACARRO Prospetto Ovest NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Da Evitare! (o quantomeno da progettare con molta attenzione) Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 CENTRO DI MASSA (nel piano) Punto dove si può assumere concentrata tutta la massa di un piano dell’edificio e dove agisce la forza di inerzia indotta dall’azione sismica. L’effetto delle forze orizzontali su un generico piano della struttura è quello farlo traslare e ruotare come un corpo rigido rispetto al piano sottostante (solai rigidi nel piano). Tale spostamento, trasmesso ai telai e alle pareti genera forze orizzontali (forze di taglio V) proporzionali alla rigidezza di tali elementi. CENTRO DI RIGIDEZZA Baricentro delle forze di taglio La minimizzazione della distanza tra i due punti è un aspetto fondamentale per evitare effetti torsionali estremamente sfavorevoli. In presenza di eccentricità l’analisi 3D è necessaria Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 REGOLARITA’ STRUTTURALE Forme rettangolari sono preferibili a forme a T, L ed U in quanto strutture con angoli rientranti sono soggette ad una richiesta di duttilità non uniforme e a risposte strutturali poco prevedibili. Edifici molto allungati sono più facilmente soggetti a moti sismici incoerenti, è quindi preferibile limitare il rapporto tra i lati oppure sfruttare giunti sismici. Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Definizione degli elementi strutturali Pre-dimensionamento Zona di costruzione Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Il progetto strutturale dovrebbe accompagnare fin dall’inizio l’iter progettuale. Un progetto INTELLIGENTE tiene in debito conto delle esigenze strutturali. Esigenze strutturali Esigenze funzionali Progetto architettonico Esigenze impiantistiche ?INVECE! Il momento del progetto strutturale si concretizza nella fase esecutiva Nel momento in cui, ottenuta la concessione sulla base di un progetto che definisce forme, volumi e funzioni, si decide di realizzare l’edificio. I tempi lunghi e la rigidità amministrativa che si incontrano pongono un limite serio alle possibili modifiche a causa di problemi strutturali GRAVI VINCOLI!!! Dott. Ing. Filippo DACARRO PROGETTI NON RAZIONALI NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Nel nostro caso abbiamo a che fare con una struttura completamente definita e solo minimamente modificabile Prima di tutto è necessario definire l’ossatura dell’edificio: •Pilastri; •Travi; •Orditura dei solai. Perseguire SEMPLICITA’ e REGOLARITA’, se la forma planimetrica non appare idonea valutare l’opportunità dell’utilizzo di GIUNTI, ove non sia possibile sfruttare la DISTRIBUZIONE DI RIGIDEZZE per limitare l’eccentricità tra il loro centro e quello delle masse. Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Zona di costruzione Udine – Friuli Terreno di tipo C - 180m/s<VS,30<360m/s Pianta seminterrato Box e cantine Pareti in cemento armato Area=490m2 Osservazioni preliminari •Posizioni preferenziali pilastri; •Luci travi/solai grandi 6,80m(x) 5,80m(y); Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Pianta Piano Rialzato Appartamenti Area=305m2 Osservazioni preliminari •Tracciato travi di piano; •Prime considerazioni sull’andamento dei solai, andamento alternato per diminuire il carico flessionale sulle travi. Predimensionamento •TRAVI: Mmax(statico)x(1,3-1,7); •PILASTRI: Nmax(statico)x(2-2,5). Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Caratteristiche Materiali Calcestruzzo classe C28/35 Acciaio B450C Rck=35N/mm2 fyk=450N/mm2 fck=0,83xRck=29N/mm2 fyd=fyk/1,15=390N/mm2 fcm=fck+8=37N/mm2 Es=210.000N/mm2 Ec=22.000x(fcm/10)0,3=32500N/mm2 fcd=αccxfck/γc=0,85x29/1,5=16,5N/mm2 α cc=coeff. riduttivo carichi di lunga durata γc=coeff. parziale di sicurezza fctm=0,3x(fck)2/3=2,85N/mm2 fctk=0,7xfctm=2,00N/mm2 fctd=fctk/ γc=2,00/1,5=1,35N/mm2 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 L’armatura superiore, disposta per il momento negativo alle estremità delle travi, deve essere contenuta, per almeno il 75%, entro la larghezza dell’anima e comunque, per le sezioni a T o ad L, entro una fascia di soletta pari rispettivamente alla larghezza del pilastro, od alla larghezza del pilastro aumentata di 2 volte lo spessore della soletta da ciascun lato del pilastro, a seconda che nel nodo manchi o sia presente una trave ortogonale. Peso Proprio Solaio=3,50kN/mq Permanenti Portati=3,00kN/mq Sovraccarico Accidentale=2,00kN/mq Calcolo approssimativo di predimensionamento Fd=1,3x3,5+1,5x3+1,5x2=12,05kN/m2 75% q=Fdx(luce solaio agente)=12,05x2,90≈35kN/m Mmax=qxl2/10=35x6,82/10=162kNm Mcalcolo=Mmaxx1,5 ≈245kNm ALTEZZE INTERPIANO?!?!?! Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 30 50 Staffe Ø10/120 My=245kNm VR,cd=208kN Mu=254kNm ATTENZIONE! Evitare di sovradimensionare troppo le travi – GERARCHIA DELLE RESISTENZE – coeff. Alpha. Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Calcolo approssimativo di predimensionamento Fd=1,3x3,5+1,5x3+1,5x2=12,05kN/m2 Pcalcolo=Pmaxx2,0 ≈950kN/piano 5,5 6,80 Pmax=Fdx(area solaio agente)=12,05x37,4≈450kN 950kN 1900kN 2850kN 3800kN 4750kN 300 1000 Bxhxfcd=1000x300x16,5=4.950kN>4.750kN Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Piano Interrato 100x30 50x30 40x30 80x30 PARETI •Centraggio del centro di rigidezza •Aumentano la rigidezza torsionale Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Piano Rialzato, I, II 70x30 50x30 40x30 80x30 PARETI Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Piano Mansardato 30x30 50x30 40x30 80x30 PARETI PILASTRI IN FALSO! Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Modello geometrico FEM Problematiche di modellazione Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Problematiche di modellazione FEM •Posizione in pianta degli elementi strutturali – è fondamentale per una corretta definizione della rigidezza globale della struttura e della posizione del centro di rigidezza; •Quota dell’asse dei solai; •Modellazione di vani scala e vani ascensore – la corretta definizione di posizione e spessore delle pareti è fondamentale perché concentrano grandi sforzi (meno importante risulta la perfetta modellazione delle rampe); •Posizione dei pianerottoli – concentrazioni di sforzo sugli elementi verticali contigui. Info (banali) ma utili •File ACAD e modello FEM devono sempre avere lo stesso sistema di riferimento; •Calcolare subito lo spessore equivalente omogeneizzato dei solai; •ATTENTI agli assi locali. Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 •A causa di un diverso rivestimento si riscontra il problema della congruenza tra asse rampa e asse solaio. SEMPRE la PRECEDENZA all’ASSE SOLAIO Dettagli di unione Pianerottolo-Parete CA. Rampa- La precedenza va sempre all’ASSE della PARETE e a quello del PIANEROTTOLO Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 MORALE Per cominciare con il passo giusto la realizzazione del modello geometrico, cominciare dal vano scala/ascensore (corretta definizione della posizione delle pareti e degli assi orizzontali dei solai). Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Modello semplificato mediante elementi asta equivalenti e rigid off-set. Risulta più semplice sia in fase di modellazione che in fase di postprocesso dei dati. Difficile modellare collaborazione della rampa. Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 la Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 6,50 5,50 1Ø14x170/50 1Ø14x170/50 3Ø12x300/50 3Ø12x300/50 1Ø12x300/50 Solaio 20+5 i=50 travetto=12 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Vcls=[(2x0,12)x0,25+1,0x0,05]x5,50=0,6m3/m Vs=[2x(3Ø6+ 2Ø10)x5,50+(2Ø14)x1,70+(6Ø12)x3,00 +(1Ø12)x3,00]x2=0,00556m3/m Armatura travetto m=Gs/Gc heq=(Vcls+mVs)xlarg/Area G=E/2(1+υ) heq=(0,6+6x0,00556)x6,5/(6,5x5,5)=0,115m Ec=32.500Mpa Es=210.000Mpa υc=0,2 υs=0,3 Gs=210.000/2(1+0,3)=80.770Mpa Gc=32.500/2(1+0,2)=13.540Mpa m≈6 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Definizione di Mi=Massa di piano tipo Solaio Gk1=3,50kN/mq Gk2=3,00kN/mq Balconi, scala Gk2=1,00kN/mq ≈14,5m Qk1=2,00kN/mq Qk1=4,00kN/mq Area di solaio≈280m2 Area di balcone= ≈35,65m2 ≈21,0m Area di scala= ≈10,45m2 Msolaio=(6,5+0,3x2,0)x280/9,81=203ton Mbalcone=(4,5+0,3x4,0)x35/9,81=20ton Mscala=(4,5+0,3x4,0)x10,5/9,81=6ton Mpareti=8x(21+14,5)x2/9,81=58ton Mtot=287ton Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Definizione di Mi=Massa di piano di copertura Solaio Gk1=3,50kN/mq Gk2=1,00kN/mq ≈14,5m ≈21,0m Area di solaio≈320m2 Dott. Ing. Filippo DACARRO Msolaio=(4,5)x320/9,81=145ton NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Con la rigidezza ridotta si sovrastimano gli spostamenti (più gravoso SLD) ma, aumentando il periodo della struttura si riducono le forze sismiche (meno gravoso SLU) Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 ÖPrime valutazioni sul modello ÖVariazioni della rigidezza di piano ÖAnalisi Modale ÖConfronto con i metodi semplificati Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Calcolo della rigidezza La rigidezza di piano può essere calcolata per un valore ARBITRARIO di forza applicata. F=k·x la rigidezza rimane costante mentre Forze aumentano e diminuiscono proporzionalmente. e Spostamenti Supponiamo di applicare un taglio totale alla base pari a Vbmax=5.000kN, separatamente per ogni direzione di piano Per ogni piano: Fi=Vbmax(zi·Wi)/∑(zj·Wj) F1=5.000x(3,15x2815)/(3,15x2815+ 6,30x2815+ 9,45x2815+ 12,25x1425)=625kN F2=5.000x(6,30x2815)/(3,15x2815+ 6,30x2815+ 9,45x2815+ 12,25x1425) =1255kN F3=5.000x(9,45x2815)/(3,15x2815+ 6,30x2815+ 9,45x2815+ 12,25x1425) =1885kN F4=5.000x(12,6x1425)/(3,15x2815+ 6,30x2815+ 9,45x2815+ 12,25x1425) =1270kN Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Statica equivalente in direzione Y F4 F3 F2 F1 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 ∆4 =0,0316m ∆3 =0,0273m ∆2 =0,0176m ∆1 =0,0076m 0,002m Dir X Taglio di Piano [kN] Spost. Interpiano[m] Klat [kN/m] Scostamento 1° F1+F2+F3+F4=5.000kN 0,0076 657.895 2° F2+F3+F4=4.410kN 0,0100 441.000 -33% 3° F3+F4=3.155kN 0,0097 325.250 -27% 4° F4=1.270kN 0,0043 295.350 -10% Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Statica equivalente in direzione X F4 F3 F2 F1 