Hanno sogni e progetti e lavorano per realizzarli. Sono i giovani di
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Hanno sogni e progetti e lavorano per realizzarli. Sono i giovani di
Passaparola Periodico di Informazione dell’Area del Senisese-Pollino Febbraio 2012 - Anno 2, numero 1 la meglio gioventù Hanno sogni e progetti e lavorano per realizzarli. Sono i giovani di un territorio che non ti aspetti. I «pezzi» facili di un Sud che diventa opportunità. All’interno: Programma Speciale Senisese p.7-8 - Marino di Teana p.9 - Torneo delle Regioni p.10 Passaparola è disponibile anche in versione online su www.pssenisese.basilicata.it e www.lasiritide.it Passaparola EDITORIALE La Meglio Gioventù Vivere altrove e avere successo. Tornare, coraggiosamente tornare e tentare di intraprendere qui una propria carriera, fatta dei sogni chiusi in valigia; addirittura arrivare da lontano, da altre luoghi, altre abitudini e altri cieli e decidere consapevolmente di costruire qualcosa lì dove, secondo molti, il mondo finisce. Ma in quello stesso luogo il mondo può cominciare. Sono i giovani della nostra terra, quel “sud del sud” spesso poco capito e, per troppi anni, poco raccontato. Quei giovani che nelle arti come nell'economia, nell'informatica e nell'artigianato, portano alto il nome di un territorio che sa crescere. Dai fermenti culturali delle estati lucane, fino alla costruzione di un percorso e di un modo completamente nuovo di considerare il futuro; dalle radici che reclamano considerazione alle sperimentazioni che rafforzano l'identità. In queste pagine, attraverso le storie di alcuni di questi giovani, raccontiamo la fatica e la passione, la coscienza e la spregiudicatezza, il talento e il coraggio di chi crede nei propri sogni; giovani ventenni che, inconsapevolmente, diventano bandiera positiva di tutto un territorio. A loro abbiamo voluto dedicare gran parte di questo numero, affinché le loro storie escano quanto più possibile fuori e diventino il megafono di ciò che è, oggi più che mai, la realtà lucana. Abbiamo incontrato i protagonisti delle storie che qui raccontiamo lungo un percorso che ci ha fatto conoscere sempre meglio il luogo nel quale queste storie si sono sviluppate. E con nostra grande sorpresa, notiamo come sia impossibile racchiudere in poche pagine di giornale, tutto ciò che abbiamo conosciuto. Per questo, anche nei prossimi numeri, ci riserviamo la possibilità di dare spazio a chi, questa volta, non ne ha trovato. Quello che avete tra le mani è un PaSSaparola ricco anche di alcuni degli eventi che hanno caratterizzato queste prime settimane del 2012. Dalla scomparsa del grande artista lucano Marino di Teana, all'ufficializzazione del Torneo delle Regioni in Basilicata; dai Bandi per il Senisese al macroattrattore di San Costantino Albanese. Dai numeri alle opinioni, dalle storie ai volti. Perché la conoscenza è la vera condivisione. E la vera vittoria, a volte, è anche riuscire a guardare un orizzonte familiare con gli occhi della lungimiranza. Mariapaola Vergallito Direttore di PaSSaparola Passaparola Periodico di Informazione dell’Area del Senisese-Pollino Un cuore che batte forte per la danza Antonio Polito, promettente ballerino in giro per l'Europa Ha appena 20 anni ma ha già vissuto importantissime esperienze in Europa, grazie alla sua grande passione e al suo indiscusso e riconosciuto talento. Lui è Antonio Polito, giovanissimo senisese innamorato della danza, che ha conosciuto all'età di 11 anni. “Quasi per caso- dice- ma non ho impiegato molto tempo a capire che quello poteva e doveva essere il mio futuro”. Antonio vuole ballare e si esprime prima di tutto grazie al ritmo ai passi nello stile che più gli è familiare, quello contemporaneo. E' un ragazzo che ti accoglie con la sua timidezza ma partecipa a performance di incursione urbana a Matera. L'estate scorsa, sul palco del Pollino Danza, viene scelto da Karine Saporta per far parte di un progetto italo-francese: è uno dei tre ballerini italiani. In pieno agosto parte alla volta della Normandia, con coraggio, in un viaggio che affronta per la prima volta da solo. Da quel momento vivrà quattro, intensi mesi con la testa e il cuore immersi esclusivamente nella danza. La compagnia preparalo spettacolo shakespeariano “La principessa di Milano” e a lui viene dato il ruolo del protagonista, Prospero. Lo spettacolo va in scena in Francia e in Italia, con 3 appuntamenti alle porte di Parigi e due a Torino. “Un'esperienza fantastica- dice Antonio- non solo umanamente ma anche professionalmente, perché mi sono confrontato con stili nuovi per me”. Antonio crede che la danza possa essere un lavoro a tempo pieno. Anche in Basilicata, anche nell'area sud, dove spesso le difficoltà più grandi sono le carenze delle strutture. Lui fa parte della compagnia, de “Il Balletto lucano”; “lucana” nel nome e nella collocazione geografica, anche se ne fanno parte danzatrici provenienti anche da altre regioni del meridione. Si danza mattina e sera, a tempo pieno. Antonio è un esempio anche per i più piccolini, che in lui vedono un punto di riferimento. “Voglio contribuire a far crescere questo progetto- dice- con un che poi ti sorprende quando esplode sul palcoscenico. E di palcoscenici, Antonio, ne ha conosciuti diversi. Cresciuto nella scuola di Loredana Calabrese e del suo “Balletto Lucano”, dopo pochissimi anni dal suo ingresso nel mondo della danza ha avuto l'occasione di confrontarsi con ballerini di fama nazionale e internazionale, arrivati in Basilicata grazie ad un altro piccolo miracolo dell'area sud: il Pollino Danza Festival, diretto sempre da Loredana Calabrese. Grazie al Pollino Danza e agli stage, nel 2009 danza come ospite sul palcoscenico del Teatro occhio rivolto sempre alle esperienze di Monaco di Baviera, con una grande risonanza internazionali”. da parte della stampa