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Il gioco d`azzardo : definizione, storia , normativa, i dati in Italia e in

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Il gioco d`azzardo : definizione, storia , normativa, i dati in Italia e in
Dipartimento Dipendenze
GIOCO D’AZZARDO : IL FENOMENO E LE AZIONI
Bergamo 22 settembre 2014
Il gioco d'azzardo : definizione,
storia , normativa, i dati in Italia
e in provincia di Bergamo
E. Beato
Responsabile Osservatorio
delle Dipendenze
ASL di Bergamo
Il gioco d'azzardo :
✶
Definizioni : di cosa stiamo parlando
✶
Un fenomeno nuovo? Emergente?
✶
Alcuni dati: dalla raccolta ai costi, dalle stime
ai dati sulle persone in trattamento
✶
Alcuni cenni alla normativa
Il gioco d'azzardo
Il termine “azzardo” deriva dal francese hasard e questo a
sua volta dall'arabo az-zahr,
zahr che significa dado, uno dei
giochi d'azzardo storicamente più antichi
Il gioco d'azzardo
✶
Definizioni
Il
gioco
d’azzardo
consiste
nello
scommettere beni materiali, solitamente
soldi ma non solo, su di un esito del gioco
che dipende principalmente o quasi
esclusivamente dal caso.
Per vincere il giocatore deve essere più bravo del
Sig. Caso e riuscire a “batterlo”
Il gioco d'azzardo
DEFINIZIONE
Art. 721 Codice Penale
“Sono giochi d’azzardo quelli nei quali
ricorre il fine di lucro e la vincita o la
perdita è interamente o quasi
interamente aleatoria.”
Il gioco d'azzardo
DEFINIZIONE
Dunque perché un gioco possa definirsi d’azzardo è necessario che
concorrano contemporaneamente due elementi:
ogni volta il
• Fine di lucro della persona che lo esercita. Fine di lucro
gioco è praticato per conseguire vantaggi economici valutabili e risulta
escluso se la posta consiste in una soddisfazione di carattere morale o in
una umiliazione.
• Aleatorietà del risultato
il risultato finale dipende totalmente o
prevalentemente dal caso o dalla sorte e non dall’abilità e dalla perizia
del giocatore.
Il gioco d'azzardo
Si può parlare di gioco d'azzardo quando:
•
si scommette denaro o un oggetto di valore.
• la posta è irreversibile (una volta fatta la puntata non è più
possibile ritirarla).
•
L’esito del gioco dipende principalmente o totalmente dal caso.
E’ bene sapere che nel gioco d’azzardo:
•
Tutti gli eventi (es. numeri) hanno eguali possibilità di “uscire”
•
È’ impossibile controllare o prevedere l’esito degli eventi.
L’ abilità non conta ed é impossibile migliorare la
propria performance con l’esperienza.
Definizioni
Gioco d’azzardo
Informale e ricreativo
Gioco d’azzardo
problematico
Giocare d’azzardo non è di per sé
patologico - Vi sono livelli e intensità
diversi di rapporto con questo “gioco”, ma
nessuno di questi va sottovalutato
Comportamento
Fisiologico
necessità di
consapevolezza
dei potenziali rischi
Comportamento
a rischio per la salute
(fisica, mentale e sociale)
necessità di diagnosi precoce
e di intervento
Gioco saltuario
Motivazioni legate al divertimento
Spesa contenuta
Aumento della frequenza
Aumento del tempo speso
giocando
Aumento delle spese
Gioco intensivo e/o quotidiano
Gioco d’azzardo
patologico
Stato di malattia
con conseguenze sanitarie Comparsa del “craving”
e sociali e necessità
(desiderio incontrollabile di giocare)
di diagnosi,
cura e riabilitazione
Spese elevate con indebitamento
Il gioco d’azzardo è un fenomeno
recente?
Ricerche archeologiche ed antropologiche
hanno testimoniato la presenza costante del
gioco d'azzardo in ogni epoca, stato sociale e
cultura.
Il Gioco d’azzardo ha accompagnato
da sempre tutte le culture umane
Se ne parla già in testimonianze del 4000-3000 a.C. , così pure è
rintracciabile la presenza di giocatori patologici da Caligola e Nerone,
fino a Dostojevskij (“ Il giocatore”)
Il gioco dei dadi è uno dei più antichi, si praticava già in Egitto, nella
Roma Imperiale, in India, in Giappone e in Cina.
