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AMBASCIATE D`ITALIA ALL`ESTERO

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AMBASCIATE D`ITALIA ALL`ESTERO
AMBASCIATE D’ITALIA ALL’ESTERO
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Ambasciata d’Italia a Mosca
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Ambasciata d’Italia a Vienna
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Ambasciata d’Italia a Praga
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Ambasciata d’Italia a Sofia
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Ambasciata d’Italia a Budapest
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Ambasciata d’Italia a Varsavia
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Ambasciata d’Italia a Bucarest
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Ambasciata d’Italia a Bonn
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Ambasciata d’Italia a Tirana
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Ambasciata d’Italia a Belgrado
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Ambasciata d’Italia a Parigi
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Ambasciata d’Italia a Kabul
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Ambasciata d’Irlanda a Roma
AMBASCIATE D’ITALIA ALL’ESTERO
Ambasciata d’Italia a Mosca
LAVORI APPALTATI
d’acanto si alternano a stemmi. Dall’ingresso,
Restauro conservativo delle facciate ed
si entra in un vasto ed ampio locale che a
impermeabilizzazione tetto di copertura;
destra presenta una scala scolpita in legno,
in stile Tudor. In questa sala, detta da ballo
ristrutturazione e restauro conservativo
e di rappresentanza, con il soffitto decorato
degli interni della residenza e della can-
con stucchi dorati e affreschi floreali, avven-
celleria diplomatica e amministrativa;
ne la tragica fine dell’Ambasciatore tedesco
Mirbach-Harff, ucciso dai terroristi socialri-
ristrutturazione edificio uffici consolari;
voluzionari con la mira di indurre la Germania
a riprendere le ostilità con la Russia, nel 1918.
rifacimento degli impianti idrico-sanitario,
Attirato con un pretesto nella sala da ballo,
elettrico, telefonico e trasmissione dati;
l’Ambasciatore fu raggiunto dai colpi delle pistole degli attentatori che fecero anche esplo-
impianto di condizionamento “camera
dere un ordigno per aprirsi la via di fuga.
asonica”;
Il palazzo sede della cancelleria e della re-
Superata la sala da ballo si giunge in una
sidenza fu costruito nei primi anni del 1900
splendida stanza da pranzo completamen-
da un ricchissimo commerciante, un tale
te rivestita in legno che, nella parte termi-
Signor Berg e successivamente, dopo il tra-
nale, aggetta verso l’esterno con un giar-
sferimento da Pietrogrado a Mosca, diven-
dino d’inverno coperto con ampie lastre di
Nella foto l’ingresso della residenza dell’Ambasciata
ne sede dell’Ambasciata della Germania.
vetro. È proprio questa copertura traspa-
italiana a Mosca e uno dei salotti interni.
La facciata richiama motivi inglesi nel porti-
rente che consente il giusto grado di illu-
co d’ingresso e italiani nelle complesse de-
minazione alla suddetta sala da pranzo.
corazioni. Ciò corrisponde allo stile eclettico
Al piano superiore è localizzata la cancel-
del periodo di riferimento quando era di mo-
leria diplomatica che grazie ad un grande
da unire vari stili per conferire maggiore im-
“open space” baricentrico, riesce a sfrut-
portanza alla costruzione. Ne sono chiaro
tare funzionalmente i grandi ambienti nati
esempio le colonne del portico dove le foglie
certo per scopi totalmente differenti.
ristrutturazione degli uffici militari.
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AMBASCIATE D’ITALIA ALL’ESTERO
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1 I Uno dei salotti della residenza;
2 I Corridoio della cancelleria diplomatica;
3 I Scala in stile Tudor;
4 I Particolare della sala da pranzo;
5 I Impermeabilizzazione del tetto di copertura;
6/7 I Particolare del restauro conservativo delle facciate.
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AMBASCIATE D’ITALIA ALL’ESTERO
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AMBASCIATE D’ITALIA ALL’ESTERO
Ambasciata d’Italia a Vienna
LAVORI APPALTATI
mò Vienna costringendo il Cancelliere all’esi-
Ristrutturazione ed adeguamento impian-
lio, il palazzo non era ancora terminato.
to termico a vapore.
