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Collezionismo. La magnifica ossessione

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Collezionismo. La magnifica ossessione
 Rosita Lappi Collezionismo – La magnifica ossessione www.aracne-­‐rivista.it Collezionismo. La magnifica ossessione
Legando le opere tra loro in quella che P.
di Rosita Lappi
Valéry ha definito vertigine della mescolanza, il
collezionista ordina le opere in una misteriosa
(Conferenza tenuta presso l’Associazione Percorsi
relazione di senso e riordina, nel contempo,
Estravaganti a Rimini, 11 aprile 2010)
l’infinita geografia del proprio mondo interiore.
Nel suo ultimo romanzo, Il museo
dell’innocenza, Orhan Pamuk (2008) ci offre
Il collezionista possiede una preziosa
una splendida storia di amore per gli oggetti
qualità, la capacità di meravigliarsi del mondo e
toccati dalla esistenza di una donna molto amata
dei suoi oggetti, di intuirne la potenza
e perduta, nella Istanbul degli anni ‘70. Questo
evocativa, di entusiasmarsi della loro scoperta,
scenario urbano e intimo sarà minuziosamente
di creare nessi tra i grandi capolavori e le
ricostruito a sua volta come teatro e come
piccole cose che ne hanno costituito il contesto
museo della storia d’amore dei due giovani
storico, dando un’immagine più completa della
protagonisti. Un museo che, al di fuori della
cultura del passato (Benjamin, W. 1966).
finzione letteraria, è in via di allestimento in un
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Rosita Lappi Collezionismo – La magnifica ossessione www.aracne-­‐rivista.it palazzo di Istanbul grazie ad un accordo tra la
dignità del ricordo. Ma tutta questa mole di cose
città e lo scrittore. Tutto il libro è ispirato dalla
affettive non riesce a restituire al lettore la realtà
passione del recupero di memorie affettive e dal
di Fusun ma solo la sua parvenza. Lei, a cui
desiderio
come
tutto è dedicato, sfugge continuamente e non è
testimonianza della loro esistenza. Oggetti
mai possibile conoscerla in ciò che sente, vive,
quotidiani,
insignificanti,
pensa. Ogni persona che l’ha conosciuta ne
invisibili quasi, per il solo fatto di essere stati
mostra qualcosa che la rende ancora più
partecipi della vita di Fusun e Kemal e del loro
ambigua e sfuggente, indefinibile, lontana. In
amore,
della
realtà ognuno parla di sé, solo di sé rispetto a
memoria: biglietti del tram, fotografie di luoghi
Fusun, a cominciare da Kemal. Questa storia
e scorci della città, giocattoli della loro infanzia,
parla della centralità dell’oggetto del desiderio e
vestiti, libri, gioielli, spille, pettini, frammenti
della sua continua perdita, che proprio a causa
infiniti di quotidianità. L’amore del narratore,
della impossibilità di possederlo, si fa sempre
dolorosamente
più desiderato e lontano.
di
i
mantenerle
più
diventano
ordinari,
luminosi
sopravissuto
vive
oggetti
alla
morte
dell’amata Fusun, eleva ogni futile cosa alla
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Rosita Lappi Collezionismo – La magnifica ossessione www.aracne-­‐rivista.it Lungo il corso dei secoli un’immensa
merce a prezzi bassi ci tentano non con la
opera di preservazione e catalogazione degli
qualità ma con la quantità, stimolando in noi un
oggetti più preziosi è stata intrapresa da tanti
bisogno dilatato, un’avidità inarrestabile di cose
mecenati e collezionisti in musei, archivi e
che poi si accumulano nei nostri frigoriferi,
collezioni pubbliche e private, contro la
dispense,
dispersione, la confusione e la frammentarietà
immersi in una complessa frammentazione
in cui versano le cose di questo mondo.
riaggregata. Come lo sono le città stesse con i
(Benjamin, W. 1966)
loro palazzi e manufatti di epoche diverse
Bisogna subito dire che il bisogno di
armadi,
giustapposte,
cantine,
stratificazioni
garage.