locale. In giro con quella che poi sarebbe diventata la compagnia de “Il MpVerg balletto lucano”, Antonio si esibisce in Italia e è disponibile anche in versione online su www.pssenisese.basilicata.it e www.lasiritide.it Pagina 2 Passaparola Periodico di Informazione dell’Area del Senisese-Pollino Storia di un ritorno tra coraggio e intraprendenza Pasquale a Paolo Bartolomeo: a Calvera con la scommessa sul futuro Coraggio e spirito di intraprendenza: è la storia dei fratelli Bartolomeo; una di quelle storie che non si sentono spesso raccontare nei paesi dell' area sud della Basilicata. Pasquale, 30 anni e Paolo 24, hanno deciso infatti, a dispetto della “crisi”, degli stereotipi spesso sbagliati che offrono un marchio sbagliato del sud e dei territori “piccoli” e delle tante difficoltà che si presentano ai giovani che vogliono e devono immettersi nel mondo del lavoro. Questa è la storia di due giovani che decidono di aprire un' attività commerciale nel settore informatico nel loro paese natale, Calvera, uno dei più piccoli comuni della Basilicata; uno di quei comuni che sulla carta sono destinati a scomparire. Ma è proprio da qui che può partire il cambiamento. Quella dei fratelli Bartolomeo è una scelta che alcuni potrebbero addirittura considerare folle, ci si può chiedere cosa abbia portato dei ragazzi a lasciare un lavoro sicuro e che andava bene per un futuro incerto. Eccola: Pasquale dopo la laurea a Roma e un master inizia a lavorare presso una multinazionale nella Capitale, il lavoro procede per il meglio, riceve bonus e una promozione, ma è proprio li che in un certo senso Pasquale inizia a capire che forse quel modo di lavorare non fa per lui; lui vorrebbe un ambiente di lavoro no drogato dall'antagonismo e dalle “sgomitate”; troppe le rivalità da sopportare nell' ambiente lavorativo. Passaparola Altri eventi destabilizzano il modo di vivere di Pasquale; prima un brutto incidente in auto e una lunga convalescenza, (con l' azienda che assicura, anche in quel caso, tutte le coperture possibili). Ma questo non basta a trattenerlo. Pasquale va all'estero per poter acquisire nuove conoscenze e parte per il Sud Africa, per quella che in origine nasce come una normale vacanza; ed è proprio lì che gli viene in mente di realizzare il progetto in cui ora è impegnato a Calvera assieme al fratello minore. In Sud Africa conosce una situazione economica che non è certo delle migliori al mondo; è un paese in via di sviluppo ma dotato di una grande volontà di crescita e sono pochi gli ostacoli per la realizzazione di un progetto. Dal niente nasce l'opportunità. Quella stessa opportunità che Pasquale coglie nelle persone che incontra. Quell' angolo del Sud del mondo in cui ha abitato per un po' di tempo, per certi aspetti gli ricorda la realtà del suo paese, anch' essa al sud. Dell'Italia. Anche la situazione di Paolo non era precaria: un'occupazione stabile, in un paese a pochi chilometri dal suo, un buon rapporto con il suo datore di lavoro. Anche lui, però, con un sogno da realizzare. E investito dalla carica, dall' energia e dall'ottimismo che il fratello aveva portato con sè dal Sud Africa, ha deciso di assecondarlo e di seguirlo nel “loro” progetto: creare un' attività che potesse servire agli altri, offrire un servizio alla collettività, fare il lavoro per cui si è tanto studiato e che innanzitutto piace e inoltre farlo nel proprio paese: questi presupposti, tutti insieme, sembrerebbero assurdi. Invece non è così e, per fortuna, ne abbiamo le prove. Il progetto riguarda l' industria informatica e consiste nella realizzazione di siti web, che è stata l' idea di partenza, con la quale è nata la KTS (Kaularas, che sta per “ C a l v e r a ” Te c h n o l o g y Solutions), che si occupa inoltre della riparazione e dell'assistenza di telefoni c e l l u l a r i , c o n e s e n za garanzia, con utenza privata e in co llega mento co n i rivenditori. La famiglia ha accolto questa decisione con un iniziale scetticismo e stupore; con felicità per la vicinanza dei due ragazzi e un pò di timore per il loro futuro. In supporto al loro progetto l' adesione al bando per i centri storici del Programma Speciale Senisese. Assistiamo ogni giorno a tante situazioni che ci fanno capire la difficile situazione che il nostro paese sta vivendo e assistiamo quotidianamente alle tante difficoltà che ci sono sia nella grandi città che nei piccoli comuni; ci affidiamo alle decisioni politiche, ai cambi di governo, alle loro riforme, alle ricette che ci propongono per arginare la crisi e per far decollare l'economia ma forse qualcosa possiamo, anzi, dobbiamo farla anche noi, come ci insegnano i nostri amici, che non si sono arresi e non si sono limitati a dire che i nostri piccoli paesi sono destinati a morire, ma hanno deciso di reagire e di fare qualcosa di concreto; hanno dimostrato che non è vero che le piccole realtà sono destinate a non avere futuro, perché se facciamo qualcosa di concreto e se non ci rassegniamo, forse, non è detto che sia stato tutto deciso. Maria Rosaria Rondinelli è disponibile anche in versione online su www.pssenisese.basilicata.it e www.lasiritide.it Pagina 3 Passaparola Periodico di Informazione dell’Area del Senisese-Pollino Da Francavilla a Washington: la storia di Carmine De Salvo A soli 27 anni è Junior Professional Associate presso la Banca Mondiale Che in un tempo non troppo lontano avrebbe avuto l'opportunità di realizzarsi e di viaggiare grazie al proprio lavoro e alle proprie capacità, su questo amici e conoscenti non avevano alcun dubbio. Ragazzo sveglio, sempre in movimento, protagonista del fermento culturale del suo paese fin dall'adolescenza, Carmine Paolo De Salvo ora il mondo lo sta girando davvero. Oggi, ad appena 27 anni, Carmine (ma tutti lo conoscono come “Dedè”) è partito di nuovo da Francavilla sul Sinni alla volta della capitale degli