Il gioco d'azzardo forse più diffuso nell’ antica Roma insieme ai dadi
era la Morra (MICATIO) in cui lo scopo era di indovinare in anticipo la
somma delle dita mostrate da entrambi i giocatori. Altro gioco
d’azzardo molto praticato era “navia aut capita” (oggi testa o croce)
con una moneta.
Il gioco d’azzardo nella storia, nella
letteratura e nella pittura
Con il tempo sono nati molti altri giochi, come le scommesse sui cavalli
("lo sport dei re") e, dal 1500, le lotterie.
La roulette fu inventata nel XVI secolo dal filosofo Blaise Pascal,
mentre le slot-machine nel 1895 dall'americano Charles Fay.
Per tutelare tutti i cittadini dai rischi che derivavano dal gioco
d’azzardo, fin dall’epoca repubblicana si era anche cercato di
promulgare delle apposite leggi, una fra queste era la Lex Alearia.
Questa legge stabiliva quali fossero i giochi proibiti .
La letteratura offre diverse testimonianze da Ovidio in una sua opera
Ars amatoria scrive: Sic, ne perdiderit, non cessat perdere lusor (Così il
giocatore perdente per non restare in perdita continua a perdere) a
Dostojevskij “il giocatore” a Landolfi aPuskin. Nel Vangelo stesso
(Giovanni 19,23-24)“Si son divise tra loro le mie vesti e sulla mia tunica
han gettato la sorte”
La pittura offre diverse testimonianze
"Achille e Aiace che giocano a dadi" anfora circa 540 a.C.
"Giocatori di dadi" Georges de La Tour 1650-51
"Soldati che giocano a carte e a dadi" Valentin de Boulogne 1620/22
La crocifissione – Mantegna 1456)
Il gioco d’azzardo non è un fenomeno recente
ma in questi anni abbiamo assistito ad una sua forte
espansione
Volumi del gioco d’azzardo
• Terza azienda italiana per fatturato
• 4% del PIL
• Oltre 400.000 apparecchi, 2.000 concessionarie, 6140 punti
autorizzati per le scommesse, 9.300 la stima delle imprese
coinvolte
• 8 miliardi entrate per lo Stato
• (stima) giocatori patologici da 302.093 a 1.329.211
Il gioco d’azzardo non è un fenomeno recente
ma in questi anni abbiamo assistito ad una sua forte
espansione con conseguenze pesanti
Debiti di gioco «Non ce la faccio più»
Quarantenne si uccide col gas di scarico
L'uomo ha confessato la sua disperazione in una lettera.
L'allarme della procura: casi in aumento
Perde al gioco, si
uccide a 18 anni
5 luglio 2013
di MARA MOLOGNI
Perde 23mila euro in un solo giorno.
La Asl: "Allarme slot qui a Bergamo"
Protagonista della vicenda un imprenditore di Costa Volpino
che poi ha insultato il gestore del locale
ed è finito in ospedale per un trattamento sanitario
obbligatorio.
Chiuduno, furto dopo la tragedia
23 gennaio 2013
Il ladro-carabiniere giocava alle slot
17 settembre 2013
Inquadramento del fenomeno:
L’evoluzione del gioco in Italia
Da una posizione “proibizionista” che
risale agli Anni 30 (RD 18 giugno 1931 n.
773): fenomeno da contenere e da
controllare
Si è passati
Ad una posizione più “permissiva”,
anni 90, attraverso la legalizzazione, con
deroghe legislative, di ciò che prima era
vietato, sino ad arrivare ai recenti
provvedimenti degli ultimi dieci anni che
hanno aumentato a dismisura
l’immissione legale di una vastissima
quantità di giochi.
Motivazione del
divieto: valutazione
del GA come
“pericoloso”
perché basato
sull’alea e sul lucro
Motivazione alla
legalizzazione:
1. sottrazione di
spazio ai giochi
illegali
2. incremento delle
entrate dello Stato
Inquadramento del fenomeno:
L’evoluzione del gioco in Italia
Prima degli anni 90
Giudizio di disvalore sul gioco
d’azzardo: il fenomeno era da
contenere e da controllare
Posizione più “permissiva”
legalizzazione di diversi giochi
Dagli anni 90 in poi
1997 doppia giocata del Lotto,
superenalotto sale scommesse
1999 Bingo
Dal 2003 via libera a slot machine, a
win for life, giochi on line e
videolottery/VLT (vedi decreto
Abruzzo)
Inquadramento del fenomeno:L’evoluzione del gioco
in Italia
Dal ’90 in poi
dal divieto di gioco alla promozione del gioco lecito
PUBBLICITÀ OSSESSIVA fatta da testimonial quali divi del calcio o personaggi
molto noti
OFFERTA DEL GIOCO A RITMO INCALZANTE:
LOTTO--> da settimanale a bisettimanale a trisettimanale fino al superenalotto
LOTTERIE --> da una sola a lotterie istantanee
NUOVE FORME DI VINCITA sempre più vicine ai desideri della gente--> win
for life (€ 10.000,00 per 30 anni) turista per sempre (€ 6.000,00 per 20 anni) ...