di
Siamo
secoli
che
accumulare cose è un tratto comune. In ogni
compongono la storia in una forma diversa da
casa le cantine e i solai sono stipati di cose
quella ufficiale, una storia alternativa (Benjamin
inutili di cui non riusciamo a separarci e che
W. 1986). Come lo sono le nostre case, approdi
spesso ingombrano gli spazi di vita. Il mercato
e sedimentazioni di scelte fatte nel corso degli
stesso così improntato al consumismo ci induce
anni. Un grandioso caos minimo che appare ai
all’accumulo; le catene di negozi di ogni tipo di
nostri occhi non solo composto e coerente ma
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Rosita Lappi Collezionismo – La magnifica ossessione www.aracne-­‐rivista.it dotato di uno stile rassicurante e famigliare e
che
continuamente
e
Quando l’impulso fondamentale è il
quotidianamente
dominio assoluto sulle cose, la relazione non
riordiniamo, ricomponiamo, distruggiamo e
può che essere di possesso e gelosia, di
ricicliamo. Gli acquisti usuali e ordinari di tutti i
egoistica avidità. ll collezionista può esserne
tipi tendono a ingombrare e tracimare, a
tanto avvinto da intraprendere una ricerca
sovrastarci.
inesausta dei suoi oggetti di desiderio, fino ad
Si può affermare che accumulare cose
esserne talvolta posseduto. Si chiedeva Mario
senza una loro organizzazione spaziale e senza
Praz (1958) fino a che punto era lui il
catalogazione non possa essere considerato vero
protagonista della sua avvincente ossessione o
collezionismo, ma una grave forma di cupidigia.
invece era il succube delle cose che non sapeva
La sistemazione organizzata è un dialogo
più controllare. Spesso le cose accumulate da
continuo con gli oggetti, che diversamente
entusiasmi inappagabili perdono la vita sotto
resterebbero solo caos e marasma soverchiante,
una coltre di polvere come un mausoleo
vuoto di senso, senza significati. Puro horror
dimenticato dal tempo. Una sorta di cimitero
vacui.
degli oggetti, ammassati e svuotati della loro
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Rosita Lappi Collezionismo – La magnifica ossessione www.aracne-­‐rivista.it funzione, una “dimensione catacombale” nella
perdita. Una procedura di immortalità illusoria
definizione di Achille Bonito Oliva.
(Molfino F., Mottola Molfino A., 1997). Queste
Come mestamente osservava Praz, il
attitudini hanno per alcune persone un assoluto
collezionista non esce molto bene dalla lente
valore vitale e di sopravvivenza del Sé.
della psicoanalisi, in effetti le prime ricerche
L’altro modo di possedere, ed è quello che
psicoanalitiche hanno particolarmente messo in
voglio qui presentare, è invece espressione del
evidenza il tratto anale del possesso, e cioè
desiderio di una relazione con l’oggetto che sarà
l’avidità, l’egoismo, il controllo onnipotente
investito di aspetti erotici. L’amore lo preserva,
sulle cose, e la loro preclusione agli altri. Ma
lo protegge, lo fa vivere come segno di
anche il controllo onnipotente sulla morte, nella
evoluzione e di civiltà. Da questo forte
forma spesso di dare la morte agli oggetti
sentimento di familiarità e relazionalità nascono
pensando di tenerli in vita tramite il loro
le raccolte pubbliche e private di opere d’arte. Il
possesso. Qual è la cosa più amata dal
collezionista è spesso un autodidatta archeologo
collezionista? Quella che ancora non possiede;
del gusto, un rabdomante di perle rare alla cui
il collezionista lotta contro la paura della
consacrazione intima e spesso segreta consegna
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Rosita Lappi Collezionismo – La magnifica ossessione www.aracne-­‐rivista.it il proprio piacere.
quella particolare vergogna del collezionista, di
Nelle cose sono trattenute memorie del
cui parla anche Orhan Pamuk. La difficoltà di
passato, ritratti di ciò che siamo stati. Si può
sintonia con il prossimo lo scoraggia, perché
pensare che collezionare sia un modo molto
misurerà sempre la distanza distonica tra sè e gli
creativo di elaborare il lutto di perdite affettive
altri che spesso deridono la sua mania. Sono
e un modo di padroneggiare percorsi e snodi
figure emblematiche di questo tipo nella
della vita altrimenti attraversati dal malessere. Il
letteratura: il cugino Pons, dell’omonimo libro
collezionare allora diventa un’isola di serenità o
di Balzac, personaggio colto e raffinato
una abitudine a cui ci aggrappiamo per non
collezionista
precipitare in stati di deprivazione e di vuoto. Il
conversatore e beniamino di tante case alto
collezionista compulsivo spesso è una persona
borghesi, ma ingenuo e disarmato come un
solitaria, isolata e incompresa dalla propria
bambino;
comunità. Eppure anche il collezionista più
affezionati amici il germe dell’avidità per i suoi
strano e originale desidera condividere con altri,
tesori, farà una rovinosa fine e crollerà tutta
ma ne è impedito spesso dalla timidezza o da
l’impalcatura affettiva di cui si era illuso fino ad
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di
oggetti
quando
si
d’arte,
insinuerà
amabile
nei
suoi
Rosita Lappi Collezionismo – La magnifica ossessione www.aracne-­‐rivista.it allora. Come pure il sinologo Peter Kien, del
mercanti d’arte e di antiquariato, e che sono alla
romanzo Auto da fè di Elias Canetti, che a
base delle gare d’asta dove si combattono
seguito della bramosia della domestica e del
battaglie in cui la posta in gioco è non solo
portiere e di altre complesse vicende, si lascia
l’oggetto
bruciare insieme a tutti i suoi preziosi libri.