Stati Uniti. Dallo scorso ottobre è stato assunto presso la Banca Mondiale. Ricopre il ruolo di Junior Professional Associate, un incarico che, ad oggi, gli consentirà di lavorare lì almeno per due anni; lavora nella vicepresidenza per l'America Latina e i Caraibi, nel Dipartimento Agricoltura. Per il momento si occupa di progetti di sviluppo, che mirano ad accrescere la produttività e l'accesso al mercato di piccoli produttori, spesso organizzati in cooperative. Progetti che lo portano in Colombia, in Jamaica e a Panama. Inoltre, segue anche un progetto di innovazione tecnologica in Perù e collabora ad uno studio della Banca Mondiale sulle esportazioni agricole in America Latina. Questa è la sua storia di oggi. Una storia che, nonostante la giovanissima età, dura ormai da qualche anno. Da quando a 18 anni va via da Francavilla sul Sinni per frequentare l'Università. A Bologna prende la laurea specialistica nell'indirizzo economico di scienze politiche. Intanto approfitta delle possibilità offerte dal suo ateneo e parte per il Cile alla Pontificia Universidad Catolica, due anni dopo a Parigi con una borsa Erasmus e poi al Dickinson college in Pennsylvania. Carmine presenta una tesi sul ruolo del Fondo Monetario internazionale nella crisi Argentina del 2001 per la triennale ed un lavoro sulle relazioni sul livello di apertura economica rispetto alla crescita dei paesi del Terzo Mondo per la laurea specialistica. Per perfezionare i suoi studi sul versante economico va a Londra, presso la London School of Economics. Carmine propone un lavoro di economia politica basato sul rapporto esistente tra sistema elettorale e corruzione. Nel 2007 la sua svolta professionale: fa domanda per due volte per la fellowship, il percorso di formazione dell'Odi, l'Overseas Development Institute di Londra. La prima volta non va bene; ma Carmine ci riprova e la seconda volta supera tutte le selezioni, dal curriculum fino alla verifica effettiva della sua preparazione, ed è allora che approda a Zanzibar presso il Ministero delle Finanze dove lavora come analista nel programma di riduzione della povertà. Era l'unico italiano. Resta lì per due anni. Carmine ha bene in mente le sue ambizioni e le sue prospettive. Vuole restare per almeno altri 5 o 6 anni nell'ambito internazionale. “Poiammette- sarebbe bello poter tornare in Italia, il mio Paese al quale voglio molto bene”. Mariapaola Vergallito Carmine De Salvo (terzo da destra) a Panama, durante una visita di supervisione dei progetti per la Banca Mondiale Passaparola è disponibile anche in versione online su www.pssenisese.basilicata.it e www.lasiritide.it Pagina 4 Passaparola Periodico di Informazione dell’Area del Senisese-Pollino Il mondo in un fazzoletto di Sud La storia di Caroline Feetam, dall'Inghilterra in Basilicata Un sud dal quale riuscire a non partire. Ed è già tanto. Ma se questo stesso sud diventa meta e opportunità per chi viene da fuori, tanto meglio dall'estero, la notizia vale ancora più la pena di essere raccontata. Lei è Caroline Miranda Feetam, inglese di Birmingham, con un'innata disposizione verso l'internazionalità, visto che i suoi studi e le sue conoscenze l'hanno portata a parlare correntemente ben 5 lingue. brevi periodi di vacanza. Ma ho voluto rischiare. A Firenze? Troppo facile!”. Dopo qualche mese la proposta diventa concreta e Caroline decide di stabilirsi e si concede 2 anni di tempo. Nel 2010 apre un'aula didattica a Senise, un vero e proprio laboratorio linguistico; nel frattempo lavora per alcune aziende e come traduttrice attraverso la rete. Oggi, dal suo primo “ultimatum” sono passati tre anni, segnale che la macchina si muove. Caroline vive con il compagno tra Noepoli e San Giorgio Lucano e sta lavorando per ampliare il suo progetto e per portare qui le moderne e riconosciute tecniche di insegnamento dell'inglese e delle altre lingue. Ma c'è di più. Le richieste aumentano e, così, per poterle soddisfare al meglio qualche mese fa Caroline decide di pubblicare un annuncio in rete. Tra gli altri risponde Lia Sergio, americana di Seattle, legata all'Italia dal sangue perché suo padre ha origini pugliesi. Risponde all'annuncio mentre si trova in Corea. Il colloquio avviene via Skype. “Ho precisato a Lia che non sarebbe venuta in una città come Milano” dice scherzosamente Caroline. Lia arriva a Senise a gennaio e, per il momento, resterà in Basilicata qualche mese. Il consueto “periodo di assestamento”. Per lei è la prima volta in Basilicata ma non ha dubbi e a chiosa del nostro incontro, prima ancora di visitare i luoghi simbolo da un punto di vista turistico della nostra regione, commenta: “Wonderful!”. MpVerg Laureata con il massimo del punteggio, Caroline fa esperienza diretta nei Paesi delle lingue che ha studiato. Fino all'Italia, a Firenze, nel 2009. Caroline in Italia ha anche il cuore, perché il suo compagno è italiano, lucano. Lei lavora a Firenze e trascorre qualche periodo di vacanza in Basilicata. Fino a che un giorno, durante una seduta in palestra, tra i ritmi frenetici degli esercizi che, in qualche modo, rispecchiavano quelli delle grandi città, a Caroline balenò nella testa la proposta di trasferirsi in Basilicata. Una follia? Forse, seppur accompagnata da una grande lucidità di prospettiva. “Mi sono concessa del tempo per valutare la fattibilità dell'idea- spiega Caroline- dovevo capire quanto il territorio nel quale andavo a vivere rispondesse a ciò che offrivo con il mio lavoro. Sapevo che non sarebbe stato semplice e che la Basilicata fino a quel momento l'avevo conosciuta soltanto per Passaparola è disponibile anche in versione online su www.pssenisese.basilicata.it e www.lasiritide.it Pagina 5 Passaparola Periodico di Informazione dell’Area del Senisese-Pollino Le “Nuove Tradizioni” tra storia e sperimentazioni Il più grande non ha vent'anni e la passione per la