TOTOCALCIO dalla schedina alla possibilità di scommettere su tutto( n . Goal,
solo nel 1tempo, n. annonizioni, n. espulsioni..)
Inquadramento del fenomeno:
L’evoluzione del gioco in Italia
Dal ’90 in poi
dal divieto di gioco alla promozione del gioco lecito
IL GIOCO TI CERCA alla cassa del supermercato, dell'autogrill,
anche proponendoti di giocare il resto
IL GIOCO E’ SOTTO CASA lo trovi dal tuo tabaccaio, al bar…
IL GIOCO ENTRA IN CASA NOSTRA/gioco on line . Non devi
neanche collegarti, mentre fai altro, ti compare il messaggio, il
link e il bonus d'accesso
CALO DI GRADIMENTO DI UN GIOCO? Aumento del payout
(probabilità di vincita es. Binngo da 58 a 70%) e riduzione
dell'aliquota fiscale
Inquadramento del fenomeno:
L’evoluzione del gioco in Italia
Dal ’90 in poi :
Si è passati dal divieto di gioco (nel nostro sistema
Si
assiste
ad
una
crescente
diffusione
del
giuridico il gioco d’azzardo è considerato illegale ma alcune
modalitàd’azzardo,
possono essere autorizzate
dallmeccanismi
Stato/AAMS) alla di
gioco
ma senza
promozione del gioco lecito
monitoraggio e di valutazione dei danni
• sociali,
Il gioco d’azzardo
direttiè ed
passato
indiretti,
dall’essereconnessi
considerato da
al
disvalore ad assumere un valore sociale: contribuisce alle
fenomeno
entrate dello stato (….per finanziare la ricostruzione
dell’abruzzo!) , genera posti di lavoro
L’evoluzione del gioco in Italia
Cambia la funzione sociale del gioco d’azzardo
Prima degli anni 90
Dagli anni 90 in poi
Fattore di socialità: si giocava
con altri
Fattore di solitudine
Legato ad una ritualità in
coincidenza con alcune feste
Consumo continuo ed
incontrollato, scelta
individuale
Per accedere ad alcuni giochi
dovevi recarti ad un Casinò,
regole e controllo
Massima prossimità (luoghi
reali e virtuali on line),
bassissimo controllo
Tempi lenti: una tombola un
pomeriggio Lotto estrazione
settimanale
Tempi veloci: bingo
velocissimo Win for life: ogni 5’
Anche nella riscossione
Riscossione immediata
L’evoluzione del gioco in Italia
Cambia il mercato dei giochi
Fortissimo incremento in termini quantitativi e
crescente diversificazione e polarizzazione dell’offerta
Distribuzione percentuale della raccolta per tipologia di gioco (valori percentuali)
0.0
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
18,1
10.6
15.7
giochi a distanza
apparecchi
56,1
57.4
bingo
giochi a base ippica
giochi a base sportiva
lotterie
superenalotto
lotto
10%
0%
2004
2011
2013
Fonte: rielaborazioni Osservatorio Dipendenze/ASL su dati AAMS
L’evoluzione del gioco in Italia
dagli anni 90 in poi cambia il mercato dei giochi
Fortissimo incremento in termini quantitativi e
crescente diversificazione e polarizzazione dell’offerta
2004
Distribuzione percentuale della raccolta per tipologia di gioco
(valori percentuali)
2013
0,0
18,1
54,6
15,9%
7,6%
11,5%
4,6%
1,0%
6,2
2,0%
11,7
7,0
2,4
57,4%
lotto
giochi a base sportiva
bingo
giochi a distanza
lotterie
giochi a base ippica
apparecchi
Fonte: rielaborazioni Osservatorio Dipendenze/ASL su dati AAMS
Una trasformazione non solo di tipo quantitativo (maggiori giochi a
disposizione, maggiori luoghi ove giocare, minore o inesistente soglia
d’accesso) ma anche di tipo qualitativo per via dell’immissione di giochi
con caratteristiche di maggiore additività.
