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L`analisi dei costi per le decisioni di impresa
Università Politecnica delle Marche Facoltà di Economia Giorgio Fuà Dipartimento di Management e Organizzazione Industriale Prof. Attilio Mucelli [email protected] - www.econ.univpm.it/mucelli L’analisi dei costi per le decisioni di impresa Prof. Attilio Mucelli 1 Il comportamento dell’impresa può essere spiegato da variabili umane, umane sociali, sociali tecnologiche, organizzative. organizzative In relazione all’aspetto organizzativo, l’attività aziendale è il risultato dell’interazione tra due elementi essenziali: struttura organizzativa (criteri di divisione di compiti e responsabilità a livello formale) Prof. Attilio Mucelli meccanismi operativi (procedure che rendono dinamica e pongono in funzione la struttura organizzativa aziendale) 2 Meccanismi operativi il sistema di pianificazione; il sistema informativo; i sistemi di valutazione delle performance individuali; i sistemi incentivanti; i sistemi di programmazione e di controllo di gestione Prof. Attilio Mucelli 3 Il sistema di controllo di gestione INSIEME delle e delle ADOTTATE dalle AZIENDE per FAVORIRE L’ATTIVITA’ DIREZIONALE Prof. Attilio Mucelli 4 SOLUZIONI ORGANIZZATIVE IL SISTEMA DI CONTROLLO HA LO SCOPO DI INFLUENZARE IL COMPORTAMENTO UMANO IN AZIENDA Prof. Attilio Mucelli 5 Le soluzioni informative L’insieme degli strumenti di misurazione economica degli obiettivi e delle prestazioni Strumenti che raccolgono, elaborano e presentano dati quantitativo-monetari: Contabilità Generale Generale Contabilità Contabilità Analitica Analitica Contabilità Sistema di di Budget Budget ee degli degli Standard Standard Sistema Sistema delle delle Variazioni Variazioni Sistema Prof. Attilio Mucelli 6 IL PROCESSO DI CONTROLLO Il controllo di gestione si traduce concretamente nel processo che, coinvolgendo i manager, tende ad assicurare che le azioni svolte siano in linea con i risultati voluti, tenendo conto dei vincoli ambientali e d’impresa Prof. Attilio Mucelli 7 Contabilità analitica TECNICA AMMINISTRATIVA RIGUARDANTE LA PREDETERMINAZIONE, LA RILEVAZIONE, L’IMPUTAZIONE, IL RAGGRUPPAMENTO, IL CONTROLLO, L’ANALISI E LA DIMOSTRAZIONE DEI COSTI E DEI RICAVI DI GESTIONE. Prof. Attilio Mucelli 8 Scopi della contabilità analitica determinazioni per per valutazioni valutazioni di di convenienza convenienza determinazioni economica comparata comparata economica giudizi di di efficienza efficienza interna interna ee di di redditività redditività giudizi congetture sui sui prezzi prezzi remuneratori remuneratori di di vendita vendita congetture valutazioni di di alcune alcune poste poste di di bilancio bilancio valutazioni (rimanenze, lavorazioni lavorazioni in in corso, corso, …) …) (rimanenze, Prof. Attilio Mucelli 9 SOMMA DEI VALORI ATTRIBUITI AI FATTORI UTILIZZATI IN UNA DETERMINATA ATTIVITA’ PRODUTTIVA Prof. Attilio Mucelli 10 A SECONDA DELL’OGGETTO E DELLO SCOPO DELLE DETERMINAZIONI DI COSTO VARIANO LE MODALITA’ E IL NUMERO DEGLI ELEMENTI DI COSTO DA CONSIDERARE I costi sono grandezze relative che vanno configurate con criteri e procedimenti logicamente diversi secondo gli scopi conoscitivi. Prof. Attilio Mucelli 11 Modalità di classificazione dei costi per NATURA per DESTINAZIONE ALTRI PROFILI Variabilità rispetto ad un fattore determinante; Modalità di imputazione agli oggetti di calcolo; Modalità di programmazione; Controllabilità; Effettività della manifestazione ( tempo della rilevazione) Prof. Attilio Mucelli 12 La variabilità dei costi Rispetto ad un driver e nell’ambito di una definita area di rilevanza, si distinguono “tendenzialmente”: costi costanti o fissi proporzionali costi variabili progressivi degressivi costi misti Prof. Attilio Mucelli 13 Costo variabile proporzionale e costo fisso C O S T I C(Q) = v x Q C(Q) = K AREA DI RILEVANZA VOLUME DEL DRIVER Prof. Attilio Mucelli 14 Prof. Attilio Mucelli 15 ANALISI COSTI-VOLUMI-RISULTATI (BREAK-EVEN ANALYSIS) E’ UN MODELLO DI PREVISIONE DEGLI ANDAMENTI ECONOMICI D’IMPRESA CHE PERMETTE DI CONOSCERE COME DEBBONO MODIFICARSI I LIVELLI DI OUTPUT PER Prof. Attilio Mucelli 16 ANALISI COSTI-VOLUMI-RISULTATI (BREAK-EVEN ANALYSIS) LIMITI DEL MODELLO IPOTESI RIGIDE SUL COMPORTAMENTO DEI COSTI RILEVANZA DI UN SOLO DRIVER DEI COSTI Prof. Attilio Mucelli 17 ANALISI COSTI-VOLUMI-RISULTATI (BREAK-EVEN ANALYSIS) VANTAGGI DEL MODELLO SEMPLICITA’ e FACILITA’ di UTILIZZO Prof. Attilio Mucelli 18 IPOTESI SULL’ANDAMENTO DEI COSTI POSSIBILITA’ DI SEPARAZIONE NETTA TRA COSTI FISSI E VARIABILI; COSTI FISSI CON ANDAMENTO COSTANTE; COSTI VARIABILI DIRETTAMENTE PROPORZIONALI RISPETTO ALLA PRODUZIONE. Prof. Attilio Mucelli 19 IMPIEGHI DELL’ANALISI COSTI-VOLUMI-RISULTATI DETERMINAZIONE DELLA QUANTITA’ DI PRODUZIONE O DEL FATTURATO NECESSARI PER RAGGIUNGERE UN DATO RISULTATO ECONOMICO ANALISI DI SENSIBILITA’ DEL PROFITTO RISPETTO A DIVERSE CONDIZIONI DI OPERATIVITA’. Prof. Attilio Mucelli 20 IL PUNTO DI PAREGGIO QUANTIFICARE IL VOLUME DI PRODUZIONE E VENDITA PER CONSEGURE: CT=RT CVT + CFT=RT v x Q + CFT = p x Q CFT Q* = (p-cvu) Prof. Attilio Mucelli Dove: Mdc = (p-cvu) 21 IL PUNTO DI PAREGGIO QUANTIFICARE IL FATTURATO DI EQUILIBRIO CFT RT = MdC % Prof. Attilio Mucelli 22 MARGINE DI CONTRIBUZIONE ESPRIME QUANTO RESIDUA DAI RICAVI DI VENDITA PER LA COPERTURA DEI COSTI FISSI E LA PRODUZIONE DI UN MARGINE DI UTILE DOPO AVER RECUPERATO I COSTI VARIABILI MGdiC = Ricavi - Costi Variabili Prof. Attilio Mucelli 23 IL PUNTO DI PAREGGIO RT CT CT=RT CVT CF 0 Prof. Attilio Mucelli Q* Quantità prodotta e venduta 24 L’UTILE OBIETTIVO IL MODELLO DI ANALISI C-V-R PERMETTE DI DETERMINARE IL LIVELLO DELLE VENDITE NECESSARIO PER RAGGIUNGERE UN CERTO UTILE OBIETTIVO PER AVERE UN UTILE OCCORRE CHE IL MdC SUPERI I COSTI FISSI DI UN VALORE PARI ALL’UTILE OBIETTIVO Prof. Attilio Mucelli 25 L’UTILE OBIETTIVO RT (Uo) = Prof. Attilio Mucelli Uo + CF MdC% 26 ANALISI C-V-R NELLE AZIENDE MULTIPRODOTTO Prof. Attilio Mucelli 27 ANALISI C-V-R NELLE AZIENDE MULTIPRODOTTO IN