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 ∆4 =0,051m ∆3 =0,043m ∆2 =0,027m ∆1 =0,011m Taglio su pilastri=1.800kN pari a 35% Dir Y Taglio di Piano [kN] Spost. Interpiano[m] Klat [kN/m] Scostamento 1° F1+F2+F3+F4=5.000kN 0,011 454.550 2° F2+F3+F4=4.410kN 0,016 275.625 -30% 3° F3+F4=3.155kN 0,016 197.185 -29% 4° F4=1.270kN 0,008 158.750 -20% Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 METODI DI ANALISI – APPROCCI SEMPLIFICATI Analisi Modale e Analisi Spettrale con sovrapposizione modale • • • • • Strutture più complesse M-GDL Edificio multipiano regolare recente Hp accettabili Solai infinitamente rigidi nel piano Colonne assialmente indeformabili 5 Masse concentrate nei piani 3D: gdl = 3 x N. piani 2D: gdl = 1 x N. piani 4 3 2 1 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Fs5=k5(u5-u4) &u&5 4 Fs4=k5(u4-u5) Fs4=k4(u4-u3) &u&4 3 Fs3=k4(u3-u4) Fs3=k3(u3-u2) &u&3 Fs2=k3(u2-u3) Fs2=k2(u2-u1) &u&2 Fs1=k2(u1-u2) Fs1=k1u1 &u&1 5 2 1 ⎡m1 ⎢0 ⎢ ⎢0 ⎢ ⎣0 0 m2 0 0 0 0 m3 0 [K − ω M ]φ 0 ⎤ ⎡u&&1 ⎤ ⎡k1 + k 2 0 ⎥⎥ ⎢⎢u&&2 ⎥⎥ ⎢⎢ − k 2 + 0 ⎥ ⎢u&&3 ⎥ ⎢ 0 ⎥⎢ ⎥ ⎢ m4 ⎦ ⎣u&&4 ⎦ ⎣ 0 2 n Dott. Ing. Filippo DACARRO − k2 k 2 + k3 0 − k3 − k3 0 k3 + k4 − k4 0 ⎤ ⎡u1 ⎤ ⎡0 ⎤ 0 ⎥⎥ ⎢⎢u2 ⎥⎥ ⎢0 ⎥ =⎢ ⎥ − k4 ⎥ ⎢u3 ⎥ ⎢0 ⎥ ⎥⎢ ⎥ ⎢ ⎥ k4 ⎦ ⎣u4 ⎦ ⎣0 ⎦ =0 NUOVE NORME PER LE COSTRUZIONI PROBLEMA AGLITECNICHE AUTOVALORI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dir Y Taglio di Piano [kN] Spost. Interpiano[m] Klat [kN/m] Scostamento 1° F1+F2+F3+F4=5.000kN 0,011 454.550 2° F2+F3+F4=4.410kN 0,016 275.625 -30% 3° F3+F4=3.155kN 0,016 197.185 -29% 4° F4=1.270kN 0,008 158.750 -20% 0 0 0 0 ⎤ ⎡u&&1 ⎤ ⎡ 730.175 − 275.625 ⎡287 0 ⎤ ⎡u1 ⎤ ⎡0 ⎤ ⎢ 0 ⎥ ⎢u&& ⎥ ⎢− 275.625 472.810 − 197.185 ⎥ ⎢u ⎥ ⎢0 ⎥ 0 287 0 0 2 ⎥⎢ ⎥ + ⎢ ⎥⎢ 2 ⎥ = ⎢ ⎥ 1,25 × ⎢ ⎢ 0 0 − 197.185 355.935 − 158.750 ⎥ ⎢u3 ⎥ ⎢0 ⎥ 0 287 0 ⎥ ⎢u&&3 ⎥ ⎢ ⎢ ⎥⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎢ ⎥ ⎢ ⎥ & & u 0 0 158 . 750 158 . 750 − 0 0 0 145 ⎣ ⎦⎣ 4 ⎦ ⎣ ⎦ ⎣u4 ⎦ ⎣0 ⎦ [K − ω M ]φ 2 n =0 Masse Rigidezze Matrice di Massa Matrice di Rigidezze Calcolo autovalori Pulsazione propria Periodo proprio Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 T1=C1xH3/4=0,075x(12,0)3/4=0,48sec C1=0,085(strutture in acciaio) 0,075 (strutture in ca) 0,50 (altre strutture) Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Risultati dell’analisi modale Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 I Flessionale secondo X – T=0,587sec Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 II Torsionale – T=0,572sec Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 III Flessionale secondo Y – T=0,455sec Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Masse modali partecipanti 95% 97% 85% Dott. Ing. Filippo DACARRO 87% NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Definizione dell’azione sismica Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Per conoscere il fattore di struttura è necessario avere predimensionato gli elementi Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 r2=Rigidezza Torsionale/Rigidezza Flessionale Già calcolata per KR Calcolo della Rigidezza Torsionale di Piano Kt=GxJp/L Nel caso di una sezione non omogenea ma dispersa diventa molto complesso G=Modulo di taglio=E/2(υ+1) L=Altezza interpiano Jp=Momento di inerzia polare Percorso più semplice: 1. Applicare un diaframma a tutti i nodi di un piano; 2. Applicare un momento torcente di piano noto ad un nodo baricentrico; 3. Verificare la