Così come le sostanze anche i giochi sono molto diversi tra loro in
relazione alla maggiore-minore potenzialità nel produrre rischi di
dipendenza a tal punto che si può parlare (Ministero dell’Interno della
Gran Bretagna , Home Office,1996) di distinzione tra:
Giochi
hard
(pesanti)
Giochi
soft
(leggeri)
Le differenze sono legate a questi aspetti:
• riduzione del tempo tra la giocata ed il pagamento della
vincita; più è ridotto >
• frequenza delle possibilità di gioco: più aumenta >
• possibilità di ripetere la giocata (elemento che favorisce la
cosiddetta rincorsa alla perdita che costituisce uno degli elementi
di maggiore rischio) più aumenta >
• possibilità di continuare a giocare non creando situazioni di
discontinuità nelle sequenze di gioco. più aumenta >
Entità del volume del gioco
Raccolta giochi pubblici e scommesse
sportive in miliardi – serie storica 2004 - 2013
La raccolta dai
giochi pubblici e
delle scommesse
sportive in Italia è
più che triplicata
negli ultimi 8 anni
(da 24,8 miliardi di
euro nel 2004 a 85
miliardi di euro
nel 2013).
Terza industria
italiana per
fatturato
Incremento 2004 vs 2013
+ 240%
Fonte: rielaborazioni Osservatorio Dipendenze/ASL su dati AAMS
Nuove modalità di gioco d’azzardo
Le modalità di raccolta delle giocate: da una strategia di
SVILUPPO CAPILLARE DELLA RETE DI PUNTI VENDITA presenti
o
sul territorio, allo SFRUTTAMENTO DELLE POTENZIALITÀ
v
i
t
va
OFFERTE DA INTERNET e della possibilità,oattraverso
di esso,
n
n
di relazionarsi direttamente con l’utente
finale
i
ù
i
minimizzando tempi e costi della
distribuzione dei prodotti
p
e
r
di gioco
p
m
e
s
o
t
a
c
r
e
Nel 2013 nlam
raccolta del gioco a distanza ha superato i 13
miliardi diUeuro (il 15,7% della raccolta complessiva, + 60%
circa rispetto al 2012) Fonte: AMMS.
2,8 milioni hanno giocato almeno una volta on line
dall’autunno 2008 al 2012 - Fonte: osservatori.net ICT& management
Lo Stato ci guadagna davvero?
2013 entrate erariali dal settore giochi: 8,2 miliardi di euro
(fonte:AMMS), pari al 9,7% della raccolta cifra che si avvicina al
2008 quando però il fatturato complessivo era la metà dell’attuale
(fonte MEF)
Negli ultimi otto anni le entrate per l’erario non hanno seguito il
contestuale incremento esponenziale del giro d’affari dei giochi
d’azzardo: nel 2004 un quarto della raccolta complessiva (24,9%) a fronte del
9,7% del 2013 .
Fonte: rielaborazioni Osservatorio Dipendenze/ASL su dati AAMS
I nuovi giochi introdotti negli ultimi anni hanno una tassazione
notevolmente inferiore ai precedenti (a vantaggio del pay-out per i
giocatori e dell’industria del gioco)
5%
Fonte: dati M. Fiasco su dati MEF e AAMS
Più i giochi sono “nuovi” e meno pagano all’Erario
I nuovi giochi introdotti negli ultimi anni hanno una tassazione
notevolmente inferiore ai precedenti (a vantaggio del pay-out per i
giocatori e dell’industria del gioco)
Versa % di più ma “pesa poco”
2013 AAMS
raccolta
erario
distribuzion
e % entrate distribuzion
erariali per e % raccolta
%erario/raccolta
gioco
per gioco
lotto
6.332.736.606,00
1.209.770.845,00
19,1
14,8
7,5
superenalotto
1.376.186.503,00
641.639.961,00
46,6
7,8
1,6
lotterie
9.612.205.232,00
1.486.239.091,00
15,5
18,2
11,3
giochi a base
sportiva
3.838.673.436,00
162.851.630,00
4,2
2,0
4,5
812.807.714,00
38.925.831,00
4,8
0,5
1,0
bingo
1.663.983.583,00
183.038.194,00
11,0
2,2
2,0
apparecchi
47.810.445.226,00
4.357.112.805,00
9,1
53,3
56,4
giochi a distanza
13.280.631.931,00
99.751.935,00
0,8
1,2
15,7
100
100,0
giochi a base ippica
9,7
totale
84.727.670.231,00 8.179.330.292,00
Fonte: rielaborazioni Osservatorio Dipendenze/ASL su dati AAMS
Più i giochi sono “nuovi” e meno pagano all’Erario
Il gioco d’azzardo ha rappresentato, nel 2013, la terza
industria italiana per fatturato (quasi 85miliardi di €) .
