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Scuola Nitti, giovani che `fanno accadere le cose`
Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it Anno 2 Numero 102 del 28/05/2012 Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli. Redazione: G. Fiorellini, G. Mafaro, N. Nicoletti Tel. 0971.668145 Fax 0971.668155 Maratea, i ministri Barca e Profumo consegnano i diplomi degli Alti Studi per lo sviluppo L’impegno Viti spiega la sfida della Regione: un progetto di riforma del lavoro Un piano che riordini obiettivi e risorse Scuola Nitti, giovani che ‘fanno accadere le cose’ De Filippo: così poniamo le nuove generazioni come punto di riferimento per la crescita civile ed economica della Basilicata e del Mezzogiorno D ’intesa con le forze produttive e sociali è in corso l’elaborazione di un Piano regionale del Lavoro che dovrà riordinare strumenti, target, obiettivi e risorse in vista di una sfida assai impegnativa se si considerano le drammatiche condizioni della finanza pubblica. E’ tempo tuttavia di evitare sterili contrapposizioni e di impegnare tutte le forze per il conseguimento di una condizione di equilibrio e di risalita dei livelli di sofferenza sociale che sono sotto i nostri occhi”: è il passaggio clou dell’ìntervento che l’assessore regionale alla Formazione e lavoro, Vincenzo Viti, ha tenuto in apertura del congresso organizzato a Matera dal Centro nazionale studi di diritto del lavoro “D. Napoletano” - sezione Lucania, dall’Ordine degli avvocati di Matera e dall’Università degli Studi di Bari. Viti ha riassunto le linee del progetto di riforma che ha ottenuto in Commissione al Senato una prima approvazione e che attende di superare ulteriori passaggi parlamentari. L’assessore ha anche ricordato gli obiettivi che il legislatore si prefigge. Il presidente della Regione, Vito De Filippo, ha partecipato a Maratea alla manifestazione conclusiva del primo corso della Scuola di Alti Studi per lo sviluppo promosso dalla Fondazione Nitti, a cui hanno partecipato i ministri Fabrizio Barca e Francesco Profumo che hanno consegnato i diplomi. All’esperienza didattica hanno aderito – in qualità di partecipanti o di sostenitori - diciassette organizzazioni private, pubbliche e del Terzo settore. Il laboratorio, durato tre mesi, ha visto la partecipazione di ventiquattro allievi, provenienti dal Sud d’Italia che hanno svolto 240 ore di lezioni frontali, 140 ore di lavoro di progettazione, 45 ore di seminari di approfondimento e partecipato a cinque convegni. 31 i docenti di alto livello, italiani e stranieri. ‘Per far accadere le cose’ – ha detto De Filippo riprendendo il nome del progetto formativo - occorre liberare le energie che il nostro territorio esprime e incanalarle verso progetti di sviluppo. Per questo la Scuola di Alti Studi avrà un ruolo fondamentale”. Villa Nitti, sede della Scuola di Alti Studi per lo sviluppo A PAG. 3 Inaugurato a Rionero in Vulture il nuovo laboratorio per l’analisi cromosomica delle neoplasie ematologiche Crob, si rafforza la lotta ai tumori Martorano: importante acquisizione per la ricerca clinica e diagnostica dell’Irccs, centro tra i più avanzati al Sud A PAG. 4 Prove di laboratorio A PAG. 2 Tribunali: la scure salva Melfi Polizia in festa: i dati della criminalità Da oggi addio all’analogico Ecco il digitale Nota riservata degli Interni Celebrazioni nei due capoluoghi Al via lo switch off in Basilicata La nota è arrivata sul tavolo del ministro dell’Interno Cancellieri. E dice, in sintesi: fra i tribunali lucani a rischio cancellazione, quello da salvare è sicuramente quello di Melfi. Motivo: nella zona del Vulture il rischio criminalità non Potenza e provincia “non sono un’isola felice né un’oasi protetta dal deserto”. Nel Materano invece preoccupa l’escalation di rapine e c’è esigenza di attenzione alle tensioni sociali. Lo dicono i questori dei due capoluoghi in Si parte dal Vulture Melfese, poi ci si allargherà man mano a tutta la regione: è partito oggi in Basilicata lo switch-off, ossia il passaggio dal vecchio sistema analogico della televisione al digitale terrestre, con il segnale è un’ipotesi ma un fatto confermato dagli eventi. La Gazzetta del Mezzogiorno occasioni dei 160 anni del corpo della polizia. Il Quotidiano della Basilicata che attraversa la superficie del pianeta. La Nuova del Sud 28.05.2012 N. 102 PAG. 2 Basilicata Mezzogiorno A Matera si è svolto il congresso del Centro nazionale studi “D. Napoletano” Lavoro, si prepara un Piano L’assessore Viti: “E’ tempo di evitare sterili contrapposizioni e di impegnare tutte le forze per conseguire una condizione di equilibrio e di risalita dei livelli di sofferenza sociale” Datacontact La Basilicata come del resto tutte altre regioni italiane dovranno rivisitare e riorganizzare i loro apparati operativi e organizzativi rendendoli funzionali alle nuove politiche del lavoro. Lo ha detto l’assessore regionale alla Formazione Lavoro e Cultura Vincenzo Viti intervenendo nei giorni scorsi a Matera al Congresso organizzato dalla sezione Lucania del Centro Nazionale Studi di Diritto del Lavoro “D. Napoletano”, dall’Ordine degli Avvocati di Matera e dall’Università degli Studi di Bari. Viti ha riassunto le linee del progetto di riforma che ha già ottenuto in Commissione al Senato una prima approvazione e che attende ora di superare ulteriori passaggi parlamentari. L’esponente In primo piano i giovani Le Regioni dovranno coordinare le politiche attive per il massimo e migliore impiego delle persone della Giunta regionale di Basilicata ha ricordato gli obiettivi che il legislatore si prefigge: la distribuzione più equa della tutela dell’impiego, coniugando flessibilità e tutela nella disciplina del licenziamenti individuali; la creazione di ammortizzatori sociali più efficienti, equi e coerenti, l’introduzione di elementi di premialità a sostegno di una maggiore stabilità dei rapporti di lavoro; un contributo più incisivo agli usi elusivi degli obblighi contributivi e fiscali degli istituti contrattuali. L’area degli interessi sociali cui la riforma guarda e guarderà sono i giovani, i lavoratori inseriti o sospesi in via temporanea, i lavoratori espulsi o da ricollocare, infine i soggetti con caratteristiche di difficile occupabilità o inattivi che vanno censiti e sollecitati attraverso politiche di orientamento mirate. “E’ ben evidente - ha sottolineato Viti - che le Regioni, la Basilicata fra queste, dovranno coordinare le politiche attive del lavoro sicché concorrano agli obiettivi del massimo e migliore impiego delle risorse umane.” Bisogna definire gli obiettivi di sviluppo e di rioccupazione dentro la strategia che De Filippo ha individuato all’interno della cornice di Basilicata 2012 e verso il traguardo di Basilicata 2020. D’intesa con le forze produttive e sociali è in corso l’elaborazione di un Piano regionale del Lavoro che dovrà riordinare strumenti, target, obiettivi e risorse in vista di una sfida assai impegnativa se si considerano le drammatiche condizioni della finanza pubblica. E’ tempo di evitare sterili contrapposizioni e di impegnare tutte le forze per il conseguimento di una condizione di equilibrio e di risalita dei livelli di sofferenza sociale che sono sotto i nostri occhi”. Datacontact. Fra tre giorni scadono 417 contratti a termine, per buona parte relativi ad operatori telefonici attivi sulla commessa Telecom, in forza di un contratto triennale già scaduto il 31 dicembre 2011 e poi prorogato sino al 31 maggio 2012. Il presidente della Giunta regionale di Basilicata Vito De Filippo e gli assessori al Lavoro Vincenzo Viti e alle Atti- vità Produttive Marcello Pittella incontreranno domani mattina alle 11 i responsabili di Telecom Italia e dell’Azienda Datacontact nella sala della Giunta regionale. Saranno affrontati i temi relativi alla condizione nella quale versa l’azienda materana, che peraltro opera a livello regionale, situazione che minaccia di pregiudicare la posizione di circa 500 lavoratori. Non è più fruibile la rassegna stampa regionale Querelle Balvano-Asi “Non è il momento” L’Ufficio stampa ha aderito alle sollecitazioni degli editori L’assessore Pittella ha convocato per il 31 maggio il sindaco Di Carlo e il commissario del Consorzio di sviluppo industriale di Potenza Salvatore perché si trovi una soluzione Dalla scorsa settimana la rassegna stampa della Regione Basilicata non è più liberamente fruibile dagli utenti dei siti regionali. La decisione è stata presa dall’Ufficio stampa della giunta regionale che ha aderito a una sollecitazione delle associazioni degli editori Fiegm, Uspi, Anes e Mediacop che rappresentano le aziende editrici di giornali, quotidiani, periodici e delle agenzie di stampa nazionali. Le associazioni hanno comunicato che sono allo studio efficaci modalità di remunerazione per l’utilizzo di opere giornalistiche per la realizzazione di rassegne stampa istituzionali. Tra gli obiettivi dell’iniziativa - hanno pure annunciato le associazioni degli editori - è prevista la valorizzazione dei prodotti editoriali. Non riesce a comprendere l’assessore regionale alle Attività Produttive Marcello Pittella la querelle tra il sindaco di Balvano e il commissario del Consorzio Asi di Potenza. Il motivo della discordia sarebbe nato da un mancato incontro richiesto dal primo cittadino di Balvano al commissario del Consorzio da circa due mesi. Pare che il Consorzio voglia assegnare alcuni lotti vuoti delle aree industriali di Balvano e Baragiano ad aziende che non hanno intenzione di assumere altro personale, ma di utilizzare gli spazi per parcheggi o piazzali. “E’ fuori dalla grazia di Dio - ha dichiarato senza mezzi termini Pittella - la querelle in atto tra il sindaco Costantino Di Carlo e il commissario Donato Salvatore. Non entro nel merito dello scontro in atto, sottolineo solo che i lavoratori, per lo più fuori dalle fabbriche e, le imprese attanagliate da difficoltà, di tutto hanno bisogno in questo momento di crisi profonda anche per l’industria lucana, meno che di rotture plateali fra le istituzioni”. “I problemi, i punti di vista differenti, i contrasti , che è legittimo ci siano ha continuato l’assessore - vanno affrontati e risolti nell’interesse dei cittadini senza clamori o colpi di scena nelle sedi opportune, in quelle istituzionali.” Pittella ha quindi convocato per giovedì prossimo 31 maggio sia il sindaco si Balvano, Costantino Di Carlo che il Commissario dell’Asi di Potenza, Donato Salvatore. L’incontro si svolgerà a Potenza nel Dipartimento Attività produttive. 28.05.2012 N. 102 PAG. 4 Basilicata Mezzogiorno Il Crob ha un nuovo eccellente alleato Inaugurato il laboratorio di citogenetica molecolare a sostegno della lotta dei tumori del sangue Un laboratorio di ultima parte, tra gli altri, l’asses- oncologiche. generazione che accre- sore regionale alla Salute “Grazie al nuovo laboratoscerà lo sviluppo della Attilio Martorano, il diret- rio di citogenetica molericerca nel contrasto alle tore generale dell’Istituto colare - hanno spiegato i leucemie è stato inaugu- Pasquale Amendola, il ricercatori - saranno svelarato sabato mattina all’Irc- direttore scientifico Pelle- te le anomalie citogenetics di Rionero. Si tratta di grino Musto, i responsa- che numeriche, la presenuna nuova acquisizione bili dell’associazione Gian za di cariotipi ‘complessi’ e per i laboratori di ricerca quella di traslocazioni croclinica e diagnomosomiche, con stica del Crob I dati ottenuti saranno ancor più utili relativa identifiche consentirà se integrati nei vari progetti cazione di nuovi ai ricercatori geni ‘di fusione’ di indagare il di ricerca condotti dall’Istituto responsabili della corredo cromocrescita neoplasomico (e quindi il DNA) Franco Lupo, Rosa Fiore stica. Queste alterazioni delle cellule neoplastiche e Michele Lupo, è stato cromosomiche - è stato con moderne metodo- spiegato che l’Irccs di Rio- detto durante l’incontro logie informatizzate, in nero con questa iniziativa - rivestono grande imporparticolare con una ana- rafforzerà la sua presen- tanza in numerosi tumori lisi di “ibridazione in situ za nel sistema sanitario del sangue, in particolare fluorescente”. Nell’ incon- come centro di eccellenza in molte forme leucetro al quale hanno preso nella ricerca e nella cure miche. I dati ottenuti in “L’attività di ricerca dell’Istituto ricadrà a beneficio dell’intera rete di cura regionale ed extraregionale, con specifico riguardo alle forme leucemiche”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute, Attilio Martorano, in occasione dell’inaugurazione del laboratorio di Citogenetica molecolare all’Istituto ricoveri e cura a carattere scientifico Crob di Rionero. “Una work station di ultima generazione per l’analisi cromosomica delle neoplasie ematologiche - ha spiegato Martorano - rap- Il Crob di Rionero laboratorio saranno inoltre particolarmente utili allorché integrati nei numerosi progetti di ricerca traslazionale che l’IrccsCrob sta conducendo e che sono finalizzati proprio all’identificazione di nuovi fattori prognostici e di predittività della risposta ai nuovi trattamenti anti-neoplastici, che attualmente rappresentano uno dei filoni più rilevanti e produttivi dell’attività scientifica dell’Istituto”. “La direzione dell’Istituto e il dipartimento onco- Tra ricerca e innovazione Martorano: “In una fase di contrazione dell’economia del Paese che rischia di compromettere anche le politiche sanitarie, finalmente una bella notizia”. presenta fuor di dubbio una importante acquisizione per i laboratori di ricerca clinica e diagnostica avanzata dell’Irccs-Crob, centro tra i più avanzati al Sud per la cura dei tumori. Così come avviene già per la prevenzione e per le cure oncologiche, l’attività di ricerca dell’Istituto andrà a beneficio dell’intera rete di cura regiona- Laboratorio analisi Copams, il petrolio una questione meridionale De Filippo alla prima delle due giornate dedicate all’ecologia, alle questioni ambientali, sociali e agli impatti sulla salute Si è tenuta venerdì la prima giornata del Copams 2012, Conferenza petrolio ambiente e salute organizzata dalla Locomotiva della Val d’Agri con il supporto dei comitati dei cittadini e delle associazioni, non solo lucane, che si sono dati appuntamento in una due giorni fitta di temi e problematiche di interesse cruciale per la Val d’Agri e per l’intera regione Alla conferenza, che si è svolta presso la sala convegni dell’hotel Sirio, ha preso parte, tra gli altri numerosi amministratori locali, il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo. La partecipazione del presidente ai lavori della conferenza scaturisce dalla necessità del Governo regionale di acquisire ulteriori elementi di valutazione sulla tematica che provengono dal territorio e riferite alle specifiche istanze dei cittadini. Il presidente De Filippo ha già ribadito tale volontà di ascolto, recentemente, in interventi pubblici e nel corso della ultima riunione, sul tema petrolio e ambiente, del consiglio regionale. (Bm6) le ed extraregionale, con specifico riguardo alle forme leucemiche, nelle sindromi mielodisplastiche e nel mieloma multiplo”. “La Basilicata - ha continuato Martorano - ha scelto il campo della ricerca e dell’innovazione come strategia privilegiata del suo programma anche in campo sanitario. In questa prospettiva, l’iniziativa ematologico - è stato ricordato durante l’inaugurazione - sono grati all’associazione ‘Un sorriso alla Vita di Pomarico’, alla sua presidente e ai coniugi Lupo per il rinnovato sostegno a favore dell’Irccs-Crob”. (Bm6) realizzata dalla direzione dell’Irccs Crob, d’intesa con l’associazione ‘Un sorriso per la vita Gian Franco Lupo’, si pone come uno sforzo comune in grado di accrescere una risposta di qualità alla domanda di salute dei cittadini”. “Siamo e saremo sempre profondamente grati all’associazione Gianfranco Lupo - ha concluso l’assessore - per l’ulteriore apporto sostanziale di tecnologia che offre al sistema sanitario regionale. Avremo per questo maggiore responsabilità nell’utilizzare il loro contributo. (Bm6) Mazzocco: “Aree protette come luoghi di culto naturalistico” Un