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l`isola della ninfa calipso iv b
L’ISOLA DELLA NINFA CALIPSO OGIGIA lavoro della classe IV B anno scolastico 2015-2016 Ogigia, nell'Odissea di Omero è l'isola dove Odisseo si trovò a sostare per sette anni dopo le lunghe avventure e i pericoli corsi durante il suo ritorno dalla guerra di Troia. DESCRIZIONE L’isola, nella descrizione di Omero, è tutt’altro che inospitale: il mare violaceo circonda una terra rigogliosa, dove s’innalzano pioppi, cipressi, verdeggiano prati di viole, il tutto annaffiato da fontane che versano limpide acque. Lo stesso Ermes, seppur giunto fin laggiù controvoglia, rimane affascinato da quello spettacolo naturale. A Ogigia non c’è nemmeno un frutto proibito né un serpente tentatore, ma solo un’affascinante fanciulla. È immersa nel silenzio, Ogigia, un silenzio interrotto dal verso di qualche uccello marino, un silenzio che, a lungo andare, dev’essere diventato odioso, addirittura assordante, a Odisseo, smanioso di tornare a casa. L’AMORE PROFONDO DI CALIPSO PER ODISSEO Calipso vive sull’isola di Ogigia insieme ad altre ninfe che, come lei, trascorrono le giornate tessendo e cantando. Abita in una grande grotta, ed è lì che accoglie Odisseo quando approda solo sull’isola, dopo essere scampato alle tempeste marine di Scilla e Cariddi. I due diventano amanti, ma la loro storia non è del tutto felice in quanto egli è consapevole della necessità di tornare ad Itaca. Odisseo passa con Calipso ben sette anni, durante i quali la ninfa si innamora profondamente di lui, tanto da volergli concedere il dono dell’immortalità, fino a che gli dei non la costringono a lasciarlo ripartire. L’ADDIO DI ODISSEO E CALIPSO Dal libro quinto dell’Odissea: «Sul promontorio, seduto, lo scorse: mai gli occhi erano asciutti di lacrime, ma consumava la vita soave Sospirando il ritorno.» (v.151-153) «Ma il giorno, seduto sopra le rocce e la riva, con lacrime gemiti e pene il cuore straziandosi, al mare mai stanco guardava, lasciando scorrere lacrime.» (v.156-158) (trad. di Rosa Calzecchi Onesti) Odisseo soffre nella sua staticità forzata, che asseconda con il movimento incessante del mare. Calipso si reca sul promontorio per annunciare ad Odisseo che è arrivato il momento di lasciare Ogigia, anche se dispiaciuta Calipso non può contrastare il volere di Zeus. Prima di lasciarlo però gli ricorda che rimanendo con lei sarebbe potuto divenire immortale e che non avrebbe mai assaporato la vecchiaia. Odisseo ancora una volta rifiuta, il voler tornare in patria, dalla propria famiglia e dalla sua amata Penelope contrasta ogni proposta, per quanto essa grande sia.