Il disegno della facciata, di evidente richiamo neoclassico, è oltremodo semplice: la
residenza privata è al secondo livello; al pri-
Nella foto il salone delle feste dell’Ambasciata
mo piano nobile con alte finestre e balconi
d’Italia a Vienna.
centrali mentre nel piano terra la Cancelleria
occupa quei locali che un tempo erano siL’Ambasciata d’Italia in Vienna ha sede nel
curamente gli uffici privati di Metternich.
condo il gusto di un uomo che aveva su-
Palazzo Metternich, uno degli edifici più
Nel grande seminterrato vivevano un tem-
perato i settanta anni, spazi contenuti e
prestigiosi della città, ascqistato nel 1908,
po numerosi domestici e fino a pochi anni
pertanto in origine la dimensione degli am-
costriuto a partire dal 1846 su progetto de-
fa l’antica cucina serviva ancora per prepa-
bienti non corrispondeva all’attuale siste-
gli architetti Johann Romano e August
rare i ricevimenti dell’Ambasciata.
mazione che è invece il frutto di continui
Schwendenwein nell’area del Renweg, sul-
Questa descritta non è però la situazione
rinnovamenti dal 1908 fin quasi ad oggi.
lo stesso sito dove era locaòlizzata una pre-
approvata in prima persona dal Cancelliere
La grande sala da ballo fu infatti costrui-
cedente villa di due livelli realizzata in gran
in quanto inizialmente nessuna delle sale da
ta nel 1910 dal Duca di Avarna mentre il
parte in legno. Nel 1848 quando la rivolu-
ricevimento o da pranzo era molto ampia.
secondo piano è stato completamente
ziopne degloi studenti e dei borghesi infiam-
Metternich eresse infatti il suo Palazzo se-
rinbnovato nel 1969.
Ambasciata d’Italia a Praga
LAVORI APPALTATI
L’immobile attualmente sede dell’Ambasciata
Rifacimento centrali termiche a vapore ed
d’Italia venne acquistato nel 1924 ed era un
acqua calda;
tempo residenza della nobile famiglia Thune
Hohenstein.
impianto di condizionamento “camera
D’aspetto imponente, fa parte di un vasto
asonica”.
complesso architettonico risalente al rinascimento appartenente prima ad una nobile famiglia cittadina poi alla famiglia Slavata.
Nella foto lo scalone d’onore della residenza del-
Nel 1672, Jan Slavata acquistò cinque ca-
progettato nel 1870.
se contigue ampliando notevolmente il palazzo. Un suo discendente costruì, tra il
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1710 ed il 1720 l’edificio com’è attualmen-
reti decorate con affreschi sul tema “La vi-
te sul progetto dell’architetto italiano
ta dell’uomo”. La parte interna che affaccia
Giovanni Santini che in quel periodo fu mol-
sul cortile fu rimodernata nel 1817 in stile
to attivo nella regione dove eresse numero-
impero ed è sovrastata da un alta torre cam-
se chiese e basiliche. La facciata, stile ba-
panaria. Due passaggi coperti collegano il
rocco, è di pierta intagliata; il portale è de-
palazzo con la chiesa di Santa Maria che fi-
corato con le aquile dello stemma dei
no al l 1860 appartenne all’ordine dei tea-
Kolowat e con grifoni. Lo scalone d’onore
tini per poi passare, fino al 1950, a quello
fu progettato nel 1870 da J. Zitek e le pa-
dei Padri Redenzionisti.
AMBASCIATE D’ITALIA ALL’ESTERO
Ambasciata d’Italia a Sofia
LAVORI APPALTATI
Il possesso del bel palazzo neoclassico da
Rifacimento della centrale e dell’impian-
parte dello Stato Italiano avvenne per per-
to termico a vapore;
muta a seguito del trattato di S. Germano.
Al piano terreno la residenza gode della
impianto di condizionamento della “ca-
fruizione di un giardino disposto su due
mera asonica”.
lati che consente all’immobile un ampio
respiro dalle strade antistanti ormai dense di traffico.
Nella foto la residenza lato giardino.
Gli interni sono arredati con sobrietà ed
eleganza: mobili antichi, quadri e tappeti
trattamento dell’intonaco: mentre il primo
conferiscono ai grandi ambienti un carat-
livello è rifinito con fasce orizzontali a ri-
tere confortevole e tra essi si evidenzia in
cordare i palazzi rinascimentali, gli altri
particolare la grande bivlioteca.
piani sono intonacati con una finitura li-
Il secondo livello, il piano nobile, risulta
scia che consente, in corrispondenza del-
oltremodo affascinante grazie anche alla
l’atrio centrale, di far realizzare un dise-
luminosità che penetra dalle grandi fine-
gno arcuato all’alto fascione e la conse-
stre di facciata. In facciata la scansione
guente creazione di una gradevole varian-
dei piani è modulata attraverso il diverso
te alla regolarità dell’impianto.