IPOTESI DI COSTANZA DEL MIX DEI PRODOTTI E DEI MARGINI DI CONTRIBUZIONE UNITARI SI CONSIDERA LA MEDIA PONDERATA DEI MARGINI DI CONTRIBUZIONE RAPPORTATI AL FATTURATO DEI DIVERSI PRODOTTI. MGdiC1 x Prof. Attilio Mucelli F1 F TOT + ... + MGdiCn x Fn FTOT 28 ANALISI DI SENSIBILITA’ DEL RISULTATO ECONOMICO IL MODELLO COSTI-VOLUMI-RISULTATI PUO’ ESSERE USATO PER ANALISI DI TIPO SI POSSONO EVIDENZIARE GLI EFFETTI CHE SI PRODUCONO SUL RISULTATO ECONOMICO MANOVRANDO LE SEGUENTI LEVE: PREZZO COSTO VARIABILE UNITARIO COSTI FISSI VOLUMI PRODUTTIVI Prof. Attilio Mucelli 29 FORMULE INVERSE DEL BEP CONOSCENDO IL LIVELLO DI FATTURATO RAGGIUNGIBILE SUL MERCATO QUAL E’ IL MdC % DA OTTENERE PER COPRIRE I COSTI FISSI O PER GARANTIRE UN UTILE OBIETTIVO? MdiC% = CF FATTURATO X 100 CF + U MdiC% = X 100 FATTURATO Prof. Attilio Mucelli 30 FORMULE INVERSE DEL BEP CONOSCENDO IL FATTURATO E IL MARGINE DI CONTRIBUZIONE QUAL E’ IL LIVELLO MASSIMO DI COSTI FISSI COMPATIBILE CON IL PAREGGIO ECONOMICO O CON UN UTILE OBIETTIVO ? MdC x FATTURATO CF = 100 MdC x FATTURATO CF + U = 100 Prof. Attilio Mucelli 31 IL MARGINE DI SICUREZZA INDICATORE PARZIALE DEL POTENZIALE RISCHIO DI IMPRESA ESPRIME LA POSSIBILITA’ DI RIDUZIONE DEL VOLUME DI VENDITE (OUTPUT O FATTURATO) PRIMA CHE L’IMPRESA SUBISCA PERDITE SI CALCOLA COME DIFFERENZA TRA IL FATTURATO PROGRAMMATO E IL FATTURATO DI EQUILIBRIO. Prof. Attilio Mucelli 32 IL MARGINE DI SICUREZZA FATTURATO – PROGRAMMATO FATTURATO DI PAREGGIO X 100 FATTURATO PROGRAMMATO Prof. Attilio Mucelli 33 IL PUNTO DI INDIFFERNZA Livello produttivo in corrispondenza del quale, a parità di fatturato, risulta indifferente produrre il bene A o il bene B Rta = CTa Rtb = CTb Cta = CTb Cfa + cva*q = Cfb + cvb*q (cva – cvb) *q = Cfb - Cfa q = (Cfb - Cfa)/(cva – cvb) Prof. Attilio Mucelli 34 Prof. Attilio Mucelli 35 Modalità di imputazione agli oggetti di costo COSTI DIRETTI DIRETTI COSTI costi sostenuti esclusivamente per un oggetto di costo (speciali) costi per i quali esiste la possibilità di misurare “oggettivamente” il consumo di fattore produttivo e la convenienza ad effettuare tale misurazione Prof. Attilio Mucelli 36 Modalità di imputazione agli oggetti di costo COSTI INDIRETTI INDIRETTI COSTI costi comuni a più oggetti di calcolo per i quali: non è possibile la misurazione oggettiva della quantità di fattore impiegata da ciascun oggetto e’ possibile ma non è conveniente tale misurazione Prof. Attilio Mucelli 37 Modalità di imputazione agli oggetti di costo DIRETTI I T I S L O A C D EN I AZ DIRETTI DIRETTI DIRETTI INDIRETTI INDIRETTI INDIRETTI PRODOTTO Prof. Attilio Mucelli REPARTO DIVISIONE AZIENDA 38 Modalità di imputazione agli oggetti di costo COSTI DIRETTI CRITERIO DI “ SPECIALITA’” QFATTORE X Prezzo Unitario IN MODO ESCLUSIVO O G G E T T O di COSTI INDIRETTI CRITERIO DI “COMUNANZA” Prof. Attilio Mucelli PROCEDIMENTO DI RIPARTIZIONE (O ALLOCAZIONE) C O S T O 39 Le basi di ripartizione La quota di costi indiretti da attribuire ad un certo oggetto di costo è pari a: Costo