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Il coniglio e il leone
2 Tanti modi di raccontare – La favola Favola dell’Himalaya Il coniglio e il leone Un coniglio e un leone erano vicini di casa. Il leone, fiero della sua forza, disprezzava e umiliava spesso il coniglio. A un certo punto il coniglio, non potendo sopportare oltre le prepotenze del leone, decise di vendicarsi. Gli disse: «Ehi, ho visto un animale che ha il tuo stesso aspetto che mi ha detto: “Conosci qualcuno che vuol accettare una sfida con me? Se qualcuno così esiste, digli di venire! Se ha paura di venire, dovrà essere mio schiavo e servirmi in tutto!”. Sono parole da far morire di rabbia; certo quello si crede il più forte». Il leone gli chiese: «Hai parlato di me a quell’animale?». Il coniglio rispose: «Se non gli avessi parlato di te forse sarebbe stato meglio. Appena ti ho nominato, ha sbuffato di disprezzo e ha preso a insultarti con male parole. Dice che non sei neanche degno di essere uno schiavo!». Il leone si adirò e domandò: «Dov’è adesso quell’animale? Dov’è?». Il coniglio guidò il leone dietro una montagna, da lontano indicò un pozzo molto profondo e gli disse: «È là dentro!». Il leone si avvicinò, si affacciò al pozzo, guardò dentro con occhi pieni di rabbia e vide davvero un animale che gli somigliava molto e come lui aveva gli occhi pieni di rabbia. Quando il leone emise un grande ruggito, anche l’animale nel pozzo emise un grande ruggito. Il leone si infuriò e gli si rizzarono tutti i peli della criniera, ma anche al leone nel pozzo si rizzarono i peli della criniera. Il leone spalancò le fauci e mostrò le zanne; l’altro, nel pozzo, spalancò le fauci e mostrò le zanne. Il leone allora raccolse tutte le sue forze pronto a lottare e si gettò come una furia dentro al pozzo. Ma cadde nell’acqua e morì annegato. (da Fiabe dell’Himalaya, Mondadori, Milano) 1 Rosetta Zordan, Il quadrato magico, Fabbri Editori © 2004 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education