musica, da buoni terranovesi, ce l'hanno nel sangue. Mario Golia (voce e fisarmonica), Leonardo Salamone (organetto), Vincenzo Lufrano (voce e organetto) e Nicola Mauro (percussioni) è l'ultimo gruppo, in ordine di tempo, nato nel paese del Pollino. Hanno le idee chiare, questi ragazzi, quasi tutti studenti delle Superiori: far concoscere la musica popolare senza tradire l'utilizzo degli strumenti musicali della tradizione ma sperimentando sulle melodie e sui testi. Questi “Figli del Pollino” (e non è un caso che il loro primo, anche se temporaneo, nome è stato questo), che hanno sempre suonato assieme ancor prima di riconoscersi in un gruppo, hanno avuto la “benedizione” della Madonna del Pollino. “Quando pochi anni fa ci spiega Mario Golia- la statua della Madonna è tornata a Terranova dopo oltre venti anni di assenza,abbiamo deciso di organizzare un raduno di gruppi popolari, di concerto con il Comitato Feste. In quell'occasione siamo diventati ufficialmente un gruppo”. Ma è qualche tempo dopo che, oltre all'unione, è stato ufficializzato anche il nome: “Nuove Tradizioni”. “Per la bellezza dell'ossimoro- spiega Golia- perché vogliamo presentare le tradizioni musicali del contesto nel quale viviamo, proponendole ai più giovani attraverso sperimentazioni di testi e musiche”. E anche dall'altra parte del palco i giovani apprezzano. Oggi il gruppo di questi giovanissimi terranovesi fa da spalla allo storico Gruppo “Suoni” di Leonardo Riccardi. Istamanera: il recupero dei valori attraverso la musica Correva l'anno 2003 quando ad un gruppo di amici, tutti tra i 22 e 29 anni, residenti a Terranova del Pollino (Gennaro Di Girolamo, Giuseppe Di Taranto e Mario Tufaro), nacque l'idea di riunirsi per alleviare la monotonia del paese e per trascorrere dei momenti di relax tra amici. L'amore e la passione per la musica hanno Bashkia fatto il resto. Nasce così il gruppo EtnoPopolare degli “Istamanera” con l'intento di Passaparola recuperare e valorizzare la musica popolare del sud Italia, in opposizione al livellamento culturale e all'omologazione globale oggi imposta dai media. Successivamente, a completare il gruppo, arrivano Francesco Di Taranto, Matteo Armentano e Sara Schiavo, accesa voce di Felitto(SA), in un'ottica di scambio reciproco tra la tradizione CalabroLucana e quella Cilentana. Il progetto Istamanera spazia, inoltre, dalle pizziche salentine alle tamuriate campane fino ad arrivare alle sonorità mediorientali, varcando così i confini geografici e proponendo un sincretismo musicale esteso a tutta l'area mediterranea, cercando di trasmettere il messaggio coniato da Fabrizio De Andrè : “la Nel cuore del Pollino con la musica nel sangue Terranova di Pollino, terra di musica e tradizioni. Dove la metà degli abitanti sa come maneggiare uno strumento musicale e dove l'altra metà la musica ce l'ha, comunque, nelle vene. Anche da giovanissimi. In un paese che conta appena 1400 abitanti ci sono 3 costruttori di zampogna e almeno 4 gruppi di musica p o p o l a re r i c o n o s c i u t i . E d o v e i l divertimento dei giovani non può non trovare nella musica popolare la sua colonna sonora. musica folk era la musica dei poveri per i ricchi. La musica popolare era la musica dei poveri per i poveri”. La loro musica richiede prevalentemente l'utilizzo di strumenti tradizionali, primi fra tutti la zampogna e la surdulina. L'amore per la musica e per la propria terra che si traduce in progetti ambiziosi: così nasce la collaborazione con il grande Eugenio Bennato e così, in primavera, porteranno la loro musica in concerto a Napoli. La formazione del gruppo oggi è composta: Sara Schiavo (voce e flauto), Gennaro Di Girolamo (percussione, chitarra battente e surduline), ario Tufaro (Chitarre e Charango),Giuseppe Di Taranto (violino, flauto e voce),Francesco Di Taranto ( organetto e mandolino ),Matteo Armentano (basso and sgheips),Luca Tufaro (zampogna a chiave e organetto), Tommaso Fazio - (organetto e tamburello), Maria Rosa (ballerina), Carmen Friolo (ballerina), Chiara Shiavo (ballerina), Antea Zitarosa (ballerina). Vin Terr è disponibile anche in versione online su www.pssenisese.basilicata.it e www.lasiritide.it Pagina 6 Passaparola Periodico di Informazione dell’Area del Senisese-Pollino Sul Pollino si vola con l'aquila arbreshe A San Costantino Albanese il progetto finanziato dal Programma Speciale Senisese La Regione Basilicata, di concerto con l'APT di Basilicata, nell'ambito del “Programma Speciale Senisese”, ha inteso sviluppare una strategia innovativa finalizzata alla promozione dello sviluppo socio-economico del comprensorio del Senisese, attraverso la un volo simulato. La manovra di volo viene effettuata in automatico mediante un sistema a funivia al quale è agganciata una struttura simile ad un deltaplano. Dopo aver indossato adeguate cinture con l'aiuto del personale, i è di circa 50 km/h mentre quella di discesa è circa 80 km/h. Sul deltaplano potranno trovare alloggio 4 persone. L'altezza minima dei passeggeri è di 130 cm e l'età minima di anni 10. La progettazione ed esecuzione dei lavori è stata affidata alla Ditta Austriaca Rodlsberger Stahl Maschinembau GMB. Il contratto per la realizzazione dell'opera è stato stipulato lo scorso gennaio. Il “Volo dell'Aquila” è il primo dei quattro grandi attrattori ad essere realizzato nell'ambito dell'importante ed ambizioso programma predisposto dalla Regione Basilicata e dall'APT. L'obiettivo che la Regione si è posta è quello aumentare la presenza di visitatori nell'area, richiamati dai nuovi attrattori, per migliorare le condizioni socioeconomiche nel nostro territorio. Renato Iannibelli realizzazione di progetti di valorizzazione delle risorse turistiche, storico-ambientali, culturali e sportive. In tale ottica sono stati concepiti quattro progetti di macroattrattori da realizzarsi nei comuni di Senise, San