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A chi piace il rispetto della tradizione (e molti cacciatori

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A chi piace il rispetto della tradizione (e molti cacciatori
Prova fucili a canna liscia | Bernardelli Levriero el calibro 12
Libero e bello
A chi piace il rispetto della tradizione (e molti cacciatori sono così), Bernardelli
propone l’elevatore libero sul suo modello di punta. Il più bello
e ricco. È un semiauto a recupero di gas che spara bene: cosa pretendere di più?
Testo di Massimo Vallini, foto di Matteo Galuzzi
U
n passo avanti, senza strafare, badando alle cose concrete. Resta,
per certi versi, la filosofia aziendale
Bernardelli. Anche se oggi in Bernardelli
ci sono molti più tecnici e operai specializzati ex-Franchi. E anche se la storica
azienda è parte di un forte gruppo di nazionalità turca specializzato in armi, il sapere e la solidità progettuale sono intatti,
tutti italiani. Tutti “marcati” Vincenzo Bernardelli. E, così, quando molti concorrenti modernizzano a tutti i costi e pensano
all’ergonomia, il Bernardelli resta fedele a
se stesso, efficiente e solido. Con una sola concessione alla modernità: l’elevatore
libero che è la novità del 2007 ed è stato
adottato su tutta la cosiddetta “serie mediterranea”. Cioè, poi, sui modelli Cigno
L’elevatore è libero e l’unico comando sulla carcassa è lo sgancio dell’otturatore, che fa anche da arresto del serbatoio (in alto).
940
grammi
a
ella cann
il peso d
Il nuovo Levriero El di Bernardelli si presenta come fucile di classe superiore per la carcassa nichelata e lucidata
a contrasto, per le incisioni e le dorature.
Prova fucili a canna liscia | Bernardelli Levriero el calibro 12
Il gruppo otturatore è composto dal corpo in acciaio cromato a spessore con lavorazioni
a bastoncino e dal carrello, che agisce sul blocco di chiusura.
Sotto: il pistone reversibile montato sul tubo serbatoio. Infilato dove c’è scritto heavy - magnum si usa
per grammatura da 36 grammi in su. È studiato per espellere il quantitativo di gas inutile per il cinematismo.
Reverpress, cioè il pistone-valvola in
acciaio che si posiziona sul tubo serbatoio
è reversibile ed è conformato in modo
tale da lasciare passare un maggiore quantitativo di gas della combustione se infilato in un senso, meno gas infilato nell’altro senso. Non è difficile e non richiede
tanto impegno, basta ricordarselo: io me
lo sono dimenticato riscontrando insufficienti espulsioni, sparando con 32 grammi
e la valvola che indicava heavy. Sì, perché
la valvola a un’estremità porta la scritta
“light - std” e all’altra “heavy - magnum”,
termini che si riferiscono alla carica delle
cartucce. È stato previsto anche un o-ring
elastico in materiale plastico morbido, che
serve da freno e quindi convoglia un quantitativo maggior di gas al pistone che
provvede al riarmo, specificamente per
le 24 grammi. In ogni caso, dopo un
numero di colpi variabile, l’o-ring semplicemente si rompe o scompare. All’inizio
della sua vita tecnica il fucile potrebbe
non sparare la cariche più basse (tipicamente 24 grammi), ma l’o-ring, invece,
(base con carcassa nera e leggere incisioni), Nibbio (carcassa anodizzata con fianchi
lucidi), lo slug Sirbone e il Levriero di questa prova. Un’altra concessione, una sorta
di vezzo su un impianto così classico, il
ponticello curvo in tecnopolimero opaco.
La serie mediterranea in precedenza aveva due pulsanti operativi: quello per lo
sgancio dell’otturatore sul lato sinistro e
il cosiddetto cut-off sul lato destro, in
prossimità dell’ingresso del serbatoio. Per
sostituire la cartuccia in camera occorreva
spingerlo a fondo per chiudere il serbatoio
e impedire l’alimentazione in camera di
cartuccia. Oggi l’elevatore è libero e quindi si può scaricare il serbatoio semplicemente spingendo l’elevatore e il pulsante
di sgancio dell’otturatore, unico comando
del fucile, sul lato destro. Tale pulsante,
infatti, svolge il doppio ruolo mediante
una sorta di molla a bilanciere.
UN SISTEMA COLLAUDATO
Il Levriero adotta il più classico sistema
di funzionamento a recupero di gas, sufficientemente confortevole all’uso e stabile durante il tiro. È il sistema Franchi
Sopra la volata con lo strozzatore interno-esterno inserito, il mirino è a cilindretto
in fibra di colore rosso fluorescente.