godimento sublime sul rivale, come avviene in
Scrive Balzac in Il cugino Pons che i
amore.
collezionisti sono gli uomini più passionali che
desiderato,
ma
il
trionfo
e
il
Remo Bodei (2009) distingue l’”oggetto”
esistano al mondo.
dalla “cosa”. Gli oggetti diventano cose quando
Talvolta la passione del cercare assomiglia
si svincolano dal loro semplice valore d’uso e
alla cupidigia del cacciatore per le sue prede, o
sono investiti di affettività, di significati
del
del
simbolici e valenze intellettuali, quando sono
competitore che lotta scaltramente con un rivale
inseriti in sistemi di relazioni, quando sono un
a cui desidera soffiare la preda. Le procedure di
prolungamento proiettivo della persona, quando
ricerca
complici,
sono legati a ritualità e sacralità. La loro perdita,
poliziesche. Caratteristiche ben conosciute dai
al pari della perdita delle persone, alimenta, per
conquistatore
sono
che
spesso
fa
razzie,
segrete,
o
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Rosita Lappi Collezionismo – La magnifica ossessione www.aracne-­‐rivista.it Freud (1917), un lutto che ne segnala il
Bruce Chatwin, preferirà in gran segreto
residuato vuoto interiore, la perdita della
distruggere la sua collezione di meravigliose
energia libidica che essi fornivano. L’oggetto-
porcellane di Meissen, piuttosto che lasciarle
sé, come viene definito da Kohut, o l’oggetto
nelle mani di funzionari e freddi burocrati del
soggettivo, nella definizione di Winnicott, due
museo staliniano che la voleva requisire “per il
psicoanalisti che hanno particolarmente studiato
popolo”.
i bisogni narcisistici, sono un prolungamento
A chi lasciare la propria adorata collezione
del loro possessore. Scrive Puccini S. (1998)
dopo la propria morte? Il collezionista si pone
che il collezionista pensa che i suoi oggetti,
questo problema nel timore che verrà intrapresa
quando sono persi, come in caso di furto, o
dagli
quando sono lontani da lui, per un prestito ad un
all’amore con cui lui aveva legato le cose tra
museo, patiscono il suo stesso dolore, sono
loro. Se non dispone una destinazione vincolata,
come cani senza padrone, o animali in gabbia
spesso le collezioni vengono disperse. Ma,
che si lasciano morire. Questo è il motivo per
disperse nel mondo, altri collezionisti le
cui Kaspar Utz, dell’omonimo romanzo di
ricomporranno
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eredi
una
in
dispersione
altre
indifferente
sistemazioni
di
Rosita Lappi Collezionismo – La magnifica ossessione www.aracne-­‐rivista.it amorevole cura. “Oggetti orfani” li definisce
definizione della soggettività e identità del
Lydia Flem (2005), oggetti che dobbiamo
collezionista. Come la conchiglia raccolta su
svuotare dalla casa dei genitori deceduti e che
spiagge esotiche, al cui interno si sente il
portano le tracce della loro vita e del loro uso e
rumore del mare, le cose trattengono sensazioni,
amore, oggetti con un’anima, e che siamo
segni concreti del nostro passaggio nel mondo,
chiamati ad adottare o a disperdere. Le cose,
che
scrive Borges nella poesia Las cosas (1981),
perché la memoria mentale è labile. Al loro
“dureranno più in là del nostro oblio; non
sottile potere sensuale l’estimatore soggiace. Gli
sapranno mai che ce ne siamo andati”.
oggetti sono impregnati di memorie.
