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«Superati i sacchetti in amido di mais Quelli “americani” restano i
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LUNEDÌ 16 MAGGIO 2011
il Cittadino
Lodi
PER LA FRAZIONE SECCA DEL PATTUME IL RITIRO SARÀ UNA VOLTA SOLA A SETTIMANA, 3 PER L’UMIDO, REGOLE DIVERSE PER I NEGOZI
Rifiuti, scatta la rivoluzione in centro
Da oggi parte la raccolta a domicilio anche per vetro e lattine
■ Si cambia nella raccolta differenziata in centro storico. Da oggi scatta la campagna “Sveglia!
Non dormire all’umido”, una rivoluzione nel servizio porta a
porta. Dopo settimane di preparazione, con la consegna dei kit
ecologici casa per casa, prenderà
il via il nuovo sistema varato da
comune di Lodi e Astem gestioni. Concretamente, il modello
prevede che, oltre al secco, umido, carta e plastica, le famiglie
dovranno posizionare fuori dalla
porta delle proprie abitazioni anche vetro e lattine. È anche previsto che il passaggio dei camion
per il ritiro del secco venga ridotto di frequenza: sarà una sola
volta alla settimana, invece che
tre.
Una situazione che non ha mancato di generare già qualche difficoltà in alcuni condomini, dopo che sono state rimosse molte
delle campane del vetro. Ma il vero banco di prova sarà a partire
da questa settimana.
Ecco nel dettaglio le informazioni che riguardano le varie zone.
Anzitutto per le famiglie i rifiuti
dovranno essere esposti dalle 19
alle 20. Il centro viene diviso in
tre aree di competenza, in ognuna delle quali ci saranno giorni
diversi per la raccolta.
La zona “A” comprende corso Adda, corso Archinti, piazzale Barzaghi, piazzale Tre agosto, via
Callisto Piazza, via Colle Eghezzone, via del Guasto, via del
Tempio, via della Costa, via Fanfulla, via Battaggio, via Indipendenza, via Isella, via Lodino, via
Maddalena, via Maffeo Vegio,
via Magenta, via Oldrado da
Ponte, via Santa Maria del Sole,
via Solferino, via Benedetti, via
Vistarini, via Cagnola, via Brocchieri. Qui la raccolta sarà così
suddivisa: per il secco il martedì,
per la plastica il sabato, vetro e
lattine il mercoledì, carta e cartone il lunedì, per l’umido passeranno il lunedì, il giovedì e il sabato.
La zona “B” invece comprende:
corso Roma, corso Umberto, corso Vittorio Emanuele, piazza Castello, piazza della Vittoria, piazza Mercato, piazza San Lorenzo,
piazza Broletto, piazzale della
Stazione, piazzale Fiume, piazzale Matteotti, via Acquedotto, via
Castelfidardo, via Cavour, via
Gabba, via Gaffurio, via De Lemene, via Fissiraga, via Garibaldi, via Incoronata, via Cingia,
via Marsala, via Ottone Morena,
via Rossetti, via San Francesco,
via San Martino, via Strepponi,
via Tommaseo, via Verdi, via
Volturno, viale Dante e viale IV
Novembre. Per queste strade i
giorni del ritiro sono così fissati:
per il secco il mercoledì, per la
plastica il giovedì, vetro e lattine
il venerdì, carta e cartone il martedì, l’umido il lunedì, giovedì,
sabato. Poi la zona “C” comprende: largo Donatori del Sangue,
piazza Ospedale, piazzale Medaglie d’Oro, piazzale Zaninelli, via
Agostino Bassi, via Arrigoni, via
Bastioni, via Biancardi, via Borgo Adda, via Delle Orfane, via X
Maggio, via Enrico Mattei, via
Ermenegildo Silvani, via Carducci, via Gariboldi, via Isola
Caprera, via Legnano, via Lungo
A d d a B o n ap a r t e, v i a M e l z i
D’eril, via Nino Dall’Oro, via Padre Granata, via Paolo Gorini,
via Pietro Zamproni, via San
Giacomo, via XX Settembre, viale Savoia, via Giambelli, via Pallavicino. Il ritiro in queste vie è
previsto nei seguenti giorni: il
venerdì per il secco, per la plastica passeranno il sabato, per vetro e lattine il giovedì, per carta
e cartone il lunedì, per l’umido il
lunedì, giovedì e sabato.