Per chi vuole comprarlo
A chi è indirizzato: al cacciatore tradizionalista, ma anche a quello che bada
molto alla sostanza delle cose
Cosa richiede: poco impegno e la sostituzione della valvola quando si sparano cartucce “pesanti”
Perché comprarlo: è un classico, funzionale e solido. Il prezzo è interessante
Con chi si confronta: Benelli Montefeltro, Beretta Al391 Urika2,
Breda Xanthos black, Breda Echo black, Browning Fusion Evolve hunter, Caesar Roman MmIII,
Fabarm H35 Titan, Franchi Fast black, Winchester Sx3.
dovrebbe consentirglielo. Il sistema è studiato per consentire un migliore utilizzo
dell’arma e un comfort maggiore a livello
di rinculo. Il pistone per le cariche pesanti
è adatto da 36 grammi in su.
Il cilindro di presa gas è saldato alla canna
e all’interno ci sono i due fori attraverso
i quali fuoriesce parte del gas prodotto
dall’esplosione della carica della cartuccia. Il pistone interviene per limitarne l’eccesso e spinge il supporto delle aste d’armamento, con le due aste stesse, tutti in
acciaio, con la forza del gas sufficiente al
cinematismo del fucile. Attraverso le aste,
il movimento è trasmesso all’otturatore
che comprime la molla di recupero posizionata attorno al serbatoio eseguendo
il ciclo di estrazione ed espulsione del
bossolo sparato. Il ridistendersi della
molla di recupero consente all’otturatore
di riportarsi in chiusura e di incamerare il
colpo successivo prelevato dal tubo serbatoio in alluminio e collocato in posizione
dall’elevatore.
L’otturatore è in acciaio cromato a spessore, in parte finito a bastoncino, con
corpo articolato: c’è l’otturatore vero e
proprio in cui scorre il percussore, un supporto mobile (o carrello) che provvede
ad azionare il blocco di chiusura oscillante
destinato a impegnarsi nel recesso predisposto superiormente nella culatta.
La carcassa è ricavata da un massello di
una lega d’alluminio che possiede una
resistenza di 60 kg per mm2, non distante
da quella dell’acciaio. Sulla parte anteriore
della carcassa è stato ricavato un alloggiamento per l’estremità dell’astina che
vi si incastra e due spinotti: in questo
modo l’astina non “balla” mai e il raccordo con la carcassa è esteticamente
gradevole.
PREGEVOLI INCISIONI
Gradevole anche la lavorazione della carcassa, con l’effetto contrasto dato dalla
sabbiatura sulla parte superiore e inferiore
e dalla lucidatura sui fianchi. È rivestita in
nichel con incisioni rullate e con riporti in
oro dalla Bottega Giovanelli di Gardone
Val Trompia (Bs). Naturalmente i soggetti
sono i levrieri che danno il nome al fucile,
Il gruppo di scatto con guardamano in tecnopolimero opaco. Il cane è armato.
Il cilindro di presa gas è saldato alla canna
e presenta due fori da cui fuoriesce il prodotto
dell’esplosione della carica di lancio della cartuccia.
Sotto: il prolungamento della culatta, con la sede del
tassello di chiusura dell’otturatore e l’espulsore.
Prova fucili a canna liscia | Bernardelli Levriero el calibro 12
Il fucile è lungo 1.185 mm con canna di 660 mm e pesa 3.273 grammi. La canna
è in acciaio legata ad alta resistenza, cilindrica con anima cromata.
Per la zona di raccordo tra carcassa e astina è stato
usato un espediente che risulta gradevole.
nome che, insieme con il logo Vbg del
cigno e la sigla El (che sta per elevatore
libero), è posto molto vicino all’astina.
Il calcio, in noce turco lavorato a olio, ha
belle venature. Leggermente modificate
e modernizzate le zigrinature eseguite al
laser. Il calciolo è piuttosto spesso, in
gomma abbastanza morbida, sono previsti gli inserti per variare la piega (4, da
50, 55, 60 e 65), è lungo 370 mm, con
pieghe al naso di 40 e al tallone da 65. Il
pacchetto di scatto è tipico, vincolato alla
carcassa con due perni anziché uno, con
supporto in materiale plastico. Sul retro
del ponticello è posizionato il traversino
della sicura.
La canna è cilindrica con anima cromata,
lunga 660 mm (disponibili anche 610 e
710 mm), con 5 strozzatori intercambiabili; pesante 940 grammi e forata a 18,3
mm da un barrotto di acciaio legato ad
alta resistenza. È piuttosto stretta e i risultati si vedono in termini di rosata. Ha bindella di 7 mm ventilata a ponticelli. Quasi
un chilo per la canna significa tanto mate-
I cinque strozzatori di acciaio
e la chiave per lo smontaggio. C’è anche lo
strozzatore interno-esterno da 100 mm.
Il calcio è in noce scelto, finito a olio, la pistola è classica con zigrinature nuove.
Ci sono anche gli inserti per variare la piega.
riale e una buona prognosi di efficacia e
durata nel tempo. Lungo 1.185 mm con
canna di 660, il Levriero El pesa 3.273
grammi che non è poco, ma neanche
tanto, ed è dovuto in massima parte proprio alla canna.