desideriamo
trattenere
materialmente
Ma perché gli oggetti da collezione, siano
Queste cose amate sono un Nostos, una
essi di fattura preziosa come un’opera d’arte,
possibilità di ritorno in luoghi ormai immaginari
siano umili oggetti di uso quotidiano, sono così
e lontani ma dove abbiamo lasciato il cuore, a
seducenti per il loro estimatore? Sembra che
qualcosa di noi che era legato alla felicità, alla
essi emanino un’aura che va ben oltre le
leggerezza, alla curiosità, a persone amate. La
valenze fin qui descritte e partecipino alla
conoscenza che abbiamo del mondo è immersa
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Rosita Lappi Collezionismo – La magnifica ossessione www.aracne-­‐rivista.it negli stimoli sensoriali che ci guidano e
segrete di conservazione della propria vita
orientano a riconoscere cose e persone e a
interiore.
familiarizzare con loro. Allora la monomania
Un mio paziente, appassionato collezionista,
del collezionista potrebbe rispondere al bisogno
ricorda che da piccolo esigeva di ricevere come
di riconoscere il già conosciuto, che così lo
dono due giocattoli identici; uno lo usava senza
tiene nella trama familiare della sua esperienza
problemi, l’altro lo teneva ancora intonso sotto
e rende “visibile” queste peculiarità gradite,
il lettino, per paura di restare senza del tutto, nel
rassicurandolo sulla loro permanenza. Sarà una
caso il giocattolo si fosse rotto o perso. Era un
sensazione che gli oggetti trovati però non
ordinatore sistematico e usava criteri di
potranno mai veramente soddisfare, e da qui la
collegamento segreti e incomprensibili, per cui
coazione a non fermarsi.
il riordino che veniva fatto dalla madre nella sua
La radice di questo piacere è spesso
stanza poteva sconvolgere il suo piccolo mondo
infantile e potente, racchiusa, come per i miei
di segni e sensi, fino alla catastrofe. Per un
pazienti quando erano bambini, nelle strategie
analogo motivo, seppelliva anche certi piccoli
oggetti nel giardino, e grande fu la sua
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Rosita Lappi Collezionismo – La magnifica ossessione www.aracne-­‐rivista.it commozione quando, ormai adulto, durante i
dall’attenzione di una persona amata e che lo ha
lavori di ristrutturazione della casa paterna,
amato profondamente? E’ stato così per un altro
trovò una scatolina con delle biglie colorate.
mio paziente che lega l’inizio della sua passione
Forse le aveva protette da qualcosa di
collezionistica ai pomeriggi passati col nonno
incombente che avrebbe significato la loro
tra i suoi libri antichi, ad accarezzarli col tatto,
perdita e, identificandosi con queste piccole
sentirne l’odore, conoscerne la particolarità
cose preziose, aveva protetto sé stesso in un
della carta, della brossura, a parlare delle storie
momento di paura e di difficoltà. La sua lotta
della sua giovinezza. L’amore per il nonno si è
contro l’angoscia di perdersi e contro l’angoscia
così saldato alla ricerca di documenti storici del
di andare in frantumi cominciò fin da piccolo e
periodo in cui il nonno era giovane e si è
orientò ossessivamente ma anche creativamente
permeata della devozione che aveva per lui. E’
tutta la sua personalità.
stato così che la collezione è divenuta un
Si può dire che il collezionista sia devoto ai suoi
organismo vivo in continuo movimento, tra
oggetti, ma come potrebbe essere altrimenti se
acquisti e permute, ma anche una zona franca
questi gli sono stati offerti dall’amore e
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Rosita Lappi Collezionismo – La magnifica ossessione www.aracne-­‐rivista.it nella sua vita di cui solo lui aveva la chiave e il
calore, il suo odore, il suo modo di contenere,
significato.
che instituisce quella modalità di contatto
Un interessante punto di vista e di
relazionale che nello sviluppo infantile consente
interpretazione psicoanalitica di questo contatto
al bambino non solo di sentire lei, ma di sentire
seducente ci viene dagli studi sull’esperienza di
se stesso sulla propria superficie di contatto,
contatto profondo, intesa come una forma di
attraverso i propri sensi, come una esperienza di
esperienza di sè che origina e si forma da
coesione. Molto più tardi, scrive Ogden, nel
sensazioni sulla superficie del corpo. Scrive
corso dello sviluppo, le sensazioni di comodità,
Ogden T. (1992) che le relazioni oggettuali
sicurezza, coesione, intimità, dolcezza, e la
sono
di
stessa bellezza, saranno associate a queste prime
“contiguità” fin dalla nascita, nel rapporto
esperienze di forme di contatto. E’ così che il
dialettico fra l’esperienza dell’unità con la
concetto di “contatto” assume un valore di
madre e quello della separatezza da lei.
esperienza profonda tra due creature che si
sperimentate
in
una
modalità
E’
l’esperienza fisica dell’essere tenuti dalla
sentono
madre, la sensazione della sua pelle, il suo
dell’oggetto da collezione avrà probabilmente
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in
sintonia.