conseguente rotazione RELATIVA al nodo; 4. Kt=Mt/θ. Dott. Ing. Filippo DACARRO (Depurata delle rotazioni del piano sottostante) NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Calcolo della rigidezza La rigidezza di piano può essere calcolata per un valore ARBITRARIO di forza applicata. Mt=Kt·θ la rigidezza rimane costante mentre Momenti e Rotazioni aumentano e diminuiscono proporzionalmente. Supponiamo di applicare un momento totale alla base pari a Mtmax=5.000kNm, Per ogni piano: Mi=Mtmax(zi·Wi)/∑(zj·Wj) I conti fatti per la rigidezza flessionale tornano buoni M1=5.000x(3,15x2815)/(3,15x2815+ 6,30x2815+ 9,45x2815+ 12,25x1425)=625kNm M2=5.000x(6,30x2815)/(3,15x2815+ 6,30x2815+ 9,45x2815+ 12,25x1425) =1255kNm M3=5.000x(9,45x2815)/(3,15x2815+ 6,30x2815+ 9,45x2815+ 12,25x1425) =1885kNm M4=5.000x(12,6x1425)/(3,15x2815+ 6,30x2815+ 9,45x2815+ 12,25x1425) =1270kNm Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 M2=1270kNm M3=1885kNm M2=1255kNm M1=625kNm Mt Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 R3-4=0,00042 R3-3=0,00038 R3-2=0,00025 R3-1=0,00012 R3 Taglio di Piano [kN] Rotazione Interpiano Kt [kN/m] Klat Y [kN/m] Klat X [kN/m] r2 r 1° M1+M2+M3+M4=5.000kNm 0,00012 41.667.000 657.895 454.550 63,35 7,96 2° M2+M3+M4=4.375kNm 0,00013 33.654.000 441.000 275.625 76,30 8,73 3° M3+M4=3.120kNm 0,00013 24.000.000 325.250 197.185 73,90 8,60 4° M4=1.270kNm 0,00004 31.750.000 295.350 158.750 107,5 10,3 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 1° (212+14,52)/12=54,3 ls Kt [kN/m] Klat Y [kN/m] r2 r r/ls 7,35 41.667.000 657.895 63,35 7,96 1,08 2° 54,3 7,35 33.654.000 441.000 76,30 8,73 1,18 3° 54,3 7,35 24.000.000 325.250 73,90 8,60 1,17 4° 54,3 7,35 31.750.000 295.350 107,5 10,3 1,4 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Valore al limite (L2+B2)/12 Riassumendo: Calcolo di KR 1. I sistemi verticali non si estendono per tutta l’altezza (pilastri in falso all’ultimo piano); 2. Le variazioni di massa e rigidezza tra un piano e l’altro non soddisfano i limiti da normativa; 3. In una sezione il restringimento è pari al 50% quindi al di fuori del limite massimo; 4. Stiamo progettando in CdA (e meno male), ma se fossimo in CdB ..??? !!! Per verificare il punto 4.) “Rapporto tra resistenza effettiva e resistenza richiesta ad ogni piano bisogna calcolare la struttura!!! La struttura è regolare in altezza solo per merito delle pareti vano scala e ascensore che si prendono più del 50% del taglio alla base Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Riassumendo: Calcolo di q0 1. Il taglio alla base non è affidato (≥65%) a telai; 2. Il carico verticale non è affidato (≥65%) a pareti; 3. Il carico verticale è affidato per la maggior parte a pilastri, il carico orizzontale è affidato per più del 50% a pareti; 4. La struttura non rientra tra quelle Torsionalmente Deformabili q0=4,5αu/ αl Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 q0=4,5x1,2=5,4 KR=1,0 -> q=5,4 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Analisi Modale preliminare Gravitazionalex1,3-1,7 per le travi – Gravitazionalex2-2,5 per i pilastri Progetto Architettonico 1. 