Ambasciata d’Italia a Budapest
LAVORI APPALTATI
La cancelleria dell’Ambasciata d’Italia ha at-
Ristrutturazione edile ed impiantistica
tualmente sede in un palazzetto d’inizio se-
(termico, idrico, elettrico, telefonico e di
colo localizzato in un arioso viale di Pest che
sicurezza) dell’intera sede;
nel corso dei decenni ha cambiato nome tre
volte: al tempo della monarchia austro-un-
impianto di condizionamento della “ca-
garica si chiamava Stefania Ut dal nome del
mera asonica”;
maresciallo sovietico e dal 1961, dopo l’abolizione del culto della personalità, Nepstadion
revisione ed impermeabilizzazione del
Ut, cioè corso dello Stadio del Popolo.
tetto, consolidamento dei solai in legno,
L’immobile, circondato da un piccolo giar-
rifacimento delle controsoffittature e
dino è dislocato su tre livelli e lo studio
dell’Aula Magna dell’Istituto di Cultura ex
dell’Ambasciatore occupa la sala più gran-
sede del Parlamento Ungherese.
de del primo piano, con affaccio sul viale
principale. Nell’Interno del piccolo giardino
vi è un immobile più piccolo che funge da al-
Nelle foto la residenza dell’Ambasciata italiana
loggio per il personale di guardia e ufficio con-
lato strada a Budapest e un particolare delle nuo-
solare. Senza grandi slanci architettonici, è
ve canne fumarie nella centrale termica.
una costruzione in stile neoclassico arricchita sull’esterno con stucchi e fregi che
ammorbidiscono la linearità della forma.
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AMBASCIATE D’ITALIA ALL’ESTERO
Ambasciata d’Italia a Varsavia
LAVORI APPALTATI
L’immobile, datato agli inizi del 1800, rie-
Rifacimento impianto termico, idrico-sa-
cheggia chiari motivi neoclassici che non
nitario e locali servizi igenici;
lo pongono in evidenza rispetto alle altre
sobrie e nobili facciate dei palazzi circo-
ristrutturazione edile ed impiantistica uf-
stanti ed anche se non rappresenta un
fici Cancelleria Diplomatica;
modello di stile, conferma che la maggior
parte delle costruzioni realizzate in Polonia
realizzazione opere edili ed impiantisti-
rispondono sempre ad esigenze di gusto
che per alloggiamento “camera asonica”.
raffinato.
È sede dell’ambasciata d’Italia dal 1928
ed in precedenza era proprietà di una ric-
Nella foto l’ingresso della residenza dell’Ambasciata
ca famiglia ebrea che lo utilizzò come re-
italiana a Varsavia.
sidenza per tutto il secolo scorso.
L’ingresso, posizionato sulla destra del
grande atrio che immette nel cortile inter-
susseguirsi di ampie sale con alle pareti
no, presenta un’armoniosa ripartizione de-
quadri di pregevole fattura ed icone russe.
gli spazi: colonne e staue accentuano il ca-
La stanza da pranzo contiene al centro un
rattere neoclassico dell’ampio scalone sen-
grande tavolo stile veneziano e sul fondo tre
za ostentazioni nè sovrapposizione di or-
nicchie: due a vetrina con in mostra prezio-
namenti che avrebbero appesantito la li-
si oggetti di argenteria mentre la terza con-
nearità dello stile.
tiene un bel quadro romano a soggetto mi-
Al piano terreno è situata la Cancelleria di-
tologico. Lo studio dell’Ambasciatore è un
plomatica metre i livelli superiori, occupa-
po’ appartato ed il soffitto presenta deco-
ti dalla Residenza, sono composti da un
razioni di stucchi e medaglioni dipinti.
Ambasciata d’Italia a Bucarest
LAVORI APPALTATI
L’immobile, sede della residenza dell’amba-
Ricostruzione del tetto di copertura;
sciata d’Italia, situato nella strada Ion Frimu
venne acquistato nel 1920 quando l’impor-
ristrutturazione edificio alloggio Carabinieri
tanza dei rapporti italo-romeni consigliò di
(distrutto in un incendio durante la rivoluzione del
dicembre 1989);
acquistare una sede degna e funzionale.
Fu in questo immobile che vennero affrontate le difficoltà della situazione creatasi nel
realizzazione opere edili e impiantistiche
1943 quando oramai la disfatta della
per la della “camera asonica”.
Germania e dei suoi alleati era evidente.
A conflitto concluso, solo nel 1964 i due
governi decisero di elevare le rispettive rap-
Nella foto l’ingresso della residenza dell’Ambasciata
presentanze a rango di Ambasciata.
italiana a Bucarest.
Fino al 1983 l’immobile nel suo livello seminterrato ospitò anche la cancelleria.