Il
valore
sensuale
Rosita Lappi Collezionismo – La magnifica ossessione www.aracne-­‐rivista.it una qualità molto vicina a queste esperienze di
sua presenza fisica perché la sostituisce con
immersione
l’oggetto,
nelle
sensazioni
primarie
di
contiguità.
preservandone
L’orsacchiotto
evoca
il
la
benessere.
morbidezza
Bisogna qui richiamare anche il concetto
dell’abbraccio materno ma è nello stesso tempo
di oggetto transizionale studiato da Winnicott
un oggetto concreto, reale, un nuovo amico per
(1971) L’oggetto transizionale è un oggetto
il bambino, con cui può fantasticare fantasie di
trovato-creato dal bambino nel passaggio che va
gioco
dall’esperienza di fusione con la madre alla
generatrice di fantasia. Gli oggetti transizionali
separazione da lei, di cui il bambino trattiene
dunque,
l’odore e il calore e il senso di tenera e morbida
passaggio dalla concreta presenza della madre
tenuta. Tenendo con sé l’oggetto, come un
al suo simbolo, alla sua rappresentazione
orsacchiotto o una copertina, il bambino
mentale che consentiranno al bambino via via di
ripercorre e rivive la sensazione di fusione
staccarsi da lei e di creare altre situazioni dove
avvolgente avuta con la madre. Nello stesso
egli sarà creatore del suo mondo. Si può pensare
tempo è distaccato da lei, non ha bisogno della
che per il collezionista questo passaggio di
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inesauribili.
Ha
rappresentano
cioè
una
una
qualità
situazione
di
Rosita Lappi Collezionismo – La magnifica ossessione www.aracne-­‐rivista.it transizione dal concreto al simbolico sia ancora
tratta del tema del “compagno immaginario”.
molto vivo e produttivo ma nello stesso tempo
Chi ha un compagno immaginario ha un mondo
non possa però rinunciare agli oggetti concreti,
di amici sempre pronti a rispondere al richiamo
simboli materiali della reminiscenza sensoriale,
del loro amico. Anche il collezionista, come il
ne ha sempre bisogno per riprodurre una
bambino, ha un suo mondo visionario e molto
sensazione piacevole che teme di potere perdere
organizzato tanto da divenire un serbatoio
per sempre.
continuo
e
inesauribile
di
appagamento
Ciò che rende la collezione particolare
narcisistico e affettivo. Le cose tengono
dunque è il suo potenziale di fantasie e di
compagnia! Inizialmente la psicoanalisi non
creatività che alimenta un piacere rinnovato
vedeva gli aspetti positivi di questo fenomeno, e
ogni momento. Possiamo allora riscontrare nella
considerava il compagno immaginario come un
passione del collezionista un altro motivo
povero sostituto di amici reali, ma ben presto ci
infantile molto importante legato alla risorse
si è resi conto del valore del mondo di fantasia
che il bambino escogita nel popolare la sua vita
del
interiore di figure amichevoli e di conforto. Si
sopravvivenza della vita psichica (Adamo S.).
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bambino
come
difesa
arcaica
della
Rosita Lappi Collezionismo – La magnifica ossessione www.aracne-­‐rivista.it I resoconti clinici mettono in evidenza
consente all’Io di sopravvivere in un rifugio
come la creazione di un amico immaginario
della mente, come in un bagno amniotico di
faccia da sponda a vissuti di inanità, di agonia
storie e di oggetti benigni che l’avvolgono di un
psichica in bambini esposti a dolori, solitudini e
vissuto segreto ed onnipotente (Botella C. e S.