2. Pre-dimensionamento FEM Calcolo di KR; 1. Estensione sistemi resistenti verticali; 2. Variazioni rigidezza; 3. Rientri 4. CdB Rapporto resistenza effettiva e richiesta; di massa Spettro SLV e SLD Combinazioni di carico e Calcolo di q0; 1. Verifica % carico orizzontale; 2. Verifica % carico verticale; 3. Strutture torsionalmente Dott. Ing. Filippo DACARRO Calcolo fattore di struttura Modello Analisi Spettrale con sovrapposizione modale q deformabili Combinazione e Inviluppo dei risultati Dimensionamento e verifica OK NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Calcolo del taglio X ad ogni livello per la determinazione dei momenti torcenti dovuti all’eccentricità accidentale di piano 158.750 kN/m 197.185 kN/m 275.625 kN/m 454.550 kN/m Conosciamo le rigidezze di piano, applicando lo spettro di progetto per ogni direzione di piano si ottengono gli spostamenti di piano per singola direzione, da cui:F=k·x Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 ∆4 =0,0126m ∆3 =0,0105m ∆2 =0,0065m ∆1 =0,0027m Lato=14,5m e=14,5x0,05=0,725 Dir X Spost. Interpiano[m] Klat [kN/m] Taglio di piano [kN] M+ [kNm] M- [kNm] 1° 0,0027 454.550 1.277 925 -925 2° 0,0038 275.625 1.047 760 -760 3° 0,0040 197.185 790 570 -570 4° 0,0021 158.750 335 245 -245 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Calcolo del taglio Y ad ogni livello per la determinazione dei momenti torcenti dovuti all’eccentricità accidentale di piano 295.350 kN/m 325.250 kN/m 441.000 kN/m 657.895 kN/m Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 ∆4 =0,0088m ∆3 =0,0076m ∆2 =0,0049m ∆1 =0,0021m Lato=21,0m e=21,0x0,05=1,05m Dir Y Spost. Interpiano[m] Klat [kN/m] Taglio di piano [kN] M+ [kNm] M- [kNm] 1° 0,0021 657.895 1.382 1.450 -1.450 2° 0,0028 441.000 1.235 1.295 -1.295 3° 0,0027 325.250 880 925 -925 4° 0,0012 295.350 355 372 -372 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Combinazioni di carico Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Combinazioni con Sovr. Accidentale (neve) come carico primario e vento come secondario Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Combinazioni con Sovr. Accidentale come carico secondario e vento come primario Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Combinazioni analisi spettrali Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Inviluppi Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Risultati dell’analisi Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Azione spettrale secondo X Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Azione spettrale secondo Y Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Azione spettrale secondo Z Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Momenti sulle colonne SLV-X Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Momenti sulle colonne SLV-Y Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Risultati della COMBO sulle colonne (M) Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Risultati della COMBO sulle travi (M) Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Modellazione del sistema di fondazioni (Fondazioni su travi) Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 50 100 ρ=1,8t/m3 Vmin=180m/sec Terreno tipo C Vmax=360m/sec Modulo di Poisson (υ)=0,2 Gmin=1,8[(kN/m/sec2)/m3]*(1802)[m2/sec2]=58.320kN/m2 Gmax=1,8[(kN/m/sec2)/m3]*(1802)[m2/sec2]=233.280kN/m2 Emin=2Gmin(1+ υ)=139.968kN/m2 Emax=559.872kN/m2 Kmin=88.045kN/m2 Kmax=669.539kN/m2 Dott. Ing. Filippo DACARRO Moltiplicando la rigidezza per la lunghezza di influenza relativa al nodo del modello si ottiene la rigidezza in kN/m NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Risultati con V=180m/sec Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 