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concorso, per titoli ed esame, 2009
Anno IV – Numero 608 AVVISO Ordine 1. Concorso per titoli ed esame, 2009: elenco sedi disponibili 2. Progetto “Un Farmaco per Tutti”; raccolta di farmaci non scaduti Notizie in Rilievo Scienza e Salute 3. Tumore al seno, proteggere il cuore dai danni della chemio 4. Avete mai sognato di cadere nel vuoto? Questione di stress o troppa stanchezza Prevenzione e Salute 5. Tumore del testicolo: 5 mosse per scoprirlo con l'autopalpazione 6. Importanza dei folati nella gestione dell'ipertensione 7. Gli alimenti contro la carenza di iodio Curiosità Perché si parla nel sonno? Mercoledì 25 Marzo 2015, S. Annunziata, Nunzia, Nunzio Proverbio di oggi……….. Scartann scartann, dinto ‘o scarto si fernuto Chi troppo scarta, finisce tra gli scartati CONCORSO, PER TITOLI ED ESAME, 2009: ELENCO SEDI DISPONIBILI Vedi pagina 5 del farmaDAY TUMORE DEL TESTICOLO: 5 MOSSE PER SCOPRIRLO CON L'AUTOPALPAZIONE E' la neoplasia più frequente tra i giovani maschi: la si può combattere con la diagnosi precoce Bastano cinque semplici mosse per scoprire se nel testicolo c'è qualche anomalia che può far pensare ad un tumore. La parola d'ordine è autopalpazione, proprio come fanno le donne con il seno. A dirlo sono gli specialisti riuniti a Madrid per il Congresso della Società Europea di Urologia 2015. «Il tumore al testicolo - spiega Vincenzo Mirone, Segretario Generale della Società Italiana di Urologia - è la neoplasia più comune nei giovani maschi con età compresa fra i 25 e i 49 anni, rappresentando circa l'1% del totale e il 310% di quelli che colpiscono l'apparato urogenitale maschile». L'autopalpazione può rappresentare un valido strumento per scoprire i primi segnali della malattia: basta seguire le 5 regole stilate dagli urologi della Siu. La prima prevede di avvolgere il testicolo, prima uno e poi l'altro, nel palmo delle mani; come seconda mossa, si passa ad esaminarlo, facendolo ruotare accuratamente tra pollice e indice di entrambe le mani. Quindi la terza mossa, il sensibile ausilio delle dita che devono andare a caccia di noduli duri, gonfiori morbidi o tondeggianti o di qualsiasi altra anomalia, riferendone la presenza al medico. La quarta regola dell'autopalpazione è la periodicità della procedura, perché per essere utile deve essere ripetuta mensilmente e dopo un bagno caldo, quando cioè il sacco scrotale è rilassato e meglio ispezionabile. C'è anche una quinta ulteriore condizione di efficacia, ovvero l'inizio precoce della palpazione. (OK,Salute) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: [email protected]; [email protected] SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA PAGINA 2 Anno IV – Numero 608 PREVENZIONE E SALUTE GLI ALIMENTI CONTRO LA CARENZA DI IODIO La mancanza di iodio causa il gozzo, un ingrossamento della tiroide e altri deficit intellettivi. È in corso una campagna di prevenzione “Progetto italiano contro la carenza di iodio in pediatria” promossa dalla Società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica che si concluderà in maggio e prevede appuntamenti informativi in varie scuole di tutta la penisola Per evitare deficit di iodio, molto diffusi tra la popolazione italiana, basterebbe assumere quotidianamente con l’alimentazione 150 microgrammi per gli adulti, 120 microgrammi per i bambini e adolescente, 90 microgrammi per i primi due anni di vita. Dosi raggiungibili utilizzando 5 grammi di sale iodato al giorno per gli adulti e 2 3 grammi per i bambini. In Italia però il consumo di sale iodato è il 55% del totale del sale utilizzato . Pesce, crostacei e molluschi I formaggi vaccini sono gli alimenti naturali che stagionati contengono hanno un maggiore contenuto 30 microgrammi ogni di iodio: il pesce di mare 