perdite che spesso passano sotto la soglia di
2001). Ma questo, se può essere indispensabile
comprensione e di aiuto degli adulti. E’ come se
in un regime di necessità e di sopravvivenza,
il bambino provvedesse da sé al bisogno di
non può durare a lungo; quando ci costruiamo
conforto e compagnia (Lappi 2001). I compagni
un guscio sufficiente a proteggerci, poi ci si
immaginari si collocano nella categoria degli
deve ribellare contro il guscio perché può a
oggetti transizionali e avrebbero la funzione di
lungo anche imprigionarci (Bion 1966).
fare da custodi narcisistici del bambino,
La caratteristica di questi personaggi è di essere
preservando in fantasia una possibilità di
interni e nello stesso tempo di avere per il
comunicazione e di dialogo custodendo, dentro
bambino una realtà tangibile, tanto da richiedere
la storia fantasiosa, il senso di vita profondo del
agli adulti di tenerne conto nei loro movimenti
bambino. Mantenere un mondo di fantasia
nello spazio fisico, così che lo stesso spazio
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Rosita Lappi Collezionismo – La magnifica ossessione www.aracne-­‐rivista.it degli adulti diventa affollato di presenze
Meglio un mondo di fantasia che nega la realtà
affettive. La creazione del compagno diventa a
traumatogena, piuttosto che il nulla narcisistico
volte una emergenza familiare, anche perché il
della mancanza di investimento amorevole.
bambino dà l’impressione di essere soggiogato
L’eruzione della maniacalità, come si possono
da questa presenza, come un Doppio ambiguo e
intendere forme esasperate di accumulazione di
inquietante, che convoglierà le tracce di vissuti
oggetti, consente di mobilitare esperienze
emotivi pesanti del suo mondo interno (Funari
coesive del Sé. Questo mondo di presenze
E., pag. 4). Il tema del Doppio, del gemello
ricorda molto il mondo di presenze del
immaginario, e l’esperienza del “Peturbante”
collezionista, oggetti del mondo esterno carichi
(Freud 1919) dunque, appartiene a questa area
di un valore soggettivo, che vengono giocate in
di presenze parallele.
infinite relazioni tra loro e che rispondono al
In queste evenienze, la creazione di un
bisogno
onnipotente
del
mondo segreto può essere una protezione in cui
possederle e controllarle.
assentarsi ed implica che un giorno si potrà
Naturalmente
venirne fuori, che qualcuno ci troverà e parlerà.
si
collezionista
parla,
per
di
il
collezionismo, di pulsione feticistica. Il feticcio
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Rosita Lappi Collezionismo – La magnifica ossessione www.aracne-­‐rivista.it è un oggetto-simulacro in cui l’incorporazione
Gli oggetti possono essere investiti anche di un
di elementi della persona amata sono fortissimi
senso sacrale, reliquie destinate a sostituire un
e inconsci. Il feticcio viene investito di valori
potere santificato, oggetti mediatori tra l’uomo
fallici, potenti, che il feticista può dominare e
e la divinità a cui sono donati e dedicati, come
dunque essere così rassicurato del suo potere
intercessione di benevolenza o per placarne le
sull’oggetto.
ire.
Come
scrive
la
Chasseguet-
Smirgel (1987), il feticcio mira a ottenere non
L’oggetto da collezione può avere tratti dell’uno
tanto una soddisfazione genitale, che pur è
e dell’altro, data la complessità della vita
perseguita in modo quasi meccanico, ma a
psichica e delle strade per padroneggiare le
raggiungere uno stato di esaltazione narcisistica.
ansie di base.
Il feticcio è una sorta di bacchetta magica. La
L’attività del collezionare sembra essere
sua presenza modifica la realtà, così che i
per alcuni l’unico modo di preservare e
sentimenti di inferiorità, di perdita e di morte
trasmettere la memoria e di procedere nel
non esistono.
futuro. Colpisce anche il fatto che spesso il
collezionista organizza anche altre raccolte oltre
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Rosita Lappi Collezionismo – La magnifica ossessione www.aracne-­‐rivista.it quella principale, come fossero rivoli di un
Essi stimolano un’attività intellettuale molto
discorso fluviale di reperimento e catalogazione
ricca e originale.
del mondo. Vi sono sempre dei rapporti segreti
Il collezionare sembra, in conclusione,
tra un tema e un altro, porte di comunicazione
un’attività frutto dello sviluppo che non termina
spesso inconsapevoli.