compleanno “verde” Compie quindici anni il Parco Gallipoli - Cognato, scrigno della biodiversità per la ricchezza di specie, a volte uniche In occasione dei quindici anni del Parco Accettura nel corso del convegno dal Gallipoli - Cognato l’assessore regionale titolo ‘Quindici anni del Parco: storia e all’Ambiente, Vilma Mazzocco, ha sotto- bilanci’. lineato il ruolo delle aree protette come “I parchi, come quello regionale di Gal“luoghi di culto naturalistico da tutelare lipoli Cognato e Piccole Dolomite Lue valorizzare ulteriormente”. cane di cui oggi festeggiamo i 15 anni “L’istituzione di un vasto sistema di Par- di attività - ha continuato Mazzocco chi naturali sul territorio nazionale va - sono autentici ‘giacimenti’ di biodiverassumendo sempre più un ruolo impor- sità e hanno il compito istituzionale di tante per lo sviluppo conservarla. Devono del nostro Paese. Svi- “Veri e propri musei all’aria diventare sempre più luppo significa godi- aperta da vivere in maniera luoghi di culto naturamento di una qualità listico perché sono in di vita degna di tale attiva. Non solo musei della grado di rendere il nonome, fatta di pas- natura, ma vivi e interattivi” stro Paese e la nostra seggiate, di scenari regione, insieme al papaesaggistici belli, di momenti di inte- trimonio storico e artistico, un unicum riorità a contatto con la natura, a bene- inimitabile e al tempo stesso devono ficio di ognuno di noi. Sviluppo significa essere ulteriormente tutelati e valorizzatramandare alle generazioni future le ti. Si tratta di veri e propri ‘musei all’aria bellezze e gli spazi ereditati dalle gene- aperta’ da vivere in maniera attiva. Non razioni precedenti”. solo musei della natura, ma musei vivi, L’assessore regionale all’Ambiente, Maz- interattivi con l’uomo e gli stimoli della zocco, è intervenuta venerdì mattina ad contemporaneità”. (Bm6) PAG. 3 28.05.2012 N. 102 Biblioteca Olivetti Viti: “Luogo di crescita civile e culturale” L’assessore a Matera per l’inaugurazione: “Con Sacco abbiamo tutti un debito: ha messo a disposizione i suoi volumi” Basilicata Mezzogiorno Erano presenti il ministro dell’Istruzione, Profumo e della Coesione territoriale, Barca Crisi, la sfida possibile parte da Maratea Si è concluso il primo corso della Scuola di Alti Studi per lo sviluppo per giovani manager del Sud, promosso dalla Fondazione Nitti Sopra un’immagine d’epoca di Villa Nitti e, a destra, F. S. Nitti Intervenendo all’inaugurazione della Biblioteca intitolata ad Adriano Olivetti al borgo La Martella a Matera, l’assessore regionale alla Cultura, Vincenzo Viti ha sottolineato il valore della donazione che Leonardo Sacco “un intellettuale con cui tutti abbiamo un debito da saldare per aver messo a disposizione la sua ricca una biblioteca che è destinata a divenire, anche per l’impegno della Regione, un luogo di fertilizzazione civile e di crescita culturale della comunità materana e non solo”. “Se la storia, crocianamente, non può che essere storia contemporanea - ha detto Viti - oggi il respiro del sogno olivettiano si propone ricco ancora di vibrazioni e di suggestioni, per quel carico di progettualità e di profezia che lo animò con una generosità senza pari”. Ancor più attuale, per l’assessore “appare il monito per il quale solo la cultura salverà il mondo, nel suo incrociare la forma, lo spazio, i valori civili e umani, insomma l’habitat di una vita piena e solidale. Matera e La Martella che furono il teatro di una straordinaria sperimentazione - ha concluso l’assessore - possono e devono tornare il punto di risalita dentro una nuova, più alta consapevolezza civile”. “Lo spread e l’andamento dei mercati non sono che il termometro di una crisi europea di più vaste dimensioni. Per uscirne, serve soprattutto un cambiamento culturale a cui contribuisce sicuramente la formazione di una classe dirigente adeguata ad affrontare le sfide che ci impongono i tempi”. Lo ha affermato il presidente della Regione, Vito De Filippo, partecipando a Maratea alla manifestazione conclusiva del primo corso della Scuola di alti studi per lo sviluppo promosso dalla Fondazione Nitti, a cui hanno partecipato i ministri Fabrizio Barca e Francesco Profumo che hanno consegnato i diplomi. All’esperienza didattica hanno aderito – in qualità di partecipanti o di sostenitori - diciassette 160° anniversario della Polizia “Grati a uomini in divisa” “La Basilicata è una terra tranquilla ma questo non vuol dire che bisogna abbassare la guardia. Siamo grati al lavoro che la Polizia e tutte le forze dell’ordine ogni giorno operano sul territorio. Lo ha detto il presidente della giunta regionale della Basilicata, Vito De Filippo, nel giorno del 160° anniversario della fondazione della Polizia di Stato. Alle celebrazioni per i festeggiamenti a Potenza era presente il vice presidente della giunta Agatino Mancusi: “In Basilicata il senso della legalità e del rispetto dello Stato è fortemente sentito, tuttavia – ha dichiarato Mancusi - la presenza rassicurante delle forze dell’ordine è necessaria per garantire la tranquillità dei cittadini e il rispetto delle leggi”. organizzazioni private, pubbliche e del Terzo settore. Il laboratorio, durato tre mesi, ha visto la partecipazione di ventiquattro allievi, provenienti dal Sud d’Italia che hanno svolto 240 ore di lezioni frontali, 140 ore di lavoro di progettazione, 45 ore di seminari di approfondimento e partecipato a cinque convegni. 31 i docenti di alto livello, italiani e stranieri. “L’iniziativa – ha detto - è servita a creare un’occasione per giovani diri- genti, che lavorano nelle aziende del Sud, per acquisire maggiore consapevolezza delle propria managerialità da spendere a servizio del Mezzogiorno. ‘Per far accadere le cose’ – ha continuato De Filippo riprendendo il nome del progetto formativo - occorre liberare le energie che il nostro territorio esprime e incanalarle verso progetti di sviluppo. Per quest’obiettivo, la Scuola di Alti Studi potrà avere un ruolo fondamentale trasferendo alle giovani generazioni competenze e nuove conoscenze e ponendosi come punto di riferimento per la crescita civile ed economica della Basilicata e del Mezzogiorno”. “Ci troviamo dinanzi a sfide complicate -ha concluso il governatore - ma non impossibili da vincere”. Dal Consiglio Nodo Gallitello Napoli (Pdl) necessario far ricorso a manifestazioni estreme di protesta per ottenere un confronto di carattere istituzionale.” “Sarà stato uno dei pochi momenti di lucidità dell’amministrazione comunale potentina quando decise di chiamare ‘Complesso’ il progetto del Nodo del Gallitello. Di complesso, oggi, è rimasta solo la fase di realizzazione dell’opera”. Lo ha detto il consigliere del Pdl, Michele Napoli. Conti sanità Venezia (Pdl) Pertusillo Pici (Pdl) Pertusillo: il consigliere del Pdl Pici ha chiesto alla giunta regionale di conoscere lo stato dei controlli svolti dalla Regione e dagli enti interessati sul corretto funzionamento del sistema di depurazione” e gli interventi per il miglioramento degli impianti di depurazione”. Aree industriali Mattia (Pdl) Mattia, sottolineando che “le aree industriali di Balvano e Baragiano vivono una situazione di coma profondo”, sollecita in merito “il dipartimento Attività Produttive a far sentire la sua presenza”. “Purtroppo spesso diventa “Da tempo, personalmente - ha detto l’esponente del Pdl Venezia - contesto la pessima gestione della sanità lucana” e aggiunge: “Le affermazioni dell’ex direttore generale Asm, Vito Gaudiano, lasciano davvero esterrefatti”. Venezia chiede a De Filippo “di affermare che la sua politica è stata un autentico fallimento.” Copams 2012 Rosa (Pdl) Copams 2012, il consigliere Rosa ha partecipato al convegno di Villa d’Agri. “Sono rimasto deluso dal dibattito, perché oltre ad una scontata e giusta presa di posizione contro Eni, inquinamento e estrazioni, non ho sentito nulla di realmente alternativo”, ha commentato. Petrolio/1 Autilio (Idv) Il presidente della seconda Ccp Antonio Autilio ha scrit- to una lettera al ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca chiedendogli “in attesa del Memorandum d’intesa, di farsi promotore di un ddl del governo per modificare l’attuale normativa che determina l’ammontare delle royalties del petrolio”. Petrolio/2 Benedetto (Idv) “Il Dpcm approvato dal governo per lo scorporo di Snam da Eni, che prevede la cessione da parte dell’Eni a Cassa Depositi e Prestiti di una quota non inferiore al 25,1 per cento, riapre la partita della gestione del gas lucano ed in generale delle nostre risorse energetiche”. A sostenerlo è il capogruppo Idv Nicola Benedetto. Nomina segretario Mpa Il consigliere regionale Roberto Falotico è stato nominato nuovo segretario regionale del Movimento Per le Autonomie di Basilicata dal congresso del partito. Il neosegretario ha fatto un’analisi politica lanciando un richiamo “all’unità regionale e a riacquistare la fiducia in se stessi, esperienza che la Basilicata tutta dovrebbe concedersi”. Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 27.05.2012 PAG. 5 Basilicata Mezzogiorno II I BASILICATA PRIMO PIANO NUOVI MERCATI Domenica 27 maggio 2012 IL CAMPIONE Intervistate 392 persone (181 uomini e 211 donne) di ogni età: l’ottanta per cento acquisterebbe il prodotto UNA RICERCA DELL’UNIBAS Le donne lucane si fanno belle emulando Cleopatra e Poppea Cresce l’interesse intorno ai cosmetici a base di latte d’asina GIOVANNA LAGUARDIA l Cleopatra, Poppea, Paolina Bonaparte: queste tre grandi donne della storia avevano almeno una cosa in comune: credevano fermamente nelle proprietà del latte di asina come prezioso alleato per preservare la loro bellezza. E oggi per le donne lucane si apre la possibilità di emularle. La produzione di linee cosmetiche a base di latte d’asina in Basilicata è già una realtà e a testarne le possibilità di sviluppo ci ha pensato l’Università degli studi della Basilicata con il progetto «Onocosmesi», coordinato dal professor Carlo Cosentino, i cui risultati sono stati recentemente presentati nel corso di un convegno dal titolo «Conservazione e valorizzazione dell’asino». «Le caratteristiche qualitative tre il 32 per cento), mentre il 23% alla crema viso. La maggior parte degli intervistati (80%) acquisterebbe gli onocosmetici in profumerie e farmacie. È stato poi effettuato un test sull’utilizzo della crema per il corpo e della crema per il viso prodotte con il latte di asina, che ha coinvolto 160 volontari di sesso maschile e femminile, residenti in regione Basilicata, di età variabile tra i 19 e i 70 anni. I volontari hanno dovuto rispondere a due questionari, con scala di gradimento da 1 a 10, da compilare a 7 e 15 giorni dall’inizio della prova. «Oltre il 40% degli intervistati - conclude Cosentino li ha reputati ottimi prodotti per le caratteristiche di idratazione, facile assorbimento e delicatezza della texture, tanto da consigliarla ad un amico o un parente». Infine, è stato poi valutato il ruolo che svolge il packaging, ovvero il modo in cui vengono confezionati i prodotti, nell'orientamento d'acquisto. Il prodotto proposto, in questo caso, era una crema viso con il nome commerciale di «Asinella». Il test ha coinvolto un campione di riferimento di 300 persone (48% maschi e 52% femmine, range 18 ÷ 70). Gli intervistati hanno preferito un packaging realizzato con carta naturale e riportante la dicitura «prodotto naturale», ritenuto il più consono alle caratteristiche del prodotto. IL LATTE ALIMENTARE Alcune aziende lucane hanno già un’esperienza decennale nella produzione di latte destinato soprattutto ai bambini In commercio La prima linea cosmetica «lanciata» in questi giorni Proprio in questi guiorni è in uscita sul mercato la prima linea cosmetica tutta lucana a base di latte d’asina. L’idea imprenditoriale è di Salvatore Capalbi, trentunenne lucano nato a Stigliano che, grazie a questa intuizione, nata nel 2010, è stato anche premiato nell’ambito del programma Shell Inventagiovani. Capalbi ha già avviato la produzione e la commercializzazione di cosmetici a base di olio d’oliva e proprio in questo periodo sta lanciando anche la nuova linea a base di latte di asina. Entro un paio di anni ha intenzione di fare un ulteriore passo avanti, costruendo all’interno dell’azienda di famiglia il laboratorio per la produzione dei cosmetici direttamente in azienda, dove conta di poter offrire lavoro anche ad altri giovani lucani. I cosmetici dell’azienda, denominata Donna Tina, sono già in vendita a Tito, Matera e Sarconi. Come i prodotti a base d’olio d’oliva, anche quelli a base di latte d’asina non sono testati su animali, non contengono prodotti chimici aggiunti, non contengono alcool e non vengono venduti con scatola secondaria, in modo da ridurre l’impatto ambientale. [g.lag.] ASINI Mamma asina con il suo puledro: il suo latte è prezioso per aiutare i bimbi con intolleranze alimentari e per confezionare prodotti cosmetici L’ANALISI Il 40 per cento degli intervistati ha giudicato le creme ottime del latte di asina - spiega Cosentino - favoriscono un’azione ristrutturante e intensamente idratante della sostanza intercellulare dermica. In particolare, la trasformazione di latte asinino in prodotti cosmetici consentirebbe una valida ed economica alternativa a piccoli e medi allevamenti ubicati in aree marginali dell’appennino lucano e con una conduzione incentrata su un sistema zootecnico eco-sostenibile. Lo scopo del progetto Onocosmesi è anche quello di diffondere una più ampia conoscenza sulle caratteristiche produttive e in generale sulla multifunzionalità della specie Equus asinus al fine di tutelarne la biodiversità in termini di razza e/o di meticci e per il sostegno delle economie di nicchia nelle aree protette e in generale nei territori rurali». Il progetto «Onocosmesi» si è A TUTTA NATURA Preferite dai consumatori le confezioni a basso impatto ambientale articolato in otto diverse fasi: monitoraggio; rilievi morfometrici e biometrici; analisi delle caratteristiche del latte; indagini demoscopiche di preferenza sull’acquisto del prodotto; metodologia di produzione e trasformazione; valutazione sensoriale del prodotto; packaging e marketing; pubblicazione e diffusione dei risultati. L’indagine demoscopica ha riguardato un campione casuale di 392 persone (181 uomini e 211 donne), residenti tutti in Basilicata e divisi per fasce di età, alle quali è somministrato un questionario di 19 domande. Il 67,8% conosceva il prodotto, il 49% come alimento, il 32% come onocosmetico e il 19% in entrambi i casi. I potenziali consumatori hanno mostrato di essere particolarmente interessato ad una crema corpo (ol- . LA POPOLAZIONE LUCANA LA SPECIE È PRESENTE IN 93 COMUNI SU 131 ALLEVAMENTI UN ALLEATO PREZIOSO PER VALORIZZARE LE AREE INTERNE Nuove opportunità per salvare Un amico con tante qualità gli asini dal rischio estinzione dal latte al trekking all’onoterapia l Fino a pochi decenni fa lo si poteva trovare in quasi tutti i «sottani» dei piccoli paesi lucani, fedele aiutante e simbolo della cultura contadina. Oggi, sebbene sia ancora presente nella maggior parte dei comuni, l’asino è a serio rischio di estinzione anche in Basilicata. Alla base del progetto sull’onocosmesi l’Università degli Studi della Basilicata ha provato anche a fare il punto sulla situazione della popolazione asinina lucana, confrontando i dati degli ultimi Censimenti con questionari diretti presso le aziende con i dati del Registro Anagrafe Equina della regione Basilicata (a tal proposito c’è da dire però che, come accade per i cavalli, anche per quanto riguarda gli asini esistono ancora delle «sacche» di evasione dall’obbligo di identificare gli animali tramite microchip, come previsto dalla legge). In base allo studio condotto dall’Unibas, l’asino risulta ancora presente in 93 comuni sui 131 totali. La popolazione è concentrata soprattutto nella fascia altimetrica più elevata (82%). Pochi sono, comunque, gli allevamenti di una certa consistenza: il 45% degli asini si trova in aziende che posseggono solamente due o tre capi, anche se nel territorio del Potentino non mancano le aziende che hanno un numero