I Flessionale secondo X – T=0,646sec – diff=9% Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 II Torsionale – T=0,600sec – diff=5% Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 III Flessionale secondo Y – T=0,491sec – diff=7% Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Risultati con V=360m/sec Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 I Flessionale secondo X – T=0,589sec Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 II Torsionale – T=0,573sec Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 III Flessionale – T=0,457sec Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Modellazione del sistema di fondazioni (Fondazioni su pali) Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Ø100 Ø80 Ø60 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Valori minimi (V=180m/sec) Diametro Klat [kN/m] Krot [kNm] Valori massimi (V=360m/sec) Diametro Klat [kN/m] Krot [kNm] 100 439.398 1.248.852 100 1.313.668 1.766.143 80 351.519 639.412 80 1.050.934 904.265 60 263.639 269.752 60 788.201 381.487 Le conseguenti forze risultanti sulle molle (Tagli X/Y e momenti) verrano utilizzati per il dimensionamento della sezione più sollecitata del palo. Deformata Dott. Ing. Filippo DACARRO Momento NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Risultati con V=180m/sec Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 I Flessionale secondo X – T=0,615sec – diff=4,5% Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 II Torsionale – T=0,591sec – diff=3,5% Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 III Flessionale secondo Y – T=0,474sec – diff=4,0% Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Risultati con V=360m/sec Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 I Flessionale secondo X – T=0,611sec Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 II Torsionale – T=0,589sec Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 III Flessionale secondo Y – T=0,473sec Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Confronto risultati in termini di Taglio Totale al piano terra e spostamento massimo in sommità Taglio X [kN] Taglio Y [kN] Spost. X [m] Spost. Y [m] Incastro 1.260 1.470 0,0131 0,0083 Molle V360m/sec 1.260 1.470 0,0132 0,0084 Molle V180m/sec 1.150 1.492 0,0145 0,011 Pali V360m/sec 1.230 1.500 0,0135 0,0096 Pali V180m/sec 1.230 1.500 0,0135 0,0095 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Le Tamponature Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 CALCOLO DELLA RIGIDEZZA RELATIVA Formula di Stafford Smith (1969) • Ec è il modulo di elasticità normale del CLS del telaio • Ewθ è il modulo elastico del tamponamento nella direzione del puntone diagonale • tw è lo spessore del pannello • hw è l’altezza del pannello • Ip è il momento d’inerzia della sezione di un pilastro rispetto al proprio asse di simmetria perpendicolare al piano della parete di tamponamento • l è la larghezza del pannello murario • θ = arctan (hw/l) Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Calcolo del modulo elastico del tamponamento -1 Formula di Sacchi Landirani et al.