con l’età adulta e prosegue tutta la vita. Forse
La cosa interessante del collezionismo creativo
determinata dal bisogno di riflettersi in un
è dovuta dunque al fatto che l’oggetto di
universo concreto e palpabile per non smarrire
devozione è sempre disponibile al gioco, al suo
la propria identità; forse caricata da bisogni
uso fantasioso, alle sensazioni piacevoli di cui è
infantili, da affetti frustrati e da fantasie
una potente sorgente evocativa. Gli oggetti
magiche; forse mossa dalla pulsione narcisistica
amati hanno una qualità narrativa che attende
di esibirsi insieme o accanto alle cose, e per
che qualcuno la possa scoprire e rinarrare, ma a
questa
loro volta possono essere investiti di proiezioni
manifestazione di una creatività che non ha
che ne arricchiscono la loro vocazione narrativa.
potuto esprimersi in altre vicende della vita;
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via
sentirsi
ammirati;
forse
Rosita Lappi Collezionismo – La magnifica ossessione www.aracne-­‐rivista.it forse segno di una sensibilità particolare nei
opera una resa alla bellezza. Dalla terza in poi,
confronti del fluire del tempo (Puccini, cit).
una resa totale al piacere. “Il quadro che
preferisco è sempre l’ultimo, o meglio, quello
Il collezionismo d’arte contemporanea
che ancora non possiedo.”
Il collezionismo d’arte dei nostri giorni ha
Il mercato dell’arte rappresenta oggi un
una sua specificità. Collezionare arte può
sistema molto particolare e complesso, ormai su
rendere la vita molto vivace, segretamente
base mondiale, dipendendo da un tipo di
godibile, florida di contatti e produttiva di
collezionismo di grande potere contrattuale e
infiniti sviluppi e piacere. Comprando arte
capace di determinare il valore delle opere su
contemporanea, il collezionista diventa parte
base
integrante di un mondo, quello dell’arte e del
diventati figure potenti anche i curatori dei
mercato,
grandi
che
è
affascinante
e
molto
speculativa.
musei
le
Contestualmente
cui
collezioni
sono
possono
coinvolgente. Mi diceva un collezionista che
determinare la carriera di artisti altrimenti
l’acquisto della prima opera è stata una resa
sconosciuti. E’ un volano dal giro vorticoso e
timida al desiderio. L’acquisto della seconda
dagli aspetti molto interessanti anche per il
19
Rosita Lappi Collezionismo – La magnifica ossessione www.aracne-­‐rivista.it piccolo collezionista che ha a disposizione una
accanto al suo artefice è un’emozione per alcuni
scelta enorme di opere e di artisti e la sua
senza pari. Ne viene particolarmente sollecitata
ambizione speculativa e ambizione estetica e
l’esperienza di fruizione intellettuale e la
sociale ne è molto sollecitata. C’è però una
comprensione del percorso concettuale fatto
sostanziale differenza tra i collezionisti per
dall’artista.
passione e coloro che lo fanno per speculazione,
Si dice che il passo che intercorre tra la
questi ultimi tolgono l’anima agli oggetti d’arte
simpatia per l’artista e il feticismo sia minimo.
facendoli diventare merce per avidi (Poli F.,
Si dice maliziosamente che il collezionista
cit).
gradirebbe di più acquistare l’orecchio mozzato
Il rapporto con gli artisti a noi coevi è possibile
di Van Gogh piuttosto che le sue opere.
anche attraverso una conoscenza diretta, un
Verissimo! Alcuni collezionisti si innamorano
dialogo che si snoda seguendo le mostre, le
del loro beniamino da non potere sopportare che
fiere d’arte, visitando gli studi, intrattenendo a
abbia vita autonoma. Recentemente Boltanski
volte con loro veri rapporti di stima e di
ha fatto un contratto con un suo collezionista
amicizia. Partecipare alla genesi dell’opera
russo permettendogli di vedere la sua vita
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Rosita Lappi Collezionismo – La magnifica ossessione www.aracne-­‐rivista.it privata in esclusiva attraverso riprese televisive,
Preparazione
culturale
e
sensibilità
in cambio di una sfida-vitalizio: contratto di
estetica sono requisiti indispensabili per dare
possesso dell’artista in esclusiva. Il desiderio di
vita a collezioni di qualità.
essere lì nello studio mentre avviene la
grande spessore hanno contribuito in modo
creazione ha le caratteristiche del furto del
determinante a valorizzare e promuovere artisti,
pensiero, carpirne il percorso concettuale e della
come leader d’opinione per altri collezionisti,
fantasia e cogliere quel momento magico in cui
ascoltato consigliere presso musei e istituzioni
l’oggetto viene creato e diventa arte, per alcuni
culturali,
ha un valore orgasmico. Con il suo artista ci fa
effettivamente dona a istituzioni pubbliche la
l’amore. Ed è così che quando l’artista delude e
sua
viene
collezionista
organizza
e
principale su cui non solo si basava il suo
mercante
quando
mercato ma anche quel conforto di adorazione e
dell’arte (Poli F. 2007).
abbandonato
dal
suo
mecenate
raccolta,
critico
promuove
vicinanza affettiva, l’effetto può essere per lui
devastante.