di capi consistente sono presenti diverse aziende con un numero di capi abbastanza consistente, addirittura fino a settanta. Si tratta, naturalmente, di quelle aziende che hanno deciso di scommettere a tutto tondo sull’amico dalle orecchie lunghe, per diversificare la produzione in un panorama in cui gli allevamenti tradizionali sono sempre più in difficoltà. I soggetti registrati all’Anagrafe Equina sono 488 in tutta la regione: 289 nella provincia di Potenza e 199 nella provincia di Matera. La maggior parte degli asini censiti in Basilicata deriva o appartiene alla razza Martina Franca, originaria della vicina Puglia, dal caratteristico mantello morello e di taglia medio grande. [g.lag.] CENSIMENTO All’anagrafe sono registrati 488 esemplari tra Potenza e Matera l Se la produzione di cosmetici costituisce la nuova frontiera dell’utilizzo del latte asinino, le sue qualità come «nutraceutico», ovvero un prodotto a metà tra l’alimento e il medicinale, è ormai noto e consolidato. E anche in Basilicata non mancano aziende con esperienza più che decennale nel settore. Il latte di asina ha un elevato valore nutrizionale, ma soprattutto un alto contenuto di lisozima, un enzima dalle proprietà battericide, il che lo rende particolarmente adatto, ad esempio, alle esigenze particolari di bambini con intolleranze alimentari. Un altro aspetto interessante del latte di asina è il suo lato valore economico: i siti internet specializzati parlano di un costo medio variabile che si aggira sui 15 euro a litro, anche se molti allevatori sono pronti a giurare che, in questi tempi di crisi, si tratta di un valore più che altro virtuale. Tra le principali realtà lucane, oggi impegnate soprattutto sul fronte della produzione di latte alimentare, c’è l’azienza Matinella, in agro di Avigliano, che alleva asini dal 1997, e che «si pone l’obiettivo di valorizzare questo stupendo animale divenuto prezioso per le sue produzioni e per le attività che svolge», dal trekking alla pet therapy. La «star» di Matinella, come i titolòari dell’azienda sottolineano anche sul sito internet, è l’anziano stallone Nang, capostipite dell’intero allevamento. A San Martino d’Agri, nel cuore del Parco Nazionale della Val d'Agri - Lagonegrese, c’è la Masseria Di Giglio dove Salvatore Naturali, molisano di nascita, dopo aver vissuto molti anni in Belgio e in Francia, ha insediato la sua azienda per la produzione del latte di Asina in Basilicata, che conta una quarantina di capi. Sempre nell’area Sud della Basilicata, l’Azienda agricola Sagittario di Lauria è stata tra le prime a far conoscere ai consumatori della Basilicata le proprietà del latte di asina. L’azienda ha anche sviluppato un metodo di pastorizzazione tale da preservare tutte le caratteristiche del latte garantendo la sterilità dell'alimento. [g.lag.] PREZZO Un litro di latte alimentare può costare anche quindici euro Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 26.05.2012 PAG. 6 II I BASILICATA PRIMO PIANO SOS GIUSTIZIA MANNAIA SUI PRESIDI GIUDIZIARI Basilicata Mezzogiorno Sabato 26 maggio 2012 LA MOTIVAZIONE Una zona di frontiera che fa gola alle organizzazioni criminali di fuori regione: questa la motivazione del provvedimento «Pericolo criminalità, Melfi è il tribunale da salvare» Presidi lucani da tagliare ma il Ministero dell’Interno salva quello normanno Una nota riservata è stata inviata all’attenzione del ministro Anna Maria Cancellieri sulla vicenda ANTONELLA INCISO l Salvate il Tribunale di Melfi. Le parole utilizzate sono diverse, molto più caute, molto più burocratiche, ma il senso è esattamente questo. Salvate il Tribunale di Melfi dalla scure dei tagli legati al riordino dei presidi giudiziari minori che dovrà fare il Governo Monti. In Basilicata sono diversi i presidi giudiziaria a rischio, tra uffici del giudice di pace e tribunali veri e propri, ma tra questi quello di Melfi deve essere «salvato». Ad ogni costo. A mettere nero su bianco l’indicazione una nota del Ministero dell’Interno arrivata direttamente sul tavolo del ministro Anna Maria Cancellieri. Una nota riservata in cui viene espressa, innanzitutto la preoccupazione per l’eventuale chiusura dei tribunali della provincia di Potenza, quello di Lagonegro e quello di Melfi. «Pur non avendo i numeri a loro favore i due presidi giudiziari devono essere mantenuti, trovandosi al confine con territori ad alta densità criminale» viene sottolineano nella nota. Ma allo stesso tempo se proprio non dovesse essere possibile farli restare entrambi, bisogna mantenere almeno quello di Melfi. Il motivo? Semplice e banale nello stesso tempo. Il presidio del Vulture si trova in uno dei territori a maggior rischio criminale della regione. Un territorio importante dal punto di vista industriale e commerciale e, di conseguenza appetibile per i clan. Inoltre, si tratta di una zona al confine con paesi ad elevata densità criminale come sono quelli pugliesi. Insomma, dei buoni motivi - secondo i rappresentanti del Ministero dell’Interno - per evitare che il presidio giudiziario possa essere chiuso. Dei buoni motivi, tra l’altro, che sostengono una causa che se basata sui soli numeri potrebbe essere considerata persa. Già perchè se altri territori italiani a difesa dei loro tribunali portano i numeri, in Basilicata la situazione è completamente diversa. I numeri dei magistrati (che devono essere superiori a 15) non ci sono, o per meglio dire ci sono ma sono decisamente più piccoli. Resta da chiedersi, quindi, cosa succederà a questo punto E la risposta non è semplice. Il riordino dei presidi non è stato ancora messo a punto e sono in tanti a chiedere di salvare i rispettivi tribunali. Certo è, però, che la nota del Ministero rappresenta un tassello importante per il problema che riguarda la Basilicata. Un problema che come evidenziato precedentemente riguarda diversi presidi. Oltre a Melfi e Lagonegro, infatti, c’è la sezione distacca di Pisticci e 22 uffici del giudice di pace. In particolare, per l’area sud la soppressione degli uffici del giudice di pace riguarda Chiaromonte, Lauria, e Sant'arcangelo (tutti e tre saranno accorpati presso gli uffici di Lagonegro) Per il Materano, invece, gli uffici soppressi sono Irsina, Pisticci, Rotondella, San Mauro Forte, Sti- gliano e Tricarico (gli uffici andranno ad ingrandire il Tribunale di Matera). Quattro, di contro, gli uffici che saranno soppressi nel territorio del Vulture: Palazzo San Gervasio, Pescopagano, Rionero in Vulture e Venosa (in questo caso gli uffici saranno accorpati con la sede del Tribunale di Melfi). Infine, a subire i colpi più feroci il Potentino con ben nove sedi cancellate: Acerenza, Avigliano, Bella, Calvello, Genzano di Lucania, Laurenzan, Marsico Nuovo, Vietri di Potenza e Viggiano (tutti trasferiti presso il Tribunale di Potenza). Siti importanti soprattutto per gli utenti che vivono nei comuni più lontani, ma anche uffici, questi ultimi, che smaltiscono il 30 per cento delle pendenze giudiziarie lucane. Questo, però, non è sufficiente ad evitare la loro chiusura. Come nel caso dei tribunali la mannaia dei tagli pesa. Soprattutto in un momento di crisi come quello attuale. I soldi sono pochi e bisogna razionalizzare la spesa. Poco importa se a pagarne le spese saranno i cittadini utenti. LE SEDI Nelle foto alcune immagini dei Tribunali di Melfi e Lagonegro, a rischio chiusura L’ANALISI IL CASO BASILICATA FINISCE ALL’ATTENZIONE DELLA COMMISSIONE PERMANENTE GIUSTIZIA DEL SENATO CHE SI ESPRIMERÀ SULLA VICENDA «I riflessi? Spese per i cittadini» L’allarme del sen. Chiurazzi: «Ridurli costringerà le famiglie a costi per i viaggi» PIERO MIOLLA l Evitare che il risparmio dello Stato si traduca in un costo insopportabile per il cittadino-utente del servizio giustizia. Un pericolo che si corre in Basilicata dove sono a rischio i tribunali di Lagonegro e Melfi e la sezione distaccata di Pisticci per la «furia» dei tagli che ha colpito il Governo. Se venissero applicati in modo scriteriato, quei tagli arrecherebbero al cittadino un danno ben maggiore dell’eventuale beneficio derivante dall’aver evitato presunti sprechi. Il tema è spinoso: lo abbiamo affrontato con il senatore lucano del Pd, Carlo Chiurazzi che è segretario, componente l’Ufficio di Presidenza e presidente della Sottocommissione per i pareri della seconda Commissione Permanente Giustizia del Senato. Senatore, in regione c’è preoccupazione dopo la diffusione dei parametri necessari per mantenere in vita gli uffici giudiziari, elaborati dal gruppo di lavoro che il Ministro della Giustizia, Paola Severino ha messo in campo. «Ne siamo consapevoli. Abbiamo uno studio in Commissione che stiamo valutando con il Ministero. È uno schema che non dice ancora nulla sulle chiusure va adeguato, a mio avviso, ai criteri inseriti nella legge delega, dove trovano spazio fattori che nella nostra regione sono importanti: l’estensione del territorio, la distribuzione della popolazione su di esso, il tasso di facilità o di difficoltà per raggiungere le sedi giudiziarie. La Basilicata è molto più estesa di altre regioni che hanno una popolazione maggiore, ma ha ancora difficoltà di comunicazione: bisogna tenerne conto ed in Commissione lo stiamo facendo: è stata una battaglia dura perché le posizioni iniziali tenevano conto di altri fattori». I tribunali a rischio in Basilicata sono tre: cosa accadrà? «Ancora non si sa: di sicuro bisogna evitare che i tagli incidano ancor di più sulle famiglie già falcidiate dalla crisi. Potremmo anche drasticamente ridurre i tribunali in regione, ma se, per raggiungere un tribunale ed usufruire dei suoi servizi, i costi per gli utenti diventano insopportabili per le famiglie, cadremmo nell’effetto opposto: un servizio prioritario come quello della giustizia verrebbe, di fatto, negato. In parte è già così: molte attività non vengono iniziate perché l’utente, se deve intraprendere un procedi- SENATORE Il parlamentare del Pd, Carlo Chiurazzi mento giudiziario lungo, pletorico e costoso, preferisce non invocare giustizia: «Se applicassimo principi legati al tema dei costi dello Stato avremmo l’effetto o di non adire le vie giudiziarie o di farlo con un onere SERVIZIO PRIORITARIO Non si può negare alla gente un servizio prioritario come quello della giustizia elevato». Melfi e Lagonegro a parte, c’è il caso Pisticci: con la soppressione dell’ufficio, la ratio della riforma verrebbe contraddetta, perché l’adeguamento della nuova sede è costato un milione di euro di soldi pubblici. «È così, anche se quei lavori sono il frutto di una programmazione che non è quella di oggi. In ogni caso è un elemento da valutare: immaginiamo anche che le attività di Pisticci, spostate a Matera, implicherebbero per quella sede nuovi costi e un nuovo modello organizzativo, mentre a Pisticci c’è un immobile pronto, moderno ed adeguato alle norme sulla sicurezza e, dunque, capace di ospitarle. Il tema è tutto qui: dobbiamo confrontare le nostre tesi con quelle di carattere generale: auguriamoci che la sintesi non produca effetti drastici per tutta la regione». A che punto della riforma siete? «Siamo nel pieno del lavoro e mi auguro che anche il Ministero tenga conto nella sua applicazione delle esigenze di un territorio che vuole partecipare consapevolmente e responsabilmente al processo di rivisitazione della spesa pubblica. Però c’è modo e modo per fare l’operazione: noi ne abbiamo indicato uno». Le royalties del petrolio possono, eventualmente, a suo giudizio salvare gli uffici giudiziari lucani a rischio? «Non so se tecnicamente ciò è possibile, come esplicitamente previsto per i Giudici di Pace. So che il presidente De Filippo sta lavorando: ha incontrato il sottosegretario che segue la materia e attende risposte. Immagino che, se dovesse essere data questa facoltà, non avrebbe motivo per non metterla in campo». Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 26.05.2012 PAG. 7 Basilicata Mezzogiorno BASILICATA PRIMO PIANO I III Sabato 26 maggio 2012 I NUMERI CHE NON AIUTANO Se si dovessero tenere presenti i numeri nessuno dei presidi giudiziari della Basilicata potrebbe essere mantenuto INTERESSE PRIVATO Bolognetti (Radicali): «La vendita del tribunale potentino è un’operazione conveniente solo per chi l’acquista» Potenza, tribunale in vendita «Un’operazione a perdere» Il Ministero di Grazia e Giustizia ricorre all’Avvocatura di Stato MASSIMO BRANCATI l Non è un’operazione conveniente. Anzi, peserà sulla spesa pubblica. I dubbi espressi dai Radicali Maurizio Bolognetti e l’on. Rita Bernardini sulla vendita del tribunale di Potenza sono stati raccolti e «rinvigoriti» dal Ministero della Giustizia che, rispondendo proprio ad un’interrogazione della deputata Bernardini, ha espresso «perplessità», chiedendo all’Avvocatura di Stato di intervenire e inoltrando un ricorso al Tar di Basilicata. Il Comune di Potenza, lo ricordiamo, ha stipulato un contratto preliminare con la società finanziaria Maya per un importo di circa 32 milioni di euro. Una volta trasferita la proprietà dell’immobile, lo stesso Comune chiederà al Ministero il rimborso (per circa 3,3 milioni di euro all’anno) del canone di locazione. E chi paga? Sempre il cittadino, è ovvio. In attesa che il Ministero acquisisca un parere dall’Avvocatura di Stato in ordine alla legittimità dell’operato dell’amministrazione comunale potentina, l’on. Bernardini ricorda che gli uffici giudiziari di Potenza furono costruiti negli anni Ottanta, «per lo più con finanziamenti statali (circa 17 milioni di euro) e per il residuo con fondi propri e con mutui contratti dal Comune (per circa 4,7 milioni di euro)». Nell’evidenziare che il Comune solo l’11 maggio scorso ha informato sull’avvenuta stipula del contratto preliminare di vendita (contrariamente a quanto dice il sindaco), il Ministero sottolinea che con la vendita del tribunale «lo Stato erogherebbe a fondo perduto le risorse destinate al Palazzo di giustizia (risorse che il Comune farebbe proprie tramite la cessione a terzi dell’immobile) ma si troverebbe per di più a GUADAGNI L’acquirente trarrà un profitto di 64 milioni di euro. A chi giova? dover corrispondere il rimborso annuale dei canoni dovuti per la locazione dell’edificio». Nella nota del Ministero ha anche sottolineato che «il responsabile del procedimento per il Comune di Potenza, contattato dal Dipartimento dell’Organizzazione giudiziaria, ha rappresentato che il contratto non è stato ancora stipulato». Il segretario dei Radicali lucani, Maurizio Bolognetti, che con Bernardini sta portando avanti da tempo una «battaglia di trasparenza» sulla vendita del tribunale, annuncia che si sta valutando la possibilità di inviare un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica: «Sarebbe opportuno – precisa Bolognetti – che, per tutelare l'interesse pubblico, il Comune di Potenza decidesse di rinunciare ad un’operazione vantaggiosa solo per la società finanziaria Maya». Bolognetti precisa che il canone ge- nerale, secondo le normative, non dovrebbe mai superare il 5 per cento del valore dell’immobile. E chiede: perché se il tribunale è stato valutato 32 milioni di euro si è stabilito un affitto di 3.200.000 euro annui? Maya in dieci anni avrà ripagato l'investimento e nei successivi 20 (il contratto d'affitto è di 30 anni rinnovabili) trarrà un notevole profitto (circa 64 milioni di euro). Anziché svendere e scaricare i costi sulla collettività - conclude Bolognetti - il Comune potrebbe convenientemente contrarre un mutuo». Argomentazioni che sono alla base anche di un’interrogazione dei consiglieri comunali di opposizione Giuseppe Molinari e Salvatore Lacerra, presentata ieri sera in consiglio comunale, e delle accuse dell’ex consigliere regionale Pietro Simonetti che, di fronte alle critiche del Ministero, chiede al sindaco di rassegnare le dimissioni. MUTUO Il Comune potrebbe contrarre un mutuo anziché vendere LA REPLICA DEL SINDACO VITO SANTARSIERO «Anche Monti sapeva tutto» LETTERE Il sindaco di Potenza dice di aver informato con una nota, il 27 marzo scorso, il presidente del Consiglio, Mario Monti sulla intera operazione di vendita e che lo stesso