Costantino Albanese, Terranova di Pollino e Viggianello. Nel Comune di San Costantino Albanese verrà realizzato lo Sky Flyer, ribattezzato “Volo dell'Aquila”, per le caratteristiche stesse dell'impianto da eseguire. Il “Volo dell'Aquila” è una struttura sportiva per il tempo libero che consente ai visitatori di provare l'esperienza di passeggeri vengono agganciati alla barra centrale del deltaplano e iniziano la corsa all'indietro verso la stazione di rinvio con lo sguardo rivolto all'alta valle del Sarmento e alle cime del Pollino, sorvolando i tetti del centro storico della piccola comunità arbëreshe. La stazione di partenza è posta a 579 msl nei pressi del campo sportivo mentre quella di rinvio è posta a 853 msl su Timpa Difesa, altura che sovrasta il centro abitato. Il dislivello è di 274 metri, la lunghezza della corsia di percorrenza è di 984 metri, la velocità di salita De Filippo: “Volo dell'Aquila”, opportunità di crescita turistica “Rendere il nostro territorio sempre più competitivo, accrescendo dal punto di vista turistico l'attrattività dei paesaggi e delle bellezze naturali e attirando un numero sempre maggiore di utenza verso i nostri borghi”. E' questo per il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, l'obiettivo del nuovo attrattore turistico il “Volo dell'Aquila”. “Partendo dal Programma Senisese abbiamo cercato di realizzare progetti che potessero contribuire ad affrontare in maniera positiva e costruttiva le difficoltà del momento e la realizzazione di un nuovo attrattore turistico nella zona del Pollino è la dimostrazione della costante attenzione della Regione a valorizzare le peculiarità dei suoi territori, rivitalizzando i centri storici e incentivando l'imprenditoria locale”. Passaparola “Il nuovo progetto rappresenta un'opportunità di crescita per l'area del Senisese – ha aggiunto il presidente - e per cercare di arginare il fenomeno dello spopolamento. Riteniamo che rendere i nostri territori turisticamente attrattivi possa essere una valida occasione per rafforzare il sistema economico e produttivo dell'area, e di tutto il comprensorio regionale e possa creare vantaggi concreti in termini di occupazione. Un attrattore di questo tipo, proprio per la sua originalità potrà suscitare notevole interesse sia per la particolarità della struttura sia per le caratteristiche dei paesaggi circostanti, e non mancherà di richiamare un numero maggiore di visitatori, replicando il successo del Volo dell'Angelo nelle Dolomiti lucane”. è disponibile anche in versione online su www.pssenisese.basilicata.it e www.lasiritide.it Pagina 7 Passaparola Periodico di Informazione dell’Area del Senisese-Pollino Giovani e impresa: due nuovi bandi per il Programma speciale Senisese Scorreranno le graduatorie del bando a favore del tessuto delle piccole e medie imprese per la rivitalizzazione dei centri storici del Senisese. E' quanto emerso questa mattina dalla riunione del Comitato di coordinamento e monitoraggio del Programma speciale Senisese, a cui ha partecipato anche il Gal “La Cittadella del sapere”, per discutere della definizione di una nuova attività di governance provenienti dalle royalties sull'acqua, il bando sostiene l'attivazione, da parte delle piccole e medie imprese, di piani di investimento per le innovazioni, l'ammodernamento e la riqualificazione produttiva nei centri storici dei Comuni del comprensorio. Alla scadenza dei termini, sono state 83 le domande pervenute. La maggior parte delle domande sono state presentate a Senise (21), San progettuale. Il bando per i centri storici è diretto alle piccole e medie imprese dei Comuni di Calvera, San Costantino Albanese, Carbone, San Paolo Albanese, Castronuovo Sant'Andrea, San Severino Albanese, Cersosimo, Senise, Chiaromonte, Teana, Fardella, Terranova del Pollino, Francavilla in Sinni, Viggianello e Noepoli. Finanziato con due milioni di euro Severino Lucano (18) e Viggianello (11). Si tratta di micro imprese che si distribuiscono tra vari settori quale quello dei servizi, delle attività manifatturiere, del commercio e della ristorazione. I progetti in graduatoria scorreranno fino alla copertura di tutte le domande ammissibili. Il Comitato di coordinamento e di monitoraggio ha dato il via libera anche a nuove azioni di sostegno al Senise e San Severino Lucano nella pole delle domande Senise e San Severino Lucano sono i due comuni che hanno fatto registrare un numero maggiore di domande. Per il sindaco di Senise Giuseppe Castronuovo “Come amministrazione abbiamo sostenuto questo bando e ci siamo impegnati anche nella divulgazione di questa opportunità. Sono contento del risultato e sono dell'opinione che questo bando debba rappresentare un capitolo da riproporre e da estendere anche ad interventi di tipo strutturale per i privati, come il rifacimento delle facciate, perché se vogliamo creare i borghi alberghi occorre offrire incentivi anche ai privati. Questo è il auspicio” Per il sindaco di San Severino Lucano, Saverio De Stefano “E' una grande soddisfazione, anche tenendo conto che davanti a noi c'è solo Senise, che è oggettivamente più grande. Ciò dimostra una volontà di giovani e meno giovani di tornare in paese e fare attività a San Severino Lucano. Inoltre vorrei fare un plauso all'amministrazione che si è impegnata per la divulgazione di questa opportunità di investimento anche prima che fosse pubblicato e fino alla sua scadenza”. Passaparola sistema industriale e artigianale del Senisese. La prima punta alla delocalizzazione delle attività industriali e di servizi delle micro, piccole e medie imprese in aree artigianali e industriali attrezzate o in aree urbane compatibili, per promuoverne la crescita e lo sviluppo. Una necessità che nasce anche dal completamento di alcune aree industriali del territorio, come quelle di Teana e Noepoli. Un'altra iniziativa, invece, si