Costo totale totale da da ripartire ripartire xx Coefficiente Coefficiente di di ripartizione ripartizione Due prodotti: A e B COSTI INDIRETTI = 10.000€ BASE DI ALLOCAZIONE: ORE MACCHINA A: 100 h macchina B: 400 h macchina COEFFICIENTE DI RIPARTIZIONE: 10.000€ / 500h = 20 €/h QUOTA DI COSTI ATTRIBUITI ad A : 20 X 100 = 2000€ QUOTA DI COSTI ATTRIBUITI a B : 20 X 400 = 8000€ Prof. Attilio Mucelli 40 Le basi di ripartizione A VALORE BASI di RIPARTO costo manodopera costo materia prima COSTO TOTALE da RIPARTIRE BASE di RIPARTO QUANTITIVE Ore manodopera Ore macchina Volume produzione Prof. Attilio Mucelli 41 Criterio per la scelta delle basi di ripartizione “Il valore assegnato a ciascun oggetto deve essere espressione quanto più significativa del «concorso» offerto da ciascun fattore produttivo all’oggetto medesimo” (V. Coda) La base dovrebbe esprimere un legame di causa-effetto rispetto al sostenimento del costo. Prof. Attilio Mucelli 42 Le configurazioni di costo E’ un “raggruppamento di costi” somma progressiva di valori di elementi di costo e/o di valori relativi ad altri raggruppamenti al fine di evidenziare informazioni di costo che possano essere utili per le decisioni sulla gestione Prof. Attilio Mucelli 43 Le configurazioni di costo COSTI COSTICOMPLESSIVI COMPLESSIVI Possibili Possibili configurazioni configurazioni di dicosto costo COSTI COSTIPARZIALI PARZIALI • COSTO VARIABILE • COSTO PRIMO O DIRETTO • COSTO PIENO INDUSTRIALE Prof. Attilio Mucelli 44 Le configurazioni di costo di prodotto Altri costi diretti (non industriali) Costo primo Materie prime Costo di fabbricazione Costo di fabbricazione e commer.ne Costo pieno aziendale o complessivo Prof. Attilio Mucelli Altri costi diretti (da fabbricazione o da lavorazioni esterne) Quota costi indiretti di fabbricazione Costo di trasformazione (conversion cost) Manodopera diretta Costi generali commerciali Costi generali, amministrativi e di politica Oneri finanziari 45 Il costo economico-tecnico COSTO PIENO AZIENDALE (O COMPLESSIVO) + ONERI FIGURATIVI • fitti figurativi • interessi di computo • stipendio direzionale = COSTO ECONOMICO TECNICO Ricavo > Costo economico tecnico Profitto Prof. Attilio Mucelli Remunerazione per il rischio imprenditoriale 46 Il calcolo del costo di prodotto LE DUE FONDAMENTALI IMPOSTAZIONI TEORICHE Prof. Attilio Mucelli 47 Il full costing Si fonda sul principio dell’ ASSORBIMENTO INTEGRALE DEI COSTI Il COSTO di TUTTI i FATTORI IMPIEGATI deve concorrere alla determinazione del costo totale dell’oggetto di calcolo Prof. Attilio Mucelli 48 La metodologia di calcolo del full costing Ai Aicosti costiattribuiti attribuitidirettamente direttamente ai aisingoli singolioggetti oggettidi diriferimento riferimentoviene vieneaggiunta aggiunta una unaquota quotaparte partedi dicosti costiindiretti indiretti Quota Quotadi di costo costoda da attribuire attribuire Prof. Attilio Mucelli = Costo Costototale totale da daripartire ripartire x Coefficiente Coefficiente di di ripartizione ripartizione 49 