Ministero ne era a conoscenza dal 5 aprile. Circostanza smentita dal dicastero interessato [foto Tony Vece] Per lavori vari e manutenzione l’amministrazione comunale ha speso 7 milioni l «Il tribunale, pur realizzato con un contributo del Ministero è di proprietà del Comune di Potenza e l’amministrazione, per lavori vari, si è fatta carico di una spesa di sette milioni di euro». È la premessa del sindaco Vito Santarsiero in risposta ai rilievi fatti dal Ministero sulla vendita del Palazzo di giustizia. Santarsiero precisa che il Municipio «si fa carico anche di spese per l’attività e la manutenzione ordinaria del tribunale per una cifra media pari a circa tre milioni di euro. Il rimborso ministeriale, non totale, avviene con ritardi di anni e ad oggi, a fronte delle spese sostenute, lo sbilancio è pari a 3,8 milioni euro (2002-2011). Inoltre il fitto figurativo da rico- . noscere all’amministrazione comunale è stato pagato solo in minima parte (245 mila euro globali) a fronte di una richiesta complessiva pari a 15 milioni di euro». Santarsiero ribadisce che «la vendita del tribunale rientra nell’ambito della forte azione di risanamento del Comune il cui debito, che aveva toccato i 176 milioni di euro ed oggi ridotto a 110 milioni di euro, costringe l'amministrazione da anni all’esborso, con somme interamente a carico della spesa corrente, di una rata mutuo annuale di 12,5 milioni di euro. Il canone di locazione è stato definito da una perizia tecnica dell’Agenzia del Territorio regolarmente richiesta e pagata dal Comune di Potenza». Il sindaco, infine, ricorda che «fin dal gennaio 2009 la Commissione di manutenzione del tribunale di Potenza, organo ministeriale presieduto dal Presidente di Corte d’Appello è stata puntualmente informata dell’avvio delle procedure di vendita a seguito della delibera di Consiglio comunale del 30 luglio 2008 approvata all’unanimità. «Successivamente - aggiunge Santarsiero - la vendita è stata resa nota con avvisi pubblicati su giornali di rilevanza nazionale e lo scorso 27 marzo ho informato il presidente Mario Monti. Inoltre Il 5 aprile scorso ho informato direttamente il Ministero di Grazia e Giustizia». Un gruppo Facebook di 1100 Comune sul piede di guerra iscritti per tutelare Pisticci e avvocati in sciopero l A Pisticci c’è l’unica sezione distaccata (nella fattispecie, del tribunale di Matera) presente in Basilicata: l’ufficio giudiziario della città basentana, il comune più popoloso in regione dopo Potenza e Matera, amministra giustizia a 34.013 famiglie, per 95.139 persone residenti su una superficie di 172.964 chilometri quadrati. Per la cronaca, la superficie del circondario della sezione distaccata di Pisticci è superiore non solo a quella di Melfi, ma anche a quella di Matera. In organico ci sarebbero 4 giudici togati (2 nel civile ed altrettanti nel penale: ora come ora nel civile c’è un solo togato, mentre sono 2 nel penale), e 4 Got: al momento sono 3. Venti, in- vece, i comuni che si servono della sezione distaccata pisticcese per gli affari giudiziari: Accettura, Aliano, Bernalda, Cirigliano, Colobraro, Craco, Garaguso, Gorgoglione, Montalbano Jonico, Nova Siri, Oliveto Lucano, Pisticci, Policoro, Rotondella, San Giorgio Lucano, San Mauro Forte, Scanzano Jonico, Stigliano, Tursi e Valsinni. Di recente, è stato costituito un Comitato Permanente di Difesa della Sezione Distaccata, formato da avvocati, associazioni e semplici cittadini. Creato anche un gruppo su facebook, denominato “No alla soppressione del Tribunale di Pisticci”, che conta già 1109 [p.miol.] membri. IL PAESE Pisticci l Uno sciopero e un consiglio comunale allargato per protestare contro la paventata chiusura del tribunale di Lagonegro. L’iniziativa è promossa dal consiglio dell’ordine degli avvocati presieduto da Rosa Marino. L’astensione dalle udienze è stata proclamata dal 5 al 12 giugno prossimi, mentre per il giorno 8 il sindaco, Domenico Mitidieri, ha convocato un consiglio comunale allargato ai 36 comuni del circondario. La speranza è che facendo leva sull’unità di intenti si possa avere un peso specifico a Roma dove, va detto, tutto sembra ancora nel limbo. L’avvocatura lagonegrese fa presente che «non condivide i principi e l’apparente ratio che hanno ispirato l’intervento del legislatore, denunciandone, inoltre, la sua palese incostituzionalità». E proprio da Lagonegro parte l’idea di un referendum per l’abrogazione delle legge delega sulla revisione delle circoscrizioni giudiziarie. «L’assemblea – spiega l’avvocato Felice Leonasi, delegato Oua - ha approvato all’unanimità la mia proposta di dare incarico ad un costituzionalista di chiara fama per studiare la possibilità di raccogliere 500mila firme e creare un comitato referendario per affidare al popolo la decisione definitiva sulla permanenza o meno dei piccoli tribunali». [p.per.] IL COMUNE Lagonegro Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 28.05.2012 PAG. 8 Basilicata Mezzogiorno MATERA CITTÀ I V Lunedì 28 maggio 2012 UN GESTO DI SPERANZA LE ATTIVITÀ DEL VOLONTARIATO Sette giorni per sensibilizzare la Basilicata alla donazione e ai trapianti degli organi con l’Associazione nazionale emodializzati CIÒ CHE VIENE CHIESTO DA CHI SOFFRE I donatori moltiplicano la vita Ma il 2011 è un anno da dimenticare, 33 i pazienti in lista d’attesa FILIPPO MELE l Sette giorni per sensibilizzare alla donazione degli organi ed ai trapianti culminati, ieri, con la Giornata nazionale dedicata alla problematica etica e sociale. Così, nella città dei Sassi è stata l’Aned (Associazione nazionale emodializzati) ad organizzare una serie di iniziative in collaborazione con il Centro regionale trapianti (Crt). “Motori” delle iniziative Donato Andrisani, presidente regionale dell’Aned, e Angela Latorraca, del Crt. «È importantissimo - ha dichiarato Andrisani - entrare anche noi in una azione di sensibilizzazione nazionale che vede coinvolti il Ministero della salute, il Centro nazionale trapianti, le Regioni, le associazioni dei pazienti e di volontariato. E noi, come Aned, rappresentiamo e tuteliamo tutti i nefropatici, dializzati e trapiantati». Così, è stato allestito nella hall dell’ospedale Madonna delle Grazie un punto di incontro e di distribuzione di materiale informativo. Mercoledì scorso, invece, un convegno ha fatto il punto della situazione dei trapianti in Basilicata con concerto finale dell’orchestra giovanile del Conservatorio “E. R. Duni” e dei ragazzi della scuola media “G. Pascoli” diretto dal maestro Demetrio Lepore. Ma non è finita. le altre notizie COMUNE, ALTRO SORTEGGIO Trasparenza, assegnati 28 incarichi professionali n Il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, nei giorni scorsi, alla presenza del segretario generale del Comune, Antonio Fasanella, del dirigente Lavori pubblici, Delia Tommaselli, ha proceduto all’estrazione per l’affidamento di incarichi professionali. In particolare, sono stati estratti 29 professionisti dagli elenchi pubblici dei tecnici a disposizione del Comune. Tre le tipologie di incarichi professionali: coordinamento sicurezza in fase di esecuzione; collaudi; progettazione definitiva e/esecutiva per la messa in sicurezza di edifici scolastici. Gli incarichi sono finanziati con risorse Pisus e, per gli edifici scolastici, da mutui. «Con l’affidamento dell’incarico per la messa in sicurezza degli edifici scolastici - ha commentato l’assessore ai Lavori pubblici, Maria Pistone - questa amministrazione completa il programma biennale di interventi sulle scuole di propria competenza (materne, elementari e medie). Un programma iniziato lo scorso anno con la richiesta di un mutuo di un milione e mezzo di euro e che prosegue ora con un altro mutuo di pari importo». «Stiamo accelerando i tempi sui lavori previsti dai Pisus - ha aggiunto Adduce per riqualificare e migliorare alcuni servizi e ridare ossigeno all’economia locale. Anche per questa ragione abbiamo preferito suddividere gli incarichi professionali in modo da ampliare la platea dei beneficiari». «Grazie alla collaborazione della Azienda sanitaria di Potenza – ha continuato il presidente regionale Aned - abbiamo spedito materiale informativo ai medici di famiglia e pediatri della Basilicata, alle parrocchie, agli istituti scolastici e ai Comuni, mentre con l’aiuto della Federfarma di Matera e Potenza abbiamo raggiunto le farmacie della regione». Insomma, si è trattato di una settimana intensa all’insegna dello slogan “Un donatore moltiplica la vita” a voler sottolineare l’importanza di un gesto che dà speranza alle persone in lista di attesa. Lo stesso Andrisani, infine, ha dato alcuni numeri sui trapianti nella nostra regione: «In Basilicata, purtroppo, il 2011 è stato l’unico anno che ha evidenziato un netto calo dell’attività con un indice di 6,8 prelievi di organi da cadavere per milione di abitanti contro la media nazionale di 18,4. Ma il dato ancor più preoccupante è stato l’aumento delle opposizioni passate dal 33,3% del 2010 al 64,3% del 2011. Le proiezioni al 31 marzo 2012, però, hanno fornito dati incoraggianti: aumentano i prelievi di organi da cadavere con un indice di 20,5 per milione di abitanti e diminuiscono le opposizioni al prelievo che si attestano al 20%. In Basilicata sono 33 i pazienti in lista di attesa per un trapianto». MARIO MURGIA Presidente Aiea HACKER ASSOCIAZIONE AMIANTO Attacco informatico all’Aiea OSPEDALE MADONNA DELLE GRAZIE In alto, i volontari del Centro trapianti regionali C’è anche il laboratorio di tipizzazione tissutale Il Centro regionale attivo nell’ospedale Madonna delle Grazie . La sede del Centro regionale per i trapianti (Crt) di organo in Basilicata è operativo nella città dei Sassi. Direttore è il nefrologo, Giovanni Santarsia. Oltre al Crt, all’ospedale Madonna delle Grazie vi è anche il Laboratorio di tipizzazione tissutale. Il Crt agisce da coordinamento regionale per i prelievi, cura l’inserimento in lista di attesa per trapianto di organi e tessuti, gestisce le liste d’attesa e l’assegnazione degli organi. A Matera è attivo anche l’ambulatorio regionale dei pazienti trapiantati. Il Laboratorio, poi, ef- fettua la tipizzazione tessutale sierologica e genomica sia a bassa che ad alta risoluzione e gli esami di compatibilità donatori - riceventi (cross match) oltre che i test immunologici pre e post trapianto. Per accedere alle prestazioni occorre la richiesta del medico curante e la prenotazione al numero telefonico 0835 253839 (dal lunedì al venerdì ore 8.00 13.00) ad eccezione delle visite ambulatoriali da prenotare al CUP tel. 848 821 821. [fi.me.] LA MANIFESTAZIONE NON SOLO CORTEI MA SPAZI CREATIVI CHE RICHIAMANO LA NECESSITÀ DI UNA SOCIETÀ CON VALORI DIVERSI La reazione degli studenti Grande mobilitazione contro la violenza dopo i tragici fatti di Brindisi l Gli studenti di Matera e della provincia hanno dato una pronta riposta all’attacco terroristico di Brindisi che ha colpito proprio il mondo scolastico. Dopo i terribili giorni che seguiti all’evento, e dopo la manifestazione il piazza del 23 maggio per ricordare le vittime della strage di Capaci e la giovane sedicenne Melissa Bassi, si sono fatti forza e hanno deciso di combattere la violenza con le armi della cultura, dell’arte, della creatività e dello sport. In migliaia sono scesi in piazza in questi tre giorni, per festeggiare insieme il Festival dello studente un momento di aggregazione ma anche un modo per far conoscere ai cittadini cosa sono in grado di proporre le nuove generazioni. E così i ragazzi del Liceo Artistico “C. Levi” hanno allestito negli spazi espostivi del centro storico mostre di opera realizzate durante il loro percorso di studi, hanno proposto Laboratori di disegno libero, muniti di cavalletti, tavolozze e tele, posizionati negli angoli più suggestivi della città, dando la possibilità a tutti di esprimere la propria creatività con matite, pennelli e colori. Non sono mancate le esibizioni di scuole di ballo e di artisti di strada, e momenti di svago ma anche di approfondimento con il gioco di ruolo “Detective nei Sassi”. Anche lo sport ha arricchito il programma, con una sfida di pallacanestro interscolastica disputata al Palasassi e un torneo di calcio a 5. Immancabile la musica con l’esibizione di 8 gruppi nel Parco del Castello. A rendere indelebile il ricordo di queste giorno ci penserà il Graffito Murales che alcuni ragazzi realizzeranno sulla lunga parete che circonda il Parco Macamarda di Via Saragat. Si è dato spazio anche ad incontri e dibattiti. Con la Soprintendente per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata Marta Ragozzino, Giuseppe Capitano scultore e PROPOSTE Liceo artistico, tra i protagonisti del momento di aggregazione promosso dagli studenti ma anche un modo per far conoscere cosa sono in grado di proporre le nuove generazioni Maristella Trombetta dell’Università di Bari, hanno approfondito il tema “Arte e Creatività: giovani sfide per giovani artisti”, con Federico Sisti segretario generale della Camera di commercio di Matera hanno affrontato il tema della valorizzazione del patrimonio enogastronomico quale risorsa fondamentale per rilanciare il settore imprenditoriale e turistico, infine con l’economista Alberto Cottica, Paolo Verri e Rossella Tarantino del Comitato Matera 2019 e Paolo Montemurro responsabile del Quality Program hanno discusso di wiki democrazia e cittadinanza attiva non senza uno sguardo all’Europa. Insomma un programma ricco e articolato che ha registrato una buona partecipazione di pubblico e studenti. A sottolinearlo è Giuseppe Cicchetti presidente della Consulta provinciale degli studenti. «Con questo Festival ha detto Cicchetti - siamo riu- sciti a coinvolgere tutti, cittadini e studenti che hanno partecipato non solo alle attività musicali ed artistiche e alle manifestazioni sportive, ma anche agli incontri culturali che hanno dato loro la possibilità di approfondire temi che non rientrano nel programma di studi. Ma sicuramente ciò che è emerso è la volontà di tutti i ragazzi di voler partecipare attivamente alla vita sociale e culturale della città dando anche un proprio contributo». Soddisfatto del risultato anche il sindaco Salvatore Adduce. «La festa degli studenti rappresenta una straordinaria occasione non solo di divertimento, ma anche e soprattutto di confronto e di analisi sul difficile momento che stiamo vivendo. E penso che questo evento debba ulteriormente radicarsi nel territorio in modo da poter svolgere, nei prossimi anni, una funzione determinante per la cre[c.cos.] scita della nostra comunità». l Attacco informatico all’Aiea, Associazione italiana esposti amianto, e al suo presidente, Mario Murgia, che è impegnato da anni nel riconoscimento dei diritti del lavoratori e dei loro familiari, vittime dell’amianto. Intensa l’attività dell’associazione, che ha sede a Matera, sia a livello nazionale che regionale: dell’Aiea e del suo presidente sono note, infatti, le battaglie che si stanno conducendo anche per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori dell’ex Liquichimica Enichem della Valle del Basento. Un probabile hacker si è inserito nella mail list di Mario Murgia e ha inviato ai suoi 1700 contatti una serie di mail di richiesta prima di aiuto e poi di denaro, per una difficoltà improvvisa manifestatasi a Londra, dove neanche l’ambasciata italiana l’avrebbe aiutato a risolvere. La falsa mail inviata, a firma di Mario Murgia, ai suoi 1700 contatti, conteneva anche un numero di telefono (che è risultato inattivo). A Mario Murgia è subito andato in blackout l’account del cellulare prima di scoprire che gli erano stati cancellati tutti i 1700 indirizzi mail contenuti nei computer dell’associazione, più circa duemila mila numeri di telefono della rubrica informatica dell’associazione. Un danno notevole per un’associazione che si tiene unita grazie a internet e che ha necessità di fare comunicazione e informazione via mail. «Non so chi sia stato – ha dichiarato Murgia –, ma ho presentato regolare denuncia alla polizia di Stato affinché possano iniziare le indagini per scoprire chi e perché possa aver avuto interesse a bloccare l’attività di comunicazione dell’associazione. Posso aggiungere che oltre al normale impegno, in questo periodo, con Radio Radicale, l’associazione stava conducendo un servizio d’inchiesta sulle conseguenze dell’esposizione all’amianto dei lavoratori dell’ex stabilimento Enichem-Montedison di Ottana, in Sardegna». [e.p.] Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 26.05.2012 Sabato 26 maggio 2012 PAG. 9 Basilicata Mezzogiorno 17 SPECIALE RAGAZZI Nuovo appuntamento con la rubrica della Cps la Giornata dell’arte studentesca sarà dedicata a Melissa, uccisa dalla bomba di Brindisi L’iniziativa con la creatività del prossimo 4 giugno sarà intitolato al tragico attentato di Brindisi Giornata dell’arte e di legalità «Non si può colpire la scuola. Ecco perchè dobbiamo pensare a Melissa» TUTTI noi dobbiamo rivolgere il pensiero a Brindisi. Pur con il dolore nel cuore e la morte negli occhi, è fondamentale essere in questo momento vicini con il pensiero alla famiglia di Melissa, agli studenti brindisini chehanno dovuto assistere ad un simile e scellerato crimine indirizzato alla scuola, intesa come istituzione e come ultimo baluardo della cultura, della crescita morale e spirituale di tutti gli studenti. I fatti del 19 maggio scorso non hanno alcun precedente nel nostro Paese; potremmo ricordare tante stragi e molti attentati contro magistrati, politici e giornalisti, ma mai, nella storia recente del nostro Stato, si era assistito al un gesto tanto grave e, fino a poco fa, inimmaginabile. Colpire una scuola, uccidere e ferire gravemente degli studenti dimostra quanto il male possa offuscare la mente, il cuore, la volontà di chi si illude di porsi al di sopra di ogni etica e invece calpesta i diritti fondamentali delle persone. A cominciare da quello alla vita nel caso particolare la vita di giovani studenti, che rappresentano il tesoro più prezioso di una società, che vuole e deve costruirsi un futuro migliore nella legalità. Questo episodio deve proprio servire da monito alle istituzioni italiane, che hanno il compito, anzi il dovere, di mantenere in vita la “fiamma”della legalità contro il focolaio di violenza eversiva, e contrastare con determinazione ogni tentativo di porsi al di sopra della legge, che è il cardine di uno Stato morale e democratico. Il 19 maggio appena trascorso è il giorno in cui la democrazia ha subito un duro colpo perché si è colpito il futuro del Paese, nell’istituzione scolastica e per di più tutto questo è accaduto a pochi giorni dal ventennale dalla morte, per mano mafiosa, di Giovanni Falcone. Il dolore recente per la morte di Melissa e il ricordo struggente dell’attentato di Capaci sono le ARMI che tutti noi abbiamo nel cuore e che ci devono permettere di andare avanti nella lotta ad ogni forma di violenza e prevaricazione, che ormai sono pane quotidiano. Come presidente della Consulta degli Studenti di Potenza mi sento di esprimere ancora una volta il cordoglio e la solidarietà verso la famiglia della studentessa uccisa, intitolando a Melissa “la Giornata dell’Arte e della Creatività” 2012, che deve essere anche giornata della legalità, contro ogni forma di violenza ,di mobilitazione a difesa delle istituzioni democratiche. Maurizio Tauro pres. Consulta degli studenti di Potenza LA RIFLESSIONE «L’hanno uccisa mentre era a “casa” Il dolore è più grande perché in aula ci si sente protetti «Tra i banchi dovremmo solo morire di noia» ERA a “casa” la studentessa Melissa Bassi quando lo scoppio di un ordigno ha spento, insieme con lei, tutti i suoi sogni, i suoi progetti, le sue ambizioni propri di una sedicenne. La domanda che mi tormenta da quando ciò è accaduto non è «chi è l'artefice di tutto ciò» poiché chiunque sia o siano stati i responsabili, non meritano neanche una citazione in un articolo scritto da una studen- tessa. Studentessa era anche Melissa. Uccidendo lei, hanno ucciso anche una parte di me, hanno distrutto l’unica certezza che avevo: la scuola. Tuttavia, ciò che mi sono chiesta principalmente è «perchè»? Perchè proprio a scuola, luogo in cui noi studenti dovremmo solo morire di noia, di paura solo per un’eventuale interrogazione, luogo in cui dovremmo sentirci a casa, protetti, senza timori che possano andare oltre a quello dovuto all’imbarazzo provato nel vedersi davanti il ragazzino che ci piace? Perchè sempre la scuola? Perchè la scuola è il bersaglio più ambito, in ogni situazione? Si pensi ai tagli: la prima ad essere colpita è stata la scuola; ma, quando quei tagli economici diventano tagli di vite allora, davvero, è necessario farsi sentire, cominciare ad urlare per far capire allo Stato e al cosiddetto “Stato nello Stato” che anche se siamo solo studenti. Che se siamo solo ragazzi “ingenui” come lo era Melissa abbiamo la stessa forza, la stessa loro potenza per combattere e rivendicare i nostri diritti di studenti e di futuri cittadini, ma ancor di più il nostro diritto alla vita. Si, abbiamo avuto paura, ma come diceva Paolo Borsellino «chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola». La nostra paura ora si è tramutata in rabbia che è molto più forte della prima, poichè essa ha conseguenze notevoli ed evidenti. Cominciamo da questo articolo, la nostra voce. Andreina Amico liceo classico Orazio Flacco («Un uomo fa quello che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana». John Kennedy) Da parte dei ragazzi lucani l’impegno a non dimenticare «E adesso costruiamo un nuovo modo di pensare» L’ATTENTATO di Brindisi e la morte di una giovane studentessa, hanno sconvolto il mondo degli studenti lucani. Un attentato vile, la cui matrice è ancora tutta da codificare. Non sappiamo sesi trattidi undelitto di mafia, non ne conosciamo la matrice, ma aspettiamo fiduciosi che le forze dell’ordine individuino in maniera inequivocabile l’autore o gli autori di un vergognoso assassinio. Non sappiamo se è stato il gesto di un folle, né se è un atto che si inserisce in quello che alcuni definiscono “strategia della tensione”. Noi abbiamo solo da esprimere rabbia, sdegno, sconcerto per un omicidio che ci lascia inquieti, amareggiati e soprattutto addolorati. La Consulta provinciale degli studenti di Potenza avrebbe voluto esprimere la propria solidarietà, la propria vicinanza alla famiglia di Melissa nella giornata dedicata ai giudici Falcone e Borsellino, avremmo voluto esserci anche noi sulla nave della legalità sbarcata a Palermo. Non c’eravamo, intenti a organizzare la giornata dell’arte che dedicheremo integralmente alla memoria di Melissa Bassi. La ricorderemo tutti, sarà il simbolo di questa giornata. La Basilicata scolastica tutta su stringe intorno alla famiglia d Melissa. E gli studenti lucani faranno di tutto perché mai venga dimenticata una compagna, una ragazza assassinata da un gesto sconside- rato, verso il cui autore è difficile esprimere un segno di pietà. E’ un momento davvero difficile per l’Italia e per il Mezzogiorno in particolare, un momento nel quale tutto sembra soccombere sotto i colpi micidiali della cattiva politica, del malaffare, dell’ingiustizia. La Consulta, in questo momento di particolare tensione, avverte l’esigenza di voltare pagina, di creare una nuova cultura, quella del rispetto verso il prossimo, quella della solidarietà e del riconoscimento dei diritti di ogni uomo, di qualsiasi nazionalità, colore e religione. Nel nome di Melissa vivremo la giornata dell’arte, il prossimo 4 giugno. Alla sua famiglia volerà il nostro pensiero. Torneremo a dare vita a La scuola dell’attentato mille iniziative, anche nel rispetto della sua memoria. Melissa è morta, noi ne siamo addolorati, ma la sua scomparsa potrebbe servire a creare in noi un nuovo modo di pensare, un modo diverso di essere fratelli. Chi uccide un giovane è un essere spregevole, dallo Stato ci aspettiamo fermezze e giustizia. Raffaele La Regina segretario regionale Consulta degli studenti di Basilicata Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 26.05.2012 PAG. 10 Basilicata Mezzogiorno Matera 29 Sabato 26 maggio 2012 Una 39enne in precarie condizioni psichiche è stata trasportata al Cardarelli di Napoli Una donna salvata dall’Arma Tenta di darsi fuoco e riporta ustioni nell’ottanta per cento del corpo Una donna è stata salvata dai Carabinieri mentre tentava di darsi fuoco. Le condizioni psichiche della donna di 39 anni alla base dell’insano gesto. Il tentativo di suicidio è avvenuto n un campo nei pressi di via Montescaglioso. La donna ha dapprima appiccato le fiamme ad un cumulo di sterpaglie; appena il fuoco ha preso consistenza divampando nel campo circostante, si è lanciata tra le fiamme. Fortunatamente, nelle vicinanze vi era un equipaggio della Squadra Radiomobile della Compagnia di Matera impegnato in un posto di controllo. I militari, notata la coltre di fumo, si sono rimessi in macchina al fine di capirne l'esatta provenienza e la causa. Già lungo il breve tragitto sono stati bloccati da una passante che raccontava loro di una donna incontrata alcuni minuti prima, seduta a terra ed in stato confusionale, a cui aveva offerto aiuto, rifiutato poiché la stessa le riferiva che era in attesa di una parente. In realtà, probabilmente, in quegli attimi la donna stava meditando sull'insano gesto che di lì a poco avrebbe tentato di compiere. Infatti, secondo la ricostruzione operata dai mili- La Polizia interviene giovedì sera in via Fiorentini Rubano tubi di rame nei Sassi Due persone ai domiciliari Provvidenziale intervento dei Carabinieri ieri in via Montescaglioso tari dell'Arma, si è rimessa in piedi e dopo essersi addentrata nei campi attraverso uno sterrato ha raggiunto il luogo prescelto. Dopo le parole della passante, i Carabinieri hanno preallertato il 118 ed i Vigili del Fuoco, mettendosi alla ricerca della donna in direzione della coltre di fumo. La tempestività di intervento ha consentito ai militari di estrarre la donna dalle fiamme, alte ed intense anche a causa del forte vento, e di avvolgerla in una coperta richiesta ad un residente della zona che, avendo udito delle forti grida, si era affacciato dalla sua prospiciente abitazione. Soccorsa dal personale del 118, è stata trasportata d'urgenza in prognosi riservata all'Ospedale “Cardarelli” di Napoli nel reparto grandi ustionati avendo riportato gravi ustioni sull'80% del corpo circa. L'incendio è stato immediatamente domato dai Vigili del Fuoco di Matera che hanno impedito che lo stesso arrecasse danni alle abitazioni circostanti e si estendesse alle altre campagne. Alla base dell'insano gesto vi sono le delicate condizioni psichiche che già da tempo affliggono la 39enne e per le quali era in cura. I due militari intervenuti si augurano che il tempestivo intervento possa aver fatto recuperare quei pochi minuti che, considerate le attuali condizioni, potrebbero rivelarsi decisivi per salvare la vita alla donna. Donna che peraltro, nel mentre veniva sottratta all'incendio, a riprova della convinzione del gesto, ha provato a divincolarsi dai Carabinieri per rimanere tra le fiamme. DUE GIOVANI, Francesco Calvi di anni 35 e Fiorentina Jipa, rumena di anni 26, nella notte sono stati arrestati dalla Polizia di Stato per il furto nei Sassi di tubi di rame per la raccolta delle acque piovane. Allertati da una telefonata al 113 giunta intorno alle 23:40, gli agenti della Squadra Volante si sono portati in via Fiorentini, dove due giovani erano stati visti dirigersi dopo aver smontato e prelevato alcuni pluviali metallici dall'edificio sede dell'Università degli Studi di via San Rocco. I poliziotti sono scesi dall'auto ed hanno cominciato a cercarli risalendo i vicoli dei Sassi in direzione dell'Università. Avendo udito dei suoni metallici sospetti, si sono avvicinati al luogo di provenienza senza far rumore ed hanno sorpreso i due intenti a smontare un pluviale da un'abitazione sulla strada. La ragazza è stata subito fermata mentre il giovane è riuscito in primo momento a fuggire a piedi, ma è stato poi individuato e fermato anche lui. Con loro avevano alcuni tubi metallici che avevano già smontato, i quali sono stati sottoposti a sequestro e saranno restituiti ai legittimi proprietari. I due, colti nella flagranza del reato e con precedenti specifici, sono stati condotti agli arresti domiciliari su disposizione della Magistratura. La ragazza risulta essere inoltre destinatario di un provvedimento del questore di avviso orale. Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 27.05.2012 PAG. 11 Basilicata Mezzogiorno 20 24 Ore in Basilicata Domenica 27 maggio 2012 Celebrazioni per i 160 anni dalla fondazione: non solo un’occasione di festa Buon compleanno Polizia Potenza: Panico rivendica il lavoro svolto e respinge le critiche apparse su Repubblica Matera: Errico punta il nesso tra la crisi economica e l’incremento di certi reati «Nè un’isola felice nè un’oasi protetta dal deserto» Quello che preoccupa di più sono le rapine Tornano a crescere i dati della criminalità autoctona «Serve più attenzione alle tensioni sociali» «ANCHE in questa provincia è stato registrato un incremento dei reati di criminalità diffusa, sebbene in proporzioni non rilevanti. Oltre al numero dei reati registrati quello che è aumentato è il numero dei soggetti locali ritenuti gli autori degli episodi in questione, dove fino a qualche tempo fa si registrava prevalentemente una forte immigrazione di criminalità dalle regioni limitrofe». C’è movimento nella mala lucana: nuove personalità emergono in settori lasciati scoperti dopo le operazioni messe a segno negli anni scorsi, e si appropriano anche di altri che erano rimasti di esclusiva competenza dei turisti col passamontagna. E’ l’analisi del questore di Potenza Romolo Panico, che si è rivolto così alle autorità e ai numerosi ospiti presenti all’Auditorium del conservatorio “Gesualdo da Venosa”di Potenza. Panico non ha scansato nemmeno i grandi temi di interesse nazionale. Ricordando l’attentato di Brindisi e quello di Genova, si è chiesto se «si tratti di follia singola o di genesi di un nuovo periodo che molti ricordano», ma «è innegabile - ha aggiunto - che il risultato del recente voto amministrativo costituisca un dissenso e un modo democratico di ribellarsi». A differenza di altri «che non hanno connotati di democrazia». Il questore ha comunque evidenziato che nelle 181 manifestazioni che si sono svolte nel Potentino negli ultimi 12 mesi non è mai «stato superato il limite tra la rivendicazione lavorative e le regole democratiche della rappresentazione del dissenso». La guardia ad ogni modo deve restare alta rivolta all’interno che all’esterno della regione. «Certo è che non è più possibile considerare la propria terra l’isola che non c’è». Ha spiegato questa volta rivolto a tutti i lucani. «Sarebbe bello immaginare il proprio contesto un’oasi in un deserto arido, illudendosi che che ciò che avviene fuori non possa mai superare le mura». Ma evidentemente non è così. Una stoccata è andata comunque agli estremi di senso opposto come l’immagine disegnata qualche giorno fa in un lungo articolo pubblicato su Repubblica che ha suscitato molta discussione, intitolato a Potenza «città dei 21 omicidi irrisolti». «Contrariamente a quanto apparso su un lontano quotidiano nazionale - ha puntualizzato Panico - l’efficacia dell’azione svolta in collaborazione con le altre forze dell’ordine e con la sapiente direzione della Procura distretturale antimafia, è stata elevata e professionale. Quindi i dati che meglio rappresentano quanto accaduto nell’anno appena trascorso. Dall’1 maggio 2011 al 30 aprile 2012,nel Potentino, la Polizia ha arrestato 204 persone, denunciandone 661 e identificandone circa 54 mila. I provvedimenti di espulsione sono stati complessivamente 172 (di cui 81 con accompagnamento alla frontie- ra) e in dodici mesi sono state controllate 44 mila automobili e 226 esercizi commerciali. Sono stati scoperti due omicidi colposi, un omicidio volontario e un tentativo di omicidio. 