115 100 grammi di alimento. microgrammi per 100 grammi; i crostacei e molluschi 300 microgrammi ogni 100 grammi. Latte e yogurt contengono dai 10 ai Le uova contengono 9 20 microgrammi ogni 100 grammi microgrammi di iodio ogni 100 grammi di alimento I cereali come pasta, pane, pizza contengono 6 microgrammi ogni 100 grammi di alimento La carne bovina, suina e pollame contiene 3 grammi ogni 100 grammi Frutta e verdura (ortaggi a foglia, pomodoro, frutta fresca) contengono 3 microgrammi ogni 100 grammi. Esistono anche patate e carote iodate che contengono 25-50 microgrammi per 100 grammi di prodotto. CURIOSITA’ PERCHÉ SI PARLA NEL SONNO? Parlare nel sonno (somniloquio) è una normale manifestazione dell’attività notturna del cervello, che non si “addormenta” completamente ma continua a formulare pensieri inconsci, indipendentemente dal fatto che stiamo sognando o no. In alcuni casi questi pensieri ci portano a parlare ad alta voce e a formulare anche frasi di senso compiuto. Colpa dello stress? È un fenomeno molto comune tra i bambini, che non hanno ancora sviluppato il coordinamento tra i centri cerebrali che comandano il linguaggio e i muscoli del volto; ma capita anche agli adulti, specialmente in situazioni di stress particolare o anche per una semplice febbre. Sebbene parlare nel sonno possa essere sintomo di eccessivo affaticamento fisico e mentale, solitamente non viene considerato una malattia, anche se può essere uno dei sintomi di alcune patologie neurologiche. PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 608 SCIENZA E SALUTE AVETE MAI SOGNATO DI CADERE NEL VUOTO? QUESTIONE DI STRESS O TROPPA STANCHEZZA Secondo diversi studi il fenomeno si verifica all'inizio della fase REM per il rilassamento di muscoli e mente: succede a sette persone su dieci A volte è un sogno, molto più spesso una sensazione del tutto reale. Chi non si è mai svegliato di soprassalto per paura di cadere nel vuoto? Si tratta di un fenomeno che "colpisce" sette persone su dieci e si verifica durante l'addormentamento, proprio all'inizio della fase REM, l'ultimo e più profondo stadio del sonno. Il motivo? Il "rilassamento" dei muscoli e della mente, il più delle volte dovuto ad ansia, stress e soprattutto stanchezza. Cadere due volte - Bisogna comunque precisare che la sensazione di cadere nel vuoto durante il sonno può essere di due tipi differenti a seconda se si verifichi durante l'addormentamento oppure nel pieno della fase REM. Nel primo caso si tratta di un sussulto nella fase di transizione dalla veglia al sonno (in inglese "sleep starts"), quando l'organismo subisce un processo di graduale interruzione dei segnali sensoriali e di riduzione del tono muscolare. In altre parole la sensazione non è che un "ricordo" di una caduta avvenuta nella realtà, spesso accompagnata da sogni veri e propri o allucinazioni visive, che provoca il sussulto. Ed è proprio questo fenomeno a essere causato e "aggravato" da stanchezza o stress. Quando invece si sogna di cadere durante la fase REM, quando cioè il corpo è praticamente immobile e "chiuso" agli stimoli esterni, le visioni si fanno più vive e coinvolgenti. Parliamo, in parole povere, di sogni veri e propri. (Salute, Tgcom24) IMPORTANZA DEI FOLATI NELLA GESTIONE DELL'IPERTENSIONE Una pressione alta non correttamente controllata può preludere a gravi eventi cardiovascolari: il giusto mix di farmaci e acido folico può prevenire ictus e infarto Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Journal of the American Medical Association i pazienti con ipertensione che tengono sotto controllo i valori pressori attraverso l’assunzione di un farmaco (in questo caso l’enalapril, un ACE-inibitore) e di acido folico, vedono ridursi significativamente il loro rischio di avere un ictus. Nello studio in