PRECISIONE CONVINCENTE
La canna è fondamentale per i semiautomatici e già in altre occasioni avevo rile-
vato la capacità di stringere le rosate del
Bernardelli.
La riprova l’ho avuta sulla placca, del
campo di Arluno (Mi) con rosate molto
guarnite non solo con le Fiocchi che uso
per i test, ma anche le nuove Winchester
X3 plus competition 32 grammi. Rosata
solo un po’ spostata in basso, nonostante la facile acquisizione del bersaglio con
il mirino a barretta fluorescente di Lpa.
Bernardelli Levriero el calibro 12
scheda_tecnica
Costruttore: Vincenzo Bernardelli,
via Grandi 10, 25030 Torbole
Casaglia (Bs), tel. 03.02.15.10.94,
fax 03.02.15.09.63,
www.bernardelli.com,
[email protected]
Modello: Levriero El
Tipo: fucile semiautomatico
Calibro: 12/76
Funzionamento: a presa di gas con
valvole compensatrici per cariche
leggere e pesanti
Chiusura: geometrica a blocco
oscillante con rampone forgiato
Canna: cilindrica con anima cromata,
lunga 660 mm (disponibili anche 610
e 710), con 5 strozzatori
intercambiabili; pesante 940 grammi
e forata a 18,3 mm
Alimentazione: serbatoio tubolare da
5 colpi (con cartucce da 70 mm
o 4 colpi con cartucce da 76), riduttore
a 2 colpi di serie
Estrattore: a unghia con molla,
sulla faccia dell’otturatore
Espulsione: mediante recesso
concavo alloggiato nel prolungamento
della canna
Congegni di puntamento: mirino
in fibra di colore rosso fluorescente;
bindella di 7 mm ventilata a ponticelli
Scatto: in due tempi con precorsa
di 1 mm, circa; peso compreso
fra 1.500 e 1.700 g
Sicurezza: manuale a traversino,
dietro il grilletto, invertibile
Calcio: a pistola in noce pregiato
finito a olio, lungo 370 mm, con
calciolo in gomma e maglietta
(l’altra è sul cappellotto del serbatoio),
pieghe al naso di 40 e al tallone
da 65 (adattabili con inserti)
Peso rilevato: 3.273 grammi
Lunghezza totale: 1.185 mm
Materiali: carcassa in Ergal
ad alta resistenza; canna in acciaio
legato ad alta resistenza
Finitura: carcassa nichelata con
incisioni rimesse in oro; canna brunita
Dotazioni: valigetta Abs antiurto
omologata per trasporto aereo,
di colore verde, 5 strozzatori con
chiave, inserti per variare la piega
del calcio (50, 55 e 65 oppure
a sinistra); 3 anni di garanzia
Prezzo: 1.200 euro, Iva inclusa
La prova in placca
Canna***
111
130
110
113
116
136
136
133
Cartuccia impiegata: Fiocchi Pl con 32 grammi di piombo 11
Totale pallini per cartuccia: 1.126
Distanza di tiro: 35 metri
Cerchio esterno di rosata: 750 mm
Cerchio interno di rosata: 350 mm
Strozzature: ***
Percentuale totale di pallini nel cerchio di 750 mm (numero pallini):
87,9% (990)
Percentuale di pallini nel cerchio esterno (numero pallini): 54,0%
(535)
Percentuale di pallini nel cerchio interno (numero pallini): 45,9% (455)
Distribuzione: buona (sempre leggermente più in basso del punto mirato)
Sempre molto decisa la percussione, leggermente decentrata. Ho sperimentato
anche lo strozzatore interno-esterno lungo 100 mm con strozzatura ***, non ho
rilevato apprezzabili miglioramenti della
rosata a 35 metri, ma è indubbio che a
distanze maggiori il vantaggio può farsi
sentire.
La prova non si è fermata qui: con lo
strozzatore cilindrico ho sparato anche le
cartucce a palla 28 grammi sempre Fiocchi, sul cinghiale corrente. Ottimi risultati anche in questo caso. Il fucile è veloce,
dà una sensazione di sicurezza e confidenza all’imbracciata. Sferraglia un po’ a
causa del pistone che si muove lungo il
serbatoio, ma non scalcia, non picchia
(grazie anche al comodo calciolo non
ventilato), non si impenna. Insomma il
Levriero è docile e sembra una macchina
Bossoli di risulta:
si nota la profonda e decentrata
impronta del percussore.
per la caccia, non sembra risentire di nessun problema.
Con 1.200 euro si porta via il top di gamma di Bernardelli e questo mi sembra già
una notizia interessante, l’altra notizia,
utilissima, è che almeno il 70% di questo
fucile è costruito in Italia, impiegando
soprattutto l’indotto della zona gardonese. Anche per questo, forse, il Levriero
appare così familiare.
Sopra: un momento della prova di tiro sul campo di Arluno (Mi).
A sinistra: lo spesso calciolo è confortevole, in gomma morbida.
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