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AMBASCIATE D’ITALIA ALL’ESTERO
Ambasciata d’Italia a Bonn
LAVORI APPALTATI
Al termine della guerra, il 1° aprile 1950
Rifacimento dell’impianto termico, idrico
l’Italia apriva la propria rappresentanza di-
ed igienico-sanitario nella residenza.
plomatica in Bonn, città prescelta dal nuovo governo tedesco quale capitale provvisoria della Repubblica Federale di
Nella foto il prospetto della residenza lato fiume
Germania e pose la propria sede in una
Reno a Bonn.
villa nella Rolandstrasse a Bad Godesberg,
sulla riva sinistra del Reno, a pochi chilometri da centro di Bonn, edificata nel 1921
te mediante lesene a memoria di semi-
dalla famiglia Kaiser.
colonne, con capitelli neoclassici. Gli in-
Austero palazzo classicamente disposto
terni non sono particolarmente ricchi di
su due livelli con grandi bow windows
fregi od ornamenti - pertanto in linea con
posizionate nella parte posteriore; il mo-
le caratteristiche dell’epoca - ma proprio
vimento formale delle facciate è garan-
la semplicità e la luminosità li rende par-
tito da una partizione verticale realizza-
ticolarmente apprezzabili.
Ambasciata d’Italia a Tirana
LAVORI APPALTATI
La sede della vecchia Ambasciata d’Italia
Rifacimento degli impianti elettrici e di tutti gli immobili interni al compound;
era un edificio preso in locazione dagli Stati
ristrutturazione dell’impianto termico;
Uniti ed è stata lasciata negli anni ’90, per
lavori di rafforzamento della sicurezza.
occupare una sede di nuova costruzione.
Ambasciata d’Italia a Belgrado
LAVORI APPALTATI
La sede fu costruita nel 1924 nel quartie-
Ristrutturazione dell’impianto termico;
re ad ovest dell’antica città di Belgrado
rifacimento degli impianti elettrico,TVCC, citofonico, videocitofonico e di alimentazione di emergenza;
dove esistevano la sede di Ministeri ed al-
realizzazione di opere edili ed impiantistiche per alloggiamento “camera asonica”.
tre ambasciate.
Ambasciata d’Italia a Parigi
LAVORI APPALTATI
L’edificio in stile Luigi XVI, sito in Rue de
Varenne, fu inizialmente costruito intorno
Ristrutturazione dell’impianto termico, ter-
al 1730 ma oggi è frutto dei numerosi in-
moventilazione ed idro-sanitario.
terventi che si sono succeduti da allora,
tra cui la maestosa scalinata che si ispira a Versailles.
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AMBASCIATE D’ITALIA ALL’ESTERO
Ambasciata d’Italia a Kabul
LAVORI APPALTATI
Ripristino dell’impianto elettrico, dell’impianto termico e approvvigionamento idrico potabile della sede.
Missione di tecnici ed operai effettuata in tempo di guerra per ripristinare il funzionamento
degli impianti elettrico, termico e approvvigionamento idrico potabile della sede.
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L’ambasciata d’Italia a Kabul è localizza-
cestruzzo armato a faccia vista. I solai, di
ta sulla strada che collega il centro città
notevoli dimensioni, hanno portato ad ave-
all’aeroporto, nella zona in cui sono situa-
re travi di sezione importante.
ti edifici di notevoli importanza tra cui la
Come noto le condizioni climatiche del
sede Storica del Governo. Ministeri non-
paese, con estate sopra: 40°C ed inverni
ché le sedi di nuove ambasciate tra cui
rigidi spesso sotto 20°C rendono ancora
quella degli Stati Uniti.
più disagevole la permanenza nel luogo.
L’ambasciata Italiana fu ricostruita, su pro-
Il 30 dicembre 2001, dopo anni di abban-
getti dell’architetto Andrea Bruno, all’inizio
dono, è stata riattivata la sede dell’amba-
degli anni ’70, con ossatura in cemento ar-
sciata Italiana in condizioni di assoluta
mato, con struttura portante calcolata se-
emergenza. Nel maggio 2002 il Ministero
condo le norme di costruzione antisismica.
Affari Esteri ha affidato alla IGIT una serie
Il complesso è costruito da tre edifici prin-
di interventi necessari per il ripristino del-
cipali – Residenza, cancelleria e una nuo-
la funzionalità. La missione di Tecnici ed
va cappella, unica testimonianza cristiana
operai IGIT si è svolta nel corso del pe-
in Afghanistan. La finitura esterna degli edi-
riodo bellico, grazie anche alla collabora-
fici costituisce un ottimo esempio di cal-
zione delle Forze Armate Italiane.
AMBASCIATA D’IRLANDA IN ITALIA
Ambasciata d’Irlanda in Italia
LAVORI APPALTATI
Via Valle delle Camene I Roma
Ristrutturazione edile e impiantistica
della residenza dell’ambasciata.
Nella zona archeologica di Roma, adiacente ai Fori Imperiali, in una villa costruita negli anni ’30 è la sede della residenza
dell’ambasciata d’Irlanda.
Negli anni ’90 fu intrapresa una importante opera di recupero edile ed impiantistico per la sua messa a norma.
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