questione sono stati inclusi 20702 persone adulte con ipertensione, ma nessuno mai affetto da ictus o infarto del miocardio: in maniera casuale sono stati divisi e hanno assunto solo enelapril (10354 pazienti) l’associazione enalapril più acido folico (10348 pazienti). Risultati: Tutti i pazienti sono stati seguiti per circa 4 anni e si è visto che quelli che hanno assunto l’associazione enalapril più acido folico hanno evidenziato una riduzione del rischio ictus e di eventi cardiovascolari compositi, mentre l’associazione non ha ridotto la percentuale di morte per tutte le cause o di ictus emorragico. I risultati di questo studio sono coerenti con tutti quelli che evidenziano l’utilità dei folati nei pazienti ipertesi che evidenziano carenza di questi nutrienti. (salute, Il Giornale) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 608 SCIENZA E SALUTE TUMORE AL SENO, PROTEGGERE IL CUORE DAI DANNI DELLA CHEMIO Una molecola, ancora in fase sperimentale, riesce a difendere l’apparato cardiocircolatorio dagli effetti tossici dei farmaci chemioterapici I successi delle terapie anticancro consentono a un numero sempre maggiore di pazienti di guarire o di convivere con il tumore per molti anni. Il fatto, piuttosto recente e mai verificatosi prima, di avere così tante persone che sopravvivono alla malattia rende però sempre più evidenti anche gli effetti indesiderati dei trattamenti sul lungo periodo. Circa un terzo dei pazienti, ad es., soffre di danni al cuore causati dai trattamenti. Contro la cardiotossicità che determinati medicinali possono causare sono però già allo studio strategie efficaci. Come una molecola che appare in grado difendere l’apparato cardiocircolatorio dagli effetti collaterali della chemioterapia per il tumore al seno. Un terzo dei pazienti oncologici può avere problemi di cuore Negli ultimi anni sono state sempre più numerose le ricerche che dimostravano come alcuni chemioterapici (ad es. le antracicline) e alcuni medicinali a bersaglio molecolare (generalmente considerati meno tossici) siano potenzialmente responsabili di disfunzioni cardiache e conseguenze indesiderate a livello cardiovascolare, talvolta irreversibili. Questo ha portato alla nascita di una nuova branca della medicina, la cardioncologia, sorta proprio per gestire al meglio il malato oncologico con patologie cardiache (visto il numero crescente di pazienti anziani spesso accade che le due patologie coesistano), studiare gli effetti delle cure sul cuore e offrire gli adeguati rimedi ai pazienti. «La tossicità di alcuni trattamenti è ormai cosa nota – spiega Alessandra Ghigo, ricercatrice del dip. di Biotecnologia Molecolare e Scienze della Salute all’Univ. di Torino -. Sempre più persone superano il tumore, ma le stime più recenti dicono che circa il 32% dei pazienti oncologici potrebbe morire a causa di una patologia cardiovascolare causata dalle terapie anticancro». Cancro al seno: una molecola protegge il cuore dagli effetti dei farmaci Le pazienti con un tumore al seno, ad es., possono avere un rischio elevato di problemi cardiaci perché (a seconda del tipo di neoplasia in questione) vengono spesso trattate con terapie che sono oggi note per la loro cardiotossicità. Come la chemioterapia con antracicline (ad es. doxorubicina) o il medicinale trastuzumab, e l’eventuale aggiunta di radioterapia a questi trattamenti può moltiplicare gli effetti nocivi a livello cardiaco. In uno studio per ora condotto su cavie di laboratorio, Ghigo ha però individuato una possibile soluzione, capace di preservare la funzione cardiaca e proteggere il cuore dagli effetti indesiderati delle terapie: «Abbiamo messo a punto una molecola che inibisce l’attività dell’enzima PI3K, che regola la funziona cardiaca. Abbiamo visto che somministrandola a cavie con