prefigge di incentivare e sostenere l'imprenditorialità giovanile attraverso la creazione di nuove imprese o la delocalizzazione nel territorio interessato dal Programma Speciale Senisese di microimprese a prevalente partecipazione di giovani di origine lucana. Il Coordinamento, infine, ha concordato sul finanziamento degli eventi culturali dei 15 Comuni del Senisese, riconfermando il capitolo di spesa pari a 100 mila euro. “Nonostante la crisi economica – ha commentato il presidente della Regione Vito De Filippo - il tessuto imprenditoriale dell'area del Senisese ha risposto positivamente alle opportunità offerte dal Programma speciale, dimostrando voglia e capacità di investire e mettersi in gioco. Nel Senisese saranno presto realizzati due grandi attrattori turistici: il volo dell'Aquila a San Costantino Albanese e lo sbarco dei Greci nella diga di Senise. Due iniziative che non mancheranno di aumentare l'attrattività del territorio da un punto di vista turistico. Si tratta di interventi che nel loro insieme contribuiranno a creare un indotto in grado di portare sviluppo nell'intera area”. Rivitalizzazione dei Centri Storici: i dati In tutti i 15 Comuni del Senisese interessati dal Programma Speciale sono state presentate le domande per partecipare agli “interventi a favore della creazione di impresa e delle Pmi esistenti per la rivitalizzazione dei centri storici”. In particolare il maggior numero di domande è stato presentato a: Senise (21), San Severino Lucano (18), Viggianello (11), Carbone, San Costantino Albanese, Castronuovo di Sant'Andrea, Fardella (4 ciascuno), Terranova di Pollino, Teana, San Paolo Albanese (3 ciascuno), Noepoli, Calvera, Chiaromonte (2 ciascuno), Cersosimo, Francavilla sul Sinni (1 ciascuna). Le iniziative pervenute riguardano progetti presentati perlopiù da micro imprese. L'investimento è distribuito tra vari settori: attività di servizi alloggio e ristorazione caratterizzano la maggior parte delle domande assieme alle attività commerciali; ma sono presenti anche attività manifatturiere, attività professionali, scientifiche e tecniche, costruzioni, noleggio, agenzie di viaggio, servizio di supporto alle imprese, sanità e assistenza, servizi di informazione e comunicazione. è disponibile anche in versione online su www.pssenisese.basilicata.it e www.lasiritide.it Pagina 8 Passaparola Periodico di Informazione dell’Area del Senisese-Pollino Il pastorello che voleva toccare le stelle Marino di Teana è scomparso in Francia lo scorso 1 gennaio. Un grande uomo, un grande artista Non ha mostrato scortesia nemmeno nei confronti del nuovo anno. Lo ha accolto e poi si è congedato. O forse, come un Leonardo da Vinci a cavallo tra il Ventesimo e il Ventunesimo secolo, ha voluto fare del 2011 quello che amava fare delle sue opere e dei suoi progetti: portarli a termine, per poi ripartire. Marino di Teana ha portato a termine davvero tante cose nella sua vita. E, da buon amante e scopritore di questa stessa vita, ogni meta era una ripartenza. Questo suo eccezionale e lungimirante modo di vedere la vita lo ha accompagnato anche negli ultimi istanti. “Si deve continuare” ha detto al figlio Nicola, con la certezza che ciò che ha fatto continuerà a vivere grazie a chi ha sempre lavorato per far conoscere il suo nome e il suo lavoro. Un'equipe di critici, a cominciare dal suo biografo personale Giovanni Percoco. “C'è ancora tanto da fare- ripeteva a Percoco, che ad ogni viaggio alla volta della sua casa alle porte di Parigi, gli sottoponeva con la richiesta del confronto e di più dettagliate integrazioni, le numerose biografie sull'artista e sull'uomo “Marino”. Ma Francesco, anzi, “Francisc” come lo chiamava in dialetto, si può solo in parte descrivere attraverso le sue opere. Nelle sue sculture esplode il suo pensiero e la sua concezione dello Spazio; nella pittura l'essenzialità mista alla rudezza del tratto diventano messaggio universale; le sue poesie e la sua filosofia sono l'esperienza personale che diventa esempio; la sua concezione della città e dell'urbanistica mettono inequivocabilmente in luce la centralità che ha l'uomo nel suo pensiero. Un pensiero fresco, freschissimo, di una limpidezza e di un'elasticità che nemmeno il tempo anagrafico è riuscito a scomporre. Sulle montagne del suo paese, innevate o assolate, in compagnia del gregge che lui curava da infante pastore, si sottoponeva a quell'indescrivibile curiosità della vita che solo i futuri, grandi pensatori riescono ad avere. Guardava le stelle, il piccolo Francesco, mentre già imparava a conoscere la fatica del Passaparola sacrificio; guardava quei punti luminosi e infiniti e ne restava affascinato. Voleva raggiungerli e ci è riuscito. Emigrante per fame, di giorno lavorava come carpentiere e di sera seguiva i corsi, studiando di notte. Una delle sue opere più toccanti, che conserva nel suo atelier, è un piccolo Tutto il mondo è stato rappresentato nell'atelier di Marino. La storia, lo Spazio, aneddoti di vita personali riscoperti e raccontati con la lente di ingrandimento, l'attenzione per le grandi e per le piccole cose. No, la morte non esiste per chi ha dato tanto e il percorso di Marino non si lascerà scalfire dal tempo che, al contrario, gli regalerà forza e completezza. disegno raffigurante un albero: all'interno della corteccia incavata di quell'albero lo studente Francesco conservava i suoi libri, perché altro “scrigno” non aveva. Li lasciava lì durante le sue ore da carpentiere e ritornava a riprenderli smanioso di imparare. Il pastorello è diventato emigrante, poi carpentiere, poi artista riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo. E' la sua “forza di volontà di bellezza per il sapere, per toccare quelle stelle che vedevo quando ero pastorello”. è disponibile anche in versione online su www.pssenisese.basilicata.it e www.lasiritide.it Pagina 