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I Criteri Per L`attribuzione Dei Rating Alle Banche

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I Criteri Per L`attribuzione Dei Rating Alle Banche
I Criteri Per L’attribuzione Dei Rating Alle Banche
Indice
Come formuliamo i rating delle banche
La metodologia BICRA: i macro-fattori
Il profilo di credito individuale (SACP) di riferimento: connubio tra rischio economico e rischio
industriale
Il profilo di credito individuale (SACP): il risultato dell’analisi relativa ad una banca specifica
Il rating di credito dell’emittente (ICR) indicativo: considerando il rapporto con il gruppo di
appartenenza o lo Stato
Il rating di credito dell’emittente (ICR): in alcuni casi, la correzione di un livello (notch) rispetto
all’ICR indicativo
Rating delle emissioni di capitale ibrido: in genere, basato sul SACP
Criteri e ricerca correlate
I criteri per l’attribuzione dei rating alle banche
Come formuliamo i rating delle banche
Questo articolo illustra, in forma riassuntiva, le modalità con cui Standard & Poor’s applica i criteri per
l’attribuzione del rating alle banche. Il processo prende il via dalla nostra metodologia “Banking Industry
Country Risk Assessment” (BICRA - Metodologia per la valutazione del rischio del settore bancario di un paese),
una macro-analisi del rischio economico ed industriale. Successivamente, esaminiamo le caratteristiche
specifiche della singola banca: il profilo di business, il capitale e la redditività, la rischiosità, il funding e la
liquidità. Infine, valutiamo la probabilità di sostegno alla banca da parte dello Stato o del gruppo di appartenenza
(si veda il grafico 1).
Per una visione globale del nostro approccio, vi invitiamo a leggere i seguenti documenti, disponibili su
RatingsDirect, che illustrano i criteri da noi applicati:
•
Banks: Rating Methodology and Assumptions, published Nov. 9, 2011
•
Banking Industry Country Risk Assessment Methodology and Assumptions, Nov. 9, 2011
•
Group Rating Methodology, May 7, 2013
•
Bank Hybrid Capital Methodology and Assumptions, Nov. 1, 2011
•
Bank Capital Methodology and Assumptions, Dec. 6, 2010
Tali criteri si applicano ai rating di banche commerciali e d’investimento. La definizione di “banca” è ampia e
comprende broker-dealer di grandi dimensioni, istituti di concessione di mutui, banche fiduciarie, cooperative di
credito, istituti di credito edilizio e banche di deposito. I criteri non si applicano ai rating di società finanziarie,
società di gestione del risparmio, borse valori, stanze di compensazione e intermediari di titoli a livello regionale.
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I criteri per l’attribuzione dei rating alle banche
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I criteri per l’attribuzione dei rating alle banche
La metodologia BICRA: i macro-fattori
La nostra metodologia BICRA è tesa a valutare i punti di forza e di debolezza del sistema in cui una banca opera,
attraverso un’analisi delle sue caratteristiche economiche e settoriali ed in base ad un approccio standardizzato. In
tal modo è possibile effettuare un confronto a livello globale tra tutte le banche di cui valutiamo l’affidabilità
creditizia.
La metodologia BICRA prende in considerazione due macro-fattori: il “rischio economico” e il “rischio
industriale”. Valutati congiuntamente, i relativi punteggi vengono utilizzati per determinare “l’Anchor” che è il
punto di partenza per la valutazione dello Stand Alone Credit Profile. L’analisi BICRA si fonda su sei “fattori”
che consentono di attribuire ad ogni paese un punteggio in termini di rischio economico e rischio settoriale. Dalla
loro combinazione ne deriva la valutazione BICRA di un paese. Un fattore a cui viene attribuito un rischio più
elevato ha un peso maggiore nell’ambito della valutazione del BICRA.
La valutazione BICRA viene espressa su una scala da “1” a “10”, dove 1 raggruppa i sistemi bancari con un
rischio inferiore e 10 quelli con un rischio superiore, considerando un orizzonte temporale compreso tra 3 e 5
anni, analogo a quello dei rating investment-grade nella categoria “BBB” e superiori.