tumore al seno curate con doxorubicina la cura protegge il cuore dalla tossicità della chemioterapia. Inoltre non diminuisce l’efficacia del chemioterapico, ma al contrario sembra aumentarne l’efficacia, contribuendo a rallentarne la crescita». Come per tutti i medicinali prima di essere approvati definitivamente, servono ulteriori conferme e sperimentazioni sui pazienti per verificare se davvero questa strategia funziona, «ma trovare il modo di contrastare gli effetti collaterali delle terapie e salvaguardare l’apparato cardiovascolare è fondamentale. Non solo per la qualità di vita futura dei pazienti, ma anche nell’immediato. Spesso, infatti, i medici sono costretti a somministrare dosaggi più bassi di terapia o a interrompere del tutto le cure perché l’organismo dei malati, spesso anziani e comunque già provato dalla malattia, non riesce a reggere gli effetti collaterali». (Salute, Corriere) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 608 CONCORSO, PER TITOLI ED ESAME, 2009: ELENCO SEDI DISPONIBILI (DD n. 75 del 18/03/2015) In Tabella le sedi disponibili. Acerra sede n. 11, 13 14 Agropoli sede n. 5 Avella sede n. 2 Baronissi sede n. 4 Battipaglia sede n. 12 Camerota sede n. 4 Capodrise sede n. 2 Casagiove sede n. 4 Casalnuovo sede n. 9, 10, 11, 12, 13 Calabritto sede n. 2 Castelvolturno sede n. 6 Castelpoto sede unica Centola sede n. 2 Cicerale sede unica Eboli sede n. 10 Forio d’Ischia sede n. 4 Frattaminore sede n. 3, 4 Giano vetusto sede unica Giugliano in Campania sede n. 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28 e 29 Grottolella sede unica Ischia sede n. 5 Marano di Napoli sede n. 13, 14, 15 Marcianise sede n. 9 e 10 Marigliano sede n. 8 Marzano Appio sede unica Melito di Napoli sede n. 6, 7, 8, 9, 10 Mercogliano sede n. 3 Mondragone sede n. 7 Montecorvino Pugliano sede n. 2 Monteforte Irpino n. 2 Montemiletto sede n. 2 Monte di Procida sede n. 3; Monteverde sede unica Mugnano di Napoli sede n. 7, 8 e 9 Nusco sede n. 2 Orta di Atella n. 3, 4, 5 e 6 Pisciotta sede n. 2 Pollena Trocchia sede n. 3 Pontecagnano Faiano n. 1 Pozzuoli sede n. 19, 20 e 21 Qualiano sede n. 6 Quarto sede n. 8, 9, 10 Raviscanina sede unica Sant’Angelo a Cupolo sede n.1 Sant’Arpino sede n. 4 Santa Marina sede n. 1 Scafati sede n. 11 Solofra sede n. 3 Somma Vesuviana sede n. 9 Succivo sede n. 2 Teverola sede n. 3 Trentola Ducenta sede n. 4 Valle dell’Angelo sede unica Villaricca sede n. 8 Volla sede n. 5 e 6 Sedi per Provincia:Napoli 52; Caserta 17; Salerno 13; Avellino 9; Benevento 2 Nel documento si decreta: 1. di pubblicare l’elenco delle 93 sedi farmaceutiche descritte nell’Allegato 1, da assegnare ai candidati risultati idonei al suindicato concorso; 2. di precisare che, con riferimento ai ricorsi pendenti, il numero delle sedi e l’indicazione delle zone, così come elencate nell’Allegato 1, potranno subire variazioni per effetto degli esiti giurisdizionali su alcune sedi farmaceutiche e alla definizione delle zonizzazioni stabilendo, ove necessario, di effettuare un ulteriore atto ricognitivo da pubblicarsi prima della pubblicazione della graduatoria definitiva dei candidati idonei; 3. che le sedi farmaceutiche, dichiarate disponibili, saranno assegnate con le modalità indicate nell’art.10 del bando di concorso; 4. che le farmacie non di nuova istituzione o comunque gestite in via provvisoria l’autorizzazione all’esercizio importa l’obbligo del concessionario di rilevare gli arredi, le provviste e le dotazioni attinenti all’esercizio farmaceutico, nonché di corrispondere agli aventi diritto l’indennità di avviamento nella misura che sarà determinata dalla Commissione della AA.SS.LL. competente. a) Elenco sedi pendenti giudizi innanzi al TAR e che occorre definire i confini di alcune sedi per i Comuni sottoelencati: Comune