Il full costing Modalità applicative della metodologia full costing full costing a base unica Prof. Attilio Mucelli full costing a base multipla 50 Il full costing a base unica: un esempio L’AZIENDA REALIZZA DUE PRODOTTI: SOLE e LUNA Si sostengono i seguenti costi indiretti: Costi commerciali: € 30.000 Ammortamenti impianti comuni: € 10.000 TOTALECOSTI COSTI DA DA RIPARTIRE: RIPARTIRE: €€ 40.000 40.000 TOTALE BASE DI RIPARTIZIONE: ORE MOD Prof. Attilio Mucelli SOLE 150 h LUNA 50 h 51 Il full costing a base unica: un esempio COEFFICIENTE DI DI RIPARTIZIONE RIPARTIZIONE COEFFICIENTE 40.000/200= 200 200 40.000/200= QUOTE DI DICOSTI COSTI INDIRETTI INDIRETTIATTRIBUITE: ATTRIBUITE: QUOTE SOLE: 200X 200X 150h 150h == 30.000 30.000 €€ SOLE: LUNA: 200 200 X X 50 50 hh == 10.000 10.000 €€ LUNA: Prof. Attilio Mucelli 52 Il full costing a base multipla I costi indiretti vengono raggruppati in classi omogenee a ciascuna delle quali si applica un criterio di ripartizione appropriato MIGLIORA L’APPLICAZIONE L’APPLICAZIONE DEL DEL MIGLIORA PRINCIPIO FUNZIONALE FUNZIONALE PRINCIPIO Prof. Attilio Mucelli 53 Il full costing a base multipla: un esempio TOTALECOSTI COSTI DA DA RIPARTIRE RIPARTIRE :: 40.000 40.000 €€ TOTALE 1°POOL: POOL: 1° Ammortamenti==10.000 10.000€€ Ammortamenti BASE : ORE MOD SOLE LUNA 150 h 50 h Coefficientedi diripartizione ripartizione Coefficiente 10.000/200= 200=50 50 10.000/ Prof. Attilio Mucelli 2°POOL: POOL: 2° CostiCommerciali Commerciali==30.000 30.000€€ Costi BASE : FATTURATO SOLE 3.000 € LUNA 7.000€ Coefficientedi diripartizione ripartizione Coefficiente 30.000/10.000=33 30.000/10.000= 54 Il full costing a base multipla: un esempio 1°POOL POOL 1° QUOTE DI DICOSTI COSTI QUOTE INDIRETTIATTRIBUITE: ATTRIBUITE: INDIRETTI SOLE: 50X 50X150h 150h==7.500 7.500€€ SOLE: LUNA:50 50XX50 50hh==2.500 2.500€€ LUNA: 2°POOL POOL 2° QUOTEDI DICOSTI COSTI QUOTE INDIRETTIATTRIBUITE: ATTRIBUITE: INDIRETTI SOLE: 33xx3.000 3.000==9.000 9.000€€ SOLE: LUNA:33XX7.000 7.000==21.000 21.000€€ LUNA: TOTALE DEI COSTI INDIRETTI ATTRIBUITI A SOLE 7.500€ + 9.000€ = 16.500 € TOTALE DEI COSTI INDIRETTI ATTRIBUITI A LUNA 2.500€ + 21.000€ = 23.500 € Prof. Attilio Mucelli 55 Il direct costing Si basa sull’assunto che la sola informazione di costo rilevante ai fini decisionali è quella relativa agli ELEMENTI di COSTO VARIABILI DUE MODALITA’ direct costing semplice DI CALCOLO direct costing evoluto Prof. Attilio Mucelli 56 Il direct costing semplice RICAVI – COSTI VARIABILI = Prof. Attilio Mucelli 57 Il direct costing evoluto RICAVI – COSTI VARIABILI = – COSTI FISSI SPECIFICI = Prof. Attilio Mucelli 58 L’impiego del margine di contribuzione nelle decisioni aziendali Nell’ambito delle decisioni di breve periodo, il direct costing viene utilizzato prevalentemente a supporto di: valutazioni della redditività dei prodotti decisioni in merito al mix produttivo valutazioni di convenienza economica comparata (make or buy, accettazione di ordini speciali, eliminazione di linee produttive) orientamenti