31i casidi stalkinge 46le persone arrestate per spaccio di droga. Panico si è soffermato su quest’ultimo problema tornato all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni proprio grazie a una recente clamorosa inchiesta condotta dai suoi uomini. leo amato [email protected] UN ruolo che, nel rispetto della legge vede il modo migliore per rendere concreto il senso dello Stato agli occhi dei cittadini. L’intervento del Questore di Matera,Pasquale Errico, ha puntato proprio sul rapporto con la comunità, sulla naturale propensione alla legalità del territorio materano che «Appare refrattario al facile indisturbato insinuarsi di piaghe di illegalità, come anche in ragione di dati obiettivi riferiti alle attività investigative e giudiziarie, risulta non contaminato da pericolose infiltrazioni di criminalità or- ganizzata». Il 160mo anniversario della Festa della Polizia, celebrato in piazza Vittorio Veneto, non trascura alcune elemento dell’attualità. Dall’attentato alla scuola di Brindisi, al terremoto in Toscana fino alla crisi economica che a Matera e in provincia ha colpito con maggiore ferocia. Pasquale Errico non ne dimentica nemmeno uno, abituato com’è ad affrontare le conseguenze del disagio, della povertà, dell’esclusione sociale in quartieri napoletani come Portici, Ponticelli e San Ferdi- I PREMIATI A POTENZA A MATERA Operazione Gattopardo - antimafia: Loreta Colasuonno, Barbara Strappato, Ubaldo Rosa, Michele Cimino, Ferdinando Di Lalla, Antonio Piccirillo (encomio). Antidroga: Michele Pinnelli (lode). FaidadelVulture -antimafia:Barbara Strappato, Ubaldo Rosa, Michele Cimino (lode). Tratta di immigrati: Raffaele Michele Maulella, Nicola Diciocia, Patrizia D’Andrea (lode). Sventato suicidio:Mario Paggi (lode). Operazione anti -ricettazione: Antonio Brindisi, Massimo Gervasio, Ferdinando Di Lalla, Antonio Grasso (lode). Operazione anti-ricettazione: Giuseppe Palermo, Pasquale Volonnino, Saverio Marco Guercio, Rocco Varuzza (lode). Operazione antiriciclaggio: Vincenzo Battifarano (lode). Operazione “Baden Powell”: Barbara Strappato, Marcello Pantone, Michele D’Oronzo, Umberto Francolino, Salvatore Lucia, Gianfranco Martinelli, Maurizio Sabia, Vito Tammone (lode). Operazione antiriciclaggio e truffa: Pasquale Di Tolla, Italo Duca, Gianfranco Martinelli (lode). Contrasto allo sfruttamento della prostituzione: Pasquale Di Tolla (lode). Contrasto alla pedopornografia: Pasquale Basile (lode) Operazione "Rame" (Squadra Mobile)Giuseppe Giasi (encomio solenne). Contrasto alla pedopornografia e alla pedofilia (Sezione Polizia Postale): Filippo Squicciarini (encomio solenne) ; assistente capo Maria Antonella Conte(lode); assistente capo Antonio Elettrico (lode). Sventato suicidio: Domenico Petrara (encomio). Antiriciclaggio e truffa: Luisa Fasano (lode). Operazione antidroga “Bad Boys” (Squadra Mobile) Nicola Fucarino (lode). Antiracket nella fascia del metapontino (Squadra Mobile e Commissariato P.S. Scanzano): Leonardo Santoro, Bernardino Castano ,Antonio Gallicchio ,Nicola Malvasi (lode). Operazione contro la falsificazione delle patenti di guida (Sezione Polizia Stradale): Michele Sardone, Renato Dileo, Leonardo Scalcione (lode). Contrasto all’immigrazione clandestina: (Squadra Mobile e Ufficio Immigrazione); Leonardo Santoro, Bernardino Castano, Cosimo D. Torraco, Vito Stasolla (lode). Operazione contro un’associazione violenta di destra; ispettore Gianluca Festa (lode). Arresto a Pisticci di 3 malviventi per furto e ricettazione: Vito La Casa (lode). nando. Un poliziotto “di strada” come lui non poteva non ricordare la necessità di coniugare assetto normativo e evoluzione dei valori e delle esigenze della società «evitando che un’eccessiva produzione legislativa conduca di fatto all’elefantiasi del sistema normativo». Fondamentale diventa quindi il tessuto sociale «su cui deve essere esercitata una incisiva azione di controllo sui membri della comunità, per ridurre i livelli di collusione e/o indifferenza, nei confronti dei comportamenti illegali ed incrementare la consapevolezza del danno che tali comportamenti arrecano alla vita collettiva e, di conseguenza, al benessere dei singoli cittadini». Lasciato ormai alla storia il compito di limitarsi al controllo dell’ordine pubblico, il poliziotto è chiamato oggi, ad essere interprete del suo tempo. «E’ necessario – ha infatti aggiunto il Questore – seguire le tensioni sociali che potrebbero essere ancora più sollecitate e ampliate dalla situazione economica ed occupazionale con potenziali ripercussioni ed incidenze negative sull’ordine negative sull’ordine pubblico». Il palco delle autorità aveva come cornice naturale i palloncini azzurri tra le mani degli scolari delle scuole elementari materane entusiasti interpreti dell’inno nazionale eseguito dalla fanfara dei Bersaglieri. Quello appena trascorso è stato un anno nel quale sono aumentate del 50% le rapine (da 5 nel 2010/2011 a 10 nei primi quattro mesi del 2012) ma diminuiti i furti segno che il malessere socio economico del territorio tende a far giocare il tutto per tutto a chi vuol ottenere denaro contante senza troppi rischi (lo confermano gli assalti ad uffici postali, soprattutto nella zona metapontina). Nessun omicidio ha segnato l’inizio del 2012, contro un solo omicidio nel 2011 e un annus horribilis che nel 2010 aveva registrato, invece, tre morti (Anna Rosa Fontana il 7 dicembre 2010 e Francesco Di Cuia e Daniel Iliescu il 27 giugno dello stesso anno, ndr.) Il livello di guardia rimane alto, ha precisato il questore Errico, per scongiurare l’estendersi dei fenomeni criminali provenienti dalle regioni vicine, ma il territorio risponde bene. A dispetto di chi temeva gli effetti dell’anno bisestile. Antonella Ciervo [email protected] Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 28.05.2012 PAG. 12 Basilicata Mezzogiorno 22 Matera e provincia Irsina Confronto con gli ospiti per capire e combattere la piaga emergente della droga Lunedì 28 maggio 2012 A tu per tu con il disagio Studenti del Liceo scientifico alla Comunità terapeutica di Santa Maria d’Irsi IRSINA - Gli studenti del Liceo Scientifico di Irsina hanno incontrano gli ospiti della comunità di Santa Maria D'Irsi, a conclusione del percorso che li ha condotti alla realizzazione del progetto “Adolescenti e Rischio: Prevenire le Dipendenze”, proposto dalla prof Eufemia Dicandia, in collaborazione con gli esperti del Centro di cura “Fratello Sole”di Santa Maria D'Irsi: Maria Carmela Ascolillo, Vito Incampo, Caterina Luberto e Roberto Grieco. La novità di quest'anno, è stata rappresentata dalla presenza dei genitori degli alunni, che sono intervenuti durante l'incontro, partecipando attivamente alla discussione del tema. Haaperto ilavoriil presidentedel Centro, Giuseppe Lorusso, che porta i saluti dei soci della cooperativa. Poi il sindaco, Raffaele Favale, che ha osservato: «Sono preoccupato dell'eccessivo consumo di sostanze stupefacenti ad Irsina. -ha esorditoL'arresto di tre uomini in possesso di mezzo chilo di eroina, è un dato preoccupante. Un altro aspetto inquietanteè chedurantela notte,noto spesso giovani che bivaccano con bottiglie di alcol in mano, senza mai notare la presenza dei genitori, che verificano ciò che accade ai propri figli». Il preside del Liceo Scentifico Irsina - Tricarico, nel suo intervento, ha ricordato la vicenda di un suo docente, che, nel tentativo di aiutare I ragazzi dello Scientifico di Irsina a Santa Maria d’Irsi un amico coinvolto in una storia di droga, ne è rimasto drammaticamente coinvolto. Il preside, al termine dei lavori, ha ripreso la parola per incoraggiare i giovani studenti e gli ospiti in cura ad andare avanti senza mollare. «Anche quest'anno mi ritengo più che soddisfatta -commenta Eufemia Dicandia- ho presentato diversi progetti, tutti approvati, che economicamente hanno inciso in modo relativo alla scuola, ma che invece, hanno ampiamente appagato me, ed anche il gruppo di lavoro che hanno partecipato attivamente. Ri- tengo infatti che la scuola -spiega Dicandia- debba offrire iniziative culturali, e sopperire alle mancanze di strumenti da parte delle loro comunità. Il progetto che si chiama: Adolescenti e Rischio, Prevenire le dipendenze, va in continuità con il lavoro iniziato l'anno scorso allo scopo di porre al centro, l'attenzione sulla salute dei nostri giovani e di noi tutti. Altro punto importante conclude Dicandia- e che oggi a questo progetto siano presenti anche i genitori, alfine di instaurare un vero dialogo. Oggi qui con gli ospiti della comunità di Santa Maria D'Ir- si, si conclude il nostro progetto, con uno scambio diretto con gli ospiti della comunità voluto esplicitamente dai nostri ragazzi». Dall'incontro in sintesi alcuni spunti, il dottor Incampo hasottolineato che: «Dobbiamo creare un rapporto diretto con Irsina». Maria Carmela Ascolillo: «Abbiamo accettato molto volentieri questo progetto, speriamo che questo abbia dato innovazione e molto interesse». La studente CarmenLeone ha chiest come si finisce in comunità?, le ha risposto il primo ospite : «Ho studiato, sono laureato, ma da giovane ho iniziato a fare uso di sostanze stupefacenti, iniziato per caso ma questo vizio me lo sono portato fino all'università, dove alla fine mi sono perso, ed ho perso anche i miei obiettivi fino a quando sono entrato in comunità». Lo studente Antonio Masielloha chiesto quale sia il rapporto con i genitori dopo la droga. L’ospite Paolo ha spiegato che i suoi genitori «non c'entrano niente, io sono la pecora nera, ho iniziato all'età di quattordici anni fino a quando sono finiti in carcere, dove ci sono rimasto quattro anni, dopodichè sono arrivato in comunità». Un genitore ha chiesto se la scuola e la famiglia possono aiutare. L’ospite Domenico ha spiegato che: «La scuola e la famiglia possono svolgere un ruolo in primo piano». Abbiamop chiesto notizie sulle nuove patologie derivanti dai video po- ker e la dottoressa Ascolillo ci ha spiegato che «nei giovani la causa principale che induce alla dipendenza dei video poker è determinata soprattutto dalla mancanza di auto stima , che viene cercata nei video poker, il tentativo di vincere che porta ad un senso di appagamento da parte dell'individuo. Consiglia parla del comportamento bigotto attribuito alla società, generando tabù e barriere da parte dei più piccoli che crescevano con una visione distorta dei fatti». Un genitore, infine, ha chiesto cosa accade dopo la fase riabilitativa. La dottoressa Francesca Pesola del Centro di Cassano Murge, in sintesi, ha risposto: «Questa in realtà è la parte più difficile del nostro lavoro, in alcuni casi dopo la fase riabilitativa c'è la famiglia. In altri casi -ha spiegato Pesola- l'aiuto viene da parte delle associazioni e istituzioni del posto, da noi un grosso aiuto ci arriva dalla Caritas e dai Boy scout. Organiziamo giochi, feste strumenti principale per scopi riabilitativi. Pochi davvero sono quelli che riescono a trovare un occupazione». L'incontro tra studenti, ospiti, genitori ed esperti della riabilitazione del Centro è stato intenso, grazie anche all'importanza dei temi trattati. La prof Dicandia ha dato appuntamento ai presenti per il prossimo convegno. Mimmo Donvito [email protected] Policoro Guidati dal rappresentante locale dell’Apt di Basilicata Ferrandina Giugno in protesta L’Olanda è sempre più vicina Stato di agitazione I giovani di “Ideazione Culturale” in visita di scambio POLICORO - I ragazzi del corso di formazione “Ideazione Culturale”Saper fare e far sapere all'Europa che si svolge presso l'ente Enfor di Policoro, hanno concluso nelle scorse settimane un' esperienza di stage in Olanda durato sei giorni. Il gruppo di laureati, con il coordinatore Cosimo Minonni e il tutor Domenico Viola, ha stretto una partnership con l'ente “Maestro Events”e col suo responsabile, il connazionale Aris Spada, al fine di poter approfondire le metodologie in materia di marketing strategico nell'ambito della valorizzazione del prodotto culturale. Maestro Events è un ente impegnato da diversi anni nell'organizzazione di eventi che promuovono la cultura italiana in Olanda con la collaborazione dell'Ambasciata italiana, dell'Istituto di Cultura Enit, Ice e Camera di Commercio Italiana in Olanda. Tra gli eventi di spicco c'è l'“Italië Evenement Smaak en Stijl 2012 geslaagd”e“Stile & Sapori dell'Italia”, che si è svolto presso il meraviglioso Castello di De Haar nell'immensa campagna a pochi chilometri da Amsterdam. Fiera con oltre 250 stand e centinaia di prodotti nostrani, dal cibo all'automobile, al caffè, fino all'artigianato e al turismo, dove i ragazzi di Ideazione Culturale hanno partecipato attivamente portando e distribuendo materiale promozionale dell'Apt Basilicata, delle associazioni Welcome Lucania e La Mela di Odessa e di Balloon Festa del Fumetto e della Letteratura per Ragazzi. Il pubblico olandese ha risposto con molto interesse agli stimoli forniti, occasione questa che ha imbastito interessanti reti culturali con diverse figure istituzionali del posto. Il gruppo lucano ha avuto modo di incontrare anche Antonio Denora, responsabile dell'Apt Basilicata in Olanda, il quale ha spiegato come il territorio olandese sia inserito in uno dei cinque Paesi “obiettivo”, facenti parti delle strategie di sviluppo turistico della Regione Basilicata. Appena rientrati in Italia, i ragazzi di Ideazione Culturale si sono già messi a lavoro per l'ultima parte del corso che terminerà ai primi di giugno con la manifestazione “Balloon”, prima Festa del fumetto e della letteratura per ragazzi (balloonpolicoro.wordpress.com) in programma a Policoro il 2 e 3 giugno, evento finale di un corso di formazione durato quasi un anno e ricco di esperienze e di obiettivi portati a compimento. [email protected] MARCONIA Un arresto per furto MARCONIA - Un pregiudicato 22 enne di Marconia, è stato arrestato con l’accusa di tentato furto di autovettura con l’aggravante di aver agito con violenza su di un bene esposto alla pubblica fede. I fatti si sono verificati la sera del 8 marzo scorso, quando i carabinieri della Stazione di Marconia, sono intervenuti per il furto di un’autovettura Fiat Panda. Il presunto autore, che aveva già provveduto ad infrangere il vetro deflettore, non riuscendo a portare a compimento il suo intento perché disturbato da alcuni passanti, e per l’intervento di ben tre gazzelle dei carabinieri in pochi minuti, vistosi scoperto, è fuggito riuscendo a far perdere le proprie tracce. Il magistrato ha comunque emesso un ordine di carcerazione e per l’intervenuta norma “salva carceri”, e l’arrestato è stato posto ai domiciliari con l’accusa di tentato furto aggravato. I ragazzi del corso di Ideazione culturale alla Mithen FERRANDINA - Sindacati sul piede di guerra alla Mythen di Ferrandina. Filctem Cgil, Femca Cisl e Uilcem Uil dichiarano lo stato di agitazione dei dipendenti dell'azienda valbasentana proclamando lo sciopero per il giorno 4 giugno, uno sciopero di 8 ore per turno dalle 6 del 4 giugno fino alle 6 del giorno successivo. Tanto è stato deciso in seguito all'assemblea tenutasi lo scorso 21 maggio presso lo stabilimento della Mythen nella quale si è preso atto «della mancata erogazione delle spettanze arretrate edello stipendio di aprile 2012, della interruzione del servizio di lavaggio indumenti di lavoro, di una preoccupante situazione economica e finanziaria dell'azienda. Ci si rende disponibili -conclude la breve La Mithen nota firmata da Fernando Mega, Gerardo Casaletto e Francesco Laviero, inviata per Cgil, Cisl e Uil dalla direzione aziendale della Mythen, alla Prefettura ed alla Questura di Matera- unitamente alla Rsu, ad apposito incontro per discutere le modalità di messa in sicurezza degli impianti. [email protected] Nella location del convento di San Francesco l’evento della coop Arenacea Parte il concorso “Irsina Arte 2012” IRSINA - Iniziativa che vince non si cambia. E' parafrasando un motto prettamente sportivo, che si potrebbe presentare l'edizione 2012 di “Irsina Arte”. Il concorso internazionale di pittura della cooperativa Arenacea e Nicola Dinoia è infatti giunto alla sua VIII edizione; e ogni anno attira partecipanti da tutt'Italia e da fuori i confini nazionali. Partito ufficialmente il 20 maggio scorso, l'evento avrà fine il 6 luglio. La location