L’analisi BICRA tiene conto dell’influenza dell’attività di supervisione e regolamentazione effettuata da un paese
sul proprio sistema bancario, tra cui la presenza di un supporto sistemico, come ad esempio programmi di
supporto estesi all’intero sistema bancario in caso di crisi. L’analisi non considera potenziali interventi mirati da
parte del paese o piani di salvataggio per specifici istituti finanziari.
A nostro avviso l’affidabilità creditizia di un paese sovrano e quella del suo settore bancario sono strettamente
legate tra loro. Molti dei fattori di credito alla base di un rating sovrano svolgono un ruolo importante ai fini della
valutazione BICRA.
Rischio economico
La valutazione BICRA del rischio economico di uno o più paesi in cui opera una banca tiene conto del rischio
economico che la stessa deve affrontare. Il relativo punteggio varia da “1” a “10”, dal rischio più contenuto a
quello più elevato.
Il rischio economico tiene conto di elementi quali la stabilità e la struttura dell’economia di un paese, la
flessibilità della sua politica economica, gli squilibri effettivi o potenziali e il rischio di credito degli attori
economici, essenzialmente famiglie ed imprese. Le condizioni in cui una banca opera (economiche, del paese di
riferimento e industriali) possono influire in misura significativa sulle sue dinamiche di credito.
Quando una banca è attiva in più di un paese, calcoliamo il “rischio economico medio ponderato”. Si tratta della
media dei punteggi assegnati al rischio economico dei paesi in cui la banca opera, ponderata in misura
proporzionale all’attività svolta (per gli istituti di concessione prestiti, rispetto ai prestiti concessi) in ogni paese.
Rischio di settore
Il rischio settoriale di una banca deriva dalla valutazione BICRA del rischio industriale del paese in cui la banca
ha sede e alla cui legge è soggetta. Il relativo punteggio varia da “1” a “10”, dal rischio più contenuto a quello più
elevato.
Ai fini della valutazione del rischio industriale, vengono esaminate tre caratteristiche strutturali del settore
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I criteri per l’attribuzione dei rating alle banche
bancario di un paese:
•
Il quadro istituzionale, vale a dire la qualità e l’efficacia della normativa bancaria e i comportamenti avuti in
passato dalle autorità nella gestione di turbolenze nel settore finanziario;
•
La dinamica della concorrenza, vale a dire la situazione competitiva, i prodotti e le prassi finanziarie e il
ruolo degli istituti finanziari non bancari; e
•
Il finanziamento attraverso l’accesso al mercato dei capitali o lo Stato, tra cui il ruolo della banca centrale e
del governo.
L’Anchor (SACP): una combinazione del rischio economico e del rischio di settore
La metodologia di rating per le banche si basa sulla valutazione BICRA del rischio economico e del rischio di
settore per definire l’Anchor o il profilo di credito individuale (SACP) di riferimento. Tale profilo rappresenta,
essenzialmente, l’affidabilità creditizia di base di una banca generica che opera in un determinato mercato.
Il profilo di credito individuale di riferimento rappresenta una classificazione relativa e coerente a livello globale
dell’affidabilità creditizia e varia da “a” (meno rischioso) a “b-“ (più rischioso).