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Personalità di
dell’arte
e
curatore
mostre,
interviene
sul
quando
quando
mecenate
mercato
Rosita Lappi Collezionismo – La magnifica ossessione www.aracne-­‐rivista.it Riprendo, per concludere, il romanzo di
un altro spazio, mentre il resto dell’umanità là
Orhan Pamuk Il museo dell’innocenza. Alla
fuori continua a fare la propria vita. Questa
morte dell’amata Fusun, Kemal cerca di
sospensione del tempo e dello spazio, che nella
alleviare il dolore e la morsa della sua
sensazione di pace e di raccoglimento si fanno
ossessione per lei. Inizia a fare viaggi all’estero
una
e a visitare molti musei. All’interno di questi
dell’eternità, dell’infinito, ed è esattamente ciò
spazi silenziosi, nella strana atemporalità di
che accomuna tutti i collezionisti nel rapporto
questi musei il suo dolore viene alleviato. Nei
di
suoi
collezione.
viaggi
all’estero
visita
un
numero
sola
dimensione,
contiguità
fusionale
è
la
con
dimensione
la
propria
incredibile di musei dedicati alla memoria, ne
In una atmosfera che è intima, onirica,
visiterà alla sua morte ben 5723, di tutti
spirituale, il collezionista si intrattiene con i
conserverà
una
propri oggetti, oggetti di devozione e di
collezione nella collezione. In questi musei farà
conforto, sconfiggendo la morte. Ci sarà sempre
un’esperienza fondamentale, il Tempo diventa
un altro oggetto da cercare, da aggiungere, in
il
biglietto
d’ingresso,
Spazio, e lui imprigionato in un altro tempo e in
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Rosita Lappi Collezionismo – La magnifica ossessione www.aracne-­‐rivista.it una inesausta lotta contro la morte. Le mille e
BIBLIOGRAFIA:
una notte, le mille e una storia di Sherazade.
Adamo S. (a cura di) Il compagno immaginario,
Questa storia ci suggerisce che dietro ogni
Astrolabio 2006, Roma
ossessione può nascondersi una delusione, un
Benjamin W. , Parigi capitale del XIX secolo,
dolore, una ferita spirituale che è impossibile
Einaudi 1986, Torino
rimarginare e che cerca però una condivisione,
Benjamin W., “Eduard Fuchs, il collezionista e
forse solo consolatoria, talvolta impossibile, con
lo storico”, in L’opera d’arte nell’epoca della
gli altri. Ma se gli oggetti trovano una storia che
sua
li racconti, come è stato per Kemal, allora si
riproducibilità tecnica, Einaudi 1966, Torino
apre il loro segreto e la condivisione con gli
Bion, W. Il cambiamento catastrofico, Loescher
altri è possibile.
1981, Torino
Bodei R. La vita delle cose. Laterza 2009, Bari
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limite
primigenio
Rosita Lappi Collezionismo – La magnifica ossessione www.aracne-­‐rivista.it Rosita Lappi è psicoterapeuta e psicoanalista, membro Ordinario Pomian K., Collezionisti, amatori e curiosi, Il
con funzioni di training della Società Italiana di Psicoterapia saggiatore, 2007
Psicoanalitica (S.I.P.P.), di cui è stata Segretario scientifico e Praz M. La casa della vita. Mondadori 1958,
docente dell’Istituto di Formazione. E’ membro dell’International Milano
Association for Art and Psychology. Ha pubblicato saggi di psicoanalisi e arte su riviste specialistiche. Nel 2009 ha fondato Puccini S. , Le sentinelle della memoria. S. E.
l’Associazione culturale Percorsi Estravaganti, con cui cura eventi (vedi Puccini S. Il corpo, la mente e le passioni,
culturali e progetti artistici. Nel contesto di queste attività ha Roma CISU 1998
creato nel 2011 Aracne rivista d’arte on line. Rella, F. La vertigine della mescolanza, in Lotus
international, 18, 1982.
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Gioco
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25
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