9 Passaparola Periodico di Informazione dell’Area del Senisese-Pollino In Basilicata arriva il Torneo delle Regioni La kermesse calcistica per la prima volta nella nostra regione con la nuova formula La 51^ edizione del Torneo delle Regioni, manifestazione Nazionale alla quale parteciperanno tutte le rappresentative maschili e femminili di calcio a 5 e di calcio a 11 dei vari comitati, si disputerà per la prima volta nella Regione Basilicata. Questo evento che coinvolge, per la prima volta la Regione Basilicata, si terrà dal venerdì 30 marzo al lunedì 9 aprile 2012. La novità di questa edizione è che per la seconda volta di fila, il Torneo delle Regioni ospiterà, nello stesso periodo, le fasi finali dei campionati maschili e femminili di calcio e di calcio a 5 distinti in categorie juniores, allievi e giovanissimi. Da qualche anno, inoltre, la vincente partecipa all'Uefa Region's Cup, la Coppa Uefa dei Dilettanti, che si disputa ogni due anni. La kermesse lucana prevede la partecipazione di circa 3000 presenze tra atleti e accompagnatori – 234 le gare che si disputeranno, 156 di calcio sui campi lucani di Scanzano, Policoro, Montalbano, Tursi, Salandra, Miglionico, Francavilla in Sinni, Latronico, Chiaromonte, Matera, Pisticci, Marconia, Tricarico , Metaponto e sui campi del tarantino di Ginosa, Castellaneta, Laterza; 78 di calcio a 5, nei due palazzetti di Policoro e negli altri impianti sportivi lucani di Scanzano, Salandra, Grassano, Tricarico, Montalbano e Senise. La scelta di alcuni campi pugliesi è stata determinata oltre che dalla buona qualità degli impianti anche dal fatto che la totalità dei campi di gioco lucani sono in erba naturale e mal sopporterebbero, soprattutto in condizioni climatiche avverse, un uso quotidiano superiore alle due gare. Il costo di tutta la manifestazione è stato stimato in un milione di euro . Il consigliere della F.I.G.C. Lucana Pasquale Seccafico, a cui abbiamo chiesto un commento, parla di “grande soddisfazione per il Comitato e per tutta la Basilicata, per ospitare un torneo così importante. Una grande possibilità non solo calcistica ma anche di promozione turistica e sociale per il territorio della Basilicata e dell'area sud. Un evento di portata nazionale che darà anche risalto al territorio lucano. Il calcio è stimolo sociale e soprattutto nelle realtà dei piccoli centri, riveste una grande importanza”. Tutti si stanno mobilitando nell'ambito dei propri comuni, ad accogliere la carovana dei partecipanti. Le delegazioni saranno allocate in quattro villaggi turistici di Nova Siri, che ospiterà anche il quartier generale del torneo. Infine per la cerimonia di inaugurazione l'idea è quella di far sfilare gli atleti a Policoro da via Siris a piazza Heraclea e per l'occasione potranno essere presenti anche il presidente della F.I.G.C. Abete e quello della LND Tavecchio. Vincenzo Terracina Che cosa è il Torneo delle Regioni La storia parte dalla fine degli anni cinquanta, alla vigilia dell'organizzazione delle Olimpiadi a Roma, quando alla Federazione Italiana Giuoco Calcio, commissariata da Bruni Zauli, venne l'idea di organizzare una manifestazione che in qualche modo riunisse insieme i Comitati Regionali di tutta Italia. Nacque così il Torneo delle Regioni, manifestazione riservata alle squadre ra p p re s e ntat i ve d e l ca m p i o n ato d i Promozione, all'epoca il principale campionato dilettantistico in Italia e che ogni Comitato organizzava su base regionale. Con i Giochi Olimpici che si avvicinavano, la Lega Passaparola Nazionale Dilettanti, di nuova costituzione, decise di proporre anch'essa una grande manifestazione aggregativa, concentrando tutte le diciotto rappresentative regionali a Roma, che di lì a poco sarebbe diventata teatro di una delle manifestazioni più suggestive e spettacolari dello sport in assoluto. Col passare degli anni, la formula della competizione fu corretta, arrivando alla formula con i triangolari con una prima fase di qualificazione e una seconda per l'assegnazione del trofeo fino alla formula attuale articolata su base biennale, in adeguamento allo svolgimento della Coppa Uefa per dilettanti. Venne introdotto, come periodo di sperimentazione, anche il calcio a 5 femminile, disciplina che sta trovando sempre maggior spazio nell'attività dei Comitati Regionali e che non ha ancora una propria manifestazione nazionale. Nel 2006, per la prima volta, il Torneo si svolge nell'arco di due anni: nel primo la fase di qualificazione, nel secondo anno la fase finale, a cui arrivano sei rappresentative per ogni categoria. Nel 2009, a causa del terribile terremoto che colpì l'intera provincia dell'Aquila, la Lega Dilettanti decise di annullare la competizione e solo nella fase di ricostruzione del territorio aquilano la stessa Lega Dilettanti assegnò il Torneo delle Regioni all'Abruzzo, acquisendo il diritto di rappresentare l'Italia del calcio dilettanti all'Uefa Region's Cup. Si pensò anche ad un ringiovanimento dei limiti di età passando dagli “under 23” delle prime edizioni agli “under 21” fino all'attuale limite degli “under 18”. Statisticamente il Lazio è stata la prima regione a vincere il Torneo.. Nella categoria juniores è la Toscana che vanta il maggior numero di successi nel calcio a 11 maschile con nove vittorie. Sette sono quelle del Veneto, Cinque tornei per il Piemonte, quattro per l'Abruzzo, tre per la Campania, Friuli Venezia Giulia e Lombardia, uno Emilia Romagna Mancano dall'albo i nomi della Basilicata, Molise, Sardegna, Puglia, Liguria e Trentino Alto Adige. Vin.Terr. è disponibile anche in versione online su www.pssenisese.basilicata.it e www.lasiritide.it Pagina 10 Passaparola Periodico di Informazione dell’Area del Senisese-Pollino Rosa Schiraldi: il commosso ricordo da parte dei “suoi” avisini Lo scorso 24 gennaio è venuta a mancare Rosa Schiraldi, storica cofondatrice