È il settore che negli ultimi anni ha avuto i tassi di crescita
più alti, come se la crisi non lo avesse minimamente
intaccato, anzi!
Molti studi evidenziano come negli anni di incertezza, di
stagnazione economica e di drastiche politiche di rientro
del debito pubblico, si verifichi un boom del gioco
d’azzardo…. con tutte le conseguenze in termini di
ricaduta sui costi sociali e di ritorno negativo
sull’economia
quello che è successo in Italia!
Secondo l’ISTAT rapporto
annuale 2013 i risparmi delle
famiglie nel 2012, attestati al
8,2%, toccato i minimi storici
A fronte di un’evidente contrazione dei consumi familiari
e del crollo dei risparmi delle famiglie negli ultimi anni,
cresce la voglia di giocare nella speranza del colpo di
fortuna.
Spesa in giochi d’azzardo delle famiglie italiane secondo la loro
posizione socio-economica.
Dati ISTAT Indagine sui consumi delle famiglie italiane (anni 1999, 2003, 2008) e spesa mensile
delle famiglie solo per Lotto, Totocalcio e Gratta & Vinci.
Le famiglie con redditi più
bassi tendono a
spendere una
percentuale del loro
reddito più alta rispetto
alle famiglie più ricche.
Le famiglie giocatrici più povere: 3% del
loro reddito in questo tipo di giochi, vs 1%
di quelle più ricche.
Relazione tra il reddito famigliare
equivalente (ISEE) e la percentuale
direttamente
i giochi.
del reddito dal
spesoGAP,
nei suddetti
Oltre ai problemi derivanti
La spesa in giochi si
giochi di azzardo agiscono come un tassa regressiva
traduce a tutti gli effetti in
aggravando
le condizioni economiche delle famiglie
una
sorta di “tassazione
volontaria” di tipo
più povere.
regressivo
ulteriore
fattore di disuguaglianza
socio-economica.
Almeno un giocatore
Quali sono i profili più vulnerabili?
Gli uomini, i minori per età (l’accesso ai giochi con vincite in denaro è a
loro vietato!), le persone anziane, le persone con precedenti di
dipendenza patologica, persone con un facile accesso al gioco
d'azzardo, quali agenti commerciali o dipendenti di prestatori di servizi di
gioco d'azzardo o appaltatori, persone con disturbi mentali o vulnerabilità
sociale (indigenti, lavoratori precari, pensionati..o appartenenti a contesti
familiari poco o per nulla supportivi)
Il rapporto 2011 della Corte dei Conti ci dice che: «il consumo dei giochi interessa
prevalentemente le fasce sociali più deboli»
Secondo i dati Eurispes nel gioco investe di più chi ha un reddito inferiore: giocano
il 47% degli indigenti, il 56% degli appartenenti al ceto medio-basso.
rapporto del CODACONS per l’amministrazione autonoma dei monopoli di Stato
(AAMS) – « Il gioco d’azzardo – Le ludopatie », 2010 si dice che Il 43% per cento
dei casi problematici è rappresentato da operai, pensionati e disoccupati .
Persone più vulnerabili su cui concentrare l’attenzione
• Persone giovani con presenza di disturbi comportamentali e temperamenti
“novelty seeking” (propensione al rischio)
• Persone con problemi mentali o con uso di sostanze o abuso alcolico.
• Persone giovani con distrurbi del controllo dell’impulsività
• Persone che hanno false e distorte credenze sulla fortuna e la reale
possibilità di vincita al gioco d’azzardo
•
Persone anziane con carenti attività ricreative e socializzanti (antinoia)
• Persone con familiarità di Gioco d’Azzardo Patologico
•
Persone prevalentemente si sesso maschile (70%) rispetto a quelle di
sesso femminile (30%)
• Persone separate e/o divorziate
Fonte: DPA
Costi sociali – Impatto del Gioco d’azzardo
Il nostro Paese annaspa su molti fronti, ma su
una cosa ha raggiunto traguardi inaspettati
…sul gioco d’azzardo…
A che prezzo?
A che prezzo?