Infine diversa è la disciplina per
gli esercizi commerciali, che si
trovano in centro storico (piazza
Castello, corso Vittorio Emanuele, via Gabba, via Del Guasto,
piazza della Vittoria, corso Umberto, via Incoronata, corso Roma, piazza San Lorenzo, via Garibaldi, via Marsala, via Cavour,
via Gaffurio, via Volturno, piazza Mercato, piazza Broletto, corso Adda, piazza Barzaghi, via Lodino, via XX Settembre, via Pallavicino). I rifiuti dovranno essere esposti dalle ore 12 alle 13. Il
ritiro del secco è in programma
martedì e sabato; la plastica il
giovedì; vetro e lattine il lunedì e
venerdì; carta e cartone lunedì,
mercoledì e venerdì; umido (da
esporre come per le residenze,
dalle 19 alle 20) lunedì, giovedì,
sabato.
Matteo Brunello
In breve
Il tavolo della conferenza sulla raccolta differenziata organizzata dall’assessore Simone Uggetti (secondo da sinistra)
! A DOMENICA PROSSIMA
! A VILLA BRAILA
Festa in corso Adda,
slitta per il maltempo
Festa di primavera,
si teme un altro rinvio
Il maltempo fa il “guastafeste” in corso
Adda: è stata rimandata a settimana
prossima la manifestazione organizzata
dai negozianti. Dovevano esserci ieri una
ventina di banchetti, degustazioni di prodotti artigianali, poi auto d’epoca del
club Eugenio Castellotti e le animazioni
per bambini. È stato tutto rinviato alla
prossima domenica. L’iniziativa “Sapori
e profumi di corso Adda” era stata promossa dalle vetrine della via, che avevano anche presentato una petizione in comune per chiedere di bloccare il transito
delle auto nella giornata di domenica. Il
progetto è quello di trasformare un pezzo
di strada in Ztl, dove promuovere eventi
per valorizzare i negozi. Ieri per tutta la
giornata è poi continuata la sperimentazione dell’estensione della Zona a traffico limitato nel tratto di corso Adda, da
corso Umberto all’incrocio con via San
Francesco. Gran lavoro dei vigili per dirigere il traffico delle auto che non potevano passare in corso Adda. La sperimentazione di allargamento della Ztl a Lodi
andrà avanti per tutto il mese.
Anche la “Festa di primavera” è stata
posticipata e il parco di Villa Braila è rimasto vuoto sotto la pioggia. Unico superstite il banchetto dei libri allestito
sotto il portico: già alle dieci c’erano alcuni clienti attratti dalla qualità dei libri
in vendita. «Rifaremo tutto settimana
prossima - ha commentato Eugenio Cerri, presidente dell’associazione civica
“La Braila” che ha organizzato l’evento
-: la maggior parte degli artisti ha confermato la propria presenza, e anche gli addetti all’animazione». L’esposizione di
opere d’arte organizzata in memoria di
Emilio Moroni, infatti, ha raccolto l’entusiasmo di moltissimi artisti del lodigiano,
come ha commentato lo stesso artista
lodigiano Pier Antonio Manca in settimana, così, per chi è interessato, l’appuntamento è per domenica prossima nei vialetti del parco. «Purtroppo tra sette giorni le previsioni dei meteorologi danno ancora pioggia - ha spiegato il custode del
parco cittadini -, speriamo non si debba
rimandare di nuovo la bella manifestazione».
AGLI STATI GENERALI ARMAROLI, DIRIGENTE DEL CENTRO NAZIONALE DI RICERCHE
«Il nucleare non è un’alternativa
Bisogna puntare alle rinnovabili»
■ «Senza un cambiamento drastico
siamo destinati a tornare all’età della pietra»: così ha esordito Nicola
Armaroli, dirigente di ricerca del
Centro nazionale ricerche di Bologna, invitato dagli stati generali del
Lodigiano per una conferenza sul tema “Quale energia per un mondo sostenibile?”. Il professor Armaroli ha
portato dati inattaccabili sull’energia: ne consumiamo troppa. «Possiamo permettercelo, per ora, perché il
suo costo è bassissimo», ha spiegato,
confrontando, per esempio, il prezzo
di un litro di petrolio e quello di un
litro d’acqua. In questo modo, nell’ultimo secolo abbiamo sfamato miliardi di persone e fatto progressi
inimmaginabili nella medicina. A
farne le spese è stato il nostro pianeta, che fatica a sopportare l’uso spropositato di energia ricavata da carburanti fossili, peraltro sempre più
scarsi. Il nucleare non è un’alternativa valida. Su questo ha insistito molto Armaroli, spiegando i problemi
insiti nell’uso di materiale radioattivo: «Anche l’uranio non è infinito, e
in Italia poi non c’è alcun giacimento». Significativo è stato il confronto
con il progetto nucleare finlandese:
sono stati ampiamente superati i co-
Il ricercatore Nicola Armaroli è intervenuto agli Stati generali del Lodigiano
sti previsti e non si sa ancora la data
di attivazione. «Mi piange il cuore
dirlo, ma se questa è la situazione in
Finlandia, pensate da noi cosa succederebbe», ha ammesso, dando voce a
un parere diffuso per cui l’Italia non
è all’altezza del nucleare, sia dal punto di vista organizzativo che economico. Per non parlare della sicurezza. Armaroli ha così distrutto le cer-
tezze di chi crede nell’energia atomica, compresi alcuni colleghi ricercatori - Umberto Veronesi e Antonino
Zichichi in primis - con cui non è andato per il sottile. Le sue proposte,
invece, a detta di qualche ascoltatore
non sono state abbastanza approfondite. La soluzione sta nell’energia
solare. Pannelli fotovoltaici, ma anche centrali a specchi ed eoliche. «Si
tratta di energia non prevedibile, ma
allargando la nostra rete elettrica all’Africa, si potrebbero sfruttare spa-
zi enormi e una maggiore esposizione solare». Bisogna ampliare la propria mentalità, insomma, ma in Italia non si va oltre le buone intenzioni. Dopo aver approvato un piano comunitario che prevede un forte incremento del rinnovabile, il nostro
governo si è già arreso e, in alcuni
documenti programmatici, ha messo in conto di non riuscire a soddisfare l’obiettivo e di pagare una penale.