dell'Avis sezione di Senise. Di seguito riportiamo uno stralcio del pensiero che gli avisini senisesi hanno voluto scrivere a suo ricordo. Nella vita di ognuno esistono almeno due tipi di famiglie: quella del sangue e poi quella che, molti, incontrano sul proprio cammino quando costruiscono e consolidano legami di amicizia e di collaborazione, nel nome di un progetto comune. Nel primo come nel secondo caso non mancano mai i punti di riferimento che trasformano l'esempio dell'agire in faro splendente che illumina il cammino. Per questo tutti noi, oggi, ci sentiamo orfani, perché si è congedata dalla vita una persona che, con il suo costante e quotidiano operato, è stata per noi amica, consigliera, persona di famiglia, compagna e guida per tanti progetti che hanno sempre avuto nell'amore verso il prossimo punto di arrivo e di ripartenza. Ci mancherà la tua severità bonaria mista alla Passaparola Testata iscritta nel registro delle Pubblicazioni del Tribunale di Lagonegro N. 3/2011 Direttore Responsabile Mariapaola Vergallito Redazione Giuseppe Panaino Maria Rosaria Rondinelli Paolo Sinisgalli Armando Arleo Vincenzo Terracina Progetto Grafico Giuseppe Panaino Mariapaola Vergallito Hanno collaborato Renato Iannibelli Andrea Virgallita Editore Associazione AGORAUT Stampa Arti Grafiche Latronico Senise-Pz Passaparola tua grande umanità . Ci mancherà la voglia di fare qualcosa per gli altri, che è stata sempre più forte di qualsiasi impegno familiare o personale e che, fino all'ultimo respiro, ha prevalso nella tua mente e nel tuo cuore, più risonante del dolore fisico che la malattia ti stava procurando. Hai sempre creduto nella forza di tanti cuori che si uniscono, di tanti mani che si afferrano e che, se vogliono, possono spostare le montagne. Lo ha dimostrato uno dei regali più belli e importanti che la tua forza di volontà e la tua lungimiranza potessero fare al nostro territorio: l'Avis. Sei stata la forza e la dolcezza insieme. La caparbietà e la discrezione. Quella stessa discrezione con la quale hai sempre agito e hai sempre aiutato i più bisognosi, con gesti che pochi, pochissimi conoscono, ma dei quali, sappiamo, molti ti ringrazieranno. Noi ti ricordiamo così: onnipresente e invisibile al tempo stesso. Con la t-shirt bianca dell'Avis e i guanti di lattice mentre tagliavi l'anguria per la festa dei diciottenni. Sempre indaffarata, instancabile, punto di riferimento e sicurezza per chi si avvicinava per la prima volta all'esperienza associativa. Forse non lo sai o, magari lo immagini, ma ti tocca dover ancora operare anche adesso che ti sei congedata dalla vita terrena. Continuerai a farlo come esempio vivo per chi ti ha conosciuto e il tuo ricordo resterà a tutti noi come elemento concreto di un testimone che ci hai passato e che faremo di tutto per onorare”. L'Arte internazionale al Mig di Castronuovo di Sant'Andrea Castronuovo di Sant'Andrea riscopre la sua antica vocazione culturale riaprendo le porte della Biblioteca Comunale “Alessandro Appella” e inaugurando il MIG, il Museo Internazionale della Grafica. La Biblioteca ha una ricca dotazione di libri provenienti dal fondo del Prof. Alessandro Appella, donato dai figli che l'hanno costantemente accresciuto, e da molti altri intellettuali e artisti che a Castronuovo sono venuti nel corso degli anni (Giovanni Pugliese Carratelli, Enzio Cetrangolo, Pietro Consagra, Mino Maccari, Carlo Belli, Leonardo Sinisgalli, Libero De Libero, Albino Pierro, Vanni Scheiwiller, Dino Ademesteanu, Pasquale Saraceno, Gabriele De Rosa, Manlio Rossi-Doria, Rocco Mazzarone, Paolo Di Stefano, Giovanni Ferri, Tito Balestra, Valerio Magrelli, Valentino Zeichen, Arnaldo Colasanti, Giuseppe Salvatori, Maria Pia Ammirati, Valerio Volpini, Aglauco Casadio, Arnoldo Ciarrocchi, Paolo Franci, Franco Gentilini, Stefano De Luca, Giuseppe Bonaviri, Mario Trufelli, Stefano D'Arrigo, Ambrogio Sparagna, Giuseppe Tedeschi, Paolo Mauri, Antonella Anedda, Gianfilippo Belardo, Franco Vitelli, Luigi Lambertini, Nino Ricci, ecc. ) e spesso l'hanno arricchito con i segni del loro passaggio (la scultura parietale di Maccari, la ringhiera di Consagra, il pavimento della Piazza della Civiltà Contadina di Strazza, il Monumento all'antica acacia di Giacinto Cerone, ora al MUSMA, gli episodi della vita di Sant'Andrea di Gianluigi Giovanola, le fotografie dei vicoli del paese di Aldo La Capra, Mario Cresci, Giuseppe Maino e Pasquale Ciliento, le bacche di Sella del Titolo disegnate e dipinte da José Ortega, gli angeli del paese scolpiti da Edo Janich, la Via Crucis in ceramica di Pasquale Santoro e quella incisa di Tonino Masini, il Cristo Crocifisso di Pietro Guida, il Cristo deposto di Mauro Masi, ecc.). Il MIG. Museo Internazionale della Grafica nasce con una dotazione di 350 opere grafiche dei migliori artisti contemporanei, italiani e stranieri, necessari per coprire tutte le correnti e i gruppi che hanno attraversato il XX secolo (cubismo, surrealismo, astrattismo, Cobra, Forma, UNO, ecc. ), senza dimenticare i migliori artisti lucani (Masi, Guerricchio, Masini, Pasquale Santoro, Cerone, Tarasco, ecc). necessari per mettere in luce l'identità del territorio. La mostra di inaugurazione, padrini tre incisori contemporanei di fama internazionale, traccerà, in 100 opere, la storia della grafica del Novecento e metterà in luce le ambizioni e i programmi futuri del Museo con presenze come Renoir, Bonnard, Degas, Matisse, Dufy, Picasso, Calder, Chillida, Fautrier, Morandi, Bartolini, Viviani, ecc È prevista una stretta collaborazione con il MUSMA di Matera che, oltre ad attivare uno scambio di prestiti e comodati di alcune opere, si occuperà della didattica prendendo contatti con le varie scuole a cui il Museo intende rivolgersi. è disponibile anche in versione online su www.pssenisese.basilicata.it e www.lasiritide.it Pagina 11 Passaparola