Lo Stato incassa sempre meno in termini di tasse le entrate per lo
Stato - in percentuale - scendono incessantemente: si è passati dal
29,4% del 2004 al 9,7% del 2013, sul totale del fatturato (AAMS)
Lo Stato è costretto a spese sempre maggiori per far fronte ai
costi sociali, in costante AUMENTO, legati al CRESCENTE
NUMERO DI PERSOME CON GIOCO D’AZZARDO
PROBLEMATICO E PATOLOGICO e all’ INVASIVITÀ DELLE
MAFIE
15 miliardi di euro è il fatturato stimato del
gioco illegale per il 2012. Ben 49 clan
gestiscono
giochi di vario genere (CNAU)
Su 10 casi di usura accertata 4,6 sono
riconducibili al gioco d’azzardo
Inquadramento del fenomeno:
L’evoluzione del gioco d’azzardo in Italia
In sintesi ….. QUALI GLI EFFETTI
PERVERSI?
• Costi sanitari
• Costi sociali per l'impoveriemento delle famiglie
• Incremento dell'usura
• Spese maggiori per controlli amministrativi
• Evasione fiscale
• Danni derivanti dal rafforzamento della criminalità
• Stima dei costi intorno ai 30MD CONTRO I 7,8MD di
entrate per lo stato
La crescita del fenomeno del gioco d’azzardo
è sotto gli occhi di tutti, ma…..
La dimensione del fenomeno del gioco
d’azzardo e del gioco d’azzardo patologico in
Italia è difficilmente stimabile in quanto, ad oggi,
non esistono in Italia studi accreditati, esaustivi
e validamente rappresentativi del fenomeno.
Stima della popolazione italiana interessata dal gioco d’azzardo
60.418711 popolazione totale (59.394.207 ISTAT al 01/01/’12)
54% Giocatori d’azzardo 18-74a (LY) n. 23.894.000
1,27-3,8% Giocatori d’azzardo problematici (popolazione
generale) n. 767.318 a 2.295.913
18% Giocatori d’azzardo problematici fascia 15-19
(indagine SPS2011) n. 513. 040
0,5 – 2,2% Giocatori d’azzardo patologici (popolazione
generale) n. 302.093 – 1.329.211
Da 5 – 30% nella popolazione con problemi di
dipendenza da sostanze
Fonte: Dipartimento Politiche Antidroga
Stima della popolazione, residente in Italia, in provincia di
Bergamo interessata dal gioco d’azzardo (applicazione degli stessi
indici utilizzati dal DPA)
Stima
Giocatori
d'azzardo
popolazion
e 18-74
anni
*
Popolazione
residente al
1/1/2012 fonte dati
ISTAT
Provincia di
Bergamo
Stima Giocatori
d'azzardo
problematici
(popolazione
generale)
Giocatori
problematic
i
popolazione
15-19
54%
Min
1,27%
Max
3,8%
18%)
(indagine
SPSS)
428.403
13.804
41.302
9.371
STIMA GIOCATORI
PATOLOGICI
(popolazione
generale)
stima
minima
stima
0,5%
massima
2,2%
(Ministe
(Ministero
ro della
Salute2
della
012)
Salute2012)
5.434
23.912
Fonte: Osservatorio Dipendenze ASL di Bergamo rielaborazioni su indici di stima del Dipartimento Politiche Antidroga
I giocatori d’azzardo in trattamento presso i
SerT e SMI dell’ASL della provincia di
Bergamo:
trend 2005 –2013
I dati dell’Osservatorio delle Dipendenze
I giocatori d’azzardo patologici in trattamento presso SerT
e SMI della provincia di Bergamo: trend 2005 – 2013
Sul totale soggetti presenti nei
gruppi GA 77 non sono in carico a
SerT e SMI (si aggiungono così ai 270)
300
250
200
150
100
270
223
186
SerT
SMI
182
148
Totale
121
94
50
0
+
! Stima minima giocatori
patologici in provincia di
Bergamo n. 5.434 (0,5%
popolazione generale)
in cura n. 270, lo 0,02
vs 0,5% dei potenziali
gamblers
28
2005
51
60
47
64
4
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
Tutti i soggetti afferti al Progetto “Scommettiamo che Smetti” DGR
3239/2012 sono stati valutati o in carico ai SerT o allo SMI
Fonte:Osservatorio delle Dipendenze/ASL di Bergamo
I giocatori d’azzardo patologici in trattamento presso SerT
e SMI della provincia di Bergamo:
Caratteristiche
n.