Federico Gaudenzi
«Superati i sacchetti in amido di mais
Quelli “americani” restano i migliori»
■ «Oggi il concetto di biodegradabilità è diventato aleatorio: i sacchetti
prodotti con amido di mais sono inferiori sotto vari aspetti ai sacchetti
in plastica con l’additivo Ecm, ma i
primi continuano a essere utilizzati
in modo quasi esclusivo, per il semplice fatto che sono considerati biodegradabili». Questa la provocazione lanciata da Marco Castelnuovo,
coordinatore regionale del movimento Fare ambiente, in occasione
del convegno “La rivoluzione energetica”. Sabato mattina, nella sala
chiostro della provincia di Lodi, si è
tenuto un dibattito sul tema delle
nuove energie, organizzato dal gruppo Pdl del consiglio provinciale, dall’associazione Lodi protagonista e
dal movimento Fare ambiente. «I
sacchetti realizzati con amido di
mais possono essere riciclati solo
con spese aggiuntive, non possono
essere utilizzati più volte perché si
rompono facilmente e, inoltre, non
possono conservare i cibi a lungo
perché incominciano presto il processo di degrado - ha spiegato Castelnuovo -. I cittadini dovrebbero poter
scegliere quale tipo di sacchetto utilizzare. Negli Stati Uniti è stato pro-
Il pubblico presente all’incontro in San Cristoforo con il movimento Fare ambiente
Da sinistra, Arensi, Castelnuovo, il relatore Alberto Curioni e Filippazzi in provincia
dotto un sacchetto di plastica con
l’additivo Ecm: ha un costo basso,
può essere riciclato, non rilascia residui tossici e rimane inalterato nelle caratteristiche tecniche e meccaniche». Il convegno si è articolato
principalmente sui vari tipi di energia utilizzabili in alternativa ai com-
bustibili fossili, tra cui anche il nucleare, un argomento molto dibattuto in questo periodo dopo il disastro
del reattore nucleare di Fukushima.
«Fare ambiente è l’unica associazione ambientalista a schierarsi a favore del nucleare, tuttavia la nostra filosofia liberale ci porta a lasciare la
scelta agli italiani: devono essere i
cittadini a esprimersi a riguardo - ha
affermato Francesco Filipazzi, coordinatore provinciale del movimento
-. Certo, dopo quello che è accaduto
in Giappone, servono maggiori controlli nelle centrali, tuttavia in materia di ambiente non ci devono essere
idee precostituite: bisogna essere
aperti a tutte le diverse energie».
Un’apertura confermata dal consigliere provinciale Emanuele Arensi
che ha sottolineato l’importanza di
sviluppare energie alternative in
modo da valorizzare il Lodigiano.
Fortemente impegnati nel nostro
territorio, in questo campo, sono Alberto Curioni, rappresentante della
Formicas solare nel settore fotovoltaico, e Giulio Agnelli, dello studio
Agnelli nel settore geotermico. «Il fotovoltaico è il settore trainante della
green economy - ha affermato Curioni -. In Italia, dopo un periodo di crisi, dovuto all’abrogazione del decreto che dà incentivi per la realizzazione degli impianti, si sta ora riprendendo. In futuro sarà possibile installare un impianto fotovoltaico
vantaggioso rispetto all’energia elettrica, anche senza gli incentivi».
Giovanni Gualterotti
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