è la solita, il cinquecentesco convento di San Francesco che ospita oggi il Museo Archeologico “Michele Janora". "Soddisfatti gli organizzatori - si legge nella nota diffusa dallo staff della manifestazione -, la cooperativa Arenacea e il pittore irsinese Nicola Dinoia, per la partecipazione di oltre trenta artisti provenienti da Belgio, Olanda, Francia, Romania e che seguiranno a gruppi alterni, da maggio a luglio, i corsi di pittura proposti e speciali workshop sull'affresco e sul mosaico. «Grazie ad Irsina Arte, un pub- blico estero -si legge nello stesso documento- ha la possibilità di scoprire le bellezze paesaggistiche e artistiche di Irsina, le quali per l'occasione diventano laboratori d'arte ed ispirazione per gli stessi artisti. Il soggetto principale del corso è infatti il paesaggio di Irsina e il ritratto. Gli artisti inoltre risiedono in loco per tutto il periodo dell'iniziativa. Sono ospitati in case del centro storico interagendo con il paese e la sua gente, scoprendone la storia, l'arte, la cultura, l'ambiente, l'enogastronomia». Lo spazio telematico di riferimento è sempre www.irsina-arte.com. Il concorso irsinese è da annoverare tra le iniziative locali che guardano al superamento delle barriere geografiche, ma partendo comunque dalle potenzialità e dalle proprietà di territori al margine per varie ragioni. Tra disoccupazione e spopolamento, quindi, si pensa almeno a dare possibilità di rinascita a periferie che in realtà tali non dovrebbero esser mai. Un’edizione di Irsina Arte Estratto da: La Nuova del Sud - 26.05.2012 PAG. 13 Basilicata Mezzogiorno _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Sabato 26 maggio 2012 5 TRIBUNALE E CORTE DEI CONTI Il presidente della sezione regionale di controllo della Cdc traccia un bilancio dei primi mesi di attività “Ho trovato un ufficio con buona produttività” POTENZA - I pareri richiesti dalle pubbliche amministrazioni sono in costante aumento, ma la situazione generale, al momento, nonostante qualche cronica carenza d’organico, non desta molte preoccupazioni. E’ questa la sintesi dell’attività recente della sezione regionale di controllo della corte dei conti, illustrata ieri mattina nel corso di una conferenza stampa dal presidente Ciro Valentino. Incontrando i giornalisti il presidente ha annunciato nuove forme di pubblicazione per le delibere della sezione: le più interessanti saranno infatti diffuse tramiti appositi comunicati stampa, come avvenuto qualche settimana Il presidente della sezione del controllo Ciro Valentino Le decisioni di pubblico interesse saranno diffuse tramite appositi comunicati stampa, come in occasione della vicenda degli Lsu di San Chirico fa in occasione della vicenda degli Lsu di San Chirico Raparo. Ogni parere o decisione della sezione regionale di controllo è comunque consultabile sul sito internet della Corte dei Conti. La sezione regionale si occupa anche del controllo preventivo di legittimità delle varie operazioni economiche e contabili intraprese dagli enti loca- li. Ma le funzioni delle sezioni di controllo, assecondando gli ultimi sviluppi normativi, sono in continuo aumento. Per il momento le criticità individuate sono sempre le stesse, dalla gestione del personale alla poca oculatezza nella gestione delle risorse pubbliche. ”Dal mio arrivo qui in Basilicata - ha commentato il presidente Ciro Valen- tino - ho trovato una situazione molto buona e un ufficio con un’ottima produttività. Per il momento posso quindi dire che l’andamento è abbastanza positivo”. Per l’ex amministratore delegato della Total, Lionel Levha ed altri quattro cade il principale capo d’imputazione Nessuna associazione a delinquere Totalgate, il gup Larocca ha rinviato a giudizio 28 persone con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta Tutti gli indagati rinviati a giudizio Tra gli avvocati anche il ministro Paola Severino di FABRIZIO DI VITO POTENZA - L’impianto accusatorio resta in piedi, ma perde uno dei suoi pilastri. Il gup di Potenza, Rosa Larocca, ha rinviato a giudizio l’ex amministratore delegato della Total Italia, Lionel Levha, e l’ex manager Jean Paul Juguet nell’ambito dell’inchiesta ribattezzata ”Totalgate”, condotta dall’ex pm di Potenza, Henry John Woodcock, su presunte tangenti legate alle estrazioni petrolifere in Basilicata. Nel dicembre del 2008 finirono in manette undici persone. Il reato contestato è quello di corruzione, mentre la procura ipotizzava l’esistenza di una vera e propria associazione a delinquere della quale avrebbero fatto parte anche l’ex sindaco di Gorgoglione, Ignazio Tornetta e altri due manager della società petrolifera, Roberto Pasi e Roberto Francini. Una tesi non condivisa dal gup Larocca che ha prosciolto tutti dall’accusa di associazione a delinquere ”perchè il fatto non sussiste”. In tutto sono 28 le persone rinviate a giudizio, alle quali bisogna aggiungere anche sei diverse società facenti capo a diversi imprenditori coinvolti nell’inchiesta. Dovranno rispondere, a vario titolo, di corruzione, Donato ALIANO Vito BASENTINI Vincenzo BERNARDO Antonio BULFARO Giuseppe BULFARO Marcella CAMOSSI Giovanni CARONE Rocco DI TRANI Nicola DONNOLI Domenico DONNOLI Francesco Rocco FERRARA Roberto FRANCINI Gionni GILIBERTI Roberto GILIBERTI Jean Paul JUGUET Lionel LEVHA Giovanni LEONE Rocco MAZZOLA Nicola MONTESANO Carmine NIGRO Roberto PASI Carmela PORCARI Maria Generosa PORCARI Roberto RUGGIERO Michele SANTANGELO Domenico SANTARSIA Michele SCHIAVELLO Ignazio TORNETTA L’ad di Total Italia, Lionel Levha e il pm Woodcock SOCIETA’ Total Italia Spa Impresa Ferrara Bulfaro Costruzioni Donnoli Costruzioni Dolomiti Appalti Srl L’inchiesta, risalente al 2008, ipotizza un giro di tangenti legato alla gara d’appalto per la realizzazione del centro oli di Corleto Perticara concussione e turbativa d’asta. La prima udienza del processo è stata fissata per il prossimo 26 settembre. Il gup, al termine di una camera di consiglio durata tre ore, ha inotre sancito il non luogo a procedere per Vito Romano, ed ha assolto ”perchè il fatto non sussiste” Vincenzo Pascale, la Ferrostra- de Srl, Donato Orlando e Lucia Orlando, e Gabriella Petrini, ritenuti responsabili, a vario titolo, di corruzione e favoreggiamento. Rinviato a giudizio anche l’imprenditore di Policoro, Francesco Rocco Ferrara, a capo della cordata che, secondo l’accusa, sarebbe stata favorita nella gara d’appalto per la rea- lizzazione del centro oli di Corleto Perticara, nell’ambito del progetto denominato ”Tempa Rossa”. Nell’inchiesta fu coinvolto anche il deputato lucano del Pd, Salvatore Margiotta, assolto nel 2011 per non aver commesso i fatti che gli venivano contestati dopo aver optato per il rito abbreviato. POTENZA - In aula legato della Total Italia, non si sono praticamen- Lionel Levha e di altri te mai visti, ma l’udien- manager della compaza preliminare del pro- gnia petrolifera coinvolcesso Total sarà ricor- ti nell’inchiesta, non è mai sbardata non cato in Basolo per i silicata. nomi ecNel partercellenti dere del collegli indagagio difenti, ma ansivo c’era che per i però anche loro avvospazio per cati. E così l’avvocato il ministro Giulia della giuBuongiorstizia, Paono, conola Severino, avrebbe potuto ap- sciuta soprattutto per profittare di una delle aver difeso, già a partitantissime udienze che re dagli anni ’90, l’ex si sono succedute negli presidente del consiglio, ultimi mesi per verifi- Giulio Andreotti, dalcare, ad l’accusa di esempio, associazioDel collegio la produtne mafiotività del difensivo fa parte sa. Diversi palazzo di anche Giulia i clienti ecgiustizia cellenti del capo- Buongiorno, ex che si sono luogo o dei rivolti alla legale di piccoli tripenalista Andreotti bunali luromana, cani semda Francepre più a rischio chiu- sco Totti a Vittorio Emasura. Ma il guardasigil- nuele di Savoia, da li, avvocato difensore Gianfranco Fini a Serdell’amministratore de- gio Cragnotti. Estratto da: La Nuova del Sud - 26.05.2012 13 PAG. 14 Basilicata Mezzogiorno Sabato 26 maggio 2012 POTENZA CITTÀ Corona in memoria dei caduti e consuntivo delle attività al Conservatorio La Polizia festeggia i 160 anni POTENZA - Questa mattina con inizio alle ore 10.30, presso l’auditorium del Conservatorio di Musica “G.da Venosa” di Potenza, la Polizia di Stato di Potenza celebrerà il 160° Anniversario della fondazione della Polizia. Le celebrazioni cominceranno alle ore 8.45 in Questura con la deposizione da parte del Questore, alla presenza del Prefetto di Potenza, di una corona in memoria dei caduti del- la Polizia dinanzi alla lapide intitolata all’Ag.Sc. della Polizia di Stato Francesco Tammone. Proseguiranno poi al Conservatorio, dove, alla presenza delle massime autorità politiche, istituzionali, religiose, militari e civili, il Questore di Potenza dott. Romolo Panìco traccerà il consuntivo di un anno di attività della Polizia di Stato nella provincia di Potenza. Seguirà la consegna delle onorificenze agli uomini e alle donne che si sono distinti durante questo anno. Il tema dominante della manifestazione è la storia della Polizia, “Storia di coraggio e innovazione” come recita lo slogan di quest’anno. La storia di una istituzione sempre al passo con i mutamenti che sono avvenuti nel Paese, dalla fondazione, che ha preceduto di pochi anni l’unità d’Italia sino ai tempi più recen- Una festa della polizia a Potenza ti; una istituzione formata da uomini e donne che in silenzio, coraggiosamente, ogni giorno, svolgono il loro servizio per la comunità contribuendo alla sicurezza del Paese. Al termine delle celebrazioni si potranno visitare gli stands allestiti da personale della Questura e delle specialità presenti sul territorio dove verrà esposta la strumentazione ed illu- strate le tecniche utilizzate nell’espletamento dell’attività quotidiana. Alla celebrazione parteciperà una nutrita rappresentanza di studenti delle scuole medie del capoluogo molti dei quali saranno protagonisti della cerimonia perché componenti del Piccolo Coro “Mariele Ventre” della Provincia di Potenza diretto da Marisa Melfi, che parteciperà alla manifestazione. Demoliti altri 30 prefabbricati, quasi 50 famiglie trasferite in via Tirreno Bucaletto, lo sgombero va avanti tra i mugugni POTENZA - Continuano dalla Amministrazione le operazioni di sgombe- comunale e coordinata ro dei prefabbricati a Bu- dall’Ufficio Nod di Bucacaletto. In questo conte- letto ha consentito, atsto sono stati demoliti, traverso una azione di nell’ultimo periodo ben mobilità interna, la de30 prefabbricati, 11 nu- molizione di un ugual clei familiari sono in cor- numero di prefabbricaso di trasferimento, ti igienicamente e strutquattro prefabbricati turalmente carenti (tiposono stati oggetto di oc- logia Santangelo) sgomberando cupazione zone di abusiva, Intensificata aree omoper i quali si è provve- l’azione tecnico- genee, al fiduto all’atamministrativa ne di consentire la tivazione Nessuna costruziodelle rine di ultespettive possibilità di allogprocedure riassegnazione riori gi di edilianche con zia sociale l’intervento dei servizi sociali, al per dare risposta alfine dell’emissione del- l’emergenza abitativa le ordinanze di sgombe- della città. Il sindaco di Potenza, ro coatto. In totale sono 45 i nuclei familiari Vito Santarsiero e l’asprovenienti dalla citta- sessore alle Politiche e della di Bucaletto e as- Servizi Sociali Donato segnatari di alloggi po- Pace hanno espresso polari in Via Tirreno. “grande soddisfazione L’azione programmata per l’operato svolto dal- POTENZA - Giovanni Mele è stato eletto Presidente del Sindacato “Venditori ambulanti” della Provincia di Potenza dall’Assemblea dei soci, riunitasi nel salone della Confcommercio il giorno 24 maggio. Del Consiglio Direttivo sono stati chiamati a far parte: Albano Rocco, Cassino Luciano, Iannibelli Antonio, “Assurdo far pagare la Tarsu a case e locali non utilizzati” POTENZA - Il vice presidente del Consiglio Comunale di Potenza, Antonino Imbesi, in una nota, ha comunicato di aver presentato alla valutazione del Consiglio Comunale una modifica del Regolamento della Tarsu che attualmente prevede che anche le “unità immobiliari prive di mobili, suppellettili e non allacciate alle utenze luce, gas e acqua siano soggette a tassazione”. ”E’ davvero anacronistico e fortemente ingiusto – dichiara Imbesi – che si chieda ai cittadini di Pol’ufficio Nod di Bucaletto, diretto dal dirigente Ing. Giuseppe Lisi che dispone di personale di alto profilo, operato che tenza il pagamento di una tassa comunale quale quella dello smaltimento dei rifiuti urbani nel caso di locali ed abitazioni che oggettivamente non ne producono in quanto chiaramente non abitate e non utilizzate. È sempre giusto pagare le tasse ma quando queste, a loro volta, sono eque, legittime e dovute. Ed in questo caso siamo certamente davanti ad un paradosso che merita che il Consiglio Comunale si ripieghi su una modifica che porti all’eliminazione di una vera e ha intensificato l’azione tecnico-amministrativa a seguito dell’assegnazione di 66 alloggi tra via Tirreno e via mare Venditori ambulanti, Giovanni Mele eletto presidente del sindacato potentino Orlando Giuseppe, Carlomagno Domenico Antonio, Cardellicchio Carmine, Mecca Donatina e Di Lallo Nicolino. Il presidente Mele appena eletto ha detto:“Per prima cosa bisogna far capire alle istituzioni che il nostro mestiere è altrettanto importante per l’econo- mia provinciale e regionale, come qualsiasi altra attività in sede fissa”; aggiungendo, poi, “che tale passaggio prioritario dovrà essere accompagnato da un intensa attività sindacale di confronto, soprattutto, con le Istituzioni comunali al fine di risolvere le proble- matiche del settore, come quella dell’abusivismo delle tasse comunali imposte agli ambulanti ed altre problematiche”. Al neo eletto Presidente ha espresso le congratulazioni e l’augurio di buon lavoro il Delegato Confederale Angelo Tortorelli. propria gabella medioevale, che finisce per gravare fortemente sui cittadini in maniera iniqua, irragionevole ed indebita. Sarebbe sufficiente – ha detto Imbesi – sostituire l’attuale dettame dell’art.6 del «Regolamento Comunale per l’applicazione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni» con una dicitura del tipo le “unità immobiliari prive di mobili, suppellettili e non allacciate alle utenze luce, gas e acqua non sono soggette a tassazione”. Egeo, di 3 alloggi in via Oscar Romeo, di 2 alloggi in via Leocavallo, e di un alloggio in via Adriatico, operazione che ha interessato anche quarantacinque nuclei familiari provenienti dalla cittadella di Bucaletto. L’orientamento –hanno concluso Santarsiero e Pace- è quello di procedere, non appena si libereranno le strutture e, compatibilmente con le risorse economiche disponibili, alla demolizione dei prefabbricati senza alcuna possibilità di riassegnazione fatta eccezione dei casi di estremo disagio sociale attestato dalla unità di direzione Servizi sociali in aderenza a quanto stabilito dalle modifiche al Regolamento di assegnazione dei prefabbricati introdotte nel 1998 dal Consiglio Comunale”. CAMPO “PLAYGROUND” POTENZA - Sarà ufficialmente inaugurato questa mattina alle ore 12.30 un campo da gioco all’aperto per pallacanestro “Playground”, realizzato con il contributo di privati in Via Campania. Lo spazio donato al Comune di Potenza sarà gestito dal Principe di Piemonte per garantire sorveglianza e manutenzione. Saranno presenti l’assessore allo Sport Giuseppe Ginefra ed il Sindaco Vito Santarsiero. Estratto da: La Nuova del Sud - 27.05.2012 PAG. 15 _Potenza e Provincia_ Basilicata Mezzogiorno Domenica 27 maggio 2012 15 Per sedare la lite necessario l’intervento di carabinieri e polizia. Per tutti e quattro sono scattate le manette Rissa italo-cinese davanti ai militari Botte da orbi a Melfi: due cinesi e due melfitani litigano per il parcheggio davanti al negozio MELFI - Violenta rissa nel rione Valleverde di Melfi. Protagonisti due cittadini cinesi C.P. Y.P.E., di anni 50 e 26 e due giovani originari di Melfi M.G. di anni 30 e A.D.F. di anni 37. Erano le 20 circa di venerdì sera, quando i due cinesi, che