Determinazione del profilio di credito individuale (SACP) di riferimento partendo dal rischio
economico e industria
RISCHIO INDUSTRIALE*
1
2
3
4
5
6
1
a
a
a-
bbb+
bbb+
bbb
2
a
a-
a-
bbb+
bbb
bbb
bbb-
3
a-
a-
bbb+
bbb+
bbb
bbb-
bbb-
bb+
4
bbb+
bbb+
bbb+
bbb
bbb
bbb-
bb+
bb
bb
5
bbb+
bbb
bbb
bbb
bbb-
bbb-
bb+
bb
bb-
b+
6
bbb
bbb
bbb-
bbb-
bbb-
bb+
bb
bb
bb-
b+
bbb-
bbb-
bb+
bb+
bb
bb
bb-
b+
b+
bb+
bb
bb
bb
bb-
bb-
b+
b
bb
bb-
bb-
b+
b+
b+
b
b+
b+
b+
b
b
b-
7
8
9
10
7
8
9
10
*Su una scala 1-10, dal rischio inferiore al rischio superiore in cui i punteggi del rischio economico e industriale vengono arrotondati al
numero intero più prossimo prima dell’applicazione della tabelle. SACP--Stand-alone credit profile (profilo di credito individuale). Da
"Banche: Metodologia e assunti di base per la formulazione del rating” 9 nov. 2011.
Il profilo di credito individuale (Stand Alone Credit Profile o SACP): il risultato
dell’analisi relativa ad una banca specifica
Il profilo di credito individuale (SACP) si ottiene addizionando o sottraendo un numero di notch (livelli)
all’Anchor in modo tale da tener conto dei punti di forza e di debolezza specifici di una banca, a meno che non
avvenga uno dei seguenti avvenimenti: ci aspettiamo che un’emissione o un’emittente riceva un supporto
straordinario a brevissimo termine per evitare il default e pertanto il SACP è “cc”, oppure valutiamo la “liquidità”
di una banca a livello “moderato” o inferiore, nel quale caso viene posto un tetto massimo allo SACP. L’analisi
copre i seguenti quatto fattori:
•
Profilo di business
•
Capitale e redditività
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I criteri per l’attribuzione dei rating alle banche
•
Rischiosità
•
Funding e liquidità
La valutazione di ogni fattore (illustrata di seguito) può alzare o abbassare lo SACP di uno o più gradini rispetto
all’Anchor o, in alcuni casi, potrebbe non sortire alcun effetto. Il risultato è il profilo di credito individuale (Stand
Alone Credit Profile o SACP) di una banca, una fase intermedia nella valutazione dell’affidabilità creditizia
generale della stessa. A seguito dell’applicazione dei criteri, di norma lo SACP di una banca media operante in
una paese sviluppato si colloca in una gamma dalla categoria “bbb” o “a”. La scelta delle lettere minuscole
denota la volontà di differenziare lo Stand Alone Credit Profile dal rating finale attribuito all’emittente. Pertanto
solo le banche con specifici punti di forza in uno o più dei quattro fattori considerati possono vedersi assegnare
uno SACP più alto.
Il profilo di business misura la solidità di una banca. Per “solidità”, in questo caso, si intendono le specifiche
caratteristiche operative che contribuiscono ad incrementare o ridurre il rischio di settore. I criteri applicati
prevedono la classificazione di queste caratteristiche in tre sotto-fattori: stabilità del business, concentrazione o
differenziazione, management e strategia. La solidità relativa viene misurata tramite una serie di indicatori.
Quando sono pertinenti e disponibili, vengono utilizzati indicatori quantitativi, sebbene la valutazione si basi, per
lo più, su un’analisi qualitativa.
Il fattore Capitale e Redditività misura la capacità di una banca di assorbire eventuali perdite. Tale capacità
fornisce una tutela ai creditori senior mentre la banca continua ad operare. L’analisi del capitale e della redditività
comprende quattro fasi:
•
Valutazione dei requisiti normativi
•
Livelli di capitale futuri corretti per il rischio
•
Qualità del capitale e della redditività
•
Capacità di generare utili
Nella valutazione del Capitale e della Redditività, il parametro più importante è costituito dal RAC, ovvero dal
nostro coefficiente di capitale corretto per il rischio. Tale coefficiente confronta il capitale di una banca con i suoi
asset, ponderati in base al rischio (RWA). Specificamente, i criteri si basano su alcune misure di capitale adottate
in maniera coerente a livello globale da Standard & Poor’s: capitale aggiustato totale (Total Adjusted Capital o
TAC) e calcolo degli RWA. Per giungere agli RWA di una banca, applichiamo delle specifiche ponderazioni dei
rischi alle varie esposizioni della banca.