TIPO DI CONTATTO
Nuovi utenti
179
Utenti già assistiti
in precedenza
91
270
Totale
GENERE
Utenti Maschi
210
Utenti Femmine
60
270
Totale
Rapporto M/F
3,5*
%
66,3 (RL 54,0)
33,7
100,0
77,8 (RL 80,4)
22,2 (RL 19,6)
100,0
Fonte:Osservatorio delle Dipendenze/ASL di Bergamo
SerT
SMI
ETÀ MEDIA
Nuovi utenti
47,7
Utenti già
assistiti in
precedenza
46,9
Totale
44,9
48
* TD rapporto M/F pari a 5,3
AD rapporto M/F pari a 4,0
49,7
46
I giocatori d’azzardo in trattamento suddivisi per Ambito
territoriale di residenza - anno 2013
Fuori Regione
1
Fuori Provincia
6
14 - Romano di Lombardia
17
13 - Treviglio
30
12 - Isola Bergamasca
38
11 - Valle Imagna e Villa d'Almè
12
10 - Valle Brembana
7
09 - Valle Seriana Sup. e valle di Scalve
12
08 - Valle Seriana
24
07 - Alto Sebino
06 - Monte Bronzone - Basso Sebino
6
4
05 - Valle Cavallina
19
04 - Grumello
12
03 - Seriate
26
02 - Dalmine
31
01 - Bergamo
0
5
Osservatorio delle Dipendenze/ASL di Bergamo
25
10
15
20
25
30
35
40
ANALISI SULL’UTENZA Distribuzione numero utenti GAP per ASL –
anno 2013
12,2% dell’utenza
Lombarda
i secondi per
numerosità
dopo l’ASLdi Milano
Fonte: Regione Lombardia/TTRO dati provvisori
L’accesso ai Servizi in Italia risulta ancora limitato
rispetto alla potenziale area di utenza con problemi di
Gioco d’Azzardo Patologico
(tra lo 0,5% e il 2,2% della popolazione generale )
Possibili motivazioni:
1. La dipendenza da gioco risulta tuttora caratterizzata da
uno stigma diffuso in modo trasversale, strettamente
correlato alla mancanza di informazioni corrette sul
problema: chi perde il controllo nel gioco d’azzardo è in
genere giudicato, e spesso si giudica egli stesso, sulla
base di criteri moralistici, come una persona
irresponsabile, incapace, inetta. Sentimenti di colpa e di
vergogna trattengono spesso dal comunicare le proprie
difficoltà ai familiari, agli amici, al medico di famiglia
nel chiedere aiuto
L’accesso ai Servizi in Italia risulta ancora limitato rispetto
alla potenziale area di utenza con problemi di Gioco
d’Azzardo Patologico (tra lo 0,5% e il 2,2% della
popolazione generale )
2. Scarsa percezione dei rischi del gioco d’azzardo
in un contesto sociale caratterizzato da messaggi
ambivalenti e da una massiccia promozione
pubblicitaria.
3. Il trattamento non era gratuito come per la tossico
o alcoldipendenza (Regione Lombardia per i
residenti ha previsto voucher di cura)
L’accesso ai Servizi in Italia risulta ancora limitato
rispetto alla potenziale area di utenza con problemi di
Gioco d’Azzardo Patologico
(tra lo 0,5% e il 2,2% della popolazione generale )
4. Si tratta di una domanda che ancora difficilmente
emerge in modo spontaneo, e che spesso rischia di
non essere individuata se non c’è un’attenzione
specifica e una sensibilizzazione al tema.
5. Difficoltà da parte dei soggetti della rete sanitaria,
socio-sanitaria e socio-assistenziale nel riuscire a
cogliere la presenza di questo problema
Informazione, sensibilizzazione, supporto
NORMATIVA IN AMBITO SANITARIO E SOCIOSANITARIO (livello nazionale)
Legge di conversione del DL. 13 settembre 2012, n. 158
“Decreto Balduzzi” (L. 8.11.2012, n. 189 recante: “Disposizioni
urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un
più alto livello di tutela della salute”) ha previsto all’art. 5, c. 2,
l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza/LEA con
riferimento alle prestazioni di prevenzione, cura e
riabilitazione rivolte alle persone affette da Gioco d’azzardo
patologico (imprecisamente definita “ludopatia
NORMATIVA IN AMBITO SANITARIO E SOCIOSANITARIO (livello nazionale)
L'aggiornamento dei LEA con l'inserimento del gioco
d'azzardo patologico non è stato ancora effettuato.