per la fissazione del prezzo di vendita Prof. Attilio Mucelli 59 Valutazioni di redditività dei prodotti CONFRONTO RELATIVO ALLA CONVENIENZA ECONOMICA DELLE PRODUZIONI PER SCELTE FOCALIZZATE SUL PRODOTTO (ad es. quale prodotto spingere, …) Bisogna considerare anche: ruolo svolto dai prodotti per l’immagine aziendale; capacità di attrarre la clientela anche a beneficio di altre linee … Prof. Attilio Mucelli 60 Valutazioni di redditività dei prodotti PRODOTTI Prezzo di vendita (€) CV unitario (€) Q vendute CF comuni (€) Prof. Attilio Mucelli A B 5 0.5 3.5 0.25 500 3000 2.000 61 Valutazioni di redditività dei prodotti DI QUALE PRODOTTO CONVIENE SPINGERE LE VENDITE? Si sceglie il prodotto con il MARGINE DI CONTRIBUZIONE IN VALORE ASSOLUTO PIÙ ELEVATO Prof. Attilio Mucelli 62 Valutazioni di redditività dei prodotti A PARITA’ DI FATTURATO COMPLESSIVO, QUAL E’ IL MIX DI VENDITE PIU’ CONVENIENTE? Si sceglie il prodotto con il MARGINE DI CONTRIBUZIONE RELATIVO PIÙ ELEVATO Prof. Attilio Mucelli 63 Decisioni di product mix SCELTE RELATIVE AL MIX DI PRODOTTI MAGGIORMENTE CONVENIENTE in relazione alla composizione dei margini di ciascun prodotto in portafoglio Se i prodotti si “contendono” un fattore disponibile in quantità limitata DECISIONI DI PRODUCT MIX IN PRESENZA DI UNA RISORSA SCARSA Prof. Attilio Mucelli 64 Decisioni di product mix PRODOTTI A B 8 Prezzo di vendita (€) 6 CV unitario (€) 4 5 MgdiC unitario 2 3 MgdiC % 33% 37.5% Quantità richieste 100 50 Tempo di produzione 1 ora 2.5 ore unitario Capacità produttiva massima: 600 ore Prof. Attilio Mucelli 65 Le scelte di mix produttivo in presenza di una risorsa scarsa Massimizzazione della redditività ottenibile dai prodotti privilegiando quelli che presentano un MARGINE DI CONTRIBUZIONE PER UNITA’ DI FATTORE SCARSO PIU’ ELEVATO Mg di C unitario prodotto X Unità di fattore scarso per ogni prodotto X Prof. Attilio Mucelli 66 L’analisi differenziale CONFRONTO TRA COSTI E RICAVI RELATIVI A CORSI ALTERNATIVI D’AZIONE, AL FINE DI DEFINIRE IL RISULTATO DIFFERENZIALE SCATURENTE DA UNA DECISIONE Prof. Attilio Mucelli 67 I costi nelle decisioni COSTI RILEVANTI o ELIMINABILI COSTI IRRILEVANTI o INELIMINABILI Prof. Attilio Mucelli COSTI CHE DIFFERISCONO TRA DIVERSE ALTERNATIVE DI SCELTA COSTI UGUALMENTE PRESENTI NELLE ALTERNATIVE D’AZIONE 68 I costi nelle decisioni I COSTI RILEVANTI NELL’AMBITO DELL’ANALISI DIFFERENZIALE POSSONO ESSERE: COSTI VARIABILI COSTI FISSI SPECIALI COSTI FISSI COMUNI Prof. Attilio Mucelli 69 Decisioni di make or buy SONO RELATIVE ALLA SCELTA SE ACQUISTARE ALL’ESTERNO CERTE PARTI DI UN PRODOTTO O FAR FARE ALL’ESTERNO UNA CERTA FASE DEL PROCESSO PRODUTTIVO RISPETTO ALL’IPOTESI DI PRODURRE INTERNAMENTE ANCHE IN QUESTO CASO ASSUME IMPORTANZA LA DISTINZIONE TRA Prof. Attilio Mucelli 70 La fissazione del prezzo di vendita DECISIONI RIGUARDANTI L’OPPORTUNITA’ DI MODIFICARE O MENO IL PREZZO DI VENDITA APPLICANDO LA METODOLOGIA DEL COSTO VARIABILE CONTRAPPOSTA A QUELLA DEL COSTO PIENO Prof. Attilio Mucelli 71