I criteri per la valutazione di questo fattore misurano il livello fino al quale il capitale e la redditività di una banca
sarebbero in grado di coprire le perdite stimate a seguito di uno stress economico di considerevole portata a cui
possono essere soggetti i paesi sviluppati. Ai fini dei criteri applicati, la redditività diventa un componente
dell’analisi del capitale piuttosto che essere un fattore di rating distinto, atto a misurare la capacità di una banca di
assorbire le perdite e costruire capitale. In teoria, i prezzi dei prodotti di una banca vengono definiti in maniera
tale da comprendere un margine sufficiente per coprire le perdite attese sui propri attivi, in modo tale che il
capitale sia in grado di tutelare la banca contro perdite inattese.
La rischiosità serve per precisare meglio la visione dei rischi specifici ed effettivi cui è soggetta una banca, al di
là delle ipotesi formulate nell’analisi del capitale e della redditività. Tali ipotesi, infatti, non sempre sono in grado
di cogliere le specifiche caratteristiche di rischio di una particolare banca. L’analisi della rischiosità è simile a
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I criteri per l’attribuzione dei rating alle banche
quella svolta tradizionalmente per la valutazione della qualità degli attivi.
Il Funding e Liquidità rappresentano l’ultimo fattore. Le modalità con cui una banca finanzia la propria
operatività e la natura delle sue passività, sensibili al clima di fiducia del mercato, influiscono direttamente sulla
sua capacità di mantenere i propri volumi di business e far fronte ai propri impegni in caso di circostanze avverse.
L’analisi del funding confronta la solidità e la stabilità delle varie fonti di finanziamento di una banca, secondo
diversi parametri, con la media del settore a livello nazionale. I criteri utilizzano tale media per garantire una
coerenza con la valutazione BRICA del funding a livello di sistema.
L’analisi della liquidità riguarda l’abilità di una banca nel gestire le proprie esigenze di liquidità in condizioni
economiche e di mercato avverse e la sua probabilità di sopravvivenza sul lungo periodo a fronte del persistere di
tali condizioni. L’analisi è effettuata sia in termini assoluti che relativi attraverso il confronto con i propri peer
(banche con caratteristiche similari).
Il rating di credito dell’emittente (Issuer Credit Rating o ICR) indicativo:
considerando il rapporto con il gruppo di appartenenza o lo Stato
L’approccio relativo al “Supporto” prende in considerazione sia il rapporto tra la banca e il suo gruppo di
appartenenza (tramite la società madre) o lo Stato, sia il modo in cui tale rapporto influisce sulla sua affidabilità
creditizia. Tale analisi si focalizza sul supporto di tipo straordinario, e quindi va al di là del supporto diretto o di
sistema che invece inseriamo nello Stand Alone Credit Profile. La probabilità di un supporto straordinario da
parte dello Stato dipende dall’importanza sistemica della banca e dalla tendenza del governo a fornire supporto
alle banche. Per una controllata, la probabilità di supporto straordinario da parte del gruppo di appartenenza
dipende dall’importanza strategica della banca in seno a tale gruppo.
Lo Stand Alone Credit Profile e le conclusioni in merito al supporto, presi congiuntamente, consentono di
definire il rating di credito indicativo dell’emittente (ICR), un elemento dell’ICR o rating finale.
Nella pratica, la controllata di una banca di norma riceve un supporto da parte del suo gruppo di appartenenza
oppure dallo Stato. Di conseguenza, una banca-controllata di norma si vede assegnare un ICR indicativo più
elevato risultante dall’applicazione del supporto da parte del gruppo o dello Stato.
Il Rating di Credito Indicativo sarà uguale allo Stand Alone Credit Profile fatto salvo il caso in cui:
•
In una situazione di crisi è probabile che la banca riceva un’ulteriore iniezione di capitale o di liquidità o un
intervento volto a mitigare il rischio da parte dello Stato o del gruppo di appartenenza, oppure
•
La banca sia esposta al rischio di contagio a seguito di richieste da parte del gruppo di appartenenza che si
trovi in situazione di stress o che abbia un’affidabilità creditizia inferiore.