Mancano:
-> Dpcm, su proposta del ministero della Salute di concerto con l'Economia
e d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni.
Testo unificato Disposizioni per la prevenzione, la cura e la riabilitazione della
dipendenza da gioco d'azzardo patologico.
C. 101 Binetti, C. 102 Binetti, C. 267 Fucci, C. 433 Mongiello, C. 1596 Baroni, C.
1718 Iori, C. 1633 Formisano e C. 1812 Giorgia Meloni.
-> Definizione di criteri e conseguenti prestazioni da inserire nei
(Proposta del DPA al Ministero della Salute)
LEA
NORMATIVA IN AMBITO SANITARIO E SOCIO-SANITARIO
(livello regionale)
DGR 3239/2012 sostegno , all’interno dell’area “Nuove forme di
abuso” di sperimentazioni rivolte all’accoglienza e trattamento del GAP
(vd Progetto Scommettiamo che smetti)
Legge regionale 8 del 21 ottobre 2013 “norme per la
prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico”
DGR 856/2013
Misura 5 prevede due specifiche azioni sul
GAP – Prevenzione e Accoglienza e trattamento -
Legge regionale 8 del 21 ottobre 2013 “norme per la prevenzione e il
trattamento del gioco d’azzardo patologico”
• numero verde per consulenza e richieste d’aiuto
•formazione obbligatoria per i gestori di slot e per la Polizia locale,
•marchio regionale “no slot”,
•presenza nei locali che ospitano slot di materiale informativo sui rischi della
dipendenza da gioco,
• possibilità di concedere agevolazioni fiscali ai fini IRAP,
•introduzione di un “contributo etico obbligatorio” per i gestori di
apparecchiature legate al gioco d’azzardo,
• divieto di pubblicizzare il gioco d’azzardo sui mezzi di trasporto pubblico,
•norme rigide per l’accesso ai locali dove siano presenti più di tre slot
• distanza minima 500 metri ldai luoghi sensibili (scuole, oratori, centri sportivi,
strutture socio-sanitarie, etc…),
•Ampliamento dei poteri di intervento dei Comuni sulla collocazione dei luoghi
dove sono presenti slot e concessione ai sindaci della possibilità di prevedere
forme premianti per disincentivare il proliferare delle apparecchiature,
• definizione di linee di intervento da parte delle ASL e di attività di formazione
e prevenzione nelle scuole.
Misura 5
DGR 856/2013
AZIONE 1:
Sensibilizzazione ed
informazione della
popolazione.
AZIONE 2: Accoglienza
presa in carico e cura
dei soggetti affetti da
gioco d’azzardo
patologico.
Azione 1
Sensibilizzazione ed informazione della
popolazione
L’ASL di Bergamo promuove azioni nell’aree seguenti
aree
conoscenza del fenomeno
sensibilizzazione e prevenzione
del gioco d’azzardo patologico
controlli igienico sanitari delle strutture in cui sono
installate apparecchiature per il gioco d’azzardo lecito.
Piano complessivo di intervento
sul Gioco d’Azzardo Patologico
TAVOLO
INTERISTITUZIONALE
AZIONE 2
Accoglienza presa in carico e cura dei
soggetti affetti da gioco d’azzardo patologico.
Da prestazioni a pagamento a GRATUITA’
Valutazione (anche di
idoneità per l’accesso alla
misura) definizione
piano individualizzato di
trattamento e voucher
di cura (DGR 856/2013)
Trattamento
(attuazione del piano
individualizzato di
trattamento/PAI)
ASL
Dipartimento
Dipendenze
prestazioni
gratuite
SerT
(entro 15 gg
lavorativi)
prestazioni
coperte da
SerT o SMI
VOUCHER
€ 200,00/mese € 1200,00/semestre massimo
AZIONE 2
Accoglienza presa in carico e cura dei soggetti affetti da
gioco d’azzardo patologico
(dal 1 febbraio al 22 settembre 2014)
107 soggetti hanno avuto accesso ai voucher (di cui
23 in una seconda tranche)
21 sono le valutazioni ancora in corso
Voucher mensili erogati n. 663 e fruiti 538
SOLO RESIDENTI IN PROVINCIA
Dipartimento Dipendenze
Bergamo 22 settembre 2014
Grazie per la pazienza
e l’attenzione
E.Beato
Responsabile Osservatorio
delle Dipendenze
ASL di Bergamo
035 2270404
[email protected]
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