(1982) • Ewv è il modulo di elasticità verticale del tamponamento • Ewh è il modulo di elasticità orizzontale del tamponamento • G è il modulo di taglio → 0,4 · Ewv Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 CALCOLO DELL’ALTEZZA DELLA SEZIONE DEL PUNTONE [W] (Tamponamento senza apertura) W = d·( K1/λ + K2 ) d è la misura della diagonale della specchiatura λ< 3,14 3,14<λ<7,85 λ> 7,85 K1 1,3 0,707 0,47 K2 -0,178 0,01 0,04 Parametri adimensionali ( K1 e K2) in funzione di λ Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 CALCOLO DELL’ALTEZZA DELLA SEZIONE DEL PUNTONE [Ww] ( Tamponamento con apertura ) Nel caso di tamponamenti con aperture è possibile ridurre la rigidezza della biella attraverso la riduzione dell’altezza equivalente W. Ww = r · W r = 1 – 5/3·a > 0 Formula di Calvi e Recla (2000) a = Aw/A Aw è l’area totale delle aperture del pannello A è l’area del pannello Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 ESEMPIO DI CALCOLO Tamponatura 1 senza aperture : θ = arc tan(2,7/4,5)=31° Ewv= 3240000 KN/mq Ewh= 1050000 KN/mq hw= 2,7 m Dott. Ing. Filippo DACARRO Ec= 30000000 KN/mq G= 1296000 KN/mq tw= 0,3 m l = 4,5 m d= (2,72+4,52)0,5 =5,24 m NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 ESEMPIO DI CALCOLO -1 = 1523000 KN/mq = 0,8618 Ip → nel caso i due pilastri fossero diversi fare la media dei due Ip In questo caso stiamo considerando il pannello d’angolo Ip = [(t1·b13/12)+(t2 ·b23/12)]/2= 0,211 λ< 3,14 → K1 = 1,3 K2 = -0,178 0,3 0,5 W = d·( K1/λ + K2 ) =6,98 m 0,5 calcolo il W in funzione di Ewv Weff =W·( Ewθ/Ewv) =6,98·(1523000/3240000)= 3,28 m Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 0,3 ESEMPIO DI CALCOLO Tamponatura 5 con aperture : θ = arc tan(2,7/5,5)=26° Ewv= 3240000 KN/mq Ewh= 1050000 KN/mq hw= 2,7 m Dott. Ing. Filippo DACARRO Ec= 30000000 KN/mq G= 1296000 KN/mq tw= 0,3 m Aw= 2,76 mq l = 5,5 m A= 14,85 mq d= (2,72+5,52)0,5 =6,1 m NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 ESEMPIO DI CALCOLO -1 = 1376000 KN/mq = 0,8176 Ip → nel caso i due pilastri fossero diversi fare la media dei due Ip In questo caso stiamo considerando il pannello d’angolo Ip = [(t1·b13/12)+(t2 ·b23/12)]/2= 0,211 λ< 3,14 → K1 = 1,3 K2 = -0,178 W = d·( K1/λ + K2 ) =8,65 m → APERTURA Ww = r · W = 0,690·8,65= 5,97 0,5 r = 1 – 5/3·a = 0,690 > 0 0,3 0,3 0,5 a = Aw/A = (2,76/14,85)= 0,186 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 calcolo il W in funzione di Ewv Weff =W·( Ewθ/Ewv) =5,97·(1376000/3240000)= 2,54 m N.B.: il Weff viene calcolato per avere le bielle equivalenti con lo stesso modulo di elasticità Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Il Modello con tamponature Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Modello FEM Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 I Flessionale secondo X – T=0,291sec Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 II Flessionale secondo Y – T=0,223sec Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 III Torsionale – T=0,187sec Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Spostamento massimo in sommità X=0,0035m Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Spostamento massimo in sommità Y=0,002m F=kx quindi forze di taglio sugli elementi nettamente ridotte – I TAMPONAMENTI DEVONO ESSERE VERAMENTE COLLABORANTI! Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 SLD Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Gravitazionali Dott. Ing. Filippo DACARRO NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010 Drift Interpiano<0,005xh(interpiano) Dott. Ing. Filippo DACARRO 0,017 0,0127 0,015 0,0105 0,0095 0,0065 0,0042 0,0027 NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 gennaio 2008 Jesi – 11/06/2010