Il rating di credito dell’emittente (ICR): in alcuni casi, la correzione di un notch
rispetto all’ICR indicativo
Nella maggior parte dei casi, l’ICR si colloca al medesimo livello dell’ICR indicativo. In alcuni casi, i criteri
consentono di attribuire un ICR superiore o inferiore di un livello (notch) rispetto a quanto previsto dai criteri
relativi alla formulazione dello SACP e al supporto straordinario. Questo aggiustamento dell’ICR considera il
rating di credito relativo della banca specifica rispetto alle altre banche con un SACP simile, vale a dire lo stesso
o inferiore/superiore di un livello. In altri casi ancora, come indicato nel documento “Criteri per l’assegnazione di
un Rating 'CCC+', 'CCC', 'CCC-', e 'CC'” pubblicato il 1 ottobre del 2012, si può assegnare un ICR pari o
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I criteri per l’attribuzione dei rating alle banche
inferiore a “CCC+”.
Rating delle emissioni di capitale ibrido: in genere, basato sul SACP
La metodologia per l’assegnazione del rating ad emissioni di capitale di tipo ibrido prevede, in genere,
l’aggiustamento verso il basso dello SACP della banca fatto salvo laddove si verifichi uno dei seguenti casi: il
rischio di default a breve termine suggerisce di assegnare un rating pari o inferiore a “CCC+”; l’emittente è una
holding che non svolge attività operative; riteniamo che il supporto da parte del gruppo di appartenenza o dello
Stato possa mitigare il rischio dell’emissione Ibrida; o l’ICR dell’emittente è inferiore rispetto al suo SACP.
L’abbassamento minimo del rating per lo strumento ibrido di capitale di una banca varia da due notch al di sotto
dello SACP (se l’SACP della banca è stato valutato pari o superiore a “bbb-” ) a tre notch al di sotto dello SACP
(se l’SACP della banca è stato valutato pari o inferiore a “bb+”). Il rating di un’emissione è un’opinione
prospettica che riflette il rischio di pagamento non tempestivo o parziale di uno strumento ibrido di capitale di
una banca e la subordinazione di tale strumento. Se uno strumento presenta un rischio superiore di pagamento
non tempestivo o parziale rispetto alla valutazione dello SACP, si procede ad un’ulteriore abbassamento del
SACP.
Criteri e ricerche correlate
•
Metodologia di formulazione del rating di un gruppo, 7 maggio 2013
•
Criteri per l’assegnazione di un rating 'CCC+', 'CCC', 'CCC-', e 'CC', 1 ottobre 2012
•
Banche: metodologia e assunti di base per la formulazione di un rating, pubblicato il 9 novembre 2011
•
Metodologia e assunti di base per la valutazione del rischio del settore bancario di un paese, pubblicato il 9
novembre 2011
•
Metodologia e assunti di base per la valutazione del capitale ibrido di una banca, 1 novembre 2011
•
Metodologia e assunti di base per la valutazione del capitale di una banca, 6 dicembre 2010
•
Profili di credito individuali: un componente del rating, 1 ottobre 2010
Gli articoli sui criteri, nonché i tutorial video e commenti sui criteri adottati da Standard & Poor’s per le banche
sono disponibili al seguente indirizzo:
www.standardandpoors.com/MicrositeHome/en/us/Microsites?mid=1245321770467.
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I criteri per l’attribuzione dei rating alle banche
Il profilo di credito individuale di riferimento rappresenta una classificazione relativa e coerente a livello globale dell’affidabilità creditizia
e varia da “a” (meno rischioso) a “b-“ (più rischioso).
I testi contenuti nel sito sono traduzioni di cortesia tratte dal testo originale in lingua inglese. In caso di difformità, i contenuti della
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