a Melfi da circa un anno gestiscono un negozio di articoli per la casa, stanchi di subire prepotenze da parte dei due giovani melfitani, i quali a sfregio parcheggiavano le loro autovetture sull’ingresso dell’esercizio commerciale, ren- dendo di fatto difficoltoso l’ingresso per i clienti, al verificarsi di un ennesimo episodio hanno acceso una colluttazione verbale per riprendere i due italiani. Immediatamente tra i quattro ne è scaturita un’accesa discussione degenerata al punto da non passare inosservata ad alcuni passanti che hanno subito informato i carabinieri. Sul posto è giunta una gazzella in servizio di perlustrazione proprio nel rione Valleverde, trovando presenti solo i due cinesi nel frattempo I primi ad essere allertati sono stati i carabinieri La colluttazione venerdì sera davanti al negozio gestito dai due asiatici da circa un anno, davanti al quale i ragazzi parcheggiavano l’auto i giovani melfitani si erano già allontanati. Mentre i due carabinieri stavano acquisendo le informazioni del caso, i due melfitani sono ritornati sul posto per riprendersi la macchina. A questo punto, nonostante la presenza dei militari, i quattro uomini hanno ripreso ad azzuffarsi, colpendosi con calci e pugni, tanto che per divi- derli sono intervenuti altri militari e una volante del commissariato di Melfi. Con serie difficoltà gli uomini dell’Arma sono riusciti ad evitare che la cosa degenerasse completamente. I quattro uomini così sono stati caricati sulle autovetture e condotti in caserma dove, espletate le operazioni di rito, sono finiti in arresto per il reato di rissa aggravata e, su disposizione dell’autorità giudiziaria, accompagnati presso le rispettive abitazioni in stato di detenzione domiciliare. L’INTERVENTO “L’amministrazione vuole andare avanti, noi domani faremo un’assemblea pubblica” “Giù le mani da Largo Portanova” Picerno, l’appunto del consigliere Capece sui lavori all’edificio scolastico R itenevamo già , nella precedente amministrazione Salvia, quando ci furono assegnati i fondi per la scuola che era opportuno costruire alcune aule e una palestra annessa al plesso scolastico in Via A.Moro(scuola media), ma considerando tutti gli eventi successivi, ritengo che sia l’ unica strada percorribile. Infatti nell’assemblea pubblica del 25 novembre 2009 , promossa dal mio gruppo consiliare è emerso che a causa del- la tendenziale diminuzione del numero degli alunni che frequentano la scuola dell’obbligo, dovuta alla denatalità, ed aggravata dalle nuove norme circa la formazione delle classi (Riforma Tremonti-Gelmini), non vi è alcuna necessità di ristrutturare l’edificio scolastico sito in Largo Portanova, e che il perseguire tale intento comporta solo un pregiudizio economico per la collettività. Successivamente è stata presentata una petizione firmata da circa 200 cit- tadini di Picerno che ritengono inutile e dannoso il recupero del vecchio edificio, evidenziando anche il problema della frammentarietà e separazione delle classi dovuta alla dislocazione delle aule in diversi edifici non collegati tra loro. Si aggiunge anche il parere dei tecnici incaricati per la progettazione che è sfavorevole a tale intervento in quanto precisano che la vecchia scuola Portanova, composta da due corpi di fabbrica giuntati e realizzati in epoche diverse, si presenta inadeguata a soddisfare sia i requisiti di funzionalità che di sicurezza egli stessi hanno evidenziato un aspetto di non poca rilevanza quale quello dell’assenza di spazi esterni e la pessima accessibilità che non solo priverebbe i bambini delle attività ludiche e didattiche ma renderebbe la struttura scolastica poco sicura per la sua fruibilità. Considerato che l’intenzione dell’ amministrazione risulta essere quella di perse- Veduta di Picerno verare anche dopo che abbiamo sollevato obiezioni, dopo aver visionato con attenzione il progetto definitivo, circa la fattibilità dell’ intervento abbiamo organizzato un’assemblea pubblica sull’argomento per doma- ni e nel frattempo, della questione abbiamo investito anche l’ufficio edilizia scolastica della regione. MICHELE CAPECE Consigliere comunale Picerno Tre anni di Protezione civile Amici del Raparo a Lomio L’associazione valdagrina ha rinnovato il suo direttivo Volontari di scena a Vietri per una giornata dedicata al “Primo soccorso e Bls-D” VIETRI DI POTENZA – “Primo Soccorso e Bls-D”: è questo il tema dell’importante giornata organizzata dall’Associazione Volontari Protezione Civile Vietri di Potenza. La giornata “formativa” si terrà domani, presso il Palazzetto dello Sport di contrada Santa Domenica. Una giornata, totalmente gratuita,dedicata alle manovre di primo soccorso e la formazione per l’utilizzo del defibrillatore. La manifestazione è stata proposta ed organizzata dal gruppo di Protezione Civile di Vietri, grazie all’importantissima collaborazione dell’Associazione Onlus “Carmine Speranza” di Torre Orsaia (Sa) e dell’Associazione “Io Amico del Cuore” di Sant’Antonio Abate (Na). Le due associazioni campane giungono quindi in Lucania per questo importante corso, visto che lavorano molto in Campania. Le stesse associazioni campane promuovono giornate come quella organizzata a Vietri, per istruire e formare volontari e cittadini sull’utilizzo del defibrillatore e sulle attività da svolgere nell’ambito del Primo Soccorso. La giornata avrà inizio alle 9,30 di stamane, con il corso teorico, le prove su manichino, prove simulate con defibrillatore e l’esame finale. A dirige- re il corso sarà il dottor Giuseppe Somma, coadiuvato dai volontari dell’Associazione Onlus “Carmine Speranza”. Una quarantina le persone che prenderanno parte alla giornata e che saranno formate per l’utilizzo del defibrillatore. Non si ferma l’attività di “formazione ed informazione” dell’Associazione Volontari Protezione Civile di Vietri di Potenza”, che proprio in questo mese di maggio compie tre anni dalla nascita. SPINOSO - L’associazione Amici del lago e del Raparo ha rinnovato il suo Direttivo. Ne fanno parte Nicola Lomio (presidente) Carlo Delfino (vice presidente), Labanca Roberto (Cassiere), Petrocelli Antonio (Segretario), Iannibelli Vincenzo, Lardo Maria e Vetrano Anna. E’ un’associazione, sorta nel 2007, che fa della tutela e della valorizzazione ambientale la sua mission considerando l’ambiente nella sua eccezione più ampia. Comunità e territorio devono camminare in simbiosi per raggiungere obiettivi condivisi finalizzati ad incidere su quello che oggi rappresenta la priorità in assoluto: la qualità della vita. Tutela del territorio, quindi, ma non finalizzata esclusivamente alla conservazione dell’ambiente ma funzionale e strumentale a garantire alla popo- lazione residente e quanti vogliono “fruire” della natura l’opportunità di ricercare e trovare uno spazio nel quale soddisfare i propri desideri, nel rispetto della natura. Tutto deve trovare un giusto equilibrio con il contesto territoriale: non è cosa semplice ma l’ambiente può e deve rappresentare il nostro punto di forza ed essere oggetto di iniziative di valorizzazione che consentano, a chi ha deciso di investire nel nostro territorio, di crescere. Territorio non inteso esclusivamente come vincolo ma come risorsa da utilizzare per offrire una opportunità: questo, in sintesi, la linea che l’Associazione intenderà portare avanti nella sua azione. Si attiveranno forme di collaborazione con altri soggetti, Istituzionali e non, per contribuire a superare quello che rappresenta oggi il vero gap della nostra economia turistica: la mancanza di un’offerta turistica organizzata che riesca a produrre reddito per gli operatori locali in maniera sistematica. Amici del Lago e del Raparo è una voce che si aggiunge a quelle presenti nella speranza di poter attivare delle dinamiche virtuose che facciano considerare e parlare della Valle dell’Agri per le sue bellezze e non solo per il suo “nero”, elevato da troppo e da troppi ad elemento distintivo e caratterizzante del territorio. Amici del Lago e del Raparo metterà a sua disposizione le sue modeste risorse (umane ed economiche) per cominciare un percorso teso a costruire un sistema di relazioni per fare in modo che il territorio possa costituire un’opportunità per i giovani. Estratto da: La Nuova del Sud - 28.05.2012 10 PAG. 16 Basilicata Mezzogiorno _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Lunedì 28 maggio 2012 LA BASILICATA DIGITALE Lo switch off terminerà il 6 giugno con Rotondella. A Potenza transizione fino al 1° giugno, giorno in cui “spegne” Matera La Basilicata saluta l’analogico Da oggi il definitivo passaggio della televisione al digitale terrestre: il via oggi dal Vulture Melfese è arrivato a costare attorno ai 20 euro. Una volta collegato alla scart del televisoPOTENZA - Addio righe, re bisognerà procedere alpallini grigi, bianco e nero Un la ricerca dei canali, che per e fastidiosi fruscii audio. Il ripetitore quanto facilitata e intuitisegnale analogico va in pentelevisivo e va potrebbe comunque mansione. Con un annetto di riil logo dello dare in crisi i meno tecnotardo la televisione digitaswitch off logici e i più anziani. Anche le terrestre approda anche lucano, sotto perché, le regioni già pasin Basilicata, tra le ultime un decoder sate al digitale terrestre, regioni, insieme ad Abruzper il narrano, almeno nei primi zo, Molise, Puglia, Sicilia e passaggio al tempi, problemi di stabiliCalabria ad eseguire la digitale tà del segnale, specie per altransizione. Oggi è lo terrestre cuni canali nazionali. Dun“Switch-off day” lucano que ai lucani toccherà arcon i primi passaggi, a parmarsi di pazienza e telecotire da Melfi e l’intero Vulmando e riture Melfepetere più se. La fase di volte la sinto“spegnimenIl calendario della provincia di Potenza Il calendario della provincia di Matera nizzazione to” durerà ● Da oggi verranno coinvolti i comuni a nord della provindelle freuna decina cia come Melfi, Rapolla, Venosa, Barile, Ginestra, Atella, Rapone, Ru● Lo switch-off inizierà quenze. Lo di giorni. Da vo del Monte, Palazzo San Gervasio, Pescopagano, Tolve, Lavello. domani con i comuni di Po“switch-off” oggi al 6 giu● Il 30 maggio toccherà ai comuni di Corleto Perticara, Franmarico, Salandra, Tursi e zone verrà eseguigno circa la cavilla in Sinni, Senise, Sant’Arcangelo e zone limitrofe. limitrofe. to la mattiBasilicata e ● Mentre il 31 maggio passeranno al digitale terrestre i ● Continuerà il 30 magnata del tutti i suoi comuni Marsicovetere, Moliterno, Viggiano, Latronico, Rotonda, Rigio con i comuni di Ferrangiorno sta131 comuni vello, Lauria, Lagonegro, Maratea, Castelluccio Inferiore e zone lidina, Stigliano e zone limitrofe. bilito da ciaeseguiranno mitrofe. ● Il 1° giugno sarà la volscun comuil passaggio ● Il 1° giugno lo switch-off passerà nella maggiorparte ta della città di Matera, ma ne (come ridefinitivo aldei comuni della provincia, città di Potenza compresa. Ecanche dei comuni di Grasportato nelle la nuova tecco alcuni comuni coinvolti in quella giornata: Rionero di Volsano, Irsina, Tricarico, Montescatabelle acnologia teleturne, Castelgrande, San Fele, Muro Lucano, Filiano, Bella, Forenza, glioso, e zone limitrofe. canto). Va visiva. SaGenzano di Lucania, Acerenza, Avigliano, Pietragalla, Ruoti, Picerno, ● Il 4 giugno la tv digitale terrestre raggiungerà i codetto che a ranno quinVietri di Potenza, Oppido Lucano, Genzano di Lucania, Potenza (28 muni di Montalbano Jonico, Policoro, Pisticci, Bernalda, Scanzano Potenza e in di spenti tutmaggio – 1 giugno), Tito, Anzi, Pignola, Brienza, Marsico Jonico e zone limitrofe. alcune altre ti i segnali Nuovo, Paterno, Padula. ● Lo switch-off terminerà tra 5 e il 6 giugno nei comuzone della reanalogici e ● Il 6 giugno eseguiranno il passaggio alcuni comuni a ni a sud della provincia con il comune di Rotondella e con i gione già da attivati solo sud della provincia come ad esempio quello di Viggianello. comuni confinanti. mesi sono riquelli digicevibili alcutali fino al ni canali ditermine dei possibile infatti conservare gitali. E’ opportuna, specie lavori previsto tra il 6 e l’8 Diverse le soluzioni praticaI lucani per guardare la televisione questi apparecchi dotati negli edifici più datati, una giugno. Per continuare a ri- bili. La più facile ma anche dovranno attrezzarsi di un decoder del vecchio e caro tubo ca- verifica degli impianti ancevere i propri programmi la meno economica consiste todico acquistando e colle- tennistici. Per questo Regiopreferiti e ampliare il bou- nel comprare un televisore digitale terrestre o acquistare un gando un decoder per il di- ne Basilicata, Corecom, Arquet televisivo (sarà presen- di nuova generazione con apparecchio di nuova generazione gitale terrestre in un qual- pab, Confartigianato, Cna, te anche La Nuova Tv, ndr) tuner digitale integrato, scesiasi negozio di elettronica. Consumatori e Anaci hansia per quanto riguarda il gliendo tra le centinaia di servizio pubblico (Rai) sia modelli e marche di lcd, led spesa minima che si aggi- te i vecchi televisori, a pat- Nel corso degli anni questi no predisposto un Codice etiper le emittenti private e plasma. In tal caso i luca- ra sui 200 euro, acconten- to che siano dotati di presa supporti sono diminuiti co, un decalogo che gli an(Mediaset, La 7 etc...) basta ni, già provati dalla crisi, do- tandosi degli accessori mi- scart, finiranno in soffitta nelle dimensioni e nei costi. tennisti si impegnano a riun semplice adeguamento. vranno mettere in conto una nimi. Non necessariamen- o andranno rottamati. E’ Tanto che un modello base, spettare. di ALESSANDRO PANUCCIO Nelle zone d’ombra arriva TivùSat La banda ultralarga si fa conoscere Oggi seminario informativo alla Camera di Commercio di Potenza La piattaforma digitale satellitare copre le aree prive di segnale POTENZA - C’è una terza via per i lucani che non volessero cambiare il televisore o comprare un semplice decoder, ma soprattutto un’esigenza per quanti vivessero in zone impervie o con scarsa copertura di segnale. Niente panico, da qualche anno si è inserita in questa fetta di mercato TivùSat, la piattaforma digitale satellitare gratuita italiana realizzata da Tivù s.r.l. (società partecipata Rai, Mediaset e Telecom Italia Media) che nasce come piattaforma com- plementare a quella del digitale terrestre. TivùSat permette di portare al 100% del territorio nazionale la copertura dei segnali televisivi digitali gratui- ti. L’unico costo è quello del decoder, che si aggira sui 100 euro. La piattaforma, oltre a replicare in versione integrale (cioè senza l’oscuramento di alcun programma in palinsesto) l’offerta generalista di sempre (Rai, Mediaset e La 7) consente di accedere a numerosi altri canali del panorama televisivo italiano. La piattaforma -spiega il Presidente di Tivù, Luca Balestrieri (in foto) - ha raggiunto le oltre 1.362.000 attivazioni di smart card, circa 4 milioni di persone. POTENZA - Un seminario informativo su opportunità della banda larga e ultralarga in Basilicata, servizi di comunicazione innovativi, cloud computing. Lo organizza Unioncamere questa mattina, alle 10, nella sala Economia della Camera di Commercio di Potenza (Corso 18 agosto, 34) per un approfondimento sulla tecnologia e i servizi indotti. Marco Vari, ricercatore e titolare del corso Reti di Nuova Genera- zione presso l’Università di Roma Tor Vergata, parlerà di servizi innovativi abilitati dalla banda larga e ultra larga come leva competitiva per le piccole e medie imprese; evoluzione delle tecnologie di rete; dispositivi, applicativi e modalità di accesso (dalla fibra ottica al 3G/4G); impatto dei servizi a banda larga e ultra larga sui processi aziendali; vantaggi competitivi nei processi di globalizzazione dell’economia (benefici tangibili ed intangibili). Il programma prevede anche passaggi di approfondimento sull’impatto del cloud computing sui processi aziendali e i benefici per una PMI; strumenti di marketing digitale; multicanalità e unified communication; strumenti per l’innovazione del business; come amplificare la capacità di comunicazione aziendale attraverso social media e gli strumenti dell’Enterprise 2.0.