di Giugliano: Ricorso avverso la Delibera Commissione Straordinaria n.86 del 12.6.2014 di zonizzazione delle sedi; Ricorso avverso i decreti di decadenza delle sedi nn. 15-16-18-20; Ricorso avverso i decreti di decadenza delle sedi 23-24-25; Ricorso avverso il decreto di decadenza della sede n.28; Comune di Orta di Atella sedi farmaceutiche n. 3 e 6. Ricorso avverso i decreti di decadenza; 3. Comune di Succivo sede farmaceutica n. 2. Definizione della zonizzazione della sede e Ricorso avverso il decreto di decadenza; 4. Comune di Montecorvino Pugliano sede farmaceutica n 2. Ricorso avverso il decreto di decadenza; 5. Comune di Melito sedi nn 6-7-9. Ricorso straordinario avverso decreto di decadenza innanzi al Capo dello Stato. 6. Comune di Mercogliano sede farmaceutica n. 3, definizione della zonizzazione 7. Comune di Mondragone sede farmaceutica n.7. Ricorso avverso il decreto di decadenza; 8. Comune di Frattaminore sede farmaceutica n. 3, ricorso avverso il decreto di decadenza; 9. Comune di Mugnano di Napoli sedi nn. 7-8-9, ricorso avverso gli atti comunali di zonizzazione; 10. Comune di Pontecagnano Faiano sede farmaceutica n. 1, ricorso avverso la decadenza della titolarità. PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 608 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca ORDINE: “UN FARMACO PER TUTTI” L’Ordine in collaborazione con Federfarma Napoli, con la curia arcivescovile di Napoli e con il patrocinio della Regione Campania, ha organizzato l’iniziativa benefica “Un Farmaco per Tutti”. Il progetto ha come finalità il riutilizzo di farmaci non ancora scaduti e correttamente conservati donati da cittadini e raccolti nelle farmacie che aderiranno al progetto. Il tutto per finalità umanitarie ed assistenza socio-sanitaria. I farmaci raccolti all’interno delle farmacie resesi disponibili saranno poi smistati ai vari enti assistenziali che hanno aderito all’iniziativa. Modalità di Raccolta: Presso tutte le sedi delle farmacie aderenti all'iniziativa sarà visibile il logo "Recupero Farmaci validi non scaduti – Un Farmaco per tutti" ed all'interno di queste, sarà opportunamente collocato apposito contenitore di raccolta. I cittadini che si recheranno presso le farmacie aderenti per effettuare la donazione, prima di immettere i medicinali nell'apposito contenitore riceveranno la collaborazione del Farmacista, il quale effettuerà le verifiche di cui all’ art.4 del regolamento, annullerà le fustelle (laddove presenti) apponendo un timbro o un'etichetta riportante la dicitura "Farmaco donato. Vietata la vendita, Un farmaco per tutti”. La raccolta riguarderà sia: farmaci non scaduti con non meno di otto mesi di validità le cui confezioni siano integre; farmaci acquistati in farmacia dal cittadino e immediatamente donati. S'intendono integre le confezioni che non presentino evidenti danneggiamenti ed in cui siano chiaramente identificabili il nome commerciale o il principio attivo, il lotto e la scadenza e quant’altro sopra indicato. Sono esclusi: i farmaci che appartengono alle tabelle delle sostanze stupefacente e psicotrope (Testo aggiornato del DPR 309/90), i farmaci da conservare a temperature controllate (catena del freddo) i farmaci ospedalieri (fascia H). Sono altresì esclusi i flaconi e tubetti non sigillati. Sarà cura del Farmacista verificare le suddette condizioni. Coloro i quali intendono partecipare all’iniziativa potranno segnalarlo ai responsabili del progetto, in rappresentanza di Ordine e Federfarma: Vincenzo Santagada, cell. 339 8177933 Riccardo Iorio, cell. 335 8393178 Mariano Fusco, cell. 348 514 3155 I Colleghi che hanno intenzione di aderire al progetto sono invitati presso la Nostra sede il giorno Mercoledì 01 Aprile p.v. alle ore 14.00 per ricevere chiarimenti e dettagli sull’iniziativa.