“La mia fiction del nonno sui colli col guaio viagra”

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“La mia fiction del nonno sui colli col guaio viagra”
&
SOCIETA’
SPETTACOLI CULTURA
BOLOGNA
VENERDÌ 23 LUGLIO 2010
SPORT
la Repubblica
■ XIX
Il regista bolognese domenica avvia le riprese della sua nuova pellicola. Girerà
al Giovanni XXIII, alla Barca, a Varignana con Herlitzka, la Baraldi e Sanguineti
Film in piazza
Da Olmi a Scorsese
per tre giorni
di cinema e cibo
SALTATA per ragioni di
budget la seconda edizione di Slow Food on Film, la
Cineteca comunale dedica tre giorni al rapporto tra
cinema e cibo con una serie di appuntamenti in
Piazza Maggiore: cinque i
titoli, tra cui «Italianamerican» di Scorsese, «Cous
cous» di Abdellatif Kechi-
I PROTAGONISTI
Oggi e domani
bancarelle sul
“crescentone”
con vendita
di prodotti doc
Sopra, Roberto Herlitzka;
a fianco Germano Maccioni
e, sotto, Angela Baraldi
EMANUELA GIAMPAOLI
C
hecosa spinge un uomo in là con gli anni a
mettere a repentaglio
la propria vita per ricercare l’amore o forse solo il piacere? Da questo interrogativo prenderà le mosse un
cortometraggio, il primo di fiction, del bolognese Germano
Maccioni, già autore dei documentari «Lo stato di eccezione» e
«My Main Man - Appunti per un
film sul jazz a Bologna»: si girerà
in città, da domenica prossima,
con un cast importante.
Nei panni del protagonista ci
sarà l’attore teatrale e cinematografico Roberto Herlitzka, che reciterà insieme ad Angela Baraldi,
nell’inedito ruolo della prostituta, al bolognese Ivan Zerbinati e
al critico Tatti Sanguineti, non
nuovo a simili incursioni davanti alla macchina da presa, nei
panni del cardiologo.
«Volevo raccontare senza ipocrisie e moralismi quello che tutti vivono come un tabù - spiega
Maccioni -, usando la vicenda di
un uomo sull’ottantina che vive
sui colli intorno a Bologna, cui un
giorno ritirano la patente. Il suo
problema diventa raggiungere la
prostituta con cui si vede regolarmente. Una volta scovato il modo, grazie al nipote, si imbottisce
della pillola blu tanto da finire in
ospedale in una sorta di sfida con
la morte».
Se l’intenzione iniziale di Maccioni era quella di dare un tono
grottesco alla narrazione, a fargli
cambiar rotta è stato l’intervento
dello stesso Herlitzka. «Quando
ha letto la sceneggiatura - continua - ha detto che l’interessava,
ma così era troppo forte. Abbiamo lavorato a diverse riscritture
Germano
Maccioni
Il mercato in piazza
“La mia fiction del nonno sui colli col guaio viagra”
“Voglio raccontare
che cosa spinge un
anziano a mettere
a rischio la vita per
cercare il piacere”
e mi ha fornito l’idea centrale che
si intreccia con un elemento fortemente autobiografico di Herlitzka. Lui è un grande appassionato di Lucrezio, tanto che il «De
rerum natura» non l’ha solo portato in scena, ma perfino tradotto. Del poeta latino si dice sia
morto per un filtro d’amore: e
che cos’è il Viagra, se non un moderno filtro d’amore?».
Herlitzka incarnerà così un
epicureo contemporaneo, che si
fa chiamare come l’autore del
poema sulla natura e ingaggia
questo duello tra eros e thanatos.
«Tra l’altro - chiosa il regista -, per
quelle strane coincidenze della
vita, il titolo scelto per il corto è
“Cose naturali”, prima ancora
dell’incontro con l’attore».
Le riprese si faranno la prossima settimana tra l’Istituto Giovanni XXIII, il quartiere Barca
con il “treno” dove abita la prostituta e Varignana, dove sarà la
casa del protagonista. A produrre sono Articulture, Kaleidosco-
pe Factory e Avantgard Cinematografica insieme con Marco Ferri, che hanno trovato i 65 mila euro per l’opera. «Mi sarebbe piaciuto farne almeno un mediometraggio, ma i mezzi per andare oltre i 15-20 minuti non ci sono. Proveremo a portarlo a
festival importanti come Roma o
Berlino. E intanto chissà che non
maturino i tempi per girare il mio
primo lungometraggio. La storia
c’è già e anche qualcosa di più».
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che e «Rupi del vino», nuovo lavoro di Olmi che domani verrà a presentarlo.
Oggi e domani, il Mercato
della Terra, dalle 17,30 alle 21,30, riprendendo una
tradizione perduta da un
secolo, approderà in
Piazza Maggiore portando le bancarelle dei produttori che venderanno
frutta, verdura, formaggi,
salumi e altri cibi doc. Il ricco cinemenu, che sarà introdotto dal direttore artistico di Slow Food on Film
Stefano Sardo, prevede
invece dalle 22 la visione
di «Il pranzo di Ferragosto» di Gianni Di Gregorio,
il cortometraggio di Germano Maccioni «La mela
di Adamo», e «Cry Sea Un mare di lacrime», documentario sui pescatori
europei predatori nelle
acque del Senegal.
(e. giam.)
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